Bollettino_Salesiano_194203


Bollettino_Salesiano_194203

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1.1 Page 1

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F.d.lzlone ridotta .ecODdo le pracrtzlonl mlnls1ttfall
Spedi~. in ul>bon:unento i><>~l.,lc • Gruppo J"

1.2 Page 2

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rERIODlCO !\\U::'-·
:<Il.E PER I COO-
l'ER.\\TORI OEl,l,F
Ol'F.RE E l\\llflSIO'III
DI S GIO. RO'iC.0
BOltE~r~r, f\\10
S>\\tESJ>\\NO
MARZO
1942 - xx
SO:\\f.MARtO: Il Giubileo EplKopale dd Sanco Padre Pio Xli. In Camiell.a. Dal "No117.larlo" di,lle Flellc d i
Maria AuslllJlrlee. Le11era di D o n Giulivo al 111ovanl. Dallo n ostre Missioni : l\\,lagcllano, M.tllo G1'0SS0, •
Nccroloslo. • TClioro •plrltuale. • Crociata mlsslooarill.
Il Giubileo Episcopale del Santo Padre
Pio XII
La prossima ricor-
renza - 13 maggio -
del XX\\' anni\\'ersario
della Coni,acrazione E
piscopalc <lei Santo Pa-
dre Pio X II ,·a accen
dendo nel cuore dei
Cattolici di tutto 1I
mondo un nuovo cre-
scente fervore di filiale
deYozione, che in quel
1?:10rno si esprimerà in
ardenti preghiere, in
offerta d1 Sante '..\\lesse
e d1 Samc Comunioni
e col concorso consen-
tito ùallt.: ristrettczz~
dei tempi all'erezione
del tempio •n onore del
suo Patrono Sant'Eu-
genio nell'alma città
di Roma.
- 33

1.3 Page 3

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I Cooperatori e le Cooperatrici non vor-
ranno essere secondi a nessuno in questa
universale dimostrazione. Rispondendo al-
l'appello dègli Ecc.mi \\ e.scovi delle loro
Diocesi, essi si profferiranno premurosa-
mente ai Parroci anche per prestare tutto
il loro zelo alla buona riuscita.
li nostro Rettor Maggiore nell'udienza
a\\'uta il 13 gennaio u. s. anticipò l'omaggio,
umiliando al Santo Padre, colle fclicitnzioni
e gli auguri dei Salesiani, delle Figlie di
J\\faria Ausiliatrice, della gioventù alle loro
cure affidate, degli Ex-allievi e delle Ex-al-
lien~, anche quelli dei Cooperatori e delle
Cooperatrici, implorando su tutti una spe-
ciale benedizione.
Sua Santità manifestò benevolmente il
paterno gradimento cd, impartendo di gran
cuore la desiderata benedizione, nspose:
le 111amfestazio11i di giubilo non si addicono
alla triste::za dei tempi in cui vi,.,iamo; ma,
mentre NOl apprezzi.amo e gradiamo assai
i vos1n· omaggi, vorremmo esortare la Fa-
,m'gho Salesiana a moltiplicare le preghiere
per impetrare alla povera umanità, cosi du-
ramniu provata e sronwlta, le be11edi::ioni
del perdono e della pace.
Il cuore dd Samo Padre è proprio tutto
proteso alle angusuc ed a1 dolon dei Figli.
Il s1g. D. Ricaldonc ha pertanto disposto
che m tutte le nostre Case si ricordi sovente
il desiderio del Vicario di Cristo e si inten-
sifjchino le preghiere secondo le sue auguste
intenzioni.
Il 13 maggio poi lo si passerà in adorazio-
ne al SS. Sacramento solennemente espo-
sto, offrendo 1\\lesse, preghiere e Comunioni
per il Santo Padre. A.nchc i nostri giovi-
netti potranno concorrere nella rnisurJ del
possibile all'obolo che verrà devoluto per
l'erigenda chiesa di Sant'Eugcnio, e la
giornata si chiuderà con un'appropriata
accademia che, rispondendo al programma
educativo da D. Bosco, permetta ai grandi
cd ai piccoli di manifestare il loro affetto
al Yic-.uio di Cristo.
Per prepararci col maggior fervore, ri-
cordiamo gli esempi e gli insegnamenti del
Santo nostro Fondatore.
Alla luce della Fede, Don Bosco vide
sempre nel Papa il Vicario di Gesù Cristo,
il Maestro infallibile, il Successore di San
Pietro, la Pietra fondamentale, il Capo,
il Reggitore supremo, nel quale - come
dice il Concilio Vaticano - risiede la forza
e la solidità di tutta la Chiesa •·
Il nostro Padre approfittava di tutte le
occasioni per far ri!.altare le divine preroga-
tive del Papa, considerandolo come lo
stesso Gesù Cristo che si perpetua nella
sua Chiesa, fonte, faro, custode infallibile
di quelle verità che fanno oneste le famiglie,
grandi le nazioni, sante le anime.
Egli ancbbc voluto che la figura del Papa
risplendesse di tutta la sua luce innanzi al
mondo, argomento inconcusso di soaye
speranza, contro di cui le forze dell'inferno
non prevarranno, perchè nella persona
del Papa Cristo \\·ince, Cristo regna,
Cristo impera fino alla consumazione dei
secoli.
Per questo egli era certo che il Papa,
come in passato, così anche in avvenire,
avrebbe salvato la povera umanità da tutte
le ambizioni, da tutti gli attacchi, da tutte
le persecuzioni, da tutte le lxirbarie.
Don Bosco non tacque mai quando si
trattava di difendere l'onore e i <liritti del
Papa: era questo 11 suo tema preferito come
scrittore, e avrebbe voluto che la suprema-
zia e la gloria del Yieario di Gesù Cristo
stesse in cima ai pensieri di ogni cri-
stiano.
Il Papa era per lui il personJggio p1u
grande, più degno di profondo rispetto e
venerazione sulla terra. Si entusiasma\\'a
quando ne parlava ai suoi giovanetti.
" Amiamoli, diceva, i Romani Pontefici e
non facciamo distinzione del tempo e <lei
luogo in cui parlano: qu:m<lo ci dànno un
consiglio e più ancora quando manifestano
un dcsiaerio, questo sia per noi un co-
mando•·
Voleva fossero considerati come nemici
della Chiesa coloro che, con le parole e con
gli scritti, offendono l'autorità del Papa e
cercano di scemare l'ubbidienza e il ri-
spetto dovuto ai suoi insegnamenti e co-
mandi.
Anche affranto dai disagi e dagli anni,
34 -

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Egli tutto si rianimava e accendeva quando
sr trattava del Pontefice Romano.
Yoleva che la parola del Papa fosse la
nostra regola in tutto e per tutto.
:\\l'cl 1876, in Roma, parlando del Santo
Padre Pio IX, sempre di venerata me-
moria per la Famiglia Salesiana, sintetizzava
tutti i suoi sentimenti in questa calorosa
perorazione:
<e In ogni dubbio, in ogni pericolo, ri-
corriamo a Lui come ad àncora di salvezza,
come ad oracolo infallibile. Nè mai alcuno
dimentichi che in questo portentoso Pon-
tefice sta il fondamento, il centro d'ogni
verità, la salvezza del mondo. Chiunque
raccoglie con Lui, edifica fino al Cielo; chi
non edifica con Lui, disperde e distrugge
fino all'abisso. Qui mecum non colligit, di-
sper:r:it. Se mai in questo momento la mia
voce potesse giungere fino a quell'Angelo
consolatore: Beatissimo Padre, ,·orrei dire,
ascoltate e gradite la parola di un figlio
povero, ma a Voi affezionatissimo. Noi vo-
gliamo assicurarci la via che ci conduca al
possedimento della vera felicità; perciò
tutti ci raccogliamo intorno a Voi, come a
Padre Amoroso e Maestro Infallibile. Le
Vostre parole saranno guida ai nostri passi,
norma alle nostre azioni. I Vostri pensieri,
I Vostri scritti saranno raccolti con la
massi.ma venerazione, e con viva sollecitu-
dine diffusi nelle nostre famiglie, fra i no-
stri parenti, e, se fia possibile, per tutto il
mondo. Le Vostre gioie saranno pur quelle
dei Vostri figli, e le Vostre pene e le Vo-
stre spine saranno parimenti da noi di-
vise. E come torna a gloria del soldato, che
in campo di battaglja muore per il suo
Sovrano, così sarà il più bel giorno di no-
stra vita quando per Voi, o Beatissimo Pa-
dre, potessimo dare sostanza e vita, perchè,
morendo per Voi, abbiamo sicura caparra di
morire per quel Dio, che corona i momen-
tanei patimenti della terra con gli eterni
godimenti del Cielo i>.
Facciamo nostri i sentimenti del Santo
Fondatore e rivolgiamoli all'attuale Som-
mo Pontefice Pio XII, coi più fervidi,
filiali auguri.
IN FAMIGLIA
La Causa della Serva di Dio Madre
Maddalena Morano.
Abbiamo appreso con piacere che, il 20 gen-
naio, nell'Archidiocesi cli Catania si è ul-
timato il Processo Canonico Informativo detto
(e dell'Ordinario&, sulla fama di santità, sulle
virtù e sui miracoli in genere della Serva cli
Dio Suor Maddalena Caterina l\\forano, del-
l'Istituto delle Figlie cli Maria Ausiliatrice e
prima Ispettrice dcll'lspettoria Sicula, nata a
Chieri (Torino) il 15 novembre r847 e morta
in Catarria iI 26 marzo 1908.
La Curia hn trasmesso gli Atti del processo
alla Sacra Congregazione dei Riti pe:r il rela-
tivo esame e l'autoriz1.azione all'inizio del
Processo Apostolico.
La Serva di Dio iniziò la sua vita religiosa
sotto la guida della Beata Maria Domenica
l\\1azzarello, Confondatriee e prima Superiora
Generale dell'Istituto, dana quale apprese tre
caratteristiche virtù: umiltà, semplicità, sacrifi-
zio; e usufrul delle clirettivc e delle esorta-
zionj del Fondatore San Giovanni Bosco per
cui consiglio, quando era Maestra elementare
nel comune di l'viontalto Torinese, era entrata
nell'incipiente lstiluto.
Superiora, seppe unire «prudenza e sempli-
cità, fortezza e discrezione, autorità e tenerezza&,
come giustamente dettò l'Arcivescovo Mons.
Giovanni Marcnco per la lapide ccmeterialc.
Dotata di grande attività e di iniziativa, aprl
case, promosse vocazioni, formò a virtù reli-
giose tante anime e fondò la fiorentissima
Ispettori.a Sicula cui impresse orme indele-
bili di autentico spirito salesiano.
Preghiamo il Signore perchè la Causa possa
seguire rapidamente il suo corso cd elevare
anche quest'astro luminoso nel Cielo della
Chiesa co!Ja gloria de'Lla Deatificazionc e Ca-
nonizzazione.
Notizie rassicuranti dei nostri missio-
nari.
Il Governo Giapponese ha assicurato il Mi-
nistro degli Ested d'Italia che tutti i Mis-
sionari residenti in Hong-Kong sono salvi ed
in ottime condizioni. Ringr:uiamo il Signore!
Abbiamo in quella città l'Aspirandato, il No-
viziato e lo Studentato Teologico con 120 Sa-
lesiani, nonchè la fiorentissima scuola elemen-
tare e professionale di Aberdeen.
35

1.5 Page 5

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dandogli buone notizie
di tuui e singoli Sa-
h:siani è Suore, residenti
nella sua Delegazione.
Li hu trovari al loro po-
sto, o nelle Case appo-
sitamente destinate a rac-
coglierli in comunita,
come a Betlemme, in
ottime condizioni di sa-
lute e trattati coi riguar-
di convenienti al loro
stato religioso. •\\Ila kt-
tera S. E. ha allegato
anche brc,·i comunica-
zioni scritte dai singoli
m1ss1onari per le loro
fami~hc; ed · il Rettor
'\\Iag~ion: si è ~11Trettato
S. l':. Mon~. Bucko, Vescovo Au•lll.orc di Lco1>0II (Ucraina) tlopc, la cclebr.i:lonc
della ,;anta Messa In rlln blzuntlno.sla~o all'altare di S, GloVlinni Bo,-co,
a tmsmctterle ai paren-
ti. Per maggior sicurez-
za di recapito e nella
Egitto e Palestina. - L'Ecc.mo Delegato sper.:inza dj poter allacciare altri! corrispondenze
.-\\p. :\\Ions. Gu:-t.tvo Test.i, che, con affello di coi Delegati \\poscolici <l1 altre regioni co-
~ ,-allievo, continua ad inlercssarsi dei Salc- .i:liamo l'occasio11t! per pngart' tuffi i pllrenti dti
~i:mi e delle Figlie di l\\f. A., mentn.: prodiga Salesimii e delle Figlie di Maria Ausiliatrice
k paterne sue ~ollccitudini a nome <lei Santo i11 lrrre di 1111ssioT1e a prccisarè esattamente il
Padre ad im~·rnati e prigionieri, ha inviato lnro atlualc i11diri::-:::o al Rrllor Jlag__((iore, te-
una cordialissima lettera al Rettor \\laggiorc ncnùolo al corrente di eventuali modifica1ioni.
Tu r l no: Bn•illca dJ Mula Ausilla1rlc:~. - t.ln'lstaotan~" del Ponllflc:~lo dl S. I?• .Mon•. Ol ivarcs
per IJ re.ia di S. G lovannl Bos<,o.

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V a I p a r " I so (C Iie). - G ruppo generale degli al unni nell'anno sco1:..s1lco•professlonale d ecorso.
Le ultime corrispondenze che abbiamo avuto
da altre parti (Giappone, ottobre 1941; America
~ord, novembre 19.µ ; India, fine novembre
194r; Thailandia, metà dicembre 1941; Ar-
gentina e Cile, 8 gennaio 19+2; Brasile, 13
gennaio 194-2) ci hanno pure recato notizie
tranquillanti tanto dei Salesiani quanto delle
Figlie di Maria Ausiliatrice.
To r i n o - La festa di San Giovanni
Bosco e di San Francesco di Sales.
L'invito del Rettor 1\\laggiore ad intensifi-
care preghiere e suppliche al Signore per im•
petrarc la misericordia e la bontà divina nell'ora
che volge, ba riscosso particolare corrispon-
denza da tutti i nostri Cooperatori durante la
celebrazione della festa del nostro Santo Fon-
datore e del nostro Santo Patrono. Ovunque,
le funzioni vennero improntate a questo spi-
rito cd infervorate da questa intenzione. Al-
l'Oratorio, il primo omaggio lo diedero gli In-
segnanti dell'Unione ~ Don Bosco~ convocati
dal Presidente Comm. Ing. Bianchi, il 25 gen-
naio, alla 1\\Icssa celebrata, nelle camerette del
Santo, dal Direttore Generale degli Studi
Dott. D. Renato Ziggiotti, il quale trasse da-
gli insegnamenti del Santo preziose esorta-
zioni all'apostolato dell'educazione. Segui 1:.1
conferenza tenuta da D. Fa~;ni sul ,, Lievito
santo nell'educazione t. La novena, predicata
da S. E. 1\\lons. Olivares, Vescovo di Xcpi
e Sutri, Salesiano, allrasse fin dalla prima sera,
nonostante il freddo, numerosi fedeli e d ivoti
di S. Giovanni Bosco. Anche alle funzioni
del mattino non mancò un acconcio fervorino
del nostro Don Cocco.
Ùà vigilia della festa, convennero a Mana
Ausiliatrice le Dame-Patronesse del Comitato
Centrale presieduto dalia Marchesa Carmen
Compans di Brichanteau, le quali assistet-
tero alla Santa Messa, poi si raccolsero nel
salone delle esposizioni attorno al Rettor Mag-
giore. La Segretaria, Contessa Maria Teresa
Camerana, con nobili espressioni, assicurò il
Successore di Don Bosco della cordiale ade-
sione del Comitato alla sua crociata di pre-
ghiere cd all'offerta di generosi sacrifici per ot-
tenere In benedizione del Signore sulla Chiesa,
sulla Patria e su tutta la Famiglia Salesiana,
specialmente sui missionari ai quali non e
possibile per ora far giungere altro soccorso
della carità.. Il sig. Don Ricaldone rispost:
- 37

1.7 Page 7

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esprimendo la sua viva gratitudine e comuni- site parole dette da D. Zerbino e ricevettero
cando le notizie più recenti avute dalle Mis- la Benedizione Eucaristica impartita dal Ret-
sìoni. Accennò alla cìnquantina di Salesia- tor Maggiore. Pontificò ai secondi Vespri S. E.
ni già caduti in guerra sui diversi fronti, Mons. Gionalj. La festa di San Francesco di
alle vittime dell'esilio, della fame e delle per- Sales, venne onorata dalla prescru:a del Ve-
secuzioni, ai danni materiali incalcolabili su- scovo di Tortona S. E. Mons. Egisto :Md-
biti da tante nostre Case devastate, danneggiate chiori, che tenne Pontificale e disse il panegi-
o confiscate. Animando, infine, tutte alla più rico deJ Santo.
viva confidenza in Dio, le confortò colla be-
nedizione del Santo Padre, che egli ebbe la
gioia di portare da Roma dopo l'udienza Pon- L a conferenza del Rettor M agg iore ai
tificia avuta alcuni giorni prima, e le invitò Cooperatori ed alle Cooperatrici Sa-
ad aumentare le loro preghiere secondo le
intenzioni del Yicario di Cristo.
lesiane.
Per la cronaca più particolareggiata delle La conferenza ai Cooperatori, prescritta dal
feste rimandiamo all'annesso periodico JV/_a- RegoJ.amento della Pia Unione, venne ritar-
ria Ausiliatrice.
data all'8 febbraio e la tenne lo stesso Rettor
Rileviamo che il concorso dei fedeli è stato Maggiore, dopo il canto dei Vespri, nella Ba-
veramente edificante. Subito dopo pranzo, la silica di Maria Ausiliatrice. Il IV Successore
:Basilica fu gremita dalle alunne della Scuola di S. Giovanni Bosco, all'alba del secondo se-
Magistrale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, colo di vita dell'Opera Salesiana sentiva il bi-
che vollero offrire al Santo le primizie della sogno di rivolgere personalmente la sua parola
loro pietà filiale.
ai Cooperatori ed alle Cooperatrici, convenute
Pontificò i primi Vespri S. E. Mons. Per- nel sacro tempio a rappresentare tutta la Pia
rachon, delle :l\\lissioni della Consolata.
Unione sparsa nel mondo, per invitarli anzi-
Vivissimo interesse e particolare divozione tutto ad innalzare con lui l'inno di ringrazia-
suscitò la Messa in rito bizantino-slavo cele- mento a Dio per le benedizioni elargite alla
brata all'altare elci Santo da S. E. Mons. Bucko Società Salesiana nel secolo trascorso.
Vescovo Ausiliare di Lcopoli (Ucraina), e Delineato l'ambiente sociale di miscredenza e
quella applicata subito dopo per i nostri cari di ribellione a Dio in cui sorse, cd individuati i
soldati, specialmente pei combattenti.
germi pestiferi di depravazione morale, egli si
S. E. Mons. Luigi Maria Olivarcs celebrò indugiò ad illustrare la provvida attività del
in quel giorno anche il suo Giubileo d'Ar- Santo nella fondazione degli Oratori festivi, del-
gento Episcopale, essendo stato consacrato Ve- le Scuole Professionali ed Agr icole, nell'appli-
scovo di Xepi e Sutri il 29 ottobre 19r6 dal- cazione del Sistema Preventivo, nell'apostolato
l'Em.mo Card. Caglicro. Tutti ci stringemmo catechistico ed in quello della buona stampa,
attorno al ,•enerato Figlio di Don Bosco du- nelle Missioni e nell'organizzazione dell'U-
rante il Pontificale per implorargli dal Signore nione dei Cooperatori per tutte quelle opere
larga copia di grazie e di benedizioni. In di bene che contempla il loro programma,
presbiterio assisttiva S. E. l\\,fons. Bucko Yescovo infervorando tutti i cuori alla più viva ricono-
Ausiliare di Lcopoli, coo un sacerdote ed un scenza a Dio ed alla Vergine Ausiliatrice. Passò
diacono ucraino nei loro caratteristici abiti di quindi a ringraziare gli stessi C-0operatori e
rito. Un omaggio commovente fu quello of- le Cooperatrici, strumenti attivi della Pronri-
ferto dalle Associazioni di Azione Cattolica dcnza Divina colla generosa carità con cui
della Parrocchia del Sacro Cuore di 1\\laria, forniscono ai Salesiani cd alle Figlie di l\\Iaria
in Torino. In numero di oltre duecento, tra Al1siliatrice i mezzi necessari per mantenere
gioventù maschile e femminile, c:.-ssendo im- e sviluppare l'Opera di Ùon Roseo.
pegnati nel lavoro e negli uffici fino al pome- Con particolare emozione, il sig. Don Ri-
riggio, raggiunsero la Basilica verso le ore 14, caldonc rilevò il numero <li nuove fondazioni
ascoltarono devotamente la Messa celebrata che il concorso di tante anime buone ha per-
pel Santo Padre Pio XII all'altare del Santo messo di realiz:,,are anche fra il turbine della
dall'Assistente Ecclesiastico Teo!. Peyron, e guerra, quasi a compenso cd a cm1forto delle
parecchi si accostarono anche alla santa C-0- incancolabili perdite subite nelle varie zor.c
munione.
di operazioni. Invitò infine tutti a contiouan:
Riuscitissima la Benedizione dei bambini e ad adeguare la loro cooperazione alle esi-
che affollarono la Basilica e, prima di sfilare genze dei tempi, raccomandando in particolare-
accanto all'urna del Santo, ascoltarono appo- l'iniziativa assunta di far sorgere in ogni Ispet-
3
-

1.8 Page 8

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toria un nuovo Orfanotrofio onde provvedere
aUa gioventù più bisognosa quell'assistenza e
quella educazione cristiana di cui Don Bosco
ha il segreto. Questo è l'omaggio più urgente
e più caro che la Società Salesiana intende
offrire al «Padre degli Orfani i> nel centenario
dell'inizio dell'Opera sua, mentre di orfani la
guerra v;1 popolando il mondo. Chiuse elevando
i cuori alla più fervida confidenza in Dio,
esortando alla preghiera ed aJ sacrificio con
spirito cristiano, ed invocando su tutti le più
elette benedizioni.
Rom a - All'Oratorio "Borrom.ini "
l'Em.mo Card. Carlo Salotti esalta
lo spirito conquistatore di San Gio-
vanni Bosco.
Il Giornale Parlato, diretto dalla Contessa
l\\laria Luisa Fiumi, ha dedicato la sua ora
del 24 gennaio u. s. alla commemorazione di
S. Gio\\'anni Bosco, invitando S. Em. Rt:v.ma
il Signor Cardinale Carlo Salotti, Prefetto
della Sacra Congregazione dei Riti, a cantare
le glorie del nostro Santo Fondatore. Porta-
rono lo splendore della Sacra Porpora alla
solenne celebrazione anche gli Ero.mi Signori
Cardinali: Fumasoni-Bioncli, Prefetto della
Sacra Congregazione di Propaganda Fide;
Tcdeschini, Datario di S. S.; La Puma,
Prefetto della Sacra Congregazione dei Re-
ligiosi e nostro Protettore; e Caccia Domi-
nioni. Vi assistettero inoltre le LL. EE. Rev.me
Mons. Borgoncini-Duca, Nunzio Apostolico
in Italia; Mons. Celso Costanlini, Segret.1-
rio <lella S. C. di Propaganda Fide; Mons.
Bartolomasi, Arcivescovo Castrense; l\\lons.
Ruffini, Segretario della S. C. delle Univer-
sità e degli Studi; Mons. Smit; ed un'eletta
<li Prelati e di personalità del clero e del lai-
cato, tra cui l'Ambasciatore del Giappone col-
1'.\\mbasciatrice. La sala C'fu gremita di un
pubblico quanto mai numeroso. li nostro
Rcttor l\\lagg-iore era accompagnato dall'Eco-
nomo Generale D. Giraucli e dal Procuratore
Don Tòmasctti. La Contessa Fiumi nel pre-
senta.re e ringraziare Sua Eminenza ebbe no-
bilissime espressioni di affottuol:>-a divozione
pc! ~ Santo dei giorni nostri>> pcl «Santo dd
bvoratori ~ pcl ~ fratello maggiore cui si può
parlarn pianamente senza sforzo, senza nem-
meno chiamarlo santo, ma semplicemente Don
Bosco, come il popolo continua a fare segre-
tamente nel suo cuore>>. Accostandolo a San
Francesco di Assisi, elevò lo sguardo degli
astanti a «quel grande arco di luce che si
delinea tra Valdocco ed Assisi* foriero d
letizia e di fraterno amore.
L'Ero.mo Oratore, colla sua briosa eloquenza,
.fiorita cli episodi, di ricordi e di rilievi, iniziò
la Conferenza col delineare la gigantesca
figura di Don Bosco, esaltandone soprattutto
l'ingegno forte ed acuto cd il gran cuore in-
fiammato d'amor di Dio e delle anime. Passò
quindi in rassegna le sue conquiste nel
campo dell'apostolato giovanile e.li cui rimane
sempre Capolavoro l'Oratorio, nel campo so-
ciale e specialmente in quello operaio, nel
campo della pubblica opinione e della politica,
nel fedele servizio di santa Madre Chiesa,
nell'apostolato della buona Stampa e delle
Missioni. Illustrò i suoi rapporti cogli uomini
più grandi del suo tempo, coi Pontefici e coi
Sovrani, con Casa Savoia e coi Ministri, la
sua attività conciliatrice tra lo Stato e la Chiesa,
la sua amicizia col futuro Papa Pio XI. Rifa-
cemiosi infine al segreto delle sue conquiste,
lo indicò nella santità: «Santità documentata
e controllata non solo da discepoli ed amici,
ma anche emergente da varie ed ineccepibili
fonti che offrono tutte le garanzie della vera-
cità. Santità caratteristica, fati:a di confidenza,
di affetto, di semplicità; santità, quasi si di-
rebbe, umanizzata, imitabile sotto tutti i punti
di vista; santità che sapeva comprendere, com-
patire, perdonare; santità che sollevava gli
spiriti, infondeva coraggio e attirava le sim-
patie di ogni genere di persone. Ma santità
anche sagace ed accorta, che non si lasciò
ma.i sorprendere dalle insidie ed astuzie altrui,
e che riuscl sempre vittoriosa nelle contingenze
più difficili di un lungo e laborioso apostolato
<• lndubbìamentc - concluse S. Eminenza -
Don Bosco fu e rimane il santo più popolare
e più amabile dei tempi moderni ».
L'alata rievocazione, sottolineata da fre-
quenti applausi, fu coronata da una calorosa
ovazione.
Il coro, diretto dal Maestro P. Illuminato
Picuti O. F. M., esegui in seguito con grande
maestria un concerto così composto: Pale-
strina: Super fl11111ina Bahy/onis, Exu/tote Deo;
Mondo: L'Angelus del 1llezzogwmo; Ther-
mignon: Roma (cantata a quattro voci).
COLOMBIA - Bogotà - Il Presi-
dente della Repubblica alla celebra-
zione dell'Opera Salesiana.
Da una lettera dell'Ispettore Don Bertola,
datata dall'8 novembre u. s., al Rcuor :\\Iag-
giore, abbiamo avuto notizia della splendida
39

1.9 Page 9

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riuscita delle feste commemorative del Cen- YCrsitaria. Lo presiedette lo stesso Ecc.mo
tenario dell'inizio dell'Opera Salesiana e ùcl Presidente della Repubblica con i\\lons. Arci-
Crnquantenario dcll'apoi.tolato dei Figli di vescovo e le altre personalità. Yi assistettero
Don Bosco in qudla Repubblica.
oltre trentamila persone. 11 successo fu tanto
1 felltcggiamenti culminarono, nc.:lla capi- che il Senato della Rcpuhhliéa chiese uAìcial-
tale, tra il 24 cd il 26 ottobre con un Triduo mcntc il bis per dare un esempio alla gionntù
Eucaristico: esposizione del SS. Sacramento e tielle pubbliche scuole.
funzioni pontificali di rin)?raziamento a Dio pci 11 26 fu riservato in particolare agli c.x
favori largiti negli anni trascorsi. Coll'Ecc.mo allievi, che accon;ero numcro1:,1 da ogni parte
:\\rcivcscovo cli Bo!?olà e con vari \\'csco\\'i Co- della Repubblica. Dopo la :\\lessa della Comu-
lombi.mi vi parteciparono anche due Ve- nione generale, assistettero ancora a quella
scovi ~alesiani: S. E. Mons. Comin, dall'Equa- cantata con assistenza pontificale; poi tennero
tore. e S. E. ì\\lons lturriza, dal \\'cncwcla. con\\'egno inaugurando una lapide commemo-
Concorst> di fedeli, straordinario. Ogni sera, rati\\'a del Cinquantenario dell'Opera Salesiana
~i sut·ccclev:mo sul pcr~.1mo sact:rdoti c,-31- in Colombia. }'crvidi omaggi indirinarc>no al
Rcttor ì\\Iaggiore cd a1
loro Superiuri, lieti di
rive<lere, fra gli :1111ichi,
Don Briaca, dal Perù,
e Don Garcia dal Vcne-
1.uda. La scr;J, r,,ppre-
sc.:ntarono eJ!rceiamcnte
un hcl dramma che at-
trasse cnonne folla nel
teatro municipak'..
Ddlè altre manift.-sta-
zioni, ricordiamo l'inau-
gurazione di un .tn1suco
ritratto di Leone X IIl nel
Collegio omonimo e la
benedizione e posa della
prima pietra dello Stu-
dentato Tcolo!!:ico Sale-
:-iano che so~1:rò nel bor-
M:, 1 1 o G r o•~ o • Una Cli3. colonie, trufonn2t.a ln appella
p.,r •~ r~ta delle prime comunioni.
go • XX luglio• do,e
intanto fiorisce un ben
avviato Orntorio.
lievi, che parlavano con ~rande affetto di San 1 1n:inimc e cordialissima l'adesione del Pacse.
G,,,,·anni Roseo e dell'Opera Sak-siana.
Tutti i giornali e le riviste dello Stato dedi-
\\la!,!nifica, la ~ scrat.l di gala • tenuta, il carono colonne calde di simpatia all'Opera
25 ;1 st:ra, nd principale teatro della capitale, no,;tra. 11 quntidiano cattolico della capitale
m mi palarono i nughori oratori della città: El s,:l(lo dedicò addirittura tutto il suo nu,rn:ro
I'.\\ccadcrnico Doti. Daniele Sampcr Ortcga dl'i 25 ottobre e v,uic pagine: n~•i giorni se-
et! il Rev. Dott. Don \\!varo ~anchcz. \\'i as- guenti. Le stnzioni rodio diedero la più entu-
sistt:llc l'Ecc.mo Pres1d1;nte della Repubblica, siastica pubblicità. 11 81:nato della Repnhblica,
il "11nz10 Apostolico, l':-\\rci\\'CSCO\\'O e i \\-e~covi oltre alle espressioni ufficiali <li ooneratula-
con\\'cnuti per le foste, autorità e pcrsnnalità 7.ionc e di adt.-sionc, votò una leg~c per l'ere-
del Clero e <lei laicato, e<l il fior fiore ùi Bo- zione di un busto .111.1 memoria ddl'in<limcn-
gotà. \\:egli intermezzi si esegui per In pnma ucahik apostolo Don Evasio Rnharliatt, e la
volta un ~oratorio» di stilc pcrosiano: li cieco legge fu approvatu suhito all'unanimità in
n<tln, composto dal s,ile"iano Don Andrta Rosa. ::imbo le Camere. li Prcsidenk della Repub-
Siccome pressn le autorità scola..tichc il no- blica si degnò anche <li partecipare al banchettò
stro Collegio Lconl' XIII gode giu::.ta fama d'onore nella Casa Salesiana, cd ni brindisi
di c~sc.:rc il m~liorc della Repubblica per l'edu- rispose con parole di altis,.ima stim,1 e ùi pro-
cai1onc tisica, uno dei numeri più intcn:ssanti fond.i gratitudine. Infine conferì all'Ispt·llore la
delle celebrazioni fu un granilioso snggio gin- più alrn onorificenza dello Stato, puntandogli
-nastico svolto nello smdio della Città Uni-
pl'rsonalmente sul pl'tto la <i Croce di Boyaca».

1.10 Page 10

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'.I a t t o G rosso • La cascata del SanJrndouro
Buona caccia lungo Il Rio das Morleli
--

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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. ~ corona dei festeggiamenti, il 15 novembre, Lo chiuse il sig. Don Seriè, che insieme alle da
s1 inaugurò una grandiosa Esposizione delle Supe~iorc, l'aveva pre.sieduta se~endone lo dc
Scuole Professionali cd Agricole Salesiane della svolgimento con vivo interesse.
ta.
Colombia, documento eloquente del successo
la
del metodo di S. Giovanni Bosco.
Ricordo centenario del "Padre degli ali
Ci duole di non aver ricevuto anche le fo-
orfani".
Pl'
tografie che avrebbero illustrato adeguata-
mente la rapida cronaca.
. Altra cele~razione, quanto mai significa•
t1va, della ncorrenza secolare fu quella di
Montebelluna (Treviso) che si concretò con
pe
di
Dal NOTIZIARIO
delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Commemorazione centenaria.
Anche le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno
commemorato la data secolare, secondo le di-
rettive del Rettor Maggiore, con fervide in-
time funzioni in tutte le loro chiese e cappelle,
che si affollarono di giovinette.
Più numerose, le bianche schiere di nuove
Figlie di Maria entrate ad ingrossare le file
delle Associazioni giovanili; e maggiore del
solito la partecipazione alle accademie di omag-
gio, svoltesi in una cornice particolarmente
candida e luminosa, giacchè la Provvidenza
volle unire alla ricorrenza centenaria l'inizio
della grande « Crociata per la Purezza ».
Riuscitissimo, a Torino, il pellegrinaggio
degli Oratori femminili alla chiesa di S. Fran-
cesco d'Assisi organizzato la vigilia della Fe-
sta per lasciar libera la chiesa agli Oratori
maschili, 1'8 dicembre.
In gran numero, fanciulle e giovanette ri-
sposero all'appello e gremirono tutta la chiesa,
salutate dalla parola fervida e accogliente del
rcv.mo Rettore Can. Cesario Boria, e allie-
tate dalla presenza delle Superiore.
Impartita la benedizione eucaristica, lo stesso
Rettore, dopo aver additato alle giovani l'altare
dell'Angelo Custode, scelto da S. Giovanni
Bosco per la celebrazione dt:lla sua prima
Messa, e il confessionale dove il Santo s'in-
ginocchiava ai piedi del B. Cafasso, le condusse
a visitare la sacrestia, l'attigua cappellina di
S. Bonaventura, e il cortiletto che servì alle
prime riunioni dell'incipiente Oratorio.
l'inaugurazione dell'Orfanotrofio << Maria Au-
siliatrice~ promosso dai fervidi voti dell'in-
dimenticabile compianto Prevosto Mons. Giu-
sepp~ Fur1:°, ed cretto, non senza gravi sa-
c~fiCJ, dall Ispettoria Veneta, proprio quale
ricordo del Centenario dell'Opera Salesiana.
Il pensiero, che risponde perfettamente al
d~sider~o espresso dal vcn.mo Rettor Mag-
g1ore di commemorare la data centenaria con
l'apei:ura di nuo~i Istituti a vantaggio degli
orfaru, fu fatto nsaltare in tutta la sua luce
nella cerimonia d'inaugurazione fissata per
1'8 dicembre u. s.
'
L'Ecc.mo Vescovo, impedito d'intervenirvi
si fece rappresentare dal rev.mo Prevost~
Mons. Daniele Bortoletto, il quale, presenti
~tte le autorità civili e politiche della citta-
dina, celebrb la santa Messa Prelatizia, be-
nedisse i nuovi locali e tenne il discorso di
circostan7.a. In questo, con vibrante parola
di fervi~o ammiratore, egli illustrò le oògini
e lo sVlluppo dell'Opera di S. Giov. Bosco;
~• facendo notare come il primo giovanetto
incontrato dal Santo, per dar principio alla
sua missione, fosse stato un povero orfano,
mostrò quale alto valore significativo avesse
il ricordo, consacrato all'erezione del pro,·vido
Orfanotrofio. Lo disse una vera gemma di
carità, di cui Montebelluna doveva serbare
prQfonda e fattiva riconoscenza alle Figlie di
Maria Ausiliatrice, aiutando e sostenendo ge-
nerosamente la benefica istituzione.
Prima di por termine alla cerimonia, le
Orfanelle, già accolte nella nuova casa, dissero
pure la loro parola di saluto e di gratitudine
~le autori~ e ai benefattori, in un breve omag-
SCI
pu
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Di
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In tal modo le giovanette oratoriane della gio, semplice e spontaneo, e vivamente gradito
Casa 1< Maria Ausiliatrice» si trovarono meglio dai molti intervenuti.
gra
zio1
preparate a celebrare all'indomani la ricor-
tal,
renza straordinaria, ricordata anche con un Una nuova Mostra didattico-religiosà, Stili
ben riuscito convegno.
Nella serie delle Esposizioni Catechistiche di mo
In questo, rievocate le benemerenze e le q~est'anno centenario, va ricordata quella orga- trat
attiv_ità dell'Oratorio festivo in genere, e in mzzata dalle Figlie di Maria Ausiliatrice a Bcri
parttcolarc la benefica opera che va svolgendo Montevideo.
dcli
q~ello più antico di Torino, presentarono e Preparala col concorso di tutte le loro CaSt ang
dIScusscro proposte e iniziative per renderlo dell'Uruguay e del Paraguay, riusci grandioso
- - sempre più fervente di vitalità e di bene.
42
e completa, nel suo particolare carattere cli di- tazi

2.2 Page 12

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dattico-religiosa. Perciò, quantunque non priva
del contributo delle alunne, quale documen-
tazione della loro varia attività catechistica,
la
pane
maggiore
venne
dedicata
allo
studio
1
e
alla raccolta di un ricco materiale sussidiario
pt·r l'insegnamento religioso.
Così, fin ùalla prima sala, in ordine a t!3le
pensiero, vi si trovava una collezione completa
di quadri plastici o piccoli diorami, rappre-
sentanti le varie scene della vita privata e
pubblica di Gesù, in modo da attrarre viva-
mente l'attenzione dei piccoli. Rispondevano
pure allo stesso criterio i molti e geniali gra-
fici sul Credo suddiviso nelle seguenti parti:
Dio Creatore, Salvatore e Santificatore; come
altresl gli svariatissimi disegni e cartelloni il-
lustrativi sulla Legge, sulla Grazia e sulla Li-
tr1rgia; le carte geografiche Jella Palestina.
con itinerari segnati dall'accensione di minu-
scole lampadine elettriche, un ricco assorti-
mento di oggetti liturgici in piccole propor-
zioni, giuochi catechistici, tabelle riassuntive
pt:r simboli, ecc. Inoltre, come complemento,
due reparti degni di nota, dedicati alle Mis-
sioni e all'Arte Sacra, e tondi con chiare raffi-
gurazioni <lei principali sogni di S. Giov. Bosco
e di aspetti della vita della Beata Mazzarello.
Visitata da un gran numero di persone, la
Mostra ba destato vivissimo interesse, risco-
tcndo, anche dalla stampa locale, molti e me-
ritati elogi. Ma l'encomio più bello e pii'., gra-
dito lo raccolse l'Ecc.mo Arcivescovo, il quale,
dopo aver espresso durante la visita tutta la
sua compiacenza, volle affermarla ancora in
un prezioso e non breve scritto indirizzato al-
1'Jspèrtricc. Ricordata la sua grande pn:occu-
pazione per il problema dell'insegnamento cate-
chistico, soprattutto riguardo alla preparazione
del relativo materiale didattico, manifestò il
proprio pensiero suJlaj\\.:1.ostra con queste parole:
«•••Quale non fu la mia consolazione spi-
rituale nel trovarvi la realtà che non aspettavo:
wia sene completa di materiale didaltico ca-
to.:chisticol Malgrado la brevità della visita
mi sono dato conto ddla bellezza del lavoro:
i tt'mi sono ben studiati, la rappresentazione
grafica è magnificamente disposta, la conce-
zione didattica è di grande originalità, presen-
tata in modo chiaro e dilettevole; e tutto è
studiato ed eseguito con vera competenza e
molto amore. poteva essere diversamente,
trottandosi di Figlie <li Don Bosco e della
lkat,1 Madre ì\\1azzarcllo, le quali hanno fatto
ddl'inscgnamento del Catechismo la pietra
angola.re del loro Istituto.
,, Rinnovo quindi le mie più sincere felici-
tazioni, facendo voti che vengano riprodotti
i lavori esposti, affinché possano servire ad
altri centri d'insegnamento; e benedico di
cuore tutte le Religiose che tanto bene hanno
saputo interpretare i disegni del Santo Padre
e di Don Bosco ».
>!-e ANTONIO MARIA BARBIERI
ArcivescO'IJo di Mo11tevideo.
Le ffera di Don Giulivo ai giovani.
Carissimi,
una delle virtù che la Chir>sa vi inculca co11
maggiòr fervore è la ifrtù della purezza.
Voi 11e comprendete facilme11te la sublimità
e l'importanza: si tmlta della gemma più pre-
:::iosa della vostra giovinezza. potreste oggi
trovare più valido i11coraggia111e11to ti sostenere
la lotta 11.ecessaria per difendere e conservare
(( questo candido giglio . - come la chioma Doll
Bosco - questa rosa preziosa, qul'Sta p,,rla
inestimllbi/.e )), che pensando ali'eroismo con cui
i nostri cari soldati si immolano per la tutela
e l'i11creme11to della vita dell<i Patria. Anche
perchè, colla custodia drlla purez; a, sah•a1;do
le el/('rgie più potenti del vostro organismo
nella grazia del Signore, voi co11correte ad as-
sicurare alla Patria quel migliore m:vtmire per
c11i essi co111{)atto11,,. Che le seri1irebbe i11ft1tti
i11gr1111dire il suo territaria, se domani una gio-
ventù corrotta e viziata ne squulificasse la po-
polazio11e? L'Impero Romano, voi ben sapete,
non è cc1duto per I'irrnenza dt•i b«rbnri che
l'ha11110 travolto; ma per l'i11frolli111enlo del po-
p_olo che ave1.:a sciupato le forze migliori nei vizi.
Coraggio ad,mque: per amore dell'anima vostra,
ed anche per amore della vostra famiglia e della
Patria, fate di tutto per co11sl'n:aroi puri. Co11-
servandm.1i puri, voi diventerete forti. Perchè solo
la purezza crea i forti e tempra gli troi. La ClJT-
mzione, il vi.zio potra11 fare de, violenti perchè
fan dei bruti; 11011 mai dei /orli. E la fortezza
è la virtù decisiva della poten:::a e defla grandezza
degli individui e delle nazioni.
Raccomandatevi all'angelico giO'l1i11dto vostm
modello, il vemrabile Domenico Savio, d1 c111
ricorditmw, il 9 di questo mese, l'anmf'crsario
dr Ila morte, ed, il 2 del mese y:enturo, il centenario
della nascita. Egli si era proposto di 11011 tolle-
rare ,u,pp11re il più. piccolo pensiero contrario
alla modestia. Onde rifulge e rifulgerà pei se-
coli 11rllo splendore di un .(tiglio immacolato.
li Signore benedica i vostri sforzi generosi
e la T'ergine Ausiliatrice lmmacolaltl -i•egli sulla
vostra giovinezza. S. Gim•a1111i Bosco la pre-
servi dal contagio della malizia del mondo.
l'ostro ajf.1110 DON Grnuvo.
43

2.3 Page 13

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DALLE NOSTRE MISSIONI Cor_rego do Ret!ro, Onça, Corrcgo d'.\\nta,
Ret1ro do Jonas Lopes, Taboca, Bandeir;1 e
Magellano.
::\\-fosquito, celebrando la S. ::\\-lcs.<;a, predicando
11 nostro Don Torre, col coadiutore Ernesto e amministrandt> i $8. Sacramenti.
Radatto, ba passato tutto l'inverno dello scorso
In Bahsa, Diamantino e vicinanze tenni an-
anno tra gli indigeni Alacnlufes che vivonu che ~na serie dt conferenze sui mag~•ori mali
dispersi nei canali <lello stretto di Magellano locah ed attuali: spiritismo e moda.
,
nutrendosi di molluschi e vestiti in costume
Ovunque richiamai l'attenzione ~ui dnH·ri
primordiale. Percorrendo i canali su fragili dei genitori verso i propri figli, e dei padnm
canoe, ne ha potuto radunare e battezzare 71. e padroni verso figliocci e subalterni. H o po•
Proseguì quindi le sue ricerche per avvicinar- tuto regolarizzare 19 matrimoni.
ne un'altra cinquantina sparsi in quel <lcdalo.
In occasione della festa Patronale di Bali~:,
Via~io :mtidiluviano! Da Punta A.renas rag- potei completare la seconda sacristia, con pol't:J
giunse Puerto :\\fonlt per trovare un basti- esterna e collocare una porta di cntrau al~
mento che lo lascinsse scendere all'ingresso l' altare.
del Golfo dc Pcnas dove \\ i erano una trentina
In Diamantino, proprietà già mi$Ur.lta, ma
di Alacalufcs. Là doveuc attendere un altro
bastimento che lo sbarcasse a Puerto I:.den,
non ancora legalizzata del Sig. Salomin, il
padrone non volle permt:ttere la costruzione
in mezzo al Canale :\\kssicr, in ,·isu di un di una modesta cappella, anche solo di pa~k,,
terzo bastimento che l'avrebbe potuto portare
alla penisola :\\Iunos Gamcro, donde un quarto
lo riportò infine a Punta Arenas nel mese di
e non tollerò neppure che gli abitanti tr.i-
sformassero in luogo di preghiera per i ga-
rimpeiro.s (cercatori di diamanti) una camera
novembre. In dicembre riprese la visita nei e costruissero una casa per il l\\lissionario. Fi-
territori di ',anta Cruz e C:hubut dove nell'ul- nii pertanto per comprari: una casa p.::r rcs1-
tima _visita, cinque anni or sono, aveva por-
tato I Uattesimi a seimila, di cui 1200 Indi
Tehuclches. Egli riterrebbe opportuno fis•
de07,a del :\\Iissionario e in essa collocni l'al-
tare e predicai la prima l\\lissione. Potè, cosl,
trovare ospitalità anche ~- E. ì\\lons. Selva in
7 sare due residenze stabili in luogo adatto per o ~asion~ della visita pm,toralc che fece poco
poter curare lipiritualmel\\le nei centri rispet- p1u tardi. Le Il'Ulggiori ostilità le incontrai in
t1\\.Ì gli Alac-.ilufcs ed i Tchuclcbes..\\ttendiamo T e1,0uro donde mi allontanai il primo giorno
alrre notizie.
della novena dello Spirito Santo.
In Queixada, t:"rimpo di proprietà del sig.
MATTO GROSSO
Epifanio Du.u-tc, il 6 agosto, incominciammo
la costruzione di una cappella dedicata al
•lmatmimo P,1Jre,
S. E. \\lons. Selva, sollecito dc!IJ cura delle
anime :.parse nella ,asta zona della Prelazi.t, mi
hu incaricato di fare una \\'1t:.ita p,irrocchiale a
thversi centri abitau. La iniziai il marzo dello
Sl-Orso anno e la h:rmmai alla fine di luglio.
Pred1ca1 una i\\l1ssionc in Diamantino e
Queixada. Cclcbra1 le funzmni dcllà Settimana
SanLa in Bali:.a e nello ste:;so giorno di Pa-
squa cominciai un settenario in preparazione
alla ftsl,1 di S. Gio\\'anni Hosco, che 1r:1sfe-
nmmo alla Domenica in Albi.s e riusci frut-
tuosa, con aflluenza di fedeli e huon online.
Yisit.1i quindi i seguenti nuclei e gt1r1111p(J.s.
Senhor Bom Jesus de Qucixaùa.
Altri propnet.1ri dei Garimpos <lei Garç;1s,
vogliono costruire cappelle particolari nella
Barra do Caldcirao, Iliongo e Canna-braha
' i prospetto i lrmti <'Onsolan11 raccolti du~
ranie la mi.1 visit.1:
Bambini Bambine Aduli• Adult<' Tot.,I~
Battes11ni 93
97
Cresime 35 .p
Comunioni
Prime Comunioni
l
s
3
12
19-¼
97
2 99
L?
:\\latrimoni
di Cehb, 7
<li Ycdovi 5 3I
Legittimati lt)
Cassununga, ;\\lanchao Dourado, l\\fanchào da 1l/it1c, Domine, bonos opl'mrios in 111essw1 Lua111.
l\\Iat~, Fara, Tezouro, Quc1xada, l3iongo, Dia- Ì:: la nostra préghicra quouùiana. Pregate, amato
mantino, Pon:;o Alto, Bahsa, Praia Rica, Barra
do Diamantino, Agua Bonita, Darrn S. Antonio,
\\lorro <le :\\kta, l\\Iosqwto, 8an<lc1ra, Barra
ti,~ _Caldeirao, Alcantilado, Corrcgo d'Anta,
DlVlsa e Canna-hraba. Sostai nelle fattorie di:
Padre, perchc sia esaudita al pil'.1 presto dal
Signore. Aff.mo in J. C.
Sac.•\\\\1.\\TO DfcLF.r:~F.
.JJ,ssio11or10 Sali-siano.
Tatu, S. Jose, Barrc1ro, Boa \\'1,-1:1, Limdm, Registro di .1raguayn, 13-1x-1941.
44

2.4 Page 14

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M :a , t o Grosso ~ Una sosca del m Jssionario fra una colonia dt cercncori di diarmtntL
Danr.c A'acalufes del Canale Messier (Chill) bauczzate dal missionario salesiano.
45

2.5 Page 15

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NECROLOGIO
Salesiani defunti:
. Sar. BrlRRERIS Al,ESS/0, da Torino, t m
ti 25-1-u>42 • 67 anni.
Anim,l nob,lissima, S<"ntl il fa~cino dì Don Bo-
Sac. BERTOI.UCCI AMll,CARE, d11 l\\louena, sco fin d,1 quando fn•qucnteva il nostro Collegio di
t a Hrcscia al 5-1 u. •· a 73 nnni.
Ro~o S l\\lartino; e, rmunzianJo alle l,nllanti pro•
A\\·c\\'8 ricevuto l'abito l"CClt.~ia~tico dalle mani apcuivc dcll'a\\'Hnire che le praio,c doti di mcmt~
di Don IK>Sro cd alla Jeuola del Santo 11\\'C\\'8 sopra e d1 cuor,• tli a\\'rebbero certo .i,..iadng111110 nel mondo
tutto appreso l'Jmor del lavoro e lo zelo p,·r la St"guÌ la \\'t>Ca:rione alla vita salesiana con qucll~
•nlutc.- delle 1111im... Camrtt:rc forte, nnturu •·subc- l(t·ncrosit.i ed alacrità dr spirito cht' ..-on,en·ò tino
l'llnle, fin da11li anni del suo chit•ricarn, m<'ntTe sc- all'ultima nm. Comrì gli s tudi di Frfoqofia e di 1\\,;,.
11\\11\\11 bnllantemcntc,- gli studi coronati dalla laurea logia all' Uni\\·ersirà Gn.-goriana C(1ronandoli colla du-
in Scienze, ~i era l~nc,ato ad un'atti\\ ,,:, dinamica plice laurc:i tra ìl 1895 ed ti 1897. Et<tcse quindi
ncll'npostolato dl"ll'inse11namcnto e del(lt Oratori In 11110 c11h11rn al f{r..-co biblico t·d nll',·hmicn cln-
festÌ\\1, catthandosi $Cli animi dei lliO\\'ani colle sue Rli 11\\'rcbbero poi gio\\'uto nell'inse,mamt'nto ddl4
doti singolari e spccialmcntc C(11fa totale, srencl'Olla Sacni Scrittura e della Teologia orientale. Ordi-
c M·mpre alacn• dedizione alla 111a mi~s,on,:. Vcdcvu nato sac..rJotc ntl 181)8, tenne ditfll'rÌfllll la culle•
q111nd1 con pt·tUI il Seno di Dio Don ,\\11drn Bd- dra di filMOfia nel no,iro s1'Udentato di h·rca:
trnmi costretto dal male nlla mortificazioru, di unte ma dal l l)O-J si dedicò 11111n ell'mst"gnum,•nto delle
sue pre,iose ent·rgie e Cl'rCJ\\'U di consolnrlo, nc11li sci<'nze t<·ologiche con t1udl'ncutcna d1 inRcgnn
1111m rra con.i cnn lui a Valsahcc. (\\fn, un ~orno, qul'lla sicun·zza di dourinn, qut-lb prontcz7.a di m'.
d~lle labbra dd Sef"\\'o di 010 cadd..-ro Jdle pa- tuizione, <Juélla discrezione di erudi1:ione e qudla
rai.- chi: dov,•,·11no dargh In chiave di qut'I mi- aoantà di metodo che d11vano alla 11ua scuola un
•t.-ro di dolon• che lo sorprese, 14 anni or sono, 11Mccndentc sinirolore. Qu,111do il Sen•o di Dio Onn
m·l pieno ,;~re delle forze: e, lo sublunb aJ un Michele Rua fondò l' bt,tuto Tcol,>sticc1 Sales.uno
1,·nro m~rtirio: • .-\\Ila Congregazione Salellillnti sonn
ncc:... _ri non molti ch,· IA\\orino, ma molti che
soffrano e... s.1ppiano soffrire•• :--e cnmprC$C il
l11.tcrnazionalc trovò in lui la pietra angolare, 11
Direttore tdcall.', il Qlllll<' rmpr= 11!-(li studi l'c,rd1•
n,,mcntn, la di•ciplrna cd il fenorc che lo foceru
segreto qunndo, nd 192•), fnlli11• le cur,• eh.- lasc1a-
, nt10 qualche.- srcr.inza, 11i vicll' rupidnm,·nte imrno-
hrliz.uirc dnll'.ir1r11e deform:rntr, dlii l~ttn nl 1e~n-
deL.'ltO d1·ll'ntt11ale cle\\-azronl.' ad Atrn,·o Pontificie,
null11 sncnfirundo dello spirito di fnmiqlin carnu,,:
ri•t1co ddl,· Ca e di Don Dnsco. Per C) Anni dal
lo11c, nclle progr,-ssiva impotct1z11 dr os:ini mo,·1mcnto. •'>1.1 al 1922, Don Alcs,no dircuc anche il n~,tro
Sull'<~ L·mpio d,-1 !:>cn·o tl1 Dio, egli serp.- nllora htituto • S. G1m1mni I:vnni,celìsta • in Torino, cat-
soffrir.: con spirito vcramcn1,• sacc:rJ0111IL·, imm•>- th·nndogli col suo tntto ,qui•iro unn ~timn ,•d una
Lmdn;.,, 11iomo fler ~iorno, a Dio per la aah·cz7.a Jcllc fuma che durano tuttora. :\\fo non 1nsp,-so neppure
anim... !Id il Si11nore conv,·nl l'altare J'°I suo ~-
cr,frcio 1n una C'llt!Wra suhlimc di apostolato
Diffialmmtc lo si nrcbhc trov,110 aolo Erano
m 1.1uel tcmJlo l'mse1rnamc1110 prcdill"tto della Saen
Tl-olQllia.
:-:l'I ,92ç, dopo uno ~plrnù=do Marne ed una dotta
aact'rdoti, suorl', SIRnore dclb nobiltl\\, tlunne dd Jis..,cnaz,one •ull,· Epistole dogmnuche dr S. Lt·onc
J)OM)n, proft!Sllnri, proforu11oni•ti, non di r.ulo ulti Mu,-rno, \\'t•nn1· ag~csiaro ella Po1111fici11 Fncolt,\\
ccclesiu~t:ci e funzionari che II lui ricorrcnmo ar- 1't-oloirica Ji Torino comr D ottore C.:ollc~'lato ,
lnani Ja) fascino dcli:\\ sua t<nffcrcnza e dcli..- sue Pl'\\'po<rto alla C11ttedra di Teologia Or,entale nel
nnù. l-'1:li tulll Pn·o'1hl'\\"R, co111<-SJl3va, consi'1ha,a, Sc-minario l\\.lctmpolitnno. l.u,,rro ,. di.,çoro dcll'.\\ti.
conforto,-a, illum111:m1 nmi colla l'Ila ht·ll11 intdli- nt•o Ponufkrn Salt!.!liano, Consiglicr..- della Facoltà
gcn?.a rim,,sta limpide fino all'ultimo 1Rtantc, col Teolo~cn e del Consil{lio Accademico, dopo n\\·cr
suo nobile cuot1• sacerJ0111l<", purificato ,J.,lla !un~ 11uc-ce"'livnnwnte inM-gn:llo L ineu:1 rbrai,-a, Sacra
sofferen:ta e r~ capace d,-Jla rii1 pcrfotta e Jdi- S1 rittura, T eolouia D011m:1tica, chiuqc la sua radiosa
ca11 cornspondi-nza all'alrru1 dolore.
carriera cotl'msegnnmrnto den.a Sacnt Eloquc-117...11 e
(;:rp1t.t\\11 enclw - SCrÌb$l' ,.·o,.,,•n•ntorr Unma,m - dt Tooloieì11 Orit"ntalc. L"n ,iolento 1111:icco di an•
e,
di tro,urlo intcntn n corrcl-!'1•·rc v,·rsioni di latino, f!Ìtrn p,!aorr< c.-bbc troppo l)f<'Sto ru.11ione dellP 11110
compoarzioni d1 11.aliano, a d1luc1d:rre qu:ikhc pro- delicata costituztone, ~usntando l.1r"hiss1mo rirn•
blrma a scol:in che erano nusciti, chissà CQm,:, a pi~nto. :\\lit la su,1 mc-mona vi..-rà 1n hcnrd1z1one.
troare la strada d.-lla sua cameretta.
E 11 sua figum, ourc.-ol:1111 d1 quell:i rerenne 1ercnr1/a
S'intcr=\\'a dr tutto e dr tutti, semprt1 affahilc, di s1nri10, 111 qucll'am1h1lc soa,·it,, dr sguardo, d1
~orrìd<·111t•, ili buon umore, scmprc con t1111te cose d a qu1·ll:1 gr.1:1.1,1 d1 trattC>, eh quella inetlnb1lc umih,1,
di~e, belle cd inkr<-ssanti anche J"t'r quella felice c,;po- ffilll'zza e honcà cli cuore che furono e:irnm·ristidic
Sltl\\11 l"he fu u11.1 delle sue doti oteme Jliù spiccate. ddla sw ,p,r,tuJ.lit-l 11.~lcsinna, continuerù a rÌ•
l.rn f)Clliino riuscito ed organiz:r.are p1«oh comi- splc-ndere ne-Ila lu<'l· di un 111acstro e di un modello
tuti l'L·r , cnirc in aiuto n t.m,i~lic pol'trl' e: hiKo-
Snr. A/,/llìRTI A.VGf.'f,0, da Ci,lar.o (Var.-sd,
gnose. Cosi, mrntre santifica\\'a u stesso collo sof- t Il San P.iolo (Rra51le) il 1 aprii-, rQp :1 72 annt,
ferenza, dc,·and<l1i nllt' piu ~uhhrni vctt<' dtll'ahne-
Aspìranre nc-ll'11lt1mo annn del14 vita dr D . Bo.
I
J
gaziom• e della rmuncia, vnlorinn\\'a fino 1111'ult1mo sco, ~pe!k.' ben <;o anm nel Bra•ile fondando 11
le fo17.e che gli afug2i,11no, da \\ ero figlio Ji Oon
- - Bosco, lino all'croiimo.
cnlle11:io di Lavrinhas e Jingendo ~r due ,·ohc-
. anche qudlo di S. Rosa in :-.:itemi. :\\I I l'.iposroluto

2.6 Page 16

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più prezioso lo svolse a favore delle vocazioni nello
stato di Santa Caterina, formando alla vita sale-
siana un bel numero di novizi infervorati daU'escm-
p10 più che d.-iJla scuola del loro Maestro che im-
perl<onnva la re~ola e lo spirito di Don Bosco.
S,1r. COSCI ATTnIO, dn Livorno (Toscana),
r a San Paolo (Br.isilc) il 19-xm-1941 a 73 nnn.i.
Anima veramente apostolica, si era formato a
Torino negli ulrimi tre anni della vita di Don Bo-
$CO. CompllllO il servizio militare partecipando nlla
campa~na di Eritrea, volò all'Oratorio per sèJ;tUire
la suo vocazione e partì nel 1891 pel Brasile ove
prodfaò In sua attività in v1lril' case e dirigendo
dil'trs1 colle$_<Ì. Nominato nel 192-1- rettore del San-
tuario del Sacro Cuore in Ararns passò gli ultimi
1, anni nel sacro ministc,ro lavorando senza tregua
per la salvezza tielle anime e curando in modo
speciale le vocazioni. Prediletti della sua carità
erano i poveri, i malati, i bisognoRi. Fug~l per-
fino dall'Ospedale a metà d'una cura per non pri-
\\'3rC i fedeli del suo minist-,ro. La sua piissima
morte, confortata dnlla visita e dalla beneduione
,lcll'Arci"cscovo di S. Paolo, suscitò immenso cor-
ùo21ìo. Autorità e popolo, cominci:tndo dnl Capo
dello Stuto, suo e" allievo, Rii diedero l'attestazione
di un plebiscito di venerazione.
Sar. OTTAVIANO GlOVANNI, da Ragusa,
t hi 11 10-x.1-19-1-1 a 68 onni.
Partì, chierico, pel Cile e ragi,>iunse il sacerdozio
,,ttendendo con zelo olla cura ,!,ii giovani special-
mente più poveri che predilesse poi Rcmprc nn<:he
nelle varie mansioni affidntegli al suo ritorno in patria.
Sar.BANKEJ\\.IPER GIUSEPPE.da Dorup(Gcr-
manin), t a J:ìantiago (Cile) il 16-xr-1941 a 6~ anni.
Conii. PRANO CESARE, da Voghera (Pavia).
t a Firenze il 3-1-19-1-2. a 72 anni.
SnlèS.jeno pio, laborioso, 1..-semplare, proprio <.lel-
l'antico'stampo, prestò l'opera s11n come capo-stam-
patore nelle no~tre .scuole profcss1onali di Nizza
l'.forc e di J3ogcitil, e, dopo qualche tempo trascorso
nella Casa-madrt·, chiuse In sua vita curando col
vero spirito cli Don Bosco l'apostolato della buona
~tampn nelle no<;tre librerie di Pisa e di Firenze.
Coad. PORR INI GEROLilMO, da Caso rate Sem-
pione (\\'nrcs<'), t a Nov:m\\ il 2-1--xn-q).p a 69 anni.
Alunno dell'Oratorio nell'ultimo anno della vita
ili Don Bosco. si affezionò tRlmcmc al Santo che
diede il nome alla Società Sale.siann e èomp1 un
prezirnl<> apostol:uo nelle nostre scuole profos.qionali
mm solo colla valentia dell'arte sua, mn ~pecial-
mcnte C<'lln sua pietà e diYozionc nlla Madonna.
Cr;atl. BORGHES/0 GIACOMO. da Rtvarossa
(Tonno) t aù Alc$Sru1ùriu <l'Egitto il 9-xi-194-1 a
59 anni.
Pittà esempl,ue, feùeltì al dovere, amore nl la-
vow e vero spirito salesiano fecero di questo caro
ronfrntello il coadiutore esemplare di re$ponsabi-
lità. di fiduc1:1 e di editica7ione, se<:ondo l'ideale
di Don Bosco.
Coad. STEFAtv"ETTI ANGELO MARIO, da
Macherio (l\\lilano), t a Villa Cortese <li Busto Ca-
roltn (\\"arcsc), il 20-xu-19.p, a 51 anni.
Coad. KLEI!lIMANNS ENRICO, dn lssum
(Germania), t a Lauraùorp (Olanùn) il 9-xn-1941
a 67 anni.
Coad. CASTILTJO GIACOMO, da Arclstegui
(Spngna), t a Mntarb (Spagna) il 1 HH9.p a 58 anni.
Coad. NEYENS GIACOMO, d~ Neeroeteren
(Belgio), t nel Conqo Belga il 1-1--111-r9.p a 29 anni.
C. CANDOTTI TARCISIO, ùa TrC"nto, t u
Bctkmme (Palestina) il 23-x-1941 a 21 anni.
Cooperatori defunti:
GIUDICI FRANCESCO, t n Tn'vil!"lio a 74 anni.
Cristiano fervente, fu benedetto dal Signore colla
vocazione di un figlio alla Società Salesiana e di
due figlie all'Istituto delh: Fi1die di M1iria Ausi-
liatrice.
Sac. Don SACCO GlUSBPPE, t a Chernsco
ì1 22-Xll-19-P·
Piissimo e zdante sacerdote, nutriva una sentim
divozione n Mnria Ausiliairice e<.l n 8. Gio\\'an11i
Bosco e nell:1 sua beneficenza ebbe sempre cuore
per l'Opera Snll~iana.
ZERBINO CRISTOFORO, "t a Cnsnlcennelli
(Alessandria\\ 1'8-1 u. s. a 86 nnni.
KeJ 1872, giovnne sedicenne, ricevette in dono
dalle mani di S. Giovanni Bosco una copia del
Gim:ane PrO'l"t'tdt1to, che tenne prc.ciosa attingendovi
quella intensità cl, fede, di attività parroccruale e
di frequl'n~ ai Sacrornenti che lo distinsero per
tutto la vita. Crnnde ammiratore del Santo, volle
che 1u1ti i suoi fo:li foqsero educati all'Oratorio di
Val<locco ed ebbe la gioia di ,edeme uno sacerdote
snh:siano.
APOI,LONT ANGELA' t.·ed. DAL SANTO, ·t
a Camposampiero il 2.2-v- 19-1-1 a 7., anni.
Donna forte, mndre es<-'ll'lplarc, scelse per modello
iWarnma l\\Jnrgheriro, " nusci cosl ad educare cri-
stianamente la sua fnmil{lin, bl>nedertfl da Dio colla
vocazione di <.lu-, foth ullo :,toto sacerdotale, uno
ù1 Diocesi, l'altro nella Società Selcsiana.
DEL DCC.-1 DO.'\\.TF.,VJCO, t o Tcrellc (Frosi-
none) il 20-x-19.p (I 70 .inni.
Cnstinno h·rvcnt" e laborioso, fu benedetto dal
SiAnore colla vocazione di un figlio al sacerdozio
ndhl Società S:il ,<;1unn.
Sue. NAZ.·1Rl0 CALCAGNO, Arciprete cli
S. Maurizio di Roncai.1Lia (Afos,iancind), t il 2.9-x1-
19..p 8 78 tllllil.
Fu uno dei primi allievi del Collegio di 'RorJ!()
S. 1\\1artino ed ebbe la fortuna di parlare a D. Bo-
sco ritraendone quc-lla ,·cneraz:ionc che consrn•ò
sempn, vivissima e manifes1ò col suo zelo di affe-
:idonato Cooperatore promuovendo il culto di l\\larin
Aus1l:arrice e del Santo in parrocchia e fuori. De-
dicò al Santo un altare nella chirsn purrocchiale e
morl mvocando l\\laria Ausiliatrice.
Altri Cooperatori defunti:
Amnto Can. S:.tlvntore, C/Jinrm:nlle Centrale (G-
tanMro) - Amoniazzi Giuseppe, A!,uile (\\ cnezia) -
Archi Mons. Alfont«), Cer/>nu ( Forlì) - Azzariti
--- 47

2.7 Page 17

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Saverio, Sahult - Bai.1110 Olinda, 1"il(111JI<' Jloi:J (Cl\\i:lum) - Tio;,zo Gio"anna, Cltingr:ia (Venezia)
(Alt-~dria) - Uald1•S<:n Francesco, ,Smulri%u (Yi- - To1m1 Pia, C11urgm, (Svizzera) - Tomma~in Fran-
cenu) - 13elgeri Pror. Eul,lcnio, f"iu11:,1 - ~rgamo cesco, Tnru, (Treviso) - Tortarolo l.u1~m. Fmol-
Vito, P111erolo (Torino) - Bemardini Guglielmo, hrm:n (Sa\\"ona) - Trun, l:.hsa. Pita110 (Pola) - Tronc 1
OrQ</o (l':ovara) - lkrro1w Erm,mel(ildo, Rosi,t11{1no C1ov~nni, Roma - Ubertino Mìchd,·, RrQsso /.o\\o-
Munf. (Alessnn<lria) - UertA1,•mni Giu.~t•ppe, Pn11:::t1- sm) - Vanni Gm~t•ppe, :l1oro110 Pn (Alc.-qsnndrinl
11ellt1 (Apunn,a\\ - B11r.1nzoli D. Enrico, Snm11110 - \\'nresco GiulianJ, 7.,nna (Trento) - Verzascon
(\\'arcse) - Bi~atti I.11ci:1, Rftnr (Cuneo) - Bon11:1orno \\'m,iho, Gw.lo (S,·iucru Tic.) - \\"1e1ta Teo!. Gio,
G<·nnana, Xotn <~1racu,n) - Borgo~n() Luuti:l, Tn- Bau,..,a, Tarmo - \\'olpc C1onmm, S. Dmm,1110 (Asri).
rmr, - Bm:elli Lm<,1, C11111uma (Tormo) - Brui:-noli
Z.mun .\\11.'.s-sio, Zin110 /Trento) - Z.orT.1 CAterina,
G,u~cppe, Pen1::1r1 - Bru~., Pl.'lronillo, Cunto - Ca- Z1mm (Trento!.
mura11 D. Giu~epr,e, St'rrc1!11nf(a di Cr<'fl (Alessan-
Jn11) - Canciani Pic1ro, Risann (Udine) - Cnppèllari
I .11i111, S Pietro di lf'.flllCI./O (Verona) Carena
Giacmta, v,.<imt (.\\M1) - Castil!lia BeneJi,Ho, Bie- TESORO SP IRITUALE
•tro (Genova) - C;u;illo Anna. St,lu::o (Cuneo) -
Ch..ccln Enri01, '10111rr111011tla (Rom.il - Chindò
MarRherira, Rocrn Cm111t·tsr (Torino) - Ch1srè Co-
~mn?.n, Pressm10 (Tremo) - Cicchellu G1ustppina,
1~irre del Greco (r-.upoli) - Ciorroli Cero11i AnM,
.l,/orrndi (Firen;,e) - C"ordl·ro -\\n1on1Q, F1>f(/i,.•::t1 (Tn-
nno) - Co~mnzo \\Turn, I 'illmun·n .Hn11f (Ale,a,.,n-
I Coopt'rnton <'hr, tt>ll/t'<sat, r ro1111111icnti ,.;si-
tono un:1 chicsn o pubblico cappclln (1 Rdil{ÌO$i e le
Rel1f{1ose. In loro <'nppclla privata) e (1111\\'Ì prél?llnr>
~1:ccmùn l'inten1.ione ùtl Sommo Pnnu,tice possono,
ocqu,~rar,-.·
dria) - Destefani knn~in, ~"'•~o (\\'eron111 - Fer-
nm, GilL,cpp,, P,111111m (.-\\lessandn.1) - l·errelli 1) ,.-1 momo in cui diurno il nome alln Pin U11io1:e
Or.....te, Longm/1111,1 (Ft·rram) - Fcrron Don. Fer-
dt't C:011prrotn,;,
chnnndo, Loml!O (\\'1cenza) - Fezz1 Romed10, Isola zl l'id ~•omo in cui per In primn ,·ohu 51 consa-
dt!lla Sento (Veroni\\) - GMtnldi 1-.mnnuclc, f>m,rt-
crnno nt Socrn C'uMc <l1 c~"lù,
,l.,cimo (Geno,·e) - Chc;,zi ù·uscppmu, Bnllatr (:\\!1- 3l Tulle le , oltc dw per otto 1(-iorn, continui at-
lono) - Giaj l,ui11:i. i lirmm (Torino) - Gìano.~~n G10-
1c1,ùnno e~I, E~~rc1,:1 spirituali.
,11nnn, .\\/ombd!o Tmw(u: (Torino) Cmndi Cesare. 4) In p1111to d, morir se. conle5'\\l!U e l'llmunicarì, o
Rolog11a - Gu~i Lucia, Ftrrnra - ldhci Canchdo,
Terrro (Trento) - Lucmni D,ocle;,1;1, • lrm/, Pfr,,m
almeno conrnri, in, ochernnno dl\\·otontcnrc il
Santisi:imo l\\ome di Ccsù, coli., hoc..-:i, se po-
I!
- l\\l11n1:ra Arturo, Do111r,dosso/,, (Novnm) - ;\\fon-
J..'t!Onro Cov. Giuscpp~. ,'1011iredo11in (Fo11uìo) - l\\tan-
rr.mnn. od atmimo cnl cuore.
n
1:mrou1 Ttresn, S,1111111~11a•o de' R11r~1m./i (Pa\\'ial
<>t:--., ~mw:
• l\\hrinucc1 D. Ciuwppc, l>forr0t nllt (\\l.ic..rar.i) I) In un Jriorno dt:I mese n loro scelta,
l\\t,1rraru1 an. Prnl. Alts«andro. Co//111111,tr (A- 2l {I 1(1orno in cm r.mno l'E,t'rci~:a dr/le, B,i,,111
4uilul - \\la..ohm ( a, G,u,,·ppe, Fnc11::,1 (Ra,·,·nnal
mr,rtr.
- Ma~~Nl Sa,eria, Srmmarn (Re214io C.) \\Litri )la. 31 li 11iomo 111 cui parlc<'1p,mn alla Go11ttun;a ,m,11-
Il
ria, U,mria V,i/cm•rn (\\'nr1·,..) - ;\\lazzom (.;,1rl11, Htr-
s1f,. snlcsiam1.
xa,110 - !\\terio Gi11,~11111i l\\icllt'lmn (Tonno) - l\\lt•z-
7M'IU Prnr. Cm. Nicola. Sr11·nnn - :.\\1o11a \\IAddaknn,
N l'I. \\11:Sf' DI l\\[A!UO A'-C!IE:
Il,
1,,,1110 - Nanni Avv '\\;1col.1, Pe<,""' - '\\;,coh Rn-
lael... <:ofte!l, Ct1(,pp1<o ( 0er1?amo) - '-nus...,n l.c-
1) li g,omo 2:; - Annunciaziol'II: ù1 .\\I. \\'
2\\ Il ~iomo 27 - I Selle Oolon d1 :\\l,m.1 s~.
riz,a, llnsta - Odnnnr l.uc1a. Pv11,r,lt, (Belluno1 Jl Il e iorno 29 - Domcn,c-a delle P tlm,·.
Il
- Palu,cll, Lucia. 7. r1111J, (Trento) - P.,nouo Comm.
Giacomo, Lidn-l',11rzm - l'amìsan l>nmen1c-n, .\\fu11-
,,alle (Vurese) - Pai;quini l\\fonlde, Sr/111> (\\'ice11~a)
J>e~orelll Adch,. J'rellto - Pe,rone C,uscppl', Pet:~-
Per le nostre bi bi ioteche
Ile
rm:no (Cuneo\\ - J'C'rotti :.\\lad<lal,na, /1111<11eT1r?O
(\\'erctlli) - Perrot D. Ennro, Fm:,trfl/t, !Torino)
- P~111a Ani:c•n, l/1>11:m (;\\Iilano) - Pim~ D . Domc-
nostri studenti delle Case di Formazione
I'
nic-o, Onst11110 fC.:ai:hnri) - P1iamcl10 :\\lana, f'rn,..;;ia saran mollo grati a tulli coloro che vorranno
- Ptlrtlllup1 Giu,,·pp<-', Frrurarolo (Pn,·111) - Qunrant'l arricchire di libri utili le loro biblioteche ed
Cd,:stc, /,eym (Tonno) - Ranj1'one Gcrulomo, Fro-
sraro (Alessandrfal - H,1"•lh P1e1ro, Vill1111tYt•n 11/onf.
(Alc~~andri<1) - Ri11l11 RÌ\\",l Giuseppum, ,"Wodma
assicurano le più fervide preghiere secondo
l' intenzione degli offerentL
- Romani Zeppa Fmiha, .'1011daim, (Fnrli) - Ru-
Li riceve ben volentieri lo stesso
...chc-na Carlo, Vig1111lr \\1011/. (Alessnndri..1) - S.1r-
tono C1uscppine, ✓lrmi•o (''arc.-se' - Sch1ona G1u- RETI'OR 11,fAGGIORE, via Couolenco 32, T o-
scpp.., ~11111!/la ('> crnn,1) - s~--sru A.«untu, .\\Jttrcn·err, rino (109) - che ne curerà la distribuzione.
;
LI,
I
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Con ~rmcuo d•ll'Au1ori1à Enclr11i1,tica. - Off. GraficheS.E.J., Cor<o R,u. l\\l1r11hcri1~. 176
D1rtt1or• rnoonnlHJ.,, D. ti L' I DO f' .\\ Y I;:,; I V,a CottolcnRO )2, - 'l'ortno I 1oq