Bollettino_Salesiano_195105


Bollettino_Salesiano_195105

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1.1 Page 1

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\\un, LX,\\' . I" /"IARZO l,ht ~,,,,,, I

1.2 Page 2

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BOLLETTINO SALESIANO
A. LXX-V l" J\\.l 1\\RZO 1951 is:u m ;
La Cattedra
offerta dagli lnse--
gnanti Italiani al
maestro supremo:
il PAPA
La sera <lei -i. no, t'lll-
hrc u. s., in un tardo , csprn
romano pieno di l11ce solare.:.
ma ancor più saturo lli dc-
,·ozionc e di amore tìlialt:.
in San P1ctru, al Sommo
Pontefice P10 Xli. l'unione
d, c1n;a 25.000 inscgnant?
mcd, italiani (LT.C. I. l.l\\l.1
ha fattn dono di un'artistica
cattedra, opera gcrnalc dello
scuitorc Luigi \\"entunni, in
legno e bronzo, con simholic1
hassorihc, 1. In alto i.: rap-
presentaw lo Spirito Santo,
sotto il Buon Pastore, gli
.\\posroli P ietro e Paolo.
quattro Donon della Chiesa
quindi un gruppo: l'io ~ 11.
in cnlll'dra, con in testa il
triregn(l, in aucggiarncntn d1
chi i.: maestro a.Ile gt'nll.
.\\domano b cattedra alcun,
pannelli t' 9 h_gun.· lii santi.
fra c111 quattro cducatnri.
~- GiO\\anni Bosco, S. (;10-
vanni Jc la Salle, S. (;i11-
~cppc Cd,1sam:io t' Santa
Bartolomea Capitanio. \\ i l"

1.3 Page 3

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anche un autentico alunno, santo, iJ Ileato
Domenico Savio.
All'udienza era presente pure S. E. il Mi-
nistro della P. I., l'On. Guido Gonella, che,
per la sua carica, è come sulla cima tiella pi-
ramide scolastica d'Italia.
Il dono simbolico riuscì graditissimo al
S. Padre, il quale alle migliaia di fedeli, che
grcmiYano la basilica cli S. Pietro e la vasta
piazza, dis~e fra l'altro: << Una cattedra! una
cattedra di l\\Taestro: Cathedra docer,tis! Non
è forse il magistero il primo ufficio della No-
stra Sede Apostolica? Voi Ci offrite una cat-
tedra, facendone rilevare il significato sim-
holico con le figure - personaggi storici e
allegorici - che ,·i ha intagliate lo scalpello
dell'artista. 811 questa cattedra pontificale,
sulla Cattedra di Pietro, Noi siamo assisi
11nicamcnte perchè Vicario di Cristo. Noi
siamo il suo rappresentante sulla terra; siamo
l'organo per mezzo del 4ualc fa sentire la
sua \\0Ce Colui che è il solo :\\laestro di tutti,
il Cristo, il Verbo eterno del Padre, nato
dalla \\'ergine Immacolata, trono, cattedra della
divina Sapienza•>.
Il Papa ricorda, con queste parole, che il
vero ed unico I\\Iacstro è Nostro Signore
Gesù Cristo e che il Pontefice, perchè suo
Vicario, è il custode, il depositario infallihile
della dottrina.
Nel gesto, quindi, dell'offerta di una cat-
tedra, da parte degli insegnanti medi italiani
al 8. Pontefice, vediamo la testimonianza elo-
quente della necessità assoluta di riconoscere
nella parola di Gesù la verità sostanziale,
fonte alla quale deve attingere ogni altra ve-
rità esistente; il riconoscimento, inoltre, che
il Vicario di Gesì1 Cristo è il maestro di lutti
i fedeli, di tutte le menti, che vanno, sincc-
rarn.ente, alla ricerca degli eterni veri ed am-
mettono nel Papa il primo ed infallibile cu-
stode della \\erità.
La scuola è - e dev'essere - pt:r la i;ua
stessa essenza, scuola di verità. l\\Ia qual'è
qudl'insegnante, il quale non è costretto a
confe:.-:sare che le indagini della scienza e la
propria ragione incontrano tanti limiti, tanti
ostacoli, per cui il raggiungere la verità, con
le sole forze umane, è, troppo spesso, un'im-
presa a vuoto, :;icchè s'impone la necessità
eh cercare u1rn 111cc superiore? Q11esra luce
la l11ce cli Dio proiettata sulla lerra dal-
l'im;egnamentn dell'l Tomo Dio, il quale pro-
damò, altu, alle generazioni umane, di es-
82 ...
sere Lui la verità, e la sua parola, dottrina
sicura per tutti.
li patrimonio dottrinale è stato, da Gesù
med~simo, affidato c trasmesso al Papa e
da quella cattedra emanano, oggi, al mondo
la luce e la sapienza.
La mente nostra, e tanto più quella del-
l'alunno che va :1 scuola, sia illuminata, il
cuore sia intìammato e vivificato dalla Yerità
superiore, per potere e sapere sollevare I'im-
mancabile \\'Clo ddla scien7,a profana, per sco-
prire e vedere, sempre. la sapiem:a di Dio.
la vcrit'à per essenza.
Dallo Spirito Santo, che è scolpito nel
punto più a.ho della catlcdra, al Buon Pa-
store, simbolo di Gesù Cristo, d,ùle figure
<ll!i Ss. Pietro l' Paolo a quelle dei dottori
dei primi secoli S. Agostino e S. Gio\\'anni
Crisostomo e del glorio:,o mediocYo italiano
con S. Tommaso e S. Bonan:ntura, dai quat-
tro grandi educatori ai Beati Contardo Fcr-
rini e Domenico Savio, è palese il concetto
che da Dio, da Gesìt Cristo, tino a Pio XII,
attraverso due millenni, la ,·eriti1 dottrinale
non si è spezzata: uno solo è il l\\Iaestro ed
uno il magistero.
Fa piacere constatare;: che adornano la eat -
tedra insigni et!ucatori, santi per di più,
maestri di uno stuolo innumerevole di altri
educatori cristiani: S. Giovanni dc la Salle
e S. Giuseppe C'alasanzio, S. 13artolomea Ca-
pitanio e ~- Giovanni Bosco, che apersero
scuole, onde i figli del popolo ayessero un'istru-
zione conforme allo spirito evangelico, spi-
rito cioè di verità; ed in mezzo al dilagare di
dottrine empie e cercanti con tutti i mezzi
di scristianizzare la scuola, si av\\'iCinarono,
invece, alle anime pure dei fanciulli e ad
essi offersero una dottrina ccl un'cd11caziom·
intesa a non turbare mai In serenità del loro
spirito. È da notare ancora un autentico lu-
minare, un maestro sulla cattedra univer.;;i-
taria: il B. Contardo Ferrini, il quale associù
al vastis!'limo sapere una condotta da Santo.
Vi ha lrovato rosto anche Domenico Sa, io,
l'alunno di Don l3o$CO, qua$i n dimostrare
il fortunato e raro binomio di un l\\lae~tro
santo con 1111 santq <lii;cepolo.
li gcst(I simholico dell'Pnione Cattolico
Italiana Insegnanti l\\lcdi (l1 ('. I. I. :\\1.)
serve a fare arrre7,zarl' e riconoscere sempre
cd accettare con docilitù filiale l'insegna-
mento di verit~. che al monùo imp.trll., <la
Roma, il Sommo Pontefice

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Grandioso omaggio della Came ra dei Depufoti al Darlamenfo della R epub-
blica Argentina ne l 75° anniversario deJJ'arri vo dei primi missionari salesiani.
D:ill'nttohrc scorso, in tutta la Repubblica Ar-
gentina, <;i stanno celebrando magnifici fosteg-
giamenti per wrruncmorarc rarrivo dei 10 primi
figli ùi D. Ilosco nel 1875.
Il rc\\·.mo s1g. D. Ricalùonc, per 1.larc maggior
dccoro ai festeggiamenti, vi ha mandato, com~
suo rarpn:scntante, il rev.mo D. l\\lo<lesto Bellido,
Consigìierc Genenùe <ld Capitolo Superiore.
In altro numero sarà riferita la cronaca delle
feste giubilari. Crediamo assai conveniente infor-
mare i nostri cooperatori t..lt:!la solenne comme-
morazione, per la sua storica importanza e per
la sua ancora più solenne circostanza di <::RSere
tenuta in pubblico Parlamento. Riprnduciamo,
in massima parte, il verbale ddla riunione, ndla
quale la Camera ha voluto onorare i primi va-
lorosi salesiani e l'opera salesiana in generale.
Il Presidente Càmpora: « li sig. deputato di
Buenos Aires ha la parola per un omaggio,,.
Parla il Drp11!a/o f"isca: (< Signor Presidente.
Da una serie di atti di omaggio significativo per
lc open: di D. Roseo in Argentina, veniamo a
conoscere che quest'anno le Opere Salesiane
celebrano le li>ro nozze di di,imante in Argcntin.a.
,1 Questa Camera, rappnt8entamc della sovra-
nità popolare, non pu() dimenticare questa com-
memorazione. Nel 1875 arrivarnno i primi sale-
siani nel paese; fra altri, i sacerdoti Caglicro, Fa-
~nano, Cassinis, Tomatis e altri valorosi. Turti
i signori c.leputati sanno quanto essi larnrarono
pel bene del paese. con infiniti sacrifici, e per
allargarne la cultura, mediante i numerosi col-
legi da essi fondati.
» t degno di essere ricordato che Mons. Ca-
glicro e Mons. F,1gnano si sobbarcarono alla
gloriosa ma difficile impresa e.li civilizzare la
Patagonia. Tl secondo di essi - un lago argen-
tino della Terra del Fuorn porta il suo nome -
d1:dici1 completamente la sua vita alla c1-istianiz-
za;,,ionc delk trihìa aborigeni.
•> A S. Nicola.~ fu fondato w1 collegio salesiano,
che ancora ai nostri giorni è in piena efficienza
p<::r collaborare col paese. Di qui si organiz:1,a-
rono le Missiom di quei sacerdoti _(ori1, che an-
darono a tutti i punti della Repubblica per rea-
lizzare la loro grandiosa opera di fede, cii grandi
speranze, seguendo s<::mpre le orme e.li qLtell'uomo
santo, oggi ca.no111zzato dalla Chiesa, che si chiama
Don Uosco.
•► II Collegio Salesiano di Mcndoza costituisce
l'orgoglio del popolo cuyano, perchè oltre l'ap-
porto alla cultura, alle scienze e alle lettere, ha
cercato di promuovere le industrie locali, come
la coltivazione della ~ite e dell'olivo.
L'opera sal;,:,-iana nella Rt:pubhlica Argentina
in quest'anno si può riassumere con qucstI d;iti
statistici:
+6 scuole professionali; 9 scuole di Agricnltuni;
97 srnol<.: dementari; 33 collegi con Rcuolc.
+5 parrocchie; 16+ chiese puhhlichc; 139 Ora-
tori fcsti vi.
l256 salesiani con 32.662 gio\\ani e 776 Figlie
1.Li l\\laria Ausiliatric.: con 18.500 ragazze.
►> È degno di essere 1-icordato che il signor Pre-
sidente dell,l Repubblica, Giovanni Paon, volle
intronizzare Maria Ausiliatrice quale Patrona dd-
i'Agro Argentino.
~ li contributo dei Salesiani alla cultura e allz
religic,sità del nostro paese fu veramente straor-
dinario. Non hanno omesso alcun sacrificio; non
si fermarono davanti ad ostacoli e.li sorta.
•> Vorrei che queste mie parole fossero omag~io
del .Parlamento intero all'opera cosl cristiana e
co~l profondamente argentina, che i salesiani rea-
liz;mrono in tutto il tcrriturin della Repubblica.
,\\ vendo avuto l'onore di essere stato educato
in un collegio salesiano, ben conosco con quale
affetto per questa nostra patria e con quale sa-
crifìzio, i fratel li, eh(; arrivavano qui <l'oltrcmarL
e quelli che, qui, si aggiungevano a.Ile loro file,
percorsero questa terra in tutta la ~ua estensione
per compiere il loro nobile apostolato. Ehhi il
piacere <li ascoltare JVIons. Fagnano, quando ci
raccontava le sue straordinarie avventure, la sua
povertà, i sacrifici per arrivare alla Terra del
Fuoco. Ci contav.1 colla massima semplicità tiue-
stc sue eroiche peripezie; per essi, tutto q1>esto
eroismo non era altro che compiere il <lo,·erc.
E con questo spirito di abnegazione continuano
ad educare la gioventù nostra, meritandosi, come
il loro padre S. Giovanni Bosco, la gralitudinL
e il rispetto e.li t11tti >>.
li sig. Presidente Càmpora: « Il s1g. Deputata
e.li Cordoba ha la p,1rola >>.
li drputato s1:1;. 1/lia: (, J,'omaggio, che la Ca-
mera intende tributare alla Congregazione Sale-
e siana, il cui fondatore universalmente cono-
sciuto e venerato, nitre ad essere un d,n-cre <li giu-
stizia, riflette, anche se p.ùliùa.mcntc, l'importanza
grnntle che l'azione ddla Congregazione Salesiana
ebbe per la coltura e il progresso della llepuhhlica.
•> I primi sacerdoti, che, guidati ,b eolui che
fu poi il Card. Cagliero, si diressero alla Pata-
gonia, senza altra forza che la loro fiducia in 010,
cominciarono a realizzare l'opera fruttuosa in
quelle appartate regioni. A contatto colla popo-
lazione, fondarono i loro primi collegi, porta.11-
dovi la civilizzazione e dimostrando come si
deve conquistare il deserto, non colle armi, an-
nienta ndo le popolazioni aborigeni, ma piuttosto

1.5 Page 5

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attirandole per mezzo ùdl'c<lucazione. dcli.i col-
turn e la comprensione. Con la visione chiara ùi
questo principio, crearono scuole, nelle quali
ùi\\'ersi indi si dimostrarono veri modelli di ca-
pacit~. intelligenza e montli6 e facendo vtdere
quanto si poteva ottenere da qttl·gli indi fedeli,
qu~riclo si rispetta\\·a la loro dignità umana.
,> l Salesiani, a poco a poco, si estesero per wtta
la Rqmhblica e moltiplicarono i loro centri di
,•posrnlato, i loro collt:gi nei quali con pcnsion;:
modica, e, se si trattaYa di scuole professionali,
gratuitamente, educarono moltitudini di i::iovani...
•► Signor Pn:sidente; per il n:ro contrihuLO
ùcll,1 Congregazione Salesiana al rrogresso del
pacse, pcr la modestia, discre;r,ione e capacità,
colla quale esercitarono la loro missione, i sale-
:,iani sono e~empio di c.:durntori e di s,1ccrùoti.
Tutte queste Yirrù risplendono nella Congrega-
zione Sale:siana e nèi l\\uoi sacerdoti.
,> lo, sig. Presidente, come cx alunno c cono-
~ciwrc immediato dell'Opera di Do11 Bosco, met-
tendo le cose al loro proprio po~to, r,•prrcscntando
il hlocco dcll'Unione Civica Radicale, adcri~co
rnn giubilo a questo omaggio,>.
Il sig. Prcsidn1IP Cà111pora: <• N"cll.e parole pro-
nunziate dai signori deputati, ,·a espresso l'onw.g-
gio all'iniziatore cd ai continuatori dell'Opera di
D. llnsco nella Repubblica Argentina: omaggio
rropr)!>tO dal sif.!. Deputato cli Bueno~ -\\ires ,i.
IN FAMIGLI A
Sotto la cupola dell'Ausiliatrice.
TI r9 gennaio celebri> al l'altare di '\\laria .-\\u-
siliatrice S. E. l\\'Ions. Luigi Mathias, Arcivc-
scon) Salesiano di ::Vladras, che, poi, in aereo.
ha fatto ritorno alla sua missione.
Solenne la nO\\·ena a S. Giovanni Bo,;co nelle
due funzioni dd mattino e della sera, predicata
da D. Zerbino e D. Gentilucci, che tenne anche
la confcrcn;r,a ai Cooperatori e il discorso la sera
del 31 gcnmio.
11 re, .mo Prefetto Generale D. Renato Z,g-
giotti, celt-brò la ;.\\lessa delle 7,.W e S. E. '\\lons.
Giuseppe Dell'Omo, Ycsco\\O di !\\equi, prese
p:1rte ai primi e secondi ,-l,~pri e tt:nne il solenne
l'ontificale, mercolcùl, alle 10, Grandiosa l'ese-
cuzione ùclla ,1li.~sa sole11111is i11 /a11d1'111 SS. S11l-
i.'u/uris, a quattro ,-n..:i dispari. del ;\\ Iitterer, sotto
l'abile guida dei :\\I.• D. Luigi Lasagna e Sig.
Enrico Scarzanclla, che fu trasmessa dalla Hai.
.\\li<· 15 ehbe luogo la car,\\, tradizionale bc-
ncdizioat· ùei bambini, ai quali parlò il sig. Don
Zerbino. S. Em. il Card. Arcivesco,·o :-laurilio
Fossati 1mparti la Bcncùizione Eucaristica.
fl vastissimo tempio fu sempre pieno di fe.
Lidi accor~i a renùcrc omagl{iO a S. Gio\\'anui
TORINO - J3asUica ili Maria Ausiliatrice: IJ Pontillcalo <11 S. E. Mons. Giuseppe D"IJ'Omo.

1.6 Page 6

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Bosc•>; nella funzione serale
sembrava incapace a contenere
la folla straordinaria. Continu t
la cclcbra;,;ione delle sante Nfc~-
se con aA-1 uenza alla ]\\,Tensa
Eucaristica come nelle princi-
pali solenni tà; inappuntabile il
servizio maggiore e quello dcl
Piccolo Clero diretto da valenti
Cerimonieri.
Sempre gradita la musica del
Care!. Cagl icro, del qu·1le è
stato cantato un '1'"11/11111 ergo
a quattro nici di~pari.
Pun: solenne, pt:r k funzioni
religiose e l\\,ltlusso <lcl po -
polo, la ftsta esterna di S. Fran-
cesco di Sale$, ritardata a l
+ febbraio.
S. E. l\\lons. Giarnmo Can-
noncro, \\ 'escovo Titoh1rc di
Mcssenc e Coadiutore pcr la
diocesi di Asti, ha tenuto il
Pontifìcalc, il panegir ico del
Santo con parola dotta cd av-
vincente cJ ha chiuso la fes ta
con la Trina Benedi;,;ionc.
-
TORINO - Basilica di Maria Ausiliatrice: S. E. Mons. Dell'Omo esce dalh, Basilica
S. Severo (Foggia) - La
" Peregrinatio Mariae " con
la statua di Maria Ausilia-
trice.
S. St:vcro è stata, in Italia.
la prima e l'unica dio
cesi, che per la << Percgrinatio
:V'lariae •> ha scelto J\\laria ..\\u-
siliatrice, la i\\laùonna tli Don
Bosco, come il popolo ormai
dice un po' dappertutto.
La statua, il 25 aprile 1950
.-\\. S., era stala benedetta per-
sonalmente Ja S. S. il Pon-
tefice regnante P:o X [I ; il
YescO\\'ll l\\.Jons. Francesco Or-
laru.lo la scelse per << Pelle-
grina», aflinchè portasse la sua
rnatcrna hcncdizionc alla dio-
cesi. { l n Comitato, alcuni Ca-
n<mìci e nove pnxlicatori Sa-
lesiani, hanno aiutato il locale
tlirt:ttorc D. Francesco S tanco.
che è stato l'anima di tutte le
varie imponenti m,1nifcstazioni.
li 3 agosto chhe inizio la
Pert:!(ri11alio e fu chiusa il
I7 settembre.
S. E. Mons. Giaco,no Cannonero col clero.
- 85

1.7 Page 7

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S. SEVERO • La s1a1ua di :1.1nrl:t Ausllbtrlce sul la~o di Lhinu ,
M:trfa Ausiliatrice nella ~rmn della P. S.
86 ~
Lo proces!.ione del s~.._,,anta labari.
Ricordi.uno ,olo ~p1:1lc:hc
punto saliente. li pomcrtJ!l!ÌO
<lei (1 agosto un artisti1.:n ,lii·
1oc:1rro trasporta Ja dcYnla sta-
lli:', prccc<l1Lla da autnmr,hili
cd autocarri pieni zeppi d i fc.
dcli, a Lèsina, graziosa citta-
dina a sp<:cchio del lago, Ci-
chs11 con fiaccole accese, ~ruppi
di fcdd1, and1'cssi con lumi e
lìaccnlc, accolgono la \\'crg111c.
Il giorno 8 sera, spt'ttacolo
-<ug~csllvo la statu,I. collocala
:111 grandi zattere, illurnmata da
potenti l'asci di luci.!, con il
seguito ù1 200 barchl'ltc pa-
H"S.tle a fcsta, fa il giro Jd
l.i(!o, mentri.; sulla ri,-:.1 la folla
multtl:olnrc prega.
\\ Poi;g10 Jmpcnalc, alla
\\lessa <li mezzanotte, per soli
uomini, è tutto un lcn•or(:
eucaristico: e per l'impom•l\\lc
procc-;;smne si ammira una
gnmdiosa manifestazione di
folklorismo con lt! bambine, a
centinaia, in costume e con i
curi tirati da t:avalli hardati.
A Torremaggiore & 1111a g,1ra
fra le parrocchie per su p!·ra rsi
ncll'onw_ggio e ndla <lcvozinnc
a ~!aria \\u:'iliatricc, cui 1
hamhinì <ldla colonia rnglìono
rcg-;,.lan· 1u1 cuore d'argento,
pegno e simbolo <lei loro cuori
innocenti.
Il 25 :i!(OSto J\\.Jaria SS.nrn
sosta nc·I Cl'ntro ùclla diocesi,
che ha iiwiata ttna lul\\ga teoria
di macd1inc .,d inrnntr.irL:,,
mt'ntrc oltre 10.000 persone
;ittcndono in piazza. :\\.lons. Fc-
li1:c t'anclli, i Canoniti, i P,ir-
roci, membri 1kl Clero scrn
lare l' n ligioso, si prodigano
in tull1 i modi per la splcn-
dith riu.;ciw. '.\\:on possiamo
dimt'ntil·are la processinn< per
gli ammalati, la visit~l ali;;
carceri, alla caserma <lei Ca-
r.•bini1·ri, dcll,1 Celere, a lla
srnofil Dc .\\micii:;, :ill':isilo
Tro11:1, all'ospcds!t- ci, tk· e
al tuhert:olosario. '\\ci luoghi
dd <lnlnre la -.rntua ha ;:i r.1111
i ,.,ri p~•di~lioni e , cortili e
la rn;nediziouc di '\\Ltria ha
ridestato il sorriso I.! l.1 -pc··
ranza 1tci r\\Umcrosi Ùl,gc1\\li.

1.8 Page 8

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Fra gli altri ha parlato il noto tranvien) Bruno
Cornacchiola, folgorato dalla gruia ili l>lf>, presso
l'ormai fammm erutta <lcllc Tre F1111t11111 a Roma.
La piì1 grande manifostazionc è ,;tata I.i pro-
n·~~1onc, alla llUalc ha partecipato, p0i;,.i.uno
tlin·, tutta S. Se\\'cro con i suoi 4-0.000 abitanti
.:011 i pellegrini g1unt1 a migliai;I ili1i paesi
ncini, mentre 1111 mn•o, <lai ciclo, lanciava una
m1\\ola Ji rnlantini inneggianti alla \\"ergine.
(.;li e~ploraton ,1privano il corteo, scgui\\'ano
un carro allegoriw preparato ùallc Figlie di
l\\lan,t ..\\usiliatricc r,1pprcse1\\tantc una ~rande
torre, la T11rris Dar,dic" con pagJ,1;ctti, le cro-
ciatme, l'Orfanotrofio, le giovani di A. C.; Aut-
tu:wano al vento le 60 ampie banu1t'.l'C a colori
dcli.: varie na~ioni, <lo\\'C c'è un'opera di Don
Boi.co; vcni\\·ano, lluinùi, i PP. Cappuccini, il
Caplloln con 8. E. il \\'esco, o, il carro elegan-
temente aùùobball>, l'ispettore salc~iimo U. An-
tomo Toigo e tulle le associazioni m intermi-
nabili." teoria, st:guite e strette all'intorno <la una
folla oceanica in delirio <li amorosa llimostra-
zione.
Dopo il direttore D. Stanco parla S. E. il Ve-
:,cO\\'O, il quale ringrazia la Madonna per il ri•
s,eglio spirituale opcmto nella massa e ne im-
plorn una nu,wa benedizione. pcrchè la diocesi
:;ia :;emprc cucarist1c;i e mariana; saluta con in-
tima gioia •· l'ora tli J\\laria • salvczz.1 ùella so-
cict:1 <li oggi; si congratula con i 8all·,-i.in1 per la
riuscita trionfale, superiore alle più lusìn~h1ere
aspettative, che ha avuta la Peregrinati,, tlt l\\la-
ri.1 Ausiliatrice.
L'l~pcttorc salesiano, il rev.mo s1g. Don Tmgo,
commo:,so, fa riixtcrc la consacrazmne a \\(aria
con la formub recitata <lai Beato Domenico
S,l\\in 1'8 dicembre 185.i.
lNGI llLTERRA - Cooperazione salesiana.
'°'\\ella scuola salesian.1 tl1 Blaisdm, m ln~h1!-
t1:rra, sono eùucat1 una sessantina tli f,!iO\\·:mi
ahb.1nùcmati, memrc imparano un mestiere o
J':i~rii:oltura. Alla fine del corso s1 traila di tro-
\\'.ln: per questi i;iuvam un allc•g~io cd un im-
piego pc1 gu:1<lagn:m,i da vivere.
Fino a tempo ,lÙlli<.:tro, l'imp1e~n era otte-
nutn presso lJU"lclw d.1torc ili l.1\\·nro a Lon-
dra cd ii gio,•;me do\\'e\\-a cerc:u;;i l'alloggio <la
sè, dopo a\\·er passato qualche tempo in un
rifugio tcmponml'.O. L'c,.perienza dimostrò che
gran parte dei g10\\'a1t1 abbandonava complcta-
ml'l\\lc l,L pratica della religione e perdeva il con-
tatto cogli antichi maestri. Si trattava di cercare
il moùo per impedire che l't:ducazione loro im-
partita non andJ.ssc p<.>rduta.
Sorse allora un gruppo di Cooperatori salc-
sram, che decise di occuparsi di qu.:sto problema
in coopcr,tzione coi sale~ian1. Dal 1948, i gio-
yan1, che e,;cono dalla si.:l1ol,1 di ntaisdon, \\·.:nl!ono
atliu,1t1 a que:.to grupp,>, il tttule si incarica d1
tro,·are loro la\\'oro cd :1llogi::10. \\la ciè, non ba-
sta: c1,L'-CUI\\O ùe1 gio\\'an1 ~ ,;e:,!tl'to amore,·olmentc
da lfU1lche membro <lcl gruppo, che :-i rende
garante <lei gioYanc lo s1•g11t· th vic1110 con .1f-
fctto paterno, lo consiglia e lo gu'Ja special-
mente nella pratica ddl,i fcùe e nei contatti con
l'ambiente in cui de,·e \\'i vere; lo conduce spesso
a casa su, a.ss1cme ad altri amici cattolici, ,11u-
tandolo a formare buone amicizie e cono-
scenze.
ùo,·e l'impie~o non i: conYcnicntc, il coo-
peratore salesiano aiuta il suo pupillo a trovarne
uno migliore o piL1 confacente. Insomma, fa di
tutto per :tiutare questo giovane, che, per man-
can;,,a <lì educazione farniliart·, i: cresciuto ~pcssn
nell'abbandono e nel \\"i.r.10, a ritro\\".1re il ~uo
posto nel mondo, chè, altrimenti, san:bhe desti-
nato al riformatorio etl alla prigione. Sono i
primi anni d'intlipcndcnza che il giovane ha bi-
sogno d'imparare a impiegar bene per fan,1 la
pos1z1onc che io renderà huo1, cittadino e lo man-
terrà huon cristiano per il resto della vita.
r membri di questo ~ruppo ma.numo notizie
frequenti dei loro protetti al ùm:ttorc Ùt·I i:ol-
legio che li ha ed11cat1, allinchè li pos.-;a scJ!uÌrc
con l'affetto e col consiglio. L'esperimento ha
dato otllmi risultati. Poichè, mentre prima moltt
giovani si perdevano nel loro primo contatto col
monÙ<), privi di ogni ,tppoggio fanulian.: l: d1
esperienza, ora, irwecc, tunno corrisposto u1sì
hcne alle cure dei loro padri putativi, clw hanno
fatto buona rillScita nella loro tor:tlità.
.\\ capo d1 quc,ito gruppo l.<Ì tro\\'a un industriale.
1\\1 r. 1larold ( 'irkctt; llUak datore <li larnrn l'tdi
conduce la ,;ua azienda come una grande famiglia,
secondo gli ideali che ha impetrato alla scuol;i di
Don Bosco. Conosce personalmente tutti I suoi
imp1l•gati e condi\\ 1ùe con loro il frutto ùclle sue
industrie ùi plastica; alle famiglie degli 1mp1e-
gat1 celi l'Stcnde le cur1,; sociali ncccs.<:aric in
caso ù1 malattia di spcnalç hisogno. Un• huonn ,,
è ùistrihu1to ad ogni 1mpicga10, usufruibile per
b l'.O~truzione lli una cas.1. ~osì che ngni lavorn-
tnre potrìl .11·erc la sua propna <.:àSa, a su:1 ~n·lla
e su d1sc~no di ~mo gust0. h in progetto lln con-
,itto per giova.ili bisognvsi e abhandon,Lll, ai
quali il pauronc fomiri1 :1llogir10 e la,·oro.
Ecrn come Don Bosrn continua ad ispirare
le anime deside-rose di far elci bene, otlrl'lldn
loro l'occilsione di dare una soluzmne al problema
tanto assillante della delinquenza giovanile· Pre-
venire il male prima che avvenga ed aiutarl· il
giornnc nel periodo piu d10ìcile ùella ~ita, spe-
cialmente quanùu, pt·r mancan;,..1 <li e<lucazionc
familiare, manca anche la 1,,uiùa del padre e
dcli.a madre.

1.9 Page 9

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LA SCOMPARSA DEL DIRETTORE GENERALE DEGLI STUDI
Sac. Dott. ROBERTO FANARA
, lppeua dallo "orsn 11111ggi11
il l?tttnr 1fag(!inrP, «-"" fp/,a
scelta. at'e1·a chiamato " T,,rinn
1/ ,i~. I)_ R11hp1/o F,,,,,,,-,,, q,wle
111e111bm dPI Capito/,, .','111,enm·e
de'l/11 Con(!,J'l'_!{,1~iu11e .~....,dmuam,,
a(fida11d11,di In dire:::,011< dP.1d1
studi,) w1~. s11n,) ,n•1Phht.· dutn clH"
si f>rt'Sfn la mnrft' 111: ,n1rehbt
f/l't1JJt11ta lo rnbusln P a11rn,
i:ruru111 1·irt1
D. Fu,111u1 ,n·t1..Y1 smd1lwln il
1t•r·.11111 D R1•,111to 7.1_llj.lÌl1tti, d11',
1101ni11atn l'rt/i•ttn (}enernlr dello
<~11ll!-fri'l.!fT~in1w. ,n-,.•1111 lo~riato In
,·ant'a di ( :r1ns1!.!here Gt·nerole:
;/ /(11/lm· '\\ la.1.;,~im i\\ m·I , 01tw11i-
(t1J nP lo 11owiua alh ?.:urie cnsc.
lo pre.<e11tm•fl rrmte p,:>r,HIIW , icra
di pr11-:;ùae esperie11~e. d1P [!/I
1
m•reMnn ogrrn/,,tt1 /'i11111m tn11tI•
m1ssumP, P. fr11tJ1ulo pre.~eute la
f,..eultezzn (1,q·, a, !,i tllf!!.lll'fl1'fl rh11
r,er /1111g/11 (11'//I potrsu ,pe111lerl'
lu ·"'"' bt:•11 ,mtn otfn•ìttì a ?'tll1-
f<1!!f!IO della '1nSIrn amafa c·o11-
gre1:r1:::irme.
lm·ece. 1/ 11 · S11ff<'S.<t11·e di
Do11 Bn;ro, i S11prrin,,i, 1 t1J11-
(r(lte/li e 111u) suwlo msai 1111-
mernsn di ,,miri eJ e\\'. u/lie1·1 ne p1tu1gmw. of.!gi, l'irr,,-
parnbile perdit11; e, pur rnsseg11a11dosi ni dn·111i i·olfrt.
IIP <Pnlfl/lfl 111110 il sorriririlJ.
D. Robnto Frmarn era nato Cl Rf/ma, ,l 27 1te111taio
18,H; fu111piut1 gli ,1111/i g1m1Miali nell'i.,tiluto S. C1tore.
<,,.t'f•a riffe, ff/ a D. Bf/Scn la mn pura girn•ine:::zn, e11trando
nel 11m•izinto .wl..sirw11 di Ge11:::111w di Uo111<1. ..1 1'ori111,-
Valwli,·e m ,n•a comp[etnto i s111Ji <fll{/i 111ed1 per pnssnrP
n/1'1.,1itttfo di Cmlellr1111mare di Str,bi" come abile ime-
f!llante, •m:~jft, assistentP _frn i ~i01·01u, i quali lo runa11t1nr
come 1111 cm·o fratello maggiore per la suo attit•itn, il suo br,o
e, specia/111e11te, {)er il sulJ cuore embemnte di girn•inez::;11
e di <d]etto.
Ln i:uerm del 't 5-' 1 8 lo ~-ide sollnte11e111e d, Fm1terio
dflre il suo braccio per [a patrm, 111a11te11e11dos1 sempre
de.~110 fi11lio di /). Roseo 1mrlze in 111~:::::;o ad 1111 a111hie11te,
spes.w, perit·"loso. Un mo compa~no d'a,-1111 dicet•a: ,\\·m
t11tti s1'11tiva1110 fa -'"" p11re::::::o, accettavamo, 11a/im1/-
me11te, la Silfi wperiorità o. Era bello ~·edere il f!ÙJ'l'fllle
r,fficia/e. nei 1110111e11ti liberi, t·i/11,tiarsi 11el/'nasi di q1w/d1e
casa wlesum11, correre e so/tare i11 me:izo ai rnl!az:::1
omtr;r,ani, di twovo fa11d11/lo fra i fa11ri11f/i, solesimw-
menle. , lttese, 111tn11to, t1f!.h st11d1 universitan. che rorouò
p11i bri/fa11tn11e11te a Napoli con la (mirea in Lettrre ag-
1111ww m D,p/01111 di Sc110/a l\\"armale e di Ed11cazione
F1.<1w Cn111/1i11ti gli (/udi teoiol(ici. il 6 11m·e111hre 1022.
li Ca.<tellmmunre di Stah,a ebbe la rnmnla:::iu11e di ralire.
88 ~
cr1111111ossu, l'altare per lo ma
pr111w .1lesso.
Ct1per<e, q11i111/i, n Co,erta le
rarid1e di Catechista, Cmm-
11/iere srolmtirn e Dire//()rl', go-
'l'cn1111tdf} con CllOrt' di padrp
11111•/l'i111port11r1t1• istit11tt1, <e111f're
s1Hntnmlo e11l11sia:mt0 ed "jftdlo
rei lo 01111 r•,,/e11tia d, 111se-
r:11m11r ,, pe, lo houtci dell'm11-
111n, , lte (o re11de1·11 mro o 1111/i.
.\\e( 1•1,., il R, ttnr ~Tmi,:wre
lo 110111i11m •a fsp,·1tor1• d1•/fn /,pe!-
tnrm .':,'1tbalpi11a, chù1111,111dnf,, rrw
a/l',,111/,ra tiella r11polt1 di .Hm·ia
/11.,i/iotriet•, o,ranf/J of!11 .w/111a
t:lorio.~·a dt>I padre S. (;ivt·<olllt
/11,.<ro. Don Fmwro res.<1· H'/11'
,1111,i l'ls/>ellorm S11brtlp11111 e
\\l'P/)(! farsi nmare, dim1H/1,111do
f)remu, r di padre /Jl'I' m:111 rnu-
!(,,,,,.,., /rate//r.,, a(ront'nrlo rln'U' ,·'ern
1111 dolure da
fr(tf'f', .re
i:li e111 dolo di mrrnr:lie1.- 1111t1
ttiow. <t. re,w P JJttornI_f!!lt.lJtlt' 1udle
111en1r1hili ore delle prm ,•.
F,,r.,e (11 prnp110 quella /11 m-
, 11·r1, dore il rwo D1111 Rohel/o
F,11111rn e_ff11se di più , suoi /nor,
di me11tl' t di ruore, StHritando
w, 111/ensn fervori di ,•,ta 1l'iil{ioso I' di s/iiritr, mle-
tionr,, e /asriando, dopo 1111 lle/le1111io, 1111 fientito rim•
pi.11110 nei t o11frotrl/1 d,e lo ,,,det·n, con s110 e lom do/r,ri•.
partire allo ,,,,(111 t!i R.<1111<1, ,/r,1.•e /'r,b/1edii•n:::fl In dP.<lium•fl
D1rett01·1• de/f'O.,p,:::w Sacro C11nre di r·m Jfm·rnfa.
Em q11e/f11 il pe1·i,,.lr, tn•111e11dn de/f'11/ti111,1 grmulr guerra
ml!mlia/P e !)_ Fm,ma a Tfo111r1, asseco11d1111do le diri·ttive
de, Superiori. e del ro111pia1110 Prr{ettn G1•11errih• D1111 Rer-
rull, rhe /i, r11pprese11tm.•o ,I Retlm 1Ht11tJ!1r1n, a[>ers~
le porte m mg"z,:;i de/f(I ,1radt1, du111!1, msl st'i/11ppo od
1111'opera c1lt"mente be11t'.firn per lfl ,·ede11~ione r11om!P di
cr11t,'11t1ifl di ~iot'flnelli, ,.Ju,. t.lit•fru1111e11te1 Ytrehhero ri-
11111.,ti mlfu strada ad imparare precocemente il f11rtn, la
bestemmia P, forse, ,111c/1e il delirt,,.
Il cort,/e di t'W .1lflr.<ala, a 1111/e le Qre, era 1m•oso
dn gmppi di WJ!flZZi, tutt'altro rhP 111/rneuti nel/, fomtf
esterne, padr0111 del mmpo, bi.•O,!IW<Ì cli {)a11e materia!t•
e di 1·~-!liti, estrr:11111111e11t e pm·eri l!ell'r111i1110 e 11e/ more,
ai quali bisug11,wa calmare lo fame dello .!/01111,co, col-
11111re di fl{fetto e di com/)(lfi11u•11/o />11/enm il lfim•r,ue
cuore, perdrè si ndestmsero m loro i se11ti111enti dr/1',mmre
e tle/l'rme.,tn, perrhé approulessero ad 1ww1e Dio, perd1i-
(1,g!{isse1·0 In 1,-iste, e pur facile ad fl{)f)remlnsi, mwla
de( 11,n/e. E ro11 le porU• D. F,11111ra ape,se il ,·110I·e, si.ccl,<'
il (!111rdirrn d, D /)o,cn /i11d d1 11m•elh fior,, rlie .1/,orcia-
rmm "' l'<llnre '" lii/ mllec1/o u11wre pe, lo reriwlont,
l!Hll:e11/IÌ de( mme

1.10 Page 10

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l.'m1111, ••1-1"- ,I Rettnr .\\l,,J/1/l'JT•· affiJm a ,, [) F,11111m
la rn:er11~<1 ,/.,//' l,p,11nr111 s,,loi,mfl ,lei L,,:;io r ridi,,
,lt•llo tptnlu s,1/t.'.~Ìt111n, du l"tllllllltlt'tl a f!l#Ut:trr,<,1 ,letl1-:J01t
,u/ .tmrisa 1111/r labbra. ,,.,,,,,,,.. ,1111-Ju~ q,uuul,, 1'111~t1111~m•1
S11rtll"l!ll<l. D11r1111/e il mo l111·1111w ,spcttorwft· lw prn11 11u11atn ,/11I mt1lc· st·11ti-:·a 111 lll'lt-:;w d, lc11u11u1111, dtJ/tJrt.
1111m/11/r ,.., i/11f>f>r, In 11111/n 111111111111u1r1 nflcr<1 1111111n rn-
L11 111nrtl' r,sp~11,; /11 ,rrn1111) del wn , ·11/tt>, rin rtfl,•flera
J!ll::zi /). JJ,,ur,., al F1,rft• Pu!1u1,t111tJ. rhe, pnt/11 m1•si il c,1111/111, drl/',mi11w t •r,/0111 o/ Cielo.
fa, /tr, 1111111.i:11mfr, 1 111tt11·1, fllll/lÌ parli1tlfo11i cn11 l'nlrrJ
L11 w/11111, pir1111e11/t' rnmpMtfl, 1i111ase nr/111 m/•/>t'fft1
cnmpmr1111111/11 tll'I s,,11111111 P1111/t'./1t,, alla prue11~11 del rl1 S f•'r1111a<rn d, Sa(,,, t,111, 111/'or,1 d,·1 /1111,·1,,/1 rltt ,1
Smrit111n S F. .lfom c;,,r1·m1111 \\/n111111i t /<111/t' il/11- <ndu11, 11rl/11 llflsil,w ti, \\larù1 . l11,1/i11trir,. 1/ ; ft,/,/m111,.
<lr1 1 l1t·11r111u1t,· t,ersmwlitti.
r '«11111 /t1 lfrm, /1111,·h,, il Prt'/ett" Gr11t·r11/, rn •""'
l ·,, r,111 ,.,,.,., cm11p,, ,I, ,1//lf 1/tl /11 Jid11c1t1 dd R,·111,r /),m /.tl!l!llll/1, 1/ 111111/, "lf1t11i flwr alfe ,.,,.,,,,,, 111·/ p11me-
.1Ia111f11u,· •·1Jlt•t•<1, adesso, 11{111!11r,· a/h SII.I' ntrr rn11 111 rii:,:111. l.11 l1<1S1lu:11 s, J:T• ml d1 Salt-,w111. F1,:l1t· ti, Jla-
direzi1J1w 11e1wr,tle degli m11l1 di I11/ta /,1 Surfrt,i :,'a/e- ria /mi/i11t, ire, e.\\ 111/ù•l'i ,,,1 I'\\ 11ffie1·1•, ror,fu 10/r,1·1 e
_,u,na, ,/,di,· w:un/t.> p, imtn,, " sern,ulnrir t11.JII l.ft,tuti
m·,·n. Fi/osn/i<'1 I' l'e11!011in, """ {,u,,Jr,i ,le/I'. Itr,Ir1,. I
1111
,,11·,,r- '"'''"'" mal, ltt lu, j/rtlf>P<llfl 111/e ttostre .,p1•rt111:::1•,
{rl/n, 111/<1 .1/1111<1 ,/1 •111111111 llt' pi1m::m1n la dol11rm11 p.-rd11t1
D11/ t..1111 ,lei dnlon 1111 p1erl,,-t1ttJ t'l,,q11e111, ,wllt1 .ma
r()nr,e,atru·,. \\umerost· ft, rnppll•~-t•111to1;:l' d,•,' nustn /.r.11-
11111 rd Omrrm ,le/111 nrfli ,. pm,,i 1'inm, ,-/1, " ,,.,,,,,,,,,
tll !.!Urr'tlm d.-ll'(Jrat(Jrto. ( .:m u1put1 t" L'IJt .\\'11pt'111,ri tltl
<·t1p1tt1!11 n,11111 quasi 111111 ,:/1 l,prtt,,rr ,I' ftt1lt,1 t' 1111,lt1
[)1rt·lfo11 e:,,,, le Jlatl11 ,/,·/ ( ". ,,11.s1.!!IW G,1,u·r11/1:i11 CYillltJ
t(lt_ff'g1111:u,11t 11rlr111111w/11:tr1llt della ;u,, ':" ,,,, I 11111,-
""!!"l"I ti" 1 110-".III
ll(Jfl M 1f>1'(1
tllltl r1.,:;pr,Jfa.· C't1nlt' 'l'IW!t·
Il .',,i~lllil<' ! ,\\
/.,,,., 111111 ,/l'ila ,:r01·1t lf dr/ 11111/,•, r/111•.<e subit11 1 :.,•mm
,·,me l 1/)l'fl11ri ,. Dire//111 i d1•/I, Figlie di \\/111 in l mi-
lwtrìc·,•. llf,1 .1/essa n,/11• m<H/1'11' p,•rso11t1/111,·111, il Pre-
)t'/fr, r/1 '/',1111111 S. E. il l)f!/1. C11rrnterr11, lt').:11/11 d11 J1m·-
t u·olnrt• ,1/{t'llo nl tnro E°i;t;nt<J, ,I Pro1."1't·dllmt· cu.t.li
S11 ·mm1·1111 r la B,·11edi:;w11,· Pt1pt1h·, d1e rueHII, "'" Studi l>r,1/ P,·.«e//1, /11 fm,111!/,11 ,Id Do/I (ll,11,111· e il
!,, 1,11rr11 p11·11i ,le( suo 111·u11 "'"''. L'11/rm1t1 .fl ,,, n,//1· (.'1,111m /), \\lr1nt1 {.'r,/ l'rr\\/drm.- prof. ( """'I, ""
,11u,,rt1 r~ntur,• ,,,/ C"tJt~(ratt'l/h ,,urrdor,-, (/Jt· /11 11«~istr1.·,1, ,,,,,, ru.,p1(11t1 '"f>f'rt•<t 111,111:11 dt·lflT111n11, /,1(~,:11,11111
le <,ra:;11m1 ,. rrrrt·ere 1111'altr11 he11, di::1t,11e. /11nr,11,, poi D,,,, IJwrn •.. li trmp,,rt11 fm,ebre 1111en·('1111,.,o r111,· d11,·
il rif>1tmr,· prr 1111,.11ere 1111 hr11t)tm ri~taro oli~ fm·:::, , lt,· ,','upernm ddl'lsllt11to \\(iuùmi dl'lla (:,mso/nf<t, \\Jo11.1 .
,
si t.1es1tll'I tltW potesse <1Hrort1 ('Om.nrrare olla sua m, rs,nur, (.'1,t/1110 1111d1r t11 mpp1t•ft11t1111z11 d, illrm,,. (,',11 m·n, ti
111r,rn111Jti ,, fior di fahhrn Non rccuso lahorcm V11rn110 Cwt. /111,w nl a/tr,• ,/1,11111,. /)as1111nlttà dd rh-m ,, ,Id
,,w !e Sttl' 11/111m p11ml,,• ,·musi ,1,.11,,
nto 11<11a ,ii lo- l1m a/tJ. \\ '1m 1t•ros1sstml' /1· m11do,:lu111:;e d11/I' I1t11i11 ~ dal-
l'!,m m,:,:1111tl<' di fedi' i11 11hi11wlt' 1111i1111t' c,,11 Dm, i11 /', ,1,•r11, p,1111.-ularml'rttt· 1lt1 R1J11111 Jart- rt:h ,.,,, 111111,
frn·orr 1/1 prrr:lnt'ra. dnàl~ r11/'nhhedir,1:::<1, 11d/'11/t1rr1tà
bt OlllfHctltft> r tl,111ntr,
111111 Kil nmh1r11f,
1.-s !>Jlnu pramente com1,osra nella Cappell.1 111 S hance,-co (Il ::;.,1~-,,

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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Ad o no r e d e l Bea to Dom e ni co Sav io
Ad iniziativa del rev.mo mons. Giuseppe Torre,
Direttore Diocesano, dell'Arciprete e dclii:: Au-
torità e dei Coopcrntori si sono svolte ad Ali-
mena (Palermo), dal 12 al r5 ottobre, riuscitis-
sime feste in onore <ld Beato Domenico Savio.
La cittadinanza prese \\·i1·a parte alle celebra-
zioni, accorrendo sempre più numerosa ad ascol-
tare la parola dell'oratore Salesiano prof. Don
Antonio Fasulo, il yuale, con un brillante pane-
girico e in una conferenza con proiciioni, illustrò
la poliedrica fìgurn <li Don Bosw, le pr<n-\\·idcn-
zinli istiruzioni ispirategli dalla Cdeste Ausilia-
e trice, di cui mirabile frutto l'angelico ,1lunno
Domenico Savio mnalzato agli onori degli al-
tari non ancora quindicenne.
Una gaia e simpatica nota portò alla festa il
gruppo <lc~li alwmi del collegio D. Bosco di
Palermo, i quali, cogli ex allievi e coi cooperatori,
prodigarono per rendere pii1 fervide le 0110-
ranz1: di Alimena al Ileato Domenico Savio.
Baucina (Palermo) <lai 19 al 22 ouohre, ha
reso fcrvidt: onoranze a S. Giovanni Ilosco e al
Beato Domenico Savio.
Sempre affollata la vasta chiesa nelle funzioni
del triduo.
Sahato 21 vitle l'omaggio degli insegnanti e
delle scolaresche.
Domenil:à 22 accrebbe lustro alla festa l'in-
ten·ento di un Ecc.mo Vescovo Cappuccino,
Mons. Cirillo Zoraban, Vescovo degli Armeni in
Siria, bella figura di Prelato, che porta il ricordo
e I scgm del martirio delle eroiche cristianità
dell'Armenia. L'Arciprete, che lo presentò ai fe-
deli, disse che egli aveva visto i membri della sua
fomigli;i trucidati dai Turchi ed un fratello sa-
cerdote strappato all'altare, dove celebrava e por-
rato in piazza, scorticato vivo dai feroci nemici
di Cristo, come il primo martire ddl'Armenia,
S. Bartolomeo.
Chinse le riuscite feste il prof. D. Fasulo, che
al numeroso pubblico illustrò le virtù caratteri-
stiche ed i doni soprannaturali d..i San Giovanni
Bosco e del più santo fra i suoi giovani, il novello
Beato Domenico Savio.
z., Fossano - Dal ~iowdi novembre sino alla
domenica :!6 furono quattro giorni dedicati a
norncnico Savio. Il nostro Don Favim predicò
k rrime Lre .;ere nella magnifica Cattedrale, dm·e
,enne pure il panegirico la domenica. Una ca-
raneristica funzione ebbe luogo il sabato mattina:
il ricevimento della Relt4uia del nmello Beato.
Tutta la gioventù fossanese si <l1cde convegno
nel punto in cui la strada, che viene da 'l'orino,
entra nel territorio di Fossano: c'erano tutti,
quasi tremila, gli allie\\·i e le allie\\·e delle scuole
elementari e medie degli istituti maschili e
femminili della città cd anche di molti paesi dei
dintorni. Monsignor Vic,trio prese in consegna la
reliquia e quinJi si formi, un lungh issimo cor-
teo, che ingrossava scmrre piì1, finchè si giunse
,ùla Cattedrale, che si ricmrì di giornni e di po-
rolo. Qui Don Favini disse ai giovani radunati
belle parole, e si chiuse la funzione colla Bene-
dizione del S8. Sacramento.
La domenica mattina, nella Catte1lrale festosa-
mente addobbata ed illuminata, davanti al g-rantle
tpiadro tlella hcatitìcazionc del Santo giO\\·anetto,
l\\,fons. Yescovo celebrava alle 9 b 8. !\\lessa per
la gio\\'entù accorsa per la Comunione generale,
cd alle 10,30 assi~tcva pontificalmeme alla l\\lcssa
solenne, celebraru ùall'fapcttore ùei :-,ale:,iani <lei
Piemonte.
I festeggiamenti si chiusero la sera della stessa
domenica, nel Politeama cittadino ({entilmi:nle
concesso, con una magnifica conferenza dell'avv.
Dino Andreis, preceduto e seguito da artistiche
esecuzioni musicali della Corale.
Naro (Agrigento) - Le feste promosse da un
eletto comitato, ebbero inizio la domenica 12 no-
vembre coll'arrivo della statua del simpatico
Beato portata in carro trionfale da Canicattì, dai
giovani del circolo a lui intitolato.
Le cerimonie religiose si svolsero per tutta la
settimana con partecipazione sempre più larga
e fervida di popolo nella chiesa di S. Francesco,
dove la statua del Beato fu collocata sull'altare
maggiore accanto a quella del suo grande 1\\ifacstro.
I l Vicario, il p1iore della l\\Iatricc, il prevosto
di S. Francesco e il Salesiano D. Fasulo furono
J?li oratori sacri.
Calda cd elevata parola incit·1trice porti> alle
feste di Naro l'On. Giuseppe Russo, Deputato
alla Regione, il quale, in una conferenza tenuta
la !'Cra di venerdì, mostr<> Don Bosco ap<>stolo,
italiano, educatore e in Domenico Savio, il più
òc:I fn1tto della sua geniale, santa opera educativa.
Commo\\·eme l'omaggio Ùcj!li alunni cor, i lorn
Professori, la bc!ledizione tlc1 bamb111i e la solenne
processione.
Savona tributi\\ nello scon,o ottobre, solenni
feste 111 onore ùel Beato Domenico Savio. Du-
ra11tc il triduo per studenti, il giovnli 19, S. E.

2.2 Page 12

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Ì\\lons. G. Battista Parodi, celebrò la santa l'l.lessa
per gli rilunn; del Liceo classico e dell'fatitulo
nautico, i quali erano venuti alla ftmz:ol'e coi
loro presidi e insegnanti; vi era anche il Provve-
ditore agli ~tudi.
Il triduo, per il puhhlico, fu tenuto nella va-
sta chiesa parrocchiale di San Giovanni Bat-
tista <lai Direttore dei Salesiani.
Sabato ~ 1 ottobre, ,·enne ordinato sacerdote il
Salesiano missiomtrio Don Antonio Maria Gaf-
furini, noto in città per la sua opera nell'Ora-
torio.
Domenica 22, giornata veramente trionfale. Nel-
!'abside, in un trionfo di luci e cli fiori, spiccava
la dolce figura del Beato Savio Domenico. Du-
rante la prima S. Messa <lei Sacerdote novello,
il missionario Don Cimato, già ispettore nell'In-
dia, tratteggiò con parola commossa la missione
sacerdotale missionaria.
Tutti i gio,·ani cantori si prestarono disinte-
ressatamente, ben felici di poter coadiuvare i
Salesiani nella riuscita della tanto attesa solen-
nità.
l\\"d pomeriggio, dopo i Ve;;pri, 8. E. Mons.
Vescovo, in un quadro niticl() e semplice, presentò
la vita <li Domenico Savio, vita <li sacrificio, di
preghiera e di attaccamento al do,·erc.
Giontnni Tedeschi, durante il triduo di prcpa-
raziorl· del 25-18 ottobre I<J50.
La cmnmcmora1.ionc civile i: stata tentlta da
S. E. J'On. prof. \\"ito Calati, SottMcgretario alle
Poste e Telecomunicazioni. L'eletta assemblea i:
stata onorata d:tlla pcrsomtlc p,tnet·ipazione cli
H. E. Mons. Enrico )J"icoùemo, \\"csl·n, o Dio-
cesano, del Sindaco avv. Giacinto Inzillo e da tutti
i sigg. presidi t: direttori delle scuole cittadine.
L'illustre oratore, con la competenzl'l di pro-
fondo conoscitore del metodr> educativo di San
GioYanni Bosco, mise in luce l'eflìcacia sul Sa-
vio del sistellla etlucat1Yo salesiano.
TI mattino del 29 , itk folle J.i gi01·inczza prone
presso l'altare del Beato per im·ocarne la prote-
zione e, sul suo esempio, cibarsi del pane dei forti.
S. E. il Vescovo Diocesano alle 9,30 tenne so-
lenne Pontificale e nella sacrn Omelia efficace•
mente dimostrò come il Savio entusiasticamente
camminasse per le vie della 5-antità indicate dal
divino l\\1aestro e come incarnasse le massime di
vita cristiana, che apr.renclcva alla scuola <li
S. Giovanni Bosco.
Nel p()mcriggio, solenne processione, con il
quadro del Beato, portato dai giovani universitari,
studenti e operai, e la reliquia, fra un lungo corteo
cli giovinezza, tra due ali di popolo plaudente.
A Treviglio i festeggiamenti riuscirono impo-
nentissimi per solennità <li riti e partecipazioni
di popolo.
li triduo di preparazione fu predicato dal no-
stro Don ho Paltrinieri, nel S,ml1rnrio della l\\Ia-
donna delle Lagrimc, sempre affollatissimo.
11 20 maggio u. s. l'ex allievo avv. Dino Andreis
teneva la commemorazione civile del lleato, tlo-
nando alla cittadinanza 1m'ora di vero godimento
spirituale.
fl 21 maggio si ebbe la giornata trionfale. Alla
S. l\\lessa solt-nrn:, nella Prepositurale. assistette il
Vescovo salesiano S. E. Mons. Candido Rada,
che rivolse ai numerosi fedeli una fervida
Omelia, illustrante le caratteristiche del piccolo
Santo.
La processione del pomeriggio riu~cì qualche
cosa <li gramlioso. Una moltitudine strabocche-
vole di popolo, tra cui moltissimi giornni, prove-
nienti anclw dalle Parrocchie ,iciniori, si strinse
attorno alla statua del Beato e la pom'> in trionfo,
lungo un percorso che all'ultimo momento si
don:tte allungare, per dare modo a tutti cli ma-
nifestare la loro dcn>zione.
La proce!.sione confluì nel cortile del Collegio
salesiano, do,·e la marea <lei fedeli ascoltè> com-
mossa il fervido discorso dell'ex allievo On. Gio-
vanni Gasparoli.
Vibo Valentia - La cara figura del novello
beato è stata illustrata dal Saksiano prof. Don
Vigevano - La solenne celebrazione del no-
vello Beato Domenico Savio - il primo orato-
e riano santo - stata celebrata domenica 12 ot-
tobre. Riusci una giornata veramente grandiosa,
soprattutto per la coincidenza col ConYcgno Dio-
cesano degli Oratori festivi, promosso da lla Fe-
derazione Diot:cRana e indetto d:1 S. E. Mons.
\\'escovo.
La giornata era st,tta preparala da un triduo di
rredicazione tenuto da P. Balduzzi, che parlì1
dell'angelico Alunno dell'Oratorio <li D. Bosco,
di,·enuto Santo per la fede, per la purezza, per
l'aposi-olato.
La mattina del 12 ottobre fu un'ondata di
fervore, che raccolst· intorno all'alt·•re dt Il'I m-
macolata le schiere giulive dei nostri due Oratori,
masch ilt· e femminile. Prirneggii> l.1 pietà <lei
gi<l\\ani dcl l'.\\ssociaziont Tl. Onml'nico Savio,
che si impegnarono ad onorare cr.l massimo
slancio il lorn Santo Patrono. La sera prccnlt nte
essi a,evano inaugurato, ndla i-ml.1 dcll"as!<ocia-
zione, il nuovo splcndalo qnatlrn ral1ìl{ura1.tc
l'angelico gio, ane e dopo bre\\'i parole J, Cll'co-
stanza e la Bent:clizione impartita <l-1 P. Balduzzi,
lo ,ffenmo posto ulfo.ialmentc a dominare, quale
emblema di de"azionc, l'ambiente amato ddlc-
loro fervide atti, ità. La Comunione generale riu-
scì esemplare e consolante. I canti giulivi <lei
giovani rallegrarono tutta la mattinata, che si
complet0 con la vis.ione della filmi11a del Savio,
svoltasi in teatro.
- 91

2.3 Page 13

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'\\'t:1 po111cn)!g1,, f.1 l('llnl' la
lommun,,razionc sol<:nnc Jd
l'cato Domenico ~a,·io.
Presi: l.1 parob il prof. C:arlo
Fossati felicissimo nella ,11.1
,-plcndid.1 ricrncazionc dd
l'umile :dunno dcll'Oratoriu di
\\",1ldon:o. t:k-Y:ttn nrmai a ~im-
holn di j'nfcz,onc cm111ana
Lidia nt.1 g10\\"a11ik isp1rnta alla
pa:tà, alla puran e all\\1pn-
stnlat11 .
.. ( 111 gÌo\\':111e rhe Sl'PfW 1<1 •
kre fu l'1dl•;1 Jom1aantc ,klh1
hrillank' cnnfl-n·nz:! <ld prof
J'n ,sati. La d1iu~ura non l"'
tl·,·a c,,l'J1,,• eh..: un.1 fcr\\'flh
1·:snnazinn• a 111trn la gìoH·11t11
1l1 1spirars1 ad un così pcrf1·tt,>
\\USTR,\\LL\\ • Ouc a,pe11i cur.11,~rl-
stlc1 della pr<>ttS>lonc.
ilkalc, pcrcht si pn.pari pn
don1ani una num·a società cri-
stw1a cli eletti cittadini tli
\\..1t1olici cosc1cnt1.
~i passa,~1 quindi nel ...;,111-
tuario Jcl\\'c alla folla inconte•
nibilc, dopo ti canto del 'l'I'
/)<'liii/, S. E. ;\\lons. \\'c:;cow,
ìmpanim la Trina Bcncdizionl·
I Ul',mst1ca. ~cgui,·a pm il
hauo della rcl1quia del Beato
Domenico SaYin. ,·.1: ossi/111.1;
dono prezioso che il re1•.1110
Rctrore i\\ laggiorc dei Saksiani
l>on Ricalùonc an:,-a fatto J
I'. B.1lduzz.i. pcr l'Oratorio dd-
1'1 mmarnl11ta di \\"igc,·ano.
.\\ liSTRALI \\
11 giorno
:, non·mhr1: u . s. a Sunbury-
Vittoria (Auslralia), si cclchru
l,t prima f.:st,1 Jd Rt•atn Do
111c11ico S,n·io.
\\'i partecipi'.> l' Emi.1wntis-
s11110 Card. -\\rei,. ~onnanno
<ìilro~ il \\'cscovn :.\\fon$. \\ "e-
stcr:; e una grande rapprt:su1-
tanza ùi cluo e popolo.
'\\onostatlll' uno sciopero frr-
ro1 i.trio, il comitato or_ganii(i(/>
il trasporto 1:on 109 l--Orricn.:
nukeJ?;iatL t·d una folla 11l1
llll'llSa \\CllllC 111 auto prì, .Ile
l corriere eù automezzi ùi ogni
).(l'llcrc. :\\ lai s1 ndcro tanti au
lt>llll"'Zi 111 ,, RupcrtswonJ ,>!

2.4 Page 14

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\\"i furono circa vcn11m1la persone. La funziont:
tra.smessa su tutta la proprietà da altoparlanti
eJ in parte .inche r.i.J1C1ditrusa. si s,·olse sc:condo
il piano prestabilito e fu un vero succes:<o. An-
che il tempo fu bel11ss1rno, ottcnut,l, dicc,·,rn
tutti, d,illc preghiere degli amici <lei nostro
Ileatn
S1 tl·nrn:ro funzioni speciali e ben riusc1ll' an-
che nelle caned nlli d1 Hobart, Tasmania e
in quel!., d, Adelaide, South Australia.
Possa il nostro llealo suscitare molte ,·ocaz10ni
per la nostra Società in questo immenso pac$C !
cLrBA - Camaguey - Sono già passati mesi
ma il nconlo dei solenni fcstcg!{iamenu cdt'hrati
111 onore del nuovo Beato, ;1)unno di S. Gimanm
Rnsco, rimane ancor.i \\'iVo.
II CJ marzo incominci/, nella Cattedrale un so-
lenne triduo. Il giorno della festa princ1p10
radio,;o cnn una Comunione gennalc in ogni
collegio della citt11. .\\I );, \\ lel'Sa Pontific.,k , i LOD Z {Polona:i) ~ BozzclCI) dcll'erieenda ch1e~J. parrncchiatr-.
fu grn,,dc concorso di {!ente. Furono e1orni
pieni di fcrrnre relig-ioso, ùi santi prop 1si1 i, di 7,azio111: della ,·ita d,.·11\\mgdico gilll 111e110, fana
d esideri ardenti di lodare la vinù eroica d1 que- da un nostro ex allicrn <lella capit;tle. Quc.;;ta
f
sto giornnetto e di con~eg-uire, rr.cdiank la sua nu ol'a forma di propagand·1 piacque rnn ltissimo
intercessione, la grazia di po11.:rlo imit.irc.
:LI puhhlico. Dal 9 ali' 1 r si tenne, ncll.1 grJ.11-
Per l'on:asione f.:cc lj siu hclla figura un bel d'ost1 ha~ilica c-.1.ucùrnlc, il so!enrw triduo. pre-
quadro del lkato dipinto ùa una suora, Figlia dicato (hl nostro Don Curhclo.
di :\\!aria ,\\ us1li:nrice.
LI na bellissima giornata fu il giorno 12. [I
sole nne pontificale ùi \\lonsignor Enrirn nuhuc
INGIIILTERRA - Londra - La cap1lalc nella ha::;ilica cattedrale, il pano.:giriw dl•I l!e,llo
<lcll'fn).(hiltcrra dal Reato Oornenico Sa1io so- pronunziato dallo ste~~o nr1s tro D,m C"urhclo,
gnata, non potcrn lasciar passare 1'0<:cai,.1one di nonchi: la brillante el:'ecuzionl·, Ù".J partt· della
rendere onorl· .,I nm·clln prntctwre della gim cruu ~randiosa t:nr:ile dd c"flllcgio ,, Don Bo:..co •, della
inglese. '\\cll,1 no,;tra chic~a dd Sacro l'u1,re 11\\ lli.m, i11rt111 lu del \\"i11,1dm1
Battcrsea, s1 raccolsl'ro i fodch, e specialmente i
Riuscitissima fu la chiusura dei fc:stt•,.u~1:11ncnti,
giornni, per onorare il lkato in dcrnto triduo. ef-fctt11ala nel teatro m11nicipalc, il maggiore ddla
onorato dalla presenza di Ecc.mi \\'esco,·i. Sacer- c ittà.
doti di rnri ordini tessi:rono le lodi del Beato,
Parln la letterata signora Ortt-nsia \\I.daga.
mentre un libretw <ldla 11ta ÙJ Domenico Sa1·io presidente emerita ddle d,,mc patronesse. la
anelava a ruba alle porte della chiesa.
quale illustri, la tìguni ùdl'J.J1gdicn g10, metto
La d1iusura do,·cn1 essa fatta dallo stc~;;o coml· p rcnrrso-e g,:nuinn ddl'..\\zionc l'altolic 1,
Card inale .\\ rcivescovo, il qualc 11e fu impedito formato nelle pure fonti dd più mnul'l'llfl tk1
dalla malattia, che lo .iffiigge. Un bell'ingrandi- santi, S. Giovanni Bo,co.
memo del quadro del lkato, dipinto dal nostro
confratdln Don Carette, campeggia\\"a sul nuo,·o 1 dm l spt'l!ori d1•/lu POLONI.\\ d1ì111111 111Jti:;ie
altart, circondato di lucr e di lìori.
m11r,,/m1li d111,, n·,1/((11111•11/n de/11 {Nit i11 1mt1r,
dd Reato D•,111e11ico St1.-Ìfl, ili qtlt'llu. OJ!f!Ì, tro-
PERÙ Tutta la c1tt.1 di Arequipa ,•isse lo t•agllata 11a::io11c.
scor~o nmemhre un'intensa partecipazione alla
lfrro la rda:.iom· i117'iala daff' frprtr,m di'! \\'ord
ia:1oia dei salesiani, ardentemente preparata <lai
iarnro del Direttore Don Giusep pe Safari"- I
( mro·1•1a, aprilt· 1950.
festeggiamenti cominciarono rnn la hcnnltz1ont:
Le ,olennità della lk.1t1ticaz1011e <li Dn111,:nru1
udi.i st.tnrn il giorno 5 nm·embre, al c111 atto S,l\\·io le , l\\cmmo insieme c.:01 supcrwn l' nin-
, olle dare spk11<lort' i,-u,1 !~cc. rc, .ffiJ :\\lonsignur fratclli, C'he ebbero la felice ,;orte ùì trornrs1 a
Ennco ))uhuc, \\'esco10 del \\ enezuela, di pas- Roma Purtroppo, solo sp1rimalrnentc e non 1h
saggio per questa città.
versan1en te. potemmo pigli;1r parte a1 festeggia-
r ,::1orni 6-7-8 non:rnhrt s1 ten.ne, per l'in- menti d1 Tnrino
tcre0$amento degli e:i. al11e1i. la raùio-tcatniliz-
1'1:ri, and11.. da noi l:i h~ra del numo Beaw
- 93

2.5 Page 15

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suscita ùa p.irtc di tutti inL<:ressamcnto cd entu-
siasmo. Qui non rossiamo stampare nulla e pcr-
cib ci riesce più ù,tticile renùere popolare il no-
stro Beato.
L'entusiasmo suscitalo m tutti d,11 nostro
Be,>.to In prornno le numerose compos1z1oni mu-
sicali in suo onore, che oltrepassano le 60.
li nostro Beato Domenico, qui, fa ùci ,·cri
miracoli. A ì\\farszalki acquist<> la salute una ra-
gazza tisica con due aperture nei polmoni e l'emot-
tisi. Un ragazzo guarì d'l difterite. Noi faremo
srudiare il primo miracolo e speriamo possa
servire per la Canoniz;:azione.
La nostra lspettoria vive delle fes:e in onore
del Beato Domenico Savio; solennità, che riu-
~cirono ,cramente spkmlide a Breslavia in tutti
e tre i nostn Istituti di quella città. Ad esse volle
pn:senziare S. E. Rev.ma l'Amministratore Apo-
stolico.
Solcnniso;;imc pure riuscirono a Ostrzeszow
e a Kielce, do\\'e le reliquie del Reato ,·ennero
p<rtak alla chiesa nostra da S. E. Mons. K acz-
111arek, accompagnato Lb 200 chieiici. Fummo
prc~enti anche noi due i:-pcttori.
\\ Przemysl funzionii il \\ \\:scovo locale, a
Oswiecim prese parte a tutlt: le m<Lnifcstar.ioni
l\\lons. Rnspod, il quale partecipi> a quelle di
Cracovia, che riuscirono tbv1·crn splendide.
l'er tutto il triduo 16-18 giugno, la nostra chiesa
di Cracovia alle funzioni ~erali era strapiena di
kùt·li. .\\Ila proce:,sione colla reliquia del Beato,
dal no~tro studentato di Cracovia ;• Ila nostra
chiesa parrocchiale, presero parte migliaia di g io-
rnni c i rappresentanti di tutti gli ordmi religiosi
di Cr,tcovia. Ebbe poi luogo un grandioso con-
certo religioso, che produsse soave commozione
nei prcsenu. A queste solennità presero parte
anche i <lm: Istituti nostri di Przemvsl e di Os-
" icl'i m colle loro handc.
1\\Jclla processione di Cracovia destò grande
amm irazione cd e ntusiasmo un ragano, che po· -
tm·a un C'- , oto colla scritta: «Per la mia mira-
colosa guariginnc ,>. Qui si parla molto di g-raz:e
straordinarie ottenute per intercessione del no-
Hro Beato.
li giorno 8 (li ottobn: celebrammo le fc-5tc
della lk,ttificazionc di Domenico Savio a Posna-
nia, alle qu,ili partecipò S. E. l'J\\rci,-c:::rnvo
~ lo11s. Dymek con S. E. 1\\lons. Yeclwahsk1.
{iuel giorno stesso venne portato un e>. voto a l
caro Beato per grazi,1 ricc,·uta.
1\\nche a Czestochowa si celebrarono solenni
feste, onorate d-;tlla pn:scnza di S. E. Mons. Czajk.i.
Dappertutto la figura llel nostro giovant: Santo
suscita intcres$e, entusiai;;mo e santa gioia.
\\-oglia il no;:tro caro piccolo santo prendere
sotto la sua prote:,;ionc tutta la gio,·cntù polacca
eht:, in questi tempi, ne st·ntc speciale bisogno.
A Varsavia l'arcivescovo prinrntc, l\\Ions. \\'is-
z_ynski. arcivesco\\'o di Gnics,.o e Varsavia, \\'Olle
pigliarvi parte personalmente r:eli u.ltimo giorno
delle solennità.
:\\ Lodz celebrè> S. E. il Vescovo.
)Jon ahhiamo fatto accaùemie come nei tempi
passati, ma, in loro vece, pii tratten1men~i con
concerti sacri in onore del nostro llcato.
li 13. Domenico Savio l1a gu:1.d·q:~nato il cuore
ùi lutti coloro che hanno preso parte :ùla no-
vena celebrata in suo onore. Tutti vogliono avere
la sua immagine.
JI nostro fìon Stefano Prus ha preparntc le
prediche per la novena, che, riprodotte col molti-
plicatore, sono state inviate a tutre le case delle
dm fspettorie.
l'osì abhiamo cercato ùi onora.re il nostro San-
tmo.
ST I\\TJ UNJTJ - New York - La solenne
cdchrazionc in onore del Bcaro Domenico Sa-
,·io ha richiamato nella Cattedrale di San Pa-
trizio una moltitudine di giornni quale non è
forse mai st,tta vista prima; la vasta cHttedrale
gvtica fu completamente ripiena di 7000 gio-
vani, rappresentanti ùi tutte le scuole cattoliche
della metropoli. \\ ' i erano pure nitre 200 semi-
naristi e sacerdoti.
Pontifici> Mons. Giuseppe Flanelly, Ammini-
stratore della Cattedrale e \\'cscon> t\\ usi liarc,
con assistenza pontitìcalc di S. Em. il Cardi-
nale Arci1·cscorn, Francesco Spellman.
Parli, sul Beato il Segretario Arcltidiocesano
per l'educazione, Mons. Giov,rnni Mid<lleton,
che prese per tema le parole del Salmo 2fr f'i-
riliter agi• et co11fr;rtet11r ror /1111111 et wstine Domi-
1m111. Disse tra l'altro: <• li Beato Domenico Sa-
vio appartiene ai giovani di tutto il mondo. La
santità della sua vita fa di lui un esempio lumi-
noso di cristiana virilità in questi tempi calam·-
tosi, che mettono alla prova più dura il coraggio
e la costanza degli ,10mini pi1'i intrepidi. Per il
raga:,;zo del giorno d'oggi la dura battaglia con-
tro se stesso comincia prima della stt:ssa ado-
lescenza. La sua lottJ per la purezza richicdl'
eroismo, perehè gli adescamenti insidiosi sono
scatenati contro la sua virtù per mezzo di luridi
fumetti, pellicole galt·OLt(· recl.1me n>lgare e k
mille e una inginuazioni tH l 'ctà presente, ehhr,1
d1 piaceri... r.ducatori secolan l·d apostoli so
ciali parlano in termini vagh i di ,,a(ori religiosi,
morali e spirituali. Cii> che essi \\'anno cercando
a tentoni, lo possono trovare 111 colori srn~glianti
ncll:1 vita del Beato Domenico Sa,·i0, ,, ,lto in
casa, santo nella scuola, santo sul ca· · J ùel
giunco, come era santo nella preghiera e in d,:,_ ,a,>.
Per la prima mila, in una chicRa degli Stati
Uniti, è stato udito l'inno ufficiah; del nuo\\'o Reato,
ascoltato con generale e simpatica att::nzinnc.

2.6 Page 16

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CUENCA (Equc1 !ore)
Tripudio di cuori ai piedi del-
1'Ausiliatrice, incoronata Regina
L'o dicembre u. s. scg•1i1 il massimo
trionfo dell'Ausiliatrice in Cuenca. Li
statua di lviaria Au~iliatrice veni,·:1 inco-
ronata <la S. E. :,]ons. IJomcnico C'omin
Delegato l'ontilic.:io, ~econtlo ti dl"crcto
pontificio, con la sfarzosità dc.:I rito.
11 n1csl· di llOvcmbre fu 1111 mese di in-
tensa preparazione. La sole1u1ità fu prece-
duta <la solenne novena per la popolazione
e per I q oo alunni della scuola gratuita
ùel l'olk:gio salesiano.
La funzione dell'incoronazione si svol!ie
nello Stadio Muniripale, dove si erano
raccolte circa 60.000 persone. Erano pre-
semi tutte le autorità del paese: civili, mi-
litari e rc.:ligiose. La funzione fu trasmessa
per mezzo di potenti altoparlanti; e i cuori
di tutta la moltitudine esultavano dinanzi
alla Celeste ;vta<lre, che vcniva incoronata
con w1a cororu1 pr~iosa, offerta dalla po-
polazione. La 1\\.Iessa dcll'Oltrnsi fu esi:-
guita <la un coro di 6000 cantori. In questa grande festa, non manca1uno, a, devoti del-
l'Ausiliatrice, grazit: straordinarie e fa1ori portentosi, che commossero i presenti.
Alla chiusw-a ùei festeggiamenti è stato fatto un l'Oto a carattt:re nazio11ale che, cioè, l\\laria
,·\\ usi liatricc sia <l.ichiarata patrona dell'Equatore. perche la sua festa del 2-1- magi;:io coincide
con la proclamazione dell'indipendenza dcli~ repubblica equatnria',·
CUENCA (Equatore) - Gruppo fotogral.lco a ricordo dell'lncoron.aa,iono.
_, 95

2.7 Page 17

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DALLE
NO STRE
MISSIONI
(ìU('ITit.>ro kiv;.1r1t
c1Jo <.'.,amano. e dcli \\rci\\"esco,·o :\\Ion:-. h:nazio
Onkuwz, 11 6 dicl·mhre 18S7, benedisse ndla
Ba,;ilica dì '\\Jaria ..\\11silia1ricc i primi '\\fo,sionari
destim1t 1 alla capitale di que~t:i nobik Repub-
blica.
Il ,o 1-:cnnaio 1888 , nostri giunsero a (J111lo,
ri1:c,uti trionfalmentt· dalle autorità e popi,lo.
Intanto. 11n cah)ogr-.1111111a im·iato ùal C.tp, d•·llo
St,lto e diii Oircttnre Don L11ig1 Calcagno, n·ci,
la lietu notizia a Don Bosco, 11 quale giace,·a sul
letto dell'agonia. li buon Padre sorrise dolce
mente, po,, rnccoglit·ntln estreme forze e al-
\\
1,,1ntlo la ,;tanca mano, 1liss1·: ,, nencdÌl'•• f;, -:asa
ùi (211ito
Il nostro \\'ic.1rmt11 \\postnli~·o di \\lemk1. e
{;11,,I.H1u1za, pt:r n>lcre tl1•l l'resi<lcntc \\ntoniu
Flnn:!I e per decreto po1111hci11, fu creato 1'8 fd>
hrain 1892. .\\!l'uopo, nq:{anizzata ,-uh1to una
11110\\ ,1 spcdii-.ione diretta thtll'intrcpiùo mis~in-
EQI .\\'l'ORE
rrnrio Don Angelo S.11 io, il quale, pere\\ mentre
giil ,;j a\\'\\ icina,·a alla 11w1a, fu l'oleo da w:a pol-
Vicariato Apostolico di Mendez
e Gualaquiza.
monite fulmin,mtc e ,-p1ri1 santamente il 17 gen-
naiu 1893 ;11le fakk <lei niH:<1 l himb,1ram, .1lto
(q10 llll'tri.
· Era il primo oloc.111sto, la prima ,·11tima d,
una lunga carovana Jj fl)ilrtiri . ,\\d ogni modo,
( 'umca, (i gennaio , 1J5 r.
JI Cinquantenario della l\\Iissione del \\'icariatn
rn111cide con la mùiosa cdehrazione della :\\les!'a
d'oro di S. E. \\lons. Domenico Cnmin, \\'ic;irio
\\postolico.
l'aurora della 1\\-Iissionc era spuntala, ,·erifìcantlusi
cosl l'espressione profetica di Don Bosco a Don
Sala: Da Quito partirà la tonquista ,,. !n .11-
tra occasione, mentre contcmpla,·a la carta gco-
l{nttìca dell'Equatore, csdamì1 dinanzi a Don Lc-
moync: " Ecco 1111 grandioso campo di mis-
sione•. Poco tempo 1mma <lclla partenza ùci Sa-
lesiani per Quito aveva scritto ai Cooperaton ul
La Missione salesiana dell'Equatore.
La :\\lissionc salesiana dell'Equatore fu l'ul-
tima preparata <l.1 Don Bosco medesimo, 11 quale.
redendo alle atfcttuosc insistenze Jcl ~rande
l'rcsidcntc- marti1c ,) Gabriele Garc1a '\\lorcno e
poi a qudlc del suo successore Giuseppe Pia-
amici: <• J Salesiani non cdifichcmn.no ,;olamcntc
,;cuolc profe~sionali, ma saranno anche i porta-
mn ùclla torcia della fede f)(!r quei campi ùmc
abitano m,~haia d'rnfcl1c1 scha~~i... ,,.
Il ì ottobre 1893 Don Cio.\\chrno Spinelli e il
1:oadìutorc Giacinto Panchien, cntrar•l11t1 per la
prima volta nella rcnchrosu sd\\'a miltcru1n.1, per

2.8 Page 18

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esplo1,nla e per scegliere il luogo più adatto al la
Miss:one.
TI 5 fchhraio del scgucnt.. <Lnno partì da 0Ltito
la spedizione ufficiale di missionari, il cui Diret-
tore ern l'indimenticabile Don :Vlattana.
Il t, marzo gitmscro a Cualaquiz<L, attra,·e rso
mille sacrifici e pericoli. Subito disboscarono tlll
po' di terreno, costruirono la casa e la chiesetta.
aprirono piccoli laboratori e cominciarono a pren-
dere •·nntatto coi sekaggi, scnrnndoli nel g ro-
vig-lin Ll::lla foresta.
\\la ljllUnle tlillìcolrà di ogni genere tlovettcro
t:ssi Yinccrc iin dall'inizio! ~on mancarono nep-
pure terribili ;,-a;salti notturni Ji Kirnri, di rettili
e d1 iìere. 1nnltrc, il pi-imo dic.:t:mhre 189+ un
vorace incendio distrusse in brc,·c tempo tutta
l'opera, e bisognò c-omincian: lbceapo.
Il 2J magr.,rio 1895 era consacrato nella nostra
13asili~1 di Torirw :Vlons. Giacomo Costamagna
e destinato dalla Santa S<:tlc a \\ "icario .\\postolico
di \\léndcz e Gualaquiza; ma la tristezza dei
tempi gli serrb inesorabilmente l'entrata nc!Ja
sua ,·igna.
Solo nel giugno <lei 1902, eludendo destramente
il veto del Go,·erno, potè visitare ,1lla sfuggita i
su•ii poveri :\\,Jissionari. Con lui entraro1w pure
alcune Figlit: di :\\!aria J\\usiliatrice. ln quegli
stessi giorni, il rcv.mo sig. Don P aolo Albera
giunse all'Equatort: come \\"isitatort: straordi-
nari<>, ,pingcndosi faticosamente fino a Guala-
q u ; •,.1.
:\\',·I 19 q., dopo oltrt· un decennio tli esilio for-
za~o, :\\lons. Cost,11nagna pote entrare <lefìniti-
,·aml'ntc nel ~uo \\· icariato, operando prodigi di
eroismo. Jn principio di agosto egli diede ordine a
Don Al bino del Curtn, il ,, ì\\lissionario leggen-
dario ,, delle foreste cquatoriane, di fondare u n'al-
tra rc~idc11:.m a lndanza, accompagnanùolo nel-
l'a1tlu.1 imprt:sa 4uel sant'uomo di Don Rcmi-
carri. :\\'el frhbraio del r916 incaricò lo stesso Don
:\\lhinn e Don Torka della fondazione ùella :\\lis-
siunc d i }\\I éndcz, la quale più tardi raggi unse
una importanza \\ eramente straunlinaria.
'.\\ f.1 già il peso degli anni e il lungo dolore
;iycvano logorata In robust.i fibra del grande e
vcni:rando \\ 'csCO\\'O salesiano, che, ne lla pace del
'\\'oviziato ùi Berna (..\\rgentina), spir/J il 9 set-
tembre L921.
11 nuovo Vicario Apostolico.
ldùio c1 diede come successore :\\Ions. Do-
menico C'omin, consacrato a Cucnca il 17 ot-
tobre 1920.
Con Yfons. Comin s' inizia un.i nuorn tappa
di progressi del tutto g1·andio~i. Dietro il suo
impulso incalzante c fornndatorc sorgono altre
numtrosc e fiorenti rcs1dcn7.(; missionarie; :-\\gua-
catc. ;\\lHCas, :--ucùa, :\\1 ~ndcz- parrocch1a; L1-
S. E. Mons. GIACOMO COSTAMAGNA
Primo \\'icario Apost◊l,co
d, l\\lcndez e Gualaquiza.
S. E. Mons. DOMENICO COMlN
Artuale Vicario \\postolicn
di ;.\\knc!c✓. ,.. Cu,1lac1u1 za.
~ 97

2.9 Page 19

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mèm, Sc\\'illa Don Bosco, Yaupy. Jnoltrc: una
tJuindicina di centri missionari, 37 scuole. •) in-
i..:rnati pc-r ki,•aretti, piccoli laboratori di .\\1t1
e 7\\lesticn. impianti di luce elettrica, chiese,
Orntori fc~tivi, associazioni religiose e L'tlltunùi,
molli di~pen~ari medici e l'imponente ospedale
in matto111 tl1 1\\Jéntlez e a J\\Iacas una scu<>hl
complementare.
e Un altro trionfo missionario salesiano 1a
fondazione di 7 colonie di hianchi (Gualaquiza.
Indanza, 1\\1 éntlez-parrocchia, 1\\guacatc, Limon,
forcùa e 1-luamby), e d1 3 colonÌt' per kivari già
perfettamente cristiani e ci1·ilizzali.
fl l'residente della 'hzronc, all'inaug11rarc uf-
ficialmente nella capitale la nostra grandiosa
Esposizione di 18 eleganti padiglioni, disse ùi-
nan;d ad una moltitudine di autorità e di po-
polo:
<• Felicito i 111is.1io1111ri Salesitmi per q11rsta 111a-
g111jica opera in ftniore del/11 .1pt>rie 1m1(wa, che si
sacnjìamo sufi'altare dt,/la /ed,•, che fanno 5cat11-
r1re 1111 grwule lorre11te di luce creatrice e be11e-
Jirn... ~-
Lo scrittore di gran fama, Giacinto Caamafw,
L'interno di una. C.'lpanna dei l'-ivarì
AJtri meriti di eccezionale importanza sono
l'apertura di molte strade, l'apprendimento ùel
dillìcile idioma kivaro e Io sviluppo degli studi
specialmente di bot.rnica, con preziose raccoltt:
curate da Don Allioni e Don Crespi.
Nozze d'oro delle Missioni.
T.',umn '9++ fu quello <lei più superbo trionfo
m1ss1onario salesiano. Una pagina immortale
nella storia della missionologia cattolica.
Numerosi stuoli di figli della selva, in elè-
gantc uniforme di Esploratori, sfilarono per la
prima 1·olta, per le più grandi città della Re-
pubhlica.
dopo aver v1s1tato soltanto la nostra fiorente
]\\fissione di 1\\léndcz, una deIJe 9 residenze, me-
ravigliato, scrisse:
<< Solo clii ha •vi!·/(} coi moi occhi il /nvoro e/Jr i
11Jissio11ari Salesiani rMli::::::::11110 nel 11oslro Orie11lr,
p111) appre:::::::are l'imuwnso mr-rito di q11rlla grande
opera rii cfriltà e di cristianesimo... >>.
Il Giubileo sacerdotale di S. E. Mons. Comin.
Ad onor del vero dobbiamo affermare che
il motore di tuuo lo stupendo ingranaggi<> mis-
e, sionario da circa +o anni, il nostro caro e ve-

2.10 Page 20

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ncrando Mons. Comin. Uurndo egli assunse la
sua tremenda responsabilità, la regione orientale
era ancora una foresta immane. Oggi, in cambio,
contempliamo il superbo spettaco'o d una ge-
nerazione nuova e di un nuovo mond'l. La mag-
gior parte cl•~i selvaggi è stat.i trasformata al
completo; migliaia di coloni bianchi si sono
sparsi per ogni d1>,·e intorno ai ì\\'lissionari, faci-
litantln così il trionfo totale tldla wnquista cvan-
gelic;:i. :\\·lento e vanto di \\,fons. Comin! << li /i1r-
111idabile animatore di q11rst'oprra gigantesca della
rl'ligiont> e della Patria ... 1>. come lo h,1 Jclinito
Giacinto Ca--ima:10.
La ricorrenza giubilare è stata celebrata il 14
aprile 1950. Salesiani, Figlie di Mari:, Ausilia-
trice ed alunni, col nostro amato sig. lspettorc
Do1 Pietro Giacomini alla testa; città intere,
l'episcopato, le Camere Legislative, lo stesso
Presidente della Repubblica e una schicra in-
terminabile di persone cli ogni classe sociale,
formarono un solo concerto intorno all'altare
d,•lle Nozze d'oro sacerdotali del \\'escol'O missio-
nario. Anche l'augusto Poarctice e i nostri ve-
nerati Superir,ri :\\laggiori aderirono alle solenni
f1:ste con intensa cordialità.
Ma il giorno q. aprile non i: che il primo di
uw1 lunga serie. Case e collegi salesiani della
Sierra, dt·lla Costa e delle :\\I issioni, han 10 vo-
luto ri1.:otdarc ai posteri k epiche gesta ùi S. E.
:\\fons. Dmnenieo Comin.
~utriamo l::t dolce speranza di poter, anche m
seguito. dart· Jlraditc notii:e.
IU\\'arctti io lieta ricreazione.
L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI con sede in TORINO,
cretto in Ente !\\forale con Decreto 13 gennaio 192+, n. 22, pui, legalmente ricevere Legati ccl
Rrediltì. ,\\d evitare possibili contestazioni si consigliano le seguenti formul:,::
Se trattasi d'un L,:1;ato: « ,.. lascio ali' lstit11to Salesiano per le jfissi1J11i co11 sede in Torino a
titolo di legato la somma di Lire... (oppure) l'immobile sito in.. ».
Se trattasi, invece, di nominare en:dc di ogni sostanza l'Istituto, la formula prtrchhc esser
questa: <• ••• i\\nnullo ogni mia prccc,deme disposizione testamentaria. ~omino mio t:redc uni,·t:r-
sak: I' lstiluto Sah!sùm,, per le 1llissivni con sede in Torinu, lascianùo .1ù esso quanto mi appar-
tiene a qualsiasi titolo•>.
(Luogo e da/a).
( Firma per esleso).
~ 99

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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oe ra e
di aria usiliatrice
Gli organizzatori dei pellegnna6g1 sono vivamente
pre~at1 d i scrivere per tempo e prendere gli op-
portuni acco1·d1 col Rettor del Santuario di Maria
Ausil atnce - via Cottolengo, J2 - Tonno (709)
Codi g oro (Ferrara)
Maria Ausiliatrice.
Incoronazione di
La popol,Lzionc ùi Codigorr, rnllc onorare la
\\"e rgine SS. nel giorno della solenne c!cfìnizinne
dogmatica de lla sua As-sunzio nc al Ciclo col ce-
lebrare l'incoronazione della i<t.itua ùcll',-h ,silia-
trice e di Gesù Bamhinri.
Le rn:-n11e furono hcnedct tc th S. E. Mons,
Paolo Bahini, Ycscovo d iocesano, proprio alla
,·igilin della sua pa1·tcnz,t per Forlì. ,;ua nuont
Diot'i:si.
All'int'l1ronaz1onc seguirono vn·issim1 appla usi
del la popolazione. che terminarono con u n sol
grido: Viva lvlaria Ausilia trice.
CO DIGORO - Mar ia Au~ilia1ric€! incorona la
t:3' ~_..., ..__,..__..~..___,.__,...._,_,...._,,.....__,..__,..__,...._,.~·~--- ~ t!
ì
/
) Grazie attribuite all' intercessione di (
g:al(l un'in1111a1,!me di S. G1ov. Bosco con la no\\'ena. l"'
gli su)/gcrì di ill'l're lìduo:i□ in lui, come prot-,ttorc
del la L!iol'entu.
n---------------~ ) MARIA AUSILIATRICE e di S.GIOV. BOSCO (
Dopo lu tcr'l.a nO\\·enn, :\\hria Ausi liatrice e S. Giov
Bosco ,·ennern in nostro socc-01·~0.
Con1i ncif\\ prinll-t, :-t p,1s~nre la paralis i dc.Qli nrj!,..tni
l<11nomamlrmm1 ? 11 mrlt'Ufe OJ (!Trt::.wr,. u1:1 t'a.1·1 di r::1mri::ir111e
interni. a poco a poco la riL!id,•zr.a de lla spina dorsale,,
di ,·pt"nfii 01t ,·e111(U't! l►nu la mnfott;il e Il' d1cn\\fan::.~ più im~ e cosi potè -:eder,i -..ul lt.~. tro e poi a lzar~•
/mrtuuti. , di 1·1•[!111Jrr 1/Ji ruw11e11t1• fu prr,pdn finm1 ."..'ar1i hPllt
Nello spa7-io di 1101 e mesi ha riacquis1:1tu le s ue forze.
plllrmlolo. ai.ti:ium.:,•r,- 1111 n-rtlfiroto 11u1tlio1
ed ha 1ntn1ppresù i suoi lal'ori di l~lmpal!n,, , orn L!ode
\\'un ,(J puhh/1f1Jlf1J lit!l'[!rnluu ntP /,, r,•/,r;:111,11 di t:ra:;1r a110
uhm n fi,, ,uafr rolfe H'mt,lin 1111:::ioh
perfettn salute. senza t raccia dr rn~d:1nno-
Rinuraz1n la S. V . J\\Taria Au,ilia t ricc· e S. (;io, ,inni
llosrn
Guarito di meningite.
S. /Jw11,r11w d' .·ls/1
ELl,AHIITTA FR. \\',('() ,
l ~o ~corso l u!!lio lui chian1ata Hd ac;,;:;j,c~rc un n1 io
nipote all'ospedale di AJIY.1, affetto d>1 mernm dr,·
Ques to lìl!lio, a ù ic101to anni, era s rn10 preso nel 111-
~lrdlamento de l 1" no\\'emhre '·H· Cond<>ltn a Torino.
in ,·ia .\\st, e, suhote tulle le torture ùi quel luogo, ri-
ma~1..· cl)! san.L!ue gun~to, sicchè Tirornato n casa dopo
sei rncs i, 11011 poteva tirare nvnnti : m:ilanni qupru ma-
lanno
Lo scorso lui;iloo lu preso <.la lorto dolori alle gamhc.
~ IIR tc,sta e allu sc liicnn e rimase tutto irri1t1d1to.
Trnsport.110 a ll'ospedu le di i\\lha. il profes~ore di-
chiarù e~scn" rnenin1!ite
'.'Jonostame I ut1e le cure dell'orte med1c:1 era s,•mpre
irriuidito e puraliz'l,ato unchc nci:rlo oruani interni. D<lpo
-10 l.liorni do ospedale 11 professore e i medico lo lasci:1-
rom, purt:ire a c.1sa scn'✓-a spcr.1nzn. Il ,·:1ppdlanc, Jel-
l'nspeda le•, dw lo 1·1s1tal'a più , olte il u,orno, 1.di I e -
roo ~
Guarigione da as ma cardiaca e nefrite.
I I 2+ tchl>r.iio dello scnrso anno, la si~nora Luil{ia
Z11ccolin ,ed. Hil!utto, d'anni 7.1, cadc,·a !!111vcmenl<·
an1n1a la1,1 pl1r <lsnirt car<lial":l e nt·frite
l i medico cur:>nlè prea1 ,,sarn la fam1l!lia ddla pro,-
sima fine tlc ll:i dcl!cnre !...
Il l'nrroco mi disse: , C:onlìda 111 J\\hria Aus1 lo.1tricc
ed in S. Gio\\'ann, Busco!..
Il male continui, rwr tutto il mese di m .,r?o, finchi•
ni primi d'nprilc l'nmmn l,11a 11111.diori> lanto Ja fnr sor-
prc·ndere il mcdicn curamc, , pare11ti e tutti quC'lli c he
l'chhero a 1·isirarc nelle rerrihili cris i del m.dc
IJa tutti fu ~h•dicut:i una !?uariL!1one mtracolosa,
quando t'SS>l bscii> ,l lerr<,.
1/1/>n /Udincl.
LFOXI' e G1--.;,\\ R1Gl"JT<>.

3.2 Page 22

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Due grazie segnalatissime.
:-.cl diccmhre del 19+6 mio padl'e. padre d1 sei lhd1
e tutti che domandano da mangi.uc e da \\'CStire, si
ammalarn grn,·emente di ukcrn. Lll'l!Cntc era l'opera-
zione. In tanto il caro inle!'mu era preso d:i l.(ra,·is$imi
<ln lori, cht" non pennettev;:1111• d i ese:L,.l\\1ire l';,nto oper-a-
toiio. Le nostre mi~ere condizioni econom iche. inoltre,
non potevano disporre d'un soldo. Quale tnstc situa-
zione!... FerV<>rosamcnt<' mi ri\\'olsi a !\\•furia Ausilia-
lricr e a S. (i1o,·anni Bosco, com inc-ianclo la novena,
pregando cnldamcntl-. affinchè· non ci fosse bisol.(nO
d ,· l l ' n p e r a z i o n c .
:'lion a, evo ancora finito la no, cna. qnando m,o
padre si risrnbili,·a pcrf'ctwmcntc: non pi,1 operazion~.
non pii, 1) minimo dolore lino ad 01nti
Ecc<> un'altra i:rrnzia che h:1 del miral'olo~o.
Jn un l.(iomo di marzo, il mio fratellino Nicolò d 1
anni no, c. YC>lendo -....;iol:!!iert un no<lo in un:1 l'.nrùu,
:.uumndo~i çon Il· forhic1, s1 porti, vio)entenlcntc !e
forbic i all'occhio destro . I.'n,xh10 esicmamcnt" si pre-
senta 1nco lun1e, intanro fon.:1a 1no la pro, a se vede. e ..
il hambino 4uasi non ci ,ede. Si parte suhirn p.,,. P.i-
lermo, e l'oculista spÌeJ.(a che sono st,1t1 colpili la pu-
pilla. l'irjdc e il crisrnllino. quindi poco o nu lla sptcranz:1
di vistt1. Difatti si fa nuo,amcntc la prova se vede e
il ragazzo non \\'cde pi(,.
Sempre p ,ena di fiducia ne, nostri Santi Protettori,
mi rivolsi di nuoH, ad essi. Ho prei.('alo t·,1ldunwnte e
ho fotto prel(are la m,a famigl ia. Ho ripetuto p, ù d'una
,olta le nc,ven<·, non pcrtkndo mai In flduci,1. Hu messn
addos,o a m,o fra,ello un·1 immal!inC'trn di :-.. Cio,·
TI1,sco con la reliquia e\\ i11d11men/H 11 ragazz.(l ~ srntu
sottoposto per un mese nll.1 curn dell'oculista prol
( ·ucco. Dopo un mese, lìnalmente, lascia Palermo e
ritorna n casa a ll euro. l-n 111irac·0Jo !
(,'a11[!i ( Paler1nu)
Scampata da morte sicura.
Hientr,mdo in c:isn dopo lo sfollam,mto per la (!ucrra,
rin1a~ i fer it,t n1ortn l 111cntc in~icrnc con u n'altra ,mrdht
da llo scoppio di un., m ma , nascosta da, u,deschi n~I
fornello, che io d\\'t'\\'O tncc1ta nell'acccndl're il fuoco.
Colpita in p ieno aJ!h occhi, rimasi completamen te·
cieca, tutto il corpo ferilO, le J.(amblè' straziate e frattu-
rate, cnn le o~sa scarnite e stritolatr- tanto che dove-
rnno amputarle rune e due.
!(.}ccolta dnl!li amc,ic,mi fui tr.ispurtata in un ospe-
d,de da campo vicino " Grossew, dm e m i furono prn-
ric:nc molte cure e molte tras fusioni di san L.•ue. In
un hreve inlen·,illo di lucidilà. compresi da un infer-
miere , icino che per me non c'ern speranza di sah·czza.
Durante la ,·is,ta dd medico io non vidi niente e sentii
che d icen1no che non avrei passata la no tte . J...a n11a
angoscia era g>rnnde: do,·cr morire lontana e sola!
Saranno stnrc le due, quando fu i presa dn una crisi
di .:u'1re, dìsscst:HO dallo spostamento d 'aria. Riavu-
tami per un'iniezione. con ~ranJe fiducia n1i nvolsi a
S. Gio,·. 13osco, promettendo che ~e mi avesse salYata
la ,·irn, ridonata la \\'ista ed e,·itata l'amputazione delle
!.(ambe, a, rei offerto un piccolo obolo, résa puhhlica
la grazia rice\\'ula e che sarei Yenuta a rin(!razinrlo al
suo altare. Fatta q u csrn preg-hicrn, n11 addormenta,.
\\ ' i"- 1no alla 1nt.•zzauo tt -.:-. nt'l ~unno. n-u scrnbr.-1 di """'-
ùerc un ~~1cerdo tc, che si nv, lCina al 1n1n fettn. 1111
scuote fortemen te per un hraccio, dicendomi que-;te
paro le: Eccom i, sono, enuto J\\ l i desto d, soprassalto
e senio per tutte le memb,a un iwwo arden1e. d1t· mi
hruci:i fortemente. 11 mio pnmo pensiero fu: ,, Si-
~nore, pcr<lonaHm11, n1uoio1 ~.
Dopo pochi minuli, il bruciore scompare, m, addor-
mento e, alb i::-1h1 n1eùic.a, la n1arturn, rni di1..:nno d1e
anda, u mcla(l io, che il mi).!liornmcnto .:rn molto ,is,hile.
Hicon11nc1.11, infarti, n vcdcre, prima deholmc1>l<•, ma
dopo, pod1i n,,.,i potcni ,·ederci ahhastanza da lcl(J!ne
,enza hisol.!no di occhiali.
Sono stat:t operata ulla ).!Htnha dcst ra e prl'sto Je, n
subire un'altra operazione alla ~arnha sinistra, e,;;~en<lr•
sopra v,·enut:1 un'osteomielite hilntc·r:,le
Con la speranza di poter , coi re :1 pregare a ll'altare
ùcl Sr--tnlo, chit!Jo nncnra a S. CinY. Bu~nl L1 1trazi:i
Ui potet' ~h·are J'nn1rn:i mm e la l!uari1.tionc cn,nplt.•tn
dtlle gamhe, Sl' così pi.ici, ,Il Sil.';m•rc.
Piw - Ospc<ln l<: S. Ch iara .
llltoE c..,H._r.
Non c'era più nulla da fare.
Per debito d'1nfin1m nconuscenz.i, prego puhhlo<·:ire
in onore J i :\\!aria .-'\\llsili:llrin~ t' d, S Cio,,mni Bosco
la grazia uttem,ta <lurnntc la t:ttt·rrn. della uuanj.!11,nc
cl, mia nipote J\\laria C.1ttnrinussi fu Lorenzo.
I I qu"ttro d'al.!osto 1943 cndc"a ,1mmalata ,11 lpit.1 da
tifn I inlento. con [chbre oltre i quaranta t:nidi, t·ht· la
rl)SC dcl ,runtc ~ per trentH giorni prese soltanto L!h1:u.:t: 10.
C..lu.1ndo ~i rir~ncv~ ,·hc In fehhre ,11 esse a ,kdin:1n,. I<.'
s1 snlurpu ttn\\·nfirn.{ionc cnncrl;;'no~a. d,e. <li ora in
or~•. n1in:u-c iav:-1 d 1 in, aùcrc tutto il c.:nrpo D'un!;enza
con auto:.1n1bt1Llnz~. il giorno X sc:t tl'n, bre, , l!Ilnl' tra-
~pulluta ,ill'o,p,·clalC' di Spilimlwrgu l' dopo la , ,,it.t
t..li t1uefl'cccellente Pr11nario, udii 1:, sC'n lt"ni': 1 i Pt:ir
s\\,;1 nipote non ,'è· null11 d,t fort• ..
\\tìlitto mi rhulsi n :\\ luna Ausiliatrice e o~- t,1(11,1nn1
Ro'.'-t1,;o, pron1isi una offt'rhl, e ritornai rit"no di ~peranz..1
H,cmrato all'ospcdn lc il ,.,1orno ,t·!'.'uente. incontra,
il l'rinw rio, che mi disbe: 0.1.(l.(Ì posso dirle dw hu un
fi lo di speranza per sua nipote. ho pon,to arrcstnre la
di lam1 io110: ,klln ca ncrena•.
Ln fe hhn, però co ntin uò, ci lurnno ,·0111phc1ziuni
nefritiche e di Hchite, ma finalmente potè r i:o lzar,i,
nacqu1stando la prnniera salute al completo. n,• ha
pili a\\·u10 in que~ti anni n c;ent ire I~ l·nn~c1.!uenzc ùci
terribili mah.
.--lrho (l d ine)
Guarigione da appendicite e peritonite.
>è!'! mese di febbraio u. s m,o li.l.!lio d, anni 19 fu
operato d'urJ.(enzu di appendicite ncuta con sintomi
di peritonitt'. l\\.onostante le cure energiche e sapienti
dc, professori, la peritonite si s, 1luppi1 fulmine.i e acu-
ussimn. i\\ !io lìl.!lio, in p1·eda ad atroci <lolor-i, spnsima,.i
notte e gio rno in un ltcllo di ospedale con addome
J.(onfio e febbre altissima. Fu sottoposto a nu°' a upera-
1.ione. n1a la nrnh1uia non accer,11,::iya a declinare clnzl
sulla feri ta append icolare, s1 formò un tìcmmonc, ch<c
in hreve tempo si diffuse in tutto l'addome e verso il
dorso.
~ 1 01

3.3 Page 23

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Il 1.·hirun!o Jid1i,1r1;1 11 c~tsu L?"ra\\'IS!'\\lnH,. Oi lllHn-o
111111 fo:lio tu po11a10 in sala oper,Horia ..-J il >-110 ,iJ-
donw lu .1pcrtu in dudid parti con luni:lw e prulonJe
''"·i,ioni per ccn.,,re di fermare il t1cnununc l·.1ncre:-
nos., \\J un tr.lltu pcn1-:1i Ji ri,·ulcermi a \\l.lrrn ,\\usi-
l,a111ee l' a 'ian C;im ,11u11 Bus,·o. Ehhi un rill!\\!lll di
i;pct :1n1.:..1 e con tutto l'.1n1n10 mt n,·olsi ..li Jtntn !"i:uuo.
\\lio lit.dio t:nl ,n,1, 1•,1r1:111i· 1u1to il ~liii tntpn l!run-
d,,a pu~ in t.,lc ,up1,1 dic oitn1 pt,u, il lc110 ne era
1ntn,n lerternlmcnt<',
lo, col cuor« s1n,1tu dal dolore, ,n l!inocch10, pregavo
<on tuua l':.1nitnJ. e: $1..·nti,n che ~n,:i M•ltu t.....,,udi,a.
I )ul'n qu:1klu: l!iurno l.1 fehhre incomincii1 nel nhhas-
s,,n.·, ti tle,nmnnl· nnn fcn.• .!Itri pmL?r~,-..1 c..· nnnincii•
un certo mi,:l11H i111\\u110 Con mac:1,?iorc liduna racco-
umnd,1, o 111io liL!lio •• i tclt-s1i protcl1urì e tutli I J,{ior111
,·nn1inua,·a il 111i11liorumcnto.
Finalmente mio tic"" 1>olc ;1b..1r,i ! I 1Hulcssuri, le
~uon.· che lo ,·edcvann ,11111111111.an." pl'T la \\.:or....ì.1 c-sdama-
\\UO'l
Ecl·o il n1ortu rt,:"'U"-Citatu!
l-11 n•mplet.1 cu:irio.:ionc fu ~oll....-ita, fuon Ji Ol!lll
1•r<-1 ision.- l.'d ur.1 mio fi11lio ha potuto rapn•nd.-n: i
,\\ 1oi '-ltudi e i.:nd1.; nll11n,1 ~;1)utc.
l~kr,11usc,•nt1ss1m11, 1n, 10 un'offerta C' prci:o ùi ren-
dere puhhlirn lu l!nt,iu
S Gm/p,r;::n ( Firenze).
Madre felice.
Soffrin da ,tkuni Jtiurni: ~'T3\\'Ì prccw,·upa1iunl tor-
mcnt:ivnno i familiari .,d il medaco rur.m1,• Il L-aso,
~t·hht...•nt.• non :tn\\.·nr;t g"r,l\\·ì,sin10, pnt1..'\\':t dl\\·t·ntarln per
la pn·scnza ùcll'ulli\\111l1rrn e: il timore dcll,1 nefrite.
;i\\ ~-nd• Ui tti:, l!onti1.• la fui.-da t: le hr;1c,:n.1 Fallo un
pri1no con,ulto. i tttt"dici decisero di neo\\ t·rarnli al-
1'0,1wll.,lc ~ ~1Htuponni ..lJ un <.tnu up1..•r;1h1rio. '"\\.l'".~-
Hlll,l spn:H\\7.a da ,ahan· il himbo. Cun Iuli.i la mia
Inie ir\\\\·oc,11 la \\\\·rJ!inl' ,\\usili;llrict' ,. S. Ciu,·. Oo,co.
llon1:1 di 1\\larin ! 1>,w J,!raz1nse e ~Jnc· h.,mhine ,tllie-
t.1no I;, 111ia caMl t.'d io ~to henh•~i,nu
','1111n•mr1.
l\\l,\\IIIA l\\[ll lii.I li 11.
Salvata da un avvelenamento.
I ro,andomi, J.al mc,~ di ,tL!OSto 111J•J. :iffclln da ul-
t:,•ra ~•strica. cauc.;;11,a t.J.1 tenia, fui co~tn·u., ,, !--uhii~
,mi-zaoni foru,~11nc per far scompoi ire dolura ntroc1.
Col tempo I dul11n allo stom.tl'II, 111,ccc· di dimi-
nuir<", ~i n1anrlc~tuv11n<• Hfll"f1r più furti, IUnto pH, che
tua ,ulp1t11 nnchc· da tt-hhri 1ifoidcl'•
«Jue,te furono P('I lll\\.' una \\era rovin~1. poìt.·lu·, ~e-
n1ndu hl <lidua,azionl• 1ncJ1l~a. t!t:ncr,"nnu in mt· unu
i,:rn,~• nic<"hia nctl., p.,rrc ah.1 della piccnl,1 cur,a.
\\·rrsanh.~ pu~t'-·riore..·. JI hrcve- Jistan7..u Jal c:uJias.
Il professore cur:anlt· mi palesi, l'impossihiln,1 di
un'npcraz1nne ch1n1r,:1e1. e n'li con!",,,1gl1ù di pro\\'arl' un-
n1rn a ltre cure nwdidw. l'n la miu ,-ti·andc• ,khn l,·zza
,·au,nrn più che ,,hru d.a dcnutnmcrHo, pokhè non
polt'\\o in~crirc d,e cihi lcJ,?ueri..,sin1,, le 1n1c1.1oni, ,n-
, ..._.tT e.li 1n1!.?'lioro1r111i, n,i port~lronn :11.I un ,;l\\ ve:h!n.1n1cnto.
<.,!u,mdo, un i:i.,rnn, il c-.ho era ùi,pi,rato, la mamma
appese al mio c.1f1<':t.1..1lc l'immagin~ Ji ;\\lar1:1 Aw+
lia11icc e S. Giuv.mn, Busco ed inrnmincinmmo una
nonna con lutll I ml!'i lamilian. Ld ceco che, nJJ'ul-
~ )02
tit110 l,lÌornu ùclla no, ,:n;l, incunlinciai aU l'nlt.'lt(•u·
<la lulli i pori al liquido nn,·lonatn, ,·o,i t·nn1inuaml,1
fl\\..'r t.:ttc..t t.luc mc..~1, sino ~li -.::un,plctu e-ssi~l."".,lll\\1..'rlto. Ht.·n
pn·,10 mi~lìorni, tanto dic· ora ùi,hnl!o tulle le mie:
tul.-~l'IHil· donu~tiche con,c l'J inia.
""i l puri:. ùa ljuel nwmcnln, Li mia fum11!li11 .,flidi,
nll,, \\~rgan<• :\\\\1,ili,11r1c,• ,. 111 suo Scn·o Uon l!osco,
l11 ,;1hczzu cJ il riu,rnu dc1 ~l'Ì lrntclli, die si 1rm11rnn11
sol IO I,• 1mlll durant~ la d1sastru,a guerru: dei qu.oli,
uno 4.•rn -..t,lh.> dichiar.,cu \\.h~pl•r~n c..· un ahru pri.L{ionic.•rp
m Germania. \\la la c11nlid~n7:, in :\\l:trm Au~1lo.11rin·
~ nel curo J>.tllrc "· C, ,,n. Bo!ico, non \\enne n,.1i '"'-'no
~ 1 c..1.u1 Protettori hanno s.1pu,o 1arll r11.."11l1 are in !'iiCno
.111',1n1.1tn fomi11lia, clopo lun>(h,• e ùvlnn,~.- pc·npc1i,·
e i-.offcn1 nzc. 1no sani e s~dv1.
(. 'un 1n fì11it,1 ricuno~4..:t.'1"1Za.
'J'r,riuu
r,\\01 IN,\\ (;nr~ll I l'll.
Guarito da meni.agite cerebro-spinale.
I.a 1nn1110a del l!iornn lS marzo a. s min fil!lio
( ,iu~eppc, imprm"'·i~amente, fu eolpito da forti dolori
al c:apo e subao e.on fl'hhn· alta Chrnmaro ,I mrdKO
del f'lll'RI', n prim~ ,•iqirn, ('rt•tlene 1rattnr,ì di fehhrc
mahni('H. l\\ln, visto, olla ~(•ra, c-he la febbre con1inunva
~ui .io cd il figho non c!lnnscc,·a pii, nes!'uno. fntrolo
rin,1t,1re da Ilo stesso sanarMio, era dichraraw an 11ra,e
pt•rinoln di vita e ,·enn·:i 1m,portato alt'ospt·1l.1k di
l"11taùt>lla.
I s.11111.ari di quell'n~r•·dule, , 1<1latolo. rì,co111ri,\\'ano
1rat1ars1 da menin1me cC'rehrn-spmnle III l!r,n 1ss11nc
o ,ndi,io11i
\\ !aie dichwrazìonc: nni 1:mulinri srnmo ncor$i fi-
du.-iu,i, 1wr interc·es~inn< d, S. C,oYanni 11nsco, alln
S \\ \\I.imi •\\us1liatrll't', cnmincrando una nmenn in
~uo nr,ur•· Durante lo nolh,, 11 nulato suhl ,·risi fnr-
tl'!-~irne; Ja manina ~cl!1.u:nh·. çomlnct<l con sorpre'!'>::t
di 11111i o dar scttni di llltl!lioramcnto umu, da,· il
l!io, ,10 JO polc ricen•rl' l,1 -.;, ( 'omunione, rnil!lionmdo
sl'111pn· p1ì1 Finita la no,·l•na, mio figli<> ,·rn fuori
rwru.11 ln.
Hiconoscentc n "\\lnria SS. Ausiliatrice e a S. Ciu-
\\'!lnm Uos,o cll'll:i i;!razi:1 rtCl'HllU, ,l"nlo il has11~'Tln d,
renderin pubhlica. in,·o"mdn la proh·zione da I c1 l' di
S. (,1nv,1nm Bosco ,u 11111,1 L, mia f:im11,!ha.
F,,111,111it-a (Padorn 1.
:\\yrn~11• R.\\lllr:t.l.\\.
S. Giovanni Bosco mi ha salvato la figliuola I
l.11 m1.1 hamhina \\'11tnna ù1 .m,11 cinque, l,!roZil' ullu
pnt1..•r,t,· inft.Tt.:l~s1onc J1 S. Cio, itnni llos,-u - ÙJ t.·u1
tull i di (.unutha -..i~unn d1:n,ri,~i1ni - ~ L!U,lf i111 ,la
~rJ,·1..,:--1nla rnalauia.
Dur.rnk il homha, d.rn1cntu Jdl'uuuhrt• 1'14.1 Li
piH..L, fu n,lpita da encdal11c· 1.1nro che ,I nwdu,n ,u•
ran1c: tli,pt.•ni,·~, s,1h urLl Il 111iu straztu non ,IVl·,·,1
l111111t:: ht L!Ucrni c1 :,.;cun, 1)IJ!,1\\1t, ci in<-.·lx·tiv;i e, lh'r
L!iunlu, mì1, murito era 11d1ian111to in Sard,•111111 Una
1111,1 ,i,1 ma Ùt·lte .ollora l.1 rdrquiu del 1tr;1111k ~;intu,
l•sor1~,nJ01n1 a fare una tCnuro:--;a novena. l.,a uua
fc,1,- c•ra int-.mt.-nihìlc ! Oh portento! Appena nprli,-:;11
sulla IC'la <ldla malatrn:1 la rt'l1quia Ji Don llo,w
S,mtn, com1nc1i1 la guani:10111.; Imo u <ll\\i,n,r, compll'tll.
l n , cm 111,m,olo I

3.4 Page 24

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Pt·r rncru rruscurau:zza rir•rov'-."vc,lc tr:1s{~unut,-z?'a -
ho rirnrdato ramo tl'mpo n for puhblicare quc•t.o grazia
spcc1ali-s11n,1 sul lloll<'t/11111 Snl<'fl01IO. Lo l;1ccio ur,1.
G,1111/ulftw (Campoh.i-,o\\
l.1 l<:I'-'\\ LfO~\\Rlll :\\1\\H<'lllt>'-'F
Caduta che doveva essere mortale.
ru Dun Busco aiuto ... ,,ìuru... • il ,tr,ùo l,1<·crunk'
chl ,q11,1r 10 il· tt>nchr~ d,l l,1 nnttc; un s,1lt11 n~I \\Untn•
UII u•lt•n ull.i te~t.t . <' ptu nulla.
<.>u;indn ripresi i sensi, 1111 tro,.ii diste,.n Ira I dn1toli
Jd liu11w, circonùatn d.11 miei zu, accor,;i al l(rido.
ctu: ,i ~•I'Prc-stavano ;, rialz,trm1 \\li se1nhra, u r.li r.·~-
•l't'l' t·n1npletan1t·nh i.li,1.. iunto ùa) corpo. un ~u:uu,
ùnlor" ,illa 1tamha dcstrn m, f.1ccvn spu81m.irc 1,·rrihil-
111t·t1tl"
l.'ì111,·r<ento immcd1,11n del medico lornlt! riscontri,
h1 frattur.1 del femore ,k,tro ,:on lesioni ,·,,rie L'uan-
hili in p,,ch1 !!10nu ; l[iudi,·è, 11 ca~n extr.1sncnt1lkn,
\\ ·alt.: a Jin· snprannuturall". -:.t.· ,lncora ero in \\'U;l e ~enz;t
a\\'cr riporlatn ,erie \\.'nn~~_.L!Ut>nle.
L,t roccia, ,hilla 4u;1lc prc, ipttaì, h nottl' .Jl'I 1'l :1prill'
u , •, ,.•,ltll dal fiume, m. 10 ,·in-a, perpendi,·oLtrc ad
esso e liL·\\·en,cnte r 1l'n1rnnre n n,czz'nri;L S1 put>, per•
1.1111n, irnl'navinnre. quanto c-111n~lrnlìca do,·c,·n ri"'tdfnn~
la <·,uluta
Il hunn Dio. per nu•zzo dd l!rnndc "i.m1<1 ,la ntc
in, Oti.Uo, ha voluto m:1n1ft~,r:1rc 1.1 sua Lrr.1ndt· m1"-en~
cur.Ji11, l.t,riandomi, direi <1uasi, illeso <1,1lla mnrt.11.,
c.1du1:1.
ln\\.'111 f>l'rhlntu ofTL•rtol, i·<ttnl' 1,n,n'lc"-...,1, per I~ \\'Ot:01-
zumi sal<>~inne.
,',',11:hwm nl H11bll'n11< ( 1"01 I,).
Euo (;111H.\\ltlll'I.U.
Guarito da ulcera.
I>., p:1rc,·d110 tempo .,,,ffrho di dolori allo ~tomaco
e le .:uri, dei dottori, d1c cs,•tn,ivo ,la anni, no11 ,·alc-
vnnn il frcnurc il nMlc che c-ra uni.t \\'Cra tnrtur,1
Sottuposto a , is,tu rnJioluJ;!icu, mi dichiarnrom,
a lfo11 u .Ja ukeru !!llstri,•:1 duuùcnule pcrforahil,•, ..:on
p.1n·cch1e.~· :.lhrc cun..,t·1n1en~c, p._.r c..·ui mi ,,rJinarono
,I rico,crn all'osped.1li: pn l'mtentcntn ch1rnr11in1
R,,,1,1i Jubb1oso e non ~cppi decidermi. ,\\Jtin.: m1
ri,ols1 a '.\\lariu S'-' ,\\11<ilia1ri"e "' a ..,_ ( ;;,w, flo,,o,
~un la no, "n:i r.1ccoma11d,11a. rmm<·ttend11 un'ufTert,1 t:
In p11hhli,-,1zion.:.
<lh, 111ncdibile prndit,ii11 I II rrimo l!torno tl,·11,1 no
\\l'n•• i dn!urt Jinlinu in,nn irnn,\\.·di,nan,t'nll" turun "he-
all'uh1mu l!1orno scomp.1ncm del rutto e fu es, lu,:1
I'opt.· 1.a;-:ìnnc:
, \\ H(."ttu.~funcnto del m1u \\'otu tnno t'otTcrt.1 1uu1nt.·,~~•,
rir11.!ntll.111<lo i mn,i ,anti lkndatwri.
Riconosciuto innocente.
L n,1 pro\\".1 Juns~1111a ha clovutn çoiitcnc.-n.~ J;1 nn~trn
la111111lia pt.:r circ-.i dtw ,1111t1
1.., po,i,.ione <li min m.1ritu, meJico condnuo 1n unu
t:11ndot1.1 nuo\\'t\\. erJ ~111,., 111111.1. 1.1 -seri~,nlt.·t\\lt.' con c::1 -
lu11111t1 e n Hti,·~ri..: e ,UH:hc l.i ~il-urcz;,.,.1 pt·r·:~on,tht c:til
1n pet u:oln
'\\l'il;1 111111!11, snervante 101111 m1 qonn ri,olt.1 l'<llt fedt
n i\\lurn1 \\usd,atricc e ,1 S. Gmrnnn1 Boscu, prtlfll<•t-
tcnùn l.1 puhhliwzinnt> <ldla .:mzrn .., un'uffcrt,1. ,,. nel!.
tt>nt.:hrc hlll' si fosse fatta luce picn:t e fos~e turn,ltu
i) scn:nu.
.A. pnçn a poc.:o tutto è ritornato norn,ale, la protc.z,nnc
della \\\\•r1ti111, l'i,mta ci ha ,.,11, ,lii é lìnnlmt·nte pos-
!-.ian10 r<..'~p,rarc in pace.
Cun <111 11110 )!l':ilissimo.
///Jar,•c/n (Verona),
( t I\\ 8,\\-.:nn C'ARt-.:1,
Guarita da setticemia e broncopolmonite.
.\\ d,sl,lll/:1 d, m,,lto tempo n·ndn noto che nell'nu-
tunno <.lei 111411, ,n se!!uito t\\ fot1co,o flJrlo, mi snprnv-
' enne una wllici,mm ori.:mc rucrpcr.tle con tempe-
ra1un1 alt1ss11na, oltre i .jO 11rud1, che mi ridu•~c in
rnnd1w>ni di,pN,11<'. a <.letta di tut11 1 medici int,•ne-
nuu nei , ·,tri ,·onsulti.
l ·na int<n"1 nira <li pemctllin,1 e ,ulfamìdicì attenuo
la , inknza ,ldl'infczione ma non impedì l.1 n•m-
par...1 ,li foc-ol11i di hron!'orolmnnìte. che dur.1rnnn
con alt,·rn:t vu:cndo per c,rc1 H<' mt·•i
Dupo un hrc, t' periodn cli rn 111li11n1mt·nto, mt.-n ennt
uoa ri,1t·u11zz11zione de lla hrnnt•opo lmonite con com-
pii(.~ tztnn1 1.·ircnl,llnrie .Unl\\'i~~in,c
Le mil' t:ond1zioni non darnno p1u nulla a •rcra1c,
dato l'c,trcmn dcrerimentu. l'nn la mi,1 famidi,1 mi
rivolsi .,Jlur,1 n :\\liri3 .\\usili:llrin•, imuc:ando la ~11(1
inlt.•n.·.c.·'--~H•nc un<lt.· nttcnt:rl· )a J.[r~12i,1 Jdl..t mia 1.tlu1ri-
g1one, r:hc. 11,faui, dopo hrc, l' lcl'npo mi fu conce..~...., ..
chi.' pnt(•1 ri,1.1hilìrm1 <1tt1m.1111cn11: e riahhn1.:t·m1t·
la creatut111n , d1e dn lun!'h1 m,•si non nve,o p,ù potuto
srri111tt•1·t• ,11 n1urc
H1conm.<:(•111e o 11.1 \\·e, itmc S,mriss1ma rendo puh-
hliche 1:ru111·
Guarito da tumore maligno.
i\\lin mn,ito C'osrante l\\l:ili11,l'1no, da tempo, n,1
soffo rentc d1 d1,1urh1 alla ,est·1r.1 I ,lis1urhi si fan:,,tno
~t'mpre ptù seri. ed allora dc~i.l' <11 recar8i a Pa, 1,1 dul
prof~:--~nn: 'rinns,i. per unot nuo\\•I \\ Ì~lla. \\·i..,italo pèr
henl·, il pn•ft.·,,orc lo <.·on'-iL'li(, d1 cntn,r<" <-uluto in
1>spcd.1lc p..-r un" ~ura. Ri,ultn poi a noi fomiliJri, ac-
cenn<'• d,,. crn un tun,ore ,1 IL1 \\t.•sd<":t~ n1~li1..1nn e l!ÌÌt
1.:ro,,o I.o •t n1110 della fomtl[li11 non ,i pui, imm;iJ,!Ì-
n,1rP Suh1tn Nl'rÌo;.si H 7~,,rino, per 1n1,1.iare Un;1 no\\ (."1111
.i i\\fari11 \\11,i!n11rin· e S, (;j.,,· l!ost·u, lo sl<'<so l,1-
c~mn10 1101 tn tnn1iL!lia .
L'un,lkì tnaL!ciu m:o nur1tn fu rh-n,·c:r-.trn .dl'u!--pt.."•
d,.Je in 11r.,, i ù1ndizio111 Il sc111mn t!mrnn del!., no-
vena nuntnc.:ìi1 ., 1nic-liorart- e tfopo dicianno,t· .t.norni.
,I 30 ma11111,, tornò sano e st1hn con l'num.-nlo cl, S
k~. di pcsn ( un l'.1iu111 di ;\\l;1ria ,\\11,ihatric!', dt Don
Rnscn, le applieaiioni dd prokssorc sono nuscni: 111,-
racol<i•H.·, t11n10 che In ~te,o:;,;;n prn l Tinn~si ne ~ f't•-.,Wl<.l
tnl.'r:1\\·wl1.110
O., un nt1.·"1t' n1u> nlar1to "a IHl\\ u j
-;enzu r,il, nt"1--"Un lhsturho
..:,1", la\\"ora e
Cu<t11 ,/., Sobdi (P,nia).
l.t 11" \\10110 c\\TA1.1,u11,n.

3.5 Page 25

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Guarito da ~r.~rragia.
111 '<'1/1111<• a!l'c,11 11111,nl' <li un tl<:ntl.' 11111!:in:, ,li no-
stro h.1111h111n Sc has11ano d , unni non:. ,·cnivn un'l'm or-
rm.:1;1 ~l'lll!ivale, eh,.• c.:ontinu1'1 LlltaSi ini11tt'rrut1un1cnte
pl·r hu,ui1, p;,1rte del l!Hnnn ..- per l'intera nnttatu -\\ hcn
p<u.·o ,.11,1.•rn i rimt•,li ,ucl.!'t.'rit•,:1 c.Jal mcùH:u per ~•rre-
,1.1rc l\\·11111rr.Hm1. 'elle ,,nnw nre del tnllllnw. ,I ham-
h,nu L!l,llt:1 ., nel ,uu l<:1111111 ,finitu, pnlhdu e: di~~an-
gu:110 P<'' la 1t r:1nde 11crd1t,1 d, ,,nniiuc. (;J, venni: me,---a
dal!,, 1n:1111ma, s(11l1• ,I ~u11ncialc, un'immni,:im:Tla-re-
11<111111 di -., <:io,. B11,,·11 G li lurono l11ttc r.-cit:1n: le
prl•d11,·1~ p~r '°""".ire 1·.uuto <lei Santo , " unimmo
.1nd1c I,· n,"1re. ,,curi dw Don Ilosco c1 n,rchhe
a,cuhats.
\\',·r,11 l'alh,1 la lcnt., della ,:cnuiq1 si ci1.·.ttriai1 cd
il ~llU.'Ul' l'c:--.si, ùi suon.mrt..• 1l ha111bino 1n r•odu ~•orni
si n,1;1h,li ,-,,,npletanwntc ed avemmo l.1 1.11m:1 tli I c-
dcrlo r1pn•nder-s.l r..1pi,.1l11Hl'rHl'.
Ahh1,1111n l,1 certt'zz.i clll' ..-10 si" a,1·enuto p..-r opera
mira, ulo~;1 di S. (i10, Hoscu.
Guarigione di una madre.
l't.·,npu t.1 mia ma11uua ..., ununal.l\\.1 cro1\\c.•1nc-nte è
Jm ..-, a 1..-mr rin>1 t·r,11.i c<l upen1r:1 ndl'n,p,•dalt: tli
Salo. In ,ulle prun,·. , tnl'dll.'1 cumnt, d,11.111n fl'>,-o "
i;;J1t·n1rt
lo l-"l'O rnlt..·rrllo pt>r p.1ruli~1 UJ,!crHe ~ul ::.i~t1..•n111 nl·n·oso,
a soli io ,11111;, 11li :il tn dU<: f't,,rdli e le tre sorelle, tull i
pii, l!iu,,m, Ji mc lì1111 .,11:t più pkcn la ,li np1wna ~111-
qul· IUllll,
<..huk '"·1011.tur.1 p-.·r la nu,1 la1niulia. ~ 1n p.1rtil·nh1r
m,,Ju P'-'r llll·. se la rnan,rna to~,e venut.1 .t 11\\nnc.1rt' !
I),,,, 111 d, S C;1111.111111 llo,.·11, lo pn•c,11 ,, llmll più
J),,, anlcnu·mcni.•, allindr,· c1 ottenesse <la
111 gi-u;,;1,1
dl'lla 1w11ri11i<1nc do:lla " " " m,11nma S. C:i,111111111 Bo -
~t.~n 11'II 1•:-,,;,1uJ1, e dopo +o ciorn1 di ospc.:.•dttll"'. lu rn1a
111,un1n,1 puh:,·a ri.1hhr.1, l'litr\\.·i turti. qu.1"i -.urnplct..t~
llll'Otl' l.!'11,trJ(.t
Era f!ravissimo.
:\\l,n p.1Jrl' sa trova,~, ,1 lrrto per mal.ittiJ ,·omplirnta:
t·nteru, •ltll', mal di cunrc " di fel!atn, ~'On una~.-hi
ancht• <l, nefrn<:. Trusp..n,110 oll'ospc<lalc, il dottore
r <lis,e
pit1 di 1;, che ,li (jun. Te11Leremt1 una cura,
ma non :i,sicuro nulla l rn11ui:1n~t~vi lo scrnz10 <ldJ;1
•nu f,1111igl1.1, tanto p,u dlt' j"Jldl,l\\;Hno il ntomo.
111 m,wi,:11, <l, un fr,,tt•llo .lull',\\.nwru·.1 dopo otto anm
l n,ucai II qrnn cuun· i\\lari.1 Aus,!i:ttm:o: e il l!iomu
dm• lllllJtJ.tin ehhe ini zin l'insperato m1.tlicm1mento e ,I
10 h,1 fotto ritorno 111 famiglia, solo unl"orn un ro' <lo-
loron1c P<'r il fol!,1to.
\\hm,, Ausiliatrice 1·0J,!ha 1ruarire anche mc, da un
unno ,nfferente di ,pond,litt'.
A!,cll L \\ l\\lo:-. l'AG:-.-A.
Contro ogni speranza
I~, nua t·onsortc .-r.1 < 1lp1rn da l!ra11ss1ma maL1r,~
e,11\\,1-,m1unn;1I" m,iliiinu ,·nn compli,azumc d1 depc-
r11nento cardiaco. cd ....s~cndo ~tali inutili l,.!'11 sforzi e
Il' <'11n· 1ki d i,·ersi mc<l,l'i chiamati, mi , irnl~, tiduciosu ,
insieme ,:on i miei l111111hari, a lla SS. \\ crl!im' .\\usiliu-
tr,n e S;1n (;io1.111ni Bosco, implor,111do. per la loro
1111,•n·c"mne . 111 sospm,t;r m1cliorm dal S1cnorc ed il
,ulh1·," nelle ,uc dnlom•c ,. lumthc ,offor1•n~c d1 quat-
trn mc,1. '-,ulfe prÌmlè pare,., che 11 S11,mn1<· noo ascol-
t;1ssc 11· nn,1rc supl'hch<·, mu nui t·un11nu,1111mo ;Jd im-
pl11rnn· i, bussare :dln porti! dcli" s uu mlìnitu 1111,en cnnlia.
Fi1111l111<·11t,, e q11aml11 1u1 10 pareva Jispcrn10, <:uminciò
il ""J11r.110 mn!linr.nncntn cd ut1ualm1:nto: pu/1 attcn-
.!1:ro: ullt• foccenJ,· do11w,tiche quasi n1mplc1amente
iiuanta
t'un 111fimrn 1,,r.i11t 11tl10t'.
\\/111.-1-v-i11" \\110111 ( Ilari\\.
I )o,u, ll'O E L i·< 11u1.~ Vt/\\1 oRA.
Guarita da atroci dolori.
Dopo •c1 luni.h, ,11,ni cl, si1ffcren:(c, finalmc·nte m,
do:ci,, ud una nsit11 nwd1rn co,1n.:tt:1 d11ll'irrcrh11:1 tlc,
dol1111 addominali, d1c non mi da,·11 ,w 11i(1 tregua. li
dottor.· dic mi I i~1111. didn.,rò il ca~11 di~1wrntu, trat-
1...u,ch,,i Ji !!ra, l lc,1ona 1ntcr-n~. Fui r,co, cmta al-
J',.,p,:.lali:, ,lo, e m, ,, .1pprc,tarhnn le cun, richieste
J,11 rn,n
\\111 il mu, ~lato d, ,.,lutt· cm tuie ,fa nnn Jaro: alcuoa
sp,.!nlllt.11 ù, g unrign111,·. è\\lr ri,olsi ull11rn con ~rande
fìdul'III II S t:im ,111111 ll0~1·n, preh"lllldn pcrd,t· intcr-
t·ctl..-,,<: prc·sso :\\lurhl \\tNli,Hrice e 1111 ottl'ncssero lu
i,:uari11i1111e. ,e tuk .-r.1 l,1 1olnnti1 <li Um
lnnunrnti.i, suh110 3 1111J,!linrare, hnn :., cumpleta
guaru1111m·, n~ da tre ,,nn, ho più '<Clltlto I tcrrib1l1
di,turhi di un tempo,
J\\.L\\nt,\\ C:tt!ll~IWOITI.
La Madonna vuole che la onoriamo sono il titolo di MARIA AUSILIATRICE
tempi corrono cos i tristi che r1bb1,1mo prop, 10 bisogno che la Vergine Sant1s-
sin'a ci aiuti a consen'are la fede cristiana.
~ 10..j.

3.6 Page 26

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Scampa da m eningite.
A, pnm, del mese di mt1l(J!io r<J+7, mio figlio Gianni
di anni quind ici, fu colro <la p:irorite. Ln malntt i:,,
dopo :dcuni g-iurni. si af,.!(!111v(, e soprac)Òunsero \\'arie
l.:nn1plil~;1,inni 1 t ra cu i la rn inac..:l~in di n1eningite. Quan-
tunque i ll'lNJici per delicatezza non rni a,·essero detto
tutto, io compresi l,1 1.!r.1,·i1i1 <lelht situazione. ;\\li scnt11
ispirata a chied ere l';,iuto di S. Gio\\'anrn Bosco e ~u-
h1to ne fui cvnfunat,1. Di fatto la febbre nltissimn co-
minci() ben presto a d 1n11nuire, il pericolo d 1 n1en in-
L!itc scnmpan·e e le nitre l(rn,·i complicazioni nun
preoccuparono pi1'1 1 medici. Dn tutti si ehht' la persua-
smne cl"' Don Bosco Santo crn inter"cnuto prodil{iosa-
n11:n1e .1 ::.a )vnn~ il nHo (7i<1nni.
•"-:,',v lta-,1110 di .·l t:a~~1uw l 1'1;.H;cnzal.
Guarita da paralisi alle gambe.
Ero Ul «:un, da un anno e il n1:1lanno prottre<li\\'a tHl-
mcnte che ri ,1111,i paruliz~Hta a tutte du,· le !(amhc.
Suh,10 dopo la Pas qua fu, rico,·erarn ·ill',,spedale di
Llari scnLa akun miglion1mcnto. Es~endu <ln t~mpt>
dc,·01:i di :\\lnria At,~iliatrice " di :-i. G,o,·. l:losco, mi
rnohi ,1 1nm rcr la 1nnm sn,p ir.11:1 guMiginn,·
I.a stcs5a rnatt1na che 1ni tu portata !a S. Co111un1one
pa~quale, suhitu mi alzai: le l,!>1mhc erano tornate sano.:
P la fcbhn: non <,;•er,1 rii1. 171L:\\J1-atc, 1 il pelleJ,.!rin-t12:ido
delle per,ont .imid,c e la lc,n, .:nrdia le 111en1, i).(li:1 I
Con le 111eid1cine pèl?.L?ÌOrn\\'o scnipre, .,. intcrYC'lHltn
I)on Bo,co e m1 ha l{w1ri1>1 !
Cmt<llone/a (Uan 1.
Solo un miracolo poteva salvarmi, e il mi-
racolo si compì.
Dopo ,nlu 1(1 i.:iurn1 da l partq, lui .:olpita <l,1 hrnnco -
polmonite fu ln1i.nante. Versa, o in grav1ssirne <:und1•
zioni, tanto che ricen:t11 i ""Hnli ~..1tn11ncnti, e null'altro
mi rimuneYa che dispormi a ben morire.
Non dinwn1icni la !.(rnn<l,• <lc\\'ozione ch'in ebbi sem-
pre per ,'\\!aria Ausiliat r i,-c e Don Llosco e con , i, a
fc<lc e fiducia mi rÌ\\'nlsi a Ila loro protc,rn,nc. La pro\\"a
fu lunga e doloroso, ITL~ la fede mia e dei miei tutti J,
l~as:1 non venne mn i n1eno.
Con In bron copo lmon ite ,ni si forn1n un a~ces~o
polmonare per c.u i Jove,·o essere opernt:t e fu i a c1uesto
scopo rico\\'er:tta all'ospe<lale. i\\ lu ite .1lt re co1nplic:1zic,ni
,i ~usse1tuirono, frn cui una <lolomsn tlcbitc a tutt.:
e due le i.(ambe .,J in forma sempre gnl\\ e, mn In fed,·
e J.1 fid ucia sempre 1111 furono compa 1:: ne nel mio clolorc
Ebbi una preziosa reliqu ia di San Giman ni Bosco.
e fu per mc un ral-([!io <li sole. Come ne fui in pos-
sesso, subito mi <liminuì la fchhre ~ino a lasciarmi
~ompletnmente, sconl!iuraml<J il rericolo dell'operazione.
che necessarian,entt.-· \\love\\'a cs~erc cseguil;\\.
Dopo qwirtro lunL!hi mesi di letto e d~cnz:1 all'ospe-
clnle, nlla il!ilia ddln santa Pasqua, lasciai quel luol[o
di do lore per fnr ritorno m seno alla mia fam11[lia.
(lru contjnuo St•n1pre a 111igliorare
Ft!l'l'lll'll.
luA UASSETTI FOl!Tl·l\\ATO.
Ringraziano ancora della !ore intercessione
Maria SS. Ausiliatrice e S. Giovanni Bosco:
F nnrio, da E~re rPnd1f\\·H), ringrazia S. Gi<'\\' Bosro
rwr U\\("r fatto rrovar~ lavoro al proprio fi:.diu.
Barhara P~rrrmtr da \\1alt,trate di I cc1.·n, r,mPttt; un'i-'lflerla
a S G rov. Boscu tb ptìnC' di una sti.1 t:nmp11Qn.t i_:t.11.1nr~1..
in ~c.~L!111to J. i r e no\\t·nc. dt t:on,pliùtzm111 nll 1 pl\\•11r:1. \\'CJll
tQSSt.4 ,·e.I a-.m.1
.1/ul'I,, rd /o.'n•1i1dt1 Jl , ,u,n-1, d11 StnipllllJ C\\,n ar~1) r111gnl•
ZÌJno S. (;10\\" Bo"t:n, rerchC lrt loro ca-.u l,• stata hnal1111..•ntc
~- 111~1au dall.i •·omrur~o d, un caro nnl.!;1oktto
l11;:t!a nrnuo h-11. ~ubito klln·nu.•u1t•. J 7-t :1n111. l'nrcrn-
7Ìon,· d1 nuon:Htu all'oçch10 "-1111:-.tro.
Pw /.o/)fiatt; di1 \\lniano rl dm\\.·) nnnunc,n I.a ~ua ngiorn:
d i-1,n hd111nla Ji h ~nni, l.LJ hrmu.:opolmnnit e .
\\luna <"j;,•i ( Tnr ino). per I~ riconqu1f.T,1ta sa lute dl'lla
tic:lia ,·he, ,offt•rt·ntc.- <la ,mni pd fcQnto, ~u:uì '-" puk ,·oti•
rnu r1· 111,nrimm,iP.
r r. (l>ogliam ), p,:r 11-.,, l!;nt7-it• rirt.•,·ure t.· un•or.1 l·n1Hmua
J l fO h , ' l . J l 1 l k .
,~,u/iasw CuJ,nnlu, rincr.i7iil Sttn C1cn·nnni TI•i~~.-o l't>t· ,,1
C"ll:ln!!IOnt.· ntt1.!llHhl.
/.uù.:i,w S111ra (Torino\\ f"l·r le ~razuf rict·,·ut,:. 11\\YOl'llti<lo
la ur:iz1,1 di un 1111p1l'L!'O ~.f.'nu e .uncs tu.
Nr,w /fr11edtlll Jn Pos::tra (T\\ lass a l'arr1.1nn, nr'H!r,:1z1a :\\1.1•
rrn. \\~lS1lia1rin· per a,·erb 1It1arit.1 da colH:he al tc~ato '-~ r1-
d11nat.1 la ~ahitt- nt consorti.'
, I ,·lmitn c.l:1 h.1, ,ua t Ai...rru.:cnto), l.' u-r;lt:1 o i\\lurLt .\\usil1n-
triu.: J)l.'r la q:uflrig1nnc- d 1 un ,·<·spaio .1lln -.pall;:i dt..•stra rnn
f'll•rknlns,.,, c-om"l1c::l,:um1.
Gis,,;;ep/nna l'n,ùa du \\\\nl~uarntro (S,nlia) rmgr,.t.:tm p( r
11 palc-.t" ,1iuh, rt.'l.:nff,ft: Ju '-, ( ;;H\\'anm B, 1s,'u ..h1r.mti-• 1 h nm•
b;1 rdH1ri..tn ll
.\\.-n,!a r Frrwru ru.1·11m,,.uin111 ÙH Roma, rinj:?r:iziano i.;;., C,,o,·.
Bn,\\.o, il pr1mu per uuariciunt' ùn tifo con ril·;1dut,1, l,1 "-l"-
conda pt•r uwtrig,ione ùu forte t·saurinu·ntn nl'n·o,o
~lnQt"ia Ratio 111 / ,uu t/Ì Cn..:.a l0Ut1 {.\\°'ti), t.::r,ttn per lo
!.t. uariuinnc.• d i unn bambina di St'i llnni Jn cm\\ i '-Cnttaturc,
per la bamhinn l{U~lrita d:.1 tifo l! per la. -.on·lla m iracolosa•
mentl' ._c,1111pat.1 da un bombardnmc.·nto
...·luna Sa/,;:i da l'olrnun\\no ('.""laccrnta). rmcrazm ;-;, Giov.
Bn'.'<ol.'O per la ::.:ua cosrnnu~ e bcnl'.\\'oin rirutczion(•.
Rr,u,Jio Cnnulli <lJ Yt:rwru\\ (rorino) nconosce 111 ~ lana
\\u:-.1li.1trice lo s1.--ampa1'0 soffnc-arnento di:I fi,aliuolo. t·he e.ii•
~1rnn,1n1cntè- ave, a mgc:rua una r::unrn cruda
Hmin Cor11a~1 da Ri,nli (Ton110), ~·011-.:u:rn n \\ l a1 i0 ·\\u-
,11i:..11rilt." il fii;rhn (;i:mfrnnço L!Uflntn d:i fohhri llltl'~,:,.,me
L'u ("l,jpriro nttrihuisre ~ \\lnno .-\\os.1l1ntricc In n>rnz1one
\\ Htnrios.a d 1 m~nrmnntah1li o,l1-1cl'.')1i da pJru.· dl.·i part'n1i,
J,,..ltnre '10111,, guari'-cc ùu forti <' pr~occupan11 tlulon allo
<tomaco in M!~uito :1 pn·ghi,·rn J. 1\\foria ..\\usiliatnct>.
JJa,.;a BmhPrn EJon,;.,•if da 1.t:mma (Cuneo), ùu \\ I nrm Au-
'" d iatrÌ(l• ha oncnurn In guariuione ,In unr. dorp;n e 1wricnlosfl
npt.·raz inn~ oJlo !'>llll't1acu t• all':1pp~ndicc
,,,,,,1,,. Una
au.ribL1i:-.c1.· alla potente AuF-iliau-ice la g-uar1-
~inne ùclln proprin bnn1hina.
.·l11g<'l11 .-lpro,io J., Pian, Ji Vallecrosia (1 rnperia), gu11nsce
·o,mcdìurnmcnfc ul l'invncarc lrt protcz.iont· ùi l\\laria .\\u,qilia-
tricc
1/aria Guerra da Lcnc.linarn (Rov1~0) nconnsce m S. G,o,·.
Bus.,nl il suo avvocato pr~sc;o \\ lUria ;\\us1limric-e per la i.:.ua-
n~ione d3 J'Htritonitc con attucco ph:urit·).
f:,dtT Str,111 <l:i \\.lazzolar:.J {Panna) c~pr1111c- l,1 ":IU3 ~ratl-
udint~ ,1 S. G1onLnni Rost:11 per ln J.!Unri~ionc della fi1,!liunln
Hos,1nna da t·nmplicaziom polmonari e per il ritorno del
milntu dall:l prir:-ionia in GcnnJ.n ia
Tiun F11bbia110 (. \\lassio) rm~razia ',for,,1 AuSJhJtnce por
ti rin,·cnm1ento Ji un <>gg;etto prezioso.

3.7 Page 27

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)~ t ........._,,'-..~....._,,..._,,,,.._~...,_,.,......,,.._.,,._,1.._,,....._, .......,,....._.,..__..,. --~
( ) Grazie attribuii~ all'inrercessi<lne della
) BEATA MARIA O. MAZZA RELLO ~
;l,--... •..-..,-........-........-.....,...__,-..,-..,.~.,........,......_.,.....,,__,.""_....-.,..:
r,1:,10ne. t.:h<', coll'aiuto di Dio cd 11>lercc~sit>ne Jd
B"· 1tu l)on1en1l""O S.,vu,, and,> henc ,~un ~orrrc~a nn•
eh, d1·1 mcc.lii.:, op,·r 111ri. Compkramcr lt ristabilita in
~oltatc, dt.•sidero che ~jn rcha noto In urrtzi1t ottenut~t.
1/,:-:,,11/n (Pmccnza),
:\\l!\\111~ ZAHIG~ l'l.
« Grazie, Beata Maria MazzareUo » .
I .a 111111 suocera ·I er1:,;a t ·a stellano n,11,1 llonansea,
d'anni 77. ,·cni,a imprn\\ ,·i,amente colta Ju )!ravl' ma-
Iure l\\!nn si c.ipJ\\'a p1ì1 ,·ii, •·he dice,·:, e tanto si u~-
1tn1vn che ,t medico non ci Jutde p111 ne'<~unn spemn.za
Ji 11u,1ril(ìnne. Rice,ette i '-iS S.icr.imenri, compresa
l"E«tr~rn:1 l 1nzione. In que,.10 rato dur" r3recchi 1tmm1,
lìm:h.-. , enura a ,·isitarla un,1 mia ,11nic-;1, d1e " C'no-
per,.11 nce ~a!csinnn . lt1o rnu:;c adùos~o una 11nrnuJ!1ne
rcl1qui,1 Jell,1 Beata \\Llzzan•llu, promettendo di far
puhhlic,1re lo l(rnzia se fosst' l(uarua. SuhiLO s, notò
un m11:lu,n1mento, clw s<'mpre si 11.:nehhe, ripiglii>
le lorze. cammmò di nuo,o e ricomint·ill a la,orare,
,,,,., dw non si ~">lpìrnnu nncom heni: le ,ue parole.
.-\\d,·"o ta hene· st c<lpi,ce ciò che dice, , a alla ~lessa
e liii<· .,lire funzioni Ji cl11,•s,1 e nnn 1,erd" un minuto
di ll"lllpo Smno rese L!n1zic n1 S,enorc, ch1.· <·1 hu con•
c,·,s.1 \\lllll cosi hcHH l!r,11.ia p,•r i meriti ,: pc, le prcl-(hi~rc
della llt-:11a
I .'11/'J>d(t1 ,lei Rmrn.
Guarito da paralisi.
Il p:idre franrcsc:1110 I,nzY.aro ::vlurn1 On•~d,ini ern
staro ,·ut1,ìto <la panth~i. Lo misi subitn •Ol io la protc•
:<1011, Jdb Il. \\fari,, \\lauarelln !"On I., prel!hiera:
!Ju<·~l:I m.,lattia ta mdto nelle , o,tre m.1111, 1>«nsat,.oci
"" lo "'"u certa chi: s.irò es.1udita
l 'os, mlatti è ,wvcnuro. D,1 o ltre un ,1000 11 I'. Laz-
Y.Mu \\l.1n:1 Orccchin, d1•i111pcl!na 1utt1 i suoi uffin
cl, s:1c,•1dote e s ta ht•ne, ,o!rnnto nella m,1110 destra
><·111, 1111 kl!L(cro ricordo dt·I L(mvc m,iluono,
1.LrsAnETTA D'lrH11A,o.
e.\\ 11lf1en1 Fi(fhr Hurw A.
15.........,,......."-~....._,._.,,,.,,.....,_.,,.....___,...__,,,,....._.,..__..,~ ••-• .,, ....._,t1
) Grazie attribuite all'intercessione (
)
(
) del BEATO DOMENICO SAVIO (
- ~.,-. ,•·•...-,....-....~.-... ~.....-... ..-.... ...-.....~~... ............~:-:.
Completamente ristabilita.
La ,,n,·,·nt<= Ja tc111p11 ,,•,mva Jolnri diffu•i ,d l'ad-
do1n,·. nl,I lun~i <lai sn,p,:tt.lme la vc:ru LIU~t.1, prose-
~ui,·a la .._·, 1n-..ut·t..i , lta e.li la\\'oro. 4uai1du un Clnmo
fu l"oha ola dolori cosi atrò<' i che credeva morire.
l'hi.11n.1t<> d'urgcn1.1 il medico, 4u<-,.1i :tnt:t>m più
J"url,!t.·11za n11 rn, i:t\\'a all•n:;pc.~dalc, dove n,i n~l·ontra-
\\'~ c1tlcoli diffusi àl fc!.~llo. 1mpo~~ihilitatn peri> aJ
operarmi, perchè temcvu il decesso, lunro h1 mulau,a
crn 11v:111iaw. l o rru votn1 n D omenico Sano, 1wrch~
m, 1.11.:i.:omanwssc :, Dm cc.I alla \\'er111t1c Au,ihatnce
e dopo pochi i,om, ero m grado di sopportare l'ope-
Operazione evitata.
l no nostra cani Suurn dl'll:i 01s., \\'cllnrc /lndml.
da qw1lt.:hl' rempn ~111Triv,1 d, c<'rti di,1111hi fr,,ci non
m difforcnti. S, ,•ru ccn-,,to e.lì cunulu 111 lnnti modi.
linalnwntc il duunre q, pronunzi/, per un'op.-mzinnt
ùcl1n1t1ss1m:i. La bunnu Suora s, mise o prC!i('Jre ~un
tuuo il suo fer\\lin· J.,dc il no~tro c.tro S.1nttno Do-
mcmn1 S.n io. pcrchi.• lt• facesse la l(rairn dì e,·itarc
l'opt:ruzione.
I.., ~uc prc.ih,...rt· non furono rn nhe 111vano Inlalt1,
dopu quakhe .iinrnu, il dottore i:un111l,• '""" assicu•
n, r-, che con altre cun· ,.i pote\\11 eliminare l'op!.'r:1r.ion e.
<.hiesru a, venne nel 19++ e tutruru la Suora gode J1-
.,.cr..·t.1 ,ilute.
,\\fodras (I odia I.
Suor Trm-,~ \\f11110, F \\1 . .-\\., !,p,•lfrirt·
-..
Frtl•,i r·;,,oria c, ·rcn11no) rinl,(rllzia per ~uori),(inJH: <li gn\\v('
mul;\\lthl, ottcnutil {H:r mh:n·'-··•~1nnc ùd lh:1Hu Dnmemco
Sann. p<"r tnez.z,\\ di un,1 ft'"rvori ,:,.a e tiJw··inf4M no\\ c11.a Jj
pnu-hl,·rr.
rdrt>lina t Crutina .<;riabllfl1111si~ da ( \\ ,ni,·atri, rineraziano
11 Beato Domenico :O,a\\ in J't:"f 1'inas~ttato rll:uptro di una
prn~:\\a ~omme di du10..ro
'J ,rtiitl (ììui'olt'/lo rint,H,'7,hl 11 Ueato I )0111,·nit·n Savio ptr
In !!tl, 1r1~mni• ~un t.• dt tlt1l' 111poti.
'!i''-'~..,,.,.._,,,._,'--"'---,~-✓-~
~ ~ Grazie attribuite all'intercessione del
) SERVO Dl DIO DON MICHELE RUA (
r:, .....,.~__....,......,,......._,,...._,_~..--.~..---..-----#-,..-......--..::.
Chiara protezione.
<. on ri1,1rdo ademp1n l:1 mia pmme•<..1, per grazia
net:\\ ut:t ancorn in tempo ù, L'Uerra.
!\\li crn me.ssa ,Oll(l la prntezionc del Scr..-o di Diti
Dun Michele Ruu con 1uttn la mtR fam,i.:lrn, promet-
tendo un'offertu, -.· d ,I\\ esse s,·amp,Hi d:il tcrrihik
llu11t•lln. l nfau, rulli fummo salvi, an:,i. unn persona
cnra, 1ro..-andosi pro1,rio c_qposta nl"I pericolo, più d,
una ,·olt:i. prodi11ios.1mente si può ùirt", fu sal..-a. e<l
i< non l'OS>O attrihuìrr (JU<"IO che all'intcr<'e--sinne
d, l>on Kun. di cu, 11ì:1 altre ,·olte ho •ptr1mentt1to
l'u1utn.
l/11rJ.!n/m•e:;:;,nr, ('1nn11,1).
Plrt<l,.\\ \\'ot.l'ATl.
Esami beo riuscili.
'-on pote, presentarmi nl?h esami omh del irruppo
lctrcr,1rio perchè !.'ro indisriosra e riccl'elri dnlla scuola
uno proro.(a dal t 8 nl 2,1 u . s. Nel mc!lcre in ordine
la posta, ,·i tro\\'ai un LJ11flr11ino Salesiano, lessi le grazie
uttnbune per ìnterccs•ione dei \\'ari Santi e mi venne
l'idea dì pregare il Servo di Dio D on Michele RUll.
106 -

3.8 Page 28

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Infarti cominciai le preghiere Ùe\\'Ot:unente, chieùendo
ul Servo di Dio la grazia ù1 smre bene per gli ollo
µ;iomi che ave\\'O a djsposL,ionc per la preparazione e
di riuscire a prendere la suAìc,en,a, promettendo di
fare pubblicare la ura,ia e di inviare una offerta.
Il 30 li. s. 1ni reca, a vedere i quadri degli esarni
che a,·e,·o raccomandato a Oon \\,Iichele Rua e trovai
che i miei esam, erano andar, henc. Ringraz10 perciò il
Sen n di Din <:on molta riconoscenza
Cm:e::zo (:\\'loden::i). 3-vm-1950.
SILVIA PACClll0:-11.
Soffriva in modo spaventoso.
Era il 9-1x- u1.;ù, m,o padre, allora quasi ottantenne,
soffriYa in modo sp,n cntoso per asmu cardiaca, e per
altri malanni cht: lo .:,a~r,crnYann. Curn su Clii e: a nuJl,1
$1 riusc,vn. (Juel µ;,orno m, giunse il Bvlletri110 Sah•sumo
riporianrc una hella l(rnzia ottcmlla d:i Don Rua in
terra di missione, cd 10, sebbene tutti giudicassero
quel la di mio padre 11na s ituuzione disperata, mi ri-
volsi a Don Rua. 1\\11 fu veramente padre. Tre ano, c1rca,
<lopu, si npeteva lo stesso &paventoso spasimo: rinn,wai
il voto chiedendo n l)un Rua d'1me1 ven1re nuovamente
e <li non pcn11l·tterc che rnio padre morisse cosi, in
rantn sofferenza. Nuovo intervento benefico. i\\.Iio padre
il 18 mar7.o t<JSO è passato senza dolori trnnquilla-
rnente da questa vita, sciolgo il mJO duplice voto. cum-
rnossa e riconoscente.
Torinr,.
f..STl-:ltlNA J\\1ACCIN.
Subito il disturbo scomparve.
Dt1 molt, a1tn1 soffrivo un piccolo disturbo :il cuore
,-he m ci:ni mnmLnti m, 1mprcssionnYa rone. Due anni
fa, avendo mand,1to un'offerta per le Opere s:tlesiam',
ricc,·cni. ,-on la risposta, una immagine del 8crvo di
D,o Don Mrchchi Rua, ma, da me conosciuto. 1\\cl
medcs11110 istante 1I disrurbu scomparve e più nun
lo risentii. Gli sarò sempre 1Jconosccnte e pregherò
ogni 1-(iorno per la sua heatificaz1one.
C:a/ciuato ( Urescm).
~~.,_.._...,.._.. _ ✓'--''-~-...._.....,_,, _.,...____,~.........-,.__..'-~..__,....._...fjl
)(
) Grazie attribuite all'intercessione del \\(
Servo di Dio Don FILIPPO RlNALDI ,
)
\\
.;Jl~.....~..--.......- - . . ~ ~ , . - . . . . ~..-.._-..._~...-~~.,..-....1::
Tre giorni di assopimento.
L'anno S<~ors.o, e preci~an1cntc alln vi~ili;.1 dell'inizio
dcll\\1nnn orutori:.1no, 1 gio,·an1 pìlt gr:1ndi dell'oratorio,
1n<lustriandosi a preparare un;1 , J,!inknnn gigante per
for giocare ail'1ndon1nn1 i ptl.1 p1c-C"oli, ..l\\·c,·ano nrato
nel cortile ddle c,,rJe all\\1lrczzu ù'un mt.·tru. I,• quali
do\\'C\\•i\\no sen ire alla d1.:hmita1.inne dd cn1npo lii ~1oco.
Alla ~era, doro Ct"na, ah. uni ral!nzzi, s.ta\\'ann Riocando
;I
ping-pong,
qu~11H..io
1
s<.:hfrz:1ndo 1
pre:o;c,n a
rincorrersi
L'uno di essi rw.u..?i luc•n nel CPrtill' nclL1 ~1..·,uiuscu~
ni,,. e, non :i, ,·ndo , l.'duto le ~orde, ,·i bartè , iolen
temente contro, tanto da essere gettato a terra , "erso.
Subito sollevato, sembri, solo un po' intontito. m.1 poi
presentandosi sint.omi non affatto r:1ss ,curant1. ru por-
rato all'ospedale Mnurizinno. :-o;embrant che ci fosse
un pericolo d, commozione cerebrale, data la tendenza
11cner~le all'assopimento, che duri> ben tre gioi ni. I
medici non si pronunciaYano e rimune\\'ano perplessi,
non na,condcndosi la possibil ità di gravi conseguenze.
Nella caso. per la l{ra,·ità della situazione, il D1rct-
tore mccom,mdò il gio1ane ripctuwmtmte alle preghiere
ùella comunità, interponendo l'intcrcess,one dd ser\\'O
di Dio 11. Filippo Rinaldi. Le nostre preghicn· furono
esaudite, e il mgnzzo, dopo alcuni giorni, pote tornare
a cosa completamente guarito.
Riconoscenti puhhlichiamo la grazia, secondo In
promessa fotta.
Tur1110-Cmretla, 9-x-1950.
l)_ El'Glo:NJO VALE:-ITINJ, Direttoi-e.
Potei partire per la Cina.
Il 6 gennaio 1948 dove\\'o pnrt,re dal!' Italia per
Shanghai, qunnùo, per un ncci<k-nte cupiiato al la Com-
pagn ia che dove,·a trasporrnrc1, e pe1 la scarseua dei
n1ezzi di coJ"nunicazlone, lil rartenr.a venn1..• r1n1anduta
eh qu;tlthe mese. Questo per me era mori,·o d, gnw,
inconvenienti. Non poremlo fare a ltro. mi ri\\'olsi nrn
una nmena a Dnn R,naldi; ti nono giorno m1 ~1un-
L!e\\·a ntJtixia eh<: si èrH t1 ovato un n1c:.:io inasp{..ttatn
A\\'evo pure chies10 a Don Rinald1 chC' mi assicurasse
della ,·olonti, d1 Dio, facendomi part1re in un giorno
con.s:1crato a l\\hria SS. e hbcrnndomi, durame il v1ag-
g10, dal benchè minimo disturbo.
:Vii rmha,ca, 1nfott1 il z febbrato e durante, -1-0 i.:,orni
di vrngl{IO godetti ouima salute.
S/1r1111~hai.
Don At'HILL.E COTTA
Allievi ed ex allievi.
Tre segnalatissimi favori debbo atrrihuire all'ìntcr-
ces.sionc del Servo di Dio Don Filippo Hinaldi·
Uno dei nostri allievi esterni della ~" ;unnas,ale,
in ricreazione, ebbe uno deJ.(li occhi cnlpitO da unt1
pietra gettata, p~r brutto scherzo, da un suo com-
pagno. Varie complicazioni sopravvennero, sicchi:, p,•1
due mesi, fra atroc, dolon, .,;i ,·ide 111 procinto d1 pet-
d.-re l.1 vista. Promossi una nu1 cna al Servo di Diu l'.d
oggi d nostro c.:1rissi1no ·,llie\\'O è tra I suo, con1paun1.
~ontinunn<lo, alacremente i suo, studi.
z11 Altro no!'-tro all1cvoj cJc.-.Jh 3i.. g1nnasndc1 -:;.1 \\':de
all'orlo ddla tomba, pc, causa d1 una emn,·ia1;1rn rihcilc,
provo1•;1ta dall'estra.tione di un dente. Anche questa
volta, ,I Servo di O,o, ,n\\'ocato, fece sentire b sua
protezione.
Un g,orno d..ll'nnno sco,so, doro pranzo, accorse
f, e1tolo~o il nostro ex .1ll1cvo dou. Alois,o <\\ranit>, D,-
retrore anche lu, di un Collegio m emù, e m, suppl·cù
di rec,1rmi presto all'ospedale d, Pronto Soccorso powhè
uno dei suo, allievi esterni. quundo 11torna\\'a u cas.1
,u,1, in h,ciclctrn, era ~t:11n in1·est1t0 da un'aurmnobilc.
i'rova1 d povero n,1gnzzo 111 lìn Ji vita. Il medico dichiarò
,I caso ,lisperato, gi.1cch~ si tramna di frattura della
hase. ciel çranio. li 1!10rno seguente. leg~t:nllo il LHOt...
ro7

3.9 Page 29

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o.ile-, clln sorp1csa appresi chlan1ars1 ìl rat..razzo ~-\\k,ne
L·hmrit I .opc7.. Era stato nosrro all ie\\'O, due ann, prim,1.
Scrissi nllom n suo padre, e quel giorno stesso
dtss1 nl!'li all it\\vi che ~1 un·ssero a rne 1n una no, cna
al Servo di Dio Don F ilippo Rin:dcl1.
0(!l!i Alcine è s,ino e fonc, e continua I suoi studi
tranquillamente.
Ru{fp (Brasile).
L'I.A!A l)F ArHOl>UE Rf'LCIIIO'IP, Direi/ore.
Feli~e esito operatorio.
Colpirn da morbo ,·iolcnio do,·etti essere trasp<>nam
d'u,genza all'osped(1ic. l'\\on potendo cvirnrc l'inter•
, ento chirurJ.(ico. che si presentarn L(rave data l'etil,
l\\dtiss1mn pressione sangui1ma. deholczza di cuore e
pl'rtos~e, n1i rJccnrnanùai a Oon llinaltli, pn,n,etccnc.lu
un 'otfert,1 e la rcln1,ion c sul Unlletti110
Contro ru11c le prc\\'isioni dei medici, potei soppor-
tare l'operaz1on c senzn troppo dolore e. nel (!ITO d, po-
clw ore, sopportare anche inevimhili conseguenze
superando oJ{ni pericolo. con 1nen1Yiglrn dei nleJic1
stessi. i( scompars,1 persino la tosst!. che da ult rc• (, mesi
nll IOrtllt'nta,·a.
Gnita al bUlm Don Rinaldi. :1,fompio il mio debito
d, riconoscenza che però non n,ra qw.
l.11,:,1
Tc:111;,;1,A <.:11 i:ro,1.
Fede premiata!
l\\lia fì.(11:1, l\\larian!.:el:1 Finutti, di anni 10, fu co-
stretta a tenere ,I letto per 6 mesi.
Untt fortissimn anemia le produsse l'indebolimento e
la roltura d, molussimi vasi capi llari, minacciando la
st'tlicemin. Da questa paurosa prMperùva si pas~<> alla
polmonite, alla nefrite, alla lesione renale.
Il proressor Rohcno Salassa curante (che non lasciò
nulla di intentato e che ebbe tutta la nostra tìducia l
aLI un c~rto 111omc.nto t.1m1nise: 11 Tutto cl6 d1e è in
pmcre della scienza ì> stato fatto; ora biso~a avere
molrn fiducia nd potere di Dio,. L'a, emmo, ~ tutti,
compresa la piccola ,,mmalarn, ci appellammo a l\\laria
Ausiliatrice, inLC'rpo11tmclo J,. \\'a lida inrcrccssinnc del
Seno d, Dio D Filippo Rinaldi
T,a I\\ l,1donna nccols,• l'accoraLO appello, e mic, fod ia
gradatamente si ristabilì e gu:iri.
Tr,nnn
l'imrn.1gint: ,·on rel1qu"1 de ll 'amato Padre, l'appl, 111
in modo pan;cowrc su ll'as<.:cssn polmonare, che Ù,l\\·.1
s,·r ie prcoccupazinn,. supplicando 11 buon Padre d,
av,..r pietà cli mc.
Ed oh, prod,.iio ! Con mero, ,dm dei dottnn, che non
rr,1 <ldvano pitt che poche ore d1 ,·i1a, incon1incini n
poco a poco H n1ig-liorare; anche l'uscesso in poco tcn1p<)
~i risolse scn7..a intl·n·entt) chirur1:rico e senza esn·aziont:
dd pus.
Dopo due mesi di dt:gcnza all'ospedale potei ritor-
nare, f-uori pericolo, con g,oia, a ~izza, fra In stupore
di turti. e, dopo appcn,1 pochi mesi. potei riprendere
il mio ufficio e la , ita di comuniti,.
Grazie, o Padre buono l
.-lf</IIÌ, I 0$0.
Impiego insperato.
"sprimn la mia riconoscenza nl ~,gnore. che per in-
terct'ssion<: d1 Don 1-ilippo Hinaldi volle l'nnccùermi
la grazia cht' qui segnalo.
Allo sbarco inglese in Sicilia nel llH3, ,eni,·o grn-
h·n11mte fcritu da schegge di proiettile da cannone.
che ,rn procura\\'ano rollura dell'osso m.,scellarc si-
nistro cnn tr,1uma alla vista. Sottoposto a gra,iss,m,
intcrvenli ch irurg,ci, sono rimasto offeso alla faccia
da fistola s1lival'e tuttorn ,•sistcnte. Gr:ito n l Signore
per a"~rn11 s:dvalO la, Ìtn, rcstm•o, per altro lato, afllitto,
pcrch è 1-, mie stesse condizioni fisich e mi :l\\·c,·ano
messo nelle eondiz,oni di no n poter riavère la\\'oro
Di~occupatn J.!Ìfl clà circa 4- annr. senza ncssluHl po~sì-
bilit~ di risolvere il !!nl\\ e problema, veniw, u cono-
sct.•n..• qw.tntn foss(" pou~nte presso il Shtnore la intcr
cessione del Servo d, I)in Don Filippo Hin ,Idi. A hu
ci rivolgem1no in fo111i~l i;1 con una novena. Quc-stt\\
\\·uhteva aJ suo ottin·o ~inrno che inspcr:itanlentc 1n1
, eniq1 ,·,,n1tmil.:uta la n1in a:-,~unzion c rn,\\·,·isori:1 in
sen·izio r, res,o un ente- pubb lico. Con ti nu:.1111n10 a
prc~:.He DCln Rirn-tkli e 1'11s~unziune prcn-vburiu nnn
tard1) a di\\'cnirc assun½iunc dfctt1v:1 e di ruolo.
Altrn grnndt· grazia at t,mdu d,11lu intcn:cssiunc dei
Servo <li Dio per Ja uu,c1rig1une dl'I pusr·um1 nperatort
(lìstol,1 e r-rnuma nlla , ist;1 ). Dorr\\·1nùo pereii> anche " Ila
Faini,diu Sa les,ann il conforto della preghiera per que-
-;rn g-rande 1.;ra1.:ia.
Gni:lia1111 c,,,,dj,•ri"t" (Enna).
A 'ICELO FOR:-SO,
Temevano imminente la catastrofe.
lt 1" ottolms 19~~ venni colpita da tifo. Fu, d'url!cnzn
t1nspor1.:1ra all'ospedale Cottolcngo di Torino. E~gemlo
i) 111io stato J,e(?r!iur11to in se.l[uito a con1plicaz1on1 1i-
sc,>utrat~ (pleurite, ascesso polmonare, nelrire, flelnte,
fchhr, rcum,1tichc e intestinali e un lorte soffio al cuore.
clw m rendeva doloroso e difficile il respiro), lu• d,-
ch1mata urave, e ,n breve 1111 trovai m fin d, , ira J\\li
vennero amministrat i gli ulnmt Snciamenti ed ehbi la
grnzia eh pote, pronunciare, sia pur privatamente, 1
sant> voti perpetui 111 mticttlo morti,.
In rul, continl{cn7,c mi ri\\'olst con tede n Don Ri-
n, ld,, a cui m, ero affidata fin dall'inizio delln nu,1.mia.
Avendo ncenJto da un ,·enerato Superiore Sa lesiano
:·lmw Gr,//o d., \\',dva::.nnt..· (Vùm,:) .. urara •ti Si:r,·,1 ùi Dio
P . Filippo Rin11lJ1 ))c:r Lt ~u.trÌL:turw <lu dolori n:unrnlin
L.101.un Fcn-,1ron1 da ;\\lilnno r('nl.lè noto l:hl' 11 St:no cli
llm D Fil ippo rt,nald, ha ta110 trmare In casu alla fiul,a
h,, proh•tto il rnurito rn..•11..i U 1flicile orwrnzrnne d1 un rumort
rnali'-!110 m h1h;c•1 ~d hn ridonato n ll'1 ,1 rno, m1cnto del hnu.--
t.'10 l' Jtdl11 ~.:unha ,11,1-.tr;t.
.\\lww c;,nr,,a er1ppa, <l.1 ~rrch1saCCt.' (Cost:nzu), C: l,.!li-lt;)
a Don Filippo HmalJ1 per l.., uuari~ionc da cTu,·is:,ima 1on-
s1ll1tc
A11gdt1 p,.11;u,,-,, <l11 l'nmpora Giov:11,r11 (Co,~n2:1),
ringraziR Don Filippo H11,aldi per il k lkc csiH) <lei conl·or-.o
<Jto1,amm G,lmd,► da La Srcz1:1, è crrarn a Uon Rm11IJ1
Pl't
l1
t.'"8ffH.:
brilhmtemc.·11tc
supc:rnto
l 'uu Cau,,/Jjjffl ùi Suln1nn,t r111L'ra1:m 11 Scn·u d1 1)10
l>un Filirrt• Rin.ddi rt·r il buon c~ito ~cola~1icu Jei suol
alli~vi
108 -

3.10 Page 30

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ANIME RICONOSCENTI
( "i Jw,mu tfgrtal<110 gra~ze Otlt!tlllte per Ùlll'ras~·iont' di \\fnrù1
Art~ifìntrirr t di s. {]im. a,wi nusrt,, dtllfl Rt•alll J/az:wrr/fo
dt!.gli olt,i Ser'l.·i ,ii Dio - ulr1111i lt1w110 oni'ht• un iuw rd-
{,rrt1 pn lu crltibra.::iom• d1 sunlr Jles.tt• di ,inttraziu.meu'o.
P('' lt Jllssiom' saluiaue o p('r 1,/t,,• operF di /). /ltM'<'" -
I \\t.'fllll'llfl.'
..\\dinolfi F., A. G., ..\\,mi, :'Il.. Aimone ;\\1., . \\lbcnin, (; .
,\\trnrd D. V
Bald,zzonc F., llnlln,sn C. e i\\l., llnnnud, A.. Bcllorn R.,
Hdtrn111 1110, Berta :\\I., Boss, I\\ I., lliun.-o \\., ll,ddnu \\I.,
B1nto \\I., Tiodrido R.. Bonalun,i (.',, Bonl!tnrn1 \\ •.. Boras.~,
I... ll<>rr<>n, ci., Bosco \\1., Hossmi T., Bo-so l .. flntta \\I.,
lforzoni 'I'.. Umida \\I. e B.
l'nl,o A.. ('nn,kla .\\., <:anon i\\1., Cnrclli \\ ',. ('apriolu
C., l'.1rdinal R., l.irrcrn F .. Casa F., C'nsa111l\\·,1 L., (',,tn la-
nouo \\T, F., C:u~miu (;-1 Ca:,.1.ola I)" CazzuL.,ni ~I.. c~n:J P ,
l',-ol ,n E., (\\·1ru1i \\I., Chh•ffi1'n, Cimm11rusti ,\\., Cmell, D. ,\\.,
C1:-.1 :\\l.1 Ch.u..1, Coda P., Cu<lifac~ c., Colu111ho ·r.. L'o1nollC1
:-.. Coniuui: ('h1l'SR, .\\1\\onj ~ Vn~nino, ('osçi::, (].) Cron I ..
J),dlino (;., Dc llcncùctll B.. IJ,·ll,1\\'allc T., IJdpiouu ,\\J,.
l)t•ma~istris --r.. Ot:m:1rtm1 .-r.. D'F.ramo A., l)c:--tt.:foms
'-.:., IJc \\\\a \\ .. D. J·. IL
E. IJ., E1l,•na E., Ennna.
T-okh1 S .• ·Fan,.. Horrn, Brnmhilla, (\\1~amor,1rn. l'nrradtnr,
J )çrnart1111, {j,1llo, (~nrrd l .iht.:ra l' 'T'artdhn1· Fnutt.·ll1,
1·,w... rn ~-. Fi..'rn:rn B.. Ft~rrua a., Filippi \\., Fiorito A.
l 'itl1u I'., rorna:-.c.•ro ì\\f., Fr~lnliH l ., Fr,H1fll \\., FrH-.'.'ollh· (
c;ahha -.: .. (;;1llizinli .\\!., Gall u con1u~1. (;,ili< \\i .. Gn11 -
l,ino c.., c;,,r..,•ttn G, G.1,ti .-\\., G:1v~1zzn \\ c;.l\\ll ln ( , ,,
1
Ct~no\\1\\ Il., G. e;.,, Giat·omcrto C., C1annont:- \\, Gin<J-
lino :\\1. 'I'., Gioù~t G .. Cioin .\\., Giori!elli I. .. Girar~li C ..
(,irnudo L .• t,;iuc~1nino \\I., C1uli:1ni Z .• C. R., C~uarnt.-ri \\f.
(juf:lu.:lrnml'tti I.
l~ola R. e ,.\\ Pastoff.
L. ,\\ .• Ln t~L'ngo \\'., Lrmdo lurn l. 1 l.::1111..-ra <;., Leone l.
'\\lnlmo J\\1.. ]\\Jardu•tti 'I'.• :\\h1 rchl·lto .-\\., J\\lunrn P,, \\la-
:-.nln I·., \\]a:-.~.1no ì\\1., \\lns~ob (,,, l\\ lri-..,~U<''-·n 1·.. , '\\Ja71::1ot1
\\ , \\I. B.. \\lcgnu F., \\l~1w11,, \\1 .. :'Il. 1\\ 1.. \\lnni,11, e;
\\lun11nme R .• I\\. lontn.1,·rh10 <-T.. :\\ Lunari '\\I., \\lu:-.to D \\I.
'=iuta R.• '\\'\\•gri A. ;\\ I , "o\\·n A
<)hrnpit·ri I .•
P \\nnn. Pukmontc "\\' \\',, P1,:ìl.1 9 . . P,•ìrt.·tti I .. , Pc lh:s-
,]ni C., Pt.-saro \\l., Ptscangl•nio T .. Pt.·tit1 C, J'i;1 ptr...,0Jul 1
P13n.u G., Pit-ro , l'ilnth.tto :\\1., Pilnt G., Pm.-ht·ttino G ..
Poll•tti \\1 :\\ ., Pontit~(•llt P., Puvt•ro S., Pozzi H.. f>rt.•vih1h
A., Prol S. l" G.
(),umrucn D.
Raddino .\\. e F., He1tl'n E., H.11rnicnn1 R.. lbm,is,·o n ..
Hnelli T .. R"·e1t1 U., Rn,i.lio T, R,ccu S., R,l!otll \\I.,
Rmnld, \\1., Rinu, I.., Rizzi E., !tosso T .. Ho,taL'no D. t
Huhis l'., llu,so E.
San~Ol' ..\\. 1 ~ani.o P., '-ica~liri1ti C .. ...;.e.i la G .. 1..ìC'nhant,• \\'1
:-.pinmdio I,.
'Ta!iSI (;., ·ravt•(lhiH B.. Tncno C., Tuma-.-.n,w 'r'nrn1
I.., 'T'ras1 \\".. Triuliu C .. 'frin..:hi....ri l'., T.-i, i,di I.. T, 'l'.,
Vn llolina \\. e i\\l., \\ "andini D. G., \\'anJ1111c I... Vnndont
{. .. \\'a~sallo P .. \\ 'iolanJo C;.
Zacchera D ., Zanl'hi C.
IN FIDUCIOSA ATTESA
Uarcommu!tmuo ralrlm11u1/e alle preghit-rr di rulli , der·,,ti d,
ì/orir, ~lmiliarrhr. /( Je,iru nli ftè"''MJl/t! t.' lr foro /)articolan
i,rlt'll:!10111.
Badon;h1 F., l.ltJnco .-\\., Bos,·~• :.\\I., 13os~etro e;., Br.1gantt.•
' .• <.·amt.·ra E., Can'wrn ~-, Carnpi1.dta D., Cu~a J4.• ~r.. Co-
villlari \\ .1 l'1.;nn P. , Ct.'rrato F., CnrJ...~ro fam. . Corint) C.
t·ostanzo I., Crì,tìno <..;., Dt:nti-.., rt•r-rt•ro T., Frn,so G.,
G,udioròonc L. 1 G:.lllo Il. e :\\I., Gsrzt."no, Gioannaeu \\ ' ..
(;1u.1.uaro !\\1., G. :\\ I.. Lts~ G., i\\larnnzuna. :\\Ta-=.sano \\l. ,
·r.. '.\\I. B., \\lilecto L., M. :\\1., :'llunwni ,\\.. Nc~r, :\\., ObaJon~
G .. Pacotto I .., Pc1ram \\I,. l',·,rt.•ttJ L .. Pi:scalll!t.'111<>
P1·,nt1ct<lli P ., l'rovcrn :,,;,,, HOl{.J.!'.L'ro J->., Hollmo H., Sac,·h1.
S B, ::;ca,,h,en l\\l.. Siro \\ , :.,urra L., 'l'ardi11 \\I. Te-
sin \\I., ·r,.-~tori V., \\'~u.:nino. V1g11olo I )., Violan.111 G.
NECROLOGIO
SALESIANI DE.FUNTI:
Silc .'-1.\\CT·/,C) G.17.7..1.\\0, d:i :\\ l n lt"d" 1in11wrrnl. t a
\\'nn,7,zl· (")avona) il 25-XJ-TIJSO
l'nn..:1~limn d" S. Gmv. Uosut, l'lltro n'-·lla (. onurt.·L!.Wl11nt'.
LTc-.m1n Ui prt.:uhiera, o-.,ervan1i-.s1mn th.. lln \\lta !"l·l ig1n~,1
Sflc .l.YTO,YTO T01U1, Ja l,uarJ,a 1:-ipaun.11 I ad
\\1l.'\\'alo (Spal..!n~) 11 1:2-,-1950 a 7S anni.
Spirnn Ji ,thnl'~azin1w. ft..'.'J,· prolu,,J:1, 1-!f',indt· rit:t:1 c-
..;quì~it..i ~1.·ntilt.·zza 1uro110 le t::anutt:ri'-ila.:ht.· c..11 qU~!-.1 o dt.•l\\nn
tiulio d1 Don Hosc:n.
Su,·. 1'().lf ISO ( 'SST/f;R, da Snn11,1uo d,· ll.1r,1<ltr"
( \\n!t:111mn), t n But.nw.i \\ire.. L\\r1!1:n1ina) il .~-,.-r11-1,,.50 a
7~ .inni.
VL" ro Oq..!::1n11:zt1lor1..• lavoratort' in~tnncnbilc, fu J1 L'nt1H.lt'
niutn a l f'è"\\.do D. Gn1s1..·pp<.: Vt.•~p11,,!ntmi prr l'oq,!nn1:o:az1one
delle scuoh: nella R1.:puhbl 1cn .\\r~l'ntin.J. F1..·dd1-,~1mo -illc
pr.irwhc <l1 p 1ctit.
Sor. S1'l<"F.1,\\0 /()['Tf.O\\' , da llur;,o dt O,ma 1Spa~nn),
·I ., \\'al,•nza (Spa1ma) il 1h-x - 111;0 o h7 anni.
'-d pt"riodo ùdlu lottn, :-offl·r:-l' 1w1w· rnornli e lisu:h(: ndlt·
prìg10111 Ji :-ìp,1gnn \\'111nl"' un :muco 111;1n 1rc.
5io, /('(;('STO l<.--ISC'J/1, da 1\\11111111, t u ('a,1,·l ,k
Hn 11i tBoloJ,.;na) li 15-,-1950 n 65 anni.
Zt·la11tt· ù1n•tton· di Uratnri. \\"1 ~rt.'"<" çnr, ('llt11-.i.:i"IT°ln lt
-.ut.: h,.:Jlc Juti 1.· JunuHt· la ~tH.:rr~1 H\\ rehhc Jaw ,·nhtrH ic.·l"t
In \\ 1rn 1iL·r i -..uoi p,,rror\\·hinni.
Sn, (;JORGTO Pff:'Sll 'I<, da I .onkay l~ ilesial, t 11 1!,111-
~alnrc tllidrn) il z. 1-1,·-11145 u (lo anni.
( :nslH·llu pa l11n~hi anni ., lt-tto fu nurahilc ,·s<·mri" di
r,.1 i1cnz11 ,1 tu! ti.
Sut. FU I:\\ r"SC<J Fl:Lll', da (;cruna (Spn!!nal, I .1
".'.a!!t:r<.:oil l~u<l-lrH.lrn) il 12-,·•lC)SO u 6 1_ ..inni.
C'h. . l.\\DRH.l Ji()l'ILT,/il<, dn Vauderens (S, ,auul.
,l T1rupauur (Su<l- l ndiul il , c.1 (~hhraio rq+4 ;:1 29 anm.
Ch. l'l·.'/./('/ l.\\'0 Fii/li\\ •/1"DF7, da Saucdk !Spt1c1rnl,
i- a :-,ic\\11Ia {Spau.1\\0) il l'.,•lX-tc)50 a ft.J Hnrn.
eh. T0.11.ISO O' SI/F.il, d., Tiuuifanrc (l'ork-lrl.rnd.1).
t a Hum hov (Indio) l'X-1·-1q41 n ,r anni.
C,,ad. r,,·oJJORO nl •t,L.I , dn L,·,n1<n (Sl,·si,1 Sup~r,on•l,
+ ,1 t\\11nh,1 ( \\lato liro~~o- Bru,;;,1ll'). il •J-IX-H)50 u 70 .rnn1.
\\mù In l on1.trqraz1one con nffctto di tiuliCl, <.hmdoll'." tutta
la :sua mstancohilc nrtiqtf,. I i s uo cu.stantt.· pcns1\\.'l'O 1:r;i 11
h~·nt" ddla L"onl{rq~~viom:: e dc~l111 m ,-..~ionc- del :\\LllO (.~ro~--:o.
\\',·ro :--alt:si,.1110 modl•llo nel lavoro r: ndle ,·ir-rù dtd huun
n~liJ..dr'>~n.
I ·,,,,./. GIL'SJa'PPr: I.TV -1 l?f:S da Churriana /Spa1.t11a\\,
·f· in l l rrcq il 15-\\tlf•l•JSO ol fuJ <111ni.
1'n.t'>l'orst· 4; anni \\ldLl .:;ua \\'1rn n.: li~iusa -..,·rnpl"\\' nd ,·ol-
ll·~10 ùi li 1n•-rn, 11'1 fa!ltidin,l·, umili c.- :-.\\'ariau.: mnnsion1.
tutte ,11rnpi1.:rn.tnlc con umilt'ù e prct isiune. Sol•l 1I Sìl-!n'-fft:
lono~t..:L" i -.ctvil!Ì rt~I al colh·Jlit, di ,ua abitu1:1.le <limor;c:1.
(',,,,,1_ (;J.\\'0 B0/1/JlS, dn l'erl'ure,e S. ('r<>n' (l'uùo,·s),
t ,1 Citrnddla (l'ado,·a), il z3-x1-11150 o 40 anni.
t c,,111/, G/(H".·/.1\\'XI ,•ISl-'INI, da Sa\\'1t!l11rno (Cuneo), a
Ilio G r and,· (Argcnuna) il 3 1-\\' lll•"JSO a t/O 011111.
\\ 1sse 36 ann i nelle m1s~iorn ddln Terni del Fuoco, n,·,·e-
randosi. cosi, In profezm di S. G 1ov Hosc.:o: .And rai lnntnno,
!( n1ano, \\·1vra1 l unghi anni e snffrinu anche molto per il tuo
henc •.
('011d. FRANCF:SCO Fl>'RIU:'UO, da Pralormo (Torino),
t a TormowOrator10 11 ,:1-x11-,950 R 76 anni.
CnnfnH\\·llo amm1rl"volc_o per il suo spir1to di ~acriticm e
In resi..;t111nza J.l lavoro, pi0, rnnil~ wmprc.
l
LET T U R E
CATTOLICHE
"DON BOSCO "
l 11Jinzzurl· ~l• ahhonanic.nti (I tnha. nnnun L. 600~ ~cmts.tralr 1,. ;;oo - E,;;tero, 1\\nnun I~. 800:
-.cnlt.:!-itr,--ile I ,. 4-00) ,111' L\\mnunj..,.trazi(Hl~ ddlc L~rturt C'nttolfrhe: S. E. J - l'or-.,1 Ht'L.'lllJ
\\l.1r1,.d1t'r1ta, 17ft Tonno (725) - l'unto l'nrn~nk Pn,tnll;' z/171
Jlar::n. IL P. CARLO SCILLING, Barnabita.

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4.1 Page 31

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t (',ud. SJl::F.!SU .IU.\\LJLE'J'TI, do R11111111, a Fae1rna
(l{a,·l'nn.i) il 21-v11-1t)c;.o a 75 anni.
I~:il"lono~o. atr1antt.· c.ldh, povertà: calmo and1c nei trt! do-
\\i,ru~1 u_rm 1 <li 111form1ta, che trn..ror-.e tH:Ha sua ('~lllll n·Tt.1
('r,,1,/. /,.ll 1UK·l,\\O S.1.\\T.L\\.I, da Pi1»·1ca J",pa~na).
I a B111llb.t,· ( [ uJ10) il 1ll L?t:nnctin HH:l ,, 71 a11n
n.1 \\nìm,1 tl~Ua pin'l'l tl'ftmon· pt'r \\lariH ,\\11-. di;Hfh't•, llt
~uff.,•rl~n?.a t..' nc..;lln prl'.'u.hil·ra L"h1u:•N la ,ua \\·irn di huun lO:l-
di11t11rt..' 101...:sinn:tnu.
( 'oad. I/ J'/"/1.J KUI/A/1 dn Brntonci /H lm,·nia). t "
h.apt·lu (Jui_:o:;lavrn) ,I ::?7-Vll•ltJSO u .J-5 r1n111.
COOPERATORI DEFUNTI:
t Sm. G/1/()L I lJ() ('0\\'TP.. il <J gennaio 1951 "Quarto
((lt.•lio,·n\\
E"- 111licn, d, San1picr<larcua, non mancm:~ mn1 \\\\I l'.On-
\\.'l·g-110: J 111 hi-;.ognn, dic'-•,·n. <li nnJnrc H n·..,pir,1n· una boc.: -
cat.1 <l1 aria ~.ilc~inna Nd P~n~iunato pl'r "itUt.1,.:nti d.1 lui
<li retto lu cappella è Jcùicata a !\\larin .1..\\u-...iliatrice, nell1..•
s:lantc ~i \\'cdono i quudri lii S. Ciovonni nosln, l>on Rua,
I )cn1wnicc> ~nv111 !\\ folttss1m1 l!Jovani gli ~t.:nvcv,rno tl .?.f
<l'-· l m1.·se, :1--s1t.:urandnlo t:ht• ~lana ..\\usiliatricc- e Oon Bosco
crnno d1n:.n uti ìl simto hinon,m della loro devoz1onc.
""'· C"m. D.-1I·1nH FLORF:/INJ. Porroro di Cl,;,111/is,
in 1. 1d ine 11 .?e-Xli u. s.
Dcvntit-,inH> dcli' \\u,-iliutrict• 1u c,~u i imm<12ine ~orridcva
al primn cn1ran: ncll.-1 modc.:-.ra canonica e Ji '-i. Giuvanni
l!nr.;c.:o \\'L~nt.•rat,1 ndla , hil\\qa e Patr,lno Lltll'A. C. ma,c;-hìh.•,
ntcnt.-vn crazia sc1411alatissin1a l\\ l\\·ert'", entro i confina <ldln
~ua 1xuroc(.'.hia, un ls11n110 sal1.•siano.
\\ l!-s."illlll ."it.'mprt." poH:·ru. l" 1norto povero: pt:r- le spest- dei
lmwr:1h dov1.·nl!ro i:Hè u11u colh.:tta.
S,1r /,/ '/(;/ ,',i/•URr!, l'urmro der11rio11r, t a l\\·larenl{o
d' .\\lh" (l0 lllll0 U) il ;?..l•\\:11-1<)50
Zct11H1;.• pa-,l• tre.·, fu multo ...11.na1n dalla popola1:inne. Sul-
l\\•,1.:rnp111 J1 ~. lliovanni Un'.,-C.ft ✓,\\·li, l't lmtnrio 11..·~11\\ u,
J' \\. cù cbbt> pn.•rliJ... 7.imw :,rH.~,·i~,lt· rt:r cli an1m1tlati.
I,/() I ..l.\\ .\\ I Jl.111!.4 L.1 //OrC'.-1 . Duca di S. Lo-
rcnz,,, ~ n -;ncli (S,ra,•usa) ,I 1-1-51.
.·\\111111.1 pia e ucnl"rosa, la "'Ua memoria dureffl n.:-lrum.nu-
r;1zm111. l" nel nmpt.:rnto Uc1 bènchcau.
t S/·J-t,IS1'1,·/N() Ff0/1/,\\/ 8.-1/JALA, ttd Acireale 11
~-I 11)~ I
Srr~•nn1nentt& ha d1iu~a la .,ua labor-io;-.:, e cri,1innn l!ÌnrnatJ,
/•.'f?.1/ /.\\ 1-1 JU,U.JS./1 i11 P.-'IOf.F:TTU, 1 a \\'t'rm,a il
22-\\:IJ-r,,:;o a 67 ::tnnt d'~rR.
Posscdcv;:1 un~ profon<la Jcvozmne u 1\\'1. Au~ifourice- e
a Don Bnsco. llonn:t p iena d1 fede. d1 r-ontidf•ntc speranza.
d I cuore g-rand(· e c<"ncroso vc.>rso ì poveri. Stpr,e- dan.• a tutti
; ,uni otto ti.cl , una t·duca.zione ~trcttamcntc rr1stiana. Gesti
Ot:' prem1i1 1 sacrifici, d.:mdo ad im fìglm la H,ca-zion<' s.1:1n•rdo-
t.tlL· nt•~sionar-ia ::;all·:--iillhl, 1.• ad una fis:.h:1 lo vocazione rdi-
~ 10M tra le Or?>otinl· ù1 S. Angela Mc.rici.
ALTRI COOPERATORI DEFUNTI:
\\rei Giuscprin•, R,mli ( f>;tnna) - Ari f),111k11icr,, T.cnr,
(Bn•-.dn) - '\\rrnhin C"lid 1, f'igno!c )fm{(, (..\\lt>-.s.1ndr1;1, -
\\s:-,cn.·. ùo .;\\µ;1.hlinn, C,wu,g/1 (\\.Jc.•nuva) .. B.t1l'fti Ros.J, 110/11,,_
g1..•ro ('l'lirino) - Bal-;.anlu \\l..uiann,1 1 l'cilguar11er<1 rE'ln,1) -
Harh1c.•r1 l{osina, Rocrlu•tt,· (\\'in_•nza) - BurJdl, Pumrwn,
Corum,o (Van~e) - R1.:lla O. Giov~mni, ,1/nunst~ro I rfl_v:rn
(l'u111..·o} - Ue1npnrad ratt. ,..\\lhrrto, Firettzl! - llL·rruqu1Pr l'à1L
n. I ui~'l, ,•lff.tln Berton, [toso, ,...,, rn (Como) - llcrtolan,
:\\lfon,n, rasr,l/11m11r, (Hc~'(ill Em.) Bessi .\\rc:ingda, l'i-
/!11'1/i ,1/or(/. l,\\lt•ssanclrm) • Bi•nch, Amclm, ,\\larrnitJ (Lucèa)
- Bn~l.{tt, Enunn, lfoçsn S. '1oria (Verct..·lli) - Bom1cos~a Er-
mmi:.t '\\rn,ed.a, \\lilmw - Bonctti I\\ lnr1a, Cclt·edi11e (1'rento)
- TI11rri \\'itturi..i, .,Jrrzzo - HranJmo Cc1c~te, tmulin I.omei.
(l'avrn) Llnindinu l\\[arghcritu. (',mdi<1 I.omei/. (l'a, in) -
l!r,,,.,clli Orsolina, 1·i/lnfm11ra P. (Torino) - Bm,·,-rio Angdo,
I 'i1t1111/,• ,lfonf, (..\\l,•,sanùri,1) • Urunello . \\ndr,·a, No,.wrzo
l'r,ulo ( \\.icC'n7.n) - l:Jrurn, PH<>la C'astdln::::o Bonn. (,-\\h,~!'.-
,andria) Buscaglia Luigia, Fego (Pavia) • Cun<.- Clo1 i!Jc,
0>11<'/lllll (:\\ovnra) - Cn110 D. Giovnnni, Cnbra, (Cau!iari)
l'npocchi Ers•lia, S. Ca,riano dri 81Jf/llÌ (Siena) • Carlini
ì, in)l:-t, f ,0110Uno (ChiNi) - Carta Prttau Eleonora, M11m/r11
(l'a11linri) • Cesav~cch,a Teresa Uattaglino, Hra (Cuneo) -
C1t1:unco Remo, Bocd1ere (Mantova) • Cotrnneo Chiodo
~ l IO
Hn-.J, Cru.•w (Crcmmm) - C"~nllu 'f\\.tn·a \\(una, C'rn.W f:\\o-
v,1r,1} l hinrdl.1 i\\ I. Salumina, Lrra • ( 'hit•sa Bic1.·, ( 'at•tel
.",· Uiut·t1J1m ( P1:.h. ..:l'll.Z;l) - t hinniC'i Cat,d<lo. S. Ctotuldo (Cal-
rnrns:,:L~Ha) l 'l1_•rnc1u.H.:. 1>••\\1i~•.1J11-1, i 'ali~ Fardifi ( L Jmd -
t'odi l·,•r.itnnn<lo, G1un;z1110 \\~1:.·riA} - t....'.,ntè Cu!u1:~1 I.uum.
l,ou,rnlomu, (Bari) .. L'orrd Rossi ~\\ nna, 1 hu,1,;c (\\' 1ct.·nza) -
l '11rri~b l\\lann l..h:ht:r11 Pa11/i/11tzlll (Cuglaari) - l·o~rn:,.~tl Lu-
t:i:.t, Inra (Tonno) - Cn,talnlt.· Vin,~enzo, Piozzn del Ga/1/u
(Snl1.·rno) - l'n·voht LL'l~1i1a. .---ihv ('-:n,·ar"I1) - Crippa Rosa,
Trum rl'L,1du (B1.·r~am,,~ - t..·urr":11 Vittorio, Pimnllrl (Ca-
gliari) - DnYt•rio Ca rin Frlm {t ·orno) - D, !!•.• l'h1a11.: Panlo,
o~ Frau111, (Roma)
Re Gius-·rr~. Sarile (( 'Jin~)
Gioia llt~J!o. Caninati (.-\\l{riMcnto\\ - Farimt Ernc.~!-.r<>, ,\\'on,11110
(Vnrt·sc) - Fas ,u-\\o \\foria, Cltin-i (Torino) - F,bano ·vtirta.
C'hr,•r, CT"nr1110) I 1'l.z,H:i Piero .Sot·ara Frntwis,-onu ~a-
vmo, ,ll1rr Cnsul/o l Vcredi i)• Fru" P,<ctr<>, 7'ri~ofo (Cremona)
• Gnt1111 .:\\s.suntn, Cù..•1101·a - (;atu Fra,,cc.s.co, l ~allr l.om.
(l'a\\la) - (lc•nco \\nna S. Carn/r/11 (t'alt1m1ssetta) · GhèZZI
Enlil1a, UonHwe ('frttnlo) • (;on Frnncesco, Po:::1,wlo del
P1iuli (L <lìnc') - lmhomont. ,..\\urelio, .\\'c,un·o (.\\g:riu;entn} •
Jal"t::o<l 1\\larii1 1\\ludt:sta, : 'i!!•umt·,, H..:dhu (Ao-..r.:\\) - Lane-Hl
FrnnCC"=i\\:8, Boz:;ono {Pcru~rn) • l..andr,1 Ca:t1:11nu, Volpiwm
(Torin<1) - Luz1 Fèdcli Virginia, O,rm (.\\m•una) . ,\\i:IJdn-
lozzo Frunn.•.:;ca, .rlni,' (Bdlunn) - l\\1anfr1.•ti1 l'arlo, Conrlli
(.\\,ti)• \\.fariani Luigi, Cesr1111 (Forl1) • \\ ,fa,inicri eh. JJome-
njço, FrwU"àtìlla sul S11111ì (l'ott:ni.ii) - :\\ la~sa \\.ng-clo Do&
nu•n 1co, I 't•,·nazza (Spezia) - ..\\1as~<.lno Leone, Grn•rmr d' .,l/h(J
(Cu,wo) l\\tdi :S-,c,,lil, Ramluzzti (Cet~nia) - :\\l ilonini Giu-
vnnnina, .1\\'01.wra - ;vliiano t\\1arta, mal!'stru, Strambino ('fo-
rmo) - i\\lisercrc Pierina, Sprndo .\\'crtt w ( \\kssandtia) .
\\'l1ttino G.n. G 1ai,:omn C.:ius., 'J'reo.Jlt {'.'ovaro) - ;\\lonu
~Lln·n, P,eranv (Alcssandrù.1) - .I\\ luratore Frann's{'o, .11,,nu-
Ct'llrJ ,J',;-1/ha (l'U1t\\:<1) • Ì\\.~1zz.nro Antonio, .'•)tJruo tS:,lerno) -
'\\:c,uro G tUSl'J"1Pt' . Caras.w - .'-.', Gi11IW (Su\\ ontt) - '.\\lo, ares.e
Giu~...t!ppt·, l,t'nt"ft• nd SN.·u,, {\\'1il.m(l) - '.'\\uzz,>lilln An~dimt,
S. torruzt•!ln (llt:nc.·vcnto) - On·c.Th1,1 Sr. Vi1Coriu, Gen01:n
- Palc...1ri Glovanui, /loglùuw (\\lilann) - l',h4ual1111 'l't:rc!,;a,
CorJuwrrs (lltline) - Pa,iott1 Pietro, S . .'\\farù, f..a J.rmgn
CtrJmc) - Pcrria Eti'ii,,. r,"lluma, (Ca!!liari) - J'cr.ioncui
Luil?l:.t, l'ilfo ,fOl(ntl (UtT,L!amo) - Pes ..\\laurizm, S'nuw
(:'-.uoro) • l'd,mo Fd,zzo Lucia, I 11:0 ( l!«-llnno) - Pucillo
ltaffael,.., ,l/mrnn (R\\llll:t) ~ Ouanronc· C~rldl." L~1r111da, Bm•a
Jl11r11w (H.t.·ug10 l t1l.) - J{un,a I>. ~dnardo, I'uruw - R,Hnl·liu
1-'ranc.....:-.i.·o. 1\\/onralfrri (Tonno) - R1.,calc;,t1 Emilio, Uolluti!
(i\\lilano) - Rcno,L!lm J\\laria, Torinn - lli<·chm, (ìabncli.:,
Pra (Ot.:no,·a) - R11nold1 Ct1J!-;t'\\1pin1.1., Gul/arate (Van.~:-;.:) -
H.is~o ;\\hlrghcrirn. Pain·no ('runno) - Ronc;-hcr l..odovi(·o,
Cm,,·,fin,, (Trc.•nto) - Ru...'il'lltl (;irolum,,. ('mt ura (P~tJo\\'n)
& l{ns~i l{os;). Fiuufr \\Infimi {SO\\IHlil) nu~~l'Olli \\Tana,
1··n1111udrera (('omo) - S~1ng~1 11t \\tnhro!.!'ili.:, rmtl't)ll!Z::a (\\li•
!ano) - Sanna1zaro Tina 1·i!.[11t1!1• .llrmf. ( \\kssa,11..lrÌ'.t) -
St·rrtl D. l..u1µ 1, .\\lanz.:o (( unc..•li) - Sobrt.'rn prof. Ciust·ppc,
'l'onm> - Sorn,n1 Ro),,1. .-lllltna (P.1,·ia) - Soris J>arisdlu \\ 'in•
ccnza, ,\\,1onte S. Bwnio ( I .utun,1) - TotToli Llni!I, .",',•nrn1:lit1
('T'n•\\'iso) ""rornrnlli An1:1ln-.unta, Ununa . Trqpra D. U1;i-
t.:nmo, Cota11ia - Vsvu~t-.on Tt'rt.-s--<i. .-,frce11e (Ben.mino) • Ve117:1
Rosa, Fat·ù;mma ("rrapani) - \\'uc.·r1ch G1u:sc·ppino, Pontelibo
(L'dmd 7.acch~lli /\\nno, 8. (',,/umhano al Lamino (:\\l tlanol
• Znndondl:1 l\\!ari:1. 1Jo"1Inlri ( n .:lluno) Z:1nelli snn Ile,
8df1i1n1< (Parma) ~ 7.nni,·r Ptt:1ro, Chiuw{orr,• (L:dinc) -
Z,trfla Sioli lli,mc.,. , \\'opoli-Vumno - Zar-r1 \\h1ria Quot-
J:11t·11/o C\\lessandr-iu).
TESORO SPIRITUALE
Coor,~raton c:ht•, au~f,. nati t romrmirafl, \\"l"iÌtonn uno
c:hic·'ia o pubblica ~Rflf')rlla (J Ht.·li~in,.;1 t• li: Relhw,sc la loro
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Som,no Pontdicc, pOS!-.ono arqui...rnrc:
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r) In un c6orno e.lei rru.•. ~e a loro scelta.
2) Il l!1omo m r:ui fanno l'T•~strtiefo dt!lla !Juo11tl morir.
:1} Il giorno m cui partt·c1peno alht <.:cmft1rtfnza 111emile sa-
lesiana.
Nel mC!t.c dl Aprile anche~
Il i:_,iomo 2 Fcsl3 dcll'Annun7.inta.
Jl giorno J - J·esta di S Gtu•eppe.
(Ambedue sposrn(c, ruusa la Settimana Santll)

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>~ CROCIATA MI55l0NAR1A
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Borse complete.
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muri.1 e suffr., a <..:Unl <lei figli (Luccu) L. 50.000.
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ddLi li>:lia Linda Ca,tagna L. 50.000.
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di Stoppani Pnohna fu .Domenico l ' fnHl'llo. L. 50.000.
Horsa S. ('VORH DI GHS/", 11. AUSll.l.lTR/('F,, IINIH/i
/Jf:I PuRGATOR/0 (2"), a cura d, "· T., L. ,;o.ooo.
Horsa .-lf. IIE'.ITO D. <,·,.11·10 F . li SHRFO Di IJ/0
n. \\/ /U 'A in fiducio-,a •Htt'S8 Ji gn11.ic-. a curt1 d1 An-
1-{dtc:t Patri,:i (Napoli), L . 50.000.
l!C)rsu /JF \\JJ-1 U0.\\1 (i /1 18/.;PPf:, in mcn,oria e sutfr. a
t.'Ura di DL· i\\Tarnn Eli~a Somniu rrcc c _;o.ooo - '-'· ver•
<ìAnwnto 20.000 - Tnt. 50.000.
Ilorsa S CUORI:: L\\l.\\ÙCOL.·ITO Di ,\\/ARJ.•I (4•), a
eurn di Sr. Maria Emilia, piccolo Suon, d,·i poveri Clb-
gusal, L. 50.000.
Hol'ou l?EF/JGT/Ji\\f PEC'C.·ITORlJM r,•l, n c ura di C.
L, f Pa\\',a), L . .-0.000.
llorsa .I/ . i !USTl,/.·11'/U("E I!.' S. e; BOS('C) (b1•), pregate
per la mm fam1t.dia, a cura d1 \\lana Spnu-~1ni (Bc.•r&!amo).
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fom. ( ;ulfrt' (t"un1.·o) - Somm;1 prt.·c .,o.ooo - :'\\.. v,·rsa-
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Bors,1 S. GIOI" .JN\\'l ROS('() (.p·'), " '"""' d1 l'. T. (Foi:-
gHt) - Son.111lJ prcc. 10.000 - '\\. \\cl'~amcnro 20.000 -
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SAl"JO E l'EN DOS /IC'.1. n cura <li l'. l /Ronu).
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curn d, Cleml'ntma f'vlnl!l!l - Somrna prec. 10.000 - N.
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Cenerale <ltlla Snc Suk""""• l'Llni<1n,• D. Dosco fra
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I MfF.l FRATE/.J, l, a cura di V. V. (Tren10) - Sornma
rr,·i.:. 1 J.400 - N. versan,cnto soo; 'T'urc-o Lucta .,oo -
Tnt. 14.100.
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a t.·uro cli Zl..'cchinato Domentfn - Somma rrec. 22.550
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Horsa 1/ //)().\\f\\'.·1 IJHLl.li rut: l-'Oi\\'1~'/f\\'h', a Clll'O d,
Panhumco Parrinnc E.lcn::1 - Somma prC'c-. 10,000 - Uott.
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Bnrgninn l)omenu.-a - 11-1 \\L..tsrtl"llc-nln 5000.
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Por,a N. S. /)HL SACl/0 Cl 'OR/i DT GESÙ, S,./1,l 'l'J·.'
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Z.t~i ~11 1\\1.-1_r1r'1. - Sornma prcc. t ì .Ooo • N. v,•n,Jlllc11to l 000
- 1ut. 18.oco.
Borsa Of/1 GPS(' S.-.Jf,1" .JTECI, a curn d1 F,·licina D,1
l'cr..:;1co ~ula - t>omrnà prec. 9000 - S'. \\Trsam~nto :;ooo
"/'f1f. I,4,000,
l!orsa POl,L. I LJ().\\" EZIO (2•) - Somma prec. 17.780 -
"l'ens.~1 Rossi , 3.000: ì\\laria .-\\Jb...r10 Bcs,,zzi 1::;;.ooo -
Tnt, .,5.7Xo.
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flursa /?/,\\ Il DI !)()IV Fl,IJPl'O. n cur,1 d, Lu1g1 l'io;flZZI
- Son1inf1 prc\\.· 15.000 - ~ Vl"r-,à111cnto 5000: C': . •\\lascrn
10.000 • Tut. 30.000.
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,-:uirn~ti \\1aria 1000. Su,sonl" -\\ngdo 300 - Tut. J JOc
Hor,a JUJ I /)(),\\" JJl("/1/:'LH (4•) - Somma prn. ,~.XS] -
Zeno J>anltl ~lar1,1 500, Sl·mini CllNt..'rpina 50 - Tol. ll),10J.
Borsa S. CUORE DI GESU, S. G. lHJsro, a ,•urJ Ji 1,.,.
uzia e Vittoria Bolla - 1u vl·rsanwnto •)oco.
Dorsa S. CUO/Vi IJ/ GES(r, .H. .l l!Sl/.l.-lTN/CE, D. JJ().
S('(}, a rum d, llallcno :\\1ahrnt1 I.ma Da Ile - Somma
prcc. 12.0::0 - :'\\. versamento 3000 - Tor. 15.000.
lforsa S. GH 'Sl1PPI'.', a cura di Giuseppe Amnnzi Sora -
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Borsa SO/fBH\\ Ì/:L\\1 (;J()f<GJO: me 11/rime r,arole: , Ohe'
Cristo GtslÌ rhe il min .fnlJJ.!u~ si spf1r1,;n per 1'e" - Somnu1
prcc. 18.100 - '\\J'. \\.Crsaml·nto t.2.O00 1òt. 30.100.
Hor.a S. FRANC'l'.'SCO SAf"f'.'fU(), ;1 cura Ji l'ian, i\\k-
ria - Somma rrct. 49.500 - "'\\.', v11.·rsanwnrn z~.soo - 7ì,1.
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- Uartuh Erminia 2.00; 1\\ ln~crn ~rcrl'Sa 250 - Tot [ J. 7 J ~
Borsa S O, TJ(JS('() I\\ D, /?IX 1/,/) / , a rnra cl, . Il. ' l'o-
rino - !'iommn rn~c. 20.000 - P1cco ''l:1rrn 1oco; h>rrn
Hn:-.i1,~ 100 - Por. 1:1.too.
BMsa S:ll'f(} [)0.\\11-."Sl('O /1F..·IT() (+"! - Somma pt~<
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Somm;l r,rc1... 51.000 - F. (j_ P. ::oo - T,11. 51 i;oo
Uorsa S. G . B.17"/'IST:I H.\\/ . . IUSJI.J.ITl?/f'F, a rnr.1
Ji Ghisolfì Lucia - Somm;1 prec. i 1.t)00 - Gto,~1nni .l\\1o-
mschctti z63S - 1'ut. q.;;_;8.
Borsa S..Jl.US Jf\\l'IR.\\l<Jl<l'.11, a cura d, \\. ',. - '1nmrna
pn-.c. 16.000 - L na fam. ndl'annivcrsar,n ,.h-lla n1ortl' di
un loro parente 10.000 - rot -16.000
llorsa S. CUOI?!-: i>I Gl:.'SÙ 11. ..JUS/1./ ..J'I U/('h', n rnra
d 1 Ansald1 tìwvnnn=t - Somn1a prec. 12.000 - ~. versa-
mento 5000 : ì\\1artinotti ì\\l aria 5000 - Tot. zz.ooo.
Borsa S. G. BOS("O Enl'rATOUF I: ,\\I.-IESTIW h,·11c-
did In tl'lia fonliulia a cura cli Co 1uilonl 1\\luttt:u - Somnrn
prec. :u.500 - '\\lartonell1 l\\·laria 4000 TM 25.,;oo.
l:lorna S. G. BOSCO I, H. D , SA I'I O, in ,uffr. <li A111,,11io
e Mnria Bucl"ivin,-C'nprcchi f p. I!. r. a \\'ura del fr,11..Jlo
dott. Vi~ri ll. C. - 1q , ersarnento 10.000.
llt1rsa S0!,;1RO D. (;Af:TANO (2•) • Somma pree. 2,1.720
- Creta Ooru 1100: An>:clo Sul.i t,;oo - Tot. 26.120.
Borsa SACRO ('/ 10Uf.' n1 (il?SÙ PRR('l/P, DI. Ì T' tr'/c'
.41••~fOSDn, o <'Urn d, S, I. . Somma prc,·. z;;.1,110 .
Ohcrto :\\larin Fontana 5co Tut. 26.4-40.
Borsa SA('RO Cl/ORI'.' /li Gl,S(!, H . .-IUS/1.l,.JTf(ll'f?,
/J BOSCO t:S.,J/JDl1'li.l//, a curn di l\\.illka \\',·l~OJWn
- Smnm:i prC(', ~2.700 - ;\\, ,·erFmmt:nto 1000 - Tot. ..q.700.
Rorsa S. G. ROS,~O PROTETTORI? IJEGT./ /:"])C'C 1-
TOIU. " cura della fom. Lici dott. P :\\,!elioni - ',oinma
prcc..1 :;.ooo - , . vcrsam~nto 5000 - Tor. -4-0.000.
Uor,n S,. Hlèl\\'8/JRTTO. t.UlGJ, Gf.-lC0.110, a , 11 r., <11
~jvori RJJT.aclc Somm.t prec. 10.750 . ~ vt•r..,.1n1l'11to
, 250 - Tot. l.:z..ooo.
Uorsa TUICI:"l.1.,1 ;\\1,/Rl.1 LI\\' ZC/,\\"/SO, 111 111c111or1,1 o
.st1ffr. a çur:i. del marito prnf. Placu..11~ Zl1111no 111 , l'fsH-
rr11.:n(o T0.000~
Hmsa I. liXG,•1 ll, TVO RE(].\\(), a cura del prn!. \\ L'\\'c)'
·\\lwle - '-iru11mi\\ pre.-~. 74---40 - ;\\. Vt·r,.J.mC'nto 1380 Tot
H~20.
B.,r,., Z.IG<J RRM.-1 E 0/?Ml'.'LI ..J, ,n ,ulfr., a cur,i dd ls
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