Bollettino_Salesiano_194107


Bollettino_Salesiano_194107

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Edu:io11e ridott;, ,;ccondo (o, prescrizioni mlnl!.1erial\\.
>Anno L:,.y n. 7 • Pubblk:tzìonc m~u,lle
Spedh. In abbonamcoto p0!i1'1.le • G,uppo J

1.2 Page 2

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PERIODICO j\\JEN-
SILE f'F.R I COO-
rtmATOA I DEl.LE
OPERE E J\\llSSIO:-.11
!)l s. GlO. IH)SCO
BOllET~fl~IO
SJ\\lESI J.\\~I O
Anno LXV - :,;. 7
LUGLIO
.194.1. X I X
SOMMAR I O: Per la vb della glorl:i - In famiglia. - Tesoro spirituale. Dalle nostre, MiiSlonJ: Th:i!land •
Giappone • Crocfat3 mJsslonarla. - Lett11r:i dl OOn Giulho ~• giovani. - Necrologio.
Per la via della gloria
Un altro Servo di Dio, educato alla dei Riti, rileva l'ammirazione della Chiesa
scuola di Don Bosco, cresciuto ndla fa- pel piissimo Principe che ha saputo rinun-
miglia del Santo, ha raggiunto il primo ziare a tutti i heni della terra e, seguendo
traguardo nella via della gloria: o, per dir i consigli evangelici, è riuscito a croci~
meglio, di quella cristiana glorificazione tìggere, coi tre ,·oti religiosi di povertà,
che è fedele riflesso dell'unica vera gloria, castità ed obbedienza, le tre grandi con-
la gloria dei Santi in Cielo.
cupiscenze che si disputano il mondo: la
Il 23 marzo u. s. il Santo Padre Pio XI1, concupiscenza degli occhi, la concupiscenza
ratificando il rescritto degli Em.mi Cardi- della carne, la superbia della vita.
nali della Sacra Congregazione dei Riti,
ha segnato la Commissione dell'I11trod11::::io11e « Gran cosa daz"l'ero e mprai,igliosa
della Causa del Sen;o di Dio Principe Don dice infatti - che quest'uomo .ri sia man-
Augusto C::art01yshi, sacerdote salesiano.
tenuto illibato in mezzo alle lusin,ghe del
Con questo atto - che nella disciplina mondo, e, riuhissimo rnm"l·ra, abbia abbrm·-
anteriore alla codificazione del Diritto Ca- ciato generosamente e fedelmente /11 poi•e,·tà
nonico consentiva ai Servi di Dio il titolo salesiana; che, potendo godere 11n m(lre di
di << venerabile i>, ora ritardato alla promul- de/ir~ie, vi abb10 rimm::;iato P<'T amur di Dio,
gazione delle virtù eroiche - la Ch.iesa ha ed ogli onori qumi regt1/i tJbbia prrfemo le
approvato il processo informativo dioce- umili 'l)estigi" di Cristo, tanto da de~·idnare
sano, istrwto ad Albenga e completato a d1 essere aggregato alla S(Jdetà Salesiana
Torino, a Cracovia, a l\\Iadrid, sulla fama come la-iro coadiutore. Il" Sagl(io" ha scritto:
di santità del Principe Don Augusto Czar- Beato l'uomo che fu trovato senza macchia,
toryski e sult'asscnza di ostacoli alla pro- e che non è corso dietro all'oro, nè ha ri-
cedura canonica, assumendone ufficial- posto la sua spt!ran1.a nel denaro e nei te-
mente la Càu~a di beatificazione e cano- sori. Chj è mai costui che lo lodiamo? poichè
nizzazione che condurrà progressivamente ha fatto cose mirabili nella sua ,·ita. Queste
colla autorità apostolica fino, noi speriamo, cose mirabili - continua il Decreto - par-
I
alla solenne glonficazionc.
vero tanto insigni ·che la Curio di Albenga
Il Decreto, firmato dall'Em.mo Card. ha sentito il d<n:ere di istruire il processo Or-
Salotti, Prefetto della Sacra Congregazione dirwrio rnfl" fama delle virtù, sugli scritti
r

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e sull'ottemperan~a ai decreti di Urbano VIII, m.agine della l\\ladonna e gli domandò che
,. lo feu tra il 1921 ed il 1927, completan- cosa facesse.
dolo colle ricerche rogt1lorie nelle Curie di «l\\Lo buon Padre, - ricpose - prego
Torino, di Cracoiia e di Madrid•> (r).
_;\\,faria SS. che mi \\'ogl:a fare da madre.
Voi sapete bene che n11a madre mi ha la-
Infatti, l'a,1gusto Principe, nato, come sciato per andatsene in Paradiso>>.
i nostri Cooperatori sanno, a Parigi il 2 Tra i suoi educatori esercitò altissima
agosto 1858 dal Principe Ladislao e dalla influenza sull'animo del giovane principe
Principessa l\\laria Amparo, figlia di Maria l'ardente patriota capitano Giuseppe Ka-
Cristina, regina cli Spagna, predestinato linowski, reduce dalla Siberia, tempra
dai diritti di famiglia, dall'eroismo del eroica di cristiano, che non tardò a scor-
nonno e del padre e dalle speranze di tanti gere nel cuore del suo discepolo ben altre
patrioti alla corona di Polonia, rinunziò a aspirazioni che non fossero quelle acca-
tutto per farsi salesiano e cinge.re invece rezzate dai suoi. Allevato secondo il suo
una più fulgida corona in Ciclo.
grado, il giovane principe sapeYa degna-
mente brillare anche nei ricevimenti e
Giovinezza promettente.. nelle feste di gala; ma non ci pigliaYa nessun
gusto. ,, Vi confesso - scrisse una volta
Trascor;;e la sua fanciullezza tra medici al padre - che io ne sono già stufo. Tali
e medicine che cercarono di contrastare divertimenti sono inutili e mi angustiano>>.
nel suo delicato organismo i1 processo del Per la Pasqua del 1875 volle fare gli
male ond'era morta la mamma quand'egli Esercizi Spirituali, seguendo il metodo di
aveva appena sei anni. Cure climatiche al Sam'lgnazio. Leggendo poi le vite di San
Cairo, in Svizzera, a San Remo, in Sa- Luigi Gonzaga e di S. Stanislao Ko:;tka
voia, favorirono gli sforzi dei sanitari con s'infervorò anche più nella segreta aspira-
alternative di migiioramenti, senza però zione di darsi tutto al Signore. li ~abbo
riuscire a stroncare il morbo. Potè tuttavia però sognava sempre di fame un uomo di
i~pegnarsi con successo nel programma governo. Sicchè, quando raggiun: e i venti. n
di educazione e di istruzione richiesto dal'a anni, investendolo dell'eredità materna e
sua condizione, seguendo lezioni di lingue dei diritti del maggiorasco, -iO richiamò
moderne, di letteratura, di filosofia, di mu- energicamente alla cura èegli interessi d i
sica, di ginna:,tica, di scherma, di equita- famiglia e dello Stato. <t Tu conduci una
zione, di pattinaggio ecc., che gli venivano vita da monaco - gli disse - ,non quella
date da specialisti. Colla sua buona vo- che si addice ad un gioYane della tua età.
lontà riusd primo alla ljcenza liceale nel Ricordati che la tua condizione ti impone
Liceo << Carlo )Ugno •> cli Parigi. 1\\1a i1 dei doveri a cui non potrai sottrarti>>. 11
maggior profitto lo fece nella vita spirituale. figlio si sforzò dj appagarlo, t-anto che il
La pratica della Confessione e la prima padre si illuse di potersi assicurare una
Comunione, fatta nella cripta della cat- successione col prospettargli le aspirazioni
tedrale di Sieniawa, ov'erano le tombe dei di nobilissime famiglie ad imparentarsi
Czartoryski, impressero all'anima sua voli con la sua Casa.
veramente arditi nel'a via della perfe2iJne. Augusto si scusò allegando le sue con-
Una tenera divozione a l\\laria SS. com- dizioni di salute. Ma io realtà maturava
pletò l'opera dei suoi maestri di spirito. nel suo cuore la vocazione alla vita reli-
Un giorno il cappellano di famiglia lo giosa.
sorprese inginocchiato dinanzi ad un'im-
Incontro con Don .Bosco.
(1) Cfr. Sac. GIUSl'PPE .BONoxcmr - Dio-Patria-
Famiglia: Il S,:,n•o di Dio Don A11g11sto Czarto-
ryski, S. E. L, L. 0,50.
Can. Dott. G10\\'ANN1 LARD<>NE - li Seri•" di Dio
-Princip~ Aug,.slo Czartor,·slu', S. E. I., L. 8.
Stavano così le cose, quando il Si-
gnore dispose l'incontro con Don Bosco.
1118 maggio 1883, il Santo che aveva mesw
a rumore tutta Parigi colla fama delle sue
\\·irtù e delle sue opere e che ottenern pro-

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<ligi tutti i giorni colle sue benedizioni,
grazie all'intercessione di Maria Ausilia-
trice, aderendo all'invito della principessa
Margherita d 'Orléans, sposa in seconde
nozze del principe Ladislao, si recò a ce-
lebrare a palazzo Lambert, n:sidenza dei
Czartoryski. Sette principi l'accolsero e
tutti, compreso il conte di Parigi, ricevet-
tero dalle sue mani la santa Comunione.
Gli servirono la Messa i1 Principe padre
col figlio Augusto.
Casa d'Orléans diede a Don .Bosco un
ricevimento quale non aveva forse mai
fatto neppure a Prim:ipi. Augusto fu tutto
il tempo sotto il fascino delle parole del
Santo che, al primo vederlo, gli aveva
detto: -<1 Già da lungo tempo io desiderava
di fare la vostra conoscenza». :\\fa non
osò manifestargli la sua vocazione. Lo
fece pit'.t tardi per iscritto, cominciando
una corrispondenza che lo guidò e lo
sostenne nella du.ra prova cui la Provvi-
denza permise che fosse sottoposto. Don
Bosco comprese subito la delicatezza della
situazione: le giuste aspirazioni del padre
e della famiglia non si potevano contra-
riare senza che fosse evidente la volontà
di Dio. Consigliò pertanto Augusto ad
ubbidire al padre, ad occuparsi degli in-
teressi della famiglia e della patria... li
giovane Prirtcipe cercò di ottemperare ai
consigli di Don Bosco e parve soddisfare
i suoi nel maneggio degli affari. i\\la la
voce di Dio insisteva nella sua coscienza;
sicchè sentì il bisogno di conferire a voce
col Santo a Torino. Avrebbe desiderato
senz'altro l'appoggio suo per lasciare deci-
samente il mondo ed entrare in una con-
gregazione religiosa; ma Don Ilosco non
si prestò.
Tornò un'altra volta col padre, il quale
YOle\\'a yedere in atto il sistema educativo
del Santo nell'Oratorio. Anche in presenza
del padre, Don Roseo tonsigliò Augusto
ad assecondare i desideri della famiglia e
dei parenti, conchiudendo tuttavia con
questo grave monito al genitore: 1< Credo
per<> che se la ,-olontà di Dio fosse eviden-
temente contraria a guella di vostra Ec-
cellenza, ella si dovrebbe uniformare ai
disegni del Signore -1.
Prim'ìl di tutto, la volontà di Dio.
La \\·olontà di Dio allora si fece tanto
e,·idente che, pur sforzandosi .Augusto di
fare il principe, anche i parenti si accor-
sero che gli costava troppo. Nei circoli po-
litici si fece più sensibile l'ostilità :ille sue.:
Tor l no • .Rìtratto dol Principe .-\\ugu,,10 Czarior)",k•
in unn delle ntmte del!~ Basilica di Maria Ausilialdce.
inclinazioni rel i_giosc: pare,·a una pazzia
che un candidato alla corona di Polonia
aspirasse a farsi frate . li padre perdette la
calma. Augusto, più che mai angustiato,
tornò da Don Bosco a chiedergli fonnal-
mente che cosa volesse da lui il Signore.
Il Santo dovette riconoscere che egli era
,·eramente chiamato alla ,·ita religiosa e
- - gli propose di entrare o tra Gesuiti o tra
l.f7

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i Carmelitani. J\\Ta Augusto dicliiarò di vo- santo. Sappiamo che fa la,·orarc molto i
lersi fare Salesiano. Sperava <li vedersi suoi; darà del lavoro anche a mi. È stato
aprire le braccia alla più cordiale acco- da ~oi il mese scorso. \\"edendolo abbiamo
glienza. Qual non fu im ecc.: la sua sorpresa provato la pii, \\"irn commozione.•-\\ndate
quando senù il Santo opporglisi recisa- pure da lui; ne siamo contenti, e Yi bene-
mente! <1 La Congregazione salc.:siana non diciamo.
fa per mi,► ,gli disse, pensando a qudlo
i\\Ia... , i è una tlifficolta...
che sarehbe costato al principe la , ita fa- - E quale?
ticosa e la po,ertà dei Salesiani. J\\la questi .
Don Ilosco non , uolc rice, ermi.
tu non si persuase. Poich.è Don Bol-\\Co do- Qut,;st'uomo, che fa ri~erca anime in
vern andare a Roma per la consacra- tutti i centri dclJa krra, non vuol saperne
zione della chies.i <lei Sacro Cuore. , i di me. Dice che Ja sua Congregazione non
si recò anch'egli e chie:;e un'udienza al t fatta per me.
Santo Padre Leone XIII. Fu un'udienza li Santo Pa<lre si raccolse un momento,
decisiv,1.
li Sommo Pontefice Leone XI II lo ac-
co]se benevolmente e gli chiese:
- Ebbene, mio caro figliolo, che cos'è
che vi conduce ai piedi del Papa:
- Santo Padre, è il desiderio cli cono-
scere la mia rncazione.
- AYete pregato?
- Sì, Padre Santo, ho fatto anche pa-
recchie volte i santi Spirituali Esen.:i,:ì.
Ora vengo da Yostra Santità col fine di
conoscere bene qual ~ia la rnlontà di D10
a mio riguardo.
- \\"olete dunque f'an·i prete secolare?
- ~o, Santità; la mia intenzione sa-
rebbe di entrare in un Ordine religioso.
- E in quale?
come sopra pensiero; poi riprese:
Coraggio, figlio mio, ..penlte. Se è
proprio YOstra volontà andare con Don
.Bosco, ritornate a Torino, presentatevi a
lui, e portategli, con i saluti, le pit1 elette
benedizioni del Santo l'adrc. Poi gli direte
rhe il Papa dtsidera rhe egli ~·i accetti fra
i Salnin11i; t: Don Bo~co, che am_a tanto il
S...nu, Padre e ne ascolta non solo i co-
mandi, ma anche i consigìi, \\ i accetterà
scnz'ahro. \\ oi, dal canto ,ostro, siate per-
sc,erante, e pregate per '\\;oi.
li Principe accennò allora alle difficoltà
che avrcbhe incontrate ùa parte della fa-
mig-lia. li Pontdìcc rispose:
- Primn di fztllo si faccia la i•o/011tà
di Dio.
- Ilo pensato qualche \\'Olta ai Ge-
suiti.
Tra i Figli di Don Bosco.
- !lenissimo: ~01 crediamo che vi tro-
,erete ottimamente nella Compagnia di
Ges(1.
- A.t1che l'Ordine dei Carmelitani non
mi dispiacerc::hbc. 'l'utta\\i::i...
- Ebbene?
- .Nessun Ordine soddisfa così bene i
miei desideri come la Società Salesiana di
Don Ilosco.
Daneto?
- S1, Padre S.11110.
Riferito a Don Dosco il parere del
Papa, il Santo gli aperse fina lmente le
braccia:
<< Ebbene, mio caro, - gli disse - vi
.iccetto. D;1 quest'i~tante voi farete pnrte
della nostra Societ,à, e desidero che , i ap-
parteniare sino alla nrnrte. Il povero Don
Bosco m6rirà ben presto; ma se il suo suc-
cessore i·ulesse al/cmtmwn:i per q11al11119_11e
111oti7.•o sen::;a che 'l}oi lo 'cogliate, hnsterc'l che
ftfi diciate essere 'l'ulontrì di Don Bosro rhe
- Conoscete voi Don Roseo?
v:oi rimaniate qui. Ilo voluto mettere alla
- Oh come lo conosco, Santit!i ! Il mio pro,·a la vostra costanza: ora sono fortunato
cuore è tutto per lui e per la sua Società cli din i che i·oi .wrete 11ostro, e lo sni-ete fino
dal giorno che lo ,·idi per la prima volta t11/(l ltlò/-tt• ••.
a Parigi.
Era il r7 giugno 1887. Il Principe, feli-
- Andate quindi da Don I3osco, o caro cissimo, volò dal padre a strappare il bra-
figliolo. Sì, sì, andateci, e ùiYcnteretc un
- -- q.8
mato consenso. Fece quindi la rinunzia

1.6 Page 6

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dei suoi diritti a fa\\·ore del primogenito doloroso dalla gra,e malartia che lo sor-
delle seconde nozze del padre colla prin- pre.;e nelle ,acanze del r889. La sua Yirt1\\
cipessa d'Orléans, e il 30 dello stesso mese era ornai maturn alle grandi sofferenze cd
era già a Torino per cominciare 1'8 luglio egli seppe immolarsi con gioia, raggiun-
il suo aspirandaLo alla \\'ita salet~iana, pre- gendo nel dolore 4ucll'eroismo che la
parandosi alla ,·estizione chiericalc. l a Chiesa sta documentando.
cerimonia si s,·olse nella hasili\\.èa di "\\Iaria
Ausiliatrice il 2-J. no, embre seguente. E
fu la penultima funzione solenne che com-
Ultime lotte.
il Santo nel Lempio tanto caro.
Senonchè, quasi non bastassero le soffe-
Col Principe .\\ugttsto Czartorysk1 erano renze foiche, ecco i parenti cogliere l'oc-
in presbitero altri tre aspiranti: il prof. casione della malattia per tentare ancora
Yittore Grabelski, pun.: polacco, insignito una volta di farlo recedere dalla , ia in-
di parecchie la-uree; un ex-ufficiale fran- trappresa.
ce~e, il dott. Natale ~oguier <le :\\faJijay, Cominciarono cui mandare a Torino il
che legò poi -il suo nome ai preziosi studi loro medico di fiducia coll'ordine del Con-
sulla Santa Sindone; e un giovane in- siglio di famiglia di ricondurre Don Au-
glese. Dal!a Polonia erano giunti il pa- gusto in patria. :\\la Don Augusto fu irre-
dre di Augusto, Principe Ladislao, colla mo,ibile. << II Religioso
protestò
consorte Principessa <l'Orléans. i due t!e,·c morire in Rc.l'gione •. Allora partì
fratellastri, una zia e<l il medico di fa- per Torino lo stesso padre. Don Rua, suc-
miglia: tutti colla speranza cli poterlo an- ceduto a Don 13osco, temendo chisrà quali
cora distogliere dalla sua ,-ocazione. Quan- furie, fece chiaramente intendere a Don
do Don Bosco ebbe imposto ai quattro .\\u~usto che se egli desiderasse tornare in
l'abito òel Signore, salì il pulpito Don fam'glia era pienamente lihero. :\\la Don
Rua che tenne un bellissimo discorso Angusto gli ricordò le parole di Don Bosco
d'occasione. La funzione si chiuse cui e soggiunse: •· Se lei, per far piacere a mio
canto del Te De11111 e la benedizione padre, volesse farmi uscire daila Società
eucaristica impartita da Don Bosco. Il
Santo, avuto a sè, la sera, il nn,·ello chie-
rico, che tutti cominciarono a chiamare
Don Augusto, lo consolò delle lotte soste-
nute in quello stesso giorno coi suoi pa-
renti e gli disse: <• Oggi abhiamo riportato
una bdla , ittoria. ,·errà giorno che ,·oi
sarete sacerdote e per volontà di Dio fa-
rete molto bene alla Polonia , . I parenti,
Salesiana, sappia che io mi scr\\'irò dcll'au-
torita di Dun Bosco e non partirò ,1. Di-
fatti, quando giunse il padre, egli si di-
chiarò piÌI risoluto che mai a Yoler vi,ere
e morir salesiano. (;li fece inoltre osser-
YarC come i superiori non risparmiassero
spese per curare l:i sua salute e per usargli
riguardo. Il padre partì pili tranquillo; ma
ben presto riprese ad inquietarsi tanLO che
non peranco ra'lscgnati, si congedàrono ricorse a Roma per invocare l'inten·ento
i;;entilmente daJ Santo e da Don .-\\1,1gusto; della Santa Sede. II poYero Don .\\u~usto
ma non rinunziarono ad altri tentatiYi per do,·ette far ,·alere tutti i diritti dell'età e
riaverlo in casa. Don ..\\ugusto però trionfò c.lella libertà di coscienxa per drmo;;trare
di tutto e di tutti, abbracciando generosa- che egli an!Ya abbracciato la , ita religiosa
mente i sacrifici della ,,ira rt:ligiosa. Ri- del tutto spontan.eamente, !-apcndo quello
mandato in patria anche il suo feddc do- che si facc\\'a, col proposito risoluto di
mestico .\\ntonio, volle uniformarsi in pieno darsi completamente e per sempre al Si-
alla disciplina comune, provYedendo da gnore;;: che in questo proposito intende\\a
solo anche ai più umili servizi, spoglian- perseverare fino alla morte e pregarn il
dosi di ogni cosa, adattandosi alla po\\'ertit Cardinal Parocchi a patrocinar~ la sua ,-o-
del vitto, del \\'Cstito, deU'abitazione, e cazione. Yinta questa tremenda lotta, che
consacrandosi completamente a Dio coi Dio solo sa quanto sia costata al suo
santi vot;, il 2 ottobre dell'anno seguente cuore di figlio, Don Augusto, nonostante
...
- 1888. Ascese cosi il suo cah·ario, reso più la malferma salute, condusse a termine
14-9

1.7 Page 7

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gli studi teologici, ed il giorno 2 aprile N"ell'autunno si trasferl da S. Remo ad
del t 892 ricevette dalle mani di ?\\Jons. Alassio in un villino regalato alJa Società
Reggio l'ordinazione sacerdotaJe. Il giorno Salesiana O\\'e consumò in pochi mesi il
seguente, nel salone della villa Lamberti sno olocausto, in un continuo trasporto di
amor di Dio, volando a l premio
eterno, munito dei conforti reli-
giosi, 1'8 aprile dell'anno se~uen-
te 1893. La sua salma, traspor-
tata nella cripta della cattedrale di
Sieniawa, fra le salme dei suoi
avi, attrasse subito stuoli di pel-
legrini che incominciarono ad in-
vocare la sua intercessione presso
il Signore. La fama delle sue ,·irtù
e della sua santità si diff11se rapi-
damente in varie parti del mon-
do, ove sorge l'Opera salesiana,
suscitando preghiere che otten-
nero celesti favori.
Le diocesi di Albenga, Torino,
Cracovia e ;\\ladrid ne raccolsero
autorc\\'oli documenti e li trasmi-
sero a Roma.
Roma ora ha asslll'llO la Causa
col decreto citato ; e noi preghia-
mo il Signore che la possa con-
durre celermente a termjne, a glo-
ria di Dio ed a bene delle a11ime.
Jl Servo di Dio Don Augusto
Czartoryski, insieme col Sen-o di
Dio Don Andrea Beltrami, che sa-
crificò la sua saJute a fianco del
Principe, sono i due grandi mç-
ddli della perfezione della rinun-
:1.ia e della sofferenza secondo lo
spirito salesiano: due anime ge-
melle che proiettano la Juce del
11 Servo di Dio Principe Don Augusto Czartoryskl, salesiano.
Tabor e del Cal\\'ario - luce di
Yita interiore, di unione con Dio,
in San Remo trasformata in cappdla, ce- di contemplazione e di immolazione - sui
lebrò a stento, ma con gioia ed · emo- chiassosi Oratori, sulle pulsanti officine,
zione infinita, la sua prima l\\Iessa.
sulle numerose scuole d'ogni grado, sulla
11 3 maggio, festa nazionale pei Polacchi, complessa intensa attività dell'apostolato
si portò a :V1entone, ove soggiorna,·a il della Famiglia salesiana, fecondando i sol-
padre, a celehrare per tutti i suoi cari. chi ·sudati dai confratelli di hworo.
Il BOL[,J,;TT/NO S..JLESJASO si invia gratuitamente ai Cooperatori ed alle Cooperatrici. Non
è un periodico ad abbonamento; ma l'organo ufficiale della Pia Unione. Ben voleptieri si
manda anche in omaggio a chi si intert$sa delle Opere e deJJe M issioni di S. Giov. Bosco, sen=
-esigere alcuna quota. Basta richiederlo aUa Direzione Generale - Via Coltolengo, 32 - Torino (xo9).
150

1.8 Page 8

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IN FA MIGLIA
La benedizione del Santo Padre ai Coo-
perato ri ed alle Cooperatrici Salesiane.
Ncll'uJ1enza t"<llln::;,a il 15 m:t~i?io u. s. al
no~tm \\ cncr:ito Rcttor l\\lal!gion.·, il ·.111to
Padre Pio XII si t: p.1rticolarmentc intcrt JtO
<lcll'incn:mcmo ddk· Opere salcsi.,nc d1c, no-
noat:intc Il• clitfa:ohà dei tempi, continuano ad
utlermarsi nella 111:i~itior parte dclk· nazioni
t'()J\\ gr;in<lc vantaggio clclic anime e i;pl cial-
mcnte della gioventù. Sun Santità ha rilcv.,to
nm piacere ·che llltto i: fn11v,, dopo L1
grazia di Dio, dl'lla l~Jrità dd nostri Cooplr:l-
tori e delle nostre Cooperatrici, che si im-
pongono nnchc <lei s;1crih1.i per :iiutarc i figli
di Don Bosco nel luro apo:;tolato. L'ampli.1-
mcnt,1 e l'ahhcllimcnto della ba6ilic.t <li .!\\!aria
Ausiliatrict in Turinri, l'trezionc dcli' Istituto
t Bcrnan.li- Scmcria • prc,~ la at'3<::tta natia
del ~alito Fnndatr>rc, l'inaugurazi<>nc <lcU'O-
ratorio modello Edoardo A,mclli • prl"Sso la
nuo\\'a F l,\\T s.ono vrri monumenti llcll.t loro
gc ne ro,-ità. Annuendo pertanto alla d11mantl.1
Jd si~. Don Ric;ilùnm•, il Santo Padre h:\\ im-
partito <li g,ran cuore la sua patema h1:ncd1-
zio11c a tutti i Cr operatori cd a tutte k Con-
pcrJtrici Salel'i:rne, aul-pican<lo cdc,-ti l,1von.
Grati alla bontà Jcl \\ 'icario di Crit-to, intl'n-
sific-hi.lmo le no:-trc preghiere St:l'OI\\Ùo le ,-re
,111g11stc in1en7.1oni, che hanno p-.:r og~ctto la
i.ah czza JeUc anime, la pace e la prosperità
dci popoli. l i SiJ!norc lo conservi molti anni
nl hcnc <ldla Chìcs;t c dcll'iutcr:1 umanitò.
ITALLI\\ - Torino - Feste di m aggio.
L'eccezionale condizione dello stato di
p1crr.1 non ha permesso yuest'anno tuntc rna-
nifl·st:izioni esteriori al fervore dd mt·,-c tli
mng~io anche nella nm,tra hasilica <li Maria
Ausiliatricc. l\\!a, cumc "i può rilc,·are d.1lla
cronaca <lcll'appo,-ito periodico ,l foria 1luri-
lialrin· unito al Bo//1 lti11r,, la pietà ne h;l ,.,ia-
dagn.ito ndl'intimita l. nel frutto spirituale.
Fin dall'inizio Jd inc~c fu un affollan-i <li fe-
tidi clic, spccialmemc alla funzione Jclla sera,
gremirono il sacro tt:mpiu. Particolare solen-
nità .issunst: (.1 (l'st11 dd/11 Beufc1 Ma::-:urt•llu
che· per la prima. , olt:i si celebrò nel suo dies
n:1t.1lis ~. ndl'annh·crS3rio del suo tr:insitt, al
ciclo, il 1+ maqeto. Tenne pomilil':llc S. E.
Mo11s. Gras.:;i, , c,cm o di Alha, il quale ron-
utìcò pure ai ,·c:.pri l' dnpu il pan1:~irico <letto
da D011 Luzi, impartl la trina Benedizione
Eucaristica. I giov11ni ùcll'Orntorio 1:!sdaronn
la h,lSilica II disposizilln~ <lcllc Figlie di !\\laria
Au 1li11trit:c d1c l'affollarono rnllc !oro st:ula-
rcsdtc, uratori e Ca!lc di formazione dcli.i
città. Colle Superiore Jl·l Consiglio Guw1 ,1-
lizio c't rano 11umcr.1sc rapprl cntanzc :inchc
delle luru Un~e piì1 , idnc. La scuola ùi 1:anto
della C.'as:1 • ladre fazz·1rcllo • di 'I'orino-
Sau Paolo ,.., olse un ottimo proqrnmma di
music:1 iregoriana e polilonk .1 -\\Ile funzioni
pontificali ns i:;Mtc pure ~- h. \\ luns. Coppo
. . che cclchrb alle 7,30 all'alt.m· della Beata.
"
Durant~· il mrsl! marianr,, pel 5ervizio cnrn!e
ddlc i'.\\lt"SSe solenni dei giorni fe~tivi si ~uc-
ce<lcttcro, <.·0111c gli altri anni, le varie scuole di
canto Jci nostri Istituti dcli.i città.
'\\on fu po:,;sibilc or"1rniu:,rc i pdk·grinagµi
dcgli Oratnri fì'.Stivi in m:ts;;a; ma giovani,
padri ùi f;1miglia e pacrom:siic: non rinunzia-
rnn,, a n miere, a grupri, il 11110 omag:!io tra-
duionale. Imponente il pcllegrina1?eio delle
Donne di \\ :r.iunt: Caltolka dcli' -\\po:.tolato
ddb l'rl--ghicra e Confraternita dd S~. S.l-
cramcnw. delle parrocd1ic di :;\\!aria Au~ili:i-
trict: e dl·llc Stimmate.
Tmt., l..1 nri\\'cn::i, fo un t·• ~-,,cn<lo di fervore
e da l'rc:t.jucn:r.a ·li ~an.1mcnti.
~onost;Ullc la sospcn,-ionc -della veglia santa
e 1lell'ill11minaziont:, alla vigilia della festa di
Maria ,\\u...iliatrice i torinesi accorsero nume-
rosi ai primi Vc::1pri pontilic1ti da S. E. Mons.
Coppo et! alla funzione serate Data la como-
dità pc.:r le confessioni, la hasìlica, la mattma
del z+. alte +:Jo, comincii1 ad offrire il conso-
lante ,-p11ltaco),1 eucaristico clw durò inintcr-
rouo all'altar ma1?e10re, c. di frcl1ucnte, anche
agli a!tari di ~- Giuseppe e della lleat.1 ~laz-
1..arcllo, lin oltre a ml.'no~iorno.
.\\ll'alt:tr til'll,1 ~ladonna cek hrarono il Rcttor
i\\laggiort•, S. E. l\\luns. Pcrrachon delle Mi~-
sioni della C'onsotata, S. E. Mons. Gr.u,si
Y1.:~covo di \\lha e l'Em.mo Card ArcivesCO\\'O
i\\Iaurilìo Fossati. che tenne il 11olcnne ponti-
ficale. Fece il pane0rico il Can. Adolfo Bar-
lxris. L.1 no,-tra scuola lii canto ripclè la
•:\\ti.sa i-accularis <lei Pugdla con ottimo
dfrtto.
Per snddisforc tu tti i pcllc1tri11i, nd pomc-
ri~eio si lcccm quat~ro funzioni. Dnpo i
\\'c,,pri pontificati <l.l S. E. l\\lons. Gional_i, si
ordini, l:t proc.,.~,ione che riu~ci <lcrnti~,i11u1
ed imponeiltc. L'Em.rno C'.1rJìnalc Arci\\·c-
scovo, in porpora, era prcc;t·J1110 ,!agli &e.mi
J\\[ori,,, C.iornilj e '.\\lons. Coppo, da Hnerandi

1.9 Page 9

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To r l no - JJ Car<I. l'- •I durante il PootlJlcaJc per la festa cli M:a.rilJ AU>lll~trlcf!.
canon1c1 e parroçi, dal Rcttor Maggiorè cir-
condato dai Superiori del Capitolo. Le bande
della Casa-madre, degli Oratori di Valdocco,
San Paolo e !\\Jontcrosa e dell')stitmo Rcbau-
dengo accompa~navaoo le lodi di :\\laria 5S.
alternate col santo Rosario 1'\\umcrosissime
le rappresentanze dell'.-\\zione Cattolica con
una sug~estiva teoria di tricolori.
/\\J ritorno, la statua taumaturga non fu inon-
data di luce nnificiale, come gli altri anni; ma
fu accolta da una salve di applausi, e dal fer-
vore' di una fodc anche più ~rande e commo-
vente, mentre le campane <ldla hasilica s'in-
tona\\"ano col concerto radiodilfoso ddlc cam-
pane di Desio.
L'Eminentissimo imparu la Benedizione
Eucaristica dall'altare e sulla porta del sacro
tempio.
La chiusura dd mese di Maria Ausiliatrice
si foce suhito l'indoman~ domenica, con la
Messa solenne, assistita pontificalmente da
S. E. l\\lons. Pcrrachon, il quale impani pure
la Bcncdi~1onc Eucaristic:i dopo ln conferenza
salt!!-iana tenuta dal can. Barhcris.
Folla quasi come al giorno dcli' .\\usiliatrice
ed affluenza ai Santi Sacr,1mcnti tutta la mat-
tina. Col canto del • Te Dcum • nbbiamo nn-
graziato il Signore delle grazie concesse, im-
plorando dalla intercessione di Maria Ausilia-
trice l'ahbreviamento di tante sofferenze, il
trionfo della vittoria e della pace.
Il 27 seguente, il Rcllor :\\Ia~iorc celebrò
la ~lessa all'altare della !\\!ade nna per le Dnme-
Pallomsst dd Comitatr> C111/rlll1•, che intcr-
v<.'nncro numerose colla Presidente l\\larche$1
Carmen Compans di Brichanteau e h Scgr·e-
taria Contc.,ssa Maria Teresa Camerana. Il
sig. Don Ricalclone di.,,tribuì loro la Santa
Comunione e rivolse affettuose parole esor-
tandole alla confidenza tn ::\\laria Ausiliatrice.
Gli lnsE"g11a11ti dell' l 111011c Doll Busto~
scebcro il giorno dell'Asct·nsionc, 22 maggio,
per il loro secondo convegno annuale. Assi-
stettero alla Santa ì\\kssa ndla cappella pri-
vata dcf Santo, accostandosi devotamente alla
Comunione; poi, scesi nel snlonc ddle adu-
nanzè, ascoltarono la parola dd Dirdtorc Ge-
nerale delle Scuole Sale!'ianc dott. D. Renato
Zie~iotti il quale li intrattenne sul modo pra-
tico di aiutare i giovani ad asct:ndere per le
vie del sapere e della virtù.

1.10 Page 10

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C i re n a i e a - Altri particolari.
Verso la metà del mese di maggio ci sono
giunte altre notizie dal Vicariato Apostolico
di Dema. TI segretario di S. E. Mons. Lucato,
con uno schematico diario dalla fine di di-
cembre a Pasqua, ci ha documentato l'intensa
attività del Vescovo generosamente assecon-
dato da t11tti i Salesiani, parroci e cappellani,
dislocati in Cirenaica. Prima dell'occupazione
inglese, oltre all'ordinari_o esercizio del suo
ministero, ~lons. Lucato rivolse le più sollc-
cilc cure ai civili e militari, sia nazionali che
britannici e mussulmani degenti, feriti od am-
malati, nei cinque ospedali militari di Derna,
recando loro, piì.1 volte alla settimana, il con-
forto delle sue visite e del suo interessamento
di cui gli si dimostravano gratissimi. :\\fan mano
poi che affluivano i prigionieri, si affrettava
ad organizzare l'assistenza religiosa, ottenendo
dalle nostre autorità militari agevolazioni alla
cura spirituale specialmente dei cattolici c
mettendo a disposizione dei loro cappellani
tutto il necessario pel sacro ministero.
L'8 dicembre, anniversario dell'inizio dcl-
J'O;iera salesiana, cdebr:rndo a Lamluda (Berta)
in una casa colonica, lanciò l'idea ddl'creziunc
di una chiesa a 8. Giovanni Bosco, che venne
subito assecondata con una spontanea sulto-
scrizione.
Lanzo"l'orinesc - L•appello per l=i Crociata Cuechistu~a.
L :in" o Tor In 1: se • Beoedldone della statun di S. Glovonnl Bo,,co per In cbi<'Sa parrocchiale
1 53

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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Cominciata l'occupazione britannica, il la-
voro del Yicario Apostulico non conohhc più
riposo. Trasportate dapprima l<! sue tende ove
più urge,':\\ il bisogno, fis~ò in sl·guito la resi-
denza a Beda Littoria, donde potl:va più fa-
cilmente accorrere ai , illaggi cd ni centri di
abitazione. La sua piì1 1m:indc preoccupazione
J\\I og I i a o<> Ve n u In t.. p,,I~ dell'al1are dl D. Bo'>CO.
era che profughi e coloni non mancassero di
sacc:rdoti; perciò sacrificò anche II suo SCf.!rC-
tario, c. qi1ando le autorità militad costrinsero
i parroci di Bardia, di Tobruch e delle altre
località della cosca, rimasti sulla breccia fino
all'ultimo, a ritirarsi nell'interno, si affrettò
ad assegnarli ai nuo,·i centri. li periodo più
- - delicato e più pericoloso, si sa. è quello di
1 54
trans1210ne. Vescovo e parroci diedero quindi
subito il loro aiuto per l'organizzazione della
guardia civile, imponendosi qunnto poteYano
per la tutela delle popolazioni e per la salva-
guardia delle case e della roba, confortando
le famiglie più pm\\'atc, prodigando assi~tenza
e soccorsi a prigionicl'i e profughi. Yalcndosi
dd parroco di Apollonia che conosceva bene
l'inl!lt'.SC per essere stato Yari anni missionario
in India, appena le nuo\\"e autorità chhcro preso
posizione, il Ycsco\\·o, che di presenza si era
reso conto di tutta la siwazionc, ~i fece subito
innanzi a chiedere protrzione cd aiuto pei co-
loni più esposti .i.i pericoli, sollecttandò la nor-
malizzaidonc dei pre<:i<l1 militari, il riconosci-
mc..'llto della guardia e delle nostn: autorità ci-
' ili, l'approvvigionamt'.nto dei profuglù ecc.
Il 21 febbraio, il provi.cario poti: ritornare a
Dcrna a riprendere la cura spirituale dei pochi
ci, ili rimasri e dei nostri prigionieri ai quali
dit:de subito il conforto della ~Tessn <lorne1ù-
cale e poi la comodità di snddisfarc al precetto
pasquale. ~d mese Ji marzo anche gli altri
centri eYacuati si ripopolarono cd i parroci
tornarono ai loro posti. ,\\j primi di aprile,
quando le nostre trnppc riguadagnarono il ter-
reno, rimaneYano ,·acanti solo lt: parrocchie di
Bardia e di Tobruch.
Santificata la ~ioia della libera7ione con com-
moventi fun?;ioni, iJ \\"e,;covo, la domenica delle
Palme, eompi la benedizione degli ulivi e tenne
pontificale ncll.1 chiesa di Beda. Il martt:dì
santo, autorilà e popolazione in corteo sr.:sta-
rono alla sua residenza, triburnndogli un'ar-
dente dimostrazione di !!°ratitudinc pc! bene
compiuto con tanto zelo e sprez:u, dei pericoli.
Coloni e profughi gliela rinno\\'arono negli altri
centri, dove l\\[ons. Lucato accorse nella stessa
settimana a portare la sua benedizione. La
Pasqua fu una Ycra Pasqua di risurrerjone in
tutti i villaggi rurali. I feddi affollarono le
chiese ai corsi di predicazione cd alle sacre
funzioni, açcost:mclosi fervorosamente ai santi
Sacramenti. Da tutli i cuori sgorgò l'inno del
ringraziamento a Dio. Dema, la capitale del
T'icariato, ha accolto con cmusiasmo la pro-
posta del Ycsco\\'O di innalzare un tl!mpio alla
Ycrginc Ausiliatrice. Affretti il Signore l'or.i
della costruzione.
Collesalvetti (Livorno) - Inaugu-
razione di un moaumento a S. Gio-
vanni Bosco.
Il 25 maggio u. s. l'Ecc.mo \\·cscovo di
l\\ la!'Sa J\\Ions.. Baldini, che aveva preparato i
nostri giovani .ispiranti e la popolazione con

2.2 Page 12

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un forviJo lriduo di predic~zione alla fcs1a di
Maria Ausiliatrice, dopo l.1 processione trion-
fale per le \\'ie cittadine, presiedette all'inau-
_gurazionc di un grazio~o monumento a Don
Bosco nel cnnile del 110-.tro aspiramlato e
chiuse, col panegirico dd Santo e la benedizione
Eucaris1it:a, le ;;olcnni funzioni della giorn.ua.
Tanto ullu processione quanto alla cerimonia
d'jnaugurazmne assistettero tutte le autorità
ottadinc con ,1 capo il Po<k"-ù cJ il Sei?rctano
Politico.
Lanzo Torinese - La statua di San
Giov. Bosco alla chiesa parrocchiale.
Con un plchiscito <li all'dlll<>sa n:ncrazione
la città di Lanzo Tnrincse. prediletta da Don
Roseo e da lui dotata di uno lil·i migliori t.'<>1-
legi, ha intronizzato ndla chil.'sa parroc,h1alc
la statua <lei Santo, hcncdctta, il maf!~in,
nell'ampio cortile, dall' lspt·Uorc salesiano dott.
Don Fanara 1• consegnata con nobili p.m,k
al Vicario, alla prcscn1. 1 dl·l Podestà e ddle
altre autorità t'i\\ ili, politiche e militari. La p,1-
polazirine la porti) in trionfo, e tre parroci <ll'1
paesi ùdni - leol D. Ramcri, di Gmna-
gnano; tl'ol. n. Bosio, di Coassolo 8. Pinro;
tcol. D. Boluuo, di Cafasse - si ,mcct'<lcttcro
durante il triduoJ_ cantarm· le glorie. li J?inrno
della festa, -4- giugno, C<11nunione generale e
funzioni solenni decorate dalla presenza delle
nutorità. .tllictatc dalle :.colare!lche é <lai col-
legio. ~cl pomeriggio, nce\\·1mt-nto d1 S. I:
l\\Ions. Perrachon, delle 1\\1 u;sionj della Con-
solata, panegirico detto dal \\ icario tcol. GI\\'
D. Enrico Frasca, Bencd17ione Eucaristica pon-
tificale e bacio della Rd1qu11 Quindi, ina11-
gura7.ione della • :\\lostra Catechist1ca .1lk-
stita dai ~iovam dcli' Istituto. Salutato d.1 un
vibrante indirizzo letto da un alunno, r-.Ions.
Perraclwn, s1.•guito dal d..:ro e dalle autoril.l
locali, at suono della b:u1d,1 dd Presidiv e di
quella del Collegio. tagliò il nastro ccl inizio
la visita che suscitò in llllli moltissimo inte-
resse per l'ampia docunwntazione del lavoro
compiuto tfai giovani e per la e-enialc disJlO-
sizione ciel matt:riale illustrntivo.
L'ampio e luminoso atrio dcll..: aule scola-
!ltiche ultimamente nnno,·ato con ~st<l s.1~-
giamcnte educativo, inquadrava a meraviglia
le vam: sezioni. Doilici caucdrc abbinate da
eleganti alzate, con due pannelli crigenli~i
quasi a specchiera, intonate artisticamente nlla
decorazione di tutto l'amhicnk, occupavano
gli intervalli delle pareti di sinistra lasc-iati li-
beri dai ridenti finestroni.
L'idea, una !'Ola: • Che 1.·n$'i: il Catcchi~mo -.
L a illu,;travano, la commentavano ampia-
mente tullc le sezioni presentate :irti~tica-
mcnt<.', documentate dallo clUdio e- dal lavMo
individuale ,h.-gli allievi. spiegati.' do411ente•
mente pi11 che dall..- sobrie, hcn appropri:llc
didascalir, dai piccoli, intt·lli~cnti ckcrom
(idea li:lids-,ima) impron·is:iti per la circo-
costanz;1: gli stessi allie\\'i dell'Istituto, alcuni
ancor giov.rnissimi del primo anno.
Al termine ddla \\'Ìsita. S. E. :;i compiacqUl'
,i\\·amentl ddla riu~citis~irn.1 ini2ia1i,a c.
mentre prcndc,·a congedo Jallt· autoriù e dai
superiori, la folla si rin-rs.n-.1 nelle aule.
Mogliano Venete> - Inaugurazione
di un'artistica Cappella dedicata a
S. Giovanni Bosco.
~cli., chil:,;a del C'ollcgio :-ialcsiano .-\\:,tori ,
domcnic-.1 f rnag!{io u. s., si e compiuta l.1 so-
lcmne h~•ncdizione del nuovo altare di San
GioH111ni Bosco e ùcll,1 p.1la olforti dall\\11ti\\'O
Comitato di Cooperatri\\.:i Safesiant: e tLil!.1 lio-
rcmc l 'nirmt' Ex-Allievi.
L'insicm..: della cappell.1 si prncnta as,,ai hcnc
cd è intonatn alle pure e sohnl' hm.-..: della dt1L-:;J.
L'al1are, ricco di marmi preziosi, am1omc1
nella tnnaliw dc:i colori, e riuscito veramente
devnto. l 'na indo,·inatis"im.1 t·ornicc di giallo
di Sicna r.icchiudc l'an1,-tit-:1 pala, opt:ra del
Prof. \\dolio ~latticlli, clw ha dato alla fo,1,1-
nomia di S. Ginrnnnt Rn,,{'O tutta la ra.'-somi-
glianza di 11udla tradizionak. Sullo ,,fondo, eh.:
rappn$enta la casctt::1 nat:1h.: d1 Don no1co,
campeggia la figura del S,111to circondato J.1
un esprei;sÌ\\'O gruppo dì r.1!!ò1ui. mentre un.,
mamma gli presenta un \\'Ìv.m.- hamhino.
L'arti~tica pala ru;etis,e 11 plau!Ul dcli.i nml-
titmlme, cht· e passata ad ammirare J,1 nuu, ,\\
cappe-Ifa, resa p1ì1 bella da ùue \\"etrate r.1p-
pn'senlanti S. Frnnccsrn di Sales e il \\\\·n .
Domenico Savio, mt·ntrè nd catino i: ripro-
dotto il i.cigno dei nove anni.
Compì lii c~rimonia della 1'em:di1.ione I' \\r-
civt'!>t'ovo Sal~iano ;\\lons. F.:licc Guerra 1:hc.
dopo un ispirato d1sconm di occas1one, celchri,
la S. :\\lessa al nuovo alture, alla presenza clc~li
..\\llievi, Ex-allit:,·i e di una folla di Coopcr;1turi
e Cooperairiei.
~C!!IIÌ il riu,,cirissimo convce-nu Ex-allievi.
~el po1m·ril!1sio la chic,.\\ fu incapace a c-on-
tcncre tutti i fedeli ac-l-orsi anchl· da pa.:~1
vicini. Li: funzioni si dm etlcro tenere nd-
l'ampio cortile dove S. E ;\\luns. Guerra, dopo
aver con parola ardente illustrata la complc,,,;a
figura dd Santo, impartì alla moltituJine pro-
- strata la trina Henedi1.ione Eucaristica.
1 55
-

2.3 Page 13

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e Sutri, ha voluto prc-
,·cnire la dala del XXV
di Coni;.1cr.11.iom: hp1s1..-o-
p.1lc del suo antico Par-
rnco, trihlllandoglt for- •
vide ma11ifcstaziu11i di
omaggio il 20 aprik· 11. s.
R. E \\luns. Luigi Oli-
vares, acr..-c,llo a festa dai
parrocchi.101, dai j!iovani
dcll'Oratorto, da un'del-
la di Coopcraton e di
Ex-allic\\ 1, I.i sera pn:ce-
dcntc, l'llnlcrl la Santa
Cresima ad 1m numeroso
stuolo di fanciulli e di
fanciulle. L'indomani ce-
lebrò la l\\lessa g iubilan:,
d1strihuendo anche 26o
pnme Comunioni, e ri-
volse a llllli ispirate pa-
1\\1 on," rosso (l'udo\\'al • 1'""""'9ionc Ad onore di $. Ciovannl Bosco
role di circostanza.
~el pomeriggio, la sala
(:\\emson si ~remi di per-
Monterosso (Padova) - La prima sonalità, di gionni, di parrocchiani e di rappre-
processione ad onore di S. G. Bosco.
sentanze degli lslituti salesi:rni e delle Figlie ùi
l\\laria Au~iliatrice che si strinsero artom<, allo
li Parroco di ;\\Jonterosso D. Francesco Za- zelantissimo \\'escovo salesiano per dirgli, con
nocco, che ba or~ani7,1.ato un fiorente Oratorio una riuscilissima accademia, b loro e;ioia e la
~cconùo lo spirito di Don B"sco, ha voluto loro gratitudine, e presentargli fclicita:1.ioni ed·
quest'anno, cenll n11rio dell'Opera dei nostri auguri. Tenne il discorso ufficiali: il C'umm.
Oratori, trihutart• ~olenni onoranze al Santo. J\\Iario Cingolani.
Prcpar.ita da un tnùuo pn:dicato <la n. ~t:tti,
S. E. nngra7.iò dcll'afft.'ttuosa dimoiurazmnc
la giornata si apcn.l con n11rncrose samc Co- e portò llllti i cuori a e;loriticare il Signore
munioni. ,\\Ila :\\h:ssa cnntata, la chiesa era invoçandonc grazie e henedi'Zioni
:.:remita di popolo che asco1w con atknzione
'\\"e\\l'aucsa di poterlo festeggiare. a suo
le Ì!>.pìr.ttc parol<· e.i, Don Zortt.'a, s111l'amort! tt mpo, ndla C'asa-m.idre noi ci uniamo di
di ::inn Giornnn, Bm;co ai ~,.,, ani.
cuore ai i..11oi ex-p.trrncchtam ndl'auspic.argli
La scuola ùd nnstro 8tuJcntato 'l'cologico ancora molti anni Ji fecondo ministero pa-
di ;\\lontcortonc s,·olse un ottmm prngr.1mma storale.
coralr :inche ai \\ cspri che ùi~posero i frdeli,
;11:cors1 pure dalk Parrocchie di Abano, Pr;1glia
:\\lontcunonc, alla devot,1 p1·ocessionc allie-
tata dalla banda diretta dai PP. Benedettini di
Pra_glia. lrnpanita l.1 Rcnct!izionc col S~ '-;:icra-
CILE - Punta Arenas - Posa della
prima pietra del nuovo Collegio San
Josè.
mcntu, Oratoriani, effettivi cd :1-.piranti tli A. C.
.\\Ila prcsen1,a dcli' !·.cc.mo IntcnJcnk ùdla
olforseni al Santo una gra1il1:la acc:ulcmia du- Provinctu, di tutte le altre :llJtorità e di u1ia
rantl' l.1 quale il parroco rinuraz1b anche I Salc- folla d1 popolo, il 12 febbraio 11. s. l',\\mmini-
~iani pt·I valido ,liuto che J?li prestano i chierici stratore ,\\poslolico di ::\\lagellano :\\Ions. Gia-
lllll no~tro Srutlentalo nella nira dei giovani. comini h;1 benedetto soknn1.:1ncntc la pnma
pietra dcll'erigendo collegio e S. José », i,p1c-
Rom a - Onoranze a S. E. Mons. Oli- gando in un eloquente discorso il significato
vares.
della nuova opera sak'Siana che si \\Uole 10-
nalzarc. t Anzitutto, - egli disse - per tri-
La nostra parrocchia d1 S. i\\fana Libera- butare nd primo centenario dell'Opera sale-
trice .11 'fcstaccm, che godette per tanti anni siana un doveroso omaRgio a S. Gim tmni
le cure pastorali dell'Ecc.mo Vescovo di Xepi
-
Bosco: al Samo protettore delle terre magel-

2.4 Page 14

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laniche. specialmente cli
Punt:i .\\rcn,lS, che egli,
fin dal 1~83, Ùèscsis!'c
con lusso ùi particolari
come regina dd mondo
australe. prt:Yedendom: e
prcùiccnùone il meravi-
glioso sviluppo cui ùarù
nuovo incn:mcnto l'eri-
genJo fstìtuto ùi educa-
zfonc.
>) ln seconùo luogo pcr-
chè il nuo\\'o collegio siu
un ricordo costantt> del
"ero pioniere della ciYi ltà Punta Aronas li nostro D. Torre fra gli indi~eni di ComiXSt1-nilce (Argenlinn).
in quelle regioni: l'in-
trepido ::\\Jissionario salesiano l\\ Içms. Giuseppe dall'Ecc.mo Presidente della Rcpubhlica: "Go-
Fagnano. Ricorre quest'anno il 25° della sua n:mare e educare". E sul hinomio di Religione
morte; e !:i sua memoria, anzichè affievolirsi, si e Patria saprà educare la gioventù cilena nelle
fa sempre più viva in quanti lo conobbero e in trntlizioni gloriose degli avi 11.
quanti ne sentono raccontare !'eroiche gesta. I
L'edificio di tre piani occuperà <lue interi
suoi ex-allieYi, i suoi ammiratori, il popolo tutto isolati e nei suoi spaziosi locali pieni dj luce
di Puma Arenas gli erigeranno così un monu- e di gioia troYcranno ospitalità cd educazione
mento degno del suo apostolato e della loro un migliaio di giov.nni dei quali 150 interni.
generosità.
L'edificio sarà coronato da un'alta torre in cui
•> Finalmente anche come atto di adesione verr,1 installato l'osservatorio meteorologico.
alle foste pd quarto centenario della città di U n dnvcrnso omaggio di gratitudine va tri-
Santiago. II nuovo colle~o infatti corrisponderà butato ai generosi ohlatori che hanno pcr-
appieno all'ideale proclamato recentemente mt!$so l'inizio di questa grandic,sa opera. Lo
P un la Are n as - Pos3 della prima pieLr., del Collegio S. Giuseppe.
1 57
-

2.5 Page 15

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spazioso terreno fu donato dalla signora S,1ra
Braun. I si~g. ~Jaier Braun e Giuseppina :\\ll·-
n~ndez dc Brnun t·ontribuirono colla surnnu
di 50.000 pesos e colla donazion.: di un mo-
derno, complt!to gabinetto di fo.,ica e chimica
per le scuole liceali.
TESORO SPIRITUALE
I Coopera1ori che, ro11UJllllt e rnmi.111 ati \\lllUIRO
una ch1es:1 o puhbhc,a cappella (1 Rd1111os, e le H~-
lìghl è, la hm, cappell., 1n1,atu) e <\\Ut\\"1 prci::100
St:tomlo l'mknz1on<." dd SollllllO PontdÌcè possono
acquistar.-;
STATI UNITI
Marrero - Una
L'l:\\OULGI.:-S:Z.\\ PLE~.\\H f..\\
chiesa dedicata a S. Giovanni Bosco. 1) =-:l'l gmrno in cui J:mno il nol')1t' all.1 Pia C'111011r
dr, Cnnpn,,tm·i.
{.;na laconica lcuera cldl bpcttorc D . .\\m- :::l :-.:c1 jiliomn in cui pu. la prun.1 H•ha s1 cons:i-
hrogio Rns,,i, per posta aerea, d ha rccJto la
cr,1no al ~.,ero Cuor, 1h Gc,u.
bella notizia che, la domenica 20 aprile u. s., 31 Tut1e le ,olte che per otto g,omi continui nt-
)
S. E. l'Arcivescovn d1 '\\uo,·.i Ork·anlt h.1 be-
1c11do111> 111-:li 1:~crci1.i spirituali.
nedetto solcnn1:mcm a ~hrrcro (Louisi.tna) 4) 111 p1111to d1 1111)r/l' s,· conlcs~ati l' t.-omun1<':ll1, o
una chÌl'S:l eretta dalla dioc.~,-i ad onore d~ ~Jn
nlmt'on cnntnti, in, ,,du:ranno JI\\ utamt'nte 1I
Giovanni Bosco. li sacro tempio. curato con
fine senso d'arte, ser\\'irì1 anche pd luculc Or-
fanotrofio maschile sak-..iano e per quello fem-
Sanussu110 '\\.1)me <11 Gesù. colla bot.·ca, si, J>O•
1rannu, oJ nlmeno col cuore.
O,.,, \\1F~r.:
tninill· di1..:tto dalle ~uorc dt "'i>tre Dame.
Al pont11irnle di 5. E. :\\lons. \\rci\\'c~co\\'O,
la scuola di canto dei nostn orfanelli c.-sc:g11ì
egregfamc.·nte una \\ Jc,;,-a n i \\'oci, e S. E.
:\\Ions. Riccardo Pm1111, salesiano, ..\\rci\\'c-.Cfwo
1) ln un giorno cld nwsc n loro s~-clra.
21 11 i:iorno in cui fonnu l'E,rrci~in dl'II,, lJ11011n mnlli',
JI Il giorno in cui pan.:.:i1•u110 nll.1 C:u11fr1r11~n ,,,,,,_
·t" sale-1.in.1.
di Santo Domingo 1,; Prunatc delle Indie, terme
il discorso di circostanza. f;tcc:Yano corona 1) Il giorno 1 • Pn·z1o~is•imo "i:11\\l{lll' del Sii:nor,•.
ai tlue '\\rcivesco\\'i numerm:i P:1rroc1 .,tfozio- ~l Il iriorn" l \\'1~1lll?i<'lllc Ji \\l.1rn1 SS.ma.
nati a Don Bosco (·d ali Opera salc.-siana.
,, Il giorno 16 B. \\·1:n:ine del Carme-lo
Ma e a o (Cirua) Un lfnll>Po clc:I a:io,,anl oouc.-zatl, il ,riorno dc:ll' l mmacolu.-, nel no,;tro OrlanotroBo,
-
-trorc:ntc:, come quello di Hong Kon:. di parecchie: cc,n1l02.b di :llunni

2.6 Page 16

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DALLE NOSTRE MISSIONI
THAILAND
Dall'.lgw:::.ia ,, Vides > "bbiamo apprt.to la
,,,,tizia d, due hel/1• i•1i:::iafi;:e rurale dal 1/tJSlro
rirarù1ta di R,~ialmri. J>urlro/>po 11011 Sul/(J
po-;-nmte li- rela-::-i011i im:iatui dai ,w~tri ct111-
fmtdli.
Un libro edito dalla Missione donato
alla gioventù nazionale di Rajaburi.
lumcno: la parola «\\"angelo •> appare come un
sok• che fpandc i suoi raggi henclìci dappcr-
tutw, mentre in bm;so un angdo, in i:Hilc prct·
ramcnte thai, è pn•f.lrnto in adorazione · da-
Yanti al Solt• di Yc1-iti1. I traduttori, coll'aiuto
anche di competenti huddisti. si !Sono ~forzati
di trm nrc 11na parol.1 thai chc traducesse bene
il termine a \\"angelo 'l ed hanno adott.1to al
rosto ùi Phract·,111gclio d1c usa\\'a sin qui,
questa: Phra,·erasnt. che , uol dire: prezioso
me~•ag!,'.in d<Htrinak. (/ 'idts).
ln data 12 otlohre r940, il Prdctto ,\\posto-
lic(l <li Rajahuri accompagmwa con una sua
lettcra al l\\linistro <lella Difesa :'\\azmnalc l'o-
maggio di 100 copie di un libretto di canti
p.nrionici, composto dai maestri e dai gÌO\\ ani
lk·lla , lissionè, i quali , promettevano di , o-
lerc c::scre - come scriYeYa :\\lons. l'asotti -
forze viYe e custrutti,·c pu la grandena dd
P.1l·::.c:, con l'osserY:mza ddla dis<;iplina, ap-
plic.indosi sinceramente.: allo studio, sforz:m•
dosi d'essere fedeli alb rclii;ionc cd alla pa-
tria... ,,.
Il Rostituto Capo del Reparto della Gio,;cnti1
1\\azionale, Colonnello Luang Det Ron ="a
Rong, in data 2+ ottohrc 1<;40, rispon<lc,·a a
::\\lon:.. Pasotti, oggi \\"esco,·o tirol:ire di Rarata
e Y-icario Apostolico, rittgraziando in nome
<lei "\\I inistero <lclla Difesa ="azionale ed ap-
prezzando il dono cd i sentimenti c he lo aYe-
vano inspirato.
Un'edizione del Vangelo. in Thai.
Xonostantc i lodevoli sfrm:i degli zelanti
missionari del paese, speciali circ.:ostan:ze non
avevano penJ).csso prim,1 <l'ora di stampare il
\\\\rngclo in caratteri thai (siamesi). La piccola
tipografi.a salesiana ~ U<l()m Phan ,, (preziosa
srn1cnte) della Prcf<..'ttura apostolica d i Raja-
e huri riuscita finalmente a presentare al pub-
hlico il Yan~elo <li San Luca, in caratteri thai,
per la festa di Cri::.i:o Re, l'ultima domenica
dello i-corso onobrc.
La traduzione è opera <li un pioniere ddla
huona stampa, Fr. Ludovico :\\laria dci Fra-
telli <li S. Gahricle, che fu aiutato, ntl non
facile lavoro, da un intelligente e pio collabo-
ratore, il Signor F. 11. Plang.
Dcgna <li rilievo anche la copertina <lei Yo-
GIAPPONE
U na g loriosa pagina di storia missio-
naria italiana.
Rc-,·.mu rd nmnt.mu <(f!., D. Rii:rildone,
l:t chiusa <lell\\tnno scolai;tiLn, 1'1ni7.10 del
llllO\\'O anno, la priman ra m ( ;iappone colla
l'ionturn in..~. antevolc dt'i suoi pron:rhiali ciliegi
sono già cose note ai lettori dcl Bollttti110. È
il ritornello della canzone annllalc con cui
\\iene S\\'Olgcndosi il ntm<> <k-lla natura e della
,·ita sociale in questo gran paese, e mm è il
caso che io mi diffonda in num c descrizioni.
ESERCI ZJ SPJR/Tl-A U - 1 nostri
cristiani come opportuna rn-paraiionc alla
Sant.t Past1u.1 frcero con fcd<.; i santi spi-
rituali cst:rcizi, ,·era fonte di risutn:zione
pcr le anime. :'\\otc,·oli quest'anno, oltre a
qnelli soliù a farsi a :\\ li~ a;,,aki, quelli tenuti
a 'fakanahe. Su quella , asta wna, affidata
alle cure <lei nostro D. ~\\ntolin. sonr, sparsi
circa 1 so cristiani. J.e distanze e la scarsità
<li ,personale: non permettono la riunione <li
tutti alla dom~·nica; cd il missionario, pro<li-
gan<losi con generosità e !-acrificio, cerca al-
. meno ogni quindici giorni di somministrare
loro i conforti reli~iosi Q11est':1nno riusd a
comhinarc in due riprcs<.;, per gli uomini e
per le donne, una buona muta di cs~rciz1. 1
cristiani corrispusero con tutta la loro buona
,·olontà e ne fecero assai profitto. Oltre lo
srnlgersi regolare delle pratiche solite a farsi
in tali occasioni, riuscirono interessantissime
le conversazioni d'assieme, che si tenevano
alla sera, in cui i capi fami~lia studiavano i
- - n1ezr.i per ,·enir incontro alle neccssifa dd-
159

2.7 Page 17

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l'apostolato, per aiutare il proprio missionario
e la propaganda cattoUca. Lo spirito rinno,·a-
ton: emanante dalla nuova struuura politico-
sociale cicli' lmpero e la nuo\\'a legge sulle re-
ligioni portano necessariamente il cattolico
a studiare la sua posizione di fronte a quèsti
nuovi aspcui. l hravi cristiani di Takanahe, tutti
recentemente convertiti, sentono più forte-
mente e con un senso di maggior responsa-
bilità questo stato di cose, e vogliono lavorare
per la l<>ro fc<lc, per la loro Chiesa, COL\\ tutte
le loro forze.
1S1'11'uTO E CENTRl Di CULTURA
- Un altro aspetto caratteristico ùi propa-
ganda, che in questo mese ha avuto buone
manifestazioni, è stato dato dalle relazioni
culturali, che vengono su grande scala clfec-
tuan<losi fra le nazioni amiche e il Giappone.
In Tokyo, il 29 marzo, fu solennemente inau-
gurato l'Istituto Italiano di Cultura, alla pre-
senza di Principi Imperiali e di quanto dj più
eletto presenta la società giapponese. E subito
presero a<l estendersi in molte provincie cir-
coli di cultura, cui noi pure partecipiamo, e
che permettono al mu;s1onario <li mettersi in
relazione con aulorità, insegnanti e con quànti
desiderano l'istruzione. Ci si interroga si? un
mondo <li problemi interessanti la religione,
la cultura letteraria, la scienza, l'arte, le costu-
manze ccc. E da queste conversazioni fami-
liari nasce la relazione, la simpatia, la rettifica
di tante idee, e, sempre, l'avvicinamento a
Gesù, di qualche anima lontana dai problemi
dello spirito e qualche volta dalla fcùe. Tn
Giappone gli inviti e le chiamate della grazia
avvengono, si capisce, in molti e stupendi
modi, ma questo della conversazione farruUare
è certo fra i più necessari ed efficaci.
Anche a Tokyo, a Oita, a i\\liyazaki, a Ilcppu.
ove fioriscono taU circoli di cultura storica,
artistica, scientifica, i nostri missionari che ne
sono soci e parte- attiva, colta l'occasione,
nelle riunioni onUnaric e straordinarie, con
concerti, conferenze, piccole mostre, o con
pubblicazioni varie, cooperano alla h,iona pro-
paganda.
Recentemente il nostro D. Tas$inari a
Toho ebbe l'occasione di studiare a fondo
una ·bella paEQna di storia rrussionaria italiana in
- 160
Mi )' z a k I - Dopo un Corso di Esercizi Spirituali.

2.8 Page 18

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T a k a n ab e Dopo _gli Esercizi Spirituali
Giappone. i;; cosl caratteristica e interess:.tntc,
che mi pare possa tornare assai gradita ai
nostri Cooperatori, ed atta a suscitare tra i
nostri allievi delle cas'.: missionarie un sempre
più fe1·vido spirito di apostolato per la gloria
di Dio e la salute delle anime. Il nostro con-
fratello non solo ha studiato sul posto l'argo-
mento e ne ha fissato il risultato su giornali
e riviste; ma in una magnifica composizione
drammatico-missionaria, rappresentata ripetu-
tamente con successo e che presto sarà data
alle stampe, ha Jumeggiato le fasi più impor-
tanti della vita <li un grande missionario ita-
liano, gloria della Chies:i. e della Patria nostra.
In questi momenti di fervore per lo scambio
della ci,1ltura fra le due nazioni arniche la
pubblicazione viene ad assumere un carnttere
ancor piì1 sintomatico, destinato dalla Prov-
videnza a fare certamenle un gran bene.
VN r·ALOROSO MISSIONARIO
Don Tassinari mi sintetizzò il risultato dei
suoi studi con una relazione intitolata Brev:i
cenni sul P. Sidotti, che le trascrivo. li conso-
lidamento del potere supremo nelle mani della
Famiglia T okugawa, a1 principio del sec. XVII,
segnò l'inillio della via dolorosa per la Chiesa
in Giappone. Dopo mezzo secolo di persecu-
zione sanguinosa, alla morte del terzo Shogun,
Tokugawa Yemitsu, nel 1651, precisamente
un secolo dopo l'entrata del Saverio, il cristia-
nesimo in Giappone si poteva riten(,-re uffi-
cialmente scomparso. In realtà però la fede
non era del tutto sp-1nta. I\\cll'interno delle
isole, fra i monti, nel segreto delle case, nd
cuore dei cristiani superstiti, la frde soprav-
viveva, come il fuoco sotto la cenere: bastava
riattizzarla per vederla riaccendersi. Ma il
Giappone era stato ermeticamente chiuso ai
missionari. Ai molti audaci che tentarono di
penetrarvi per farvi ardere il fuoco sacro della
fede toccò il martirio fra orribili tormenti o
la prigionia a vita.
Ebbene, proprio quando ormai sembravano
cessati questi tentativi audaci, al principio élt I
sec. XVIII apparve sulla scena il P. Sidotti,
l'ultimo missionario dell'era feudale, che riusci
a penetrare nel Giappone nonostante il severo
ostracismo.
Il P. Giovanni Battista Sidotti era nato a
Pa1enno, nel 1668, da famiglia nobile ed av.evn
compiuti i suoi studi superiori a Roma, dove
ben presto era salito in grande estimazione
per la sua virtù e scienza. Giovanil\\simo era
IOI

2.9 Page 19

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i:,1.ato eletto uùitorc di Rota nella Curia Ro- non biondi, come quelli degli olandesi; gli
mana. ;\\ Ia egli fin dalla giovinezza accarezzava occhi pur..: assomigliavano a~s:t.i a quelli <lei
un grande sogno: 4uello di andare a portare giapponesi; l'unica differenza era la straordi-
la hlCl' Jd \\ 'anp;clo nel lontano Giappone. naria lunghezza del naso... ».
E_gli c:ono~l•cva bl'.I\\C le grandi ditlìcoltà che si
A//ri dati ci 1❖,mrro trr,111andMi dal raccrmtn
frappnncvano all'esecuzione del suo ditie,1.,rno. delf'i11ter/irete nfa11des1 T'ale11tiìi11 nell'i11ttrrn,i:a-
l\\la non sono le difficoltà che possono arre- lono d, P. Si<fotti a ,\\agasaki: <( ~oi vedemmo
stare h1 marnia audace degli eroi. E il P. Si- un uomo alto, magro, con le mani incatenate
dott.i, c.1ralterc forte e genc.:roso, ero un au- dietro la schiìma. Era p:illido; faccia emaciata...
tentico crnc, e, per <li più, un santo che, inc- (il resto della descrizione corrispcmdc alla pre-
briuto della follia dclh1 croce, si era vc>tato cedente),.. sotto il ,•estito giapponese indossava
senza ri~crvc al suo ~rande ideale, ubbidendo, una tunica bianca. Aveva al c.:ollo \\ma cate-
com'c~li !\\lc:-so ehhc a dire, ;:,d una voca1-ionc nella d'oro con una croce di kgnu scuro, por-
interiore. Pl.'r qu~sto ahbandc•nè1 il suo h1 il- tamc una figura dorata. In mano tcne;Ya il ro-
lante an t·nirc in Roma e, con la benedizione sario e sotto il brace-io aveva due libri. Poteva
della \\'ccchia madre, non meno generosa di appena parlnrc tanto era spossoto; la testa gli
.. lui, parti dall'ltalin i;ul principio del 1703 ricadern sul pl·tto; di tanto in tanto la riabrnv:i
colla mi<:sionc dc:l Patriarca d'Antiochia :\\lons. e guardava verso il ciclo e muoveva cost:ulte-
de 1'ournon, che andava in Cinu per esami- mente le sue labbra... Quando gli domanda-
nare la quei,tionc dei riti cinesi.
rono se non conoscesse la severa proibizione
Le difficoltÌI del via~gio hmi.:o e tonncntoso ai missionari di entrare in Giappone, Sidotti
non lo i;coraggiarono. Da Gt·nova tocd1 la ri~posc: 1; Certo In concisct•\\o, ma (lUCStn non
Spagna, le Isole Canarie, e, girando l'Africa, è· ptr mc, perché io non sono nè spagnuolo,
rnl{giunse l'India dove i1ostò alquanto per aiu- ni: portoghese, ma italiano ,1. Quei si~nori co-
tare il Patriarca Oc Tournon nella bua in- noscevano qualchl· cosa del Portogallo, della
chiesta sui riti \\1alaharici. Ripreso il mare, 8pagna e dell'Olanda, ma non c,1sì dcli' r-
arrivò finalmente a l\\lanila nel settembre del- talia... fu condotto alla capitale in pnrtantinn,
l'anno seguente. Qui UO\\'t'lte fare una lunga troppo stretta per la sua aitante.: corporatura.
attesa di quasi quattro anni perchc non c'e- Obbligato a star seduto alla giapponc~c senza
rano naYi che andassero in Giappone. Ne ap- potersi muovere o uscire, soffri tanto che per-
profittò per lavorare nelle opere cattoliche della dette l'uso delle gambe, per cui i.n seguito per
ciltà dove compì un fcconrlo a~o~~olato tra la muov<!rsi ebbe poi sempre bjsogno di essere
simpatia e l'ammirazione di tuLLi. Finalmcnt1: sostenuto e aiutato da ;iltri. Anche in questo
nell'anno 1708. il 22 agosto, su una oavc alle- viaggio il suo contegno calmo e tranquillo,
stirn appositamente per lui potè far \\'eia verso sempre ~.ssorto in preghiera, riscosse il rispetto
il Giappone; e la no\\te del 10 ottobre si fece e l'ammirazione degli stessi soldnti 1>.
gettare, solo, sulla !lpiaggia rocciosa dell'isola Così il P. Si<lotti sotto scvt·ra scorta, fu con-
di Yakushima. Venne naturalmente subito ri- dotto a Yc<lo e internato nel Kristan Yashiki.
conosciuto, preso e condotto a 1\\agasaki, <love Qui lo attcn<lt::va il famoso Arai Hukuscki
subì lunghi interrogatori. P. Sidotti aveva stu- (1657-1725), incaricato dallo Shoeun di esa-
diato un po' il giapponese su alcuni vecchi minarlo. li celehre letterato e storico ci lasciò
libri lrovati in Italia, studio che aveva cercato scritte le lunghe interviste c i vari interroga-
di continµarc anche a Manila; ma non basta,·a tori fatti al missionario straniero, in un libro
per farsi capire. Le autorità di -:--;agasaki non dal titolo ~ Seiyo Kibun >> (!\\oti-i:ic sull'occi-
potendo risolvére la questione si rivolsero a dente). In grazia specialmente a questa nota
Yedo, da dove venne l'ordine <l'inviare il pri- oper:i letteraria il P. Sidotti, sotto il nome
gioniero alla capitale.
1-riapponizzato di )ovan Shirìite, è conosciuto
Gli Annali di Nagasoki (r704-10) l'han così in Giappone anche fuori dell'ambiente cri-
descritto: <• ... questo straniero imitava il co- stiano.
stume del paese, mdossando un vestito giap- Un giornale di attuaLità ha fatto questo com-
ponese con In spada al fianco; ave"a i capdli mento allo storico incontro: « Hakuscki e Si-
in parte rasali sulla fronte e in parte raccolti dotti non erano solo due uomini che si trova-
e legati sulla nuca come i giapponc::.i. Per un vano di fro~1tc, ma due mondi e due civiltà
po' di tempo si tenne nascosto nelle montae;nc, diverse che wnivano a contatto. 1lttk\\lscki r,1,p-
<lom.'lndandn ristoro ei ta~liakina e ai vecchi prcscntava l'Oriente e lo millenaria civiltà
carbonari e in cambio offriva dennro (che però giapponese, e Sidotti l'Occ..idcntc e la civiltà
9uelli non accctt.wano)... aveva 1 capelli neri. rnmana e cristiana d'Italia. Tutti e <llle degni

2.10 Page 20

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Japprescntantii perchè tutti e due ·uomini su-
periori. 1n grazie a loro si ebbe un nuo,o im-
portante contatto tra le due civiltà, e per il
Giappone un passo avanti nella conoscenza
dcll'Occidencc. Hakuscki approfittò della rnsta
cultura di Sidotti per istniirsi sulle cose d'oc-
cidcntc, non solo per se, ma anche per gli
altri, pcrchè col suo libro mise a disposizione
del pubblico I..: notizie apprese... Possiamo
pensare I lakuscki e Siclotti come prototipi elci
due paesi: Giappone e Italia. I) Giappone,
grande pa..:sc che vanta una civiltà meni\\ igliosa
e uno spirito unico al mondo. L'llalia, erede
della civiltà millenaria di Roma, custode e
centro dello spirito cristiano ha, numerosi punti
<li somiglianza e di contatto col Giappone.
Tuttavia le due civiltà, sbocciate in paesi cosi
lontani l'uno dall'altro, differiscono fra loro
per la mentalità diversa, differenti costumi e
diversa cuItura religiosa-etico-filosofica. Cib-
nonostante, i due paesi sono attualmente le-
g::iti da amichevoli relazioni; segno evidente,
che, come s i disse per i due uQmini, i d11e
grandi paesi sono paesi superiori, destinati a
comprendersi sempre pit1 e ad aiutarsi a vi-
cenda».
Il (, Kristan Yashiki » s.igniJìca letteralmente
<< Residenza dei cristiani». Sotto questo nome
e passafo alla storia un rrcinto-prigione, in cui
furono internati e morirono vari rmss1onari
cattolici {gi:uppo Marquez, Chiaza, Cassòlo
sbarcati nel 16+3) e alcuni cristiani. Il posto
<l.t:11',tnticu Krist:in Ya~hiki si può tutt'ora ve-
clcre a Tokvo nella wna nord-O\\'C~t della città
nel quartic~e Koishikawa. In antico era un
g-rande recinto di oltre un tttarn di estensione
sul dorso di una collina boscosa. Nell'interno
aveva un altro recinto pii1 piccolo, che com-
prendeva una prigione m legno, un piccolo
magazzino, la caSt'lta dei custodi e un pozw
che esiste tutt'ora. (Tutto hrucii> nel 1717,
fu pii1 ricostruito).
ln questa prii;ione il P. Sidotti, dopo il giu-
c.lizio e la conseguente senu:nza dello Shogun
rimase internato per ci.rea quattro anni, trat-
tato convenientemente. Così leggiamo nel Seiyo
Kibun. :\\la verso la fine del 17q i due ser-
\\ itori adlletti alla sua persona, i coniugi Cio-
suke e Uaru, conquisi dalle virtù e dagli in-
segnamenti del Padre, si convertirono e rite-
Ycttero da lui il battesimo. Questo fatto, ri-
saputo dalle autorità, provocò un sc:condo giu-•
dizio. La nuova condanno fu terribile; la pri-
gione sotterrnoea: una fos:;a scavata nel li:r-
reno, stretta, buia, clo\\-e gli unici compagni
erano l'umidità, il freddo, la malattia. Si può
vedere tuttora.
Per un pozzo d'entrata di oltre due metri
T o k i o - M l k a w a i Ima
-
- La màSSll degli OratorlanJ in teatro.
--

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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si giunge sul fondo ove su tre pareti si aprono
tre buchi cht: dànno rispettivamente nelle celle
1 e 2-, e il terzo nel corriJoio che conduce
alle celle ~o 3, -+ e 5. D. Tassinari ,·isitò bene
la cella l\\0 1. Per entrare b11mgna metrersi car-
poni, ma ndl'interno della cella si pltÒ quasi
stare in piedi. Alla base è molto larga e appare
in forma ovale con forse serte o otto metri di
circonferenza, ma in origine <lovc,·a essere piu
strena e quadrangolare, come si arguisce dalla
forma della parte superiore ancvra hene c.lc-
lincata. Un corridoio (una specie di stretto
camminamento) conduce all'imboccatura delle
altre celle (tutt'ora ingombre di terra),
Proprio mentre l'. Sidotti lanJ!UÌ\\'3 in qnesta
fossa, a ;\\Janila e in Europa si nutrivano ,gran.<li
speranze sulla riuscita della sua mi~sionc, e
sulla prossima riapertura Jd Giappone ai mis-
sionari. E da Roma il Papa gli faceYa i,wiare
la nomina di Vicario apòstolico del Giappone
che naturalmente non arrivo mai a destinaziom:.
L'eroico Padre non porè rcsistcn: a lungo
'al nuovr, supplizio, peggiore della morte stci,-;a.
L'anno seguente nclla notte dd 16 no,·cmbn::
r715, consumato il sublime olfll;austo, con
gran voce chiaman<lo per nome i c.lue scr,;i
ad<letti alla sua persr,na, condannati allo stesso
supplizio, fort itìca1\\<loli nella fede, non ces-
sando di esortarli a perseverare fino alla morte,
andò a ricevere il premio del suo lungo
martirio. Aveva 47 anni. Egli ha sofferto ed
è morto veramente per la sua fede. Fu sepolto
nel Kristan Yashuki. Dopo pazienti ricerche
D. Tassinari crede di poter fissare il posto del-
l'antica tomba di cui si sono perdute le trac-
cie. Ha po1uto inoltre rintracciare la supposta
pietra del sepolcro, ci.-tta di « Jov,rn 811iròte ~
che ha soprl scolpito il segno cristinno <lella
croce. Potè anche ,·edere la tomha: un'aiuola su
un piccolo rialzo, che ha la forma <li un tu-
mulo. Si dice che sia unn tomba o per lo meno
il posto <li una tomba. In altra parte gli fu
fatta vedere « la pietra della tomba e.lei P. Si-
dotti », pietra sepolcrale con sopra scolpita la
croce. Certo nel Kristan Yashiki molti prigio-
nieri morirono, e di tnmhe ce ne dovt:ltero
essere non poche. Di una sola perii si è con-
servata memoria nella tradizione popolare;
non poteva essere di un conJannato qualun4ue
si può pensare al P. Sidotti, il prigioniero più
caratteristico del Kristan Yashiki, e perché
straniero e pen:hè (come lo conferma esplici-
tamentc Hakuseki) si era guadagnato colle sue
virtù la stima e l'ammirazione di quanti l'av-
vicinarono. È troppo naturale pensare che a
c.list.inguerc la tomba di P. Sidotti si sia posto
a monumento-ricordo una pietra col segno
ci-istiano. Le tradizioni orali e scritte della
famiglia proprietaria della pietra confermano
luminosamente quanto è detto e sul luogo
della tomha e sulla pietra della tomba.
:--Jet 172-1--25 In prigione dei missionari bru-
ciò, nè fu più ricostruita. .i\\el 1792, il terreno
del Kristan Yashiki venne <li\\'iso tra i soldati.
In questi ultimi anni sono usciti molti stuc.li
interessanti e dettagliati su q11csto cdcbre
luogo. Xci 1918 la prefettura di Tokyo faceva
metkrc sul posto una stele-ricordo con u.na
placc-.1 di bronzo su cui si legge..-a ~ Locus ad
Christianos rcscr,;atus
La stele si vc<le tutt'ora, ma la placca. sparì.
Attualmente il posto dc.U'antico .Kristan
Yashik( è occupato da belle ville e case <li
privati.
L"Y OTTIMO PROGETTO - C'è tut-
ta\\'ià una parte proprio centrale ancora in
nmcltta e che per tantt: ragioni sarebbe
adattissima per la nostra casa di aspirandato,
da t:rigcrsi in Tokyo. Chi non vorrà concorrere
a quest'opc:nl santa e venirci in aiuto per l'ac-
quisto di queste zolle santificare dai patimenti
e dalle preghiere di questi eroi, fra cui vari
italiani, e pt:r la fondazione ciel nostro aspi-
randato in Tokyo proprio in questo luogo,
fonte di zelo e forza nell'apostolato?
Amar.mo sig. D. Ricaldone, voglia su,;ci-
tare qualche anim'.l buona, che si pi~li a cuore
quest'opera santa sotto tutti gli aspetti, e
preghi per noi; ci benedica colla sua pii., af-
fettnosa benedizione, affinchè noi e i llOSt i
aspiranti possiamo essere e.legni imitatori di
questi gran<li apostoli missionari.
Suo aff.mo nel Signore
::.\\lons. \\ "1::--cE:-;zo C1,u·rr1.
J/~va-::al?i, 3r mnrzo 19+1.
LA CORRISPONDENZA E LE OFFERTE
per le Opere e M.issioni Salesiane s'indirizzino al RETTOR MAGGIORE- Direzione Generale
Opere D. Bosco - via Cottolengo 32 - Torino :109, non nlla Società Editrice lnteniazionnle (S.E. I.).
Il mezzo più com.odo t quello di servirsi del nostro CONTO CORRENTE POSTALE
che porta il N. z / 1355 (Torino) sotto la denominazione:
-
-
DIREZIONE GENERALE OPERE DI D. BOSCO

3.2 Page 22

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Crociata m issionaria
Borse complete.
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nati Gionutni, Frnnci:sco ed Ehs.1.
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Botti b:rdde, 25 - ;';ill:i Brunem (p. !!, r. \\. 50 -
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l\\fartmi, 15 - A. Ft:n-<>, 20 - Y. Patria, 20 C.
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YiscaTdi, 25 • A. Perotto, 25 - Giulia Spannn, r5
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cura dt·lht Pin l.'nione per l':1dorazionc dd SS.
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prec.: 10,_µ,1,50 - Sordi, B1.-lh, ,o - Curraro, 25
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Tot. 10.5+3.5c.
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Pozzi Fn111c<·•co - Somma prt-è.: 7.625,50 -
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100 - "ll,t. 7.82;,50.
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prec.: 1100 - Tarditi Emili.1, 50 - Busi \\'ir,;:inia,
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llorsn DO.\\ JJOSCn S l l l ....JTE I \\ ·osTRl Ff.
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ilofl!a EC:G .JRJST/(,.1 DEI. l'.--ISGRLO L'Xl-
FJC.--1..T() (65•• rn1J;?liniol mnrnta <la un {!ruppo cli
inst'l,'THlllti a p,·rcnm ricur<lo <ld Giubileo Sac<:r-
Jotak (18r11-19+1) del fondatore ùelle Borse
Eucnnsuchc \\li~sion.lric S,ùe1<ilme, O Abbondio
..\\nzin,, a cura <ld ~ac. Antomo ::\\1. Bruni -
Primo ,ersamcnto, 3000 ::--. ,., 150 - 1\\/ N., 50
- C'erutti .\\!ano 20 - :wr.-lle Roclla, 1oo - Ber-
n.1sconì Brun:i, 50 - Tot, L. 33;0.
Borsa ECC.-JRfSTJCA DJSL PICCOLO SER.-l-
Fl.\\ O O. BRL'Vf, .1 cura J, I Sac. Am:ini Ab-
hon<l,o (10•) Somma prt'C.: 11.3q,55 - SiJ;?.
Gogl!ul, 50 - Pe<lcmo:111: Lorl'nio, s~ - Bianchi
l .uH.'m, 30 • Lista \\[arJ,:herìta, 5 - Sr l.u,i;cia,
G. Vnlli, 20 - N. G ::\\I., 80 - R. O. R., 200 •
Yittori11 Poli, 50 - Annetta to,tantino, 50 - G1u-
hotti :\\Ian!henta, 20 - l\\leffi Eufros,a, go An-
~nld1 \\·,, ~5 · Ci,i..ri l,i1111, zo • Germani Cornelia,
10 - Bain1 Petronilla. 25 - Sr. Pia :\\L, 10 - Bruna
Bema~coni, 50 - F. O. B. L., 500 • Hosio .Ro<iin".
10 - Renali Rachele, 10 - Tot. 12.61y,5,;.
I3orsa El ·c;. IRJSTJC.-1 DEL Pl<.:C:OLO SERrl-
Pl.YO G HR( '\\'[ in mcmonn e suffra11io di Carlo
Ghi~lione, n curn dtl Sac. ·\\hbnnù,o Anzini
Somma prcc.: -..500 - Cmnt•rci l\\l,. 100 - l\\lor-
chio S., 200 - Calzi.i :\\I., So - Ballàuri G., 50 •
P:itruto :\\1.. 200 - Botl\\ ,cini L., 70 - Tql. 5.200.
llorsa FRrl.VCfllXI D. GIOV.I.V,\\' l - Somma
prcc.: 2 ro - Gorini \\'ìttoria, 220 T11t. +Jo.
Bo~a FR. ISS.JTI PIER GIORGIO (2•)- Sommo
prcc.: 5. q.7 Pastore, 5 - Tot. 5.152.
Borsa Gf.l TWUC.ITORI ,·IL LORO SAXTO, 11
cum dcll'in~. Comm. .\\. B ianchi Presidente
1.·rnonc D. Bosco frà inscgnnmi - Somma pr.:c.:
8 409.55 - ?\\foria Bonicelli, 100 - Tot. 8.50(),55
Borsa GESè', JJ.IRJ. l W$1UATRICE, DO.V
R<JSCO (3•) - Somm:i prec.: 12.670,60 -
Pienne Caetmii Romacnoh, 30 - :\\l. Pinznn, too
- Tflt. ,2..8oo,fio.
(St!/fle).
- -... r65

3.3 Page 23

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L ANZO
TOR I NESE
Scorci della
Mostra Ca-
lechislica
I
166

3.4 Page 24

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Lel fera di D. Giulivo ai giovani.
Carissimi,
11cl 11. Bollettino mtwilr dRllfl Pia Opa,1 clii
Sarro Cuore in Roma I ho lt'ltel 1111 b1•lli.m1110
,·pisodio, rht• •,;i trascrit•o quasi alla lett, ra. l•:
i11titolato: Dentro un sommergibile.
t Tre fratelli, 11110 dopo l'altro 'l:emuro mamluti
alle p(,i 1iscl1iate impuse della guerra. Il più
givcm11 era 1111 •;;a/orfJ5o rapita110 di 111,1ri11<1. I.a
ponra madre, a11com sottn il M•O dn due cli-
stflcrl11 p,wedenti, 11el ro11gedrirsi dal ter:;;o figlio
tremai•a, ba}bettaim, 1w11 jini7•a di batlarln.
Egl, co11tenn·n ,, /111tea l'intema u110:s.io11r.
Vd d p:irre l'ultimo b,1cio sulla fronte ddla t•t·-
11era11da madre, q11est,1 gli disse: - Prendi, figlio
mio, questa bella immagine del S. Cuore di
G1.-,;ì1. Portala St·rnprc cnn te, ti aiuterà.
/fra 1111 piccolo q,wdrl'ffo di ce/111foid,•.
~ Vin madre 11ess11110 può dire di 1w.
)> Quel ,l!iovane, pur sn,zn essere troppo fer-
t·omw, 11011 era 11c111111uu1 cattivo e c011scrt·m,a
011cr,rn 1111 gran fondo di fede. Pre11d1• /'imma-
gille, lu rzpo11e tra lt rur rcbr. pnrte, nn·fr,1 al
luogo d1 ro11rentra111111tfl.
~ Dopo •.:arie t-ice11de, glt t'Ù'11e affidato il ro-
mmrdri d! 1111 sommergibile rhe d01,.•e'i.·o spwre l,1
flotta 11emica tra 1111 /abirinw di isole drllti D....1-
mozw.
»L'immoginf del S. Cuore. nella -cal,'gia del
Cnma11d,111te, passò a bordo della p:uQla 11at'f'
d• jirm. E di tanto in ta11to capitut·,1 ,ullr 11umi
del girn·t111e ,~ffic,a/r, clu· stmpre la barw'1Jt1 e 11, 1
h 1cù1rla si se11tiv.:a ria11i111are al pe11Siem dclfa
m 11111110 hmta11a che prrgm•n per lui.
,> l 11 giorno, 1111 trùt1• giorno, in ,ma riscliio-
sissùnn riccgnizio,w il sommergibile, scopu-Jo dal
11emiro, durette immcrgtni precìpitosamwte.
fi,r.rt· i11 s,-g111to " 1111a reazÌOIU! cl1i111ica,
p()ro dopo si s-riluppan1 tm incendio dentro lo
srafo. l 11 ù1cend10 SII di Ullfl 1101:e, in mr::;:;;o al
murr, l 11110 cosa drm11111otic<1 sempre. lln ,m
111re11dio in 1111 so111111f!rg1bile, durante il pl'rimlo
ddla immersione, det•e essere terribile. Risalire
a galla, lo .~tesso clu oflnrsi al nemico in brrsa-
glio. lutrod11rre J'acq11(1, lo sles!O e/re spnfo11dure
irrimediabilmente a piun.
n li gim·a11e capitmw mm pc,rdtlte il mo sangue
Jr:-ddo. Coma11dÌJ ull'tquip<1,t:gio:
» Naga:::zi, i11 ca/l'Ira!
» ,~· ltt catena si f ormù.
Rugoz-::i, mano a tutto quello che e';..
E si te 11/ò di soffocart l'i11re11dio comprimnzdo
le Jìt1111111e con quel dre dnrtro ai-et·a110, fino
alle t'l'5lÌ e alla bit111chrriC1 dze ciasw110 i11 frt tta
s, ln·m·,, di dosso.
11 Intanto il primo della wft>na a più immediato
co11talto col f,uxo era caduto, prfro di se1isi,
grida11do: lfom111c1!
Quel grùln fru ball'llt1re fllla 11/t'llll' del giu-
t·a11e cap1t111w 11 ricordo della mamma !1J11tmw
e dclfù1111uwme del S. C111m, rhf era rimasta
nella t•ul~gia, t·11otr1fa co1111• li altri' t/11/111 sua roba.
;t La prrs1• ron mano tr.'lllcwt1·, la llaciò e dim! ·
• - Rat:<1:;:::.i, 1lf.m abbim110 <1ltra sp,·ran:;a
che questa,
la piccole, immaginr fu lmci11fa du tutti,
f>a,ssa11do in cnto111 di ma1111 in 111u11n, r fu p(lstu
nrlla partt• 11w::::::o tirrO'i/e11t11/ll rh1· minaccrat•a.
Si sentl 1111 pirrolo crep,tlIJ. l'oco dnpo il fuoro
era domato.
E mrntr,• il 111:mico sperat:a di mu sommrrso
nell'abisso il sommFTRihilc, qurstn ro11 ropula 1110-
nm:ra usd frwri dalla ;;.o,w i11sidi'ota, affiorò su
le onde, .trrutò con l'(jcclrio dd p, ri,copi,, la Sll-
perficie del m,1re, la '<ide libt'm: 1mus,•.
,i Erano uil,•1, nuracolosumrnte sai.i. l 110
solo, lo .l"'I.'(1wlo, morto sofJort1/o.
~ Pin11gr11do come ba111bùu, si <ibbracciaro110,
ri11gra::iaro110 il capila110, t:ollno ndere f'im-
magù,e del S. Cuore me::::<l <ilbrucincd,iata e
t11ita accarforcwta IL cap:ta110 rnrr1111tò l'addio,
e il ro11si.,t:lio c.'el/a mamma Sfl(I,.• Ciascuno ebbe
1111 pe11sù ro, una lugrima p1:r la propria mamma...
Forse in q:11-ll'ora stessa drl rmdrle ci111c11to, le
mamme loro, da lontano, prr,:m·t1110. E' il Sacro
Cuore uw1,•a accolte ed t>so:1dite <jllt l!e fr<ghiere ,.
Jliei cari· 1:/lt prcghiert' drllr mamme pei
figli soldati, 1111ife Qfl(/ie le rn,t/re fÌÙ f.PFiide e
più insistrnlt. Prrgate p,,, la salt't::.za dt'i rom-
batte11t1 e ,.,rappall' al Sacrn C11ure di Gesù lt>
grazie di c,11 lum110 bisng.111.
l'ostro aff.mo Do:-. G!ULIVO.
NECROLOGIO
S alesian i defunti :
Snr. l'EU.AR D. -U\\ T0\\'/0, da Ro,tna (Vi-
t cenza), n Jal,ouriìo ('flras,le), il 2,1-xrr-19.10 n 79 anni.
Accolto ù;i I>. Dosco nl'll'Omturao di Torino,
l'anno L87~. si ~enti dire dal Sunto: • Fu la :'\\la-
cionna che ti cooùu""e qui, sar,mo s.mpre amici
S, feci! mfatti sale;iano, e. di,c:nuto ,,.,,erdote, fu
insegnanrc e c:ntechista ntlh, n11,trl' Case J1 :\\locliano
Yeneto e Trento, finchè nd 181)5 l), Rua lq mando
in Brru;ilt:, o,·e focc un gran bene col suo sodo !!pi-
nto sole~i:1110. Trnscorsi qurmro unm in Recife,
passò alln dirl.'21onc della rlo~tru Scuoio Agrariu d,
Jaboatào O\\'t' rimase lino alla mori<', attendendo in
modo sl'{!Ciillc nlla formazione dei QlO\\'ani salesiani
e all'en:zione ùd :-amwrio di :\\!uria Au,;ìliatrice
che rius;l a condurre a rennine nel tQZ~, coro-
nando il ~uo più atTÌ,'Q apo~tolato wll:i cdebrazionc
- dcl!a '.\\ks~u d'Oro nel tc137.

3.5 Page 25

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Snr. BRUZZOSE D. AGOSTINO, da l\\1ele
(GenoYaJ, t a Lima (Perù) il 22-rv-194 1 a 78 anni.
Anche quest'ottimo salesiano fu accolto da Don
nel lavoro 1•mile, f!Olerte e pnzit"nte, n favore delle
nostre case cl.i Tvrua e di \\.illa ;\\lo~ha.
OPEZZO ER..VEST.,-J in C.lLT'O, ·t a Cn~rcl
Bosco all'Oratorio d1 Tonno nel 1875 e si tormò S. Pietro il n-t\\"-u. s. o 61 onno.
al \\'ero spirito d ..l ::-anto. P,irtit<• per le Missioni
Zchltrict' delle Oi><·rt: salesi.1ne, promu,;s, con lcr-
dcll'l·.quatnrc nel 1891, cr::i uià din,1torc dl'ilo Casa vore lo d1rnzione a I\\form Ausihatrìc<· chi, diffuse
di Cucnca quando scopp1b la rwdu1.ionc cht: lo
costrinse ad emiicrore in altre repubbliche dell'A-
m.erica latino o,·e conlinub a proùi,1orc con zelo e
con pie pratiche in parrocchia, fhs.indo anche un
lascito per lo J\\ lei.-<;ll annuole, il :.q mol!gio.
PADOAN .tl.VTOXIO, t a Vcnc~ia il t6-m u. s.
con grande cditìcozionc il suo ministero.
Sac. ZENONE D. G/OVA.VNI, da Mezwme•
rico (Novara), t a Pios~1:1.5co (Torino) il 23-111-1<)41
a 69 amu.
Còminciò i suoi studi come • Fi~ho di 1\\1.:iria
l'ultimo auno <lèlla vita di Don Bosco, e chierico
Fervente cristm.no e ammiratore di llon .lfoscu,
tu lieto di offrire un fu{lio alla Socictò Salcsianu.
COLONNA EDMOlVDO, i-" C1riè il 18-, u. s.
a S3 anni.
Allievo dell'Oroto1 io di Torino, s1 serbò sempre
kdde alla scuola di Don llosco e fu ben lieto di
ancoro porti p>.!r le missioni ddln T.-rra del Fuoco
ove spese il suo più focondo npostoL1to r,er 31 anni
tra grandi sac-rilìc, e prhazinni, fino II logorare la
suu salute che richiese ti runoro d,:lla Patri:i natili.
Snç. ROSSO D. FR~lVCESCO, da fo1tlizzo
t (Torino), a l\\lorzano di CeVBS?lià (Vercelli) il
rs-111-19--1 i a 69 ann,.
Conobbe Don Bosco mentre trcquentava il gm-
nnsio presso i Tommasini del Santo Cottnlenito, e
gli si legò di tanto affetto che s1 fece salesiano. Passò
tutta lo sua ,·ita nell'insegnamento e n1:U'C$ercizio
del sacro l\\,limstero con pietà e zulo edificante.
Sot:. CAJIBOX D. PAOLO, da Couffonb(.'ux
{I,'rancio), i o Chateux d',\\ix (Francia) il 28-111-
1941 Il 45 anni.
Era da pochi mesi dir-,uore J1 questa no1;1r:i casa
quando lo sorprese la morte troncando tl'impro,•-
viso un'ottivit/1 tanto promettente.
Col'lil. CODTNO l,AZZ.lRO, da Casanova di
Varow1,e (Savona), t a Pisa il 2--1-11-1941 a 68 anni.
Buon coadiutore, laborioso e pio, seppe animare
il lavoro di qut.'llo spirito soprnnnaturnle che lo
rende ,·cramente prezioso aitli occlu d1 010.
Cooperatori defunti :
MONS. BER,VARDO MAREXCO, t a Torino
il 20-v-u. s.
1'obile figura del clero e del patriziato torim:se,
rinunciò alla carriera ùiplommica per dedicarsi al
s:icro ministero, presrnndo in d,o=i la prudenza
tlel suo zdo illuminato alla cura d1 pie ist1t1.12ioni,
d1 sante iniziative ed u!la direzione spirituale delle
anime. Affez1onnto alle Opere s:ilesiane le favori
•colla sua influenZll e le :;o<·corse colla sua carità.
Sac. D. GJc.;SEPPR ACERBI, t a Ni~one (Reg-
gio Emilia) il 7-111- u. s. a 71 ,mno
Arciprete, Vicario foraneo di Ni~onc dal rqoo,
si cons1crò tu<to alln cura spirituale della sua po-
polazione con zelo apostolico e rnetà editicunte. De-
curione ùei Cooperatori, s\\riluppb la Pia Unione e
diffuse la d1v0Lione a b. G1ova11r1i Bosco e l'amore
alle Opere ~"!<,siam•.
VIl'l,ls\\l .,DII.V I ,·ed. 7'ERPLN, t a Chieri-
Villa Moi(lià il 3-v-u. ~- a 64 anni.
Donna di fede: e di genpr,iso $pirico cristiano fece
volentieri il sacrificio dell'unico fi~ho Don Ales-
son(lro r,c;r le nostre mis,;ioni del Siam, e prodif.lÒ
re sue so,.tnnze e gli ultimi vcnt'annt ù1 sua ,·iru
offrire un fii.tlto, coaùiutore, alla Società Salesiana.
Altri Cooperatori defunti:
Accornero l\\1acldah:na, Ctm1/e ,Umiferr. (Alessan-
dria) - Aly-lldfaù,31 Angiolino nd Fobre, TtJri110 -
Amclou.i Giuseppe, l 'al1mza <Alcssanùrin) - Antola
Gm,tano, Camogli (G,mova) - Aviduno Rosn, Viat-
trJ.llo (Asti) - Buloss.i Rachele, Torre de' B1m (Ber-
gamo) - Barbero Ca,·. Giuseppe, Ca-<ttlm1m.·o D.
Bosco (Asti) - Tiarbien Ce,,arc, J\\lm1tm.•o - Bnrcel-
lona Giovanni, Vf/!!e S. Barlfllm11eo (.-\\lcssnndriul -
llett1ni Giuseppe, Sare:::JU> (Brcscrn) - Boulrnccino
Annetto,. Cmtelletto U::::::011e (Cuneo) - Bnrtolaso
Gnt.'tano. Camisano Vìr. (Vicenz:a) - Boninch1 Cr,-
terina, 1\\111 (Brescia) - BofiiO Dott. Carlo, Carrù
(Cuneo) - Bovono Silvio, /'ùn•, L1((111e (Alcssandr ai
- Catalano D. francesco, S. Barlnlw11er1 ÌII Ga/J-,
(Benevento) - Catanzaro Francesco, Caste/1,etrano
(Trnpani) - Cerun, Carlo, BorJ111mn11no (Novara)
- Cistcmino J\\.[ichele, Torino - Codutti Luil(ia To-
r11w - Cò!'.(ato 1\\1,iria, 1'flrÌnti - Crt'Stan,\\ cav. Gae-
tano, Schio (Vicenza) - Curu Curà T.:resa, Tm·i110 -
Dc Binsi D Stinte, Vallo J,,1/a Luc:tmi'a (Sakrn")
- Farinetu ~.,bastiano, Onara Bo,mid,, (Alessandria)
• Fassino Giuseppina, To-rirw - Fuzio l\\lloria, C,un.
nara (Savona) - Fiorano 1\\largherita, Torino - Fran-
chini Ales~andro. Biella Pia::::::o (\\Tr,rcelli) - Garro11e
J\\1arta, i!,1ol/er,. (Cune<)) - GAstald,, Lui1(ina, 1ìirino
- Gaietti Barbora, Cremona - Lantrancont Adele,
Jlamlello Lmio (Còmo) - J\\faforaci Spurio Maria
P1~tlimonte Etneo (C>1tania) - l\\llanncro Laura, Som•
marira Perno 'Cuneo) - l\\lla.ntovan Giulia, Tornm -
1\\,{nrena Carolina, Oz~,w (Aosta) • Mariani Can.
Gius.-ppe, 1ì1di (Pcru('ia' - Marino D. Gius1:ppe-,
Sampevre (Cuneo) - l\\lariotti Gio\\·snni, Sarom o
fVarcse) - Maznni Ul(O, Gemrva Nicolclla Prot.~ a
Carmen, NapQ/i - Occhieno Roffinello Cattrina,
Tnrinu - Pajlini Benedetto, Sumprug110110 (Gro~seto)
Paracchrni Francesco, Borgomrmero (Novara) - P11-
sètti Francese,, Fi!"Tmra - Patrizi G11.1seppc, An-
crma - Putrucco t\\lbina, S. Gemwnn (Alessandria)
- Quaglio Maria, Car111t1!f1W/a (Torino) - Salvanesch.i
D. Ambr0/!10, f'rusmrnlo (Pa~·ia) - Sd..-llino Seve-
rino, Belvedt•re Lo111t/•,. (Cuneo) - Stella l\\fadcmlcr.n
rlniero (ViCt1nza) - Trnviglia G,useppt, S. !gota
Altlitellt> (Mcssin•) - Treves Ps,aquin !vlatilde, Mo11-
~irmt (Aosta) - Varetto ì\\I'aria. T()rinn - V11-Sco,•o
Ba,toli Enrica, Sat·o11a.
- 168
C<>n permc>so ddl'Aurorità.Et:c.lus,asriu. - Off. Grufiche S.E.1., Cono Rcg. i\\Iarghcrota, 176
Uircttorc re•ponaobilo: D. C U 1 O O P A V l 'I (, Via Cottolmao, 32. - Tonne, (100)