Bollettino_Salesiano_194106


Bollettino_Salesiano_194106

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Edb:lone ridotta sc,co1>do le prcRrlxloru mlnis1erlall,

1.2 Page 2

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PERIODICO MEN-
511.e PhR 1 COO-
l'ERATOlll DELLE
OPF.RltE 1\\USSJ0:-.1
01 S. C,IO. llOSCO
BOllET,fJi'JO
SJ\\ LESI J.\\)\\J O
GIUGNO
19 ,p · XIX
SOMMARIO: Nel Cenlfflario dcll'Ordinvione &KttdouiJr di S. G1ov•nnl B<Mco• In fo,,..l11lla. - t);olle n-.-e
M_,on.i· Gbppcm,r • n:.1 "NoC111.ulo » delle Fl1tlie di ;\\fama Auslllalrfce: Notizie dall'Otlcntc " dal Thall:u1d -
A lbanLa Jwùn de IUii AnJu • Paugonta. - '-"llua d.i Don Glull,., al ,ilov:ual. • Cr<><:laia n:u,.~looru-u.
Nttro1<11I.,, • Tesoro fipirllu.•Je,
Nel Centenario delr Ordinazione
Sacerdotale di 5. Giovanni Bosco
Com,• ha ari·lrtito ,! Rdtnr ;1/agginrr nrlla
ktt,•ra circolare di Capodanno, la e, lebra:rio11~
rtffiriale d ·I Cn,t,·,wrio d 1/'0rdirza-::ume sarer-
dot<1le di San Giumnr,i /Joscn e dell'im:::w d,·l-
l'Opr,a salt'siana è ,;11t'it1la a tempo i11dt'trr-
mi,101,,. In qualche ra<a fo -::e/o dei Crmpera-
lMi r d•gli ex a/li -r•i lw lTTga,w::-::ato t ultm:ifl
rmnmemum:::ioni $f>eduH di c:u· abbiamo d11fr,
anno mi numeri prrred nti. Queste i,ii:::1011,·e
però ntm rit.'71t 11110 11rl pmgramma ge11.•mll' 1:lir
è ,wrora da fissare. Nni quindi ci limiti,u110 a
ricordu·e ltl prima data ml regllenle arti..,,/o,
n·1n-t•a11do la crrmaca ai frstr.!!'?iamn,!i 11.f!iritl!i
quando si potranno r4ehrn e.
Si compiono in questo mese cento anni
dall'ordinazione sacl.'r<lotale di San Gio-
,·anni nosco. È un.1 data per noi troppo
importante, perchè po~iamo ,lasciarla pa:.--
s:1rc sen7..1 richiaman i sopra l'aucnzionc
<lei nostri lettori e particolarmente dei nostri
Cooperatori e ùt>lk nostre Cooperatrid, i
quali guardano sempre con tanto atktto
alle memorie dc:I caro S:mto. ,
Il pensiero del sacerdozio fu il sole che
illurninè1 tutta la , ita di Don Bosco. Da
prima era aspira:done a si nobile stato.
Qu:mdo ~!iene spuntò in mente l'idea ? È
difficile, per non dir.: impos,,1bilc. preci-
sarlo; verrebbe , oglia di dirla in lui un'idea
mnata. Vivendo in un casolare remoto c..
isolato alla campagna, ::ivcva ben poche
occas1on1 di vedere sacerdoti, e qu:mdo li
,·eden, lt ,ède\\a o da lontano in chiesa o
come passcggiere apparizioni nei rari m-
èontri per la scra<la. Eppure quell'idea
crebbe con lui. La prim,1 manifestazione a
noi nota ca<le nella sua età di circa nove
anni. l\\ lalmenato da un gruppo di monelli,
che pretendevano cli trascinarlo a viva forza
nella loro poco gradita compagnia, reagì
dicendo: Battetemi finchè vi piace, ma
i9 non , ,:rrò, pt:rchè ,·oglio :-tudiare e farmi
prete. -- Queste parole rivettno un'iùca
gi:t familiare e un'aspirazione pii1 che fon-
na ci11llesca. tale idea a!Ta$einato e da tait
aspirazione sospinto, multa {1·cit lulitquc
puer, sudal'it e/ alsit, com'è proprio di gio-
,·ani rari, i quali preco\\'cmente si prefig-
gono di toccare una mèca fuori dell'ordi-
nario, oplatam umli11grre me/(1111. Quel-
l'alta mir,1 ne sostenne l'adolescenza attra-
YCr$O la 't•ia cnicù che dovette fare per non
perdere ~li , ista l'oggetto ognor presente
del suo sogno. Umiliazioni e stenti, ve~lic
e fatichl', incomprensioni e abbandoni,
tutto gli p.1r,c lieve di fronte all'ideale del
121

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sacerdozio, che gli bri!Java costantemente
<linànzi allo spinto. Sono cose notissime a
chi ha letto la vita del Santo.
Raggi\\lnto poi il sospirato ideale e asceso
l'alta.re, il pensiero del sacerdozio divenne
per Don Bosco fervore di vita saècr<lotale.
Non si tenne il sacerdozio come un abito
che ora si prende, ora si depone, a seconda
dei monenti, ma lo visse. E poichè vivere è
agire, egli agi,·a da sacerdote in ogni tempo,
in ogni luogo, in ogni occasiont:, anche nelle
più piccole cose. Ad alcuni, per esempio,
non piace vederlo sempre rappresentato
con quella bcrctta a tre spicchi pi:mtata
sulla testa; ma Don Bosco non la lasciava
mai nè mai la sostituiva, pcrchè quello è
il copricapo usuale del sacerdote in chiesa
e in casa. Lo stesso dicasi per cose non
piccole, ma fuori del comune. Ad altri,
per esempio, riesce sgradito e quasi inespli-
cabile eh.e Oon Bosco non penlonassc al-
l'autore dei Promessi Sposi la figura di Don
Abbondio. Tanta severità gli cra dettata
dall'alto concetto che a\\"e, a della dignità
sacerdotale, concetto dinanzi al quale do-
ve\\'ano piegare tutti ·gli altri valori umani.
Si a\\·eva un hcl dirgli: L'arte, l'arte! Egli
non riconosceva all'arte il diritto di mettere
dia berlina ~li unti del Signore: .l\\'olite tan-
_gert christos ml'os! Queste <luc semplici
particolarità sono sufficienti a farci inten-
dere quanto egli ci tenesse alla nobiltà
del suo carattere sacerdotale nelle cose di
maggior rilievo, quali i ministeri sacri e le
relazioni sociali. Chiunque abbia letto una
sua biografia ricorderà non pochi fatti che
lo dimostrano.
In terzo luogo. il pensiero del sacerdo-
zio si fece in Don Bosco zelo per clarc aJla
Chiesa il più gran numero possibile di sa-
cerdoti. Tutti lo iiapevano. Scegliamo una
sola delle sue manifestazioni pitt significa-
tive al rittu,inlo. Nel 1876, ricevendo nel
collegio di Lan✓.o Torinese deputati, se-
naton e ministri, I.i com·enuti per l'inaugu-
razione della ferrovia, e trattenendosi in fa-
miliare conYersazione con pareccl11 <l1 loro,
si sentì rimproverare dallo storico Ricotti
senatore: - I,c1 fa troppi preti! - Rispose:
- Coloro che io faccio prl!li, non sono
-troppi, anzi sono pochi in confronto di
122
quelli entrati nella vita civile. Non capisco
però come Ella possa dire che un prete si
faccia torto, cercando d'istruire altri, pcr-
chè lo aiutino nel suo ministero. Io credo
che dal primo all'ultimo lor signori dcsi-
dcr'crcbhero d'infondere in motu il loro
spirito e tirare su nel maggior numero pos-
sibile uomini simili a s~. intenti special-
mente al bene puhblico. Quindi è naturale
che un prete voglia fare altri preti. Che
direbbero di un militare, èhe non cercasse
di far buoni militari? Un medico desidera
di formare molti medici valenti I Cosl un
avvocato. Quindi l ~.lla, signor professore,
non deve imputarmi a colpa, se cerco d'in-
fondere il mio spirito in altri, allevnndo
uomini che mi rassomiglino, intenti unica-
mente nella nostra umile sfera a beneficare
i nostri simili. Loro stessi mi rimprovc.:rc-
rebbero, se io fossi inscnsihile su questo
punto. Se trascur~ssi di far preti, si direbbe
che io non amo le min divisa. - Animato
da tali sentimenti, il nostro amabile Santo
lasc1i> '-Critto in certi suoi Ricordi ai Sale-
siani: ~ :Ricordiamoci che noi regaliamo un
grande ti:soro alla Chiesa, quando procu-
riamo una buona vocazione. Che questa
voca;,;ione o questo prete vada in diocesi,
nelle misiiioni o in una casa religiosa, non
importa; è sempre un gran tesoro che si
regala alla Chiesa di Gcsì1 Cristo. Per man-
c.tnza di mezzi non si cessi mai di ricevere:
un giovane che buona speranza <li vo-
cazione. Spendete tutto quello che avete,
e se fa mestieri, andate anche a quei.tuarc,
e se dopo ciò voi vi tro\\·cre~e nel t,isog-no,
non affannnte"i, che la SS. \\·ergine in qu::1-
chc modo, anche prodigiosamente, verr:t
Ì.11 vost10 aiuto f.
Aspira1.ione perseguita fra dure difficoltà,
forvore di vita sacerdotale, zelo di \\·oca-
7.ioni si può dire che costituirono nell'anima
di Don Bosco il fondo, da cui trasse ori~inc
il grandissimo bene da lui operato per la
Chiesa e per la società. Sarebbe utile e hello
presentare ttui un fiorilegio cli suoi detti,
ispiratigli dal pensiero ognor vivo del sa-
cerdozio. Una massima fondamentale <..hc
solcva ripetere ai Salesiani, era questa:
• Un prete è sempre prete, e tale deve ma-
nifestarsi in O,l?tli sua parola. Ora cs!>er

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preti n1ol dire a\\'cre, per obbligo, conti- chi partecipa dell'eredità del Signore nello
,,
nuamente di mira il grnnde interesse ùi stato <:cclesiastico, no11 s'impigli in cose
Dio, cioè la ,;alule delle anime. Un sacer- secolaresche, ma attenda solo a salnirc.:
dote non de,·e mai permettere che chiun- anime ,. Frequente poi risona,a sulle sue
que si a\\ ,·icini a lui, ne parta senz'aYcr labbra a guisa di assioma la massima: ,, Il
udito unn parola, che manifesti il desiderio riposo del prcle è il paradiso i>. Rare volte,
della salute eterna della sua anima •· Ri- imitato a prendere la parola dinanii a
fertndu in pubblico il ~iudizio di un tale, seminaristi o ad ordinandi o in riunioni
che riLcneva cs!lere , ero prete solo colui, sacerdotali, lasciava di ripetere: 1, t:n prete
al quale si possa applicare il detto: Beali o in paradiso o nell'inferno non , a mai solo,
mortw, qui in /)umi110 111fJri1111t11r. egli com- ma \\'anno scrnpre con lui in gran nunwro
L'ordinazione sucerdotale di Don BOliCo,
(Rico~tru.rioneo dal noto film,. J>on Ro,co '').
mentò: << Il prde deve morire al momlo,
a tutti i divertimenti, seguire Gesù Cristo
sulla \\ ia dei travagli e <ldle tribolazioni•·
Per illuminare I suoi giovani sul fine che si
dove(.a proporre chi ,olesse farsi prete,
disse loro una sera dopo le orazioni: ~cs-
suno dica: Se riuscirò sacerdote, an<lrì,.
verrò, guadagnerò. Prete vuol dire mini-
stro di Dio e non negoziante. li prete è
uno i.:he deve cercare la salvcuJ di molte
anime e non già far andare bene i suoi
affari temporali ,·. Ribadendo lo stesso argo-
mento, disse un'altra volta: Quello che
io niglro, c su cui insisto e insisterò sem-
pre finchè avrò fiato e voce, si è che colui
che si fa prete. sia un santo prete; si è che
anim1: o salvnle col suo sanlo ministero e
col suo buon csempir> o perdute con la sua
negligenza ndl'adempimento dct propri do-
Yeri e col suo malo esempio'>. ?\\è mancava
di confortare la su,1 affermazione con fatti
storici.
11 florilegio potrebbe continu,tre a lungo;
ma non sarcbhc quci;ta la scd{· opportuna.
Conchiuderemo piuttQsto come sèriwmmo
altro,c: Don Bosco, modello l' gloria del
ckro cattolico, fu quello che fu, perchi: fu
prete, ,·ero prete: prete nell'anima, prete
nella , ita. Così sarà in ogni tempo e <li
ogni prete, sol che di lutti i preti si possa,
come già di D òn Ilosco, asserire: Lutrrna
cius est Ag1111s.
- - 123

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IN FAMIGLIA studentato di Torino-Ynls:ilicc, lluello tcolo-
~ico e di diritto canonico nello stu<lcnt.ito di
Foli!:lino Canavese (Torino). Ordinato sacer-
Elevazione della Prefettura Apostolica dote a U<lme nel r916, poco de>po la sua chia-
di Rajaburi a Vicariato.
Con dcc:.rcto dd 3 aprih: 19.p, l.1 ~acrn Con-
gn:gazionc , de Propagando Fide q ha dcYato
la nostra Prddtura Apostolica di R:ijaburi
(Thail:mJ) .1 Yicariato Apo~tolico, promuo-
,·cndo a \\ icario .\\postolicn l'attuale Prefetto,
mata alle anni per la grande guerra, nel 1918
ottenne il congedo pl·r poter panirc come.: rnis-
sion.1rio dc!-tinato alla Cina. Attese allo -.tudio
della lingua cinese nel nostro Collegio di
:\\Iacao; indi fu preposto al distretto di \\ cntak
(Yic:iriato Apo~tolico di Shiucho\\\\ ), ove la\\·orò
rl·r quattro anni. Nd triennio seguente restò
incaricato della direzione Ùl i distretti di Lein-
d10,\\ e Yung,;han, fioche nel dicembre 1926
fu nominato maestro dei novizi mis;;ionari .,
:!\\lacao. '\\cl novembre 1927, a capo di un
gruppo d1 mì~11ionarì, fu inviato a iniziare la.
m10\\a missione sak-siana di Rajahuri nel Thai- '
lanti, di cui fu fatto superiore ·l·cck-siastiro nel
1930 e Prefetto Apost9l1co nel 1934.
Al novello Vcsco,·o Sale$i:mo auguriamo
di cuore motti anm ancora di fccondo aposto-
lato nel suo campo prediletto; e su tutta la
l\\li\\>sione invochiamo le più elette béncdizioni
pcrchè posi;a corri.,ponderc f!cmpre piì1 e st•m-
pre meglio alle nuove grazie del Signore.
Dal Vicariato Apostolico di Derna.
Dopo tanto tempo di silenzio, dovuto alle
opern7.ioni in corso, S. E. :)Ions. Luc:ito,
Vicario Apostolico di Derna, che rimase con
tuui i Salesiani fra i nostri coloni anche du-
rante il periodo di occup:izionc, riusci a tra-
smettere al nostro Rcttor ~laf!gi,ne notizie ras-
sicuranti sulla salute sua e degli nitri con-
fratelli. I.a Pro, ,·idc:nza non ha lasciato loro
mancar n111la. Il \\'escovo tenne le funzioni
,,Idella Scuimana Santa e gli T-:scrcm Spirituali
popolo in .Betla, e rrc<licò anche un triduo
,1 Razza. Pm visitò gli altri n:ntri del \\ 'ica-
riato. D. \\ tznri ric:ntri> a I>l ma il z I f< b-
hraio, e D. Cocco ad \\pollonia il 23 mar.i:u.
D. Ga~~inn e a .\\lamdi e D. :-;,mtià a Bir Sihil.
Gli altri alle f,1ro !'-<llite rc.-i,knzc.
\\p~na aHef!!o altre notizie le comuniche-
remo con sollccitu<lmc. Incanto rin~rauamo
~lon:;. Gnd.1m, Pasott1, nnminat<J nello sk'\\$0
tllll[,l(I \\\\·sco,o 1itolarc cli B:1r.1ta.
Con qut:-St'alto riconosnmrnto ddl'atti, ità
il Signore, e contin11iarno a pregarlo pt:rcht:
protq~ga \\"csco,·o e confratelli, in,-iemc 'ai sol-
ùati c alle popolazioni alle loro cure affi<latc.
,lei nn~tri mi~sionari. b ~anta :--cdc ha d,no
alle finrenti cristianità Jcll:1 eire, ~crizionc ,·c-
TORINO -
Inaugurazioni.
clcsiastic.1 una pruva dd}';1pprczzamcnto dc:1
L mi:.:10 del mese sacro alla \\_'ergine Ausi-
fcnorc ddla loro fede e Jdb loro picù.
liatrit·e è st.no decorato quest'anno dallo splcn-
S. E. Rc,.rna ~lons. (;;i,;tanr> P;tsotti n:icque Jorc della Porpora Romana Jdl'Em.mo Car-
a Pin.1rolo Po, diocesi di Tortona, nel 1890. dinale Arcin't'covo di Torino \\laurilio F<l!lKti
Compi gli studi ginna~iali pr~s:.o l'Oratotio e dcll'Em.mo nostro Cardinal l'rottllore \\"in-
Salesiano Ji Torino, il corso lilornf.co nello unzo I.a Puma, Prcfcuo ddla S. Congrc:,:a-

1.6 Page 6

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zione dei Religiosi, che presiedettero all'inau- del compianto figlio aw. Edoardo, su disegno
gurazione dell'Oratorio « Edoardo Agnelli», il del nostro Ing. Arch. Comm. Giulio Valotti,
20 aprile, ed al collaudo del nuovo organo risponde appieno alle più moderne esigenze
della Basilica di Maria Ausiliatrice, il 23 e 2-4-. della cristiana educazione della gioventù, ed ace
coglierà specialmente i figli d<'gli operai della
L'arrivo del nostro Cardinal Protettore. Fiat che hanno appresso le loro abitazioni.
L'Ero.mo Sig. Card. Vincenzo La Puma
venne appositamente da Roma e giunse al-
l'Oratorio la mattina del 19 aprile, accolto
con affettuosa venerazione dal Rettor Maggiore,
dai Superiori e dai giovani artigiani e studenti.
Nell'ampio cortile centrale ricevette il primo
saluto dalle note briose della banda e dagli
applausi· dei convenuti. Un giovane gli diede
poscia il bem cnuto, ringraziandolo del disagio
a cui si era sobbarcato per allietare i figli di
Don Bosco in occasioni tanto care.
Dal cortile, Sua Eminenza, accompagnato
dal Segretario e dal nostro Procuratore ge-
nerale Don Tomas!rt"ti, passò subito nella
Basilica di Maria Ausiliatrice per celebrare la
Santa ì\\Iessa all'altare dell:l Madonna.
Sorge proprio di fronte all'antica <' Generala •
oggi t Riformatorio Ferrante Aporti », dove
Don Bosco offerse il memorando saggio di
applicazione del suo sistema pre\\·entivo colla
famosa passe~giata ai gioYani reclusi, che gli
attirò la stima e l'affetto del Ministro Rattazzi.
L'Oratorio è dotato di tutte le attrattive sale-
siane, dalla giostra alle altalene, a1 passavo-
lante, ai cortili di ricreazione, al teatro-ci-
nema, ecc. Attrczzatissim.e le aule di Ca-
techismo, ricche di sussidi didattici e pe-
dagogici; accoglienti le sale per le associa-
zioni.
La cappclla, 1.:apa1.:e di oltre trecc:nto giovani,
è in stile neo-romanico; sull'altare, che è uno
sfoggio di marmi policromi, domina la pala
di S. Giovanni Bosco che ornò l'altare del
Inaugurazione dell'Oratorio
"Edoardo Agnelli"'.
La sera dello stesso giorno l'Em.mo Sig. Car-
dinale Maurilio Fossati raggiunse la zona pe-
Santo fino al gennaio u. s. nella Basilica di
:\\1aria Ausiliatrice. :\\Itri due altari laterali
sono dedicati a Maria SS. Ausiliatrice cd a
S. Edoardo re.
Alla cerimonia assistette il Scn: Gio\\·anni
riferica di Mirafiori per benedirvi la cappella coi familiari ed il nostro Rcttor Maggiore
dell'Oratorio •• Edoardo Agnelli » dedicata a còi Superiori del Capitolo.
S. Gio,•anni Bosco ed aprirla a1 culto. L'Ora- Alunni della Casa-madre e del nostro Ateneo
torio, eretto, come abbiamo altra volta accen- ·Pontificio prestarono il servizio liturgico.
nato, dal Scn. Giovanni Agneili in mcmori:i Sua Eminenza, impartita la benedizione ri-
Tor in .o - L'arrivo dcU'Em.mo Card. La, Puma all'Oratorio.
125 -

1.7 Page 7

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Tor In o L'Oratorio • E. Asinelli " coi primi Oratoriani.
tu:ilc, rivolse ai fedeli fervide parole di esalta-
zione dell'opera provvidenziale che la munifi-
cenza del Scn. Agnelli mette a disposizione
dei figli delle maestranze e degli operai per la
loro sana educazione e formazione sui priAcipi
cristianj, e Li esortò ad approfittarne assidua-
mente pd bene delle anime loro.
L'inc.lomani matlina, domenica, alla prescn1.a
del Sen. Giovanni Agnelli, de.i familiari e e.li
pochi i11timi, il nostro Rcttor 1\\laggiorc cele-
brò la prima 1\\lessa, alla quale assistette anche
l'Em.mo Card. La Puma. Al Vangelo non
potè tenersi dal manifestare la sua gioia per
l'opera meravigliosa e dall'attestarne pubbli-
- - 1' or In o La cap~II~ dcll'Oratorlo " E. Agnelli " dur~nte la Messa cclcbr.ita dal Rcuor Maggior.,,
r26

1.8 Page 8

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camente la profonda riconoscenza della Fa- »E noi vorremmo che i giovani usciti da
miglia salesiana all'insigne benefattore:
q_uesto vostre> Istituto riuscissero non solo
G l\\Iì sia concC$SO - egli disse - di soddi- artieri valenti, ma cittadini esemplari, speranza
sfare a un duplice graditissimo dovere.
della Chiesa e presidio della Patria.
~ In questo giomo io rappresento, davanti ,. U Signorn, Onor. Senatore, vi conservi
a Voi, Senatore Agnelli, e alla nobile vostra molti e molti anni ancora all'affetto nostro e
fami-glia, i figli di S. Giovanni Bosco e altri dci vostri cari, perchè possiate ve<lerc e go-
figli a lui particot:umente cari, i figli del popolo. dere nelle halde schiere dei nostri giovani i
~ Voi, in giovane età, aveste la gioia, che oggi frutti della rnstra carità •·
riputate alto onore, di_ as..'>idervi a mensa col- Terminata la sacra hm~ione, l'Ero.mo Card.
l'umile sacerdote di Valdocco, Don Bosco, il La Puma. procedette alla benedizione dei locali
quale nella vostra casa patrizia trovò sempre dcJl'Oratorio ed alla inaugurazione di un arti-
squisita benevolenza e aiuto generoso.
stico busto dell'an·. Edoardo, modellato dal
i> Fm d'allora voi ammiraste in Don 13osoo Sen. Rubino.
il lavoratore indefesso e l'apostolo ardente che Col Senatore Giovanni, coi familiari e
tutto ioi sacrificava al bene della gioventù e col Rettor Maggiore, Sua Eminenza visitò
a sollievo del popòlo.
quindi tutti gli ambienti, esprimendo la sml
~ Per questo l'ammirazione giovanile si con- ammirazione e compiacenza per la genialità
e creta, oggi nell'età matura, in un'opem che, e la grandiosità dell'opera che costituisce l'o-
essendo la più c.1ra al cuore di Don Bosco, maggio più ambito a Don Bosco nel centenario
al tempo stesso nuova e più forte espressione ddla fondazione di quello che fu bene definito
del profondo vostro affetto paterno.
dal Card. Salotti il suo capolavoro: l'Oratorio.
>► Accanto ad essa, come riprova dell'affet- Il Santo cominciò modestamente in un coretto
tuosa e devota stima che nutrite in cuore per della sagrestia di S. Francesco d'Ass.isi: ad un
Don Bosco, Yoi voleste che in onore di Lui, se.colo di distanza, il creatore della J7iat offre
innalzato alla gloria degli altari, sorgesse questo alla Società Salesiana l'Oratorio· mode!Jo!
magnifico tempio, il prin10 dedrcato nella no-
La popolazione ha dimostrato suhito di
stra Torino al grande Apostolo della giO'.·entù saperlo appTezzarc affluendo alla cappcla pu
~ Quest'opera e questa chiesa voi l'affidate le pratiche di pit:tà e affollando cli giovani gli
oggi ai figli di S. Giovanni Bosco..
nmpi cortili solatii.
» t doveroso pertanto che, in nome dei
Nell'atrio, presso il -busto dell'Avv. EdoardQ,
Salesiani, anai in nome ddlo stesso Don Bo- una lapide ricorda a tutti le ahissime finalità
sco Santo, che oggi dal Ciclo vi sorride e
benedice, io, come suo quarto Successore, d
porg-. i più sentiti e fi::rvidi ringraziamenti,
e vi a..,'-icuri che i figli di Don Bosco addetti a
questa provvida istituzione faranno ogni sforzo
per essere i fedeli continuatori dell'operosità
Jtl nostro ~rande Padre.
» Ma già dissi che in questo momcnto io
dell'Opera con questa iscrizione:
!'i" Ql'ESTE CONTRADF
-i,-_Jl_
DFl.L'APERT\\ ROMIT\\ CAl\\;.?ACNA .
DOYE EnBE l\\lAC!\\"JFICO E STORlCO ESPEIU!\\-JRl\\,·o
IL SlSTE.\\I.A IIDl'CATlVO or DO'.'/ 80$(:"0
SPLE'.NOO!tF. DI COSTIWTTI\\..\\ CAltlTÀ CRISTIANA
parlo non solo in nome dei figli di Don Bosco,
Ll'CE u'ITAU.\\ Sl•L :I.IONOO
sibbene anche in nome dei figli del popolo.
OCCl
» Voi li avete visti iersera i cari e buoni figli
ALI.O $Tl'[)IO li AL MESTIBRE
del popolo, affollati alle porte ddl'Istituto, ac-
LI:: SON'.\\.",Tl Orl'lCT.'-E
clamanti e benedicenti al vostro nmne e allii
Clii \\-'l,\\.."0 I ~ GIO\\'ENTÙ l"-DUSTRE
vostra carità, impazienti di entrare, anzi di
prcrulcrc possc.-;so di questa casa che, nel vostro _
e pensiero, e sarà d'ora innanzi la loro casa.
Ebbene, anche in nome di questi cari
QUESTO t:fflTv1'0 lNTI::RN,\\7.IONALf:
EDOARDO AG)rELLI
figliuoli io vi ringrazio.
Al SALESIANI Sl \\ 01.LI:: AFHDA'ro
i> Noi ci sforzèrtmo di farli crescere onesti,
PERCH li 1'.'"ELLA LC'.CE OEI. SA!-.'TO
religiosi, laboriosi.
& Più tnrdi molti di essi, forse tutti, entre-
ranno a far parte di queU'immensa famigli.l
che il vostro gran cuore ha saputo creare a
sollievo della classe operaia e a gloria di To-
rino e d'Italia.
.:-,;1lLL1A."vfOR DELLA PAT.RL\\
t.',\\YYENl~ PROrtZJNO Al GIO\\ A:\\'1
FEDI' E 1,AYORO
21 APRII.E 19.p, XIX
_J_
-r
127

1.9 Page 9

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Collaudo del nuovo organo
della Basilica di Maria Ausiliatrice.
li collaudo del nuovo organo della Ba.<:1lica
di ;\\laria .,usiliatricc venne fissato proprio
all'inizio del mese consacralo alla «Madonna
di Don Bosco 11: 23 e 24 aprile u. s. Il sacro
tempio vide affluire dalla città un'eletta di
macslri, di pt:rsonalità e <li Cooperatori sale-
siani che gustarono due ore di ineffabili emo-
z1on1, ammaliati dal genio c dall'arte di Uhsfc
l\\latthcy. L 'illustre ì\\,Jaestro alternò il suo
programma con alcune esecuzioni vocali delle
nol(tre scuole di canto, accompagnate all'or-
gano dal M0 Don Giovanni Pagella e dirette
del '\\1° Enrico Scarzanclla, s:1k-siani. 11 giorno
23, al Crmcutu in rt 11wr:giort, gra,·c-allegro, di
TIan,lel, Sl·~ul: il Credo I in gregoriano;
WalLher Partito sfJpra: O Oesti, mia gioia;
Pagella, Solt·r .\\later lauda e corale; llossì, i ·a-
ria::ioni e Ji11a/e; P;1i::ella, Bene /1111(/afa est
mottetto; J\\.latthey, Toccata-fn11far(l; e, fuori
prQ~ramma, la Prtdtra di S. Frw,rrsco agli
uccelli del Liszt.
11 2-1,, il collaudo cuminciì, col i'n·ludio jP-
5fit·11 dello sksso M11 \\lattlwy; segui m canto
gn:gorìano il Fac nos imwmam coll'ollclu1a
della festa del Patrocinio di S. Giuseppe; la
1'crrata i11 fa d i Bach; la l.1uda e corale Safrr
.l/atrt del Pagella; il Col/1Jq11io co11 Jr r<mdi,11
(dai l/o111e11t1 Fra11cl'Srani) l'd uno Studio si11-
fo11irn di Rossi; mollello r·,.,,;, Domine; e la
S1 co11du. so11,1ta di Pagella (introduzione, scl1cr-
zo, duetto, fuga finale); numero fuori prn-
gramma, una Pasturale d1 Arcang-clo Co-
rdh.
Sotto k ma~icbc dita, l'organo della stimata
D1tt,1 Comm. G. T,1mbur1ni, di Crema, ha
dato la pii', ampia soddi$fazione cd nssicurato
alla Basilic-J un'anno111a di \\oci che contribuirà
efficacemente allo s\\.iluppo ud culto e della
divozionc. li modcrnil'Simo strumento consta
di 68 registri wnon e di 23 mcccanki: 65 pi-
stoncini di combinnzione e 20 pcdaletti e
staffe; 5roo canne. \\'i runzionano r650 elet-
tromal?neti; un doppio , entilatore fornisce
50 metri cuhi d'an.1 al minuto scconllo. Oc-
cupa una superficie cli 90 mq. con un frontale
di 12 m. Pc~a compk:.;,;1yamu1tc 198 quintali
cd ha due console, di cui la mai::giorc girevole
con tre tastiere, e la minorl' coJIQcarn nella
c.-ippclla sottostante alla canwria per l'accom-
pagnamento dd èanto dc i gin, .mi nelle funzioni
ordinarie.
Al CQJlaudo hanno assistilo, la prima sera:
S. Em. Rcv.ma il Ca, d. \\'inccnzo L.1 Puma,
con S. E. \\lons. Coppo, il Rcttor ;\\laf!giore
- 128
cd i Superiuri del Capitolo; i Senatori Rchau-
dc ngo, Burgo e Quilico; S. E. Sitia; il Console
di Argc.ntina e famiglia; il Consiglio Genera-
lizio delle Figlie di l\\laria Ausiliatrice; la
Superiora Generale dcll'htituto ~li~sioni della
Consolata, con varie Suore; cospicue rappre-
sentanze del clero torinese, tra cui abbiamo
notatq ::\\lons. Dc Secondi l·d il Can. Ilues,
P. Albera; rappresentanze dei RR. PP. Ge-
suiti, dei Cappuccini, dei \\linori, dei Dar-
nah1t1, dei Lazzarist1, dct Sacramentini, <lei
l\\lissionari dclla Consolata e di altre Con-
gregazioni maschili e femminili; il Conte
Calatcri di Genola, il Comm. .\\vv. Da_oc-
sino, ccc.
T ra i 1\\faestri abhiamo notato: P. Roberto
Ros.,;o, Enrico Piglia, Bartolom1:o Carisio,
l\\lario T bcrmignou, Fratel Albertino e Fratcl
Giocondo delle Scuole Cristiane.
In posti riservati, le Dame Patronesse del
Comitato Centrale colla Pre!'identc \\larchc~a
Carmen Compans cli Brichanteau.
Alle esecuzioni del 2+. ollre all'Em.mo
Card. La Puma ed ai personaggi sopra nt·mi-
nau, intervenne anche l'Em.mo Cardinale
Arc1vcscorn d i Torino i\\Jaurilio Fossati, ac-
CQIT1pagnato dal Scgn:-tario \\[ons. Bnralc: e
l'Infanta di Spagna 1\\Taria Cristina Contcgsn
11arone; il Scn. Rubino, il 1\\farchcsc Carlo
Grom1s Conte di Trana, il ì\\1° :\\laffiotti cd
un pubblico ancor più numeroso del giorno
innanzi. Tra il clero secolare e i religiosi, c'era
anche ìl Seminario \\laggiorc ,\\rciv1:scovilc col
Rettore Can. Vincenzo Rol>....i.
M olto afliututi i cori dei nostri alunni del-
l'Oratorio, tlcll'Atcneo Pontific:io e clcll' lstitulo
Rcbauden~o •·
ASTI - Giornate catechistiche.
Asti, che ha dato i natali a Bartolomeo Gn-
rclli, ha voluto porsi all'avanguardia nella ce-
lebrazione \\Id centenario di <1uella prima le-
zione di c:ttcchi"mo con c111 Don Bosco ha
inizi;1to l'Opera salesiana 1'8 diccmhrc 1841.
E sotto la pn::;iden7-, dello stesso Ecc mo Vc-
SCO\\'O <liocc,-ano ::\\fons. L rnherto Rossi ha
dedicato fervide, fruttuose giornate allo fllu-
dio <ld grande prohlcm:1 dell'insegnamento
rd1g1oso, missione fondamcnt.,lc dl Ila Chic,a
e scopo primario del multiforme apostolnto
del Santo. 1niziò il suo programma coll.1 gior-
nat.1 dei s;1ccrdoti e l'inauguraz,onc della
:\\Io~u~, Catechi!>tica nd nostro Istituto-Or.1torio
Don Bosco il 16 aprile, e lo chiuse colla gior-
nata clèllc Suore. ma<.:,;trc e l"atccht:;tc. coro-
nandolo colla festa del Santo.

1.10 Page 10

▲back to top
mentarc sulle condizioni .
richieste per una buona
confessione, valc.:ndosi del
sussidio di apposiu car-
telloni che dimo.:;trarono
tutta la lom efficacia a
suscitare l'intl'rcs..-;e degli
alliC\\i.
In seguito, D. 1-fottinì,
del nostro U'1icio Cen-
trale Catechistico, pro-
iettò una filmina indi-
cativa per illustrare in
modo intuiti,·o la retta
organizzazione cli un
centro cati.:chistico.
La filmina da lui pre-
parata con multa cura
riusd un'ottima c!ipost-
zione imuitiva e con-
creta del lavoro che si
richiede p1;r rtndcrc ef-
ficiente una scuola cli c.:a-
techi~mo.
Prima di mez:wgiomo
,·enne ancora in;1ugurata
la ì\\1ostrn <.:atcchistica,
allestita per la circo-
stanza, di cui diremo più
innanii.
Tor I n o • li nuovo organo della bulllca di Maria Au.sllla1r lc&.
~cl pomerig~io, il rev.
D. Yalsanin, Direttore
La g iornata dei sacerdoti. dell'Ufficio Catechistico D1occ.-sano presentò
una bella relazione ben documentata dd
Per la giornata dei sacerdoti intervenne da movimento catechistico della diocesi met-
Torino anche il nostro Rcttor l\\[aggiorc, ac- tendo in rilievo il molto già fotto e quanto
collo a festa imncmc all'Ecc.mo Mons. Vescovo,
dai numeroti sacerdoti convenuti dnlla cittil
e dalle parrocchit' della Diocesi, dai Suk'Sinni
e dagli alunni dcli'l stituto
Il nostro ispettore non :'I.laniero porse: il
saluto a 8. Ecccllen1.a ccl al IY SucCés.-,ore cli
D. Bosco, estendendo il benvenuto a lutti i
reverendi ospiti. Quindi prese subito la parola
D. Luzi, del Pontificio Ateneo Ralcsiano cli
Torino e Direttore di Ct1teclzesi il quale trauò
del Catechismo nelle parrocchie senza Ora-
torio, insistendo: sulla necessità di aule, per la
indispensabile: distinzione degli allievi in classi,
e sulla adeguata preparazione dei catechisti al
loro alto ufficio, in modo che l'msegnumento
parrocchiale t-1.:gu.1 uno svol~imento efficace
attravcTSO una conn-nicntc orj?aniz1.v.ionc sco-
lastica. Dopo un'animata discussione sulla
relazione, D. Antonio Foralosso, Din.:ttore
deU'lstituto Salesiano di Foglizzo Cam1ve!ìe
tenne una lezione pratica ad alunni di 5" eh;-
Tor In o • Il M° Comrn. Ulisse M:lllhlly
atl'orlf.)no della basilica di Maria Ausllh11 rlcc
-----
---

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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rL-;;ta a fare in un campo così importante e<l
LSScnzialc del sacro ministero. La Dioce;;i
conta 160.000 anime: si computano , 3.700 tra
ragazzi e ragazze (fino ai q anni), di cui circa
10.000 frequentano regolarmente i catcl:hismi
fissati, ai quali attendono 420 catechisti (180
»acerdoti, 150 suore, 90 laici). Occorrerebbe
qua:si rntldoppfare 1I numero.
· Prese poi la parola D. Valentino Pnniarasa,
dd nostro Ateneo Pontificio che s'indugib in
pratiche os:.;crvazi,)ni sul modo <li fare il cate-
chismo agli aùulu. La preziosa le:rionc, seguita
con crt·sccnte intcJcsse, tu una sintetica <:$posi-
zione ddlc diretti, e essenziali di teologia pa-
storale e suscitò nei presenti gran fervore per
rcnJcrc H:mpre più dignitoso e proficuo il
proprio miniStero, onde giungere alle anime
degli adulti e istillare idee e ron\\'inzioni vera-
mente formative alfa vita cristiana. ConcluSè
S. E. l\\lons. Vcscorn riassumendo gli insegna-
menti della giornata cd impartendo saggie
norme p1:r se~nar prt.'t-to quel pmgrc.-.s-~o a cui
tende I.i Diocesi ndla sua organizza1-ione cate-
chistica.
Mostra catechistica.
Li ~Jo,.tra Catechistica allestita dal nostro
Ufficio Catechistico Centrale a commento e
documentazione pratica del ConRrc~so destò
il pit1 , i,·o interesse.
Compn..-ndeva due sezioni: l'una lcorica o
indicativa, l'altra pratic-.i.
L.1 prima, segu-.:ndo un piano logicQ ben
dctcnninato, parti\\'a dalla i:;tituzionc delltl
Confratcmita della Dottrina Cri.<;tiana e giun-
gen1 ,11la istruzionl religiosa nelle famiglie.
l'l·r la Co11frat1 mila della Dollri11a Crùtia11a,
di c11i il Codice di Diritto Canonico impone
l'i. til1lzionc in tutte le parrocchie. J;i '\\(os1r.1
olfri, ;1 tutti i documenti neccs..--ari a!l"attua-
zione p1·:11ic:a.
Tendendo inoltre "lf"Ì parrocrliia (I(/ an r1
/'Oratmi11 Festh·o, prospcttàva pl,mimetril·,
»:ht·rni, (mogralie e documentazioni varie dcl-
l'aui, ità oraioriana specialmente parrncchiale.
Tra le Rit·iste Calt'diistid1e Ja, a nntu11,men1<:
il primo posto a Catrd1èsi; organo ddla Cro-
ciata C1ll(•chistica indetta dal Rctw1· ;\\la1?11:iorc
e prima anche ptcr tiratura tra le altre Ril'i,-b.:
dd gc.:ncrc.
Copio~o 11 materiale per Li sr.trtlt rit1: re-
gistri, fchc.:dc, moduli, e tutti ·gli :iltri ~u sidi
organizz.nivi.
Giusto rilievo fu dlllo ai roJ1coni ct1tichistici
che h,1nno pc.:r fÌ.nl:. di Jcstarc nei ~io\\ani il
massim0 ìntcrcs.s.: c. l.1 più intensa coUahora-
zione col m3t'Stro per l':ipprcndimcnto del
Catechismo. La \\lostra pR~t·ntò tre tipi inti-
tolati« S. Giovanni Bosco•,« Il cuore al P,tpa ••
•Ascendere»; ognuno corredalo del materiale
necessario: cartelloni, albi, fiamme, bollini,
quaderni, opuscoli esplicativi, ccc.
In apposito reparto figuravano macchint:
pt·r filmmc· pmirzioni cat, rl1istid1e diascopiche
l'll cpiscopichc delle migliori case produttrici,
canoline l' cartoncini catechistici; serie com-
ph:tc di filmine per tutti i corsi di cate-
chismo.
Pt>r lo fr,1ma::im1e dti rntahilti, due hihlio-
teche: una di tipo medio e l'altra economica
con ottimo m:itcriale p1:r la formazioi1e intel-
h.:uualc e didattica.
·
l 'n posto <ll·gno del titolo e del ,·alore dcl-
i'opera aveva il Rt• dei libr,, con ,·arie copie
attraenti della puhhlic-.izione già da n()i prc-
1<entata cd illustrata ai Cooperatori.
A favorire il Cotechi.ono in famiglia, la mo-
:-tra presentava: giuochi catechi~tici di\\·ertenti
t J istruttivi: tahelle per le preghiere; libretti
~J albi illut>trati; grammofono e dischi catc-
d1istici, adattissimi a far penetrare e vivere
il Catechismo anche nel focolare domestico
rhc doncbbe essere sempre un santuario do-
11\\1."l-tico..
1ìrtta questa q :ione era un commento pra-
tko ddla cin:obre: Oratorio Frsti'v:o, . Cat, -
r/11mm, Fr,r111t1::i011e religfosa del nostro Retto1·
\\l,1ggiorc per la Crociata f'11tec/1istica.
La sct.·onda i:-t·zionc pratic-.1 offriva ai ,·ì~ita-
tori diwrsi "-af{l!i di quanto hanno ~ià potuto
attuare le \\'arie parrocchie della diocesi di A~u.
"I 1,:ucndo in tutto o almeno in parte le normt
dote nella prima sezione.
Scuole parrocchiali e a~ot·iazion1 di .\\'l.ionc
C,1tt1 lica a,·e, an r,1tto a gnm per presentare i
loro la\\'ori \\.'h1: dimostra, ano quanto si pui,
ott1:nerc in una '-t'ltol,1 di c:1tcchi~mo hen or1?:1-
nizz:1ta.
t-i. E. :\\ lons. \\ C"C<>\\'O cd il Rcttor 7\\lag~iorc
~i soffcm1nrono ad ammirare con !?rande mcl-
di fazione il l,l\\'Oro co111p1utn e l'::ccurnt.1
prcparazinn~·.
I sa1:i:rdo11 p, i faccYano tc-.oro delle pr:11iche
t·,-pcncnzc che nell:i con\\'en,azionc strappavano
al sie. Don Ricaldonc.
·
La giornata delle suore,
delle maestre e delle catechiste.
11 :-.1h:1to 19 aprile fu riservato alle SuMc,
alle \\!Jcstrc 1:d 11\\lc Catcch1&te che cnnvennuo
da ogni pane della D1oct i.
. \\perse la serie <ldlc relazioni S . .E. ;\\lons.
130

2.2 Page 12

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Yesco,·o con una breve presentazione, com-
piacendosi del numero imponente delle con-
venute ed augurandosi il massimo profirtfl
dalle cose che si sarebbero dette dalle reve-
rende Relatrici. Ringraziò ancora la Famiglia
Salesiana per la sua cordiale prestazione cd
invocò la benedizione del Signore sul Con-
gresso. Prese subito la parola Suor Innocente
Bonzi11i delle Figlie di 1\\Iaria Ausiliatrice che
trattò il tema Missione, Reclutamento, For-
mazione delle Catechiste I}, in$istendo special-
mente sulla formazione religiosa, culturale e
didattica delle Catechiste. K e tn1sse pratiche
conclusioni che apersero un'animata di~cus-
sìone.
Suor Felicita Groppi, pure delle Figlie -di
Maria Ausiliatrice, dopo una breve introdu-
zione didattica, svolse una pratica le-.i:ioncina
sul tema della SS. Trinità a bambine della
seconda elementare, servendosi magistralmente
del Re dei libri e di un cartellone Catechistico
edito dalla S. E. I.
La relatrice, seguendo la forma dialogata e
quel metodo che il nostro Rettor l\\laggìore
chiamò felicemente «Metodo Catechistico.del
Vangelo~. incontrò il pieno consenso dell'as-
semblea.
Seguì la bcUissima e pratica relazione di suor
Emma Acchiappati, anch'essa Figlia di ·l\\Iaria
Ausiliatrice, apprezzatissima formatrice di ca-
techiste e collaboratrice di Catechèsi, sul tema
<• I principali sussidi didattici per l'insegna-
mento Catechistico nell'oratorio e nelle par-
rocchie ~. Svolse questi tre punti:
a) sussidi didattici indispensabili alla ca-
techista per la preparazione e il controllo del
suo insegnamento;
b) sussidi intuitivi secondo la scuola del
divin Maestro e della Chiesa e loro attuazione
pratica;
e) difficoltà per l'uso delle illustrazioni
esterne e presentazione di alcuni sussidi at-
tuabili in qualsiasi condizione.
Una vivacissima lezioncina sulla SS. Euca-
restia a bambine della seconda elementare, te-
nuta dnÌla sig. .'Ilaria Pannier, ex allieva delle
Figlie di Maria Ausiliatrice, concluse la seduta
del mattino.
Alle 14,30 si riprese con la relazione del rev.
D. Val~ania Direttore dell'Ufficio Catechi-
stico Diocesano sul movimento · Catechistico
della Diocesi.
Data lettura delle molte e consolanti stati-
stiche relative all'insegnamento religioso nelle
scuole e nelle parrocchie, egli fece rilevare il
piccolo numero di catechisti e catccl1iste in
A s Il - Una se~ione della Mcslra Calechistica.
- 131

2.3 Page 13

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- TORINO
INAUGURAZ I ONE DEL
I.'Em.mo Card. La Puma col Sen. Giov, Agnelli, col Rettor M,ogglore e I, Superiori lnfala la visita.
- - L'Em,mo Card. Fossati col Sen. G. Agnelli ed 11 .Rettor Mag-giore davanti al busto del compianto Avv. Edoardo.
132

2.4 Page 14

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ORATORIO "EDOARDO AGNELLf"
L'Ero.mo Card. La Puma col Sen. Glovnonl Agnelli cd familiari
- 33 - Il Maestro D. Giovanni Pagella, salesiano, trae mira.blli armonie da l modernissim.o o.rgano u llamm.ond " .
1
I

2.5 Page 15

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l·onfronto del!'cnonne mass:i della gim,cntù d.1.
1struin:. Esortò quindi le prc:.cnti a trovare
con tutti i mezzi nuo\\·c catechiste per far fronte
ai bisogni delle scuole dioces:inc.
L'ultimo tema: Il C'atrrhismo delle adulte in
gtnrre e nelle msoda:::u:mi venne tratt:ito con
grande competenza da Suor Liua Gamba, Fi-
glia di ;:'\\faria Ausiliacric~-. la quale spiegò e do-
cumentò questa 1rnccia: u) fine da raggiungere;
b) metodo speciale per gli adulti: e) comple-
menti e supplementi; d) il tocco umano:
1') materie da inl.'egnare; /) difc:ui da evitare;
i:) ignoranza rdigiosa negli adulti; /,) prepa-
razione della cau:c.hista; i) norme speciali per
la sposa e per la madre:; /) per la giuvanc adulta.
Concluse S. E \\lons. Vescovo ringraziando
cordialmente: i Salc:si,mi e le F'iJ!hc di :'\\ Iaria
Ausiliatrice e tutte le com enutc pcr lo zdo
con cui attendono alla loro nobile missione.
L'ideale non si raJ?giunge mai, ma tutti dob-
hiamo sforzarci d1 fare del nostro meglio per
avvicinarci quanto più è possibile.
Sua Eccellenza insistette specialmt'llte sulla
preparazione c:ulturale è moralc delle c-..itc-
chisk per pokr assi11!ilarc e con\\'crtirc in
latte pci bimbi l'altJ. dottrina dcllt: Ycrità
sacrosante ddla Fede.
~ L'insegnamento Catechi:itico - egli di:.-
se - e sopr.ittutto necessario ora che le 1 :\\Iur-
ghcritc Bo:.co sono molto rare e l.1 sockw
odierna è piena di pericoli pcr la Fede e per
i costumi. Di fronte a questa condizione di
, ita tutte dernno animarsi ad intensificare i
loro sforzi pcrchè l'ìn~cgnamcnto Catcc-hi-
~Lico possa ~-,,~ere fecondo Ji frutti di , Ila
eterna ~.
Coronò le pratichc preziose giornate di stu-
dio la festa <li S. Giovanni Bosco che Salesiani
Coopcr.itori, Patrones,.c e gio\\'ani dcli'Istituto
e dell'Oratorio celchrarono, la domenica .20,
nella chiesa parrocchiale, con predicazione di
D. Cojazzi e solenni funzioni concluse da
S. E. :\\lons. \\"1.-scovo colla trina Bcnedi7.ionc
Eucaristica impartita, dopo la processione,
ndl'intcmo del tempio e sulla piazza grc.:mita
di fedeli.
CONDIZIONI
per essere ,,,critu :alla Pia Unione dei Cooperatori e delle Cooperatricì Salesiane
e per rice\\'erc il "Bollettino Salesiano".
R1rnrduw10 clte ptr tsrtr• C(}Q[>t!tatrm Se1ll.rini11
11<,11 bmtn lit•~firmt III qt11t/1111qt1e 1110,/0 J., 0J>l"rt o
lr ,\\liuir,111 Salt,i,111e; lll<l ·ou,,, rt e.oert wfinuf1111111,
i.tr1'Ì//Ì alfa Pw U1111,11< ,lei Coo/)fmto11. Sofu rnu
si p,mo110 gnden I frn:nri spirituali rf! •,cr , ,"11/a
Ch,e 11 nllt1 F,11ui;;f111 Sa/r1w11,1.
1. Etil non nunorl ,h 11., 41111i.
:z GoJcrc buonu ripurnzionc rehgio,a e chilc.
3, Es.sere m 11rndo di promuo\\'cr,;, o per o
pci mcz;i;o di altn, con prcgluc:re, olfcrtc o 1,n·ori,
lo.! Opere o le L\\li,~mni dell;1 ~ociet:1 Sale:;iana.
l.'l nionc non kga alcuno m cosc1mu, e non
impone nessuna ,1uucn d'1scriz1on", 11<!' C!lntriburi
['•dodici; pc rc1ò , i J'M!-<>no partec1purc le fnmiglic
!!Ccolari e le comuniti1 rdil!ÌO:ie, i.tilUti ,,J :1ssoci.1-
z1oni, per me,zo dei n•petu,·1 i;:enitori o superiori.
All'ano dcll'1,cn?.ione, l.1 Socrccit ~alesiana 111\\'M
ti D1plt111111 Tl')tfJlt1111r11to.
Chi pertanto dc-sidcru iscri,.,r,;j ira i Cnopcratori
Salc:,5.iani - rrcc,c,r,; 11 ltt>l/ett11111 So/tjl<//10 - a,c,c
chiurìm.,.nti çir<\\• 1.,. Op<·tc d1 Don Uosco 111,1.ire
offerte 111 loro (.I\\ ore - ,1 n, olga al
R.!!TroR ~lM lOlf !>FJ.t.>. Socnrr \\ !--,u ~L\\i-.1\\ •
\\ u ConoLE.'.<,o, ::-.. 32 To111:-.o ( 10<)), spcctficundu
bc:ne non1e e 111J1nz.Zo,.
NB. Il 801-LHT rixo S \\l.ESI.\\NO si Invia cratul•
1ame.nte al Cooperatori cd alle Coopera1rlcl, Non ~
un periodico ad abbonamento; ma l'orpno uffl•
cfale. de.Ila Pia Unione. llen vol,r_ntferl •I manda
■ncb,r_ In omaa10 a chi •I lrlta._... dltllt Opcr,r_ e
delle MIHlonl di s. Giovanni Bo•co, §cnsa es-lcerc
alcuna quota. Basta rlc:bt,r_derlo aHa Direzione Ge•
l'ICl'::lle,
.
LA CORRISPONDENZA E LE OFFERTE
per le Opere e Mis;,ioni Salesiane s'indirinino al REITOR MAGGIORE- Dirttione Generale
Opere O.Bosco· vili Couolengo 32 -Torino xo9, non alla Socict/1 Etlitricè lntcrnnzionnle (S.E.I.).
ll meno più comodo è quello di servitSi del nostro CONTO CORRENTE POSTALE
che porta H N. a 1355 (Torino} sotto la deoonùnatione:
DIREZIONE GENERALE OPERE DI O. BOSCO
- - 134

2.6 Page 16

▲back to top
DALLE NOSTRE MISSIONI
G I A PPONE
Rinnovam e nto.
Re'.;.mo ed amat.mo ,çig. D. Ricaldrme,
. le manifestazioni date dai cattolici giapponesi
ai loro nuovi Pastori connazionali in ogni circo-
scrizione ecclesiastica ddl'Impero, assunsero
anche a \\liyazaki tutta la loro solennità la
<lomenica 23 febbraio, in occasione della p1·csa
di po~scsso dell'Amministratore Apostolico
:\\lons. Francesco Ideguchi. Pote\\'amo cantare
giocondamente il gaudete, iterum dico gaudete;
potC\\·amo intonare anche noi l'habtmus Pont~fi-
cun... m111cio -vobis gm,dium 111ag11111n! Gioia
per la Chiesa cattolica in Giappone, che vede
un suo figlio al timone di quella zona, in cui
sr è iniziato ·l'I mpero col suo primo Imperatort
<• G immu ~ 2600 anni fa (cronologia ufficiale)
in provincia· di :\\Jiyazaki, dove si è pure stabi-
lita inizialmente la Chiesa cattolica per opera
di S. Francesco Saverio a Oita. Gioia per i
missionari che vedono realizzarsi lo scopo del
loro apostolato coll'estendersi del lavoro diretto
dd clero indigeno. Gioia pure p er il paese, che,
s::mprt più conscio della sua forza in ogni
campo, chiama i cittadini a raccolta, cd in
una nuova struttura, in cui hanno larga patte i
problemi dello spirito, cerca in sè la capacità
di reggersi e prosperare. Gioia _pure per i mis-
sionari, che danno cosi l'esempio di disciplina
ccclèsiastica a tutto il popol<J, cristiano e non
cristiano, e mostrano al mondo la vitalità sem-
pre feconda della Chiesa t.-attohca.
li no.stro programma comprese il ricc, ùncnto
cordiale dato dai rapprestntanti di tutte le se-
zioni di Azione Cattolica e dalle istituzioni re-
ligiose della città, alla sta1.ione, nella ,;gilia,
t solenni funzioni in chiesa, la Jc,menica. :\\fons.
.\\mministratore, rivestito delle insegne pre-
latizie che gli competono, , enne ricen1to dài
missionari della pro\\'"incia dj ~1iyazaki all'in-
gresso, e fra canti di gioia della scholu. ea11tor11111
accompagnato benedicente all'altare. II sotto-
scritto dcvù l'inno di ringraziamento al Signore
per il prezioso dono fatto alla nostra cara
Prdettura Apostolica e presentò l'Eletto alla
comunità cristiana cd ai mi~~ionari, promet-
tendo fedeltà, obbedienza, la,·oro a nome suo,
dei missionari e della cristianità. Quindi i
missionari si avanzarono al seqgio e, baciando
rispc:ttosamt;ntc la mano al nuovo Superiore
ecclesiastico, per loro e per le loro cristianità
prestarono l'omaggio dell'obbedienza incondi-
zionata al rapprescntruitc del Vicario di Gesù
Cristo. !\\Ions. Amministratore Apostolic~,
prese la parola, spiegò le fas.i di questo movi-
mento <li rinnovazione nazionalc, che ha por-
tato all'avvenimento odierno; riassunse in
larghi tratti il lavoro fatto in quindici anni dai
figli di D. Bqsco, apostolato non solo consono
alle direttive della Chiesa, ma altresi allo spi-
rito giapponese, cd t:spru~e tntta la ~ua con-
t..:ntezza pcr awrc a validi coadiutori i Salesiani,
che é<mtinueranno, collo stesso spirito, colla
stessa caratteristica ,, laYoro e preghiera * a
~acrifìcarsi per la gloria d1 Dio e la salvezza
delle an ime. Xulla d'immutato per l'aposto-
lato da compiersi; an~i un intensificarsi più
Yivo di bene in ogni branca di attività cattolica
nella Prefettura ,\\postolica di l\\Iiyazaki. La
t'lllda parola del Pastore scese penetrante ncl-
ranima dei fedeli, che, insieme al loro nuovo
Padre, l\\faestro e Medico spirituale, concen-
trarono nella Santa l\\lbisa le più fervide pre-
ghiere per la rea)jzzazione del voto comune:
l\\:stcnsione dc.I regno di Dio nel loro paese.
Assecondando il desiderio di Monsignore, si
rinunziò alla Messa soknne; ma, mentre il
P astore celebrava la !\\fossa letta, il popolo
n:citò in _giapponese le preghiere col sacer-
dote, e dall'orchestra i cantori eseguirono
mottetti sacri su melodie antiche giapponesi
(primi abb1)7.Zi di music;a :,arra giapponcSt',
primi powri tentativi ciel sottoscritto). 11
cuore di tutti si fuse cosi fen i<lamente con
quello del Pastore in Dio. /11 jl'actiont panis
tutti ci sentimmo animi in un:1 sola aspira-
zione, m un"ardente pr(.°ghiera, in una santa
prome!-sa di voler compiere usque in" fi11em il
nostro do\\"crc.
Dopo la tunz1one si t'1ecc un gruppo foto-
grafico che mi par.e esprima il 1i11I u11u111 auspi-
cato e dalla Chiu,a l' dall'attu.ile Gonmo il
quale nella parola «shintaisei " (sl,in - nuovo,
lai - corpo, u, organizzazione) con cui
intende !:peciticare là nuova :;trnttura nazio-
nale, mira appunto a rc:iliz;r.arc questa unione
di cuori e di intenti.
Dalla cluesa il festeggiato paSl!Ù nel $a)o1w
o, D. Bosco e le Jiversc sezioni di Azione Cat-
tolica e le istituzioni religiose gli espressero i
loro pensieri, affetti e promesse, e gli offcrStro
anche alcuni regali, segni tangibili della loro
riconostenz:i.

2.7 Page 17

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1111 y a 2: ;a k i (GlappOrtt,) . • Ml-.,,Jonarl, Autorh.t e l"llpprcsentan.zc d~ll 'A. C. 1111orno 111ll"Atn111. Ap. Mons. ld~Cuchl.
Secondo l'.1bitudine giapponese i cristiani
vollero anche dare l'addio al pn:ccdenlc Pre-
fetto Apostolico: con cordiali ringraziamenti e
la promessa di farsi onore nel mantenersi
fc~eli al programma cattolico IQro ìnsegnato dai
ti.gli cli D. Ilosco. Xon potevo non ribadire
in quell'occasione, come ricordo finale a van-
taggio delle loro anime, gli clementi dello spi-
•ito salesiano: ~ O Signore, dammi anime...
La,·oro e preghiera... Amore a Gesù Eucari-
stico, a l\\laria Ausilìalrice, al Papa ~-
Alla modesta a_gapc sedettero coi mis.'lionari
-
-MI y ::i 2:" k i
( Glo-ppQ n c )
-
Lu cr,.Clonità affollata nuorno nll'Amm. Ap. Moru,. Ideguchi.

2.8 Page 18

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i rappresentanti <ldle associazioni e attività spesso da 1,ingolari favori della Vergine, che
cattoliche, e le autorità provinciali del Jica- si compiace di mostrare in modo sensibile la
stcro delle rdigioni, che cogli auguri più sin- sua protc:7.ione, talora con vcri inattesi 1rionfi
ceri al nuovo Elc:ltti vollero esprimere il loro di graiia e di misericordia. Tanrn la Scuoi::!
alto compiacimento per il lavoro dei missio- c~me l'Ospcdalc ebbero l'11 dicemlm· u. s.
nari salesiani, che fu sempre in que!it0 quindi- l'ilJustrc \\ isita di S. E. il. Gcn. Dc Giorgis,
cennio intonato alla massima unione e cordialità prpveniente da Beirut, insieme al Console di
col lavoro delle autorità: frutto anche questo Damasco e all'Ispettore Scolastico, e ne ricevet-
dello spirito e <lcllc direttive di D. Bosco. E tero vive csprcssioni di plauso e <l'incoraggia-
Deo gratias di tutto!
mento.
L'auspicato rìnncn·amento verrà ad un'u nica A nche nella Palt'stiTJa, a G,•rusali•mml', la
condizione: dedizione personale degli indi\\'idui . Scuola è andata svolgendo, e srnlge tuttorn,
per entrare in questo spirito di cordiale colla- la sua opera educativa con 200 e più alunne,
borazione nd lavoro, nd sacrificio richic.:sto quantunque il pcn;onale sia molto ridotto,
dalle presenti t-ondizioni mondiali e lo~ili, perchè parecchie Su9re della Ca~a dovettero
coll'aiuto soprattutto della gr.izia di Dio. ritirarsi a Brllrmme. Qui invece la Comunità
Ognuno di noi é disposto, mi pare, a far la è aumentata assai di numero; ma la Provvi-
parte sua, per esser degno di questa gra1:ia, che denza ha pc,:n~ato a trovare lavoro pcr tutte,
invochiamo anche dalle sue ferventi prcghii:.re, facendo sì che le nutorità locali aflidasscro ad
da quelle dei curi fratelli, allievi e Coopera- esse una Scuola elementare e un Asilo, aperti
tori e amici nostri.
per le esigenze del momento. E a fianco di
Ci benedica 1u11i e specie il suo ntf. in G. C. queste opnt•, sorj;cro come spontaw·1 conce-
\\lons. Yi'-CE:-;zo c,~1.\\1,1.
ìhya~ak,, 28 febbraio 19.p.
guenza, altre iniziative, quali i catechismi, il
fiorire delle .•\\ssociazioni Religiose gim·anili,
la Scuola Ji Cinto, cd anche - per k mam-
me - cori-i d'i~tnizionc religiosa, e pratiche
lezioni di ta~lio, di cucito e di l'conomia do:
Dal NOTIZIARIO
mestica. Alla vigilia di Katalc si pn·parò una
bella accadcmi:1, e una commovente rappre-
delle Figlie di Maria AusiJiatrice.
sentazione del Presèpio che, ril·rnc.ito dai pic-
coli, sullo Stlss11 luogo e a pochi passi dal vero,
riu!'cl panicolanncntc L"l'pressivo e devoto.
Notizie dall'Oriente e dal ThaHaod.
Dalle Case <li l'uiio, di lfrliopolù e di Aks-
randria d'l):1tltJ non abhiamo notizie diri;tte;
Le presenti diflicoltà di comunicare l'nn pa- ma sappiamo che là pure si lavora alacremente,
recchie delle nostn.: Jsptlloric e Case lontane contando circ,1 300 aJunnc pcr ogni Casa; e che
rend_ono partìcolnrmente gradite anche le po- la bent.'dizion1: del Signore nel poter avere
che notizie, che di guandQ in quaudo ci pos- tanta giovinezza, incoraggia a confidare scrn-
sono pcn-cnirc da questa o quella.
pro piìr ncll'irnrnancahilc aiuto cli\\'ino, per
~e pervennero alcune, il mt:sc scQrso, d.tllc superare · le inc-, 11.abilr difficoltì1 ddl'ora.
Case delk· Fi~lic d1 \\laria Ausiliatrice della .\\ queste notizie dcll'Oricnre a noi pit1 vi-
V,sitato,iu Or1111tal, di G1sti Adol<S((.fl/t', dove, cino po<:siamo aggiungerne altre pcn-cnuteci
pc.r speciali condizioni, non possono a meno Ji dalla Thailan lia (Siam), dove alcune riper-
non essere M:ntitc le conseguenze ddlc attu:ili cussioni del momento attuale a,·c,"lmo minac-
circostanze. L'attività dcUe opere è pcrb quasi ciato di 1~taco),1rc J'apostol,110 missionarie.
dovunque in piena efficienza. :\\ Dr1111t1sco In Grazie .11 \\alido aiuto di ì\\Jaria ,\\usitiatrice,
Scuola conta 3.10 0lnnnc e prosc_guc rwl s110 proprio quando i contrasti S<:mbmv.mo farsi
ritmo nonnuk, niccogliendo fiori <li virtì1 e più gravi, k Suore poterono aprire l:1 tanto
di pietà anche dalle bimbe m11ssuh;1a11c, le vaghl•ggiata Srnola :.\\It:dia <li Ba11 Pong, la
quali ncll:t novena dell'Imm;1t-ol:1ta ~art·g- quale segna un passo non ind1ffrrenlt• nella
giarono spontanlamcnte con le cristiane ncl- rita di quc:11:i no~tra :.\\lissionc. Ora poi anche
J'otfrirt: all:l santa Vergine prc~hicrc e piccoli le temute eomplic.izioni si S{>no aml:1te appia-
sacrifici, e ncll'inviarlè le loro conliJrnti e nando; e il l.woro continua intcnM> nelle due
ingenue lc.:ttcrinc, non di rado pervase da un Case, compiuto, con tanto ardorl' di zelo, in-
nostalgico desiderio del santo Battesimo.
sieme alle Con8ordle indigt·ne, dJ.llc i::cncrose
L'Ospedale pure continua a e~crcitarc l,1 l\\lissionarie, che si dicono sempre più felici
sua feconda missione <li carità, confortata
- dd luro campo ùi lavoro. .
137
-

2.9 Page 19

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ALBANIA - Nell'os~ale.
L'Ospcdllctto .A. I. P. lL di-r~o ~Il~ Figlie
l\\lari2 Ausiliatrice in Borgo Cflst,m.:;u CiolJII
(già Yai~as) conta al suo :miv<> non lunghi,
ma fecondi anni di carità. Qu.alchc l'pisoJi0
raccolto nelle sue corsie, ne illustra con espn.-s-
sivo linguaggio il bene. compiuto.
Una po\\'era donna, a!'Sai sofkrentc, fissando
l'immagine dell',\\usilfatricc, diceva un giunm:
e Pr1:.-go quella bella Signora pcrchè mi facci:1
guarire~- E. avendole chil.-sto hL Suora come
potes.-re pr~arl,1 se non conosccv:i neppure chi
fosse, nspOl'e: ,, i\\l i pare che quella ~,gnor.l
abbia la tua religione; e perciò mi vornl bene
anch'es!ia n.
Un altro i1\\fcr1110, nel ~-t'Jcn: la ::Suora pro-
<lig.1rs1 per più notti consecutive p resso il
letto d'un malato grave, accanto al suo, di:;i;c:
Ilo chiesto pareccnic ,·nlte quale poteva
e.sere il vostro stipcndso, pcrchè non riuscivo
a persuadermi elle aveste potuu, lavorare senza
paga; m.a orJ comprendo come sia dan·ero
impossibile tro,are sulla terra ncs.,;un re che
pos!'3 pagare lanli 5,;1crilki. Oo\\'ctc possedere
tJn sci;:relo pu a\\·erc la forza di cuJ'":lrc noi,
che non vi siamo fratelli, parenti, ne:
conosecnti: questo ~relo, penso, si trovi in
quel gran Profeta che portate appeso al collo,
e nel quale credete... •·
Un tcr.to, dopo aver pregato· la Suora di
starlo a s1.:·ntirc per cinque minuti, scn:t:1 pen-
sare ad altro, r.iccontò in mooo enfatico: Un
re sul letto di mane fl·cc chi.amare i suoi cor-
tigiani, per domandare il loro p:\\J'erc sulla
scelta dd successore. Farchbc htnc il tnlc -
disse uno - perchc: molto forte e capace ùi
guidare ottimamcntl' l't:scrcitu. 8arcbhc me-
glio il tal altro - aggiunse un ~condo - _.
pcrchè ammini,an:rcbhe cquameutè i heni
dello Stato; e c01;ì ,ia ,·ia ognuno propo:-c il
w, proprio. :\\la il saggio re morente ne nomini>
invc<:t.' altro dict·ndo: - \\"oglio che mi ~.uccc-
d.t questi, pcrchè è- capace ili rinunzi:1re alle .,ue
comodità e sa darsi al popolo in ogni bisogno. -
t Ed C\\:co l'applirazi,,ne, aggiunse il buon
Ramadan rivolto alla Suor:1: Gc:.ÌI od quale
tu credi, e che io non cono!ICo, quando mori
in croce, deve av1.:rti lasciato, come quel re,
di occuparti di noi po\\'crctti; che mm po-
tremmo mai essere curnu, i-e tu pensassi a
te e :ille co11c tue!...•·
È facile unmaginare come qu1:sta luce irr,l-
dìata <Lilla carità, sia diven uta spc~so limpiùa
auror.a di fcdc per molti amm;.1lati, e sicuro
preludio di s.alvena per i non pochi infelici che
- - ,·i chiu.-:ero la loro tra11aglfau CJ!i..-<lCn:t.a.
Altre belle pagine d'amore e di sacrifido
,·a :;cgn:mdo al pm;cnte il piccolo OspeJalc,
elle accoglie oggi i nostri ,-alorosi feriti, reduci
dalle non loutanc zone di L-omhattimc.:nto, In
mezzo ad essi si prodil{ano con diuturno spi-
rito di fraterna d~·dizionc le Huore, serene e
forti nd tlividernc altr<.'SÌ le: pro\\'e e i pericoli
dcll'orn.
:1\\d compimento della loro mrssione di
as.~istcnza di conforto; le r,,~iunse ttunntu
mai i-,-adna e prl'ziosa l'apostoliL-·.i bt-n1:.-diziorn:
del Santo Padre, trasmessa loro ùa S. E. Re,, ma
i'.\\Jons. G. n. Nigns,. Arnmini~tratorc .\\posto-
lìco ù cll'Albania, il 26 febbraio u. b. l.-Oll ~uestc
belle parole:
, In udienza del Sommo P ontefice <.-sposi
b vostra ùcdizione gencro~a ..-d entusiasta allt-
n<.'Cessità supreme del momento, prodi~anùo, i
per i nostri cari, buoni e hra, i fratelli r it.-oyè-
rat1 all'Ospedale, la vosrrn serenità nei pericoli
ai quali \\'Oi pure siete· esposte. E~li mi espresse
il suo pieno gradimento, il suo inc:onti?giamcnto,
la sua patcrn:1 hcncdizionc, soggiun~l'ndo:
" D ica loro q uesto <.-on le parole più calde
affcttuoSl· "; poi mi dit•dc un rosario per la
Supt•riora <ldla Comunità, come segno dd
suo compiacimento. E voi p<>tctc compren-
dere con quanta gioia io vi comunichi il plauso
e la benedizione del Santo Padre, certo cle
ne trarrete slancio nd ,ostro pietoso uffici•,
t.· nuoyo frrvon: nel vostro spirito religioso, ar-
ricchcndo,·i di virtù e di meriti, che fcconÙl·-
ranno il n1stn> la~oro mi~onario ùi domani... t.
JUNIN DE LOS ANDES - La posa della
prima pietra del nuovo colleg io.
Junin dc los .\\n,les h.J an,to la sua ora ili
fost:i, pt•r la posa ddl.a prima pil'tra del 11110,·o
Collegio delle Figlie di i\\laria Aussli.nrice. l'n
,ero :IYYenimt·nto nella vita -dell'anuca e soli-
tari:1 :\\li:;sio111:, che 11.1 continuato per oltre
(JUJr:int'anni a s,olgere il suo apoi;tulato in
una più che mO(l~ta aisetta, sconqua~ata dalle
violenti ralliche Ji vento, t: pressochè in nn·ina;
Sl·mprc attendendo ,.falla Provviden~ i mezzi
pt>r metter mnno aù una nuova c0struziom·.
E la Pro\\'vidcnza rispose gcu.ando il primo
filo qu:ittro anni fa, quando [!'li addetti alla
'fabbrica del non lontano nuovo quanien.•. mi-
litan: ili Collunco fec1:.-n, balenart." la speranza
cll..: il Governo ar~.:ntino, messo a conoscenza
del bene che il Collegio and:wa compiendo
tra le <lisscnunate: popola.z1oni del l\\cuquen , e
dello stato in cm i,;1 trovava, an cbbc pens:llo
l"ertamcntc ·1 vc:.nirnc in :ùuto. Una visita
utliciale inviata più tardi dal i\\lini.stero della

2.10 Page 20

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Guerra, constatondo l'ammirabile spmto di
sacrificio delle Suore nel continuare la loro
missione cristiano-sociale in una casa te1111ta
SII da 1111 vero e permanente miratolo, tradusse
le speranze in promesse, che andarono via , ia
cr,ncretandosi fino a permettere d'iniziare i la-
vori nell'ottobre u. s.
La posa ddlu prima pietrtl assunse perciò
una solennità impensata per la panccipazione
<ld Corpo .Militare di Collunco, con uOìciali
e soldati, e la stessa Banda <lei Reggimento,
a mllegrarc la cerimonia con le sue note fe-
stose. L'a,.,.·cnimcmo, straordinario per quei
luoghi, atlnlSSL anche molta ge"ntc dalle più
"icine II estancias (fattorie), a due o tre gior-
nate di cavallo, oltre alle poche autorità ci>,ili
dei dintorni.
Benedetta la pic;tra dal Direttore Salesiano,
e inclusavi la pergamena, firmata dalle prin-
cipali person:ilitù presenti, il Tcn. Colonnello,
il quale insieme alla sua Signora era stato pa-
drino della festa, ricordò le umili origini <li
quella Casa-~lisi;ionc, le difficoltà e i sacrifici
incontrati dalle.: Figlie di :\\-!tuia Ausiliatrice
pro,·enienti dal Cile, e il molto bene compiuto;
chiudendo con l'augurio che il nuovo edificio
rispondente a una vera necessità, possa sor-
gere presto bello e spazioso, dando moòo di
rendere sempre più largo e proficuo il bcnefico
apostolato delle zelanti Missionarie.
I
PATAGONIA (Viedma). - L'incoronazione
della statua di Maria AusiliatTice.
Il giorno della Candelora u. s. scgnb vera-
mente una bella dola per la Casa ddlc Figlie
1\\Iaria Ausiliatrice di Viedma, tutta in
festa per la solenne incoronazione della sto-
tua di Maria Ausiliatrice. La \\'ergine stessa
P u e r I u A y ne u e bo (Alto Orinoco) - Cli Indigeni
in !studio. (I ut rilorJ•1• - ,·. rduion• nd flallntm~
prcctdcnu:).
da \\'ari anni anda\\'a incontro alla vi,·a aspira-
zione de11e sue Figlie, preparando m:i molti
ex-i•oto d'argento, d'oro e di pit:trc preziose
gli elementi, da cui l'abile mano dell'orefice
Giovanni Re dov·crn trarre le <lue ricche cd
artistiche corone.
Presiedette la cerimonia lo zelantissimo Pa-
store della Diocesi, S. E. Rcv.ma :'.\\Jons. Ki-
cola Esantli, accompagnato dal suo \\'icario
l\\Ions. Giuseppe Dorgatt~ nonchi: da altri
Sacerdoti e dal1'1ntero Seminario. Erano pure
presenti l'lspt:llrice e le Suore convenute dalle
vicine Case di l\\lissionc per gli Esercizi Spi-
rituali, oltre ad una vera folla di foclch, che
gremivano la Cappella e il salone attiguo.
Dopo il dtvoto canto dl.'1 \\\\•!lpn, S. Ec-
Puer10 Ayacucho (Alto Orlnoc,o) • Gli alunni doli~ Mls,,lone .In rlcreulone.
1ro1. mardou.• ,.• rdu,onc nel Dollr11fno rrcc«kn1c).
139 -

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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ccllenza ascese il palco, e, incoronando prima
il Bambino 1,; poi la Vergine $ama, pronun-
ciò con voce commossa lo parole rituali del-
l'incoronazione, salutate dalle note festose
dell'orchestra, m~ntre la Schola Co11toru111
intonava il grandioso Corono AurM del 1\\1° Do-
gliani a sette cori. Fu un momento d'indescri-
vibile commozione, seguilo dal vibrante di-
11corso dell'Ecc.mo \\'escovo, il quale, con fcr-
, ido amore da figlio, parlò della bonta e della
potenza di l\\Ioria Ausiliatrice, esortando tutti
a ricorrere con fiducia al materno aiuto d a
Colei che è la dolce Regina della Patagonia, la
Protettrice e la Patrona della Diocesi di \\'iedma,
dove il primo \\"escovo Salesiano :\\Ions. Ca-
gliero lasciò l'impronla inddebilc del suo te-
rer nero amore
la \\ladonna di Don Bosco
Leffera di D. Giulivo ai giovani.
Carissimi,
tra gli Eroi caduti iu q1ll'sli ulti1111 mu,, , gior-
nali ha11 dato giusto ri/ie?,·Q a/In }i,:ura dr/ Ge-
·11erale Lorenzinì, caduto 11tllt1 dijtM di Clteu11
a/l,1 testa dei nwi battag/iQni eritrei. Ern ,u111 si
so11 limitati ad esaltare il suo ardime11to ed il
s11Q 1:alor militare, superion· ad ogni elogi<J; ma
hanno reso omo_t:gio a11rlte allo spirito profw1da-
mt11te r-ristia110 d1e Ju, animato tulta la sua 1·ita.
Ed io spigolo •volrnticri per 'l'O/ le 11ob;/1 dicluara-
zionì di 1111 testi111011ir, r,culare, perchi! il Grn -
,aie di Brigata Orlando Loren:im, e:i: alli~,:o
del nostro Collegio di Col/esa!t•etti ( l,fronw), e
uscilo da quella sruo/11 di Don B<Jsco d1t, come
lw frmpralo tanti alt, ì 'i"Ofo1osi, C<JSÌ rerra di
temprare ,111cl1r i·oi e rr11den:i degni ddla .t·oslra
missione 11rlla nta.
Lorcniini scrine Cur::io .Jlillapa,tp -
non era solta.ntll un , olJat,1, un gra1\\ sold.lto.
Era quako:;a d, più. (Era, soprattutto. un
uomo puro. Era un cristianv ncll.1 più alta
e se\\'era accezione del lermi11t:). E quel qual-
cosa in più era un senso religioso fortissimo,
un ~entirncnto str-aordinariamcntc puro e forte
della responsabilità che in ogni atto, e in 1Jgni
pensiero, compcle ad ogni anima rcraim·ntc
crisliana... Xon ho mai conosciuto altro uomo
che avesse, come lui, un.1 coscienza morale cosl
,·igilc e oo~ì severa. Pensa\\·a lungamcme anche
i più semplici pensieri. E dirci che ripen~a\\'a i
pensieri cristiani per adottarli a qud barbarico
clima morale, a quella feroce e, insieme, astratta
natura; li ripensa\\'a africani. Ognuno di noi
provava, davanti a lui, una soggezione istintiva...
• Era un cristiano, un credente. E non aveva
perciò quel disprezzo cosciente che gli uomini
- - di gucrrJ hanno di solito per la morte. Un
cristiano non puo disprezzare la morte. Ed
egli ne parlava con una casta sc:renilà, con una
_grande e scmplu.:c stima, come di una persona
\\·iva; sì, proprio, come di una persona vi\\·a,
e presentt:. i\\"on vi era ombra d1 disprezzo,
nella sua -occ e nelle sue parole: ma quella
bellissima e familiare consape,·olczza che i
veri cristiani hanno del dover morire. L'ho
,·islo molte volte in combattimento. si espo-
neva al pericolo con animo puro. \\'orrei dire
che non si esponeva soltanto per quel semi-
mento dcll'esemp101 cht: è fortissimo. quasi
dato da •latura, nei n:ri soldati: ma per un
sentimento assai più i-ottile, e puris,-imo, assolu-
tamente gratuito. Dico che si cspooe\\'a alla
morte come se la morte, per lui, fosse già
scontata. Come se gli fosse già promes.--a ccr-
Lamcnte da Dio (cd è questo un bellissimo
sentimento proprio dei \\·eri cristiani)...
• Una sera, sul costcne ddlo Zcndebur, un
lembo della sua tenda si solle,·ò per il gran
vento, mentre 10 passa\\'0, è m, fermai, non so
se sorpreso o spaventato, a guardar dentro la
tenda: Loren,jni era in ginocchio, e pregava.
)Ii parve d1 a\\ crgli rttbato un se-greto, ebbi
Ycrgogna <li quel caso, come se ne fossi col-
pevole. I:.rn rimasto 11 fermo, spcr.mdo, che
il \\'ento si mctksse a soffiare: più forte, pc-r
pott:rmenc scivolar via scnza' far rumor~ Lo-
rcnzini era mginocchiato, a man, giunte. \\ un
tratto vols~· 11 viso, mi vide, si alzò, uscì dalla
ten<l,1 ,·encn·Jomi inconlro. \\[i guardò hsrn
in silt:nzio. \\·eni\\·a nel wnto l'ndon: forte dei
cadaveri sp.1rsi qua e nelle macchie, sotto
la luna. Po, mi strinse il braccio con la mano
forte e caldJ, e mi p,lrlò. l\\Ii disse· che aveva
lasciato sua moJ,:lie e le sue due bamhin1.: a
Dessie. 1\\on le - \\cdc\\a da molti mt.>Si. T>iss,.;
"chi sa qu.indo le rivedrò!" Poi si mise a
parbrnù c.ldla sua :\\lar~·mrn1 ·
Q11rsti trr traiti t·i nv1•!t1110 l'animo del prQde
Gmerale di {rCJ11lt' nllc1 C1Jsne11 a, di fro11tc alla
morie, in facria n Dfo: 1111'a11i111n grn11de, dello
piu pura r dt·llu più sc1/da umpra cristianfl.
I ·otelt '!ra il srs:ri ·o d, qursln sua grandt•:::a
morali i' /•.' 1111<1 rn11ftd1'11:;;a di·!. !mente mcdù-o
Orttllt Il Gen. I.,,renzmi po1ta,·a il cilicio ·
La i·ol011tm ia 'disripli11u di se slism ,,e lta fatto
1111 grande: 1111 puro, 1111 frJrlc, un eroe 11cl senso
più alto e più pirno dr/la pamlù.
,\\lici cari: nel ,·ostro m1tù:o ro111pa,:11<J m'fle
dullJJue u,1 maestro; e dir mat•stro!
SappiaJe co111pre11derlo e seg11irlo, nrlfll i·oslra
tduca;;io11e e prepara:::itme alla t·ita, ricordando
r/,e il miglior dlirio per ,ma drg11a forma::fone
moralr è l'l•nergia della buona volontà.
T'osll'o afl.mo Dox Gtt LI\\"O.

3.2 Page 22

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Crociata missionaria
Borse da completare.
Donoa MARIA A USl/,/ ATR/CE, 11. cura del Cev.
Sebnstiano d'Ureo - Somma prec.: 4,505
Ticri Tereo;a, 10 - D'l"TSo Sebustiano, 100 -
Tot.: 4.61 ;.
Unrsa MARJ.-l AllS/LUTRICB, a cum di E. P. -
ht>mma prec : I) 500 - ::,;uo,·o ,erumento, 1000
- Tut.: 10.500.
Dor,n .li.ARIA .·ICSILI.-lTRICE (29•) - Summa
prec.: 4.76q,50 Tini,·ella Cc1u1nn, 10 - :\\I,mi,
1!io - Costanzo Giu<l"J>pe, 2.!i - Orsetti .-\\ngd1na,
10 - Tot.: -4•9'>4,SO•
U,>rs.1 \\I.ÌRJ.A , 1USJ[,J.rl7RICE ES. (;/01 ".-lS.VI
lJOSCO (9~) - Somma prec.: 3 .48,,,30 - Cam-
pana 1-Jnilin, 88,70 - Crc.~pi Flis:t, 100 - Cr<~I•)
Giuscflpe, 50 - 1'ottili Virginia, 100 - PLSano Giu-
fqlf'lnll, 50 - D,• Ponti Mana, 10 - Tot.: 3.8!1S.
Tion<:i .\\IADO.\\S.-1 DELI,E GRAZIE DI Pl.\\'E-
RCJI.O - Somma prcc.: 7.533,85 - Famiglia
Dor, 15 - Tot.: 7 HS,85.
u.,~., l-1.-lDO~.Y.-l Di J,OURDES - Somma
pn-c.: 1.;31,,s - Fedele Cav. Antonio, 5 -
Tot.: I .;36,55.
Ror,;n .\\JADO\\"XA DEI.I,E GRAZIE DI UDI.VE,
., cura dei;ih e" ,,11ic"i salesinni Somma pn,c.:
l!,,!,25 - Collo Hin11, 15 - Arbuati Riccardo, 20
. t nione \\'X :1lt11:\\i, 10 - G 1orJam Sabina, 10
• Comm. BÌll\\'U1Ch1, ;;o - Dc: J_.,,rcnzi. 10 • Fn-
mi1d1u Poliro G1ori.-i, 20 - Ro\\'llltl D. Corrado, 20
- Tot.· 8.6So.
'"Bor•,1 .\\. S. I>F.I. BOSCHETTO E SANTA CF.-
t:11.l. I - Somm11 prec.: 6.310 ..:.. Schiaffino, 60
Tt,t.:· 6 .3;0.
llr>rni PER, IRDI C.-lV. U ICI C:.1LPITASO
IJEGL.I .·11,l'JSI - Somma Jm<·.: 3.925 - Picco
Alfonso, 50 - I 1>U 3.9;5.
Bon,1 PORT. I O. •-ISTOS/0, 11 i;urn del Cu,.
P(•rt.1 C"e~arc - Summa prcc.: 100 - Porta l\\lì-
,.chdc, so - 'l''?t. : 1_:;o.
Dorg,-, REGIS.4 l>l l!OSDOl·J (;i•) - Somma
I Jlfl'C'.; +610,;o
Boeni :\\la~IOOnno, I 5 -
Dnpune D. G10,nn111, 2.0 - Z11,1 ;\\l.nnfri,di ,h lln
C'asa, 150 • Crosvtti Dott. RK,RrdC1, 50 - 7'<,t.:
4 .!i..5,70.
tforsa Rl.\\'.-11,DI /JOS FIL/1'/'0 (,•) - Sommi\\
prcc.: so - } um,gha Garron.-, 10 Tot.: bo.
Uorsn RU.1 DO,\\ MICHELE (4•1 - ..,onuna pr,c.:
J •S•l~ - Prono Ca,·. \\"inccnz<>, 500 - Antonictt.t
H,1,~tto \\'ed. ;\\Jniolo, 100 - Fa1111uli11 Reghi1.zi,
1000 - Tot. : 5.1113.
Bo rsa S.JC:RO C( ORE DI GESO COSPTDO
/S VOJ (3•) - Sommn prc-.: 14.794,bo -
C. O. G., ,100 - . ~IJzzini Pinllln, 20 - 1'f>t,
I~ .:! 14,fiO.
Borsa S . lCRO CUORE DI GF.SÙ, a cura <li '\\. K·
in suff1'agio Jci suc,i cari - Somma prcc. · 3 500
- :0-:uo,'o ,cr,;amcnto, ~oo T ..t. ~.ooo.
P.orsa S, ICRO CUORE, \\IAR!.l .-H"S!LT,H'RICE
E: DUN BOSCO - Somm,, f'rcc.: 1.050 - Ber•
toluu.1 Scirnli Bianc:i, io • From;illo Antonietta,
100 - Tot.: s.170.
Iforsa S. GABRIP.1,E Dlìl.l.', IDD()J.OR..-ITA
!-omma rrcc.: 1.105 - Angelino Carlo, 30
TrJI. I IJS,
Borsa S . G/0 I'. IXN I BOSCO, a cu·n di C. I. -
Somm:i f'CCC.: 1 2..000 .:\\°U1>,o ,·crs11mcnto, 1000
- Tl>t. 13.000.
P.orsa S. (J/()1 ' 1,\\-;\\,' / HOSCO (s•J
::,omma
prec.: ~/-.113,50 - H1j?Ol.:111 Rrna, 10 - Unu mam-
ma, So - Orllnni Giust·ppin11, zo - Co,canzo G,u-
scppc, 25 - Rina l\\1nri:ino, 15 - TM. 4.813,50.
Domi s . GJ<H', l\\'S/ nosr.o, BE,11', I JIAZZA-
REI.I.O. S. I.YT.-l Tt.'Rf;'Stl DEL lJ. G , a cura
di Ma,wlo111 GarhlnJa - ::-omma pu·c.: 6.010
- ~uo,o \\'erJamc111n, 500 Tot. 6.510.
Borsa S. FR,-ISCESCr> Df S,LLES (z•)- Somma
prcc.: 10.5!><) - Lami ,\\niro, 100 - 'fui. 10.689.
Corsa S. GJUSt:PPE <.1•) - ~omma prcc.: 19.o83
- ~ - :-.:,, 2!i - Tut. 19,1o'l.
Bor.:;a S. Gll/SEPPE in ~ulfnwin d, Lucia r.arl:itri
Fo,:tohn - ~omm,1 pr,·c.: 12.775 - 1'. N., 10 -
Toffoktti ,\\111onìo, 10 - Garlntd Snntinn, 1000
- Tc,t. IJ. j1)5•
Borsa S . GJ I "SF.PPE. a cura J1 G:irr..tto Dall'A111tca
Luisa - :--omma pre.:.: 1:: oo'l - :-;uo\\'o n:rsa•
ment", 1(,00 - Tot. 13.60':!.
Bon<J S. .\\J✓IUGHER/1';1 D I CORTO.V. I
Somma p~cc.; ; .;00,30 \\ ' alen An~•• In. 60
Tot. 7.76o,30.
Bor<a SOi•. /R(J DOS (J IEl'ASO ~onuna prcc. :
t,.4-10 - G. , \\I., 10 - Tu. fq50.
BorSll T<J \\/,\\/.·ISO P ICISI. a cura J1 Cundolfi
Ekna \\\\-d. l'acim - Sqmm:t prc.:.: 17..500 -
:S:uo\\l) \\t't'lò:lnwnto, 1000 Tot. , li 500.
Cor.;a 1'RIO\\E DO\\" $THF.4'!\\(J - :-omma prcc.:
+.7,1!\\ :-:. 1'. Cuorgn~, IO• Rt-t:ità c'.I! alite\\ i, 245
• :\\lnl'l!lwri1:1 C'oha, 10 - 1:, Snnone-, 100 - L1pi-
1ano H,,cui ;\\lcùa!llia ,l'nrJ.!<.'lllO, 50 - S11l11to Giu-
lia, 10 • 1'. ~ - C-uorl{l1è, 10 - ~laestr:i !\\lanola.
10 - F11m1gha Burdl.1, 50 • Pre,0,10 Ji i;paron,·,
100 • :l,dntrrc1 ::>ak,iant• Cu<,ri.:nè, 50 \\'arcllo
Gio\\'nnna, ,o· -~-:,,.;,, 10 - Alfontino Boggio, 32
- l-'11mi11hc Bruno e Lenn D;101c, 50 - Tot. 5.495.
Bl)n<a l'F:RSIGUA ;1/0SS. l.UIGJ E C.·l'R.l l'A-
RJO D. C,ILLIS10 - S<>mm,1 pri:c.; 11.803,50
- ( orù ,\\nJ:do, i.; - 1'ot. 11 .828,50.
Cor5a i 'OSTi D. S, l \\/1 ELE - :-.omma prec.:
3.693 Pozzi Frnncc~co, too - :---. ::--., +o - Fon-
tuna Cnrn,c!i,, 13;5 - 1'111. 5.108.
(S1''11Ul).
I.J-1 -

3.3 Page 23

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-ASTT: GIORNATE CATECHISTICHE -
Cnnvegno del Clero. Uno scorcio dellA Mostra Suor<", Maestre, Catechiste.

3.4 Page 24

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NECROLOGIO
Salesiani defunti:
AlvZJNJ Dort ABBONDIO MARIA, S1lC. da
Menzonio (Svizzero-Canton Ticino), t a Torino
il 2-v u. s. a 73 anni.
La fama di Don Bosco, tanto d.ifrullS anche nel
Canton Ticinò, lo tra~se, giovinettQ, al nostro col-
legi0 di Lanzo Torinese ove compi gli studi ginna-
siali e cominciò a godere della patema confidenza
del Santo che, l'tt ottobrè 1885, gli benedì~ e f,lli
impose l'abito ecclesiastico. RagJriunto il sacerdo-
zio nel 1891, si dedicò :i,ubito con frutto all'opero
degli Oratori festivi, alla predicazione ed all'apo-
stolato della buona stampa che inrensifrcò, piu
tardi, come direttore e redattore del Bolletti11u
Salesirmo e con la collahorazione alte Letture
Cattolid1e. Preziosa speciallhentc la sua aui,·itò
per la diffu!!ione del santo Vangelo nel resto uni-
ficato che ebbe la bencd1zione e l'auQU.Sto plauso
c'el S. Pudre Pio Xl. Dal ,90-1- al 1908 fu direttore
delle nostre Case a Chieri, a Pavia, a l'erosa Argen-
tina. Scosso nella ~alute, tornò infine a Torino prèsso
il santuario di Maria Ausiliatrice a lui tanto caro,
dove, col sacro miaistero, prodigò la direzionè spi-
rituale a tonte anime, zdartdo $oprattutto la divo-
zionc a Gesù Sncramentato cd a !\\!aria Ausiliatrice,
e promuo,·endo · un frrvido apostolato missionario
colle bor,;e eucaristiche. Si preparava a celebrare
la sua Messa d'Oro, quando il Si~ore lo chiamò,
quasi all'improvviso, nella notte rrn il primo vc-
-0erdi ed il primo sabato del mese di Maria SS., al
1>remio eremo del Cielo.
COL0.11B0 D FRANCESCO, sac. dn Saronno
(Milano), t od Avigliana (Torino) il 4-111-t941 a
68 anni.
Accolto all'Oratorio di Torino da O. Bosco, ebbe
compa,:.mo e amico intimo D. Orione, e dalla pietà
de) condiscepolo, alla scuola del santo :vhcstr<),
attinse fervore d1 emulazione nella pratica. delle
, frtù che resero poi tanto fecondo il suo mmistero
sacerdotale. Per nss1..-coodare· la volontà del padre
passò, dopo il ginnasio, al ::leminario archidioce-
sano; ma, raJ!giunto il diaconato, vinse le difficoltii
dci suoi cari e segul la sua vocazione alla vita sale-
siana. Sacerdote, ebbe un campo adeguato al suo
:telo ed alla suu pn•parnzìonc spirituale nella d1rèZione
di , ane m>srre Case di fonnazione e soprattutto nella
parrocdua di S. Maria Liberatrice in Roma. ove
prodigò, come parroco, le sue migliori energie.
TE.'1-lPO D. LU!Gl, sac. dn Buenos Air~ (Re-
pubbl. Argentina), t n Hu.enos Aires (Collegio
Leone XJII) il z6-x11-1940 a 50 anni.
PF:REZ D. GIT1SEPPE, sac. da l\\fonte,·ideo
(Uruiruay), t ivi il 24-nu-19~0 a 34 anni.
t PEREZ OESÙ, eh. <la l\\faunlan (i\\Icssico), a
Camagiiey (Cuba) il lH-1<)..p u 27 anni.
Cooperatori defunti:
Sac. Cm,. ALESS.'Il,DRO TASCA, t ad Incisa
Sc:apaccino (Asti) il 23-1-u. s. a 60 anni .
Arciprete dei SS. Vittore e Corona e Decurione
dei Cooperatori, nel fervore del suo zelo sacerdotale
ebbe una pre<,l.ilezione speciale per le Opere di S.
Gio\\'anni Bosco e per le Missioni ::lalesinne.
Sac. GUIDI GIOVANNI, t a Marmoreo (Impe-
ria) il 5-111-u. s.
Décurione dei Cuoperatori e ~elantissimo Parroco,
diffuse ndla sua parrocchia la Pia Unione e In divo-
zione a Maria Ausiliatrice ed a S. Gio,·anni Bosco.
P. ETTORE SllGLJErrI, t a Torino il 17-111-
u. s.
Fervt.'flte Cooperatore fin dalla sua giovinezza,
lasciò morendo un legato per l'Opera Salesiana.
Sac. PIETRO CANALE, t a Ba~,'neri il 6-1v-u. s.
Allieyo di Don Bosco lill'Oratorio di T orino dal
1864 al 1869, informò allo-spirito del Santo il suo
zelo sacerdotale che esercitò per 6o a.nni n ell'alpestre
parrocchu1 di Bogneri ove per dieci lustri si sob-
barcò anche oll'inse1,711arrwnto r,elle pubbliche scuole
pn;:stundo alln l,'ioventu lo: EUI! più rent'Te cure.
Am•. ANTQSJO GIUJI, t o Roma il 4-rn u. s.
a 70 anni.
Sposo e padre esemplare, profuse ncl4i fumiglia i
teson della sun dcljca1a bonrà e della sua fede prQ-
fonda. Ex-allievo sale:inuio, conobbe S. Giovanni
Bosco e nutrì per lui una divnzione vivissima. Pro-
mosso: la fondazione dell'Opero nostra in Sardeg:na
e fu ben lìeto di offrire tre dei suoi figli alla Società
Salesiana. Cittadino e profess1110istn integerrimo,
animato da vero spirito cnshano, ebbe predilezìooc
pei poveri e 111:r gli umili.
CAGLJERO GlOVANVJ, t a Castclnuorn Don
Bosco il 6-11 u. s. a 79 anni.
Nipote oll'Em..mo compianto C11rd. Cn~h<-'TO,
crebbe a quello spirito di fede semplice e soda, d1
lnl)<)riosità e di rettitudine ché rende prezìosa la
vita agli occhi di Dio. E seppe cduc:arecristinnamcnte
la sua famiglia, lieto di poter offrire alla Società
Solcsiana, cui lo leg-.ivn la venerazione per Don
Bosco e l'affetto per l'illustre zio, il figlio Don i\\lcs-
,;andro che lo pn:ctidt•tte in Paradiso.
BRNEDETTO GTor·AXNl, t li Vnlµr:rna (Cu-
neo) l'!ì-111 u. s. a 7$ anni.
Uomo dì gmn fede e di pietà rrnfondn, dall'assi-
stenza alla Snota. i\\tessa e dallo Comunione quoti-
diana atringen, il fervore delle sue opero~c gioman-,
edificando la famì~lia cd il paese c.-olle sue Yirtù.
Il Signore lo benedi5se colla voca:i:ione di uon figliola
all'Istituto delle Figlie d1 Maria Ausihatrice.
CERl01'TI ROSA, t o Villo Cortese il 1-1v u. s.
Madre esemplare, profondamente c.ristinna, seppe
educare cosl bene la sua fami~lin da ottenere dal Si-
RJ10!C la vocazione di qunnro figTie allo sh110 rch-
g10~0 11cll'opera dèl S:into Cottolcngo, e del figlio
- D. Giuse(lp~ :11111 Socicti1 Snlt!llùma.
-

3.5 Page 25

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t VOI.OST.-1 R,l1'1'IS1:-l, a Monc:il1t•ri il 30-1u (Reggio Cal.) - Poltua (da, O,,, lola (S,iuera T,c.)
u. •· n 7.z anni.
- Porl1od Al=nJro, Nm (Aosta) - Pronmo Caterina,
C'rir;rbno J'11nllco slnmpo, ilivot1si-1mo d1 S. G10- Ca,,!.- (Cuneo) - Quarello D. AnJn-a, Rm,,gnanr>
,-:innt Bosco, ebbe la gioia della vocn1:ione di tre Mim/. (Ale5'Sn.11drìa) • Rac,ti Gn.=ppina, S •. 1.l{Dta di
fa:hc all'bticuro dC'llc Fighe di Moria Au,iliatrice e Rr11tinti (CaUlnia) - Ranno Concc;ttll, Paloi:omtJ (C..-
di un'altra tm le Suore Domenicane.
lnnm) - Rnschm f ranct.-scn, Bitlla (\\,'t·rcelli) - Rcah
P<JR'rA JI JRGlll'~RIT.tl Ve,J. BOCC/C\\"ONE,
t ,, :\\fontemai,,o \\fonf. il 1-1 u, s.
Conobbe S. GmV111nn1 RMco al r3CS<t natio ìn
ocrn ione del noto mirncolo della pin!>'l!i.,, e fu una
dellt> pnme e più fcn,·nu Cooper-Jtnc1. Il Si1?norc
fa h.·ncdisse colla ,·ocnzionc di una fi11ha 1tll' IStituto
delle Fi,die di l\\lnrtll Ausiliatncc.
Dott. Gio,·anni, / .11111111.t> (S\\'i~urn-'l',c.) - R obbone
Prof. Pier C'ostsnzo, l 'ernlli - nollamlm Marin, ,Ji,,s
(,-\\osi.,} - Ronclu ;\\fuco, ArontJ (~o,·,ma) - Rossi
,\\ 11o~rum, Sonnna l.t>mb udo (Yan:11e) - :...,ngalh B,cc,
},o[ n,• ( ~ o ) - ::;,,t111i Cost11n1i111t, Ca,ri <Gc-
nmu) - Sch1mo G1u.'ICJ)pe, Jlonlu~11ana (Padm d) -
Trim,1r1.:h1 Annetta, S. Tu~tJ Rin, (J\\ I<'•· in.i) - Valk
l\\,loria V.-d. Rosasco, G,•1wr•t1 - Veltri V111ono, Biuto
t PJl1'RIZI GIU.'>'EPf1N, a<l Ancon11 i! .z9-111 u. s. Ar•i tr> (VaN:'<e'.
11 2<• unni.
G1onme ard.:,mc Ji (et.le e di apos•olato, si im~nò
a Jiff'1ndere la di~<>iinne a S. Gio,'llnni Busco c l:1
Pia Unione dej t!oopcr.uon con amm1r.1hìle zelo e
Per le nostre biblioteche
cun~olnntc successo.
I nostri studenti•delle Case di Formazione
Altri Cooperatori defunti:
saran molto grati a tutti coloro che vorranno
arricchire di libri ulill le loro bibfioteche ed
Acch1af>Pali Brun•l, Pitagne (Bre,c11l) - Acerbt
l), Giuseppe, Rammto (R~g.;p E.) - ,\\cui, Antonio,
11lru1111dritJ - Alhcna G10\\,'llnni, Vi!(o,w (Turino) -
Ambrosio A.ntomctla, i ·;,:,me (Tormn) - AHsam
Gio\\'anna, At~rlfl (\\\\·ronn) - l3a~i I>, Al(ootino,
Comi ( Ferrara) - B.-n1111 (,iovanJ\\1, lJm :sm~ì (Cnmr>)
assicurano le più fervide preghiere secondo
l'intenzione degli offerenti.
Li riceve ben volentieri lo stesso
RETI'OR MAGGIORE, via Cottolengo 32, To-
rino (ro9) - che ne curerà la distribuzione.
- U..it.mi Su<>r Maral,c,111, r·1,;,,.,,,,,/,1-Pu111eri, 11 (8rc-
~ci11) - Bìanchcn Cutcrìna, Pia111 d, Va//n rMia {lm-
pcnn) - n,a,ll.'lchi I ,no, Cord,,,,a (Sondrm} - Bicn
TESORO SPIRITUALE
l b.1ldn, Um/xrlid" (l\\·rut?ia) - Ulsnchetti C-.ont.
Ohmpin, TormtJ - Bon,m \\ 10la, Fot{lt1t1d,Jrn (Lucca}
- Onbcolo Santini,, Clri11glfit1 (\\'cm·zin\\ - Br.tcco
i\\1urin, Jl.furo:zzlJlto (C.-unM) - llucolo \\'1ncl·nzina,
Vil!llflll,re (.'.\\1essina) - Huttikcr Gìn\\11nll 1, Prtfmrg,,
(:•h·1ncrnl - Caldenm<' D. Carlo. <>:--ad,1 ( \\.k53an-
t..:oopcmton eh~. cm,trssati e ro•nu111rt1/I, vi!litano
un.1 chi...-:sa o pubhliCD c.,ppdla (i Rdi111m1 e le R~-
liuin~t•, In loro capp,•ll,1 pnvoru) e qu1v1 pregano
secomlo l'intcniicm<' i.lei Sommo Pontdict• po~sono
11<:<!Uhlare:
drìa) - 81nncl11 C:,rbonc ,\\ntoniettJa, '/i,,11111,1 ( .\\ks-
L'l.'.':DULCF.:-SZ \\ PI.f '- .\\RI \\
S1!ndna) - Casalmo G1u•cppc, 1-illat,1 (\\·crcelli) -
C:t\\'11llcro '.\\rana, Cnlurn (,\\nst.-t) - Ch.-r .\\nna,
Lusr,,era (Udine) - Corradmi G1ov,mm. Sf!{rar (\\'c-
1·om1) - Cotu.rdla Giu-.•prc, iUm11u11'1i11~/i11 (Temi)
- l)'Aic1ti Ccciii.i. l'w,trllerin (Trapani) D.mielis
A111tm1<•. $. j\\./,11m l,fl l..tmi!U (U.lmc) - Onril!o
l-1\\'ira, Comegllfmfl (Tr.~iso) - Dotto I> ,\\rmm.lo,
I e,111,, ( \\l,~;;anJria\\ - Fulaotti T<'r~, Ta'1ll<J -
P11rintes Alfonsina. S. Jfrmi;Jm ( \\u m) - Fas:mn
1\\·r,~,. Chieri (Ton11u) - Fen-.uùttl C.1rlo, T,ino
I 'urrlfr•t (Vcrcdlt) - F1hpp1no ;\\hrin, ,\\m t' (C.:unèo)
- 1~,,,i<l~ :\\lons. I Mtlèl,t;CO, Capod1.,1r111 ('l'nestc) -
hu nu., Oom.c,nic::1, T"""W" (Ausu1) - Fricchionc
:\\lana, _'\\lvc0Rltan11 ( \\ ,dhno) - Gmo :\\hrictta,
Gw11,1 (Asti) - Guamcri FrnnCC$Cll, Ospital.-tto
(U'<."$CJ3) - Gu.a:sduno u,~, hua {Ao 111) - G1,atclh
'1,·n:l!R, Fr0Jm1r111 l'" (Ak~,.indnJ) - lnvcmia,
Su, 111<1, f,,nohio (Corno) - I ,o\\'8Rlio PniC!U ,1..,, Tro1,1
1) :-,..:rl 1:iornu m cui J!umo il nom .,Il~ Pi,1 Unio11e
dr1 C:o,,p,rra/01t,
l) '\\;c,I 1tiorno in c1.11 per lo prim I volt 1 ~i con~.i-
crano al Sacro Cull!'c di Ccsù.
3) Tutte le volte eh,· per orto yi,1rni continui nt-
tcnJono a11h h8~rC1z1 sp1ntual1.
-t) lii punr1, d, 111,rtc 11e, confc,-s;11i e com .mic.lti, o
ulm •no contnu, invocheranno Jn ot:imente il
s~ntis:-imo .Nome G~ù, colla ltoccn, ,.e pq-•
trnnno, od a.Ln no cui cuore.
Ov,1 MESE:
1) In un l!iomo dd meli'-' :1 loro •cclt.t.
2) li wo1no in cui fanno l'Eurci:r11 ,Id!,, Buona
morte.
3) Il g1on~o in cuj partecipano alla Cm,ferm.:11 mm-
1dtJ sale.,,iana.
:--11. ~tl'sf. 01 011,r.,o A,c,m:
(Fo1!11i.1) - Lupanu Sr,,ll,1 Angela, C11111lr '10,iferrnto 1\\ li ~iorno r - P<"ntt'Co.t<'.
(,\\l~,iandria) - ;\\,hr1inott1 Orsola JJ11,.,11,,r ( \\les- ;:.) Il 11i,1rno !\\ - S~. ' l'rin1ùi.
s,nJr1a} - Mila.111 Carlo, JJurcia - \\I, lh (;iu~cppc, 3) TI i:(iurn() tz - Corpu• Domini.
Trnnr::::n {Conio) - Musari i\\lanctt 1, Jlord,,gna 4) Il giorno .z 1 - ::,lcro Cuore di i\\lnri., 5S.
(Ikrfl mo) - ~e;t:ro f·mil,n. Torino - P1a111 \\ni?ela, .s li giorno zi - s. Gim·anni Ba111,,tll
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