Bollettino_Salesiano_198002


Bollettino_Salesiano_198002

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1.1 Page 1

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ETTINO
ANN O 104 N . 2 2' QUINDI CI NA 15 GENNAIO 1980
RIVISTA DELLA FAMIGLIA SAL E SIANA FONDATA DA SAN GIOVANNI BOSCO NEL 1877
I I BS-CC
Cari amici tutti della Famiglia Salesiana
STRENNA 1980
Continuare l'impegno del
RILANCIO DEL PROGETTO EDUCATIVO DI DON
BOSCO SOPRATTUTTO NEI GRUPPI E MOVI-
MENTI GIOVANILI
Porgo a ciascuno Il mio augurio
per Il nuovo anno che Il Signore vorrà
benedire.
VI presento - secondo la famllla-
re tradizione che risale a Don Bosco
- la Strenna per Il nuovo anno.
Essa è una programma che ri-
prende e sviluppa - come potete
vedere - quello già assunto nel
1979, richiamandoci ad alcune " mo-
dalità tipiche" dello stile salesiano
da praticare.
realizzando e approfondendo due modalità tipica-
mente salesiane:
Una presenza di amicizia
che animi e aiuti a maturare i giovani (l'assistenza)
La creazione di un ambiente educativo
che sviluppi una ricca esperienza di valori umani e
cristiani (lo spirito di famiglia)
A tutti il mio affetto e il mio augurio di impegno ed esito nell'applicazione della
r. i~ Strenna.
V\\ Buon anno e buon lavoro!
~ .~ J:... I
PARTICOLARMENTE INDICATO PER I COOPERATORI SALESIANI

1.2 Page 2

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COOPERATORI
Una sigla -
uno slogan
ROMA-80
che ci orienterà
fino a settembre
Dal 1° al 4 settembre 1980, in attua-
zione di quanto ha programmato il
Cònsiglio nazionale, si terrà a Roma
il nostro
INCONTRO NAZIONALE
DI FRATERNITA' E DI
PREGHIERA
al quale sono invitati tutti i Coope-
ratori, adulti e giovani, e quanti sono
ormai orientati a divenirlo.
DESIDERIAMO durante questo nostro trovarci insieme:
- alimentare il senso di appartenenza all 'Associazione
- conoscerci di più, sentirci molti e molto fratelli, quali appunto siamo
- rinnovare la nostra fedeltà a Pietro e ai pastori della Chiesa.
Pertanto la Giunta esecutiva nazionale, cui è stato dato l'incarico di
organizzare l'Incontro, invita formalmente tutti i Centri a prepararsi spiri-
tualmente e tecnicamente per recarsi a Roma con gli atteggiamenti interiori
necessari per raggiungere gli obiettivi e motto numerosi.
I Consigli ispettoriali e locali sapranno certamente assumere un senso di
forte responsabilità e di impegno al riguardo.
2

1.3 Page 3

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O - Formazione
SI è chiarita sempre più l'identità del Cooperatore. La
conoscenza di chi egli è , è abbastanza acquisita ormai
anche dai Salesiani e dalle FMA, o, almeno, lo è più che
nel passato.
Assai positivo è il fatto che la preparazione a diventare
Cooperatore è oggi curata molto. Chi fa la "promessa"
la fa consapevolmente; non vi sono improvvisazioni, o,
se vi sono, sono rarissime eccezioni.
Tutto ciò è il risultato di una maggiore opera di for-
mazione svolta attraverso Il lavoro personale del dele-
gato e del consiglio, Giornate di studio, Convegni, Gior-
nate di spiritualità e di preghiera, lettura e studio delle
numerose edizioni curate dall'Ufficio nazionale.
A questo riguardo però è da notare la difficoltà, parti-
colarmente tra i giovani cc. a fare la sintesi - diciamo -
tra fede e opere; dal fervore del momenti di preghiera
che pure amano molto, non sempre sanno passare al-
l'atteggiamento operativo del mettersi "in maniche di
camicia".
Una parola a parte merita il Corso di qualificazione per
animatori, un vero passo In avanti. Non è stato realizzato
però da molti; l'efficacia è fuori discussione; chi ha po-
tuto farlo ne è contento. SI sta Insistendo di più.
Si sta anche facendo uno sforzo per ridare sostanza
alle Conferenze annuali.
Un cenno occorre fare sui Corsi di Esercizi spirituali
che sono una delle più belle tradizioni dell'Associazione
in Italia. Nell'estate scorsa ne sono stati svolti 37 di cui 8
per GG.CC. Ma il numero dei Corsi è alquanto diminuito
negli ultimi anni. Si nota anche la tendenza a unificare le
varie categorie di Cooperatori In un unico corso, e
qualche volta a unire partecipanti di diverse Associa-
zioni (per esempio Exallievi) rinunciando così a dare una
formazione specifica particolarmente forte.
(A sostegno di questa vasta opera di formazione e per
accrescere nel CC Il "senso associativo" l'edizione .._
dirigenti" del Bollettino Salesiano, con il consenso del
Superiori, è stata trasformata In " Bollettino salesiano
per Cooperatori).
- Nonostante ciò che si è svolto nel campo della
formazione non si possono ancora raccogliere tutti i
frutti: l'Infantilismo, specie nei dirigenti, esiste ancora e
diffusamente. I CC "capaci di responsabilità proprie",
che non siano solo "docili esecutori", auspicati da Don
Luigi Ricceri, sono ancora troppo pochi.
E - L'animazione ad opera del Salesiani e i rapporti
con gli altri
gruppi della Famiglia Salesiana
Dobbiamo riconoscere che certamente vi sono Sale-
siani e FMA che operano con zelo e generosità nell'ani-
mazione e nella formazione dei CC. Ma l'obiettività vuole
che si dica che ciò è più a livello di singoli, animati da
buona volontà o "credenti", che frutto di un orienta-
mento generale. Almeno un quarto dei Centri non può
svolgere un regolare " ritiro mensile" per mancanza di
un sacerdote che vada a celebrare ecc.
I rapporti con gli altri Gruppi della Famiglia S. sono in
genere buoni; si collabora quando se ne offre l'occa-
sione. Manca quasi del tutto però li rapporto nella pro-
grammazione e attuazione di un piano pastorale.
4
NOI SIAMO DESIDEROSE, NEL
LIMITE DEL POSSIBILE, DI
ESTENDERE QUESTA COL-
LABORAZIONE, QUESTO LA-
VORO.
DESIDERO AFFERMARE E LO
DICO PROPRIO CON SENTI-
MENTO DI RICONOSCENZA AL
REVERENDISSIMO RETTOR
MAGGIORE, CHE LE NOSTRE
PORTE, LE PORTE DELLE NO-
STRE CASE E I NOSTRI CUORI
SONO SEMPRE CORDIAL-
MENTE APERTI A LAVORARE
NEL CAMPO DEI COOPERA-
TORI , GIOVANI E MENO GIO-
VANI , AFFINCHE' TUTTI INSIE-
ME POSSIAMO CORRISPON-
DERE Al DESIDERI, ALLE AT-
TESE DEL SANTO PADRE E
DELLA CHIESA.
Madre Ersilia Canta
Superiora generale delle F.M.A.
(Roma, Congresso Cooperatori,
10 dicembre 1972)
Il presente numero del Bollet-
tino dei Cooperatori è il primo
dell'anno 1980.
Durante l'anno 1979 è uscito
ogno giorno 15 dei seguenti
mesi: gennaio - febbraio - marzo
- aprile - maggio - giugno - otto-
bre.

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D - Formazione
Si è chiarita sempre più l'identità del Cooperatore. La
conoscenza di chi egli è , è abbastanza acquisita ormai
anche dai Salesiani e dalle FMA, o, almeno, lo è più che
nel passato.
Assai positivo è Il fatto che la preparazione a diventare
Cooperatore è oggi curata molto. Chi fa la " promessa"
la fa consapevolmente; non vi sono improwisazloni, o,
se vi sono, sono rarissime eccezioni.
Tutto ciò è il risultato di una maggiore opera di for-
mazione svolta attraverso il lavoro personale del dele-
gato e del consiglio, Giornate di studio, Convegni, Gior-
nate di spiritualità e di preghiera, lettura e studio delle
numerose edizioni curate dall' Ufficio nazionale.
A questo riguardo però è da notare la difficoltà, parti-
colarmente tra i giovani cc. a fare la sintesi - diciamo -
tra fede e opere; dal fervore del momenti di preghiera
che pure amano molto, non sempre sanno passare al-
l'atteggiamento operativo del mettersi "in maniche di
camicia".
Una parola a parte merita il Corso di qual/ficazione per
animatori, un vero passo in avanti. Non è stato realizzato
però da molti; l'efficacia è fuori discussione; chi ha po-
tuto farlo ne è contento. Si sta insistendo di più.
Si sta anche facendo uno sforzo per ridare sostanza
alle Conferenze annuali.
Un cenno occorre fare sui Corsi di Esercizi spirituali
che sono una delle più belle tradizioni dell'Associazione
In Italia. Nell'estate scorsa ne sono stati svolti 37 di cui 8
per GG.CC. Ma il numero dei Corsi è alquanto diminuito
negli ultimi anni. Si nota anche la tendenza a unificare le
varie categorie di Cooperatori In un unico corso, e
qualche volta a unire partecipanti di diverse Associa-
zioni (per esempio Exallievi) rinunciando così a dare una
formazione specifica particolarmente forte.
(A sostegno di questa vasta opera di formazione e per
accrescere nel CC Il "senso associativo" l'edizione ".
dirigenti " del Bollettino Salesiano, con il consenso del
Superiori, è stata trasformata In " Bollettino salesiano
per Cooperatori).
- Nonostante ciò che si è svolto nel campo della
formazione non si possono ancora raccogliere tutti i
frutti: l'infantilismo, specie nel dirigenti, esiste ancora e
diffusamente. I CC "capaci di responsabilità proprie",
che non siano solo " docili esecutori", auspicati da Don
Luigi Ricceri, sono ancora troppo pochi.
E - L'animazione ad opera dei Salesiani e i rapporti
con gli altrl
gruppi della Famiglia Salesiana
Dobbiamo riconoscere che certamente vi sono Sale-
siani e FMA che operano con zelo e generosità nell'ani-
mazione e nella formazJone dei CC. Ma l'obiettività vuole
che si dica che ciò è più a livello di singoli, animati da
buona volontà o " credenti", che frutto di un orienta-
mento generale. Almeno un quarto dei Centri non può
svolgere un regolare " ritiro mensile" per mancanza di
un sacerdote che vada a celebrare ecc.
I rapporti con gll altri Gruppi della Famiglia S. sono In
genere buoni; si collabora quando se ne offre l'occa-
sione. Manca quasi del tutto però Il rapporto nella pro-
grammazione e attuazione di un piano pastorale.
4
NOI SIAMO DESIDEROSE, NEL
LIMITE DEL POSSIBILE, DI
ESTENDERE QUESTA COL-
LABORAZIONE, QUESTO LA-
VORO.
DESIDERO AFFERMARE E LO
DICO PROPRIO CON SENTI-
MENTO DI RICONOSCENZA AL
REVERENDISSIMO RETTOR
MAGGIORE, CHE LE NOSTRE
PORTE, LE PORTE DELLE NO-
STRE CASE E I NOSTRI CUORI
SONO SEMPRE CORDIAL-
MENTE APERTI A LAVORARE
NEL CAMPO DEI COOPERA-
TORI, GIOVANI E MENO GIO-
VANI , AFFINCHE' TUTTI INSIE-
ME POSSIAMO CORRISPON-
DERE Al DESIDERI, ALLE AT-
TESE DEL SANTO PADRE E
DELLA CHIESA.
Madre Ersilia Canta
Superiora generale delle F.M.A.
(Roma, Congresso Cooperatori,
1Odicembre 1972)
Il presente numero del Bollet-
tino dei Cooperatori è il primo
dell'anno 1980.
Durante l'anno 1979 è uscito
ogno giorno 15 dei seguenti
mesi: gennaio - febbraio - marzo
- aprile - maggio - giugno - otto-
bre.

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Questo nostro caro Delegato
E' il primo responsabile della nostra formazione e della fedeltà a Don Bosco e alla missione salesiana:
è colui che cl sostiene, che ci Incoraggia, che cl offre la sua preziosa testimonianza;
colui che non deve e non può mal venire meno, anche quando noi disertiamo.
Lo conosciamo bene? Ne apprezziamo il ruolo, il lavoro? Gli siamo vicini e preghiamo per lui?
Due "TREGIORNI" per qualificarsi al
ruolo di Delegato e di Assistente
Si sono svolti a Frascatidal 30 settembre al successivo
3 ottobre, e a Verona dal 7 ottobre al 1Oseguente, con
sessanta partecipanti. Hanno svolto conferenze Don G.
Aubry, Don M. Cogllandro, Don Buttarelli, Don G. Basso,
Don G. Bazzoli.
Riuscitissimi gli incontri serali con gruppi di Coopera-
tori che hanno testimoniato del loro essere salesiani nel
mondo.
Presenti anche gli Ispettori delle zone, Don Mario Prl-
na e Don Maraccanl. A Verona portò il saluto dell'Asso-
ciazione Luigi Sarcheletti, segretarlo generale.
HANNO CREDUTO IN NOI -
TESTIMONIANZE
Don Saverio RUBIO, morfo a Madrid 111• ottobre scorso.
Fu dal 1955 l' animatore instancabile dell' Associazione in
Spagna. Ad essa diede credlbllltà, sviluppo, strutture al
vari llvelll, ma soprattutto fece Il dono della testimonianza
di un figlio di Don Bosco desideroso di completare Il
pr-ogetto tanto caro al Fondatore.
Fu presente In tre momenti fondamentali della ripresa
dell' Associazione:
- nel rllanclo propugnato da Don Rlccerl nel 1955;
- nell'adesione sollecita all'lnlzlatlva dei Cooperatori
Italiani di Inviare un " messaggio" al Capitolo generale
salesiano; In esso furono ln1erlte Idee e proposte origi-
nali di Don Rublo;
- nel lavori della Commissione Internazionale per Il
Nuovo Regolamento (gennaio 1974).
Ma soprattutto per Il suo grande amore ai Cooperatori e
per aver creduto con tutta la fede salesiana di cui era
capace all'IDEA, Don Rublo merita la più viva gratitudine
dei Cooperatori di ogni nazione. (A.B.)
Nella foto: momenU del conv9i1no di Vvon•.
Nella toto: Don Saverio Rublo In una loto storica che ritrae la
Commissione Internazionale per lo studio del Nuovo Regola-
mento del CC nel gennaio 1974 (Il primo a dHlra).
Suor Maria CAVALLO, delegata ispettoriale per i
Centri della ispettoria Centrale, ha vissuto la Sua ultima
giornata terrena il 6 ottobre scorso.
Suor Maria per tutti i delegati e le delegate è un nobile
esempio di religiosa osservante, di zelante fìglia di Don
Bosco, di generosa e convinta delegata dei Cooperatori.
Don Vincenzo SINISI - Palermo
« ...Come assistente del nostro Centro e conferenziere
era valido e molto accetto ai Cooperatori di ogni livello di
cultura. Semplice e profondo, discreto, mai inopportu-
no, suscitava con la sua vita oltre che con la sua parola,
il vero amore e attaccamento a Cristo e alla sua Chiesa, a
Don Bosco e al suoi successori e figli.
Era vicario della casa salesiana, Insegnante di filosofia
nel liceo, assisteva quattro Centri di cooperatori fino a
pochi mesi avanti la terribile malattia. Tra questi uno
dove non vi sono né salesiani, FMA. Quanta serenità,
quanto aiuto ci davaI Il Signore lo ripaghi!...». (G.C.)
5

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DEDICATO Al DIRIGENTI
Vorrei esprimere alcuni pareri e dare qualche suggerimento a
chi fa parte del Consiglio dei Cooperatori.
A costoro è necessario conoscere bene questa struttura, i
modi con cui vi deve essere presente e lo spirito con cui agirvi.
Prima di tutto però gli è necessario comprendere che accet-
tare di fare parte del Consiglio significa
1. mettersi al servizio dell'Associazione con tutte le proprie
possibilità, mettersi a sua disposizione, nel ruolo che gli è stato
assegnato (ruolo non di prestigio, bensl di grande servizio).
2. Significa anche volontà e impegno per diventare compe-
tenti, attraverso lo studio e l' esperienza, nel settore specifico in
cui si deve operare. Tutto ciò esige buona volontà, costanza
nelle difficoltà e nei periodi di stanchezza e di sfiducia. e, im-
portante, tempo disponibile. (Conseguentemente bisogna sce-
gliere per il Consiglio persone che non siano già sovraccariche
di altri impegni: finirebbero per non svolgerne bene nessuno).
Chi è membro del Consiglio ricordi che è tale per libera scelta
del Cooperatori. Ciò significa che vi fu un tempo nel quale egli
ricevette la fiducia e il voto. Bisogna quindi corrispondere, non
deludere. Tra l'altro:
a. Tra l'altro un'attenzione particolare occorre avere a non
"scaricare" -come si è soliti dire - sugli altri il proprio com-
pito: questa è una tendenza abbastanza presente nell'associa-
zione, ma assai deleteria perché segno di scarso senso di re-
sponsabilità. Ancora più grave se avviene in direzione del sa-
cerdote o suora che debbono svolgere il ruolo preciso che
compete loro come delegati; si finirebbe per obbligarli a diven-
tare essi Cooperatori dei... Cooperatori, con danno del loro
principale dovere che è quello dell'animazione spirituale.
b. Un danno non lieve viene al Centro allorché qualche con-
sigliere in maniera imprevista e senza cause veramente giusti-
ficati dà le dimissioni dal suo incarico. E' necessario compren-
dere bene che tutto ciò crea forte imbarazzo e pone In difficoltà
l'intero Consiglio.
Eccettuati casi gravissimi e non prevedibili, non si debbono
dare le dimissioni e ritirarsi In maniera improvvisa. Occorre
anzitutto formare un successore: soltanto quando lo si è pre-
parato ed è disponibile egli prenderà ti nostro posto, assicu-
rando in tal modo la continuità del lavoro. Cosl si dimostra di
amare l'Associazione e il proprio Centro. Ma chi, se non l'inte-
ressato deve preoccuparsi di questo? Mettere gli altri dinanzi al
fatto compiuto non è da persona seria e matura.
c. Ma poi mi domando: è proprio sempre necessario dare le
dimissioni? Ho dinanzi alla mente il caso di una cooperatrice
che ha lasciato l'incarico di consigliera perché ha trovato un
secondo lavoro rimunerato per il pomeriggio (al mattino inse-
gna). Con quello del marito tre stipendi! Due figli soltanto e casa
propria.
E il lavoro per il Regno del Signore non è anch'esso un lavoro
da compiersi e non è anch'esso rimunerato?
Don Armando Buttarelll
I>
L'estate scorsa è stata densa di Corsi di esercizi spirituali;
l'Associazione ne ha tenuti ben trentasette.
Nella foto sopra alcuni momenti dei Corsi di Bocca di Magra
(La Spezia), in alto, e di Verona.
6

1.7 Page 7

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Corso di orientamento
Quella sera a quota 2.000...
Chi ha mai osservato da vicino un formicaio? E' tutto
un lavoro che ferve, è tutto un movimento: ogni formi-
caio porta la sua pagliuzza, la sua briciola, a volte molto
più grande di lei!
Sembrava di assistere ad una scena simile quella sera,
quando le ragazze che avevano partecipato al Corso di
Orientamento al Rifugio "Don Bosco" - Etna, prepara-
vano il falò attorno al quale, da Il a pochi momenti,
avrebbero celebrato la Messa conclusiva.
Ma non era solo legna che ognuno deponeva dinanzi
a quell'altare improvvisato: ognuno portava qualcosa di
molto più grande, qualcosa che teneva chiusa nel suo
cuore e che al momento dell'offertorio è venuta fuori con
l'irruenza di un alleluia. Era la risposta generosa di chi
aveva detto il suo " si" senza riserve al Signore, erano le
Incertezze di chi ancora non leggeva con chiarezza I
piani di Dio, era il grazie di chi aveva vissuto un'espe-
rienza forte che aveva dato una svolta alla propria vita.
Si tiravano le somme dopo tre giornate passate nella
preghiera, nell'ascolto, nella meditazione, nel confron-
to. Ognuna era venuta in questa casa, quasi a quota
2000, perché sapeva che Dio aveva fatto un progetto su
di lei, e voleva scoprire qual'era.
Don Polizzi e Don Giorgio avevano guidato la rifles-
sione e la preghiera; una mamma, una suora, un coo-
peratore e una Volontaria di Don Bosco avevano pre-
sentato la loro esperienza, rispettivamente del matrimo-
nio, della vita religiosa, della laicità impegnata, della
consacrazione secolare. Ma il grande Protagonista era
stato Lui: Cristo, che ad ognuno aveva da dire qualcosa.
E' Lui che sconvolge i piani umani, è Lui che sa e vuole
scrivere diritto anche sulle righe storte!...
Ormai il falò bruciava con le sue alte lingue di fuoco e
illuminava il buio cortile del Rifugio. Mille scintille lumi-
nosissime parevano confondersi con le stelle di quel
grande cupolone che ci sovrastava, ma non tutti i lucci-
chii provenivano dal falò: dagli occhi di molti veniva giù
qualcosa, furtivamente...
Pina
7

1.8 Page 8

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A A Zaflerana Etnea (Catania) dal 21 al 24 luglio "Tregloml" 1ulla Faml-
V glia salesiana, alla quale presenziò anche Don Giovanni Ralnerl
I Cooperatori della lspettorla Subalpina hanno tenuto un riuacllo
Incontro al Colle Don Bosco (Asti) 1114 ottobre. Circa 400 I partecipanti
(nella foto: Cooperatori del Centro di Torino• Via Palalello)
8
Nelle foto sopra, dall'alto In basso:
Lazio, GG.CC. al Campo-proposta di Arcinazzo dal 6 al 13 agosto.
te. lspett. meridionale, 1' Campus formativo per GG. a Pledlmonte
Malese dal 28 lugllo al 4 agosto.
GG.CC. e slmpatluanll dell'lspettorla Subalpina a Bra (Cuneo) Il 3
giugno

1.9 Page 9

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I Laboratori
Mamma Margherita - LMM
- Motivo di me ritato vanto per l'Associazione Cooperatori
- Un passato carico di umile fruttuoso lavoro
- Aggiornarsi è una necessità e una garanzia per Il futuro
Con l'inizio del nuovo anno sociale i Laboratori " Mamma Margherita " (LMM) hanno certamente ripreso la loro
attività.
Vorremmo incoraggiare tutte e singole le partecipanti a fare una riflessione attenta sulle finalità del laboratorio,
dedicandovi magari una giornata nella quale, mentre l'ago riposa, si esamina una volta tanto li da farsi e il come farlo.
Poiché i LMM sono una espressione tra le più significative della nostra Associazione, sarà utile non perdere di vista
le Conclusioni del Convegno nazionale dei Laboratori che si tenne, in occasione del centenario delle missioni salesia-
ne, a Torino-Valdocco, proprio dove sorgeva il laboratorio della santa mamma di Don Bosco
Le Cooperatrici che partecipano ai Laboratori, leggano con molta attenzione questo documento e ne traggano
motivi di fedeltà e di rinnovamento. Se poi vorranno Inviarci notizie sulle loro riflessioni, proposte, relazioni e foto dei
laboratori, questo Bollettino metterà il tutto a comune conoscenza ed edificazione.
Convegno delle Responsabili del Laboratori
" Mamma Margherita "
(Torlno-Valdocco, 19-21 marzo 1976)
Le " CONCLUSIONI"
partecipate a tutte le Cooperatrici
« In occasione del Centenario delle Missioni Salesiane, riunite
nel luogo in cui Mamma Margherita diede vita al primo labora-
torio, abbiamo compiuto una riflessione sulla natura dei nostri
laboratori e una verifica di quello che essi realizzano.
Partecipiamo con gioia a tutte le Cooperatrici, e particolar-
mente a quelle Interessate del laboratori, I risultati del nostro
lavoro.
Precisiamo anzitutto, riaffermandola, la natura del laboratori
Mamma Margherita. Essi si prefiggono questi scopi.
- essere mezzo per renderci utili ai bisognosi, in patria e
nelle missioni, e al/e opere sia salesiane (SOB e FMA) che non:
opere che possiamo sostenere In vari modi (parametri e bian•
cheria liturgica; guardaroba per squadre sportive, per teatro e
simili: In caso di necessità, guardaroba delle comunità salesia-
ne);
- essere occasione e mezzo per la nostra formazione spiri-
tuale salesiana (daremo spazio al dialogo con Dio e alla rifles-
sione, mediante adeguate letture e la preghiera con preferenza
al Rosario meditato, e mediante momenti d i silenzio);
- favorire l'amicizia, In un clima di salesiana cordialità,
usando anche i mezzi tradizionali per alimentare la sana al-
legria: canto, musica e simili.. Ciò consentirà di non chiuderci in
noi stesse, ma di aprirci a simpatizzanti che potrebbero affian-
carsi alla nostra opera.
Durante I lavori la nostra attenzione si è fermata su alcune
caratteristiche ohe debbono Qualificare i nostri laboratori: Spi-
ritualitll, Mlssionarletà, Comunione fraterna. Conseguente-
mente resterà escluso da esso tutto ciò che contrasta con tali
valori, e cercheremo di vivere In quel clima che bandisce in
modo assoluto quanto nuoce alla carità. Faremo oggetto della
nostra conversazione argomenti di attualità, per chiarire meglio
a noi stesse e trasmettere agli altri, gli orientamenti della Chie-
sa. Da ciò la necessità della presenza, più volte da noi recla•
mata durante il convegno, del sacerdote o almeno d i una suora
preparata In materia.
Soltanto se riusciremo a realizzare questo programma, at -
tueremo anche le finalità che ci siamo proposte in questo Con-
vegno: INCREMENTARE e RILANCIARE I nostri laboratori. Ma
per fare ciò è indispensabile AGGIORNARSI.
La nostra ricerca, a q uesto proposito, ha alcune linee opera-
tive.
LINEE OPERATIVE
1. Per ringiovanirsi i laboratori debbono essere frequentati
anche da cooperatrici di etll media e da giovani spose, e poiché
abbiamo constatato con gioia, attraverso testimonianze vive,
l'esistenza di alcuni laboratori di giovani cooperatric i, auspi-
chiamo che ancora molti altri ne sorgano, con stile di vita ade-
guato alle esigenze giovanili:
2. L'aggiornamento si potrà realizzare attraverso nuove for-
me di lavoro, che ogni laboratorio cercherà di scoprire, con
geniale creatività. Tra queste va Incoraggiata l'esperienza di chi
offre alle adolescenti la possibilità di apprendere quanto è ne-
cessario per la missione della donna nella casa (taglio, cucito,
ricamo, lavori a maglia. economia domestica, pittura ec c.);
2. circa i manufatti destinati alle missioni, terremo presente
queste due Indicazioni:
a) produrre ciò che veramente è utile;
b) beneficare, dopo averle Individuate attraverso la consu-
lenzadei competenti uffici missionari, le missioni più bisognose
che spesso sono anche le più ignorate.
4. /"aspetto finanziario deve essere tenuto ben presente e
pertanto: esatta registrazione delle entrate-uscite, decisione
collegiale (e non della sola responsabile) sul com'e spendere il
danaro, frequente comunicazione del bilancio a tutte le parte-
cipanti al laboratorio.
E' augurio e speranza che In quest'anno centenario ogni
centro cooperatori incrementi o Istituisca il " laboratorio Mam-
ma Margherita". Incontri come Il nostro, a livello lspettoriale,
sono da Incoraggiare: in quella sede si potrà verificare se si
cammina sulla linea dell'Incremento e dell'aggiornamento.
TORINO, presso il Santuario di M. Auslllatrlce, 21 marzo 1976.
9

1.10 Page 10

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Microrealizzazione-due: Trelew
Pregate perché possiamo testimoniare C risto
Trelew 20.9. 79
Carissimo Don Armando,
i vostri inviati speciali Oliviero e Giuseppe dalla terra patago-
nica e precisamente da Trelew, inviano un fraterno saluto a lei,
alla Famiglia Salesiana, ai Cooperatori e simpatizzanti d'Italia
nel nuovo idioma: «Olà a todos ustedes». Di questa città cono-
scete i suol problemi grazie alla bella esperienza di Bernardino
e Romano che vi hanno raccontato alcuni aspetti ed alla venuta
in Italia di Padre Lucio che certamente vi avrà presentato una
panoramica di tutta la problematica e ciò di cui necessita, a noi
resta solamente da narrarvi come sta awenendo Il nostro inse-
rimento in questa nuova realtà di idioma, cultura, povertà, ecc.
Nello studio della nuova lingua, Hermana Carmen è la nostra
maestra, sempre disponibile nel farci due lezioni al giorno e
secondo lei dobbiamo studiare ancora un mese: posso confer-
mare che è bravissima come insegnante, ed anche nell'apo-
stolato riesce sempre a realizzare le sue attività con successo
portando a termine situazioni sempre più difficili.
Per me è un segno dell'amore di Dio ed ho molto da Imparare
da lei, dal suo spirito di ottimismo e di amore. Cl sta aiutando
molto bene come insegnante e per tutte le necessità delle quali
abbiamo bisogno. Come momento di preghiera, con Daniela ci
ritroviamo per la Santa Messa In chiesa tutte le sere, lo e Oli-
viero diciamo le Lodi e la Compietà da soli, mentre i vespri li
recitiamo con i Salesiani, Daniela continua a vivere con le
F.M.A.: questo momento di vita con loro cl aiuta molto spiri-
tualmente e moralmente e sarà un incoraggiamento nel muo-
vere i primi passi in questa nuova missione.
Per la crescita della nostra spiritualità abbiamo già fatto tre
incontri: il primo con PadreSabatti e Renzo dove abbiamo sta-
bilito che una volta al mese cl ritroviamo per la formazione e la
crescita spirituale. A questa riunione abbiamo invitato alcuni
giovani e adulti che lavorano nella parrocchia e barrios, siamo
14 con lo scopo di presentare la vocazione la spiritualità del
Cooperatore salesiano. Al secondo Incontro partecipò Padre
Belli responsabile del Cooperatori di Bahia Bianca presentan-
doci la storia del Cooperatore e qual è Il ruolo che deve svolgere
nella F.S. Il terzo incontro è servito per programmare come
dovrà essere Impostato Il metodo che dobbiamo seguire nella
Una veduta Impressionante dello sviluppo caotico di Trelew. Nell'e-
strema periferie offrono li loro servizio I no1trl Giovani.
10
Nella toto: Il Centro comunitario è ormai una realtà, lrutto del contri-
buti dell'Associazione - Daniela e Giuseppe piccoli tra I piccoli.
nostra formazione spirituale. Per Il prossimo incontro, che si
farà Il 22 ottobre, approfittando della visita pastorale del Padre
ispettore Casetta, lo inviteremo a partecipare alla nostra riu-
nione. Il nostro inserimento nell'attività lo possiamo dividere in
due momenti: programmazione dell'attività della parrocchia e
programmazione dell'attività al Barrio:
1) Parrocchia: partecipiamo alla riunione di Padre Renzo e di
Hermana Carmen che in questo periodo stanno preparando
alcuni giovani (40) che si recheranno in missione e precisa-
mente in alcune città nel periodo di gennaio (tipo nostri campi di
lavoro In Italia). A questi incontri partecipano anche alcuni ra-
gazzi del Barrio Norie. Padre Renzo ha chiesto che l' impegno
missionario, prima sì debba vivere a Trelew nella parrocchia e
nel barrio donandoci al più piccoli nel tempo che hanno a
disposizione e poi durante l'anno per alcuni giorni delle loro
vacanze a coloro che vivono nell'interno delle città.
Come preparazione e formazione della spiritualità approfon-
diamo i seguenti temi: la famiglia, l'anno internazionale del
fanciullo, l'anno mariano, la Vergine Maria e il documento di
Puebla. A questa missione nell'interno partecipiamo anche noi
e la nostra presenza In mezzo a loro servirà di stimolo e di
incoraggiamento a camminare sulle vie del Signore. In questo
periodo la parrocchia organizza un mini-ritiro per I ragazzi che
si preparano a ricevere i Sacramenti. Sabato 15 c'è stato quello
del 1° anno, sabato 22 ci sarà quello del 2° anno. E' una cosa
molto bella: questi ragazzi si trovano insieme per pregare, gio-
caré, cantare, mimare, disegnare e pranzare. ritornano nelle
loro case felici perché hanno riscoperto l'amore di Dio, l'amici-
zia e l'aiuto al prossimo. Dividendo il loro pane con quelli che
non hanno niente donando la loro amicizia si riscoprono nuove
creature in Cristo.
2) Barrio Norte: anche in questo settore partecipiamo alle
attività organizzate da Daniela e Luls, desidero confermare che
lavora con la spiritualità di un cooperatore e sono convinto che
molto presto entrerà a far parte della F.S.
Con I ragazzi del Barrio siamo diventati subito amici, ci vo-
gliono tanto bene. lo, Oliviero e Daniela siamo già padrini di due
bambine. E' solo due mesi che siamo a Trelew e già riceviamo
questo Invito: essere padrini; questo significa che credono nella
nostra fede in Dio e nella nostra amicizia, speriamo di non
deluderli: questo è l'inizio della nostra alleanza con loro. Ora

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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abbiamo in programma la preparazione della festa· "El dia de
Primavera " che festeggeremo Il 23 di settembre e la festa della
mamma che ricorre la terza domenica di ottobre. desidero pre-
cisare che non tutto è f acile per la situazione morale e spirituale
che manca nelle famiglie; il terreno non è fertile: ora tocca a noi
curarlo, lavorarlo e seminarlo: tutto Il resto sarà la volontà di
Dio, (quando vorrà che germogli e dia i suoi frutltl)
Come notate da questo scritto, poco alla volta ci stiamo in-
serendo nell'attività senza nessuna difficoltà, grazie a Daniela,
Luls, al Salesiani, alle FMA che collaborano alle nostre attività.
Riscopriamo che più cresciamo In questa unione fraterna e più
facile sarà il nostro apostolato verso gli altri, e sono convinto
che dobbiamo sempre lavorare insieme con lo spirito santo, e
credo di interpretare il pensiero di Don Bosco quando dice e Da
solo il cooperatore non può fare niente•, la autonomia lo con-
durrebbe al fallimento e andrebbe contro Il pensiero di Don
Bosco.
Con questo scritto desidero (e lo sanno anche Oliviero e
Daniela) ringraziare tutti coloro che hanno scritto il loro pen-
siero nella lettera che abbiamo ricevuto, sinceramente non so-
no degno di ricevere tanti complimenti: di straordinario non
laccio niente, vivo le mie giornate facendo piccolissime cose.
accettando le cose positive e quelle negative che Incontro vi-
vendo con questa gente povera spiritualmente e materialmente.
In mezzo a loro ml trovo bene e mi riscopro felice, perché il mio
posto è questo. La cosa più importante che devo Imparare è che
ogni gior'lo devo nascere a una vita nuova, e sconfiggere il
male che è radicato nella mia anima che mi Impedisce di avvi-
cinarmi a Dio.
VI prego di pregare per me, Ollvlero e Daniela perché pos-
siamo respingere qualsiasi tipo d i tentazione e testimoniare
sempre la verità di Cristo.
Ricordandovi nelle mie preghiere, saluto tutti con un sincero
e fraterno "Ciao ". Giuseppe. Un abbraccio ed un ricordo a tutti.
Daniela. Un saluto ed un ricordo nelle preghiere. Ollvlero. Ciao,
Baldo Renzo
Molto presto Trelew avrà i suol Cooperatori
Tretew, 9. 11. 1979
Daniela, e Oliviero e Giuseppe salutano con sincero e frater-
no " olàl". Abbiamo ricevuta la vostra lettera con le foto, ed è
nostro dovere ringraziarvi di tutto.
Facciamo un po' di cronaca delle nostre attività.
23 settembre «Dia de la primavera •: con i ragazzi da otto anni
In poi - con circa 40 con un camion (guidato dal proprietario d i
una famiglia del Barrio Norie) andiamo In gita a Galmani; ab-
biamo pregato, lavorato In gruppi, e mimato il tema che ciascun
gruppo doveva svolgere. Ritornammo alle ore 17 al Barrio per la
S. Messa - . 7 ottobre: visita allo zoo; stavolta I ragazzi sono
circa ottanta. 14 ottobre: visitammo (e partecipammo alla S.
Messa) un altro Barrlo (S. Monica): I ragazzi ricevettero meren-
da e caramelle. 21 ottobre - «Dia de la madre•: con I ragazzi
preparammo alcune statuette di gesso della Vergine e degli
angeli come regalo per le loro madri. Preparammo anche uno
spettacolo e I protagonisti furono gll stessi ragaizi; la parteci-
pazione delle mamme fu notevole, circa 60, e alcuni padri.
A questo spettacolo assistè Padre Belll responsabile " de los
Cooperadores di Bahia Bianca ", e si disse soddisfatto dello
spettac olo; celebrò la Santa Messa l'Ispettore Padre Cassetta.
Alla fìne cioccolata e cinema per tutti. 27-28 ottobre: parteci-
pammo a un ritlro-convivencla per Cooperatori a Fortln Merce-
des. Da Trelew partecipammo in sedici; sei andammo con il
"rastroyero" della Parrocchia e partimmo Il venerdl, gli altri
partirono sempre 1I venerdì notte. Il ritiro cominciò Il venerdì alle
19 con la S. Messa allo Splrito Santo
Sabato abbiamo approfondito I seguenti temi:
Nella foto: Giuseppe e Oliviero ormai di casa trii blnll piccoli amici.
1) La spiritualità salesiana; 2) La spiritualità salesiana, nostro
cammino verso Dio; 3) Il sacramento della riconciliazione e Don
Bosco. - La domenica: 1) Maria Ausiliatrice rinnova la Famiglia
salesiana; 2) S. Messa, concelebrata da Padre Casetta, nella
quale fecero la promessa di appartenere all'Associazione al-
cune ragazze e un uomo.
Penso che tutto questo. vi renderà felici, ma la novità che vi
renderà più fellcl è che molto presto anche Trelew avrà I suol
Cooperatori. Verso i primi di dicembre, (noi siamo orientati per
1'8 dicembre, ma torse cambieremo la data, perché in quel
giorno c in programma altre attività). Luis e due signore rice-
veranno l'attestato. Ma una volta al mese c i ritroviamo per ap-
profondire la spiritualità del Cooperatore. Ora siamo quasi
venti, e alcuni di questi sono disposti a tare questo cammino
Bene, terminiamo questa lettera, con un " olà ".
Un ricordo nella preghiera, continuate a pregare per noi. ne
abbiamo proprio bisogno.
José
Carissimo Don Armando ho gradito infinitamente sos saludos
y quiero aprovechar este espacio para hacer lo mismo. Graclas
y hasta pronto. lo sono Luis • Ciao - chaul Luls
Un saluto vivissimo e un costante ricordo nella preghiera!
Ciao! Ollvlero
Saluti a tutti - Daniela
OFFERTE pervenute dal 1' aett. 1979 al 15 nov.
aeg.:
L
N N Roma ........... ... . . ... . .. .......... 10.000
GGCC PUGLIA (esercizi sp.) ......... 178,000
GGCC CAMPANIA (esercizi sp.) ..... 180.000
CC CAMPANIA {esercizi sp.) .. ....... 200.000
OC LOMBARDIA .............................1.000.000
CC ROMA (V. Ginori) .... ................. 15.000
CC lsp MONFERRINA FMA ........... 50.000
CC SARDEGNA ........... ...... .......... 50 000
CC LAZIO (offertorio - Giornata d i
studio ) ................... ......................... 223.500
Salesiani POTENZA ........................ 100.000
Alunni Media POTENZA ................. 95.000
CC TORTONA ......... ....................... 20.000
CC LOMBARDIA ............................1 .367 000
CC lspeltoria SUBALPINA ..... ....... 200.000
Totale 3.688.500
USCITE
Spese partenza Oliviero-Giuseppe:
Biglietti aereo, esercizi spirituali,
materiale catechistico, spedizione
casse, spese organizzative, ecc 1.367.000
11

2.2 Page 12

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Conferenze annuali
(Assemblee) "Nuovo stile''
Inventare nuove forme - ridare il valore che compete a questo importante
momento associativo
ECCO ALTRI DUE ESEMPI
·■ FUSIGNANO (Ravenna) 29 aprile 1979
(dalla relazione) La seconda conferenza salesiana è
stata così preventivamente preparata:
Nell'incontro settimanale del Gruppo-giovani, nell'in-
contro del gruppo del Corso di qualificazione, con l'an-
nuncio nella stampa locale per iniziativa della coopera-
trice Laura Morandi, con l'Interessamento capillare
svolto con accostamento amichevole della Segretaria
Coordinatrice.
L'incontro eucaristico è avvenuto il 29 aprile alle ore
15 nel salone della Casa Giovanni XXIII con il "Sl" di
Emanuela (18 anni) e Elena (20 anni), per la scelta sale-
siana («è stata una cosa meravigliosa, sorprendente,
nuova, mai vista», queste le espressioni dei partecipanti
commossi e ammirati).
Il gesto impegnativo di due giovani in servizio evan-
gelico nello stile salesiano è per Fusignano testimo-
nianza positiva che fa sperare in nuovi "Si" d'amore a
Cristo.
Il celebrante Don Stefano Adriani nella sua omelia: La
devozione all'Ausiliatrice e il suo ruolo educativo, è stato
caldo, incisivo, pratico, toccante; le parole - traspa-
renza dell'amore di Dio per l'uomo - diventino impegno
di vita per ogni Cooperatore, questo l'augurio della fa-
miglia Salesiana di Fisignano.
Questi i momenti più salienti:
- L' impegno delle due giovani.
- La lettera ufficiale di Don Ferri Delegato lspetto-
riale
- Le parole di vita di Don Stefano
Il tutto in un clima saturo di raccoglimento, con una
partecipazione numerosa e devota, con il suono som-
messo dei giovani e la significativa processione offerto-
riale.
Alla fine c'è stata la consegna da parte del celebrante
dell'attestato di appartenenza alla famiglia salesiana e la
firma all'Altare dopo il" SI" di Emanuela e Elena.
Tutto si è concluso poi in fraternità salesiana con il
rinfresco offerto spontaneamente dalle cooperatrici.
Ne è seguito l'impegno caritativo per allestire un ban-
co vendita pro missioni, per sintonizzare con i giovani
cooperatori missionari che donano se stessi per i poveri
e la promessa dello studio durante le vacanze del nuovo
catechismo per i giovani" Non di solo pane".
Salutano nell'unico ideale salesiano:
Le FMA - i giovani - i cooperatorì - i simpatizzanti
12
OCCIMIANO (Alessandria) 14 giugno 1979
Si è esteso l'invito non solo alle Cooperatrici, ma a
tutte le Ex-Allieve e simpatizzanti dell'Opera.
L'ora dell'incontro è stata fissata per le ore 15,30.
Arrivano puntuali insieme al relatore Don Pirola salesia-
no.
Anche le Oratoriane e i Bimbi della Scuola Materna
vogliono partecipare e portare una nota gioiosa all'In-
contro. In un dialogo vivace le Oratoriane dicono il
perché dell'Incontro, e, per quelle che non sanno chi
sono le Cooperatrici salesiane, cosa fanno ecc. Infine si
ripromettono di essere un domani anch'esse brave
Cooperatrici quindi: Evviva le Cooperatrici di oggi! Evvi-
va le Cooperatrici di domani!
I Bimbi della Scuola Materna rallegrano le presenti
con alcuni cori che echeggiano festosi. Le oratoriane
più alte non meno brillanti fanno sentire alcune suona-
tine con il flauto. Terminata la breve rappre·sentazione
eccole tutte in cortile a terminare i loro giochi. Intanto
prosegue l'Incontro.
La Segretaria legge la relazione del lavoro svolto du-
rante l'anno: La relazione fa particolare menzione della
Catechesi svolta, degli Incontri di spiritualità, della par-
tecipazione alle varie iniziative parrocchiali e diocesane;
si ricorda che la Domenica 13 Maggio alla presenza di
Don Tommaso Durante si è svolta la suggestiva funzione
dell'Impegno. Cinque elementi validi sono entrati a far
parte dell'Associazione.
Segue lo svolgimento del Tema indicato, che il Rela-
tore presenta con stile semplice e vivace.
Terminata la conferenza presenta la stampa di casa
nostra e in particolare la bellissima serie " MONDO
NUOVO" (raccomanda di leggerlo e diffonderlo. L'in-
caricata della buona stampa ne distribuisce varie copie
alle presenti). L'Incontro si conclude con un rinfresco
molto gradito.
Si è cercato cosi di creare tra le partecipanti un clima
gioioso di vera salesianità e si è visto quanto sia grande
la gioia di tutto.
E' stato un primo tentativo di migliorare lo stile del-
l' Incontro, cercando di coinvolgere più persone, tenta-
tivo adatto all'ambiente e alle persone del luogo.

2.3 Page 13

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Corso di Qualificazione
per Animatori
Per dare ai Centri elementi formati che non siano soltanto "abili esecutori "
ma "capaci di responsabilità proprie" (Don Ricceri)
Ai Centri che si sentono privi di energie vitali ne-
cessarie per svolgere la missione salesiana che loro
compete, rivolgiamo ancora una volta la più calda esor-
tazione: scelgano senza tentennamenti la via della qua-
lificazione, utilizzando il nostro Corso. Soltanto così
metteranno le premesse per una presenza salesiana ef-
ficace tra i giovani del nostro tempo.
(E' uscito il fascicolo D - Gli interessati possono
acquistarlo presso i rispettivi Uffici ispettoriali)
I Giovani CC dell'ispettoria Adriatica hanno svolto il
loro Corso di qualificazione a Loreto, dal 25 al 31 luglio,
con cinquanta partecipanti.
Tema di studio: Essere esperti In umanità, In cristia-
nesimo e in salesianltà per guidare i giovani a Cristo.
(Nelle foto che seguono, dall'alto in basso, il gruppo
del partecipanti e i sottogruppi rispettivamente di Fusi-
gnano e Cannara).

2.4 Page 14

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Il consultorio e il centro
di aiuto per la vita
Uno strumento di sostegno e di solidarietà per la vita e per la famiglia
A chi rivolgersi in caso di necessità e nel dubbio? Che si può fare per salvare una vita nascente o per
aiutare una giovane coppia in crisi? Ecco il Consultorio e il Centro di aiuto per la vita.
Sapere dove operano per accompagnarvi chi ne ha bisogno è il primo passo per un aiuto concreto.
Qui di seguito un elenco, non del tutto, ma abbastanza completo, di quelli di isp.irazione cristiana.
CONSULTORI
AGRIGENTO - V.le della Villoria
ALESSANDRIA - via Bergamo 5
tel. 62936
ASTI - P.zza Roma 13 te!. 51288
AVELLINO - Via Vasto 29 tel.
36137
BERGAMO - Via Paleocafia 4 tel.
249005
BIELLA (Vercelli) - Via Repubbli-
ca 27 tel. 27048
BOLOGNA - Via Garibaldi 3 tel.
224531
BRESCIA - Via S. Giovanni 8 ti.
295590
BRINDISI - Via Marco Pacuvio
CATANJA - Corso Italia 104 tel.
372933
CATANZARO - Via Indipendenza
3 tel. 23281
CESENA (Forlì) - Piazza Isei 15
COMO-Via Mugiasca 4 tel. 271313
CUNEO - Corso Dante tel. 54412
FAENZA (Ravenna) - Via Minardi
8 tel. 26478
FERRARA - Via Montebello 55 te!.
25606
FIRENZE - Viale Morgagni 81 tel.
411106
FIRENZE - P.zza S. Lorenzo 8 tel.
284078
FORLI' - Corso Diaz 49
GENOVA - Via MentaJdo 30/1 tel.
887687
IMOLA (Bologna) - Via 9 febbraio
2 lei. 29698
IVREA (Torino) - Via Cuniberti 20
tl.423637
LATINA - Via Garibaldi 28 teL
.485387
14
LIVERNO - Via della Madonna 22
tel. 30430
LUCCA - P.zza S. Giovanni J1 tel.
46726
MACERATA - Via Don Minzoni 31
te!. 48473
MANTOVA - Via Corte 7 tel. 25737
MATERA- Corso Umberto 14
MESSINA - Via Saffi 11 tel. 34102
MILANO - Via S. Antonio 5; Via S.
Apollinare 7; Via Strozzi 9 - Via
Suzzani 75; Via Arese 18; Via
Bersoniana 25; Via Restelli 25;
Via Lattuada 14
MONZA (Milano) - Via Vittorio
Emanuele 1 te!. 86189
PADOVA - Via ZarabeUa 78 tel.
665530
PADOVA - Via D. Manin 31
PALERMO - Via Restivo l tel.
521489
PARMA - Largo del Correggio 50
tel. 34396
PESCARA - Via Pietrangeli 2 tel.
28860
PIACENZA - Viale Risorgimento
45 tel. 37281
PISA -P.zza Toniolo 2 tel. 29168
POTENZA - Via Mazzini 17
RAGUSA - Via Archimede tel.
23446
RAVENNA - Via N. Bixio 1 te!.
39181
RIMINI (Forlì) - P.zza Tre Martiri
43 tel. 50274
ROMA - Via della Pigna 13/a tel.
689407
ROMA - Via Nazionale 87 tel.
484645
ROMA - Via Gallia 95 pal. 12 int. 3
tel. 7570529
ROMA - Via Domenico L□patelli
(Villa Bonelli) tel. 5280476
ROMA - Via Casale S. Pio V tel.
6231044
ROMA - clo Facollà di Medicina e
Chii:urgia dell'Università Catto-
lica del S. Cuore Via Pineta Sac-
chetti 64 tel. 3305946
ROMA - Via Duccio Galimberti 9
tel. 3599194
ROVIGO - Via Carducci 2 tel.
22357
SALERNO - Via G. D 'Agostino l
tel. 229780
SENIGALLIA (Ancona) - Via Diaz
6 tel. 64860
SIENA - Via de' Rossi 92 tel. 42266
SIRACUSA - Via Nizza 14 te!.
28234
TARANTO - Via Plateja 142 tel.
38974
TORINO - Corso Matteotti 11 tel.
534701
TRENTO - Via dietro le Mura B. 11
tel. 33004
TREVISO - Corso del Popolo 42
tel. 47971
UDINE - Via Leopardi 100
VARESE - Via Bemascone 14 tel.
238079
VERONA - P.zza Duomo 6 te!.
32079
VICENZA- Contrà deUe Grazie L2
tel. 35778
CENTRI DI AIUTO PER LA VlTA
ALESSANDRIA - Via S. Giacomo
della Vittoria, 61 tel. 443676
ASCOLI PICENO - Via Soderini,
42 tel. 54459

2.5 Page 15

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ASTI - Via Carducci, 41 te!. 32 155
BOLOGNA- Via S. Stefano, 43 lei.
227700
BRESCIA - Via Tosio, I te!. 44340
CESENA - C.P. 149 tel 29153
COMO - Via Mugiasca, 4 lei.
279322
CREMA - Via Fadini, 2 tel. 84684
FIRENZE - P.zza San Lorenzo, 9
tel. 29 15 16
LECCO - Via Leonardo da Vinci, 1
tcl. 368088
MILANO - C.P. 1544 tel. 7385938
PADOVA - C.P. 78 tel. 20512
PARMA - Piazza Duomo, 3 tel.
30308-33566
PAVIA - Via M enocchio, 10 tel.
21298
PRATO - Via del Seminario, 26 tcl.
24085
RAVENNA - Via Nino Bix io, I tel.
39191
ROMA - Via Cairoli, 101 tcl.
7310355
Torino - lei. 885753
TRENTO • Via Belenzani Galleria
Tirrena, IO tel. 986941
TRlESTE C.P. 3 10 te!. 42261 I
VARESE C.P. di Varese 2 tcl.
283084
Cosa è il Centro di aiuto alla vita?
li «Centro di aiuto alla vita» è un
progctLO di comunità al servuio
della donna incinta in difficoltà, e
offre gratuitamente e riservata-
mente colloquio, con siglio, assi-
stenza alla donna che si trova in
particolare difficoltà a causa della
sua gravidan.la
E' anche un Centro di coordina-
mento: ti melte in contauo con
tutti quegli Enti o quelle p ersone
di cui la donna può avere bisogno
come futura madre.
Chi può rivolgersi ad essi?
- la ragaaa non sposata che
,imane incinta, magari senza al-
loggio e senza lavoro;
- la madre che è malata e
aspella di nuovo e non ha aiuti;
- la madre di molti Cigli che ha
l'impressione di non farcela con
una nuova gravidanza;
- ogni donna che ha paura del
figlio, che non riesce ad accettarlo,
che lo sente come un problema.
Edizioni novità
dell'Ufficio Centrale
G. Aubry: Carta d'Identità del Cooperatore salesiano
Ogni carta d'identità contiene alcuni dati essenziali e una fotografia.
Anche m questa si troveranno I connotati principali e 11 vero volto del
C.S.: identità vocazionale, vocazione salesiana, salesianità secolare; in
un crescendo armonioso che genera un senso vivo della propria ap-
partenenza al carisma di Don Bosco. Un confronto col Cristo del Van-
gelo e con D. Bosco è necessario per riconoscere se non la nostra carta
d'identità non è... scaduta. Nel qual caso occorre rinnovarla.
-
A. Montonatl: Giuseppe Toniolo un lalco per il nostro tempo
L'agile penna di Angelo Montonati, scrittore, cooperatore ed exal-
lievo, presenta questa singolare figura di sociologo che a un certo punto
della sua vita si incontra con D. Bosco e ne resta tanto affascinato da
scegliere di entrare nella sua Famiglia come co~peratore. Affinità di
spirito tra Santi. La sua causa di beatificazione ha accelerato Il cammino
proprio In questi mesi.
Alcuni sottotitoli di questo succoso volumetto (il n 3 della collana
Modelli, 40 pagg.) danno un'idea di questo "laico per i nostri tempi": Un
clericale in piazza -Un diario d'amore -Fedeltà al Papa -Sassate a
Pistoia -Dalla parte delle sartine -Pacifista controcorrente.
Una novità assoluta: il diario è inedito, un manoscritto gentilmente
messo a disposizione dal nipote, il Dott. Giuseppe Toniolo di Pisa.
E' augurabile che una larga diffusione di queste pagine tra I Coope-
ratori faccia maggiormente conoscere e Imitare questo loro Fratello
maggiore.
-
Distintivo del C.S. Volto di O. Bosco e motto "Da mihi animas". Un
segno esterno che può essere utile per riconoscerci tra noi ed essere
conosciuti dai fratelli.
(Richiederli all'Ufficio centrale, via della Pisana 1111 CP 9092 RO·
MA-AURELIO)
--
Vincenzo di Pietra. Pensieri e Insegnamenti di S. Giovanni Bosco - pp.
158
Vi sono riportati, in ordine sistematico, alcuni brani, tra t più Interes-
santi, tratti dall'epistolario di S. Giovanni Bosco.
(presso /"autore: Palermo, Via Sampolo. 121)
ATTENZIONE! Net prossimo numero le relazioni sul CAMPI DI
LAVORO E DI ANIMAZIONE CRISTIANA DELL'ESTATE SCORSA.
15

2.6 Page 16

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Spedlz. in abbon. postale • Gruppo 2° (70) • 2• quindicina
BOLLETTINO SALESIANO
Oulndiclnsle di Informazione e di cultura religiosa
L'edizione di metà mese del BS è partico-
larmente destinata ai Cooperatori Salesiani
Direzione e amministrazione: Via della Pi-
aana, 1111 - C.P. 9092 - 00100 Roma-Aurelio
Tel. 69.31 .341
Direttore responsabile: Enzo Bianco
Redattore: Armando Buttarelli - Viale dei Sale-
siani, 9 - 00175 Roma Tel. (06) 74.80.433
Autorln. del Trib. di Torino n. 403 del 16 febbraio 1949
C. C . Postale n. 2-1355 intestato a: Direzione Generale
Opere Don Bosco Torino
C.C.P. 462002 lnt.esl a Dir. Gen. Opere D. Bosco - Roma
Per cambio d'Indirizzo inviare anche l'Indirizzo precedente
--IMPORTANTISSIMO! - A TUTTI I CONSIGLI---.
Con il gennaio prossimo l'Iniziativa presa dalla nostra Associazione per una STAMPA POPO-
LARE che riprendesse, per le sue finalità le "Letture cattoliche" di Don Bosco, entra nel suo quarto
anno di vita.
Con gli agili opuscoli e gli attraenti posters, MONDO NUOVO ha portato certamente un
contributo alla difesa dei valori umano-cristiani e alla evangelizzazione, privilegiando i fanciulli e i
giovani.
L'iniziativa prosegue attraverso le"rivendite" che si sono rivelate assai indovinate.
Pertanto tutti i responsabili la riconfermino inviando l'apposita cedola esclusivamente a: Coo-
peratori Salesiani - Viale dei Salesiani 9, 00175 Roma.
Purtroppo l'editrice, dopo tre anni di prezzo invariato, ha dovuto elevarlo da L. 200 a L. 250 per
gli opuscoli, lasciando invariati quello dei posters e gli sconti concessi. Ma chi crede nella necessità
di questo tipo di stampa non sarà certamente frenato nel suo zelo da questo leggero aumento di
prezzo.
E' USCITO IL N° 26 DI MONDONUOVO
----TESTIMONIANZE------------------
1 1 . ~•11..a.,.tt1
IL VESCOVO DI FANO FOSSOMBRONE
CAGLI E PERGOLA
Fano, 14.9.1979
ho ricevuto il bellissimo volumetto "NOI NON ABBIAMO ABORTITO".
E' fatto bene, costa poco, pertanto lo vorrò proporre ai sacerdoti delle mie
quattro diocesi come libro da divulgare.
Penso di proporlo anche ai delegati regionali della famiglia.
Grazie per averci inserito anche l'episodio accaduto a Fano.
Cari saluti e ossequi
+ Dev.mo Costanzo Mlccl
I.ETTBIA APERTA
CO
AWRAGAZZE
D'OGGI
N el/ec/,c/
/wmann (tonno}
Una lettera gradita
Flgline Valdarno. 28 agosto 1979
...ho intenzione, qui a Figline dove mi sono trasferita per l'Insegnamento, di
diffondere qualche numero di Mondo Nuovo, come facevo nel Centro dove mi
trovavo prima di venire qui. Ho già preso accordi con il parroco... Desidero quindi
ricevere per ora venti copie di Mondo Nuovo per diffondere la buona stampa...
Giulia-Nella Russo
16