Bollettino_Salesiano_194105


Bollettino_Salesiano_194105

1 Pages 1-10

▲back to top

1.1 Page 1

▲back to top
Ed1z1one rldolla ~econdo le presttlzionl ministc~••JI.
xo l\\it\\GGIO 1q.p-xu
Spedir.. in abbonamento D()St.ilc • unJµpo J

1.2 Page 2

▲back to top
PERIODICO Ml,;,;.
SI·LE !'EH I COO-
l'LR.\\TORI DELLE
Ol'F.REE l\\1ISSfO"S;I
nt ~- 010. ,uo::;co
BOttE,f~flNO
Sf\\lESlf\\NO
.\\nnu LXV - :'\\. 5
i:11 MAGGIO
.19.p · XIX
SOMMA RJ O: San Glownni Ilosco "8minarlsta. - In fami:glla: llall.1, Gcrm.'lnio, Uruic,ny. • P.rhl d~llc ,om•
memn=ioni dèl nO<Jlro Centenario.• o.,lle no"re Mi,,-ioni: M.uro CroS'-0, Cina, Allo Orinoco, Giappnoe, .Eq..a1orc,
D:tl "Notlr:hario" delle Fh::llc di Maria A""lllatr!u•• Lcuera di O. Giulh•o nl 11l0,-anl. Crociala mission.,ria. •
To""rn ~pir1tu.1k, - Necrolonln.
S. Giovanni Bosco sem1nar1sta
Cent'anni fa, prnprio nel mt:se di mai;-
~io 13.p, Don Bosco, promosso nel i;ahalo
pn:cedcnte la domenica di Passione al Dia-
conato, u lrimava nel \\'enerando Seminario
\\rcin~sCO\\ile di Chieri, gli studi teologici
e si preparava all'Ordinazione sacerdotale
~ell'immincn:m tiella <lata centenaria, Don
( 'eria ha rnccolto in un grazioso \\'olumetto
le pagine delle ~ Iemurie Biografiche?, che
ri~11ardano gli anni trascorsi da D. nosco
in "cminario e che D. Lemo~·nc ha pub-
blicato ncll'edi½ionc c~.tracommcrciafe ( r).
r,o scopo è di offrire: ai gio,·ani alunni del
s;rntuario un eccellente modello di semi-
nari:Ha.
Noi crediamo però di far cosa graditn
anche a tutti i Cooperatori e le C,'oopera-
rric,;i, spigolando alcune delle tc!>timonianze
che documcnwno la fcrYorosa preparaziom·
del chierico predestinato alta stthlimc cli-
~rtita e formidahile responsahilità del Sa-
cerdozio.
NclJ't:statc del 1835, ottenuta a pieni
,oti la licen:ta ginnasiale nel pubhfico Gin-
nasio di Chieri, consigliato dal Beato Ca-
fosso e dal parroco di è'astclnuovo, Don
Cinzano, Don Umico, come si sa, aveva
tkposto t'idea di entrare in un Ordine rc:-
ligimm, e, svperato !ode, olmente l'esame
di Yestizione chiericalc e di ammissione al
( r> Soilc-. G. B. Lnm1·:•.F, S. Gio,·e1m1i Bo,rl> !Pf·
.,,,,,,a,isla. S. E. l. • L .1·
S.:minario .\\rcivescovile, era tornato alla
ima ca~etta natì::t a !{oden:: le vacanze cd a
disporsi all'imposizione della talare.
Furon ~iorni di raccoglim.:nto, di pre-
ghiera e di apostolato, in cui sacrifil'i, a1t-
chc i :moi giochi di prestit!iu e di ':!altim-
hanco, pc·r inronare tutta la sua condotta
alla gra, ità richiesta Ù,llla voca7,ione sacer-
dotale. 1• Cessai egli sctissc - <li fare
il ciarlatano e mi diedi alle huone lictturc,
eh..-, ùt:hlm dirlo, a mia vergogna, fino al-
1,,ra avc-.;a trascurah:. I lo perb con1i11uat•>
ad occuparmi <lei gio.-anctti, trattenendoli
in racconti, in pincevoli ricrt";'!Zinni in cami
di laudi :-acre; an'(i, ossen'ando cht molti
L:rano l!ia inoltrati negli anni, ma :i~ai ig-no~
r;mti nelle Yerità della fede, mi ~,mu dato
premura \\li insegnar loro anche le pre-
ghiere quotidiane·, il modo di prcparar!;i
a rice,·ere i Sami Sacramenti ed altre cooc
piì1 importanti per quella eta. f-:l'U quello
una specie di Oratorio, cui interveni,·ano
circa cinquanta fa.nciul!i, cht: mi amanino
e mi obhedirnno come ,;e fos.-.i 9tato loro
padre~-
La vestizione chiericale.
La Di,·ina Prnniden:1.a uon tardi, a pre-
miare qi1csta sua prepara-,donc. Una grave
preoccupazione per lni era la qucstion<:
finanziaria. Et>bt!ne, il parroco interessh
- il Tee,!. Guala cht: gli ottenne dall'Arei-
Cf7

1.3 Page 3

▲back to top
, escovo il condono della pensione, poi
mosse le persone più benestanti a fornirgli
il necessario, cominciando egli stesso a
regalargli il proprio mantello. Cn signor
Hartoris gli provvide la veste talare; il
cav. Pescarmona, il cappello; altri com-
pletò il corredo, ed una buona donna rac-
colse i denari 11ecessari per 11n paio di
scarpe. Così, aiutato un po' da tLttti,
Don Bosco ebbe la consolazione di rice-
vere l'ahito ecclesiastico benedetto dallo
stesso parroco nella chiesa parrocchiale di
Castelnuovo, il 25 ouohre, prima della
~Tessa Sl'Jlenne. La cerimonia commosse
lui e tutti gli astanti. Quando il celebrante
l'i,witò u togliersi la giubba colle gra,·i pa-
role: 1• Ti spogli il Signore dell'uomo vec-
chio coi suoi atti ,,, egli disse in cuor suo:
<• Oh, quanta roba vecchia c'è da toglit:re!
:dio Dio, distruggete in me tutte le mie
cattive abitudini >). Quando poi gli presentò
la ,·estc dicendogli: << Ti rivesta il Signore
dell'uomo nuovo, che fu creato secondo
Dio nella giustizia, e nella santità della
,·erità •1, ag~iunse: << Sl, mio Dio, t;ite che
in questo m01nento io vesta un uomo nuovo,
cioè che da llucsto momento io incominci
una \\'ita nuova, tutta secondo i divini vo-
leri, e che la ~iustizia e la santità siano
l'oggetto co~tante dei miei pensieri, delle
mie parole e delle mie opere. Così sia. O
l\\laria, siate la salvezza mia >l. ·
[ .a èara giornata g1i ,·enne purtroppo
rr1rnstala nel pomeriggio dall'invito alla
sagra <ldla vicina borgata di Bardella. ?\\on
vi si pot.'.: esimere; ma sofferse, perchè,
finite le fumr.ioni religiose, vide la gente
abbandonarsi a spassi grossolani che con-
tra5t:1vano fortemente colle sante emozioni
provate al ma1tino. Il parroco cercò ùi
temperare le doloro~e impressioni cnl dir-
gli che bisognaya aver paziema e prendere
il mondo ·un po' com'è; ma egli, appena
giunto a ca-;a, prese le sue buone risolu-
zioni, fis=,ando in cnrta questi propositi:
<1 1) Per l'avvenire non prenderb mai
più parte ai pubblici spettacoli sulle fiere,
sui mercati: nè andrù a ,·edere balli o teatri:
e per quant(;) mi sarà possibile, non inter-
verrò ai pran;r,i che si sogliono dare in (JUe-
ste occasioni.
•> 2) Non farò mai pm 1 giochi dei hns-
solotti, di prestigiatore, di saltimbanco, di
destrezza, di corda; non suonerò più 'il
,iolino, non andrò più alla caccia. Queste
cose le reputo tutte contrarie alla gra\\'lÙ
ed allo spirito ecclesiastico.
»3) Amerò e praticherc) la nt1rakzzn,
la temperanza nel mangiare e nel bere;
e di riposo non prenderò se non le ore
strettamente necessarie 'alla sanità.
i)+) Riccome nel passato ho sen ito al
mondo con letture profane, così per l':n·-
Yenire procurerò di servire a Dio ehm-
domi alle letture di cose religiose.
•> 5) Combatterò con lutte le mie rorze
ogni cosa, ogni lettura, ogni pen~iero, pa-
role ed opere contrarie alla ·drti'I della ca-
stit~. All'opposto praticherò tutte quelle
cose anche piccolissime che possono con-
tribuire a conserYare questa ,irtù.
1> 6) Oltre alle pratiche ordinarie di pietà,
non ometterò mai di fare ogni giorno un
poco di meditazione ed un poco di lettura
spirituale.
>l 7J Ogni ~iorno racconlerb qualche
esempio o qualche massima vantaggiosa
alk anime altrni. Ciò farò coi compagni,
cogli amici, coi parenti, e, quando noi po-
trò con altr.i, lo farò con mia madre ,1.
Queste sue deliberazioni, il gio,·ru1e chie-
rico se le rilesse da,·anti ad lin'imma({ine
della Beata Vergine, e, dopo una pre~hiera,
fece promessa alla sua << Cel<'ste Benefat-
trice» di ossernrle a qualunque costo.
Quant'egli sia stato fedele, tutta la sua
Yita lo attesta. Q\\Jalche rara Yolta1 indul,;e
pi1"1 tardi, !;acerdote, alle sue risorse di pre-
stidigitazione e di destre7..za per rallegrare
i giovani dell'Oratorio; ma anche quando
assisteva- alle loro recite nel teatro ch'e_gli
sanò ed orientò a fumiione pedagogica, lo
faceva solo per far loro del bene.
;\\ Iemorando il colloquio avuto colla
mamma-, h1 sera prima del suo ingresso in
~cminario ! La saggia donna lo chiami'> a
e gli disse: <• Gim·anni mio, tu hai ,-e-,
srito l'abito ecclesiastico; io ne provo tutta
la consolazione che una madre può pro-
---
\\

1.4 Page 4

▲back to top
rnre per la fortuna di suo figlio. 1\\Ia ricor-
dati che non è l'abito che onora il tuo stato,
è la pratica della virti'1. Se mai tu venissi
a dubitare della tua vocazione, ah, per c·a-
rità ! non disonorare quest'abito. Deponilo
to!lto. Amo meglio di avere per figlio un
povero contadino che un prete trascurato
nei suoi do\\'eri. Quando sci ,•enuto al
mondo, ti ho consacrato alla Beata Ver-
gine; quando hai cominciato i tuoi studi
ti ho raccomandato la divozione a questa
nostra Madre; ora ti raccomando dj es-
sere tutto suo: ama i compagni divoti di
1\\faria; e, se wverrai sacerdote, raccomanda
e propaga sempre la ruvozione di :\\!aria 1l.
Nel terminare queste parole, la madre era
commossa. Giovanni piangeva: (< Madre
- - le rispose - vi ringrazio di tutto quello
che a\\'ete detto e fatto per me; queste
vostre parole non saranno dette invano e
11e farò tesoro pt::r tutta la mia , ita 1>.
t
C h I e r i • Atrio del Seminario Arcivesc<ro'ile
In Seminario.
Entrò in Seminario il 30 ..ottobre. Sulla
meridiana del cortile lesse questa sentenza:
I -- A..:J{ictis ùmta{', celeris gaudentibus hora(':
-. I, ·111.
"E r-
~
lente pei mesti, passan presto le ore per
chi sta allegro. << Ecco il nostro programma
- di,;,;e ad un comragno ~tit1mo allegri
C h ieri Un angolo del cortile del Sonun:u-io.
- 99 -

1.5 Page 5

▲back to top
e passerà presto il tempo ». Il giorno dopo il sessenio di studi filosofi.ci e teologici,
cominciò un triduo di esercizi ch'egli fece
con grande trasporto. Recatosi quindi <lal
predicatore per avere qualcht: norma onde
riuscire un buon chierico n'ebbe in risposta:
tra l'ammirazione e l'edificazione dei supe-
riori e dei compagni senza mai lasciarsi
intiepidire dalla rilassatezza di elementi
meno retti che non mancano neppure negli
ambienti più sacri. L'unica infra-
zione alla regola a cui sovente si
abbandonava ci·a quella di sottrarsi
alla colazione nei giorni feriali per
scappare nella annessa chiesa pub-
blica di S. Filippo a far la santa Co-
munione, quando, secondo la disci-
plina di aJJora, non la poteva fare
nella cappella del Seminario ove si
dava ai chierici solo ogni quindici
giorni, e al più ogni sabato. Ma
questa disubbidienza era tacita-
merite approvata dai superiori i
quali, non potendo mut:lre il rego-
lamento fatto sotto l'influenza del
giansenismo, vedevano con commo-
zione que~to fervore di pietà eu-
caristica.
Con queste Comunioni di sacri-
ficio, perchè esigevano la rinunzia
alla colazione. non csi;cndovi altro
tempo libero, il Signore lo dispose
a quell'apostolato della Comunione
frequente e precoce che doveva pre.-
paran: poi tante coscienze alle prov-
\\ ide disposizioni del Santo Padre
Pio X
Non ci è possibile, in poche pa-
gine, seguirlo passo passo nella sua
vita di Seminario. Rileveremo solo
C bi eri · Altar maggiore dell,i chiesa di $. Flllupo
che, oltre allo spirito di pietà. egli
colth·ò lo studio con un'applica-
« Una cosa sola: coll'esatto adempimento zione così intensa da riuscire a leggere
dei vostri doven ».
opere classiche e poderose fuori pro-
\\'i si impegnò con tutta l'anima. Prese gramma ed a formarsi una cultura che
per modello il suo conterraneo Don Giu- l'avrebbe potut·o render, celebre anche nel
seppe Cafosso, la cui fama corr◊Ya pcl Se- campo delle scienze e soprattutto - come
minario come quella di un santo, e si pro- notò con in~istenza Pio XI - nel campo
pose in partkolare Ja sua virtù caratteri- delle scienze storiche per cui aveva non
stica e straordinaria ch'era quella di prat1- solo attitudine, ma prepotente inclinazione.
cnre costantemmte e con fedeltà mer01.rig/l()sa Nelprimo corso di filosofia ebbe una nuova
le v;irt/Ì ordi11an·e. Così divenne anch'egli superna illustrazione- de-Ila sua futura mis-
- come lo proclamò Pio XI ~ straordi- sione: si vide, in sogno o visione, sacer-
nario ncil'ordinario ». Animato da , era \\ 0- dote, con rocchetto e stola, intento a ram-
ca:1.ione, con nel cuore un.a gran sete di mendare abiti logori ed a mettere insieme
anime e di apos~olatc>, riusci a trascorrere un gran numero di pez;,e di panno, in una
roo

1.6 Page 6

▲back to top
bottega da sarto. Quanti gio-vani, poveri
ed abbandonati, sarebbero divenuti nelle
sue mani quello che il venerabile Dome-
nico Savio chiese espressamef\\te a1 buon
padre quando si sentì dire che gli pareva
buona stoffa: <1 Se io sono la stoffa, ella
n~ sia il sarto; e faccia di me un bell'abito
pel Signore! ~. I superiori gli permisero
di continuare l'apostolato giovanile lra gli
antichi compagni di scuola ed altri stu-
denti della città, che, al giovedl, gli si af-
folla,·ano attorno nella portieria del Semi-
nariq, ove egli li aiutava nei compiti, li
esortava alla pratica della religione e della
vita cristiana, faceva loro un po' di cate-
chismo... Durante le vacanze passò la rna~-
gior parte del tempo al Collegio dei PP. Ge-
suiti, a :\\[ontaldo, a dar lezioni di greco
ai loro alunni.
L'anno seguente il 8eminario aprì le sue
porte ad un santino: Luigi Comollo, morto
in concetto di santità prima di raggiungere
il sacerdozio. Giovanni strinse con lui la
più cordialè amicizia. Anime gemelle, bat-
te,·ano all'unissono nell'amor di Dio, e si
aiutavano a vicenda nella grande opera
della personale santificazione. È nota a tutti
i nostri Cooperatori la singolare appari-
zione dell'amico all'intera camerata, dopo
la pia morte.
Verso la méta.
Le ,·acanze del secondo anno le trascorse
alla sua casetta natia, coJtivanJo sempre
gli studi cd esercitandosi anche in lavori
manuali; ma le ore più belle le passava coi
giovani che gli affluivano dalle borgate per
ripetizioni. Vi si prestava gratuitamente
c~igendo solo: assiduità, attenzione e la
confessione mensile. Uno spiacevole epi-
sodio lo confermò decisamente nelle riso-
luzioni prese per la vestizione. Invitato da
uno zio alla festa di S. Bartolomeo nella
frazione di Crovcglia di_ Buttigliera per
allietare le funzioni col canto e coll'accom-
pagnamento del violino, non si potè ricu-
sare. l\\la. quando, costretto a fare una
suona~ anche durante i1 pranzo, si accorse
che nel cortile s'era ammassata gente a
ballare, troncò di colpo, consegnò il vio-
lino che gli era stato imprestato ad uno
dei commensali, e gridò: «Come? io che
grido sempre contro i pubblici spettacoli,
ne son divenuto promQtore? Ciò non sarà
mai più. l'rendete, portate subito questo
violino al suo padrone, ringraziatelo e di-
tegli che non ne ho più bisogno•>. Quindi
tornato a casa, prese il suo violino e lo fece
a pezzi, per evitare qualsiasi pericolo di
doverlo usare in avvenire.
II fen-ore dimostrato nei corsi di filo-
sofia s'intensificò sensibilmente negli anni
di teologia, in cui le sue doti d'intelligenza,
e di cuore nell'applicazione allo studio e
nello spirito di pietà e di zelo gli accreb-
bero la stima dei superiori e l'ascendente
sui compagni. Nelle v,acanze del 1838, co-
minciò anche ad esercitarsi nella predica-
zione, tessendo il panegirico dell'Assunta
ad Alfiano, e, pochi giorni dopo, improv-
Yisando il panegirico di San Rocco a Cin-
zano, ove, non essendo arrivato il predica-
tore, nessuno dei sacerdoti intervenuti• per
le funzioni s'era sentito di sostituirlo. l.'8
settembre tenne il discorso sulla Natività
della 1\\ tadonna a Capriglio. "Nell'estate del
1840 tenne il panegirico di Sant'Anna ad
Aramengo ed il 2+ agosto quello di San
Bartolomeo, quasi all'improvviso, a Castel-
nuovo stesso, essendone stato impedito, il
giorno innanzi, il predicatore ufficiato.
Nel mese di ottobre fece meraviglie ad
Avigliana col discorso sul santo Rosario.
l\\la le tappe più care furono quelle delle
sacçe Ordinazioni che, per breYilà, ricor-
deremo solo schematicamente:
il 29 m:u-zo 1840· la Tonsura .e i quattro
Ordini minori:
il 29 settembre dello stesso anno: i.I Sud-
diaconato;
il 27 marzo 1841: il Diaconato.
Dopo gli esercizi in preparazione al Sud-
diaconato, tutto il suo impegno fu di pra-
ticare il consiglio del predicatore, Teologo
Bore]: << Colla ritiratezza e colla frequente
Comunione si conserva e si perfeziona la
vocazione 1>. 9i può arguire il frutto che ne
trasse dal giudizio collegiale che i superiori
del Seminario, per la sua ammissione al
sacerdozio, sintetizzarono sui registri con
queste parole: - Zelante e di buona riu-
scita.
IOl

1.7 Page 7

▲back to top
IN
FAMIGLIA
nel 1920, prima come Prefetto Apostolico, poi
come Amministratore. Altre volte abbia.mo
documentato l'impulso da lui dato all'incre-
mento di quelle nostre Missioni colle rela-
zioni sue e degli altri missionari. Ora augu-
riamo di gran cuore a S. E. di poter prodi-
gare la pienezza del Sacerdozio per molti anni
al bene delle anime che gli sono affidate.
ITALIA - Torino Nobile gara per le
opere missionarie.
s. E. Moru;. l'ìer:ro Massa
Nuovo Vescovo Salesiano.
Il Santo Padre Pio Xll si è degnato di pro-
muovere alla Chiesa titolare di Ebron uno dei
nostri più zelanti organizzatori dell'apostolato
missionario: ,l/ons. Pietro 11/llSsa, nominan-
dolo nello stesso tempo Prelato 1111/lius di Rio
)J'ewo (Brasile) ov'ern già Amministratore Apo-
stolico. La notizia ha recato immensa gioia a
tutta la famiglia salesiana che da anni seguiva
l'ardente zelo di questo illustre figlio di Don
Bosco, ed in particolare alla Missione del Rio
Ne~ro che nella elevazione di Mons. Massa
:ill'Episcopato vede il più autorevole ricono-
scimento dei suoi progressi nel campo della
evangelizzazione e della civilizzazione.
Mons. Pietro Massa nacque a Comigliano
Ligure (Genova) il 29 giugno 1880 da Barto-
lomeo e da Gaggero Carolina. Fece gli studi
ginnasiali nel nostro collegio di Torino-Mar-
tinetto e ricevette l'abito ccclc:sia&ùco dalle
mani del Servo <li Dio Don lVlichclc Rua nel
1899. Partito ancor chici-ico pcl Brasile,
raggiunse il sacerdozio nel 1905. Direttore
della casa di Rio Janeiro nel 1912, venne no-
minato Ispettore del Matto Grosso nel 1919,
e preposto alla ·Prelatura del Rio Negrn
In occasione della giornata m1ss10naria, i
giovani della Casa-madre si sono impegnati
in una nobile gara per dare il massimo con-
corso loro poss.ibile alle Opere Pontificie. E,
sobbarcandosi volontariamente a tante pic-
cole rinunzie, raccolsero anche la somma di
L. 1500 che, colle offerte spirituali, illustrate
in un artistico album dalla sezione Arti Grafi-
che, umiliarono al Santo Padre Pio XII, chie-
dendo il conforto cieli'Apostolica Benediziol\\e,
L'Augusto Pontefice, asseconùanJo gli im-
pulsi del suo gran cuore di Padre, non solo
si è degnato di inviare la Ilenedizione richie-
sia; ma, per mezzo dell'Em.mo Sig. Cardinale
Segretario di Stato Luigi Maglione, volle di-
mostrare il suo paten-10 gradimento colla let-
tera seguente indirizzata al nostro Procura-
tore Generale, che ricolmò i giovani di gioia:
SEGRETE.RIA D1 STATO
Dl SUA SANTlTÀ
N. 32862
Dal Valleano, 21 febbraio 1941.
Reverendissimo Signor~,
La lettera cosi devotamente filiale dei << /11-
1·ic'1ini di Don Bosco~ ha trovala lieta acco-
glienza nel cuore del Santo Padre, tanto più
che era accompagnata dall'offerta delle loro ar-
denti preghiere, dal pio ricordo di San Giova11ni
Bosco P, ùuieme, da un saggio della loro paizia
nelle arti grafiche.
Di tutto l'Augusto PonLejice ri11gra~ia pater-
11ame11Le i diletti figliuoli, e per tutti implora
dal Signore grazie particolari, affincl,i essi, ri-
spa11dendo fedelmente alle amorose premure dei
loro saggi educatori, possano zm giorno cogliere
quei frutti di prosperità e di santifica.zione che
sono preparati a quanti fanno delfo soda pietà•
l'a11ima della loro vita.
La Santità Sua si augura altrcsì che la de-
vozione veno l'Apostolica Sede, che essi, quas;
sacm eredittì del Santo Fondatore dei Sa!PSia11i,
smmo con tmzto entusiasmo colli'l.Jare nei cuori,
102

1.8 Page 8

▲back to top
li acrompag11i stwpre cosi
da re11dl'1'/i :;e/at,m essa
llli loro cm11i ui:-c:rmre.
Co11 Iuli se11timrnli il
St111fo l'wire ;,,r:ia di ,:r<m
more alla Slt:m.1ri11 J'o-
stra 1• ai cari figli110/i
la i111p/11ral<1 Bmedfoione
. lpostalir,1, pruph:iutrice
di lumi e di fm·ori.
Profitto volcntirri d,1-
/',,rcu,çirme per co11/rr111ar-
111i coi sensi di distinta
slima
dd/11 Sig11ori<1 1'ostra
Rn•rrr11dissim11
dct•.m,, ,u,/ S1;:111Jr,
firmatu:
L. Card. l\\I\\c1.ro:-.E.
li pr im o Jruppo di Ora<orl.lnl
Riesi (CaJtanissetta) - Inizio deJJ'Opera Sa-
le si a n a .
Col nw,,;e di marzo, Don Bosco ha iniziato
l'Opera sua a Ricsi. Tre sacndoti salc<.iani cd
un coadiutore, accompagnati <l:ill' h p(:ttort!
Don Persiani, ra~~iunscm la grazio,-.1 cittadina
per d1:d1carc il loro apostol:tto alla cura <ldlc
:mime delle due parrocchie, accolti :t fc::,lJ
th1lla popolazinne.
L'indomani, domcnil;,1 .! marto, il \\ "it·arw
Gem·ralc ùdla Diocc:;1 \\ lons. Fondacarc,.
giunto csprcssamcntt: <la Piana Armcrin.i,
fece l.1 prt>St•ntatione ufficialt: ai fedeli chl"
gremivano la \\,l,,hl chic~a ,1rcipn:t:llc ih,;ilic:1
di l\\laria RS. della Cal{'na. !\\lons. Vicario ce-
lebrò \\lc!:!sa ha~~o-pontitic;1lc. Al \\'anp;clo, il
parroco O. Crn4uc dit:dc kttura ti, un affettuoso
messa~eio d1 :-; E. :\\lons. \\Iario S1urno, ,·c-
scoYo diocesano, il qu.1k• esordiva con quesll'
- -- 103

1.9 Page 9

▲back to top
parole: « Figli miei amatissimi. Il Signore ,•i
concede Unà grazi:i s~alatissirna che certo
tutta la Diocesi \\'Ì im 1dicrà, l'in\\'io in codesta
dei benemeriti figli d1 S. Giovanni Bosco per
prender cura delle <lue parrocchie e<l eser-
cit.1rc tutto l'apostolato di hcnc che è nello
spirito della loro Cnng-r~:uione.
Ora viene il primo drappello, poi \\'erranno
gli altri. E.-;si non cercano nè gloria mondana,
nè guada(!Oi materiali, nè a~iatezza di \\"Ìta;
cercano ~ol l anime, come ~olo anim1. ct:rcava
il loro grande fondatore e padre, il quale prese
per motto della s11:i Congregazione le parole
<ld patriarca Giacobbe, interpretate spiritual-
mente: Datemi ddlt anime, c se "i piace to-
glietevi lllllo il n-:-;to: Da 111//11 a11i111as, coeterfl
/111/r.1
lo conosco il fondo ddlc..• anime \\'OStrc:
\\'i frcmt ancor l'ardor religioso dei rnstri pa-
dri; e conosco il \\'Ostro entusiasmo, e ricordo
le manifestazioni di tale ercd11à di natura e di
grazia della prima sacra , ìsita pastorale d1
oltre trenta anni fa. Conto dunque sulla \\'Ost~
fede e s11I vostro amore. Accoglieteli come se
\\·eniS1=c in codesta a la\\·orarc per w,1 lo stesso
San Giovanni Bosco, o m1:qho, come se Yc-
nisse (;e,-ìa Cristo in persona, il quale dice,·a
,ii suoi 1\\postoli: ,, Chi ascolta voi, ascoll:t men.
Seguite I loro inst•gnamenti, 11nitatc I loro
esempi, sostenete i loro sacrifizi: ,cdrclc quali
miracoli la grazia compirà Lra \\'Oi ~-
Dopo la lettura del prczmstJ <lucumento,
pn·se la parola l\\lons. Yicario per illustrare
al popolo l'nvYentmcnto, ti.ire il benvenµto ai
~alcsiani sch1er:1ti in presbitero e ringrazi.are
le autorita inter\\'cllute il Podestà, il \\ 1cc ~e-
grctario Politico, il ;\\f:lresciallo dcr RR. CC.,
il Vice Pretore, i rapprcscntan11 Jci Sindacati,
delle .\\s.sociazioni locali e ddl' \\zion1; Catto-
lica, ecc. Pres.t:nu ,rnche pan:cch1 e'i.-allie\\·j d1
\\'ari no:;tri colleii,
Alla sero, dopo la funzione 4uaresim,ile, le
Associazioni femminili otft.:rsero uno speciale
omaggio a :\\fons. Yicario cd a1 Saksi:tni.
l\\Jons. Yicario si trattenne anche il 1::iorno
st•gueme per studiare l'organizzazione e la si-
stemazione delle opere più urgenti, col diret-
tore e parroco dcll.1 chiesa matrice Don Cri-
spino Guerra.
Don Giaeomuzz1 incominciò suhito ad uf-
ficiare la parrocch1a del Rosario e Don Car-
nc,·ale la predicazione quaresimale che conti-
nuò a svolgere con frutto. La corrispondenza
da parte della popolazione è ogni giorno più
conforninte. Si spera quind.i di poter presto
-:1\\"ere i mezzi necc~sari per :tpplicare lutto il
programma ili apostolato. La chiesa matrice
è assai vasta, ma squallida; quella del Rosario
è anche in peggiori condizioni. ~la già un;i
buona person:i si è proffcrta a rcg,ilarc u11,1
hella swtua di l\\lnria Aui;ìliatrice cd un'altr-.1·
persona a pagare i due confcssion ili in co-
struzione.
La Ain\\'Cntù accorre volentieri; m:t per ora
dl've :Jccontentar--i di un c,1mpo ùi gioco. Si
sta pt:ns.Jndo a1 locali più indispl'nsabili. li
~ignorc muo\\·a anime ~enern:;e a pn·ndc.rsi a
cuore questa nucn,t opera prov;-i<lenziale.
GERl\\i(ANIA - Notizie recenti.
~ S. E. '.\\fons. Giuseppe K.ampfmuller, w~
scovo di Angsbur~o. grande amico e benefat-
tore dell'Opera Salesiana fin dalla fondazione
della Casa di Ratifbona, per la festa dell'Epi-
fania ht1 conferito gli Ordini sacri ad un hcl
numero d1 Sale:;iani nel nustro studentato teo-
logico d1 Bcncdiktbcucrn, trartenendosi cor-
dialmente dal 3 al 6 gennaio coi figh di Don
Bosco.
Lasciando la Casa cgh ha dichiarato nma
la sua soddisfazione per l'ottimo spirito rdi-
J?ioso che vi regna, rifc«mdo anche la conso-
lazione d1 un piissimo Ab:He bcnc<lettino il
quale si esprès..~ con lui con queste parole:
t l Salesrnni a Jknediktbeucrn s<>no i no~tn
dc~ni successori ~-
.-\\ttualmcncc essi ospitano · in cas.1 and;c
<lei soldati <li cui sono molto contl nti.
Lo stesso Ecc.mo \\'csco\\'o ci ha llato n11ti-
z1c dd 8ah::siani di Ratisbona che continuano
con molto zelo 11 loro apostolato
~ li nostro confratello Don Iliaca, cappd-
lano fra gli operai italiani ad Esi-en. scnvc
che la cura d'amme fra quei nostri connazio-
nali gli procura molta j!Ìc>i,1 e molte consol:.t-
:tioni, pcrchè li trO\\a molto buoni e ben di-
sposti alla pratica dei loro doveri rdigio,:i.
Sono oltn: 1800 e si sentono a loro aj!Ìo p\\r
la cnmodit:, <li un cappellano che li capisce
nella loro lingua e che si prodiga volentieri
pc! hcne delle anime loro.
~ Di ritorno da Roma, dopo l'udicnza pon-
tificia, è passato a Torino l'editore del F1.111 r-
ruler, si~. IIans Struth, <li Colonia, il quale
dL'scrissc, 111 una circolare aggiunta al numero
di Capodanno, le impressioni provate nel snn-
tuario di \\laria Ausiliatncc. Traduciamo:
• -Xci mio ritorno da Roma a Colonia mi
fermai per alcune ore a Tonno a visitare :\\fa-

1.10 Page 10

▲back to top
ria SS. Ausiliatrice e
per la preparazione
S. Giovanni Ilosco, il
pratica al Centenario
Santo a cui la mia si-
dcli' inizio dcli' Opera
gnora, e per mezzo suo
Salesiana.
anch'io, portiamo una
È noto lo z·e1o straor•
speciale venerazione.
dinario del nostro Santo
Che momento per me,
F ondatore per promuo-
quando m1s1 piede
vere le vocazioni allo
nella magnifica basili-
stato sacerdotale. Non
caI Mi parve d'unmer-
contento di formare a
germi nell'oceano del-
questo grande fine i gio-
la misericordia di Dio!
vaaetti dei suoi collegi
Ebbi la fortuna di ser-
cù oratori chi.: dava.no
vire, con profonda com-
qualche segno di voca-
mozione, una !\\lessa
zione, istituì l'Opera di
all'altare ove riposa la
Maria ..lusiliatrice per
salma gloriosa di Don
le 'Vocazioni ecclesiasti-
Bosco cd invocai prntc-
che col preciso scopo di
zione e salute a tutti i
aiutare anche coloro
divoti del gran Santo
che sentono la voce del
che viene giustamente
Signore o la possono
esaltato come la più
seguire solo in età già
e grnnde figura della sto- Mo n I v Id e o (Uruguay) • Lo Rtcmma del Con- avanzata.
ria ecclesiastica del se-
gres§O Mari-ano per le Vorazfoni.
L'Associaziòne, crd-
colo passato I >►•
ta canonicamente con
Breve Pontificio del 9 maggio r876, fu gran-
URUGUAY - Montevideo - Congresso
mariano per le vocazioni sacerdotali.
demente raccomandata ed arricchita di indul-
genze dai Sommi Pontefici.
Orbene: un numeroso gruppo di zelanti
Un'Associazione modello sorse nel giugno Cooperatrici Salesiane dcli' Uruguay volle, in
1939 m:ll'Ispeltoria Salesiana dell'Uruguay. occasione del Centenario dell'Opera Salesiana,
M o n t e v i d e o (Uruguay) Un aspello del Congresso Mariano per le Voeo7,lonl
105

2 Pages 11-20

▲back to top

2.1 Page 11

▲back to top
dare incremento a questa provvidenziale As-
sociazione. A questo scopo nel convegno dei
Cooperatori, tenutosi in Montevideo il 17 gju-
gno 1939, si formò un Consiglio S11prriore
dell'Opera di Maria dusiliatrice, presieduta
dall'Ispettore, ii quale organizzò e prese la
direz.ione dei Consigli Direttivi di Coopera-
trici costituiti in ogai Casa Salesiana alle di-
pendenze dei Direttori locali. Fu una gara
generale per reclutare il maggior numero di
Soci che s'impegnassero, con tutti i mezzi, a
fomentare vocazioni ed a sostenere le Case di
Formazione.
I soci furono distinti in quattro categorie:
co11trìb11et1ti, zelatori, protettori e fondatori. I
contrib11e11ti s'impegnano per qualche offerta
mensile; gli zelatori, oltre alla propria offena,
s'incaricano di cercare e di raccogliere altre
offerte e si raggruppano io gruppi di Ire per-
sone, intitolati ad un santo o ad una santa;
i Soci protettori pagano la pensione di un Aspi-
rante durante tutta la carriera sacerdotale o
un determinato periodo della medesima, con
la quota di Pesos 240 all'anno; i Soci fondatori
offrono una Borsa di studio perpetua colla
somma di Pesos 4.000.
L'Associazione ha come organo di propa-
ganda un Bollettino mensile intitolato La obra
de Alarla Auxiliadora che ne propaga l'idea
e ne documenta la consolante nrtività.
L'organizzazione ha preso tale sviluppo che
ha reso possibile la celebrazione di un riusci-
tissimo Congresso mariano per le 'iJOcazioni sa-
cerdotali tenutosi a l\\fontevidco dal 5 al 10
novembre u. s. come salesiana adesione alle
celehra:::icmi centenarie di Torino e quale omag-
gio a ,1faria SS. Ausiliatrice 11el primo Cente-
nario dell'opera ila lei ispirata a San Gio-:.wmi
Bosco.
Le gloriose giornate si iniziarono colla Be-
nedizione espressamente inviata dal Santo
Padre, con quella del quarto Successore di
Don Bosco e con l'adesione entusiasta del-
l'Ecc.mo Nunzio Apostolico, Mons. Alberto
Levame e di tutti i Vescovi dell'L'ruguay e
Paraguay.
I due primi giorni 5 e 6 novembre furono
dedicati alle sedute private che dovevano pre-
parare convenientemente le adunanze pubbli-
che. Esordì l'Ispettore, Don \\'aula, rilevando
l'importanza dei temi prbposti e presentando
l'oratore ufficiale, il salesiano Don Barreto il
quale trattò, nel primo giorno, di uno dei pro-
blemi fondamentali delle vocazioni, cioè dcl-
l'llmbiente familiare cristiano, insistendo sui
danni dello spirito pagano che insinuandosi
nelle famiglie ostacola soprattutto lo sboccio
delle vocazioni sacerdotali. Nel secondo giorno
lo stesso oratore trattò del Sacerdote e dd suo
benefico influsso nella società, facendo un qua-
Monte v Id e o (Uruguay) La i,oJifonJca .. S Cecilia" della nostro Casa di Formazione di Manga
- 106

2.2 Page 12

▲back to top
dro assai vivo ùi quello che diverrebbe il cale colla proclamazione delle conclusioni del
mondo senza il sacerdozio.
Congresso. Il numeroso pubblico che assie-
A pratica conclusione venne deciso: un corso pava il salone-teatro applaud.1 calorosamente
di Esercizi Spirituali per tutte le associate; l'allegoria drammatica in tre atti, allusiva al
adunanze di Zelatrici dei diversi Centri per tema delle Vocazioni, intitolata Il giardino dei
diffoòdere lo zelo per l'Opera delle Vocazioni; gigli.
la formazione di comitali anche nei collegi
per la raccolta delle offerte.
L e tre tornate solenni si svolsero il 7, 8,
9 novembre, con funzioni liturgiche al mat-
Echi delle commemorazioni
del nostro Centenario.
tino e magistrali esecuzioni di musica sacra;
e grandiose assemblee, alla sera, nel s_alone-
tcatro dei « Tallcres Don B.osco ,},
La predicazioni: volse sui seguenti argo-
menti: bisogno delle vocazioni - Don Bosco,
apostolo delle vocazioni - l\\Iaria Ausiliatrice
e la perseveranza nella vocazione - importanza
e necessità della santificazione per il sacerdote
e per il religioso.
La prima assemblea serale fu dedicata al
Culto ed alla divozione a Maria Ausiliatrice
c01.1 quattro relazioni. Il secondo giorno, al-
l'Opera di !Ilaria Ausiliatrice per eccellem:a,
ossia all'opera delle Vocazioni Sacerdotali, con
altre quattro relazioni su: L'Apostolato di
Don Bosco per le Vocazioni - La scarsità di
Sacerdoti; cause e rimedi - L'Opera di Maria
Ausiliatrice per le vocazioni: origine, natura,
scopo; propositi pratici in questa ora storica
per I.a Società Salesiana e pel mondo intero -
A Bologna si è organizzato un ciclo di con-
ferenze nel salone della «Stabile Filodram-
matica i► per illustrare -ai Cooperatori ed agli
amici dell'Opera Salesiana la data centenaria.
Parlò il Direttore de L'Avve11ire d'Italia
Raimondo Manzini iniziando col tema: «Fede
e Civiltà~- Yi assistettero le Autorità cittadine
e numeroso e scelto pubblico.
A Lecce il Centro Diocesano delle Opere
Salesiane dirctlo da Mons. Agrim.i - che sta
attivamente preparando il terreno per· la pros-
sima apertura della Casa Salesiana e per l'ere-
zione della chiesa ad onore di Maria Ausilia-
trice con annesso l'OraLOrio $. Giovanni Bo-
sco - vide accorrere folla di popolo al triduo
predicato dal nostro D. Stile cd alle solenni
funzioni della festa chiuse dall'Ecc.mo Mon-
signor Vescovo circondato da numerosi sacer-
doti accorsi a celebrare la santa Messa.
Difficoltà che si presentano per lo sviluppo A Livorno la data centenaria fu ricordata
ddl'Associazione e mezzi per fronteggiarle. nella festa di S. Giovanni Bosco nel Semina-
Il terzo giorno fu dedicato alla cooperazione rio Diocesano, per iniziativa della Camerata
all'Opera delle vocazioni.
intitolata al Santo, con devote funzioni cele-
Le quattro relazioni volsero su: la coopera- brale dal Rettore J\\lons. l\\.larcucei, Vicario
zione spirituale e materiale - la formazione Gen. e Direttore dioces.ano dei Cooperatori.
dell'ambiente adatto nella famiglia e nella so- Nella nostra chiesa cennc la commemorazione
cietà; il conu-ibuto delle mamme, dei mae-
stri e delle maestre cristiane - i nemici del-
l'ambiente vocazionale e i mezzi per difon-
derlo - formazione dei giovanetti nella pietà ed
il parroco della nostra parrocchia di La Spe-
zia, D. Giacomo Oli\\·a, ed imparti la benedi-
zione l'Arcivescovo salesiano E. l\\lons. Felice
Guerra. Particolari funzioni ha dedicato la
alla più severa modestia cristiana - i doveri Congregazione del Catechismo, eretta da un
dei genitori riguardo alla vocazione dei figli. anno, sotto il patronato del Santo: i piccoli
La domenica 10 novembre, festa di chiu-
sura, con Pontificale di S. E. il ·Nunzio Apo-
stolico, e, dopo la Benedizione Eucaristica,
la sera, rappresentazione drammatico-musi-
alunni si sono accostati con fervore alla santa
Comunione, ed ascoltarono :lttentamente le
belle parole del cappellano della G. I. L.,
D. Frizzi, sul loro Patrono.
_ _ _ LA CORRISPONDENZA E LE OFFERTE _ _-----.
per le Opere e Missioni Salesiane s'indirizrino al RETTOR MAGGIORE- Direzione Generale
Opere D . Bosco - via Cottolengo 32 - Torino xo9, non 8118 Società Editrice [ntcmazionale (S.E. I.).
Il m.e:z:zo più comodo è quello cli servirsi del nostro CONTO CORRENTE POSTALE
che porta il N. 2 / IJSS (Torino) sotto la denom.inaz;iooe:
DIREZIONE GENERALE OPERE DI D. BOSCO
-
107
-

2.3 Page 13

▲back to top
DALLE NOSTRE MISSIONI
MATTO GROSSO (Brasile)
La messe è molta, ma gli operai son
pochi.
Rt•1:.1110 Padre,
mentre c1 prepariamo alb festa del Santo Xa-
tale, il no,-Lro pensiero vola a ,·oi in modo
panirnlarc non solo pçr lan·i i migliori auguri,
ma per assicurarvi delle nostre preghiere. Ed
io colgo l'occasione anche per darvi qualche
notizia della missione affidatami. l\\:"cl corso
di quest'anno ho avuto la consolazione di am-
mini..trare il santo Battesimo a più di 200
hamhini, la santa Cresima a pii1 di 300, la
benedizione nuziak ad una quarantina di sposi.
:\\ella p.irrocchia <ld Rio Clar.i i Ba11esimi
han superato quest'anno i 400; i :'\\latrimoni,
più di 80. È una parrocchia vastissima che si
estende per oltre 200 kmq. con una popola-
ziom: di circa 15.000 anime. Ed io, oltre la
cur-.i della parrocchia devo anche aucndcre
al Collcg10 di :::-.:ostra Signora della Pietà. A
volte mi sento venir meno per la molteplicità
delle mansioni, e mi raccomando al Signore
pcrchè m1 dia la forza necessaria. La scar..ità
di personale non mi dà neppur la speranza di
potcr :wcrc un po' di aiuto per l'anno pros-
simo. Sarebbe una bella cosa, e lo notò anche
il Direttore nella vi~11a che fece recentemente,
se pott-ssimo aprire una scuola in Cachocira.
Cachoeirn è il centro paìi numeroso p~·r popo-
lazione, e dista <li qui circa 240 km. '\\.on c'è
Araiiuoynna 11 M l.h~ionarlo arriva con un nuovn
a lunn" pel Cc>llegj1>
...._ 108
mezzo di comunicaz1one, Cuon del ca,>,,allo.
\\'i andiamo quauro o cinque volle all'anno,
percorrendo complci:sivamente oltre .3000 km.
a cavallo: il che stanca assai in que;;te re~ioni.
Io prego di cuore il Signore che ci mandi
personale pcrchè si po::sn attendere con mag-
gior regolarità e profitto clelle anime a parroc-
chie co;;l <listami e così scomode. ,·oi, amato
Padre, a1utatec1 appena vi sarà possibile. In-
t::m1n hcnc.cditemi, e hcneditc con me ruui i
confratelli che la\\'flrano in questa ;\\[issionc.
Coi p1ia rispettm,i saluti cd i più affettuosi
auguri, credetemi scmprc
alf.mo in r:. C.
Sac. Lnca 8R1v10
.llissionario Sal,sùwo.
Arng11c1yc111a, 1-x11-t9{0.
CINA
In missione straordinaria.
Rn•.mo ed amal.1110 Padn',
dacch.: l'obbcclienza mi ba chiesto il sacri-
ficio della vita regolare di·comunità nella cara
Casa di Yunnanfu, per attendere come .\\m-
nnnistr:itore Apostolico al bene della Prefet-
tura di Chaotung, sento il bisogno cli una
maggior corrispondenza coi Superiori e Con-
frnt Ili. :\\ la, purtroppo, le difficili condizioni
dell'ora pn.'Scnte non consentono alla posta il
funzionamento normale e mi sourag~ono an-
che questa consolazione. Spero tutta, ia che
lei abbia ricevuto l;1 mia ultima lettera cd
abhiu potuto farsi un'idea della delicata mis-
sione che mi è stuta aflidata. Io confido nel-
l'aiuto del Rignorc e cerco di fare del mio
meglio ptr la sal\\'eua di queste anime. Ho
potuto irià compiere la visita canonica a quasi
tutti i distretti pii1 abbandonati e portare la
mia parola di conciliazionc e di conforto a
tutti i fedeli. La pena maggiore è la scarsità
<lei ckro. Dei <licci sacerdoti, due sono moni
e due wno infcnni. Però, nonostante i loro
acciacchi, anch1: questi Jayorano \\'Olcntieri
nel seminario che ho subito riapato per prov-
vedere all'urgenza di coltivare buone voca-
zioni. Da cinque anni non si era più potuto

2.4 Page 14

▲back to top
f
3 1i alunni del Collegio.
ARAGUAYANA
Alunni delle
Scuole Elo
men tari.
(BRASILE)
L'Oratorio Festivo
- 109

2.5 Page 15

▲back to top
le coopera assai bene coi
missionari per la conver-
sione dei pagani, anzi-
tutto col buon esempio
e poi colle varie forme
di apostolato. Ci sono
anche quattro Suore che
lavorano con ottimo spi-
rito: nel corso dell'anno
hanno procurato esse sole
un migliaio di battesimi.
Approfittando delle buo-
ne disposizioni delle au-
torità per l'assistenza dei
derelitti e degli appestati,
mi sono infine deciso alla
costruzione di un ospe-
eh a o t u n g li Consl&lio Diocesano di A. C.
dale per la cura dei ma-
lati della città e della mis-
far nulla per la formazione degli aspiranti sione, e di un ricovero per i poveri abbando-
al sacerdozio; e dire che le esigenze per i sa- nati. Non bo ancora i mezzi per quest'opera
cerdoti non sono poche, perchè i cristiani ma con.fido nella Provvidenza di Dio e nella
sono numerosi ed il campo evangelico è molto carità dei benefattori. Queste due istituzioni
promettente, se si Lavora! L'anno scorso ho saranno un'alu·a sorgente di conver..ioni. Ho
fatto costruire un preseminario ed ho invitato comunicato tutte queste cose alla Delegazione
missionari e parenti a mandarvi dei buoni Apostolica ed alla Sacra Congregazione di
figlioli. L'appello ha trovato ottima corrispon- Propaganda Fide.
denza: 2+ giovani hanno iniziato i loro studi Lei preghi per me, amato Padre, perchè
e perseverano esemplarmente. Alcuni passe- possa condurre felicemente a termine questa
ranno l'anno prossimo al Seminario minore. mia missione per la prosperità della Chiesa
L'edificio è ancor solo a metà: ma la costru- e il bene delle anime, e mi creda
zione l'ho disegnata secondo Le norme della
Santa Sede ed anche cosl parzialmente ri-
suo alf.mo in G. C.
sponde alle esigenze del primo corso che si
potrà iniziare col nuovo anno. A fianco co-
e Mons. fUSfil'PE KEREC
struirò il Seminario maggiore, ossia lo stu- l\\lission. Sales. Amministratore Ap. di Clzaotung.
dentato teologico. Quel
che più mi preoccupa e
il personale insegnante.
Le vocazioni si possono
dire assicurate, pcrchè la
maggior parte dei cri-
stiani è fervorosa e ben
formata sulle antiche tra-
dizioni.
Dopo la pacificazione
.degli animi, mi parve
primo dovere quello di
provvedere alle voc:i.zioni
ed ai locali necessari per
la formazione dei futuri
sacerdoti. Grazie a D,o,
ora siamo a buon punto;
la Provvidenza farà il
resto. Sono pure riuscito
a far sorgere dappertutto
-l'Azione Cattolica la qua-
IIO
C h a o u o g • I sacerdoti della Prere11ura Apostolica dopo gli EsercizL

2.6 Page 16

▲back to top
ALTO ORINOCO (Venezuela).
Uno sguardo alla Missione Salesiana.
Rt·v.1110 P"dn-,
la nostra i\\fo,:;ionc, ultima in onlim: di tempo,
sotto l'impulso ddl'instancabilc Prefottn .\\po-
1>tolico l\\Jons. De Ferrari, si va affermando
con un fervore di dta e di opere da fnr sperare
abbondanti fruui.
li territorio della ì\\lissionc, come voi sapete,
si estende lungo lt• srondc del fiume Orinoco
Apostolico con slancio giovanile. Appena i ra-
gazzi raccolti nella Missione rnggiungono
l'i~tn1zionc e l'età conveniente, passano a que-
ste Scuole Profo,sionall per imparare un'arte
o un mestiere che lj abiliti all'attività indu-
striale della regione.
L'Ospi::io Pio Xl è mno costruito di fronte
alla Prcfc1tura Apostolica, sopra un'altura che,
oltre a farne l'edificio più in "i,.ta della loca-
lità, ,:?li con~1;nte di godere le hm~zc del fiume
che mitigano alquanto il caldo soffocante.
L'edificio occupa un'area di cento metri qua-
drati. Le pareti sono in cemento armato; il
tetto, pl·r ora, è ricoperto di lamiern di zinco.
Alto Or1noco Ln ~~ drlla prima plctr.> d~ll2 Mis,,iun~ di Ayacucho
e del Rio ~c~ro. Centro di tutw l'attività Accanto all'ampia cappella, si snno allestite le
missionaria è Puerto Avacucho, sede della aule scolm•tiche, il refettorio e due durmirori.
Prefettura Apostolica, de°u'Osptzio • Pio XI • Completano l'edificio uno spazioso cortile ed
per i ragazzi, del Collegio-Ospizio • li.lari.a un fcnilt· orto guadagnato all'ingmto terreno
Ausiliatrice• p1:r le ragazze, e 'di una promet- dalla abilità e dalla co5ta.nza del nostro orto-
tente Scuola Agricola. Pcm~o che q11.1Jc.he lano che rit.-scc a ricavarne inintcrrotll raccolti.
cenno di tutte queste opere debba tornar gra- 1\\la l'anima dell'Ospizio sono i 70 alunni in-
dito ai nostri huoni Cooperatori.
terni, qua;ii tutti lì~li della foresta, apparte-
L'edificio della Prrfettura Ap1Jslolira sorge nenti a distinte tribù, ed atlratcllati dalla reli-
sopra un enorme masw di granito dominando gione di Cristo e dalla sonora lingua di Cer-
un bel panorama lungo le spont.lc.: del fiume rnntes che tutti imparano con facilità. Hanoo
Orinoco per una \\·asta distesa. Fiancheggia la faccia ahhronzata e son molto ,·i,·aci. "t
rabitazione del Prefetto Apostolico la chiesa c.om.mon-nte vederli, nella vita ordinaria di
parrocchiale, centro della vita rcligios.1 di tutta collegio, partecipare alle funzioni col « piccolo
la Missione. Act:anto alla chiesa verso il npr<l- clero • e colla scuola di canto, e sostenere per-
o,·cst, un ampio padiglione ha permesso di sino ottime rappresentazioni in teatro. Dopo
sistemare i lahoratori di falegnameria, di mec- cena allietano coi loro canti i coloni civilizzati
canica, di tiartoria e calzoleria, ai quali dedica che formano la popolazione dl·I luogo. Quattro
,'
gran parte ddle sue energie lo stesso Prefetto
- - salesiani sono completamente consacrati alla
I II

2.7 Page 17

▲back to top
cura della loro cristiana educazione ed istru-
zione.
La Scuola Agricola è appena agli inizi; ma
segue un progetto che legittima le migliori
speranze e che sarà presto consolante rt:allà
se non ci mancheranno il personale e la carità
dei nostri Cooperatori. Sarà un elemento pre-
zioso <li vita e <li prospcriti'I per la mag~ior
parte delle famiglie indigene. Si è scelto a
questo scopo un estesissimo terreno a tlue chi-
lomdri di distanza da Pm·rto Avacucho sulle
sponde del fiumc Carinaguu, eh~ si presta a<l
una gran<lc varictà di coltivazioni in pianura
e in collina. Dispone cli folti boschi di legname
tempestarlo cli domande: (( Come ti chiami ? ,1.
Il ragazzo alzò gli occhi, li abbassò di nuovo
cd emise un suono gutturale inintelli1{ibilc.
«Hai ancora i genitori?*· Nessuna risposta.
<< \\'uoi giocare?•>. Sempre silenzio. :\\la uno
dei ragazzi ebbe un'intuizione: (< :\\li pare che
questo ragazzo sia guajibo ,1. Allora io dissi:
<• Chiamate Enrico (1,1n rilgazzo dì qudla tribù)
che gli parli nella sua lingua •>. E intanto gli
mostrai una caramella, domandandogli: e, Ti
piacciono?». li poveretto non sapeva cosa
fosse. Clida misi in bocca; e, 3ppena set\\tito
il <lolciore, prese ,t succhiare con avidità, co-
minciando a sorridere. Era già noscro. Arrivato
T ok i o • I Salesiani allorno all'Arcivescovo Mons. Doi dopo la festa di D. Bosco.
e non manca cli sorgçnti d'acqua per l'in-iga-
zione. Speriamo cosl di poter radunare attorno
alla ;\\Iissione numerose famiglie indiane che,
insieme all'agricoltura che li affezionerà al
lavoro e ad un domicilio stàhile, impareranno
soprattutto la religione di Cristo che deve re-
dimere e sai vare le loro anime.
UNA SCENA FREQUENTE - Alcuni
giorni fa, Monsignore tornando da una sua
visita agli Indi porta,,a con sè un piccolo scl-
vaggìo in uno stato da far pietà: faccia triste,
occhi incavali, calzoni e maglia a brandelli ...
I capelli lunghi e incolù gli scendevano fino
alle ciglia e sopra le orecchie dandogli un
aspetto feroce; ma sotto quelle sembianze
c'era un'anima da redimere col sangue cli
Gesti Cristo, e così fu accolto con grandi ma-
nifestazioni di gioia e di affetto da tutti i sa-
lesiani e giovar i dell'ospizio i quali, trovandosi
in ricreazione, gli si fecero subito attorno a
112
Enrico, l'indictto, sentendo Ja sua lingua, si
rianimò tutto e alla domanda: «Come ti chia-
mi ? o rispose con suoni gutturali qualche cosa
come Jirjente. Qualcuno credette di poter in-
terpretare \\'icente (Vincenzo) e così abbia.mo
incominciato a chiamarlo fino al giorno del
suo battesimo. Venne affidato al nostro bravo
guardarobiere, e dopo due ore comparve in
mezzo ai compagni completamente tntsfor-
mato: un bel paio cli calzoni, camicia nuo,·a,
cintura fiammante, capelli tagliati... Si mise
subito con loro a giuocare, e accettò con rico-
noscenza una medaglietta di Maria Ausilia-
trice che imparò a conoscere come la l\\Iamma
Celeste. Ycdcndolo contento e giulivo tra i
compagni venivano aUa mente le parole che
Gesù pronunzierà nel premiare i suni eletti:
<• Avevo fame e mi deste da mangiare, avevo
sete e mi deste da bere, ero ignudo e mi avete
vestito i>. Quanto debbono incoraggiare i hc-
nefattori delle l\\rìssioni queste di\\·ine parolc!

2.8 Page 18

▲back to top
Amato Padre: come questo indietto e anche perchè tali, prn sentite, più efficaci spm-
in peggiori condizioni ne sono arrivati tanti tualmentc. Nelle case di missione, fest1. par-
altri e ne arrivano spesso. Il Missionario acco- rocchiale; nelle case con giovani interni e
~tie tutti con la stesi;a bontà, perchè sotto le oratoriani, feste alla salesiana, anche fra noi
loro misere spoglie intraveùe la preziosità sempre colla.caratteristica della frequenza più
ddl'anima che costa il Sangue preziosissimo numerosa ai SS. Sacramenti, vero fondament()
di Gesù Cristo, e con vera gioia del cnore della vita cristiana in queste anime buone.
ripete con San Giovanni Bosco: Da mihi tmi-
Le torneranno gradite alcune notizie, che
mas, ccietera tolte. Benediteci pcrchè pogsiamo sono <lestinate, nella nostra intenzione, in at-
dilatare l'opera nostra a beneficio di centinaia
e centinaia di questi cari fanciulli, e credetemi,
pcr tutti,
aff.mo in G. C.
tesa delle disposizioni ùei Superiori, a ùar
forma concreta alle nostre feste centenarie.
I chierici teologi stanno traducendo la vita
di D. Bosco per presentarla in forma totalita-
Sac. GIO\\' A'>~I l\\I. Vrn:-.,;T
1/issù.J11aritJ Salesia110.
Puel'tO .dyac11d10 (Alto Orinoco-\\"enezuela},
20-x11-r9+0.
ria al popolo giapponese. Esauriti: le due edi-
zioni precedenti si sta preparando la nuova
edizione, che si spera venga pubblicata dalla
massima casa editrice di Tokyo. Bravi figliuoli,
che si sforzano di onorare colla penna e colla
stampa, il grande apostolo della penna e della
stampa!
GIAPPONE
Coi teologi poi, anche i chierici filosofi, e i
novizi, nelle riunioni delle compagnie, com-
menteranno a fondo la strenna commemorariYa
Suonate, campane... D . Bosco, ritorna... del centenario della prima Messa di D. Bo$CO,
e più ne faranno nutrimento pratico per la
Rei,.1110 ed amai.mo t1j. D. Rir-aldo11e,
è la festa del Padre!. .. ed anche in Giap-
p me, sia pure in lingua diversa, ne facciamo
risuonare in tutte le nostre case e cappelle le
lodi tradizionali, io unione di spirito coi Su-
NrÌ<>ri, fratelli cd amici lontani... Suonate,
campane, la gloria del Patlre, anche fra noi!
Suonate, campane, suonate a distesa, e segna-
late al grande Impero giapponese l'amico dei
f.111ciulli, l'educatore, il santo! E col ritorno
annuale della sua festa, riman~a sempre più
,·ivo tra noi suoi tigli il
loro formazione religiosa sacerdotale. Daranno
in seguito mano alla puhblicazione degli c\\tti
del Congresso Cl)techistico dell'anno scorso,
e dei fascicoletti di esempi per l'insegnamento
del catcchismn desunti dalla letteratu.n>, storia
scienza e vita giapponese, mentre continuano
ovunque le gare catechistiche.
Per le accademie della festa di D. Bosco si
sono ormai presentati al puhblico scene, boz-
zl.'.lti, comrncdiole d'inc.lolc varia, illustranti
gli episoc.li più belli delh1 vita di D. Bosco
fanciullo e sacerdote; sarnnno editi in uno n
suo spirito che informi
tutta la nostra ,·ita re-
ligiosa e J1 apo:.tolato e
s'innesti nei nostri cari
cooperatori e cooperatrici
giappont·si, cui è affidatò
coi confratelli salesiani
!'(iappom-..si la massima
partt: del futuro sviluppo
della nostra cara Congre-
gazione per la c9nver-
sione ùcllc anime al Cuo-
- re di Gesù.
La cronaca delle nostre
feste è presto fatta. Le
condizioni del momento
non pcnnertono grandi
esteriorità: feste in fa-
miglia dunque, e forse,
- - 'l'ok lo - s. E. l'Arcivesco,·o Mons. Dol patia ai Salesiani nella tes1a di s. G. Bosco.

2.9 Page 19

▲back to top
più fascicoli della collana drammatica diretta
Jal nostro D. Tassinari. È sotto stampa, tra
i volumetti delle letture Cattoliche in giappo-
nese (anno X), t.raùotto dal noslrCJ D. lfarbaro.
il bel traltatello sul sistema preventivo di Don
Bosco elci compianto D. Fascie. I nostri cari
novizi iriapponesi hanno tem1inato la tradu-
zione ckfinitiva delle sante Regole, che escono
in bel fascicolo per ora litografato.
Queste cd altre manifestazioni che sono allo
studio, vogliono dirle, amato Padre, e dire ai
nostri fratelli, allievi e coopl!ratori, che anche
nell'Estremo Oriente ardenti cuori cli figli
vo~liono onorare il Padre, propagarne lo spi-
rito, le massime educative e la devo~iune. II
nome D. Bosco non è più ignorato dal po-
polo cri~tiano giapponese, e i nostri oratoriani
ne divulgano anche i canti t le gesta fra i
non cristiani. mentre la nostra Scuola tipll-
grafica D. Bosco di Tokyo, il B0IIC'tti110 Sede-
siano e la stampa cattolica lo fanno conoscere
con maggior efficie!U'.a di me~zi.
Suonate, campane! Anche sotto un altro
rispetto, suonate a distc~a I Come ho annun-
ciato in precedenti relazioni, è già un fatto
compiuto il passaggio dell'autorità gerarchica
ecclesiastica al clero giapponese: tutti i nuovi
Ordinari giapponesi hanno ra!!g-Ìunto le. loro
sedi, cd in fraterno amplesso le forze cattoli-
che unite lavorano all'avvento del regno eh
Dio in Giappone. Suonate, campane, suonate
a distesa! La Chiesa cattolicn in Ci.appone fa
la sua prima manifestazione al completo con
gerarchi indigeni: il vero genetliaco suo è un
fatlo compiuto. È con santa gioia, che dobbiamo
ricordare l'avvenimento, che dice al mondo i
bei risultati del lavoro missionario per la for-
mazione del clero indigeno, che assicura l'av-
venire della Chiesa in Giappone.
li JT gennaio anche per noi salesi:mi sc~a
una data indimenticabile. Fra lo splendore
della solennità, condecorata dalla -presenza di
S. E. l'Arcivescovo di Tokvo l\\lons. Doi, e i
rappresentanti delle famiglie religiose della
capitale, quattro dei nostri novizi giapponesi
fecero la loro prima professione. Dal cuore di
tutti, insieme alla preghiera del ringraziamento,
saliva al Padre amatissimo il canto: Oh Don
Bosco, ritorna... rimani... •· Ritorna in terra
colle tue grazie... rimani col tuo spirito in noi
c in queste primizie giapponesi.
Preghi per noi tutti, amatissimo Sìg. Don
RicaIclone, e specialmente pel suo aff.mo
i\\lons. Y1::-;cE.'IZO Cn,u+r1
Jliya::alv, 31 gennaio 19+1.
EQUATORE
Notizie telegrafiche.
Amatissimo Plldre,
un saluto cordialissimo dai 50 confratelli,
dai 650 alunni delle nostre scuole elementari
e profossionali e dai 500 ~iovani dell'Oratorio
festivo. La sua lettera dello scorso anno è stata
og~ctto di studio in tutte le conferenze men-
sili e ci ha ispirato la più efficace prepara-
zione al nostro centenario. Grnzie a Dio, le
cose procedono in modo consolante.
Il santuario ha se~rnato il fervore della
pietà eucaristica con 100.000 Comunioni:
somma tutt'alLro che indifferente se si pensa
che attorno a noi svolgono contemporanea-
mente il sacro ministero con ammirubile zelo
religiosi cli prim'ordine, Gesuiti. Rcdl·ntoristi,
Domenicl\\IlÌ, l\\lcrcedari...
Ali'Esposizione A~ricola-lndustriah.!, inau-
gurata dal Presidente c.klla Repnbhlicn e
vari l\\finistri di Stato, la nostra :4cuola Pro-
fessionale ha riportato il primo gran premio
assoluto su tutti i concorrenti; la nostra 8cuola
Airicola, quattro gran pt·l·mi in avicultura,
coniglicultura, suinicultura cd orticultura. 11
nostro gran toro Holstcin fu dichiarato fuori
concorso, campione su 30 concorrenti, alcuni
importati dagli Stati Uniti e dall'.\\rgcntina.
Con Decreto ·Ministeriale del 6 novem-
hrc u. s. è stato pareg~ato il nosLr0 studu1-
tato filosofico, il primo normale privatn ap-
provato dal Governo. [u casa, molto buono
spirito, fervore di pietà e molto cntu!'iasmo
per l'apostoh1to. Si prega, si studia e si la\\'ora
assai. Lei ci benedica, ci scriva qualche buona
parola e mi creda, per tutti, aff.mo in G. C.
CARLO CRESPI, DirrtllJre.
Dal NOTIZIARIO
delle Figlie di M aria Ausiliatrice.
Ora di prova.
Riportiamo qua.ri per i11tern, um:a aggiun-
geroì s11perjlue parole di corr1111mto la più re-
ctnlt lettera della rev. Visilllfrire, rimasta a
di..,·idtrt co11 lt Sorelle, ora sotto il gM.'erw, dei
sm:;a Dio », le aT1sie e le soffern1:r:s proprie
della loro attualt situa:;;i,me.
12 dicembre 19+0.
... Qualche notizi11 <li noi: quelle <li famiglia
sono allo stei-so posto ancora; ma il hworo,

2.10 Page 20

▲back to top
le circostanze e gli avvenimenti che si succe- po' indiretto, date le circostanze in cui ci tro-
dono gli uni agli altrj, hanno cambiato la loro viamo; ma il lavoro ttmile e nascosto non è
vita giornaliera in un continuo martirio. Io meno fecondo, e speriamo che .il buon Dio
sono sovente in mezzo ad esse, e le vedo se- accetterà i nostri sacrifici, e benedirà queste
rene e tranqwlle, pronte a qualunque cosa. care cinesine. Come si sente il cuore straziato
Com'è bello e confortante questo djstacco da nel vedere tante miserie spirituali e materiali,
tutto ciò che è umano, per stringersi sempre senza poter correre in aiuto! Sp1:sso trovan-
più al concreto, a quello che non cambia e domj fuori in città, quasi corro per fuggire
che durerà in eterno!...
dinanzi a ciò che vedo, e alle volte mj par
I bimbi stanno tutti relativamente bene; la proprio di venir meno. Cht: miseria, che sof-
salute non manca, e questo, nelle attuali con- ferenza per i poveri; e che tristezza nel pen-
dizioni, è proprio un miracolo.
sare che non sanno meritare per il Cielo, per-
Quanto è buono... (il Signore)! Al mattino, chè non conoscono il buon Dio, e quindi non
quando ci svegliamo ci fa sempre qualche bel lo amariol
regalo, per darci animo a passar bene la gior- La nostra scuola, per mancanza di locali,
nata, a confortarci e a renderci più forti.
è ridotta alla prima e seconda elementare:
Da noi è già cominciato l'inverno e non anche le bambine pagane hanno mezz'ora di
abbiamo tutto quello che ci abbisogna per istruzione morale-religiosa al giorno, e tutte
un'azienda come la nostra; fa freddo, è rutto sono contente e buone e vengono volentieri;
gelato, e la neve cadendo si agghiaccia subito. continuano pure a venire, chicùt·ndoci di aprire
Anche il vitto fra poco verrà a mancare, come la terza e la quarta, quelle delle altre classi,
dappert1.1tto; nonostante questo e quello che . costrette a recarsi altrove: poverette, non pos-
si prevc_dc, ce ne stiamo tranquille, pcrchc, son.o capire che per fabbricare ci vogliono non
ripeto con gioia, v'è (il Signore) che pensa pochi, ma tanti soldi!
a tutto e ci conduce per mano a traverso L'oratorio festivo non è molto fiorente;
sentieri ripidi e spinosi, affatto nuovi; ma con sono poche le bambine cristiane, però ora
Lui andiamo non solo sicure di non farci del vengono pure le ragazze pap:anc, e vanno an-
male, ma certe ili arrivare alla mèta prefissa. che in chiesa per la Via Crucis - che Mon-
PS. - Mentre stavo pt:r sperure la presente,
ci è stato detto di trovarci lavoro altrove e
di lasciare la casa a! più presto. È un vero,
sentitissimo dolore, perchè dovremo dividerci...
ma lo faremo volentieri, e cercheremo d'ado-
perarci per assisterci vicendevolmente...
signor Vescovo desidera si faccia tutte le do-
meniche - il Rosario, l'istruzione religiosa e
la Benedizione col SS. Sacramento; dopo la
quale è già tempo che ritornino a casa, perchè
qui vien buio molto presto, e non è troppo
sicuro trovarsi a qut:ll'ora fuori di casa. Per
Natale pensiamo e speriamo di far qualche
Dalla Cina.
cosa per renderle più contente: sono così po-
che le sorprese e le sodisfazioni che possono
Da Sha11glwi sono giunte queste noti:rie, che averei
a traverso la lettera di qupl/a rev. Direllrice,
Ogni sabato una ru noi, accompagnata dalla
crediamo possano riuscire di particolare i11teresse. catecrustessa, va a visitare le famiglie cristiane;
Shn11.ghai, 2+ novembre 1940.
si ha così occasione, o con una buona parola
o con una medicina, di fare un po' di bene
... La nostra ottima Madre Visitatrice parti all'anima o al corpQ; e spesso si ha modo di
per Shiuchow il 19 ottobre, e non arrivò a aprire col santo Battesimo le porte del Para-
Canton che il novembre; ma fino ad oggi diso a qualche bambino pagano.
non abbiamo avuto più notizie; e siamo in Nel novi1iato abbiamo sei novizie e due
pensiero giacchè è un viaggio assai difficile e aspiranti, che dànno hoona speranza...
pericoloso in questi tempi. Come lo farà?... In casa regnano sovrane la carità e la po-
Con quali mezzi? In auto? in barca? in por- vertà; ma siamo contentissime, e la mancanza
tantina?... Non sappiamo: lo ha voluto affron- delle cose materiali ci fa sentire le g ioie che
tare eroicamente, sottomettendosi a qualun- devono aver gustato le nostre prime Sorelle di
que sacrjfizio, per recare un po' di consola- 11ornese. Tante volte non c'è neppure un
zione e di aiuto a quelle nostre tanto provate centesimo per pagare il pane o per comperare
Sorelle; il Signore la protegga e le dfa la forza un po' di verdura, e siamo costrette ad andare
e la grazia di portarlo felicemente al termine. in città per la questua. Questo è il sacrificio
Noi qui cerchiamo di lavorare tanto per le più grande... ma il Signore ci fa capire che le
anime che ci attorniano, sebbene in modo un umiliazioni sono necessarie se si vuol acqui-

3 Pages 21-30

▲back to top

3.1 Page 21

▲back to top
st.1.re l'umiltà... Riceviamo tanti rilìuli, perclic
anche qui i tempi sono difficili; però ritorniamo
sempre a casa col necessario per comperare
quanto occorre per due o tre giorni. Alle volte
mi trema il cuore dalla commozione nel con-
statare le prove amorose della divina Provvi-
denza: oh I com'è buono Gesù I...
Ecco il nostro campo d'apostolato; è pic-
colo, però non ci scoraggiamo e procuriamo
di far tutto quello che possiamo per puro
amore, sperando che un giorno altre possano
seminare e racco~liere frutti abbondanti, dove
ora, con la pre,1?h1era c i sacrifici, noi andiamo
preparando il terreno...
Lettera di D. Giulivo ai giovani.
Carissimi,
nel caro mese della .1/ado,ma, il nostro pe11-
.tiero co"e spontaneo alla ,Hanuna celeste, cui
la Chiesa tributa doounque lf1nli omaggi di pietà
Jìliale. Ed io ricorro a Don Bosco per 111/ervorare
la vostra divozione. La prima esorlazi011e ch'egli
rivolse nell'i11a11,gurtm: l'Ospi'JiQ pei giorani più
po'l:eri ed abbandonati a/l'Oratorio, nel 1847, fu
qunla:
<• Un so~tegno grande per voi, figliuoli mjei,
è la divozionc :t :.VIaria SS.ma. Ella vi assicura
che se sarete suoi ilivoti, oltre che colmarvi
di benedizioni in questo mondo, per mezzo
del suo patrocinio avrete il paradiso nell'altra
vita. Siate adunquc intimamente persuasi che
tutte le grazie che voi domanderete a questa
buona Madre, vi saranno concesse, puTchè
non imploriate cosa a vostro danno. E tre
grazie in modo particolare a Lei do,·etc chie-
dere con vive istanz~:
,, r) Di non commettere mai peccati in vita
vostra.
,1 z) Di conservare la santa e preziosa virtù
della purità.
» 3) Di star lontani e fuggire I cattiv· com-
pagni.
» Per ottenere: queste tre grazie recitate ogni
giorno tre Ave 11Jana e<l un Gloria Patri, ripe-
tendo per tre volte la giacubtoria: " Cara Ma-·
dre, \\ 'ergine J\\laria, fate che io salvi l'anima
mia Il *•
-
(1lle111orie Biografiche, vol. 111, pag. 212).
11 6
La pia pratica si conlinua tutt'ora in ogni
Casa salesiana; e gli ex-allievi, che hanno impa-
rato ad apprezzarla, si fanno 11110 scmpofo di
seguirla ogni giomo oi•zmque si tnn,•ano. !'oi,
se 1w11 l'avete ancor fatto, prendete quesiti bella
abitudine e prima di andare a letto recitate le
tre Ave Maria mrttendo le slesse inte,i::::ioni in-
dicale da D. Bosco.
Se poi volete anche u,i esempio recente che vi
spremi a coltivare fervorosamenle la divozione
alla 11ladom1u, eccO'l.·i quanto lza scritto L'Os-
servatore Romano alfa morie di Alfonso Xllf:
<i La Fede, la Pa1rù1, la Famiglw illu111i11a-
ro11u gli ultimi suoi palpiti quaggiù. Recitm:a
con i suoi il santo Rosario. Gli era caro, dicet:a,
di presentarsi a Dio recando mila mww " tanto
tesoro di Ave Maria", Spesso dicn•a: " k qual-
r:he tempo che 11011 preghiamo" e quando, allora,
la sua infermiera, u na spagnola, riprendeva le
·im..•ocaziani: " I·ergine Jfaria pregate per me"
il Re rispo11d/?'l;Ja: " Pregate per la Spagna t•
per me " ... " Se I.a mia vita - ripetè a quelh
che gli augurava110 di vincrre l'assalt.o del male
dopo che ricevette co11 droozione edijictmte il
ma11/o della Vergine del Pilar - se la mia vita
deve essere di qualche utilità pPr la Spagna,
che la ]\\ladre Cl'leste me la conservi; se no, sali•i
l'a11i111a mia che possa lassù pregare per la Spt1-
g11a " ... "Se io muoio, aggiungeva, 11011 muore
Colei che sarà sempre el Pilar della patria ".
>> Gli torngrono alla mente, come 1111 co11forto,
w, viatico l11tto spirituale, i giorni della co1zsa-
crazio11e della Spagna al Sacro Cuore. "L'ho
falla sinuramt:nte, c011 tutlo il cuore, così come
offro adesso la mia vita per il Regno di Cristo
nel mio Pa<:sa ".
»La sua piettì 11011 solo si palesò nella comp,m-
zione det•ola col/ cui accolse i Santi Sacramenft,
ma nei suoi pensieri caritate<co/i di regale gn,li-
le:.za. Quando gli si so1m11ì11islrm•a sempre piu
di frequente l'ossigeno, insisteva: "No, 110; ci
son tanti poveri che non ha11no quest'aiuto: te-
11etelo per i poveri; da~•anti alla morie tulli
gli uomini sono eguaii ".
» Prostrato da/l'agonia, espresse <tncQrt1 1111
muto, 11w ben chiaro desiderio dì baciare il Cro-
cifisso della sua piissnna 'Jtladre, la Regina Ma-
ria Cristina. Glielo posarono sulle labbra. Si
senti nettamente un bacio 'l'ÌgoroS(). Do11 Alfonso
passava in quel!'istante al Signore >l.
Jl[ioi cari, 11011 aggiungo altro per 11011 di/1111- .
garmi. Così si temprano i dh:oti di Maria. Vi
aiuti questa cara divozione a fo,·mar-L'i stcondo
il cuo,·e di Dio.
Vostro aff.mo DON GIULIVO.

3.2 Page 22

▲back to top
Crociata missionaria
Borse complete.
Borsa ANT.'t,JE DEL PURGATOR!O, a cura di
D. Giacomo Bev1lacqua come da clisposìz1one
testamcntarm~
Borsa ABRATE Ll1VD.l E DO,\\IE,YICO, a cura
dei nipoti Conti Castelnuovo di Torazzo.
Bc:1rnà PATER FIAT VOLUNTAS TU.4, a cura
di N. X
Borsa. GESÙ, GWSEPPE, MARl.·1 (6°), a cura
d, ::,;/. X (Saluzzo) e di Maniini Maria.
Bon,'ll EUCARISTICll. J./AAIMA DEL PICCOLO
SERAFINO GUSTAVO BRUNT. a cura del
Sac. Anzini Abbondio - Somm:i prec.: 19.627,25
- Clemenrina Anzini 100 - Flora Nikotainen.
(Scanlc,_) 200 - Lanfranchi V 72,75 - Tot. 20.000
Borse da completare.
Borsa ANIME DEL PURG.-ITORlO 15•) - Som-
ma prec.: 13.780,90 - N. N. 4000 - Frntelli
Tosa 200 - Gilordi G. Botta, .550 - Sciuto .Pro!.
Giuseppe, 10 - Riccanli Aida, 10 - Montagna
Ernestino, 50 - Gallo Rina, 50 - Iloano Paola, 20
- Pr11to Teresa. 100 - Pina Olmo, 100 - Bellomo
Domenico, 30 - Bargogli Vittoria, 20 - Ore5te
Vinte. 10 - Gioachin l\\Iodcsto, 10 - Znmbdli
Ruchele, 1o - Tot.: r9.800,90.
Borsa BALDI DON LUTGT - Somma prec.: 3255
- Foresi Lauro, 10 - Zon~hi-l,<>tti Giuseppe 20
- Tot.: 3.285.
Dorsa BEATA M. AJA.ZZrl.RELLO, a cure del
Sac. Dott. C. B. Calvi - Rnmma prec.: 12.,.186
- l\\lar~hcnta e Santino Rasclli, 1000 - B<.1tt10
Ant.t.-la, 50 - Nicolò Augusta, 30 - Peutero Ma-
ria, 9 - Graziani Luisa, 10 - Cristfani Bartolomeo,
30 - Guglielmini Clotilde, 40 - TM 13.55_:;
Borsu BERRUTI DO.'v PIETRO. a cura del Comm.
Prof. Bemocco Giuo - Sommo prcc : 878,,85 -
N. N., 100 - Tot. 8.881,85.
Dorsa BIANCHI SALVATORE - Homma prec.:
3.800 - Cas,llone Giuditta 500 - Tot. 4.300.
Dorsa BETTINI DOV 11TTTLTO, a cura dr An-
giola Maria Poli Marchesi - ,~ Ver~amcnto, 500.
Borsa BLANDIVO GTOV.4NNT - Somma prec.:
4.245 - N. N., 25 - Blandino Giuseppina 100 -
Blandino l\\'Iaria, 25 - Biondino Picco Anna. :;o -
N N., 50 - Tot. 4.495.
Borsa CELINA Al\\fEGLIO, a cura del Comm.
Luigi Ameglio - Somma prec.: '"·' 10 - Nuovo
versamento, 890 - Tot. 15.000.
Borsa COL0."'180 DON SISTO - Somma prec.:
1.01!5 - Pozzi Francesco, 100 - Tot. , 185
Borsa CALTABI.-INO ROSARIO, a cura di S.
Nicolosi - Somma prec.: 1.500 - Nuovo ver-
s;ln1em:o, 500 - Tot. 2.000.
Borsa DATTA DON STEFAKO - Somma prec.:
1.200 - NuoYo versnmento 1000 - Tnt 2.200.
Borsa DOGLI.1 VI C.-1V. GJUSEPPE, a cura di
Pozzi Francesco - Somma prec.: 7.425,50 -
Ex-/lllievo Remondini, 100 - Poai Francesco,
100 - Tot. 7.625,50.
Borsa DONES DON ANTONIO, a cura dei suoi
ex-allievi - D. Corvino parroco, 100.
llorsa DAL .YECRO MONS. GlOVA.\\'NI, a cura
dtlla Pio Unione per l'Adorazione del SS. Sn-
cnunento, in S. Spirito (Udine) - Somma prcc.:
4.9z;; - i\\fir1isini An~elina, 10 - Fnmiglin Collo,
25 - i\\. l\\., 25 - Collo Rina, 15 - N N. ~o -
Signore S S1,into, 40 - Tot. 5.060
Bors'1 DIVTY;1 PROVVTDENZil (3•) - Somma
prec.: 10 343,50 - Cucchi l\\laria, 30 - Boghone
Frane., 50 - Boine Fiorenza, 20 - Tot. 10.,43.50.
Borsa DON BOSCO EDUCATORE t-1-"') - Somma
prec.: +76<J,70 - Roella Agnese. 20 - Tot.
L. 4.789.70.
Borsa DON BOSCO S.,JLVATE J NOSTRI Fl-
GLl (2•) - Somma préc.: 8.379,50 - Cibrnrio
ì\\hria, 25 - P.:rniAotti Matilde, 10 - Gnlli Rosa, ;;
- Cionta Fresco Caterina , .Vfaria D~ Cnra 50
- Tnt 8.474,_:;0
Borsa DON BOSCO PROTETTORE DEJ G/0-
VANI - Somma prec.: 7.589 - Cibrario Maria,
25 - Coc1to Don Secondo, ro - Tot. 7.62+.
Borsa DURANDO DON CELESTINO, a cura di
un sacerdote torinese suo ex-allievo - Somma
prec.: r 230 - Nuovo vcrsamrnto 100 - Tnt.
1330
Eorsa ETERSO PADRE - ::iornm.1 prec.: 3.975
Li Gotti GiuM1ppin.1, 50 - Tot. 4-025.
Bor~n EUC.-1.RJSTTC.1 DEL PTCCOLO SER/1-
Fl,\\ O G. BRUNf. a cllrtl del Sac. Anzim Ab-
bondio ( 1o"l - Somma prN:.: 9.890,50 - l\\fut-
turcse Erminia. 60 - Sanclemcnte Anna, 100 -
Bruna Bemasconi, 50 - Olimpia Severini Feno-
p;lio, 50 - Viola Lucrn, 1o - Bonardo ì\\laria, 1o -
ReR~e Cima Domenica, s · Cima Gariglio Lucia,
s . La piccola Luciano Cibrano 100 - Silvio
D.lpra, 50 - Murìnnnn Giovannina, 5 - Pebretcllo
Rosn, 5 - N. N 5 - Piccole offerte, 10 - lVlcrcede
G., 200 . Giuseppina Caratti 10 - C. I., 20 -
l\\Iagda Zavattaro 100 - Germani Cornelio, 50 -
Feregutti Amalia 8o - Augusta Bonazzì, 40 -
Gen. V. Zavattaro, ,oo - A. Cremona Costa, 50 -
Ri1a Fabbrini, 105 - ì\\1aria Celeste e Ottavio
Cibrario, 50 - Biondim Maria, 25 - Bianchi Lui-
gia, 25 - Franzolin Silvia 25 - Molinan B. 25 -
T. Carrnndo, 10 - Bcrutti Rosa e piccole offerte,
20 - D. Francesio, 5 - Moriano Giovanna, s -
Cerutti Vittoria. s - Rondello Maria, 5 - Carlotta
Ferrnro, 4,05 - Tot. 11.3 14,55.
Borsa EUCARISTICA DEL P!CCOLO SERA-
FTNO G. BRUNI, in memoria e ;uffrag10 di
Carlo Ghiglione. a cura del Sac. Anzìni Ahhoncl10
- Somma prec.: 1000 - La fiulia Ida, maestra.
2000 - Plebam Remilda, 100 - Sardi E., 500
Giustona G. 200 - Giotto E. 100 ·- Castaldi 1\\1.
400 - Fealero F. 200 - Tot. L. 4500
t
[ 17

3.3 Page 23

▲back to top
Ilol"!n PR 1SS.1TI PIER GIORGIO (:i•) - Smn-
m 1 prcc.: 5.1;:.: S.mwncni \\"1ta e Vmccnza,
~S - Tut. 5.1.p
Uor~n FlìRRA.\\'DO G. D., a cura dcl(h cx-allievi
e cnnpcrntori di Nm.1ru - Snmm" pl'cc.: 13.690
N. K, 700 - 1'01. 1+390.
Bonn F.1SCLE SI<:. DOTT. B.-lRTOLO.l/EO,
n cura dei conìusz, Bice e Luigi Fasc1c Somma
pr<-<;,: 10.010 - :,.;U0\\0 Yt'r<am<'IIIO, .jOOO -
Jot. q.010.
liorsa GHSL', .U,IR!.l rlCSILIATRICH, DOS
BOS<:o (3~) - Som11i.1 prèc.: u 570,lio l\\-L.is-
s,·n1 Dott. Dino, 100 - Tot. 12.670,C,o.
Rorsn G/L BJLF.() I: JU(.'f)\\C/Ll.-lX/0\\ A', n cura
<.Id Doli. C:i"lllhu11, I r.intt-sco - Sun11n:i prcc.:
4 r6o - ~uo,n un:unrnto, 25 - Tot. I.. 4.11!5.
Borsa GLI EDUC /Tf)Rl , I/A J,()R() S1l.\\'TO,
11 curo dèll'ln((. Cnmm. ,\\. Bi.mch1, Pn·s1dcnte
l lnionc Don Bosco fr,1 lnscg11anl1
Somma
prec.: 83q9.55 - 13,•urnni Prof. Andn·a. 10
Tnt. 8.409,55.
llol'l\\a G,IRSERO CJ.'S lRE - :-.n111ma prcc.:
3.895 - Bu1:111111c G1ulio, 100 - "/ot. 3·9'J5•
HurJJ GHSTJLI I \\DUE.I, :i cur.1 <l1 Gentili Er-
ne!lto - Somma pn·c,; +ooo :--uo.-o Yt'n-,1-
nw111<>, 300 - Tot 4.300.
Bor,11 /,. I/()I.O DO.\\ •IGOSTJ \\'O - Summa pr,..c.:
5.?i5 l40,boo Giovanni, 10 Tr,t. I 5,735.
Jlon., l/.lRJA SS. Jll'Sll.l ITRICF. B S. G/0-
V J,\\ \\ I BOSCO, a cura di S. C. R. S. • Pri-
rn,, vcr-;:unento, s.ooo.
Ilor,,1 l•. lSAG.I\\ . 1 \\/()\\8. LUIGI, fl cum delle
Lu~e Sulesiane dcll'Uruguny - ~(1111"111 prt!c.:
IU,o.j,20 - r... rrcro I rn~Mina, IO Tot. li.<n-1,,20.
c:-,11uèl
TESORO SPIRITUALE
Cooperatori che:. ron(t'uali e ct111111111n111, \\1S1-
t:ino uno chiesa o pubblica cappellu (1 Rclht1osi e
k l{t'li,:iiosc, lu loro cuppcl!a privato) e quivi prcuano
scco11do l'inten7tonc del Sommo Pontefice possono
,IC'(IUl~t.lr•
L'l~OLLCl· '-ZA PI. F::--ARIA
1) ~cl ir1orno 1n cui <l,ìnno 1I nome: alla l'w l'11ÌQ111!
dei Ct/(1peratori.
2) 1\\.d niorno 1n cui Jll'r la prima ,·olla si consa-
cr11no ul Sacro Cuore di Gci;ù
:l) Tutlc le volte che r>cr otto i;?iorni continui at-
tendono agh Esercm spirituali.
4) In p,11110 di morti' ~c. co11fes,;at1 c comunÌc.'lti, o
ulmcno contnll, 11wochemnoo di\\"utomcnt.: 1I
Snntis~imo Nonw di Gesù, colla hoo:ca, S!.' po-
tr,mno, od nlrn.,no col cuor"
1) In un fliornn dt·l nwsc a loro sct•l111.
,,,,,,,,_ 2) Il 11ioruo in cui fnnno l'Esnn::io t!.-/111 811011a
3) Il giorno in cui partccipnno alla ('111,ferfU::II 111e11•
sd~ sulcsìana.
:-,;rL \\IESE DI l\\[AGl:CO A:S.Cllli:
- I) Il giorno 3 lnwrtzionr di S,inla Crvc,·.
2) Il 11iorno 8 .\\pp.irizibnc di S. l\\lichclc Are.
3) 11 l(iorno 22 • ,\\~ccnsiune di N. S. G C.
. - 4) li iriomo 24 Fl'~t.l <li l\\Iaria SS. ,\\u,ìliatricc.
-
u8
-M I> e~ a k i
-
Olrl'lt<>rl lii scuola dcliii Pro,·lncia In vl~lrn al lkmin~rin.

3.4 Page 24

▲back to top
NECROLOGIO
Sa l esiani defunti:
B. ll.7. IRIO D. A.\\ T0.\\'/0, sac da "Torino,
t a Snnt',\\nn,1 (H,:p. D1 El Salvador) il JO-\\ 111-11)-¼0
a 76 mm,,
Accolto ndfa !;oc1etì ~alesiana da Don Bo,co
stesso, s, formò nl i:cnuino spirito dt:I Samo t• lo
trasfuse fcdchnc1H•·, come .;\\l,1esLro <lcl{II Ascntt,,
in rami 10lcsiani ch'el!li fom,,'> nella Sp,1w10 e riclla
Repubblica di El Soh·ador dove swibt• 11 suo pn·-
z1oso apostolato coronato dalla :\\Ie,"t d'Oro nel
1Q39. L:1 forno dcllt soe vini, religiose e tmcerdQlah
trasformi, i suo, funerali in un'np,>t<-u,i.
Jl.1RT/'è\\'J I'I\\ ( E \\'7.0, cnad. da Cambiano
(Torino), t a \\'11,dm (Rc:p -\\ri:entina) il 15-P.-l<),!O
(I 82 011111
Pnrtl per la Patu11,1ni.1 colla spcJìzio1w missionn-
ria dt·L 188•) e tr.iscorsc umo In sua vita r.-li11ios11 u,
\\'1edma ,·JificanJo confrattlh e 1?10,an1 colla su.1
um1lti1, collu su.1 ohhcdienza, ,·ul suo ~pinttt <li pit·ti1.
Cch:hr/\\ lu prima messa d, ~uffn1g10 pcr l'ummn sua
il Ye~ç""' diotcsmto S. E. :\\[nn,-. Nicola E,..11,di
che l'a,.:,a avuto ma,·,tm ndla fancìullc-ua.
F0.\\'1A.\\A C,IR.\\rTU.O, coad. da Camc.1111
t (Agrigento), a Turino (Cnsa Cop1ttJ!ure) LI 16-11-
1940 n 72 anni.
La 11im inc7,za illihaia, ,.hocciata in un fervore di
pie1à c><·mplare. i.:li m.:riri, dal S11rnor.: la gr,1zi.1
dl'lla n,c1tzione rdig10,a. E ùi\\'ennc o,1lcsiano per-
fotto secondo lo ~pirito <li Don Bosco. Partì per
I' Arucntina colln ~p.:diziorw m1ss1ona1 in del , 8117
etl alle nnstre scuoi" prolcss11m.,h di Buenos ..\\in·,
e di Ro,.1no d1 S.1nco prestò la su,1 nbilu;i dt
maestro lt·1.mtorc fino nl 19 14, qunnc.lo tornò 111 Ita-
lia colli, st<:ssa ma11s1onc nello Casa-madre e poi
111 qudl., ù1 Samp1crdor.-na. '\\c-1 1927 gh ru affiJnrn
l,1 Clistndi.1 ùclk c:mwn•:rc d1 Dnn llosco e a qu,•s<o
ùd1c:,10 ut-lìc10 ,k-dìtò gli 11ltim1 suoi unni con :.ff:r-
1w,sn dil.11enzn fart.'ndo un \\'ero prezioso nposrnln1n.
ROSSO D. G'll SEPPE, ,ne da 1'.1lauolo \\·cr-
c,-l!t·se (\\'l'rcdh), t Il Roma il 27-1-1<>41 ,1 65 anm.
Cnmtt,·1e forte, volont,1 krrc,1, s1 H·mpri> per
tsmpo 11 quello spirito di ~acrificio che r,·sc pr.-ziosn
11 ,;;u_o apostolato nel ;\\lessico anch.- quando la n-
,·oluzione l'obblii.:i, ., tra, cstirsi per atrcndcre .,Ilo
sah·ez,,1 ddle aninw. Rìcercnto dalla pol,ziu, do,·ett,•
ultìne riluiciar:.i oculi !-irnti Uniti Jm..: comilluò 11
produrarc ìl sacro 1111111,tero ncllt• no~tre p,1rrocchi,·,
'ìnchè, tort\\Jlto in Italia, lo pot~ coronar..: ndla no-
stra C.1<a d, L,ttorin a fo,·orc delle: popoJ.171oni dd-
1'.-\\gro redento.
LIPCSE/ 1!/CI/Hl,E, cuàJ. Ja :.\\1:iriap,ics (L·n-
gheria), t a Bud.1p,-,t (L nghcna) il 17-\\-IIHO a
46 anm
Cooperatori defunti:
t Dutt f'm·. EDO IRDO C 1.1/ER.I, a Torino
il 1-1- u. s. a 81 arma.
Valcnt<• oculistn, prestò per oltre qu:1r.1nt'a11,u
~,•ntuitamente le sue cure ai S:ùesinni, ullc Figlie
Ji :.\\Iaria -\\usiliatnce eù al!li alunni ddla Casa-madre
e dq:li ,1ltri nostri fatituti cìthldini. \\n1ma di tani,
cariti1 ero lo su,1 f,·de ed ìl 1uo offerto a Don Bosco
cui prolcssu., corc.l1ale s1ima e ,cnt'razione.
CQ11tw,1 ERCOLl,Y.4 PR/l'Ll C: l CCl.-1 DI
t l'.-IR.-ll.l.O P01!8TA, a Torino il 10-111-u. ~-
a 70 ,11111i.
Anima eletta, cur,re i:encroso, trnscorse la ~ua
nta ndla pietà, ndl'11more ddla fam1gl1a ,. nell'e•,·r-
ciz10 Jdfo ~ruù eh.: pr0Ji11,l\\'U anche a f,l\\ore ddle
Opere ,alcsianc 11..J Comitnto Centrale delle no,tre
Damc-Patroncsst•, Ln ft:dc la •orrcs.sc• nella luni::,1,
doloro a malama che ht condu se, il pruno giomn
dt:IIJ nmcna ù, S. G1useppt.•, ,h cui era UI\\Otissnna,
al sospimto umplc 1so d1 Cristo.
Cout;- GIACI\\ TO PEl'R,ISO DI l'F.Gl,JO.\\"f:,
t il 7·111 lL s.
D.i molti an111 l<ncntc Conpcr:1turc, prcd1lu~c\\a
n,·lla su,1 c:intÌl 1,· Opere ,.1lc,1anc.
LIDI.I B['(J\\'SJGXO!?E J\\" JJESTAG\\O.
t a \\ ,., t1mi1d1a 11 4-111 u. ,. g 73 a11111.
Dunnn di ,-quisit, :;encunenu rd1111osi, ilivo1ì,-
sima d1 :\\!aria Aus1laatricc e ,li S. G1ovann, Bosco,
ferH"nt,· 111 o~ni upcrn di b,·ne, specialmente a fo-
,·ore Ùt•i po,·cri, ,mprcziosl I.i ~ua , ita coll'eserc1zio
della cant:i e colla cri t1a11.1 ra,,:,cgm1zione nelle
prO\\ e ,. nel!..: so!fcrcnzc.
TERRO \\ '!; DO HE.\\'ICO, t a Tr1110 Vercellese
J'S-111 u. s a '14 inm.
S1 spt'nsc scr<cnumentc come un patri;1rca, dopo
a,·.:r t r,l'Corso I.i su., lunl{ll nta ndl.1 pietà e nd
lavoro, confort:110 dalla spco:i,1lc assistcnzu d1 San
Gio\\'ann, Bosco, di cui t:r3 d"·otissimo, lieto dì
n,·er offerto uno tl,·i suo, di,·c, foili. Don Luigi, alla
Socic11'1 S.ilesiana, e due su, liad1e alt' Istituto delle
Fi1d1.- d1 \\fari11 .\\u,ilt.,rricc.
I 17/ERO G IRl,0, t M Rivoli il 7-m u. s.
a 87 anni.
Cugmo 111 lcr✓.o 11rado ""n :"llarum.1 :.\\lari:h.:rita,
visse d1 lu,oro e d1 sacntic10 educando .:risn:mn-
m.:nk i suoi 8 fi~li, c pr,•stll per 1:t anni le sue
cur..: con amore c cr,mpt:tcm,,1, a fi.111co del tì,.-lr,l
Don C,u,cppc .,11., sist'-'Jllàl1011c ddl.1 nostra ~cuoia
Aeran.1 d1 Lornbmisco.
GOJJIJER CIO i' I Y\\./, I n fmcr ITrcmnJ il
2.S-1 u s. a 76 anni.
Cattolico fervente fon,• 11< Il.- pr,l\\ e, r.1sst'l.'lUth.l
nelle sofferenze, s, ppe edu1;11r, cn,t1an,11ncntc i ~uoi
h~laoli e m<!ritnrs1 dal 8ii:non J., ,~cn:1.im1c Ji uno
ù1 e~~• alla Sncil·ta Salcsinn,1.
.\\01..-lGLJO f'/J-;TRO, t a :S:n"' il 1.H u. s.
a 64 :m111.
P,1drc di dieci tigli, scp1lc dar 1nm l'cs,•mi•io di
una 11t11 lUtficnntc eh~ f:I\\ uri la ,·ocuzio11l' di uno di
e~si alla '>ortetà S,1Jc,iana •· ù1 un J.ltro alla Trapp.1,
COU ">SI IS.Sl .\\'T, 1, t II Casars.1 (l.:dinct
ti :!O-li U. S,
Don111t profonJanwntc cristiana, maJ,\\' esemplare
d1 dod1~1 figli, seppe educarlr co"ì bcrw nlla pittÌl
cd all'nmor di Dio che quattro furono chiamati , I
sncerdo.l10 cd nll'npostohito missionario nella Sn-
cietà S,ilcsiana cd uno fii:ilin all'Istituto delle F11:il11,
di :.\\ [ari.i .\\u,,iliatrice.
-

3.5 Page 25

▲back to top
Altri Cooperatori defunti:
Amdotti Guido, Ft1/mz:t1 (Alcs,;:mùrfa) - \\n1d1ini
Csn. Giuseppe, Pire11;;,: - i\\n-i~o :.\\laria, urw (Como)
- A&1nri C:atcrina, llugmnn - Auc.lcro A111zclina, ,'11011-
l11fr11r:ltt! {.-\\o~ta) - llal<lucci Can. Frnnct-:aco, S. .9,,_
n-r,110 .Uarrlte (ì\\foct-rata) - Tiaronc,-lli Luie,, Se-
s1h111 (,\\re7,7,o) - Jhttdlt Giovanni. Sm·i1111 (Pesaro)
- B,rsc-.lin Caterina, Ptur<IJ!"" (Cuneo) - Bcrtolo-
mt·a F<>rneris Maria, Bo.<rr,nun (Tonno) - Uic~lro
Pclaicitt n,<l. flarbcris. Mone.ti~lin (Cun.,o) - Borclfa
:\\m~elica, Cunrl(llt! (Aosta) - BM.zone l\\far~ht·rita,
Torino - Brraoni Oncn,ia, Portoeif'i1a11m·a ()la-
n·rntu} - Uroccardn Guido, .W11ro:;,:<1nr1 (Cuneo) -
( ah•l!:m Bdlotti :\\lana. Sommo (Cremona) - Cal-
i,jnn Caudl!l1zio, Rimel/t1 (Vcrcc•lli) - Cangi I.ortnzn,
Jlr,nie,e (Akssandrn,) - Canetn1 D. G1u~cppe, Ha-
1·n;:t1::z11 (Bologna) - Cannla L'arolim,, Caf)ri110 (\\'c-
rnna) - C~rllno ~,cola, R1pi1el/" (Ch1e1i) - Ca.~tt-lli
Pu:1ro, l 'r11egmm 11!( (Varcs.,) - Ca,·nlkro l\\Inri:1,
C,ilusn (,\\:osta) - Canini GiuseppL S .•\\lartinu ..Jr-
1:i11e (B!)logna) - Cecchini Fcl11{iOtt1 ì\\latld,ilcna,
UrlJC1ma (l'esrtro) - ChasMrnr Antonio, Aiw (..\\ost.l) -
Chj11Ji Bortolo, E1i<,!,, (Brcscin) - Cicchllti D. GIU-
s.cppe. i!m1teta11r1> (Forlì) - Colangl'ln Fmnccsco,
T1Jri110 - Colombo .\\lc~san<lro. Rm,rate Brìaw::a
(;\\J,lano) - Colombo D Culo. r•et111~ir, (l\\lilanol -
Cr,n~onn, Fmnccsco, 1',,nm J'lsrJIII (Bcrq,u11n) -
Conti l\\l11gn1 Alz1rn, ,\\li/mm - Corana Giacomo,
T"ìT/11rnn1ill (.\\lcss.l - Cosi Salv~turc, S. Eu/inmn
TJel!a Teme (Brc~cial - Costabdlc, Dosolino, i'ffM<I
. lr!fellli11a (Tori,,ol - Crc,tler Gètlcnnc, Jl11nr1wt·e
(..\\mta1 - Cristinù l go. Rmna - Croceo l\\farù1 Luisa,
Cliiun1ri (Gcno\\'a) - Curino Giu~eppc, Cnsufiuo
(~'"·•ml - De '\\forfo J\\larghl·ritu, Ende (Cuneo) -
D,maricr Am.broe10, . l,·1.<I! (AosUl) - D' h:inazio Cm-
' amni, Bor_11J Cr1fl<'/f1!.r1/r, (Ric:11) - Fcligiorti '\\l:ldùo-
lrna, [i,hanin (Pesaro) - Fehni l'idro, Brm ar?fiq
D'/.,en (Urcscial - Fcnocchi R.,ffaele, Gr/111./,,l,1 f";11i-
11n.!1 (l\\la~s,1 C;irr.l - Forte Franc~-sco, Poprre,uro
(Udmc) - Galloni Yin~inro, 1h,mrl/r, (l'avia) - Chi-
skni Gi0\\anni1111, C11prùw Ber,:. (Ucr1::11no) - Gua-
sco ..\\lalldal.,nu, Frassi11e/fn Po (.·\\l,:ss.) - GucrrN.1
D . ~unz10, .1.frirea/e (Cat.'lnia) - lni1!0 l\\l.1~canno,
r,gnale .11,/m,j (Alet,s.) - lnvernin1 Domenica, Crc-
me11n (Como/ - Lonza Giuseppe, ,llcarn Li F11,·i
(;:\\kssinol - .:'t.lariotti Gio\\'anni, Snrn111111 (\\'arese) -
Mih!~i Cnrmclinn, Rliltrnl,e/lr, (B..-r1,1arno) - ì\\lanzo
C:hiarirra. Lecre - 1\\ lariconti Attilio, [..ndi (\\.1 ilano) -
l\\ la~sn Cnp. Pmsp,m1, Cm11ngli (Genoval - l\\.fauri
Pasquale, Cor,11, Hrh,m:11 (:\\lil:mo) - J\\Ierli D. B,·-
nc,·cnto, Pontetitlrmf' (Pnlcenz.il - l\\lorcttn (11acomn
Villt1 Tirmm (Somlrio) - '.\\,i1 aglio Pietro, X,rt·e (8rc-
!'Ct11) - Pa1·1 Agn~"'"· Roma - Para Bnrwlomeo, Ca-
•ti1t!tolt' (Cum:o} • P,namlln Gino, .\\li/mm - Pcla1,za
Lucia, C'ùwt·o (Turino) - Pintus Consolmn. /:/mar
(Cagliari) - J>olhn, :\\l Onovia, C11vr,:111' (Ao,t,1) -
Pollrom,ri Gi1>vann1, Smldmnle (Pa\\·i:tl - Ponzc1111
Tcn-iia, r ·1..,11lmgr1 (TnrìnnJ - Prato Euic(Cllb, C,wì-
.ttlione Ghitn·. (Genm·a) - Rnn•ra Delfi11,1. B,ntrQ
(S-.iHma) - Rondo Lu<.:ia, ,llilmlf1 - Ro~si L'lur,1,
Xop,,/1 - Saporito ..\\ngehna. Palemw - Snrd1 PoMi.:io
Clarn. S. Da111ittllfJ d'.hli (Asti) - Sciorini Catt'nno,
Rra-::c:m11 (S\\izura Tic.\\ - Simco11c Carln, Ga,,111
(LiUt>l'ia) - Sorma11i l\\laria, \\111:ttra - Tonon D. \\n-
nihule. Ptot·e di Saccn (l'alfo,·a) - Tnwerso Catcnm1,
·m,· Fmuaro ( \\k,-_'\\andria) - Trucco Lu,~a. f S S,·-
bnstumo (lmpcria) - L:J;1m Siln~. Cestttn (Forll) •
\\'alc-ntini Pa\\,m Anna, Sprui11nri (TTL"-"ÌS(l) - Val-
Imi Pia. Lucca - \\'11lsc:cch1 :',luri:i. Tn,1r, d' Tu,ln
(Jkrll:amo) - Vnnctti .Amhrugin, C'arai, J,111n (V:i-
c,,s,,,z,, res~I - Yillnni Fmrwcsco. G11m:::anr, (Pa, ia) - \\ 'il-
lnt'1 Sc,·crina,
(A,rt1) • Vi, iani E.li-:abctm,
Srw:rzmw (L~1cc.1) - Vuillcrmin Giu"·ppe-. B11H!'llll'
(.\\osta) - Znndln D. Ai.:o,-tmn <.:roc,lìsso. Cnm{ln·
moli,u, (Tn•\\'i,.o).
'
CONDIZIONI
per essere iscritti alla Pia Unione dci Cooperatori e delle Cooperatrici Salaiane
e per ricevere jl "BoUectino Salesiano''.
RtcorduimtJ ,-lte ~r etleTI' <"oof'era/nri S,duima
w,11 /11utfl he11ejicr1rt' i11 11ua{1111q11r 111nd1J lt! Op,·rc· o
Jr .1!ts<wm Solumru; ma oru11·r• n•ere 11/tJcl(l/mrnre
i1rri11i m·l/'~lenro tifi <:r1t1f,rr11t1tri. Sr,/o ro<1 •i p,,.,.
mm, fl"dcr, 1 Jurnri spirituali cul/UHi tfn//11 l.hiesa
<1//11 F,1111111/ir, Saf.,,i1111,1.
Ll-. CO'\\DlZIO~l ~n'\\.O:
st:coliu1 e l-.; r.:on1unit~1 n.:l1gio~e;-, b,tituu ,,J ~t:-.--0Ciil-
zio11i, l)t~ 1nczzo dei rispc-lli\\J ~cnitorr u supcnon.
All'alt<> d1!ll'iscri1-.i<1nl', h S1>ci,•ta Salei.ian,1 imht
il Diplmna I e<~ulwm·11w.
<.:111 pcrtunlo 1.lt.•~id,,ra ts<:rin,n;i tra i C1>t1pernluri
Salesi.mì - ric<'v.:r,· il /Jo!lrHmo S<lleswno - a,crc
ch1>1rimcn1i cirl'.'a I.· Op~re di ()on Bn,co - i1wmrc.:
offerte rn loro ian,rc - ,ivoh:a wl
1. Eti, nt1n minore di 16 anni.
2. Godere huona ripuc.,ziont: rehgio:;a e civile.
J. 1.:.s,;re m Jm><io di prnmuO\\cn:, o per si- o
p,r mezzo di ahri. con prc~h1t•r,;, offerti· o la\\·on,
I,· ! >pt re o le :\\l,s.~mn, ddla Soc1ttà Salesiana.
l.'Cnionc non k'1!a alcuno 111 coscit:nz,t, e 1100
impnnt nc~,u1111 41101..1 d'1,;crnw,ne, n.: c1intrihuti
pcrioJ1ci; pcrcii.> , i poS$<1no partec1p~re le fami!llic
Rm<ITI \\[,\\1;c;10R1 UEIJ..\\ :,;m Wf.\\ :-.ALl>IA'\\:.\\ -
Vv. CoTiou,oo, '.\\ 32 To111-io ( •O'I), :ifl('cifica11dn
b.:nc nome e indiriuo.
NB. Il BOLLETTINO SALESIANO sl Invia gratui,,
tamente al Cooperatori ed alle Cooperatrici, Non è
un pe.rlodico ad abbonamento; ma rorgan• uff>
clatc della Pia Ua~ Ben voleaderi •l manda
anche itt omaggio a chJ sJ lnteres- d.eJJe Ope.re e
delle M1ssioni di S. Giovannl Bo!Jc:o, sensa estcere
alcuna <JU01a. 8aHa rich.ie.derlo aUa Dlre:done Ge•
neratc.
- 120
C.:on pcm:tC!>.so dcll'Autorita E<'clesaiastica. - Tip. S. E. I., Corso Regin3 Margherita, 176.
Di.rettore rt!Sponsabile: D. G U I O O F.\\ V I N I Vi> Conolongo, 32 - Tarino 109.