Bollettino_Salesiano_194101


Bollettino_Salesiano_194101

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1.1 Page 1

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Eùiz1ont:! rii.lotta S-C;condo le prbcriztonl mi.n.JsturiaU.
Anno LXY • n. 1 • l'ubbllcazionc mensile
J:O GENNAIO 19,}l•XlX
Spc.d.iz. In :ibbonamcnco postale • Grup-pù 3'

1.2 Page 2

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PERIODICO J\\IEN-
SILE l'ER I COO-
l'UiATOIU 01:;LLI::
Ol'Y.RJ; i,; .\\Hi>SIONI
nr ~. Gto. unsco
BOllE ~r~r,~10
Si\\lESl>\\~JO
An1111 LXV • N. 1
GENNAIO
19 ,t 1 X I X
SOMMARIO: Il IV Suc,c:e!llloro di S. Olovann l 80.co al Coopera1orl o Alle Coopcra1rlc:I Sal.,,,lana•• In famiglia:
ltallA, Nlouacua, J>orù • Dal "Nollt.larlo delle l'h1lte di Maria AWllllalrlce" • Avann.• I.a pre,hlerA dal P•pa.•
Due COiie a f)(l»lt1, • Dalle nlllllrc Missioni: Cinu, Olappono. • Lelletra di Oon Olullvo nl 1iovanl.
l'rulll della Croc:ta111 Clilechllllca.• CrooJ,1111 ml1>9lonarla•• Tesoro aplrlluale.• NHrol!111l0.
Condlilonl per H•ero h,crlttl all'Unione del Cooperatori Salesiani.
Il IV Successore di San Giovanni Bosco
ai Cooperatori e alle Coope ratrici S a lesiane.
Benemeriti Coopi!ratori
e Benemerite Cooperatrici,
penso che ,·oi vi attendiate da mc in
questa lettera circolare copiose notizie in-
torno alle nostre Opere e specialmente alle
nostre l\\Tissioni. Questo vostro desiderio
è una nuova prova del vostro à.mOre verso
di S. Giovanni Roseo e noi ve nt: siamo pro-
fondamen te grati. D'altrondt: l'aspirazione
vostra ci dice pure che Yoi avete in tuite
le straordinarie difficoltà create alle Opere
e alle l\\Iissioni salesiane dalle anormali
circostanze in cui son venute a trovarsi
tante nazioni; ed ìl vostro cuore divide con
noi le ansie e le trepidazioni sulla loro si-
tuazione e sul loro funzionamento.
Oh, io vorrei hen darvi i più minuti par-
ticolari! Ma voi comprendete che non è
cosa facile.
Le condizioni attuali hanno reso oltre-
modo difficili, ed in molti casi impossibili,
le comunicazioni. Questo fatto, mentre co-
stituisce una delle nostre maggiori pene,
ci mette al tempo stesso ncU'imp()ssibilità
di potervi dare un adeguato ragguaglio di
([Uellc Opere e Missioni che voi aYete fatto
s,Jrgerc e continuate a sostcllerc colla \\·o-
stra carita. Posso din·i pcrè> che, con l'aiuto
di Dio e col vostro concorso, sinmo nu-
sciti à sostenerne la maggior parte e i-
lupparne non poche.
Anche dove è passata la distruzione, Sa-
lesiani e Figlie di l\\laria Ausiliatrice hanno
ripreso daccapo con coràggio, con pazienza,
con nuova fi<lucin ed ammirabile spirito
di sacrificio.
La vosLru generosità poi ci ha permesso
di accogliere un ma~~ior numero di orfani
e di derelitti e di alle, iare molte sventure.
Tutte le nostre :Vl issioni continuano a sus-
sistere ed a svolgere l'opera loro - per
forza di cose in certi casi ridotta - a mezzo
dei Catechisti indigeni.
P urtroppo non mancano i. morti e i fe-
riti tra i nostri numerosissimi confratelli
chiamati a compiere il loro do,·cre sui di-
versi fronti. AItri trovansi lontani dalle
loro case pcrchè internati o prigionieri. Le
notizie forzatamente incomplete mi im-
pediscono di presentai-vi una statistica an-
che solo approssimativa.
Ci sono motivo di grande conforto le
notizie dei nostri cappellani, impegnati in
gran numero nelle varie nm1ioni in guerra,
i quali hanno trovato le più eroiche dispo-
sizioni morali fra le truppe ed hanno fatto
e contimtano a fare un gran bene spiri-
tuale.
Appena mi verrà tlnto e.li conoscere altre
11olizie mi fi'rÒ un doVL're di co111unicar-
vele.
Frattanto permettete ch'io v'i1witi ad
accrescere il fl·rvore delle comuni preghiere
I

1.3 Page 3

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Casu:lnuo~o Don 111>..,o-Morialdo. • L'imponen1<• mole, dd nuovo Js1l1u10 "8<:manll•S,mcrla"
prt-'O la casella natia d~I S.1n10.
per affrettare <lai Signore l'alba <li quel
giorno auspicato in cui I popoli, riaffra-
tellati nell'amore, sulle basi della giustiz-i:t,
possano riprendere con fiducia la , ia delle
mutue relazioni di comprensione, di cor-
dialità e di armonia, che assicurino la tran-
quillità dell'ordine e la prosperità.
È questa la continua preoccupazione,
l'as..--illo più ardente del cuorn ~rande del
Santo Padre Pio X.I I, ché non cessa dal
pregare e dall'esortare t11tti ad innalzare
suppliche al Ciclo per ottenere l'inestima-
bile dono cht! è nelle aspirazioni di tutti.
Ed ora, a conforto della Yostra fede e
dcll.1 \\"Ostra gcnc:rosa cooperazione, godo
di potervi presentare l'elenco delle nuove
Opere che la hon_tà infinita di Dio ci ha
concesso di f.1r sorgere anche in quc:;t'anno,
nonostante le clifficoltà dei tempi.
N uove fondazioni.
Sale s ian i :
ln1.u: a MfJriold'J (Rccchi) ahhiam potuto
iniziare i corsi profos...,ionali ncll'mlponente
Jstituto «Bcrnardi-Semcrin » presso la casn na-
tia del nostro s:mto Fondatore; a Nm:i Ligure
abbiamo aperto un :\\sp1ranùato missionario;
a 'l'r.,rino, è ~rto un grandioso Oratorio fc-
stivo presso il futuro Tstiruto lntcrnazionalc
faioardo :\\gnelli 1; o Uwifredrmia ci fu atli-
tlata una Parrocchia con Oratorio quotidi:1110;
a Riesi (Caltanissetta) fummo invit:ni ad assu-
mere due Parrocchie con Oratorio quotidiano
e Scuole.
BoE.\\IIA: una nuova Casa a Pardubice.
Juco:i1!\\\\'L\\: un Pensionato e un Convitto
e Do11ji \\filwljac.
SLO\\,\\CClllA: un Istituto a .lf,dwlovce.
SPAG:>;.\\: 11n Collt,gio con Scuole primarie,
Sl·con<laric e professionali a Bt1rul/011a-lforta.
S1 è già po.sta la prima pietra eh un Oratorio
festivo con Scuole professionali a B11rria11a
t·d a Sar<1go::za.
L'xc11nuA: Parrocchia ed Orfanotrofio a
Bor.<0d11adiì.wl.
CINA: una Parrocchia dedicata n '\\Jaria Au-
siliatrice a Slwng/u,, ( 'Jwpei.
BUl.\\lA'-1 \\; una Parrocchia cJ Ospizio a
,1fcmdalay.
1:-,.;ou: Santuario l\\lnria Ausiliatrice, Scuole
elementari e medie, e :\\fo,sionc a Jl/ariampur.
l'nAIL \\l';O: Oratorio quott<liano e dli~·sa
puhb\\ica ,l Bangkok.
BRASlLF: un Aspiranuato con Oratorio fe-
sti\\'o a S. J,>ào dr/ Ury (:\\Iinas Gerais); un
2

1.4 Page 4

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,
rorlno. - L'Ora1orio "Edoardo A~ndll ".
Esternato con l\\Iissione e Scuole a Pari Ca-
choeira; Ginnasio, Parrocchia Oratorio fe-
stivo a A11napolis; Ginnasio «Dom Helvecion,
convitto, semiconvitto, esternato a Ponte Nova
(Minas Gerais); Studentato filosofico ed Ora-
torio festivo a Sw1 Paolo-Ypiranga; Oratorio
festivo ad Ara.'l:à {Minas Gcrais).
GuATE:\\T,\\.l.A: Parrocchia e Oratorio quoti-
diano a San Pedro Care/là.
Coto:vrntA: un Oratorio festivo a Cartagena.
AosTRALJ,\\: Oratorio quotidiano e Dopo-
scuola a lfrlboume.
Novi Ligure. • IS1iluto per Aspir.lntl missionari.
--- 3

1.5 Page 5

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Figlie di Ma·ia Ausiliatrice:
Proposte del 1941.
In ITALIA: a Legnano (Parrocchia S. Dome-
rnenico); a Valca,wle (Bergamo) con Scuola
Materna e di lavoro, Dopo-scuola, Oratorio
festivo, Catechismi e opere parrocchiali a Tra-
date (Varese) con Oratorio festivo, Associa-
ciazioni Catt. fornm., Catechismi e opere par-
rocchiali; a Campoligure (Genova) con Oratorio
festivo, Dopo-scunla, Laboratorio e Pensionato
estivo per signore e signorine; a Lombriasco
(Torino) e a Bollengo (Aosta) assunsero la dire-
zione della cudna e l!Uan.laroba delle locali
Case Salesiane.
·
);ella SLOVA.CC'UL\\: aprirono la loro prima
Casa a Trnmw, assumendosi la dir~-ziont• della
cucina e guardaroba <lei Salesiani.
X ella Jucos1 .AVlA: a Spii!, con le stesse
man ioni presso l'lstiluw ~alcsiano • 11,m
Paolo,1.
Nella CoLo,rnrA: a El Retiro con Scuole Co-
muru1li, Oratorio fo:-tivo e catechismi parroc-
chiali.
s,,·r, .Negli
U1'.JTI: a E/lwmd City (Pc) as-
sunsero, nc,;lla parrocchia it~liana, la diro.ionc
ùdlc Opere sociali parrocchiali, Oratori{) fe-
stivo, visite alle famiglie italiane.
Avevamo atteso con tanto desiderio l'ini-
.zio del Centenario dell'Opera dì Don Bosco,
e ci eravamo disposti a celebrarlo con un
programma di festeggiamenti e di inaugu-
razione di nuove opere, che sarebbe tor-
nato indubbiamente caro a Dio ed al nostro
santo Fondatore, graditissimo a voi tutti
e di grande vantaggio alle anime. Ma le
circostanze attuali non ci permettono di
attuarlo. Ne facciamo volentieri sacrificio
al Signore per ottenere le grazie che so-
spiriamo. Confidiamo che tornerà presto
il sereno e ci verrà concesso di svolgerlo
anche più ampio e solenne.
Col Centenario dell'inizio dell'Opera sa-
lesiana, coincide anche il Centenario del-
l'Ordinazione Sacerdotale e della Prima
\\lessa di S. Giovanni Bosco.
ltnzi lo previene di qualche mese, per-
chè voi sapete che Don Bosco fu ordinato
sacerdote il 5 giugno 18,.p , cdebrò la sua
Prima Messa il giorno 6 e cominciò l'Opera
sua 1'8 dicembre s<.'guente. Il miglior modo
di commemorare il Cemenario dell'Ordi-
nazione sacerdotalè e della Prima :\\lessa
\\
_ , - J,'Orntor,Q ,Snl€sùmo - li .Re1tor l\\.iau;ore Ira f giovani dell"Ora1orio di Boreo San Pnolo (Tor.no).
4

1.6 Page 6

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di Don Bosco mi parve quello di accrescere
la venerazione pel Sacerdozio cattolico e
lo zelo nel favorire le vocazioni ecclesia-
stiche. Perciò ho dato come Strmna, se-
condo le tradizioni del nostro Santo, aj
Salesiani, alle Figlie di Maria Ausiliatrice,
agli allievi ed ex-allievi; questa: Onoriamo
il Sacerdozio cattolico f acendo11e conoscere
le grandezze e f omenta11do ron zelo le vora-
zioni sacerdotali. Invito anche voi a prati-
carla, persuaso non solo di farvi cosa gra-
dita, ma sommamente utile alle anime vostre
ed al bene della Chiesa. La stima del Sa-
cerdczio c.attolico, forse troppo ancora in-
compreso, porta naturalmente a far te-
soro della sua altissima missione: quindi
ad informare la vita ai suoi santi insegna-
menti; a frequentare le sacre funzioni
cd i Sacramenti ed a trame fervore di
fede e di pietà cristiana; ad assistere
divotamentc alla Santa l\\Iessa e ad ap-
prezzare il valore del di,·in Sacrifizio;
a desiderare l'incremento delle vocazioni
sacerdotali e ad adoperarsi con zelo alla
I ro cura: il che è esplicitamente pro-
posto al vostro zelo nel capo IV, art. 2
del vostro Regolamento. D'altronde ono-
rare il sacerdozio cattolico e fomentarne
le vocazioni è contribuire all'incremento
della pubblica moralità e al benessere dei
popoli. Quanto edifica e commuove incon-
trare tanti buoni cristiani, studenti, ope-
rai, contadini, professionisti, uomini di
s;ienza e militari, che salutano e<l onorano
e 1n deferente stima il sacerdote! Talvolta
poi non sono solo i bambini ma anche gli
adulti che gli rh olgono il saluto cristiano:
Sia lodato Gesù Cristo.
L'anno centenario della Ordinazione sa-
cerdotale dj Don Bosco risusciti in tutti
questo senso soprannaturale <li rispétto e
venerazione ,·erso il sacerdozio cattolico e
ci stimoli atl una più generosa corrispon-
denza alla cura pastorale che s,olgono at-
torno alle anime nostre il \\'icario di Cristo,
i \\"t:scovi, i Parroci, e in generale tutti i
Sacerdoli.
Prima di conchiudere, pem1ettctcmi che
v'inviti, nonostante le difficoltà dei tempi,
a continuarci la vostra carità, specialmente:
1) per sostenere le ,•arie Opere e Mis-
sioni;
2) per ultimare i lavori <lei Santua-
rio-basilica d, i\\laria Ausiliatrice. l\\lanca
ancora la decorazione di parte del soffitto
delle cappelle e delle tribune, e il rin-
no\\"amento della facciata. 8i sta pure met-
tendo a posto il poderoso modernissimo
organo. Ognuno faccia volentieri quanto
gli è possibile per completare il nostro
omaggio alla Ycrgine .\\usiliatrice ed a
S. Giovanni Bosco.
E la Vergine AusiJiatrice, con,8. Giovanni
Ilosco e la Beata l\\lazzaréllo, ci ottcr-ri1
<lai Signore quelle grazie e benedizioni
di cui abbiamo tanto bisogno, e ch'io au-
guro di gran cuort' a voi e alle vostre fami-
glie, all'inizio dt:1 nuoHi anno, mentre vi
assicuro la più \\in gr.1titudinc e le più fcr-
vidt! preghiere dei 8aJe:;iani, delle Figlie di
Maria Ausiliatrice e della gioventì1 alle loro
cure affidata, secondo le vostre intenzioni,
Credetemi sempre, con profonda ri-
conoscenza
vostro ohhl.mo sen·o in G. C.
SAc. PIETRO RIC.\\LDONE
Retto, Maggiore.
Torin,,, 2+ dicembre 19+0.
CONFERENZA SALESIANA - Ricordiamo ai RR. Signori
Direttori Diocesani e Decurioni la Conferenza Salesiana
prescritta dal Regolarnento in occasione d2/la F2sta di
San Francesco di Sales.
-5-

1.7 Page 7

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IN FAMIGLIA
ITALIA - Torino - L'alba del Cente-
nario dell'Opera di Don Bosco.
L'alba del Centenario dell'Opera di Dùn
Bosco, 8 dicembre u. s., ancbbc dovuto sor-
gere tra m<lnifestazioni di feste degne della
gloriosa data. :'.\\la le circost,mze ha11110 invece
consigliato raccoglimento e ferrnre di pre-
ghiere.
T1 mistero dcll'Tmm .:col:tta ha quindi rac-
colto i.mpcriori ed alunni della Casa-madre
e degli altri Istituti ed Oratori ad una più
intima rievocazione della , oc,1zione Jcl S;rnto
a quell'apostolato cui fu deciso uflìcialmente
proprio nel giorno della fosta dell' Immaco-
latn r8-1-1. All'Orato1-io, tenne la commemo-
Bdndisl. - L'Ecc. Do n ai grad isce l"omaggio
razione il nostro Grand'Utf. Prof. Don An-
de l volume " La vita di Don Bosco".
tonio Fasulo il quale ilJustrò con proicz..,ni
luminose specialmente il meraviglioso svi- Brindisi - La visita d el M inistro d ell ' Edu-
luppo del sopra1111aturale nell'Opera d i Don
c azione N azionale all'I stituto Salesiano.
Bosco.
Alunni artigiani e studenti, dopo aver Kel giorno dell'inaugurazione ciel n uovo anno
santificato la giornata con Comunione gene- scola::,tit·o, 16 ottobre u. s., il '\\Iinistro Jell'Edu-
rale e con solenni funzioni nella Basilica <li cazione Nazionale, Ecc. Bottai, onorando della
1\\Iaria Ausiliatrice, la coronarono con una riu- sua ambita presenza la città di Brindisi, si
'lcitissima accademia music11-letteraria nel sa- e compiaciuto d i visitare, accompagnato da
lone-teatro, chiusa dalla p,1rnla dcn'Economo numerose autorità cittadine il nostro nuovis-
Generale Dott. D. Fedele Giraudi.
simo I stituto. Accolto dal prof. D . Di S ilvestro,
dai professori e da-
gli alunni schierati
sotto l'ampio por-
ticato, il l\\linistro
gradì l'omaggio dei
Salesiani e dei hal-
t.l i g iovani; poi per-
corse h 1tto l' Isti-
tuto lodando la
costruzione tipica-
mente moderna, e
soffcnnandosi, no-
nostante la poca
<li~ ponih iI idi
t\\.·mpo, alquanto
a<l ammirare :rn-
chc l' interno della
splendida chiesa a.
tre navate, che si
aderge maestosa,
nelle sue semplici
e slanciate linee ar-
chitet tonich c, or-
Bcla cUsl. L'Ecc. B:>ttai. M in i.Stro d el1 ' Educ az io ne NazionaJe ,
-6-
ali' Istituto S alesltmo.
11ata di pregevoli
figurazioni sacre.

1.8 Page 8

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~aputu c11.: tuno l'1ns1.:mc <lLi l,lll int:,tli è
dovuto ull, generosa munificenza della insì~ne
benefattrice Contt•ssina Grazia Bai ;amo, la
quale, in vii1u ùcgli ulteriori t.viluppi dd-
l'opera da lei voluta, ha in mente anche di
procedere nll'nmpliamemo delle Ct>:'ìtrurinni,
l'Eccellenza Bottai t·sprel>-~ per lei l'alto ap-
prezzamento del Gi-.vnno.
?\\el congcdan.i, il \\linistro si congrntulb
per l'efficienza dcli' btituto, cd accettò l'o-
maggio del v1>lume dc /,,, Vilt1 di Don Bosco
nella vistosa e rkcu edi-:ionc di D. Ceria,
uuspicando i migliori risultati nello avolgimento
della mi:.sione educativa che i li~li di Don Bo-
!lCO vanno operando fra la gioventù.
Fenegrò - Ad onore della Beata Maria
Mazzarello.
Fenegrò dw da piì1 di trent'anni '(ode del-
l'opera delle Fil(lic di ~lori.i Ausilintric.:e nd-
l'Oratorio, nell'A<lilo e ndle pubblidtl' Scuok,
ha donuo ritanbr" fino al z+ non:mhrc u. s.
la festa della lkata \\!aria i\\lazznrcllu. \\la, in
compenso, si Ì! preparato con un fervore am-
mirabile cd hH trihut:uo alfa nowlla Beata
un omaggio di di\\'01.ione veramente gran-
dioso.
li n ·v. Curato C:m. Don Alessandro ,\\K11,1ti ha
im·itato un ;.alc::-iano da Torino a predicare il
triduo cJ a k1-s1.•rc il panegirico. :\\11n cs,cn<lo
po:;sihilc avt:1 e tutta la popolazione a<l un'unica
pn::<licazionc, pd turni di lavoro, di:,;p1bc una
duplice funzione quotidiana che dicdt.> como-
<l1tà a lutti <li sentire la parula di Oiu e di
accostarsi ui Santi Sacramenti.
La vigilia, dnp11 l.1 Comunione dei fanciulli c
delle fanciulle, fl'CI! portare il Santi,,_qim<l anche
a~li ammal,1ti, che ,·olle confort.iti puri;' colla
bencdi1ionc tli ;\\(aria Ausiliatrice. =--:ono,-r.mte
l'oscuramento, la chic,,a fu affollata a 11111.: le
funzioni. ,\\ll,1 Comunione gcnernlc, il m,mino
della fesrn , parteciparono in ma!\\sa I richiamati
del paese e dei pacgi vicini. Alla ì\\lci;~:i cantata,
la scuola femminile di canto diretta dulie Figlie
di Maria Au~iliutrici; eseguì sccltn lll\\liiica li-
turgica altt•rn:indosi col popolo c~r1.1;iame11te
èducato dal C'urato, vnlcnte mu"-ico, al canto
sacro.
Xci pomeril(~io, dopo 1 \\ "espri cli il discorso
di chiusa, t.i i1nodò la processione colla reliquia
della Beala. L~• hcncdii.ionc coll..1 stet;.,3 rdi-
quia e pm quella wlcnnc col SS. Sncr:uncnto
coronarono il fcr\\'ido onrnggio di tnnla dcvo-
:donc.
N1.....A..."1AvUA- Granada - Vi,ita cit-J Pa·e-
aidentc della Repubblica al Collegio San
Giovanni Bosco.
Giorno indimcmicahile per il colk-gio • S.
G. Bo:.co •• il -z3 agosto 1940. La hontà del
Prc:.;iùcntc ddla Rcpuhblica di ::--;icaraqua,
Gcn. Sumoza, in!lieme al ~orriso m(ltl'fno ddla
sua degna sposa, illuminarono dcli.i più ,-iva
gioia e tli ~i1111to or~oglio il mossimo <.:entro
educativo di Granada. La breve om che il
Ccn. Somm·.a, tr:1i<cor,c in qucll'11mbicnti; sa-
turo lii sincl'rÌtÌl e di familiarità - scrissero i
~iorn,tli - fu un continuo succedersi di omaJ?gi
riusciti,-~imi.
Accompugnalo <lall.1 Ecc. ma :,Ua signora e
dai figli, int'icmc al l\\linistro della Pubblica
Istruzioni: Dntt. Alcssanùm ,\\r!-l11cllo cd al
l\\lìni~trn tlcicli Interni con parecchie oltre
penmnalit:,, Ice~· il suo inttrcsso in Collegio alle
17,30, ncr·olto J.1gli allie,' Ì del battaglione m-
fantilc li Patria•• orgoglio di Gnurnda, che g li
fecero :-curt;i d'onore al cortile princip;1lc o\\''e-
rano <1chicrnti tutti gli altri allil·vi e supe-
riori ;1ttorno al vessillo ed a~li l'mhlcmi della
Patria.
Dopo il canto dell'inno nuz1011nle, -..ihrn11te cli
cnLrn,ì.1smo, un alunno porse al primo Maii-
strnto il rin-n·ntc i-aiuto d ei professori e dei
compa~ni rÌl·vocando la paterna fÌl!'llr:t di Don
Bosco. Se~ui l't·x-;1llic,·o Don. Ottaviano Rra,·o
a nome d1 tutti gli cx-allic\\"i, riscuotendo ca-
lorosi applau,ì.
Dopo alcuni canti e pol"l'ic tl'm:casionc, il
battaglione • P,11ria eseguì in onort• d el Pre-
sidente unn iwric di brillami escrci;r,i ginnico-
militari. S. E. gradì profondamente l'affet-
tuosa tli1110-;tr.1zionc; poi pilsi;i) a vi::it:1rc i
diversi nmbicnti del collc~io: la hcllissimn
cappella, Il' nulc scolastiche, i laboratori, il
refettorio, cloi.:i:mdo dappertutto l'ordine .im-
pan"j?giahilc c la moderna attrl·Uatura pie-
namente rispomlente alle 11diern1: rsìgcnzc
dcll'istruzio1w e dc!l'cd11cazio1w della e;io-
vcntù.
Prima di lasciare il collegio il C:en. So mor.a
e tutto il sc~uito si congrotulnrono col Diret-
tore e cogli insegnanti dei lusineh1cri risul-
tati ottenuti, elogiando speci:1lmcntl• l'opera
di Don :\\[i~icri, ~à Ispettore e Dir1:ttorc,
a cui si deve l'nltualc pro!lpl'rÌtÌI tld fiore:nt<:
Istituto.
Posò infine per un bel gruppo fotu!{rnfico,
che finora non ci è pervenuto, e lasciò la
Casa di Don Bn~co con le miqlinri impres-
sioni.
-7-

1.9 Page 9

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Pe1dl, - Villa Reggio Rostan: La prepara.done del "volontari" alla santa Comuruone.
PERÙ - Puno - Il Presidente delta Re-
pubblica alla Scuola Professionale ed
A~ricola Salesiana.
Una tele::grafica corrispondenza dell'Ispettore
D. Coggiola in data 1, novembre u. s. c'in-
formi, pure della recente visita del P residente
della Repubblica Pcrnana alla nostra rinomata
Scuola Agricola Professionale di Puno. S . E.
passò tre ore ndl'lstituto compiacendosi viva-
mente del continuo progresso tanto della se-
zioni.: agricola quanto di quella professionale,
sedette a pranzo coi Superiori e cogli 11lunni
che gli tributarono fervide manifestazioni di
omag~io e, dopo essersi preso un po' di riposo,
proseguì il suo viaggio verso Puno-città dove
era atteso per una cerimonia ufficiale.
Dal " Notiziario delle Figlie
di Maria Ausiliatrice ".
Dai nostri 'iJari Cmtri dell'Antico Continente.
Le presenti condizioni internazionali ci pre-
sentano b vasta e trepida visione di molte
Case e Suor<:, sparse nelle varie nazioni in
lotta, esposte a tutte le conseguenze della
grave ora storica.
- - Non è possibile darne ampie e particola-
8
regl?"iate notiz-ie; ma tutte quelle che ci p<-rven-
nero indirettamente, o direttamente ci vanno
pervenendo ora, al ristabilirsi di alcune comu-
nicazioni rimaste per dei mesi interrotte, sono
rassicuranti, e pòrtano il riflesso della materna
protezione di Maria Ausiliatrice sulle sue Fi-
glie: io parecchi casi più che mai provvida
e sensibile. Alcune la esperimentarono in si-
tuazioni particolarmente gravi e difficili; come
quelle di u na regione, le quali dovettero fuggire
insieme alla popolazione profuga, per località
m11tatt: in campi d i battaglia, fra lo scoppio
dc:lle bombe, e sotferen7e e disagi d'ogni ge-
nere. Per diciassette lunghi giorni sbalestrate
qua e là, si trovarono in mczw al pericolo,
rimancmlo sempre illese, e potendo altresl
prodigarsi nel soccorrere i feriti e nell'assi-
sten~ e confortare i morenti.
:\\1 presente sembra che la maggior parte
delle Case si trovino, se non in condi-
zioni normali, almeno provvisoriamente si-
stemate; e molte in attività di lavoro, nelle
varie opere giovanili o in altre volute dai par-
tÌ<'Olari bisogni del momento.
ln angosciose situazioni invece si trovano
quelle passate sotto la triste egida dei «senza
Dio>>, che ne hanno già paralizzato le opere e
ne vanno disperdendo il personale. Non man-
cano notizie neppu re di queste eroiche Suore,
le quali sorrette da forte e sereno ahbondono

1.10 Page 10

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in Dio cercano di velare quant'è possihilc
l'intensità delle loro sofferenze; sebbene non
pol'-sano nascondere che talune cominciano a
risentire non poco nd fisico gli effetti di tante
privazioni e<l angustie; nè riescono a dissimu-
lare la penosa incertezza dd domani, pei quale
chieùono l'aiuto di fraterne preghiere.
Dalle Missioni dell'Antico Continente, espo-
ste alk dirette conseguenze del conAitto,
le notizie sono scarse e rare. Una delle ul-
time, giunte in questi giorni dalla Cina, reca
l'annunzio che il Collegio i, Maria Ausiliatrice ,
di Shiuchow è stato completamente distrutto;
ma anche qui, grazie a Dio, le Suore rima-
sero ilh:sc, n~ si ebbero vittime fra i bimbi
della S. Tnfanzia, le fanciulle della Scuoia e
i poveri vecchi ricoverati nl'lla Casa; tre soli
di questi rimas-:ro feriti. 1\\fancano altri parti-
colari, che saranno im·iati più rardi dalla rcv.
\\-isitatricc, la 4ualc, dopo averne trasmessa
la norizia;é partita da Shanghai pt:r raggiun~en:
il luogo del disastro.
Quc·sto, nell'attuale doloroso momento, il
rapido sguardo complessivo ddle Case cd
Opere delle F:glie di l\\Iaria Ausiliatrice, sem-
pre spiritualmente congiur>te dalla comunione
di prc~hicre, di lavoro e di sacrifici.
Note dell'ora presente.
Accanto ai consueto stuolo d'infanzia e di
gio\\'int:-zza, la guerra ha condotto anche in
alcune Case delle Figlie di Maria Ausiliatrice
gruppi e schiere di militari, che ne rip<>rta-
rono sempre grate impressioni di conforto e
di spirituale assistenza.
L'Orfan )trofio di Pcgli (Gcnuva), che già
in ogni domenica dei giugno scorso accolse
nella propria Cappeiia un centinaio di l\\Iiliti
delle Batterie Antiaeree per la l\\lcssa festiva
e per altre funzioni religiose e pat. iottichc,
diede poi ospitalità, dai primi di luglio alla
fine di agosto, a Lremiia Giovani Yolontari del
Littorio,·-attendati nei vasto parco.
Poichè si trattava di ragazzi dai quindici
ai diciotto anni, da poco lontani dalla fa-
miglia, e ai quali perciò poteva tornar gra-
dito un pensiero e un suggerimento cht: ri-
sentisse della voce materna, si stabili presto
tra loro e le Suore un reciprocò contatto,
da un lato di deferente cordialità, e dall'al-
tro di morale assistenza, ispirata da quell'amore
santo per la ~iovcntù cht: palpita in ogni
Ca.~a di 8. Cinvanni Bosco. La parola ddla
Suora, detta alla buona e quasi <l1 passag!!io,
era accolta sempre volentieri, spesso richiesta,
e ricambiata con espressioni e conteg:no che
denotavano come non fosse caduta a vuoto,
o con pn.-stazioni cortesi e spontanee per qual-
che servizio dciia Casa, ad attestarne ancor
più il gradimento.
In occasione delle bclle funzioni per la
l\\tfessa festiva al campo, o per le solenni ceri-
monie dei 20 luglio e del t5 agosto, k Suore
non restarono spettatrici passi,·e; ma oltre ad
alk·stire con 0!?11i cura l'altare ;11l'apcrto e di-
l'cgU. - V,lla Reggio Rostan: La {anta Comunione dei glovanl "v"lontar: "
9-

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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sporre rutto il neccss.irio per il sacro rno,
poterono s\\'oliren: un'a:.:iClne cli tlin·tla :isl,i-
stenza spirituale in mezzo ai gioYani. Fin dalla
vigilia, messcsi a loro disposizione, li aiutarono,
anche con la distribuzione di appositi libretti
di pietà, a prepararsi convcnicnh·m<mtc alla
santa confessione, e regolarono l'aillm:nza nel-
l'ampio salone della Yilla, dove i sedici sacer-
doti, venuti allo scopo da Genon1, attendevano
al ministero delle confessioni. Cosi pure non
re::;tarono inattive all'inJomani, prestano.osi per
quanto potesse occorrere a rendere più solenne
lo svolgersi della commovente funzione della
santa Messa con la Comunione generale dei
giovani, e della Rcncdizione Eucaristica; dopo
la quale il SS. Sacramenlo, seguito dalla !!l'Orta
d'onore <lei picchetto annato, venne riposto
nella Cappella della C'asa.
I rev.di Sacerdoti e Cappellani \\I ilitari,
nonchc gli ufficiali comandanti il Gruppo
espressero più volte", anche pubblicamente, la
loro soddisfazione per l'opera delle Suore;
nl: meno riconoscenti si mostrarono i ~iovani, i
quali vollcn, pure offrire a beneficio delle or-
fane parte ùei loro premi in denaro. E quando
al mattino del 26 agosto, levate le 700 tende
si disposero alla partenza, ~ià inqmitlrati per
la. marcia, <lopo le parole di rin~azinmento
<lei Colonnello e del Cappellano, improvvisa-
rono una clamorosa dimostrazione, inneggiando
alle Suore che li avevano tanto corùialmente
ospitati, e che allora li andavano accom-
pagnando nella bella sfilata con un pensiero
di fervida preghiera.
Un'altra viva espressione di gratitudine si
chhe a Yilla 8. Giovanni (Reggio Calahria)
per parte dd soldati convalescenti, fra i malati
,. i feriti raccolti nell'estate scorsa in quella
Casa. Oggetto, in tutto il periodo della loro
de~enza, delle più sollecite cure fisiche e
spirituali, vollero ricambiare le Snorc in una
forma quanto mai gradita: col fcstc~giarc la
Vergine 8anta, onorata nella Casa come :\\ladre
e Patrona.
Per tal modo il 24 ottobre u. s., commemora-
zione mensile di 1\\Iaria Ausiliatrice, la Cappella
abitualmente gn·mita negli altri mesi di fan-
ciulle e di c.x-allieve, si riempì di soldati, che
assistettero alla santa ì\\Iessa, rallegrata dal
canto dei sacri mottetti, e si accostarono tutti
alla llanta Comunione. A ricordo della devota
festicciuola, venne loro offerta l'immagine di
i.\\Jaria Ausiliatrice e una piccola reliquia si
S. Giovanni Bosco, con l'augurio che la pro-
tezione di .:Viaria SS.ma e del suo snnto Apo-
stolo li seguisse fervida e hcnl.'diccnte per
- -- tutta la vita.
IO
" Siam di Don Bosco ".
Bello ed espressivo questo episodio raccolto
da una dirigente della G. I. L., la qua e
trovava nel gìugno u. s. ad assistere num rose
GioYani Italiane, convenute sulle spiagge di
Tirrenia da \\'arie pani dell'estero.
Erano le prime giornate dopo la dichiara-
zione di guerra, e un'onda di trepidazione
pesava sul cuore delle -figliuole, per i cari la-
sciati lontano. ~la ecco ù'un tratto formar,.i
un gruppeto, S('amhiarsi qualch~ parola; poi
la luce di un limpido sorriso e l'espansione
cordiale <li un fraterno abhraccio. • Vi conoscc-
,..ate ?•.. ,1 - e, Oh! no: io vengo dal Cairo;
in da Lon<lra; io da Parigi~... " l\\tia siam di Don
Bosco •• esclama forte una per tutte, mentre
~i sprigiona il canto: • O l\\Iaria Ausiliatrice
:,00 tua figlia e t'oliro il cuor!...».
Di a qualche giorno queste affezionate
alunne dcllc nostre diverse Scuole italiane
dell'Estero chiesero ed ottennero di and.1re
a visitare le << loro Suore • nella più prossima
Casa di Livorno; e, liete di ritrovarsi come in
famiglia., di,s:.:ro: «~cl nome di Don Bosco
ci siam sentite sorelle; ed ora è per noi una
gioia il riunirci tutti i giorni per recitare in-
~ieme la bella consacrazione a Maria Ausi-
liatrice, sempre tanto cara a ogni cuore sale-
siano!,,.
Importante centro catechistico nell'Avana.
In quest'<• ora catechistica * tutta piena del-
l'eco cli Gare e Congressini, nonchc di ricche
l\\lostrc, preparate dovunque, assume un ca-
rattere di panicolare attualità la nuova opera
iniziata in Avana (Cuba) nel luglio u. s.
Venne affidata alle Figlie di ;\\laria Ausi-
liatrice dalla Giunta Catechistica Archidio-
ccsana, per csprè!IS0 desiderio dl'i 'Ecc.mo Ar-
civescovo testè scomparso; ed ha per iscopo
la direzione e orlf.lnizzazione delle Catcchcsì
parrocchiali: l'istrm:ione e formazione dcllt:
Catechiste; e l'iniziativa di appositi cate-
chismi, per la fanciulle7.za e la gioventù in
preparazione alle straordinarie missioni tenute
nelle parrocchie dell'Archidiocesi. È quindi un
completo programma di attività che deve fare
dell'Opera un centro di vasta e diretta irra-
diazione catechi~tica della massima importanza.
Sebbene ancora in via d'esperimento, si
rono già tenuti due Corsi culturali e didattici,
da cui uscirono le prime quarantacinque Ca-
techiste. La consegna dei relativi diplomi diede
occasione ad una bella festicciunla che, presie-
duta dal rcv.mo Vicario Capitolare e assistita

2.2 Page 12

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dai membri della Giunta e do numeroso pub-
hlic->, valse a de~tare il più vivo interesse per
rapostolato tatechistico. Non mancarono quin-
di iscrizioni ai tre successivi Corsi, che si
vanno ora tenendo contemporaneamente: uno
nella Casa lspettoriale e due nclla Casa Don
Ooscn ", con diversi orari diumi e serali, per
renderne più facile la frequenza..
Intanto si sta pure preparando lo svolgi-
mento delle altre attività catechistiche, le quali
però si fond.m() cssc!l7..ialmente sulla prepa-
razione <lei personale insegnante, cosl neces-
sario per la vita delle numerose Catechesi
già esistenti e delle altre che si dovranno an-
cora iniziare, per giungere a spezwrc il pane
della verità ai piccoli, e non di rado anche
agli adulti, di tante nuove masse popolari scm-
ure in aumento.
LA PREGHIERA DEL PAPA
Il ~Anto Padre Pio Xfl s1 è de1tn11to di concedere
I' lndulgerw.a d, 500 giom,, applicabile anche alle,
anime del Purgatono, a chi reciterà In preghiera con
cui egli conchiuse il suo accorato di.scorso, dopo la
celebrazione della S. Nfossa 10 ::5. Pietro per tutte le
, ittime della guerra l' per l'an•cnto <li un~ pace
gjustn e durnturn, il 24 novembre u. s. R1pnniamn
il te.,to in quc~lo num~ro, pcrchè il num..,ro <lJ
<l1ccmbre era allora ,::ià stampato.
O Padre 11ostro che .<lrl!P rwi riPli, o Dio,
protettore nostro, volgete lo sguardo a Cn'.çfo
·rostro Figlio; mirate i s<gni w·r111i1:li delle sut:
frnte, o cui lo cond11Jse l'omr,re per noi e l'ob-
iedienza a J'oi, con /p qutJli t•olle farsi in ogni
lribolazùme nostro .d11vocalo e Propiziatore. O
G,•sù, Sal,,otore 11t1stro, parlmP <11 Padre t•o-
stro e Padre nostro per noi, suppliratelo per noi,
per lll 'l'Ostra Chiesa, per tulli gli uomi111,
conquista del 1·ostro .v111g1re. O Rt• pacifico,
Principe di p(J["l'f r·oi, che <n:t>le le chiav.'Ì de/1(1
1ita e della morlt, duna.lt' la pace della requie
.<empiterna iìlle anime di tutti i Jedrli, dal tur-
bine di guerr(I travol// nella morf,1•, l', noti e ignoti,
lacrimati o illacrimati, S(·polh sotto lt• Nr.:i,u·
dl'lle città I' dei i•i/ltlgi:i dislrulli, per li' pÌa11ure
insa11g11i11ate, s11 pl·r i cnllr sq11arcwt1, ,1,gli abissi
delle valli o ,wi ;:orghi 11mri11i.
Scenda sulle loro pene il vostro sangue p11ri-
firatore a imbiancare i loro manti P a render!,
degni e fulgidi al ,•ostro cospetto heatificr111tt.
f'oi, amoroso confortatore degl'i11felici, che la-
crimaste alle lacrime di Jlarta e l\\larùi scon-
solate per il morto fratello, concedrte la pau
dl'i co11.forlo, della rasseg11azio11e e dell'aiutfJ ai
mtseri, dalle ca_lamità della guerra prostrati nella
tribolazium· e 11el dolore, agli esuli, ai profuglu
dalla patria, ai raminghi sconosciuti, <ri pngio-
nieri, m· f erili fiduciosi lii Voi.
Rasciu,:ute le /acrune di tante .~pore, di tante
madri, di tanti orfani, di tante famiglie, di tanti
derelitti; lacrime 11ascoste, cadenti sopra il pane
d;,/ dolore, dopo durati di_,:it1m·, ùt freddi tuguri,
pane di?nso tra i fanciulli più volJe c01uktti ai
'/.'ostri altari nell'wrtile chiesetta a pregare per
il babbo o per il frt1lello maggiore, forse morto,
forse la11gue11te, forse sperduto. Consolale ttlfli
coi doni celt>sti e cnr, quei sollil'vi e socrorsi
della feconda carità. che Voi sapete ispirare
agli animi l(e11tifi, i quali 11égli affannati e sjor-
l1mati ricr)T!O,fCO//f) I /uro fratl'!li e lllllll/10 Il'
im111agi11i vostre. Concedete ai combattenti, col-
f'prcismo 11ell'adtmpi111e11to del loro dm:ue, anche
fino al supremo sacr~/ìcio, per la d1feS(I della
Patrm, quel nobile smso di ,wumità, c/ze in og111
t!'i11'nto 11011 fa ad altri c,jò che non. ?:orrebbe
fosse fatto a SP o al proprio popolo.
O Siguore, regni e trionfi la raritrì dt I ~·ostro
divi111J S'pirito sul mondo, 1 /rm,i fra i popoli
e li' 11a:::io11i lù pare dr/"1 concordia e della giu-
stizia. Siano acCPtli e gmdi!t ,,I mit.e P 11111il1•
~·ostro Cuore 1 11ostr1 1.•otr, e i ·i renda a uai pro-
pi,;;io il nwnero e la devo~o11e dei santi sacr,-
jìri rlte, prona. lutto la Chi•sa, v:ostra Sposa,
per 1·oi stesso, Sacerdote e l-'ittit11a ili eterno,
nflre al dh:i11n i·,istrn Padrr. Pnrlate I'oi ai cuon
degli uomini. 1'm m:ete parole, e/te penetrano
I' scuotum, il c1101e, che illuminano la menti', d,e
calmmro le ire, spengono gli odi e Il' ve11dellt'
Dite quella parola dir sedo le tempeslt., che risann
gl'11,fn111i, chi' è luce ai c1erhi e udito ai sordi,
che é rila ai morti. La pace fra gli uo111i11i,
che 1·/li ~·r,lete, r morta: tisuscitatela, o di,,inr,
l'i,zcilnrl' dt Ila morte; e per t·oi .fi tranquìl-
lin" ofj111e la terra e il mare; ct•ssitin 11l'i c,e/1
i turbini, d,e .efidtmdo i raggi del inlr, ()(/ t)cC11lli
fra Le teni•bre dl'l!ti nntte, gttla110 su i11emu po-
polar:ioni il terrnre, gl'incendi, le distru:::11mi, Il•
stragi; la gimti::ia con rristia11a carità pareggi
dall'uno e dall'altro latn i mss11/ti ddle biltmce,
1icc/1è ripm-ata ogni i11gi11sti:::ia, restaurala l'im-
pero del diritto, 1•sti11t1 ogni discordia e rmzcor1•
degli ani1111, riso,:(!a f' si rai.'VÌ?.!Ì in serena vi-
sione di 11utY1.1a e 1ma11i111e prosperitJ. 1111a 'lJt ra
e ordi11rcto e duratura pace rlte a_ffratelli, nel
cammino dei secoli e nel consenso del be11e più
alto, tutte le genti dPll'umana famzglia sotto lo
sr;uardo 'IJostro. Così sia.
-
Il

2.3 Page 13

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Due cose a posto.
Ci accaJe ogni tanto di le~g:ere che il Servo dì Dio
Don Luil(i GunncUa, vcnuto o stare con Don Bosco,
Jicdc orib'lne all'Opera dcli,: Yoc.izìc:mi tardive e su1:-
gcrì al nostro Santo d i creare la Pia Unione dei Coo-
peratori Salesiani. L'unn e !'nitro uffcrrnazaont• non
risponde ,illa realtà storica, e ci permettiamo di mct-
t(•rc le cosc ;1 po!'lto.
Don Guonella ,·enne do Como all'Omtono verso
le mct,1 ù a dicembre del 1874 per forsi Salesiano.
L'annn seguente .,mise i ,·ota tncnnuh e nell'autunno
del tSì6 fu mandnto dn Don Du~co ud aprir<' e
dirigere una cru;a a Trinitil ndla du,ccsi dt ì\\londovì.
Eseguì snnrnmcme 11 suo muntlato per un bwnmo
~colastico. Allom, essendo spir.H0 11 1r1ennìo dolili
pruks~imw, pèt obbedirt• a una voce mtcnore che
da T~mpo lo chiumu1 a nJ altrn mis~aone, torno in
diucesi, dove londb le Ccl!ll{rcguzioni ùc, Servi <lella
Corità e ddk F1glae di Santa J\\laria della Provv1d.:n:1-a.
La sua \\"Cnuta all'Oratorio precedette Ji un mese
nun un sogno, m~ una \\'\\'l'il ,·i..~ionc ùa Don Bo~co,
nl qunlc, mentre "rava confessando, fu rivclau, che
per moltiplactm· le vocazioni ecclc•insticht' ei;:11 tlo-
''c\\·a rivol1?crsi a ~111\\·an, adulta, adorni delle qua lità
inr':llcrtun li e morali richieste. trn soJ,Cno im·cce chhe
:1 ltoma 11 , 5 nrnrzo, nel quule !!la sa ,,alesò che
modo fo,._~,- tla tcnc·rc n<·lh1 ...:clan <lei cnndiduti, e gli
sa fccecu intravedere le wavi difficoltà che avrebbe
i11conrra10 nel m.:rrcr mono ~ll'impresa. !'scll'april.:
scgmmtc compilo il Pro!!rnmmo dell'Opera d, .H a-
rin A11si/ir11rire per lè v·oca;:irmi ulln ~lato ecdesillstirfl.
Dn principio oqrnnizzò l'Opcrn nell'Orntorio di
Val<locco, e pcrchè fo~se pr oV\\·e<luto convenicnte-
menl<l olla prcp11raz10nc di quei ~OYOnotti, ne
,,ffidò la cura a Don Gunnella, che accettò volonte-
rosume11te l'oneroso incarico. l nfutti in uno lettera
<li omnggao mthrizzata o Pio IX il 1" aprile 1876
diceva: • La Provvidenza, in mano della 4u,ùe sono
le sorti deuli uomm1, ma chiornl> nc.l essere religioso
in questa Conurcgazinne Salt•sinru1, mentre in Sa-
vogno. nello diocesi di Como, esercitavo le funz10111
di Parroco. l o qui godo nell'animo la più grande
soddisfazione, e ne nngmzio il Signore. 11 tempo
trascorre rnpidi$l>Ìmo ndk occupa1.ioni afliJaremj
dalla bontà dea Supenori. 1 is1om1 fcsth i li pa,-so a
dirigere un orniorio, di S. Luigl, frequ<lnlnto da
circa settecento bravi giornni d a questa città. l\\'Ia la
nùa più grnn C(ioia t• più gran: occupazione è n.-i giorni
fo1·iala la direzione e la scuola tra 1 figi, dell'Opent
di :\\1aria Ausiliatric:c, la qunle cun tanta bo11ti1 ,·enne!
d:ùla stesso Beatitudine \\'ostra e henedetta e fo1·0-
ri1a •· Dà quine.li relnione sullo strato dell'Opern.
.Esercitò quell'ufficio srno al dccto 3Utunno del 1876,
qunndo I' lstituiio,w fu trasfcrìtn II Sampierdar<'nn.
Riguardo ai Coopcnnori Snlcsaana. la stona sa-
rebbe molto lun11:a. B,isti dir<.• eh,, un p1·irno abbuz7.o
di Proµrnmmn rasale al 184 t. In seguito Don Bosco
a forzu di ritocchi giun$t a tre re<laz.,ioni con.~ccutivc,
st3mpate nel ili?+, nel 1873 e nel 1876. La krza
t u tlcfin1t1v.1. I n pubblico ne .nc,·a arauato la prinua
volrn nell'au tunn o del 1874 , p roponcmlo la prima
<lellt• tre rcdazic:,ni oll'c$amc dei Dm:tton rat.lunata.
Com'« evidente, non si pup affcrm11rc che Don Gun-
ncUa 11c ~in stato l'i~pìratorc.
Del tempo che visse an Longn:J2;nz1one, Don Gua-
ndla nt•i nostri più anzinm lasciò il ricorJo dì ,sa-
cerdote zelante e d i Salesiano um.ilc e obb<ldi,mte.
Della sua umiltà e obbcJienza ci offre unn pruva cgh
st.-sso scrivendo in una sua memon n: • T rov.imlQmi
con Don Bosco, mi pare-va impu.adisato. C,11 d ,-
vino niuto e mcrcè le preghiere di D on B osco 10
mi corressi di difetti, che for~c in caso contrario
nvn,i po t11to a lla tomba. Spt>cialmcmte nu p,Lre d':n er
guadngnato nello spinto di mor11ficaz1one, attt ncn-
domr 11llo Regola mel,llio che per mc si potc,a •.
Il Servo di D io hu tAnro riçchczz11 di mènti nella
Chiesa, che non è'è hisogno <li 3ttribu,rµhcne altri
non s1101 per j?lonficarlo. Koi preghiamo Dio che
esaudisca i voti dd figli di Don Guanelkt, anelanti a
vedere il loro Pu<lre presto cinto del nimbo dc•i l3cot1.
- - Oernn. • S. E. Mons. Lucato, Vicario Apos101ìco, parla alle truppe durante la cclel>razionc della san1a Messa.
12

2.4 Page 14

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CIN A
l/olto RN.·Mendo signor D. Ricaldo11e,
la mia ultima diretta a lei era del 2 ma~~io
u. p. '\\cl frattempo ~iamo entrati nel +0 ;inno
di guci-ra che non presenta ancora nessun in-
dizio di voler finii-e. ·\\nzi, più l'azione inlìe-
riscc, e pi/1 il paese tutto -;'indurisce disposto
a continuare a combattere per la sua difesa
a tutto potere, a ogni costo e sacrifizio.
Qui nel Yicariato si era goduta per quasi
mezz'anno una tranquillità relativa; ma nd-
l'agosto il pericolo ritornò di nuovo. Ebbimo
poi realmente due fortissimi bombar<lamemi
della città: i.J 20 agosto <+2° bombardamento)
;1lcune bombt' cad<lt:ro sul nostro terreno e
ncino alle suore indigene arrecando poco
danno a~li edifizi, m.1 seppellendo un operaio
(pagano) sotto le macerie. Il 29 agosto fu poi
una giornata tcrrihilc nella quale avvenocro
ben quattro distinti bombardamenti •caus.10ùo
danni materiali in ogni quartiere· della città.
ln quel giorno alle ore 8 del mattino venne pure
di• trutto da rlue bombe; tutto il Collegjo fem-
minile (<' l\\ Iary Ifelp •) che ormai è un mucchio
di rovine! Riuscimm<> a salvare le persone,
non Suore, che erano sepolte sotto le macerie.
Già da tre settimane venne ordìnata l'evà-
cuazione completa <lella città ogni giorno dulie
ore 5 alle 15, cosa assai dura per il povero
pnpolo. :'\\onostante tale situazione, potemmo
ieri a Hosai riaprin,: le nostre scuole almeno
pe · gli alunni e le alunne più grandi. Confi-
diamo nl·lla protezione della nostra Patrona
i\\laria :\\ usiliatricc e cerchiamo di fare il pos-
sibile anche in qncsti tempi poco sicuri.
Vedremo quello che avverrà fra poco.
Voglia lddio misericordioso esaudire le
nostre preghiere e non permettere che an-
che la casa Vicariale (Episcopio) e la casa
nuova delle religiose indigene siano distrutte!
La Figlie di :\\faria Ausiliatrice hanno affit~
rato una casa di contadioi in un villaggio di-
stantc un'ora per non essere· troppo esposte,
specialmente le bambine e le cieche, ai bombar-
damenti che ancora si temono. Ì\\icnL1. di terto
,:appinmo dei nn:stri Confratelli <li Hong Kong
e \\1acau. Dal gi,>rnalc locale apprendiamo le
notizie piit importanti suJla guerra in Europa
e ndl'.\\frica. Voitliamo credere che le nostre
opere a Torino, :\\lilano ccc. non abbiano da
sotfrirc dai h<>mbardamcnri aerei.
I nostri Esercizi spirituali dovrebbero a\\'er
luogo nella seconda metà di questo mcm
( i 8-2+) ma nessuno sa niente di pret·iso fin"
:1 tutt'oggi.
Noi qui preghiamo per lei e per tutti 1
nostri confratelli in Europa spccialment<: per
quelli che sono sotto le anni e piii esposti
a pericoli. Yoglia :11,clrc lei ricordarsi di noi
pcrchè pm•sìamo sempre conformarci a quanto
il Signore dispone.
Cnn i nostri cordiali saluti a lei e a tutti,
sun dcv.mo in Christ0 Jcsu
Shiu ChfJ,t', 3-1x-19+0.
.:r◄ rc:-.AZIO C.\\NAZEI
I·icario Ap. di Slii11ch01r.
Altre notizie.
Colla lettera di S. E. 1\\Ions. Canazei, e
giunta pure una lettera di Don Garbl·ro da
Lokchong, in <lata 15 aprile HJ+o, una di Don
Vine. Ricaldone da Shanghai senza data, cd
una di D. \\"etch da Yintak in <lata 24 agosti•.
.ti Drm G"rbero scrive tra l'altro:
~ Ancora una volta il sistema di Don Ilo-
sco ha ti·ioniato. .\\. Pcthong, ove la cristianità
perdeva fervore di giorno in giorno, ci siamo
rivolti ai giovani, e fu una nuova rapida fiori-
tura. Non potemmo !issare una residenza abi-
tuale, ma riuscimmo a costituire l'Oratorio
- - festivo. Dapprima i l'{iovani erano pochi, poi

2.5 Page 15

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aumentarono scn!'ibilmcnte, cd or.1 sono dav--1
vero un bl'I m1mcro, assidui e b(.·n tli<,posti.
Abbiamo divioo la scuola di Catl•chismo in
quattro classi. Xon bastando da solo, mi aiu-
tano tre membri dell'Azione Cattolica. La
Di\\'lnn Pmv\\·idenza mi ha procurato una pic-
cola hicicktta, alcune palle, un'altalena: i: poca
cosa, m.1 pl·r qu<.";'ti cari fanciulli è già una
festa. Cos.i stanno allci,-i, ~c111.a offendere il
Sil(nore e ncscono ad avere una bunna istru-
zione r, lieiosa.
"Coll'intento poi ùi sc~uirc i ~i11ntni nei pe-
ricoli <lcll'adolcsccn ,a, nhhwmo prci_rato S. E.
di pcrnwttcrci di aprire un corso completo di
8Cuole ~·kmcnt,lri a Lcuh.1: cii> che c2li h,1
fatto molto w1lc1nicri. L... amurità <1Colastiche
ci s<>nn bcne\\Oli, non ci danno nnit>, anzi ci
inc·.ora~iano. Po:.-si,imo fare lihcramcnte anche
il C,1tcd1i:,1110. Lo sresso Ispt ttcin: scol.u;tico
in un <li:-eoro:;o che knne agli alunni disse
chiaramc ntt-: La ùottnn.1 c1·,c \\Ì si in!tegna
è buonn; tuttavia per entrare o no ndht Chiesa
Cattolil'J, l'd :ihhracc,an· u ml·m, il suo Van-
i:cl<>, nspcltalc quan<lo sar•·tc un po' pau gran-
dicelli t.· in graJo di ,kciJuc •·
·
i, Conw vcdc, amato Padre, po,,,,iamo scmi-
n. r.: la huona parola nel cuorè di questi pic-
c'ni. Pre~hi 11 ~il!norc che d \\IÌuli è ci henc-
dic:t. ln omag~io alle sue vcm•c-,11c prescri-
7iom, in1cusifichcrcmo sempre p111 <1Ì1esto prc-
1ioso :,postolato del Catechismo e faremo an-
che le nostre piccolr J?.lre. Cose modeste,
nntun1lnwntc; tuttavia. speriamo, gradite al
Signore. \\ndw le Fielì,• da :\\lari., Ausilia-
trice qui in riuà fanno molto hcnc, d sono
di J?r:u1tll· aiuto e sono a,..-,1j aprr~zzatc dalla
popolazione t.
~ /),,11 Vine. l<1raldm11, d11po a\\ u· dato no-
tizit· dvii.a sua $3ltttc, aggiungt·: ~ Rimessomi
conapktanwntc, ritum.1i a Sha11 Ki \\\\ an fm
hloccatu mi chierici, \\ igilati giorntJ e notte
<l:ii sold.1ti. J>erb non ci lrntt.aroru1 male. Fummo
in :ici::uito allontanati, in hdlc mani<·re, anche
da llong Kong, ~li altri itali.mi.•\\i primi di
aJ<Osto p1u-timm•1 per Shnnghai o\\'c prt.-sentc-
mcntc d trm iamo con tutto lo studentato,
in ,ltlct<a dei no\\'izi e dei neo-profcssand.i.
Siamo ndl.1 ca-;a di San Giuseppe a '\\lnntao.
L'allci.:ria l'd il huono spirito non rnanc-,mo,
sebbene sprovvisti di tutto. Siamo prossimi
e all'in\\'crno che qui ahbastnn7a ri[;1do, e ci
mancano pc·rlino le copcnc. le trapunte e i
matcras. a. Il "i{!'. Ispettore ha fatto l'impossi-
bile, ma or.i anch'<-·di i: privo di denaro. Se
pote'>:;t: vcmrd in aiuto ci ford1he una vera
carità Il.
- r+
-n Don i ·,,1cl1, dopo aver accennato alle Ji--
ficolt?l dell'ora, alla decuplicazione del prcizo
del riso, cd alla riduzione della carne al gio-
vccll e alla domenica, ai danni dei bombarda-
menti, ccc. dà la lieta notizia dell'ordinazione
del primo sacerdote cinese nd \\'icariato e
<ll ll'aurnento di due confratelli-che aprono il
cuore alla speranza p(!r l'an·cnirc dcll.i Chics:l.
Ricordiamo anche tutti llllCsti cari missio-
nari, insieme agli altri, nelle nn:;trc preghiere,
non csst.•ndo possibik per ora far giungere
loro altri aiuti.
GIAPPONE .
La finale delle manifestazioni catechi-
stic he dell'annata.
n. Rn•.1110 td (l1//(ll.1111> S~f!-
Rifa/don<',
:iwi:i desiderato arcll·ntemcnte che nei giorni
29, 30, 31 agosto awssc potlllo trovarsi in
mcz:r.o ai no:stri cari chierici studenti di teolo-
l!'i,1, filosotìa C 00\\;Zi ~iarpone.-.i a Tokyo.
A\\'rchhc pa,;sato ore e J?Ìornate Ji paraJi,;o,
e, pur avendo altrove partecipato a m:ini-
fcst,tzioni del genere, fotte con maggiori
mezzi e possibilità di prcparazi1>nc, avrebl e
certo conchiuso: <• Dravi figliuoli tld Giapponl,
la vostra Jinale chiude davvero bene le vam'
manifestazioni del genere tenute in tutto il
m1,1\\cfo 11. ll sottoscritto ha proprio conchiurn
co"ì, tenendo conto delle :1ccur-.11c modalità
<lclla prepar.i.zione, dello svolgimento rcgolarl·,
del n>nlcnmo interess::mrissimo cd importan-
tissimo delle tratta1.ioni, e dclla portata delle
cunclusioni, di C'ui si st.i preparando la reda-
.1,io11c completa. ,
Fattori della huona riuscita: un organizza-
tore impart:g1_;i:lbile ndlJ penl<>na <lei nostro
D. Romani; un t·omitato, che da\\'vcro ha
dato prn,·a di laboriosità costante, paziente,
devota; i rdatori, che non h.,dnrono a fatiche
p,:r le convenienti ricerche, l.1 massima partl·
dl·llc quali non si tro\\':lno sui libri; la carità
dei mis.<;ionari, che miRero a di~posizionc del
congresso i tesori della loro l'Spcrienza o pcr
iscritto o partecipando di persona alle discus-
~ioni; il concorso di nmi, ccondo le propril·
attitudini, per le decor:izioni, pitture, disegni,
grafici, raccolte ecc. e la huona volontà di
tutti, allori e spettatori, nel volere realiz7.ar..:
il meglio possihile il desiderio di Lei, buon
Padre, e cooperare nclh: forme migliori all.t

2.6 Page 16

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grande Crociata catechistica. D'altra parte per
noi era una necessità fare questo primo ten-
tativo; tentare questo primo orientamento
d'assieme; radunare il materùile e l'espe-
rienza di questi anni di lavoro; studiare,
valutare, classificare, correggere, ampliare, e,
quel che è più, adattare all'ambiente, che
dobbiamo cvangefo;~are. 11 mondo non cri-
stiano è sotto t~ti rispetti toto cotlo diverso
dal mondo crisiiano; nei problemi religiosi
poi ci troviamo davanti a stati mentali e a di-
sposizioni d'animo così opposte all'anima e
alla mellle nostra, che davvero biso1,ma ricor-
rere ad una catechetica tutta spcéiale. Fortu-
natamente la base; e ben solida. c'è· il T'a11-
grlo; fare come faceva Gesù benedetto. 1\\ifa,
·e s~ questo presto dt"tto, non è altrcttant0
' facile ad attuarsi, date anche le con<lizioru di
fatto in cui si trova il missionario in Giap-
pone.
DIFFI COLT.4
r) La d ifficriltà dt'lla
lingua. ::-\\enza il pos!lcsso di questo magico
!ltrumento manca la chiave per l'apertura dei
cuori e celle anime, e mancando questa cor-
rispondenza d'animc, in pratièa non si con-
clude nulla o ben roco~ umanamente par•
lando.
2) La mancanza di mezzi e specialmente
di mezzi appropriati allo scopo. Non già che
·i missionari fin dai tempi di S. Francesco
Saverio ai giorni nostri non ~i siano preoccu-
pati di questo problema importantissimo, e
non vi abbiano tenuto <lieLro nelle fonnc loro
possibili, anche con pubblicazioni numcrnse
;Jtte a facilitare l'insegnamento della religione
Si rimane meravigliati della 1icchcna eh puh-
blicaziooi in materia fatte dai PP. {ics11itì nel
periodo prcceclt-ntc le persecuzioni. l\\la il Giap-
pone, che da un settantennio in qua ha rin-
novato e riformato tutta la sua cultura, pren-
dendo quanto gli conviene dalle cuhurc stra-
1ùere e mirabilmente adattandole al suo spi-
rito e alle sue ncc1..-s.-;ità, data la scarsezza dei
missionari, nol'I ha potuto di pari passo orien-
tarsi nettamente ver;o il cattolicismo, che non
gli poteva es..c;ere presentato nelle forme di assi-
milazione pratica e di utilità immediata e di
adattamento alle sue costumanze e al suo spi-
rito rinnovato. In 11111/tis si rimase dunque
in arretrato, in multis ci si t1ovò di fronte
a.I incompn:nsioni, che non facevano che ri-
tardare il r.iggiunj?imento delle animt', che
negli altri campi correvano senza riserve e
impac-ci... e corrono ancora.
3) Il Giappone ha piena coscienza del suo
stato, Jella S\\la cultura, della sua forza, ddla
.n.1a missione nel mondo. Non è il caso di de-
durre con.s-eguenze nei riftC$si delle dillicol à
dell'apostolato e degli effetti relativi. Col no-
stro modesto Congresso abbiamo voluto ri-
vedere il lavoro catechistico, espletato a tutto
oggi, e specialmente vedere se 11dl<: forme a
tutt'oggi usate, sia per l'istruzione dei cristiani,
e pii, per quella dei non cristiani, non vi sia
d::i migliorare, dn riform.irc, da riadattare, spe-
cialmente pensando cht:, come missionari, dob-
1,iamo propagare la fede, con lo scopo ben
definito dclla nascita (già un fatto compiuto)
~· prospt:rità della Clrn:sa Cattolica in Giap-
pone, e renderla capace alla sua ,·olta di tra·
sformare poco a poco l'ambiente, dove essa
è stata chiamata a svilupparsi. ln un paese
cosl complesso e progressista come il Giap-
pone è necessario un rinnovamentn continuo
anche nei metodi di apostol:Ho; è chiaro.
FRCTT! - C'he cosa ci !fa detto il no-
stro Congrcs~o ?
1) Ci ha manifestato chiaramente que-
sta necessità allar!!an<loci così assai pii., gh
orinonti t' facendoci toccar con mano l'im-
portanza del problema, t~d acuendo sempre più
il desiderio di riuscire a soluzioni praLiche.
2) Ci ha fatto comprendere il vero signi-
ficato delle difficoltà in cui si tro\\'ano il cate-
chista e il catechizzando nell'ambiente giap-
ponese; ed il rimedio alle medesime. Ce lo
dissero le riflessioni accorate o calorose dei
missionari, o la parola pratica dei catt:chisti
nostri (r.iri purtroppo come le mosche bian-
che) che ci narrarono il risultato dei l<>ro saggi,
i tentativi, le disillusioni, gli effetti buoni ot-
tenuti o la nullità dei loro sforzi... \\'era rap-
presentazione realistica ùdl'apnstolaw cate-
chistico in Giappone.
~) Ci ha detto della nccei-sità di h1rnrarc,
sfruttando per l'insci:;namcnto tutto il huon
mat<:-riale che si pu,> d1.."Sumen: dalla storia
giappom·'<c, dalla morale giapponese, dai detti,
proverbi, -<imilitudini, costumanze, cerimonie
giapponesi, dai fenomeni naturalistici o dalla
,·ita delle piante o ani mah cara1 leri,-tici giap-
·pone~i, dalla letteratura giapponese. Ricc-hezza
impens:ua, che, messa a servizio della reli-
gione. prontamente viene assimilata dalla ffil'n•
Lalità giapponese e facilita nlln !lolo, ma ren-
derà assai pi1'1 anraent1.: l'insegnamento cate-
chistico. Adattamento insomma del catechi-
smo alla vitn, nel senso chi= le manifostazioni
ùi questa YÌta quotidiana ~iapponcse trovino
il loro addentellato naturale nella legge di
Dio, negli insegnamenti della Chiesa, manife-
stati nell'insegnamento catechistico.

2.7 Page 17

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4) E specialmente il Congresso ha detto
ai giovani missionari salesiani, ai nostri cari
novizi giapponesi, la nobiltà ddla missione
che sono venuti a compiere; la necessità asso-
luta di questo spirito di adattamento cordiale,
di unissono perfetto di anime, fuse in un
solo intento, di conoscere e donarsi a Dio: ha
rivelato. i sacrifici di ogni genere che dnvranoo
sopportare per la difhL~ione del regno dì Dio;
insomma li ha pcn,uasi a g11ardarc in faccia
al problema missionario senza timori, ma nella
sua realtà.
CRON.IC.1 DEL COi\\"GRESSO - A te-
ner vivò il pensiero al lavoro del Cont,rrcsso, du-
rante l'arrno distinti conferenzieri dclla città di
Tok)·o si alternarono nl'llo svolgimento di in-
teressantissimi ar~ornenti legati ai temi del
Congresso. Alla vigilia il nostro D. Mare~a
svolse il tema <1 Buddismo indiano e giapponese
nelle sue relazioni col Cattolicismo », impor-
tante argomento pcrchè si tratta di una dottTina
e morale che hanno una influenza assai grande
sulla mentalità giapponese, tanto pià che in
questo tempo le aspirazioni d<:i buddisti si
volgono a fan; della loro religione uno stru-
mento di rinnovazione e conquista spirituale
in Estremo Oriente. Il programma, che urti-
sco, mi pare dica a suAicien7..a le intenziur11
de_g-li organizzatori. L'apparato esterno della
sala, come nelle grandi occasioni. Sul fondo
una rappresentazione pittorica fantasticn, idea-
ta ed attuata dai nostri :.\\lantegazza-Rossi,
ci mostra D. Bosco che dall'alto del Fuji si
rivolge al Giappone. Ai picdi sta aperto il
\\'angelo. Le pareti dlillla sala sono ornate da
schizr.i, saggi, riproduzioni allegoriche, che ri-
chiarnru,o punti fondamentali delrinsegna-
mento c:itcchistic(>. li nostm Castiglioni e com-
pagni possono essere contenti del pieno suc-
cesso. Kon mancarono saggi bellissimi, che
meriterebbero spiegazioni · particolari, di un
concorso di dist•gno su argomenti catechetici.
svoltosi fra i nostri allievi <lella scuola profes-
sionale. Apposita vetrina e mensole raccoglie-
vano la biblioteca catechistica incipicntt•, tanto
di opere stnmiere che giapponesi, e su di esse
dominavano i bei quadri liturgici catechistici
del nostro D. Framze illustranti il metodo
storico psicologico consigliato anche in Giap-
pone. Non posso pass:ire sotto silenzio il bd
lavoro esposto (già in parte compiuto dai no-
stri cari filosofi della Compagnia del SS. Sa-
cramento, e che viene completandosi) della
-
-
Tokyo. - Uno scorcio della Mostra C::ttech!stica.

2.8 Page 18

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Tokyo. - Il palcoscenico dello s1udenla10 durante li Conirresso Ca1echù,1lco.
raccolta cioè di un ottimo materiale di esempi, di Tokyo: interessantissimo oltre ogni dire,
desunti dalla storia del Giappone, da avveni- vero saggio di attivismo moderno, che inca-
menti locali, detti celebri, ecc. che debbono tena l'attenzione dei giovani di fronte ad im-
servire come sussidio didattico all'insegna- magini, semplicissime, e di efficacia inconte-
mento del Catechismo present::tto ai Giappo- stabile, se usato anche per le spiegazioni di
nesi. Già i quaderni vengono riempiendosi e immagini catechistiche o proiezioni luminose.
le centinaia di esempi si moltiplicario. rn que- N1;: risulta e per il tono della voce cangiante
sta sala si tepnero le sedute: l'ambiente esterno secondo i personaggi e per la musica che alle
così disposto, e più i cuori di tutti, compresi volte accompagna rnli spiegazioni una dram-
dell'importanza delle trattazioni, diedero fin matizzazione vivificala, che ha il suo corrì-
dal principio un'intonazione di serietà e di spcttivo solo o nt:lla rappresentazione scenica
volontà di lavoro, che .non lasciò duhbio al- • o cinematogrnlìc-a.
cuno sulla riuscita cd effiçacia del Congresso. Gli organizzatori per destare un maggior
'\\on mi è possibile neppure schematicamente interesse al lavoro preparatorio del Congresso,
seguire le trattazi0ni, che si spera quanto ebbero la geniale trovata di bandire concorsi
prima poter rendere di pubhlica ragione. Tutte a premio di vario genere: disegno decorativo,
interessantissime, e, quel che è più, into- drammatico ed anche poetico per l'inno del
nate tune all'ambiente giapponese, si presta- Congresso. Quest'ultimo fu vinto dal novizio
vano a lettura finita ad una pratica discus- _giapponese Yamaguò e musicato sul tema fon-
sione familiare che venne a costituire anzi la damentale Benedica11111s Domino dal sottoscritto.
parte più istruttiva del convegno. Un numero i\\1i piace concludere questa relazione coi con-
caratteristico, fuori programma, fu dato da cetti assai interessanti svoltivi: « Anime giap-
un saggio pratico di discorsi, fatti ai giovani, ponesi, cantiamo per l'eternità. li grande Apo-
come commento di immagini (lezione per stolo $. Francese-O Saverio ci ha fatto cono-
aspetto), tanto in uso in Giappone, tenuto scere il Verbo di pace e verità; Verbo che da
da uno dei più bravi del mestiere della città
- - due m:illcnni, puro, incorrotto, si trasmette a

2.9 Page 19

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1101 altrav.:rso alla \\ itn ~~empi.ire Ji canrn e
di sacrificio dei santi. O nostri fratelli, que-
sta dottrina, questa stretta via che conduce al
ciclo, noi vogliamo cantare e propagare. O
fratelli tutti del Giappone, del paese che si
ammanta di fcdèlt/1, che è smagliante di bel-
lezza per i bei fiori di ciliegio, che è candido
come In neve del Fu_ii, noi, imporporati dd
sangue dei nostri padri, vi presentiamo la
parola di luce per tuttç le generazioni ~.
Ci aiuti davvero il Signore ad c)ttcnerc
questo per opera dei nostri cari semin11risti
e novizi giapponesi, che vengono compiendo
la loro formazione. Comincia da oggi il h1-
voro che deve rendere fruuuoso il più presto
possibile quanto si è fatto, e comincia da og~i
la preparazione di un Congresso catechistico
puhblico, che, Sl' il Signore ci darà forze e
vita, vo~liamo or~oni1.;iorc nell'anno centt··
nario, come opotcosi dell'apostolato catechi-
stico tli D. Bosco e del suo metodo. Grazie,
o buon Padre, di essere stato strumento inci-
tatore <lei bene che ne e venuto a noi tutti,
c di quello che verrÌl. certo a tante anime.
Accolga questo modei1to contributo alla Cro-
ciata catechistica dei suoi lontani figli del
Giappone, e ci benedica tutti: dico una pa-
rolina sp,·cmlc per noi a D. Bosco, affinche
impetri per ognuno ù1 noi il genuino suo spi-
rito catechistico, che come lo fu per Lui, sia
per noi pure propulsore massimo dell'aposto•
Iulo per la salvez:,.a delle anime.
l,2uo aff.mo in G. C. l\\Ions. V. C1M,\\TTI
Prt'}ello Jlp. di Miymwki.
]l'liyazaki, 3 r agosto 19+0.
lellera di Don Giullvo ai glovani.
Carissimi,
a pafl. 19 " 20 leggeute l'efo111:o i111po11e111e delle
Anoci11::iio11i Gi<wn11ili di A. C. 1. dei Collef(i, Ora-
tori e Parrocchie Saleiirwe prn11ir1U 11el/a Gt1rr1 di
r11//11ra religiosa e ,:mrln .1ncro de/In sror.fo (Inno,
il 10 110t·e111brt p. p. lo t•1 r1pm/o (l[cuni brani del
tlr',ror$o 11:111,10 111 quella cirro,,11mt;:11 tf(ll Srmto Pa,lr11
/)l)rrhr rol ri1111lrt•m11~1110 dn t•1Jti l1nl/t$Ìma/i cl1t f(l-
rrt~ ,, Capoclm1110 i11fer1·1.mnlt sr111111·e pirì rJrulln Fede
rlie devr far~•i di,;111i del t•ostro 1<'111/JO.
lll11,tra11,lo la mra mntrma rh,: la Chiesa si prendi!
delle n11ime uostre, il Snnto Padre Pio .JUI, dis;,e fra
/'n//Y()
Yoi, bambini nppenn nati, foste portati in
una chiesa; l'acqua lustrnle bagnò il vostro capo
e la vustra lronte; il sale di sapienza si posò
- - sul vostro labbro, il vostro petto fu unto con
18
l'olio d1 i;a1Ull!; l'auima vostro, lav.u.a dall~ cvlpa
d'origine fu trasumanata in un angelo celeste.
Chi fece in voi cotesto miracolo? Chj vi ri-
generò ? Chi vi donò una nuova vita, che nè
vostro padre nè vostra madre potevano darvi
col loro san~c? La Sposa di Cristo, la sant,1
Chiuga fu la .i\\ladre dell'anima vostra, cht:
bambini vi baciò in fronte con affetto di pa-
radiso, e vi strinse a1 suo seno come figli del
sangue sparso dal suo Sposo divino, il quale
Yi amò e diede se stesso alla morte per voi. Essa
con la mano e con la parola del suo sacerdote
compi in voi cosi gran miracolo della grazia
divina; mistero dell'anima redenta, abisso della
giustizia e della misericordia di Dio nella vo-
stra elc1-ionc salvifica, mcrcè il lavacro di rige-
nerazione. Allora la grazia, coi di\\•ini germogli
della fede della speranza e della <·arità e di ogni
altra virtù infudavi, vi foce consorti <leUa di-
vina natura; e voi, con la parola dei vostri
padrini, rispondeste alla Santa l\\foi.lre Chies;l,
la quale vi chiedeva la professione di fede,
che credevate in Dio Padre onnipotente, crea-
tore ùcl ciclo e della terra; che credevate in
Gesù Cri!lto, unico Figlio cli Lui, Signor No-
stro, cT1e nacque e patl; che t·rcdevate anche
nello Spirito Santo, Ili santa Chiesa Cattolica,
la comunione dei Santi, la remis~ionc dei
peccati, la risurrezione della carne e la vila
eterna.
l\\Ia se la Chiesa vi fu l\\1ndre amorosa nel
ball1.'Simo, vi fu maestra e confortatrice nella
Cresima, confcrmanùovi e rinovigorenùovi ncl!a
fede e nelle virtù contro i nemici spirituali
che insidiano alla vostra mente e alla vostra
volontà di bene. Coi ùoni mirabili dello Rpirilo
Santo vi rivcstl, quali soldati tli Cristo, crociati,
cavalieri della fede e della virtù, di quella
divina armatura, di cui cosl altamente parlava
l'Apostolo Paolo nella sua lettera agli Eft--
sini quando spronava i pr1mitiv1 cristiani alla
lotta contro la potestà delle tenebre (cfr.
Eph., 6, 10 e s.:gi.). Ecco, o giovani, il campo
delle prc.we per il \\'Ostro valore cristi:tno, a
cui vi prepara, vi educa, e vi avvia la Chiesa,
Madre e Maestra di eroi.
La f!iovemù, inclinata sempre a darsi vanto
di nulla temere, spesso però rcmc, paventa di
apparire non abbastanza moderna, di non sem-
brare all'altezza del suo tempo, o, come di-
cono alcuni, d la pagt>. Ma il vero cristiano si
trova sempre all'altezza di ogni tempo: e la
gioventù non crèsce forse ardimentosa, non
solo per la Patria, che ama con ardore e con
Yalore sostiene e difende, ma anche: per la
fede nella milizia de11a vita cristiana? \\'olctc
essere dei giovani cattolici, quali li reclama

2.10 Page 20

▲back to top
, l'ora presente? qunli li richiede il secolo, in
cui il Signore vi ha pm,ti a vivere e ad operare?
..\\hbiale anzillltlO quella fede. per l.1 lp1ak
col cuore :.-i crede a giusti?.ia. e con l.1 hoccn
"i fa confo~ ione a salute • (Rom.. 1o, 1o);
quella fc<lc illuminal.l, ratiorwbilt> olmq11i11111
rntmm (Rom., 12, 1), d,e nel cuore ha la fiamma
e nella ragione l.1 luc,·: luce v:tlcvolc a llinm-
strarc n v~i stt·ssi e n~li altri, non gil1 la verità
indfahilmcnt1: n.-cnndit1 dei misteri dn Din
rivelati, ma i nlOli, i razionali <li ca·dibilità
pachè n,m si crcdl·rchhc se la r:1(!i11nc non
H<lessc di dover ercJt:rc.
.\\bbiatc una fede larga e cordiale. arnie,,
di ogni luce ddla n,1lur.1, che, hl·n lungi dal-
l'c~sere osti'e ai prngr{'s,-i delle ~cicnzc l' delle
.mi, si slancia vcr~o i ,·asti c:1mpi aperti alla
intelligenza, pn col!ahorare con essa ulln ri-
l'l rea ùd \\'lrn, dd Buono, dd lklln, pure
premu1w11dol.i t•omrn le pericolose dniaiioni.
\\"oi s1etl' gio,·ani; ma. comt dicc,·a l'.\\pn~tolo
Paolo agli Elc•:ini, non siate piii farH·iulli
vacillanti e portati qua t ' là da ~ni ,ento <li
dnnrina ~ r i r.t!,!giri Jc~h uomini, per k·
asruzie, on<lc :-c<lucc l'errore• (Eph., 1, 1.4). \\h-
hiatt: una fede lctilc e lcrma, ignara dei prc)!iu-
dizi, 'spre~atricL <.ldk :-upcrstizioni, supcrnlric1:
ùcl rispetto umano, che non si lasl'in 11/: Ji-
sanimare tlallc minacce o dai dikggi, nè ad1.:-
:-carc da fu~aci g11ada~i ed onori. ,\\hhiatt-
nna fede gioiu~,1 l' fnll.:rna, e con la \\ ostra
fede, 1:hc pii, e pii, \\"a crC:'centlo, abbondi in
dascuno di voi la carità (2 1'hl'ss., , , ,:i.). Sia
la vostra una frd1.·, che non si chiude ncll.1 sua
torre d'ayorio, ma dw con amabile 1, 1.-:um·rati-
se ,;mo • si si-udi intorno a di com·ilian,i i
1.·uori e le anime per guadagnarle a G<'i.ll Cri-
sto. Ahhiatc infìm: una fc<le coraggmsa e mi-
litante, come di clu c<>nlida in Cristo vincitore
del mondo. Di tali giovani, <l1 tali alkti, ha
bisogno l'or,1 prc:sence.
Fu già un tempo, quando, quasi :;cnz,1 con-
trnstn 1.· pericolo, il giovane cattolico potcrn
, i\\'en.: la su:, fod~•. lasci:mdo~i per <:osi Jirl,
_ cullare e ponare da ulllo ciò che lo circondava
e in cui s1 mon:va. fiore cr;:dcvolc nl margine
<lcll'onda dd Cril>tianesimo; k· istituzioni po-
litid,c e sn1·ii1li, gli ste:-s1 puhhlici co..tumi,
nonostante che si vedessero deficil'Jlll' e trn-
\\ iamenti individuali, opcnmmo come imprc-
"Oati cli spirito evangelico; un impulso Ji q11n::-i
mimetismo religioso 1:ra bastevole a<l assicuran·,
st! meno la pact! ddla coscienza, la 1mnq11illità
del vivere estcmo. Ùggi il v1:nto del <• lnic1:m111 •1
ha corso il mon<.lu, ha invaso ogni terra cd ha
cominciato ad insinuarsi tanto addentro ncl-
l'~1oìm1t dei popoli, anche dei pi(1 tradizional•
mente cattolici, che al giovane t·ristiano, m
mezzo alh soci<·ui, per conserv,trc virn la sua
fcùe, fa <luopo che non ~li fallisc-J l'audacia
<li navigare contro una fom,iùahilt• fiumana
di materi lismo, d'indifferenza religiosa, di
~cnsualismo p.1gano, di smania ciel pian•r<', .
Cre:;cek, dunqt1l', ùileui tiidi, ,i dir<·mo cun
l' \\postolo Pietro, crescete ndla grazia t•nn la
volontà del lwm·, e con l'intelletto ncll.1 c,1gni-
zionc del Signori.' '\\ostro e Sah-atorl' Gl',Lt
Cristo (:z P, tr., 3 18): Crtscit1 in grntiu Il
i11 mg11ilim1<' DfJ111i11i m,stri ti Safratm·i~ Jrm
( '/iristi. Quanto più crescerete in gral"ia, tanto
riù lo cono~ccrerc; e quant.> piu lo ron"•
~ccrete 1ant11 pii, l':11ncrctc; pcrch<'. ndla crai-i:i
t' nella cn~nizionc di Lui sta la , ita ctl'rna.
Conoscetelo ~<:mpre piit nei suni \\'an~cli, nella
sua clottrinu, 1wi suoi Sacramenti. nella sua
Chiesa, nt't s11n1 prcn·tti; e sappiate cra<lo ai
\\OSLri maestri, <·omc :\\'oi di.imo lo ro il \\;,btm
ben mcrilatu clo~i,,. Cre~l.'t:tl' in dii, 111 au-
cora in sapicnz.1 C in virtù innanzi a Dio l
agli uomini; e non dimenticate dw nnn fa
scienza sen1.1 il ritenere ciò clw m<·lc intc~o.
Leggerete molto, molto studit•retc, multo itn
parerete; ma al tramonto della vita riconosce-
rete la somm;1 cd essl·nzialc 1mp11rt,mza del
Catechismo; codit:c ddh1 verità, di cidn in
terra r<:cata dal Di\\ in Redl'lltllrl', rwr s11hh-
marci nel ht ne, :-inn al t·icln.
F.tl11mtn:1 o q11rst1 f'rwrip,, ,uuttc Jr.trii " q11r1tt'
pmn11e emrt,u:1m11, r I rnJcorrtlr fdiu• """ snl11 1/
1 ~I, 1w1 111111 gli ,11111i ,lrllt1 t·mt ' " 11111 r l,r Ìt> u
r111(!11ro col111t1 d1 I,( 11rJi-:m11i.
l'o,tro ,dJ.m,, 1),,..,, <7n•11vo.
fruHi della Crociata Calechisfica.
Associa;im11 di Gmca11i d, C. l. ddle
Parrocchie, Oratori Id Istituii S11/, iicmi 'l.·i11ci-
tric1 alla Dar" rh ( 11/t11ra Rdrt,111.,a t Canto
Sarm 11dl't1111111 llHO, fwl'111wt, dt1! S. Padrr
Pi() Xli il 10-\\1 u. s.
ISS<JGl, 17.l<J.\\'/
P .lRJWCG/11.ILI E OR.IT<JU/ l.\\'!f
Ga(!liardetto:
A11dr111 (pn I•· Puglie}. - Effetm·1,\\.__~. s . C. lk,scv
1 Premio:
.clq,i!,/ellfo. •.\\,pinrnri \\ss. , !im1 ( .Ìo\\lmnì Bosco
1J/ass;o, - Ftfouivi -\\ss. "Auxilium •·
Anco11a. - FfTct11v1 ,\\s~. • S. G1ov. Bnsco •.
- Cirilav·rnhia. - Effctta'I Ass. • S. (;i,11·. Rosc1J •.
Il)

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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:i:0 Prenùo:
La1111vio. - Apimnti Ass. • San Giovanni Bosco •·
La Spezia. - Effettivi Ass. I S. Giov. Bosco•·
11-lessina. - Aspiranti Ass. • Domct1ico Savio•·
S. A1;ata di i\\lilitello. - .Effettivi Ass. • S. G. Bosco•·
7!' Premio:
Ani. - Aspirnnti A!is. S. Giov. Bosco •·
Caltogiro11e. - Effettivi Ass. • S. Giov. Bosco •·
Firm,e. Aspiranti Ass. • S. Giov. Bosco ;.
Li'l:orno. - Aspimnti ,\\ss. Don Rua •·
lHessi11tL - Effettivi Ass. Domenico Snvio •·
J11odica. - Effettivi Ass. • S. Giov. Bosco •·
S. Cara/do. - Aspiranti Ass. «S. G10v. Bosco •·
3• Prenùo:
Bova. - Effettivi A<.s. • S. Giov. Bosco •.
Castel Ga,ulolfo. - Effettivi Ass. • S. Gwv. Bosco•·
Ferrara. - Aspimnu Ass. S. Giov. llosco •·
S. C,ualdu. - Effeltivi Ass. • S. Giov. Bosco•·
Stmotta. - Aspiranti Ass. • S. GiUl'cppe •.
Trapam. - Effettivi Ass. S. Giovanni Bosco•·
Tmpa,d. - Aspiranti Ass. • S. Francesco d1 SalcS •·
S' Premio:
Br-1Ja. - &pirunu Ass. San GimJnni nosco •·
ASSOCblZIO.\\'I fNTERVR
:i:0 Premio:
Alassio. - Effettivi Ass. S. Ciov. Bosco•·
Asti. - Effettivi Ass. • Domenico Savio ,.
E:,te. - Aspiranti Ass. • Guido ~e1:ri •·
Faen::o. - Aspiranti Ass. , Pio X l •·
J\\,Jesslna. - Aspiranti Ass. Domcn1co Savio•.
Palermo. - .'\\spiranti Ass. • D. Rua •·
Parma. - Aspirunu A.,;s. Don C. M. Baratta •·
Rtmd,u::::.o. - Effettivi Ass. • S. Gio,·. llt™:o 11.
1ret.•i. - Aspiranti Ass. • S. Giov. Bo~co •·
2'' Prem.io:
Atti. - Aspiranti Ass. Domenico Savio •·
Bova J'L,fatino. - Effelllvi Ass. • P. G. Frnssati •·
Caserta. - Effettivi Ass. P. G. Frassati •·
F'affi:::a. - Effettivi Ass. • Pio Xl •·
Frascati. - Effettivi Ass. • S. Carlo Borromeo •·
La11111ei. - Effettivi AsR. Domenico Savio •·
Lanusl!Ì. - Aspimna Ass. • Domenico Savio •·
},a Spe:::ia. - Aspiranti Ass. • e;, Panlo •.
/,il•umo. - Aspirnnti Ass. • S. Giov. Bosco •·
J.Tode11a. - Effettivi Ass. Guido Torti •·
liTod,ca . lfta. - Effettivi Ass. • Don M. Rua •·
Modica A.lta. - A.spiranti \\ss. q Don :\\I. Ruu ,.
Pedara. - Effettivi Ass. • S. Giov. Roseo •.
Pedara. - Aspiranti Ass. • S. G10v, Do~co •·
Pordenone. - Effem,i Ass. • ~- Giov. Dosco •·
Pf1rde110,1s. - Aspirnnti Ass. • S. C1ov. Bosco•·
San/li Lruwrgiu. - Effettivi Ass. • P. G. I"r=ti ,.
Trevi. - Effottivi Ass. • S. Giov Bosco•.
20 -....
3~ Prenùo,
Bova iWarina. - Aspiranti Ass. P. G. Fmssati •·
Caserta. - Aspiranti Ass. , P. G. Frassat1 •·
Frrrara. - Effettivi Ass. S . Giov. Bosco•·
Grossfto. - Aspiranti Ass. DomcnÌCff Bovio •·
Alacerata. - Effettivi As.s., Auxilium Chusttanorum•.
,',,Tacuata - Aspirami Ass. Auxilium Chri.stianorum •·
Sm1t11 Lussurgi11. - A,;pirallli As,;. • P. C. Frossati t .
Vero110. - Effettivi Ass. • Corumiro Oli\\'ati •·
4 1 Prem.io:
Castellnm11uire di Stabia. Asp1ronti Ass. l,oreto
Staraci:•·
G1·osseto. - Effdtwi Ali$. • Domenico Sa, io•·
Perugw. - Aspirann Ass. • P. G . Fra~sat1 •·
R.anda:zo. - Aspiranti Ass. • S. Giov. Bosco •·
Sot•erato. - Aspiranti Ass. $. Gio\\. Bosco
Taramo. - Effettivi Ass. Domenico Savio .
Varaz:,e. - Effettivi ,<\\ss. • Domcnicu Sa, io .
I ·(lrazzc. - Asp1rant:i Ass. • Domenico Savm •·
S" Premio:
Pen~in. - E.ffetuvi As,;. P. G. Frnssot1 •·
Attestato di partecipazione:
Caiùillammur~ di Stabia. - Effettivi .l\\ss. , Loreto
Starace •·
Napoli. - lill'ettivi Ass. Domenico Savio•.
Napoli. Asr1ranti A~s. • Domenico Sav~ •.
Palermn. - Effettivi Ass. • G. Negri •·
Sor.eratQ. Effettivi Ass. • S. Ciov. Bosco •·
GARA DJ CANTO SACRO
r' Premio:
.Uessi11u. - Oratorio Salel!1ano Pto Xl ~.
2" Premio:
Stmtu Lussurgw. lsriruto Salesiano • P. G. Frassati •.
4 ' Prenùo:
Rm•t1 ,Harina. - Oratorio Salesiano • S. Giov. Dosco ,.
73 Associazioni Giovanili di A. C. J. delle
parrocchie, oratori ed istituti salesiani pre-
miate nella Gara di Culturn Religiosa e 3 anche
in quella di Canto Sacro indetta dall'.\\. C. I.
per l'anno 1940 documentano la fervida cor-
rispondcma alla Crociata Catechistica indetta
dal Rettor J\\lag~orc, tanto più apprezzabile
in quanto il concorso a queste ~re richiese
ai giovani una nuova nobile fatica dopo là
partecipazione alle nostre gare locali e regionali.
Questo è davvem il frutto più ambito t: più caro
certo a S. Giovanni Bosco nel centenario _della
fondazione dell'O1,era sua!

3.2 Page 22

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Crociata missionaria Borsa CELIKA .tUfEGUO, a curo del Comm.
Lui.cri Amt.-glio - 8 = prcc.: 13.010 - Nuo\\'o
Borse com ple te.
Borsa CALVI LUIGI E FALETTI GUGLIEL-
,'\\,1INA coniul(i, a cura <lei figli.
Borsa ÈUCARISTICA BRUNI GUSTAVO 1\\1.--1-
RIA (12~) m suffrngm di D. Eugenio Capra, Pre-
vosto, a cura di Capra l\\Iaria Sìl\\'.ll1.
Borsa RIPARAZIONE a cura di Ca\\'inato AntQ-
ruelta.
Borsa 1UARIA AUSILl'1TRICE (31•) a curo di
D. E. O.
Rorsa D01\\" BOSCO A!CJTATEJ\\fl u cura d1 N N.
Borsa SBARDHLLA FTL!PPO o rura di Clara
Sbru-dclla
Borse da completare.
versamento 1000 - Tot. 14.010.
Borsa D. BOSCO S,•ll~V1lTE I NOSTRI FIGLI
(2•) - Somma prcc.: 7964,50 - VenturcUi G.
B. 200 • Corrias Antonia 10 - Cappellenì Rodo-
monte 10 - G. V. G. 100 - Tot. 8z84,50.
Borsa D. BOSCO EDUCA1-0RE (4•) - Somma
prcc.. 469.+,70 - Bemocco J\\srnse ,o - Roella
A~ese 20 - Guido Be11u 20 - Tnt. 472.4,70.
Dorsa DOGLI~ Vi CJll". GIUSEPPE u cura di
Pozzi Franc~o - 8oruma prcc.. 7025,50 -
Pozzi, Remon<lini ed ex-.\\llicvi zoo - 1i1t
7225,50.
Uor.;a DAI, \\'EGRO J\\/O.VS. &lOV.-LV"l\\'I a cura
della P,a Unione per l'adorazione del SS. Sa-
cramento, Chiesa di S. Spu-ito (Udine) - Somma
Borsa A.NI!'.l.E DEL PURG~ffORIO (56 ) - Som-
prcc.: 4755-Sorelle Dal Negro 15 - Dr. Giu5eppe
ma prec., 1301!1.oo - Gramaglia Lina I 5 - Bor-
1,,cgli Vittoria 15 - Maz1.oleni Pierina s - Di Tle-
nevello Luisa 5 - Persico Angelo 200 - Soloni
D1ll Negro 10 - D'Orlando Romana 2. - N. ~-
25 - Peratoncr 3 - Collo Hinn 2.0 - r-.i. X. 25
i\\1. r . s. Spirito 25 - Tm. 488o.
D. Francesco 150 - Grassi Paolo 30 - Gai Cate-
nna 40 - Di Bcncvello Luisa 5 - N. N. , o -
Tut. 13.556,90.
Horsa Dfl'l,\\:-1 PROVVIDENZA (3•) bomma
prec 10.118,50 - Boinc Fiorenza25 - G. V. G.
100 - BnS(lione Frnncesco 40 - Tot. 10.283,50.
Don.a AMIGIIETTI GIUSEPPE - Somma prec. Borsa ETERNO P,Jl)RE - Somma prec.. 3925
1300 - Benolucci D. Amilcare 100 - Tot. 1400.
- Ghirardi Anna 50 - Tot. 3975.
Borsa BALDI D. T.UlGl - Somma prec.: 3050 -
Zonghi-1..otti s - Tot. 3055.
Borsa BEATA J\\f.,-IRTIL ,\\f.-1.ZZ.rlRELl,0 a cura
del Sac. Dott. G. B. Calvi - Somma pn,c..
7245,10 Pioda Vcd. Giannini 66,30 - Pardo
Michele 200 - Traverso Giuseppina 50 Go.s:tlto
Angela 10 - N N. 5 - O. C. P. 100 - N. l\\.
Borso FERRA.RA SERAFLVIJ VED. ZANC.rl
a cura d, Fr-.u1ccsco Zanca - Tnmasini Serafint1
150 - l\\.leJJO Bmnca 150 - Di Gioia Giuseppina
100 - l\\faj10 Luigi ed Elisa 100 - Alcuri Michele
ed Anna 100 - O, Gtoia Paolo e Fina 100 - To-
masini Mliria 100 - Ma~i?ÌOre Giulio e G11>vnnna
50 - N. N. 1000 - Gio,·unnr cd Annetta Ferrara
,
1000 - Gent1le Eglc 20 - Ance.lotti Luisa 10 -
Znnaboni G. 10 - Rina G. 10 - Fmtelli Fun1a-
s - ~lli 10 - Donizcmi E. 10 Fcletti 10 - M. F.
.50 - Tot. 1900.
llorsa FERILLVD() G. B. a cura degli <'x-:illu:vi
e Cooperatori salesiani di Novara - !:,omma prcc.:
A. A. 5 - Vt:rrazzi 5 - Zuecari 5 - Cav. Mauri B.
5 Bcduschi G. s - Frontini E. 5 - Rag. Baz-
13.260 - Quilico O. Sebastiano 5 - Dotu Giuseppe
e Giovanni 100 - Mons. De Giuli Raffaele 10 -
zoli 5 - Fiori C. 2 - Gclmìni A. e sorella +,50 -
Oc Giuli Celso 20 - Borghcsio Egidio 10 - :-..;
ltampoldi E. 3 C11sello 2 Tomam 2 • Rapetto
t\\. :ms - lòt. 13.670.
:a - Hachelli R. :? - Volonre 2 - N :::--.. 2 - Ilirolo
A. 1 ,50 - E. G. r - Canali O. 1 - Borghim 1 - Borsa FRA,\\CHJNI D . GT(WA.\\NJ - Somma -
Barbieri 10 - Papini G. 0,50 - Tuzllì ::\\I. 1,10 -
preç,: 200 - A. F. 10 - Tnt. 210
•Ounrnnta !\\J. 1 - Croci c. 10 - LonJ:?an E. 10 - Jlr,rsa FTUSS, ITl Pllm GIORGIO (za)- Somm,1
Tlllii A. 5 - l\\ligliavacca A. 5 - Castdli 5 - Cap-
prec,: .5072 - Sansonct11 Viro 10 • 'I. ::--. t:> - ·
soni G. 5 - Cmmi 2 - l\\lerli 2 - '.\\lonti 2 - Lacchi
Tl/t. 5092.
2 - Bnldassarì 1 - Gra~s, , - Briganti 1 - Car- Borsa GLI EDUC.1lTORI _1IL l.ORO SANTO
c:mo 1 - Passalacqua 1 - l\\loncta 1 - Ferran 1 -
a cura dcll'ing. comm. A. Bianchi, Presidente
l)a\\·erin 1 - Tot. 8ij91.
Unione D. Bo~co fra ins\\'1?11anti - Sommu prec.:
Borsa 8/AYCJI! SALV.ITORE - Somma prec.:
2700 - &. Casa!onc e M. Bianchi 500 - Pie-
7829,5.5 - Avnlk Alessandra 10 - D,·nu11 Clura
50 - Tot. 7889,55.
' ina Gilardinj ,oo - Tot. 3300.
Bors~ GEStJ, 11.ARJ.-l .rll'<i/Ll.lTRIC:E, 1.J.
T}orsà BLASDI\\'O GTOV1llYNI - Somma prc.:.:
3820 -N. ~- 100 - ù. B. 100 - Biondino i\\lann e
BOSCO (3al - :,,omma prec.: 12.395,60 Portu
Gi\\lst'ppina 100 - Fore~-tu Gius(:rpina 5 - T,,1.
Pi"r Gio,anni 50 - Pjcco Anno Ve.I. DI.andino
12.500,60.
50 - Tot. 4120.
Borsa (;0l~0.\\1BO D. SISTO - Sommo pn:c.:
860 - J>o7.z1 Frnncesoo 100 - Tot. 960.
Bor1<a G.JMRE1T.1 GIROL.1.ìlV E M.lRIA a
..:ura <li \\I. Pisrurino ve<l. Gambt•1t.1-Somma prec.:
12.000 - Nuovo versamento 2000 - Tot. 14.000.
13 1r.<a CONSOLATRICE DEGLI APFLITTl a Bnnia LAJOLO D. AGOSTTNO Somma prec:
cura dt K. "\\ - Pnmo versamento I,. 10.000.
3625 - Pattarino ::\\lana 100 1'01. 3725.
21

3.3 Page 23

▲back to top
Borsa .ìlAR!.1 A USTT,l. !TRJCE a cum del Cav.
5ìebaslino d'l'r11,, - Som111a prcc.: 4345 -
l\\[nrrari Cmbcrto 20 - l\\linrnti Alfonso 20 - Ticri
T1.resa 10 - D'Urso Sebastiano 50 - Tot. 4-H5·
Dorso MARJ.-1 AUSl!,JA7'RICE (29•) - Somma
prcc.. 4-204.50 1Iorci Anl(cla 5 - N. N. 500
- Tnl. 470(),50.
llorsa .ìlADOX.\\•.1 Dl LOURDES - Somma
prcc.: 1701,55 - Abhatangelo Rnlfaclr.: 25 - Tot.
1726,55.
Borsa Al4DO.\\NA Dl PO,\\JPEl - Somma prec.:
310 - l\\. :'.\\,. 10 - Tot. 320.
Borsa M.·lDO_V,\\'A DEI.LE GRAZIE (Pitltirolu)
- Somma prec.: 7358 ,85 - Filippo l\\foriu 50
- Giulia e Sandra 15 - Fa,·a 10 - ~- N. 100 -
Tot. 7533,S5..
Borsa ,\\/./RIA A[ISIT.l J7R!CE ES. GIOf'.-LY-
1\\ I BOSCO (911) - i->omma rrcc.: 3266,30 -
ì\\farchetti Lucio 35 - Tot. 3301,30.
Borsa JUJDO.YX, I DEl-lE G/0JZIE DI C•./-
STEL(~...1.1/0NTE a cura dcJ;?li ex-allievi sale-
~im,i (Udine) - Somma prec.: 8+70 - Poils.rJ
Palmira 15 - N. N. 5 - Tot. X+90.
Borsii MINEL!.I GIUSEPPJV.4. l'\\! GTOfl 4.V-
'f,.-J.\\'I - Spnuna prec.: 13.000 - GioYOnnim
Giuseppina 2000 - Tot. 15.000.
Bonaa N. S. DEL BOSCUE1'TO E S. CEC[UA
- Sprnma prec.: 5160 - Schiaflìno Prospèro
60 - 1'01. 5220.
Borsa POLLA DO.\\' EZIO - La mamma Irma
\\ Iasino ,•ed. Polht L. 200.
(SrK11e).
TESORO SPIRITUALE
Cooperutori che, rnnfesmti e comw,icati, v1s1-
tano una chics,1 o pubblica cappella (i Rcli~1osi e
le Religiose, la loro cappella prtvuta) e quivi pregano
secondo J'iutcnzione del Sommo Pontefice possono
acquistano;
L'INDULGENZA PLE:-.:ARIA
1) "\\,el giorno in cui dilnno il nome alla Pio Unione
dei Cooperatori.
2) ~el giorno in cui per la p,;ma YO!ta si con~a-
crano al Sacrn Cuore d, Ge;;,1.
3) Tuuc lo, vnlre chi: per otto giorni conrinui at-
tendono u~li Esercizi spirituali.
4) /11 p1111to di mort~ se, confessati c comunicati, o
ulm.-no con triti, in n,chernnno divotamente 11
Suntiss.11110 1\\mne dr Gesù, colla bocca, se pn-
cranno, od ~Jmeno cr,J cuc>n:.
l\\CI. ,n:sE DI GE.'iX·\\IO:
1) Jl aiorno 1 - Circo11c1sionc:- di X. S. G. C.
2) fJ giorno 2 SS. Kome ili Gesù.
'"3) T1 Ji!torno 6 - Epifania.
4) n giorno rl! Cattedra di S. Pietro in Romn.
s) .Il giornn 23 - Sposuhzio della B. VerQtne.
6) Il giorno 23 - Cnnn:rsione di S. Paolo.
7) Il p;iorno 29 - 8. Francesco di Sales.
-22
-,aECRC)LOGIO
Sa I e s i ani de fu 'n ti:
GRANDI S DON LUIGI. sac. da Gru~liasco
(T orino) t ad lvrna 1'8-xn-19+0 a 69 unni.
Accolto da D. Boscu all'Onllorfo nt:1 188~. e ebbe
sono il suo Si(u~rdi> in un candore di purezza ed
in un fervore di pietà che lo re.sera carissimo nl
Santo. Fattosi salesiano e raggiunto il sacerdozio,
diresse dnpprimn i nostri Collegi di Ca'"aglià e d,
di Penan!!o Mon ferrnto, poi parti pcl l\\lr,ssico ove
fu direttore del Collegio S. Franctsco di Sales e
quindi Ispettore della Case salesiane di quelln Re-
pubblica fino al 1908. Anima eletta, cuore gem•-
roso, fedelissimo a.Ilo spirito di Don Bosco, scprc
dare in pochi anni all'Opera ~alcsiana un prmnlt-
teme sviluppo, nonosrnnte le drlticolm del tempo
e del clima rivoluzionario. Ma la sua fibra fu prestò
fi1ocato. dai disnr:i e dal lavoro. TQrnato in Ttalin
si raccolse nella Cnsn di hrea n dedicare finn al-
l'ulumo la sua preghiera, In su,, esperienza ed il
suo zelo sace, dotale specialmente a vantaggio degli
aspiranti salesiani e missionari, cnttiv11ndosi l'o.m-
mirazione e In stima di tutta la cittadinanza e delle
anime che a lui r icorrevano per la dire7,1one spi-
ritunle.
COLOMBARA D. BAR1'0L.OJ,fEO, sac. lla
l m·orio Superiore ~t-:ovara) t a Genm·a-Sampier-
da-ena il 13-x1-194'> a 79 anni.
Educnlo fin dalla puerizia :111'Oraro io di To-
rino sotto la guida di Don Bosco, crebbe nello
spirito del Santo e, dùpo a,•cr diretto le Case di
lv:ea e di Genzuno, s, consacrò lutto alla eu·a
delle anime oomc oatechista e c,pnfessore ÌJl vari
collei,ri, infine per 30 anni come vice-parroco nella
nostra parrocchia di S. Gaetano. apprez:,_'ltissimo
da tutta la popolazione.
CATT)JSF.O D. GfACOJ/0, sac. da Romentino
(Novam), t a Colle Salverti (Livorno) il 2\\?-x-1940
a 62 anni.
Sull'esempio ùi Don Bosco amò la gioH·ntù cm,
ardore d i apostolo, prodigando nella sua m1ss1one
ùi educatore e dt direttore ùi van nostri Cnllegi,
con vo:ro sptrito snlesiano, la gipvinlità del suo ca-
rattere, la sua passione di lavoro e di ~acrificio,
l'inesauribile bontà del suo JZmn cuor(:. ~, olsc un
prC7.ioso ministero fra i nostri ,·migrati u Zurigo .-
chiuse la sua _giornata nella direzione d-,i nostri
aspiranti a Colle Sahctti.
·
,"./ASASSERO D. M.-lURll~IO, sac. tla Cuneo,
t a Piossasco (Torino) il 24-L'l:-1940 a zS anni.
Si formò all'Oratorio ,·i\\"ente il santo Don 8o$CO,
e, m.e;g-iunto il sacerdozio, ebbe la 2ioi1:1 di esercitare
per più di 50 anni il sacro mini-stero in , arii collegi
ed oratori, i:lùud,mdo il suo patriarcale apostolato
cnl rettorato della 8Jùia di Llzio.
CAVAGLJ.1 D. ,1flCl/ELE, snc. e.la None di
Pinerolo (Torino), t a C6rdobù (Rep. Arg.) il 26-
x11-19+0 a 76 anni.
Don Bosco accogliendolo all'Oratorio gli disse-:
• Solo fermandoti in Conitregazionc potmi salvare

3.4 Page 24

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J',1nimn lua •: etl celi si free snlt-~innn e mi<sinnarin.
l'r.·dilc-sse l'u1~osrola1n degli Oratori ks11v1, d,·i
Cat,-chismi e ddla cura ddlc ,,><:azioni. Coronò
t ,uni $O nn,11 di l\\lcs,., nel nn•tro srudentnto tl'O•
l11girn di Cordobn.
COI.USS/ /). AGO.'•TI.YO, qc. Ja Cn~arsa
t dl'llu Delizia (l"dine), n Estoni (Portngnllo) il
:?7•\\'•IIH0 U 71 ,lnnt
,\\11,t scuoln dt D. 131,sco aprr,•,t• il ,., ro ,pi rito
~k 111110 d1c r,,e pr< iosi i iuni qunranl'11111ri Ji
dtn·zione dt \\'tiri nos1n collt-ei t I, cura ddto fonna-
Z1<>nc ,ki 1lns1n ~tuJ,·nti di fìolm•lfÌ.t e rt·oln~iri dd-
1'hp<"lloria l'ortul!hcsc.
G IRCI.I ROUE!.J(>, ~...t d:i Snn Ju.m (R.
t , \\r~plltna), 11 \\'i,-d111a (Rio '\\,u11} il 22•\\ll·IIHO
a 7.1 nnni.
Pr,'!IIÒ l'op<·ta 5ua ~oprnllutt,) 11dl'umn11n1s1r1u1one
ddlc nostn· opere m ,111ie c,1$c della I'alal!onia.
con umihii ,. r-piri10 dì lede ,·cnimt:ntc t:lot·mplar,·.
SJHRR.l O. Gl<J ICIIL\\-0, sac. da Sinl!lia
(Sp11~·n., '• t t\\1 11 27•\\lll-1•1-10 , 60 .inni.
Riu,ci'1t ,-p,-.:1.1lmcn1<• ndht p,111<· or1.:.1mu,1tiv.1
è -inm1i111srrut1va. Superstite d6 rh-ol.1?11 twnti spa-
l(noli, ce=tlu f;1 per..ccuzione, ~i dedicò l\\tlto nll:1
nco,1ruz1onc tld Colk1110 di ~lnlnRa "' all.1 fonda-
z,nn,· d1 Anki:ut·rn.
n. F ·/IU,\\ .-l
LII'/(), sac. da Ili,~• (Tr<·nto),
t a Pu,·no Sn-.uc (ParnllU,I\\) il 30-vu-1940 11 ~8 anni.
Tempra l((•nemsa dt ,alc.;iano, ,campato JI tcr-
n:moto di \\ l t:ss10a, dopo aver "'"rc1tn10 11 sacro
n,111is1cro con umminthilc fervnr<' in ,·uri nostri
Coll,·l(i <:d Ontton d' lt.11ia, si consacrò tutto nlln
nu~1r,1 mi~'l>iont del Chnco Par.ticu,wo. Per 15 anni
fu 11 v.-rq.tpostolo d t qudle rerr,• cut prod11iò tutto
In zl'lo ?rei suo .2ron cuore, rn11giunitenc.l11 le più
remote ed u1mlt capnnne dei poHri Indi eh~ l'urna-
' .1no ~-ome l•iro padrl'.
I. IJ'CSE't' '\\,JlCTJE/,/:', coad. d11 l\\ l ari;tpoc.• (Ua-
t .1?hcrin), a Fszter2omtnhor (L n11hcrm) 11 17-v-
1940 :i 46 anni.
STl{\\'GJ~l, f,'RA .VCh"SCO, coaù. da ',orimhergn
t (Germania), o Crufrneck (Gcrmunio), ti 3-x-r9-10
a 35 .,nni.
REJS/YGTìR S,-/l"F/UO, coad. da lla.~lack
t (G<·nnunta), in itucrnt il 12-,·11-1940 11 30 noni.
Cooperatori de funti:
S. F. R•.,.m \\lo:s;s. CELESTJ\\'0 EADRICI,
t Arrit•i><ftl'l.'fJ l'rÌlldpt! di Tn1110, il 30-x-1940 11
7-1 anni.
:-:.i Colle1110 i:crma111co Ji Roma compi uh ~ruJi
ccck- iustic, l' temprò l'unimo a quello spirito pa-
stornk che dulltt cattedra del St•mfnario diocesano
~i prnt<-,;c alle anime con tanto s.:nso delle co11d1z1oni
Jclla IIOCtt:t:i <Id ,uo kmpo da m,1run1rlo, a 38 anni,
,l} ~ovcmo dt:11,t Dioceqi. 1,a ressi, quindi dnl 1904
con ucnio di principe e cuore di paJrc, affrontando
pd 11uo ure1u:c anche incomprensioni, ditlid...n:u e
p('f~t·cuzioni per tutelarne i sncri diritti ~opruttutto
11110 ~cnppiQ della gr.1nJc 1,,ucrrn ,. nell'immt'diato
dopo,;ut:rra. La ,ua formczza, la BU:t prudenza, lo
~un cari1n ed il suo zelo gli cattirnrono non ~<Jl{I la
, cn<"rtU1onc Jei kddt: ma il ptu alto :ippn-z1J1-
mento Jdle au1on1/1 e ddla :-ama S.-de che nel 1•1Z9
dc,·~ 111 diocesi di Trento od archidinc<Si.
Nutnvn pt:r S. Gio\\',rnni Do,co 1,1111a divozinne
che .'I ,obbarcò nl non hr,·,·1· vi111?irio a Toritto tunto
pa le k'-IC ddl11 be:11ìtìca21one qu3nto pt r qu<-lle
ddla c:111onizznl:1u11c; e rru111os~e e sOsknnc tit•11,fH<"
l'Opn,t ,11lcsia11.1 con palt·t no ,1(ft,11,,. Il r1,·ordn
dd vc:n,·rnndo .\\n:l\\·e,-co,o '\\t\\e pcnonto p:irllc.."f•l.tr•
meni.- ctrn n, llu ..;oci,·tù S~l,~ianu che si uni'<·•· .d
cordn1d111 dcll'Arch1d1oces1 con f,•n ornsi suffn11r1,
.-l!tCJJ!TEn·n PROF. \\f.-lRJr) r:eR.IJ)I,\\'/,
t a S.in llt:mn Il 5-x u. s. in eta d'nn111 75.
Per m11lti anni r,rnftts•orc e poi nncl1< Prt·sidt·nlc
della Il. Accatkmrn Albt•rri110 ,. d,•ll,1 R . St·uob
dt ,\\rd!lh •turct tli Tnrinn, co!lohnrò cnll'Ulliciu
1t-cnic,, dell'Econnmnro e:cttcr:ilc du :--al...-sia111 ndla
prcpara;,ionc· molti prnr:cui p,·r In co,1ruz1011,:
di ls111u11 in lwli,, e nll'c><tcro. Su dtst'l{lli dd com-
prnnto \\rch1tet1n l urono c•>'lruiti I collc11i ,alt",tani
<li \\'crrm,1. su.1 ,,a1ria, <lt \\'icnn;1, Jt l.ishon:i, di
Oswii.cnn tn l'<1lu11i,1; ti 1.-mpw di S, l\\larin l,ibt•-
r:itricc 1n Roma, l,1 wnnJ,, parrocchiu Sttlei.iaim <li
Ancon:i, I,, clm•s;i di Pr;,cm, 11 m rnlcmia. ;\\fo ti
,uo nnmc n:stt·nt purticobm,cnw lc11.i10 al is:ramle
c<l artist,eo altan• progc111110 per Snn G1n,,11111i
Uoscn nd Santu~no di l\\ I.tria A11sili.11 rice m 'l'onno
cd m,tu11uram il ') l(iugno 1938. li Ccradini vi
fow,rò 1111nmo <Jtt.1,1 p<:r di,·ci anni, npn:11dcndonc
lo stuJ,,,, dopo brc,·i o lu1111l11 intc-rvul11, de~idcroso
dt realtuorc ndl11 fonn:1 più ~olenn,· ,• piu pcrft.1111
l'onontic:o mcanco riccvuto d1 proi:cllarc per Don
Bnsco un alrarc eh" foo1~~ monumento d1:1.rnn ddl,1
s ua 11ru11dczza e dc-Ila divozinnc eh,· si hn nel ntòntlu
per Lut.
\\ lcmnn dell'offeno che il caro ùduntt, portò
,,tl'Op"rn ,,1tc,iana e della d1vo:1.1ont che .:bbt· per
S. Giov1111m Bosco, lo rnccomnndinmo culdnmcntc
,u suffr:111i Ji tutti i no,-1ri Cooperatori
MO.\\S. PJE1 RfJ TACCI. t Tokntino 11 •s-
x-1940 ud 80 ,m111,
Vicario 11cm·n1lt· della dir,ccsi, An:idiacono dt•lln
Cattc<lralc e Decurione dei Coopcr.11on, prcdtlnw
.- fo\\'or, l'Opera S;1lc,i;ma che h:1 in c,uà un fiorente
Omtono F.-stivo, un Asp1rundnro e In Parruu,hin
del SS. Cmè1fisso.
Sac, rdntc secondo ti cuore di Dio, pio. carita-
t.·vole, prndi~ò alla JtoCL"SI k lit: dl'tt,· clou d1 111cn11:
e Ji cuor,·, atte 1111ime tuttn ti sun rclll pa,tor.tl"
prudent••· illuminato, fcrvoro,o.
DOTT. CARI.O G lR.\\1. IGX. 1,\\0 I a :\\ladnuna
ddln Sçal., il 22-Xl•t<)+0.
Volente profc~s,onisto e cu11olico ,·st•1nplorC', C'll•
rnva i mal,111 CQn ,pirito ,·cnnn,-ncc cr1,1ìnno, prooi-
11"nndos1 con speciale abn1·11azione H·rso i pmcri
i bi~oJ;(nost. Alfc;rionatQ Conperntort·, ave,·a pri
Salesiani, per le Fi17lie di l\\lnria A11silintrice e pt·i
nostri alunni tutti i ne:uarJ1 e la p1i1 J!Cncrosa dì-
sintere,.s.1ta cant11. S. G1ov:mni Bosco ~li on,·ni;:a
dnl SiW)orc quel pr.-mio ch't·l(li 50J,"·i1 chiec.lerc rt:i
~uo, più insiemi bcnt'fonori.
23

3.5 Page 25

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TROPI 1 ALFOXSI\\' 1 n. FASULO t a l:a-
111ci11tl il 30-x-1940 11 33 anni.
Nata il 24 ffillRl!ÌO, crcbb..: con unn tcncrn ,li•·o-
zione a Mana i\\usilintnce: pdlel(rinò più volte
al suo suntuario <li Torino e le consac:rò nnchc i due
suoi bambini.
Visse di fede e di bontà cuore, prodiitandosi
tutt,1 olla sua fami!!lrn cd alle opere buone,
CAS. C,-IV. V,/U,,-/CRI D. VTXCESZO, t
il 12-v111-1940 a Nev1J{lie (Cuneo).
Aricipn·u, pçr 45 nn111 e benemerito Coopcmtorc,
cl'II stato nlunno ùdl'Orntnrio mentre vivl'Vn Don
llQsCo e nl' era uscito collu \\"Oc;a2ione Sllccrdotnle
cd uno grnndc venerazione pel Santo.
BOSCO MAR! 1 ROS l 11. C.-1V.lGl\\.ERO t
H Torino il q-\\l-1940.
La sofferenza 1mprcz1o~l la su,1 ,·ita operoso tutti
dcdit,1 al bene della fnm1J;Cli.:i, con spirito profonda-
mt'ntc cristiano, e hcncdcttn da Dio colla voc.1.uurn.:
del fod1<1 D. Roberto alla l:iocict~ Salcaumn.
C,-ISTELL,J ROS.,11,Jl\\'D.l FERR,-IRJ t a
Como il 1-4-x1-1940.
Donna c.>ltn, imcllil.(ente e dotato di vero spinto
d1 apostolato, fu pn:sitlcnrc ùcl Comitnto di 11rl!nt1iz-
l',1JZionc dcli' Azione Cattolica doUa fund.nzion.: e
c:ontmuò u pn:"ederc e p01 :\\ zdare l'apo~toi,tto
dell'Unione Ftmminile fino aJl.1 morte:. Il Si11nure
la premiò anche c:oll.1 \\'QCn,mme cli w1 lll(hO 1111,t :-;o-
ciett\\ ~ak-sinoa.
Altri Cooperatori defunti:
ACllto Piètro, S. Gl'T11tt1111J i1tmfermto (Ales~nn-
dria) - Amodoti F;gidio, Serb111/1)11e (Forlì) - Amelotti
Giuseppe, I'almt11/t>1111,i (Ale5.'-!llldria - DnµJ:(io Giu-
como., 7'orÌTlo - lleltrnme I). Luigi, Cos/iglim1e d' Jsti
(Asti) - Berra Madùolcna, C!'T1•ntto (Vercdli) -
Pind!i Giacomo, ,Worfa.<so (Piacenza) - Bincllt Giu-
sun,i, .\\tor/asso (P1.iccnza) - Bonclli lvfichelè, To-
ri110 - Careglio Carlo, c,,mertlitmo d' A/ha (Cuneo)
- Carlà Adele, S. Cest1Yio (Lecce) - Chiol<•ro Emilio,
Tori,m - Cnlosio Adele, B(lgtiofo JlJe/1<1 (Brescw)
Debandi Rosa, Vì1:11nle Monf~rr,uo (Alt'.•~rtndrin) •
D1:bell:1 Giu~eppc, Guspo11i (Cnt,mzuro) • Oo1t ,_
relli Mons. Consalvo, Corbnro (Terni) - Fuvro Gio-
vanni, JTtwie (Torino) - Grtrino Muriu Lctizitl,
Tririno - Ginconc l\\1ichelc, ,Urm!l/r1 (Cu111w) -
Giorcclli Camillo, Ca.<ar::m (Asti) - Gul'rrn Eu~enìo,
1·or11c·cl,i,, (Farli) - Lomb11rd1 limnm, Romn - I.uc-
1hì Ro~n, Berrt1tr1 (Pun,111) - :Vloggio111 Oefcn1.knte,
Varese l\\Iosclh Teresa, Savi,:110 (Bologna) - l\\bz-
zolcut Tc:od , C:/rmmt (Tictl(.ut,,,) - j\\,) dat lxir:1;!•
nico, S. Pietro Vnl I.emina (Torino) - Mizzi Linda,
l'lliltwo - Mo1tfo1 Htcl"nnn, Riwli (Torino) - Monta-
bon" Anno. ll<'Jw.faio (Torino) - .Mortortno <.1usep-
pì11a, Borgo l.,at•etrzaro (Nov:ua) - Pndsi C,,rmela.
S. St.•n:ro (Fo1!J:1Ìa) - Pasquuli D. <.:urlu, <Jnre::::::011n
(Alcssandria) - P11squalon Giuseppe, Q11iuto T'ic.
(Vicenza) - Pl·rm1 Giovanni, Jlila110 - P.11 Palin,m,
Trt>t,iso - Pugnetti Euùosi11, Tn~a (Am;ta). Rcschc,1
Sotin, isola del Grorr Sasso (T!:rnmo) - lt12:zottn Gio-
vanni, Cnlogna i·e11et11 (Verona) - Sumpaoli Clara,
Ra111nzzarm (Pc:rug111) Snndn Antomo, So11111wcm11-
pag11a (Vetona) - Schcbecchi Rcl(mr Giuseppina,
Cl110,:l(ia (Venezia) - !-,chta\\"i: Pnolo, Brig,umo Fm-
sra/t1 (Ak·~sa.ndr1a) - V:iccarino C..irlo, S. Bm(q110
Cmun:ese ('l'orino) - Vnllaun D. Vincenzo, Xet•1nbe
(Cuneo) - Vanno;,J.i Primctta, ViJig11t1no (Pisa) -
Vitiello In1i:. Dott. Comm. Ernesto. Ge110f-'ll.
CONDIZIONI
per essere iscriu i all'Unione
d e i Coopera tori Sale9iani.
Rimrdiama rhe per essere Crmpernfr,,-i Salesiam
tio11 luts/a be11efirare in quall11111111• modo lr ()prre o
':e ,~J~,<1omOSalesiane:" 1~w oaorre_ essere 11(hc,n/111e11'#
1srt1t11 1wll eli:tico d~, Coop1irator1. Sofo cu,ì .fi pns-
s1J110 gndere ; Jm•ari tflirillwfi concessi dalla Chiesa
alla F,1111iglfr1 Salelimw.
LE CONDIZIOl\\;I SONO:
I. Età non minore di 1.6 anni.
2. Godero buon:1 rcputllZim,e rclìKirisn e eh aie.
3, Essere in !(rodo ù i promuovere, o per o
p~,r me;,r,zo di altri, con preghiere, offerte o lavon,
le Opere o le Missioni deUs Pia Societa Rales1~na.
L'Unione non lc~a alcuno in coscicnza, e non
impone nc6•un11 quota d'i~crizionu, nè contributi
periodici; percib '"i possono partecipare le fami~lic
stccolan e le comunita relh!iosc, isrituti ed asso-
e•azioni, per mezzo dei rispettivi J{Cnitori o superi111 i.
All'arto detl'ìscriz1ohc, la 8ocictJ\\ Sulcsiana jr,/ a
il Diplòmn 1egolmiie11to.
Chi pertanto desidero nscriversi tra I Cooperatori
Sole~iani - riceverc il Rollrt1i1w St1/e{'ir1t111 - avere
cltiurimenll circa le Opcre di Don Bo~co - uwrnre
olFerte in loro favore - si ri\\•olJr,t al
RirrrOR l\\lAGGIO!Ul nllLI.A S0t·1rr\\ SALIJSJA),;A -
V1A COTTO~MlO, N. 321 TORl"-0 (109) spcc11icando
bene nome e indirizzo.
,---_ _ LA CORRISPONDENZA E LE OFFERTE _ _____,
per le Opere e Mis11ioru Salesiane s 'indirizzino al RETrOR MAGGIORE Direzione Generale
Ope r e D . Bosco - via Co tto le n g o 32 - Torino l09, non alla Società Ec:litrice I nternazionale (S.E. J.)..
a mezzo pii) com od o è quello .ser v irsi deJ nos tro C ONTO CORRENTE POSTALE
c:he p o rla il N. a l 1355 (To titto) sotto la deno min.ltzionei
DIREZIONE GENERALE OPERE DI D. BOSCO
1 1 m o dulo r latlvo i n e ll a copert i n a del pel'lodlco «Marta A11,u1atrlcc1►•
-
-
Con permesso d e ll'Autorit à Ecclesiastica. - Tip. S. E. l .. Corso l\\e,iina Margherita, 176.
Dirc cro,c responsabile: D. e;. U TO O ~A V r N T Via Couolengo. 32 Torino 11>9