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188810

1 Pages 1-10

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1.1 Page 1

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LIBRJR=A SAT jF~SIANA - TOR1NO
FIGLIALI
S . Pier d'Arena - %ia S . Martino, 19 .
Roma - %ia porta_ S . Lorenzo, 42 .
Torino - Ospizio S . Gio . Evang ., Aia Madama Cristina, 1 .
. S . Benigno ! :anavese - presso ['Oratorio Salesiano .
Spezia - Cslìizio ,1 . Paolo . ( :orso Garibaldi, 8 .
Lucca - Piazza S . Pietro Sonialdi .
Apertura di una nuova Libreria Salesiana
Animati dallo spirito e dal desiderio che il nostro Fondatore e Padre D . Bosco aveva per
la diffusione della buona stampa, partìcolarmente quando si trattava di porre un argine alla
insidiosa propaganda che i protestanti fanno al giorno d'oggi con perversi foglìetti e libercoli,
abbiamo aperto nel testè passato agosto una nostra Libreria succursale nell'Istituto di Maria
Ausiliatrice di Bordighera-Torrione, presso Ventimiglia, diretto dai Salesiani e dalle Suore di
Maria Ausiliatrice . E ciò tanto più perchè colà sopratutto i vicini protestanti non tralasciano
mezzo alcuno per estirpare la religione e la morale cattolica in quella popolazione .
Questa nostra nuova Libreria tiene, a comodità dei Cooperatori e Cooperatrici di colà e
di tutte quelle persone a cui possa interessare, un deposito completo delle edizioni Salesiane,
ed è in grado di accordare agli Istituti, Seminarii e ai promotori quello sconto d'uso che suole
fare la Libreria di Torino . Di più, la medesima prende incarico, mediante un piccolo compenso,
di provvedere qualunque libro od articoli di cui venisse richiesta . Tiene inoltre uno svariato
assortimento di libri di divozione in varie e ricche legature, immagini per ricordi, corone e
medaglie, deposito di quaderni, carta protocollo bianca e rigata, carta da lettere comune e
commerciale della nostra Cartiera Salesiana di Mathi, nonchè oggetti di cancelleria adatti
alle scuole . Il provento ricavato dalla vendita è a beneficio della nuova chiesa annessa al-
l'Istituto, di cui occorre ancora ultimare il coro, e per provvedere alle spese necessarie per la
educazione religiosa, morale e scolastica della gioventù d'ambo i sessi di quei dintorni .
Ci raccomandiamo che questo annunzìo venga diffuso, specialmente da' nostri Cooperatori
e Cooperatrici, e si faccia conoscere a quelle persone o Istituti, a cui può interessare . È ancor
questo un gran mezzo di carità, di che certo il Signore terrà conto prezioso .

1.2 Page 2

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CATALOGO SCOLASTICO
EDIZIONI PROPRIE E DI DEPOSITO
Poesia .
MANZONI e BORGHI. Poesie sacre,-con note per cura del Sac .
prof. Gaetano Dehò . - 2' ediz., in-32°, pag . 118 (L. C. 86) L . 0 20
Biblioteca poetica in-32°
MANZONI, BORGHI ed ARICI . Poesie sacre con note per cura
del Sac . Prof. Gaetano Dehò ; - In-32°, pag. 22'2 (a . a . 90) , 0 60
ALA .fANAI (Luigi) . La Coltivazione, Poema in versi sciolti,
con brevi note del Sac . Dott. G . Francesca . - In-32° di pag. 208
(s . a. 30)
L . 0 60
ALIGHIERI (Dante) . La Divina Commedia, con note dei più
celebri commentatori, raccolti, dal Sac . G . B. Francesia . - 6' edi-
zione, 3 vol. in-32° di pag . 814 (e . o. 46)
. . 1 80
MARCHETTI (Conte Giovanni). Poesie scelte per cura del
Sac. Prof. Gaetano Dehò. - In-32° di pag . 178 (a . a. 118) , 0 50
MENZINI (. Benedetto) La poetica e le rime scelte per
cura di Benedetto Neri . - In-32 0 , di pag. 180 (E. a . 170) , 0 50
METASTASIO (Pietro) . Drammi sacri, scelti dal P . Inn . Gobio.
- In-32° di pag . 165 (L . C. 169)
0 30
Rimario della Divina Commedia . - In-32°
- Drammi scelti dal P . Innocente Gobio, Barnabita. -
di pagine 552
. , 0 60
5' ediz . in-32° di pag. 270 (a . E. 17
0 60
ARICI (Cesare) . Poemetti . - In-32°, p . 380 (s . a . 157) , 0 60 MILTON (Giovanni) . Il Paradiso perduto . Poema tradotto
ARIOSTO (Lnehvico) . Le bellezze dell'Orlando Furioso,
da Lazzaro Papi, con note di Luigi Matteucci . - In-320 di pa
episodi e stanze in acconcio della gioventù italiana, con prefazione e
gine 481 (e . G . 188-9)
1 20
note del Prof. V . Lanfranchi . - 5° ed . in-32% p . 232(e. o . 22) , 0 60 MONTI (Vincenzo) . I poeti dei primi secoli della lingua
BERNI, GUADAGNOLI ed altri poeti giocosi . Rime scelte, con italiana . Dialogo in 5 pause . - In-32° pag . 244 (a. a . 99) , 0 50
cenni biografici e note del Prof. Celestino Durando. - In-3f2°, di
pigino 272 (a a . 109)
, 0 60
BERTOLA (3b . Aurelio De-Giorgi) . Cento favole scelte,
precedute dal suo Saggio sopra la favola, con nota e vita, per cura
di Gioachino Angeli . - 2' ediz . in-32° di pag. 252 (B . a . 73) , 0 60
BERTOLOTTI (Davide) . Il Salvatore . Poema. - In-32' di pa-
- II Bardo della Selva Nera - La spada di
Federico II e la Feroniade, con note del Sac . Dott.
G . B. Francesia . - 2a ediz. in-32 0 di pag. 230 (s . e . 55) . , 0 CO
- Poemetti annotati dal Sac. G . B. Francesia. - 5a ediz .
in-32° di pag . 232 (a . o . 24)
, 0 60
gine 2 74 (a . o. 145)
..
. 0 60
- Scelta di componimenti drammatici e li-
Id.
Edizione elegante sa carta fina in-16° piccolo risi con note del Sac. Dott. G . B . Francesia . - 2a odiz . in-32°
di pag . 274 (a . e. 3)
1-
di pagine 268 (a . a. 56)
0 60
CHIABRERA (Gabriella) . Poesie liriche, serm . e poe- OMERO, Illiade Poema epico tradotto da Vincenzo Monti . - 311 edi-
metti scelti ed annotati dal Sac . Dott . G . Francesia . - In-32' di
zione, 2 vol . in-32 0 di pag. 635 (s. G . 63-4)
1 20
pagine 291 (a . e . 43)
0 60
CLASIO (Lumi Fiacchi, Detto) . Favole e sonetti . - 3' ediz.
- Odissea . . Poema epico tradotto da Ippolito Pindemonte, -
3a ediz ., 2 vol. in-32° di pag. 462 (e. a . 79-80)
1 20
in-22°, pag . 266 (a. a . 99o
0 60 PARINI (Giuseppe) . Il giorno e scelte poesie liriche
COSTA (Paolo) e PERTICARI (Giulio) . Poesie scelte ed annotate
ad uso dei giovani per cura del P . I. Gabbia . - 4 21 edizione in-32°
dal Sac. Prof. Gaetano Dehò. - In-32", pag. 218 (s.a . 149) , 0 60
di pagine 230 (a . o . 34)
0 60
FANTONI (Giovanni) . Poesie scelto per cura di Benedetto Neri . PETRARCA (Francesco), ed altri del trecento. Rime scelte ed
- In-32' di pag . 200 (a . a . 177) . .
. . . , 0 60
FILICAIA (Vincenzo da) . Poesie scelte, con brevi annotazioni
annotate dal Sac . G. B . Francesia . - 4a edizione in-32° di pa-
gine 230 (e . a 20)
0 60
del Sac . Dott. Giovanni Tamietti . - 2° edizione, in-32° di pag . 296 PIGNOTTI (Lorenzo) . Favole scelte ad uso della gioventù dal
(a . a. 61)
0 60
Sac . Prof . Celestino Durando . - In-320 pag . 152 (a . a . 115) , 0 50
GAMBARA (Veronica) . Rime e lettere nuovamante pubblicate pINDEDiONTE
ed annot. per cura d'un Trentino . - In-32", p . 220 (a .a .135) , 0 60
(Ippolito) . Epistole Sermoni, Prose e
GARELLI (Antonio) . L' .ESden riacquistato . Poema. - In-32'
poesie campestri. - In 32 0 di pag . 364 (a . a . 120) , 0 60
di pag . 184 (a . (1. 105)
0 50 POEMI GEORGICI : Le api di Giovanni Rucellai, Il Po-
Id .
edizione elegante su carta fina, in-16° piccolo,
di pag . 284 (a . P . 5)
0 75
GRANELLI (P. Giovanni) . Dione Siracusano, . - Tragedia in
5 atti . - In-32' di pag . 64 (L . C. 157) -
_.
0 25
dere di Luigi Tansillo, L' uccellagione di An-
tonio Tirabosco, il Pineto di lacopo Laudoni
publicati per cura del Sac . Prof. Gaetano Debò. - In-32° di pa-
gine 232 (a . G . 136)
0 60
GRANELLI (P . Giovanni) . Manasse Re di Giuda. Tragedia poesie (Raccolta di) in vani metri . - 6° edizione in-3Z° di pa-
in 5 atti . - In-32" di pag. 90 (L . C. 184)
, 0 25
gine 200 (L . C . 96)
. , 0 35
- Sedecia ultimo re di Giuda . Tragedia in 5 atti . Sonetti e canzoni ad onor di Maria SS . dei più 'celebri lirici
In-32' di pag. 90 (L. C. 1541
.
. , 0 25
italiani, con cenni biografici degli Autori, e' note poi Sac . Dottore
GRANELLI (P. Giovanni) . Tragedie scelte ; - in-32° di pa-
Francesco Dalmazzo . - in-32 di pag . 248 (s. a . 116) . . , 0 50
gine 264 (s . a. 156)
0 60
GUIDI (. Alessandro) Poesie liriche commentate dal Sac . Dott .
SPOLVERINI (Giovi. Batt.) . La coltivazione del riso e il
Ca anaio di Girolamo Barufaldi, nuovamente pub-
G . B . Francesia . - In-32" di pag . 251 (B . o . 48) .
, 0 60
blicati a cura del Sacerdote Prof. Gaetano Deleò . - In-3210 di pa-
LEMENE (Francsco). Dio , Sonetti ed Inni . - In32" di pa-
gine 252 (o. a . 124)
0 60
gine 212 (a. B. 153)
0 50
Id.
Edizione elegante su carta fina, in-10° piccolo
di pagine 212 (a. P. 2) (957)
LEOPARDI (Giacomo) Poesie scelte ad uso della gioventù dal
Sac . prof. Celestino Durando . - L,32" di pag. 200 (s . a 125) , 0 CO
LIPPI (. Lorenzo) Il Malmantile riacquistato . Poema in
8' rima, corretto ed annotato dal Sac . Dott. Giovanni 'lamietti . -
2' ediz . in-32" dì pag . 304 (a . e.37)
. , 0 60
KLOPSTOI6 . i l Messia . Poema.-6 vol . (a. a.199-204) . , 3 -
TASSO (Torquato) . La Gerusalemme liberata, con note
del Sacerdote Dottore Giovanni Francesia . - 3a edizioni> in-320, di
Pagi :r° 3îS (s . u . 1U-11)
,1-
T ASSONI (Alissa>ulro) . La secchia rapita . Poema eroicomico
castigato, ad uso della gioventù, per cura del P . I . Gobio, Barnabita,
- 3- edizione in-32° di pag . 234 (s . a. 23)
0 60
TESTI (Fulvio) . Poesie liriche, scelte ad uso della gioventù
- In-320 di pagine 234 (a . o . 166)
0 60
MANZONI (Aiessmu'ro). Poesie liriche recate in versi latini VARANO (Alfonso) . Le visioni . Canto in terza rima ccn note
, .a1 {onte Federico Pallori, col testo a fronte. - In-16° piccolo di
storiche. filologiche del Sacerdote Prof . Francesco Cerruti . - In-32°
p,e; . 33 ta . r . 7) (9i9)
U 10
di pagine 2'i3 (s. a . 49) . .. .
0 60
,
TORINO, S . Benigne Can ., Lucia - '1`ICOGR,lFI,l E LIBRERIA LNALES!À ;ú - pedi,
~~z J':1c , RUNA

1.3 Page 3

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Catalogo Scolastico
Biblioteca poetica in-16°
1 . MARTINENGO. Introd . alla Poesia Ital . . L . 1 -
- Legato in tela (957)
2-
2 . LEMENE. Dio, Sonetti ed Inni (957)
o 80
- Legato in tela (957)
1 60
3 . BERTOLOTTI . Il Salvatore . Poema (957) . . . , I -
- Legato in tela (957) .
.
.2-
4 . ALFANI . Proverbi e modi proverbiali (958) , 1 20
- Legato in tela (958)
2 40
à. GARELLI . L'Eden riacquistato . Poema. (958) ,, 0 75
- Legato in tela (r5`8)
....
. , 1 60
6 . ANGELICI . Il S . Rosario esposto in versi (958) . , 0 60
7 . MANZONI. Poesie liriche recate in versi lat. (959) , 0 50
- Legato in tela (959)
1 40
8 . LANFRAXCIII. Fiorellini poetici. (959) . . . , 0 15
- Legato in carta (959)
0 60
9.
-
Nuovi fiorellini poetici (959) . , 0 20
'_0 . POGGI . Vis . al monum . di C. Colombo (960) , 1 50
- Legato in tela (960)
2 40
il . FEDREO . Le favole trad . dal Sac. Vin. Petrosini (960) , 1 50
Legato in teia (960)
2 60
12. LEONE . La poesia e il cristianesimo (960) , 1 20
- Legato in tela (900)
2 40
13 . SCAVIA . Carmi latini (961)
2
- Legato in tela (961) . .
. . . .3-
14 . MORIC1{INI. Petreide. Poema in-16° (961) . . . , 1 -
15 . B. G . La lira d'Gianduia (961)
0 40
16 . PELLICO. Cantiche (962)
1-
- Legato in tela (962)
2-
17 . PELLICO . Tragedie (962)
1-
- Legato in tela (ti62)
2-
18 . CASAGRANDI (P . Sala .) . Poesie D . C D. G . (962) , 2 -
N ovelle .
BANDELLO (:Matteo) . Novelle scelte con brevi 'note. - 2a
edizione in-32° di pag . 185 (x. a . 65)
.
. , 0 60
BOCCACCIO (Giov .) . Novelle scelte, purgate ed annotate dal
Sac . Prof. Celestino Durando, con in fine la vita di Dante Alighieri,
del medesimo autore. - 4a edizione, 2 volumi in-32° di pagine 475
(n. G . 18-9)
1 20
CESARI (P . Antonio) . Novelle . - 6 1 edizione in-320, idi pa-
gine 214 (n . a. 12) .
. , 0 60
FIORENTINO (Scr . Giovanna) . Novelle scelto ed annotate ad uso
della gioventù dal Sac . Prof. Celestino Durando . - In-32° di pa-
gine 370 (a . o. 121)
, 0 60
GIRALDI (Giambattista) . Novelle scelte dagli Ecatom-
miti , presentate alla studiosa gioventù dal doti . G. Angeli . -
2 v ol . in 32° di pagine 602 (n . G . 167-8)
1 20
GRAAZZINI (Gioca-nnO, detto il Lasca. Novelle scelte : In-325,
di pagine 221 (x. o . 83)
0 60
Novellino (il) ossia Fiore di parlar gentile, emendato ed anno-
tata ad uso della gioventù dal sac. dott . F . Cerruti . - 6' edizione
in-32", di pagine 240 (x . o . 33) .
0 60
SACCHETTI (Franco) . Novelle scelte, con brevi note del sac .
pcef. C . Durando . - 7' ediz . in-32" dip . 374 (n. G . 7) . , 0 60
SOAVE (!'ru.,,ccsso) . ?Novelle morali . - In-32°, di pagine 288
(e- o . 111)
0 60
VALLALKI ("Prof. T.) . Il castello della Chiusa . Novella .
no di un pedante. Novella. - In-32°, di pa-
g i :~e 57 (e . c . 2:;7)
, 0 °5
- L'Antiquario della valle di Maira . Novella . -
In-16" gr.ah•, ps ; . 2S
0 30
- L' Etinnologista . Novella . In-16° gr ., pag . 32 , 0 30
- Novelle . - 5' ediz. riveduta ed accresciuta. - In-16" gr.,
pagine 4r;0
» 2-
Ra cctt:onti, Romanzi, ecc .
e'IRE\\ZUOLA (Agnolo) . L'asino d'oro d'Apuleio - 6' edi-
zione ir-'4 °, pag . 27,, tx . c . 2a'I
. . , 0 60
31t.FFGI (c. Gre[ .ec(Joi . La famiglia di Erlau . Racconto .
( r.-3' p r .n^ ' • . G . 14.2)
0 60
- PRUSSO (Tsic,t-al . Romanzo di un Giovane Povero .
- In-lo" di ~ , .na 12J , .5o
i-
VERRI (Alessandro) Le notti Romane - 2 volumi in-32°
di pagine 446 (n . G. 97-8)
. L . 1 20
WISEMAN (Card. Nicola) . Fabiola. Edizione illustrata del 1878 ;
in-8° di pagine 700
(E) . 6 -
Id.
,
su carta fina illustrata del 1884 (E) , 8 -
Id.
,
edizione economica, 2 vol. in-16° (E) , 1 50
Favole .
FIRENZUOLA (Agnolo) . Prose purgate ed annotate dai Sac . Prof.
Celestino Durando . Volume 1 . La prima Veste dei di-
scorsi degli animali . 6' edizione in 32" di pagine 244
(x . o . 27)
0 60
Volgarizzamento delle Favole Esopiane per uno da
Siena, testo di lingua, annotate e ridotte per uso della gioventù .
In-32 pag . 208 (x . G . 119)
• • • , 0 50
Storia naturale .
A) Carte Zoologiche .
Atlante Zoologico proposto ad uso delle scnoli Normali, Licei,
Istituti governativi e privati . Tecnici e Militari d'istruzione maschile
e femm . 50 tavole Cromolitografate di centim . 50 per 64. Legate
in un volume
Ciascuna tavola presa separatamente
0 60
ELENCO DELLE TAVOLE
L'uomo . - Tavole 6. L . 3 20
L Scheletri del corpo umano e di alcune sue parti speciali .
II . Principali visceri della cavità tesso-addominale .
III. Organi della circolazione e figura teorica del cuore .
IV . Sistema nervoso, encefalo e distribuzione dei nervi.
V . Muscoli superficiali, organi della vista e dell'udito .
VI Razze umane . Bianca, gialla, rossa, bruna e nera.
Mammiferi . - Tavole 10. L. 5 40
VII . Scheletro del bue.
VIII. Scimmie . frango, scimmia urlatrice, atele, ecc.
IN . Chirotteri o volanti, Pipistrello, vampiro, ecc .
X. Carnivori . Iena, leone, orso, ecc .
XI. Rosicatati . Topo, scoiattolo, castoro, lepre, marmotta, ecc .
XII . Sdentati e solidunguli . Formichiere, armadillo, eco.
XIII . Fissipedi . Ariete, vacca, lama, dromedario, ecc .
XIV . Multunguli . Rinoceronte, elefante, ippopotamo, ecc .
XV. Cetacei . Balenottero e suo scheletro, narvalo, delfino, ecc .
XVI . ilarsupiali e ornitorinchi . Sarighe, canguro gigante .
ornitorinco .
Uccelli . - Tavole 7 . L . 3 80
XVII. Scheletri di varii uccelli.
XVIII . Rapaci . Grifone, aquila, allocco, falco, falcone, ecc .
XIX . Schiainazzatori e cantatori . Bucero, usignuolo,
uccello di ptradiso, rondine, ecc .
XX. Rampicanti, gallinacei, colombi . Picchio, starna,
gallo, ecc .
XXI . Corridori e trampolieri . Chivi, spatola, platalea,
II .
Trampolieri . Folaga, pavoncella, gallinella d'acqua,
fII .
XXIII . Palmipedi . Rondine marina, pellicano, fregata, ecc,
Rettili . - Tavole 4 . L . 2 20
XXIV. Scheletri di serpente, testuggine, lucertola, ecc .
XXV . Testuggini a lucertole . Ramarro testuggine palustre ecc.
XXVI . Lucertole . Coccodrillo, orbettino, camaleonte, drago, ecc .
XXVII . Serpenti ed anfibii . Vipera dagli occhiali, marasso,
salamandra, ecc .
Pesci . - Tavole 6. L . 3 20
XXVIII . àcàeleti varii di pesci .
XXIX . Aeantotteri . Trachino, pesce persico, triglia, sapone,
ineìie, ecc .
I XXX .
lana peccatrice, pesce rondine, lupo di mare,
pesce spala, ecc .
TORIO, S . Penigllo Can ., Lui a - TIPOG11FLA E LI.lti<Rs1 S1L`s'1 X1- Spezia, Sao Pier d'Arena, IIOI1A

1.4 Page 4

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Catalogo S colastico
-
-- ------- -
--
XX%I. Anacantini . Anguille, merluzzo, luccio, salmone, siluro,ecc . I CERVETTI (lM . Pietro) . L'Aritmetica pratica insegnata co
XXXII . Cartilaginosi . Storione maggiore, cavaluccio marino, ; metodo intuitivo agli alunni della classe la e 2 1 elementare . ~le
pesce spatola, ago, mola, cofano, e cc .
ad uso del Maestri . - In-160 grande di pag. 292 (a. D .) . L. 3 50
XXXIII.
-
Lamprede di fiume e di mare, sega, ecc .
CUFFIA (Giacomo) . Aritmetica ragionata ad uso delle scuole
ginnasiali e tecniche . - In-16° ; Torino
2-
Crostacei . - Tavole 3 . L . 1 60
XXXIV . Scheletri di crostacei e d'insetti varii .
%XXV. Decapodi . Gamberoin,tlfusaBerdo1'Emita(
.
tecc .
%%XVI Crostacei varii . Limulo, lepade, ecc .
Aracnidi . - Tavola unica.
XXXVII. Ragni; scorpioni, opilionidi, acari, ecc .
Insetti . - Tavole 4. L . 2 20
Y%XVIII . Coleotteri . Idrofilo, maggiolino, cervo volante, sta-
rabeo, ecc .
XXXIX . Lepidotteri o farfalle, neurotteri, ortot-
teri, ecc .
XL .
-
Macaone, atropo , baco da seta. - Ditteri ,
Mosca, tafano, zanzara, ecc .
XLI. Imenotteri . Ape, vespa, formica, ecc,
Vermi . - Tavole 2. L . 1 10
XLII. Anelidi . Mignatte, ecc . VERMI INTESTINALI, Lombrico , ecc.
XLIII . Vermi intestinali . Ascarida, lombricoide, trichina,
tenia, ecc .
Molluschi. - Tavole 3 . L. 1 60
XLIV . Anatomia di varii molluschi .
XLV. Cefalopedi . Seppia, 'polpo , argonauta, ecc . GASTErOrODI .
Limaccia, chiocciola, ecc.
XLVI . Conchiferi . Teredina, ostrica, pettine, pinna, ecc .
Lingua francese .
NICHEL (Ernest). Le tour du monde cn 240 jours
Tomo premier: Canada, Etals-Uuis, Japon; avec gravures et planis-
phères . - In-16 grande di pagine 326
. . . , 3 3,3
Id .
,
Tome second: Chine - Hindustan, avee gravures
etc . - In-16° grande di pagine 364
. . 3 35
BELLICO (Silvio) . Lettere famigliari pubblicate dal Sac. Cele-
stino Durando . - Vol. 2 . Epistolario francese
1 60
Ia .
Legato in tela placca oro . .
, 2 40
('RUSSO (Prof. *Roberto) . Corso teorico-pratico di lingua
francese ad uso degli Italiani, ordinato sulle migliori grammatiche
moderne e con un metodo nuovo, facile e progressivo . Parte I' Ele-
menti - In-16 0 grande di pagine 240
- Legato in mezza tela '
..
»1-
. s 1 25
- Trattatello per la lettura della lingua
francese con regole ed esercizi facili, chiari e progressivi -
2' edizione riveduta e migliorata . - In-16" gr. di p . 116 , 0 80
- Le gato mezza tela
.
. 1 0 .5
- Prontuario dei verbi francesi, coll'aggiunta di
un quadro sinottico delle regole di pronuncia, ad uso degli studenti
e corrispondenti commerciali - In-16' grande di p . 240 . , 1 -
- Legato in mezza tela
1 2,5
ROSSI (Abbc) Principes d' educatoon morale, civile
et religieuse à 1' nsage dea jennes personnes. - In-16° picc . .
pagine 132
0 50
Lingua spagnuola .
Echinodermi. - Tavole 2 . L . 1 10
BOSCO (Sac . luan .) EI Jòven instruido en la prietica de
sus deberes y en los eyercicios de la piedad Cristiana, segoido del
XLVII. Anatomia del riccio di mare, sinapta, peutacla, poolo, lofopo, ecc . Oficio de la SS . Virgen, del Oficio de los Difnntos y do las Vispe-
XLVIII . Stella e riccio di mare, ofiura, curiale, comatulo, medusa, ras de Lodo el afio. - In-32' di pagine 480 (c. a . 14) . , 0 75
crisaora, rizostoma, ecc, .
Celenterati. - Tavola unica.
XLIX . Polipi . Fungia, corallo rosso, madrepora .
Protozoi. - Tavola unica,
L . Spugne varie . Infusorii . Vorticelle varie, ecc.
Pedagogia .
ALLIEVO ('.) La legge Casati e l' insegnamento
secondario . - ln-8" di pagine 32 .
.
. 0 50
- Appendice all' oppuscolo : La legare Casati
e I' insegnamento privato secondario -In-8° di
BORGIS (Federico) . La lingua dell'agricoltore, ossia l'I-
taliano istruito nella tecnologia campestre, ad uso delle scuole e delle
famiglie . - 1 vol. in-10° ; Torino . .
.
. L. 1 -
Fisica (Sunti di) e storia naturale . - Un vol. in-16
di pagine 100
...
.
. ,, 0 B0
MALACARNE (Dolt. Innocenzo). Storia naturale : Botanica
compendiata ad uso delle case di educazione . Corso superiore . -
1 vol . in-16 0 grande di pag. 160, con incisioni .
, 1 60
RUDLOFF (Mario) . Libro di lettura pei fanciulli . - Un
vol . in-10 0 di pagine 208
1-
SERTORIO (Stefano Francesco) . Geoponica o Trattato di agri-
coltura . - 2a ediz. ; 1 vol . in-16 0 piccolo ; Torino . . . , o 50
BELASIO 16Ions . (A . ..)Della vera scuola per ravviare
la società - 4' edizione in-16 grande, pag . 62 (E. n .) . 0 60
BONI (Sac . Lucio Ottavio). Dell' economia politica, consi-
derata in se medesima e nelle sue attinenzo colla morale e colla re-
ligione . Osservazioni . - In-16" grande di pagine 178 , . , 1 20
BRICOLO (Sac. Francesco) . Educandi ed educatori, Pen-
sieri, consigli, ammaestramenti dei più distinti e pratici educatori
nostrani e stranieri ; raccolti, ordinati ed annotati. - ln-10° di
pagine 652
3 50
CE1tRUTI (Sac . Prof. Francesco) . Gli alti concetti pedag0-
gici di Leone XIII, ossia la ricostituzione dell'antico Pa-
Iriarchio Lateranese e la scuola superiore di Teologia comparata .
Ragionamento storico dedicato a S . Em . il Card . Gaetano Alimonda,
Matematica .
Arcivescovo di Torino - 1n-4" piccolo di pagine 33 .
, 0 50
CERRUTI. La Storia, sua eccellenza e suoi deliramenti accennati
-B0SC0 (Sac. Giovanni) . L'aritmetica ed il Sistema me- di volo alla gioventù italiana Discorso . - in-8 0 di pag. 16 a 0 25
trico portati a semplicità per le classi elementari, col confronto - Le idee di D . Bosco sull' educazione e sul-
dei prezzi e delle misure antiche d'Italia in metrico decimale . - 1' insegnamento, e la missione attuale della scuola . - In-16°
7a edizione ; in-10 0 grande di pagine 100 . . .
, 0 40
di pagine 48
BRETTO (Sac. Prof. Clemente) . Piccola Geometria per le - Legato tela placca oro . .
0 50
. 1 30
scuole a norma dei programmi governativi'. . - 2a edizione ; in-160
- L' insegnamento secondario classico in
grande di pag . 138 di testo, 32 di figure
1 60
Italia, Considerazioni critiche . e proposte . - In-10" grande di
-- Legato in tela
2 40
pagine 64
, 0 80
CERVETTI (M . Pietro) . La nomenclatura insegnata col - Storia della Pedagogia in Italia dalle o-
conteggio ossia raccolta di 500 esercizi e problemi d' aritme- rigini a' tempi nostri . - In-16" grande, p . 320 , 2 -
tica intorno all'economia domestica, all'agricoltura ed alle vario in-
- Legato tela placca oro
3-
dnstrie, con (nodelli di risoluzioni semplici e ragionate proposte agli La Filosofia, la Storia e le Lettere nel concetto di
alunni delle classi inferiori . Manuale ad uso dell'alunno . - In-16° ! Leone XIII, con introduzione del Suo . Prof. Francesco Cerrnti.. ,-
grande di pagine 80 (E . D .)
0 40
Un volume squisitamente elegante in-4° grande
25 -
TORINO, S . Benigne Can., Lutea - TIPOGRAFIA E LIBRERIA SALESIANA -- Spezia, San Pier d'Arena, ROMA

1.5 Page 5

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ANNO XII - N . 10.
Esce una volta al mese .
OTTOBRE 1888
BOLLETTINO SALESIANO
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano - Via Cottolengo, N . 32, TORINO
Sommario - Prossima spedizione di Missionarii Salesiani
per la Patagonia e Terra del Fuoco - Il Rosario e
Leone XIII Grazia di Maria SS . Ausiliatrice - Viag-
gio dei Missionaria Salesiani a Quito (seguito) - Lettera
dell'Arcivescovo di Quito - LETTERE : dalla Terra del
Fuoco - dal Chilì - dalla Patagonia - dalla Repub-
blica Argentina - Funerali per la morte di D . Bosco .
PROSSIMA SPEDIZIONE DI MISSIONARII SALESIANI
per la Patagonia e Terra del Fuoco .
Come sanno i nostri Lettori abbiamo
avuto quest' anno tra noi il nostro
amato Monsignor Giovanni Cagliero,
Vicario Apostolico della Patagonia .
Egli dal centro del deserto ascoltava
l'ispirazione di venire presto in Eu-
ropa, stante la acciaccosa vecchiaia del
nostro carissimo Padre Don Bosco ; e
non s'ingannò, spirando infatti questi
nelle sue braccia due mesi appena dopo
l'arrivo di lui .
Per confortarsi e rivedere i cari fra-
telli Salesiani dolenti di tanta perdita,
veniva pure dalle lontane Terre del
Fuoco il nostro caro confratello Rev .
Don Giuseppe Fagnano, Prefetto Apo-
stolico di quelle regioni .
Ora essi spinti dal desiderio di rag-
giungere i compagni lasciati sul Campo
Evangelico, pensano far ritorno alle
rispettive Missioni . Ma come la messe
è colà abbondantissima, e pochi ancora
sono relativamente al bisogno gli O-
perai, essi partiranno con una nume-
rosa scorta di personale .
Sono pertanto non meno di 50 tra
Sacerdoti, Catechisti, Coadiutori e
Suore di Maria Ausiliatrice, che nel
prossimo Novembre salperanno pei
mari Australi, a dividersi le fatiche
Apostoliche del Brasile, Uruguay, Ar-
gentina, Patagonia, Terra del Fuoco
e Chili .
La spedizione presente supera in .
numero e spese tutte le precedenti
e la ragione si è che si deve provve-
dere di personale i 30 e più stabilimenti
aperti in quelle remote Missioni ; per
evangelizzare quelli che ancora sono
selvaggi, completare l'istruzione ed
educazione di molti Neofiti, e sostenere,
vacillanti nella fede, le molte colonie
di Europei, Francesi, Spagnuoli, Ale-
manni, e specialmente i poveri nostri
connazionali Italiani, che tratti dal
desiderio di immaginarie ricchezze, si

1.6 Page 6

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gettano tra quelle lande deserte a pe-
rire nell'anima e nel corpo .
I nostri Cooperatori si persuade-
ranno facilmente che una sì colossale
spedizione esige colossali spese e sa
crifizi alla nostra Pia Società Salesiana .
Quindi il nostro Carissimo Superiore,
Don Michele Rua, che sostiene le
tante opere lasciate dal sempre com-
pianto nostro Padre Don Bosco, con
apposita Circolare ricorrerà alla ge--
nerosa cooperazione di tutti i buoni
Cooperatori, perchè vogliano cercare
e sollecitare dagli amici e loro ade-
renti aiuti e mezzi a sostenere le in-
genti spese richieste per questa pros-
sima spedizione .
Egli confida nel Signore e nella
carità dei nostri buoni Cooperatori, che
faranno buon viso alla sua domanda,
diretta a promuovere unicamente la
gloria di Dio e la salvezza del pros-
simo .
IL ROSARIO E LEONE XIII .
Ecco la divozione prediletta di Maria .
A Lei ricorse san Domenico per metter
argine ai mali, onde gli Albigesi , se-
ducendo e tirando a sè un numero smisu-
rato di anime, desolavano la Chiesa, riem-
piendo inoltre le contrade di tumulti e di
vizi . Dopo molte orazioni la Vergine be-
nedetta gli apparve, e lo ammaestrò che
predicasse la meditazione dei misteri gau-
diosi, dolorosi e gloriosi di Gesù e di Lei
stessa, e vi facesse aggiungere le preghiere
vocali, ripetute ed insistenti, per significare
le molte instanze, che sogliono fare i par-
goli alla loro madre, allorchè bramano di
essere esauditi . Cosi fu instituito e predi-
cato il s . Rosario . Quale ne fu il profitto?
L'eresia fu vinta, ed in breve la desolazione
degli Albigesi venne meno e sparì -
Quando poi i Cristiani erano minacciati dalle
orde dei Maomettani, che speravano inva-
dere l'Europa, e mettere i paesi a ruba, il
Pontefice di quei dì, S. Pio V ., conseguì
intiera vittoria , intimando ai popoli che
divotamente meditassero i misteri del Ro-
sario, pregassero Dio e Maria SS . con le
preghiere annesse a questa meditazione .
E mentre le divote Confraternite a Roma
e nel mondo cattolico invocavano l' aiuto
del Signore e della Regina del Paradiso ,
con l'orazione mentale e vocale del S . Ro-
sario, si ottenne dai guerrieri cristiani la
famosa vittoria di Lepanto, la quale fiaccò
per sempre la superbia dei Maomettani .
Ora il Santo Padre, Leone XIII, vigile
sentinella d'Israele, in mezzo ai molti mali
che da troppe parti tormentano la casta
sposa di Gesù, invita i suoi figli con amo-
revole insistenza alla divozione del S . Ro-
sario . Di fatto appena assunto al trono pon-
tificale, a salutare risveglio di pietà, volle
consecrato tutto il mese d'Ottobre alla Ver-
gine del Rosario, esortando i fedeli a re-
citarlo ogni dì in Chiesa durante la Santa
Messa od in comune tra le domestiche pa-
reti, aprendo a tal fine i sacri tesori delle
Indulgenze . Ora vuole che la medesima fe-
sta del Rosario, solita a farsi alla prima
domenica di Ottobre, cominciando da que-
st'anno, oltre ad essere portata a rito mag-
giore, abbia un ufficio ed una Messa nuova
per uso del Clero di tutta la cristianità .
Per la qual cosa, come Pio VII fu il Pon-
tefice di Maria Ausiliatrice , Pio IX della
Vergine Immacolata, ci pare di poter dire
che Leone XIII sarà salutato dalla cristia-
nità riconoscente, non solo il dotto, il sa-
piente , il re della pace , ma con il bel
titolo di Pontefice del Rosario . Ed egli,
novello Gedeone ci vuoi guidare a ristorarci
alla fontana d'Israele, cioè alla grazia , a
Maria che ne è la celeste dispensiera . Ge-
deone era mandato da Dio a combattere
contro Madian, nemico implacabile d'Israele,
e popolo molto numeroso . Vinse Gedeone.
Non meno numerosi sono quelli che oggi
o con la indifferenza, o con lo scherno, o
con il vizio fanno sfregio alla Chiesa, ne
occupano tutta la valle, e minacciano d'im-
mensi mali il popolo fedele . Prendiamo in
mano il Rosario, ci dice il Santo Pontefice,
e sia come la fiaccola che tenevano fra le
mani i soldati di Gedeone . La nostra divo-
zione, la nostra preghiera sia luce alla mente,
fiamma e vigore : e ciò si ha da ricavare
dalla meditazione dei misteri . Inoltre quei
valorosi, dice il Libro dei Giudici, combat-
tevano gridando : Domino et Gedeoni ! Per
il Signore e per Gedeone . E noi, in mezzo
alle dure prove in cui ci troviamo, combat-
tiamo per la gran Vergine N . S . e per
Leone XIII ; e la vittoria incoronerà le no-
stre bandiere; e ritornerà la pace alla Chiesa,
la salute delle anime e la benedizione di
Dio in mezzo ai popoli . Imperocchè non

1.7 Page 7

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si deve mai dimenticare ciò che disse S .
Alfonso sul S . Rosario : « Quanti beni ha
recati al mondo questa divozione! quanti ha
condotti a vita santa! quanti han fatta buona
morte e son salvi in Paradiso ! »
- E suo figlio?
- Una leggiera scalfittura al braccio sinistro,
che guarì poche ore dopo .
- E un miracolo, signora, vada pure a sen-
tire una Messa ad onor della Madonna, che l'ha
passata bella .
- Ha ragione, risposi, ritornavamo dalla Chiesa
del D . Bosco allora allora . E un miracolo sicuro,
se io ed il mio Ausilio abbiam salva la vita ; e
GRAZIA OTTENUTA
non è pure un prodigio se nella caduta non mi
per intercessione di Maria Ss . Ausiliatrice.
lasciai andar di mano il ventaglio, l'ombrello,
il libro di preghiere e una quantità di medaglie
Reverendissimo Signore,
e di immagini di Maria SS . Ausiliatrice?
Quel buon vecchio mi salutò intenerito e mi
Prego la S . V . Rev.ma di voler inserire nel lasciò ripetendo : « - E un miracolo . .. . è un
numero dei miracoli ottenuti per intercessione miracolo ! ... » -
di Maria SS . Ausiliatrice, che si onora in codesta
È passato un anno . Se mio malgrado ho in-
gran Basilica, il fatto che sono per esporle, af- dugiato tanto a spedirle queste notizie, cosa che
finchè sia conosciuto ognor più che anche oggidì aveva promesso di far più presto per ricono-
i miracoli succedono spesso, a smentire le asser- scenza alla grazia ricevuta, si è perchè ogni
zioni degli atei e dei miscredenti .
volta che voleva scrivere, mi sentiva un brivido
Era il mezzogiorno del 17 Luglio dell'anno da capo a piedi, pensando al pericolo corso, ed
scorso (1887) ed io e mio figlio Ausilio , allora era incapace di proseguire .
novenne, ritornavamo dalla sontuosa Chiesa di
Oggi finalmente vinco me stessa . . . . ed Ella
Maria SS . Ausiliatrice , dove eravamo stati ad abbia, di grazia, la bontà di inserire questo fatto
assistere la S . Messa, quando pensammo di sa- cogli altri, affinché sia ognor più conosciuta la
lire su di un tramvia per arrivare presto alla potenza della Regina del Cielo, alla quale non
nostra abitazione .
ricorrono invano i suoi divoti .
Dopo un buon tratto di strada dissi all'uno
La ringrazio del favore, ed ossequiandola pro-
dei conduttori il nome della via, dove io inten- fondamente ho l'onore di dichiararmi
deva discendere : colui mi fe' cenno d'aver inteso, Della S . V . Rev . ma
ma in pari tempo compresi che lui e il suo com-
pagno erano o ubbriachi o molto sgarbati, perchè Tonengo-Mazzè, 7 agosto 1888.
tutti i passeggieri che volevan discendere dove-
vano ripetere più volte il loro desiderio .
La peggio toccò a noi . Inoltrati nella via Bava,
io accennai di bel nuovo al conduttore di fermarsi :
Serva Umil . ma
Rosso-BONA FRANCESCA, MARIA
Maestra elementare.
ripetei ancora il cenno e finalmente mi die' segno
d'aver capito . Mio figlio persuaso che il tramvia
si fermasse, fa per discendere, ed io con lui ; ma
poichè i cavalli seguivano la corsa, io colla mente VIAGGIO DEI MISSIONARI SALESIANI A QUITO
a mio figlio, che era scomparso, vidi il pericolo e
gridai : Maria SS . Ausiliatrice, salvateci!
e
mi lasciai trascinare per un buon tratto e caddi
all'indietro . Gentili persone accorsero gridando
ai conduttori, che finalmente fermarono, e mi aiu-
(Continuazione)
Al mattino del 17, (gennaio), insellate le bestie,
Puzo partimmo da quel benedetto ale71/2dop
un po' di refezione e con due polli arrostiti di
tarono a rialzarmi .
provvista .
Confusa, smarrita, cercai di mio figlio, e me lo
vidi a due passi piangente e malconcio . Anche
lui era caduto e aveva corso pericolo di essere
pesto dalle ruote e si doleva del braccio sinistro .
Il cammino, ancorché cattivo, non presentava
i pericoli del Torneado : andavamo sempre a
scendendo ed a buon passo . Alle 10 e 3/4 giun-
gemmo a Gualezay, borgata posta sopra un bel-
Lo acquietai alla meglio, e accompagnati da quei
buoni accorsi, ciò per gentilezza e buon cuore
i Torinesi meritano il primato, ritornammo dai
l'altipiano della prima catena delle Cordigliere ;
ci ristorammo con uova cotte nell'acqua e latte
ed incamminatici tosto , alla una ci trovavamo
nostri ospiti, di cui non sapevamo più trovare proprio sulla cima di questi monti .
l'alloggio .
Oh! che stupendi panorami ci si presentavano
Un materassaio, pietoso vegliardo, che non di- alla vista! Là lontano in faccia a noi s' ergeva
menticherò mai più, mi disse alcuni giorni dopo maestoso il Chimborazo, l'arciprete delle Ande
incontrandomi
in bianca cotta ; sotto i nostri piedi s'aprivano
- Io credeva che Ella avesse rotte le gambe, vallate incantevoli , colline deliziose, boschi po-
perchè quando la rialzammo, le aveva sotto il polatissimi d' ogni specie d' alberi ; e qua e là
tramvia .
sparsi nei siti più ameni, piccoli ma bei pae-
- No, signore, risposi ; null'altro che un po' setti .
di spavento e le falde delle vesti lacere e peste
Dopo tanto montare, si dovea incominciare una
dalle ruote .
lunga e ripidissima discesa non priva di pericoli,.

1.8 Page 8

▲back to top
durò questa due lunghe ore ed alle 3 1/4 ci al-
loggiammo in una discreta casa in San José de
Chimbo . Eravamo stanchi, è vero ; ma anche con
un gran desiderio di sfogare il nostro cuore in
qualche chiesa, davanti al S . Cuore di Gesù nel
SS . Sacramento . Avevamo da ringraziarlo di tanti
favori che ci volle concedere : avevamo da pre-
garlo a volerci difendere da altri gravi pericoli
a cui eravamo per andare incontro . Scossa dagli
abiti e dalla faccia la polvere , ci dirigemmo,
dunque , alla parrocchia . Quella casa di Dio è
abbastanza povera . Dimandammo del sig . Parroco,
il quale ci ricevette amorosamente e ci permise,
pel dimane , di celebrare la s . Messa . Abbiamo,
difatti, celebrato tutti e quattro i sacerdoti, ed i
confratelli fecero la s . Comunione. Abbiamo pre-
gato di cuore pel nostro caro D . Bosco , per i
nostri Superiori e giovani e per i nostri Bene-
fattori .
Verso le 9 antim . del 18 partivamo . La strada
la trovammo buona , ancorchè in alcuni punti si
facesse pericolosissima . Tre ore di cammino v'ha
da Chimbo a Guaranda, ove difatti siano giunti
alle 12 e senza novità .
Guaranda si trova all'altezza di 3,400 metri ;
città abbastanza pulita e conta 8,000 abitanti . E
scala dei viaggiatori e delle mercanzie , trovan-
dosi tra Babahoyo e Quito ; i suoi abitanti si
dedicano in modo speciale all'ufficio di arriero e
sono in questo i più rinomati della Repubblica .
Giunti alla piazza principale trovammo un
bello e comodo hótel e per prima volta abbiam
potuto riposare ed alimentarci all'europea . Il Go-
vernatore della Provincia venne a trovarci e ci
aiutò in tutto ciò che abbisognavamo . Si dovet-
tero cambiar mule , aggiustare le selle , i freni
ecc . ed assicurarci bene che tutto fosse in re-
gola, perchè dovevamo prepararci all'ascensione
del Chimborazo . Ci consigliarono di riposare in
città almeno un giorno per acclimarci alquanto
e riprendere la forza necessaria a sostenere le
intemperie e gli strapazzi a cui dovevamo andare
incontro .
Abbiamo dunque accettato il consiglio e ci
siamo fermati fino al giorno 20 . Alle 6 1/2 del
mattino eravamo in sella e, con nuovo vigore,
continuammo il cammino .
E qui incominciarono di nuovo le solite escla-
mazioni . - Oh che bei prati! che magnifiche
colline! che orrendi burroni! - Era infatti una
gran varietà di vedute preziose e mi rincrebbe
proprio non aver imparato un po' di disegno per
fare almeno qualche schizzo di queste regioni .
Ascendevamo il Chimborazo! L'aria si faceva
ognora più fredda e credemmo bene metterci il
pastrano : la nebbia incominciava ad involgerci,
ma non era così fitta da impedirci il cammino .
Alle dieci del mattino eravamo già ad un'altezza
notevole ; nere nuvole coprivano il mondo-di-
sotto ed un bellissimo arcobaleno coronava i no-
stri piedi : forse abbasso pioveva e noi invece ci
specchiavamo in un limpidissimo cielo . Questo
però non è durato gran tempo : in certi punti
ove la strada girava, s'alzavano turbini abba-
stanza potenti che involgevano nelle loro vorti-
cose spire terra , foglie e quanto potevano al-
zare .
Il freddo si faceva più intenso ed ai pastrani
s'aggiunsero i ponchos de frio : grossi nuvoloni
passavano fuggendo sopra il nostro capo e tutto
all' intorno , lasciando sui nostri vestiti migliaia
di limpide gocciolino d' acqua che poi, ai raggi
del sole, risplendevano come tante variopinte
perlette .
Alle 11 circa giungevamo all'altipiano, all'Are-
nal o Páramo . Eravamo quasi ai piedi del cono
del Chimborazo ! Ci mettemmo presto i ponchos
de agua (di cautchut) ; ci chiudemmo bene nella
nostra roba , perchè il freddo e l'aria rarefatta
c impedivano quasi di respirare .
Se ci avesse visti, caro Padre, come andavamo
tutti silenziosi, rannicchiati, coperta la testa con
cappellacci, infagottati col pastrano, col poncho di
lana, e poncho di gomma ; e con fazzoletti e cra-
vatte attorno alla testa, alle orecchie . . . La nostra
carovana avea tutto l'aspetto d' una apparizione
fantastica !
Che cambiamento ! pensavamo tra noi ; pochi
giorni fa, sotto la sferza d' un sole ardente, ba-
gnati di sudore, appena potevamo reggere il
caldo, ed ora siamo qui in pieno inverno!
Cadeva una pioggia finissima mescolata con
neve, ed il vento, che soffiava impetuoso , ce la
gittava in faccia senza compassione . Un negro
ammasso di nuvoloni c' involse nuovamente, e
con lui nix, grando, glacies et spiritus procel-
larum . Il vento freddissimo fischiava con forza
alle nostre orecchie e muggiva da lontano rom-
pendosi nelle creste e nelle caverne . .. oh ! che
scena grandiosa! Era uno spettacolo da fini-
mondo !
Passato quel trambusto , apparve il sole e ci
vedemmo innanzi, come per incanto , l' argenteo
cono del Chimborazo! Bella , incantevole , mae-
stosa piramide ! Il nostro cuore si riempì di gioia,
d'ammirazione, di gratitudine verso Dio che volle
condurci sani e salvi fino ai piedi di quel mae-
stoso gigante . Un grido unanime di Viva il Sa-
cro Cuore! Viva Maria Ausiliatrice! Viva Don
Bosco! scattò spontaneo ed ardente dalle nostre
labbra intirizzite .
Il Chimborazo siede, come re delle Ande, sul-
l'altipiano di Tapi e s'innalza fino a 6,524 metri
sopra il livello del Pacifico . E vulcano estinto
e, geologicamente parlando , la sua massa è un
cumulo di frammenti di roccie trachitiche . La
magnificenza del monte fa sì che tutti i viag-
giatori lo visitino con piacere . Il Barone di Hum-
bolt l'ascese fino all'altura di 5,909 metri, alla
quale nessuno era ancor giunto ; ma l' intrepido
Liberatore dell'America latina, l'immortale Boli-
var, passò quel limite e, diritto, sopra quel mo-
struoso piedestallo, con l'animo commosso, abbrac-
ciando con la sua vista di fuoco l'America intera,
scrisse lassù il dolce delirio della sua mente .
Il Chimborazo, dice Humbolt, s'innalza mae-
stoso sopra tutta la catena delle Cordigliere,
come quella maestosa cupola, opera del genio
di Michelangelo, s'erge sopra gli antichi monu-
menti che circondano il Campidoglio

1.9 Page 9

▲back to top
Continuavamo il viaggio attraversando l 'Are-
nal e tanto era il freddo, ch' io principalmente,
mi sentiva mancare le forze . Scesi da cavallo
per iscuotermi un poco ed attivare , col movi-
mento, la circolazione del sangue : fu proprio ben
pensata , poiché al mettere i piedi in terra, mi
accorsi che aveano perduto completamente la
sensibilità ; incominciai a ballare, a scuotermi, a
correre, e così, poco a poco, mi ritornò in corpo
un po' di fuoco e potei nuovamente inforcare il
mio Fulminante .
Il nostro ch . Rostoni volle qui anch'egli farsi
debitore presso Iddio . Avea a tracollo la correg-
gia da cui pendeva il binoccolo ; la sua mula, al
camminare , diede una scossa forse un po' più
forte del solito, si strappò la correggia e cadde
a terra- lo strumento . Rostoni discese per racco-
glierlo, ma lo fece con tanta mala sorte, che la
mula si spaventò ed incominciò a ballare ed a
fare sforzi per fuggire . Il buon chierico , impa-
vido, la teneva fortemente per le redini , ma la
bestia, crollando la testa e tirando più forte, lo
vinse, lo strascinò a terra, e gli passò sul corpo
calpestandogli anche la testa! '
Credevamo tutti che si fosse fatto male grave,
ma egli si alzò tosto e si diede a correre dietro
la sua cavalcatura, che vagava già lontano, lontano,
gridando con forza : Ferma! fe rma! Un arriero
poté coglierla ed il fratello, che già temeva do-
vere restar pedone in quell'orrido sito, la rice-
vette con festa . La mula, al passarglisopra,n
gli avea fatto altro che una leggerissima scalfit-
tura nella faccia . Oh! come ne abbiamo ringra-
ziato di cuore il Signore!
Era circa il mezzogiorno ; passati vicino ad
una cascina, pensammo fermarci per prendere un
po' d' alimento . Si mangiò carne arrostita che
avevamo portato con noi da Guarand a ed in-
cominapdscenrl'atovesn
del monte . La discesa era cattiva e pericolosa,
noi nessuno di noì ebbe a soffrire alcuna avaria
d'importanza .
Verso le 4 1/2 si giunse ad un sito nominato
Chuquipoyo, ove trovammo una casa, se non pu-
lita e comoda, almeno sufficientemente grande e
con letti . Ancorchè senza spogliarci, dormimmo
profondamente ed al mattino del 24, f reschi come
sorbetti, alzavamo le tende . La strada è eccel-
lente : ce lo aveano detto prima gli arrieros .E
opera di D . Gabriel, l'immortal Garcia Moreno,
che per inaspettata morte non poté finirla
tutta .
Approfittando, dunque, della pianura, mettemmo
le bestie un po' al trotto , un po' al galoppo ed
alle 9 eravamo già in Mocha . Preso qui un boc-
cone in fretta, poichè volevamo giungere di giorno
ad Amb ato, termine del nostro viaggio a cavallo,
seguitammo il cammino e siam giunti felicemente
alla città verso sera . Oh ! Deo.qratias! Fu quella
per noi sera di vero tripudio . Avevamo passati
tanti pericoli, tanti stenti, tante privazioni e non
ci sembrava vero esserne giunti al termino .
I nostri buoni arrieros , duci e maestri nel
lungo tragitto , ci lasciarono con vero dolore
vollero essere da noi benedetti, ci baciarono le
mani con gran venerazione e vollero per ricordo
una coroncina del Rosario per pregare la Vergine
li contentammo tutti .
Abbiamo preso alloggio nell'Hotel Italiano,
casa abbastanza decente d'un buon genovese, che
da molti anni vive in quei paesi .
Venne a trovarci il Governatore , il Parroco ,
il Direttore del Piccolo Seminario ed altre molte
persone distinte del paese . Tutti si mostrarono
molto contenti della venuta dei Salesiani : ci di-
mostrarono che conoscono D . Bosco, la Società
nostra ed il bene che fa nei duo mondi . Di qui
mandammo i nostri rispettosi saluti all'Ecc .mo
sig . Presidente della Repubblica ed a Monsignor
Arcivescovo, i quali ci risposero subito affettuo-
samente .
Credevamo poter partire presto per Quito, ma
dovemmo aspettare ben sei giorni , perchè non
v'era diligenza a nostra disposizione .
Ci rassegnammo, ancorchè con un po' di sforzo;
avremmo desiderato fare in Quito almeno il tri-
duo in preparazione alla festa del nostro santo
Patrono S . Francesco di Sales .
Ambato è una città pulitina e con buoni edi-
fi:A,zlmbsautonevdagliIn
che abitavano anticamente quel luogo . Nel 1699,
anno in cui si sprofondò il vicino monte Cara-
huirazo, sofrìunforteremot,etorentid
lava e fango strascinarono seco quasi tutta la
città : la città nuova fu costrutta ad una lega più
in su del sito primitivo . Q uivi principia il ser-
vizio di trasporto in diligenza, che parte dal
paese tutti i lunedì .
L'ora della partenza venne anche per noi ed
il giorno 27, alle 6 del mattino, occupammo nel
gran carro il nostro posto .
Questi veicoli sono abbastanza comodi e pos-
sono compararsi ai nostri omnibus di Torino . Sei
povere mule furono le incaricate di strascinarci ;
un vetturino in capo e due aiutanti le guidavano .
Una rauca tromba squilla alle nostre orecchie ;
i vetturini a piedi flagellano le disgraziate bestie,
saltano e gridano : mul a, mulas, aità, aità e via . . .
S'andava come il vento ; i poveri passeggieri,
chiusi in quel cassono a finestre, si raccomanda-
v ano al Signore ed alla Madonna, che volessero
loro concedere d'arrivare con le ossa intere al
termine di quelle scosse .
Ale10giungevamoaTo acung, ve si cam-
biarono le mule e noi ci rifocillammo. Con be-
stie nuove, nuove scosse ; la strada, alternata da
ripide salite e precipitevoli discese , presentava
tuttavia facile passo e la trovammo buonissima,
principalmente pensando a quella dei giorni pas-
sali . Il viaggio è anchebelodincatvel
vista, poichè si scorgono panorami stupendi e
sempre nuovi : colline con principio di coltiva-
zione, qualche casa di campagna in buono stato ;
ma ; oh ! quanto terreno abbandonato!
Se vi fossero qui i nostri contadini d' Italia,
pensavamo noi, quanto profitto caverebbero da
queste fertilissime terre, ora incolte e neglette .
Avevamo , fino a questo punto , viaggiato u-
sando tutti i mezzi di trasporto comuni . Per fer-
rovia europea, in treno omnibus, misto, diretto)

1.10 Page 10

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e direttissimo, ed in 1 °, 2' e 3° classe . Per mare,
in piroscafo , vaporino e barchetta . Nell' Istmo
di Panamà , in ferrovia americana ; poi in piro-
scafo del Pacìfico, in vaporino di fiume nel Gua-
yaquil ; a cavallo , in carrozza , in diligenza . . .
In che modo ancora potevamo noi viaggiare?
Sulle spalle d'un uomo ; e questo è quanto ci ac-
cadde per compir bene l'opera . Verso le 3 1/2
giungevamo al fiume Gallo e la diligenza sì fermò .
- Signori, disse il vetturino in capo, bisogna
dìscendere .
- E per qual ragione?
- Perchè la carrozza non potrà passar il fiume
col peso loro .
- E va bene, discendiamo .
Accorse un nugolo di indios che, gentilmente
sedendosi innanzi a noi, c'invitarono a saltar loro
in i spalla ; eseguimmo ridendo ed in un momento
ci portarono all'altra sponda .
- Bravi ! dissi ai poveretti, e diedi loro un
realito ed una medaglia di Maria Ausiliatrice
che, pieni di contentezza , se la premevano alle
labbra e non cessavano di baciarla .
Avremmo dovuto toccar Machache verso notte,
ma giunti alla posta, ove dovevansi cambiar le
mule, non le trovammo preparate e fu giuocoforza
fermarsi in quel sito, denominato dai vetturini
Chasqui (consisteva in una piccola casa) .
Il luogo, per altro, non poteva essere più poe-
tico ; eravamo in una estesa vallata , chiusa al-
l'oriente dal celebre vulcano Cotopaxi, che in-
dorato dagli ultimi raggi vespertini, ostentava a
quell'ora tutta la sua maestà ; all'occidente da un
altro vulcano , l'Iliniza , esso pure coperto da
perpetue nevi .
Il Cotopaxi è la più bella montagna dell'Ame-
rica : ha la forma d'un cono troncato con esatta
regolarità e la candidissima neve che lo ricopre
è distribuita giù per le falde con una sorpren-
dente simmetria . La sua elevazione è, secondo
Humbolt, di 5,754 metri e l'apertura del suo cra-
tere di circa 900 . Noi ci fermammo proprio alla
base del suo cono e la neve ci era vicinissima .
La notte fu molto fredda ma , ben involti in
coperte e ponchos, abbiam dormito saporitamente
fino al mattino .
Alle 5 del 28, vigilia del nostro Santo Pa-
trono, eravamo già in diligenza, ed in mezzo alle
solite grida e legnate sul dorso delle povere be-
stie, c'incamminammo verso Quito .
Sì, quello dovea essere l'ultimo giorno del no-
stro lungo e penoso viaggio ; dovevamo giungere
a Quito la vigilia stessa di San Francesco di Sales!
Abbiamo collocato nel bel mezzo della diligenza
una ìmmagine di Maria Ausiliatrice ; pregammo
tutti insieme e da soli ; pregavamo di cuore e la
nostra mente accarezzava già il caro pensiero di
trovarci presto in casa, in casa salesiana .
Oh Quito, Quito, città tanto vagheggiata in
Italia, desiderata in mare e sospiratissima dalla
groppa della mula!
Eccola là, ai piedi di quell' alta montagna!
L'abbiam vista da lontano e la salutammo con
giubilo indescrivibile.
Alla una del dopo pranzo discendemmo dalla
diligenza ed i nostri piedi posavano nella famosa
capitale degli Incas .
Una turba di curiosi s'agglomerò attorno a noi
e tutti ci salutavano con gran rispetto e, dicia--
molo pure, con allegria . Un tal signor Garcia,
mandato a riceverci dall' Ecc .mo sig . Presidente
della Repubblica (poichè tanto egli come Monsi-
gnor Arcivescovo erano occupati in una funzione
religiosa) ci accompagnò al Protectorado Catò-
lico, nome che si è dato alla nostra nuova di
mora, ove giunti , ci gettammo in ginocchio re-
citando di cuore il Te Deum e tre Ave Maria
alla Vergine SS . Ausiliatrice . Era il nostro cuore
che, pieno di riconoscenza, sentiva ìl bisogno di
sfogarsi in mille ringraziamenti verso il Cielo
che, sani e salvi, volle amorosamente condurci
al campo delle nostre fatiche .
Quella sera stessa ci recammo a far visita a
Mons . Arcivescovo, il quale ci ricevette come un
tenero padre può ricevere ì suoi cari figliuoli .
Ci domandò notizie del venerando D . Bosco, dei
Superiori tutti di Torino ; volle essere informato
del nostro viaggio, dei nostri bisogni e cì si offrì
in tutto quello che poteva aiutarci . L' Ecc .mo
sig. Presidente pure ci trattò con molto amore
e carità, e disse che Don Bosco deve mantenere
la sua promessa di mandare presto presto altri
otto Salesiani a Quito , perchè il campo del no-
stro lavoro è qui, più che in altre parti, esteso
e profittevole .
Quasi tutte le persone importanti della città
ci vennero a far visita, mostrando gran stima
della nostra Pia Società e molta venerazione pel
nostro sempre amato Padre Don Bosco .
Oh! voglia il Signore e la benedetta Vergine
Ausiliatrice assisterci, affinchè possiamo lavorare
molto pel bene dell'anima nostra ed a vantaggio
di quel e di tut i ì poveri giovanet i ab andonati
di questo paese ! Oh ! venga presto il giorno in
cui possiamo bagnare col nostro sudore l'estesa
Provincia dell'Oriente, in vantaggio dei numerosi
selvaggi che vagano ancora per quello selve sa-
crificando al demonio !
Ci assista il Cielo , ci aiutino i nostri zelanti
Cooperatori e Cooperatrici, affinchè possiamo rac-
cogliere copioso frutto nella nostra messe e poi,
circondati da molte anime guadagnate pel Si-
gnore, possiamo volarcene tutti in Paradiso .
Preghi, Rev .mo Padre, preghi e faccia pregare
a questo fine . La buona volontà non ci manca
ci siamo consacrati al servizio del Signore e per
Lui lavorando vogliamo morire : il riposo l'a-
vremo lassù in Cielo .
Favorisca presentare i nostri umili e figliali
ossequi al nostro veneratissimo Papà, il caro Don
Bosco ; gli dica che l'amiamo molto e che, perchè
l'amiamo, seguiremo sempre i suoi savi consigli .
Ringrazi per noi tutti i nostri generosi Bene-
fattori d'Italia, di Francia e di Spagna e li as-
sicuri che noi preghiamo sempre per loro .
Un umile, ma ardente saluto a lei, a tutti i
Superiori, confratelli e giovani . Preghino sempre
per noi tutti, ma specialmente pel
Suo affamo ed obbl.mo figlio in G . e M.
D . CaLCAGNO LUIGI .

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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L'Arcivescovo di Quito, accolti paternamente
i nostri confratelli Salesiani, si affrettava ad an-
nunziare a D . Bosco il loro arrivo colla seguente
lettera . Scriveva proprio il giorno dopo la morte
dell'amato nostro Padre ! !
R.emvo D . Giovanni Bosco, Superiore Generale
dei .Salesiani .
Quito, 1 Febbraio 1888 .
AMaTISSIMO PADRE E AMICO,
In questi giorni ho avuto l'indicibile piacere
di ricevere una lettera di V . S . R .ma e di abbrac-
ciare i zelanti missionari che ci ha inviati . Li ho ac-
colti come miei figli, e come tali li terrò sempre,
sia per secondare la raccomandazione di V. S .,
che amo tanto, sia per i medesimi missionari, che
mi paiono degni di ogni stima . Io spero che essi
colle loro apostoliche fatiche saranno una imma-
gine vera della carità di V. S, e che in questa
maniera mi daranno vere consolazioni in mezzo
alle pene annesse alla mìa carica .
Mi raccomando alle orazioni di V . S . R .ma, e la
supplico che preghi Iddio in modo tutto speciale
per tutti i Vescovi della mia Archidiocesi .
Di V . S . R .ma .
arcivescovo di Quito .
DALLA TERRA DEL FUOCO .
Per continuare la storia delle nostre missioni
nella Terra del Fuoco, riportiamo alcune lettore
che di là scriveva D . Fagnano, prima di ritor-
nare in Europa a chiedere aiuti materiali e per-
sonali.
I.
Puntarenas, 3 aprile 1838 .
CARISSIMO D . RUA,
Le ho scritto prima in risposta alla circolare,
ed ora avendo ricevuto da Monsignor Cagliero
la notizia della sua nomina a Rettore Maggiore,
compio il mio dovere manifestando il piacere
che provano tutti i confratelli nell'aver trovato
un altro padre nella sua persona . Io non posso
pensare alla morte di D . Bosco senza che mi
scorrano le lagrime, e non mi pare sia morto,
perchè l'ho sempre avanti agli occhi . - H o ri-
cevuti i suoi ultimi ricordi e li custodirò vera-
mente di cuore come ultima sua volontà .
Venendo alla nostra Missione, il mese passato
abbiamo avuto qualche consolazione .
Il giorno 25 di marzo, dedicato dalla Chiesa alla
memoria dell'Entrata di Gesù Cristo in Gerusa-
lemme, l'abbiamo celebrato in tutta solennità ,
con una messa cantata in terzo : ciò che non si
vide mai in queste estreme regioni . Alla sera si
battezzarono tre ragazze indiane coll'intervento di
moltissima popolazione . Loro si diede il nome di
Felicita, Marianna, Giuseppina Pàramo, dal luogo
ove furono trovate. Lo ho consegnate ad una fa-
miglia cristiana , alla quale paghiamo una pen-
sione, affinché loro insegnino le occupazioni ca-
salinghe, ed alla scuola privata, cui noi prendiamo
parte, onde loro s'insegni a leggere e scrivere .
La settimana Santa si celebrò nella Chiesa Par-
roc hiale, facendo noi tut e le funzioni col a mag ior
pompa possibile . Oltre alla Comunione Generale
della Domenica abbiamo preparato dodici prime
Comunioni . - Fino ad ora si vede poco movi-
mento religioso, ma si migliora quanto ai ragazzi
ed alle ragazze e più si otterrà quando la Par-
rocchia sia tutto a nostro carico . Per varie ra-
gioni mi sono già risolto di accettarla, come ne
parlai a Mons . Cagliero, il quale era d'accordo
in questo . Ho proposto il caro D . Ferrero , il
quale s'è acquistata la simpatia di tutti trattando
con molti, come Prefetto della Casa .
Alcuni italiani che lavoravano nell'estrarre oro
da una punta della Terra del Fuoco , lasciato il
lavoro, si erano diretti ad un porto per venire in
Terra Ferma ; ma sbagliato il cammino andavano
perduti , quando incontrarono alcuni indiani da
me catechizzati in quest'ultima Missione . Buon
per loro ; chè furono aiutati a mettersi sul buon
cammino dando loro alcuni topi ed erbe, perchè
potessero sostenersi ed arrivarono a stento al porto .
Venuti a PuntarenasGIUSEPNaZO do+ vemmo ricoverarli nella
nostra Casa procurando loro medicine, vitto, ve-
stiti : altrimenti sarebbero morti sfiniti . Oh quanto
mi ringraziarono pel bene loro fatto! Ho detto
buon per loro, perché, or sono sei mesi, tre uomini,
due del Chilì , ed uno dell' America del Nord,
che andavano in cerca di miniere d'oro, furono
spogliati e massacrati dai medesimi indiani ;preso
i quali si trovò una bussola, indizio della morte
di quei disgraziati .
Il modo di ridurre a vita sociale questi infelici
selvaggi è di somministrare loro vitto, vestito ed
educare i loro figliuoli . Sono nomadi costantemente
per necessità di cercarsi di che vivere e non potranno
istruirsi, se non in tal modo . La Missione inglese
al Sud della Terra del Fuoco, stabilita or sono di-
ciotto anni ha fatto poco, ma quel poco l'ha fatto
nel modo suddetto .
Potrà la nostra Congregazione disporre di cen-
tomila franchi per questo scopo? Potrà acquistarvi
un terreno per tenervi Indii, animali, case ecc . . .?
Èq,auecstiornpdca'
Cooperatori e che troverà la soluzione favorevole,
se si mira al gran bene delle anime di due mila
infelici.
Col primo Vapore vadoaMa lvins, ccompa-
gnando un nostro Confratello, e resterò ivi con lui
un po' di tempo per vedere come si può lavorare
in questa vigna, assegnataci dal Signore .
Raccomandi alle preghiere di tutti la nostra
Casa, i nostri Indiani ed ai Cooperatori la nostra
Missione.
Suo aff.mo in G. e M.
Sac . FAGNANO GIUSEPPE.

2.2 Page 12

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II.
Porto Stanley, 13 maggio 1888 .
CARISSIMO D . RUA,
Ora mi trovo qui, accompagnando il confratello
Sacerdote Diamond in questa missione delle Isole
Malvine . Dal venti del mese passato, che sbarcai qui,
fino ad oggi, mi avvidi della necessità estrema
di questa popolazione Cattolica in mezzo alla
maggioranza di Protestanti . - Che consolazione
per tante famiglie di poter sentire la Messa ,
confessarsi, mandare i loro ragazzi al catechismo !
Pel passato il Missionario stava alcuni giorni
qui, e quindi si dirigeva alle altre isole, e questo
era un gran male ; perchéavendoiProtestanti
la loro bella Chiesa ed un ministro sempre fisso,
alcuni cattolici erano da ciò attirati, e quindi per
ignoranza o per comodità mandavano i loro ra-
gazzi alla Chiesa Protestante, ove facevano bat-
tezzare i loro figli ed anche contraevano matri-
monio alla presenza del Ministro . Abbiamo già
aggiustato uno di questi Matrimoni e siamo in via
di aggiustarli tutti, allargando in questa terra il
regno del Signore . Si fa il catechismo due volte
alla settimana nella Cappella Cattolica ai ragazzi
ed alle ragazze , si dà la benedizione il Merco-
ledì sera, e la Domenica si fanno le solite funzioni
delle nostre case . In due Domeniche sempre é au-
mentato il concorso dei fedeli ed anche alcuni pro-
testanti vengono alle nostre funzioni. Maria Ausi-
liatrice ci aiuterà a salvare tante anime, special-
mente in questo mese a Lei dedicato .
Ora è tempo d'inverno, tutto coperto di neve;
soffriamo venti freddi e soventi le pioggie ci in-
comodano . Qui siamo alloggiati per ora in pen-
sione pagando trenta scellini (L . 1,25) ciascuno
alla settimana, ossia trenta sette franchi e cin-
quanta centesimi. .
Se fossi autorizzato comprerei un terreno, di
metri venti per cento, unito al terreno della
Chiesa e innalzerei una piccola Casa e una scuola . . .
Suo aff .mo in G. e M.
Sac . FAGNANO GIUSEPPE .
DAL CHILI
Santiago, 27 aprile 1888 .
REV.mo ED AMATO PaDRE,
Avrei voluto ritardare altri due giorni a scri-
verle, per poterle dare notizie del gran funerale
che in onore dell'amatissimo padre Don Bosco
si farà domani alle nove nella Chiesa Matri z di
questa città ; ma siccome la lettera non parti-
rebbe se non dopo altri 15 giorni, non essendovi
chedupartnzivoperEuagnimse,
di cui una ha luogo domani, così le scrivo delle
cose nostre anteriori, lasciando quanto riguarda
il funerale di domani per altra occasione .
Il Bollettino Salesiano di Marzo ci recò tutte
le particolarità della morte e sepoltura di Don
Bosco : è inutile che dica di quali affetti riempiano
il cuor nostro le circostanze di questa dolorosa
perdita : tutte si racchiudono in due parole : affli-
zione e rassegnazione . Intanto noi resteremo
come prima, figli di Don Bosco, servi umilissimi
del Signore, sotto l'obbedienza dei nostri amati
Superiori, ed in particolare della S . V . che, con
tanta soddisfazione di tutti , il Signore ci diede
per nuovo capitano e Superiore Generale della
nostra Società . .
Al presente mi trovo qui con D . Rabagliati .
chiamati dall'Arcivescovo per rappresentare la
Società Salesiana nel gran funerale di domani.
Sua Ecc .za Rev .ma con cui parlammo ieri sera
circa un'ora, insiste affinché accettiamo alcuna
casa delle tante che ci offrono in questa città ca-
pitale del Chilì : volle che accettassimo di pran-
zare domani con lui, per così discorrere più in
lungo al proposito .
Il funerale fatto per Don Bosco a Concezione
il giorno 19, al quale presi parte, fu bellissimo
e coll'assistenza di tutto il clero; solenne an-
cora fu quello di Talca, celebrato ieri con un
concorso immenso di popolo ; ci regalarono tutto il
necessario per tapezzare tutta la chiesa nostra
di nero, con galloni bianchi e altri adorni, e più di
cinquanta bellissime corone : tutti gli amici o
Cooperatori furono quelli che fecero ogni cosa
per amore a Don Bosco ed ai suoi figli . Rice-
verà per posta l'Orazione funebre fatta in Con-
cezione ed in Talca . Qui poi, la cosa sarà ancora
più splendida e grandiosa ; comunicherò il tutto
a suo tempo .
E incredibile, amato Padre, l'amore e la ve-
nerazione che i Chileni portano a Don Bosco, della
quale godiamo noi pure come figli di un tanto
padre . Aveva ragione M .or Cagliero di lodare
tanto i Chileni ; dopo due mesi e mezzo di vita
a contatto con questi popoli, trovo che è scarso
ogni elogio .
La casa di Talca va avanti bene ; abbiamo già
un buon numero di ragazzi esterni, molti che
frequentano l'Oratorio festivo ; varii giovani gran-
dicelli che studiano latino , 15 pupilli artigiani ; ed
aumenta il numero di questi ogni giorno a misura
che muratori e imbianchini ci vanno preparando
la casa . Questa essendo stato un Ospedale non può
servire di collegio, senza molte riparazioni e
mutazioni, che costano molto tempo e molto danaro;
per questo si va adagino . Tuttavia mercé la Divina
Provvidenza che non ci abbandona, credo che prima
del fine dell'anno potremo già accettare almeno 50
interni . I giovani poi sono di una docilità invi-
diabile, ottimi, semplici di costumi, desiderosi
della preghiera, che non li stanca mai, e della
Comunione frequente . - Quante vocazioni, a-
m ato padre, ci prepara il Signore in questo bel
giardino del Chilì, che manca di giardinieri! -
Possiamo proprio dire : Tutti ci chiamano, tutti
ci vogliono. Arrivati ieri sera, oggi abbiamo già
ricevute tre proposte di nuove case . Naturalmente
diciamo loro che preghino e sperino, ed attendano
la venuta di M.or Cagliero .

2.3 Page 13

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Ci benedica, amatissimo D . Rua, me ed i miei
compagni di Talca in particolare ; abbiamo buona
volontà, ma siamo pochi ; preghi pei suoi figli
del Chilì, affinchè non sieno meno fedeli Salesiani
dei Salesiani di Europa .
II .
Víedma, 10 maggio 1888.
MOLTO REV .do E CARO PADRE IN G. C.,
Il suo Um .mo Figlio e Conf. in G. e M.
D . DOMENICO TOMATIS .
DALLA PATAGONIA .
I.
REV .MO ED AMATIS .MO SIG . D . RUA,
Le scrivo da Bahia Bianca, dove l'ubbidienza
mi mandò a predicarvi la Settimana Santa e a
confessarvi gli Italiani .
Il viaggio di due giorni in diligenza non fu
molto buono . Quando giungemmo a circa tre le-
ghe ( sei miglia di Piemonte) dal Rio Colorado,
il veicolo s'immerse così profondamente nel fango,
che i nostri sforzi non valsero a togliernelo, ed
anzi lo ruppero . Era mezzanotte, pioveva a ca-
tinelle , e la strada, che è un paio di rotaie
melmose in mezzo al campo, era tutta pozzan-
ghera, paludi e ruscelli .Sotolaguidadiuna.
persona pratica dei luoghi e che viaggiava con
noi, potemmo, camminando tutta la notte, giun-
gere alle quattro del mattino al Colorado : sve-
gliammo il barcaiuolo, tragittammo ed alle cinque
ci gettavamo sopra di una branda in una cattiva
osteria . L'indomani alle due dopo mezzanotte si
giungeva in Bahia . Era la Domenica delle Palme .
Feci le funzioni e le prediche della Settimana
Santa, confessai un centinaio d'Italiani, e domat-
tina alle quattro tornerò, a Dio piacendo, colla
stessa diligenza a Patagones con nuova pioggia
che sta cadendo .
Questa, ove ora mi trovo, è una parrocchietta
di un cinquecento leghe quadrate di superficie ,
e confina con un' altra, (quella dei tre Partidor
di Puan , Guamini e Trenquezanquen) di mille
quattrocento leghe quadrate (circa tremila miglia
piemontesi) .
Nel dolore che mi produsse il transito di Don
Bosco, fui molto consolato al sapere che V. S . R .
era il suo successore. Me ne rallegro tanto per
la Congregazione .
Sono con rispettoso affetto
Abbiamo ricevuto il preziosissimo Bollettino,
Diario della malattia e morte del nostro venera-
tissimo Fondatore e Padre, e lo leggiamo alla
mensa non senza frequenti e forti emozioni ac-
compagnando il pane colle lagrime . É così bello
e commovente! Io credo, che lo stesso avrà luogo
in tutte le case della nostra Pia Società .
Io ne tengo una copia particolare ed ogni giorno
ne vo assaporando alcuni brani . Oh come mi
duole che non dica di più! Nessun libro mi strappò
mai tante lagrime, nessun libro mi suggerì pro-
positi così generosi, come quest'aureo Diario .
Sento nell'anima di non aver amato abbastanza il
nostro caro D . Bosco; mi dolgo di non aver praticate
con più impegno le sue sante massime . Così è . Il
valore di un tesoro si conosce dopo d'averlo
perduto, se così si può dire del nostro caro
Padre nato alla gloria del cielo . Io sento vi-
vissimo il bisogno di amarlo cuore a cuore, di
temprare il mio spirito sulla sua tomba . Ma la
mia condizione me lo vieta . Prego per tanto V .
S . e molto e di cuore, perchè voglia mandarmi una
collezione completa del Bollettino Salesìano dove
le gesta del nostro Fondatore sono così bella-
mente narrate . Quel poco che io mi ho visto ,
unito a quanto apprenderò nel Bollettino ed a-
scolterò da Monsignore, mi servirà di regola nel
governo di me stesso e della mia piccola comunità .
Ricevemmo altresì la sua circolare e ci tornò
di grandissimo conforto l'alta benevolenza di S .
Santità a nostro riguardo. Procureremo dal canto
nostro di consolarlo sempre , od almeno di pre-
gare cordialmente Iddio che lo consoli . Le cose
di questa casa vanno regolarmente . Abbiamo
pace, unione e lavoro . Deo gratias anche quando
il nostro lavoro non ottenga il risultato che sa-
rebbe a desiderarsi. Monsignor nostro avrà si-
gnificato a V . S . l'indifferenza religiosa che re-
gna e trionfa in tutte queste regioni . Si lavora
però e molto, intorno ai ragazzi e alle ragazze .
Mi raccomando alle sue preghiere, e bacian-
dole con affetto figliale la mano mi professo
Suo Dev .mo ed Obbl .mo figlio
Sac . BERNARDO VACCHINA .
Di V . S . R .ma
LETTERA ARGENTINA .
Bahia Bianca, 2 aprile 18S8.
Ubb .mo Suddito
SAC. ANGELO G . PICCONO,
Buenos-Aires, 30 luglio 1888 .
REvmo E CAR .mo PADRE,
I due mondi si sono riuniti, e tolto per il
nostro venerato Fondatore Don Bosco l'ostacolo
dell'immenso oceano, pare che Egli col suo spi-
rito aleggi sopra di noi di tal modo, da farci
sentire la sua presenza coi suoi benefici effetti .
Sappiamo, per lettere e relazioni giunte fin qua,

2.4 Page 14

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che il sepolcro del compianto nostro padre è
glorioso, che la sua abitazione, i di lui scritti, e
l'immagine sua stessa sono oggetti di venerazione,
e che Iddio fa sperimentare i frutti di cotesta
pietosa fiducia. Noi americani e figli di Don
Bosco, tanto da lui amati (riandando le lettere
che ripetute volte scrisse a ciascheduno di noi,
vediamo che ci aveva sempre nel cuore e sulle
labbra), noi pure sperimentiamo gli stessi benefizî ;
e primo tra tutti è il risvegliamento dell'interesse
materiale e morale per l'Opera di Don Bosco
nei personaggi più distinti della Repubblica Ar-
gentina, Furono già un bel preludio le carita-
tive relazioni tra i membri della Società di San
Vincenzo de Paoli ed i Salesiani, relazioni natu-
rali e sante sì per i ss.p Patroni,cme el co-
mune scopo.
Questo, che era vivo desiderio di Don Bosco,
si compì la sera del 3 di febbraio corrente anno,
1° venerdì del mese, in Conferenza generale, e
fu per opera specialmente di due dei nostri più
fervidi Cooperatori, il dott . Pedro Giraud, ed il
dott . Abele Basàn . In quella sera, mediante una
sovvenzione delle Conferenze, convenimmo di ac-
cettare per 15 anni una ventina di poveri giovani
scelti dalla Società stessa . Ecco S . Francesco di
Sales che dà la mano a San Vincenzo per soc-
correre la povera gioventù di questa capitale .
Tutti dicevano allora : Questo fatto pare proprio
un telegramma che Don Bosco ci manda dal cielo
in mancanza di quello che invano aspettammo
dall'Europa . Sì, lì c'era la mano di Don Bosco !
Il signor D . Bosco aveva pur desiderato la
protezione delle Autorità Argentine ; ed Ella, sig.
Don Rua, come primo atto del suo Rettorato
ebbe il bel pensiero d'inviare al sig. Presidente
di questa Repubblica il prezioso ossequio che
la Tipografia Salesiana dedicava al Sommo Pon-
tefice . Noi però non sapevamo neppure come a-
prirci la strada per poter giungere fino a quel
Magistrato sì alto. Prendemmo la via delle rac-
comandazioni, e il dottor Basàn, Presidente del
Tribunale d'appello, e nostro buon Cooperatore,
ci aprì il passo . Il Rev.mo Superiore D . Costa-
magna col Prefetto Rev.do D . Cassinis presenta-
rono il regalo e gli ossequii di V . S . al Signor
Presidente nell'atto che scendeva le scale del
suo grandioso palazzo . Egli mostrò gradire il
dono, ed incaricò D . Costamagna dei ringrazia-
menti a Lei nostro amato Superiore Generale .
La cosa sembrò finita lì, e più non ci si pensava,
quando, il 4 del corrente mese, ci giunse l'ina-
spettato annunzio che il Presidente della Repub-
blica si degnerebbe farci una visita, e che già
era in cammino . Procurammo allora metterci
all'ordine in tutta fretta, si fecero alcuni prepara-
tivi : la banda coi giovani schierati in due file
applaudì a S. E . nell'ingresso del collegio, e
tutti assisterono all'inno nazionale che suonò la
banda stessa ; quindi tutti i giovani, che sono 350,
corsero al proprio luogo, chi nel laboratorio e
chi nella scuola, perché il signor Presidente
mostrò desiderio di vederli intenti al lavoro .
Restammo ammirati della famigliarità che questo
illustre personaggio usava coi nostri giovani,
domandando spiegazioni ad alcuni del loro me-
stiere, guardando ciò che altri scrivevano, ed
interessandosi della loro salute e condizione . Im-
piegò circa un'ora e mezzo visitando, il collegio ;
e salutato con rispetto da noi tutti cogli evviva
e col suono della banda, uscì assai bene impres-
sionato della Istituzione nostra. Il benevolo amico
e Cooperatore, che ci aveva ottenuta questa
preziosa visita, era il sig. Dottor Nugués, che
fu già Governatore della Provincia di Tucumàn,
ed attualmente è Deputato al Parlamento (1) .
Intanto era giunta la festa di San Giacomo, Pa-
trono del nostro amatissimo Ispettore e Superiore .
La Casa di San Carlo, è pur bene che si sappia, é
delle più feconde in celebrare feste alla maniera di
Torino ; e quest'anno avendo con nobile gara
della due Compagnie Artigiani e Studenti cele-
brate le due feste di San Giuseppe e quella di
S . Luigi, sembrava che non si potesse andare
più in là . Banda, illuminazione generale di tutto
il collegio, fuochi artificiali, declamazioni, dialoghi
e commedie, tutto era esaurito . Eppure, essendosi
allontanato dal collegio il Rev . nostro Ispettore
per una quindicina di giorni per dettare Esercizi
in Montevideo, preparammo una festa, che fu
una bella sorpresa pel nostro amato Superiore,
ed una delizia per quanti la videro . Crediamo
che l'ispirazione ci venne dall'alto ; e si può dire
che la mente, il cuore e le mani e tutte le arti
ed industrie Salesiane si misero d'accordo per
fare una bella dimostrazione d'amore a D . Bosco
nel cielo, ed al Superiore nostro in terra. In-
fatti, il titolo del dialogo e l'oggetto del Quadro
al viva che si volle rappresentare fu « La festa
del Rev .mo Superiore, Eco di quella che fanno
a Don Bosco in cielo i suoi Santi Allievi » .
Il dialogo spiegò come in quest'anno il modello
di tutte le feste era quella celestiale fatta a
Don Bosco ; e che i primi a festeggiarlo
nel Paradiso dovevano essere Savio, Magone e
Besucco, primizie della santa educazione di Lui.
Si propose d'imitare quei tre giovanetti facen-
dosi capitani di tutta la squadra tre giovani
delle Compagnie del SS . Sacramento, di San
Giuseppe e di S . Luigi ; si consegnava ai tre
campioni il relativo stendardo della Confraternita,
e ciascuno faceva promesse, innanzi al nostro
Superiore, d'imitare uno dei tre santi giovanetti .
Mentre si invidiava il cuore di quei discepoli di
D . Bosco, e si desiderava sentire e vedere come
si portavano col loro santo Direttore, si alzava
un telone, dietro al quale, illuminato a bengala,
stava un magnifico quadro . Don Bosco figurava
nel mezzo, seduto sopra un trono ; due chierici
ai fianchi ed una bella corona di giovani bianco
vestiti, con fascia rossa o celeste, e coronati chi
di gigli e chi di rose . Incominciava il canto dei
tre giovani Savio, Magone e Besucco a Don
Bosco : facendo eco cantavano pure i tre capi
delle Compagnie a Don Costamagna. Come ad
Elia, inneggiavano quei di dentro a Don Bosco
nel cielo ; e come ad Eliseo, ripigliavano il canto
al Superiore nostro quei di fuori . Finalmente i
(1) Vedi Bollettino di Settembre 1888.

2.5 Page 15

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due cori si univano, salutando con ripetuti e pa-
tetici evviva al Padre nel cielo, ed al Figlio di
Don Bosco in terra . Varii dei più distinti Coo-
peratori restarono commossi della scena e chie-
sero che si ripetesse un'altra sera, come pure
i nostri giovani, cui sembrava proprio di vedere
Don Bosco ; perché l'amatissimo Padre D . Bosco
era rappresentato da un chierico che ne imitava
assai bene l'atteggiamento, ed aveva parimenti
qualche ombra di somiglianza con lui ; e la di-
stanza del gruppo dal trasparente con di mezzo
la luce artificiale poi faceva tale effetto alla
vista degli spettatori, da far ivi vedere D . Bosco
stesso in persona e non rappresentato. Questa
era la parte più patetica e commovente della
festa . Il giorno dopo, 25 luglio, si doveva recitare
un secondo dialogo, con varii cori, a rispettabili
invitati. A mezzogiorno giunse inaspettatamente
l'Eccellentissimo nostro Pastore, l'Arcivescovo
di Buenos-Aires, che si degnava di visitare ed
onorare il discepolo di Don Bosco e Superiore
nostro ; un'ora dopo ci si annunzia che il signor
Presidente della Repubblica è nella Portieria,
che viene pure a visitare il Rev .mo D . Costa-
magna. Allora fu una sorpresa ed un movimento
generale : s'interruppero i complimenti della mensa,
e si passò al teatrino per la recita del dialogo .
L'argomento di questo era festevole : alcuni
giovani, che chiedono composizioni da leggere
al Superiore : l'interpellato dice loro che ricordino
ciò che facevano gli antichi alunni dell'Oratorio per
festeggiare Don Bosco, che cioè cercavano giovani
abbandonati e discoli per condurli a Lui . Accet-
ta:nopilcsg,eudonvarict
concertano una lotteria con confetti che portano
la scritta di varie pratiche di pietà o consigli
da compiere in omaggio al Superiore . Chi dava
le cedole figurava un ciuciarro napoletano, che
cantava mirabilmente . Dopo qualche scena, veni-
vano a fingere gli stessi giovani di indovinare
lo stato morale delle scuole e laboratori, dando
le strenne corrispondenti : veniva l'indovino, sotto
figura del celebre Ometto, o come qua lo chiamano
Hombre antidiluviano . Si cantò pure il Coro
dei matti ; e si ripetè l'Inno al caro Superiore,
che è lo stesso che si cantava al sig . D . Bosco
in Torino, e che fu di mirabile effetto . Il signor
Presidente fu salutato con diversi complimenti
chi lodò il suo amore pei figli del popolo, ed il
suo desiderio di vederli educare moralmente al
lavoro, secondo il metodo di Don Bosco ; chi lo
ringraziò per le due visite, colle quali aveva
voluto vedere prima i figli del lavoro, poi i lieti
e festeggianti figli di Don Bosco, spiegandosi
per incidenza la soavità del sistema salesiano .
Vi fu poi chi ricordò gli antichi desideri di Don
Bosco, di vedere l'Eccell .mo Presidente protettore
della sua opera ; che il visitare il collegio nella
festa di un figlio di D . Bosco era un segno di
deferenza verso l'Apostolo della Gioventù, ammi-
rato dalle più civilizzate nazioni d'Europa e d'A-
merica ; pertanto ricevesse il legato che D . Bosco
aveva lasciato al suo Successore, ed al Superiore
nostro, come a Lui stesso raccomandato .
Fu veramente ammirabile che si potesse in
brevi momenti scrivere e leggere queste semplici
composizioni, però dirette ad ossequiare le più
alte dignità, senza che vi fosse un leggiero in-
toppo, nè un considerevole inconveniente . Con
gran confidenza ed espansione potemmo poi dire
all'Eccellentissimo nostro Arcivescovo che pensa-
vamo proprio che Don Bosco lo avesse condotto
in mezzo a noi ; poiché, essendo nostro proposito
festeggiare col Superiore nostro anche D . Bosco,
che non era più tra i vivi quaggiù, questi mandava
in sua vece chi pel gran cuore ed insigne pietà
più lo emulava . Infine ricordammo che la per-
sonificazione dei tre grandi amori della umanità
la Religione, la Patria, e la Famiglia si era
presentata allora dinanzi a noi, e che quindi i
Salesiani ed i loro discepoli avrebbero conservata
eterna memoria di questo giorno . La festa durò
fino alle 4 1/2 pom.;saeldutinorp,
con allegri e rispettosi evviva ! e colle più soavi
armonie, si separarono da noi, come essi dissero,
colle più grate impressioni.
I FUNERALI
per la morte di D . Bosco.
(Continuazione)
Parigi : Alla Maddalena per la pia sollecitudine
di quei benevoli e zelanti Cooperatori cantò la
messa l'Ab . Rebours, curato : a nome dell'Ar-
civescovo intervenne l'Ab . Petit . Fece l'asso-
luzione l'Ab . Hultz . Erano rappresentate le
Conferenze di S . Vincenzo de' Paoli e v'erano
delegati di tutti gli Ordini religiosi e di tutte
le opere cattoliche.
Pecetto (Torino) : In questa piccola borgata della
collina di Torino si fece un solenne funerale .
Il parroco esortò il popolo ad intervenirvi, e
fu consolato di vedere la chiesa pressoché
piena come nei giorni di maggiori solennità .
Presero pure parte i bambini dell'Asilo e le
fanciulle delle scuole, con edificazione di quanti
erano presenti per il divoto contegno .
Penango : La Parrocchia di Penango, che fu dal-
l'anima grande di D . Bosco prediletta, regalata
come fu del florido collegio di S . Pio V, volle
mostrare quanto ami quel gran benefattore
dell'umanità e de' suoi figli, specialmente anche
ora che carico di meriti e maturo pel Cielo
sen volò a godere in seno a Dio il premio
delle sue virtù.
« Parroco e parrocchiani si trovarono d'accordo
in una sola aspirazione, e quando dalla bocca
del degnissimo Pastore uscì la proposta di
dare a D . Bosco una testimonianza della loro
gratitudine, ciascuno l'accolse come l'espres-
sione d'un voto proprio ascoso fino allora nel
cuore . Martedì 13 corrente la snella e gra-
ziosa chiesa di Penango era in lutto : pareva
una figlia che piange la partenza del padre!
Quelle poche parole scritte sulla facciata di-
cevan tutto il cuore de' buoni terrazzani : I
Penanghesi a D. Bosco !

2.6 Page 16

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«Il M . R . Sig. Teol . Sereno Prevosto V . F .
di Calliano celebrava la santa Messa : i figli di
D . Bosco e i giovanetti da loro educati pro-
strati intorno al catafalco recitavano con voce
sommessa il Rosario .
« Che spettacolo ! Quella prece uscente dai
vergini cuori di tanti giovani innocenti che do-
mandava alla Madre celeste la corona di gloria
pel figlio prediletto, il quale tanto l'amò in
vita, ti andava fino al cuore .
« E i buoni Penanghesi, quantunque pressati
dal lavoro della primavera, dimenticarono per
quel mattino i proprii interessi per accorrere a
tributare onori e ad innalzare preci per chi
tanto li aveva prediletti ; e chi sulla cantoria
con flebili note, e chi prostrato intorno all' al-
tare, pregavano la pace dei giusti per Colui
che una voce interna indicava già nella gloria
celeste.
« Stupendo nella sua semplicità fu l'elogio fu-
nebre recitato dopo la Messa dal Salesiano
Prof. Don Giacomo Ruffino .Eglico'amre
d'un figlio che ricorda le virtù del padre, di-
mostrò splendidamente che Don Bosco fu nel
nostro secolo di apatia e di miscredenza l' a-
postolo della carità e della fede . Fu fatta un'e-
lemosina da spedirsi al Superiore Generale
dei Salesiani Don Michela Rua, onde concor-
rere a sostenere le opere di D . Bosco ; e
quantunque tutti fossero nel lasciarsi, concordi
in un sol pensiero : Don Bosco è un santo che
già gode la gloria del Paradiso ; pure tutti si
sentivano in cuore la dolce soddisfazione d'aver
fatto l'opera più doverosa, dando a tanto Be-
nefattore un attestato della propria gratitudine .»
(Gazzetta di Casale, 17 Marzo 1888) .
Peveragno (Cuneo) : Quel Rev .do sig . Pievano
D . Schez, fece un divoto funerale con discorso .
Il popolo che conosceva D . Bosco nelle opere
sue, concorse con molta divozione ad ascoltarne
le azioni ed a pregare pel riposo dell'anima
sua ..
Piacenza : Nel collegio Masnimi si fecero fune-
rali solenni e suffragi speciali . Quel buon Ret-
tore che conosceva a fondo la santa anima di
D . Bosco e la missione che aveva intrapresa
per salvare la gioventù, ne fece un breve ma
appassionato elogio . Parlando specialmente dei
libri che D . Bosco compose per edificazione
e per istruzione della gioventù, disse che egli
meglio di tanti altri dovrebb' essere l'autore
da aversi sempre nelle mani degli studiosi .
Pobietto : Per cura del parroco D . Pietro Bo-
vio, in unione dei suoi parrocchiani quasi tutti
Cooperatori salesiani, si cantò l'uffizio da morto
con messa, e più un' offerta per gli orfanelli
di D . Bosco .
Pocapaglia (Alba) : Per cura di quel Priore,
D . Callisto Carretto, si fece un divoto funerale
tra quei Cooperatori, ed altri suffragi per Don
Bosco .
Poirino (Torino) : Nella Prioria della Madonna
Consolatrice fu fatto un divoto funerale da
quel Rev.do Rettore, nostro antico allievo, in
mezzo a molto concorso di popolazione .
Q uebec (Canadà inglese) : Anche in quella lon-
tanissima città dell' America del nord si volle
fare un gran funerale . Siano rese sentite grazie
a quei benemeriti Cooperatori che vi concor-
sero e che mostrarono tanta pietà verso D . Bosco .
Roma : Nella chiesa del S . Cuore cantò la messa
Mons . Sallua Arciv . di Calcedonia con l'assi-
stenza di cinque altri Vescovi . L'Em.mo Car-
dinale Parocchi nostro protettore ne fece l'as-
soluzione al catafalco . Come poche altre volte
la chiesa era gremita di gente . Ne disse l'e-
logio funebre Mons . Manacorda, Vescovo di
Fossano . La Civiltà Cattolica ne fa il seguente
giudizio : « Della grand' anima di D . Bosco,
fondatore dei Salesiani, chi altri meglio potea
dettar l'elogio, che Mons . Manacorda, per al-
tezza di mente , per bontà di cuore e per l'a-
micizia che legavalo all'illustre defunto, non
secondo a niuno di quanti egregi e zelanti
Pastori vanti l'episcopato subalpino ? E l'elogio
è dettato come gli è venuto dal cuore, con
verità, con affetto, e con grande semplicità di
stile . Vi spicca sovratutto l' arte di avere sa-
puto mettere in rilievo la virtù caratteristica
di D . Bosco, la carità . »
Belle inscrizioni latine, dovute al p . Ange-
lini, ornavano i quattro lati del feretro, ed una
più grande sulla porta invitava il popolo a pre-
gare per l'anima di D . Bosco .
Saliceto : Il buon cooperatore D . Stefano Sal-
vatico fece un funerale con l'intervento di molto
popolo .
Saluggia (Vercelli) Il Comitato parrocchiale e
i Cooperatori insieme con lo zelante Parroco di
questo paese cantarono una gran messa per Don
Bosco . Il nostre Don Cerruti, nativo di Salug-
gia, ne disse l' elogio funebre davanti ad un
popolo affollato e divoto, che nell'ardore del-
l'affetto mutò quella funebre funzione in una
manifestazione di gioia, chiamandola la festa di
D . Bosco !
S . Albano (Mondovì) : Nella parrocchia con gran
concorso di popolo si fece un solenne fune-
rale per suffragio dell'anima di D . Bosco .
S . Benigno Canavese : Nella chiesa monumen-
tale del Card . delle Lanze cantò pontificalmente
messa da requiem Mons . Leto Vesc . di Samaria,
circondato da numeroso clero . Molto popolo
delle vicine terre di Volpiano , Lombardore ,
Bosconero, Foglizzo, Chivasso ecc . coi rispet-
tivi parroci, dei quali se ne contavano una
ventina in cotta e mozzetta . Fu quel giorno
una vera solennità : gli opifizi rimasero chiusi .
Molte rappresentanze di operai cattolici, quella
dei pompieri con le loro bandiere, tra le quali
il Consiglio municipale, le scuola elem . ecc .
Ne disse l'elogio il Teol . Piano, curato della
Gran Madre di Dio in Torino, facendo mira-
bilmente notare la vita di D . Bosco umile e
caritatevole . Fu una corona di più alle tante
di cui si onorò la memoria di D . Bosco .
(Continua)

2.7 Page 17

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FINAZZI (Sac. Francesco). Della coltura morale e reli-
giosa dell' infanzia. - In-32° di pag . 200 (E . D .) L . 0 50
GIORDANI (Domenico) . La carità nell'educare ed il sistema
preventivo del più grande educatore, il venerando D . Giovanni Bosco .
- Un vol. in-16°
2-
- La Gioventù e D . Bosco di Torino . - Un
volume in-16°
I-
GIUSIANA (Filiberto) . Del cattolicismo nelle lettere
italiane . - In-16° grande di pagine 236
1-
GRAS (Sac. Prof. Carlo) . L'istitutore nei Convitti, ossia
norma per formare buoni istitutori. - In-16° g . p . 136 (E. D.) , 1 -
PELLICO (Silvio) . Dei doveri degli uomini . - 6' edizione ;
In-16° piccolo, pag. 96
0 20
- edizione elegante su carta fina - (B. A. 15) . ,, 0 40
- Dei doveri degli uomini, preceduti dalla Vita del-
l'autore, scritta dal Conte Visconte di Melun . - In-16° piccolo di
pagine 195
- Dei doveri degli uomini, ecc . ; ediz. elegante sii
carta fina . - In-16° picc . di pagine 195 (n . a di f. 8 ) . „ 0 80
Filosofia .
ALLIEVO (Prof. Gius.) Logicae Institutiones . - In .16°,
di pagine 148
a1-
- Metaphysicae et Psycologiae Institutio-
nes . - In-16° ai pagine 60
0 40
BECCARIA (Sac. Pietro) . Prontuario di letteratura e
filosofia italiana, o Prontuario di grammatica, filologia, poe-
tica, oratoria, e filosofia italiana, ad uso degli alunni de' Ginnasi e
Licei . - 2a edizione in-16° grande di pag . 438 . . . , 3 -
- Prontuario di letteratura e filosofia latina
o Prontuario di grammatica, filologia, poetica , oratoria e filosofia
latina ad uso degli alunni delle scuole liceali e ginnasiali d'Italia .
- In-16° grande di pag . 360, legato
3 50
BRIGANTI (Mors . Ant .) . La filosofia della storia e la
civiltà . Omaggio per le nozze d' oro del Pontefice Leone XIII .
Meditazioni filosofico-istoriche . - In-16° gr ., pag. xn-672 , 5 -
PLATONE . Il Fedro, il Protagora e 1' ippia mag-
giore, tradotta dal Professore Bartolomeo Prieri . - In-8° di pa-
gine 486
3-
- Il Gorgia ed il Cratilo, trad. dal Prof. Bartolomeo
Priori . - In-8° di pagine 496
3-
Teologia .
ALFONSO DE' LIGUORI (S.) Theologia moralis . "Accedit
index rerum et verborum, quae in tota teologia contineninr . -
7 vol. in-16° di pagine 4690 .
. L. 10 -
GHELARDI (D . Carlo) . Istituzioni di Teologia morale .
3a edizione accresciuta e corretta dall'autore . - 1 volume in-8° di
pagine vn-510
5 50
GOUSSET (6'. M. Tommaso) . Manuale compendium neo-
ralis theologiae , iuxta principia S . Alphonsi Ligorii. -
2 volumi in-8° ; Mediolani
5-
Religione .
BELASIO (Mors. A . M.) Le verità cattoliche esposte al
popolo e ai dotti nella spiegazione del Credo, e la moderna incre-
dulità confusa dalle scienze moderne, aggiuntovi un trattatello di
Geologia in servigio della verità della santa parola di Dio . Opera
offerta al giovine Clero, alla gioventù studiosa e alle famiglie . -
3' edizione in-16° grande di pagine XIV-100 (E . D .) , 2 50
CANISIO (P . Pietro) . Catechismo sui Sacramenti, corredato delle
testimonianze della sacra Scrittura, dei Concilii, Padri, dottori e scrittori
della Chiesa. Versione con aggiunte e note del Sacerdote Giuseppe
Merizzi, penitenziere alla Madonna di Tirano . - 2 vol. in-I6° gr .
di pagine 1208
8-
GASTALDI (Mons. Lorenso) . Compendio della Dottrina
Cristiana ad uso dell'Archidiocesi di Torino, il quale contiene
il Catechismo Piccolo per apparecchiarsi alla Prima Comunione ed
il Catechismo Grande, coll'aggiunta delle orazioni del mattino e deDa
sera ed il modo di servire la santa Messa, ecc . - in-32° di par
gine 324 (L. C . 120)
0 40
Id .
ediz . ornata da 50 incis . - in-16° pag . 276 , 0 80
Piccolo Catechismo , ossia Compendio di Dottrina
Cristiana ad uso dell'Archidiocesi di Torino, coll'aggiunta delle ora-
zioni da recitarsi al mattino e la sera, l'istruzione sul Sacramento
della Cresima ed il modo di servire la S . Messa . - In-64° di pa-
gine 80 (r. e . A. 10)
0 10
Id . ediz. con varie agg . - in-32°, p144 (L . C . 219) , 0 15
Id .
ornata da 20 incis . - In-16° di pag. 84 , 0 20
GERSEN (Ven . Joanncs). De imitatione Christi . Libri
quattuor . Nuova edizione elegante, con indice alfabetico e metodico
a comodità del lettore, preceduto da un discorso storico sull' autore
dell'opera . - In-32° pag. 440 . .
. 0 60
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note del Professore Giovanni Trebbi . - 3 volumi in-32° di pa-
I gine 1352 (n . o. 178-80)
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man mano pubblicando in usum scholarum . Il Sac . Prof . Garino Giovanni, il cui nome basta per ogni
raccomandazione, l'arricchì di una prefazione e di note copiose ed eruditissime . Questo libriccino mostra
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2.8 Page 18

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Lutero e I' Italia. Conferenze del Cardinale G . Alimonda. - Un vol. in-16 grande di pagine XLV-756 (B) L . 5 -
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cresciuta e corretta d. all'autor- e Un vol. in-8° grande di pagine viii-510
OD) , 5 50
Ottavarii, Novene e Tridui, del sac . Giovanni Verdona . - Un vol. in-8° piccolo di pagine 370 . . (E) n 2 25
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(E) , 0 15
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pagine VII-96
(E) » 0 50
Colombia e Perù. Prima spedizione al Chili ; pel sac . G . B . Lemyone. -In-32° di pagine 96 . . . (È) , 0 20
Eberardo, ossia Il traviato ravveduto ; Racconto di Pio Tasca . - Un vol. in-16° su carta fina, p . 144 (E) , 0 60
Eberardo, ossia Il traviato ravveduto ; Racconto di Pio Tasca . - Un vol . in-32° di pagine 144 . . (E) , 0 30
La famiglia sventurata e consolata, dramma in 5 atti del Canonico Prof. Egidio Cattaneo. - Un volume in 32° di
pagine 78
(E) , 0 40
Nicanore, Tragedia del P . Atanasio Canata delle Scuole Pie . - Un vol. in-32° di pagine 110 . . . (E) , 0 40
Samuele, ossia Memorie sulla Giovinezza di un nobile inglese, per Delafaye Brekier ; Versione dal francese per L . C .
Cooperatore Salesiano . - Un vol . in 32° di pagine 234
(E) , 0 50
Samuele, ossia Memorie sulla Giovinezza di un nobile inglese, per Delafaye Brel :ier ; Versione dal francese per L . C .
Cooperatore Salesiano . Edizione su carta fina . - Un volume in-16° di pagine 232
(E) , 0 80
Istruzioni per Missioni ed Esercizi Spirituali al popolo, pel Teol . Can . Giuseppe Giiemone. - Un vol. i n 16° grande
di pagine 366
Le Istruzioni del Can . Giiemone, per esattezza della dottrina, per la forma affatto popolare perchè esclusivamente pratiche, riescono di grande
utilità non solo ai predicatori, ma eziandio ad un cristiano che ne faccia lettura per migliorare se stesso .
Verità contro Menzogne, del Can . Fortunato Vinelli. - Un vol . in-16° di pagine 404
(D) , 2 -
Desideriamo che il presente libro Verità contro Menzogne sortisca larga diffusione, imperocchè per saldezza di principii cristiani e razionali,
per opportunità di argomenti, per eleganza di forma ci si mostra destinato a produrre nei lettori di molto bene . Laonde essendosene domandata
la licenza per la stampa, non l'approviamo solamente, ma lo commendiamo, ne raccomandiamo la lettura in ispeeie ai padri di famiglia ed ai
colti giovani, mentre mandiamo i nostri rallegramenti all' esimio Autore di sì beli' opera .
Torino, 15 marzo 1888
rB GAnTa oo Cardinale ALrnmzDA, Arcivescovo
Colombia e Perù Impero degli Inca . - Un volume in-16° di pag . 285
(E) , 1 50
Agnese la cieca, per Cecilia Mary Craddle ; versione dall'inglese di V . L. figlia di M . SS . Ausiliatrice. - Un volume
in-32° di pagine 238
(E) , 0 50
Il finto ladro, ossia il figlio generoso, Dramma pel sac . Teologo Francesco Paglia . - Un vol . in-12° di p . 96 . (E) , 0 40
Giaccardo, Missionario e Martire in Cocincina, tragedia del P . ATANASIO CANATA delle Scuole Pie. - Un volume in-32°
di pagine 120
(E) , 0 40
Agostino, ossia Il trionfo della religione; - Carlo, ossia Cenni intorno alla vita di un condannato ai lavori forzati . Racconti .
Un volume in-16° di pagine 164
(E) D 0 70
La pace del cuore dove si trova? Come si ottiene? Ricerche e scoperte d' un vecchio settuagenario, del P . Lorenzo
Maria Gerola, Missionario Apostol . del Prez . Sangue . - Un volume in-16° di pagine vili-718 . (E) , 2 25
Meditazioni sulle principali massime della fede per ciascun giorno del mese, proposte dal P . Lorenzo Maria Gerola,
Missionario Apostolico del Prezioso Sangue - Un vol . in-32° di pagine 460
(E) , 0 80
Novena d' apparecchio alla festa del glorioso patriarca S . Giuseppe . - Un opuscolo in-64° di pagine 60 (E) , 0 10
Colombia e Perù, Ribellione e guerra, pel sac. G. B . Lemoyne. - Un vol . in-16° sa carta fina di p . iv-112 (E) , 0 60
Valentina, ossia Una degna filia di Maria ; versione del sacerdote Pietro Bazetti . - Un volume in-16° su carta fina di
pagine 184
(E) „ 0 70
La fantesca - modello, farsa del Canonico Egidio Cattaneo; Dialoghi del Can . Prof. Salvatore Valentini Chiaramonti ; -
In-32° di pagine 8U
(E) , 0 40
d' Assisi, dramma in sei atti del P . Atanasio Canata delle Scuole Pie. - Un vol . in-32,° p. 132 (E) , 0 40
Colonlui~ "erù, Ribellione e guerra, pei sac . G . B . Lemoyne . - Un vol . in-32° di pagine 112 . . (E) , 0 20
Piccola Geometria per le scuole secondarie, del Sac . Prof. Clemente Bretto, a norma dei Programmi Governativi ; -
-? voi in-1 (° n,•a nrl^ 2° ^ili o' o . focfn nao-,nn inc . n-,.-,
lpi .e
i pii

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TORINO - Tipografia e Libreria Salesiana - TORINO
I MISTERI
DEL
J_ '.r ..
SA1N''I'O ROSAIRIO
DISCORSI FAMIGLIARI DI MORS. L. CARLO GAY
VESCOVO DI ANTEDONE
Due volumi in-8° piccolo di circa 800 pagine . . . (C) L . 3, 50
Di quest'Opera è uscito il primo volume, ed è imminente la pubblicazione del secondo . Come ab-
biamo detto nel numero di luglio del nostro Bollettino, ci doleva che in Italia fosse pressochè scono-
sciuto un uomo, il quale, per giudizio di Mons . Mermillod « è un apostolo e un dottore che negli scritti
suoi riproduce tutta la maestà e la poesia dei libri santi, » e, a detta del Ségur, « il primo scrittore
mistico del nostro secolo, » che anzi, dallo stesso Pontefice Leone XIII, al quale venne umiliata una
copia de' .Misteri, fu altamente per lettera encomiato, e dal Cardinale Vicario Parecchi senz'altro salu-
tato maestro sommo della scienza mistica, « in ea (scientia) magister ac princeps . » Ed è perciò
che ne intraprendenllno la pubblicazione anche con nostro sacrificio . L'importanza di tale opera lo dimo-
strarono pure le numerose domande di associazioni pervenuteci subito dopo il primo annunzio, e ci fa
vieppiù sperare, essendo ornai al suo termine la stampa, che molti, in modo particolare i MM . RR .
Sacerdoti, ne faranno acquisto, e non priveranno la loro Biblioteca di un'opera così importante e
così utile anche per la predicazione .
N45 P 1
i.9 . . 1
ALLA
VERGINE MARIA MADRE DI DIO
TOLTE DA TUTTI I PADRI E SCRITTORI DELLA CHIESA GRECA
E RECATE ORA PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIANO
DAL PADRE
FRANCESCO NELLI-RECANATESI
della Congregazione dell'Oratorio di Osimo
Un volume in-8' piccolo di pagine 426
(E) L . 2, :O
IL CONFESSORE
SECONDO II CUOR EI GESÙ
Rú2"'GT_F Al, SAC Y NI NOVELLI
dal Can . ALMERICO GUERRA
Un volume in •3 2° di pagine 134
(E) L . 0,40

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• • TORINO S .Benigno Can .-LIBRERIA SALESIANA-Roma S . PIER d'ARENA
CULTO ALLE ANIME PURGANTI
La causa dei trapassati . Discorsi dieci del Sac . Girolamo Marcone. Terza edizione corretta edsaccresciuta anche
con un' appendice di esempi . - Un vol . in-16° grande di pagine 206
L . 1 30
La divozione verso i fedeli defunti . Novena e discorsi estratti dagli scritti di Monsignor Antonio Gianelli ve-
scovo di Bobbio . Seconda edizione nuovamente corretta . - Un vol . in-16° di pagine 74
» 0 65
Il Purgatorio . Discorsi del sacerdote Giovanni Domenico Bertolotti, susseguiti da un Novenario pei defunti, del P. Evasio
Leone . - Un vol . in-16 ° grande di pagine 120
e2 -
Il'ilese di Novembre dedicato alla Madonna del Suffragio in sollievo delle anime del Purgatorio, per Domenico Scotti
Pagliara, canonico della Metropolitana di Napoli . - Un vol . in-16° pica di pag . 248
e1 -
Verità e bellezza del mistero del Purgatorio tratte dalle opere di S. Caterina da Genova, pel P . Marcellino
da Civenza M . 0. - Un vol . in-16 ° piccolo di pagine 84
» 0 50
Apparizioni di un'anima del Purgatorio ad una religiosa del Belgio nel 1870, per il Sacerdote
G . Al. Curicque, tradotte dalla 1i' edizione francese . Quinta edizione italiana. - Un vol . In-16 1 piccolo di pag . 36 » 0 25
Pia ricordanza dell'anime del Purgatorio . Opera di Monsignor Devie, vescovo di Belley . Versione libera dal
francese. - Un vol . in-32° di pag . 322 . .
.
» 1 50
Le ausiliatrici del Purgatorio . - Un voi . in-32 ° di pagine 110
n 0 40
Il mese di novembre dedicato a suffragio dei defunti, del Conte Emiliano Avogadro della Motta . Terza
edizione riveduta dall' autore . - Un vol . in-32" piccolo di pagine 250
» 1 25
La causa delle anime purganti diretta a tutti i fedeli cristiani, dedicata a Maria Vergine Immacolata Gran Madre
di Dio e Madre amorosa delle S. anime sue figlie dilette . Seconda edizione corretta ed accresciuta dall'autore . - Un vo-
lume i n-64° di pagine 64
» 0 20
Le anime dei nostri morti . Letture istruttive e pietose por l'ottavario dei fedeli defunti, del padre Antonio Pelli-
cani . - In-32° di pagine 222
» 0 40
Il mese di Novembre santificato, ossia la divozione verso le anime del Purgatorio promossa per via di brevi
considerazioni e scelti esempi, col modo di ascoltar la Santa Messa in suffragio delle anime sante del Purgatorio, del Sac .
Giov. Bosco - Terza edizione, in-32° di pagine 164
o 0 25
Due conferenze tra due ministri protestanti ed un prete cattolico sopra il Purgatorio ed i suffragi
dei defunti, con appendice sulle Liturgie, pel Sac . Giovanni Bosco . Seconda edizione accresciuta . - In-32° di pag. 116 e 0 20
Novena in sollievo delle Benedette Anime del Purgatorio, compilata da un sacerdote algherese . -
Un volume i n--32°, di pagine 32
» 0 10
Atto eroico di carità verso le anime sante del Purgatorio proposto alla generosità dei fedeli . Quarta
edizione . - Opuscolo in-32° di pagine 16
» 0 05
Id. al Cento
»4-