188612


188612

1 Pages 1-10

▲back to top

1.1 Page 1

▲back to top
BIBLIOGRAFIA SALESIANA
Toile et lege! Tolle et lege!
AUGURII E STRENNE PER L'ANNO CIVILE 1887
Nell' incominciare dell'Anno Scolastico annunziammo le nostre pub-
blicazioni tendenti a promuovere l'istruzione scentifico-letteraria, a
cui tende la Scuola . Al principiar dell'Anno Ecclesiastico proponemmo
quei libri più atti a promuovere l'istruzione religiosa, a cui mira la
Chiesa . Ora annunziamo pel nuovo Anno Civile libri atti a promuo-
vere ogni fatta d'istruzione ed educazione, religiosa, scientifica, lette-
raria e civile ; e li racconiandianio a quanti desiderano reati-melate e di
cuore che le cose si sacre come civili siano difese c fior •iscasn,o , propo-
nendoli coree Auguri e Strenne . Così facendo sappiamo di adempiere
ad un vivissimo desiderio del S . Padre Leone XIII. Pertanto la Biblio-
grafia Salesiana raccomanda nel nuovo Anno Civile, anno delle _Nozze
d'Oro del Sapientissimo Pontefice . le seguenti pubblicazioni, le quali ,
acquistate e donate come Strenne , mensilmente o trimestralmente ,
saranno come un ricambio fra donatore e donato di verace affetto ed
un mezzo di utile e dilettevole istruzione .
Il G~ìlidfî tî~lim . Almanacco per l'anno 1887 . Anno XXX V . Strenna offerta agli
associati delle Letture Cattoliche di Toriuo . In 32, di pag . 56 . . L. 0 10
Mira a felicitare i suoi amici lettori col far loro comprendere il gran segreto
della felicità umana . Il racconto sulla felicità nella vi-rtìa e nel lavoro, ossia
Giacomo il ciabattino rendo il Galantuomo un vero Augurio di felicitazione a
tutti, poichè virtù e lavoro sono veri auguri di felicità .
Chi volendone distribuire n'acquista copie cento rimaudaudo L . 10, rimarrà gra-
tuitamente associato alle Letture Cattoliche durant, l'anno 1887 .

1.2 Page 2

▲back to top
PUBBLICAZIONI PERIODICH E
Letture Cattoliche di Torino . Prezzo annuo
(e.) L. 2 25
Incominciate nel 1853 per iniziativa del Sac . Giovanni Bosco, continuano a promuovere ed infiammare
la pietà del popolo, e non v'ha cosa più eccellente e più utile di questo operare, come scriveva
Pio IX al loro Direttore . Escono ogni mese in fascicoli in-32 di pag . 108 circa.
Per Novembre e Dicembre 1886 fu pubblicato
Il Giro del Mondo in 240 giorni . Canadà-Stati Uniti-Giappone-China-Indostan di Ernesto Michel ; ver-
sione italiana di Luigi Matteucci . Vol. 1° Canadà e Stati Uniti
L . 0 40
JI Galantuomo . Almanacco per l' Anno 1887 . Strenna offerta agli Associati alle Letture Cattoliche di
Torino del 1886
0 10
La Storia Biblica, Quattro Vola in-16, elegant. legati . (c .) L. 16 00
Nulla v 'ha di più utile in fatto di libri di letture bibliche . La loro lettura è la più feconda d' ogni
bene. L' Ozanam scrisse che dalla Bibbia doveva uscire tutta l'eloquenza, tutta la poesia e tutta la
civiltà dei tempi nuovi . La Storia Biblica legata elegantemente in tela , con impressione a oro della
figura di Mosè da un lato e con quella della Grotta di Betlemme e della Natività di Gesù Cristo dall'altro,
è senza dubbio tra i migliori augurii che si possano offrire ad un amico , ad una famiglia cristiana.
La Storia Biblica si spedisce alle seguenti condizioni di associazione :
1 ° Il volume primo si spedirà nel tempo Natalizio .
2° Gli altri tre volumi verranno spediti di tre in tre mesi .
3 ° Il prezzo d'Associazione è di L . 16 00
4° Gli associati all' atto che rimettono L . 16, acquistano il diritto ad una associazione alle Letture
Cattoliche di Torino per l'anno 1887 ed all'Almanacco per lo stesso anno .
Letture Ascetiche . Volumi in-32 legati . Prezzo annuo (e.) L. 12 00
Mirano a promuovere la più squisità civiltà , quella d'insegnare all'uomo come comportarsi con Dio
con se stesso e col prossimo . L'accoglienza avuta nei due: anni passati c'indusse a pubblicarle mensilmente .
Ultime pubblicate
11 . Vita di N . S . Gesù Cristo del P . Carlo Massini . UnIvolume legato : 3` Edizione . L . 1 60
Lo stesso in brossura
', 1 0()
12 . Imitazione di Cristo del V . Giovanni Gersen . Volgarizzamento Toscano : Un vol . leg . » 0 80
Lo stesso in brossura
„ 0 40
Dono agli associati : Muzzarelli, Della Causa dei mali presenti ed Almanacco .
La Mistica Città di Dio : 13 Vol. in-32 legati (e .) L. 25 00
5 Vol. in-8 legati . (e.) » 30 00
Tra le opere di ascetica-mariana questa tiene uno dei primi posti . L' Accoglienza avuta suggerì di
metterli in corso d'associazione a volumi legati ed ai sopraccennati prezzi . La Mistica Città legata in
tela è una ricca ed utilissima strenna per tutti e specialmente per le signore cattoliche .
Dono agli Associati : Maria SS. Ausiliatrice ; un vol . eleg . legato ed Almanacco .
Opere Predicabili del Prof. Giovanni Verdona ; in-16 (e.) L. 30 00
Consteranno di circa 15 volumi in-16° grande . Vennero raccomandate dall'Eminentissimo Cardinale Ali-
monda al giovane Clero .
È uscito
Panegirici. Il Quarto volume ; in-16 grande, pagine 320
L . 2 25
Contiene 23 Panegirici sulla Beata Vergine, dei quali 5 trattano dell' Immacolata Concezione . I cinque
volumi di Panegirici, vendibili a L . 10, formano anch'essi una utilissima strenna .
Dono agli Associati del 1887 : Leone XIII, La Chiesa e la Civiltà 4 Encicliche ed Almanacco .
Letture Polemiche . Mensili. Disp . di 48 pag. Pre. annuo (e) . L . 2 00
Mirano a far guerra all'errore in fatto di religione sotto qualunque forma si manifesti . Usciranno una
volta al mese a dispense di 48 pagine ciascuna.
È pubblicato il volume 1° di queste Letture, ed é il Primo dell'opera : Una Rete DIABOLICA SMAGLIATA
MEDIANTE LA CONFUTAZIONE DELLE PIU' COMUNI OBIEZIONI CONTRO LA FEDE E LA MORALE CATTOLICA CON ANA-
LOGHI ESEMPI E SUCCINTE BIOGRAFIE PER CURA DEL P . LORENZO MARIA GEROLA, Che Vendesi a . L . 4 00

1.3 Page 3

▲back to top
ANNO X - N . 12.
Esce una volta al mese .
DICEMBRE 1886
BOLLETTINO SALESIANO
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano . - Via Cottolengo, N . 32, TORINO
Sommario - Auguri di felicità. - La parola del Santo
Padre . - Missione sul Rio Negro nella Patagonia Set-
tentrionale . - Il Cuore di Gesù . - Monsignor Filippo
Chiesa. - La Benefica e le Missioni Salesiane . - Bi-
bliografia Salesiana .
Augurii di Felicità
Avvicinandosi le Feste Natalizie ed
il principio dell'anno 1887, D. Bosco au-
gura ai signori cooperatori e le signore
cooperatrici ogni felicità temporale e spi-
rituale. Mentre gli ringrazia dal fondo
del cuore dei tanti aiuti che gli presta-
rono per il proseguimento della sua in-
trapresa missione in favore della gio-
ventù povera ed abbandonata, non può
a meno di raccomandar loro caldamente
le tribù infedeli della Patagonia e Bra-
sile. Esso dal canto suo pregherà e farà
pregare Maria SS . Ausiliatrice, perchè
benedica, prosperi e renda felici in que-
sta e nell'altra vita, tutti quei generosi
che cooperano colle loro elemosine alla
salute delle anime.
LA PAROLA DEL SANTO PADRE .
La parola del Papa, anche quando non
è rivolta a tutto il mondo cattolico, non
cessa d' esser per il cattolico ugualmente
preziosa ; quindi crediamo far cosa gradita
ai nostri lettori col dar loro conoscere la
lettera, che Sua Santità diresse sul chiudersi
del mese di Ottobre, all' Eminentissimo
Cardinale Vicario .
Al sig . Cardinale Lucido Maria Parocchi
nostro Vicario Generale-Roma .
Signor Cardinale,
Più volte nel nostro Pontificato abbiamo
l'atto conoscere la Nostra predilezione per
la devozione del SS. Rosario, e la fiducia
grande che abbiamo in essa riposta negli
attuali gravissimi bisogni della Chiesa . Nelle
Nostre lettere Encicliche abbiamo larga-
mente toccato dei motivi di questa Nostra
predilezione e fiducia, e questi Ci hanno
indotto a prescrivere fino a nuova disposi-
zione la continuazione del pio esercizio del
mese di ottobre in onore della gloriosa
Vergine del Rosario . Ed è per l'animo No-
stro di vera consolazione il risapere che in
moltissimi luoghi si è rianimata e fiorisce
tal devozione, si in pubblico che in privato,
e porta alle anime frutti preziosi di grazia
e di salute.

1.4 Page 4

▲back to top
Quindi è che Noi crediamo di non aver
fatto mai abbastanza per promuovere in
mezzo al popolo fedele questa pia pratica,
che desidereremmo vedere sempre più lar-
gamente diffusa, addivenire la devozione
veramente popolare di tutti i luoghi e di
tutti i giorni . Il quale desiderio è in Noi
tanto più vivo, quanto più tristi ed avversi
alla Chiesa si fanno di giorno in giorno i
tempi e più stringente si riconosce il biso-
gno di uno straordinario soccorso divino .
La baldanza delle sètte, cresciuta pel favore
o la connivenza che incontra dovunque,
non ha omai ritegno, e in mille modi da
per tutto si prova di recare onta ed offese
alla Chiesa, la sola potenza che può com-
batterle e che sempre le ha combattute .
Essa, perchè opera divina, cui le promesse
del suo fondatore dànno ogni sicurtà, non
teme per sè : ma intanto sono incalcolabili
i danni che derivano alle anime, gran nu-
mero delle quali va miseramente in rovina .
Queste considerazioni Ci muovono a volere
che costante e non mai interrotto sia nella
Chiesa il ricorso a Dio e alla gran Vergine
del Rosario, validissimo aiuto dei cristiani,
la cui potenza sentono tremando le stesse
potestà dell'abisso .
C'indirizziamo pertanto a Lei, signor Car-
dinale, che tiene le veci Nostre nel governo
della Chiesa di Roma, per manifestarle es-
ser Nostro intendimento che appunto si co-
minci in Roma, a rendere più generale, quo-
tidiana e perpetua nei pubblici templi ed
oratori la devozione del Rosario . Molte sono
in quest'alma Nostra città le Chiese dell'in-
signe pietà dei Romani dedicate ad onore
della Santissima Vergine ; e in alcune di
esse sappiamo già che è in uso la recita
giornaliera del Rosario . Ma è nostra vo-
lontà che il devoto esercizio sia introdotto
e quotidianamente praticato anche in tutte
le altre consacrate a Maria, in quelle ore
che per ciascuna saranno riconosciute più
opportune e più comode ai fedeli . In con-
formità di questi Nostri intendimenti Ella
vorrà emanare le necessarie disposizioni,
le quali perchè non abbiano da incontrare
difficoltà nell' esecuzione, Noi siamo pronti a
fare, come Ella sa, quanto può occorrere
per facilitarle.
Nè è senza motivo che ordiniamo per
Roma preghiere speciali . Roma, sede del
Vicario di Gesù Cristo, particolarmente fa-
vorita dalla Provvidenza, ed alla Vergine
singolarmente devota è ben giusto che vada
innanzi ad ogni altra città nelle manifesta-
zioni religiose e serva a tutte di esempio .
Inoltre qui, nella persona del suo Capo su-
premo, la Chiesa soffre più che altrove ;
qui, come a centro del cattolicismo, sono
rivolti più che altrove gli sforzi dei nemici ;
e l'odio satanico delle sètte Roma prende
più specialmente cli mira . Roma pertanto
ha più ragione e maggior bisogno di met-
tersi sotto la protezione della: gran Vergine
e di meritarsene il patrocinio . E noi non
dubitiamo che la pietà dei Romani Ci se-
condi pienamente in questi nostri intendi-
menti , che mirano ad un tempo al van-
taggio di tutta la Chiesa e all'incolumità di
Roma .
Con questa dolce speranza impartiamo di
tutto cuore a Lei, signor Cardinale, e a
tutto il Clero e popolo di Roma, l'Apo-
stolica benedizione.
Dal Vaticano, il 3 1 ottobre 1885 .
Leo Pap . XIII.
MISSIONE SUL RIO NEGRO
nella Patagonia Settentrionale .
REVMO. ED AMAT .MO SIGNOR D . Bosco,
In una mia ultima descriveva alla P . V.R.
la mia escursione fatta sulle rive del Rio Colo-
rado, che durò un mese e mezzo e produsse al-
cuni frutti di conversione tra gli Indii e le fa-
miglie cristiane di que' dintorni . In questa le
mando la relazione non solo, ma la descrizione
dei viag gi, le annotazioni delle circostanze più
interessanti e le notizie degli episodii, che hanno
accompagnato la Missione più importante che si
sia data in questo Vicariato.
Essa durò 8 mesi e mezzo;sipercota
andata e ritorno nullameno di 600 leghe, ossiano
circa 3000 km ., e fu esplorata la parte più po-
polata lungo la vastissima ed immensa valle del
Rio Negro, Neuquen e suoi molti confluenti al
nord-ovest della Patagonia Settentrionale, che
comprende la sterminata zona detta Territorio del
Rio Negro, che dall'Atlantico si estende fino alle
Cordigliere, che segnano i confini tra la Repub-
blica Argentina e il Chili .
Com'ella vedrà dalla carta etnografica che le
mandammo, sono segnate più di 40 stazioni dove
ci siamo fermati .
Questa lunga Missione fu incominciata nel no-
vembre dell'anno passato 1885 dal nostro Monsi-
gnor Cagliero pel tratto di 80 leghe , assog-
gettandosi a tutti i disagi del semplice Missio-
nario . Poi . dovendo egli ritornare a Patagones
per la benedizione della nuova chiesa di Viedma,
fu da me con D . Panaro ed un catechista conti-
nuata fino a luglio dell'anno corrente .
Il Signore ha benedette le nostre povere fa-
tiche, sicchè abbiano potuto istruire e battezzare
circa 1200 tra Indii, indigeni e nati di famiglie

1.5 Page 5

▲back to top
cristiane . Si accostarono ai SS . Sacramenti altri
più di 2000, dei quali 350 circa erano di prima
Comunione, e si benedissero 60 matrimonii .
Credo far cosa grata alla P .,Vchetanom
i suoi figli Missionarii e li accompagna con lo
spirito, col cuore e con la preghiera, raccontan-
dole tutte le particolarità e vicende buone e cat-
tive di questa importante nostra escursione apo-
stolica del Rio Negro .
I.
Rio Negro .
Esso è il Re dei fiumi della Patagonia e lo
formano il Limay, che beve sempre nel lago
Nahuel-Huapi, ed il Neuquen, cui dànno vita pe-
renne le nevi delle Cordìgliere del Chilì .
Le sue acque dolci e cristalline scendono mae-
stose ed imponenti verso l'Oceano Atlantico, che
tutte se le ingoia .
Pel suo maggior comodo si è fatto un letto
lungo 300 leghe circa e largo più o meno, secondo
gli talenta di serpeggiare per la immensa valle .
ricca di bei pascoli, ombreggiata da vecchi salici
llorones (piangenti), ed accidentata bene spesso
da immense macchie di matas od arbusti e spi-
neti . Dall'una all'altra parte del Rio , dal mare
alle Cordigliere sorgono vastissime pianure, isole
focrlmaitnedpu,atribù
e colonie in formazione .
E come l'agricoltura è ancora in sul principio,
tutta questa gente vive del prodotto di migliaia
e migliaia di pecore, buoi, vacche e cavalli (non vi
sono asini nè muli) che nascono, vivono e muoiono
al campo aperto . E le loro carni, come quelle dei
samlndterog,iaprteglSi
Uniti, e le pelli loro calzano e vestono la vec-
chia Europa .
Il Guanaco e l'Avestruz provvedono vitto e
vestito all'indìgeno .
II .
I . Preparativi - 2. Partenza - 3 . Subito in-
conveniente - 4 . Arrivo a S . Javier - 5. La
S . Messa in casa de Los Linares .
1 . Alcuni giorni prima della partenza per la
Missione Monsignore si era esercitato a caval-
care nei dintorni di Patagones ; lo stesso aveva
fatto il nostro Zanchetta che doveva attenderlo
in qualità di domestico e far pure da catechista .
Io era da poco giunto dalla Missione del Co-
lorado, con la piccola truppa di cavalli .
Il Governatore, dietro un desiderio manifestato
da Monsignore, avevagli assegnato un soldato di
ordinanza per fargli scorta di onore : ed uno dei
più grandicelli del nostro piccolo Ospizio faceva
da corriere .
2. La mattina pertanto del 3 novembre 1885,
celebrata la S . Messa , Monsignore lasciava Pa-
tagones, passava il Rio Negro sopra la barchetta
e si portava a Viedma .
Quivi erano pronti i nostri 10 cavalli che ave-
vano guadato il Rio la sera innanzi .
Erano presenti alla partenza D . Fagnano
D . Riccardi, segretario, D . Remotti, D . Pestarini
ed altri nostri chierici .
Monsignore, ritiratosi, si vestì come avevamo
già fatto noi, cogli stivali fino al ginocchio, co-
prissi con un poncho nero per ripararsi dalla
polvere, e fermossi in capo con due fettucce di
lana una felpa nera francese . E le insegne ve-
scovili? Le aveva in saccoccia, ed i necessari or-
namenti sacri nella piccola valigia sul dorso di
un cavallo .
Caricato l'altarino portatile su altra cavalca-
tura ed insellati i nostri destrieri con drappi e
coperte di lana, che dovevano essere il nostro
unico e morbido letto durante il viaggio , mon-
tammo in arcione e partimmo in nomine Domini .
3 . Monsignore aveva raccomandato a Zanchetta
la sua zimarra o soprabito, per indossarlo quando
fosse disceso nelle diverse stazioni della Mis-
sione . Fatalità! Poco pratico a cavalcare, dovette
custodire più la sua persona che l'involto di Mon-
signore, cosicchè, senz'avvedersene, per non ca-
dere lui, cadde la zimarra .
La via percorsa non aveva traccia, perchè in
mezzo a sterminate praterie, e quindi, malgrado
le più minute ricerche, più non si ritrovò . Mon-
signore quindi per tutto il tempo della Missione
se ne stette con la sola sottana nera e poncho
da viaggio !
Altro contrattempo venne a rallentare la
marcia . Si slacciò la corda che teneva legato l'al-
tare portatile ed altri arnesi per la Missione, e
si dovette perdere altra buona mezz'ora per riag-
giustare il bagaglio .
Intanto i 6 cavalli sciolti che dovevano sosti-
tuire gli stanchi , dopo alcune leghe di marcia,
si erano sbandati ; ed altro tempo ci volle per
riunirli .
Monsignore ed io che ci eravamo inoltrati al-
quanto, dovemmo aspettare una lunga ora in mezzo
al campo, sferzati dal sole e scossi dai cavalli im-
pazienti, senza poter godere dell' ombra di un
arboscello .
- E succede sempre così quando si va in
Missione? dissemi Monsignore .
- Più o meno, risposi io, ma non tanto quanto
quest'oggi . E' pare che il diavolo voglia inter-
cettare il cammino .
- Frattanto . mentre attendiamo, soggiunsi,
ascolti questa : Proprio in questo punto, saranno
press'a poco due anni , il cavallo carico dell'al-
tare si spaventò, non so perchè, e prese a cor-
rere sì precipitosamente, che credetti facesse in
frantumi la cassetta col suo contenuto . Aveva
meco un ragazzo sui dodici anni . Ciò vedendo,
spronammo a tutta corsa anche noi dietro a quel-
l'animale, ma nol potemmo raggiungere, sino a che
stanco spontaneamente si fermò . E fu fortuna grande
che non si spezzassero i legami del carico, se no,
addio, altare! In altra circostanza trovandomi un
50 leghe più in su, mi si adombrò altro cavallo
dei bagagli, e si diede a disperata fuga su di un
altipiano . Questa volta si slegò l'involto, che gli
cadde penzoloni sul fianco . L' animale, al sentir
quell'arnese che percotevagli i lati, più spaven-
tato ancora, prese a dimenarsi in tutti i modi e
dar calci disperatamente sinché si sciolse il ca-
rico, facendo a pezzi le due cassettine che por-

1.6 Page 6

▲back to top
tava e seminando pel campo qua e colà libri,
rosarii, imagini, etc ., etc., solo rimanendo intatta
la Pietra Sacra, il calice ed i sacri ornamenti .
Mentre intratteneva così Monsignore, ci aveva
raggiunti la truppa dei cavalli coll'arriero e Zan-
chetta .
Sciogliemmo le redini del nostro cavallo e tutti
riuniti galoppammo sì che in tre ore fummo a
San Javier .
4 . Erano le 11 ant. ; avevamo percorso 15 chi-
lometri di cammino .
San Javier è antica colonia fondata ancora dagli
Spagnuoli. Le case non sono riunite, ma sparpa-
gliate qua e là . Non v'è cappella, nè cimitero ;
ma il Governo vi aprì una scuola mista fin
dal 1879 .
Finora la Missione si è data in un salone della
scuola .
La popolazione secondo l'ultimo censimento è
di 1000 anime circa.
In questo punto ci siamo fermati 4 giorni .
Fummo ospitati dal maestro, un Alemanno, e
la sua signora, di nazione svizzera, ci trattò ve-
ramente bene .
Monsignore ed io dormivamo su di un catre
(branda di legno) in un angolo della scuola , in
mezzo ai banchi . Zanchetta e gli altri sopra del-
l'erba ed al fresco di Diana .
Visitammo nel primo giorno le famiglie prin-
cipali, tra cui Linares con la sua numerosa pro-
genie, tutti dati alla pastorizia . Essi sono Indii
cristiani ed alquanto civilizzati e molto in rela-
zione coi Salesiani . Essi e gli altri abitanti di
S . Javier inviarono i loro figliuoli e figliuole all'i-
struzione e funzioni sacre del mattino e della sera .
Per segnalare l'ora della riunione, in mancanza
di campana, si issava sopra di un'alta asta una
bandiera, la quale veduta da lontano , gli Indii
venivano in groppa a due, tre e anche quattro
per cavallo .
Facevamo catechismo mattino e sera . Monsi-
gnore predicava sulle verità eterne e sulla ne-
cessità specialmente della Comunione, insistendo
poi nei ragionamenti coi quali ci intratteneva,
perchè lo imitassimo sempre su questo punto, in
verità un po' dimenticato per l'addietro, e dicendo
che senza Comunioni a nulla riescono le Mis-
sioni . E confesso che devo a questa santa insi-
stenza le 2000 Comunioni ottenute di poi nel
proseguire la Missione sino a Malbarco .
Mentre Monsignore si occupava dell'istruzione
dei giovani e delle giovanette nel locale delle
scuole, io percorsi alcuni ranchos del campo, in-
segnando la dottrina a parecchi Indii, preparando
altri al S . Battesimo ed altri alla Comunione .
5 . Avendone raccolto un certo numero, Monsi-
gnore fece avvisare il signor Mariano Linares
che avrebbe amato di celebrare la S . Messa in
casa sua . Quindi , terminata la funzione in San
Javier, ci volgemmo alla suddetta casa ad una
lega di distanza . Cammin facendo , Zanchetta,
l'arriero ed il soldato ci precedettero , e come
nessuno era pratico del cammino , al biforcarsi
del sentiero, presero essi una via assai più lunga,
ed in mezzo a folti salici . Così scomparvero dalla
nostra vista, e Monsignore ed io arrivammo soli
colà . Chissà che cosa sarà loro capitato? Saranno
tornati indietro? Questo pensavamo noi non senza
un qualche timore, vedendo l'ora farsi tarda ed
essi non comparire .
Monsignore era ancora digiuno, poichè si era
proposto di celebrare egli la S . Messa . In questa
incertezza, lasciando solo Monsignore, montai a
e cavallo mi spinsi in cerca degli smarriti com-
pagni . E da notare che proprio in quel punto
sono due passi fangosi che traversano canali e
lagune, formate dalla crescenza del Rio, e pericolose
per chi non è pratico. Dopo un'ora di ricerche,
finalmente li incontrai a mezza lega già dalla
casa, senza novità . Il ritardo era stato cagionato
dallo scomporsi dei bagagli.
Giunti alla casa di D . Mariano Linares, tro-
vammo un'abitazione già preparata e montammo
l'altare.
Erano venute le famiglie di altri due suoi fra-
telli, ricchi proprietarii di mandre e vasti ter-
reni . Uno di questi ha avuto il grado di maggiore
nel 'esercito per aver combat uto gli altri Indi
ancor selvaggi .
Ascoltate le confessioni dei ragazzi in un an-
golo, e delle ragazze dietro una tenda in un altro,
Monsignore celebrò la S . Messa .
In quei dintorni eranvi pure alcune dozzine di
infedeli venuti ultimamente dalla tribù di Na-
muncurà.
Andai a trovarli e tentai insegnar loro qualche
cosa della fede, ma li trovai tanto ritrosi e
svogliati, che, avendone parlato con Monsignore,
si pensò rimandare il tentativo ad altro tempo.
Infatti l'esperienza di più anni ci fece persuasi
che, gettando la semenza della Divina Parola in
quei cuori, produsse poi molto tempo appresso
buon frutto . Finita questa piccola Missione , in
cui si ebbero 16 comunioni, confermazioni e bat-
tesimi di 5 Indii e di altri bambini, ci prepara-
rono una modesta refezione lì stesso dove ave-
vamo preparato l'altare . Fummo serviti di carne
arrostita e di un poco di vino . Ma quanto al
pane era cosa seria ! Tuttavia , volendo trattare
Monsignore coi guanti, la India serviente trasse
da un armadio un involto . Era un fazzoletto di
colore, che nascondeva sette od otto pezzi di pan
secco ed affumicato. E ci parve così buono che
ne consumammo persino le bricciole perdute sulla
mensa!
III.
1 . Al Potrero Cerrado, caduta nell'acqua -
2. Un ostinato si converte - 3 . Salto mor-
tale .
1 . Calmato alquanto il calore, aggiustati i no-
stri bagagli, ci portammo in un luogo detto il
Potrero Cerrado .
Successe nella marcia, che dovendo noi passare
un zanjon, ossia canale d'acqua, con un fondo fan-
goso, il cavallo di Monsignore mise i piedi in
fallo e cadde nel bel mezzo ; e col cavallo cadde
perciò il cavaliere.
Non ho parole per esprimere l'effetto che fece
in me quella caduta : impallidimmo tutti! Mon-

1.7 Page 7

▲back to top
signore, benchè abbia spiccato un salto verso la
sponda , non riuscì a raggiungerla e s' impan-
tanò fino alla cintura ! Siamo corsi tutti , Zan-
chetta, il soldato ed io, per aiutarlo ; egli però
si era già posto in salvo, meno spaventato però
del cavallo, il quale , mortificato forse per aver
getaonlpuVescov,apen
grondante acqua e melma .
Disgrazia volle di più che, essendo la tappa
breve, Monsignore non avea vestito gli stivali,
sicchè trovossi inzuppato tutto sino al midollo .
- Ora che fare? Non avevamo altra roba per
cambiarci! - Torniamo, disse Monsignore , tor-
niamo al canale e laviamoci una seconda volta .
Così ripulite dal fango le scarpe e la sottana
con altr'acqua più chiara, rimontò a cavallo, e
dopo tre ore di marcia, col vento e col sole, si
ritrovò altra volta asciutto . Arrivammo ad una
bella prateria seminata di case e chiusa tra le
sponde del fiume ed un piccolo monticello, detta
perciò Potrero Cerrado, ossia mandria chiusa .
Quivi non sapevamo chi ci avrebbe alloggiati.
Mentre Monsignore andava passo passo, dissemi :
- Tu corri innanzi, e va ad avvisare in tutte
queste capanne che sono giunti i Missionarii, e,
senza farne domanda, accetta l'ospitalità dove ci
verrà offerta. - Caso volle che la prima famiglia
cui mi presentai, fosse quella appunto a noi de-
stinata dalla Provvidenza . Una pia donna chia-
mata Leonarda già sapeva che dovevamo arri-
vare, ed a tal fine aveva combinato con una sua
vicina di offrirci l'alloggio per aver la consola-
zione di ascoltare la santa Messa e fare le sue
divozioni . Di più : aveva preparate alcune fami-
glie di Indii a ricevere il S . Battesimo, altri a
far benedire il loro matrimonio, e altri a disporre
i figliuoli alla confessione .
2 . Quivi passammo due giorni, predicando,
cresimando, battezzando ed amministrando i SS . Sa-
cramenti ad una ventina di persone, tra cui va
notato un pezzo grosso, cui io non aveva potuto
pescare gli anni addietro, ma che Monsignore
seppe abilmente cogliere col fargli una visita
nella sua capanna .
Ei venne poscia con la sua donna a celebrare
il s. matrimonio e colla famiglia per legittimarla .
I nostri buoni ospiti avrebbero voluto preparare
chissà che cosa per Monsignore, e non finivano
di esclamare che, malgrado tutte le loro ricerche,
non avevano potuto trovare nè pane nè vino con
che ossequiarle . - Oh, tranquillatevi, rispondeva
egli, ci avete dato le vostre anime , e che vor-
reste darci ancora? Del resto io vi assicuro che
il vostro riso è del migliore che abbiamo man-
giato, ed il castrato che ci avete cotto, saporitis-
simo, e l'acqua saluberrima del fiume, non la
beve neppure lo Czar di tutte le Russie!
Congedatici da loro , volgemmo i nostri passi
verso altro centro di case detto Esperanza dalla
fertilità del terreno .
3 . Strada facendo, c'incolse altra disgrazia, che
m'indusse a pensare che al diavolo per nulla gu-
stasse la nostra Missione .
La cavalcatura, carica del piccolo bagaglio e
dell'altare portatile, stanca forse ed invidiosa di
vedere i compagni correre leggieri e sciolti da
ogni impiccio, incominciò a saltare e ballare in
modo da gettar tutto al suolo . Il cavallo mon-
tato da Monsignore era piuttosto brioso , e ciò
vedendo prese a sua posta a saltare e ballar :
egli pure, sicchè, non potendosi omai più regger
fermo in arcioni, abbandonò le redini e con un
salto gettossi a terra . Egli, da bravo ginnastico
che fu, cercò bensì di cader dritto, ma nol potè,
impedito dalla staffa !
Lascio pensare a lei, R. Padre , lo spavento
che tutti ci sorprese ! Però , grazie a Dio ed a
Maria Ausiliatrice, Monsignore si trovò come
sostenuto da una mano invisibile, e non si fece
alcun male! Ripreso il cammino, galoppammo
poche ore e giungemmo alla capanna di un Indio
battezzato, col nome e cognome del suo padrino,
chiamato Clemente Nuñez .
Qui passammo due mezze giornate, e mentre
io correva ad avvisare la gente dei dintorni,
Monsignore aveva raccolto una bella corona di
giovanotti ai quali insegnava a farsi il segno di
santa croce, nella stessa guisa che s'insegna
nell'asilo infantile .
Zanchetta intanto scopava e preparava la ca-
panna per ridurla a cattedrale .
Di questa Missione parteciparono i coloni del
vicinato, tra cui una buona famiglia del Vicen-
tino, la quale piangeva in udire Monsignore a
parlare del Santuario di Monte Berico e delle
belle campagne della Lombardia , e dicevano
- Credevamo di venire in America a trovarvi
fortuna ; invece ci accorgiamo ora che lasciammo
il paradiso dei nostri paesi per seppellirci nel-
l'inferno di questi deserti !
E Monsignore : - Avete ragione, ed io non
consiglierei a nessun italiano di lasciare il buon
esempio delle nostre popolazioni per venire a
perdere l'anima sua in queste contrade » .
IV .
1 . Cubanea e coloni italiani - 2 . Una fami-
glia modello - 3 . Morte della nostra Ta-
bita.
1 . Lasciate le pianure dell'Esperanza, ci diri-
gemmo all'altra estesissima ed abbastanza fertile
detta Cubanea , occupata da molte famiglie , la
più parte di Italiani, venuti qui chi da 10, chi da
15 e fin da 20 anni . La famiglia presso cui quasi
sempre ospitalmente sono accolti i Missionarii è
quella di certo Bartolomeo Serra, oriundo dei
dintorni di Bobbio .
2. Questi ci trattò sempre con tutte le atten-
zioni possibili.
La sua buona moglie accolse Monsignore con
grande trasporto di gioia . Cedette la migliore
stanza, e contenta perché finalmente incontrava
chi sapeva risponderle nel dialetto piemontese e
genovese, si dava attorno a preparare le cose
migliori. Estrasse dal forno il pane fresco, arrostì
gli agnelli più grassi, e riuscì a fare un piatto
di tagliarini e ravioli de' più squisiti.
Alla buona donna solo doleva di non avere una
sala od altra stanza ove preparare la mensa, fuor

1.8 Page 8

▲back to top
della cucina, nel bel mezzo della quale ardeva
un gran fuoco, attorno a cui mangiava la fami-
glia . E come erano tutti buoni cristiani, Monsi-
gnore si trovò contentissimo di considerarsi come
in famiglia, e mangiammo noi pure in cucina ,
annerita dal fumo bensì, ma abbellita dalla sem-
plicità eccezionale dei nostri ospiti . A completar
la famiglia mancava solo uno de' suoi cari figliuoli
di 16 anni ! Glielo avevano ucciso gli Indii due
anni or sono!
Ci fermammo quattro giorni ; visitammo il vi-
cinato invitandolo alla Missione . La cappella fu
improvvisata in una casipola tapera , ossia ab-
bandonata, sotto le ali di un ombù secolare . Quivi
sopra tronchi di alberi potemmo preparare l'al-
tare, e seduto sopra uno di questi Monsignore pre-
dicava e confessava . Mattino e sera i vicini ed i
lontani venivano alle funzioni, avvisati da una to-
vaglia bianca inalberata sopra di una lunga pertica .
Un dì che il vento soffiava orribilmente e sol-
levava nembi di polvere, sabbia e fogliami, Mon-
signore fece chiudere, mentre celebrava la santa
Messa, l'unica finestra e la porta con i rispet-
tivi tavolati di legno forte . Credemmo per un
istante di rimanere all'oscuro , ma non fu così .
La luce tranquillamente venivaci dal tetto, sfa-
sciato e rotto, sicchè Monsignore potè benissimo
leggere nel piccolo messale di Missione .
In Cubanea ci fu buona pesca d'uomini spe-
cialmento, che si accostarono ai SS . Sacramenti .
E ciò, dietro il buon esempio della nostra Ta-
bita, la quale preparò tutta la sua famiglia per
la santa Comunione, e diceva : - Approfittiamo
della grazia del Signore adesso, perché venendo
ad infermare qui, dove non abbiamo nè sacer-
doti, nè Chiesa, possiamo morire senza Sacra-
menti » . E fu profezia la sua .
3. Monsignore, di ritorno da Buenos-Ayres, un
giorno passava il Rio Negro e si portava a Viedma .
Vedendo arrivare quattro barche sull'acqua del
fiume, domandò di dove venissero : - Da Cubanea,
risposero . - Oh! che notizie ci portate di là? Che
cosa avete involto in quella barca ? - Una
defunta . - Chi è morto? - Maddalena Serra!
- Monsignore fu colpito a queste parole!
Era la nostra buona ospite .
Allora, scopertosi il capo, dalla riva del fiume
ne benedisse il cadavere, pregandole dal Signore
la requie eterna .
Lei fortunata che viveva da buona cristiana
ed aveva approfittato del passaggio dei Missionari .
V.
1 . Primera Angostura - 2. La chioccia
Ilrospo-L3.S aviper egunda An-
gostura -4. Avventure e racconti-.Pa 5 y-
leman .
1 . Da Cubanea passammo al monte Bagual
(animale inselvatichito), dove benedicemmo un
matrimonio , raccogliendo una ventina di Comu-
nioni, battezzando e cresimando quattro Indii mi-
serabilmente coperti e con pelli di capretti a di-
fesa de' piedi.
All'indomani fummo ad attendarci presso alcune
capanne in un luogo detto per l'angustia del
passaggio tra il fiume ed il monte, Primera An-
gostura . . . Alloggiammo tre giorni nel modesto
rancho dell'Indio, don Bartolo Alfaro, cristiano,
il quale sbarazzò uno de' suoi tre o quattro tu-
gurii e ce lo assegnò perchè lo riducessimo a
cappella e perchè servisse al tempo stesso per
episcopio, refettorio e dormitorio .
2. Quivi però avevano antico diritto di abitare
anche due chioccie, l'una colla numerosa sua fa-
rniglia pulcinesca, l'altra col suo nido di paglia
e uova per covare.
Veramente furono buone per noi, contentandosi
la prima condurre la sera ad alloggiare i suoi
pulcini : la seconda standosene tranquilla dal mat-
tino alla sera per tutto il tempo delle funzioni .
Anzi, faceva pure da sentinella! Un dopo pranzo
mentre io, Zanchetta , l'arriero ed il soldato ri-
posavamo all'ombra dei salici presso la vicina
laguna, e Monsignore se ne stava seduto sul suo
catre o letto, mancando le sedie , recitando il
Breviario, ad un tratto la gallina die' uno strido
e scappò precipitosa dal nido . Monsignore so-
spettò di alcuna cosa, e, fattosi lì presso , vide
uno sconcio rospaccio di quattro libbre almeno
e senza disturbar alcuno, in bel modo fece uscire
l'importuno ospite . Ritornò subito la chioccia e
contenta riadagiossi sulle sue uova .
Passarono poche ore, e Monsignore che stava
tuttavia leggendo, ode altro strido più spavente-
vole ancora, e la gallina più precipitosa nuova-
mento a scappare .Chesarà questa volta? Nien-
temeno che un viperaccio lungo 50 centimetri e-
più! Monsignore allora chiama il padrone, che,
dato mano ad un randello, colpì il rettile sulla
testa, e così fu ristabilita la tranquillità .
E qui credo a proposito notare una classe di .
ragni che vaga ordinariamente per questo campo,
e talvolta si avvicina anche alle case. Egli è un
rettile de' più velenosi , di un volume di mezzo
pugno e più ancora ; chi ne vien morso, se non
appone pronto rimedio alla ferita, quasi sempre
soccombe .
In questo luogo un'altra ventina di persone si
accostarono ai SS . Sacramenti . Monsignore con-
ferì la Cresima a grandi e piccoli, battezzammo
alquanti Indii, tra cui due bamboli di 60 anni
l'uno e l'altro di 70 et ultra .
La Paternità Vostra forse domanderà : « E
come si confessa in Missione? » - Rispondo : gli uo-
mini in qualunque luogo : il penitente inginocchiato
per terra, il Missionario seduto su d'una pietra o
tronco d'albero . Le donne si confessano in un
angolo qualunque, chiuso da una coperta o da
un lenzuolo . Di fuori sta la penitente, dentro il
confessore seduto od inginocchiato , secondo tro-
vasi o no un sedile .
3 . A notte tarda, preceduti dal soldato , che
mandammo come foriere, arrivammo ad una sta-
zione detta Segunda Angostura, per la ragione
detta di sopra, dell'angustia del passaggio, dopo
il quale si spazia in una sterminata pianura . Quivi
abita l'Indio Morales ; un antico Thehuelche, gi-
gante per statura e robustezza ; cristiano sì, ma
semplice e rozzo ancora, non sapeva che cosa fos
-
se.roQuinVdcalvtriocnuò

1.9 Page 9

▲back to top
a starsene colle gambe incrocicchiate seduto a
terra .
La sua donna, imparentata con i Linares di
S . Javier e già attempata, se ne stava ancor essa
sulla porta, vestita della sua bata india, che le
copriva la persona, ma scoperte e libere avendo
Havvi un inveterato costume fra questa gente .,
che quando si battezza alcun bambino o si ce-
lebra qualche matrimonio, dànno un ballo . Alcuni
di quegli Indii, sapendo che la dimane avrebbe
luogo il battesimo e matrimonio di varii loro
compagni, vennero con una chitarra, e prima an-
le braccia : non si mosse, forse considerandoci già
di casa .
Non così la figlia, già educata più di loro al-
cora che si cominciasse la funzione, facevano già
udire le loro discordanze, quale preludio dello
schiamazzo che preparavansi a suscitare tra breve .
meno . Essa avvicinò Monsignore , e gli diede il
Ci volle tutta la pazienza di Monsignore e
ben arrivato, e, avvisata da me, gli baciò l'anello . l'autorità del Padrone di casa per ottenere che so-
Anzi ci servì non poco per aiutarci ad istruire spendessero il ballo fino al giorno seguente dopo la
le sue compagne ed altre ragazze, che erano ve- nostra partenza .
nute alla Missione da leghe e leghe di distanza .
4 . E notevole la facoltà percettiva e la robusta .
Intanto che si chiaccherava, e la lucente e bian- immaginazione di questi Indii .
chissima luna montava sull'orizzonte , io m'ac-
Venuta la sera del primo giorno di nostra
corsi che il fuoco era spento in cucina! Mi feci Missione, Monsignore seduto su d'uno sterpo, in-
allora coraggio, e dissi alla padrona che dopo la tratteneva Morales, accoccolato per terra, col rac-
lunga cavalcata tra il vento e la polvere , noi conto di cose di Europa .
eravamo più che disposti a prendere qualche
cosa . E allora vidi a fumicare la chimenea . Ci
rifocillammo alla bella meglio con un poco di
Strabigliava l'indio all'udir parlare del Papa, che
è capo di duecento e più milioni di cristiani : delle
sontuosità di Roma, e delle più importanti città
carne d'agnello, nelle strette di uno steccato ed d'Italia .
al chiaror di luna.
Non sapeva se non esclamare : - Oh ! che cose
Le povere donne non avevano ancor potuto grandi! Oh! che grandi cose!
assegnarci uri abitazione qualunque per riposare .
Quando poi gli parlò di Torino, di D . Bosco,
Quindi io mi diedi attorno a provvedere un let- del nostro Oratorio co' suoi mille giovanetti, mi-
tuccio qualsiasi per Monsignore . Ottenni a stento rava le sue pecore che tutte avrebbe dovuto
un lenzuolo ed alcune pelli di capra, e dispostele
su d'un tavolato, sotto una tettoia, che non im-
pediva di contemplare le costellazioni celesti, gli
uccidere per dar loro da mangiare . Ma narran-
dogli dei palazzi altissimi di quattro , cinque ed
anche sei piani rigurgitanti di gente, alzava poco -
augurai la buona notte . Visto che Zanchetta e a poco gli occhi come misurando, e tosto abbas-
la gli altri due già russavano saporitamente lun- sando testa, pareva temere non gli cadessero-
ghi e distesi sull'erba, mi gettai con due coperte
sotto una tavola del piccolo forno, che tutto cuo-
ceva fuorchè il pane, e raccomandandomi a Dio
addosso!
Queste cose intrattenevano il nostro buon o-
spite e lo rallegravano .
ed a Maria Ausiliatrice, presi sonno io pure .
3 . Il domani per tempissimo m'alzai e fui pronto
a Monsignore per dargli il buon dia . Ma trovai
in sua vece 6 grossi cani sotto e sopra il suo
Ma io era non poco mortificato perchè dovevamo
partire, e 3 de' nostri migliori cavalli, tra cui quello
di Monsignore, se n'erano scappati , senza do-
mandar licenza . Mandai il soldato a cercarli (dopo
letto ! Uscii all'aperto e vidi che egli allegro e
sorridente ritornava già dalla vicina laguna col
suo asciugamano al braccio , tutto rinfrescato e
netto dalla polvere del dì innanzi .
La notte seguente, avendo egli ceduto la tet-
otto giorni li trovò e ci raggiunse), e l'indomani
partimmo con quelli che ci rimasero e ci diri-
gemmo verso la Estancia dell'indio Payleman .
5 . Lo avevamo già incontrato per via, e ci
attendeva in casa sua . Payleman è un buon Indio
toia a molte famiglie di Indii arrivati da lungi,
cristiano ed abbastanza ricco, e parla alquanto lo
dormì vicino a me, su d'un letto più basso e più spag n uolo .
sicuro;a!lsuo
A questi Indii ed in generale a tutte le fami-
glie che da qualche distanza venivano alla Mis-
sione, oltre al Cibo spirituale della Parola di
Giunti dopo quattro ore di galoppo a traverso ,
di pianure interminabili, non molto lungi da' suoi
ranchos (casette di pali e di terra ), già l'aria
imbruniva, ed io più non sapeva orizzontarmi .
Dio e dei santi Sacramenti , dovevamo eziandio
provvedere a nostre spese il cibo corporale, onde
non costringerli a ritornarsene digiuni alle pro-
prie abitazioni .
Ma ciò è niente, purchè si salvino delle anime!
Catechizzammo tutti i due giorni, e battezzammo
Lontan lontano, vedemmo allora sollevarsi un
polverio . - Dev'essere una mandra di pecore che
si ritira all'ovile, abbiam detto ; colà dunque di--
rizziamo la nostra corsa . - E fu buona ventura .
Un bel ragazzetto Indio potè intendere la do-
manda che gli feci nella sua lingua, e rispose
gli Indii adulti istruiti alla bella meglio , e non tosto che egli era uno dei piccoli mandriani di
pochi bambini di famiglie cristiane . Monsignore
li cresimò e sperava pure una numerosa Comu-
nione ; a tal fine aveva raccomandato a tutta la
brigata che nessuno l'indomani mattino prendesse
il mate, che è la loro bibita prediletta . Ma ciò
che avessero essi inteso , non so : pochissimi si
Payleman .
La signora, che è una buona Valdiviana delle
Cordigliere del Chilì ed un poco istruita, già ci a-
spettava, perchè aveaci visto entrar nelle sue terre .
Ricevette cortesemente Monsignore, e presen
togli i suoi sei figliuoli, che corsero a baciargli
trovarono digiuni!
l'anello.

1.10 Page 10

▲back to top
Ci provvide acqua e sapone per liberarci dalla
polvere e nettarci dal sudore . Poi acqua fresca
del Rio, che corre vicino, per rinfrescarci . Ci fece
servire il mate e preparò una cena con pane e
carne .
La previdente donna, non usandone la famiglia,
aveva fatto venire il pane da sei leghe distante .
Si fece una mensa sola per tutta la famiglia .
Noi avevamo una bottiglia di vino e ne facemmo
parte co' buoni e cortesi ospiti . Dormimmo su
buoni letti : e venuto il mattino celebrammo, fa-
cendo recitar forte le orazioni a tutti . Battez-
zammo quindi cinque Indii e partimmo per tempo
verso la Colonia Conesa.
La precauzione e la prudenza esigevano che
arrivassimo prima delle undici antim . per evi-
tare il sollione che sferza quelle pianure ed è fa-
tale a chi volesse sfidarlo continuando il cammino .
Ma ecco che il cavallo dei bagagli, imitando il
malo esempio dato da' suoi compagni, bestie come
lui , scuote il giogo e minaccia rovinarci tutto!
Ci fermammo un buon pezzo per questa biso-
gna : e fu allora che Monsignore dimandommi
- Qual è mai il Santo protettore del carico?
- Santa Pazienza! risposi . - Sta bene, ci racco-
manderemo adunque a questa Santa perché d'ora
innanzi ci accompagni!
Ed in questo modo esilarandoci vicendevol-
mente, ci parve meno lungo e più leggiero il
viaggio per quel deserto .
VI .
1 . Conesa . - 2. Buona accoglienza. - 3 . Mis-
sione. - 4 . La coda del cavallo . - 5. Pregiu-
dizi - 6 . Travesias . - 7 . Il Turco . .- 8 . Chi ha
tempo, non aspetti .
1 . Dopo tre oraccie di buon galoppo senza no-
vità, sul mezzodì giungemmo a Conesa . Fin dal
1879 fu dichiarata colonia, con un contingente di
circa 500 Indii sotto la direzione del Governo
che loro passava la razione . Ma per la cattiva
amministrazione di quelli che erano alla testa,
non dette alcun buon risultato .
Il Governo, vedendo che dopo tre anni non
migliorava, ritirò la razione, e gli Indii si sparsero
in varii punti della Patagonia . Cionulladimeno fer-
maronsi nei contorni alcune famiglie che già a-
vevano un capitaluccio .
Oltre a queste vi sono oggi in Conesa e nei
dintorni più dozzine di famiglie per lo più spa-
gnuole, ed altri emigrati dall'Europa di nazione
alemanna e protestanti di religione
2 . Qui fummo ospitati dal signor alcalde (sin-
daco) don Macario Rodriguez . Nei tre giorni di
nostra permanenza vennero ad ossequiare Mon-
signore il Commissario della colonia ed il mae-
stro di scuola don Dalmiro Payera .
3. Raccogliemmo una trentina di Comunioni,
oltre le Cresime ed i Battesimi.
Monsignore, sebbene sempre desideri molto ,
sa però sempre contentarsi anche di poco, e si
consolò dicendo : « Il nostro amatissimo D . Bosco
dice che noi qui per ora siamo solamente venuti per
seminare ; altri verranno a raccogliere . Dunque
coraggio e avanti! Queste trenta Comunioni un
giorno si moltiplicheranno fino a 300, poi a 3000
e poi. . . poi sarà ciò il che Signore vorrà di que
sti poveri abitanti del deserto » .
4 . Il giorno della partenza soffiava un vento
così forte che ci fece dubitare un istante se do-
vessimo esporci al cimento . Bisognava passare
all'altra sponda del fiume , e questo con le sue
onde agitate, quasi direi, come quelle del mare .
Come però Monsignore aveva il tempo limitato,
disse che se potessero guadarlo i cavalli, lo pas-
seremmo ancora noi . Partimmo dunque alla volta
di Conesa al Norte .
Si gettarono a nuoto i cavalli, ed i cavalieri
montaron sopra una barchetta . Avevamo due buoni
rematori ; ma, giunti là ove ci spinsero il vento e le
onde, non potevamo più prender terra . Saltò al--
lora nell'acqua il timoniere, e guadagnata sten-
tatamente la sponda, corse ad arrestar uno dei
nostri cavalli, e legata fortemente alla sua coda
una fune che noi tenevamo per l'altro capo, e
spronato con voci e minaccie l'animale, riuscì, un
poco dentro ed un poco fuori dell'acqua, a stra-
scinarci a buon punto e sbarcarci!
Vinta una difficoltà, presentavasene un'altra .
Guadato il fiume, restavaci l'operazione di rac-
cogliere i cavalli, caricarli e sellarli, ed in ciò
fare spendemmo una buona ora .
Il calore, quantunque fosse il sole al tramonto,
era eccessivo, e la sponda del Rio in quel punto
pelata e senza un albero ! Monsignore rifugiossi
nondimeno sotto un cespuglio di giunchi, unico
resto lasciato colà dalla voracità delle langostas
(cavallette), che avevano roso e devastato tutto
sino alle radici .
Lasciatolo alle prese con que' saltimbanchi che
lo assediavano per ogni lato, io corsi con Zan-
chetta e gli altri due dietro i nostri ronzini, che
s'erano dati al largo in cerca di pascolo .
Raggiuntili, riuscimmo a caricarli e sellarli .
5. Montati tutti in arcioni, percorremmo due
leghciraperbnedirunmatrioniuna
famiglia .
Era il lunedì verso il cadere del sole , quindi
è chiaro che il matrimonio avrebbesi dovuto ce-
lebrare l'indomani, martedì, dopo la s . Messa.
Ma non vi fu ragione che valesse a persuadere
lo sposo ad aspettare l'alba novella . E ciò per
la superstizione che il matrimonio celebrato in
martedì debba dare cattivi risultati . Qui corre
perciò il detto : De viernes y martes ni te cases,
ni te embarques.
Quindi pregava e scongiurava Monsignore a
voler benedire la loro unione quella sera stessa
del lunedì, od aspettare il mercoledì . Vedendo
Monsignore non esser possibile far cambiare di
opinione quel povero giovanotto, accondiscese,
ma a condizione che anch'egli gli, darebbe la sod-
disfazione di vederlo accostarsi alla s . Comunione
nella messa del dimani .
Laonde preparammo tosto l'altare nell'abita-
zione più spaziosa , si confessarono gli sposi, e
ricevettero la Benedizione nuziale, ritornando in
seguito ciascuno in casa sua per riposare . Fedeli
alla promessa, l'indomani fecero con molta divo-

2 Pages 11-20

▲back to top

2.1 Page 11

▲back to top
zione la s . Comunione, insieme con un fratello
della sposa alto già e tarchiato, il quale in quel
dì si comunicava per la prima volta .
6 . Amministrati alcuni Battesimi e parecchie
Confermazioni, volgemmo i nostri cavalli su la
riva Nord del Rio per ritornare a Patagones .
Avevamo visitata tutta la sponda dritta del Rio
Negro fino a Conesa . Rimanevaci visitare la
sponda sinistra, ma correndo, perché Monsignore
era atteso per la benedizione della nuova chiesa
di Viedma .
Egli pertanto approfittò di un biroccino da
campagna e partì con certo don Tomas Castre ,
alcalde, e noi a cavallo venimmo a fermarci in una
sua modesta casetta, dove furono battezzati e cre-
sim ati due bambini, tra cui un bel Indietto . La-
sciato passare il calor del mezzodì , insellavamo
i nostri cavalli per fare una delle così dette
travesias o traversata . Questa non era delle più
terribili, ma abbastanza seria . Si trattava cioè di
passare d'un fiato solo e per 8 belle leghe (40 chi-
lemetri), tutta una pianura, e per sentieri an-
gusti e pieni di zarzales y matas, folta cioè di
arbusti e spini, all'altezza del cavallo .
Il cammino per dette travesias è difficile e pe-
ricoloso .
Vi sono andirivieni fatti dagli animali che
vanno istintivamente e da soli ad abbeverarsi al
fiume ; e se si sbaglia, il povero viaggiatore
corre rischio di porsi in un laberinto dal quale
non uscirebbe sì facilmente .
Ho detto che si deve fare d'un fiato solo, per-
chè non havvi oasi alcuno dove fermarsi nem-
manco per prendervi un bicchier d'acqua . Quindi,
calcolata la forza dei cavalli , di due leghe per
ora, partimmo alle 4 pom . col proposito di arri-
vare all'unico porto detto il Turco.
Ma il calcolo non riuscì .
Avevamo corso per ben quattro ore per quelle
spine e sul terreno duro e ghiaioso, ed i cavalli
erano sfiniti.
Uno di essi era stanco al punto da doverlo la-
sciare indietro solo in mezzo del deserto ; (lo ri-
trovammo 4 mesi dopo, in Pringles) . Fummo
sorpresi dalla notte, e questa così buia da non
poter più distinguere il cammino .
Lasciate quindi le redini sul collo del cavallo,
ci abbandonammo alla sua instintiva buioveg-
genza .
Presero essi invero a camminare a traverso
quelle mates e sentito a più leghe di distanza l'o-
dore dell'acqua, messisi alla corsa per la sete che
grande avevano, ci portarono ad un'ora di notte
fatta al Turco, porto sulle sponde del fiume .
7 . Il Turco, piccola casipola di tre abitazioni,
viene così detto da un Montenegrino che pel
primo vi piantò la sua abitazione . Ma non Turco,
egli doveva essere un Greco scismatico . Era assai
per altro ospitale colle persone che transitavano
per quella parte e viveva solo con un Negro .
Più volte alloggiò i Missionarii, e mai volle
ricevere danaro per compenso. Al nostro giungere
eravamo stanchi ed anche in buona disposizione
di cenare . Egli ci ricevette assai bene : in pochi
minuti ci fece preparare dal suo Negro (che par-
lava a meraviglia il dialetto genovese) una buona
frittata, ci presentò pan fresco e cacio ed una
brava bottiglia di Bordeaux, con che ci risto-
rammo .
Ringraziammo la divina Provvidenza per averci
assistito così visibilmente, e mentre Monsignore
al chiaror di mesta luna recitava le sue pre-
ghiere, io col nostro ospite cercammo di prepa-
rargli come meglio si potesse un cantuccio per
riposare . Ma come fare ? Vi erano soltanto tre
abitazioni : una botteguccia di commestibili , la
cucina ed un magazzeno pieno di fiaschi, sacchi,
casse di petrolio, di paste, scope, terraglie, ecc .
Quivi ponemmo tre catres e dormimmo io, il
padrone e Monsignore . Zanchetta e gli altri del
seguito, al solito, sotto il baldacchino di un carro
ed all'aria aperta.
Contuttociò passammo una felicissima notte, e
per la bontà e cortesia dell'ospite, e per lo sguardo
pietoso della luna che ci mirava per le fessure
dell'assito che chiudeva e finestra e porta , per
essere le due una cosa sola .
8 . Nel partire, il Montenegrino diede a Mon-
signore uno de' suoi migliori cavalli, perchè an-
cora non avevamo trovato i nostri perduti e ci
promise una visita in Patagones . Venne in ef-
fetto, ma il poverino, prima che ritornasse da
Buenos-Ayres Monsignore, fu colto da una sincope
e morì senza aver potuto realizzare i progetti in
pro dell'anima sua, come aveva combinato con noi .
VII .
1 . Pringles - 2. Ybañez - 3 . Il molino -
4. Arrivo a Patagones .
1 . Giunti alla colonia Pringles, vi alloggiammo
come al solito in una locanda, perchè esiste bensì
una bella chiesetta, ma senz'alcuna abitazione pel
sacerdote .
Fummo tosto visitati dalle Autorità, il signor
Juez de Paz, il comissario e gli altri più impor-
tanti della colonia . Uno di questi, non parendogli
decente che Monsignore alloggiasse alla locanda,
gli offrì la sua casa . Egli lo ringraziò e disse
accetterebbe l'ospitalità offerta nelle altre visite
che farebbe . Ed intanto accettò l'invito ad un
pranzo.
Ci fermammo quattro giorni, nei quali Monsi-
gnore predicava mattino e sera . Io e Zanchetta
facevamo il catechismo ai ragazzi ed alle ragazze .
Oltre i Battesimi e le Confermazioni si ebbe una
quarantina di Comunioni .
- Potevamo pescare di più, diceva Monsignore,
se avessimo potuto anche fermarci di più !es
questi benedetti uomini non si lasciassero man-
giar vivi dal rispetto umano . - Sì, carissimo Padre
D . Bosco, questa Gran Bestia fa stragi in questi
deserti, tante e forse più che nelle città d'Eu-
ropa . E quello che è più deplorevole è che fa
sua vittima anche la donna.
Per fortuna Monsignore va rompendo poco a
poco queste dure zolle con riunioni ed associa-
zioni mensili, e dai risultati ottenuti abbiamo mo-
tivo di argomentare un buon avvenire . Al nostro
partire, vennero ad accompagnarci per una lega

2.2 Page 12

▲back to top
stre, affinché preghino per noi, per i nostri neo-
Juez de paz ed altre famiglie della colonia .
fiti e per gli altri infelici che ancora non cono-
2 . La notte ci colse, dopo sei leghe , in una . sconildmNoeiGsùSalvtore
amenissima valle bagnata dal Rio Negro, e per- Ed anche perchè continuino a sostenerci col
nottammo presso certo D . Gavino Ybañez, il cui soccorso della loro carità, unica risorsa per la
figlio maggiore educavamo nel nostro Collegio di nostra Missione della Patagonia .
Patagones .
Carmen de Patagones, 1° settembre 1886 .
Egli era avvisato del nostro arrivo e ci osse-
quiò con una trota squisita pescata all'amo nelle
limpide acque del fiume . La sua pia consorte
Affezionatissimo in Gesù e Maria
Sac . DOMENICO MILANESIO .
aveva pure preparato in una stanza un bel alta-
rn.io,dveMsgrcimòduesobain
Al mattino per tempo e senza aver potuto ce-
W. il S . Cuore!
lebrare , perché i sacri ornamenti erano rimasti
IL CUORE DI GESÙ
in Pringles, montammo i nostri cavalli già ri-
posati e di galoppo in galoppo ci siamo filati i
E LA BEATITUDINE DEL DOLORE .
nostri 60 chilometri in sette ore .
3 . Per dar fiato a noi ed ai cavalli, sostammo
una mezz'ora in una valle pittoresca detta il Mo-
lino . Ne è proprietario certo Malaspina, italiano,
il quale montò un molino a vapore per comodità
delle colonie che avevano seminato il grano .
Quivi è l'ordinaria fermata di quelli che vanno e
Il dolore fu già detto il tormento dell'intelletto
e lo scandalo del cuore . E certo non senza giusto
motivo, ove si prescinda dalla fede . Imperocché
esso, posto il peccato, mentre nella natura e nella
destinazione sua è per la ragion nostra un pro-
fondo mistero, riesce poi un argomento di contrad-
dizione, un oggetto di abbominio al nostro cuore,
vengono da Pringles .
Vi lasciammo 6 cavalli a riposarsi e nutrirsi
in una fertile isola formata dal fiume ; ed insel-
lati gli altri quattro, ci rimettemmo tosto in via .
4 . Circa il mezzogiorno eravamo sulla cochilla
(collinetta di Patagones che in forma di anfi-
teatro contorna la popolazione posta sulla sponda
del fiume) .
I nostri cari confratelli ci aspettavano ansiosi
e, datoci il benvenuto da una parte ed il bengo-
duto dall'altra, ci portammo, dopo aver date le
dovute grazie a Dio ed alla Vergine Ausiliatrice,
con buona salute e miglior appetito nel refet-
torio . Era il 29 di novembre . Discorremmo di
tutto un poco, e prima delle notizie della Mis-
sione , dopo di quelle di casa e quindi di quelle
di Europa, di D . Bosco, dell'Oratorio , ecc ., ecc .
Monsignore mi lasciò riposare per alcunì giorni,
tanto per togliermi un poco la polvere di dosso,
e per prepararci a riprendere il cammino del
deserto sino alle Cordigliere .
Egli aveva visto di presenza la necessità di
occuparsi a costo di qualunque disagio e sacri-
fizio per la salvezza delle anime, digiune molte
dei SS . Sacramenti , ignoranti altre dei miseri
di N . S . Religione, che in tenebris et in umbra
che trascinato violentemente alla gioia, al piacere,
non sa acconciarvisi, resiste e vi si ribella. Di qui
si comprende come fuori del Cristianesimo, presso
gli antichi come presso i moderni pagani, il do-
lore sia divenuto sinonimo di colpa, e gli infelici
accomunati coi malvagi, anzi posti al disotto di essi .
Si comprende come, mentre il paganesimo ebbe
divinità protettrici per ogni più vil cosa e per
ogni delitto, gl'infelici soltanto rimanessero senza
un nume particolare che li proteggesse . Quel
bravo che il mondo vecchio e nuovo dei gaudenti
manda ai forti, ai fortunati ; quella bestemmia
del tragico greco che agl'infelici é necessità es-
sere malvagi (1) ; quella riabilitazione della ma-
teria, quella ripristinazione del gentilesimo con
tutti i suoi riti, le sue sozzure, i suoi vituperi,
di cui ci dànno lurido spettacolo i moderni filo-
sofi del gaudio sociale, che pretendono all' aboli-
zion del dolore (2), han la loro spiegazione nella
natura umana guasta dal peccato e non illumi-
nata dalla fede . Povera umanità, se non trovava
chi la sollevasse da questa deplorevole condizione'
Ma ecco cambiarsi ad un tratto la scena delle
cose ; quegl' infelici, quei sofferenti sorgono a
nuova vita, riacquistano i loro diritti, pigliano
anzi un posto d'onore nel consorzio sociale . Oh !
mortis sede nt .
Perciò, caricati novellamente i cavalli, e preso
per compagno il nostro D . Bartolomeo Panaro ,
col catechista Francesco Forcina, il giorno 3 di-
cembre io era di nuovo in marcia per Pringles .
Sospendo, carissimo Padre in Gesù Cristo, un
poco il mio lungo racconto per riprenderlo presto,
e narrarle il resto della Missione assai più lunga
ancora .
Intanto, come siamo certi che il suo cuore di
Padre pensa di continuo a' figli suoi, massime a
quelli della Patagonia, ci continui, sì, il soccorso
delle sue preghiere! Oh se sapesse che vita è
quella dei Missionarii in queste terre ! Sì, lo sa,
e lo faccia sapere ai nostri confratelli di costì e
specialmente ai Cooperatori e Cooperatrici no-
viva il Cuor di Gesù, che ha operato questo mi-
racoloso cambiamento;disìG,eùchopavr
nella sua vita fatto dei tribolati d' ogni genere
i suoi più cari amici, e largheggiato con loro di,
particolare benevolenza, volle ancora prima di di-
partirsene lasciarci della condizion loro un grande
concetto, un'alta stima coli' insegnare a tutto il
mondo una beatitudine nuova, quella cioè del dolore .
(1) Sofocle nell'Elettra .
(2) Enrico Heine, questo idolo famoso dei così detti veristi.
stampava, non son molt'anni, nellaId ievu es deux mon-
des queste orribili parole : Il voto delle nostre istituzioni
moderne é la riabilitazion della materia, la sua reinte-
grazione in tutti i diritti; noi fondiamo una democrazia
di déi terrestri uguali in beatitudine e santità . (V. quell'o-
pera, ridondante di tanta pietà, dottrina ed eloquenza, che
è il Dogma dell'Immacolata del Card. Alimonda, Ragion.V.)

2.3 Page 13

▲back to top
Oh ! vedetelo là su quel monte, da cui doveva
certo la men cattiva e la più estesa . Or Gesù
venire la legge tutta soavità ed amore della nuova proclamando beati i poveri e gli afflitti, che co-
alleanza, vedetelo, dopochè ebbe dichiarati beati stituiscono più del novanta per cento del genere
i poveri di spirito e beati i mansueti, trarre ancora umano, fondò e benedisse con ciò stesso una so-
dal suo cuore amabilissimo la parola consolante cietà nuova, divinamente solida nella sua base
che doveva riabilitare, santificare il dolore :Beati
ed universale nella sua estensione, una società in
quei che piangono, perché questi saranno conso- cui avessero posto tutti quanti gli uomini del
lati (1) .
mondo, collocandovi primi quelli che fino allora
E chi potrebbe dire gli effetti straordinari, le erano posti gli ultimi . Ben a ragione quindi osserva
conseguenze felici che operò nell'universo intero uno scrittore altrettanto pio quanto dotto , che
questa parola di beatitudine pronunciata allora in queste poche parole di Gesù è una nobilis-
da Gesù? Certo il dolore cristiano, il dolore cioè sima filosofia, é un codice morale semplice ed
santificato da un dolore divino e liberamente ac- umile, ma bastante a salvare il genere umano ;
cettato, è divenuto dopo il peccato uno dei più in queste poche parole tutta la legge del Sina
potenti mezzi di espiazione e di miglioramento è compendiata ed elevata ad un'altissima per-
morale che noi abbiamo, sicchè per esso l'uomo fezione, tanto che si può dire con razione che
si monda della colpa, si ritempra a più pura vita sul Sina fu data la parola della legge, nel
e si abilita ad entrar nuovamente in pace con monte delle beatitudini ne fu svelato lo spirito e
se stesso e col suo Dio per poter essere beato . raggiunta la perfezione (1) .
Nè questo solo, ma il dolore è anche per sua
Or di qui apparisce, o benemeriti Cooperatori
natura un germe fecondo di fortezza ed una e Cooperatrici, quanto grande sia la gratitudine
causa efficacissima di grandi e meritorie azioni . Me che dobbiamo al Cuor di Gesù, da cui ci ven-
infelice, esclamava piangendo l'Apostolo Paolo, (2) gono tutti questi beni individuali e sociali, e come
veggo in questo corpo di morte una legge che tutti, ma particolarmente i sofferenti, gli afflitti,
si oppone alla legge della mia mente e minaccia gl' infelici debbano raddoppiar di amore verso
di farmi a sè schiavo . Ed in questo dolore, in di Lui, e di zelo nel farne conoscere la potenza
questa lotta quotidiana travagliosa attingeva quella e propagarne la divozione . E poichè questa di-
fortezza, quell'eroismo ,chefdilunoe
vozione riceve per così dire la sua consacrazione,
piùeficaistrumentialapropagzionedelRegno
la sua forma stabile e perenne in quel tempio,
di Gesù Cristo . Certo l'uomo, soffrendo e lottando, che sorge colà sull' Esquilino nella Roma del.
s'ingagliardisce di carattere, vince quello smodato Sacro Cuore, oh! là pure s' indirizzino i nostri
timore dei patimenti, che ci rende talvolta così pensieri, i nostri voti nel terminar di quest'anno,
fiacchi, inerti e disutili, allontana quella sete feb- affrettando con la preghiera e la limosina il giorno
brile di godere che cagiona tanto guasto ai co- fortunato della consacrazione di quel monumento
stumi degli individui e tanta rovina al benessere di riparazione, d'amore e di fede. La vostra carità
delle nazioni, e compie maravigliose prove di va- sarà certo largamente ricompensata dal Cuore di
lore, creando nell'ordine intellettuale le arti e la
Gesù, che ha assicurato a' suoi divoti un tor-
civiltà, come nell'ordine morale quei prodigi di rente di caste delizie in questa vita e le consola-
virtù e di santità, che saran sempre la gloria più zioni celesti in quella patria , dove non sarà più
bella e più pura dell' umanità . Che vi ha su la mai nè pianto, nè dolore .
terra di veramente grande, esclama il principe
dei nostri conferenzieri (3), che non implichi
stento, prova e tenzone? E senza tenzone, dove
gli eroi? Oh! eroi del cristiano martirio e del-
MONSIGNOR FILIPPO CHIESA .
l'antica civiltà, che direte di noi avidi di pom-
peggiar nell'arena, troncati di nervi e nulli di
Diamo alcuni cenni biografici sul Rev .mo Pre-
esperimento che ci agguerrisca ?
lato Monsignor Filippo Chiesa, tolto da morte re-
Nè qui finisce la virtù maravigliosa del dolore, pentina all'affetto di tanti suoi ammiratori ed
beatificato dal Cuor di Gesù, poichè non solo gli amici.
individui in particolare, ma la società in genere
Dotato delle più rare qualità di mente e di
tutta quanta ebbe dalla sapienza tenerissima di cuore, abbracciò giovanissimo la carriera eccle-
lui un nuovo assetto, un nuovo ordinamento più siastica e si acquistò la stima e l'affetto di quel
conforme a giustizia e carità, largo ed esteso da santo Vescovo d'Alba che fu Monsignor Eugenio
accogliervi tutti senza distinzione . Le antiche so- Galeti,ilqualelonominòProfesorediteolgia
cietà, le società pagane non erano che una lega morale e rettore del suo Seminario, e poscia Ca-
di pochi forti ed audaci contro una grande mag- nonico Prevosto della Cattedrale e finalmente suo
gi;oravnezdqublaprosi
erede, siccome quello che ne godeva tutta la con-
base ristretta, esclusiva, egoistica . A persuader- fidenza .
cene basta dare uno sguardo alla storia antica .
Venuto nel 1877 ad addottorarsi in Genova al
non esclusa neppur quella della società romana, Collegio Teologico di San Tommaso d'Aquino,
che pure fu indubitatamente, se non la migliore . conseguì la laurea con lode e si guadagnò l'af-
fezione di quanti lo avvicinarono in quell'
(1) Beati qui lugent, quoniam ipsi consolabuntur. occ. asione
MATTH. V. 5.
(2) Rom . VII . 23. 24 .
Succeduto nella sede vescovile d'Alba a Mon-
(3) .Alimonda. Il Doqma dell'Immacolata, Ragion . V.
(1) Capecel atro, La vita di Gesú Cristo, c. xiii.

2.4 Page 14

▲back to top
signor Galletti, quell'egregio Prelato che é Mon-
signor Carlo Lorenzo Pampirio, non tardò aravvi-
sare nel Canonico Prevosto Chiesa un operaio in-
stancabilc ed intelligente, e però solea chiamarlo il
suo braccio destro . Per sì pregevoli doti fu preso
in considerazioni dal sapientissimo regnante Som-
mo Pontefice, il quale lo promosse alla chiesa
vescovile di Pinerolo, dove Monsignor Chiesa
non tardò a dispiegare la più grande pastorale
operosità .
In soli cinque anni tanto vi fece, che basterebbe
ad illustrare un lungo episcopato . Prese a risto-
rare la Cattedrale e quasi rifarla, dotò la mensa
vescovile di una villeggiatura, fabbricò un con-
vitto per giovanetti desiderosi di abbracciare la
carriera ecclesiastica, e sentirono pure i benefizi
della sua carità gli Oblati di Maria e le suore
Giuseppine .
Per infaticabile zelo era oggetto di ammira-
zione ai suoi colleghi ed amatissimo dal suo Me-
tropolitano il Cardinale Alimonda . Sua Santità
gli aveva nello scorso giugno dato novella prova
dell'alta sua stima col trasferirlo ad una Diocesi
di maggior importanza, qual si è quella di Ca-
sale Monferrato .
Una grave malattia lo colpì, una tifoidea ; e
dopo aver corso il pericolo di vita, pareva ormai
pienamente ristabilito . Domenica, 31 ottobre, per
mezzo del Rev . Capitolo della Cattedrale Casalese
aveva preso il possesso della nuova diocesi . Egli
si preparava al solenne ingresso . Mercoledì, 3
novembre, transitava per Torino conducendosi a
respirare l'aria del paese nativo, Montà (Alba) .
L' Emm . Cardinale cercò invano di trattenerlo in
Episcopio . Giunto in patria, moriva il giorno dopo
per una sincope cardiaca . Noi raccomandiamo
questo santo e dotto prelato alle preghiere di tutti
nostri cooperatori e cooperatrici . Fu esso insi-
gne benefattore di D . Bosco e delle opere Sale-
siane . Il Signore lo rimeriti di quanto ha fatto
per noi. La sua memoria sarà incancellabile dai
nostri cuori .
LA «BENEFICA»
E LE MISSIONI SALESIANE .
La Benefica è un'Associazione mutua a premio
fisso, che, lontana da ogni idea di speculazione,
ha per oggetto di guarentire dai danni dell'in-
cendio le proprietà mobili ed immobili, e per
iscopo di destinare buona parte de' suoi utili ad
opere di beneficenza .
Anch'essa ricevette in questi giorni da Don
Bosco la Circolare, colla quale egli chiede la ca-
rità dì tutti per sopperire ai bisogni delle nostre
Missioni della Patagonia e del Brasile, e, giusta
il suo scopo, volle eziandio concorrere secondo
tali attuali suoi mezzi . Questa Associazione vera-
mente benefica, penetrata dei grandi bisogni in
cui versano le dette Missioni, è disposta a venire
loro in aiuto in più larga copia e in proporzione
del numero degli aderenti, che noi le procuras-
simo . Per la qual cosa noi la raccomandiamo al-
l'attenzione dei nostri cooperatori e delle nostre
Cooperatrici, anzi li preghiamo che , avendo da
assicurare le proprie sostanze contro i danni del-
l'incendio,voglianofarcapoala Bc enfica, on-
traendo l'assicurazione colla medesima, e notando
nel tempo stesso la qualità di Cooperatore sale-
siano e di Cooperatrice che godono .
Per tal modo, mentre essi guarentiscono le
loro proprietà contro eventuali disgrazie, assicu-
rano alle nostre Missioni un sussidio , il quale
riesce alla maggior gloria di Dio , alla salute
delle anime e alla civilizzazione dei popoli .
Per gli opportuni schiarimenti rivolgersi al
seguente indirizzo : Alla Direzione della Società
mutua d'Assicurazioni La Benefica, via Orfane,
N . 2, p. 1° - Torino .
BIBLIOGRAFIA SALESIANA .
La Vita Cristiana conformata ai
precetti Apostolici . Principali eser-
cizi del Cristiano, arricchiti di Indulgenze
applicabili alle Anime Sante del Purga-
torio, per l . V . D . - Un elegante volume in-16° di
pagine 272 ; Torino, Tipografia Salesiana . Vendibile presso
la nostra libreria e presso l'Amministrazione del Santuario
La Madonnina in Casalgrasso (Saluzzo), o in
Torino via Goito 2, al prezzo di lire 1 ,60 .
La Vita Cristiana vuole essere il fedele com-
pagno di quelle Anime che dedicano molte ore
alla preghiera, e nello stesso tempo il fedele con-
sigliere di coloro che per ragioni di professione
non possono attendere come vorrebbero alle cose
di pietà .
Le istruzioni tratte dai S . Vangeli e le visite al
Sacro Cuore di Gesù tratte dai Salmi, rendono il
libro forse più adatto alle persone colte . Noi perciò
raccomandiamo quest'aureo libro specialmente ai
giovani ed alle giovanette che escono dai pii Isti-
tuti e dai Collegi ove appresero una sana morale .
Noi raccomandiamo in fine alle anime divote
questa nuova pubblicazione, il cui vantaggio ma -
teriale viene dall'egregio Autore, l'Ing . Vincenzo
Demorra, impiegato a favore del Santuario della
Vergine SS . delle Grazie, detta La Madonnina di
Casalgrasso .
DEL MEDESIMO AUTORE :
Al Popolo Cristiano . Pensieri per la
meditazione durante la recita del Santo
Rosario . Fascicoletto di pagine 32, in-16°, vendibile alla
nostra Libreria ed al predetto Santuario, al prezzo di Cent.
10 la copia, di Lire 8 al cento .
Le persone pie che vorranno farne acquisto
per distribuirlo fra gli artigiani e gli agricoltori,
all'opera santa per la diffusione della buona stampa
aggiungeranno pur quella di beneficare il sud-
detto Santuario della B . V . delle Grazie, a pro
del quale si verserà quel vantaggio che si spera
ricavare .

2.5 Page 15

▲back to top
Mandando Lire 6 si riceverà il suddetto primo volume del Gerola e si riceveranno mensilmente le Let-
ture Polemiche fino ad opera ultimata, cioè fino al termine del Volume secondo .
La dispensa di Gennaio conterrà
1° Iddio ci ha creati per renderci felici, e però dobbiamo godere della vita e prenderci bel tempo . Una visione di S.
Anselmo . Il Giovane Rolando. Il Califfo Abderrahman. S. Elredo. Speranze deluse. Bertramo, traditore as-
sassino.
2° La Religione esige eccessivi sacrifizii, e la vita cristiana è troppo molesta e penosa . I filosofi increduli fatti maestri
di ascetica cristiana . Giovanni di Montmirel, Suenzbaldo re dei Moravi . Il famoso ladrone Muzio. Madami-
gella Gauthier.
3° Non bisogna esser bigotto . Silvio Pellico .
4° A che tanti digiuni, tante astinenze e mortificazioni? Iddio non abbisogna di tutto questo . Luigi XVI re di Francia .
Il poeta Boileau . Clarice. Un enorme serpente domato.
Letture Drammatiche : Volumi in-32 . Prezzo annuo (e.) L. 4 00
Escono tutti i mesi e mirano a promuovere la Civiltà mediante la rappresentazione al vivo dei più
nobili e generosi atti d'individui e di famiglie . Se poi questo letture verranno tradotte in atto su appo-
sito teatrino, allora il loro effetto sarà non poco fecondo d'educazione morale e civile, mentre servirà di
onesta ricreazione . È uscito in Novembre :
Domenico e la conversione del discolo : dramma in 3 atti
L . 0 40
Dono agli Associati : Metti, S. Pietro in Ronza ; ed Almanacco .
Biblioteca della Gioventù Italiana : Prezzo annuo (e.) L. 15 00
Incominciata nel 1869 venne compita col 1885 e consta di 204 volumi, contenenti quanto di meglio
scrissero i migliori classici italiani . Dall'Alighieri al Manzoni, dal Villani a Cesare Balbo, dal Boccaccio
al Soave, dal raccoglitore della morale antica, Bartolomeo da S . Concordio, ai proverbi raccolti dal Giusti
e dall' Alfani , quanto v'è di più atto a formare l' istruzione letteraria della gioventù particolarmente ,
quivi si trova . La legatura dei singoli volumi fa di ciascun volume una strenna degna d'essere offerta
alla gioventù italiana .
La collezione intera poi, elegantemente legata, è la strenna delle strenne,
Ad agevolarne l'acquisto si rimette in corso di associazione in questo modo ed alle seguenti condizioni
di associazione .
1° Ogni mese verrà spedito ai Soci un volume legato elegantemente in tela .
2° Il prezzo di associazione è di L . 15 00
Volumi ripubblicati nel 1886 .
1 . Dio . Sonetti ed Inni di Francesco Lemene ; Legato in tela
. . . . L . 1 40
2-3 . II Paradiso perduto del Milton trad . dal Papi : 2 vol . legati in tela
2 80
4 . L'Eden riacquistato di Vincenzo Garelli ; Legato in tela
1 40
5 . Drammi scelti di Pietro Metastasio ; Legato in tela
1 40
6. Tragedie scelte di Giovanni Granelli ; Legato in tela
1 40
7-8 . Iliade d'Omero tradotte da Vincenzo Monti ; 2 vol . legati in tela
2 80
9-10 . Odissea d'Omero tradotta da l . Pindemonte ; 2 vol . legati in tela
. , 2 80
11-12 L'Eneide di Virgilio tradotta dal Caro ; 2 vol. legati in tela
2 80
Verranno spediti nel 1887, agli Associati, i 6 volumi del Klopstok, il Messia, la Divina Commedia del-
l'Alighieri, le Rime del Petrarca ed i Sonetti e Canzoni ad onor di Maria SS . dei più celebri lirici italiani .
Dono agli Associati : Martinengo, Introduzione allo studio della Poesia ed Almanacco
Bibliotechina dell'Operaio ; Pubbl. trimest . Prezzo annuo (e .) L. 1 00
Mira all'educazione tanto morale quanto letteraria dell'operaio . Senza di questa, cioè senza 1' appren-
dimento d'un tanto di lettere, l' operaio non potrà mai acquistare quel grado di coltura professionale a
cui mirasi condurlo presso le nazioni civili, a' giorni nostri sopratutto, e senza la prima l'operaio istruito
diventa il più potente mezzo di distruzione di ogni opera e d'ogni frutto dell'incivilimento umano .
Volumi pubblicati
1 . Pietro, ossia la forza della buona educazione ; curioso episodio del Sac . Giov . Bosco L . 0 20
2 . Alessio o il giovane artista .
, 0 15
3 . La Povertà ricca di opere generose ; racconti del Tenente Francesco Gallo . . . , 0 60
4 . Saggio di alcune voci toscane di arti, mestieri e cose domestiche del P. Bresciani , 0 50
5-6 Il Fabbro di Nazaret, modello degli operai e Patrono della Chiesa ;
, 0 70
7-8 Morale e Storia . Racconto del P. Francesco Martinengo
0 75
Sono strenne degne d' essere offerte alla classe operaia e meritevoli di circolare dal campo dell' agri-
coltore al circolo operaio , ove l' artigiano nel tempo libero si ritira per leggere questo o quel giornale,
questo o quel romanzo, letture tutte che assai spesso son la rovina morale e materiale dell'Operaio .
Dono agli Associati : Gallo, La Povertà ricca d'opere ed Almanacco .

2.6 Page 16

▲back to top
Vita di Nostro Signore Gesù Cristo d el P. Massini; 1)ag. 67b. li. 1 00
« Quanto bello, Figli miei dilettbccimi, questo magnifico Esemplare ehe
c'è dato dalla Chiesa e clic la Chiesa ha dif,so dalle ingiurie dc+i Gnostici, degli Ariani, di tutti
gli eretici fino ai protestanti, fino ai moderni increduli che in vari modi si sforzarono di scoro-
narlo della divina luce ehe brilla sulla maestosa sua fronte! Gesù è Uomo-Dio e per conseguenza
è la virtù, la perfezione illimitata assoluta . Sono ormai dicia.nove secoli chc individui, popoli, is-
tituzioni si sforzano di specchiarlo in sè, e ci è sempre d'imparare da Liti, da raffinarsi conte se
pure ieri si fosse cominciato ad imitarlo . - Gesù inoltre in quella che è divino e perfettis .cimo
esemplare, è insieme il più comprensivo, perchè si porge Maestro in tutte le condizioni della vita .
- La grande parte degli uomini si compone di poveri, di operai chc nel sudore della fronte
hanno da stentare il pane e giungon appena col lavoro a strapparlo, soarso ed insufficiente, a sè
ed alla famiglia . Or tutto al caso di costoro Gesù nasce poveramente , e poveramente conduce
la vita nell'officina paterna attendendo ai modesti lavori del fabbro .
« 0 miei Cari Cooperatori nel Ministero , voi chc siete ogni giorno testimoni di tanti affanni,
di tante privazioni che il mondo ignora o sopra le quali chiude gli occhi per non intorbidare le
profane sue gioie ; voi che partito sovente coi poverelli il pane che avete scarso e misurato ai
vostri bisogni e vi struggete di desiderio di fare più e meglio per essi, mettete, ogni volta che
vi accada di poterlo fare, sotto i loro occhi il Divino Nostro Salvatore, onde si confortino in quella
vista . Lasciato dire ai vostri detrattori che pensano di promuovere in altre maniere la Civiltà,
voi alle animo apprestando il balsamo di quel religioso conforto , avrete altresì fatto moltissimo
per le ragioni della civiltà ; calmerete i fremniti che potrebbero un gionio, e forse non lontano,
cambiarsi in atti atroci e da selvaggi ; rialzerete persone che la povertà avrebbe prostrato, invi-
lito nei propri occhi e negli altrui, e che in Gesù Cristo sentiranno di sè altamente, riconosce-
ranno là dignità regale che conquistò ad essi, e prenderanno animo a custodirla colla virtù e l'o-
nesta della vita . (LEONE XIII . Chiesa Civiltà . »