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ANNO IX. N. 12. Esce una volta al mese . DICEMBRE 1885
BOLLETTINO SALESIANO
Direzione nell' Oratorio Salesiano . - Via Cottolengo, N . 32. TORINO
SOMMARIO . - Augurii di felicità - Lettere Brasiliane
- Lettera Argentina - Dalla Patagonia - Il Con-
gresso Eucaristico di Friburgo - Le Suore di carità
e i Protestanti - Operai Cattolici, in guardia! - I
benemeriti Cooperatori Salesiani e la nostra Tipografia
di Torino - Solito ricordo -- Bibliografia .
nella sua missione. Per essi e per le
loro famiglie offrirà il Santo Sacrifizio
nel primo giorno dell'anno 1886 .
Nello stesso tempo e per lo stesso
fine in ogni sua casa, collegio, ospizio,
missione si faranno Comunioni e pre-
ghiere .
Augurii di felicità .
D . Bosco, riconoscente alla carità ed
alla benevolenza che i signori Coope-
ratori e le signore Cooperatrici dimo-
strarono a lui ed ai poveri giovanetti
raccolti nelle Case Salesiane, prende con
I Cooperatori avranno ricevuto una
lettera riguardante i biglietti della lot-
teria per l'Ospizio del Sacro Cuore in
Roma . Li preghiamo di venirci in aiuto
mentre siamo ancora in tempo utile .
giubilo questa propizia occasione, per
augurare a tutti i Benefattori e a tutte
le Benefattrici, liete le prossime Feste
Natalizie, un buon Fine e Capo d'anno
con ogni felicità temporale .
Esso non mancherà in questa oc-
casione di innalzare preghiere al Dator
di ogni bene, interponendo l'interces-
sione di Maria SS . Ausiliatrice, perchè
siano benedetti in ogni loro cosa ed
intrapresa tutti coloro che lo vanno coa-
diuvando o moralmente o materialmente
LETTERE BRASILIANE .
I.
AMAT .mo E REV .mo PADRE D . Bosco,
Il R . Sig . Ispettore D . Lasagna le scriveva il
21 Giugno dello scorso anno una lettera, nella
quale le esponeva le belle speranze concepite sulla
Casa da aprirsi in questa importante città del
Brasile . Fu quella per certo un bel regalo, giacché
nulla può riempire tanto di santa allegrezza il suo
cuore quanto la notizia dell'acquisto di nuovi figli,
aprendosi nuovo campo di missione a' suoi Salesiani .

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Quest' anno le scrivo io questa povera lettera
alla vigilia dell' Assunta, e sì, glie lo confesso,
credo di presentarle un regalo, recandole la lieta
notizia che si stan realizzando le speranze conce-
pite .
Avuta la benedizione di Mons . Cagliero e dei
due Ispettori, partiva il 15 Maggio da Montevideo
col confratello Gius . Bologna e dopo cinque giorni
di poco favorevole navigazione giungeva a Nicthe-
roy . Rimanemmo maravigliati dei progressi di
questa casa ; ma non avremmo dovuto maravi-
gliarci sapendo qual cooperatore e protettore ha
in Mons . Lacerda . Passammo alcuni giorni coi
cari confratelli celebrando con loro la Novena e
Festa di Maria Ausiliatrice che riuscì bellina
davvero .
Il 5 giugno, accompagnati dal carissimo D . Bor-
ghino, proseguimmo il viaggio per S . Paolo di-
stante da Rio ben 14 ore di ferrovia . I più belli
panorama si offrono allo sguardo dei viaggiatori,
ma a D. Lasagna il vanto di descrivere o meglio
dipingere le svariate bellezze della natura nel Bra-
sile . Fummo ricevuti alla stazione dai M . RR . Ret-
tore e V . Rettore del Seminario, dal P . Juan
Gomez, dal Dottore Saladino e da altri signori
e in vettura fummo condotti a prendere una pic-
cola refezione in Seminario, dove non mancarono
brindisi al gran patriarca dei Salesiani, alla pro-
sperità della nuova Casa . ecc .
Quanta bontà trovammo allora e sempre in tutto
il clero e in molti fra i signori di questa illustre
città .
Il P . Juan Gomez capellano del Monastero, detto
di N . S . da Luz, ci offerse la sua mensa prepa-
rata dalle Suore fino a tanto che fossimo provvi-
sti di cucina e cucinieri . Oh ! Padre, mandi una
benedizione a queste Suore che vìvendo esse di
elemosine, le dividono così coi Salesiani, e anno-
veri pure tra i suoi figli carissimi questo buon
Padre Gomez, ch' è tutto nostro e suo .
Sua Ecc . Mons . Lino Vescovo di questa Diocesi
è un vero padre verso di noi . Nelle diverse vi-
site che gli facemmo ci accolse sempre con quel-
l'abbondanza di affabilità che ben manifesta l' im-
menso amore verso di questi nuovi suoi figli .
Ci parlò di D . Bosco, di Mons . Cagliero, già
tre volte si degnò visitare la nostra Casa, e nella
chiusura del mese del S . Cuore, volle venire a
fareildsco,nvadlebizondGesù
Sacramentato su D . Bosco, sulla Congregazione,
sull' umile scrivente, prima semente Salesiana in
S . Paolo . Le vorrei ancora parlare di altre per-
sone ragguardevoli, ma riuscirei troppo lungo .
Già D . Lasagna le diede notizie della Casa :
la sua posizione è bellissima, basti dire che tro-
vasi nei campi elisi (nos campos elyzios) . I lavori
pel ribocco e divisioni delle camere, sospesi da
molti mesi, furon ricominciati al nostro arrivo
ed abbiamo già due camere abitabili . Non po-
tendo occuparmi per ora nel Liceo de artes y
ufacios, la Provvidenza mi offerse due bei campi
di Missione, l'Ospedale della città e le Colonie I-
taliane vicine . Mancandovi per alcuni mesi il cap-
pellano P . Gond, di viaggio in Francia, il Ret-
tore del Seminario venne ad offerirmi quella cap-
pellania, ed io interpretando la volontà di D . Bosco
e dei Superiori che desiderano che ogni Salesiano
imiti il nostro Santo Protettore S . Francesco omnia
omnibus factum, accettai dandone subito notizia al
nostro Ispettore che mi mandò la sua approvazione .
Che bel campo . . . un ospedale dove ci sono da 140
a 150 ammalati di ogni colore, dove si odono tutte
le lingue, dove si vedono tutte le miserie dell'a-
nima e del corpo ! Qui é cosa ordinaria il trovare
chi da anni e anni più non pensava a compiere i
doveri più elementari del cristiano e chi mai non
vi pensò, e quindi le prime comunioni ai 20, 30
e più anni sono all'ordine del giorno . Vi si tro-
vano pure per altro delle anime elette, anche fram
mezzo agli schiavi . Quante volte poi al letto dei
moribondi si assiste ai trionfi della grazia . E quanti
li attribuiscono alle preghìere e zelo delle Suore
di S . Giuseppe, francesi, osservantissime delle loro
regole, che dirigono questa Casa . Queste buone
Suore la fanno poi proprio da madri verso di noi
e sono molto entusiasmate delle opere di D . Bosco .
Io passo la notte e parte del giorno all'ospedale .
Ogni mattina poi mi trovo nella chiesuola del
S . Cuore dove in piccoli gruppi di tre, di cin-
que, dieci, vengono a confessarsi i buoni italiani,
anche durante la settimana . E noti che molti
fanno un'ora e mezza, e tre ore e più di cam--
mino a piedi e se ne stanno digiuni fino alle dieci
e undici per fare la santa Comunione .
Come poi molti si lagnavano che da anni e anni
più non ricevevano istruzione alcuna , cominciai
una specie di Missione alla colonia di S . Anna,
distante un' ora e mezza e in cinque domeniche e
varii giorni l' ultima settimana, potei preparare
una dozzina di ragazzi alla prima Comunione e i
coloni a una Comunione generale il 20 giugno
festa della Patrona S . Anna . Non le dico se quei
poveretti andassero contenti e se i ragazzi capi-
vano in sè dalla gioia. Pareva loro toccare il cielo
col dito .
Ho pure cominciato una seconda Missione nella
colonia di S . Gaetano, dove vi sono una cinquan-
tina di famiglie . Nella mia prima visita, il 20 lu-
glio, ho assistito ad una bella grazia di Maria
Ausiliatrice . Ascolti e giudichi .
U na povera ammalata, da quattro giorni più non
mangiava, nè beveva, nè parlava ; e andava so-
getta a contrazioni nervose, di modo che quat-
tro uomini appena bastavano a tenerla . Il medico
non sapeva che dirsi nè che farsi . Un suo parente
era venuto due giorni consecutivi a pregarmi che
andassi a visitarla e tanto più che prima di en-
trare in quello stato l' ammalata avea mostrato
desiderio di confessarsi . Essendomi cosa impossi-
bile il recarmi colà, per allora gli consigliai di
far cominciare una novena a Maria SS. Ausilia-
trice, come fece . Giungendo dunque alla colonia,
ed entrato nella camera dell'inferma circondata da
una trentina di persone, l'interrogai ; ma non mi ri-
spondeva che con un digrignare i denti e dibattersi-
Faccio inginocchiare quanti là si trovano, recitiamo
tre Ave Marie coll'invocazione « M aria Auxilium
Christianorum ora pro nobis » , lo do la benedi-
zione, quindi invito tutti ad uscire per lasciarmi
solo e quindi trovar modo di confessarla ed as-

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solverla ; ed ecco che mentre essi recitano le li-
tanie ed io mi raccomando nuovamente a Maria
Santissima, odo l'ammalata esclamare : « Oh, mi
sento meglio . » Breve, si confessa . Rientrano
i parenti e gli amici, e qual non fu la loro sor-
presa nel vederla tranquilla ed udirla parlare .
Quasi tutti avevano gli occhi pieni di lagrime e
prorompevano in esclamazioni . Io colsi quel mo-
mento per dire due parole sull' intercessione di
Maria . Noti che alcuni di quei coloni comincia-
vano ad avere certi dubbi sulle verità della Reli-
gione, sui Sacramenti : in quel giorno scomparvero
i dubbi, tutti riconobbero una potenza sopranna-
turale in quella guarigione e promisero di con-
fessarsi ; la grazia materiale era stata fonte di
grazie spirituali . L' ammalata promise allora che
sarebbe venuta al S . Cuore a fare una Comunione
di ringraziamento, e venne davvero accompagnata
da una decina di parenti nel giorno stabilito, cioè
l'ultimo della novena incominciata per mio con-
siglio . - Non le pare che sia questa una delle
tanto commoventi sorprese che sa fare la Ma-
donna? Viva dunque Maria Santissima! Viva il
15 agosto giorno della sua entrata trionfale nel
Cielo di dove tanto aiuta i suoi figli!
Viva pure D . Bosco che ce ne inculca tanto
la divozione ! Viva il 15 agosto suo giorno Na-
talizio! Vorrei ancora dirle come mi condussero
di casa in casa, come in processione per benedirle,
ma è tempo che in breve le dia altre notizie .
e chiuda questa mia già troppo lunga .
Dacché sono a S . Paolo ho avuto occasione di
parlare con Monsignor Coccia Internunzio e con
Monsignor Lacerda, di passaggio di qui . . . i quali
m'incaricarono di salutarla tanto tanto . Ricevetti
pure la visita del Vescovo di Goyaz, il quale
assolutamente vuole i Salesiani per la sua vasta
Diocesi ancora occupata in parte dai selvaggi ; e
già sta raccogliendo elemosine per questo fine .
Ricevetti pure una lettera del Sig . Presidente
del Paranà che chiama Salesiani alla direzione di
una Casa di arti e mestieri . Ho già ricevuto due
visite dal P . Colbachini che la fa da zelante Mis-
sionario nelle colonie dell'interno della provincia .
Mi hanno già invitato a fare una piccola mis-
sione in una colonia portoghese ma per più tardi .
Al Sacro Cuore cominciamo pure l'Oratorio fe-
stivo . A me e a Bologna venne ad aggiungersi un
terzo Confratello son pochi giorni .
Fra non molto verrà pure D . Cavatorta, e più
tardi altri e poi altri . Allora metteremo in mo-
vimento e Casa e Chiesa e Oratori festivi e le
regaleremo di tempo in tempo ottime notizie .
Da più di un mese sto aspettando con ansietà l'Ispet-
tore D . Lasagna che deve venire a spianare certe
difficoltà e fra le altre quella di mancanza di
danaro . Oh favorisca dire qualche parola all' o-
recchio di qualche cooperatore di quei devoti del
S . Cuore che già han fatto tanto per la Casa e
Chiesa di Roma . Spero non le negheranno l'obolo
per la Chiesa e Casa del S . Cuore in S . Paolo .
Certo che non è meno grande la necessità qui,
dove abbondano ragazzi abbandonati, dove regna
tuttora la schiavitù , quindi l'ignoranza ed il
vizio .
Oh Padre vi è di che piangere e di che com-
muovere i cuori i più insensibili . Ed Ella, vene-
ratissimo Padre, ci mandi del buon personale e
numeroso . Fra qualche anno spero non ci man-
cheranno vocazioni e quindi aiuti dai figli del pa-
ese . Ed ora ho finito . Dall'Ospedale, dalla Chiesa
del S . Cuore, di mezzo ai miei contadinelli e dalla
solitudine della casa del P . Gomez, mi porto col
pensiero a lei, amatissimo Padre, e di lei parlo
soventi con grandissima mia ed altrui consolazione .
Aggradisca i rispettosi saluti di Monsignore, dei
nostri Salesiani, delle Suore di S . Giuseppe e di
quelle della Luz . Voglia mandare a tutti i Coo-
peratori una benedizione e più particolarmente a
questi tre suoi figli lontani lontani ed isolati .
Nei suoi memento metta in prima fila il nome del
suo in G . e M .
S . Paolo, 14 Agosto 1885
Aff.mo ed Ubb .mo Figlio
D . GIOVANNI GIORDANO .
II .
S. Paolo, 5 settembre 1885 .
MOLTO REV .DO ED AMATISSIMO SIGNORE
D . MICHELE RUA,
Non saprei dirle quanto mi stimola al bene e
mi consola il ricordo dei miei Superiori amatis-
simi . Oh potessi vivere sempre al loro fianco e-
ziandio colla persona e non solamente col pensiero
e col cuore . Ma il Sacro Cuore di Gesù mi volle
trasportare al di là delle Alpi, poi al di là del-
l'oceano e finalmente mettermi nel Brasile all'om-
bra di un suo santuario . Già ella saprà che da tre
mesi sono qui in S . Paolo . La nostra casa si va
innalzando adagio adagio , perchè manca la forza
motrice, il danaro . -Con me sono due confratelli .
Il primo dorme alla Luz, il secondo al Sacro Cuore
ed io all'ospedale . Durante il giorno ci raduniamo
alla Luz pei nostri trattenimenti teologici, confe-
renze, pratiche di pietà .
Se avessi a contarle quanto mi succede degno di
memoria, le potrei scrivere non una lettera, ma un
giornalone . Alle volte piango di consolazione, alle
volte mi sento abbattuto vedendomi quasi solo con
tanto carico sulle spalle . Se da Torino non man-
dano presto nuovi rinforzi, forse ci converrà soc-
combere sotto il peso del lavoro . Che Maria
SS . ed il Sacro Cuore ci aiutino in questa san-
tissima impresa . Conosco Colon , Paysandu , Las
Piedras , Nikteroy ; ivi è un bel campo in ogni
parte, con speranza di molto frutto, ma S . Paolo,
secondo il mio debole parere, vince ogni luogo per
abbondanza di messe . Solamente di giovani incontrati
per istrada ne ho già raccolti 38 per l' Oratorio
festivo, dai 7 ai 15 anni , invitandoli così a
venire a giuocare con noi nella domenica dopo
pranzo . Non conto molti altri che invitati non ven-
nero ancora . . . E di tanti, vuol crederlo ? nessuno
aveva fatta la prima Comunione, di tanti, alcun

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appena sapevano qualche poco il Pater e l'Ave e
nulla più . Eppure hanno tutti un carattere eccel-
lente e fra di loro si trovano delle anime inno-
centi anche in mezzo all'ignoranza .
Se ne volessi di questi ragazzi ve ne sono
delle centinaia e migliaia ; per ora non ci con-
viene gettarci a corpo perduto in questa im-
presa ; allorché saremo in casa nostra davvero
e con personale sufficiente , il bene che si farà è
immenso . Fra pochi giorni giungerà il sig . Cap-
pellano dell'ospedale, P . Gond, che passò a visi-
tare l' Oratorio di Torino e lo trovò admirable .
Allora lascierò questo campo dove conobbi più il
mondo in due giorni , che nei ventinove anni di
mia vita, contento di aver toccato con mano che
l'educazione dei ragazzi è l'unico mezzo di salute
per questo paese . Domenica ebbi quattro prime
comunioni ; stamane due, e sempre ne sto prepa-
rando altre ; s'intende ragazzini dai 30 ai 60 anni .
Venerdì della scorsa settimana morì un farma-
cista di 32 anni, avendo fatto due giorni avanti la
sua prima comunione . La sua fede fece grande im-
pressione su di me, sui domestici e sulle due suore
che lo assistevano nella sua ultima agonia . Morì
baciando con vero dolore il crocifisso . Coloro che
lo conoscevano in città non volevano credere che
fo.,a sSeacmrtnivdoS ffer-
mando che era un incredulo di prima categoria .
I coloni continuano a venire a visitarmi al Sa-
cro Cuore . Domenica venne una povera inferma
tribolata da molto tempo , per fare le sue divo-
zioni e ricevere la benedizione di Maria SS . Au-
siliatrice .
Scrissi un quindici giorni fa al Revm° D . Bosco,
raccontandogli una grazia della Madonna . Colei
che la ricevette venne già due volte a fare le sue
divozioni. Che fede in certe anime! . . .
Avrei desiderato scrivere a tutti i miei Supe-
rìori, ma per ora non ho tempo . Le sarò quindi
molto riconoscente se la S . V . avrà la bontà di
fare le parti mie presentando loro i miei rispetti .
La pregherei pure a volermi regalare qualche suo
consiglio . Mi trovo così lontano , così solo , con
questa vita nomade l . . . Sento bisogno di qualche
parola . . . e ne la ringrazio .
Sempre, ogni giorno, ma il 29 corrente , festa
di s . Michele avrà i miei primi pensieri, affetti e
preghiere .
Sempre fui, sono e sarò di sua paternità revma
Aff.mo figlio in G . e M.
D . Gio . GIORDaNO .
LETTERA ARGENTINA .
AMATISSIMO E VENERaTISSIMO PADRE
D . Bosco,
Finalmente fu aperta la casa di S . Catterina
v . e m ., onde è che io vengo a compiere il mio
dovere dandole contezza di questo fatto .
Un anno e mezzo fa noi avevamo ottenuto il
permesso da V . R . di aprir questa casa e l' im-
presa parve facilissima, ma sorsero tosto gravi dif-
ficoltà , le quali ci fecero desistere a malincuore
dal più pensarvi . Quand'ecco che nel marzo pros-
simo passato, s . Giuseppe, il quale l'anno scorso
avea incominciata l'impresa, volle condurla a ter-
mine togliendo di mezzo ogni ostacolo .
Voglia, carissimo Padre, ringraziarlo ancor lei
questo gran Santo, protettore speciale delle nuove
fondazioni, perchè da soli non sapremmo pagargli
il nostro debito di riconoscenza .
Andò a dirigere la nuova casa D . Paseri aiu-
tato da D . Scagliola e D . Ramello con un coa-
diutore . Hanno già cento e trenta ragazzi, tanto
alla scuola diurna, come all'Oratorio festivo e tutti
fior di roba . Figurarsi che non sanno fare il se-
gno della croce. Ma quei cari biricchini hanno un
buon cuore e quindi ci daranno ben tosto delle
grandi consolazioni .
Per animarli e dar loro una pratica lezione ieri,-
solennità di S . Rosa, tutti i nostri ragazzi di Al-
magro , e della Boca andarono a fare l' esercizio
della buona morte in S . Catterina . La musica del
nostro collegio Pio IX e specialmente la devozione
molto marcata dei duecento e più che fecero la
SS . Comunione, produsse un effetto magico in quei
nostri nuovi merlotti di S . Catterina, e vogliamo
sperarlo che ciò non sia un fuoco di paglia .
Mandingai, cioè Berlicche, sta volta deve sbuf-
fare per bene .
La nuova casa è situata in una parte quasi cen-
trale di Buenos Aires , sul cammino per andare
alla Boca, vicino alla più grande piazza della città,
detta piazza della Costituzione , quindi i monelli
non mancheranno di venire numerosi . La chiesa
annessa , benchè non sia molto grande , possiede
sette altari e due vaste sagrestie , che servono
assai bene per riunirvi i fanciulli al Catechismo .
Di questo nuovo regalo piovutoci dal cielo noi
dobbiamo essere grati prima alla divina Provvi-
denza , quindi a Monsignor Aneiros, nostro ama-
tissimo Arcivescovo, il quale non appena potè di-
sporediquesto abilmentocrseprmuos ad
Almagro per offrircelo . Nè è da passare sotto si-
lenzio la bontà del canonico Palomer, il quale non
solo rinunziò a certi suoi diritti sulla chiesa e casa
annessa, ma fece quanto potè per ottenerci dai com-
patroni di questa casa e chiesa il possesso di cui
adesso godiamo . Oh che il buon Dio li compensi
condegnamente questi esimii nostri benefattori !
Tuttavia se sapesse quanto è grande la povertà
della nuova casa ! Figurarsi ! Nè anche una sedia
ed appena un mozzicone di tavola . Mi sbaglio ; per
tavola c'è un piano a coda vecchio e stravecchio
che i confratelli della Boca regalarono a quelli di
s . Catterina, perchè serva loro di mensa . Ma il
buon Dio che ci ha mandati penserà a provvederci .
Intanto abbia la bontà, amatissimo Padre, di be-
nedire questa novella pianta della Vigna Salesiana
e ricordarla ogni giorno avanti al Signore, ogni
giorno nella s . Messa .
Le bacio umilmente la sacra destra protestandomi
Buenos Aires, 29 agosto 1885 .
Affmo figlio in G. C.
D . GIACOMO COSTAMAGNA .

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DALLA PATAGONIA
I.
Patagones, 5 agosto 1885 .
CARISSIMO SIG . DIRETTORE,
Questa volta non ho molte notizie da comuni-
carle;p.urveogliscualmentpr
mille ragioni , che troppo lungo sarebbe volerle
qui tutte enumerare .
Primieramente dirò che la salute nostra conti-
nua sempre ottima .
Il clima qui è sanissimo press'a poco come quello
di Torino . Ora che siamo proprio nel crudo in-
verno , il termometro notò fino a 4 gradi sotto
il 0 per alcune ore . Se non fosse del vento con-
tinuo, avremmo la temperatura della Sicilia . Que-
sto è l' unico fastidio che ha Monsignore, perchè
c'impedisce d'uscir di casa . Passiamo delle setti-
mane senza mettere il naso fuori dell'uscio . E ciò,
comprenderà V . S . che non è un bel gusto . Ma
pazienza ! La settimana scorsa ci capitò un bell'e-
pisodio . Dovevamo andare fino alla colonia di Guar-
dia Pringles, circa 90 chilometri di qui, e si erano
fatti venire nel cortile e ritirati in un angolo di
esso i nostri cavalli in numero di otto, perchè vi-
vono nel campo . Dovevasi partire alle 6 del mat-
tino ; Ma il vento violentissimo apre le porte, ed
i cavalli che non dormivano ed erano ben pasciuti,
pian piano se ne andarono di nuovo al campo . Ci
svegliammo al mattino, e anziché partire per Prin-
gles, dovemmo mandare in cerca dei cavalli . Fi-
nora non si trovarono , ma non v'è pericolo si
smarriscano, perchè da queste parti son conosciuti
da tutti, e poi il furto non si pratica . Gloria agli
Americani ! Nissuno di essi è capace di rubare al
suo vicino neppure uno spillo . Le eccezioni su que-
sta regola ne ammetto, ma rarissime .
Domenica scorsa Monsignore benedì solennemente
la statua e l' altare di N . S . di Lourdes per le
Figlie di Maria in questa parrocchia . Esse ne sono
entusiasmate . Ammirano la bellezza, la divozione,
la purezza veramente divina che spira dall' effigie
di Colei che tota pulchra est .
Lo mando alcune fotografie . Sono oscure per due
o tre motivi : il vento , la polvere, la mancanza
di cloruro d' oro, che qua costa dieci scudi il
gramma e costì solo una lira .
La Patagonia si presterebbe per moltissime ve-
dute fotografiche, degne di essere incise e ripro-
dotte come illustrazioni su qualche giornale . Ma
ci occorrerebbero assolutamente due o tre mac-
chine fotografiche alpine, una quantità di vetri ed
il cloruro di oro . La spesa costì non supererebbe
le L . 200 ; mentre qua non basterebbero L . 2000 .
Se qualche suo amico amante del bene delle
Missioni ed anche del progresso delle cognizioni
scientifiche volesse far questa carità, noi c'impe-
gneremmo spedire ogni mese una o più vedute con
relativo articolo di spiegazione .
Le diverse classi o tipi di Indi, il loro accam-
pamento , i loro Ranchos o meglio Chacros, le
cochille o colline, los Rios o los Arroyos ; tantis-
sime specie di animali e di volatili ; gruppi di
selvaggi, scena di pastorizia, funzioni religiose in
mezzo al deserto ecc ., ecc . presenterebbero scene
svariate .
Mentre noi qui viviamo tranquilli, i giornali di
Montevideo e di Buenos Aires recano novelle tri-
stissime riguardo alle Congregazioni religiose nella
Repubblica orientale . Fu promulgata la legge
che proibisce di accettare nuovi aspiranti e nuovi
soci nelle case religiose d' ambo i sessi già esi-
stenti . Si nominò una Commissione per verificare
il personale di ogni casa e convento, appuntando
nome, cognome, uffizio ecc ., ecc . di ogni individuo .
Già furono scacciate di casa loro le Suore del Buon
Pastore con tutte le educande, perchè non vollero
ammettere la visita della Commissione governativa .
Le cose sono molto serie ! Monsignore vorrebbe
essere informato, e non giunge la posta da Bahia
Blanca, se non ogni dieci giorni.Iltegrafopi
è rotto ! Tutto congiura !
Noi frattanto continuiamo ad occuparci nel sa-
cro ministero e quest'oggi (9 agosto) devo segnare
un altro avvenimento .
Per la prima volta forse dacchè Patagones esi-
ste si fece il Catechismo in lingua italiana agli
operai italiani . Spiegai per una mezz'ora la prima
dimanda . - Chi vi ha creato ? - e parmi ab-
biano compreso il mio intento!
Abbiamo poscia cantato Vespro corale con le an-
tifone, e si è chiusa la funzione colla Benedizione .
Se avesse veduto com' eran contenti questi po-
veri nostri connazionali ! Per domenica prossima
promisero di cercar molti compagni . Stabiliremo
funzioni e prediche a parte per loro . Ci aiuti il
buon Dio e Maria Ausiliatrice ci assista !
5 settembre 1885.
Dobbiamo industriarci molto in questi giorni ,
perchè in primavera ed in generale nella bella sta-
gione tutto il popolo e per conseguenza anche i
fanciulli, invece di recarsi nei giorni di festa in
chiesa, accorrono alle carreras, o corse di cavalli,
od ai giuoco della pelota, che è un giuoco alla palla
un po' diverso da quello usato in Europa . Qui
giuocano solamente in luogo chiuso e stretto,
ricacciando la palla entro la parete in un centro
determinato .
Gli Argentini sono entusiasmati per questo giuoco,
e per dargliene un esempio le dirò che in Patago-
nes, nell'abitato, vi sono 7 giuochi di tal sorta,
frequentasti quotidianamente da numerosissimi giuo-
catori . In Viedma poi vi è, oltre a questi due, il
giuoco della tenzone dei galli, come si usa in In-
ghilterra . Allevano alcune di queste bestie appo-
sitamente, e assistono per ore ed ore al feroce
combattimento .
Noi, tutti d'accordo, eseguiamo nella nostra
chiesa con quanta maggior precisione e decoro ci
è possibile le messe di s . Luigi, della s . Infanzia
del nostro amatissimo Monsignore, il quale prova
una vera consolazione quando ode ripetere in Pa-
tagonia quelle note che gli ricordano tante memo-
rie di Valdocco ! Abbiamo trovato un pianoforte

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passabilmente buono, che ora abbiamo collocato nel
mio ufficio attiguo al suo . Egli sta rivedendo e
dando l'ultima mano alla messa di s . Cecilia, che
ridusse a quattro voci, e pare abbia intenzione di
musicare quelle parole che Don Bosco gli diede
prima di partire .
Ma gli rimane così poco tempo libero !
D . Milanesio continua la sua missione al Colo-
rado e vi si fermerà fino alla fine di settembre .
Ritornando , partirà colla Governazione del Nau-
quen, di cui fu nominato cappellano .
D . Savio e D . Beauvoir furono nominati agro-
nomo l'uno e cappellano l'altro della nuova Gover-
nazione di Santa Cruz, e partiranno verso la fine
di settembre, passando probabilmente a toccare
Patagones .
12 settembre 1885.
Quando leggerà la presente già saranno ter-
minati i lavori della ricostruzione della chiesa di
Viedma, già Monsignore l'avrà benedetta, e sotto
le sue volte (umili volte invero) avrà fatta risuo-
nare fortiter et suaviter la sua voce, invitando le
sue pecorelle ad accostarsi a lui per ricevere il
pascolo spirituale della divina parola . Il Signore
renda fruttifere per la sua gloria tante fatiche,
tanti sudori, e tante monete spese!
E l' Episcopio? lei mi domanderà .
Oh mio caro! Vedesse quanto ridere facciamo
ogni giorno contemplando l' Episcopio !
Tutto il fabbricato di un piano solo consiste
in due camere , di cinque metri per sei e alte
quattro . Lo stile dell'architettura è . . . Patagonico
e la materia fango e pali . Le finestre, una per
ciascuna camera sono così ben connesse che quando
spira vento, cioè ogni giorno ed ogni notte almeno,
le camere si riempiono di sabbia in tutta la loro
estensione per un centimetro di altezza . Noi dob-
biamo ogni momento ripulirci la persona, il ta-
volino , gli occhi . . . . che ginnastica ! Che gusto !
Con tutto ciò noi viviamo benissimo e siamo con-
tenti perchè sappiamo di trovarci qui per volontà
di Dio, del suo Vicario il Papa, e del carissimo
nostro D . Bosco . Questo pensiero ci farà vivere
felici, in mezzo al campo, sulle sponde del Nahuel
Huapi ed alle falde o sulle altissime vette delle
cordigliere .
Non può immaginarsi, Sig . Direttore, l'effetto
misterioso inesprimibile che produce in noi questo
pensiero . Sia benedetto il Signore che ce lo manda!
Tuttavia mentre pensiamo al futuro ci ricor-
di.amNoezbnprlgatso
e preghiamo molto per i giovanetti dell'Oratorio,
Monsignore specialmente, il quale ad ogni istante
va ricordando i pochi ma bei giorni passati fra
di loro dopo la sua conse crazione . Lo dica ad essi
a nome di Monsignore, che gli artigiani dell'Ora-
torio specialmente sono spesse volte l'oggetto delle
nostre conversazioni . Ai pochi , ma buoni nostri
giovanetti Indii, artigiani essi pure e tutti finora
calzolai, raccontiamo spesso dei molti loro com-
pagni che vivono nell'Oratorio, sotto il manto di
Maria Ausiliatrice e sotto gli occhì di D . Bosco .
E i cari nostri Indii stanno ad ascoltarci con tanto
di occhi e di bocca spalancata e promettono di
voler essere buoni, amanti di Gesù e di Maria,
ubbidienti e pii perché si possa mandar sempre di
loro buone notizie a D . Bosco .
Prima che parta il corriere o la Galera (come
qui chiamasi la vettura postale) mi preme noti-
ficarle che le cose di Montevideo si accomodano
bene . Il Governo restituì le suore del Buon Pastore
al proprio convento e più non le molesterà . Deo
gratias !
20 settembre 1885.
Anche noi in questi lontani paesi abbiam sen-
tito nel profondo del cuore la perdita dell' Em .
Card . Lorenzo Nina nostro protettore . Quindi il
giorno 14 di settembre si celebrò un solenne fu-
nerale nella chiesa parrocchiale . Al mattino i gio-
vanetti e le giovanette che frequentano le nostre
scuole fecero la S . Comunione in suffragio dell'a-
nima dell'illustre defunto ed allo stesso scopo si
applicarono le preghiere della comunità . Verso le
ore 10 D . Fa g nano cantò Messa funebre cui assi-
stette Monsignore in presbiterio e circa 200 dei
nostri giovani esterni . Monsignore volle per sè la
parte delle assoluzioni che fece in mezzo alla com-
mozione di tutti i presenti .
Degnisi il Signore Iddio premiare coll' eterna
gloria del Paradiso Colui che in terra amò e be-
neficò tanto i poveri Salesiani .
Termino per questa volta : preghi per me e
potendo scriva qualche volta al suo .
Aff mo
D . ANTONIO RICCaRDI .
II.
Non sarà discaro ai nostri lettori che noi pub-
blichiamo la seguente lettera nella quale si trovano
varie ripetizioni delle lettere precedenti . Il motivo
pel quale la diamo alla stampa, sono le varie os-
servazioni scientifiche che essa contiene, e la mi-
glior cognizione e più esatta che si può averne di
que' paesi .
Patagones, 20 agosto 1885 .
CARmo SIGNOR DIRETTORE,
Il vivo interesse che Ella, signor D . Barberis,
sempre si prese pel nostro progresso scientifico,
come pure la gratitudine che sento per tanti be-
nefizi, che mi compartì nei tre anni che ebbi la
bella sorte di passare a S . Benigno Canavese con
Lei, mi spingono a indirizzarle questa mia prima
relazione di quel poco che potei osservare dacchè
mi trovo in queste terre .
Non Le parlo di Buenos-Aires perchè colà poco
mi potei occupare di osservazioni, e d'altronde le
varie cose di colà costì si conoscono . Due parole
solo fin d'ora voglio impiegare per dirle alcunchè
del bel cielo che si presenta ai nostri occhi quando

1.7 Page 7

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al novilunio si unisce una notte serena e priva di
nebbia . Il fondo è di un bel bleu pari a quello
che si contempla nel nostro bel paese ; qui però
resta fregiato da più belle e più numerose stelle,
poiché mentre non siamo privati della vista delle
più belle di codesto cielo, come Orione, Sirio e
simili, abbiamo un gran numero che a queste non
la cedono in bellezza e che giammai escono dal
nostro orizzonte, come sono la famosa Croce del
sud, le due stelle principali del Centauro che stan
al lato di questa ; la Nave di Argo colla sua ri-
splendente prua, e la splendente alfa di Eridano
con molt'altre . Speciale impressione poi fanno la
Grande e la Piccola Nebulosa che sono ammassi
di piccolissime stelle simili a quelle della Via Lattea,
ma che per la loro forma e pel color fosco che
presentano paiono vere nuvolette, che tanto più
spiccano quanto più nitido si mostra il cielo .
Il giorno due di giugno poi mentre costì in To-
rino davasi compimento alla bella festa di Maria SS .
Ausiliatrice, m'imbarcai a Buenos-Aires con D . Fa-
gnano per alla volta di Patagones . In due parole
qui voglio esporle quello che di particolare potei
osservare in questo tragitto, essendo stato com-
pletamente esente da tutte le incomodità marine .
In tutto il tempo giammai ci lasciò un vento
piuttosto forte o del sud o del sud-est, il quale,
sebbene rallentasse di un poco la marcia e rendesse
un poco increspato il mare, ci recava un certo
utile liberandoci dagli effetti della brezza di mare .
Questa quando non è dominata da altri venti suol es-
sere forte e pericolosa, come sarebbe qualunque
vento che soffiasse da mare a terra, per i grandi
cambiamenti che esercita nei molti banchi, che sono
sparsi per queste coste, come pure pel pericolo
che a poco a poco il bastimento si avvicini alla
spiaggia nella notte . Ciò sarebbe pericolosissimo
per causa degli anzi detti banchi che si estendono
a più miglia dalla costa tutti coperti dall'acqua,
ma in generale per una profondità non maggiore
di tre, quattro o cinque metri a seconda dei luoghi .
Per scongiurare il grave pericolo di restare are-
nati in alcuno di questi, a metà della notte prima
di accostarei all'ensenada di Bahia Bianca, come
pure prima di accostarci alla spiaggia della Pata-
gonia si dovette sostare ancorati in alto mare, e
a distanza tale che a stento allo spuntar dell'alba
si scorgeva all'orizzonte alcun piccolo rilevamento
di terra .
Ciò che rapì specialmente la mia ammirazione
nel tragitto da Buenos-Aires a Bahia si furono
grandissimi tormi di uccelli marini che popolano
queste immense ed increspate pianure . Le specie
dominanti sono le stesse che si vedono nelle nostre
spiaggie, ma fra di esse si osservano grandissime
varietà , ed anche alcune specie che io giammai
mi ricordo avere viste nei nostri musei . Certo
è che percorrendo con comodità queste spiaggie, si
potrebbero raccogliere per lo meno un trenta o
quaranta individui che presentano notevoli varietà .
Descrizione più precisa non la posso dare, perché
avvicinandosi il bastimento a terra, questi uccelli
dopo una piccola corsa sopra l'acqua si levavano
con forte volo o per posarsi nuovamente dopo il
nostro passaggio, o continuando a precederci per
ore ed ore, posandosi di tratto in tratto, fino che
il nostro avvicinarsi nuovamente li disturbava .
Entrando in Bahia per la prima volta potei ve-
dere il vero campo della Pampa ; esso è tutto in-
colto, più o meno arenoso a seconda dei luoghi, e
naturalmente non produce se non due o tre specie
di arbusti o cespugli, che sono sparsi qua e là .
Fra questi di tratto in tratto si scorge una specie
di erba assai alta di qualità assai grossa, la quale
quando è un po' vecchia non è mangiabile anche
dagli animali di qui, sebbene usi a pasto ordina-
riissimo . Siccome poi questa è di ostacolo agli ope-
rai che vanno per tagliare la legna, un giorno o due
prima di mettersi all' opera usano darle fuoco .
Bello è il vedere, specialmente di notte, come que-
st'elemento distruttore si diffo nde prendendo esten-
sioni grandissime ; poi pare si spenga e realmente
cessa di ardere nei luoghi nei quali già consumò
tutto l'elemento di facile combustione, ma intanto
poco a poco passa ad altra striscia di tal erba e
ripiglia con vie maggior forza le sue vampe . Fin
dalla prima notte che eravamo ancorati nel porto
di Bahia Bianca, uno di questi incendi ci si pre-
sentò alla vista . Era un' isola della baia, piuttosto
distante dal punto dove era ancorato il nostro ha-
stimeuto, cosicchè ci si presentava una vivissima
luce che secondo l' apparenza , sorgeva dall' oriz-
zonte , ed era resa assai curiosa pel colore cau-
sato dal bruciarsi del sale che era depositato fra
quelle piante . Se la direzione nella quale si scor-
geva quel chiarore fosse stata quella del sud a
prima vista credo mi sarebbe nato il sospetto che
fosse un principio delle decantate aurore australi .
La baia di Bahia-Blanca èue naimes nse-
nada del mare la quale alla sua volta si compone
di altre minori ; alcune di queste sono di con-
siderabile grandezza . Nelle ore di bassa marea da
ogni parte si vedono spuntare nuove isole più o
meno grandi, le quali sono coperte di un terreno
fangoso come tutte le coste della baia . Bello spet-
tacolo presenta quando per il forte alzarsi della
marea tutte le lagune e le parti della baia si uni-
scono quasi in una sola mostrandosi così in tutta
la sua estensione .
Uscendo da questo porto per l'unico canale na-
vigabile, che resta indicato al navigante da sette
Boyas (galleggianti ancorati) dopo di un paio d'ere
ci trovammo fuori completamente dell'insenata .
Ricomparvero in vie maggior numero gli uccelli
di prima ; ma a questi andava unita una specie
assai curiosa ; era non più grande di un pollo, ma
non coperta a quanto pareva che da peluria . Le
ali erano rappresentale da due mozziconi che li
aiutavano per nuotare e per saltare sulla superficie
dell'acqua ; il colore era di un caffè fulvo ; non mai
però si lasciarono avvicinare di molto, poiché, dati
alcuni salti sull'acqua, si precipitavano perpendi-
colarmente per non ricomparire che dopo un tempo
abbastanza notabile . Osservandoli a discendere chia-
ramente potei riconoscere la membrana giallastra
che riunisce le loro dita . Di questa specie pure
spero ci si presenterà occasione di averne alcun
individuo da poter imbalsamare .
All'indomani della partenza da Bahia sveglian-
doci ci trovammo di fronte alla Patagonia . All'al-

1.8 Page 8

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beggiare, costeggiando, siamo andati fino di fronte
alla foce del Rio Negro, che per null'altro si di-
stingueva dal rimanente della spiaggia se non pel
grande increspamento dei flutti che si scorgeva in
quel luogo .
Nè pensi che questo fosse causato dal cozzo delle
onde marine colla corrente del fiume, che al con-
trario in quell'ora, essendo in marea crescente,
avveniva l'opposto : cioè l'acqua del mare risaliva
la corrente per un gran tratto, respingendo ancor
a maggior distanza l'acqua del fiume che incon-
trava nel suo corso . La vera causa al contrario
era il sùbito rompersi dell'acqua contro ai grandi
banchi di sabbia, che formano la così detta barra,
la quale rende pericolosissima l'entrata ai basti-
menti . E ben vero che nella direzione della corrente
principale del fiume, si conserva un canale , che
nelle ore di alta marea è di abbastanza considerevole
fondo, tanto cioè da permettere comoda entrata
ad un bastimento di dimensioni non molto grandi ;
però ogni turbamento un po' sentito del mare è
sufficiente per sconvolgere i banchi e variare così
il corso del canale . Come poi questa entrata in
alcuni luoghi è assai angusta, per quanto si pro-
ceda con precauzione, e con capitani pratici del
passo, è assai difficile che si arrivi al fine senza
almeno scrostare o scalfire alcun banco, se pure non
si resta arenati fino a tanto che una più alta marea
non libera dalla ragna .
Affine però di aiutare il marinaio in questo punto
tanto difficile e scongiurare così tante disgrazie
che potrebbero succedere, il Governo Argentino
stabilì alla sponda sinistra un pratico con un drap-
pello di soldati di marina . Costoro, quando il tempo,
lo permette, devono andare a scandagliare i posti,
ed affacciandosi un bastimento, se l' entrata è possi-
bile, sono tenuti a guidarlo, o andando a pren-
dere il comando a bordo dello stesso, o facendogli
segni convenzionali da terra . Quando poi il pratico
da terra segna che è impossibile l'entrata, sarebbe
colpa grave per un capitano il procedere avanti .
Alcune volte però avviene, e non è di rado, che
i bastimenti devono perdere uno, due, o più giorni
dando giri intorno senza mai poter entrare ; al Po-
mona stesso, vapore non tanto grande, ma abba-
stanza bello, capitò nel viaggio del mese di maggio
di dover tornare a Bahia per procurarsi viveri,
dopo di aver persi nell'anzi detta maniera sei giorni .
Lascio a Lei l'immaginare cosa si è dei bastimenti
a vela che devono aspettare buon tempo, marea
alta di giorno unita con vento favorevole .
Certo è che se si potesse togliere tale incomo-
d ità il commercio pel Rio Negro sarebbe assai più
grande ed attivo . Sappia solo che un trasporto di
merci con un piccolo bastimento a vela da Buenos-
Aires a qui quasi costa tanto quanto da Genova a
Buenos-Aires .
Ma già sono stato troppo lungo . Passata la barra,
in due orette di pacifica navigazione sopra il Rio,
tenendo sempre alla destra delle collinette (sierras)
e delle piccole valli che discendono dall'altipiano
della Pampa, ed alla sinistra la bassa pianura
della Patagonia, si arriva a Patagones.
Il paese è posto sul declivio di una delle anzi-
dette colline o per meglio dire di un controforte
dell'alto piano della Pampa, la cui altura è di
ciratrentametrieconpendzafortismaverso
il Rio e minore dai due lati ; mentre dal di dietro
è quasi nulla, e presto comincia a risalire un poco
per mettersi all'esatto livello dell'altipiano . Alla
sommità vi è una bella piazza quadrata con in
mezzo un monumento di marmo bianco con cinque
statue di lavoro non spregievole . Il vero culmine
però , sul davanti della piazza è occupato dalla
nuova chiesa, dal nostro collegio e da quello delle
Suore . Le case tutte non hanno che il piano ter-
reno, e le costruzioni recenti sono edificate con
mattoni cotti uniti però con fango e sabbia, ce-
mento che raggiunge una consistenza abbastanza
considerevole se non troppo esposto all'umidità . Si
vedono però altri edifizi di anterior costruzione,
come la maggior parte del nostro collegio, nei
quali anche i mattoni sono di fango crudo, e questo
modo di costruzione richiede è vero grande spes-
sore di muri, ma poi ha l'utile di mantenere una
grandissima invariabilità di ambiente .
E notabile poi come anche in piccolissime case
si nota sempre conservata l'estetica, nè mai si tra-
scura l'ornamento delle finestre e dei cornicioni
i tetti non restano quasi mai visibili . Nell'interno
poi di qualunque casa anche di mediocre condizione
Lei trova la sua saletta con sofà o seggioloni e
tappeto in terra e sul tavolino .
Per finire la parte delle costruzioni Le dirò che
ancora si vedono nelle vicinanze del paese certe
case più o meno ben conservate, nelle quali non
ci sono neppure mattoni crudi ma è puro fango
sovrapposto e mantenuto unito con alcuni rami di
arbusto . Credo che una di tali capanne farebbe una
bella comparsa in una delle belle esposizioni d'Eu-
ropa, ma non potendosi trasportare procurerò di
fotografarne alcuna e poi glie la invierò .
Tra le altre cose, e ne avrei ancora molte, Le
farò osservare ancora la grandissima quantità di
svariatissimi uccelli che popolano questi dintorni,
dei quali se ne vedono di grandi assai come struzzo,
airone, cicogna e moltissimi altri trampolieri, come
pure alcune specie piccolissime non di molto più
grandi dell'uccello mosca . Si vede poi il passero
quasi uguale al nostro, mentre in alto si vedono
passare grandi stormi di pappagalli . Molto vi sa-
rebbe pur da dire di alcuni piccoli mammiferi che
son numerosissimi nel campo, ma il dire di tutto
sarebbe troppo lungo .
Noi qui facciamo il possibile per far una buona,
collezione di animali e spero che riusciremo a
metter su un bel museo, poichè il Rio Negro tiene
una ricchissima fauna . Alcuni giorni fa mi porta-
rono uno stupendo airone, o meglio dirò un'Ardea
cinerea che sta adorna di finissime penne ; di questo
già ho disseccata la pelle e lo conservo con tutti
i dati essenziali .
Venendo ora la stagione più propizia ci occu-
peremo più di proposito ad arricchire tali collezioni,
occupandoci anche della flora, che, sebben povera,
e perciò poco osservata sino ad ora, mi pare pre-
senti varie specie importanti alla scienza .
Però la parte in cui fino ad ora mi occupai di
proposito si è la Meteorologia . Fino dal giorno
dopo il mio arrivo, incominciai a regolarizzare le

1.9 Page 9

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Osservazioni che già si facevano da più di due anni .
Arricchii l'Osservatorio di nuovi strumenti portati
con me, i quali sono tutti della massima perfezione,
scelti come furono dal celebre P . Denza dai migliori
meccanici d'Europa . Corressi i piccoli difetti istru-
mentali di quelli che già si trovavano qui e fin
dalla seconda decade di giugno si cominciarono con
intera precisione le osservazioni termometriche e
barometriche, come pure della pioggia e della ne-
bulosità . Si aggiunsero poi le osservazioni di Eva-
porazione e dell'Ozono .
Ora però, riserbandomi ad altra volta il darle
notizia dell'andamento annuo di questa posizione,
quale potrò ricavare dalle osservazioni dei due
anni addietro, mi contenterò di esporlo un riassunto
di quanto potei osservare in questi ultimi due
mesi e mezzo, che si può dire rappresentano l'in-
verno quasi completo .
Per incominciare dalla pressione atmosferica Le
dirò che nel barometro si sono osservate alcune volte
deleoscilazioniabastanzanotevoli,poichèesendo
la pressione media di 759 mm . una volta, cioè il
19 giugno, abbiamo avuta una pressione di 744 .1
con una media diaria di 773 .4, mentre il 10 di
luglio il barometro discese fino a 744 .3 avendo
avuto così una differenza o escursione di mm . 30
e ciò nel frattempo di 21 giorni .
La temperatura poi è assai variata a seconda
del vento che spira o della nebulosità maggiore
o minore del cieli . La media di questo tempo fu
6°e1/2cntigrad,epubimoavtun
massimo di 17 ° , 7' che si osservò nel 14 di agosto,
mentre nello stesso giorno vi fu il minimo di
1 °, 4' ed il medio di 8 ° , 5' . La minima tempe-
ratura poi occorsa al 4 dello stesso mese fu di
3 ° , 9' sotto zero; cosicchè i due estremi di teirr-
peratura del periodo si verificarono in soli 10 giorni
coll'escursione di nulla meno che 21 ° 6 ' . Poche
volte però il freddo fu tale da far gelare l'acqua
ed il minimo non fu sotto zero che 16 volte .
Ma in luogo dell'intenso freddo vi è general-
mente una grande umidità, non mancando occasioni
in cui l'aria essendo satura, questa si precipita in
forma di pioggia, o meglio dirò in forma di rugiada .
Rarissime sono le volte in cui per tutto un giorno
il cielo si mostrò specchiato ; dal 10 di giugno
fino ad ora ne contai tre, i quali però furono se-
guiti da fittissima nebbia ed umidità estrema col
0,99 . Anche i giorni nei quali non si vegga nulla
di sole sono pochi, ma quasi sempre rimane mezzo
nuvolo . Questo però noti bene che lo dico della
stagione invernale in cui ora ci troviamo .
In Europa generalmente alle nubi segue la pioggia
ma qui pare alquanto differente, poiche negli ul-
timi 20 giorni di giugno, sebbene sempre quasi
nuvolosi non caddero che mm. 7,7 di acqua . In
tutto il mese seguente pure assai nuvoloso caddero
mm . 25 di pioggia . E finalmente in questi ultimi
giorni per la prima volta vi fu una pioggia un
poco lunga cioè di 41 ore consecutive e pure non
diede che 47 mm . di acqua, cosicchè in più di due
mesi ed in stagione invernale non caddero che
79 .7 mm.dEipaecrqul'ntosarez
di tale elemento è la causa principale dell'esser
incoltivabile il campo, meno sulle sponde del Rio .
L'evaporazione è pure variatissima come l'umi-
dità dell'aria ; alcuni giorni quasi non resta per-
cettibile, mentre in un giorno secco e battuto da
forte vento N arrivò fino a mm.19in24ore
In tutto il mese di luglio evaporarono mm 71 .4
cioè una superficie di acqua di tale altura, mentre
come già dissi non caddero che mm . 25 di pioggia,
superando così l'acqua evaporata la caduta per
mm . 40 .4 . Se tanto è dei nuvolosi giorni d'inverno,
che cosa sarà d'estate ?
In quanto all'aria poi è abbastanza buona e ricca
di ossigeno, sebbene anche in questo si notino va-
riazioni grandissime, e nei confronti colla scala
ozonometrica che s'estende da 0 fino a 14, incontrai
per la notte una media di 7 .5 e pel giorno di 5 .5 .
Il massimo che si osservò fu 10, e per minimo,,
due volte affatto eccezionali, si osservò 1 grado .
Per ultimo ho lasciato il vento il quale presenta
variazioni straordinariissime sia nella forza come
nella direzione. In poche ore alcuna volta l'ane-
mografoaungirocmpleto .AnziLedròch
qualche volta non posso determinare quasi se non
dopo lungo tempo la direzione del vento per la
grande oscillazione che ha la banderuola .
Non mi fermo a parlarle della forza, perchè già
avrà sentito quanto disturba le persone non ancora
completamente use a tali fenomeni, perchè il vento
unito al terreno sabbioso del paese resta tanto
noioso, che qualunque scriva di Patagones non
può a meno di farne menzione .
Finisco dicendo due parole di ciò che si inco-
minciò a fare di fotografia . Già presi qualche vista
fra le quali la meglio riuscita è quella che inchiudo
che rappresenta alcune case di Patagones viste
dalla torre della nuova chiesa, il Rio nel mezzo,
e di là la pianura della Patagonia con un'ombra di
Viedma . Unisco pure una copia della fotografia
dei due primi indii battezzati, comunicati per la
prima volta e confermati da S . E . Mons . Cagliero .
Queste però non poterono riuscire come si desi-
derava mancando io di molte cose necessarie, per
le difficoltà dei luoghi . L'incomodità e piccolezza
della macchina non lo permette. L'unico apparecchio
fotografico che servirebbe pel nostro scopo sarebbe
la Macchina Fotografica Alpina, modello Fardelli
(Torino, via Roma) . Io feci una piccola lista di
ciò che occorre, e credo che alcuno di quei nostri
benefattori, che tanto desiderano conoscere almeno
in figura esatta questi luoghi ci aiuterebbero per
la spesa . Giacchè sto parlandole di cose che mi biso-
gnerebbere, le voglio far conoscere, che per render
utili tutte le osservazioni e raccolte, essendo neces-
sario conoscere il luogo dove si fecero, sarebbe indi-
spensabile un buon teodolito portatile con un paio di
buoni cronometri . Chi sa che alcuno dei nostri
benefattori non ne tenga alcuno in casa senza che
da alcuno si usi? Oppure che alcuno non voglia
farne dono per aiutarci a recar coll'utile morale
anche un poco di vantaggio scientifico alla civile
società ?
Sia come si vuole se ne ha occasione ne parli,
e non temano che sia incouveniente spedire tali
cose essendo gravi le spese del viaggio, che qui
tali cose sono di qualità inferiore e quasi inservi-
bili e costano pur lo meno 80 per 100 più che costì ..

1.10 Page 10

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Forse l'avrò stancata con questa mia relazione,
ma perdoni, di qui non si scrive tanto sovente, e
perciò quando si scrive cerchiamo di far compenso .
Intanto mi benedica e mi impetri una special
benedizione dal caro Padre D . Bosco : si accerti che
mai non mi dimentico di S . Benigno, de' miei col-
leghi, degli alunni, dei giorni felici passati in quella
casa, dei dolci studi e della seria preparazione che
quivi feci per rendermi un buon missionario .
Affm° figlio in G . e M.
ALESSANDRO DE-STEFENELLI .
IL CONGRESSO EUCARISTICO
di Friburgo .
Il Congresso eucaristico , adunato ultimamente
in Friburgo, porse occasione a mettere in luce una
volta di più lo spirito profondamente religioso on-
d'é animato quel popolo cattolico . Ordinata a ser-
vire di continuazione ai congressi di Lilla, d'Avi-
gnone, di Liegi, la radunanza di Friburgo non la
cedette in splendore a quelle , che avevanla pre-
ceduta ; un gran numero di notabili cattolici di
Francia , del Belgio , d' Italia, di Spagna, eransi
dati convegno nella città del beato P. Canisio per
promuovere la gloria di Dio e l'estensione del re-
gno di Gesù Cristo presente nel Tabernacolo Santo .
Sua Santità Leone XIII erasi degnata incorag-
giare la pia intrapresa mediante un Breve lauda-
torio indirizzato a Monsignor Mermillod, presidente
del Congresso e del Comitato permanente delle
opere eucaristiche . Per lo spazio di tre giorni ,
circa 500 fra preti e pii secolari d'ogni paese de-
liberarono intorno alle opere aventi relazione col
culto del SS . Sacramento , ed emisero in questo
proposito salutari risoluzioni . Noi udimmo , a vi-
cenda , i rappresentanti della Repubblica dell' E-
quatore parlarci dell'ammirabile consacrazione na-
zionale di quel valoroso popolo e dei suoi gover-
nanti al Sacro Cuore di Gesù ; i rappresentanti
italiani delinearci il quadro dei miracoli e delle
opere eucaristiche sulla terra privilegiata d'Italia,
e particolarmente il R . P . Sanna-Solaro, il quale
ci edificò con l'enumerazione eloquente delle opere
eucaristiche di Torino . I rappresentanti belgi, no-
tantemente i RR. PP . Verbecke e Tesnière, c'in-
fiammarono con la loro parola apostolica ; i rap-
presentanti francesi, fra' quali si distinguevano il
R . P . Delaporte, il signor canonico Didiot, decano
dell'università di Lilla, il R . P . Régniault, diret-
tore dell'Apostolato della preghiera, il R . P . Gros,
marista , il signor abate Rebours , parroco della
Maddalena in Parigi, e tanti altri illustri oratori
e zelatori d' opere pie, ci intrattennero con ser-
moni sostanziali e ci comunicarono le loro speranze,
fondate sulle promesse di Colui, che ha detto : Io
sono la Via, la Verità e la Vita .
Nulla di più confortante per l'anima, di questi
santi esercizi e di questo scambio di pensieri fra
tanti uomini animati dallo spirìto degli Apostoli
e uniti negli stessi sentimenti d'amore inverso il
Dio dell'Eucaristia . Alle pie Adunanze dava mag-
gior risalto la presenza di tutti i Vescovi della
Svizzera nelle persone di monsignor Mermillod,
Vescovo di Losanna e Ginevra, di monsignor La-
chat , Arcivescovo di Damiata e amministratore
apostolico del Ticino , di monsignor Egger , Ve-
scovo di San Gallo, di monsignor Fiala, Vescovo
di Basilea, di monsignor Jardinier, Vescovo di Sion,
di monsignor Bagnoud , Vescovo di Betlemme e
abate di S . Maurizio, di monsignor Rampa , Ve-
scovo di Coira . Il Congresso onoravasi altresì della
presenza di monsignor Arcivescovo di Cagliari e
di monsignor Vescovo di Lussemburgo, non che di
parecchi prelati mitrati, fra' quali monsig . Schiap-
parelli di Torino .
Con le deliberazìoni alternavansi le pubbliche
cerimonie, le preghiere, l'adorazione diurna e not-
turna del SS . Sacramento . Ma lo splendore della
festa toccò il suo apogeo nella giornata del 13
settembre, detta la giornata degli omaggi . A giu-
dizio di tutti i nobili ospiti , che assistevano a
quella pubblica glorificazione della Santissima Eu-
caristia , raramente era accaduto di vedere una
manifestazione cotanto consolante della fede catto-
lica nell'odierna tristizia de' tempi . L'avreste detta
una visione del medio evo . Tutto un popolo era
accorso per fare scorta al SS . Sacramento nella .
processione trionfale attraverso le strade della città
magnificamente adobbata . Il Governo aveva chia-
mato sotto l'armi un distaccamento di truppe ; la
cavalleria apriva la marcia ; l' artiglieria tonava,
il concerto maestoso delle campane della colle-
giata e di sedici chiese e cappelle del paese do-
minava col suo suono aereo le armonie delle milì-
tari fanfare . Dinanzi al Santissimo Sacramento
procedeva la schiera innumerevole dei fanciulli di
scuola, dei componenti le società civili e congre-
gazioni religiose, con le bandiere delle antiche cor-
porazioni del secolo XIV, mescolate con gli sten-
dardi delle associazioni moderne, e con le insegne
degli studenti svizzeri, dei Pius-Verein, dei Circoli
cattolici . Venivano poscia gli ordini religiosi, mi-
lizia sacra tuttora sì numerosa in Friburgo a mal-
g rado delle proscrizioni dei precedenti governi ri-
voluzionari ; inoltre più di 500 ecclesiastici, seguiti
dai prelati e dai venerabili Vescovi . Monsignor
Lachat portava l'Ostensorio sotto il ricco baldac-
chino, che era circondato dall'antica Confraternita
del Santissimo Sacramento, e dietro al quale pro-
cedevano le autorità civili d'ogni ordine, incomin-
ciando dai componenti l'eccelso Governo , dai de-
putati e dalle magistrature giudiziarie, e venendo
fino ai componenti i 300 municipii del cantone ,
seguiti da una moltitudine innumerevole di popolo
con bandiere nazionali, e da corpi musicali accom-
pagnanti co' loro accordi gl'inni e canti religiosi .
Era uno spettacolo proprio commovente quello di
10,000 uomini armati dol loro rosario, diveta-
mente camminanti col capo scoperte al seguito di
N . S . Gesù Cristo, che era in quel giorno vera-
mente adorato, amato dal popolo suo come Re e
Capo delle istituzioni sociali, non che delle anime
e delle famiglie .

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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Allorchè tutta quella moltitudine si fu schierata
dinanzi all' altare provvisoriamente eretto sulla
piazza più grande della città, in faccia ai bastioni
e a piè dell'anfiteatro delle Alpi, in quel momento
illuminate da un sole scintillante, monsignor Mer-
millod, dominato da una commozione irresistibile ,
non potè trattenersi dal lasciar libero il corso al-
l' entusiasmo, ond' era infiammato l' animo suo, e
uscì in una di quelle improvvisate, che fanno ri-
pensare a san Giovanni Boccadoro . « Qual visione
è mai questa delle cose celesti ! - egli esclamò
- N . S . Gesù Cristo è veramente il Re accla-
mato e adorato da un popolo intero . Uno spetta-
colo unico al mondo si offre in questo momento
agli occhi nostri . Ah ! io mi chiamo superbo e fe-
lice di essere alla testa di un tal popolo, il Ve-
scovo di un tal paese . Voi avete avute le vostre
feste popolari, - soggiunse vie più commosso l' il-
lustre prelato - voi avete avute le vostre grandi
manifestazioni cattoliche ; ma che sono elleno mai
appetto a questa giornata immortale presieduta dal
mio Dio, dal mio Salvatore, da Gesù Cristo pre-
sente nell'Ostia, Re immortale de' secoli ? »
Io non vi ho citate che poche parole di sì ca-
lorosa improvvisata, unicamente per mostrare sino
a qual punto Monsignore si sentisse commosso .
Nessun ciglio rimase asciutto ; ma i nostri ospiti
stranieri , soprattutto non sapevano reprimere la
loro commozione in faccia a una manifestazione
quasi unica al mondo ; pensavano al loro paese ,
all'ingratitudine di tante nazioni verso Colui che
le ha tratte dalla schiavitù, e vedevano qui ma-
gistrati e popoli in atto di prestare un omaggio
sociale al Dio dell'Eucaristia, quadro vivente della
restaurazione del regno di Gesù Cristo .
Un bel momento fu specialmente quello in cui,
seguendo l'invito di monsignor Vescovo, tutti gli
assistenti GIURARONO FEDELTA' A N . S . GESU' CRI-
STO . Ventimila petti mandarono il grido : Sia lo-
dato, adorato , amato e ringraziato N . S . Gesù
Cristo nel sacramento santissimo dell'Altare.
Poi, quando monsignor Lachat elevò l'ostensorio
per compartire la benedizione a tutto quel popolo
in ginocchioni, qual momento solenne ! Il cannone
salutava con la rimbombante sua voce, il tamburo
batteva, le truppe presentavano le armi . Era l'o-
maggio nazionale del cantone di Friburgo al Dio
dell'Eucaristia .
Così ebbero termine le feste del Congresso eu-
caristico . Mi dimenticavo di dire che la mattina,
dopo una notte passata in preghiera a piè del San-
tissimo Sacramento, i fedeli di Friburgo eransi in
gran numero accostati alla Mensa eucaristica nella
chiesa di Nostra Signora , frattanto che in tutte
le parrocchie del cantone molte e molte comunioni
inauguravano condegnamente quel gran giorno .
In una lettera pastorale letta nella susseguente
domenica da tutti i pulpiti della diocesi , monsi-
gnor Vescovo di Losanna e Ginevra dà novamente
sfogo ai sentimenti di gioia e di consolazione, che
traboccavano dall'animo suo . Permettetemi ch' io
ve ne citi un passo , il quale parmi degnamente
riepilogare quella indimenticabile giornata .
« Nessuno , fra i testimoni di questa scena -
si legge in quel documento episcopale - potrà
giammai dimenticarla . I vostri pronipoti , nello
scorrere i nostri Annali , si sentiranno commossi
dalla rimembranza di questa giornata, che ha ve-
duto la fede e il patriottismo inchinarsi dinanzi al
Dio dei nostri altari . Voi eravate là accanto ai
nostri ospiti diletti, voi rappresentanti i distretti
tutti del cantone , uomini di ogni età e di ogni
classe, portanti le nostre bandiere nazionali . I no-
stri stendardi, vittoriosi nei secoli trascorsi, sven-
tolavano accanto ai giovani stendardi delle nostre
associazioni operaie, vicino a quelli della gioventù
cattolica degli studenti svizzeri, e presso alle in-
segne della nostra confraternita del Santissimo Sa-
cramento . Era ben quello il popolo Friburghese,
unito al suo clero, ai depositari dell'autorità civile,
ai legislatori, ai magistrati, tutti convinti che le
nazioni forti sono quelle, che sanno accoppiare la
fede con la libertà, la religione col patriottismo ;
sono quelle, che vogliono Gesù Cristo come pietra
angolare di ogni sociale istituzione . Quel corteggio,
grazioso a vicenda, e solenne, quell'atto di con-
sacrazione, quelle maschie voci acclamanti l' Euca-
ristia, quelle mani sollevate, quel giuramento spon-
taneo d'un popolo genuflesso innanzi a Gesù Cristo
e promettente fedeltà al Liberatore delle anime e
del mondo, rimarrà come un gran fatto della no-
stra storia ; fatto , che sarà pel nostro paese un
baluardo e una benedizione . »
Immenso è stato nella Svizzera l'effetto prodotto
da tali feste . Un giornale di San Gallo diceva l'al-
tro giorno : « Manifestazioni di questa fatta non
sono possibili che a Friburgo . » Uno dei compo-
nenti il governo bernese, avendo il giorno susse-
guente incontrato a Berna il presidente del go-
verno friburghese li disse : « lo non avrei giam-
mai creduto che fatti simili potessero tuttora
accadere nella Svizzera . Che cantone è il vostro !
Come sapete guidarlo ! » Si noti che quegli , il
quale parlava così, è un radicale .
(La Civiltà Cattolica - anno trigesimosesto - serie
XII - vol. XII - quaderno 849) .
Le Suore di carità e i Protestanti .
Il signor Léon, Direttore dell'Exile, giornale
protestante di Broochlin (Nuova York), racconta
la vita di Suor Maria Costanza, la più anziana
delle suore di carità in America e finisce con
questo omaggio : « Sono a migliaia gli orfani rac-
colti e serviti da Suor Maria Costanza durante i
suoi cinquantotto anni di religione.
« Quante lagrime non istrapperà l'annunzio che
non è più chi loro servì di madre e sorella, che
cessò di battere quel cuore sì consecrato ai loro
interessi, che sono ghiacciate dalla morte quelle
mani sempre sì pronte a soccorrerli, a coadiuvarli
nel procurarsi un'onorevole esistenza sul campo
di battaglia della vita? Il robusto operaio che ma-
neggia agevolmente il pesante martello e fabbrica
sull'incudine tanti strumenti destinati a mutare
in giardini i deserti del Far Vest, da chi fu nu-

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trito, vestito, da chi gli vennero inculcati gli eterni
principii della giustizia e la grandezza di una vita
sobria ed attiva? Dalla povera suora di carità ora
spenta . Questi cinquantotto anni passati al servigio
del prossimo, questi cinquantotto anni di povertà,
di sacrifizi volontarii, lungi dalle vive gare del
mondo egoista, questi cinquantotto anni non la ce-
dono, ai nostri occhi, allo splendido stato di ser-
vizio di un capo d'esercito, di un ammiraglio, o di
qualsiasi principe della letteratura o delle finanze .»
Operai Cattolici, in guardia!
L'eco d'Italia pubblica la seguente professione di
fede, tenuta nel Congresso Massonico di Nancy
« Noi non pensiamo abbastanza che alla Mas-
soneria incombe il dovere di risvegliare lo spirito
di associazione . Bisogna che ogni qualvolta sorge
un'idea buona e generosa, qualunque essa sia e
da qualunque parte venga, un gruppo di massoni
si debba formare nelle Loggie, con l'approvazione
del Venerabile, per fondare la società destinata a
mandarla ad effetto . Tale d' altra parte é la vec-
chia abitudine di tutte le Loggie . Difatti per ci-
tare qualche esempio, la Società industriale di
Molouse, la Società degli alloggi di Strasburgo,
i Forni economici di Nancy, le Banche popolari,
la Lega dell' insegnamento e simili associazioni
sono state altrettante creazioni elaborate nelle
nostre officine .
Quando sotto l'ispirazione di una Loggia un
nucleo di massoni, AIUTATI DAI LORO AMICI
PROFANI, hanno creato in tal modo una società
qualunque, essi non ne debbono lasciare la direzione
a mani profane . Al contrario si sforzeranno di
far entrare in essa un nucleo di fratelli, i quali
ne sieno come la chiave di volta, e tenendo nelle
loro mani la direzione delle società continuino a
spingerle per una via conforme alle aspirazioni
massoniche .
Qual forza non riuscirà ad aver nelle mani la
Massoneria su tutto il mondo profano quando esi-
sterà intorno ad ogni Loggia una corona di so-
cietà i membri delle quali, DIECI O QUINDICI
VOLTE più numerosi dei massoni, riceveranno
invece da essi l'ispirazione e lo scopo e uniranno i
loro sforzi coi nostri per compiere la grande (?)
opera che abbiamo di mira ! ! ! »
Non facciamo commenti ; eleviamo soltanto il
grido : Amici in guardia !
I BENEMERITI COOPERATORI SALESIANI
e la nostra Tipografia di Torino .
Nel gennaio del 1883 il veneratissimo nostro
D . Bosco esponeva, con lettera pubblicata in capo
al Bollettino Salesiano di quel mese e diretta ai
benemeriti nostri Cooperatori, le opere compiutesi
a favore della gioventù abbandonata, mercè le loro
limosine nell'anno allora spirato, e indicavane pa-
recchie altre pel nuovo anno , fra le quali la co-
struzione del nuovo edificio per la tipografia, a cui
si pose mano verso l'autunno del 1881, l'impianto
della medesima e l'acquisto di nuove macchine da
stampa .
Per grazia della divina Provvidenza i soccorsi
non ci vennero meno , e la Tipografia Salesiana ,
qual può vedersi da quasi due anni doppiamente
ampliata, fu compiuta , corredata di nuovi carat-
teri di testo, romani segnatamente, elzeviri e fan-
tasie diverse, mercé l'opera dei nostri poveri gio-
vani, applicati all'annessa fonderia dei tipi ; si au-
mentarono inoltre gli addetti alla composizione ti-
pografica, scegliendoli fra gli studenti del ginnasio,
e così pure i giovani stampatori, portandosi inoltre
il numero delle macchine da sei a nove, quindi da
nove a dieci .
E ben sentivasene il bisogno ! Poiché negli ul-
timi anni, nei quali la Tipografia stettesi nell'an-
gusto locale vecchio colle sei macchine in esercizio,
il lavoro si accrebbe oltre ad ogni nostra previ-
sione, sia per l'aumento dei nostri periodici men-
suali, che da un solo salirono a quattro, come pei
classici latini ed italiani, purgati e stampati in gran
copia ad uso della studiosa gioventù, non che per
altre molte pubblicazioni utilissime all' insegna-
mento cattolico , specie poi pel diffusissimo Gio-
vane Provveduto del signor D . Bosco, i cui esem-
plari raggiungevano la bella cifra di 50,000 all'anno .
Per queste cagioni adunque ed altresì pel suc-
cessivo e lungo nuovo impianto, completatosi ap-
pena sul finire del 1884 , noi fummo nostro mal-
grado costretti il più delle volte a rimandare nu-
merose proposte di stampa a data fissa, offerteci
dai benemeriti Cooperatori del clero e del laicato,
per l'impossibilità nella quale eravamo di pubbli-
care altro per conto dei precitati benefattori pro-
ponenti, trovandoci già insufficienti a provvedere
alle domande che il pubblico inoltrava presso la
nostra Libreria editrice .
Ma ecco che nel corrente anno le nostre dieci
macchine, coll'aiuto altresì di due altre tipografie
succursali degli Ospizii di S . Pier d'Arena e di
S . Benigno Canavese , hanno finalmente ricolmi i
vuoti dei fondi librari, ed ultimarono oggimai le
opere più gravi di maggior mole ed utilità, che
ci tenevano a sè occupati ; inoltre il nuovo con-
tingente operaio convenevolmente istruito nei clas-
sici studi, a cui per difetto di locale era vietato
l'accesso alla tipografia, si poté da due anni for-
mare alquanto e nella composizione e nella stampa,
talché al presente siamo in grado di poter invitare
i benemeriti Cooperatori ed amici, che pel passato
ci diedero tanti segni di caritatevole benevolenza,
a valersi dell' opera nostra nella diffusione della
buona stampa pel bene della società , pel trionfo
della causa di nostra santa Religione e per l'edu-
cazione soprattutto cristiana della gioventù . Per
parte nostra ci faremo un dovere di porgere le
maggiori facilitazioni nei prezzi di stampa, attesa
la santità dello scopo, e di eseguire i lavori con
nuovi caratteri , nitida stampa ed ottima carta ,
produzione della nostra nuova cartiera .
Inoltre la nostra Libreria Salesiana, per facili-
tare agli autori la vendita delle loro opere e le-
var loro un peso che non rare volte li distoglie

2.3 Page 13

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dalla stessa pubblicazione, s'incarica di coadiuvarli
con tutte le sue forze alla diffusione delle loro o-
pere ed allo smercio particolare delle medesime,
ritenendone in deposito una parte per conto dei
benevoli committenti . Sopra questa parte, ritenuta
in deposito , si rileverebbe poi a beneficio della
detta Libreria un modico sconto da pattuirsi e che
servirebbe a sostenere le spese di annunzi, di can-
celleria, di magazzino e di eventuali deperimenti .
La medesima poi rimetterebbe semestralmente agli
autori, come d'uso , il conto corrente , regolando
gli affari in via diretta .
Si eccettuano tuttavia i manoscritti di piccole
operette corrispondenti alla natura delle nostre
Letture Cattoliche, i quali inviati alla Direzione
delle medesime, esaminati da apposita Commissione,
e trovati adatti allo scopo della detta pubblica-
zione, verrebbero stampati per conto nostro, retri-
buendosi l'autore con un discreto numero di copie .
Non crediamo qui inutile richiamare alla mente
degli egregi nostri Cooperatori, come la retribu-
zione modica che loro domandiamo nel prezzo di
stampe , non sia altro che il puro necessario per
sostentare , nutrire e vestire migliaia e migliaia
di giovanetti figli del povero popolo, abbandonati
e derelitti, tolti ai pericoli della piazza e della pri-
gione, i quali abbisognano ad un tempo e del pane
dell'anima e di quello del corpo .
Così si rende manifesto, che mentre da un lato
colla diffusione della buona stampa i nostri zelanti
Cooperatori si procureranno il premio promesso a
chi apporta al proprio fratello la parola della ve-
rità e della vita, dall'altro lato colle spese neces-
sarie alle loro pubblicazioni soccorreranno gli in-
digenti ed i poverelli più bisognosi della società
stessa .
Nella piena fiducia che le nostre parole verranno
benignamente accolte dai benemeriti nostri Coope-
ratori e loro amici, facendo cioè assegnamento sui
nostri giovanetti esercitanti l' arte della stampa ,
ne li ringraziamo fin d'ora sentitamente ed augu-
riamo loro da Dio le più elette benedizioni .
SOLITO RICORDO,
I Cooperatori sanno che il Bollettino non si ri-
ceve per via di associazione, per cui sia assoluta-
mente obbligatorio il pagare una tangente fissa .
Pel desiderio di tenerli informati delle opere Sa-
lesiane e di fare maggiormente del bene , noi lo
spediamo a tutti, senza alcuna distinzione .
Non di meno, siccome eglino conoscono che la
pubblicazione e l' invio mensile del periodico non
può farsi senza gravi spese, così o lungo l'anno
o sulla fine del medesimo sogliono spedirci una
qualche somma per sopperire alle medesime . Per-
tanto ricordiamo . che se ognuno facesse l'offerta
di lire 3 annue, le spese e di carta e di stampa
e della posta sarebbero intieramente coperte .
Chi non avesse ancora contribuito in nulla, se
può, ci faccia la carità di qualche offerta a questo
fine e glie ne saremo gratissimi .
BIBLIOGRAFIA
Per le Feste Natalizie e buon Capo d'Anno .
Avvicinandosi il sacro tempo delle feste Nata-
lizie e del Capo d'anno, ci crediamo in dovere di
presentare anche noi ai benevoli nostri lettori al-
cune pubblicazioni della nostra Tipografia, che cre-
diamo opportunissime per simile occasione . Esse
trattano quasi tutte in special modo del Signor
nostro Gesù, del caro Bambino di Betlemme , la
conoscenza del quale è tanto preziosa e necessaria
a' tempi nostri . Queste pubblicazioni, mentre sa-
ranno pascolo utile e gradito ai nostri buoni amici,
potranno assai bene servire sia come grazioso pre-
sente ai loro cari, quale strenna per le prossime
Feste, sia per diffonderle in mezzo al popolo ad
accrescimento di amore e conoscenza del Salva-
tore Gesù .
E ben giusto e doveroso , o cari lettori , che
mentre la mala stampa ed anche solo la leggera,
tanto fa in queste circostanze per gettare a piene
mani nel popolo, pubblicazioni frivole, ed il più
soventi pericolose e pessime , i buoni si contrap-
pongano a tanto male e con tutte le loro forze
facciano argine al suo dilagarsi, cercando di vin-
cere il male col bene . Questo è il fine nostro in
queste ed in tutte le altre nostre pubblicazioni ,
e per questo speriamo nel valido appoggio di tutti
i buoni, ma specialmente dei nostri amati Coope-
ratori e Cooperatrici .
Mettiamo in capo alle nostre pubblicazioni
IL VERBO ETERNO DI DIO .
« Niuno dica che oramai di libri, i quali illustrano
la vita del nostro Signor Gesù Cristo, v'è gran
dovizia, e che quindi fanno opera presso che inu-
tile quei che insistono tuttavia sopra questo ar-
gomento . Tutto al contrario . I santi Evangeli,
che colla loro sublime semplicità raccontano le gesta
ed espongono la dottrina dell'Uomo-Dio, offrono
con ciò come un fondo, nel cui seno si ascondono
tesori di verità, sì variamente opportune ai bisogni
di tutti i tempi e di tutte le persone, che per
quanto vi si lavori non potranno giammai essere
esaurite . Il chiaro Alasia si è preposto nè più né
meno degli altri autori, i quali lo hanno prece-
duto in questo cómpito, o l'hanno fornito insieme
con lui : di narrare cioè la vita di Gesù Cristo,
esporre il suo divino insegnamento e confutare a
mano a mano i principali errori, che specialmente
ne' tempi presenti combattono la sua Divinità e
la sua Chiesa . Con tutto ciò il suo libro ha una
fisionomia, e, diciamo pure, una importanza tutta
diversa da quella degli altri . Egli la fa più da
polemico che da storico ; e nondimeno nulla manca
alla compitezza della storia, sulla quale è anzi in-
nestata la polemica . Nè questa si rimane nelle
semplici condizioni speculative ; ma, come la parte

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storica, è ancor essa ordinata allo scopo eminen-
temente pratico di formare il cristiano sopra il
modello del divin Maestro . Con questo egli forse
non è riuscito tanto popolare ; se con questa pa-
rola si vuol significare la proporzione alle intelli-
genze mediocri, o sfornite di cultura . Ma ciò, se-
condo noi, non è un danno ; poichè di opere di
questo genere ve ne ha parecchie : e questa invece
può riuscire di non poca utilità alle persone colte ;
o per sé, dove sieno intaccate de' moderni errori,
ovvero per altri, se loro occorra di dover rispon-
dere ai sofismi degli increduli . Tutto considerato,
è un libro che può fare di gran bene nella moderna
società . »
(Civiltà cattolica) .
Eccone l'indice :
I . Un Bambino - Il. Chi è questo Bambino?
- III . Il Bambino è Dio e uomo - IV . Due Bam-
bini - V . Rose e spine al Bambino - VI . - Il
Bambino cresce in età ed in grazia - VII.Una
voce nel deserto - VIII.-Lavocelpra
IX . La parola in opera - X . Scisso della parola
e dell'opera - XI . I testimoni della parola -
XIl . Il Conservatore supremo della parola -
XIlI . La parola sopra natura - XIV . La parola
della beatitudine - XV . La parola del consiglio
- XVI . La parola del primo comandamento -
XVII . La parola del secondo comandamento -
XVIII . La parola del perfezionamento della legge
- XIX . La parola degli ufficii - XX . La parola
della parabola - XXI . La parola dell'onnipotenza
- XXII . La parola dell'infinita sapienza - XXIIl . La
parola dei mezzi al fino - XXIV . La ricompensa
che danno gli uomini - XXV . Il tradimento -
XXVI . Giudizio e condanna - XXVII . La cata-
strofe - XXVIII . La gloria del sepolcro - XXIX . Il
trionfo .
E in due volumi in-16 grande, di pagine 1110
e vendesi a L . 5 . - I due volumi legati elegan-
temente in tela, con impressione a oro rappresen-
tante la grotta di Betlemme, L . 8 .
E una delle migliori strenne che offrir si pos-
sano tra cristiani .
Unendo all'importo di L . 8 centesimi 20 si ri-
ceverà per tutto l' anno 1886 la Bibliotechina
dell'operaio, raccolta di operette da diffondersi
tra la classe artigiana .
Il S . Padre Leone XIII scrivendo di Gesù così
scrive : « Gesù in quella che è divino e perfet-
tissimo esemplare, è insieme il più comprensivo ,
perché si porge maestro in tutte le condizioni dolla
vita . La grande parte degli uomini si compone di
poveri, di operai che nel sudore della fronte hanno
da stentare il pane, e giungon appena col lavoro
a strapparlo , scarso ed insufficiente, a se ed alla
famiglia . Ora tutto al caso di costoro Gesù nasce
poveramente, e poveramente conduce la vita nel-
l'officina paterna, attendendo ai modesti lavori di
fabbro . » Raccomanda quindi a tutti i suoi «cari
cooperatori nel ministero di mettere sotto gli occhi
di questa povera classe il divin Nostro Salvatore
onde si riconfortino in quella vista, a fine di ri-
alzare persone che la povertà prostrerebbe, invi-
lirebbe nei proprii occhi e negli altrui , e che in
Gesù Cristo sentiranno di se altamente, riconosce-
ranno la dignità regale che conquistò ad essi , o
prenderanno animo a custodirla colla virtù e l'o-
nestà della vita . »
A tale scopo mira questa Bibliotechina, special-
mente col primo volume che darà nel primo tri-
mestre dell' anno venturo , il Fabbro di Nazareth .
GESÙ CRISTO DIO UOMO .
È questo il titolo di una recentissima opera di
Mons . Anton Maria Belasio . Ecco come svolge
questo santo argomento .
PARTE PRIMa . I . Come avvenne il gran fatto
dclla storia di Gesù Cristo . - Il . La storia di
Gesù Cristo è la storia più sicuramente certa che
non tutte le altre storie . - III . I monumenti, sto-
riche prove della ;gloria di Gesù Cristo . - 1V . La
civiltà cristiana é 'uno dei monumenti più gran-
diosi della gloria di Gesù Cristo nella storia uni-
versale . - E ìmpossibile ombra di mito nella
storia di Gesù Cristo .
PARTE SECONDA . I . Gesù Cristo è nato Dio . -
Il . Gesù Cristo è Dio perchè ha parlato da Dio
nella sua dottrina . - III . Gesù Cristo é Dio per
le sue profezie . - IV . Come bisogna, per essere
ragionevoli ammettere il miracolo . E come Gesù
ha operato, e opera da Dio nel fare miracoli .
Appendice sulle antichità dell'astronomia e storia
dell'India .
E scritto con grande unzione ed affetto per la
gioventù, per il popolo e per i colti .
Consta di pag . 344 in-16 grande e vendesi a
L . 2 50 . - Elegantemente legato in tela, con im-
pressione a oro della Grotta di Betlemme per servire
di strennaL.4
Acquistandone 2 copie ed unendo alle L . 8 altri
20cent. si avrà diritto ad una copia della Biblio-
techina dell'operaio durante il 1880 .
NOVENA DEL SS . NATALE,
La Novena che qui raccomandiamo fu scritta
dal beato Sebastiano Valfré .
Nove considerazioni ed esempi sèrvono ad illu-
minare ed accendere nell'amore di Cristo i lettori
durante la novena e nove altre considerazioni ser-
vono per l'ottava . Segue la Praeparatio ad Na-
tivitatem da cantarsi in chiesa ed alcune lodi di
S . Alfonso e di Silvio Pellico . Il tutto è scritto
come si scrive da santi scrittori . - Vendesi a
cent. 15 la copia .
La raccomandiamo ai RR .mi sigg . Parroci ed
ai Direttori di Comunità religiose.
Raccomandiamo pure altra Novena del SS . Na-
tale, stampata in un opuscolo che vendesi a L . 5
al cento .
A quei Reverendi che dovendo suggerire qualche
buon pensiero al popolo non avessero tempo a farci
lunga preparazione raccomandiamo la Novena di
Gesù Bambino in nove Discorsi per Giuseppe
Frassinetti, che vendesi a cent . 30 la copia .

2.5 Page 15

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VITA DI GESÙ CRISTO .
Dopo il Verbo Eterno dell'Alasia ; dopo ilGesú
Cristo Dio- Uomo del Belasio e dopo la Novena
del S . Natale, la Vita di N. S . Gesù Cristo
del Massini è certamente degna d' ogni raccoman-
dazione .
Monsignor Gastaldi, di felice memoria, così rac-
comandava quest'opera .
« Siccome è della massima importanza ai nostri
giorni il far conoscere la Vita del Nostro Signor
Gesú Cristo per accrescerne l'amore in mezzo ai
cristiani, approviamo di buon grado che si faccia
una ristampa della presente opera del P . Massini ;
e saranno benemeriti della nostra Santa Fede quelli
che si adoperano alla diffusione della medesima »
Promotore di questa ristampa fu un umile, ma
fervente operaio delle officine ferroviarie di Torino,
e desiderando noi di meglio compiere il suo desi-
derio, a chi ne acquisterà 10 copie verrà spedita
la Bibliotechina dell'operaio durante il 1886 .
Vendesi a L . 1 la copia ed a L . 1 50 legato
per servire di Strenna .
sonaggio come Alessandro Magno, Napoleone I,
Garibaldi, ma che è Vero Dio e Vero Uomo .
Sono scene contemporanee interessantissime .
Vendesi a L . 1 . Elegantemente legato in tela, con
impressione a oro della Grotta di Betlemme L . 2 20 .
E tra le migliori Strenne che offrir si possano
al gentil sesso .
Chiudiamo infine colle ottime
SPIEGAZIONI DEI VANGELI DELLE DOMENICHE .
Delle quali la Scienza e Fede di Napoli così
scrive : «Queste spiegazioni furono encomiate da tutta
la stampa cattolica e collocate fra le migliori che
siano uscite ai nostri tempi . E un filosofo cristiano
che predica e tanto basta . » Questo Filosofo cri-
stiano è Mons . Pietro Tarino .
Si vendono presso la Libreria Salesiana in To-
rino al prezzo di L . 6 .
IL SALVATORE .
Cantare le glorie del Salvatore del mondo è
certamente la più nobile azione che possa compiere
il poeta . Questa nobilissima azione la compiè il
torinese Davide Bertolotti . Resta ora alla gioventù
italiana il continuare una così nobile azione, leg-
gendo e studiando con grande amore questo argo-
mento, sia esso cantato dal torinese Bertolotti o
dal prussiano Klopstock nel suo classico Poema
IL MESSIA .
Vendesi il primo a cent. 60 ed a L. 1 20 le-
gato per strenna .
Il Klopstock, in 6 volumi, vendesi a L . 3, ed
a L . 4 legati in un volume in tela uso Strenna .
Sono due strenne che tutti gli educatori della
gioventù dovrebbero offrire al principio dell'anno
ai proprii allievi, sicuri che provvederebbero loro
di uno dei migliori mezzi d'educazione cristiana .
CRISTINA .
E un interessantissimo racconto, il quale mette
in rilievo l'immenso tesoro che è Gesù Cristo al-
l'imminente bancarotta sociale .
Tutti i nostri lettori sanno che nell'anno 1882
in Torino si pubblicò un giornalettaccio portante il
più augusto fra i nomi, il nome di Gesù Cristo .
In questa pubblicazione si mirava e con gli scritti
e col modo di gridarlo ed annunziarlo al pubblico
ad invilire, nella pubblica opinione, Gesù Cristo,
gridandolo a cinque centesimi, ad un soldo . Cristina,
graziosa signorina torinese, si prese l'assunto di
combattere le mire degli empi insultatori ed in
una serie di conversazioni dimostra che Gesù Cristo
non è un solo benefattore dell'umanità, un sublime
filosofo come Socrate e Platone.. un gran per-
L'APOSTOLO S . GIOVANNI .
Cade pure in questo tempo la festa dell'Apostolo
S . Giovanni, la festa di un Santo, che sopra tutti
gli altri risplende in iscritti insuperabili in ciò che
riguarda la cognizione e l'amore di Gesù . Di questo
santo noi publicammo la Vita col titolo dell'Apo-
stolo S. Giovanni e la Chiesa Primitiva .
Ecco come di essa scrive il periodico : Roma
Antologia .
« Abbiamo sott'occhi questo degnissimo lavoro in
due volumi del Sacerdote G . B . LEMOYNE .
A considerarlo dal lato meramente tipografico,
ci è sembrato davvero un capolavoro di eleganza
e buon gusto : ma in ordine al merito scientifico
o letterario, noi lo crediamo francamente superiore
ad ogni elogio . S'immagini il lettore di essere tra-
sportato ai primi beatissimi tempi del Cristiane-
simo, quando questo, sotto la parola e l'azione
vigorosa del suo Capo Divino e degli Apostoli suoi,
gittava le primi radici in seno alla società ebrea
adulteratrice delle antiche tradizioni e alla pagana
omai decrepita nella sua corruzione . Tutto quanto
può giovare la fantasia e la mente a raffigurarsi
con più di verità e precisione quell'epoca santa di
tanto interesse e insieme cosí commovente, è stato
quivi messo in opera con rara maestria dal ch .
Autore . É perciò che abbondano le nozioni di geo-
grafia, topografia . archeologia biblica e le migliori
illustrazioni che si possono trarre al detto scopo
dalle SS . Scritture specialmente del Nuovo Testa-
mento e dalle più accreditate tradizioni . Ma fra
tutti i personaggi che vi sono ritratti, campeggia
(come si fa evidente dal titolo stesso dell' opera)
la bella e maestosa figura di Giovanni l'Apostolo ;
di quest'uomo meraviglioso arricchito de' più svariati
ed eletti carismi dalla predilezione del suo Signore
e Maestro . I tratti più salienti della vita di Lui
sono dipinti coi più vivi colori, sempre però in
base alla Scrittura e alla tradizione . Principiando

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dalla sua vocazione ed elezione, il grande Apostolo
vi è successivamente rappresentato attraverso scene
ricche di effetto drammatico, perchè delineate collo
stile florido e sobriamente poetico de' Padri . L'af-
fetto speciale che per Lui nutre Gesù, onde non
sa chiamarsi con altro nome che con quello di
Beniamino di Gesù (discipulus ille quem diligebat
Iesus):la dilicatissima testimonianza che ne ri-
ceve nell'ultima Cena (recumbens in sinu Iesu)
e sul Golgota a' piè della Croce (ecce Mater tua) :
i suoi rapporti di figliale amore colla Madre di
Gesù : il suo martirio glorioso sotto Domiziano : i
suoi rapimenti e le sue profezie a Patmos ; l'E-
vangelio dettatogli dallo Spirito Santo contro i
primi avversarii della divinità di Cristo : la sua
morte preziosa in tardissima età al cospetto della
novella Chiesa già per tutto il mondo nata e ri-
gogliosa, corroborata dal sangue de' suoi colleghi
nell'Apostolato e degli innumerevoli martiri ; tutto
è descritto con arte finissima, senza sfoggio di ar-
tificiosa eloquenza, ma in cambio con moltissima
di quella schietta semplicità ed unzione che carat-
terizza i Libri Santi e gli scritti de' Padri mas-
simamente Apostolici .
« Sarebbe prezzo dell'opera enumerare qui un per
uno i non comuni pregi che adornano la dotta o-
pera dei Rev . G . B . LEMOYNE, e il merito letterario
del ch . Autore : ma le spazio ristretto e la nostra
pochezza ci fanno ostacolo . Non possiamo però as-
solutamente dispensarci dal far notare l'ordine e
la chiarezza colla quale vi si trova esposta l'orditura
meravigliosa dell'Apocalisse, storia della Chiesa
nel corso de' secoli, e la tela magnifica dell'Evan-
gelio riguardato di fronte alla infinita varietà delle
sette gnostiche che, tentando di spiegare i dommi
cristiani colla filosofia di Platone, laceravano il
seno della Chiesa nascente . Ci sembra pure degno
di speciale encomio, perché tratteggiato soavissi-
maménte, l'episodio della morte avventurata di
Maria . E finalmente - ciò che proprio coronat
opus - non sarà mai abbastanza lodato l'eccellente
uso nel decorso dell'opera fatto ad ogni buona oc-
casione dal ch . Autore de' tesori accumulati di
verità e documenti evangelici, valendosene cioè a
ribattere i principali errori moderni intorno alla
Religione, sorti specialmente dal razionalismo te-
desco, ricalco dello gnosticismo dei primi secoli .
I gentili lettori del Roma-Antologia facciano
pure acquisto di questo elegantissimo libro del Rev .
LEMOYNE, che merita davvero particolare conside-
razione in mezzo alla colluvie di libri poco o nulla
attendibili che ci piovono d'ogni parte . tanto più
che il ritratto della vendita é in beneficio della
nuova chiesa ed ospizio di S . Giovanni Apostolo,
eretti per cura dell'infaticabile D . Giovanni Bosco
in Torino . Vi troveranno non pure la verifica di
quanto ne abbiamo scritto, ma di più assai che ci
rimaneva a dire, ma non avremo potuto facilmente
esprimere .
Intanto si degni il ch . Autore di accogliere be-
nignamente le nostre più sincere congratulazioni,
nell'atto che ci auguriamo di avere a gustare ben
presto novelle produzioni del suo ingegno, a decoro
e conforto della nostra Madre comune, la cattolica
Chiesa . »
(Roma-Antologia, anno III, N . 45, 12 nov .
1882) .
Sono due eleganti volumi elegantemente legati
in tela, impressione a oro L . 6 .
E una Strenna tra le più graziose .
LIBRERIA S . GIOVANNI .
L'Apostolo S.Giovantermlsuovange
colle seguenti memorabili parole : Sono molte altre
cose fatte da Gesù, le lugli se si scrivessero a
una a una, credo che nemmeno tutta la terra
capir potrebbe i libri che sarebbero da scriverne .
Queste iperboliche parole, che rivelano l'immensa
venerazione e lo smisurato affetto che il prediletto
Discepolo nutriva per il suo Maestro, debbono ri-
destare in tutti quanti i discepoli di Cristo, in
tutti i tempi, un santo zelo di far conoscere il
proprio Maestro, un Maestro la cui dottrina ed i
cui atti registrar non potrebbe la terra intiera,
quand'anche fosse coperta di libri .
Per la qual cosa, noi volendo, far conoscere l'a-
dorabilissimo nostro Maestro a quanti più ci sarà
possibile, abbiamo stabilito di aprire una Libreria
nteolr.onosEtmroanOsup.izodS eleG,iaonvgaolnonVii,a
nel
Maria
Corso Vit-
Cristina .
Questa Libreria, che piglierà nome da S . Gio-
vanni, mirerà a diffondere in modo speciale libri,
i quali, o direttamente o indirettamente facciano
conoscere Colui che di se dice : Ego sum Via et
Veritas et Vita .
Essa però funzionerà solamente per la città di
Torino, e ciò per ragioni amministrative . I nostri
benemeriti Cooperatori e le nostre benemerite Coo-
peratrici Torinesi, nonchè quelli che si portassero
in Torino possono rivolgersi colà per acquisto di
libri dalle nostre Tipografie pubblicati e special-
mente per quelli qui annunziati .
Voglia il Santo Apostolo dal cielo benedire questa
nuova Libreria al suo santo nome dedicata e far
sì che per essa molti possano conoscere ed amare
la verità .
AVVISO B. IBLIOGRAFICO
Il premio o dono offerto
della Bibbliotechina dell'ope-
raio a chi farà acquisto dei
libri qui sopra annunziati,
cessa col giorno 29 Gennaio .
Coloro che vogliono appro-
fittare di tale premio lo spe-
cifichino , affinché non acca-
dano dimenticanze .