BS 1930s|1933|Bollettino Salesiano Dicembre 1933

Anno LVII - N. 12   1° DICEMBRE 1933 (XII)

BOLLETTINO SALESIANO

PERIODICO MENSILE PER I COOPERATORI DELLE OPERE E MISSIONI DI DON BOSCO

Sommario: Approvazione dei miracoli per la Canonizzazione di Don Bosco. - Mezzo secolo di vita Salesiana in Brasile. - Crociata Missionaria. - In famiglia - A zigzag dall'Alpi al Mare - Da un Continente all'altro. - Culto e Grazie di Maria Ausiliatrice. - Dalle nostre Missioni: Giappone, Dalle vacanze alla ripresa dell'anno scolastico - India-Assam, Progressi nella Missione di Tezpur. - Per intercessione del Beato D. Bosco.- Lettera di D. Giulivo ai Giovani. - Necrologio. - Indice.

La Canonizzazione del Beato Don Bosco

Approvazione dei miracoli.

Martedì, 14 novembre u. S., nel Palazzo Apostolico Vaticano, all'augusta presenza del Santo Padre Pio XI, ha avuto luogo la Congregazione Generale della Sacra Congregazione dei Riti, nella quale gli Em.mi e Rev.mi Signori Cardinali, i Rev.mi Consultori teologi ed i Prelati ufficiali hanno dato il loro voto sui due miracoli proposti per la Canonizzazione del nostro Beato Padre Don Bosco.

La domenica seguente, XXIV dopo Pentecoste, 19 novembre, il Vicario di Cristo, colla consueta solennità, ha autorizzato la lettura del Decreto di approvazione, pronunciando uno splendido discorso in cui vibrava tutta la Sua venerazione e la dolce speranza di poterlo presto elevare ai massimi onori dell'Altare.

Mirabili sempre le vie di Dio! Cinquant'anni or sono, semplice sacerdote, Don Achille Ratti avvicinava per la prima volta il Santo di domani, e se lo godeva « in una visione non breve, in una conversazione non momentanea » : sotto il Suo sguardo erano i primi miracoli delle opere del Beato; alle Sue orecchie la fama di una santità ch'Egli, Vicario di Cristo, avrebbe poi potuto esaminare, apprezzare e proclamare! Ancora qualche passo ed Egli avrà la gioia di poterlo canonizzare!... Riservandoci di dare nel prossimo numero il testo del Decreto e del discorso di Sua Santità, invitiamo Cooperatori e Cooperatrici a ringraziare il Signore della gloria già concessa al nostro Beato Padre, ed a pregare perchè il Papa della sua Beatificazione sia anche il Papa della sua Canonizzazione.

Il nuovo anno 1934 ci rechi il sole del fausto giorno!...

È questo il voto speciale che, a nome dei Salesiani, delle Figlie di Maria Ausiliatrice e della Gioventù alle loro cure affidata, formula il IV Successore del Beato Don Bosco, presentando ai Cooperatori e alle Cooperatrici i più fervidi auguri di Buon Natale e Capodanno.

Mezzo secolo di vita Salesiana in Brasile.

Nel 1877 quel santo Arcivescovo di Rio de Janeiro che fu Mons. Lacerda, venuto in Italia per recarsi a Roma a compiere la visita ad limina, sostò a Torino per chiedere a D. Bosco un gruppo di Salesiani, cui voleva affidare importanti opere nella sua diocesi. La quale contava allora oltre due milioni di cristiani, ed aveva estremo bisogno di clero. Dalla presa di possesso, compiuta da Monsignore nel 1869, erano morti 130 preti, ed in 9 anni non aveva potuto ordinarne neppure una diecina di nuovi. Il seminario era quasi deserto. E facile immaginare la miseria spirituale di quelle regioni. Don Bosco ne fu tanto commosso che promise i suoi figli. Ma difficoltà sempre nuove l'obbligarono a ritardare di anni l'adempimento della sua promessa. Nel 1881 i Salesiani non erano ancora arrivati. Le fondazioni di Francia, Spagna, Argentina e Uruguay avevano esaurito tutto il personale disponibile. Il seminario di Rio contava appena 9 chierici. Mons. Lacerda, al colmo dell'angoscia, indirizzò a Don Bosco una supplica così calda e così pressante che il Beato se ne preoccupò immediatamente colle più ferme intenzioni. Ma, nonostante la sua buona volontà, anche questa promessa non si potè realizzare che due anni dopo. Soltanto il 14 luglio 1883, sette Salesiani, provenienti da Montevideo, condotti da D. Lasagna, poterono sbarcare a Rio. Furono accolti a braccia aperte.

L'Arcivescovo piangeva. L'autorità diocesana mise subito a loro disposizione un modesto locale nella cittadina di Niterói, (2) sulla bellissima baia di Rio de Janeiro, proprio di fronte alla grande capitale. Mons. Lacerda fece anche di più: scrisse una pastorale, riprodotta da tutti i giornali cattolici, per raccomandare alla carità dei suoi diocesani l'opera nascente. La Corte imperiale, l'Imperatore Don Pedro e il Conte e la Contessa d'Eu, sua figlia e suo genero, l'avevano già presa, con larga munificenza, in alta considerazione.

Non mancarono tuttavia clamori e proteste da parte avversaria: tutti gli esaltati di Rio - positivisti, razionalisti, radicali - fecero una campagna a fondo contro quest'iniziativa di cristiana educazione in favore della gioventù del popolo. Ma questo segno di contraddizione valse a provare anche più efficacemente il bisogno dei religiosi e l'urgenza del provvedimento. I Salesiani si misero all'opera coraggiosamente e, in pochi anni, il primo collegio di Niteroi fece progressi sorprendenti.

Da Niterói, accogliendo gli insistenti inviti di altri Ecc.mi Vescovi del Brasile, si sparsero poscia a S. Paolo, Baia, Lorena ed in vari altri luoghi. In cinquant'anni la Società Salesiana conta sul territorio della Repubblica - sostituitasi all'Impero colla Rivoluzione del 1889 - ben 53 collegi o residenze, di cui diamo l'elenco:

Manaos, Baía, Belem, Baturité, Aracajú, Recife, Jaboatào, Colonia, S. Salvador, Virginia, Niterói, Riachuelo, S. Paolo (tre case), Campinas (2 case), Guaratinguetà, Lavrinhas, Lorena (2 case), S. José dos Campos, Ypiranga, Ascurra, Luiz Alves, Nova Breslau, Rio de Janeiro, Rio dos Cedros, Rio Oeste, Rio do Sul, Cachoeira do Campo, Ponte Nova, Araxà, Bagé, Rio Grande, Sào Feliciano, Cuyabà, Corumbà, Campo Grande, Coxipó da Ponte, Bomfim, Barreiro, Registro do Araguaya, Sangradouro, Santa Rita do Araguaya, Barcellos, Jauareté, S. Gabriel, Taracuà, Porto Velho, Humaytà, Ponta Poran, Tres Lagòas.

Queste case salesiane sono sparse sui terri tori di 15 dei 21 Stati che formano la Repubblica Federale.

Le Figlie di Maria Ausiliatrice, che hanno seguito i Salesiani alla distanza di otto anni, fondarono pure una cinquantina di Opere assai fiorenti, distribuite su dieci Stati brasiliani.

Tre grandi Missioni si apersero fra le tribù indiane rifugiate nel cuore delle foreste, o sulle rive dei grandi fiumi brasiliani. L'una, quella del Matto-Grosso, è dovuta all'iniziativa del compianto Mons. Lasagna, che ne affidò le sorti a D. Antonio Malan, morto poi Vescovo a Petrolina (Stato di Pernambuco). La figura più eroica è quella dell'indimenticabile Don Balzola. Le altre due, - del Rio Negro e del Rio Madeira, due giganteschi affluenti dell'Amazzoni, -- furono da Roma affidate ai Salesiani, rispettivamente nel 1914 e 1927. Grazie a questo triplice sforzo, migliaia di infelici indi, che non conoscevano ancora il Vangelo, furono non solo evangelizzati, ma condotti ad un grado di civiltà che ha poco da invidiare al nostro.

La Santa Sede riconobbe ufficialmente lo zelo dei figli di Don Bosco scegliendone parecchi come Pastori di diocesi, prelature e prefetture apostoliche. Attualmente la Società Salesiana conta in. sede quattro Arcivescovi: Mons. De Aquino Corrèa, arcivescovo di Cuyabà, Mons. Helvecio Gomes de Oliveira, arcivescovo di Mariana, Mons. Antonio Lustosa, arcivescovo di Belém, Mons. Emmanuel Gomes de Oliveira, arcivescovo di Goyaz; due Vescovi: Mons. Mourào, vescovo di Campos, Mons Priante, vescovo di Corumbà; due Amministratori Apostolici: Mons. Massa, per le Prelature Apostoliche del Rio Negro e di Porto Velho, e Mons. Couturon, per la Prelatura di Registro di Araguaya.

Celebre fra tutti gli Ecc.mi Vescovi viventi è Mons. Francesco de Aquino Corréa, arcivescovo di Cuyabà. Egli è membro dell'Accademia Brasiliana (ramo Lettere) e per quattro anni, eletto dalla stima dei suoi conterranei, fu pure Presidente dello Stato di Matto-Grosso. Altri tre prelati sono già volati a godere in Paradiso il frutto delle loro fatiche apostoliche: Mons. Luigi Lasagna, vescovo tit. di Tripoli e primo superiore delle Missioni Salesiane in Brasile, anima ardente e genio organizzatore, che perì col segretario, Don Bernardino Villaamil, e 5 Figlie di Maria Ausiliatrice, il 5 novembre 1895, in uno scontro ferroviario; Mons. Antonio Malan, vescovo di Petrolina, l'apostolo del Matto-Grosso e il creatore della diocesi di Petrolina, dove, in meno di sei anni, costrusse la cattedrale, vero monumento d'arte, il palazzo episcopale, il seminario e la scuola normale; e Mons. Lorenzo Giordano, primo Prefetto Ap. del Rio Negro, morto vittima dell'eroico suo zelo, nella più squallida miseria e nel più tragico isolamento.

Tra i Collegi emergono:

L'Istituto Sacro Cuore di Gesù di S. Paolo, (1). fondato nel 1886, e frequentato attualmente da oltre 2ooo alunni interni, semi-convittori, esterni e oratoriani. Comprende scuole elementari, ginnasiali e commerciali parificate dal Governo Federale, scuole diurne e serali; scuole professionali con tipografia, stamperia, legatoria e sartoria. È forse il maggior collegio dell'America Latina.

Il Collegio Santa Rosa in Niteroi (Stato di Rio) (6): è il primo in ordine di fondazione, 1883. Comprende il corso elementare, le scuole ginnasiali, parificate dal Governo Federale, le scuole professionali e l'oratorio festivo. Le scuole professionali hanno anche i laboratori di falegnameria, di calzoleria e di meccanica.

Il Ginnasio S. Gioachino in Lorena (Stato di S. Paolo) (11). Scuole elementari e ginnasio pareggiato. Funziona fin dal 189o ed è uno dei più stimati nello Stato di S. Paolo.

L'Istituto S. Gonçalo in Cuiabá, (Stato di Matto Grosso). Risale al 1894; ha scuole elementari, professionali ed oratorio festivo.

Il Collegio Sacro Cuore in Recite, (Stato di Pernambuco) 1891 (10). È la prima e principale Casa dell'Ispettoria del Nord del Brasile. Comprende l'Oratorio festivo, scuole elementari e ginnasiali (queste ultime pareggiate), scuole diurne e serali e scuole professionali.

Le Scuole Don Bosco in Cachoeira do Campo, (Stato di Minas Gerais) 1896. Oltre le scuole elementari e ginnasiali, ha pure un corso di agronomia riconosciuto dal Governo dello Stato.

L'Istituto Maria Ausiliatrice in Campinas (7) (Stato di S. Paolo) 1897, con scuole elementari, ginnasiali, commerciali (pareggiate), corso di agronomia ed Oratorio festivo.

La Colonia Agricola S. Sebastiano in Jaboatào (Stato di Pernambuco) 19oo. Corso pratico di agricoltura e Oratorio festivo. Annessa la casa di formazione dell'Ispettoria del Nord del Brasile con aspiranti, novizi e studenti di filosofia.

L'Istituto del SS. Salvatore in S. Salvador da Baia, (1900) (4). Scuole elementari, ginnasiali e commerciali, professionali, ed Oratorio festivo.

L'Istituto Maria Ausiliatrice in Bagé, (Stato di Rio Grande do Sul) 1904. Scuole elementari, e ginnasio pareggiato, ed Oratorio festivo.

Il Collegio Maria Ausiliatrice in Aracajú, (Stato di Sergipe), 1910, con scuole elementari, commerciali, ginnasiali pareggiate, ed Oratorio festivo.

Il Collegio S. Manuel in Lavrinhas, (Stato di S. Paolo), 1914. Casa di formazione per l'Ispettoria del Sud del Brasile. Scuole elementari e ginnasiali, Studentato filosofico, Oratorio festivo.

L'Istituto D. Bosco in S. Paolo, Capitale, 1915. Scuole elementari, professionali ed Oratorio festivo.

Il Collegio D. Bosco in Manaos, (Stato delle Amazzoni), 1921, con scuole elementari, ginnasiali e commerciali pareggiate, scuole diurne e serali, Oratorio festivo.

Il Collegio Anchieta in Virginia, (Stato di Spirito Santo) 1923, (3) con scuole elementari e complementari. Annessa all'Istituto: la Parrocchia con 2o cappellanie e l'Oratorio festivo.

La Colonia S. José - Sangradouro, 19o6 (14), è una delle 4 fondazioni delle missioni del Matto Grosso. Missione fra i Boròros. Scuole elementari, Parrocchia, Cappellanie.

La Missione di S. Gabriel in S. Gabriel, 1914 (13-15). Una delle 4 missioni del Rio Negro. Internato ed esternato per indigeni e civilizzati; scuole elementari, corso pratico di agricoltura, Parrocchia.

Queste per limitarci alle principali. In tutto i Salesiani hanno attualmente 53 Istituti nella Repubblica Brasiliana; le Figlie di Maria Ausiliatrice 47. In 5o anni di lavoro!

Era quindi più che giusto che la data giubilare venisse celebrata con gran pompa e solennità nelle singole case e soprattutto nei centri principali. Dall'ampia cronaca che ne hanno dato i giornali noi stralciamo cenni sommari rapidissimi:

Il centro delle celebrazioni fu l'Istituto di Niterói, primo in ordine di fondazione. Vi intervenne lo stesso Em.mo Card. Sebastiano Leme, Arcivescovo di Rio de Janeiro, che il 15 agosto toccò il suolo di Niterói accolto trionfalmente da tutte le autorità civili, militari ed ecclesiastiche. Era accompagnato dal Vescovo di Niterói, Mons. José Pereira Alves e dall'Ispettore Salesiano. Tenne solenne Pontificale nel Santuario di Maria Ausiliatrice, ed impose il Pallio a S. Ecc. Rev.rna Mons. Emanuel Gomes de Oliveira, salesiano, primo Arcivescovo di Goiaz. Erano presenti: S. Ecc. il generale Espirito Santo Cardoso, ministro della guerra, con i suoi aiutanti di campo; le LL. EE.: Mons. Bellens, abate di S. Bento, Mons. Ricardo, vesc. di Nazaré, Mons. J. C. Aguirre, vesc. di Sorocaba, Mons. Vicente Priante, vece. di Corumbá, Mons. Helvecio, arciv. di Mariana, i membri del Capitolo Metropolitano, rappresentanti di Ordini e Congregazioni, ecc. Tutta la cerimonia fu diffusa per radio. A sera ebbe luogo la Commemorazione ufficiale del Cinquantenario, nel teatro municipale di Niterói.

L'indomani, solenne Pontificale da Requiem del Vescovo di Sorocaba, Mons. Aguirre, ex-allievo salesiano, in suffragio dei salesiani, cooperatori, alunni ed ex-alunni defunti. Predicò l'arciv. di Goiaz, Mons. Emanuel Gomes de Oliveira, salesiano. Alle 20 nel teatro municipale, gran sessione promossa dall'Accademia Fluminense di Belle Lettere.

Il giorno n 5. - Pontificale di Mons. Helvecio Gomes de Oliveira, arciv. di Mariana, salesiano, per l'ordinazione di novelli sacerdoti. Nel pomeriggio pellegrinaggio al Monumento Nazionale Mariano di Maria Ausiliatrice, presieduto dall'Ecc.mo Mons. Guglielmo Müller, vesc. della Barra do Pirai. Alle 20 spettacolo di gala nel teatro municipale di Niteròi in onore dei cooperatori ed amici delle nostre Opere.

Il giorno 16, anniversario della nascita di D. Bosco. --Prime messe dei novelli sacerdoti e Pontificale dell'Ecc.mo Arcivescovo di Goiaz. A sera, nell'Istituto Nazionale di Musica di Rio de Janeiro, prima sessione solenne del Congresso dell'Educazione Salesiana, sotto la presidenza di S. Ecc. il Ministro dell'Educazione e Salute Pubblica, Dott. Washington Pires. Il Prof. Dott. Fernando de Magalhàes, Rettor Magnifico dell'Università di Rio de Janeiro svolse il tema: « D. Bosco e l'educazione popolare », e il Dott. José Ferreira de Souza, ex-allievo salesiano di Recife: « D. Bosco e le Missioni ». Esecuzioni corali a 4 ed a 7 voci.

Il giorno seguente. - Comunione generale dei bambini e della gioventù cattolica maschile. Celebrò il Vescovo Diocesano, Mons. José Pereira Alves. Inaugurazione di una placca in bronzo, donata dal Ministro della Guerra, a ricordo degli atti di civismo compiuti dai Salesiani verso i feriti di guerra della rivoluzione dell'Armata nel 1893-1894. Erano presenti le LL. EE. il Nunzio Apostolico, gli Ambasciatori del Cile e dell'Uruguay, rappresentanti dell'Ambasciatore dell'Argentina e del Ministro della Guerra, ecc. ecc.

Nella serata gare ginnastiche in onore degli Ecc.mi Monsignori: Helvecio Gomes de Oliveira, arciv. di Mariana, Emanuel Gomes de Oliveira, arciv. di Goiaz, José Pereira Alves, vesc. di Niterói, José Maria Lara, vesc. di Santos, Vicente Priante, vesc. di Corumbà. A notte, nel teatro salesiano, 2a sessione del Congresso di Educazione Salesiana.

18 agosto. - Messa all'altare sotto cui riposano i resti mortali di Mons. Lasagna e delle altre vittime del disastro di Juiz de Fóra. Celebrò S. Ecc. Mons. Helvecio Gomes de Oliveira, arciv. di Mariana. Alle 20, nel teatro salesiano, solenne chiusura del Congresso di Educazione Salesiana. Alle varie dotte dissertazioni sul sistema educativo di D. Bosco, assistettero vari Prelati, e Mons. Helvecio Gomes de Oliveira rappresentava il Nunzio Apostolico. Si lessero innumerevoli adesioni, tra cui quella del nostro venerato Rettor Maggiore, D. Ricaldone.

Il 19 agosto. - Messa con comunione generale della gioventù cattolica femminile, celebrata da Mons. Enrico Mourào, vesc. di Campos, salesiano. Alle 16 sfilata di parecchie centinaia di alunni del Collegio S. Rosa e delle rappresentanze degli altri collegi salesiani del Brasile, per l'Avenida Rio Branco a Rio de Janeiro. Alle 17,30 nel maestoso tempio della Candelaria, Te Deum di ringraziamento, presieduto dall'Em.mo Cardinal Leme, dagli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi presenti alle feste salesiane. Assistettero alla cerimonia, i membri del Governo Federale e il Corpo Diplomatico. Pronunciò un eloquente discorso S. E. Mons. D'Aquino Corréa, salesiano, arcivescovo di Cuiabà, dell'Accademia Brasiliana di Lettere.

Il giorno 20. Chiusura delle feste giubilari, colla proclamazione di Maria Ausiliatrice a Patrona della Diocesi di Niterói. Alle 10 solenne Pontificale, celebrato da S. Ecc. Mons. Benedetto Aloisi Masella, Nunzio Apostolico, con assistenza degli Arcivescovi: Mores. Helvecio Gomes de Oliveira, di Mariana; Mons. Emanuel Gomes de Oliveira, di Goiaz; Mores. Francesco de Aquino Corréa, di Cuiabà; e dei Vescovi: Mons. José Pereira Alves, di Niterói; Mons. Henrique Mourào, di Campos; Mons. Vincente Priante, di Corumbà; Mons. Ricardo Vilela, di Nazaré; Mons. Carlos Aguirre, di Sorocaba e Mons. João Ferrào, di Campanha. Alle 15, alla presenza di oltre 30.000 persone S. Ecc. Rev.ma Mons. José Pereira Alves, vesc. di Niterói, fece la proclamazione ufficiale della Vergine Ausiliatrice a Patrona della Diocesi di Niterói. Nel pomeriggio si svolse imponente la processione di Maria Ausiliatrice.

La parte corale fu assolta brillantemente dalla Scuola Ceciliana dell'Istituto Teologico Pio XI di S. Paolo e dalla Schola Cantorum del Collegio di Niterói, con accompagnamento di un'orchestra di 40 professori sotto la direzione di D. Paolo Consolini e del maestro João Llorens. Tutto l'Episcopato Brasiliano aderì con lettere o telegrammi cordialissimi.

Crociata Missionaria

BORSE COMPLETE

Borsa BEATO GIOVANNI BOSCO fondata da una benemerita Cooperatrice salesiana.

Borsa MADONNA DEI BOSCHI fondata da una pia persona in memoria dei suoi cari defunti.

Borsa Missionaria PRO SACERDOTE INDIGENO SALESIANO a cura di Mons. Abate, arciprete di Este.

BORSE DA COMPLETARE

Borsa ALBERA DON PAOLO (3a) - Somma prec.: 2595 - Eugenia Fusina Ferrero, 100 - Tot.: L. 2695.

Borsa ALIQUO ING. DOMENICO - Somma prec.: 13.000 - Versamento di ottobre, 3000 - Tot.: L. 16.ooo.

Borsa ANIME DEL PURGATORIO (2a) - Semina prec.: 12.234,60 - Accamo Agnese, 5o - Dogliotti Vincenzina, 10 - Giuseppina e Teresa Martini, 20 - Prato Teresa, 50 - Pelacchi Caterina, 1oo - Scotto Stefano, 20 - Solavaggione Margherita, 25 - Tabarelli Giuseppina, io - Torterolo Giovanni, io - Tot.: L. 12.529,60.

Borsa ANTOLINI FRANCO e BRUNO. Prima offerta L. 10.000.

Borsa AVV. FAUSTO SANTO BELLUSCHI - BRESCIA - Somma prec.: 13.672,90 - Contessa Ada Soncini Cadolino e famiglia, 1oo - Tot.: L. 13.772,90.

Borsa BEATO DON BOSCO (17a) - Somma prec.: 2183,6o - Can. Diego La Rosa, 10 - Castellano Soccorsi Laura, 15 - Costella Margherita, 5o - Carolina Negri, io - Desideri Giuseppe, io - Dott. Francesco Reina, 20 - Emilia Gobbi, 5o - Famiglia Masera, 100 - Guglielmo Trifari, io - M. M., 5o - Papponi Cavour, 5o - Pazzini Carolina, 25 - Prof. Pardo Michele, 84 - Rusconi Carlo, 5o - Spina Margherita, 5o - Tot.: L. 2767,60.

Borsa BENSI DON GIOVANNI - Somma prec.: 320 - Direttrice Pensionato, 1oo - N. N., 20 - Anime riconoscenti, ioo - Coniugi Righetti, 100 - Tot.: L. 640.

Borsa BELTRAMI DI BORGOMANERO - Somma prec.: 10.034 - Sig. Marinoni, 50 - N. N., 20 - Da Salvadanai, 53   Tot.: L. 10.157.

Borsa BERRUTI DON PIETRO - Somma prec.: 200 - Cav. Prof. Gino Bernocco, io - Tot.: L. 210.

Borsa COLLESALVETTI - Somma prec.: 5185 - Offerte varie, 2759 - Tot.: L. 7944.

Borsa DIVINA PROVVIDENZA - Somma prec.: 3823,50 - Vigani Giuseppe, 25 - Tot.: L. 3848,50.

Borsa DON BOSCO EDUCATORE (38) - Somma prec.: 1199,85 - Delia Ogina, 5o - Morandi Caterina, 5 - Morandi Adele, 5 - Perico Erminia, 25 = Rag. Guido Betta, io - P. Barzesto, 8 - Re Ronchese, 7 - Rizzi Lucia, 6 - Tot.: L. 1315,85.

Borsa DON BOSCO PROTETTORE DEI GIOVANI - Somma prec. 21o6 - Costantini Cecilia, 100 - Teresa Bianconi Sacchi, io - Tot.: L. 2216.

Borsa DON BOSCO SALVATE I NOSTRI FIGLI - Somma prec.: 7065,50 - Robrolio Pietro, 25 - Tot.: L. 7090, 50.

Borsa EMIGRATI ITALIANI - Somma prec.: 575 - Bertola Giulio, 7,50 - Barbieri Luigi, 3,75 - Caterina Tosco in Bertola, 7,50 - Mai Pietro, 3,75 - Mai G. B., 3,75 - Morelli Giov., 3,75 - Previdente Antonio, 3,75 - Perissinotto Gino, 15 - Tot.: L. 623,75.

Borsa ETERNO PADRE - Somma prec.: 1582 - Solavaggione Margherita, 10 - Tot.: L. 1592.

Borsa FRASSATI PIER GIORGIO - Somma prec.: 3945 - Luigi Gianolio, 15 - Tot.: L. 3960.

Borsa GESÙ - MARIA AUSILIATRICE - DON BOSCO (2a) - Semina prec.: 10.723 - Antonia Guzzo, 120 - Bacigalupo Lina, 30 - Gallotti Gaetano, 15 - Ginelli Cecilia, 10 - Madurera Celestina, 2 - Sorelle Della Vedova, io - S. Eisenegger, 20 - Tot.: L. 10.930.

Borsa GIRAUDI DON FEDELE (2a) - Somma prec.: 2465,25 - Angiolina Bruno, 10o - E. Crespi, 500 - Giuseppina Sebastiani, 5o - I. Teco, 300 - Villata Vittorio, 25 - Tot.: L. 3440,25.

Borsa GIUBILEO E RICONCILIAZIONE - Somma prec.: 3220 - Dott. Francesco Casalbore, 11o - Tot.: L. 3330.

Borsa LAIOLO DON AGOSTINO - Somma prec.: 830 - Una pia persona, 25 - Tot.: L. 855.

Borsa MADONNA DELLE GRAZIE DI AGLIÈ - N. N., 75 - M. L., 10 - N. N., io - Tot.: L. 95.

Borsa MAGGIORE CAV. GIUSEPPE BISTAGNINO, a cura del Dott. Giuseppe Bensi - Prima offerta, 1000..

Borsa MARIA AUSILIATRICE (258) - Somma prec. 2027,30 - Cavalieri Antonietta, 20 - Famiglia Masera, 100 - Guglielmo Trifari, io - Riccobono Caterina, io Saim Pietro, io - P. G. Z., io - Tot.: L. 2187,30.

Borsa MARIA AUSILIATRICE E BEATO DON BOSCO - Cuneo - Somma prec.: 1770 - Perado Domitilla, io - Tot.: L. 1780.

Borsa MARTIRI GIAPPONESI - Somma prec.: 10.617,60 - Prandi Don Carlo, 5o - Tot.: L. 10667,60.

Borsa MINELLI AVV. PIO - Somma prec. 1ooo - Offerte varie, 2000 - Tot.: L. 3000.

Borsa NOGARA MONS. GIUSEPPE, Arcivescovo di Udine - Somma prec.: 9746,65 - Assuero Cipponi, io - Di Gaspero Dott. Francesco in morte di Gualtiero Volpini, 5 - N. N., io - N. N., 3o - Iolanda Volpetti Roiatti, 5 - Per il Giubileo della Redenzione una persona che ha voluto serbare l'incognito, 15o - Tot.: L. 9956,65

Borsa PARROCCHIALE MARIA AUSILIATRICE (2a) - Somma prec.: 10,872,15 - Dalle cass. del Santuario, 1084,70   - Tot.: L. 11.956,85.

Borsa PATROCINIO DI S. GIUSEPPE (2a) - Somma prec.: 2792 - Prof. Teodoro Ciresola, 5o -- Vittoria Tozzoni, 25 - Tot.: L. 2867.

Borsa PEDUSSIA DON LUIGI - Somma prec.: 2461,55 - Offerta, 1ooo - Tot.: L. 3461,55.

Borsa PIO X - Somma prec.: 17.070 - Buffa Giulio, 5o -- Tot.: L. 17.120.

Borsa PIO XI (2a) - Somma prec. 164 - Bezzi Cecilia, 25 - Tot.: L. 189.

Borsa PISCETTA DON LUIGI, a cura del Sac. Dott. G. B. Calvi - Somma prec.: 16.260,85 - N. N., 5o - Don Giuseppe Ghibaudo, So -- Don Martinotti, 1o- Cav. Don Giacomo Cattaneo, io - Stefano Sanguineti e Signora (Varazze), 200 - N. N., 5 - Prof. Bartolomeo Calvi, 1o0 - Cav. Don Lisiade Bernini, 50 - Prof. Don Pietro Laiolo, 50 - Lucia Quirico e varie altre persone, 67 - Calvi Giacomino, 4 - Calvi Pierino, 4 - - M. Costa, 5 - E. Marchini, 5 - L. Bucher, 0,50 - Sorelli Mini, 1 - C. Grigolati, 0,50 - - C. Ferraris, 3 - 1. Defilippi, 0,50 - M. Cappelletto, 2 - M. Amadori, i - M. Risso, 1,50 -A. Novo, o,5o - E. Lapanne, 5 - Chiara Francesco, 1o - Tot.: L. 16.896,35.

Borsa PRINCIPI DI PIEMONTE - Somma prec.: 1489 - Carrera Stefano, 5 - Tot.: L. 1494.

Borsa REGINA DI MONDOVI' - Somma prec.: 2864,70 - Pignone Agnese, 25 - Tot.: L 2889,70.

Borsa RICALDONE DON PIETRO (3a) - Somma prec.: 2127,50 - Liruti Enrichetta, 300 - Tot.: L. 2427, 50.

Borsa RICCARDI DON ROBERTO - Somma prec. 16.363,30 - Famiglia Bianco, io - Fogliano Maria, 100 - Grosso Ottavia, 1oo0 - N. N., 150 - Tot.: L. 17.623,30.

Borsa SACRA FAMIGLIA - Somma prec.: 1921 - Arame Teresa, 5o - Gallotti Gaetano, 15 - Tot.: L. 1986.

Borsa SAGLIETTI ANGELO, GIOVANNI, GIUSEPPE, nel 250 di nozze dei genitori. Prima offerta L. 2000.

Borsa S. CUORE DI GESÙ CONFIDO IN VOI (2a) - Somma prec.: 13.544.59 - Arame Teresa, 5o - Assunta Marseglia, 10 - Castellano Soccorsi Laura, 15 - Clara e Carlo Capello, 15 - Cav. B. H. Chiapussi, 5 - Poli Celestina, 5 -Tot.: L. 13.644,59.

Borsa S. CUORE DI GESÙ SALVATECI (2a) - Somma prec.: 8944,60 - Famiglia Masera, 100 Tot.: L. 9044,60

Borsa SAVIO DOMENICO (5a) - Somma prec.: 5175,70 - Ferrari Don Giovanni, 12 - Gai Giacomino, 5 - Tot.: L. 5192,70.

Borsa 5. ANTONIO DA PADOVA - Somma prec.: 3233 - Sorelle Della Vedova, 5 - Giulia Zorzi, 3 - Tal.: L. 3243.

Borsa S. FILOMENA -.. Somma prec.: 15.820 -Filomena Dobrowollny, 400 - Tot,: L. 16.220.

Borsa S. GIUDA TADDEO - Somma prec.: 1715 - Sorelle Della Vedova, 5 - Tot.: L. 1720.

Borsa S. GIUSEPPE (3a) - Somma prec.: 5427 - Giuseppe Fusarini, 50 - Tot.: L. 5477.

Borsa S. LINO, a cura della Diocesi di Volterra, in onore di S. E Mons. Munerati - Somma prec.: 11.289,55 --- Offerta, 875 - Tot.: L. 12.164,55.

Borsa S. MARCO, a cura della Casa Salesiana di Venezia (Istituto Coletti) - Somma prec.: 66oo - Nuove offerte, 1300 - Tot.: L. 7900.

Borsa S. BENEDETTO - Somma prec.: 252 -Sac. Ettore Bigi, io - Tot.: L. 262.

Borsa S. MICHELE ARCANGELO E MADONNA DEI LAGHI - Somma prec.: 2065 - Rolando Antonietta, 5o - Nuove offerte, 200 - Tot.: L. 2315.

Borsa SS. PIAGHE DI GESÙ - Somma prec.: 100 - N. N., Cuneo, 1ooo - Ofelia De Lilla, 1oo - Berrino Melchiorre, 5 - Tot.: L. 1205.

Borsa S. RITA DA CASCIA - Somma prec.: 2440 - Gilda Orsingher, 5 - Tot.: 2445.

Borsa S. TERESA DEL BAMBINO GESÙ (10a) - Somma prec.: 17.047,20 - Bruno Giuseppina, 20 - Demaldè Luigi, zoo - Famiglia Masera, 100 -- Gallotti Gaetano, 15 - Guglielmo Trifari, io - Medda Maria, 10 - Tot. L. 17402,20.

Borsa Mons. VERSIGLIA E D. CARAVARIO-Somma prec.: 8416 - Bogetti Giuseppina, 5o - Tot.: L. 8466.

TESORO SPIRITUALE

I Cooperatori, tanto sacerdoti che laici, per godere delle Indulgenze e privilegi della Pia Unione d vene recitare ogni giorno un Pater, Ave, Gloria secondo l'intenzione del Sommo Pontefice, coll'aggiunta dell'invocazione: Sancte Francisce Salesi, ora pro nobis. (Decr. 2-X-1904).

Beninteso che per le indulgenze plenarie bisogna poi compiere le solite pratiche prescritte dalla Chiesa.

PEL MESE DI DICEMBRE a) Indulgenza Plenaria:

8 Immacolata Concezione.

25 Natale di N. S. Gesù Cristo.

b) Stazionale:

1) Indulgenza parziale di 10 anni e 10 quarantene: 3 - 10 - 24 (1, II, IV Domenica di Avvento). 2) Indulgenza parziale di 15 anni e 15 quarantene:

17 (III Dom. di Avvento).

23 (Vigilia del S. Natale).

20 - 22 - 23 (Quattro tempora).

3) Indulgenza di 30 anni e 30 quarantene: 26   27   28.

IN FAMIGLIA

Messe d'oro...

Due Eminentissimi Principi di Santa Chiesa, hanno celebrato in questi mesi il loro Giubileo d'Oro Sacerdotale: Sua Eminenza Rev.ma il sia. Card. MICHELE LEGA, vescovo suburbicario di Frascati e Prefetto della S. C. dei Sacramenti, e Sua Eminenza Rev.ma il sig. Card. CARLO DALMAZIO MINORETTI, arcivescovo di Genova.

Con particolare devozione, riconoscenza ed affetto, tutta la Famiglia Salesiana, rappresentata con fiorenti istituti nelle due Diocesi, umilia agli Em.mi Porporati vivissime felicitazioni e fervidi auguri coll'omaggio cristiano di speciali preghiere, auspicando alla Chiesa per molti anni ancora lo splendore di due gemme così fulgide del Sacro Collegio.

Gli stessi auguri per la stessa fausta circostanza presenta a S. E. Rev.ma Mons. Ettore Lodi, vescovo ausiliare dell'Em.mo Arcivescovo di Bologna, e nostro affezionatissimo Cooperatore da tanti anni.

Cooperatori Salesiani di Olanda ufficialmente prostrati nel nome del Beato D. Bosco ai piedi del S. Padre.

Caro l'omaggio offerto dai nostri Cooperatori di Olanda al Papa glorificatore di Don Bosco, col devoto pellegrinaggio organizzato in nome del Beato lo scorso ottobre al cuore del mondo cattolico, e chiuso all'umile casetta natia di Don Bosco ai Bechis di Castelnuovo.

Dopo un ottimo viaggio, coli breve sosta a Lucerna, Milano, Venezia e Padova, i 126 pellegrini arrivarono a Roma il giorno 28 settembre. L'indomani fecero una divota visita alle catacombe di S. Callisto dove furono ricevuti dai nostri confratelli e ascoltarono la S. Messa in una delle cappelle dei Ss. Martiri. La domenica fu il giorno della comunione generale nella Basilica salesiana del Sacro Cuore. Nel pomeriggio visita al fiorente Oratorio salesiano del Testaccio, accolti da una folla di giovani plaudenti e salutati da un salesiano olandese che spiegò in brevi parole l'origine, il carattere e lo scopo dell'Oratorio di Don Bosco. Poscia all'Istituto professionale Pio XI che procurò nuove emozioni destando ammirazione e vivissimo plauso.

L'UDIENZA PONTIFICIA. Ma la gioia più grande fu quella dell'Udienza del Santo Padre. Nella sala del Concistoro, il Vicario di Cristo ammise tutti al baciamano e poi, assisosi in trono, rivolse loro paterne parole di saluto e di ringraziamento « per la gioia tutta particolare che gli procurava la visita di quei cari figli della piccola Olanda, piccola ma pure grande per il suo zelo nel campo dell'Apostolato Missionario e dell'Azione Cattolica. Ancor più gradita quella visita poichè i cari figli venivano alla sua presenza nel nome del Beato Don Bosco; nome noto e caro a tutti i cattolici quanto è diffusa la sua opera benefica, nome segnatamente caro al cuore del Santo Padre, perchè la Divina Provvidenza aveva posto il grande educatore di anime fra quegli uomini che egli aveva potato conoscere, ricevendone tratti di vera benevolenza; ed ancora perchè la Divina Provvidenza lo aveva scelto per innalzarlo ai primi onori degli altari, mentre, con l'aiuto di Dio, sperava di poter fare ancora di più.

» Per tutte queste ragioni il benvenuto era rivolto a quei figli con speciale effusione; così com'era speciale l'augurio di frutti abbondanti e durevoli da attingere dal santo Giubileo, frutti sviluppati e utilizzati nel modo migliore perchè quei buoni figli « Cooperatori dei Salesiani », erano animati dallo spirito apostolico della famiglia di Don Bosco ».

Tracciando poi in breve il programma del « Cooperatore Salesiano », che vuol dire collaboratore con Gesù Cristo all'opera della Redenzione (di cui appunto si celebra il 19.mo Centenario), opera di salvezza delle anime, proprio secondo il programma di Don Bosco il quale aveva per motto Da mihi animas, invitava i Cooperatori a raddoppiare il loro zelo per la salvezza delle anime, specialmente della gioventù, tanto minacciata ed insidiata ai nostri giorni e perciò tanto cara al Suo Cuore.

» ... le parole, notava Sua Santità, " da mihi animas, caetera tolle " con cui il Fondatore dei Salesiani designava il suo intento di portare le anime alla, vita della grazia, sono le stesse parole con cui il Salvatore riassumeva l'intera Sua opera di Redenzione per cui le anime dovevano ottenere ''la vita" con una abbondanza sempre maggiore. Questa mirabile e fedele corrispondenza del programma di Don Bosco a quello del Redentore doveva sollecitare quei figli a lavorare con zelo e con slancio, tutto particolare, per realizzare in se stessi e diffondere il grande programma, che è il fine principale di questo Anno Santo »...

Finito il discorso un nostro confratello lo tradusse in olandese ed infine il S. Padre benedisse i presenti, i loro cari, i Vescovi ed il Clero olandese, le Opere Salesiane e tutta l'Olanda.

A TORINO.

Nei giorni seguenti i Cooperatori, acquistarono il Santo Giubileo con le visite prescritte alle 4 Basiliche romane, e poi partirono alla volta di Torino. Ascoltarono la S. Messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice, fecero la S. Comunione e, dopo brevi parole di circostanza, furono invitati a colazione nell'Oratorio. Visitarono tutta la Casa, e le camere del Beato D. Bosco, e furono ricevuti con paterna bontà dal Successore di D. Bosco, il sig. D. Ricaldone, il quale distribuì a ciascuno un piccolo ricordo con una imaginetta del Beato.

Il pomeriggio fu dedicato alla visita della S. Sindone ed alla casetta natia di Don Bosco ai Bechis, dove una benedizione solenne chiuse le cerimonie del pellegrinaggio.

I nostri bravi Cooperatori tornarono in Olanda con una ottima impressione, e coll'augurio di vedere presto nella loro patria una bella fioritura di opere salesiane.

L'inaugurazione d'uno Studentato Teologico salesiano a Castelnuovo Don Bosco.

Lo sviluppo dell'Opera Salesiana ha imposto ai Superiori la fondazione di un nuovo Istituto Teologico, per accogliere gli studenti di Teologia che non trovano più posto allo Studentato Teologico Internazionale D. Bosco di Torino, zeppo ormai di oltre 15o studenti. A tal fine è stato destinato l'Istituto che sorge nella parte più alta della patria del Beato, Castelnuovo Don Bosco. Convenientemente trasformato ed adattato, esso ospita una cinquantina di chierici italiani per un'accurata formazione sacerdotale. Il 19 ottobre se n'è fatta la solenne inaugurazione, coll'inizio del nuovo anno scolastico. Vi intervenne il Rev.mo Rettor Maggiore D. Pietro Ricaldone, con l'Economo Generale D. Giraudi e l'Ispettore D. Ziggiotti.

Dopo la Messa solenne dello Spirito Santo, i professori fecero la professione di fede, quindi il Rettor Maggiore rivolse fervide parole di compiacenza e d'incoraggiamento, esortando tutti a prepararsi al vasto apostolato che nella Chiesa svolge l'Opera Salesiana con profondo spirito di devozione illimitata al Vicario di Cristo, al Romano Pontefice.

Nel pomeriggio la visita alla casa natìa del B. D. Bosco a Morialdo-Bechis compì la bella giornata.

Pellegrinaggi alla Basilica di Maria SS. Ausiliatrice.

Tutto l'anno, ma specialmente in occasione dell'ostensione della S. Sindone, la Basilica di Maria Ausiliatrice fu meta di numerosi e devoti pellegrinaggi dall'Italia e dall'Estero. Non ci è possibile darne l'elenco completo perchè molti non hanno neppur pensato a lasciare il nome nell'apposito registro della sacrestia e perchè, anche solo per quelli di cui abbiamo notizia, dovremmo disporre di troppo spazio. Ci limitiamo a dire che nelle tre settimane in cui fu esposta la S. Sindone, nel Santuario di Maria Ausiliatrice si sono celebrate oltre 2700 S. Messe e si sono distribuite oltre 35.000. S. Comunioni; una media di circa 130 Messe al giorno! Fra i pellegrini più illustri ricordiamo due Em.mi Principi di Santa Chiesa, l'Em.mo Card. Nasalli Rocca, Arcivescovo di Bologna e l'Em.mo Card. Manuel Carejeira, Patriarca di Lisbona. gli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi italiani presenti all'ostensione della S. Sindone, il Primate di Braga, l'Arcivescovo di Evora, il Vescovo di Algarve, il Vescovo Ausiliare di Lisbona; quelli di Madrid, Barcellona, Valencia, Malaga, Ciudad Real, Ciudad Rodrigo, Palencia, Jaca e l'Ausiliare di Toledo (Spagna), il Primate di Normandia, l'Arcivescovo Maronita Mons. Pharès, l'Arcivescovo d'Aix, il Vescovo di Marsiglia, (Francia) i Vescovi di Treviri, Hildesheim, Acquisgrana (Germania); Mons. Besson, vescovo di Friburgo, il Vescovo di San Gallo (Svizzera), Mons. Orzali, vescovo di Cuyo (Argentina), il Delegato Ap. di Bulgaria, Mons. Roncalli, con l'Arcivescovo Mons. Spolverini, ed il segretario della Nunziatura Ap. d'Italia, Mons. Testa; l'Arcivescovo di Edenburgh, il Vescovo di Tipasa, (Scozia), i Vescovi di Menevia, di Leeds, di Clifton, di Soust Wark, il Coad. di Shrewsbury (Inghilterra), quelli di Meash, Down e Connov (Irlanda) l'Arcivescovo Mons. Smets (Olandese), Mons. Cogoni, vescovo di Nuoro, Mons. Colli, vescovo di Parma, Mons. Travaini, vescovo di Possano, Mons. Martinelli, vesc. aus, del Card. Boggiani, Mons. Rossi, vescovo di Asti che fece la funzione di chiusura, con predica e benedizione pontificale in Basilica ecc. ecc.

Ricordiamo a tutti gli organizzatori di Pellegrinaggi che per la visita dell'Oratorio e per la celebrazione di funzioni nella Basilica di Maria Ausiliatrice, possono rivolgersi al Rettore del Santuario, Via Cottolengo 32; e che in sacrestia si tiene un apposito registro a disposizione dei Capi dei pellegrinaggi per l'annotazione.

A ZIG ZAG DALL' ALPI AL MARE

FRASCATI. - L'Istituto " Villa Sora" ai piedi del Santo Padre.

Il 27 ottobre, 370 alunni del nostro LiceoGinnasio Pareggiato « Villa Sora » di Frascati, hanno chiuso il triduo d'introduzione al nuovo anno scolastico, che si suole tenere in ogni casa salesiana secondo la tradizione formata dal nostro Beato Padre Don Bosco, con un devoto pellegrinaggio a Roma per l'acquisto del santo Giubileo. Guidati dal Direttore dell'Istituto prof. D. Muzio e dal Preside del Liceo-Ginnasio prof. D. Chiari, accompagnati dai professori e seguiti da urla cinquantina di alunni del nostro Oratorio « Pio X » di Capocroce, compirono le visite giubilari ed ebbero poi l'ambito premio dell'udienza pontificia coronata da un affettuoso discorso del Santo Padre al quale in antecedenza avevano umiliato il seguente indirizzo:

« Beatissimo Padre!

» Ancora una volta i Superiori e gli alunni di Villa Sora sentono la gioia inesprimibile di trovarsi alla Vostra augusta presenza. Hanno iniziato con un triduo di raccoglimento e di preghiera il nuovo anno scolastico, hanno fatto stanane le visite per l'acquisto del santo Giubileo e sono venuti "devotissimi e fedelissimi figli" nella casa del Padre, per chiedergli la paterna Apostolica Benedizione sui loro propositi di bene.

» "Figli devotissimi e fedelissimi": lasciate, o Padre Santo, che lo ripetiamo senza superbia, senza presunzione, ma con appassionato desiderio di essere tali; sempre, ovunque, a qualunque costo. Se tutte le Case di D. Bosco sono scuole di devozione incondizionata al Vicario di Gesù Cristo, questa di Villa Sora, che è tanto vicina a Voi, vuole essere fra tutte la prima.

Non solo presso il Santuario di Capocroce, nell'Oratorio da Voi generosamente restaurato, ma anche nel Convitto, fra gli allievi del Ginnasio e del Liceo, intenti a severi studi classici, abbiamo fiorentissime Associazioni Interne di Azione Cattolica, che, fiancheggiate dalle Compagnie Religiose istituite da D. Bosco, fanno opera intensa di apostolato fra i compagni.

» Non è spento nel nostro cuore il caro ricordo della Settimana Catechistica tenuta a Villa Sora nello scorso luglio. Abbiamo raccolto l'appello dei fratelli maggiori, che è il Vostro appello, o Padre Santo. Noi vogliamo in questo Anno Santo intensificare insieme con la pratica anche lo studio della nostra religione per essere gli apostoli del Catechismo, come il nostro padre D. Bosco, come il nostro fratello Domenico Savio.

» Benedite, o Padre Santo, questo nostro proposito; benedite questi figli del Beato D. Bosco, che sono e vogliono essere sempre i Vostri devotissimi e fedelissimi figli ».

In considerazione specialmente di così consolanti realtà e di così nobili propositi il Santo Padre prima di assidersi in trono volle ammettere tutti al bacio della mano. L'entusiasmo e la devozione dei giovani eruppe nel canto maestoso e solenne del e Christus Vincit » e nell'« Oremus pro Pontifice ». Fattosi poscia religioso-silenzio, il Santo Padre si compiacque di rivolgere agli intervenuti affettuosissime parole, esprimendo anzitutto il Suo paterno gradimento per le festose accoglienze di quei buoni giovani, per i loro canti, tanto più apprezzati per il loro contenuto, e per l'obolo che essi avevano umiliato al Padre di tutti i fedeli: ma soprattutto per la loro presenza. Poichè quello che più tornava gradito al Suo cuore paterno, che sempre si compiace di vedere nella casa del Padre comune dei buoni figli di qualsiasi paese, e di qualsiasi età, era la presenza di quella prima gioventù ancora vicina a quei primi anni, a quel primo fiore di vita che già era ed è tuttora la predilezione del cuore stesso del Salvatore che ai loro antecessori di diciannove secoli fa rivelava le Sue tenerezze paterne.

Graditissima la vostra visita... il nostro benvenuto ha necessariamente un'intonazione speciale: voi siete i prediletti della famiglia cattolica-sono Sue auguste parole - e voi poi avete un titolo specialissimo perchè venite a noi nel nome di Don Bosco che ci è tanto caro anche prima che tutto il mondo lo chiamasse Beato, perchè ci richiama non solo il grande Servo di Dio, che Noi abbiamo avuto la ventura, anzi la grazia, di innalzare ai primi onori degli altari, nel desiderio e nell'attesa di portarlo ad onori ancora più alti; ma dice una antica conoscenza e quasi, stavamo per dire, una paterna amicizia, quando ai primi anni del nostro sacerdozio, passammo qualche tempo con lui. È dirvi con quale compiacenza vi vediamo, vi salutiamo. Aggiungiamo un altro titolo per il quale ci siete cari: voi venite a noi per il Giubileo straordinario che abbiamo proclamato al mondo intero nella, memoria 19 volte centenaria della compiuta opera della. Redenzione nostra. Voi dovete poi fare una riflessione particolare per la condizione di allievi di D. Bosco. Infatti questo tesoro che ricevete ogni giorno viene direttamente dalla Croce, ed è il tesoro dell'educazione cristiana. Pecchi il frutto complessivo della Redenzione è la vita cristiana che il mondo aveva perduto e che è proprio invenzione di Gesù che la portò dal Cielo e porse in suo nome. Voi dovete pensare che di questa vita godete tutta la ricchezza fino al lusso e che ogni particella di questa vita che ogni giorno ricevete, è una goccia del Sangue stesso di Nostro Signore. E dire quindi con quanta diligenza voi dovete fare tesoro di tutto per prepararvi alla grande vita che vi aspetta e custodirlo contro tutti quelli che potrebbero derubarvelo. Perchè verrà il giorno in cui dovrete uscire nel mondo e allora noi vi diciamo quel che diceva un grande scrittore cristiano alla sua figliuola: e Bada, quando poi sarai nel mondo, guarda bene che è più forte dite e potrebbe farti molto male ». (Manzoni).

Dopo aver ancora raccomandato l'ubbidienza e la gratitudine verso i superiori, dai quali quei diletti giovani ricevono questa effusione e questa applicazione del Sangue del Redentore, il Sommo Pontefice benedisse di gran cuore tutti i presenti, i loro cari, i loro buoni desideri e i loro maestri che ad essi dedicano le migliori energie della loro vita e della loro anima. Benedisse inoltre la bella fioritura delle opere di Azione Cattolica che prosperano a Capocroce, nel loro Convitto, nel Liceo-Ginnasio e quelle congregazioni che il Beato D. Bosco già aveva prevedute, prestabilite per il maggior bene dei giovani, dei piccoli: per la loro vita ed attività cattolica.

Questo risveglio e questo sviluppo di azione era tornato di grande consolazione al cuore del Santo Padre perchè vedeva in essi potenti mezzi della pratica e dell'apostolato del bene e il segno primo e la misura più tangibile di quella vita cristiana realizzata in modo superlativamente ricco nella vita di Don Bosco e in quella dei suoi figli che quei giovani allievi possono vedere e ammirare tanto attivi ed operosi per la salute delle anime dei loro allievi.

MACERATA - Una nuova opera salesiana: Orfanotrofio maschile.

A Macerata fra tanti Istituti, scuole, asili, educandati, mancava un Orfanotrofio maschile che accogliesse giovani da avviare ad un'arte o mestiere. Se ne sentiva impellente il bisogno, ma le difficoltà da superare non erano poche.

A questa necessità venne incontro la locale Congregazione di Carità, che, impegnandosi nella costruzione di un grandioso edificio, capace di ricevere circa 100 giovani, riuscì ad attuare felicemente l'intento, con l'unanime plauso delle Autorità e della cittadinanza.

Sistemati i lavori e completato l'arredamento, la Direzione del nuovo Orfanotrofio con un primo gruppo di 23 orfanelli fu affidata ai Salesiani.

I quali furono ben lieti di vedere affiancata al loro già fiorente Collegio con Ginnasio parificato, un'altra Opera tanto cara al cuore di Don Bosco.

L'attuale fabbricato sorse là dove un tempo era il vecchio Orfanotrofio, dipendente sempre dalla medesima Congregazione di Carità.

Esso trae la sua origine da una concessione di Mons. Galeazzo ai PP. Somaschi, con atti del 22 febbraio 1575, della Chiesa di San Giovanni Battista e di una casa annessa, ampliata in appresso.

L'Istituto aveva, come lo conserva oggi, lo scopo di ricoverare fanciulli poveri, rimasti privi di ambedue i genitori ed anche di un solo, con preferenza tuttavia per i primi.

Coi locali ampi e ben arieggiati, risponde a tutte le esigenze moderne ed è arredato con molta proprietà.

Il suo regolare funzionamento è incominciato lo scorso settembre. Quanto prima saranno impiantati i laboratori per l'istruzione tecnico-professionale dei giovani ricoverati. L'amministrazione della Congregazione di Carità sta anzi lavorando per dotare l'Istituto di ampi padiglioni che consentano uno sviluppo adeguato ai progressi moderni delle importanti Scuole del Legno, del Ferro e del Libro.

AVIGLIANA - Santuario della Madonna dei Laghi.

Dal 1892 Avigliana ospita i Salesiani nel vetusto Convento dei Cappuccini col divoto Santuario della Madonna dei Laghi. Ma dal 1927 ha la fortuna di veder formare alla vita salesiana un'ottantina di giovanotti, « Figli di Maria », che seguono la vocazione allo stato sacerdotale. Ed il Santuario vive una vita religiosa più intensa che si diffonde fra gli abitanti ed i pellegrini. I quali l'amano con particolare affetto. Basti quanto segue a darcene una prova:

Nel giugno 1933 era stata lanciata l'idea di dotare il campanile del vetusto Santuario di una nuova campana da aggiungersi alla esistente: nel contempo si sarebbe provveduto pure ai restauri di assoluta necessità attorno al piccolo campanile, che da ogni parte minacciava. Mediante il concorso spontaneo e generoso di tutti i cittadini Aviglianesi, dei divoti anche di altre località, in meno di due mesi si ebbero i fondi occorrenti, e l'8 settembre, lesta della Natività di Maria Santissima, il Vescovo Salesiano Mons. Ernesto Coppo, delegato da S. Em. il Card. Fossati, compì il sacro rito della benedizione in mezzo a una moltitudine di divoti che per la circostanza gremiva il Santuario e ogni punto delle immediate adiacenze.

I primi rintocchi col bronzo appena consacrato furono dati dalla Madrina, la signora Giovanna Riva, consorte del Podestà locale, che fungeva da Padrino. La campana porta il nome di Giovanni.

A cerimonia finita il Vescovo ricevette l'omaggio della popolazione e quindi rivolse al foltissimo ed eletto uditorio un fervorino, illustrando il significato della funzione che si era compiuta, e, per benigna concessione del Santo Padre, impartì a tutti l'Apostolica Benedizione.

CESARÒ. - Il " Giubileo d'Oro " dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Fu celebrato solennemente fin dal 3 settembre, dopo un triduo di predicazione, con feste indimenticabili.

All'accademia della vigilia il Podestà, Dottor Luigi Zinno, sintetizzò in uno splendido elogio tutte le attività delle Suore di Don Bosco con lusinghiere parole di plauso.

Il Dottor Gliozzo espresse poscia il suo vivo compiacimento per il bene che in 5o anni esse hanno prodigato alla popolazione di Cesarò, specialmente all'elemento femminile che, nella quasi totalità, fu omai cresciuto alla loro scuola.

Festeggiatissima Suor Varvello che alle Scuole comunali del paese ha dedicato quasi mezzo secolo di saggia attività.

Fino a tarda sera le vie principali del paese echeggiarono delle festose note della Banda, degli scoppiettii luminosi dei fuochi d'artifizio e degli spari festosi che rappresentano per le popolazioni provinciali dell'Isola la manifestazione più sensibile della gioia, e della festa.

La domenica, alla Messa cantata nella Chiesa Madre, Don Lo Giudice illustrò dal pergamo la missione provvidenziale dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Il canto del Te Deum ed una imponente processione colla statua dell'Ausiliatrice, attorniata da tutte le Autorità, chiuse la memoranda giornata giubilare.

A Cherasco nella parrocchia di S. Martino, ove fiorisce da alcuni anni il culto di Maria Ausiliatrice, la domenica 1° ottobre, in una giornata giovanile che raccolse la Gioventù Cattolica di tutta la plaga, S. E. Rev.ma Mons. Grassi, vescovo di Alba, benedisse solennemente le nuove campane ed il salesiano Don Luigi Ricaldone chiuse il programma dei festeggiamenti con una interessante conferenza su Don Bosco e le Opere e Missioni salesiane.

A Genova Sampierdarena: il Comitato DamePatronesse delle Opere Salesiane ha fatto l'esposizione annuale degli arredi sacri, degli indumenti e degli oggetti preparati per le Missioni salesiane. L'elenco sommario, coll'eloquenza delle cifre, può dare un'idea del lavoro:

Pianete 18; continenze 3; conopeo 1; pisside 1; cartegloria 1; stole 14; copri ostens. 8; copri pisside 7; camici 21; cingoli 21; cotte 48; rocchetto 1; tovaglie 38; corporali 10; amitti 8; maglie 50; sciarpe 9; vestitini, mensolette, tovaglie, amitti, purificatoi, manutergi, cuscini, tappeti, berretti, quadri, statue, reliquiario, leggio, custodie, corone, medaglie, ecc.

Borgone. S. E. Mons. Ugliengo, Vescovo di Susa, alla presenza di tutte le Autorità e di immenso popolo, la domenica 8 ottobre, ha benedetto solennemente l'Oratorio parrocchiale di Borgone ed il salone « Don Bosco » che lo zelo del prevosto, teol. Anselmetti, nostro ex-allievo, è riuscito in pochi mesi a far sorgere su disegno del nostro architetto Giulio Valotti.

Il Beato Don Bosco può ben dirsi in casa sua perchè Borgone vive intensamente lo spirito salesiano, con palpiti di grande devozione a Maria Ausiliatrice ed al nostro Beato Padre.

DA UN CONTINENTE ALL'ALTRO

COLOMBIA - Bogotà. - Ampliamento delle Scuole Professionali.

In occasione della festa del Beato Don Bosco, il Collegio Leone XIII ha inaugurato solennemente gli ampliamenti delle sue scuole professionali che raccolgono la simpatia di tutta la capitale. Affatto nuovo, il laboratorio di meccanica, di 400 mq. di superficie, risplendeva di macchinario tutto moderno. La tipografia, ed i laboratori dei compositori e dei falegnami si erano arricchiti di parecchie nuove macchine che permetteranno un notevole progresso ai giovani allievi.

Benedisse i locali e le macchine l'Ecc.mo Mons. Paolo Giobbe, Nunzio Apostolico, alla presenza del Segretario del Ministro della Educazione, del Ministro del Cile e di altre eminenti personalità.

VENEZUELA - Caracas. - La spedizione missionaria nell'Alto Orinoco.

Il 24 settembre u. s. nel Santuario di Maria Ausiliatrice, in Caracas (Venezuela), si è compiuta la funzione di addio ai Missionari Salesiani che, col Prefetto Apostolico, Mons. De Ferrari, sono omai partiti per la nuova missione dell'Alto Orinoco. Compì la cerimonia lo stesso Ecc.mo Arcivescovo di Caracas, alla presenza di Mons. De Sanctis, Incaricato di Affari e Consigliere della Nunziatura, di altri Prelati, dei Superiori o rappresentanti dei vari Ordini e Congregazioni religiose esistenti nella capitale, delle Autorità, dei Direttori e rappresentanti dei Collegi salesiani della Repubblica, Cooperatori ed Ex-allievi, e di una folla di popolo che gremiva letteralmente la Chiesa. Dopo il canto del Magnificat S. E. Mons. Arcivescovo benedisse i Crocifissi e li impose ai Missionari. Poscia salì il pulpito il salesiano Don Rottmayer che, con calda parola, diede loro l'addio ed esaltò l'opera di evangelizzazione che si dispongono a compiere nel nome del Signore per la salvezza delle anime. Esposto il SS. Sacramento, la Schola cantorum intonò l' Ut omnes errantes a quattro voci, del M.° Cav. Dogliani, e S. E. impartì la benedizione Eucaristica. Infine, recitate le preghiere rituali pel buon viaggio dei Missionari, questi passarono a ricevere l'abbraccio dell'Arcivescovo, di Mons. De Sanctis, dei sacerdoti e religiosi presenti in presbitero, e poi, fuori della chiesa, il saluto degli amici e del popolo commosso. A quest'ora i Missionari hanno già raggiunto il campo di missione, ed attendiamo le prime notizie che ci affretteremo a comunicare.

CULTO E GRAZIE DI MARIA AUSILIATRICE

Luigia Peragallo (Valparaiso - Cile) scrive quanto segue:

Trovandosi seriamente ammalata una mia cugina, madre di due bambine, di due anni l'una e di un anno l'altra, dovemmo sottoporla ad una delicata operazione. Questa, però, fu compiuta soltanto superficialmente perchè il suo stato non permetteva di più. Dopo un mese il male progredì tanto che fu di bel nuovo trasportata all'ospedale, dove subì la terribile operazione, con timore di gravi complicazioni che potevano sorgere.

Nell'angoscia comune ci rivolgemmo a Maria Ausiliatrice, e con tutta fede io incominciai la novena in suo onore.

Già sono trascorsi dieci mesi ed il male non si è più fatto vivo; l'ammalata gode di buona salute.

Cerruti Chiarle Natalina (Cossano Belbo) porge vive grazie a Maria Ausiliatrice e al Beato Don Bosco che ridonarono la primiera salute alla signora Marasso Regina, madre di 2 bimbi.

N. N. avendo una figlia, di 16 anni, colpita da tubercolosi galoppante, ne affidò la guarigione all'Aiuto dei Cristiani e fu esaudita.

Grazia R. (Catania) con cuore commosso ringrazia Maria Ausiliatrice e il nostro Beato che le salvarono la vita in una grave malattia e affida a Loro la guarigione dell'unica figlia gravemente inferma.

A. M. F. (Casalgrasso) ringrazia Maria Ausiliatrice che la protesse maternamente in occasione di una grave caduta.

Boris Sac. Giuseppe (Sanfrè) ricorse fiducioso a Maria Ausiliatrice e al Beato Don Bosco che si degnarono proteggere e guarire la sorella Eugenia, maestra, che ha così potuto riprendere regolare servizio.

F. M. A. V. (Altavilla) con gioia immensa ringrazia Maria Ausiliatrice e il nostro Beato che lo salvò da un grave disastro finanziario.

N. N. (Sondrio) per intercessione di Maria Ausiliatrice e del Beato Don Bosco riconosce di avere ricevuto speciale assistenza in una grave crisi finanziaria. Come segno di riconoscenza invia generosa offerta per i Missionari salesiani.

S. G. (Verona) affidò a Maria Ausiliatrice e al nostro Beato la guarigione della figlia Maria colpita da una grave forma di intossicazione del sangue unita ad alterazione delle facoltà mentali. L'ammalata in breve tempo si trovò completamente guarita.

Mazzarello Giuseppe - ex-allievo - (Mornese) protesta la sua riconoscenza alla Madonna Ausiliatrice ed al Beato Don Bosco per la visibilissima assistenza prestatagli durante una lunga e penosa infermità della quale guarì miracolosamente due anni fa.

Di Franco Angelino ricorse fiducioso a Maria Ausiliatrice ed al suo fedel servo Don Bosco e al nono giorno di una fervorosa novena ottenne quanto sperava. Eterna e infinita sarà la sua riconoscenza.

Cortassa Don Pietro - Parroco - (Carmagnola) affidò a Maria Ausiliatrice e al nostro Beato il bambino Gaido Tommaso di Agostino colpito da febbri reumatiche e da endocardite e, dopo 50 giorni di preghiere e suppliche ferventi, il piccolo infermo si riebbe alquanto ed ora, da Colui che fu ed è l'Amico dei giovani, attende il dono della completa salute.

Visconti Margherita (Torino) ringrazia la Madonna Ausiliatrice e il Beato Don Bosco per l'ottenuta guarigione dopo una difficile operazione chirurgica.

Saracco Mario (Castelnuovo Calcea) colpito durante il servizio militare da pleurite diffusa, restia alle cure più assidue, implorò l'aiuto di Maria Ausiliatrice e del nostro Beato e fu prontamente esaudito.

Una Mamma avendo un figlio colpito improvvisamente da forti dolori, e credendosi urgente un atto operatorio, con grande fiducia invocò l'aiuto della Vergine Ausiliatrice e del Beato Don Bosco ponendo una reliquia sulla parte ammalata. Dopo mezz'ora l'infermo si trovò guarito. Riconoscente porge offerta per le Opere Salesiane e scongiura l'Amico dei giovani a concederle quell'altra grazia che il suo cuore di madre attende.

Spina Margherita (Robbio) rende vive grazie alla Vergine Ausiliatrice che le concesse la guarigione dopo molti anni di sofferenze.

L. R. nel gennaio scorso colpito da dolori insopportabili, invocò Maria Ausiliatrice e applicò una reliquia del Beato Don Bosco nella parte sofferente. I dolori cessarono come per incanto e la guarigione non si fece attendere molto. Riconoscente invia offerta per il riscatto di una cinesina.

F. M. (Crescentino) bisognosa di grazie speciali le implorò da Maria Ausiliatrice recitando la sua novena e fu prontamente esaudita. Riconoscente porge offerta per le Opere del Beato Don Bosco.

T. G. ringrazia Maria Ausiliatrice che si degnò concederle la guarigione del marito ed a lei la guarigione da dolori interni. Riconoscente fa offerta per le Missioni Salesiane invocando benedizioni sulla famiglia.

Manello Carla (Torino) è riconoscentissima alla Vergine Ausiliatrice e al Beato Don Bosco per averla assistita in dolorose circostanze della vita. Invocando la loro continua protezione e in attesa di altre grazie porge offerta per le Missioni.

N. N. stando per perdere l'onore si raccomandò alla Madonna del Beato Don Bosco e ne ottenne assistenza ed aiuto materno.

Gamarino Angelo (Murisengo) ricorse fiducioso a Maria Ausiliatrice e al Beato Don Bosco e ottenne felice esito di operazione di ulcera allo stomaco che lo tormentò per ben otto anni.

Barbero Ercole - Cooperatore salesiano - rende pubblica la sua imperitura riconoscenza alla Vergine Ausiliatrice ed al nostro Beato per l'ottenuta miracolosa guarigione della mamma.

Caretto Rosa e famiglia (Novaretto) ringrazia Maria Ausiliatrice e il suo fedel Servo Don Bosco per le grazie che le concessero. In riconoscenza, non potendo offrire denaro, offre un'orecchino.

Carosci Giuseppina (Trisobbio) riconoscente e commossa ringrazia Maria Ausiliatrice e il Beato Don Bosco per la guarigione ottenuta dopo due anni di sofferenze.

Goggi Angiolina (Alzano Scrivia) esprime viva e imperitura riconoscenza a Maria Ausiliatrice e al nostro Beato che le ottennero pronta guarigione da gravissime malattie. Porge offerta per le Missioni e attende fiduciosa altra grazia che le sta tanto a cuore.

M. (Varengo) avendo un figlio gravemente infermo l'affidò alla Madonna del Beato Don Bosco e fu consolata con una pronta e duratura guarigione.

Corte Cotrona Elvira con immensa riconoscenza ringrazia Maria Ausiliatrice che le concesse una grazia straordinaria più grande di quella che essa osasse sperare.

Curnillon Ersilia (Napoli) riconoscente ringrazia la Vergine Ausiliatrice e il Beato Don Bosco per le due grazie ricevute: ne attende con fiducia un'altra di maggiore importanza e invia tenue offerta a favore delle Missioni Salesiane.

Ragonese Gaetano (Cesarò) ringrazia vivamente Maria Ausiliatrice e il Beato D. Bosco per le grazie spirituali che gli concessero.

Milesi Leonilde (Branzi) esprime la sua riconoscenza alla Vergine Ausiliatrice e al Beato D. Bosco per l'ottenuta guarigione e invoca da loro continua assistenza.

Sigona Concettina di Natale (Pachino) riconoscente e commossa ringrazia la Madonna del Beato Don Bosco che ha salvato dalla cecità il suo Pieruccio caduto nella calce e porge offerta.

Anselmi Silvia ringrazia di cuore Maria Ausiliatrice e il Beato Don Bosco pel felicissimo esito di operazione complicata.

N. N. (Trento) porge vive grazie alla potente Ausiliatrice che ha ridata la salute ad una sua bambina. Riconoscente manda mensilmente un'offerta per le Missioni del Beato Don Bosco.

S. L. (Bassano del Grappa) col cuore pieno di gratitudine ringrazia Maria Ausiliatrice e il Beato Don Bosco per la grazia straordinaria che gli concessero.

Casassa Emma è riconoscentissima a Maria Ausiliatrice per la grazia ricevuta per intercessione del Beato Don Bosco.

N. N. porge una tenue offerta e implora da Maria Ausiliatrice la tranquillità di un padre di famiglia.

Rossi Candida (Carsi) ringrazia la Vergine Ausiliatrice che si degnò ascoltare le sue suppliche e concedere la guarigione al nipotino Flavio.

S. G. M. (Castelnuovo Don Bosco) temendo gravi dispiaceri e spese per la delicata situazione in cui trovasi suo marito si rivolse alla Madonna del Beato Don Bosco e tutto andò bene. Riconoscente porge offerta per le Missioni Salesiane.

Zavaglio G. B. (Trescorre Cr.) non trova parole per manifestare tutta la sua riconoscenza e gratitudine vivissima a Maria Ausiliatrice alla quale si era rivolto per ottenere la guarigione di una grave malattia. Porge offerta per le Opere del Beato Don Bosco.

Torassa Maria (Piossasco) ringrazia Maria Ausiliatrice per averla guarita da grave esaurimento nervoso.

DALLE NOSTRE MISSIONI

Giappone.

Dalle vacanze alla ripresa dell'anno scolastico.

Rev.mo ed amato Sig. Don Ricaldone,

AL MONTE, AL MARE... - Proprio vero che tutto il mondo è paese, e, come altrove, anche in Giappone, per sfuggire il gran caldo estivo, tutti corrono, secondo le loro possibilità finanziarie, al monte o al mare. Al monte gli sportsmans, al monte i signori che hanno la loro villa in magnifica posizione e fornita di tutti i comforts moderni. Al mare tutti gli altri. E così facile in Giappone trovare acqua! Il mare entra profondamente nelle grandi frastagliature interne delle isole e circonda la pleiade di isolotti che spuntano come funghi per ogni dove. E dove non c'è il mare, vi sono abbondanti i fiumi, i laghi, gli stagni naturali ed artificiali, i fossati e le pozzanghere nelle vicinanze delle risaie.

Dove c'è acqua nella stagione calda lei non vede che tuffi dalle rive, dalle sponde o dall'alto dei trampolini. Agili come pesci, guizzanti come anguille, questi figli del mare nuotano in ogni senso, in ogni direzione, in gara o liberamente, e specialmente la gioventù studentesca si riposa, si rinfranca e si rinforza. I maestri accompagnano e sorvegliano le squadre degli allievi; molti dei genitori, potendo, i loro figliuoli e l'autorità vigila ovunque.

Anche noi abbiamo organizzato piccole colonie marine pei nostri oratoriani. Fu un modo di premiare gli assidui, di aiutare i poveri e di rinforzare gli ammalati. Miyazaki raccolse i suoi oratoriani, gli orfanelli e ricoverati dell'Ospizio ed anche i fratellini di Miyakonojo e di altre Case nell'isola tropicale di Aoshima.

L'isola è una curiosità scientifica, meta di continue visite durante l'anno e specialmente ora. A pochi metri dalla costa su cui verdeggia la flora ordinaria comune a tutto il Kyushu, si slancia dal mare un isolotto che contiene parecchie centinaia di specie vegetali. nettamente tropicali e i cui rappresentanti non crescono assolutamente nel Giappone.

Non voglio infliggere a lei ed ai lettori la noia di una lezione di storia naturale. Sono cose note, ma l'isoletta destò grande interesse nei nostri giovani, che vi trovarono riposo e salute; per noi poi fu un bel campo di propaganda. La gente osservava i nostri giovani e i Missionari che li accompagnavano, domandava, s'informava, intavolava conversazione e sentiva una buona parola.

Un'altra colonia marina ad Hacchiman, nei pressi di Beppu, fu riservata ai nostri cari seminaristi indigeni di Nakatsu e ne usufruirono anche alcuni allievi della scuola professionale. Il contegno, l'unione dei cuori, l'osservanza di orario di studio e preghiera, alternato al riposo e al divertimento, destarono l'ammirazione, il rispetto degli abitanti,, e speriamo anche qualche frutto spirituale.

CENTENARIO DELLE CONFERENZE DI SAN VINCENZO -- Non poteva passare sotto silenzio nel nostro modesto lavoro iniziato all'Ospizio ed ispirato appunto alle Conferenze di S. Vincenzo.

Le due Conferenze, maschile e femminile, dedicate rispettivamente ai Martiri Giapponesi e alla Beata Imelda Lambertini, andarono a gara per non lasciar passare la data centenaria e la vollero celebrata colla maggior pompa possibile proprio all'ospizio e proprio nel giorno di San Vincenzo. Triduo di preparazione, Messa solenne e agape fraterna a cui si assisero tutti i poveri e tutti gli orfanelli. Oh, Gesù avrà certo benedetto dal cielo i suoi poveri fratelli, molti dei quali ancora non lo conoscono! Avesse veduto la gioia di questi poveri vecchi ammalati! Come le sarebbe piaciuto il passerìo allegro degli orfanelli! Ci dia il Signore i mezzi per sostenere quest'opera di vera carità.

A funzione finita un gruppo di giovani volenterose ricevettero il regolamento dell'Associazione di carità cui intendono consacrare se stesse con lavoro umile, sacrificato, diuturno per i loro disgraziati fratelli.

Penso che fra le più povere manifestazioni del centenario della carità, quella dell'ospizio di Miyazaki sia stata la più povera, ma vi regnò carità e sacrificio e fu coronata con la consacrazione di anime generose ad una grande opera di carità. Mi pare debba essere stata gradita al Signore, e questo è l'essenziale.

Ma il mio cuore vuol parteciparle altre notizie non meno consolanti.

Durante le vacanze i suoi figli del Giappone hanno compiuto gli ESERCIZI SPIRITUALI e, purificati sempre più nell'anima, hanno fatto un nuovo forte tentativo di elevazione a quella santità di vita, che ci ha lasciato come caro ricordo di quest'anno. Il suo cuore paterno godrà certo nel sentire che varie situazioni nuove vengono ad abbellire la nostra cara missione.

L'OSPIZIO SI ALLARGA - Ormai gli orfanelli dell'ospizio vanno crescendo e non si sa più dove metterli. Fiducioso ho dovuto autorizzare la costruzione di alcune camere per loro. Le Francescane di Maria ci hanno regalato i loro angioletti, che non potevano tenere più nel oro ricovero, destinato in modo speciale alle bambine. Ce li ha condotti la Madonna nella sua festa, ed in attesa che sia finito il reparto a loro destinato, stanno all'Isola verde, guazzando nell'acqua e giocherellando sulla spiaggia del mare.

SMISTAMENTO DI FORZE A HONG KONG - Si avvicina omai il momento in cui potremo usufruire di personale formato sul posto, vogliamo sperarlo, completamente attrezzato, ai bisogni della missione. Lei lo sa, voglio alludere al primo nucleo dei nostri chierici, che partirono per iniziare ad Hong Kong il loro corso teologico. La nostra povera piccola missione ha bisogno di tutto e di tutti e, non possedendo ancora lo studentato teologico, ecco che i bravi fratelli della Cina, anche questa volta, hanno allargato le loro braccia ed i loro cuori ad accogliere i nostri studenti. Ah, che presto ci vengano resi santi sacerdoti, formati sullo spirito di Don Bosco, ed animati dallo zelo apostolico del Saverio!

FLORETE FLORES - Ho avuto il piacere di imporre il 5 agosto l'abito alle tre prime novizie delle Figlie di Maria Ausiliatrice. È l'inizio, che mi auguro vada progredendo a passi da gigante, affinchè l'istituzione delle Figlie di Maria A., anche in Giappone venga ad assumere lo sviluppo prodigioso, che ha in tutto il mondo.

Come già le annunziai le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno iniziato il noviziato per tre postulanti nell'incantevole posizione di Beppu.

Nell'imporre loro l'abito a ricordo della festa, parafrasai i loro nomi gentili; Hanako (fiore), Shizuko (calma), Sugi (primo Giapponese, simbolo di forza e di perennità), augurando che le pietre fondamentali dell'Istituto fioriscano nella perennità e forza della grazia. Il Signore aiuti le brave figliuole, che scelte, e lavorate dai Missionari fin dalla nostra entrata in missione, ora sotto l'esperta formazione delle Figlie di Maria A. stanno maturando la loro vocazione.

CRISTIANI SENZA SAPERLO - Come sempre la nostra buona Mamma, in occasione della festa dell'Assunzione, anche quest'anno diede ai Missionari la consolazione di una ventina di battesimi. Quasi tutte persone di buona condizione sociale portano nella missione un buon lievito, che nell'annata, colla grazia di Dio, produrrà frutti abbondanti. Caratteristica di questa festa per la nostra missione, oltre alla solennità con cui si celebra, è che sempre in quest'occasione la Madonna richiama all'ovile pecorelle sbandate o smarrite, o cristiani che ancora non si conoscevano. Quest'anno poi la Madonna ha chiamato in una forma singolarissima tre famiglie, alcuni membri delle quali erano cristiani... senza saperlo.

Ecco il fatto. Siamo a Nakatsu in quest'anno 1933. Uno dei nostri seminaristi un bel giorno è visitato da alcuni suoi parenti pagani, negozianti a Nakatsu. Vengono una domenica, una seconda e, parlando insieme al missionario, ricordano che la loro madre, da tempo defunta, era cristiana. Nacque il dubbio che la mamma cristiana avesse fatto battezzare i figliuoli. Si fanno ricerche e risultò proprio così. Le lascio pensare la meraviglia, la gioia, la consolazione sino alle lacrime di questa brava gente, che andava dicendo: « Ah Signore! eravamo cristiani e non lo sapevamo, e per tanto tempo siamo stati lontani da voi. Grazie! Perdono, o Signore! ».

In una delle famiglie il marito, che aveva ricevuto il battesimo da bambino, voltosi alla sposa le diceva. « Moglie mia, presto, impariamo le verità della fede, regolarizziamo le nostre cose e facciano amministrare subito il battesimo ai nostri piccini ». In un'altra famiglia era la moglie che era stata battezzata da bambina e suggeriva al marito: «Caro mio, io sono del Signore. Diventalo presto anche tu ed intanto siano subito del Signore i nostri angioletti ».

Con l'ardore dei catecumeni dei tempi eroici della Chiesa si prepararono al S. Battesimo e Maria SS. li accolse sotto il suo pianto proprio nel giorno della sua festa.

MARIA EDIFICA LA CASA - Ma ciò che mise al colmo la consolazione di tutti, è stata l'inaugurazione di una, sia pur modesta, cappella intitolata a Maria SS. a Beppu. Come già le avevo scritto, esponendole le nostre necessità, nella povera casetta di Beppu, Gesù era alloggiato in una stanzetta di pochi metri quadrati; quando si radunava la piccola comunità cristiana, tolte le porte di separazione usufruendo di un corridoio e di un'altra camera si riusciva a starci un po' pigiati. D'inverno passi, ma d'estate in quella camera esposta al pieno sole e colle finestre che dànno nel cortile ove scorrazzano e gridano i ragazzi pagani non era possibile, nè decoroso compiervi le funzioni sacre. Anime buone aiutarono e si potè acquistare una striscia di terreno su cui fu possibile erigere una cappelletta, e così Gesù ha un'abitazione meno indegna; Maria SS. da un semplice sostegno su cui era prima, sale in una nicchia; un centinaio di persone possono trovare posto; il luogo scelto è lontano dal frastuono, dal sole cocente e dalla polvere, conciliando raccoglimento e devozione. Non è ancora il Santuario a M. A. che si desidera costruire, tanto ameno è la Basilica di M. A. di Torino, ma anche D. Bosco passò dalla cappella Pinardi alla chiesetta di S. Francesco di Sales. E la residenza di Beppu nella sua ristrettezza e povertà di locale non ha nè l'una nè l'altra, ma via! per ora godiamo di questa in attesa che Maria SS. si edifichi qualche cosa di meglio da cui possa partire la sua gloria per avvincere tutte queste povere anime.

COL NUOVO ANNO SCOLASTICO. -

Dal mese di settembre, finite le vacanze, in tutte le scuole del Giappone è un fervore d= genialità per preparare i saggi ginnastici autunnali, che occupano gran parte del tempo scolastico in questo periodo. Ogni scuola è interessata a trovare nuove forme di giuochi, di attrattive per il pubblico numeroso che si af folla per assistervi; ogni scuola nelle gare individuali e d'assieme, vuol essere ben quotata ed essere dichiarata la prima, per guadagnare i ricchi presasi (coppe, bandiere, ecc.) oltre i numerosi premi individuali (oggetti utili); ogni famiglia desidera avere fra i vincitori il figliuolo, la figliola; ogni concorrente cerca di dimostrarsi campione. Lo scopo? È parte integrante del programma educativo d'ogni sorta di scuola, in Giappone, l'educazione fisica. Il tipo di razza giapponese, se era ritenuto in altri tempi piccolo di statura, non molto sviluppato e robusto, ha guadagnato assai in quest'ultimo ventennio, e col miglioramento del cibo (vanno introducendosi nell'alimentazione pane, carne, latte, uova su vasta scala) e coll'educazione fisica intensificata, e per le classi medie maschili militarizzata, anche ad occhio si può osservare come la razza venga modificandosi in meglio, ed è da augurarsi per il bene della nazione che tale miglioramento si intensifichi, si trasmetta alle generazioni successive. La debolezza di costituzione e denutrizione che prestò buon campo alle malattie (tubercolosi la più sviluppata), colla sorveglianza igienica, col miglioramento del vitto ed in genere coll'educazione fisica, vengono man mano non foss'altro attenuate.

Donde l'interesse a tali feste scolastiche, che durano anche parecchi giorni. Accorrono tutti; è festa di pubbliche autorità, di famiglie e di popolo... e noi pare nel nostro piccolo riproducendo quanto vediamo, con spirito nostro, facciamo gare sportive più modeste, ed anche altre gare che non solo interessano il corpo o l'utile materiale, ma che tentano di penetrare nelle anime.

A TOKYO i nostri bravi confratelli per i loro oratoriani vanno prodigandosi con ogni sorta di sacrificio tutti i giorni. Il loro lavoro benedetto da Dio comincia ad essere notato anche dagli uomini, e l'Oratorio è mèta di visite di autorità, di missionari, di cooperatori e cooperatrici e... dì curiosi. I fanciulli vengono stabilizzandosi e si affezionano; già ai giuochi succedono le conversazioni, a queste il doposcuola e speriamo presto la scuola serale.

La Provvidenza va suscitando intorno all'Oratorio amici, simpatizzanti, buone signore che incominciano a far da mamma ai nostri poveri ragazzi, e col consiglio e coll'opera ci vengono incontro nelle indispensabili necessità. Agli oratoriani si dànno biglietti di frequenza che servono come buoni per comprare liberamente in occasioni di bazar (con oggetti raccolti dalle buone benefattrici) quanto è loro utile (vestiti, oggetti di scuola, giocattoli, ecc.). D. Piacenza mi scrive che nell'ultimo bazar ha incassato cinquemila buoni. Ah, fossero buoni del tesoro! Ebbene, amato Padre, pensi al gran bene fatto, e che si fa fare anche solo coi bigliettini multicolori e a valore vario dei punti di frequenza. Su ognuno è scritto una sentenza morale che il giovane legge in famiglia, da solo, coi compagni, e su cui il missionario o il maestro richiamano, ad ogni occasione, l'attenzione. I bigliettini accuratamente conservati dall'oratoriano formano il suo piccolo tesoro, poi, in occasione della vendita, egli acquista quanto gli è utile alla scuola, e così viene ad alleviare le spese della famiglia. Quante volte i fratelli maggiori riuniscono i loro punti per acquistare il giocattolo al piccino, e viceversa, quante volte i fratelli riunendo insieme le forze, vengono in aiuto alla povertà della famiglia, acquistando coi punti riuniti l'oggetto desiderato!

Vicino ai figliuoli alle volte partecipano alla scena i babbi, le mamme... E tutti contenti col premio in mano ritornano a casa, e non è raro il caso di sentire i genitori che dicono al figliuolo: « Vedi che cosa guadagni all'Oratorio? Sei fuori dai pericoli della strada ed aiuti la famiglia ». Oppure per l'occasione il figliuolo ha condotto il babbo alla missione, e il babbo constata personalmente il bene che ne deriva al suo figliuolo. Il più delle volte si -vedono queste facce silenziose .. osservano; non il minimo moto di approvazione o di-approvazione... Indifferenti? Che passerà in quelle anime? O anime care, quando conoscerete il buon Dio?

GARA DI CATECHISMO TRA PAGANI - Una delle più belle manifestazioni fu quella della domenica 10 settembre. Un buon numero di pagani, col permesso dei loro parenti, partecipò alla gara di Catechismo che ebbe luogo alla presenza di S. E. Mons. Arcivescovo, nostro munifico benefattore, e di molti invitati. Sedici concorrenti pagani si cimentarono sul piccolo Catechismo, dimostrando preparazione perfetta. Il grande pubblico e il minuscolo (oltre 400), entusiasti; una rivelazione per molti, intime consolazioni per Monsignore e per i missionari.

l'avvenire!

Eccole, amato Padre, le gare dei suoi figli; quelle del corpo ci interessano, ma lo scopo primo sono le anime, per far penetrare in quelle Gesù sotto tutte le forme; ed anche queste gare pensiamo servano allo scopo.

Gareggi anche Lei, buon Padre, insieme ai confratelli ed allievi e cooperatori nostri a venirci in aiuto. Quante miserie materiali da sollevare, ma più quante miserie morali!

Ci ricordi e benedica tutti, e specialmente il suo aff.mo figlio

Miyazaki, 30 settembre 1933.

D. VINCENZO CIMATTI

Missionario Salesiano.

India-Assam.

Progressi nella Missione di Tezpur.

Amatissimo Padre,

Sono solo tredici mesi che due giovani missionari, privi di esperienza e senza mezzi, venivano a piantare le tende a Tezpur e cominciavano il loro lavoro in questo nuovo immenso distretto del Darrang-Nowgong ai confini dell'India, solcato dal maestoso Bramaputra; ed oggi possono presentare al loro amato Superiore i grandi doni e le celesti grazie con cui il buon Dio si degnò di benedirli.

Sono 1587 battesimi: 1587 anime in più che conoscono ed amano il buon Dio; di questi ben 789 sono adulti convertiti dall'idolatria o dal protestantesimo. Nei nostri 484 giorni di viaggio missionario nell'estesa pianura che va dalle colline di Duppla alle steppe del Nowgong, dai paesi della frontiera ai villaggi Kachari e Mikir, abbiamo potuto fondare ben 28 nuove Comunità cristiane; piccoli fari di luce, ma che ingrandiranno sempre più fino a formare un grande faro di tutto l'Assam.

E conseguenza naturale di tutto questo, a costo di tanti nostri sacrifici e di non pochi debiti, fu la necessità di dover fabbricare o almeno aiutare i cristiani a fabbricarsi 32 piccole capanne-chiesette; cercare, istruire in fretta e improvvisare z8 buoni cristiani come Catechisti e metterli alla testa delle nuove Comunità. Si dovette pure pensare a provvedere di una scuola i centri più importanti e così si dovettero aprire 16 nuove scuole.

Ed ora che il grande movimento di conversioni è incominciato, quando più abbondanti si aspettano i frutti, il missionario dovrà forse per mancanza di mezzi incrociare le braccia ed assistere forse al crollo del lavoro già fatto? Succedeva ben così anche nella grande guerra: se non venivano rinforzi, bisognava cedere le posizioni che costavano sangue. Dica dunque Lei, amato Padre, una parolina ai nostri cari benefattori per i poveri Missionari di Tezpur.

Ci sorride davanti un futuro meraviglioso; 1445 catecumeni stanno ricevendo l'istruzione e fra pochi mesi saranno rigenerati a Cristo. Sono più di 20 i paesi Kachari del Mongoldai che ci chiamano da due anni; vi sono delle dozzine di villaggi attorno ai nostri centri che vogliono convertirsi in massa e ci chiedono qualcuno che li vada ad istruire; sono migliaia e migliaia che vogliono la Luce, la Vita; la Verità.

Amato Padre, l'anno venturo potremmo presentarle non più solo 1500 Battesimi, ma 3000 se i nostri amati Cooperatori ci venissero in aiuto con le loro preghiere ed il loro obolo.

Sapesse, amato Padre, come sono buoni i nostri cristiani! Tre mesi fa, prima di Pasqua, ero andato a visitare i cristiani di Berghul, una nuova comunità in piena piantagione di the. Ricevuto come al solito al suono dei tamburi, tutto inghirlandato di fiori, mi avviai in processione alla loro capanna-chiesetta. Si pregò e poi voltomi per dire loro alcune parole, vidi tutta la parete appena imbiancata sporcata con delle croci disegnate col carbone. Nel mio zelo li sgridai; essi ascoltarono in pace e poi: « Padre » mi dissero «tu ci avevi promesso le immagini della Via Crucis, ma poi non ce le hai mandate, così noi abbiamo dovuto disegnare qualche cosa per poter fare la Via Crucis; perdonaci».

Seppi poi che avevano passato tutta quella Quaresima digiunando. Alla mattina, presa una semplice tazza di the senza zucchero e senza latte, andavano, uomini e donne, a zappare nella piantagione fino alle quattro del pomeriggio sotto quel sole equatoriale; e, ritornati al loro villaggio, invece di entrare in casa a prendere qualche cosa e riposarsi, andavano nella chiesetta a fare la Via Crucis davanti alle loro croci disegnate col carbone. Io mi vergognai di me stesso davanti ai miei cristiani convertiti pochi mesi prima.

Solo un mese fa mi trovavo in una nuova comunità quasi tutta ancora di pagani. Non v'era ancora la chiesetta. Si cercò e si trovò una stalla di buffali, la si pulì in fretta. Quattro bambù per sostenere la cassetta-altare, un'immagine di Maria Ausiliatrice alla parete e poi, mentre quei poveri figli della foresta recitavano le preghiere ripetendo parola per parola ciò che diceva il catechista, io cominciai a celebrare la Santa Messa. Ma prima che potessi terminarla e amministrare i battesimi un forte attacco di malaria mi assalì e mi costrinse a ritirarmi in una capanna.

Erano già le due del pomeriggio quando entrarono in quel bugigattolo due cristiani a chiamarmi. Con la febbre alta mi alzo e vedo che quei poveri cristiani erano ancora inginocchiati dalle sei del mattino aspettando il Battesimo. Tentai di incominciare ad amministrare loro il Battesimo, ma dovetti smettere e trascinarmi alla più vicina stazione col dolore di non aver potuto esaudire il loro grande desiderio. Ma la settimana scorsa vi ritornai e l'acqua battesimale scorse rigeneratrice su 71 fronti.

Mi benedica, amato Padre e mi creda suo aff.mo e devoto figlio

Tezpur, 21 luglio 1933.

Don ANTONIO ALEssI Missionario Salesiano.

PER INTERCESSIONE DEL BEATO D. BOSCO

Prodigiosamente salva. -- La nostra cara Marcella, di nove anni, tornando a casa dopo le prove d'un'accademia dalle Figlie di M. Ausiliatrice, venne investita dall'auto del medico provinciale. L'autista ha dato prova di grande abilità, tuttavia non ha potuto evitare il disastro e la piccina venne raccolta grondante sangue, priva di sensi. Il medico constatò immediatamente il caso mortale e con la sua stessa automobile trasportò la bambina all'ospedale di Montebelluna e agitatissimo disse ai colleghi che aveva condotta una morticina. Una buona Suora corse a prendere la piccola. Poichè respirava ancora le vennero prodigati dai bravi e premurosi medici i soccorsi d'urgenza, mentre venne avvisata la famiglia. Si riscontrò la frattura alla base cranica con congestione cerebrale, altre ferite alla testa, sul viso, sull'occhio, con varie ammaccature e frattura d'un femore. La piccina era moribonda, aveva perduto la conoscenza e la favella tanto che ancora dopo pochi minuti lo stesso medico chiamava s'era già decessa. Appena le Suore Salesiane seppero del disastro, accorsero e commosse misero sotto la testina della bimba un'immagine del B. D. Bosco, mentre con i familiari recitavano una preghiera, e Monsignor Prevosto, tanto devoto del Beato, benediceva la morente...

Oh, prodigio! Il caro Beato volle proteggere anche le Figlie sue, giacche in paese, causa qualche lingua imprudente, si cominciava ad attribuire alle Suore stesse la causa del disastro e volle anche dare una prova di predilezione alla famiglia cooperatrice salesiana e benefattrice dell'Istituto. Appena finita la breve preghiera, la cara Marcella, con stupore di tutti si scosse e da quell'istante cominciò un sensibile miglioramento... Benchè i medici non si pronunziassero, per prudenza, la fede nel Beato ci dava quasi la certezza di guarigione. Un medico dell'ospedale Dr. Collesanti, accostandosi al lettino della piccola, disse in presenza di tutti: « Questo è un miracolo ». Migliorata la testa e scomparso anche il pericolo d'una temuta pazzia le venne messo a posto il femore, ma poi, prima dell'epoca stabilita, il Dr. Bombi, primario, volle sgessarla nella certezza di dovere fare un altro apparecchio e con suo stupore constatò perfetta guarigione... Soddisfatto affermò: « Avevo una lontana speranza di salvarla, tuttavia ora vedo completato il miracolo ». In pochissimo tempo la cara Marcella vispa e allegra potè ritornare dalla sue buone Suore senza le tracce del disastro avvenuto e con tutti i familiari fare la S. Comunione in onore del Beato e offrirgli un cuore votivo a perenne gratitudine. La grazia è anche proclamata da tutta la popolazione.

Montebelluna, 20-9-1933.

Famiglia di TESSER NATALE.

Guarita da tifo. - La mia bambina di 7 anni giaceva a letto da 15 giorni affetta da tifo, con febbre altissima. Le prime cure tentate dal medico -- iniezioni di siero antitifico, -- invece di giovarle, provocarono una emorragia intestinale che ci allarmò spaventosamente. In tale angoscia ricorremmo al Beato Don Bosco promettendo un triduo eucaristico. E fin dal mattino seguente, compiuto il mio servizio notturno, passai in chiesa a confessarmi e comunicarmi. Quando rincasai la bambina era sollevata: la febbre cominciò a scendere, un grado al giorno; il terzo giorno, completamente sfebbrata, iniziò la convalescenza che in 15 giorni fu coronata da perfetta guarigione.

Non finiremo di ringraziare il Beato Don Bosco.

Casalpusterlengo (Piacenza), 3 aprile 1933.

BONETTI GIUSEPPE.

D. Bosco mi guarisce! - Nel settembre dello scorso anno mi sorpresero dolori acutissimi causati da calcoli cistifeli. Nonostante le cure più sollecite il male precipitò tanto che il medico curante giudicò opportuno trasportarmi all'Ospedale Mauriziano torinese. Quivi valenti professori mi dichiararono tutta la gravità del male e decisero un'operazione l'esito della quale era assai incerto. Desiderosa di guarire, perchè mamma di tre bambini, mi rivolsi a D. Bosco pressandolo con fervide preghiere ad ottenermi la guarigione. Il Beato accolse la mia supplica e alla mia operazione procurò un esito così felice che i professori stessi lo attribuirono a D. Bosco invocato molte volte da me anche durante l'operazione. Ripresi così passo passo le forze e la salute e mi trovo contenta tra i miei bambini. Riconoscente al Beato D. Bosco segnalo questa grazia singolare.

Portacomaro d'Asti.

GUGLIELMA SABBIONE.

Guarisce la sorella. - Mia sorellina Sebastiana di anni due e mezzo fu colpita da gravissima malattia intestinale circa due anni fa e ridotta in fin di vita. Una sera in cui la morte sembrava imminente ci giunse a caso una lettera delle Figlie di Maria Ausiliatrice ed un'immagine con reliquia del Beato D. Bosco.

Subito le posi sotto il guanciale della piccina con viva fede. Essa che era agitatissima si calmò, riacquistò la conoscenza, vide l'immagine, la prese e la baciò spontaneamente con allegrezza, indi chiese del cibo. Il giorno seguente il dottore la trovò senza febbre e dichiarò essere scomparso ogni pericolo.

Da quel giorno la bambina è stata sempre ottimamente ed ora ha 4 anni e mezzo e fa ogni giorno la S. Comunione.

Sieno rese grazie al Grande Beato.

F. L. SARDEGNA.

Altre anime riconoscenti al Beato D. Bosco:

Cardinali Sereno (Roma) ringrazia il nostro Beato pel felicissimo esito di operazione di ernia.

Olmi Francesco - ch. salesiano - (Foglizzo) porge un grazie vivissimo al Beato Don Bosco per l'assistenza durante lunghe sofferenze e per il buon esito di subita operazione di appendicite.

Chesani Mario (Pontedera) si rivolse con filiale fiducia al -nostro Beato per ottenere la guarigione della sua consorte, infetta di febbri intestinali e ottenne che fosse evitata, all'ultimo momento, una grave operazione che i medici curanti credevano indispensabile.

Riccone Giardino Rosaria (Modica) pose ogni sua speranza nell'aiuto prodigioso del Beato Don Bosco e ottenne ad una nipote il felice esito di gravissima operazione.

Peri Giovanna (Palermo) ammalatasi ad un occhio ne guarì prodigiosamente applicando ad esso una reliquia del Beato Don Bosco. Caduta malamente si produsse una grave contusione ad una gamba e, messa la reliquia del Beato tra la fascia tura, guarì perfettamente.

Canone Emilio - ex-allievo - (Gravellona Toce) rende pubbliche grazie al Beato Don Bosco per l'ottenuta insperata guarigione, dopo diciannove mesi trascorsi nel Sanatorio di Miazzino e ornai spedito dai medici. Colla famiglia venne all'altare del Beato per sciogliere il proprio voto lasciando graziosa offerta a favore delle Opere e Missioni Salesiane, testimonianza della sua immensa gratitudine a tanto Padre.

Biancani Francesco (Bologna) colpito improvvisamente da fortissima colica di stomaco accompagnata a grave debolezza di cuore deve la sua improvvisa guarigione al Beato Don Bosco al quale serberà eterna riconoscenza.

Virzì Gaetano fu Calogero (Centuripe) avendo un angioletto di 15 mesi ridotto in fin di vita ne affidò la guarigione al Beato Don Bosco e fu prontamente esaudito.

N. N. (Ventimiglia di Sicilia) afflitta per la lunga infermità elle aveva colpito suo marito si rivolse fiduciosa al nostro Beato e ottenne al povero infermo calma e rassegnazione: ora attende la guarigione del marito e anche quella di un figlio di 27 anni che da tre anni si trova rinchiuso in casa di cura perchè demente.

Rizza Politi, Mariannina porge vive grazie al Beato Don Bosco perchè concesse la guarigione da diabete a suo marito senza risentire conseguenze del male sofferto. Riconoscente e colla speranza di ricevere altre grazie porge offerta per le Opere Salesiane.

Scala Laura (Rivarolo Ligure) ammalatasi di una forma gravissima di reumatismo articolare peggiorò tanto da essere spedita dai medici curanti. Fatto ricorso fiducioso al Beato Don Bosco ottenne un sensibile miglioramento seguito da completa e duratura guarigione. Grata, invia un'offerta.

Mariotti Francesco e Giacomina (Gratacasolo) ricorsero con fede vivissima al nostro Beato per ottenere la guarigione da grave infezione puerperale della figlia Annetta e furono prontamente esauditi.

P. V. (Casteltermini) avendo il bimbo Michelino, di i i mesi, colpito da bronco-polmonite complicatasi con pleurite umida e col pericolo di dover subire operazione chirurgica lo affidò al Beato Don Bosco e al sesto giorno di una fervorosa novena il malatino era fuori pericolo: attualmente è perfettamente guarito. In segno di riconoscenza ha fatto offerta per le Opere del Beato Don Bosco.

Pavia Longarini Pierina (Mede Lomellina) ringrazia il nostro Beato per la grazia speciale ottenuta e invoca la sua continua e patera assistenza.

Arcado Guglielmo con infinita riconoscenza porge grazie vivissime al Beato Don Bosco che ridonò la vita al figlio Andrea caduto dall'altezza di 4 metri.

P. L. (Acqui) colpito da gravi sofferenze alla schiena e allo stomaco e non giovando i rimedi

usati, si raccomandò al nostro Beato, Dopo otto giorni di fervide preghiere scomparve ogni dolore e potè riprendere il suo lavoro.

P. S. (San Maurizio Monferrato) porge vive grazie al Beato Don Bosco per la ricuperata salute e per altra grazia ricevuta.

Lanzoni Angelo (Fognano) ferito gravemente al bulbo oculare sinistro chiese al Beato Don Bosco la guarigione e l'occhio fu salvo e in giugno ottenne la grazia della promozione all'esame di maturità classica pur avendo perduto due buoni mesi di scuola.

Nespolo - coniugi - (Mansuè) ringraziano commossi il Beato Don Bosco per aver guarita la signora da un attacco polmonare e rallegrata la famiglia con un secondo figliuolo. Baciando l'urna del Beato fecero generosa offerta.

Pasini Santina (Monte di Verona) non potendo offrire altro, invia lire due in francobolli in ringraziamento al nostro Beato che le guarì una nipotina.

E. P. (Torino) porge offerta per le Missioni Salesiane in ringraziamento di grazia ricevuta e perchè Don Bosco gli ottenga dalla Vergine Ausiliatrice la completa guarigione.

Ravasi Conti Maria avendo il figlio Giovanni, di 7 anni, affetto da bronco-polmonite doppia e da malattia di cuore, che l'avevano ridotto in fin di vita, si rivolse con fiducia al Beato Don Bosco e ottenne un rapidissimo miglioramento seguito da guarigione perfetta. Riconoscente invia tenue offerta.

R. Rina (Villanova Parco) colpita da un malanno persistente si raccomandò di cuore al nostro Beato e applicando la sua reliquia sulla parte ammalata ottenne sollievo immediato.

N. N. (Roccella Valdemone) ringrazia il nostro buon Padre per le grazie ricevute.

N. N. (Cavareno) ringrazia il Beato Don Bosco pel buon esito di un'affare importante.

Righi Vittoria (Oltresarca) avendo la figlia Carmen ridotta in fin di vita causa grave malattia, con fede viva invocò Don Bosco, e il Beato prontamente esaudì le sue suppliche ridonando la primiera salute alla cara figlioletta.

B. G. (Bergamo) con gioia e riconoscenza vivissima ringrazia il Beato Don Bosco per cui intercessione ha ottenuto l'allontanamento di una amicizia pericolosa pel suo figlio e invoca su tutta la famiglia la sua santa protezione.

A. S. D. (Ciriè) sofferente da più anni di dolori terribili al fegato si rivolse, in un momento di sconforto, al Beato Don Bosco. Guarì con meraviglia di tutti e da due anni gode buona salute.

Fam.a Carli (Imperia) porge offerta per grazia ricevuta e ringrazia il Beato Don Bosco.

N. N. (Mombello Torinese) in un momento di grandi sofferenze si rivolse fiduciosa al Beato Doli Bosco e fu consolata appieno. Inviando tenue offerta in segno di riconoscenza spera e attende altre grazie.

Colombo Ageo e Adelina - coniugi - (Savona) affidarono al Beato Don Bosco il loro piccolo Pier Giorgio che, divertendosi, aveva inghiottito una rotellina di ferro e il bimbo fu salvo perche riuscì a espellere la rotellina. Serberanno eterna riconoscenza al grande Amico dei giovani.

Ferazzaa Rosa (Milano) ringrazia il B. Don Bosco per la guarigione di una nipotina.

Lettera di Don Giulivo ai Giovani.

La casa di Dio. Carissimi,

La fotoincisione che accompagna questa mia lettera, vi presenta il Venerabile Domenico Savio, che ancora fanciullo, accorre di buon mattino mentre cade la neve, alla chiesa ancor chiusa e vi attende il cappellano. « Era l'amore alla Casa di Dio che dolcemente ve lo attirava ». Così afferma il Beato Don Bosco.

Eccovi, o miei cari giovani, una delle attrattive più preziose di cui si valse il Beato Don Bosco nel suo sistema educativo: l'amore alla Casa di Dio.

Inspirato a questo ancore e zelo, il Beato, con l'aiuto dei numerosi suoi Cooperatori Salesiani, diede ai suoi giovani ed al popolo il grandioso Santuario di Maria Ausiliatrice e il magnifico Tempio di S. Giovanni Evangelista in Torino, il Tempio Votivo Internazionale del S. Cuore .di Gesù in Roma ed altre belle chiese altrove, tra cui quelle di S. Carlo e di S. Giovanni Evangelista in Buenos Aires.

I Salesiani ne seguirono l'esempio, e in pochi lustri, sempre coll'aiuto dei loro Cooperatori, edificarono centinaia di nuove Chiese e Santuari, tra cui alcuni assai grandiosi, in tutte le parti del mondo. Anzi una delle precipue opere di zelo della Pia Unione dei Cooperatori Salesiani fu appunto ed è tuttora questa, di cooperare generosamente all'erezione di nuove chiese dei Salesiani, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e specialmente nelle Missioni.

Carissimi, inspiratevi per tempo anche voi a questo zelo per la Casa di Dio, ne trarrete gran frutto e ne avrete gran merito davanti a Dio,

Affezionatissimo

Don GIULIVO.

NECROLOGIO

S. E. REV.MA MONS. RICCARDO BARTOLONI, arciv. tit. di Laodicea di Siria, Delegato Ap. in Egitto.

Avevamo appena messo in macchina il Bollettino di novembre colla fotografia di S. E. fra i nostri confratelli di Beitgemal, quando ci giunse la notizia della sua morte, avvenuta a Gerusalemme il io ottobre scorso.

Nato in S. Agata del Mugello, (Firenze) nel 1885 e compiuti gli studi nel patrio seminario, vi era rimasto come insegnante prima, come Rettore poi, finchè, chiamato alla Segreteria di Stato, venne nel 1928 nominato primo Nunzio in Lituania, e consacrato Arcivescovo tit. di Laodicea di Siria. Quest'anno era stato destinato a succedere a Mons. Valeri, quale Delegato Apostolico in Egitto, Eritrea ed Abissinia, Delegazione che comprende anche la Palestina, la Transgiordania e Cipro.

E stava appunto iniziando, con lo zelo, la prudenza, la carità che lo distinsero sempre, la sua nuova e più vasta missione, quando un improvviso attacco di appendicite lo riduceva alla tomba, tra l'unanime compianto.

Siamogli larghi dei nostri suffragi.

Salesiani defunti.

AIME D. DOMENICO, sac. da Roaschia (Cuneo) † a Santiago (Cile) il 19-VI-I933, a 47 anni di età.

Partito chierico per le nostre case del Cile vi spese i suoi anni nell'insegnamento e nel ministero con esemplare spirito di pietà e di sacrificio.

BASSIGNANA D. GIACINTO, sac. da Somano (Cuneo), † a Tuluà (Colombia) il 9-VIII-1933, a 63 anni di età.

Era un veterano, cresciuto all'Oratorio negli ultimi anni della vita del B. D. Basco, testimone oculare della moltiplicazione delle nocciuole. Compagno di noviziato del servo di Dio D. Andrea Beltrami, fu ammesso ancor chierico alla II spedizione missionaria per la Colombia, ove fu ordinato sacerdote. Dopo aver diretto vari Istituti, fu padre tenerissimo pei poveri lebbrosi di Agua de Dios finche nel 1921 venne fatto Ispettore. Trascorso il sessennio, volle ritornare fra i lebbrosi, ma per breve tempo; perchè i superiori gli affidarono la direzione di altre case finchè gli ressero le forze. La sua morte repentina ha suscitato larghissimo rimpianto.

BLANCO BLANCO GIUSEPPE, coad. da Ponferrada (Spagna), † a Denia (id.) il 9-VIII-1933, a 36 anni di età.

Umile e piissimo rese preziosi servigi nelle nostre Case di Spagna.

GALFRÈ D. GIOVANNI, sac. da Cuneo, † a Faenza (Ravenna) il 30-IX-I933, a 78 anni di età. Fu accolto già sacerdote dal Beato Don Bosco e portò alle varie case in cui fu destinato dall'obbedienza l'edificazione di un grande spirito di pietà, di delicatezza di coscienza e di soave carità.

KNOOP D. ENRICO, sac. da Raesfeld (Germania), † a Essen-Borbeck (Germania) il 12-IX-1933, a 5o anni di età.

Nella cura dei lebbrosi cui volle consacrarsi per oltre un decennio contrasse la terribile malattia che, ribelle ad ogni cura, lo trasse alla tomba. Il suo nome si aggiunge alla preziosa corona di altri eroi immolatisi nei lazzaretti, e vive in benedizione.

Cooperatori defunti.

CONTESSA CELESTE ROSA DI SAN MARCO. - L'illustre scrittrice, tanto benemerita delle Letture Cattoliche, è volata anch'essa al Cielo l'ottobre scorso. Alla terra ha lasciato il profumo di elette virtù e pregiati opuscoli divulgativi, tutti ispirati da profondi sentimenti cattolici, da fervido amor di patria e dal desiderio ardente della elevazione e della salvezza delle anime. All'apostolato della penna ha congiunto sempre generosamente quello della carità verso i poveri, verso gli umili.

CANONICO DON MICHELE PUGLIESE, della Catt. di Tropea. In Brattirò (Catanzaro) spirava santamente, com'era vissuto, mentre compiva il 39° anniversario della sua Prima Messa, assistito, negli ultimi istanti, da S. E. Mons. Cribellati, Vescovo di Tropea. Era nato 62 anni fa.

Per la sua vita integerrima, tutta consacrata al bene delle anime, per il suo spirito d'iniziativa e di sacrificio cristiano, fu modello di virtù cittadine, cristiane e sacerdotali.

Due volte Missionario dell'Italica Gens, lavorò per più anni come parroco nella Diocesi di Santa Fè (Repubblica Argentina) e tra gl'indios del Chaco Santafesino.

Vera anima di apostolo, caldeggiò sempre ogni opera di bene e favorì col consiglio e coi contributi pecuniari le vocazioni religiose ed ecclesiastiche. Parecchi, che oggi lavorano nel campo dell'Apostolato, devono a lui la prima spinta e i mezzi necessari agli studi. Cooperatore Salesiano da più anni, ebbe sempre relazioni di vera amicizia con le nostre Case di America e d'Italia e regalò alla Congregazione due suoi nipoti.

BERTOLDI MARIA ved. POLI da Porto Legnago (Verona). Insigne benefattrice delle opere Salesiane di Legnago, ha speso la sua vita nel fervore della pietà e della carità cristiana.

PISONI ERMENEGILDO da Calavino (Trento). Fu uno dei primi Cooperatori Salesiani del Trentino ed ebbe per il Beato Don Bosco cordiale, profonda venerazione. Coperse cariche amministrative e diresse varie istituzioni benefiche con zelo disinteressato e grande amore.

CARY BONICELLI PAUTASSI. Ottima nostra Cooperatrice ha offerto con gioia al Signore uno dei suoi figlioli, che col consorte, vice presidente dell'Unione ex-allievi della Casa Madre, ha cresciuto sempre nello spirito del Beato Don Bosco.

CAVO MARIA ved. LAZZARONI. Fu una delle prime Cooperatrici Salesiane, affezionatissima all'opera del Beato D. Bosco, che aveva conosciuto personalmente e dal quale aveva ricevuto una speciale benedizione. Donna forte e pia passò la vita nel lavoro e nella educazione della famiglia, lieta di offrire uno dei figli alla Congregazione Salesiana.

CONTE MASSINISSA GRIZI da Roma, fervido Cooperatore delle Opere e soprattutto delle Missioni Salesiane.

Cav. VITTORIO SIGISMONDI. Perdeva la vita in un infortunio alpestre sulla Cima Grande di Lavaredo, il 12 settembre, nel generoso slancio di trattenere i figli in pericolo.

Industriale attivo e stimatissimo, lavorò pure nel campo della carità e dell'Azione Cattolica con profondo senso di pietà e di umiltà. Fu presidente del Consiglio parrocchiale della sua Parrocchia di S. Massimo, confratello delle Conferenze di S. Vincenzo de' Paoli. Nelle ferie estive manteneva a sue spese una trentina di bambini poveri nella sua villa al Pian della Mussa in Val di Lanzo. Per le opere di D. Bosco nutrì profonda stima e le aiutò sacrificando per esse parte della sua instancabile attività.

Altri Cooperatori defunti:

AIARDI BRIELLI FRANCESCA, Tromello (Pavia,),_. ALMICI MAZZACCHI VITTORIA, Coccaglio (Brescia). ALOY Teol. GIUSEPPE, Cortemilia (Cuneo). ANSELMI COLOMBA, Brez (Trento). BALBO FRANO. di GIUs., Corneliano d'Alba (Cuneo). BORINO VINCENZO, Villata (Vercelli). CASTELLI CAROLINA, Roma. CORSINI GIOVANNI, Nave (Brescia).

DE BLASIO Can. ANGELO MARIA, Airola (Beneven.). DOMAR ANTONIO, Firenze. FACCHINETTI FRANCESCA, Villa d'Ogna (Bergamo). FASOLI ELISA, S. Pietro Incariano (Verona). FAVOLE GIOVANNINA, Fossano (Cuneo). FLOR D. NARCISO, Romallo (Trento). FRATTINI GIACOMO, Bellinzago (Novara). GARIGLIO PIETRO, Alassio (Savona). GAVUZZI BoscHIS CLARA, Torino. GHIDDI BRIGIDA, Monfestino Serr. (Modena). GHIRARDI ANTONIO, Carmagnola (Torino). GIGANTE D. ALBERICO, Itri (Roma). GUASTELLI NATAL. in CANTARELLA, Quaranti (Aless). GUBETTI MARIA ORSOLA, Olgia (Novara). INSALACO D. GIUSEPPE, Castrofilippo (Agrigento). LIVRAGA GIOVANNA ved. Pizzi, Stradella (Pavia). MACCARIO MADDALENA, Selciano (Imperia). MARENESI Dott. Coram. CESARE, Este (Padova). MOCIBOB DOMENICA, Visignano (Istria). MORESCHI LUCIA GELLA, Malonno. (Brescia). NARDINI VALERIO, Bassano del Grappa (Vic.). NASONI D. LORENZO, Vitiano (Arezzo). OSELLA FILIPPO, Racconigi (Cuneo). PARO di BARTOLOMEO, Varazze (Savona). PASQUALI D. GIOVANNI, Cesta Copparo (Ferrara). PASQUINI PENELOPE, La Rotta (Pisa). PESCI Dott. UMBERTO, Cantiano (Pesaro). RoSTIROLLA ERMINIA, Cavaso del Tomba (Treviso). SOMMARUGA MARIA, Rho (Milano).

Sozzi COSTANZA ZAUCHI, Caprino Berg. (Bergamo). TESTA ZANOLA MARIA, Varese.

VIRGOLINI G. MARIA, Villa Vic. (Udine). ZANNI ANNETTA, Modena.

ZANOTTI MARIA, S. Pietro Incariano (Verona). ZIRALDO M. ved. MODESTI, Madrisio di Fag. (Udine).

Li raccomandiamo tutti caldamente ai suffragi dei nostri Cooperatori e delle nostre Cooperatrici.

Anime riconoscenti a Maria Ausiliatrice ed al Beato Don Bosco:

Ci hanno segnalato grazie ottenute per intercessione di Maria SS. Ausiliatrice o del Beato D. Bosco, e alcuni hanno anche inviato offerte per la celebrazione di Sante Messe di ringraziamento, per le Missioni Salesiane o per altre opere di D. Bosco, i seguenti:

Acerbi Teresa, A. C. S., Agosta Trabucchi Francesca, Aymonod Elia, Amatori Maria, Anzalone Maria, Aracri Antonino, Arcifa Pellegrino Giuseppina, Argiolas Anna, Arisi Rosa, Aroco Giuseppe, Arpaia di Sampierdarena, Averono Angela, Avidano Francesca.

B. A. di Manta, B. A. di Montanaro, Bay Giovanni, Barbero Teresa, Barbero Tullia e Giuseppina, Barboggio Innocente, Bardella Bortolina, Barralis Angiolina, B. C. di Moncalieri, Berno Adele, Bertora Maddalena, Biggio Giuseppe, Bisio Ottavia, Bistordi Garbarino Olga, Bacchiola Rina, Bonato Maria, Bongiorni Adele, Bonomi Luigi, Bontempo Maria, Boraggini Cristina, Borda Bossana Caterina, Borney Maria, Bottazzi Giuseppe, Bottero Maria, Botto Giuseppe, Bovio Luigi, Briano Maria, Brusasca Adelina, Busatto Francesco, Bussi Maria ved. Balduino, Buttitta Erminia.

Cadeo Maria, Cadorin Maria, Calcagno Arciprete Giuseppe, Capaldi Dante, Cappellin Luigi, Capra Adelina, Carnelli Maria, Casero Mons. Fortunato, Castellano Soccorsi Laura, Cavagnet Maria, Cavazza Anna Maria, Cerra Giuseppina, Cesarini Craveri Maria, C. G. Challancin Maria, Chiara Francesco, Christanell Olga, Cigna Maria, Codazzi Giuditta, Collesan Teresa, Contili Antonio, Coppo Elisabetta, Cordara Gian Giuseppe, Costantini Cecilia, Cretaz Barbara.

D'Acunto Coppola Maria, De Falco Luisa, Della Bianca eh. Silvio, De Marchi Noemi, Diana Peppina, Diodato Giovanni, Di Prima Pontillo Margherita, D'Ischia Aurelia, Donato Laura, Druetta Angela.

Fanetti Celestino, Fantozzi Domenichina, Farina Franceschina, Farina Gemma, Farina Pietro, Farina Cleonice, Ferrero Benedetta, Fiandaca Amari Elena, Fileccia Sebastiano, Filippa Maria, Fissore Cesare, Fontana Nina, Fontanini Marco e Armandina, Fornasier Giuseppe, Fortunato Vincenzo, Franchini Matilde, F. '1 G.

Gaffuri Don Vittorio, Gaggetta Emma, Gallarato Caterina, Galli Bellosta Ved., Gambetta Maria, Gavinelli Linda, Gerbaldo Domenico, G. G. di Bergotto, Ghislieri Carolina, Giancotti Giuseppina, Gianoli Giuseppina, Giuy M., Giusti Eugenia, Gobbi Emilia, Gramegna Gigina, Grassi Apollonia, Grassini Silvana, Grasso Sac. di Maroggia, Grasso Sarina,

Gregorio Nina, Griotti Caterina, Griotti Giulia, Griotti Luigia, Griotti Rosa, Gusella Giuseppina.

Intorrella Violetta, Tonni Annunziata.

Leone Rosa, Librè Teresina, Lino Bianca B., Lizzio Fassio Carmelina, Locatelli Antonio e Margherita, Lo ghi Achille, Luzi Boccolini Enea.

Macagno Manolino Fanm.a, Maffolini Cotti, Cornetti Angelica, Marabini Rina, Marazzino Mario, Marchesini Angelina. Marongiu Teresa, Martin Marina, Massini Ed;' -ta, Mazza Franco, Mazzadi Matilde, Medana Sr. Alfonsina, Melilli Giacinto, Mely Grazia, M` :aglio Sac. Luigi, Milardi Nazareno, Mina Ambrogio, Miorghi Montorzi Iolanda, Morugni Maria, Moscatelli Ines, Muti Francesca.

Neri Rosa, N. E. di Chivasso, N. N., N. N. di Gorlate, di Milano, Pinerolo, Susa, Noris Ignazio.

Oberti Colomba, Oberto Cesare, O. D. Oderda Marianna, Ossanna Rita, Ottonello Caterina.

Paradiso Rognone Maria, Parzini Rosangela, Pellarin Rosa, Perono Paola, Perotti Giuseppe, Perrone Giuseppina, Pervangher Giuseppina, Pia persona, Piatti Nava Amalia, Pietrogrande coniugi, Pietrogrande Costantina, Pini Pina, Piretto Cristina, Pistorlieni Giuseppe, P. L., Porzio Ida, Prestinari Antonietta e Giuseppe, Prudenza Maria.

Rapalino Ester, Ravigliono Caterina, Resi Nicetti, Ribotta Caterina, Riccardi Luigi fu Francesco, Riccitiello Agnese, Richelli Maria, Righetto Adele, Rondanini Flaminio, Rossi Ida e Parente, R. R.

Sala Fiorina, Salvadeo Lina, Salvadori Teresina, Santagata Antonino, Saracco Maria Teresa, Scaglia Francesco, Scala Enrichetta, Scandella Margherita, Scarciotto coniugi, Scavino Margherita, Schiminò Dott. Raffaele, Schintu Giovanni, Segala Maria, Sesti Giannina, Soldato Rosina, Stradiotti fam. a.

Tacchio Argia, Taverna Giovanna, Terazzi Carolina Ved. Pistorlieni, Tettoni Marietta, Thiebat Barbara, Ticcozzi Sac. Giuseppe, Tonali Maria, Trearte Giuseppe, Tucci Maria.

Ughetti Celestino, Ugliaì-di Rosa.

Valli Romea, Vasani Antonietta, Venturino Giulia, Vidale Giuseppe, Villa Giovanni, Virgili Pierina, Viscardi Maria.

Zaschetti Gesuina, Zanetta Maria, Zanone Iole di Carlo, Zanotti Amedeo, Zavagna Ernesta, Zerbolo Franco, Zunino Sac. Francesco.

In fiduciosa attesa:

Raccomandiamo caldamente alle preghiere di tutti i nostri Cooperatori le seguenti persone e le loro particolari intenzioni:

Airoldi Angiolina (anello d'oro), Barbetta Rita, Belloni Francesca e figlie, Beltramo Giovanni, Bottali, Bureti Virginia, Cabiati Alice Maria, Camoletto Angelo, Campanini Adele, Cerase Irma e fani.a, Clara Anita, Corcello Filomena, Corvetto Rosetta ved. Fasce, Demichelis Carlo fu Luigi, Ferraris Michelangelo, Fonti Domenica, Fornara, Frasca Agostino Palmira, Freirotto, Gamaglia Modesta ved. Pezzi, Gamalero Giuseppina, Gili Maria, Gonzales Adele, Locatelli Ester, Luzzi Mario, Marioni fam.a, Maschio Anna, Moizo Benedetta (tovaglia da altare), Morando Antonio ed Antonietta, N. N. di Front, Oitano Margherita, Padella Agostino, Pavesio Angelo, Piatta Ida, Savio Luigi, Ughetto Gaudenzio, Vaschetti, Vergano, Vergnano Maria.

INDICE DELL'ANNATA 1933

NOTIFICAZIONI E DOCUMENTI.

Un Giubileo straordinario, 33.

L'anniversario della morte di Don Filippo Rinaldi, 7. L'Anno Santo Straordinario, 101.

Il Giubileo fuori di Roma, 133.

Domenico Savio « Venerabile », 225. Nuovi tesori spirituali, 278.

Preziosa Indulgenza, 331.

La Causa di Canonizzazione del Beato Don Bosco, 353. Le Indulgenze durante l'Anno Santo, 68.

IN FAMIGLIA.

Il Rev.mo Sig. Don Pietro Ricaldone ai Cooperatori ed alle Cooperatrici del Beato Don Bosco, 1. Gli scritti del Beato Don Bosco, 97.

La divozione a Maria Santissima, 129.

Cor Jesu lancea perforatum... 161.

L'Onomastico del Rettor Maggiore, 165. LII Spedizione Missionaria, 289 e 325.

Crociata Missionaria: mese di gennaio, pagina 2a della copertina, 36, 69, 99, 132 163, 196, 233, 259, 290, 323, 360.

Il Rettor Maggiore nelle case di formazione dell'Alta Italia, 8. Decennio dell'Unione « Don Bosco » fra insegnanti, 40. Festose accoglienze al Rettor Maggiore a Cuneo, 42.

Roma - TV Congresso Internazionale per l'Insegnamento agrario, 72.

Cumiana - Scuola Agricola Salesiana, 73.

Roma (Istituto Pio XI) - La gradita visita della Missione degli Educatori Cinesi, 74.

Shrigley (Inghilterra) - Per le vocazioni missionarie, 78. Nozze d'oro sacerdotali di Don Giuseppe Gamba, 79. Il Bollettino Salesiano in 17 lingue, 96.

I nuovi Cardinali eletti nel Concistoro del 13 marzo 1933, 102. Il salesiano Prof. Don Fasulo tra gli italiani degli Stati Uniti, 107.

Buenos Aires - Omaggio degli « Esploratori Don Bosco » alla memoria di Don Giuseppe Vespignani, 109.

Nozze d'oro sacerdotali di Don Bartolomeo Molinari, 109. Il Beato Don Bosco in Roma, 117.

Mons. Giuseppe Cognata, salesiano, eletto Vescovo di Bova, 134. Cooperatori Salesiani elevati all'Episcopato, 134. Mostra didattico-professionale (Torino-Casa Madre), 135.

La gradita visita dell'Em.mo Sig. Cardinale Villeneuve alla Casa Madre dei Salesiani, 136.

Lombriasco - Convegno Agrario, 169.

I Vescovi delle Isole Filippine attorno al Delegato Apostolico Mons. G. Piani per la « Festa del Papa », 170. La Missione straordinaria Argentina a Roma all'Istituto Pio XI, 198.

Il Vescovo eletto di Corumbà (Brasile), 327.

L'onomastico del Rettor Maggiore, 235.

La Gara Artigiana indetta fra allievi artigiani delle Case d'Italia, 237.

L'omaggio dell'Istituto Pio XI di Roma ai novelli Vescovi dell'Asia, 239.

Il Pellegrinaggio cinese all'Oratorio di Torino-Valdocco, 240. Le Gare Catechistiche diocesane dell'Azione Cattolica, 264. Alle Catacombe di San Callisto in Roma, 264. Solenne ostensione della Santa Sindone a Torino, z66. Omaggio dei Superiori della Società Salesiana al Santo Padre, 291.

Le Scuole Professionali Salesiane, 292.

I Cavalieri dell'Ordine del Santo Sepolcro all'Oratorio di Valdocco, 328.

Preziosa cappella di Sante Reliquie nella Cripta della Basilica di Maria Ausiliatrice in Valdocco, 329.

La Santa Sindone e le benemerenze di due Salesiani, 335. Giubileo Cardinalizio dell'Em.mo Card. Pietro Gasparri, 38. L'Em.mo Card. Primate Augusto Hlond insignito della più alta onorificenza polacca, 38.

Giubileo missionario di S. E. Mons. Eugenio Méderlet arcivescovo di Madras, 39.

Mons. Enrico De Ferrari nominato Prefetto Apostolico dell'Orenoco Superiore, 40.

Pellegrinaggi vari alla Casa Madre dei Salesiani, 165. Buenos Aires - Pensionato Universitario Salesiano, 169. Messe d'oro..., 362.

Inaugurazione delli Studentato Teologico Salesiano a Castelnuovo D. Bosco, 363.

Frascati. L'Istituto "Villa Sora" ricevuto in udienza da S. S. Pio XI, 364.

Macerata. Una nuova opera salesiana, 366. Avigliana. Santuario della Madonna dei Laghi, 367.

COOPERAZIONE SALESIANA.

L'organizzazione dei Cooperatori Salesiani, 65.

Cooperazione Salesiana, 193.

Convegni d'Azione Salesiana: Cuneo, 42. - Asti, 75 e 297. - Frascati, 136. - Torino, 235. - Arezzo, 244. - Ivrea, 296. - Pinerolo, 297. - Nizza Monferrato, 297. - Casale, 297. Convegno di Catechisti Oratoriani - Torino-Valdocco, 212. Conserviamo la figura di Don Bosco quale ce l'ha data il Signore!, 257.

Dall'Unione Cristiana alla Pia Unione dei Cooperatori Salesiani, 321.

Alle Patronesse, Zelatrici e Cooperatrici Salesiane, 134. Per la Conferenza di San Francesco di Sales 27.

Feste di San Francesco di Sales e Conferenze Salesiane, 103. Bergamo - Propaganda Missionaria, 107. Firenze - Per le Missioni Salesiane, 137.

Una speciale benedizione del Santo Padre ai Cooperatori e Cooperatrici Salesiane, 165.

Milano - Conferenza di Mons. Bartolomasi in S. Francesco di Paola, 167.

Genzano di Roma - Conferenza Salesiana, 169.

La « Kermesse » alla Villa « Compans » in favore delle missioni, 198.

Cooperatori Salesiani di Olanda e a Torino, 362. Genova Sampierdarena. Per le Missioni Salesiane, 368.

FIGURE DEGNE DI MEMORIA.

S. A. R. Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi, 142. Il Teol. Coll. Prof. Luigi Piscetta, 174. Fra due Beati..., 282.

MISSIONI ESTERE.

ARGENTINA: Terra del Fuoco, 25. - Fortin Mercedes, 81 e 247. ASSAM: Gli Oratori Festivi, 83. - Tezpur, 279. - Lamin, 314. BRASILE: Sangradouro, 340. - Matto Grosso (D. E. Carletti), 177 e 340. - Mezzo secolo di vita Salesiana in Brasile, 354. CINA: Shiu-Chow, 53. - Lin Chow, 310. CONGO BELGA: (Mons. Sak), 345.

EQUATORE: Mendez, 26 e 251. - Sevilla del Oro, 111. - Gualaquiza, 250.

GIAPPONE: Miyazaki, 5o, 182, 303, 372. - Miyakonojo, 115, 154, 184. - Oita, 116. - Tokyo, 153. - Beppu, 185.

INDIA: Krishnagar, 56. - Saharanpur, 215. - Tezpur, 377. SIAM: Bang Nok Khuek, 86, 149 e 217. - Bang Pong, 150 (D. G. Pasotti) 342.

VENEZUELA: Caracas. La spedizione missionaria nell'Alto Orinoco, 368.

ALTRE NOTIZIE MISSIONARIE.

Lettera dei seminaristi siamesi ai loro benefattori, 87. - L'ora di redenzione dei Caboclos (Rio Negro, Brasile), 112. - Dalla Missione dell'Alto Orinoco, 114. - Madras (India) - Il Giubileo d'argento della scuola media di San Gabriele, 171. - El Pan (Equatore) - Accoglienze trionfali a Don Del Curto Albino pel suo ritorno in missione, 173. - Sacerdoti novelli nell'Assam, 281. - Il titolo di una Borsa Missionaria, 295.

IL CULTO DI MARIA AUSILIATRICE.

La potente intercessione di Maria Ausiliatrice, 22, 48, 82, 88, tto, 147, 176, 214, 249, 274, 316, 338. - Il mese e la festa di Maria Ausiliatrice, nel suo Santuario di Torino-Valdocco, 197. - Nizza Monferrato, 249. - Roma, 274. - Ivrea, 274. - Borgomanero, 275. - Strada in Casentino, 275. - Faenza, 275. - Belluno, 276. - Modena, 276. - La Spezia, 276. - Vallecrosia, 276. - Gerusalemme, 276. - Este, 276. Pellegrinaggi vari alla Basilica di Maria SS. Ausiliatrice, 364.

Grazie e favori, 22, 23, 49, 63, 8z, 89. 95, 110, 148, 276, 316, 338, 370.

OMAGGI AL BEATO D. BOSCO.

Nel XLV anniversario della morte del Beato, 12. - Solenne ricevimento della Reliquia del Beato a Nicorvio (Pavia, 17. - Onoranze al Beato Don Bosco a Dosso (Ferrara) 18. La festa del Beato e omaggi vari: Castell'Alfero d'Asti, 18; Pianfei (Cuneo), 1o7; Castel Sant'Elia (Viterbo), 139; TorinoValdocco, 166; Torino (chiesa S. Cristina), 166; Roma (S. C.), 166; Roma (Pio XI), 166; Napoli (Vomero), 167; Asti, 167; Grosseto, 167; Oulx, 167; La Spezia, 167; Bologna, 168; Capriglio d'Asti, 202; Venezia, 2o4; Nizza Monferrato, 205; Trapani, 205i Cuneo, 205i Barcellona di Sicilia, 2o6; Terni, zo6i Acqui, 2o6i Faenza, 207; Gorizia, 2o7; Villardora, 207; Pordenone, zo7; Modena, 207i Sondrio, 207; Volterra, 207; Legnago, 207i Ancona, 207i Trento, 207; Montodine, 2o7; Foglizzo, 207i Noci (Bari), 207i Triggiano (Bari), 207i San Cataldo (Catania), 207; Sunbury, Vittoria (Australia), zio; Buttigliera d'Asti, 292i Morialdo Bechis, 326i Manaos (Brasile), 333i Borgone di Susa, 368.

Grazie e favori, z8, 58, 88, 122, 156, 186, 219, 253, 284, 317, 349, 378.

Anime riconoscenti a Maria Ausiliatrice e al Beato D. Bosco: 23, 63, 95, 127, 159, 191, 286, 319, 352, 382.

IN FIDUCIOSA ATTESA DI GRAZIE. Vedi pagine: 64, 95, 16o, 192, 224, 288, 320, 352, 382. NEGLI ISTITUTI DELLE F. DI M. A.

Torino (Istituto Maria Ausiliatrice) - Inaugurazione del III Corso Nazionale « Agazzi », 16.

New York - Giubileo d'argento delle Figlie di Maria Ausiliatrice, 208.

Il LII anniversario della preziosa morte della prima Superiora Madre Maria Mazzarello, 211.

Paterson N. J. - La prima commemorazione del Giubileo d'argento delle Figlie di Maria Ausiliatrice, 270.

Camaguev (Cuba) - Le Figlie di Maria Ausiliatrice, 332. Ceara (Fortaleza) - Un nuovo collegio delle Figlie di Maria Ausiliatrice, 334.

Cesarò. Il Giubileo d'argento delle Figlie di Maria Ausiliatrice, 367.

NOTIZIE VARIE: DALL'ITALIA.

Torino (S. Paolo), 15. - Parma 16. - Cagliari, 17. - Roma (S. C.), 41. - Genzano di Roma, 44. - Milano, 45. - Sampierdarena, 45. - Torino-Valdocco, 71. - Frascati, 76. - Tolmezzo, 76. - Ancona, 77. - Napoli (Vomero), 105. - Napoli (Tarsia), 1o5. - Volterra, 1o5. - Faenza, 1o6. - Rimini, 106. - Morialdo Bechis, 137. - Penango, 137. - San Cataldo, 138. - Torino (Monterosa), 139. - Frascati, 200. - Messina, 201. - Ivrea, 241. - Schio, 242. - Palermo, 242. - Mogliano Veneto, 243. - Milano, 244. - Arezzo, 244. - Ancona, 244. - Perugia, 245. - Soverato Marina, 246. - Savona, 266. - Modica, 268. - Lombriasco, 268. - Napoli (Tarsia), 268. - Roma (Pio XI), 298. - Cherasco, 368.

DALL'ESTERO.

Ayagualo, 19. - Bogotà, 20, 368. -Buenos Aires, 21 . -Rosario, 21. - Debnichi Cracovia, 45. - Rio de :Janeiro, 46. - Camaguey, 46. - Porto Said, 47. - Port Chester, 47. - Cairo, 77 e 2o8. - Cartago, 139. - Malta-Sliema, 1o8. - Valencia (Venezuela), 107. - Maretz, 141. - Quito, 210. - New Orléans La., 246. - Vienna, 248. -- Lituania, 248. - Beitgemal, 270 e 333. - Izmir, 270. -- Bordeaux, 272. - Nizza Marittima, 272. - Caracas, 301. - Buenos Aires, 301. - Las Heras, 312. - Cartago, 332. - Huancayo, 333. - Fontanierès, 334.

LETTERE DI DON GIULIVO AI GIOVANI. Vedi pagine 61, 91, 125, 146,   283,

SALESIANI DEFUNTI. Vedi pagine 61, 92, 125, 157, 181), 222, 255, 285,318,351,380.

NECROLOGIO.

Mons. Nicola Ciceri, 21.

Mons. Antonio Maria Bernasconi, 30. Mons. Francesco Gazzolo, 30.. Mons. Giuseppe Buffoni, 30. Mons. Giuseppe Francesco Re, 92. Mons. Carlo Pellegrini, 92.

Contessa Maria Figarolo di Gropello nata De Bray, 92. Contessa Emilia Gromis di Trana nata Balbo Bertone di Sambuy, 125.

Il Card. Bonaventura Cerretti, 222. Mons. Abramo Aguilera, 222. Mons. Giuseppe Ballerini, 255. Mons. Nicola Audino, 255. Mons. Giuseppe Bertazzoni, z86.

Il Card. Raffaele Scapinelli di Léguigno, 350. Mons. G. B. Ressia, 350. Mons. Riccardo Bartoloni, 380.

Vedi anche pagine 30, 31, 61, 94, 125, 158, 189, 223, 256, 286, 318, 350, 381.

L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI con sede in TORINO, eretto in Ente Morale con Regio Decreto 13 gennaio 1924, n. 22, può legalmente ricevere Legati ed Eredità. Ad evitare possibili contestazioni si consigliano le seguenti formule: Se trattasi d'un Legato: «... lascio all'Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino a titolo di legato la somma di Lire... (oppure) l'immobile sito in... ».

Se trattasi invece di nominare erede di ogni sostanza l'Istituto, la formula potrebbe esser questa:

« Nomino mio erede universale l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino, lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo ».   (Luogo e data).   (Firma per esteso).