187809


187809

1 Pages 1-10

▲back to top

1.1 Page 1

▲back to top
ANNO 11 . - N . 9
Esce una volta al mese
SETTEMBRE 1878
BOLL ETTI NO SALE SIANO
Direzione nell' Oratorio Salesiano . - Via Cottolengo, N . 32, TORINO
SOMMARIO - Collocamento della Pietra Angolare
nella Chiesa di S . Giovanni Evangelista - Grazia
di Pio IX ad un Cooperatore Salesiano - Industrie
e riflessi di un buon Parroco a pro della Gioventù
studiosa - Oratorio Salesiano della Croce nella città
di Lucca - Istituto Femminile sotto la protezione
della Madonna delle Grazie in Nizza Monferrato e
di Santa Teresa in Chieri - Collegi Salesiani -
Bibliografia Salesiana - Progresso della Pia U-
nione - Indulgenze speciali pei Cooperatori .
Monsignor Lorenzo Gastaldi Arcivescovo di
Torino, il quale si compiacque di compiere
il Sacro Rito secondo le prescrizioni del
Pontificale Romano , non che l' assistenza
del Barone Banchiere Giuseppe Ceriana ,
Signore di nobili sentimenti , che vi fece
da Priore, e in questa qualità poneva sulla
pietra benedetta la prima calce . Molti altri
benemeriti e rispettabili signori e signore,
un buon numero di Sacerdoti, e di Coope-
Collocamento della Pietra Angolare
ratori e Cooperatrici Salesiane di Torino ,
quali rappresentanti di tutta la Pia Unione,
nella Chiesa di S . Giovanni Evangelista .
concorsero pure a dar lustro alla cara fun-
zione .
Nella divota ed augusta città di Torino Noi crediamo di fare cosa gradita ai
al 14 dell'or passato agosto compievasi una nostri lettori esponendo qui brevemente
funzione, che quanto più fu ritardata, altret- quanto si fece in detta occasione, premet-
tanto più gradita e solenne riuscì per la tendovi alcune notizie intorno all' origine
circostanza del giorno, in cui ebbe a cele- e al significato della sacra Cerimonia .
brarsi, e delle persone, che vi presero parte . Ad evitare i temuti effetti dell'ira del fra-
La vigilia della solennissima Festa di tello Esaù fuggiva il patriarca Giacobbe dalla
Maria Assunta in Cielo fu benedetta e col- casa paterna, a fine di recarsi in Mesopo-
locata la Pietra Angolare nella Chiesa, che tamia, quando al sopraggiungere della notte
stiamo ora innalzando, per opera soprat- stanco ed afflitto si coricò , onde prendere
tutto dei Cooperatori Salesiani, a Memoria riposo, sul nudo terreno, poggiando la te-
imperitura di Pio IX nostro insigne Bene- sta sopra una pietra . Durante il sonno il
fattore, e ad onore di S . Giovanni Evange- Signore gli fece avere la misteriosa visione
lista ; di quell'Apostolo prediletto, al quale di una Scala, che poggiata da un capo sulla
per la innocenza e purezza di costumi il terra toccava colla cima il Cielo . Lungo di
divin Salvatore prima di spirare in croce essa scendevano ed ascendevano gli An-
affidava la Santissima Vergine sua Madre geli, e alla sommità stava nel suo splen-
Virginem Matrem Virgini commendavit. dore Iddio, il quale parlando gli disse : « Io
A si bella ed appropriata occorrenza del sono il Dio dei padri tuoi : Io sarò il tuo
giorno un' altra se ne aggiunse, e fu la pre- protettore, e a te nella tua discendenza darò
senza dell' Eccellentissimo e Reverendissimo la terra sopra cui ti trovi . I tuoi discen-

1.2 Page 2

▲back to top
denti si moltiplicheranno come la polvere in piazza Navona a Roma, mentre il prin-
della terra , e si dilateranno dall' Occaso cipe Pamfili Duca di Carpineto la collocò
all' Oriente, e dal Settentrione al Mezzodì, nelle fondamenta . Siffatta cooperazione sem-
e in te saranno benedette tutte le genti . » bra autorizzata dall' esempio dell'imperatore
A questa vista, e a queste parole sve- Costantino , il quale nell' incominciare in
gliossi il santo Patriarca, e pieno di sacra Roma la fondazione della Basilica di S . Pie-
riverenza e: sclamò Veramente in questo tro in Vaticano , volle scavare di propria
luogo é il Signore, e io nol sapeva . Perciò mano, e trasportare sugli imperiali suoi o-
sorgendo al mattino prese la pietra, sopra meri dodici cestelli di terra ad onore dei
cui aveva posato il capo, l'aggiustò a modo dodici Apostoli (1),.
di altare, vi versò sopra dell' olio, e così Nel luogo in cui si depone la Pietra o
consacratala a Dio fece voto e preghiere dentro la medesima si sogliono mettere e-
dicendo : Questa Pietra che Ho eretta in ti- ziandio alcuni oggetti vari , come scritti ,
tolo sarà chiamata Casa di Dio (1) .
monete, medaglie e simili, atti a ricordare
Mossa da questo fatto , e da quello an- ai posteri il fatto, qualora il sacro edifizio
cora che praticarono Mosè , Salomone e venisse ad essere diroccato .
Giuda Maccabeo nella formazione e dedi- Passando ora alla spiegazione della sacra
cazione del santo Tabernacolo, e del Tempio Cerimonia diciamo che la pietra di fonda-
di Gerusalemme, la Chiesa Cattolica fin dal mento od angolare posta nella Chiesa ma-
tempo degli Apostoli usò dedicare con teriale raffigura lo stesso Gesù Cristo , il
riti e preghiere speciali i luoghi destinati quale a guisa di una Pietra fermissima colla
all' esercizio del culto di Dio . I primi Cri- sua Divinità ed Onnipotenza sostiene l'edi-
stiani quando volevano fabbricare qualche fi,c zodelmnuivrso onserva in vi-
Chiesa, o destinare una casa a questo uso, gore la sua Religione, mantiene in grazia
ne segnavano da prima il luogo con una i suoi fedeli , e stritola e disperde i suoi
Croce, per dinotare che quel sito era come nemici . Gesù Cristo è appunto quella pietra
passato in proprietà del Signore (2) . Quindi spirituale, cui il reale profeta Davidde pre-
oggidì ancora il giorno prima del posamento disse (2), che gli Ebrei quali stolti archi-
della pietra fondamentale di una Chiesa, tetti avrebbero rigettata col rifiutarsi di ri-
il Vescovo od un Sacerdote a nome suo conoscerlo per loro Messia , ma che Egli
pianta una Croce di legno nel luogo, in cui sarebbe nondìmeno divenuto la pietra an-
dovrà sorgere l'altare maggiore della futura golare dell' edifizio,cp ioèlapetr rin-
Chiesa . Così pure si praticò nel caso nostro, cipale, la primissima pietra della Chiesa
come prescrive il Rituale Romano (3) .
Cattolica, quella che, per cosi dire, unisce
Secondo la pratica vigente il Vescovo od le muraglie maestre , che rende ferme ,
anche un Sacerdote a ciò delegato benedice tiene connesse e salde insieme tutte le al-
la Pietra , e qualche distinto Personaggio tre pietre secondarie cominciando dal Papa
la rassoda, la copre , e vi mette sopra la sino all' ultimo dei fedeli, e guai a chi a-
prima calce . La consuetudine, che una per- vesse preso a cozzare contro di lei . Questa
sona secolare prenda anche parte a questo profezia fatta mille e più anni prima della
atto, data da secoli . Così per esempio ab- venuta del divin Redentore si è pienamente
biamo dalla storia che il Sommo Pontefice avverata . Gesù Cristo riprovato dalla sina-
Innocenzo X l' anno 1652 benedisse la pie- goga e messo a morte, a dispetto di lei e
tra fondamentale della Chiesa di S . Agnese di tutto l'inferno, divenne Capo e Principe
della Chiesa , riuni a sè molti degli stessi
(1) Gen . 28 .
(2) I Cristiani trassero l'uso di innalzare una Croce
sui luoghi da dedicarsi a Dio anche dal costume degli
antichi romani, quando i beni di qualche privato cittadino
cadevano in mano del principe . Per indicare questo mu-
tamento di dominio, i suoi ministri ponevano in mezzo a
Ebrei ed immensi popoli gentili, facendone
come una sola famiglia, che lo adora come
unico fondamento e speranza di sua eterna
salute. Inoltre la storia antica e moderna
ci attestano che tutti quelli, i quali combat-
quei beni l' immagine dell'Imperatore, o scrivevano il
suo nome sopra una tabella, e ve la esponevano, o vi in-
calzavano un velo, che s . Ambrogio chiama Cortina re-
gia . (V . Moroni art . Titoli .)
(3) La croce od altro segno religioso che i primi fe-
deli mettevano per indicare il luogo santo dicevasi Titolo
quindi venne il nome di Titoli alle chiese stesse prin-
cipali . Così chiamansi tuttora le chiese più antiche in
dinali dell'ordine dei Preti . Di qui il Cardinale del ti-
tolo di Santa Prassede, il Cardinale del titolo di S . Gri-
sogono, e via dicendo .
terono Gesù Cristo e la sua Religione, eb-
bero la peggio , e finirono male . E quello
che fu , il sarà sino alla fine del mondo .
Ripiene di altissimi sensi furono pure le
preghiere ed i canti che precedettero ed
accompagnarono l' atto religioso . AlludendoRoma,nelquisrctanolgiursdzoneCa-
(1) Vedi Breviario Romano 18 novembre .
(2) Salm . 117 .

1.3 Page 3

▲back to top
al passaggio dell' Angelo, che in Egitto per- tutte le cose, sii, Te ne preghiamo, prin-
cosse ed uccise i primogeniti in tutte le cipio, incremento e perfezione di quest'o-
case , le cui porte non erano segnate col pera, che deve incominciarsi a lode del
sangue dell' Agnello (1), fatta dall' Arcive- tuo nome . »
scovo l' acqua benedetta, si cominciò dal- Qui il Prelato asperse la Pietra con acqua
l'aspergere attorno il luogo, in cui era col- benedetta , e col coltello sopra vi scolpì il
locata la Croce, e dal cantare quest'antifona : segno di croce . Ciò fatto proseguì
Signum salutis pone, Domine Iesu Chri- « Benedici , o Signore , questa creatura
ste, in loco isto : « Il segno della salute di Pietra, e per l' invocazione del tuo nome
metti, o Signor Gesù Cristo, in questo luogo, concedi la sanità del corpo , e il rimedio
o non permettere che vi entri l' Angelo dell' ànima a tutti quelli, che con pura mente
sterminatore . » Seguì poscia il canto del daranno aiuto a fabbricare questa Chiesa . »
salmo 83 che incomincia : Quam dilecta A questo punto postisi tutti in ginocchio,
tabernacula tua, Domine virtutum : « Quanto si cantarono le litanie dei Santi ; finite le
sono mai deliziosi i tuoi tabernacoli, o Si- quali, Sua Eccellenza alzatasi intonò , e i
gnore delle virtù . » Terminato il Salmo, sua cantori proseguirono l' antifona : Mane
Eccellenza pronunziava la seguente pre- surgens Iacob : « al mattino sorgendo Gia-
ghiera
cobbe erigeva la pietra in titolo, e versando
« Signore Iddio , il quale sebbene non sopra dell' olio fece voto al Signore : Ve-
possa essere contenuto dal Cielo e dalla ramente questo luogo è Santo , e io nol
Terra, tuttavia Ti degni di avere una casa sapeva » . Seguiva il Salmo 126 . N isi Do-
quaggiù , dove sia continuamente invocato minus aedificaverit domum ,invaum
il tuo nome, deh ! Ti preghiamo, per l'inter- laboraverunt qui aedifcant eam : « Se il Si-
cessione della Beata sempre Vergine Maria, gnore non edifica la Casa , invano vi la-
del Beato Giovanni Apostolo , e di tutti i vorano i fabbricatori . » Terminato questo
Santi, col sereno sguardo della tua pietà canto, i sacri Ministri e il Priore si avvi-
visita questo luogo, e per l' infusione della cinarono al luogo dove aggiustare si do-
tua grazia purificalo da ogni macchia, e pu- veva la Pietra benedetta ; ma prima di pas-
rificato conservalo ; e Tu, che hai compiuta sare a quest' atto, che era il principale della
la devozione del diletto tuo Davide coll' o- funzione , il Sacerdote Giovanni Bosco do-
pera del figliuol suo Salomone (2), degnati mandata ed ottenuta licenza dall' Arcive-
in quest' opera di soddisfare ai nostri de- scovo leggeva il Verbale di quanto si faceva,
siderii ; e fuggano di qui tutte le spirituali concepito in questi termini :
nequizie . »
« A mezzodì della città di Torino , nel
Invocata così la protezione del Cielo so- centro di numerose e popolatissime abitazio-
pra quel luogo, e presone come possesso ni, nell'isolato compreso tra la Via di San
a nome di Dio , il Vescovo passò alla be- Pio V, Via Madama Cristina, e il Corso
nedizione della Pietra con queste orazioni Vittorio Emanuele II, fu messa in costru-
« Signore Gesù Cristo , Figliuolo di Dio zione una Chiesa ed un Ospizio , affinché
vivo, che sei vero, onnipotente Iddio, splen- a tutti si dia comodità di soddisfare ai re-
dore e immagine dell'Eterno Padre, e Vita ligiosi doveri , si possano istruire nella
eterna : che sei Pietra angolare staccatasi scienza e nella religione i fanciulli, e di
dal monte senza opera umana (3), e sei questi ricoverare coloro, cui non si potesse
immutabile fondamento ; deh ! consolida que- altrimenti provvedere .
sta pietra che h a da essere collocata nel « Pertanto col consenso e coll' approva-
tuo nome ; e Tu che sei principio e fine, zione dell'Autorità Ecclesiastica, colla be-
nel qual principio Iddio Padre creò da prima nedizione del glorioso Pontefice Pio IX, no-
stro Benefattore di veneranda Memoria ,
(1) Esod . XII .
comperata l'area necessaria, si die' princi-
(2) Il re Davide, vinti i suoi nemici, e vistosi pacifica-
mente sul suo trono in Gerusalemme, aveva divisato d'in-
pio ai lavori .
nalzare un tempio al Signore come in ringraziamento degli « La Chiesa è di stile Gotico Romanico
ottenuti favori, ma Dio stesso gli fece dire dal profeta
Natan : Non tu, ma il figliuol tuo edificherà il tempio al
Nome mio . (II Reg . 7 .)
(3) Qui si allude al sogno di Nabucodonosor, o meglio
alla profezia di Daniele sui quattro grandi imperi, l'ul-
timo dei quali che doveva vincere i tre primi sarebbe stato
distrutto da un sassolino staccatosi dal monte di per sé .
del 1300, la sua larghezza è di metri ven-
tidue per sessanta di lunghezza . I muri sor-
gono già all'altezza di sei metri . Il disegno
fu concepito dal Conte Edoardo Mella di
Vercelli, benemerito e celebre ingegnere,
Questo sassolino significava Gesù Cristo che, disceso dal
Cielo, colla sua religione distrusse l'impero Romano, e
gloria del nostro secolo pel suo grande
si estese per tutta la terra . (Dan . 11) .
studio e perizia intorno alle costruzioni sa-

1.4 Page 4

▲back to top
cre di stile antico . Il Conte Carlo Reviglio
della Veneria coadiuvò efficacemente il pre-
ECCELLENZA REV .ma,
lodato Conte Mella nel compiere le opere
RISPETTABILI SIGNORI,
d'arte, e coll'aiuto pure efficace dell'inge- In questo momento solenne io debbo com-
gnere Cav . Carlo Trocelli si riuscì a su- piere un atto di vivissima riconoscenza, da
perare molte difficoltà incontrate nel pre- cui è compreso il mio cuore verso di Voi, e
parare e incominciare i lavori .
verso tutti coloro, che colle preghiere, con
« Direttore di questi è il Cav . ingegnere mezzi materiali e morali hanno cooperato
Antonio Spezia già per molti titoli bene- in favore di questo Monumento di rico-
merito dell'Opera degli Oratorii . Capo Ma- noscenze e di amore al Grande Pio IX .
stro impresario è il Sig . Carlo Buzzetti e fra- Non potendo come desidero retribuire o-
telli assai rinomato per vari sacri edifizi gnuno con degno contraccambio, prometto
felicemente condotti a termine . Priore della che per Voi qui presenti, per tutti quelli
festa è il Sig. Barone Banchiere Giuseppe che concorsero o concorreranno al buon.
Ceriana, che di buon grado si presta a tale esito di questo edifizio, e soprattutto pei
uffizio di carità . Condotta la costruzione al Cooperatori Salesiani, saranno fatte quo-
punto in cui presentemente si trova, fu tidiane preghiere a Dio nella Chiesa di Ma-
deliberato il collocamento della Pietra An- ria Ausiliatrice, e tra non molto in questa
golare .
pur anche, che stiamo innalzando ad onore
« Perciò l' anno del Signore 1878 il 14 dell'Apostolo prediletto del divin Salvatore,
agosto ; l' anno primo del Pontificato di ed a Memoria del Nono Pio, che ne por-
Leone XIII, dei Conti Pecci, nato in Car- tava il nome. Iddio pietoso a tutti conceda
pineto d'Anagni il 2 marzo 1810, eletto sanità stabile, vita lunga e felice, pace e
Papa il 20 febbraio 1878 ; l'anno primo del concordia nelle famiglie, buon esito nelle
regno di Umberto I nostro amato Sovrano ; imprese, e in ogni affare . Sia copioso il cen-
l'anno settimo dell'Episcopato di S . E . R.ma tuplo da Gesù Cristo promesso nella vita
Monsig . Lorenzo Gastaldi nostro venera- presente, e più abbondante ancora sia la
tissimo Arcivescovo ; alle ore nove del mercede nella vita avvenire .
mattino la prelodata Sua Eccellenza Rev .ma « Voi intanto , Benefattori esimii, che
e il Sig. Barone Giuseppe Ceriana si re- avete dato mano alla pia impresa, e che ora
carono al sito destinato per la religiosa la vedete già bene incominciata, deh ! vo-
funzione . Una moltitudine di fedeli d'ogni gliatemi continuare il vostro appoggio, la
età e condizione li accolsero con segni carità vostra, ed essa senza fallo sarà con-
di particolare riverenza, e gli allievi del- dotta a termine pel bene della civile So-
l'Oratorio Salesiano li salutarono con musi- cietà e della Religione, a vostra gloria an-
cali concerti .
cora, a vostra consolazione . Imperocchè
« A fine di compiere l'atto religioso come finché pellegrineréte su questa terra vi ac-
prescrive il Pontificale Romano si procedette compagneranno le lodi e le benedizioni
al luogo del Presbitero della futura Chiesa, dei viventi, e i favori del Cielo . Ed ancora
presso alla colonna più vicina all'Altare dopo la dipartita dal terrestre esiglio i no-
Maggiore nel lato del Vangelo . La Pietra stri posteri proseguiranno in questa Chiesa
Angolare fu collocata nello zoccolo basato E la prece della gratitudine per Voi, continue-
sul pavimento dell' edifizio . La medesima ranno a benedire la vostra memoria . Anzi
ha una cavità di centimetri 30 in altezza, ammirando quest'Opera prenderanno a sti-
e 20 in larghezza . In un tubo di vetro si mare ed amare vie maggiormente quella
collocarono varie fotografie di persone be- Religione, che ve l' ha inspirata . Voi da
nemerite di questa Chiesa ; una copia della molti anni cogli spiriti beati farete già ri-
facciata della medesima e dell'Ospizio ; una suonare di melodiosi cantici le sacre volte
copia del Bollettino Salesiano del mese di del Cielo, e questo tempio dalla vostra ca-
aprile dell'anno corrente ; un elenco dei rità innalzato echeggerà tuttora delle soavi
Membri e delle Case Salesiane presente- ed armoniose voci dei nostri nipoti, e di al-
mente esistenti ; varie monete ; diverse me- tri che saranno dopo di noi, i quali cer-
daglie di conio recente, con oggetti atti a cheranno di emularvi nell' inneggiare il
ricordare ai posteri il fatto memoran- Santo dei Santi . Voi quali soldati di Gesù
do .
Cristo godrete già nell' eterna pace i frutti
Qui D . Bosco visibilmente commosso vol- della vittoria, ed altri in questo luogo me-
geva agli astanti le seguenti parole, scritte desimo verranno ad infiammarsi alle bat-
pur anche nel Verbale :
taglie del Signore, a cibarsi del Pane dei

1.5 Page 5

▲back to top
forti, a ritemprare le loro armi della pre- provvisata trìbuna cantarono , in bel coro
ghiera e della pietà, onde come voi con- di voci, l' antifona : « O quam metuendus
seguire la palma ed il trionfo . Voi quali est locus iste! Vere non est hic aliud, nisii
fortunati pellegrini vi troverete già nel ri- domus Dei, et porta coeli : O quanto è ter-
poso della patria beata, e vi vedrete an- ribile questo luogo ! Veramente qui altro
cor raggiunti da altre anime elette, le non v'è, che la Casa di Dio e la Porta del
quali dopo Dio dovranno a quest'Opera Cielo . » Il nostro D . Cagliero seppe colle
vostra la loro eterna salvezza . Così scor- note musicali così bene imitare il senso ve-
gendo l'immenso bene che in questa Chiesa nerando di queste divine parole, e i cantori
e nell'Ospizio attiguo andrassi operando a alla loro volta le eseguirono così egre-
pro delle anime, a gloria di Dio, ad onore giamente , che gli astanti ne furono pro-
della Chiesa Cattolica, a giovamento della fondamente commossi e come atterriti, per-
civile Società, a profitto della cara città di ché ti pareva di udire come un coro di
Torino, il vostro spirito in Cielo ne esulterà angeli ad intimare ai mortali rispetto e ve-
di purissima gioia, mentre di nuove gemme nerazione al luogo santo, e minacciare di
si abbellirà la vostra corona di gloria . » vendetta chi l'avesse profanato .
Terminate queste parole, il Verbale ver- Fatto il giro benedicendo , e cantato in
gato su pergamena fu sottoscritto dal Rev .m° fine il Veni Creator e le orazioni prescritte,
funzionante, dal Barone Ceriana, dal Conte l' Arcivescovo pose la corona alla divota
Reviglio, dal Cav . Spezia e da D . Bosco, funzione colla benedizione pastorale e con
e poscia cogli altri oggetti di sopra accen- un breve discorso .
nati riposto nel tubo di vetro . Questo fu « Io mi rallegro, Ei disse, al veder sorgere
messo ancora in un altro tubo di piombo, una nuova Chiesa presso al tempio degli ere-
il quale chiuso ermeticamente venne infine tici, i quali presumevano di far mutare Reli-
collocato nel cavo della pietra fondamentale . gione alla città di Torino . Torino fu e sarà
Intanto il Vescovo toccando con la destra Cattolica . Ella mutò bensì Religione un dì, ma
mano la pietra pronunziava questa pre- per passare dal culto degli idoli all'adora-
ghiera : « Nella fede di Gesù Cristo collo- zione del vero Dio ; e non sarà mai che ab-
chiamo questa primaria Pietra in questo fon- bandoni la Religione di Gesù Cristo per ab-
damento, nel nome del Padre, e del Figliuolo bracciare quella di Satana .
e dello Spirito Santo, affinché siano qui in « Fin dai primi anni del Cristianesimo
vigore la vera fede , il timor di Dio, e la si professò in questi luoghi la Fede di Gesù
fraterna carità ; e sia questo luogo destinato Cristo, la quale innaffiata poscia dal sangue
all'orazione, e ad invocare e lodare il nome dei santi martiri Solutore, Avventore ed Ot-
del medesimo Signor Nostro Gesù Cristo, il tavio, e coltivata dall' ardente zelo di san
quale col Padre e collo Spirito Santo vive Massimo, crebbe, e dilatossi sempre più, e
e regna Dio per tutti i secoli dei secoli . » Torino sino dai primi secoli della Chiesa
Rispostosi Amen dagli astanti, il ministro fu annoverata tra le città eminentemente
del Signore sparse l'acqua santa sopra la cristiane . Perciò essa non ismentirà la sua
Pietra, e il Priore vi versò la prima calce ; fede, essa non lascierà di tenere i suoi oc-
poscia da tutti recitavasi il Salmo Miserere . chi rivolti al Sole di Giustizia, a Gesù Cristo,
Allora i muratori ad un cenno del loro che la illuminò ; essa non seguirà di certo
Capo, in men che non si dice, appeso a quegli stolti superbi dei giorni nostri, i quali
forti gomene un grosso masso di pietra rinnegando la Religione dei nostri Padri ,
appositamente lavorato, che serve come di e facendo guerra al Catechismo Cattolico,
ligamento e di coperchio allo zoccolo della vanno gridando con un moccolo di falsa
colonna, colle preparate carrucole lo solle- sapienza in mano : Venite dietro di noi, e
varono alquanto, e poi ve lo fecero sopra vi condurremo nelle vie della verità e della
posare maestosamente, quasi a custode della luce ; e intanto menano nelle più cupe te-
Pietra benedetta e degli uniti oggetti, i quali nebre dell'errore i folli, che li ascoltano .
per passar di secoli non fia più che riveg- « Il mio cuore gode altresì che questa
gano la luce del sole, se una forza prepo- nuova Chiesa venga eretta ad onore di san
tente non li venga ad estrarre di colà .
Giovanni Apostolo , di quel discepolo pre-
Compiuto questo atto, l'inclito Presule, diletto, al quale per la sua verginale purità
a norma del Pontificale , passava a bene- Gesù Cristo nell'ultima cena permise di pog-
dire tutto intorno le fondamenta della Chiesa . giare il capo nel suo seno, e dall' albero
Prima però i giovani musici dell' Oratorio della croce lasciava in dono la SS . sua Ma-
di San Francesco di Sales saliti sopra im- dre ; ad onore di quel Giovanni, che col

1.6 Page 6

▲back to top
suo Vangelo e colla sua condotta ci porse
una prova invincibile della Suprema Auto-
rità di s . Pietro e dei suoi Successori sopra
tutta la Chiesa . I primi Evangelisti avevano
bensì riferita la promessa che Gesù Cristo
fece a Pietro di stabilirlo Capo della sua
Chiesa : Super hanc Petram aedificabo Ec-
clesiam meam : tibi dabo claves regni coelo-
rum . ; ma dopo la triplice sua negazione essi
più non iscrissero che il Figliuol di Dio gli
mantenesse la parola . Ma Giovanni, che scris-
se il suo Vangelo dopo tutti, ci toglie ogni
dubbio, e narra appunto che il divin Sal-
vatore non solamente perdonò a Pietro, ma
dopo la Risurrezione gli tenne la promessa
dicendogli : Pasce agnos meos, pasce oves
meas : pascola i miei agnelli, pascola le
mie pecore . Con queste parole Gesù Cristo
consegnava a Pietro il governo del gregge
universo, degli agnelli cioè, che sono i sem-
plici fedeli, e delle pecore eziandio, delle
madri, che sono i Vescovi .
« Di più : s . Giovanni avendo raggiunta
l'età di quasi cent'anni sopravvisse al primo
Papa, e vide a succedergli s . Lino, s . Cleto
e s . Clemente . Or questo Apostolo venerando
alla morte di Pietro avrebbe potuto dire
Adesso tocca a me essere Papa : io ho ve-
duto Gesù Cristo ; io fui il suo prediletto .
Certamente avrebbe bastato che egli dicesse
una parola a questo riguardo, e tutti i Cri-
stiani di buonìssimo grado lo avrebbero ri-
conosciuto per loro Capo . Ma Giovanni in-
vece riconosce i Successori di Pietro, e li
riverisce, ben sapendo che la Suprema Auto-
rità del Principe degli Apostoli doveva pas-
sare e perpetuarsi nei legittimi Vescovi
della Sede di Roma, e non in altri .
« Io adunque esulto che s'innalzi un tem-
pio in questo luogo, e ad onore di un Apo-
stolo si caro a Gesù Cristo, sì divoto a Maria,
si rispettoso alla Cattedra di Pietro .
« Oh ! la vista di questa Chiesa ci riscaldi
ognor più il cuore della divozione a Gesù
in Sacramento e a Maria Santissima , e ci
renda figliuoli ognor più affezionati e de-
voti al Papa ; imperocchè sino a tanto che
Torino professerà queste tre divozioni, che
sono la sua gloria, non verrà in essa meno
giammai la Fede Cattolica . »
GRAZIA DI PIO IX
ad un Cooperatore Salesiano .
Sullo scorcio del mese di Giugno un degnissimo
parroco della diocesi d' Alba nostro Cooperatore
ci mandava relazione di una bella grazia da lui
ottenuta per intercessione di Pio IX . Non aven-
dola potuto pubblicare per difetto di spazio nei
due passati mesi, ci gode l' animo di presentarla
in questo ai nostri dilettissimi Cooperatori, a glo-
ria di Dio, e ad onore del fedelissimo suo servo,
il gran Pio . Possa la lettura della seguente let-
tera vie meglio persuaderci degli alti meriti del-
l'immortale Pontefice, e del gran potere che egli
gode presso Dio é la Vergine Immacolata , ed
infondere in ogni cuore un affetto ognor più caldo
verso di lui, mentre attendiamo il sospirato giorno
di poterlo pubblicamente invocare ed inneggiare
qual Santo .
Cappellazzo, 28 Giugno 1878 .
ILL .MO E REv .MO SIGNORE,
A maggior gloria di Dio e del suo servo il
grande e non mai abbastanza compianto Pontefice
Pio IX, sono lietissimo di riferire alla S . V . un
fatto veramente meraviglioso, del quale, se crede
bene , potrà far menzione nell' accreditato e be-
nemerito suo Bollettino Salesiano .
Da tre e più lustri , senza interruzione , ogni
anno prima che Maggio toccasse la metà, io do-
vea sopportare una malattia, la quale, sebbene a
giudizio dei medici curanti , non pericolosa , era
però abbastanza grave ; né la poteva vincere al-
trimenti che assoggettandomi a nove o dieci sa-
lassi . Consultai i più distinti Dottori delle scienze
mediche in Torino, ed in altri luoghi, ho seguito
puntualmente le molteplici, varie e dolorose pre-
scrizioni che mi vennero fatto a prevenire e tron-
care, se possibil fosse, il male, ma indarno ; ché
non mi fu mai concesso neppur un anno solo di
esimermi dalla solita infermità . Lascio immagi-
n are alla S . V . quanto fosse increscevole ad un
Pastore d'anime dover passare in letto la più
gran parte del mese sacro a Maria . Avvenuta la
morte del Nono Pio, e conosciuto, fin dal primo
elogio dettone in Vaticano, il convincimento uni-
versale dei popoli cattolici che nel porgergli
l' estremo tributo d' affetto nei solenni funerali ,
ovunque celebrati , anziché mirare a suffragarne
l' anima eccelsa e benedetta, si sentivano spinti
ad invocarlo quale intercessore in Cielo, concepii
tosto il pensiero di volgere a Dio quotidiane pre-
ghiere , supplicando il Sommo Pio a presentarle
per me alla gran Vergine ch' Ei dichiarò senza
original macchia concepita, promettendo ove fossi
dal morbo in Maggio preservato, l'offerta di una
modica somma alle due Chiese che sono in co-
struzione a Torino, l'una in onore di s . Giovanni
Evangelista da V. S . fondata, l'altra in onore di
s . Secondo, delle quali sentono i Torinesi sì vivo
il bisogno . Raddoppiai le mie preci all'appressarsi
di Maggio, le proseguii pieno di fiducia nel corso
del mese, e le molte grazie ottenute per l'inter-
cessione di Pio IX che leggeva sovente nei pub-
blici fogli allargavano vie più il mio cuore alla
speranza . Ne questa fu delusa ; imperocchè passai
l' intero mese senza pormi un sol giorno a letto,
e godo tuttora florida e perfetta salute . Recatomi
a visitare le due predette Chiese, che si erigono
quali monumenti di devozione e d'amore all' im-

1.7 Page 7

▲back to top
mortale Pio IX , ho soddisfatto agli assunti im- dolce e sì amabile loro si mostra, che i fanciulli,
pegni, e riconoscentissimo per la grazia ricevuta e gli stessi giovinetti già grandicelli quando lo
alzo i più fervidi voti al Signore , onde si degni vedono aprono il cuore a sentimenti di allegrezza
far paghi gli ardenti desiderii dei figli, che dopo e di gioia, e lungi dal fuggiro, gli corrono incontro,
d'aver amato in terra il massimo Pastore e Padre gli fanno corona , e ti fanno come assistere al
col più caldo affetto, ora no sospirano ansiosi dal dolce spettacolo di Gesù attorniato dai fanciulli
Cielo per mezzo del degnissimo suo Successore , ebrei nelle vie di Gerusalemme . Intrattenendosi
il decimoterzo Leone, la glorificazione.
in tal modo con essi egli assai di leggieri viene
Mi scusi del disturbo , e mi creda quale coi a scoprire le loro doti di mente e di cuore, l'in-
sensi del più riverente ossequio ho l' onore di dole, l'inclinazione, e poscia con catechismi, e con
rassegnarmi .
discorsetti famigliari quale paziente giardiniere
Della S . V . Ill.ma e Rev.ma
svelle dai loro animi le male erbe , ne coltiva
migliora le buone , e così a tempo opportuno fa
Dev .mo obblig .mo Servo
sbucciare tra loro bellissimi fiori, e produrre soa-
DELMONTE D . CARLO Arciprete . vissimi frutti di virtù . Per siffatta guisa questo
modello di Sacèrdote viene ancora a conoscere per
tempo i giovanetti che possono con vantaggio
della Religione e della Società intraprendere la
carriera degli studii , e all'uopo col consiglio e
Industrie e riflessi di un buon Parroco
a pro della gioventù studiosa .
colla mano ne soccorre quelli, che per difetto di
mezzi pecuniari non sarebbero in grado di far
fruttificare il talento loro affidato dalla divina
Il vivo desiderio che abbiamo di giovare ai
giovinetti studiosi ci fa ritornare sull' argomento
già in parte trattato nel numero precedente al-
l'articolo : I giovanetti studenti e le vacanze au-
tunnali . Ma se in quelle pagine del mese scorso
noi abbiamo parlato ai nostri Cooperatori in ge-
nere , in questa noi ci rivolgiamo soprattutto ai
nostri colleghi nel sacro ministero ; e perchè ab-
biano una qualche norma di ciò che far potrebbero
nelle ferie correnti a pro dei fanciulli, esporremo
qui in proposito le industrie e i riflessi di un buon
Parroco, del quale perchè tuttor vivente dobbiamo
tacere il paese (1) .
Pensiero dominante di tutta la sua vita sacer-
dotale quello si è che dal buono indirizzo della
gioventù dipende la bontà di una popolazione, ed
è convinto che chi vuole crearsi una parrocchia
virtuosa e veramente cristiana deve prendersi a
cuore la tenera età . Per la qual cosa egli non si
contenta di dimostrare ai padri ed alle madri il
dovere che loro incombe di bene educare in . fa-
miglia la diletta prole, non si limita ad esortarli
che per tempo indirizzino i loro figli a Dio, nep-
pur, è pago di porgere loro le norme più atte a
conseguire questo nobile scopo, e segnalare i van-
taggi amplissimi che ne derivano ai figli , alla
famiglia, alla Chiesa, alla società ; ma porgo al-
l' uopo il più luminoso esempio di carità, di pa-
zienza e di zelo veramente ammirabile . Egli
quindi è l'amico, egli è il padre dei fanciulli della
sua parrocchia . Per guadagnarseli più facilmente,
e renderli pieghevoli, e docili alla sua voce, egli
prima di ogni altra cosa cerca non già di farsi
temere, ma bensì di farsi amare . Presosi a mo-
dello il divin Salvatore, il buon religioso coglie
tutte le occasioni per intrattenersi coi piccoli ,
volge or a questo, ora a quell' altro amorevoli
parole, fa loro opportune e piacevoli domande, rac-
conta fatterelli graziosi ed edificanti, e sempre sì
Provvidenza .
Ma il tempo, in cui il sant'uomo spiega la più
industriosa carità , si è quello appunto delle va-
canze autunnali coi giovinetti studenti della par-
rocchia . Per lo più questi ritornati in patria, me-
mori della bontà sua, e delle care accoglienze che
li attendono, lo vanno tosto a riverire . Se taluno
vi manca, egli senza mostrarne dispetto ne fa in
bel modo dimandare nuove o a lui stesso , o ai
parenti suoi , e mostra quanto gli gradirebbe di
rivederlo ; dopo ciò ei non tarda di esserne sod-
disfatto . E qual giovanetto mai, qual famiglia
sarebbe così scortese dal non arrendersi ai desi-
derii di una persona, che senza alcun suo inte-
resse mostrasi così benevola ed amorevole? Il
buon Sacerdote avutili a sé si dà loro a vedere
così contento e giulivo, da sembrare un padre che
dopo una lunga assenza terni a ritrovarsi in mezzo
ai suoi più cari figliuoli . Dopo varie ed opportune
interrogazioni del come passasse l'anno scolastico,
dopo un bene a questo ed un bravo a quell'altro,
egli finisce coll'esprimere il vivo desiderio di ri-
vederli sovente . Per ciò ottenere annunzia loro
come una specie di programma delle vacanze pei
giorni feriali e festivi , per le opere di pietà ,
di studio, e di ricreazione . - Celebrandosi varie
messe in parrocchia egli comincia dal fissarne loro
una da ascoltare in ora competente nè troppo
presto, nè troppo tardi, lasciandoli tuttavia liberi
di udirne una piuttostochè un'altra secondo le cir-
costanze e i bisogni delle proprie famiglie . - Per
lo studio non potendoli raccogliere ogni giorno
insieme , ne assegna loro tuttavia alcune ore del
mattino e della sera , e perchè non vi manchino
li fa venire di quando in quando a dargli conto
del lavoro fatto, e della lezione studiata . - Per
la ricreazione poi a fine di allontanarli dai peri-
coli, egli si adopera per averli più spesso che si
può sotto i suoi occhi . Quindi avendo un corti-
letto libero presso la canonica lo lascia a loro
(1) Più cose lodevolissime ci vennero riferite di questo
buon sacerdote , di nome Matteo , del quale abbiamo
disposizione, anzi li invita a venirvici in certe ore
a trastullare, giuocando alla palla, alle boccie, e
in animo di tessere in appresso una breve biografia .
simili . Al dopo pranzo vi prende parte ancor egli,

1.8 Page 8

▲back to top
e allora ei ti parrebbe di vedere s . Filippo Neri
a divertirsi coi fanciulli di Roma, e farsi piccolo
coi piccoli per conservarli e guadagnarli a Dio .
Alla sera uscendo al passeggio si fa da loro ac-
compagnare : e in questo tanto è il piacere che
essi ne prendono, che difficilmente taluno vi manca .
Ma la passeggiata più o meno lunga, mentre ne
solleva lo spirito e ne rinfranca le forze, conver-
tesi per loro in una scuola utile e dolce ad un
tempo ; imperocchè il pio Sacerdote or col rac-
conto di un bell'episodio , or con dimande sulla
storia sacra, ecclesiastica, profana, o sopra qual-
che altra materia di studio , talora col dare e
svolgere una regola di buona creanza, cerca, direi
così, opportune et importune, di fare del bene a
quei cari giovanetti , i quali ritornando alla sera
nelle proprie case vi narrano i tratti di singolare
bontà dell' amato pastore, che diviene allora il
caro soggetto dell' ammirazione , della lode, del-
l' amore dei padri e dei figli, anzi di tutto il
paese .
Alla festa poi dietro a' suoi suggerimenti ed
esortazioni essi gli divengono in più cose siccome
aiutanti di campo ; e questi serve alla messa letta,
quegli alla cantata, quest' altro si presta a cate-
chizzare i fanciulli della parrocchia, e quello li as-
siste . Tutti poi si trovano puntuali alle sacre
funzioni , e vi assistono in così divoto contegno
da riuscire di grande edificazione non solo ai
piccoli, che li stanno guardando in atto di mara-
.igla,mncorgvliadut e i genitori li ad-
. itanocmedliaprofgliu
Con questo metodo il pio religioso riesce fa-
cilmente a farli accostare di tratto in tratto ai
santi Sacramenti , la qual cosa ottenuta, il buon
esito delle vacanze si può dire assicurato, poiché
i giovinetti con questo mezzo si mantengono nei
savii propositi, e nel santo timor di Dio, principio
di ogni bene .
Due sono le principali cagioni , per cui molti
studenti anche soliti nei loro Collegi ad accostarsi
con qualche frequenza alla Confessione e Comu-
nione, smettono nelle vacanze questa divota usanza :
la prima e più forte è il rispetto umano . Nei
buoni Instituti avvi la lodevole consuetudine che
in certi giorni gli alunni o tutti o in parte com-
piano insieme le pratiche religiose , e quindi gli
uni sono di esempio e di eccitamento agli altri,
e punto non si affaccia, o difficilmente, il rispetto
umano ad impedirneli ; ma così non é nei proprii vil-
laggi . Nelle città e villaggi, generalmente parlando,
è cosa rara il vedere giovanetti accostarsi al tri-
bunale di penitenza e alla Mensa Eucaristica, se
ne togli la Pasqua ; perciò il buon fanciullo, che
volesse appressarvisi, vedendosi pressoché solo si
lascia cogliere dal vano timore : Che cosa ne di-
ranno gli altri? . . . . forse mi burleranno ; e sotto
questa apprensione se ne astiene talvolta per un
lunghissimo tempo , e alcuni collegiali per tutte
le vacanze . Privi allora dei saggi consigli di un
amico dell'anima ; privi dei divini conforti dei Sa-
cramenti, i poveretti vengono ad indebolirsi nella
virtù , e nel termine di alcune settimane eccoli
in braccio al peccato . Ma se trovansi parecchi
insieme nel compiere la divota pratica più non li
coglie la paura, e ciascuno tira innanzi confortato
dall' esempio del compagno , ritraendone ampio
vantaggio .
La seconda ragione, per cui molti ragazzi nelle
vacanze si allontanano dai Sacramenti, si é per
non trovare a loro bell'agio un Confessore . Ta-
lora questi o non si trova nel tribunale di peni-
tonza , ed essi non osano farvelo chiamare appo-
sitamente ; oppure lo vedono attorniato di gente,
e a loro rincresce di cacciarvisi in mezzo e sotto
gli sguardi di tutti, e perciò se ne ritirano .
Ora il nostro buon parroco si studia a tutto
potere di togliere ai giovinetti suoi questi due
ostacoli . Avendoli sovente sotto i suoi occhi egli
in date circostanze fa loro apposita ed affettuosa
raccomandazione, e li invita ad accostarsi ai Sa-
cramenti insieme . Per meglio facilitarne la pratica
fissa loro il giorno e l' ora , nella quale abbiano
comodità di confessarsi da chi loro talenta . Ma
è pur cosa intesa che in qualunque giorno ed ora
taluno abbia volontà di riconciliarsi basta che ne
faccia motto al sagrestano , il quale ne avvisa il
parroco stesso od altro sacerdote , che tosto si
porta in sacristia, ed ivi in una celletta appartata
ne ascolta il giovane penitente . Per questa ragione
quei buoni fanciulli durante le vacanze continuano,
e talora prendono la divota usanza di confessarsi
una o due volte al mese ; anzi taluni tutte le
Domeniche ; e alcuni dei più virtuosi si accostano
alla santa Mensa persino due o tre volte la set-
timana, con quale profitto delle loro anime, con
quanta soddisfazione del buon pastore , ed esem-
plare edificazione di tutto il gregge, ognuno può
facilmente argomentarlo .
Al vedere questo degno Sacerdote ad usare sì
grande attenzione verso quei fanciulli un vecchio
signore suo vicino, forse assordato dai loro inno-
centi schiamazzi, uri giorno gliene fece parola,
e tra le altre cose gli domandò : - Le par egli,
signor Prevosto, cotanto utile l' assoggettarsi a
siffatte noie e disturbi per una dozzina di gio-
vanetti studenti ; anzi trova ella il tornaconto di
fare eziandio delle spese , come mi dicono , a
fine di procurar loro giocattoli , merenduccie e
simili? - A cui egli rispose : « Io la ritengo per
cosa utilissima, e mi trovo assai ben ricompensato,
ed eccone il perché . Tra questi ragazzi alcuni
aspirano allo stato ecclesiastico . Ora ognun sa
quanto facilmente la grazia della vocazione si
perda da un giovanetto mal custodito nelle va-
canze , e abbandonato a se stesso . Laonde se le
noie, se i disturbi, se le spese stesse cui mi sot-
tometto per averli sotto i miei occhi, per allonta-
narli dal male ed allettarli al bene , riuscissero
anche solo ad ottenere che uno di essi conservasse
i buoni sentimenti, e giungesse un dì all' altare,
io la terrei per la ricompensa più ambita . Difatto,
un Sacerdote di più non sarebbe egli per la par-
rocchia, per la diocesi, per la Chiesa, per le anime
un guadagno incomparabile?
« Del resto, ancorché questi giovanetti non rie-
scano tutti sacerdoti , nondimeno pel loro mag-
giore studio e più larga istruzione eglino si pro-
cacceranno certamente un posto distinto nella so-
cietà , e saranno sempre nel paese gli individui

1.9 Page 9

▲back to top
più influenti . Or bene, non le par ella bene spesa sato come al presente famigliarmente trattati , e
la mia fatica per conservarli e crescerli buoni che ora sono già impiegati civili in varie città
cristiani, e tenermeli amici ? Io per me la riguardo del Regno , un solo fin qui mi mutò faccia , e
siccome parte importantissima del sacro ministero ruppe ogni commercio col vecchio amico dell' a-
specialmente ai giorni nostri, in cui la Religione nima sua . Poverino !Fusedot,alcione
abbisogna di ausiliarii ed appoggi in ogni classe società segrete ! Gli altri mi si serbano attacca-
della società ; e mi gode l'animo al vedere che i tissimi, ed in più occasioni già s'interessarono per
più grandi nomini della Chiesa siano del mio pa- me, e per le persone che ebbi loro raccomandate,
rere . Per tacere degli altri, l' immortale Pio IX prestandomi consigli ed appoggi . Quasi altrettanti
sì affezionato alla gioventù diceva : « Oggi più altri si trovano ora in seno alle loro famiglie ,
che mai un Sacerdote non può meglio impiegare come Ella sa ; frequentano la società , e molti
il suo ministero che a pro dei fanciulli » . E il fanno parte del Municipio ; eppure malgrado i
degno suo successore Leone XIII fin da quando tempi nostri niuno mi diede mai il disgusto di
era Vescovo di Perugia non mostrava Egli la più aver consigliata od appoggiata una deliberazione,
sollecita cura a favore della tenera età? Difatto che sapesse tornarmi dispiacevole . Ci vuole altro
a che altro miravano i così detti Giardini di S . Fi- ancora per convincerci della somma utilità di
lippo Neri da Lui stabiliti nella sua diocesi , se prendersi cura , ed anche subire pene e fastidii,
non ad istruire , a custodire , assistere in ogni a fine di accappararsi per tempo i giovanetti
tempo e luogo, per quanto é possibile, la catto- studiosi ?
lica gioventù?
« Davvero che assai mi addolora quando vengo
« L'esperienza, continuò lo zelante Prevosto, mi a sapere che or in questa, or in quell'altra città
fece finora toccar con mano che, eccettuati rarissimi succedono scandali di matrimonii puramente civili,
casi, un giovanetto ben educato, soprattutto amato di morti senza i conforti religiosi, e persino di se-
e piacevolmente trattato dal prete, difficilmente polture sine crux, e sine lux . Per me sono tren-
anche in mezzo al mondo diviene nemico della Reli- t' anni che governo questa numerosa parrocchia,
gione e del Sacerdozio . Le care rimembranze, le ma la Dio mercé non uno degli accennati disor-
dolci amorevolezze ricevute dal ministro di Dio, dini venne finora ad amareggiare i miei giorni .
i divini insegnamenti avuti da lui, i prudenti con- Imperocchè quei cotali, che sarebbero in maggior
sigli, gli serviranno come di forte baluardo contro pericolo di commettere siffatti scandali , essendo
le dicerie degli empi, che gli dipingono il Sacerdote fin dai primi lor anni legati in amicizia col par-
quale un uomo intollerante, intrattabile, taccagno, roco, punto non li commettono non fosse per altro
un uomo insomma nemico del popolo, indegno di che per non disgustarmi . Specialmente poi in pe-
stima e di rispetto . Lei conosce il Cavaliere tale ricolo di vita essi mi fanno chiamare di buon
(e qui gliene apriva il nome) ; ebbene malgrado grado al loro letto, e quando taluno nol facesse,
la delicata sua posizione egli non mostrossi av- a me tuttavia sotto colore dell' antica amicizia
verso mai né alla Chiesa, nè alle sante sue leggi ; riesce facile il prevenirlo con una visita , ed en-
e quando occorre prende le difese dei sacerdoti trare in materia . Or suppongasi che simile am-
senza punto arrossirne . Mesi or sono trovossi ad malato sia un uomo ripieno la testa di pregiudizi
un gran pranzo, ove secondo l'andazzo dei tempi contro la Chiesa e i suoi ministri o per discorsi
il discorso venne a cadere contro dei religiosi in uditi , o per letture fatte, e per soprappiù alieno
generale, e contro del suo parroco in particolare . dal suo pastore, e io le dico che nulla v' ha di più
Egli lasciò dire per un poco, e poi presa la pa- facile che costui si muora senza la Religione, o
rola rispose : « Amici , io nego recisamente le perché non fa chiamare il sacerdote per tempo ,
vostre asserzioni . Io conobbi ed usai con quel o perché riguardandolo come uno spauracchio non
Sacerdote fin dai primi miei studii di grammatica, gli ha confidenza, e talvolta ricusa persino di ri-
e vi so dire che egli è l' amico dei grandi e dei ceverlo . » Fin qui il nostro D . Matteo .
piccoli , un uomo di vita intemerata, di una ca- Noi non possiamo che applaudire alla condotta,
rità , di una piacevolezza ammirabile , e solo la ed approvare i saggi riflessi di questo amico
ignoranza o la mala fede né può parlar male . Se della gioventù ; anzi preghiamo quei nostri Coo-
egli non la sente con noi in materia di politica , peratori, che hanno l' alto onore di lavorare nel
perché fargliene un capo di accusa ? Non siamo sacro ministero, a meditarli, e metterli in pratica
noi forse in tempo di libertà ? Vorreste voi inca- secondo le proprie forze . Badiamo pure, mostria-
tenargli persino le idee ? Riguardo agli altri membri moci pure amorevoli a tutti i giovinetti che ci
del Clero che voi bistrattate mi limito a dirvi sono affidati, perché tutti hanno un'anima egual-
Se voi errate così grossolanamente contro di uno mente preziosa e redenta dal Sangue di Gesù
sì ben noto e rispettabilissimo , potrò io fidarmi Cristo, e tutti chi più chi meno potranno col tempo
ancora di ciò che tra i bicchieri spumeggianti voi rendersi utili alla buona causa ; ma usiamo un'at-
sciorinate contro di tutti ? » - Così il coraggioso tenzione precipua , una benevolenza speciale a
signore , alle cui parole molti fecero plauso , e quelli di loro, i quali o per censo, o per istudio,
mutossi discorso . La gratitudine verso dell' amo- o per impiego potranno un giorno esercitare una
revole sacerdote , le care impressioni dei primi maggiore influenza nella famiglia, e nella società .
anni lo fecero avvocato di tutti .
Certamente non tutti per varii ragionevoli motivi
« E senza andare in cerca di fatti consimili fuori saremo in grado di usar loro i riguardi, prodigar
della nostra parrocchia, sappia signor Carlo, che di loro le sollecitudini di cotesto nostro Collega, ma
venticinque e più giovani studenti da me pel pas- che cosa può mai impedirci dal raccoglierli qual-

1.10 Page 10

▲back to top
che volta a noi d'intorno , volgere loro qualche furono così pressanti ed improntate di tanta bontà,
parola, esortarli ad accostarsi ai santi Sacramenti, che ci sentimmo come dolcemente violentati ad
insomma far loro intendere che noi li amiamo ? appagarnelo . Quindi, non senza grave sacrifizio,
Quando tutti i Parroci, anzi quando ogni Sacerdote perché ci trovavamo tuttora in corso dell' anno
nella propria sfera lavorasse con questa mira , e scolastico, tolti da questo e da quell'altro Colle-
premesse le pedate dei grandi amici della gio- gio varii soggetti, li mandammo a congiungere i
ventù, sì di certo, la restaurazione della cristiana loro deboli sforzi alle fatiche e sollecitudini dello
e civile società sarebbe immancabile .
zelantissimo Clero della insigne e religiosa città
di Lucca, a pro della numerosa sua gioventù . La
Casa s'inaugurava il giorno 29 giugno, sacro al
Principe degli Apostoli .
ORATORIO SALESIANO DELLA CROCE
NELLA CITTÀ DI LUCCA (1) .
I pochi Salesiani partendo da Torino non erano
di altro provveduti che del danaro loro impre-
stato pel viaggio , e di una grande fiducia nella
Come abbiamo promesso nel N° di Luglio diamo
qui alla sua volta un cenno della nostra Casa della
Croce, stata recentemente aperta in Lucca, allo
scopo d'instruire ed educare i giovanetti poveri
ed abbandonati .
Le trattative per l'apertura di questa Casa eb-
bero incominciamento fin dall'anno 1876, iniziate
colla benedizione del Santo Padre Pio IX di Ve-
neranda Memoria . La grave scarsezza di personale,
ci obbligò da principio a rispondere con sole
promesse ai caldi prieghi dell ' esimio Arcive-
scovo di quella città, monsig . Nicolò Ghilardi ; ma
nei primi mesi dell'anno corrente le sue istanze
divina Provvidenza ; e questa che non viene meno
giammai a chi in Lei confida, per mezzo di Coo-
peratori e Cooperatrici ed altre caritatevoli per-
sone (1), preparò loro una casa decente, vitto e
vestito, ed una bella Chiesina dedicata alla Croce,
con un attiguo cortile .
Qui pertanto alla festa si raccolgono a cen-
tinaia i fanciulli dagli 8 ai 14 anni, ed i Sale-
siani li ammaestrano nella Religione , li fanno
assistere alle sacre funzioni, li trattengono in o-
nesta ricreazione ; insomma, tutto si pratica come
negli Oratorii festivi di Torino, Sampierdarena,
Nizza, Marsiglia, Buenos-Ayres ed altri molti .
Ecco in breve quello che vi si fa . Ad una cer-
t'ora del mattino i ragazzi dalle proprie case si
(1) Lucca, illustre e nobile città d'Italia di circa 24
mila abitanti, pare abbia avuta la sua fondazione durante
il dominio degli Etruschi . Divenuta municipio Romano
ed incorporata al proconsolato delle Gallie, vi venivano
a svernare le legioni vittoriose di Giulio Cesare . In Lucca
fu conchiuso il primo triumvirato . Di quei tempi è l'an-
fiteatro tuttora esistente e ridotto a piazza di mercato .
Alla caduta dell' impero romano di Occidente passò col
resto dell' Italia sotto la dominazione dei Goti . Narsete
la ricuperò all' impero greco dopo lungo assedio ; indi
soggiacque ai Longobardi, ai Franchi, ai re d'Italia, e a-
gli imperatori di Germania pel solo supremo dominio .
Dopo molte vicende , e mutamenti di padroni riuscì a
stabilirsi in fiorente repubblica guelfa . Napoleone nel
1805 la eresse in Granducato a favore della principessa
Elisa sua sorella . Per le decisioni dei congressi di Vienna
edi Parigi nel 1815, Lucca fu eretta in Ducato, e con-
ferita a Maria Luisa di Borbone, vedova di Lodovico già
re di Etruria . Suo figlio Carlo Lodovico la tenne sino al
1817, nel quale venne ceduta al granduca di Toscana, e
finalmente incorporata al regno d'Italia .
La Religione cristiana fu annunziata in Lucca fin dal primo
secolo dell'Era Volgare da s . Paolino di Antiochia, disce-
polo di s . Pietro principe degli Apostoli ; laonde s . Paolino
è venerato qual primo Vescovo di Lucca . L'anno 1260 ne
venne scoperto miracolosamente il corpo . La città di Lucca
si mostrò sempre città religiosa e civile, dove le arti ebbero
il loro ostello e la religione le sue ispirazioni . Ne sono testi-
monio le bellissime chiese e basiliche, i palazzi principeschi,
e quella dolcezza di tratti e gentilezza di sentire e di
modi che tanto la distingue ; ne sono testimonio la pietà
ognor fiorente che diede alla Chiesa Cattolica molti santi,
fra i quali, oltre s . Paolino, si annoverano s . Valerio,
s . Dionisio, s . Massimo, s . Teodoro . s . Follario, s . Fre-
diano, s . Corrado, s . Anselmo , tutti Vescovi di Lucca ;
e il Beato Giovanni Leonardi, fondatore dei Chierici re-
golari della Madre di Dio . Celebre poi e ricordata an-
che da Dante è la Vergine s . Zita, povera ancella, il cui
corpo intero e quasi flessibile si conserva e si venera in
una capella di S . Frediano, patronato della nobile fami-
glia Fatinelli nella cui casa la Santa era al servizio . In
Lucca si conservano molte preziose reliquie ; e non è da
tacersi la grandissima divozione e fiducia, che i Luc-
chesi hanno nel loro Volto Santo, Immagine miracolosa
del Crocifisso, che nei tempi della Repubblica venne in-
coronato ed eletto per loro Re .
raccolgono nel cortile presso la detta Chiesuola, e
vi s' intrattengono sino al tempo fissato per la
Messa : taluni invece or per consiglio ed or spon-
taneamente entrano tosto nella Cappella e vi si
preparano alla confessione . Giunto il momento sta-
bilito si dà un tocco del campanello e tutti si u-
niscono nel Luogo Santo . Qui recitano insieme le
orazioni, ascoltano la Messa, ed anche un breve
sermoncino loro adattato . Alla Comunione del sa-
cerdote parecchi si accostano eziandio a ricevere
il Pane degli Angeli con molta edificazione . Fi-
nito il santo Sacrifizio, si canta una lode e si e-
sce di Chiesa . Per lo più quelli di loro, che già
fecero colazione, o che pure se la portarono seco,
fermansi per qualche ora nel luogo della ricrea-
zione, e cominciano i loro trastulli , sempre ac-
compagnati da alcuni Salesiani, che lungo il giorno
a fine di prendere un tantin di sollievo, se tro-
vansi in numero sufficiente , si avvicendano nel-
l'assistenza ; poiché a costo di grandi sacrifizi non
si lasciano giammai i ragazzi soli . Ciò per due
buone ragioni : per impedire che facciano del male,
e per aver facili occasioni d'instillare buone mas-
sime nei loro cuori anche lungo la ricreazione .
Pressoché lo stesso si ripete il dopo pranzo,
se ne eccettui la varietà delle sacre funzioni . Dal-
l' una alle due avvi entrata e ricreazione per
toglierli dall' ozio e dai cattivi compagni . Circa
alle ore tre si entra in Cappella, ed ha luogo una
mezz'ora di Catechismo ai ragazzi divisi in varie
(1) Fra i degni di particolare menzione andiamo lieti
di annoverare il conte Cesare Sardi, il conte Nicola Gui-
nigi, le nobili famiglie Burlamacchi e Raffaeli, il M . R.
Sig . Canonico Leonardi, D . Cristofanini , e sopra tutti
il sig . D . Antonio Menesini, che per varii titoli dire si
può uno dei più benemeriti .

2 Pages 11-20

▲back to top

2.1 Page 11

▲back to top
classi . Dopo ciò si canta o tutto o in parte il Salesiani , i quali fissarono poc' anzi le tende in
Vespro della Beata Vergine, e poscia si tiene una
istruzioncella . Cantate, le Litanie, o l'Ave Maris
Stella col Tantum Ergo si dà in fine la Benedi-
zione del Venerabile Sacramento ; ed usciti di
Chiesa si rincominciano i divertimenti, i quali per
vero dire a varii di quei giovinetti stanno più a
cuore che non le pratiche di pietà . Eppure anche i
trastulli conducono a buon fine, e sono come una
sorgente di vita per l'Oratorio non solo di Lucca,
Lucca, sono allievi dell'Oratorio di S . Francesco
di Sales in Torino, che come i loro fratelli di
Europa e di America sotto la direzione di D . Bo-
sco lavorano con niun altro scopo , fuorchè di
giovare ai figli del popolo coll'istruirli, educarli,
per renderli buoni Cristiani e ad un tempo probi
cittadini, nell' indomani di certe grida scomposte
e nei giorni seguenti contrappose una dimostra-
zione quieta e tranquilla, ma così onorevole, spon-
ma di tutti gli altri, giacché dappertutto i ragazzi tanea e cordiale da far dimenticare ogni ricevuto
si assomigliano, e vanno allettati al bene, se vuoi, oltraggio .
anche con ragazzate , purché innocue . Ai fan-
ciulli di ogni tempo e luogo sono da ripetersi le
parole di s . Filippo : Figliuoli, correte, saltate,
gridate, ma non fate peccati .
Talora, durante l'ultima ricreazione della sera,
Di tutto noi rendiamo le più vive grazie al buon
Dio . Ringraziamo altresì dall'intimo del cuore tutti
coloro, che concorsero all'impianto e concorrono
al sostegno di quella Casa con aiuti materiali e
morali, e li supplichiamo a volerle continuare l'ap-
il Direttore od un buon Cooperatore porta un car-- poggio efficace di loro squisita carità , mentre li
toccio di dolci, ed allora le grida e le voci di assicuriamo d'innalzare quotidiane preghiere al-
contento salgono sino alle stelle , e formasi una l'Altissimo Iddio , che spanda sopra di loro le
musica scordata bensì, ma bella nel suo genere, benedizioni più elette .
che chiamerei la musica dell'avvenire .
Di quando in quando lungo il mese, e soprat
tutto nelle feste più solenni , ai più diligenti ad
intervenire all' Oratorio si dona un premiuccio,
ISTITUTO FEMMINILE
consistente in oggetti di scuola, o di abiti secondo
il bisogno .
Ci si dimanderà : I premii chi li provvede ?
La carità dei buoni signori di Lucca penserà a
SOTTO LA PROTEZIONE
della Madonna delle Grazie in Nizza Monferrato
e di S . Teresa in Chieri.
tutto .
Né a questo solo si riduce l' occupazione dei Nelle vicinanze della città di Nizza Monferrato
Salesiani in detta città , poiché oltre al servizio esiste da parecchi secoli un Convento con una
della Chiesa della Croce pur frequentata da Chiesa attigua sotto al titolo di Santuario della
molti fedeli, oltre alle confessioni che vi ascol- Madonna delle Grazie . Tutti i Nicesi ricordano
tano, essi nel corso della settimana in ore oppor- ancora il tempo che quel luogo benedetto era al-
tune, fatti a sé venire i giovanetti più grandicelli bergo di santi Monaci, i quali coll'austerità della
non ancor promossi alla prima Comunione , per vita e col fervore dell' assidua preghiera, implo-
manco d'istruzione, li ammaestrano partitamente, ravano le benedizioni del Cielo sopra il popolo
onde prepararli al grande atto .
cristiano . La Chiesa aperta al culto pubblico , e
Questo é il lavoro che quei nostri fratelli hanno regolarmente ufficiata dai Monaci del Convento ,
al presente ; ma tra non molto si apriranno le era un pacifico rifugio della pietà, dove molti an-
scuole diurne e serali, e fors' anche un Ospizio davano a consolarsi dei travagli della vita ; e non
pei fanciulli più poveri e derelitti , ed allora si . pochi vi trovavano lo smarrito cammino della sa-
parerà loro dinanzi un più vasto campo evange- lute ; ma dispersi i Monaci a motivo dei politici
lico ed una messe consolantissima . A questo fine avvenimenti, la Chiesa ed il Convento furono ven-
si va già in cerca di un locale più ampio, e si duti e convertiti in usi profani, in magazzeno da vino .
spera di trovarlo .
La profanazione di quel santo luogo cagionò
Quello che sarà in appresso dei Salesiani in amaro rincrescimento nel cuor de' fedeli, che tutti
Lucca Dio solo pel momento il sa . In quanto a domandavano un riparo alla pietà, e molti divoti
noi, giudicando dai due primi mesi, non possiamo Nicesi lo sollecitavano coi voti e colle preghiere .
che sperarne un gran bene por l' avvenire . Im- Fu allora che incoraggiato da pii e ragguarde-
perocchè chi li introdusse in questa città é lo stesso voli Ecclesiastici D . Bosco si accinse all'impresa,
Arcivescovo , il quale li riguarda con occhio di e d'accordo col Vescovo della Diocesi e coi re-
speciale benevolenza e li tratta da padre ; li accom- ligiosi, e previa licenza della S . Sede, coll'aiuto
pagna , e , direi meglio, li circonda di sua assi- di caritatevoli persone , e zelanti Cooperatori ac-
stenza la più fina carità di alcuni zelanti Sacer- quistò il Convento e la Chiesa ; vi fece i neces-
doti e delle principali famiglie Lucchesi ; e la sari ristauri, e nel prossimo ottobre vi apre una
stessa civile autorità promette loro protezione ed Casa di educazione per fanciulle . L' Educatorio
appoggio . Che più? Una dimostrazione di piazza, sarà diretto dalle nostre Suore di Maria Ausilia-
promossa e compiuta contro di loro il 7 di luglio trice, le quali faranno per le giovinette inviate
da gente non tanto cittadina quanto forestiera , loro dalla divina Provvidenza quello, che fanno i
invece di nocumento apportò loro guadagno, poiché Salesiani a pro dei giovanetti raccolti nei nostri
servì a farli meglio conoscere, ed accrebbe verso Collegi : arricchirne la mente di utili cognizioni,
di essì la stima e l'affetto di tutte le classi della educarne il cuore a sode e cristiane virtù , ad-
cittadinanza Lucchese . Questa ben sapendo che i destrarle ai lavori femminili, e informarle a quei

2.2 Page 12

▲back to top
principii di civiltà, che sono richiesti dalla con-
dizione di onesta famiglia .
Parimenti nello stesso mese apriamo un altro
Istituto consimile, sotto la direzione delle mede-
sime Suore nella città di Chieri presso l' Oratorio
di Santa Teresa, del quale abbiamo fatto cenno
nel passato Agosto .
Se la cristiana educazione dei ragazzi è ai
giorni nostri di massima importanza, non di mi-
nor momento si è la buona instituzione delle fanciulle .
Una figlia saggiamente istruita, e cristianamente
educata riesce una benedizione , u n angelo un
sostegno, una sorgente di prosperità e di pace per
una famiglia . Ella nella sua sfera più o meno
ampia sarà col tempo per la Chiesa e per la So-
cietà quello che già furono le Clotildi e le Bian-
che nella Francia, le Elisabette nell' Ungheria e
nel Portogallo, le Teodolinde e le Lodoviche nel-
l'Italia ; quello che furono e che sono tuttora
innumerevoli figlie , sorelle , spose e madri , le
quali colla dolcezza dei modi, coll'attrattiva della
pietà , colle industrie dell' amore traggono alla
virtù gli animi stessi più ostinati e ribelli ad o-
gni altro consiglio . Guai invece se la giovanetta
crescerà incolta ed ignorante, peggio poi se verrà
guasta nello idee e corrotta nel cuore ! Non vi
é male peggiore che una donna cattiva . Nei verdi
suoi anni ella sarà lo sconforto dei genitori , in
appresso il mal genio dei marito, per riuscire in
fine lo scandalo della prole . Perché mai ai giorni
nostri i nemici della Chiesa tanto si arrabattano
per avere il monopolio, vale a dire, il privilegio
dell'istruzione non solo dei giovanetti , ma delle
fanciulle ancora ? Si è appunto perché sanno og-
gimai che la donna allevata a loro modo sarà lo
strumento più fatalmente abile per distruggere
nella famiglia ogni sentimento di pietà e di re-
ligione, e preparare nel mondo generazioni empie
ed incredule al par di loro .
Lo scopo precipuo dei Salesiani essendo quello
della cristiana educazione della gioventù, noi ver-
remmo meno ad una parte del nostro dovere, se
non inculcassimo ai nostri Cooperatori e Coo-
peratrici di aver massima cura delle fanciulle
delle proprie famiglie, e di quante altre sono in
loro potere .
Intanto cogliamo di buon grado questa propizia
occasione per raccomandar loro i sopraddetti
Instituti di Chieri e di Nizza . Se qualcuno avesse
giovanette da collocare in Casa di educazione ,
oppure gli venisse il destro di porgere a qualche
famiglia un opportuno consiglio , veda di approfit-
tare di questi due Educatorii, e gliene saremo gra-
tissimi . Pubblichiamo qui sotto il programma per
le necessarie indicazioni , con preghiera di farlo
conoscere a quelle persone che potrebbero averne
bisogno .
.
PROGAM
Nelle Città di Chieri e di Nizza Monferrato in
grandioso locale situato in deliziosa e saluberrima
posizione è aperta una Casa di educazione per
fanciulle . Lo scopo si è di dare l'insegnamento
morale e scientifico in modo , che lasci nulla a
desiderare per una giovanetta di onesta e cristiana
famiglia .
INSEGNAMENTO .
L' insegnamento è dato da maestre approvate .
Esso abbraccia le quattro classi elementari, vale
a dire, corso di lingua italiana, calligrafia , arit-
metica , sistema metrico, e tenuta dei libri per
uso domestico . La declamazione, ed uno speciale
esercizio nello stile epistolare fanno eziandio parte
dell'insegnamento . Si dànno pure lezioni di dise-
gno, di lingua francese o di piano forte ; ma a
richiesta e a carico dei parenti delle allieve .
Ritenendo la religione e la moralità come parti
fondamentali della buona educazione , nell' inse-
gnamento religioso si hanno per libri di testo il
Catechismo e la Storia Sacra con riflessioni e pra-
tiche applicazioni .
Al termine d'ogni anno scolastico si dà l'esame
finale colla distribuzione dei premii e delle men-
zioni onorevoli .
Nel convitto ciascuna allieva fa uso della lin-
gua italiana .
LaVORI DOMESTICI .
I lavori domestici consistono nel fare gli abiti
proprii, secondo la condizione delle allieve, lavori
a maglia, calze, camicie, rappezzare, soppressare,
far merletto e tutti i lavori più ordinarii di una
onesta famiglia .
Per avvezzare le fanciulle alle occupazioni ca-
salinghe, le maggiori di anni dodici fanno per
turno il servizio del refettorio, per quanto è con-
ciliabile cogli altri loro doveri . La gestione dei
lavori è tutta a carico ed a favore dell' Istituto .
CONDIZIONI DI ACCETTAZIONE .
1 ° Ogni allieva nel suo ingresso deve essere mu-
nita della fede di Battesimo, certificato di vac-
cinazione o di sofferto vaiuolo, ed aver com-
piuta, l'età d'anni 6 .
2° La pensione mensile è di lire 24, e si paga
a trimestri anticipati .
3° La casa é aperta tutto l'anno . Se i parenti lo
desiderano si concedono alle allieve alcuni giorni
di vacanza dal 15 Settembre al 15 Ottobre ; ma
per tal tempo non si fa riduzione sulla pen-
sione del trimestre . Fuori di questo tempo, e
fuori del caso di malattia, non si permette alle
allieve di uscire coi loro parenti . Possono i
parenti o chi per essi venire a visitare le loro
figlie una volta la settimana .
Queste visite sono concedute più spesso in
caso di malattia .
4 ° Si hanno tutti i riguardi affinché i commesti-
bili siano sani e adattati all' età e condizione
delle allieve .
Al mattino hanno pane, caffè e latte, o frutta .
A pranzo pane a piacimento , minestra, una
pietanza con vino .
A merenda pane . - A cena pane a piaci-
mento, minestra, pietanza o frutta con vino .
5 ° Ogni trimestre i parenti ricevono informazioni
della sanità , condotta morale, e del profitto
fatto dalle allieve nelle rispettive classi .
6° La musica vocale, la cura del medico e chi-
rurgo, bucato, soppressatura, inchiostro, lume

2.3 Page 13

▲back to top
e caloriferi per l'inverno sono a carico dell'I-
stituto, ma per queste spese si corrispondono
in principio dell'anno lire 20 . Di queste nulla
si restituisce a chi stesse nell' Istituto anche
solo piccola parte dell'anno .
Le altre spese accessorie, come sono di libri,
carta, posta, medicinali, vestiario, viaggi e si-
mili sono a carico dei parenti .
Il mese incominciato si paga metà ; oltrepas-
sata la metà si paga intiero . Non si fa ridu-
zione per chi stesse fuori dell'Istituto meno di
quindici giorni .
7° Le allieve non possono tener danaro presso di
sè per minuti piaceri , ma avendone dai loro
parenti , lo devono depositare presso la Diret-
trice , che ne farà loro regolare distribuzione .
La città di Nizza Monferrato è una delle prin-
cipali Stazioni della Ferrovia tra Alessandria e
Cavallermaggiore .
AVVERTENZE PER QUELLO DI CHIERI .
Le domande si possono fare alla Direttrice del-
l'Istituto di Santa Teresa in Chieri, oppure al
Rev . D . Bosco in Torino .
La Città di Chieri ha comunicazione diretta per
la ferrovia Torino-Chieri, e con le linee Torino
-Alessandria, Cuneo, Savona con fermata a Trof-
farello .
CORREDO .
L' Istituto provvede lettiera in ferro e paglie-
riccio . Le allieve si devono provvedere il mate-
rasso di m . 1,75 in lunghezza , e m . 0,70 di
larghezza ; guanciale, coperta da letto per l'estate
e per l'inverno, più il copriletto bianco .
Lenzuola
Foderette
Camicie
N° 6
»4
»6
Mutande paia
»4
Calzoni bianchi paia
Calze paia
»4
»6
Sottane bianche
» di colore
»4
»2
Gonnella di lana
»1
Vesti a piacimento
Grembialini bianchi
»4
»2
» di colore
»2
» neri colle maniche da mettere in iscuola » 2
Colletti
»0
Cravattine
Velo nero per Chiesa
»4
»1
Paia di scarpe » 3
Fazzoletti da naso
Cuffie da notte
» 12
»5
Giubbetti da notte
»4
Accappatoi, o manti per la pulizia del capo » 2
Salviette » 6
Asciugamani
Spazzole per abiti
» per le scarpe
»6
»1
»1
Pettini
Forbici e cuscinetto da lavoro
Paracqua e ombrellino
»2
. . .»1
»1
Baule con chiave
Abito di uniforme
»1
1
Questo abito sarà unico per l'estate e per l'in-
verno, ed affinchè sia eseguito secondo il modello
comune, sarà provvisto dall' Istituto a carico dei
parenti . Ogni oggetto deve essere notato col nu-
mero d'ordine fissato nell'atto di accettazione
AVVERTENZE PER L'EDUCATORIO DI NIZZA .
Le domande si possono fare alla Direttrice del-
l' Istituto femminile di Nizza Monferrato , o al
Signor D . Bisio vicario di S . Giovanni, od anche
al molto Rev . Sig . D . Bosco Direttore dell'Ora-
torio di S . Francesco di Sales, Torino .
COLLEGI SALESIANI .
Sull' avvicinarsi dell' anno scolastico, le fami-
glie, le quali hanno figli da mettere in educazione,
bramano di conoscere gli Istituti, che porgono loro
comodità e sicurezza per collocarveli nel prossimo
ottobre e novembre . Per la qual cosa noi diamo
qui breve cenno dei singoli nostri collegi, dove si
fa quanto occorre per garantire agli allievi mo-
ralità, scienza e sanità, e ai quali i nostri Coo-
peratori e Cooperatrici possono indirizzare con
tranquillità di coscienza quei giovanetti, che in-
tendessero di percorrere la carriera degli studi .
Oltre l' Oratorio di S . Francesco di Sales in To-
rino, l' ospizio di S . Vincenzo di Paoli in Sam-
pierdarena, e l' ospizio di S . Pietro in Nizza Ma-
rittima, vi sono i Collegi di Borgo S . Martino ,
di Lanzo Torinese, di Varazze, d'Alassio e di
Valsalice .
In tutti questi collegi l' insegnamento comprende
il corso Elementare e Ginnasiale, ed è impartito
da maestri e professori patentati, e secondo i pro-
grammi governativi . Nel collegio di Alassio e di
Valsalice vi è pure il corso Liceale . La pensione
è la medesima in tutti, eccetto nell'ultimo, ed ha due
gradi . La prima è di fr . 35 mensili, e in essa avvi
pane, caffè e latte a colazione ; pane e minestra a
volontà, due pietanze, vino a pranzo ; pane a me-
renda ; pane, minestra, vino ed una pietanza a
cena .
Alla seconda pensione si corrispondono fr . 24
mensili ; in essa avvi pane a colazione ; pane ,
minestra , pietanza vino a pranzo ; pane a me-
renda ; minestra, una pietanza a cena.
Per gli alunni delle classi liceali di Alassio la
pensione è la prima, cioè fr . 35 con l' aggiunta
di L . 60 a titolo di minervale .
Lanzo dista dodici miglia da Torino e vi si va
per ferrovia con più corse ai giorno .
Borgo S. Martino è un paesello della diocesi
di Casale da cui dista solo tre miglia, sulla linea
di Alessandria-Vercelli, con stazione a pochi passi
dal Collegio .
Varazze, Diocesi di Savona, trovasi sulla linea
Genova-Ventimiglia , e si arriva da Genova in
un' ora e mezza di Ferrovia .
Alassio, diocesi di Albenga, trovasi sulla stessa
linea Genova-Ventimiglia .

2.4 Page 14

▲back to top
Valsalice . Per le persone di civile condizione
v'è pure il Collegio di Valsalice in Torino di-
stante un quarto d' ora dal ponte di ferro . L'in-
segnamento abbraccia il corso Elementare , Gin-
nasiale e Liceale . La pensione è di Lire 80 pel
corso Liceale, 60 pel Ginnasiale, 40 per l'Elemen-
tare .
Per avere i relativi programmi , e per le do-
mande di accettazione bisogna dirigersi ai Diret-
tori dei singoli collegi , oppure al Sac . Giovanni
Bosco in Torino .
Per norma di chi volesse approfittare di qual-
cuno di detti Collegi mettiamo qui il programma
dell' Istituto di Borgo S . Martino , che contiene
le principali condizioni comuni a tutti gli altri,
avvisando però che occorrono alcune variazioni
pel Collegio di Alassio a cagione del Liceo, e per
quello di Valsalice in Torino, a riguardo della
pensione, del trattamento e del corredo .
8 . Per l'uso della lettiera e pagliericcio, pel par-
rucchiere, inchiostro, lume e caldo nell'inverno
si pagano L . 20 annue anticipate, che non si
rimborsano, ancorchè non si rimanga in Colle-
gio che per breve tempo .
9 . Ogni spesa per libri, oggetti di scuola, di ve-
stiario, medico e medicinali ecc ., come pure le
rappezzature degli abiti e delle scarpe saranno
a carico dei parenti .
10 . Il bucato si fa per tutti in Collegio a L . 1,75
mensili, compresa la soppressatura .
11 . Col pagamento regolare della pensione, oltre
l'istruzione relativa a ciascuna classe, gli allievi
hanno ancora la scuola di canto gregoriano e
di musica vocale, a cui devono intervenire nelle
ore stabilite .
12 . Al fine d'ogni mese i genitori riceveranno un
prospetto indicante lo stato sanitario, la con-
dotta ed il profitto scolastico riportato da' loro
figliuoli in ogni ramo d'insegnamento .
PROGRAMMA
CORREDO .
CONDIZIONE DI ACCETTAZIONE .
1 . Per ottenere l'ammissione di un allievo si do-
vranno presentare le fedi di nascita, di batte-
simo, di vaccinazione o di sofferto vaiuolo, di
scuola, e di moralità dal proprio parroco : Que-
st'ultimo certificato è assolutamente necessario .
2 . Abbia l'età di anni otto e non sia stato espulso
da altre case di educazione .
3 . L'insegnamento abbraccia le quattro classi Ele-
mentari e le cinque Ginnasiali . In conformità
del corso Tecnico sarà insegnata la lingua Ita-
liana e Francese, Aritmetica, Sistema metrico
e Geegrafia, ripartite nei corsi Ginnasiali .
4 . Vi sono due gradi di pensione . Alla prima si
corrispondono L . 35 mensuali ; ed avvi pane e
minestra a volontà, vino, due pietanze a pranzo ;
pane e minestra, come sopra, vino ed una pie-
tanza a cena ; pane, caffè e latte o frutta a co-
lazione, pane a merenda .
5 . Alla seconda si corrispondono L . 24 al mese .
In essa avvi pane a colazione e merenda ; pane
e minestra a volontà , una pietanza , vino a
pranzo ; pane e minestra come sopra, vino, op-
pure frutta a cena .
A chi desidera caffè e latte al mattino, il Col-
legio lo somministrerà a L . 3,50 al mese .
6 . La pensione si paga a trimestri anticipati . L'i-
nadempimento di questo articolo indica il ri-
chiamo dell'alunno presso i parenti . Nel com-
puto della mesata non si deducono le assenze
minori di quindici giorni e si conta intera la
quindicina incominciata .
7 . Si farà un deposito di danaro per le minute
spese . Gli allievi non possono tener danaro presso
di sé, neppure orologi , coltelli, temperini od
altri simili oggetti . I parenti che vogliono la-
sciar danaro ad uso libero de' loro figliuoli deb-
bono depositarlo presso il Prefetto, il quale con
debito riguardo lo rimetterà, o lo impiegherà
secondo il loro desiderio .
1 . Per le passeggiate e pei casi d'uscita ciascun
convittore dovrà avere un abito uniforme con-
sistente in calzoni, tunica, cinturino e berretto .
I calzoni possono essere di qualsivoglia forma
e stoffa purché neri, e debbono provvedersi
dai rispettivi parenti prima dell ' entrata in
Collegio ; il resto sarà eseguito in Collegio
secondo il modello comune .
2 . Due mute in buono stato per casa .
3 . Una copertina possibilmente bianca .
4 . Coltri per l'inverno .
5 . Foderette
N° 4
6 . Lenzuola
»4
7 . Camicie
»8
8 . Calze per l'inverno paia . . . . » 4
9 . » l' estate
»6
10 . Corpetti di maglia
»3
11 . Fazzoletti
»8
12 . Cravatte
»3
13 . Salviette
»6
14 . Asciugamani
»6
15 . Scarpe, paia
»3
16 . Pettini, spazzole per abiti, altre per le scarpe .
17 . Un catino di ferro o di zinco .
18 Posata da tavola .
19 . Guanciale-Materasso lungo 1,75, largo 0,70 .
Ogni oggetto sia munito del numero distintivo
fissato dalla Direzione . Il Collegio non è respon-
sabile degli oggetti minuti, come colletti, cravatte
ecc ., o di quelli che non sono o non ponno es-
sere numerati .
AVVERTENZE .
1 . I convittori sono tenuti in Collegio tutto l'anno .
A richiesta però dei parenti possono passare in
famiglia tutto od in parte il mese delle vacanze
autunnali, dal 15 Settembre al 15 Ottobre . L'en-
trata in Collegio è fissata dal 15 al 18 Ottobre .
Col giorno 18 comincia a decorrere la pensione
eziandio per coloro che vi ritornassero dopo .
2 . I parenti possono parlare coi loro figli ogni
ora, fuorche in tempo di scuola e delle funzioni
religiose . Non si permette alle persone estranee

2.5 Page 15

▲back to top
di visitare gli allievi senza speciale mandato dei
parenti di questi .
3 . Gli alunni che rimangono in Collegio nel tempo
delle vacanze, hanno ogni giorno alcune ore di
scuola per meglio abilitarsi nelle rispettive
classi .
4 . Quelli che dopo le vacanze fanno ritorno ai loro
studi devono presentare al Superiore un certi-
ficato di buona condotta morale e religiosa ot-
tenuto dal rispettivo Parroco .
5 . Le dimande si fanno al Direttore del Collegio,
oppure al Sac . Giovanni Bosco in Torino .
BIBLIOGRAFIA SALESIANA .
Vita della Beata Caterina Mattei . - Tra le
terre italiane il Piemonte fu sempre una delle più
feconde di persone virtuose e sante . Già due secoli
or sono un illustre Canonico di Giaveno, Giacinto
Galizia, raccoglieva in preziosi volumi le gesta
gloriose di molte anime elette, che vi avevano
fiorito , la cui vita non sapresti dire se sia più
stupenda per l'intreccio delle più belle ed eroiche
virtù, o per la varietà e moltiplicità dei doni so-
vrumani e celesti, di cui andarono ricolme .
Ma una delle anime più sante, e nella quale
Iddio mostrossi sovranamente maraviglioso, è cer-
tamente la Beata Caterina Mattei da Racconigi ,
Vergine Domenicana, nata il 1486, morta nel 1547,
e riconosciuta solennemente Beata dall'immortale
Pontefice Pio VII nel 1808 . La sua vita fu una
serie non interrotta di superni favori, non sempre
comuni ai santi stessi più cospicui, sicché può dirsi
con tutta ragione che le contrade Subalpine non
hanno punto da invidiare nè le Rose al Perù, né
le Terese alle Spagne , nè alla stessa Toscana
quella grande Serafina, che fu Caterina da Siena .
Nè solo la gran copia dei doni celesti rendono
altamente mirabile la Vergine Racconisia, ma an-
cora lo virtù sue preclarissime, soprattutto il suo
amore ed attaccamento inalterabile alla Chiesa
Cattolica, lo zelo ardente per la salute delle a-
nime, la carità generosa ed infiammata verso il
prossimo, pel quale visse e morì ; insomma per
il bene immenso che colle sue opere, co' suoi con-
sigli, co' suoi doni Ella procurò non solo al Pie-
monte, ma all' Italia tutta . Quindi meritamente
Santa Chiesa la chiama : « Vergine risplendente
per carità ammiranda e per abbondanza di cari-
smi divini : Quae mira charitate, et divinorum
Charismatum ubertate refulsit . » Conosciuta, ono-
rata , venerata dai Duchi di Savoia , dai Mar-
chesi di Monferrato e di Saluzzo, dai Conti Pico
della Mirandola, e da innumerevoli altre famiglie
nobili e principesche di quel tempo, questa Sposa
di Cristo approfittossi della sua riputazione ed in-
fluenza per promuovere tra i grandi ed i piccoli
l'onor di Dio e il bene delle anime . Per questo
fine tu la trovi a Torino, a Vercelli, a Casale, a
Saluzzo , alla Mirandola , Savigliano , Garessio ,
Revello, Roddi e in cento altri luoghi, e la diresti
un apostolo in continua missione .
Se poi si considerano gli anni nefasti , in cui
visse questa Beata , non si tarda a convincersi
che il pietoso Iddio la concedesse al Piemonte
quale un dono di sua misericordia . Era quella l'ora
delle potestà delle tenebre ; era il tempo di Lu-
tero, di Calvino, di Enrico VIII ; tempo di eresia,
di rivolta, di guerra, di mal costume e d'igno-
ranza religiosa ; tempo in cui i nostri padri cor-
revano il più evidente pericolo di abbandonare la
Cattolica Chiesa . Or che fece l'inclita Vergine di
Racconigi? Colla serafica sua carità, specialmente
coi doni preziosi di cui avevala adorna lo Sposo
Celeste, Ella mantenne accesa nei nostri paesi la
fiaccola della Fede ; anzi fu qual baluardo, fu qual
diga insuperabile , che arrestò alle Alpi l'eresia
calviniana, la quale, allagata ormai la Svizzera e
la Francia, tentava d'irrompere pur nel Piemonte
e nell'Italia .
Or questa gloria della Religione Cattolica, que-
sto gioiello dell'Ordine Domenicano, questa mar-
garita preziosa, che meriterebbe di essere cono-
sciuta per tutto il mondo, é tuttora per molti fe-
deli quale un tesoro nascosto . La cagione ne fu
che le Vite di Lei, venute fino a questi ultimi
anni in luce , non furono abbastanza popolari ,
divulgate e lette , o perchè scritte in uno stile
troppo elevato , o perché oltremodo voluminose
e di una sottigliezza soverchiamente stucchevole,
talune perchè non bene ordinate nella esposizione
dei fatti , altro in fine, perché troppo ristrette, o
solo intente ai fatti maravigliosi, non congiunsero
l'utile al dolce.
In vista di ciò un nostro sacerdote per consi-
glio di D . Bosco un'altra ne compose, studiandosi
di evitare gli accennati difetti . Ne ricavò i fatti e
detti dagli antichi biografi più accreditati ; ne di-
spose la materia in capi secondo la natura della
medesima ; vi adoperò uno stile piano, semplice e
alla portata di tutti ; mise insomma come sot-
t'occhio al lettore il caro ritratto di Caterina in
tale punto di vista , da fargliela non solo amare
e venerare , ma prendere a modello di virtù in
ogni circostanza della vita .
Due giudici competenti, avendo letto ed esami-
nato questo lavoro, ne fecero all'autore le più cor-
diali congratulazioni, e gliene diedero amplissime
lodi . Monsignor Eugenio Galletti Vescovo di Alba,
che per pietà e per virtù è un ornamento dell'Epi-
scopato Cattolico, gliene scriveva in questi ter-
mini : « Vossignoria espresse e colorì le sue idee,
i suoi quadri intorno alla Beata, con una facilità,
semplicità e vivezza singolare, talché il suo scritto
farà del bene al pio e devoto popolo .>> E il Re-
verendissimo Padre Vincenzo Sallua, Commissa-
rio generale del Santo Offizio ed Arcivescovo di
Calcedonia, uomo eminente e pel posto che oc-
cupa in Roma, e per la segnalata dottrina, così
esprimevasi in un suo riverito autografo : « La
Vita della gloriosa ed ammirabilissima Beata Ca-
terina è collocata da V . S . in bella luce, rile-
vando nel suo pregiato libro le virtù tutte, ma
di preferenza le sue caratteristiche, mirabilmente
intrecciate con i divini carismi e segnalatissimi
doni di Dio . Per lo che gliene esprimo sensi vi-
vissimi di riconoscenza, di ben meritata lode e di

2.6 Page 16

▲back to top
ammirazione . La nostra portentosa Eroina stenda
sopra di Lei e sopra il suo Instituto le ali di sua
celeste protezione . »
Dal canto nostro, a prova del generale aggradi-
mento che incontrò questa Vita, aggiungiamo che
la prima edizione di più migliaia di copie , stata
a suo tempo con graziosi elogi annunziata dal-
l'Unità Cattolica di Torino e dalla Voce della Ve-
rità di Roma, fu in breve esaurita, e se ne do-
vette intraprendere una seconda .
Noi pertanto raccomandiamo questa operetta ai
nostri Cooperatori e Cooperatrici, agli Istituti re-
ligiosi, Collegi, Ritiri , Educatorii, anzi a tutte le
famiglie cristiane ; e non ci peritiamo di dire, che
dalla sua lettura i maestri e le maestre, i padri
e le madri, i figli e specialmente le figlie, gli ec-
clesiastici stessi ed i laic i ne ricaveranno un gra-
dito pascolo all' anima , e ne proveranno soavi
emozioni e forti eccitamenti alla virtù . Prezzo L . 1 .
Il più bel Fiore del Collegio apostolico . - E così
intitolato il fascicolo delle Letture Cattoliche del
mese di settembre e ottobre . E un volumetto di
oltre a 200 pagine, che contiene le più gradite
notizie intorno alla elezione dei Papi nei primi se-
coli della Chiesa, alla origine ed uso del Conclave,
ai principali ornamenti, che usa il Sommo Pontefice
nelle sacre funzioni, e al loro significato . Descrive
soprattutto il Conclave del 1878 che segnerà una
bella pagina nella storia della Chiesa, la Elezione del
migliore dei Porporati, che prese il nome di Leone
XIII, la sua prima solenne benedizione, la sua
incoronazione, a cui fa seguito una graziosa bio-
grafia, che mette in rilievo le belle doti dell' E-
letto . A tutto ciò vien dietro in Appendice una
breve biografia dei Sacri Elettori, ed un cenno
doi principali atti del Pontificato di Leone XIII .
- Raccomandiamo pertanto ai Cooperatori di far
conoscere questo libretto ai loro parenti ed amici,
sia per la materia che vi si tratta, sia special-
mente perché serve ad eccitare nei cuori la dovuta
venerazione ed affetto verso il degnissimo Pon-
tefice, che Iddio pietoso, per consolarci della per-
dita del grande Pio IX, ci diede nella sua bontà
per Padre e Maestro . Prezzo cent . 40 .
PROGRESSO DELLA PIA UNIONE .
gliaia di poveri giovanetti raccolti nelle Case Sale-
siane, le quali si sostengono colla carità dei benefat-
tori e degli zelanti nostri confratelli e consorelle
in Gesù Cristo . Il bisogno di togliere giovanetti
dalla via del disonore e della perdizione si va fa-
cendo ogni di più urgente a cagione dei satanici
sforzi, che fanno i nemici della Chiesa e del ci-
vile consorzio per corrompere le masse popolari
e mettere sossopra il mondo . Da tutte parti siamo
domandati a stabilir case or per giovani studenti,
or per artigiani . Molte ne abbiamo aperte in que-
sti ultimi mesi, ed altra ne apriremo ancora tra
poco . Il bene a farsi è dunque molto, o cresce
ogni giorno ancora . Per la qual cosa non saranno
mai troppo spesse le file dei Cooperatori e Coo-
peratrici che ci porgano la mano benefica, e ci
aiutino nella impresa secondo le proprie forze .
Preghiamo che ci si accrescano questi aiutanti,
e per ognuno che Dio se ne toglie in Cielo, mille
ce ne conceda per surrogarlo in terra .
INDULGENZE SPECIALI
pei Cooperatori .
Ogni Cooperatore può acquistare indulgenza ple-
naria una volta al giorno, da applicarsi alle anime
del Purgatorio, recitando la terza parte del Ro-
sario di Maria Vergine avanti al SS . Sacramento,
e non potendo avanti al divin Sacramento, reci-
tandola innanzi al Crocifisso .
Indulgenza plenaria ogni volta che si accosta
alla santa Comunione .
Può altresì lucrare moltissimo indulgenze ple-
narie nel corso del giorno mediante la recita di
sei Pater, Ave e Gloria, secondo la mente del
Sommo Pontefice . E queste indulgenze applicabili
alle anime purganti, le può acquistare toties quo-
ties, ossia tutte le volte che recita i suddetti
Pater Ave o Gloria in qualunque luogo, senza
bisogno di Confessione e Comunione, purché sia
in grazia di Dio .
Oltre a queste un' altra plenaria ne può gua-
dagnare ogni Domenica, e nei giorni qui sotto
notati, purchè confessato negli otto giorni, e co-
municato, visiti una qualche Chiesa, pregandovi
secondo l'intenzione del Sommo Pontefice .
La Pia Unione dei Cooperatori Salesiani e delle
Cooperatrici va ogni dì estendendosi non solo in
Italia, ma anche al di fuori . Fra gli altri luoghi
esavntéfaconserditoan
Gorizia, e in parecchie città dell'impero Austro-
Ungarico . Se il buon Dio ci continua la sua pro-
tezione noi speriamo di poter fra non molto an-
noverare nei nostri Cooperatori un buon numero
di eletti cattolici di quelle parti, i quali, mentre
andranno lieti di godere come noi gli alti spiri-
tuali favori concessi dal Grande Pio IX, si ve-
dranno ad un tempo offerta un'occasione propizia
ed un mezzo sicuro ed ordinato per giovare alla
Religione ed alla Civile Società, col favorire la
istruzione e cristiana educazione delle molte mi-
Mese di Settembre .
4 . Santa Rosa di Viterbo .
7 . Patrocinio della SS . Vergine .
8 . Natività di Maria .
15 . Festa del Nome di Maria .
17 . Stimmate di s . Francesco d'Assisi .
18 . S . Giuseppe da Copertino .
21 . S . Matteo apostolo ed evangelista .
22 . Festa dei 7 dolori di Maria .
24 . Beata V . Maria della Mercede .