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Noi dobbiamo aiutare i fratelli a fine di
cooperare alla diffusione della verità .
(III, S . Giov .8) .
Attendi alla buona lettura, all'esortare e
all'insegnare .
(I, Tini . IV - 15) .
Delle cose divine la più divina quella si è
di cooperare con Dio a salvare le anime .
(S . DIONIGI) .
Chiunque riceverà un fanciullo in nome mio
riceve me stesso . (MATT . XVIII, 5) .
Bisogna aver cura dei fanciulli, perchè di
essi è il regno de' Cieli . (S . GIUSTINO) .
Vi raccomando la fanciullezza e la gioventù ;
curatene con grande premura la educa-
zione cristiana ; mettete loro sott'occhio li-
bri che insegnino a fuggire il vizio, e a
praticare la virtù .
(Pio IX) .
Un amor tenero verso il prossimo è uno dei più grandi ed eccellenti doni, che la divina Bontà faccia agli uomini .
(Il Dottor S . FRANCESCO DI SALES) .
Direzione nell' Oratorio Salesiano . - Via Cottolengo , N . 32, TORINO
SOMMARIO-L'onomastico del S . Padre e i Cooperatori
Salesiani - I giovani studenti e le vacanze autunnali
- Suppliche dei Vescovi e dei fedeli per la Beatifi-
cazione di Pio IX - Una grazia per l'intercessione
di Pio IX - Maria Ausiliatrice - Lettere Salesiane
- L'Oratorio di Santa Teresa - Annunzio di ven-
dita - Bibliografia Salesiana - Indulgenze speciali
pei Cooperatori .
Ma se fu ragionevole in quel diì la
nostra gioia ed esultanza, è pur giu-
sto e consentaneo al cuor nostro che
questa si rinnovelli almeno nelle più
belle occasioni dell'anno ; ed una molto
propizia ci si presenta in questo mese
medesimo dalla fausta ricorrenza della
L'ONOMASTICO DEL S . PADRE
E I COOPERATORI SALESIANI .
festa di S . Gioachino, giorno onomastico
del nostro Santissimo Padre .
Cooperatori e Cooperatrici, richia-
Fin dal giorno in cui il divino Con- miamo alla memoria 1' immenso be-
solatore degli afflitti asciugava le nostre nefizio che Dio fece alla sua Chiesa
lagrime col darci un nuovo Padre in nel darle un Reggitore sì abile ; ram-
Leone XIII, noi con tutta la famiglia mentiamo la sovrana sua benevolenza
cattolica esultammo della più viva gioia e bontà verso di noi meschini ; riflet-
cantando : Haec dies, quam fecit Do- tiamoncrl'tonechEgli
minus : exultemus et laetemur in ea . fece col gradire di essere Cooperatore
Di gioire in tal modo e tripudiare a- Salesiano , e pieni la mente di grati
vevamo ben d' onde, perché conosce- pensieri provochiamo il nostro cuore
vamo, e con noi il conosceva ormai il I a nuova ed insolita gioia .
mondo intiero, che il nuovo Papa era Ma affinché questa sterile non sia,
per virtù e dottrina il fiore più bello noi dobbiamo accompagnarla colle o-
del giardino della Chiesa , la gemma pere. La festa del fortunato Padre di
più preziosa e fulgida del Collegio A- Maria cade il 18 agosto, giorno di Do-
postolico ; perché sapevamo in oltre menica . Noi vi facciamo caldo invito che
che Egli senza alcun nostro merito ci vogliate in quel dì specialmente innal-
era benevolo ed affezionatissimo .
zare a Dio fervide preghiere, a fine di

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ottenere al Santo Padre per l'interces- le anime ; e il sapere che si prega
sione del glorioso Patriarca S . Gioa- per lui .
chino, di cui Egli al sacro fonte ere- Fratelli , diamo secondo le nostre
ditò il, nome, le grazie più elette, le forze questo sollievo e conforto al no-
consolazioni più dolci nel governo della stro amorosissimo Padre . Lavoriamo,
Chiesa . Una santa Comunione fatta per e coltiviamo con ardente zelo la por-
lui in quel giorno, una messa santa- zione dell' immenso campo affidato alle
mente ascoltata, una visita divota al SS . sue cure ; e poi sovente e sopratutto
Sacramento , sarebbero certamente la nell' accennato giorno onomastico del-
offerta più cara al suo piissimo cuore . l' augusto Pontefice invochiamo dal
Molte sono sempre le pene , i timori, Cielo sopra di lui le più copiose e
le angustie di chi siede sulla Cattedra squisite benedizioni . Oli! si, nella Co-
di Pietro . Ogni Romano Pontefice po- munione che faremo in quel giorno
trebbe come l' Apostolo delle gesti domandiamo che Egli sia per la Chiesa
tessere la lunga serie dei travagli di quello che S . Gioachino fu per Maria ;
ogni fatta, che gli procaccia il pasto- e siccome questa sotto il governo di
rale ministero, e che gli danno da un tanto padre si rendette a Dio sì
tutte parti i nemici di Dio e delle a- cara, che ne trasse il Figliuolo nel pro-
nime, e poi aggiungere con lui :<Ol - prio seno, divenne Madre d' immensi
tre a quello , che viene di fuori , le popoli e Regina del mondo, così la
cure quotidiane , la sollecitudine di Chiesa Cattolica sotto il Governo di
tutte le Chiese . Chi è informo, e io Leone XIII si conservi ognora imma-
non mi contristi? Chi è scandalizzato, e colata, sicché il divino Sposo di lei si
io non mi consumi? » (1) . Ma se i compiaccia , la consoli di molti figli ,
travagli di corpo e di animo per un la circondi di nuova gloria, le conceda
Papa sono già molti e gravi in ogni di stendere il suo materno e reale do-
tempo, oggi più che mai sono cre- minio sopra tutta la terra (1).
sciuti di numero ed intensità . Oh!
no di certo , non fu senza ragione
che il Cardinal Pecci nel Conclave,
udendo a leggere il suo nome più 1 GIOVANETTI STUDENTI
sovente che non quello degli Emi-
E LE VACANZE AUTUNNALI.
nentissimi suoi Colleghi, e scorgendo Dacché Iddio pietoso ha disposto che fossimo
probabile la sua elezione al Sommo consacrati alla istruzione e coltura della gio-
Pontificato, impallidì, si pose a tre- ventù noi abbiamo talora sofferto delle grandi
mare, gli si vide cader di mano la
pene , ma pur gustata prelibate dolcezze .
All' aprirsi dell' anno scolastico ci vedevamo
penna, e furtive lacrime gli spunta- talvolta circondati da un nuvolo di vispi gio-
rono sugli occhi . Egli sapeva qual tre- vinetti ; i quali per altro nella condotta scola-
mendo peso stava per cadergli addosso .
stica, morale e religiosa lasciavano molto a
desiderare . Alla vista del doloroso spettacolo
Or bene due cose particolarmente
possono alleggerire e confortare il no-
stro Santissimo Padre : Il vedere nella
Chiesa molti ad aiutarlo nel salvare
(1) II Corinth . II .
(1) Per preparare gli animi al festeggiamento del
18 agosto la tipografia Speirani ha pubblicata un'ap-
posita Novena di preghiere . Una copia cent . 5 ; do-
dici copie, cent . 50 ; cento copie L . 4 . Rivolgersi alla
detta tipografia, via s . Francesco dì Assisi, 11, To-
rino .

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noi andavamo allora in mezzo ai sospiri ripe- il contadino contempla timido e pauroso
tendo : « Che annata terribile dovrà essere la tempesta che si forma nelle' alto , e che
questa per noi . » Ma per la divina Bontà verrà torse fra poco ad abbattere colla gra gnuola,prtsivacolurbnegisa
ben presto ci dovevano ricredere, ed escla-
mare invece : « Quale potenza della istru- cura e fatica. Quindi e, che, per scemare ai
zione della mente , e della educazione del nostri alunni i pericoli delle troppo lunghe
cuore ! » Imperocché con quella carità, che vacanze, cominciammo dal prolungare l'anno
ci descrive s . Paolo , paziente , benigna e scolastico , non dando gli esami che alla
piena di speranza , con modi persuasivi e fine d' Agosto . Non basta : scorgendo in
appropriati mezzi di emulazione , col rac- appresso che vari parenti desideravano di
conto di facili esempi, talora con una minac- lasciarci i loro figli anche poi mesi di au-
cia ragionevole od un discreto rimprovero, tunno, noi stabilimmo di tenere aperti i
più spesso colla promessa di un premiuccio, nostri istituti per questo tempo ancora . La-
con usa parola affettuosa, o con un enco- onde ogni anno contassi più centinaia di
mio per un' opera, benché minima, bene e- giovinetti di ogni città e provincia, i quali
seguita, con queste ed altre simili arti ed or di propria volontà e per affezione , or
industrie , nello spazio di un mese sif- per desiderio e comando dei genitori e pa-
fatta mutazione si otteneva negli alunni , renti, si fermano a ferrare in Collegio . Nel
da più non riconoscerli . Alla dissipazione qual tempo noi concediamo tutti i giorni
subentrava tra loro il raccoglimento, all'amor molte ore di ricreazione e di passeggiata
dell' ozio l' ardor dello studio, l' ordine alla per sollevarli nello spirito e rinfrancarne
sregolatezza , l' amor fraterno all' odio ed le forze, ma intanto continuiamo a coltivare
alla vendetta . Per mezzo poi d'istruzioni le virtù con molta fatica inserte e cresciute
religiose, preparate secondo la loro capacità lungo 1' anno nei loro cuori, e con qualche
e bisogni , la condotta morale soprattutto ora di scuola quotidiana impediamo che per-
veniva a farsi tra essi così esemplare da dano le cognizioni acquistate, anzi ne som-
potercene vivere tranquilli , che nessuno ministriamo delle nuove per meglio fon-
mai sarebbe stato qual lupo tra i compagni ; darli ed abilitarli nelle rispettive classi. Vero
anzi molti facevansi di così specchiata virtù, è che con questo metodo priviamo noi me-
che potevamo servircene come di nostri ausi- desimi del necessario sollievo ; ma la sod-
liari e coapostoli pel bene degli altri . Entrato disfazione di assicurare il vantaggio scien-
per tal modo il timor di Dio nei loro cuori , tifico e morale dei nostri cari allievi ci
avviati per convinzione alla regolata pratica rende leggiero e dolce pur anco questo
delle opere di pietà e di religione, il buon sacrifizio .
esito nella scienza anche poi meno favoriti Ma volesse il Cielo che tutte le famiglie
dalla natura veniva in pari tempo assicurato, si persuadessero dell' immenso bene, che
e noi scorgevamo cogli occhi nostri, e tocca- farebbero a se stesse e ai loro figli, se ci
vamo coree con mano la verità di quella divina assecondassero in questa pratica ! Volesse
sentenza : Principio , e fonte di sapienza il Cielo che tutti i Collegi potessero adot-
essere il timor di Dio :intumsape
tare questo sistema ! Ma è vano lo sperarlo .
timor Domini. Quindi non ostante le an- Molti parenti or per un malinteso interesse,
gosciose sollecitudini della direzione , le or per debolezza, e talvolta anche per va-
dure fatiche dello' insegnamento e dello' as- rii ragionevoli motivi non lasciano i figli
sistenza , non ostante che si venisse ogni in Collegio nei mesi di vacanza . Per altra
giorno alla sera stanchi e spossati da non parte non tutti gli istituti sono disposti a
poterne più, ciò non di meno al vederci ritenerveli, e il più delle volte per difetto
così ben ripagati ci sentivamo rinvigorire di personale neppure il potrebbero, ancor-
nelle' animo, e pronti a ricominciare al do- ché i parenti lasciarli volessero . Per queste
mani , e proseguire con maggior lena la ragioni la quasi totalità dei collegiali in Lu-
nostra via .
glio ed Agosto lasciano il luogo di loro e-
Intanto avvicinandosi la fine dello' anno , ducazione non ancor compiuta e rassodata,
se da usa parte noi ne godevamo in cuor ritornano a casa, e mal preparati vi riman-
nostro per la speranza di un legittimo ri- gono più mesi esposti a grandi pericoli
poso, per altro lato ci amareggiava il pen- in un mondo corrotto e corrompitore . Ed oh!
siero del rimpatriare dei nostri allievi per non fossimo stretti a dire che la maggior
le vacanze autunnali ; poiché l' esperienza parte di loro in questo breve tempo non
degli anni andati ci costringeva a riguar- solamente perdono quanto hanno acquistato
dare l' approssimarsi di questo tempo come di virtù e di onestà, ma prendono biasime-

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voli abitudini, rendonsi famigliare l'iniquità, vinetti dalle male compagnie . É d' uopo
cessano di essere agnelli per ritornare o di- confessarlo ; e a che varrebbe il tacerlo? mol-
venire lupi rapaci . Come e per qual motivo tissimi fanciulli restano pervertiti da un
ciò accada sarebbe troppo lungo il qui spie- compagno indegno , per lo più stato alla
gare ; ma la troppa nequizia dei tempi no- sua volta sedotto esso pure da altri . Co-
stri ; i gravissimi scandali ; i molti pericoli che minciasi dal giuocolare, poi dal portarsi al
s'incontrano nel mondo, sono certamente passeggio, alla campagna insieme, ed a casa
le cause precipue di una metamorfosi così l' un dell' altro . Intanto siccome la bocca
dolorosa .
parla dell' abbondanza del cuore, il ragazzo
Ma i genitori, ci osserverà taluno, i pa- cattivo prende a proferire parole meno che
renti non si prendono essi cura dei loro oneste, a fare certe domande ingannatrici,
cari ?
a raccontare certi episodii o letti o u-
Sappiamo che molti reputano sacro que- diti, a spiegare come egli stesso od altri
sto dovere, e lo compiono esemplarmente ; fecero questa. o quell' altra disdicevole a-
ma molti pur troppo ne sono impediti dai zione . Ed ecco dopo qualche giorno l' in-
lavori quotidiani, o dagli impieghi a cui non nocente od il convertito fanciullo, che ancor
possono sottrarsi ; taluni ne sono eziandio non aveva il coraggio di un Bernardino da
incapaci, e non pochi, lo diciamo con do- Siena , nè la sodezza di virtù di un Luigi
lore, non se ne danno pensiero veruno . Gonzaga, da levar la voce contro quel
Comunque sia, noi per l' affetto che por- parlare, o voltare le spalle al vile traditore,
tiamo non solamente ai giovinetti che furono vi resta colto, perde il pudore, e si mette
già nelle nostre case, ma a quelli ancora egli pure a dire e a fare secondo il mo-
di ogni altro collegio ed istituto , facciamo dello che gli sta innanzi ; poichè terribile è
qui a tutti i Cooperatori e Cooperatrici u- l' attrattativa, e la forza del malo esempio .
mile, ma calda preghiera, che vogliano a- Sì, di nove sopra dieci giovinetti stati per-
doperarsi, affinchè le presenti vacanze non vertiti, questa è l' origine, questa è la storia
tornino dannose ai loro figli , nipoti , pa- dolorosa del loro pervertimento .
renti, vicini, amici, insomma agli studenti Cooperatori e Cooperatrici, se volete ren-
tutti, coi quali possano avere qualche rela- dere alle famiglie, alla Religione , alla ci-
zione .
- E con quali mezzi ?
vile società un servigio incomparabile, fate
che i buoni giovanetti , di cui potete o in
Tre sono i principali pericoli che corrono casa o in chiesa in qualche modo disporre,
i giovanetti nelle vacanze (e ciò che diciamo non si accompagnino coi cattivi ; e persua-
di questi s' intenda eziandio delle fanciulle) : detevi che difficilmente il virtuoso migliora
L'ozio - le male compagnie - le cattive let- il malvagio, ma questo bensì trae quello
ture. Allontaniamoli da questi tre scogli, ed alla perdizione . Non vi sfugga giammai dalla
avremo una morale certezza che essi non mente la saggia lezione da quel buon padre
faranno naufragio . Si, col consiglio e pur data al figlio suo col fatto delle mele sane,
col comando fate che non passino tutta la poste al contatto di una guasta ; vi ricordi
giornata in giuochi, passeggiate, conversa- ognora che un ragazzo ancorchè buono è
zioni, divertimenti, ma se non vi occorre di però sempre una pianta ancor tenerella ,
occuparli con voi in qualche utile lavoro, fis- bisognosa di cura e di sostegno, e che una
sate almeno alcune ore al giorno, in cui deb- mano scortese abbatte di leggieri, piega ,
bano attendere allo studio , facendo una rompe, e svelle pur anco dal suolo . Perciò
parte del loro cómpito scolastico . L' acqua in questi mesi se mai vedete qualche gio-
ancorchè limpidissima se resta per qualche vane di sospetti costumi a cercare di ac-
tempo ferma specialmente d'estate imputri- compagnarsi coi figli, fratelli, nipoti, amici
disce , e genera schifosi animali . Così la vostri, impeditelo a tutto vostro potere ; se
mente ed il cuore del giovinetto ozioso o si offende , tanto meglio . Se non vi pare
male occupato si riempiono di mali pen- conveniente parlare troppo franco e chiaro,
sieri, e in appresso concepiscono i più in- fate nondimeno che i vostri cari da lui si
degni propositi . Del resto è infallibile Colui guardino ; suggerite loro che or sotto colore
che disse : L' ozio è maestro di molta ma- di studio, or di uscita, or di altra occupa-
lizia : multam malitiam docuit otiositas ; zione lo licenzino, e ne sfuggano il consorzio .
e saggio il proverbio : L'ozio è il padre dei Quando non vi è ben nota la educazione,
vizi .
l' indole, la condotta di taluno, informate-
Dove per altro si ha da esercitare la mas- vene da chi lo conosce, fategli voi mede-
sima vigilanza si è nel tener lontani i gio- simi qualche domanda in proposito, oppure

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spiate in bel modo quello che ci dica e
faccia ; e se mai venite a scorgere che egli
è imbevuto di massime contrarie alla Reli-
gione 'ed alla virtù , allontanatene i vostri
cari a costo di qualunque noia che ve ne
possa accadere ; imperocchè un giovanetto
virtuoso ed innocente è il tesoro più ricco,
di cui possa vantarsi e andar giustamente
gloriosa una famiglia, e sarà mai troppa la
sollecitudine usata per conservarlo intatto .
Cosa rincrescevole ma pur vera : bene
spesso il pericolo del mal compagno si trova
nella casa stessa : talora è il domestico od
il servo, e i genitori lo ignorano, o non vi
pongono riparo. - Chi ti ha insegnato a
far questo? domandava un giorno il maestro
ad un allievo colto in grave fallo - Ed e-
gli : È il mio servo - Or va, gli soggiunse,
e dì a tuo padre che ci tiene in casa l'as-
sassino dell' anima tua . - In questi casi
si avvera il detto del divin Salvatore : « E
i nemici dell' uomo sono i domestici suoi
et inimici hominis domestici ejus » . Geni-
tori, padroni, institutori, aprite gli occhi :
in questo caso il servo, la serva sono in
casa vostra peggiori di un ladro ; sono gli
assassini delle più care e liete speranze . Il
cuore che vi palpita in seno deve sugge-
rirvi il da farsi . Siate inesorabili, altrimenti
vi pentirete un giorno di vostra incuria e
falsa pietà, ma indarno . Se poi avete per
avventura una persona di servizio di one-
stà provata , tenetevela come un gioiello ,
come un angelo di vostra famiglia.
Nè qui è il tutto . Un dì in compagnia di
un vecchio venerando passavamo presso ad
un paese, quand'ecco in un crocicchio pa-
rarci innanzi un drappello di fanciulli e fan-
ciulle dai sette ai dieci anni, che si trastulla-
vano insieme . A quella vista il nostro vegliardo,
fermati i suoi lenti passi « Ecco, ci disse,
una delle prime cause della precoce mali-
zia dell' odierna gioventù . » Ei diceva il
vero . Ci basti il rilevare questo detto a chi
tocca , perchè intenda e provveda . Si di-
chiari anche solo che sono cose contrarie alla
buona creanza, ma non si permettano sif-
fatte famigliari promiscuità, state in ogni
tempo ed oggi più che mai alla gioventù
pericolose e fatali . Cotale pericolo fu pure
altrimenti comprovato : taluni asserirono
che le loro morali disfatte ebbero incomin-
ciamento in certi asili d'infanzia mal go-
vernati, e peggio diretti .
Ci resta a dire della lettura . La lettura
di buoni libri è certamente uno dei migliori e
più sicuri mezzi per far passare egregia-
mente le vacanze ad un giovane studioso ,
poichè essa, mentre lo allontana dall'o-
zio, gli fornisce la mente di utili pen-
sieri e sode cognizioni ; gli forma il cuore
ad elette virtù, e gli somministra vivi ecci-
tamenti a praticarla . Ma guai per l' oppo-
sto se nelle sue mani viene a cadere un
libro, un foglio malvagio ; poichè allora que-
sto gli farà da ozio, da cattivo compagno,
da maestro d'iniquità, da demonio e peg-
gio . Noi crediamo inutile di qui fermarci
a provare questo asserto ; chè già il fa-
cemmo nel Bollettino del mese di dicembre
dell'anno passato. Quindi solamente vi rac-
comandiamo, o diletti Cooperatori e Coope-
ratrici, di esaminare, o far esaminare da
chi s'intenda, i libri che devono servire di
lettura ai figli vostri, ed assicurarvi che
siano degni di stare nelle loro mani, atti
a somministrare sano pascolo alla loro mente
ed al loro cuore . Non lasciate ad essi la li-
bertà di provvedersene a proprio talento,
poichè sovente o per inesperienza od an-
che per giovanile curiosità si appigliano a
libri empii ed infami . Nè v'illuda il bel ti-
tolo di cui talora portano fregiata la fronte :
sono maschere per meglio ingannare i sem-
plici . Via certi romanzi da casa vostra ; via
talune storie composte allo scopo di sedurre
gli incauti ; via certi poemi che porgono
il veleno in tazza dorata , o coll'orlo co-
sperso di miele ; lungi quei giornali che pre-
tendono d'insegnare la Religione ai Vesco-
vi, e allo stesso Vicario di Cristo . Guai a
noi se non iscongiuriamo siffatto pericolo
dal capo dei nostri cari! Senza che ce ne
accorgiamo ci sparirà di casa la Religione
dei padri nostri, ed in quella vece vi en-
trerà l' empietà ed il mal costume, e con
essi la maledizione del Cielo .
Un anno da un Collegio ritornava per
le vacanze presso i suoi genitori un giovi-
netto sui quindici anni di grandi speranze,
pio, studioso e così costumato, che ti pareva
un angelo. In quell'anno stesso (1870) suo
padre per non rimaner digiuno, come ci
diceva, delle notizie del giorno, erasi asso-
ciato ad un certo periodico senza punto ba-
dare di qual colore ci fosse : era uno di quei
giornali, che negli articoli di fondo battono
la Chiesa e ne deridono i dogmi sacrosanti ;
nelle appendici poi riportano a capitoli ro-
manzi ributtanti ; uno di quei giornali in-
somma, di cui per nostra sventura va ri-
piena l'Italia, e che a vergogna del nome
cristiano entrano pure in molte famiglie a
spegnerne la Religione e la fede . Avesse al-
meno avuto riguardo che il figlio non leg-
gesse quel foglio pestilente ; ma no, che a

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tanto non giunse la sua accortezza e solle- Giovanni Bosco - Valdocco - Torino ;
citudine . Padre sciagurato! Figlio infelice! oppure direttamente al Sig . D . Giuseppe
Da quel diario maledetto cotali avvelenate Scappini, attuale Direttore del Collegio di
massime sorbì il povero giovine, che non San Filippo Neri in Lanzo-Torinese .
solo soffocò ogni sentimento di pietà e di
religione, ma fecesi di così perduta vita,
che dopo tre mesi rientrato in Collegio ne
fu in capo a pochi giorni espulso, affinché SUPPLICHE DEI VESCOVI E DEI FEDELI
coll' alito suo non ammorbasse i compagni
di scuola . - Dove hai attinte massime così
per la Beatificazione di Pio IX
diaboliche, dove lette ed imparate bestem-
mie così orrende? - Nel tal giornale, ri-
spose ; a quello io credo, non più al Cate-
chismo -- Il Direttore ebbe il pensiero di
fargli mettere per iscritto queste parole, e
le mandò al padre dicendogli tra le altre
cose : « Non me, ma se stesso incolpi della
rovina di un figlio sì caro . » Breve : dopo
Nel Bollettino del mese scorso all'articolo « I
decreti di Urbano VIII, e i miracoli di Pio IX »
noi accennammo come i Vescovi della provincia
Veneta avevano inviato al Santo Padre Leone XIII
una supplica per implorare che permettesse l' e-
same delle virtù del venerato suo predecessore
Pio IX, onde passare in appresso alla causa della
sua Beatificazione . Noi avremmo voluto riferire per
intiero l'importante documento, ma la mancanza
una serie d' innumerevoli disordini, dopo di spazio ce lo impedì e ce lo impedisce tuttora .
aver fatto per cinque anni trangugiare ai suoi
genitori le più ingrate amarezze, un giorno
quel miserabile si chiude in camera, e dato
di piglio ad un'arma da fuoco si toglie la
vita! Il padre resistette al peso di tanta
sventura, e vive tuttavia, ma inconsolabile
e straziato dai rimorsi ; la madre più sen-
Nella loro supplica gli illustri Prelati passano
a rassegna gli atti magnanimi di Pio IX, le sue
virtù ammirabili, la sua pazienza, calma e sere-
nità tra le più gravi sciagure ; la sua carità che
si diffuse a lenire le miserie di tutto il mondo, la
sua mansuetudine e dolcezza impareggiabile non
disgiunta da una fortezza invitta contro tutte le
lusinghe e male arti dei nemici di Dio ; ricordano
sibile ne rimase oppressa, e dopo un mese il grido che sollevossi universalmente dopo la sua
calava nella tomba . Sopra un tal fatto ed morte : Abbiamo un Protettore in Cielo ; Pio IX
altri consimili non occorrono commenti per
trarne morale insegnamento .
Fratelli e sorelle, mostratevi veri Coope-
ratori e Cooperatrici Salesiane in queste va-
canze . Vigilate, assistete , esortate ; fate in
una parola da angeli custodi ai figli ed alle
figlie vostre, e a quanti giovanetti e fan-
ciulle avrete tra voi . Anzi sia vostro glo-
é un santo ; fanno rilevare il desiderio destatosi
dappertutto di poter avere qualche oggetto a lui
appartenuto da conservarsi quale reliquia ; notano
soprattutto come un sentimento così spontaneo ,
pronto ed universale porti la caratteristica della
verità, e come Iddio si degni di confermarlo e
mostrarne compiacenza nelle grazie che tuttodì
concede a coloro, che le invocano per intercessione
del suo Servo fedele . Poscia proseguono così
rioso' vanto, finite le ferie autunnali, di ri- « Egli è impertanto dietro la guida di questi motivi,
consegnarli nelle mani dei loro direttori e o Beatissimo Padre, che noi per un movimento
maestri più virtuosi ancora che non li rice-
veste .
AVVISO .
spontaneo come interpreti dei tigli nostri in Gesù
Cristo, coi quali in presenza di Voi ci riconosciamo
noi pure figli, discepoli e pecorelle del mistico
ovile, ricorriamo a Voi, Padre, Maestro e Pastore
supremo, e vi porgiamo umili suppliche, affinché
Se a taluno occorresse d'indicare a qual-
che famiglia dabbene un luogo sicuro, ove
far passare ad uno studente delle scuole e-
lementari o ginnasiali le prossime vacanze
con vantaggio del corpo e dello spirito,
vi degniate ordinare che siano prese in esame le
virtù del vostro illustre e santo predecessore, al
fine che dal canonico processo possa poi venire
introdotta (speriamo) la causa della Beatificazione .
Pio IX ebbe la gloria d' innalzare agli onori de-
gli altari drappelli di Santi, onde di nuovo lustro
potrebbe suggerire il Collegio di San Fi- si abbellì la Chiesa militante, e novello splendore
lippo Neri, situato in luogo salubre e fre- si aggiunse alla trionfante ; Voi, Beatissimo Padre,
sco presso le Alpi , colla comodità della degno successore di lui, avrete la consolazione e
ferrovia Torino-Lanzo . Trattamento sano ;
assistenza vigile e paterna ; tutti i giorni
amene passeggiate su pei monti, e appo-
site ricreazioni ; due ore di scuola al giorno
con altrettante di studio per ripigliare e-
sami o per meglio abilitarsi nelle classi .
Prima pensione, L . 35 ; la seconda, L . 24
l' onore di esaltare in faccia al cielo e alla terra
quell' uomo, a cui e cielo e terra vanno debitori .
Detto poscia che la Beatificazione di Pio IX
sarà uno degli atti più illustri, onde preziosa ed
immortale diverrà la memoria di Leone XIII , e
darà eziandio glorificazione al Pontificato Romano,
i venerandi Pastori conchiudono con questo parole
« Piaccia dunque a Dio, piaccia a Voi, Beatis-
al mese . Per l'accettazione dirigersi al Sac . simo Padre, che autorizzati dall' infallibile vostra

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parola, possiamo prostrarci pubblicamente dinanzi
all' immagine del Padre amatissimo che ammi-
rammo Martire nella pazienza, Confessore nella
fermezza, Apostolo nella carità, Angelo nella vita ;
piaccia a Dio ed a Voi che possiamo chiamarlo
Santo con pubblica voce solenne, ed avere un ar-
gomento irrefragabile per mostrare all' età future
che non errammo quando in mezzo alle traversie,
alle angustie, alle ingratitudini di questa età ru-
bella, come figli sinceri e fedeli alla Chiesa ab-
biamo riconosciuto in Pio IX una benedizione, un
tesoro che Dio concesse alla Chiesa, all' Italia e
a tutto il mondo . Supplichevoli, Beatissimo Pa-
dre, da Voi imploriamo questa grazia per amore
della Vergine Immacolata a cui tanto era caro
Pio IX ; la imploriamo nel mese in cui tutto
l' orbe onora ed invoca la Madre dolcissima . e
nel giorno di gioconda memoria in cui un altro
Pio pur grande e da Lei prediletto la incoronò
salutandola Ausiliatrice dei Cristiani . »
L' esempio dei pastori venne seguito dalle pe-
corelle ; quindi varie Associazioni Cattoliche vanno
oggimai sottoscrivendo petizioni per domandare lo
stesso favore al Vicario di G. esù Cristo . Anzi il
Comitato della società del laicato cattolico di Na-
poli si è fatto promotore di analoga supplica, da
sottoscriversi da tutte le Associazioni Cattoliche,
Pie Unioni, Confraternite ed altre opere di carità
e di Religione d' Italia , e ne manda egli stesso
un modulo a tutte le Società Cattoliche , che
sono in relazione con lui . Quelle che non lo ri-
cevessero possono farne domanda al presidente del
Comitato Centrale, Conte di Acciano - lo Carmi-
nello a Chiaia-Napoli - e tosto lo riceveranno con
preghiera, firmato che sia, di respingerlo al me-
desimo indirizzo in lettera chiusa ed affrancata .
Le suppliche riunite insieme e legate in uno o
più volumi verranno umiliate ai piedi del S . Pa-
dre Leone XIII . « Siamo sicuri, così il Comitato,
che le Società Cattoliche italiano, le quali venera-
rono cotanto sì gran Papa in terra, non manche-
ranno di offrirgli, ora che è in cielo, quest'altro
tributo di devozione e di affetto figliale . »
I Cooperatori Salesiani essendo sparsi per tante
parti, riesce impossibile il raccogliere la firma di
ognuno ; quindi noi facendoci interpreti dei loro
voti apporremo la nostra a nome di tutti .
UNA GRAZIA PER L'INTERCESSIONE DI PIO IX
raccontata dal Card . Vescovo di Verona .
L'eminentissimo Cardinale Luigi Di Canossa,
Vescovo di Verona , scrisse poc' anzi all' Unità
Cattolica una lettera, dove racconta una grazia sin-
golarissima ottenuta nella sua diocesi per inter-
cessione di Pio Nono, ed è un'istantanea e vera-
mente portentosa guarigione di un giovinetto affetto
da violenta epilessia . Si sa che lo stesso Santo
Pontefice, quando era in giovine età, fu terribil-
mente afflitto da questo morbo e temevasi che non
potesse perciò venire ammesso al sacerdozio , né
salire all'altare . Ma ne guarì poi per un insigne
favore della Vergine Immacolata, annunziatogli da
Pio VII . Ora ecco la divina Provvidenza glorifi-
care il suo Pontefice compartendo ad altri la stessa
grazia, come racconta il Cardinale Vescovo di Ve-
rona nella lettera seguente
« EGREGIO SIG . DIRETTORE
dell' Unità Cattolica,
Di Verona, il 19 luglio 1878 .
« Col debito rispetto a tutte le riserve e norme
stabilite dalla Santa Sede in proposito, ma a gloria
ed onore della santa e veneranda memoria del-
l'immortale già nostro Sommo Pontefice Pio IX,
le narro un fatto prodigioso ottenuto colla sua in-
tercessione , e che io compendio dalla relazione
mandatamene sotto il 14 corrente dal molto re-
verendo arciprete vicario foraneo don Antonio
Balzani .
« In Bovolone , grossa borgata di questa mia
diocesi, havvi un giovinetto , Bissali Vittorio di
Filippo e di Bertozzo Maria, nato il 18 marzo 1872,
il quale da due anni, per lui e pe'suoi ben lun-
ghi, fu attaccato da violenta epilessia . Benché gli
accessi da principio non fossero tanto spessi, dap-
poi crebbero in frequenza così enormemente da
esserne preso e gittato a terra fino a circa cento
volte al giorno . Inutile il dire di quante specie
provassero mezzi gli afflittissimi genitori per ria-
versi sanato il figliuoletto, che vedevano incam-
minarsi di gran passo verso la sua fine . In tanta
desolazione l'11 giugno prossimo passato si reca-
rono dal sullodato loro arciprete supplicandolo ad
indicare ad essi qualche tentativo opportuno . Egli
tutto ad un tratto si sentì come inspirato di pro-
porre loro di fare una novena di preghiere al Santo
Padre Pio IX , di accostarsi in un dì di essa ai
SS . Sacramenti, e di applicare sul petto del fan-
ciullo un pezzettino di vesta, portata dal gran Pio .
Allegri e pieni di speranza promisero tutto , ri-
tornarono a casa, e, detto fatto, posero sul petto
al figliuolo la reliquia . Ed oh prodigio ! Da quel-
l'istante il fanciullo fu sano perfettamente con im-
menso giubilo de' suoi e di tutti . Si é atteso un
buon mese per accertare il fatto : ed il fanciullo
continua ottimamente, si rinforza ogni dì meglio,
e non si scorge più in lui ombra o traccia del
mal sofferto . Oh misericordia di Dio ! Oh potenza
del suo gran Servo fedele Pio IX, del quale quei
pii genitori erano devotissimi eziandio mentre era
vivo ! Qui vorrei l'infelice ed empio Renan . Pre-
tendeva egli una Commissione presente per con-
statare un miracolo . Altro che Commissione : più
di quattromila abitanti conta Bovolone : vi hanno
dunque testimoni a iosa e i conoscenti di casa
pronti a giurare . Oh! possano una volta gli incre-
duli e vacillanti nella fede aprire gli occhi alla
luce smagliante di siffatti interventi della onnipo-
tenza divina , che glorifica i suoi servi , che ne
sanziona l'operato, che rinnova le prove della ve-
rità della santissima nostra religione , e dona a
tutti un nuovo impulso a raffermarsi nella fede, a
praticare il Vangelo, a credere senza esitazioni ,

1.8 Page 8

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senza paure umane, e ad accertarsi per tal modo
la conquista del Cielo!
Viva Pio IX !
Gradisca, signor Direttore, gli attestati, ecc .
Di lei
«« Obb .mo ed aff.m o
« T E . Card . Di CANOSSA, vesc . »
MARIA AUSILIATRICE .
Nell' or passato luglio tra le altre ci venne
spedita la seguente relazione di grazia ricevuta
per intercessione di Maria, potente Aiuto dei Cri-
stiani .
R .E" V SIGNOR D . Bosco,
Tempo fa io andai a visitare una mia parente am-
malata, e la trovai in uno stato che faceva com-
passione . Aveva, per causa del male, il collo più
grosso della testa, la lingua gonfia che le riem-
piva la bocca, quindi non poteva più parlare, e
neppure inghiottire un cucchiaino di bevanda .Il
dottore non sapeva che dirsi di un malore siffatto,
e la famiglia n'era desolatissima, perchè temeva ne
succedesse la morte . Siccome io sono associato alle
Letture Cattoliche, e aveva letto le numerose e
segnalate grazie che Maria Ausiliatrice ottiene a
chi la invoca con fede , presi animo e dissi al-
l' inferma queste parole : « Raccomandatevi a
Maria Ausiliatrice, e promettete di fare ad onor
suo un' offerta secondo le vostre forze, e di an-
darla a ringraziare nel suo Santuario di Torino,
ed abbiate fiducia che Essa vi farà guarire . » La
poverina non potendo parlare mi fece segno colla
testa che acconsentiva a quanto le aveva detto .
Ed oh ! maraviglia ! colei che non poteva più pro-
ferire una sillaba, nè prendere un sorso d'acqua,
nel termine di tre ore si pose a parlare, a bere,
e persino a mangiare, e dopo due giorni appena,
scomparso ogni male, era perfettamente guarita .
La così favorita da Maria non potè ancor recarsi
a Torino per adempire il suo voto, perchè tiene
una piccola bambina, ma appena le sia possibile
andrà a soddisfare in persona le sue obbligazioni
ad onore della celeste sua Benefattrice .
Gradisca i miei rispetti , e mi creda quale mi
professo con tutta stima
Di V . S . Rev . ma
Dev . m0 Servitore
GIACCARDI BIAGIO.
Narzole 7 luglio 1878 .
LETTERE SALESIANE .
La Chiesa della Bocca in Buenos-Ayres - Una invasione
degli Indi - Grande innondazione a S . Nicolas .
S . Nicolas de los Arroyos, 1 Giugno 1878 .
M . R . D . BARBERIS,
Secondo una mia promessa prendo la penna per
descriverle alla meglio alcune cose, che mi paiono
di qualche rilievo . Giunto nel nuovo mondo mi
stetti qualche tempo in Buenos-Aires per aiutare a
fare scuola nella parrocchia della Bocca . É que-
sto un borgo abitato da oltre a 25 mila anime ,
come le fu già scritto . Ella sa pure i pericoli
corsi dal parroco antecessore, che dovette abban-
donarla . Avendola l' Arcivescovo affidata ai po-
veri Salesiani, da principio si ebbero molti triboli
e spine, ma, la Dio mercè, da qualche tempo le
cose vanno prendendo buona piega , e lasciano
sperare gran frutto . Addetti a questo luogo non vi
sono che due sacerdoti, ed un terzo cho vi si porta
solamente alla festa . Alla Domenica si dicono tre
messe, e in ciascuna si fa la spiegazione del Van-
gelo . Dopo pranzo all' ora stabilita la chiesa si
trova piena zeppa di gente . Prima del vespro
uno dei sacerdoti fa il Catechismo ai piccoli in
un oratorio appartato, ed un altro lo fa nella
chiesa agli adulti, cho ne hanno pur molto biso-
sogno, e lo ascoltono volentieri . Dopo questo si
canta il vespro ; poscia si sale in pulpito , e si
fa la predica a tutto il popolo . Data quindi la
benedizione col SS . Sacramento succede la recita
del santo Rosario, che serve di chiusura alle fun-
zioni . Qui non parlo di altri esercizi del sacro
ministero, nè delle confessioni, le quali ritengono
quasi tutto il mattino i tre sacerdoti nel tribunale
di penitenza . I quali perciò alla sera della festa
si trovano come oppressi dalle durate fatiche ,
ma pur sono contenti, e non cangierebbero le loro
occupazioni con tutti i divertimenti del mondo .
Negli altri giorni poi sacerdoti e chierici fanno
scuola mattino e sera a centinaia di poveri ra-
gazzi, che frequentano le nostre scuole private ,
mentre altri si portano a fare più ore di Cate-
chismo nelle scuole pubbliche dei due comuni della
Bocca e di Barracas, che appartengono alla no-
stra Parrocchia . Mentre in certi paesi d'Europa
si vorrebbe bandire dalla scuola il Catechismo ,
riesce cosa veramente consolante per noi il vedere
invece in generale 1' impegno di questa gloriosa
Repubblica che nelle scuole sia impartita alla
gioventù studiosa la religiosa istruzione . For-
tunatamente i nostri uomini di Stato, ben più as-
sennati, capiscono che la istruzione e religiosa
educazione della gioventù è l' unico mezzo per
formare buoni cittadini, e creare una società tran-
quilla e felice .
Nel tempo che mi fermai in Buenos-Aires si
ebbero notizie inquietanti dalla frontiera, le quali
probabilmente ritarderanno le nostre missioni tra
gli Indi dei Pampas . Le trascrivo quanto racconta
il giornale « la Prensa . »
« Accadde di questi giorni una invasione di
Indi al continente dei tre Rii . Lo sappiamo uffi-
cialmente per comunicazione del Giudice di Pace
del distretto di D . Iuan Carreras . La sera del 25
marzo la scorreria si fermò circondando il campo
di D . Gregorio Soler . Una mandra di 1500 vac-
che e dieci mila cavalli scomparve . Non si sa di
certo il totale del danno arrecato ; ma il Giudice
Carreras dice che al ritirarsi degli Indi non si
vide più in quelle parti né una vacca nè un ca-
vallo . Il comandante Donoa coll' 8° battaglione
di linea è il più vicino agli Indi ; ma si teme
che egli non possa far nulla, perchè la sua gente

1.9 Page 9

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è indebolita dalle fatiche e dalla fame , mentre si gettò nell' acqua , e credettero che il fedel
gli Indi sono ben forniti di provvigioni , d' armi compagno li abbandonasse, ma così non fu ; poiché
e cavalli . Il giorno 26 gli invasori cominciarono poco dopo ricomparve portando in bocca un ma-
a ritirarsi . Temendo di essere inseguiti dalla ialetto lattante, tolto senza dubbio dalla corrente .
truppa di linea si ritirarono divisi in varii gruppi
La carne cruda di questo animale servì loro di
tenendo una vasta campagna . Temo che se ne cibo per quel giorno . Sul mattino del martedì per
vadano senza che loro venga tolto un cavallo . Gli divina Provvidenza passò molto vicino all' isola
Indi, che entrarono dalla parte di Mostasas, assa- . una barca mercantesca, che veniva da Entre-Rios,
lirono dalla parte opposta la frontiera di . Guamini, la quale li poté udire e li salvò . Non avevano
presero il fortino, e ne uccisero la guarnigione » ancor fatto cento metri di cammino , quando a
Fin qui il detto giornale .
loro vista il casolare rovinò . Dopo tante peripezie
Veda adunque a che punto si trovano le cose
alle nostre frontiere per causa dei selvaggi . Il
Governo non pensa che a frenarli colla forza,
la quale gli costa assai, perché occorre mandare
giunti alla riva ringraziarono Iddio di averli così
mirabilmente salvati da certa morte . »
In questa occasione si vide pure quanto corag-
gio inspiri la cristiana carità . Il nostro Direttore
e tenere soldati sii tutti i punti, e pur molte volte D . Fagnano avvisato che nella bassa città molte
non si riesce a nulla . Gli Indi vanno convertiti e famiglie trovavansi in pericolo, prese il cavallo,
fatti buoni cristiani : allora diverranno mansueti e quantunque piovesse dirottamente partì per ve-
e civili , e cesseranno dalle invasioni e dalle ra- dere se vi era mezzo di portare soccorso a qual-
pine . Se no, no .
cuno . Egli stette molto tempo in mezzo all'acque
Dopo breve fermata in Buenos-Aires io fui in- che venivangli addosso dall'alto e dal basso . Ri-
viato qui in San Nicolas de los Arroyos, dove tardando così a ritornare già si stava in Collegio
nel mese di aprile successe una tale innondazione, in grande afflizione , quando a sera inoltrata ei
che non si ricorda l' eguale . I poderi meglio col- giunse tra noi con due fanciulli salvati dalla morte .
tivati furono rovinati affatto per la estensione di I giovani del Collegio, e tutti i confratelli che e-
centinaia di chilometri, atterrati i ponti sui vicini rano per lui in penosa ansietà, quando lo videro
torrenti, molte case scosse e gettate al suolo, a-
nimali d' ogni specie annegati , e strascinati pel
Rio Paranà , nel quale si videro buoi e vacche
ancor legati insieme travolti dalle acque verso la
capitale . Due molini non distanti dal nostro col-
legio scomparvero sì, da non lasciar neppure ve-
a ritornare seco portando quei due ragazzi, ne an-
darono oltremodo contenti, e dicevano : « E vero
che ci fece stare in grande timore , ma ci portò
due pesci che sono impagabili ; questa è buona
preda . Viva il buon Dio e il Direttore . » Dopo
cena, e prima di mandare gli allievi a dormire ,
stigio dove fossero fabbricati . In città poi l'acqua egli li raccolse a sè d' intorno, e raccontò le di-
entrò con tal impeto, che in alcune contrade sgrazie di quella giornata, la desolazione di tante
poteva condur via un carro per quanto si volesse famiglie , le strida di disperazione e di morte di
carico e pesante . Ecco come il giornale di S . molti infelici, e tutti c' invitò a ringraziare il Si-
Nicolas « Ei Progreso » parla di questa scia- gnore perchè ci faceva trovare in luogo , dove
gura : non faccio che tradurre in Italiano il suo l'acqua non ci poteva raggiungere . Al racconto
articolo
di così dolorosa storia fu un momento d
« Notizie dalle nostre isole portano che tutte mozione e di pianto generale .
furono coperte d' acqua, e in alcune dove eransi
già fatte le seminagioni ed altri lavori , i danni
Eccomi al fine della mia lettera , che riuscì
più lunga di quello che avrei voluto . Conchiudo
sono incalcolabili . Nella proprietà del sig . D . Iose col pregarla che mi voglia raccomandare in modo
Cattaneo avvenne un episodio degno di essere ri- i speciale a Maria Ausiliatrice, e riverirmi rispet-
cordato . Due italiani che abitavano quest' isola si tosamente D . Bosco, baciandogli per me quella
salvarono in modo provvidenziale . Approssiman- mano, che tante volte mi benedisse, e si segna-
dosi la notte della Domenica lasciarono due grandi lati favori mi ha compartiti .
barche di loro spettanza sulla riva, attaccate con
deboli gomene . Svegliatisi si avvidero che l'acqua
cresceva visibilmente, e invadeva il loro rancho
(casa rusticale), in cui dormivano . Corsero tosto
per le barche, ma non v' erano più ; ché, strac-
Suo dev .mo ed aff'.mo
D . BARTOLOMEO PANARO .
ciata la corda, erano state condotte via dalla cor-
rente . Allora vedendo che l' acqua cresceva spa-
ventosamente salirono sul tetto di loro casipola ,
dove trovaronsi in compagnia di un cane , e di
una gran quantità di vipere ed altri rettili , che
cercavano pur colà uno scampo . Quivi passarono
parte della notte della Domenica, il lunedì, sino
al martedì mattino in preda a mortale angoscia sia
pel timore delle morsicature delle vipere, sia per
l' imminente pericolo che la casa rovinasse . A
L'ORATORIO DI SANTA TERESA
NELLA CITTÀ DI CHIERI .
La città di Chieri già celebre nella storia per
essere stata nel Medio Evo un Comune fiorente,
e per aver dato i natali ad illustri famiglie, an-
noverò sempre persone di molta pietà, e di carità
veramente insigne (1) . Fra questi tennero uno dei
quante barche vedevano passare pel fiume manda-
vano pietose grida chiamando soccorso, ma nes- (1) La città di Chieri a 15 chilom . a Sud Est di Torino
suno li adiva . Sul mezzogiorno del lunedì il cane è situata alle falde di ameni e fertili colli . La popola-

1.10 Page 10

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primi posti il si,- . Carlo Bertinetti, e la degna sua coadiuvate da alcune pie persone della città già
consorte Ottavia Debernardi, i quali dopo una vita nostre Cooperatrici ebbero fin dalla prima festa la
piena di buone opere, trovandosi senza prole, la- dolce consolazione di vedersi circondate da oltre
sciavano una loro bellissima casa in eredità a D . a 2:50 vispe giovinette , che fanno sperare di s'e
Bosco, affinchè se ne servisse alla maggior gloria molto bene . Circostanza pur degna di essere ri-
di Dio, e a vantaggio delle anime . D . Bosco ri- cordata si è che le Suore inaugurarono la loro
corda con piacere che in detta casa, finiti i suoi novella casa il 28 giugno festa del Sacro Cuore
studii di latinità al Collegio di Chieri, prese l'e- di Gesù . Si nutre quindi la più viva fiducia che
same per la vestizione chiericale, e vi stette più il Divin Salvatore scriverà nel suo amorosissimo
altre volte da giovinetto , chiamatovi dal sig . D . Cuore il nome delle fanciulle che frequenteranno
Burzio canonico arciprete del Duomo, che era ad l'Oratorio annesso, e benedirà tutti coloro che
un tempo delegato scolastico .
coopereranno a farlo vie maggiormente fiorire
La casa trovasi in vicinanza, anzi si vuole che alla santissima sua gloria (1) .
facesse parte dell' antico palazzo della nobile fa-
Se il concorso dei nostri benefattori non ci
miglia Tana, da cui discendeva Donna Marta mar- verrà meno , noi col tempo speriamo di eri-
chesa di Castiglione e madre di s . Luigi Gonzaga, gervi eziamlio un educandato ; poichè oltre la
il quale vi fece pure soggiorno (1) .
salubrità del luogo e la comodità della ferrovia
D . Bosco credette di bene interpretare la volontà Torino-Chieri, il fabbricato vi si presta assai bene,
dei pii testatori coll'aprire nella casa ereditata un essendo spazioso, e fornito di giardino e cortile .
Oratorio sotto il titolo di S . Teresa, onde acco- Avvenendo che vi si apra l'educandato, ne terremo
gliervi nei giorni festivi le fanciulle della città , informati i nostri Cooperatori e Cooperatrici .
per così allontanarle dai pericoli , e intanto E poichè qui ci si presenta occasione, dichiariamo
aver comodità d'istruirle cristianamente in aiuto una volta per sempre che nel dare pubblicità alle
dei parroci, ed assisterle in ricreazione . A questo opere che si fanno dalla Congregazione noi non
fine vi mandò ad abitare detta casa, e a dirigerne abbiamo in mira di accattarci gloria ed onore tra
l'Oratorio, le Suore di Maria Ausiliatrice, le quali gli uomini, chè questo sarebbe una vera stoltezza ;
ma il facciamo , affinchè quelli che ci mandano
zione è di circa 14,000 anime . La sua origine si perde delle offerte sappiano dove queste vanno a termi-
nella notte dei tempi . Plinio ne fa cenno sotto il nome nare, e si persuadano vie meglio che noi ce
di Carea, d' onde Cariuin, poi Chieri . Fu un tempo sog- ne serviamo a benefizio della gioventù, e per
etta alla giurisdizione temporale dei Vescovi di Torino . promuovere la gloria di Dio, e il vantaggio del
Nel secolo undecimo ottenne un governo indipendente, e
nel seguente aveva i suoi consoli , murò le sue terre e prossimo . Del resto poi il divin Salvatore che proibì
si alleò con Asti . L'imperatore Barbar ssa nella sua di- di fare il bene per una gloria mondana, comanda
scesa in Italia la dichiarò ribelle e la desolò nel 1155, ma
tre anni dopo già era risorta . Nei secoli susseguenti a-
scese a qualche potenza, e stendeva la sua giurisdizione
su più di trenta terre o castelli . Venuta a guerra col
eziandio di fare le opere nostre buone ai cospetto
degli uomini, affinchè questi le vedano, e coll'imi-
tarle, ed ammirarle diano alla loro volta gloria a
marchese del Monferrato, questi nel 1347 ne corse e gua- Dio nostro Padre, cho è nei Cieli : Sic luceat lux
stò tutto il territorio . Accorse in suo aiuto Amedeo VI, vestra coram hominibus, ut videarti opera vestra
a 3 0 - aasio dello stesso anno i Chieresi si diedero ai
Conti di Savoia .
bona, et glorificent Patrern vestrum, qui in coelis
Chieri pi eeeuta r f-ti . a i una città del Medio Evo, est .
e conserva di questo tempo bellissimi avanzi, torri, mura,
chiese . Da Chieri si trasportarono a Torino varie famiglie
di antica ed illustre nobiltà, come dei Balbi, dei Bei',
dei Bertoni, dei Simeoni, dei Gribaldi, dei Balbiani, dei
Tana e molte altre .
ANNUNZIO DI VENDITA .
(1) In questo palazzo accadde il fatto seguente , nar-
rato d il padre Cepari e dal resaci nella vita clic scris-
I nostri lettori già sanno che il nobile e cari-
sero dell'angelico giovane . L'anno 1581 era venuto Luigi tatevole Barone Carlo Bianco di Barbania, morto
per ordine del padre a riverire in Torino il Duca di Sa-
voia ; quindi il barone Ercole Tana fratello della madre,
colta la propizia occasione , lo andò ad invitare che vo-
il 27 aprile, lasciava parte dei suoi beni ai poveri
giovanetti raccolti nell' Oratorio di S . Francesco
lesse condursi a Chieri a vedere i parenti suoi, massime di Sales in Torino . Ora per provvedere ai bisogni
che non vi era ancora stato mai ; e Luigi accettò . Lo zio,
avutolo in casa, ne fu oltremodo contento, e per meglio
onorarlo ordinò una gran festa, nella quale tra le altre
cose si facevano dei balli . Il modesto nipote, ciò inteso ,
non vi voleva prender parte ; ma avendogli taluno fatto
vedere come ciò poteva parere villania, essendo quella
festa in ispezialtà ordinata per lui, vi si lasciò condurre
a condizione però che non vi avrebbe ballato . Ma appena
postosi a sedere, ecco che una persona gli si fa innanzi, e lo
invita a seco danzare . Il santo giovine ne arrossì, e senza
dir motto esce immantinenti dalla sala, e si va a nascon-
dere in un luogo così appartato, che per quanto lo si
cercasse non fu possibile il ritrovarlo . Finalmente essendo
lo zio passato per caso in una camera dei servitori , il
trovò nascosto in un cantuccio tra il letto ed il muro, as-
sorto in dolce preghiera, e ne rimase altamente edificato .
Questo palazzo è ora abitato dalle religiose Agostiniane,
e vi si venera la stanza ove l' innocente Luigi una volta
(1) Riguardo alla casa Bertinetti, abitata ora dalle
Suore di Maria Ausiliatrice, corre voce in Chieri che siasi
avverata una predizione del venerabile Canonico Cotto-
lengo , fondatore della Piccola Casa della Provvidenza
in Torino, del quale si tratta ora in Roma la causa di
Beatificazione . Noi riferiamo la cosa come ci vien nar-
rata senza punto pretendere di definirla come vera pro-
fezia, spettando ciò solamente alla Chiesa . E fama adun-
que che un giorno il santo uomo trovandosi in Chieri
stia patria, dicesse queste parole indicando la casa Ber-
tinetti : Questa Casa sarà un di abitata da Monache .
Quelli che io accompagnavano non fecero per allora gran
caso di queste parole , le quali anzi col passare degli
anni andarono persino in dimenticanza . Ma quando un
mese or fa si videro le Suore di Maria Ausiliatrice ve-
nire a stabilirsi in quel luogo medesimo, furono richia-
mate alla mente da chi sopravviveva, e se ne fece tosto
si diede sì aspra disciplina, che ne cosperse di sangue le un gran parlare per la città , pronosticandon ognuno
pareti ; se ne vedono tuttora alcune goccie sul muro .
molto bene .

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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dei medesimi secondo la pia volontà del generoso
testatore, noi siamo venuti in pensiero di comin-
ciare la vendita di una parte degli stabili per mezzo
dell' Asta pubblica, che avrà luogo in Torino il
giorno 6 del corrente Agosto, nello studio del No-
taio Cav . Gasparo Cassinis . Riportiamo qui sotto il
bando colle necessaria indicazioni e condizioni ,
pregando ad un tempo i nostri amici a volerne
dar conoscenza a quelle persone, che potrebbero
averne interesse .
Bando per vendita volontaria di stabili
in Caselle Torinese .
Il Notaio Cav . Gasparo Cassinis di Orazio a que-
sta residenza, sulla richiesta del Proprietario, No-
tifica : che, alle 9 antimeridiane di martedì 6 ago-
sto corrente nel suo Studio, via Botero, N . 19, si
esporranno in vendita all'incanto ed in tre lotti,
gli accennati stabili che sono di compendio del-
l' eredità del Barone Carlo Giacinto Bianco di
Barbania cioè
Lotto I. - Molino grande, nell'abitato, a tre
ruote e quattro palmenti, cui sono annessi, oltre al
locale delle macine, cucina e bottega verso la via
centrale, parte della cantina sottostante , camera
al primo piano, e altra superiormente alla cucina
al secondo piano, ove si accede per scala interna,
in mappa ai N .r' 342 parte e 344 . Sezione D . :
coerenti a levante la Confraternita dei SS . Pietro
e Paolo, e Ferrero ; a giorno il lotto II ; a po-
mente la via centrale ; a notte Tessier .
Lotto II. - Fabbricato ad uso di panificio, in
attiguità del detto molino, consistente in bottega
verso la piazza Castello, retrobottega, forno, cucina,
salotto d'angolo, parte della cantina sottostante
alla bottega del lotto I . e sei membri al piano
superiore, compresi quelli soprastanti alla bottega
del lotto I . di cui alcuni suddivisi , con soffitti
superiori, e scala d'accesso dall'andito di portina
verso la via centrale di pertinenza esclusiva di
questo II lotto ; in mappa a parte del N . 342 .
Sezione T , coerenti : a levante la Confraternita
dei SS . Pietro e Paolo ; a giorno, la piazza Ca-
stello ; a ponente la via centrale ; a notte il lotto I .
Lotto IIL - Molinotto di S . Grato, a poca di-
stanza dall'abitato, con due ruote e due palmenti e
composto, oltre al locale delle macine, di cucina, ca-
mera superiore ed annesso terreno coltivo d : are
4 . 15, in mappa ai N ." 126 e 126'!, Sezione R,
coetenti ; a levante Gabitti ; a giorno Vagnone ;
a ponente la ferrovia di Lanzo ; a notte la strada .
Ed i medesimi si delibereranno, lotto per lotto,
al miglior offerente, osservate le intratenorizzate
Condizioni . - 1° L'asta si aprirà
pel lotto I . sul prezzo di .L . 40000 .
» II . » » » 6000 .
» III . » » » 10000 .
Ogni oblazione non sarà minore di L . 100, pel
lotto I . e di L . 20, pegli altri .
2° Il deliberamento non seguirà se non vi
sarà offerta di due concorrenti almeno .
3 ° Il prezzo si verserà, per un terzo all'atto
della riduzione del deliberamento in istrumento,
da aver luogo nei dieci giorni dacchè esso si sarà
reso difinitivo, e sarà quindi depositato, per tale
concorrente, a cura del Notaio rogante ed a ri-
schio del venditore , in una pubblica cassa, per
starvi fino a quando questi non abbia provveduta
alla cancellazione delle ipoteche gravitanti i fondi,
od altrimenti alla sicurezza dei deliberatari ; e per
due terzi, un mese dopo che si sarà dal venditore
dimostrata la libertà ipotecaria, da promuoversi in
un termine non eccedente gli anni tre dalla redazione .
Sul prezzo a loro mani, i deliberatari corrispon-
deranno l'interesse annuo del 6 per % al vendi-
tore , il quale , naturalmente , perceverà quello
delle somme a depositarsi come sopra .
4° I deliberatari entreranno in possesso il dì
della riduzione, ma osserveranno le locazioni sino
al 1° gennaio 9879, scadenza delle stesse .
I frutti si devolveranno loro dall'epoca dell'atto
di riduzione, da cui incomincierà la corrispondenza
dell'interesse sul capitale insoddisfatto, e saranno
a carico dei deliberatari i tributi ed i consueti
pesi annuali .
5 ° E garantita la manutenzione in dominio
dei deliberatari .
6° La vendita si fa coi diritti e colle servitù
inerenti ai beni che ne sono oggetto, la trasmis-
sione dei quali si eseguisce, si e come il venditore
li tiene od ha il diritto di tenerli .
Vi si comprendono le accessioni , attinenze e
dipendenze dei singoli lotti, e così e particolar-
mente, quanto al molino ed al molinotto, gli ordigni
ed i meccanismi, valutati pel lotto I . in L . 3335, e
pel lotto II . in L . 1414 .
7° I deliberatari si considereranno avere per-
fetta conoscenza di ciò che acquistano , attalchè
non saranno per competere loro eccezioni al ri-
guardo : nondimeno si dichiara espressamente che
la precisa designazione dei lotti , è quella risul-
tante dalla Relazione di Perizia del Geometra
Carlo Dovo in data 1 . corrente, che la determi-
nerà in modo positivo .
A sifatta Relazione dovranno i deliberatari u-
niformarsi in t etto e per tutto in quanto concerne
i reciproci rapporti dei lotti fra loro .
8° E ammesso l' aumento dei vigesimo fino
alle 10 ant . del 16 Agosto .
Ove si effettui, diverrassi a nuovo incanto, che
sarà definitivo .
9 ° I licitanti dovranno avere depositato presso
l'Ufficiale procedente, in denaro od in Cartelle di
Rendita Italiana, calcolata al corso del giorno an-
tecedente, l' equivalente del decimo del prezzo
d'asta per sicurezza provvisoria del contratto ; ed
inoltre in contanti L . 2800 pel lotto I, L . 420
pel lotto Il ; e L . 700 pel lotto III in fondo spese,
essendo queste per intero a carico dei deliberatari
proporzionatamente, comprese quelle della Rela-
zione Dovo .
10° Per l'esecuzione dei loro obblighi i de-
liberatari eleggeranno domicilio in Torino .
Per maggiori schiarimenti rivolgersi in Torino
al Geometra Dovo via Bertola, N . 22 .
Torino, l'8 Luglio 1878 .
All'originale
GASPARO CASSINIS Notaio.

2.2 Page 12

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BIBLIOGRAFIA SALESIANA .
Fabiola o la Chiesa delle Catacombe del CARDI-
NALE WISEMAN - E questo uno dei libri più utili
che sieno mai usciti alla luce, e che per quanto
si legga, si trova sempre nuovo gusto a rileg-
gerlo . Al suo primo comparire nel 1855 fu ac-
colto con inauditi applausi, e si tradusse nelle più
colte lingue d'Europa . Basta il sapere che è opera
di un personaggio superiore ad ogni elogio, quale
si fu il Cardinale Wiseman Arcivescovo di West-
minster . L'Eminentissimo autore con questo im-
pareggiabile lavoro intese dare un'idea, per quanto
fosse possibile, giusta e piena della vita della
Chiesa Cattolica nella persecuzione di Diocleziano,
l'ultima e la più feroce delle dieci contro di lei
suscitate dalla rabbia pagana . Questo periodo
di tempo comprende il più gran fatto del genere
umano . Si vide allora un impero idolatra che
stendeva il suo potere in tutto il mondo in quei
tempi conosciuto, schierare tutta la sua forza, u-
sare tutte le sue armi , adoperare il ferro e il
fuoco contro inermi cristiani, e farne tal scempio
da credere follemente di averli o spenti o sotto-
messi ; e invece lui soccombere, cedere il campo
e il trono, e quelli trionfare, prendere il suo po-
sto e infine dettargli la legge . L'illustre scrittore
descrive questa lotta con tali colori, che ti pare
di vederti innanzi ancora i combattenti . I carat-
teri dei personaggi sono sempre belli e costanti ; sem-
pre interessanti le parlate e i dialoghi tra le vit-
time e i loro carnefici ; sempre spiccata la pazienza,
il coraggio, l'eroismo dei primi che ti rapiscono
a' sensi della più tenera pietà, e la bassezza, l'in-
giustizia, la sevizie dei secondi, che ti rivoltono il
cuore, e ti muovono a sdegno . Laonde non ci
peritiamo di dire che l' attenta lettura della Fa-
biola fa concepire la più grande venerazione della
religione di Cristo , e di giovanetti imberbi e di
deboli donzelle, come di un Pancrazio ed un' A-
gnese, forma degli eroi .
Quindi la tipografia Salesiana, che ha per i-
scopo di diffondere le buone letture, non poté non
occuparsi di quest' opera, e ne fece a sue spese
una edizione illustrata . Splendida ne è la stampa
in bell' ottavo grande, nitidi i caratteri, ed ogni
pagina inquadrata in cornice di linee . Un altro
pregio le si aggiunge, e sono le incisioni in legno
disegnate con buon gusto, e tagliate da mano
perita . La versione dall' inglese è fatta non solo
con fedeltà, ma eziandio con purgatezza di stile .
Finalmente vi è un corredo di note utili, perché
s'intendano meglio gli usi e i fatti dei tempi de-
scritti dal Wiseman .
gni famiglia Cattolica istruita, tra cui o dai padri
o dai figli si faccia professione di lettura, dovrebbe
essere provvista d'un libro siffatto, sia per l' u-
tilità che se ne ricava, sia pel dolce che vi
si gusta come in sua fonte . Per la qual cosa noi
lo raccomandiamo ai nostri amici, e osiamo dire
che essi diffondendolo cooperano a promuovere
tra il popolo un gran bene scientifico, morale e
religioso . Prezzo ; legato L . 10 .
Ogni otto giorni - E uscito nelle nostre Let-
ture Cattoliche del mese di Luglio un fascicoletto
col titolo : Ogni otto giorni per Monsignor de
Segur, traduzione dal francese di un nobile patri-
zio di Torino, nostro Cooperatore . Il celebre au-
tore già noto per altre utilissime operette vi tratta
della Comunione settimanale, e con sode e chiare
ragioni dimostra il grande vantaggio che da que-
sta religiosa pratica possono ricavare gli individui,
le famiglie, gli instituti e le parochie . La lettura
di questo libretto aprirebbe facilmente la via ad
introdurre tra il popolo la lodevolissima pratica
di accostarsi ai SS . Sacramenti ogni settimana ,
la quale farebbe ben presto rifiorire le più belle
virtù . Taluni mostrano di temere che la frequente
Comunione faccia perdere il rispetto al SS . Sa-
cramento . A questa ed altre difficoltà l'autore ri-
sponde trionfalmente, ed ogni persona di sensi
cristiani non può a meno di dargli ragione . C . 10 .
INDULGENZE SPECIALI
pei Cooperatori .
Ogni Cooperatore può acquistare indulgenza ple-
naria una volta al giorno, da applicarsi alle anime
del Purgatorio, recitando la terza parte del Ro-
sario di Maria Vergine avanti al SS . Sacramento,
e non potendo avanti al divin Sacramento, reci-
tandola innanzi al Crocifisso .
Indulgenza plenaria ogni volta che si accosta
alla santa Comunione .
Può altresì lucrare moltissime indulgenze ple-
narie nel corso del giorno mediante la recita di
sei Pater, Ave e Gloria, secondo la mente del
Sommo Pontefice . E queste indulgenze applicabili
alle anime purganti, le può acquistare toties quo-
ties, ossia tutte le volte che recita i suddetti
Pater AveeGinloqruag,senza
bisogno di Confessione e Comunione, purché sia
in grazia di Dio .
Oltre a queste un' altra plenaria ne può gua-
dagnare ogni Domenica, e nei giorni qui sotto
notati, purché confessato negli otto giorni, e co-
municato, visiti una qualche Chiesa, pregandovi
secondo l'intenzione del Sommo Pontefice .
Mese di Agosto .
1 . S . Pietro in vincoli .
2 . Dedicazione di Nostra Signora degli Angeli .
Indulgenza della Porziuncula nelle chiese
Salesiane .
4 . S . Domenico .
5 . Beata Vergine Maria della Neve .
6 . Trasfigurazione di Nostro Signor Gesù Cristo .
12 . Santa Chiara Vergine, fondatrice delle Clarisse .
15 . Assunzione di Maria Vergine al Cielo .
16 . S . Rocco .
24 . S . Bartolomeo Apostolo .
25 . S . Luigi Re di Francia .
Con permesso dell'Aut . Fccl. FERRARI GIUSEPPE gerente respons.
Sampierdarena 1878. Tip . di San Vincenzo de' Paoli.