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ANNO II . - N . 6
Esce una volta al mese
GIUGNO 1878
BOLLETTINO SALESIANO
Noi dobbiamo aiutare i fratelli a fine di
cooperare alla diffusione della verità .
(III, S . Giov . 8) .
Attendi alla buona lettura, all'esortare e
all' insegnare .
(I Tim . IV - 15) .
Delle cose divine la più divina quella si è
di cooperare con Dio a salvare le anime .
(S . DIONIGI) .
Chiunque riceverà un fanciullo in nome mio
riceve me stesso . (MATT . XVIII, 5) .
Bisogna aver cura dei fanciulli, perchè di
essi è il regno de'Cieli . (S . GIUSTINO) .
Vi raccomando la fanciullezza e la gio-
ventù ; curatene con grande premura la
educazione cristiana ; mettete loro sott'oc-
chio libri che insegnino a fuggire il vizio,
e a praticare la virtù .
(Pio IX) .
Un amor tenero verso il prossimo è uno dei più grandi ed eccellenti doni, de la divina Bontà faccia agli uomini .
(IL DOTTOR S . FRANCESCO DI SALES) .
Direzione nell'Oratorio Salesiano . -Via Cottolengo, N . 32, TORINO
SOMMARIO - La incominciata glorificazione di Pio IX
- Il mese di Giugno e il Cuor di Gesù - Una gius-
tificazione sulla Chiesa di S . Giovanni - Prodigiose
guarigioni - La prima conferenza dei Cooperatori
e Cooperatrici Salesiane tenutasi in Torino - Gra-
zia di Maria Ausiliatrice - Festa di Maria Ausilia-
trice - Lettere Salesiane . I Salesiani nel Brasile -
Morte di un Missionario -Aspirazioni alla Patago-
nia - Funerali a Pio IX - Una novella Tabita -
Cenni biografici d'un Cooperatore Salesiano - Dichia-
razione - Necrologia - Cooperatori e Cooperatrici
defunti -- Indulgenze speciali-Un ringraziamento .
solo ai Martiri, che avevano data la vita
per la Fede Cattolica (1) . E in vero da que-
sti portano tuttora il nome i così detti Marti-
rologi, i libri cioè che narrano le gesta dei
Santi ; e nel Canone della Messa composto
prima del IV secolo si fa menzione dei
Martiri, e non dei Confessori . Quindi è chè
per causa delle feroci persecuzioni i primi
trenta e più Papi, avendo suggellata quasi
tutti la loro vita col proprio sangue, furono
tosto nella Chiesa ritenuti e venerati per
La incominciata glorificazione di Pio IL
Santi ; la qual cosa più non successe in se-
guito che scarsamente, non già perchè
mancasse la virtù nei Pontefici, ma perchè
Taluni domandano il perchè nei primi si fecero più rare le occasioni del martirio,
secoli della Chiesa molti Papi dopo la loro col cessare delle furenti persecuzioni degli
morte venivano assunti all'onore degli al- imperatori pagani .
tari, e invece da molto tempo in qua ciò
Ma oltre di questa un'altra ragione si è
più non avvenga . Si osserva difatto che :che il fregiare la fronte di un Servo di Dio
l'ultimo Pontefice annoverato tra i Santi si coll'aureola di Santo, sia esso Martire, o
fu s . Pio V (1) . Eppure nel corso di tanti Confessore, non dipende tanto dalla Chiesa,
secoli sedettero sulla Cattedra di San Pie- quanto da Dio medesimo . Per verità da molti
tro uomini per virtù non meno commende- secoli a questa parte onde avere quaggiù un
voli che tanti altri, fregiati di così splendida onore siffatto non basta che un cotale sia
corona . Come dunque si spiega questa dif- morto per la Fede o in odore di Santità ;
ferente condotta della Chiesa a loro riguardo? non basta che abbia praticato le virtù in
Cominciamo dal rispondere che nei tre grado eroico ; non basta neppure clic ab-
primi secoli la Chiesa non soleva attribu- bia fatto dei miracoli in vita ; ma è asso-
ire l'onore degli altari ai Confessori (2), ma lutamente necessario elle ancor dopo la sua
(1 San Pio V nacque a Bosco presso Alessandria l'anno
1501, morì a Roma nel 1572, fu beatificato da Clemente
X nel 1672, e ascritto nel catalogo dei Santi da Cle-
mente XI nel 1712 .
(2) Si dà oggidì il nome di Confessori a quei Santi , i
quali dopo l'esercizio di virtù eroiche morirono in pace,
senza essere uccisi dai tiranni in odio della Fede .
dipartita dall'esiglio alla patria Iddio parli
in suo favore, e col linguaggio dei mira-
(1) Si eccettuano alcuni pochi ; e dopo Maria Vergine
si ebbero in venerazione sin dai primi tempi sant' Anna,
e s . Giuseppe, quantunque non martiri . (V .Bendto
XIV, De Serv . Dei Beatif. ecc . lib . 1 ecc .)

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coli attesti ai mortali la santità e la gloria quei mille e più Vescovi e Prelati venerandi,
sua . Il Papa Gregorio IX nella sua Bolla che vennero più volte a fargli corona sul
di Canonizzazione di s . Antonio da Padova sepolcro del primo Papa . Lo sentono e
dice in proposito : « Affinchè uno sia Santo proclamano ad una voce quelle innumere-
presso Dio nella Chiesa trionfante basta la voli turbe di miserabili di ogni fatta, cui Egli
perseveranza finale secondo il detto : Sii fede- in vita con opportuni soccorsi venne ogni
le sino alla morte, e ti darò la corona di rita ; giorno asciugando le amare lagrime . Lo
ma onde si ritenga come Santo nella Chiesa sentono più di ogni altro popolo, e lo in-
militante sono necessarie due cose, la virtù vocano i fedelissimi Romani, testimonii o-
dei costumi, e la verità dei miracoli, virtus culari di sua santità, sperimentatori felici
morum, et veritas signorum, sono neces- di sua bontà sovrumana, i quali dopo es-
sarii cioè i meriti ed i miracoli, merita, et sersi prostrati sovente ai gradini del suo
miracela . »
trono per giurargli fedeltà inviolabile, si
Ciò posto, siccome non entra nell'ordine prostrano oggidì innanzi al suo sepolcro,
della divina Provvidenza che ogni celeste implorandone soccorso per l' anima e pel
Comprensore abbia pure tra gli uomini il corpo . Lo sentono pur anche alla loro volta
titolo di Santo, così Iddio per molte a- e lo gridano degno di onore e di gloria
nime quantunque state adorne di precla- gli stessi uomini del secolo, che or colla
rissime virtù e ricche di meriti, non opera eloquenza della parola, or cogli scritti in-
in sulla terra prodigio alcuno per loro ri- trecciarono corone di laudi alla sua vita
guardo, e quindi eziandio la Chiesa si tace, intemerata, alla sua costanza invitta, alla
paga che la Santità loro venga poi da tutti sua fortezza incrollabile, e le deposero ai
conosciuta nel giorno finale .
piedi del suo soglio , ed oggidì sulla sua
Ma viva Dio! Dopo due secoli e più la tomba .
Chiesa, lo speriamo, riaprirà tra non molto Che più ? Degno di essere quaggiù ve-
il lungo Catalogo dei Pontefici suoi , e in nerato qual Santo ce lo assicura una voce
caratteri indelebili vi registrerà un Santo che non falla : ce lo attesta Iddio stesso .
novello : vi registrerà il nome di S. Pio IX. A che mirano intatto quelle grazie mira-
Sarà quello il visibile trionfo sulla terra, colose, che Dio va operando . ad interces-
la prima glorificazione di questo incornpa- sione di lui? Dio solo può fare veri mira-
rabile Pontefice, abbeverato in sua vita mor- coli, ed Egli Verità infallibile non li opera
tale di amarissimo fiele . Questa speranza è ri- nè a conferma dell'errore, nè a gloria di
posta non solamente in questo povero nostro chi Santo non è . Laonde un miracolo ot-
cuore, ma in seno a milioni d'uomini . Non vi tenuto per invocazione di un defunto ha
ha persona in sulla terra che abbia a fondo tanto valore per attestarci la santità e la
conosciuto Pio IX o di presenza o per gloria sua presso a Dio, quanto le parole
fama, e non viva di questa fiducia . Che di Gesù Cristo , con cui Egli proclamò gli
debba essere elevato a si eccelsa gloria o- alti meriti del suo Precursore : Non surre-
gnun lo sente come un impulso, come un xit major Ioanne Baptista ; quanto le pa-
istinto del Cielo ; istinto nudrito dalla con- role, con cui lo Spirito Santo esalta la
siderazione della vita prodigiosa di questo Giustizia dello Sposo di Maria : Ioseph cum
Pontefice ammirabile, dallo splendore delle, esset iustus . Or prodigi siffatti, che vanno
grandiose sue opere, e delle sue virtù su- ' ogni dì moltiplicando, non sono essi una
blimi ed eroiche ; nutrito soprattutto dal ben incominciata glorificazione dell'immor-
ricordo dei lunghi patimenti da lui soste- tale Pio IX in sulla terra?
nuti per amor della giustizia, della Chiesa, Con immenso giubilo del cuor nostro
della Fede ; patimenti non meno grandi di concorrono pure ad accrescere quaggiù la
quelli dei più illustri martiri . Che l'aureola di gloria del sommo Pio i nostri Cooperatori
Santo sia un giorno per cingere il capo vene- Cooperatrici : concorrono colla pietà e
rando di Pio IX lo sentono e lo attendono quelle colla generosità . Essi vi concorrono col-
migliaia di pellegrini, che soprattutto nel- l'invocarne fiduciosi il nome venerando, il
l'ultimo settennio del glorioso suo pontifi- valido patrocinio presso Dio, e ottenendone
cato da tutte le parti dell'Orbe Cattolico si favori propagano vie più nelle famiglie, e
recarono a Roma per bearsi del suo a- tra il popolo la non mendace fama della
spetto e del suo angelico sorriso, parten- santità sua ; vi concorrono colle spontanee
done poscia pieni di gaudio, come già un cordiali offerte, che ci mandano ogni
dì i pastori ed i Regi dell' Oriente dalla spe- giorno per la Chiesa e Casa di San Gio-
lonca di Betlemme . Lo sentono e predicano vanni, che sorgerà qual gigantesco Monu-

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mento a ricordare in Torino le virtù e le
gesta del grande Pontefice, e a rendervi im-
peritura la sua Memoria (1) . Quindi noi non
possiamo chiudere il presente articolo senza
volgere un vivo ringraziamento a tutti co-
loro, che in siffatta guisa ci vennero finora
aiutando nell'ardua impresa ; e per la bontà
di Dio, e per l'opera loro nutriamo la ferma
speranza di poter tra non molto far risuo-
nare per le sacrate volte del maestoso tem-
pio il nome augusto di Pio IX il Grande .
A molti figli fu da Dio concesso il bel
vanto di veder collocata sugli altari la cara
immagine dei padri loro cinta di raggi, e
di potersi unire colla folla del divoto po-
polo a cantar loro pubblicamente osanna
e trionfo . Oh ! un così ambito vanto con-
ceda a noi pure pietoso il Cielo ! Deh ! non
tardi a spuntare la sospirata aurora di quel
giorno avventurato , in cui dato ci sia di
unire le nostre voci a quelle dei Cori celesti
per festeggiare degnamente questo nostro
dolcissimo Padre . Sarà quello di certo uno
ilei giorni più belli della nostra vita, e noi
scioglieremo in esso tale un inno di gioia,
che colle sue melodiose note giunga a ri-
suonare fin sulla soglia della Città Eterna .
IL MESE DI GIUGNO
e il Cuor di Gesù .
In questi ultimi giorni gli empii di tutti i pa-
esi si strinsero insieme per commettere un grande
sacrilegio, e scagliare le più orribili bestemmie
contro al nostro divin Salvatore Gesù . Il 30 del-
l'or passato Maggio, costoro celebrarono in Fran-
cia e in più altri luoghi il centenario della morte
di Voltaire, dell'uomo forse più empio che abbia
veduta la luce del Sole , che si servì dei suoi
talenti, della sua penna per combattere il Figliuolo
di Dio, tentando di fare scomparire dalla faccia della
terra la Religione sua Santissima . Essi proclama-
rono di voler onorare quest' uomo perché stato
nemico di Gesù Cristo ; anzi in questa occasione
raccolsero dalle opere volteriane le bestemmie più
esecrande, ne formarono un libercolo da spandersi
dappertutto, sperando che, quando vi sia un Vol-
taire in ogni famiglia, le Chiese si vuotino di fe-
deli. E questo lo scopo del demonio medesimo (2) .
1) Nel prossimo N° del Bollettino speriamo di pre-
(
sednltariCopldisegnoaChe
Casa di S . Giovanni .
(2) L'empio grido dell'apostata Voltaire in vita fu que-
sto : Schiacciamo l'infame, intendendo il divino Fonda-
tore della Religione Cattolica . Ma giunto al termine dei
suoi giorni il 30 Maggio 1778, egli in preda ai più crudi
rimorsi e atterrito dal vicino giudizio di quel Gesù, al
quale aveva giurata la guerra, tentò di aggiustare le par-
tite dell'anima sua . Fece pertanto chiamare il Sacerdote
per confessarsi , ma i falsi amici, che come cani guar-
davano la camera del moribondo, non lasciarono entrare
il ministro di Dio . Voltaire accortosi andò in bestia e
Cari Cooperatori e pie Cooperatrici, quando in
una famiglia l'ottimo padre viene da qualche vil-
lano insultato ed oltraggiato, i figli e le figlie non
solo se ne mostrano addolorati , ma tosto si stu-
diano di risarcirlo colle maggiori finezze di amore,
gli si stringono attorno , lo consolano, lo circon-
dano di ossequii, e soprattutto ne prendono le di-
fese, e ne proclamano altamente la bontà e l'inno-
cenza . Ecco appunto quello che noi v' invitiamo
a fare nel corrente mese di Giugno . Sia questo
un mese di riparazione, di risarcimento pel buon
Gesù, nostro Padre amorosissimo . Noi vi raccoman-
diamo in modo speciale di onorare in questo tempo
il suo Sacratissimo Cuore colle visite al SS . Sacra-
mento, e colla frequente Comunione . Se nella propria
parochia si celebra pubblicamente il mese di Giu-
gno, e voi prendetevi parte foss'anche con qual-
che incomodo ; altrimenti procuratevi almeno una
immaginetta del divin Cuore, esponetela in qual-
che luogo decente della vostra casa, ed ogni giorno
recitatele innanzi qualche divota preghiera . Gesù
Cristo ha promesso di spandere le più elette be-
nedizioni in quelle case, in cui sia esposta ed o-
norata 1' immagine del suo divin Cuore .
Ma ciò non basta . Siccome gli empii con fogli e
libri infami cercano di spegnere nei cuori dei fe-
deli la venerazione e l'amore verso Gesù Cristo, così
dobbiamo procurare non solamente di crescere
noi medesimi nella cognizione e nell' amore verso
di Lui e renderci capaci di difendere la sua causa,
ma è d'uopo armarci di santo zelo per aumentare
eziandio siffatta cognizione ed amore nel nostro
prossimo . Questo si fa colle parole e colle esorta-
zioni, ma specialmente coll'introdurre nelle nostre
e nelle altrui famiglie libretti adatti a far cono-
scere le prerogative, le virtù, la divina bontà del-
l' amabilissimo Cuore di Gesù . Uno dei libretti
molto acconcio al bisogno è quello annunziato
nella prima pagina della copertina del Bollettino
coll'elogio dell' Unità Cattolica . Raccomandiamo
pertanto ai nostri Cooperatori e alle Cooperatrici
di leggerlo e volerlo diffondere tra i loro cono-
scenti ed amici, e così cooperare efficacemente a
mantenere viva tra noi la fede, ed acceso l'amore
verso il divin Salvatore Gesù .
Gli empii dei giorni nostri cercano di bandire
Gesù dai nostri cuori, dalle famiglie e dalle po-
polazioni ? E noi adoperiamoci in quella vece a
consolidarne il regno, e gridiamogli : Tu es Rex
noster : Gesù, tu sei il nostro Re : Adveniat regnum
tu um . Facciamo ad un tempo conoscere il bene che
Egli ci apportò colla Religione sua . Ecco un no-
bile compito pei sacerdoti e paroci , pei padri
e madri di famiglia , pei maestri e maestre di
scuola, pci capi di Comunità e d'Istituti . E que-
sto certamente uno dei migliori mezzi per risar-
cire il dolcissimo Cuore di Gesù degli oltraggi,
che gli vennero fatti , ed Egli non mancherà di
darcene il meritato compenso nel tempo e nella
eternità .
cadde nella disperazione, gridando con furore : Sono ab-
bandonato da Dio e dagli uomini . Bestemmiava come
un demonio, malediceva ai suoi amici, dibattevasi nel
letto, straziavasi da sé medesimo le carni, e nella furia
giunse al punto di porre la mano nel vaso da notte- e

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UNA GIUSTIFICAZIONE
SULLA CHIESA DI S . GIOVANNI
QUAL MONUMENTO A PIO IX .
Fin dal N° 4 del Bollettino noi scrivevamo che
l' idea di erigere la Chiesa di S . Giovanni Evan-
gelista ad onor di Pio IX non ci era sorta sol-
tanto dopo la morte di questo venerando Pon-
tefice, ma balenavaci alla mente sin dall' origine
del progetto di detta Chiesa , il quale data dal
1869 . Noi ne davamo per prova la scelta mede-
sima del Santo, da cui s'intitolava, che è il Di-
scepolo prediletto, del quale il gran Pio al sacro
fonte ereditava il nome, per imitarne in seguito
le virtù apostoliche . Accennammo eziandio le ra-
gioni per cui non avevamo fin da principio pub-
blicamente svelata la nostra intenzione . Del resto
facilmente si capiva quanto sconvenevole cosa sa-
rebbe stata elio, tuttor vivente Pio IX, decantas-
simo ai quattro venti voler noi innalzare una
Chiesa per eternare il suo nome . Siffatta pubbli-
cità per una parte avrebbe offeso la modestia del-
l' umilissimo Papa, e per altra parte avrebbe po-
tuto rendere noi medesimi sospetti di adulazione
verso di lui .
Ma poi l'anno scorso nel volgere che facemmo
umile preghiera ad un nostro benefattore , onde
volesse assumersi la spesa della Porta Maggiore
di detta Chiesa, lui presente davamo al sig . Cav.
Boidi celebre professore di disegno l' incarico di
pensare e studiare gli emblemi da collocarvi so-
pra a Memoria del grande Pio IX . Or questo
fatto, di cui sono tuttor viventi i testimoni, prova
ancor esso a che cosa noi miravamo coll' o-
pera nostra molto tempo prima della morte del-
l' incomparabile Pontefice .
Scomparve intanto, e quasi improvvisamente, di
mezzo ai figli questo dolcissimo Padre ; e noi ,
sparso che avemmo sulla gloriosa sua tomba la-
crime e fiori di viva riconoscenza e di cordiale
ossequio, avremmo voluto manifestare subitamente
in questo nostro periodico il fino allora celato
pensiero sul Monumento da erigersi alla santa sua
Memoria ; ma uscendo il Bollettino una sola volta
al mese ci fu d'uopo attendere il mese di Aprile
susseguente, poichè il N° di Marzo vestito a lutto
era per l' abbondanza della materia già quasi tri-
plicato in volume, e troppo prolisso .
Tuttavia mandavisi ad un benemerito giornale
di Torino un articolo, in cui si cominciava al-
zare il velo al nostro progetto ; ma detto articolo
non potè veder la luce : non ne sappiamo la ca-
gione .
In questo frattempo venne ad altri in mente di
erigere a Monumento di Pio IX in Torino un'al-
mettersi in bocca i proprii escrementi . In questa guisa
spirò quell'empio . Il suo medico il dottor Tronchin pre-
sente a questo fatto, non poté trattenersi dal dire : e Vor-
rei che tutti coloro, i quali vennero sedotti dai libri di
Voltaire, fossero stati testimonii della sua morte . E im-
possibile resistere ad un simile spettacolo . » (Recueil
des particularités e r icuses de la vie et de la mort de
M. de Voltaire, 1782) .
È questo l'uomo di cui gli empii vollero testé ono-
rare la memoria a sfregio del buon Gesù . Quale cecità!
quale malizia! quale corruzione di cuore!
tra Chiesa già pure incominciata, elle porta il ti-
tolo di S . Secondo , e si fece appello ai fedeli,
porche; vi concorressero .
Noi trovandoci in quei giorni a Roma , e
non avendo avuto a mano nè i giornali , n è gli
scritti che davano siffatta notizia , credemmo di
fare opera onorevolissima alla Memoria di Pio IX,
e gradita a tutti gli ammiratori di sue gran-
dezze, il dare ordine che si pubblicasse il nostro
articolo nel Bollettino, che si stampa in S . Pier
d' Arena colla Revisione Ecclesiastica dell' Arci-
diocesi di Genova .
Era già il nostro giornaletto in macchina quando
ci venne parlato del Monumento a Pio IX me-
diante la Chiesa di S . Secondo . Non potendo senza
grave danno sospendere il lavoro tipografico ti-
ramelo innanzi indottivi dalle seguenti ragioni :
I . Il grande Pio IX merita di avere in Torino
non un Monumento solo, ma molti .
II . La Chiesa di S . Giovanni porta il suo norie
di battesimo, perciò è assai adatta a servirgli di
Monumento .
III . Essa fu da lui medesimo molto tempo in-
nanzi consigliata, promossa e pur sussidiata con
due mila lire .
IV . Oltre al sorgere presso ad un tempio pro-
testante, questa Chiesa coll'Ospizio attiguo deve
servire non solo alla istruzione religiosa, e pre-
servare i fedeli dall' errore, ma a ricovero ezian-
dio ed a sollievo dei poveri giovanetti, stati sem-
pre la delizia del bel cuore di Pio IX .
Tuttavia per certi riguardi, potendo ancora,
troncammo dal nostro articolo alcuni periodi, e
ci limitammo a raccomandare l'Opera ai soli no-
stri Cooperatori e Cooperatrici, mostrando loro
quanto bella ed onorevole cosa fosse per essi
l' innalzare questo sacro Monumento al primo e
più grande nostro Benefattore, al Promotore in-
signe della nostra Pia Unione (1) .
Eppure malgrado tutto ciò ci venne testò rife-
rito che noi abbiamo dispiaciuto a qualcuno .
Dolenti di essere stati nostro malgrado cagione
di dispiacere a qualsiasi persona, noi osserviamo
che se non fosse accaduta la dolorosa morte del
grande Pio IX, la Chiesa di S . Giovanni dove-
vasi nondimeno continuare egualmente, che quella
di S . Secondo . Ciò posto, qual danno può ar-
recare al proseguimento dell'una il titolo di Mo-
numento attribuito all'altra?
Dal canto nostro raccomandiamo caldamente ai
nostri Cooperatori e Cooperatrici la Chiesa di
S . Giovanni, che deve ricordare alla posterità il
grande Pio IX, e la loro gratitudine verso di lui ;
e in pari tempo raccomandiamo puro con tutto
l'affetto del cuore ai fedeli di concorrere per la
Chiesa di S . Secondo, che sarà altro Monumento
ben degno di quel glorioso Pontefice . Noi ab-
(1) Qui giova notare che per Cooperatori noi intendiamo
i nostri benefattori non solamente di Torino, ma di varii
altri paesi e città d'Italia, di Francia e ancora di Ame-
rica, dove furono aperte delle nostre case a pro della pe-
ricolante gioventù, Non avendo noi alcun reddito fisso ,
per sostenere e compiere le opere che Dio cì affida, siamo
soliti far sentire ai medesimi le nostre strettezze por in-
vitarli a venirci in aiuto colla loro carità .

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biamo piena fiducia in Dio da poter dire che Egli grave per dubitarne . Qui si tratta, come ognuno
saprà somministrare i mezzi per innalzarli ambi- può facilmente persuadersene, di preservare un
due alla sua maggior gloria, a vantaggio delle gran numero di fanciulli, e forse anche di adulti
anime, e ad onore eziandio del suo fedelissimo e di intere famiglie, dal grave o funesto pericolo
Servo .
di essere indotti in errori contro la santa Fede, e
Intanto volendo assicurare i nostri Cooperatori quasi insensibilmente alienati dalla santa Cattolica
ci. hlepnsrodigelaChsdiS
Gio- Chiesa e dal supremo di lei Capo e Pastore, di
vanni Evangelista a memoria di Pio IX è molto venire, anzi di trovarsi, quasi senz' avvedersene,
antico, e che ogni cosa fu sempre fatta col pieno impegnati nell'eresia . A questi inconvenienti sono
consenso dell'Autorità Ecclesiastica, giudichiamo seriamente invitati e caldamente pregati a riflet-
opportuno di qui riferire una lettera circolare tere quelli che amano la gloria di D'o, il bene
stampata fin dall'anno 1870 con annessavi una della santa Cattolica Chiesa, e la salvezza de' loro
calda raccomandazione dell' Arcivescovo di To- prossimi .
rino . Ecco i due importanti documenti .
Si spera che questi lavori saranno compiuti in
due anni (1), e in questo spazio di tempo si fa u-
mile ma caldo appello a tutti i buoni, supplican-
doli a voler concorrere con quelle offerte che Dio
CHIESA DI S . GIOVANNI EVANGELISTA
con Ospizio e Scuole per poveri fanciulli
nel viale del Re in Torino .
loro inspirerà poi bisogni eccezionali . Tali offerte
si possono fare in danaro o in altra qualsiasi ma-
teria atta a servire di costruzione o di ornamento
alla Chiesa o all' edifizio annesso . Si tratta di
Nella città di Torino dalla piazza d'Armi fino salvare anime, e colui che porge la mano bene-
al Po avvi uno spazio popolatissimo di circa tre fica avrà fondata speranza di udirsi un giorno dal
chilometri senza che tra que' numerosi abitanti Salvatore le consolanti parole : « Hai salvato un'a-
vi siano né scuole per fanciulli, nè Chiese pel nima, hai predestinato la tua . » Il sommo Pon-
culto religioso . Egli é nel mezzo di quella popo- tefice Pio IX loda l'impresa e benedice tutti quelli
lazione, come ognuno sa, che i Protestanti in- che vi prenderanno parte . Sua Eccellenza Rev .ma
nalzarono il così detto loro tempio con ospizio, il nostro amatissimo Arcivescovo non solo inco-
scuole ed asilo infantile . Quindi per quella defi- raggisce, ma vi prende parte con quei mezzi ma-
cienza deplorabile di vicine Chiese e scuole cat- teriali, che la sua posizione gli permette . Si fa
toliche, e per la vicinanza altronde dello stabili- appello ai Cristiani in genere, ma specialmente a
mento eterodosso, ne nasce po' padri di famiglia quelli che dimorano in quel vicinato, od hanno ivi
un gravissimo ed efficacissimo cimento di man- qualche possedimento .
dare i loro figli e figlie misti a quelli dei Prote- La Chiesa ò dedicata a S . GIOVANNI EVANGE-
stanti alle loro scuole ed asili, sotto allo specioso LISTA, e l' ancona rappresenterebbe il Salvatore
pretesto che la necessità non ha leggi . Esisteva che dalla croce affida la stia Madre SS . al predi-
bensì da molti anni l' Oratorio di S. Luigi con letto Apostolo, siccome sta esposto nel santo Van-
scuola e giardino di ricreazione , ma nel prolun- gelo .
gamento della via S . Pio V, questa località fu Le oblazioni si ricevono dal sottoscritto o dal
divisa in due parti, e così resa inservibile al sito sig . D . Traversa Curato dì S . Massimo, alla cui
scopo .
parochia appartiene il sito scelto per la novella
A fine di provvedere in qualche modo alla costruzione .
gravità del bisogno, coll'aiuto di caritatevoli per- Dio ricolmi di grazie o di celesti favori tutti i
sone, fu comperato un terreno compreso tra la benemeriti oblatori, e loro conceda giorni felici
detta via S . Pio V e via Madama Cristina con con largo guiderdone in terra e assai maggiore
fronte sul Viale del Re . L'intendimento è di edifi- nella beata eternità .
care una Chiesa, clic possa servire anche per gli
adulti, con fabbricato sufficiente per scuola, o-
Torino, 12 ottobre 187.0 .
spizio, giardino dove trattenere i ragazzi in ri-
creazione nel giorno festivo, preservarli dai peri-
Sac . Gio . Bosco .
coli dell'immoralità, ed avviarli a qualche arte o
mestiere .
Coll' appoggio della divina Provvidenza i lavori
sono iniziati ; il muro di cinta è già terminato, e
RACCOMANDAZIONE
di S .E . Rev .ma monsig. Alessandro Riccardi Arciv . di Torino
in favore del progetto sopra esposto.
mentre un benemerito ingegnere sta ultimando il
disegno della Chiesa e dell' edifizio annesso, si
preparano eziandio i materiali necessarii alla co-
Con grande nostra soddisfazione abbiamo visto
ed approviamo l'avanti esposto divisamento dello
zelante e pio nostro sacerdote D . Giovanni Bosco,
struzione .
Ma i tempi difficili che corriamo, le miserie
di già benemerito della Chiesa e della civile so-
cietà per varie sue istituzioni sì religiose che di
elle si
stacolo
fanno ovunque sentire sono un grande o-
per condurre a termine un ' opera di tal
I
pubblica
beneficenza .
Ci
consola
che
l'opera
salu-
genere, per cui non si ha un soldo di bilancio
preventivo . Se non che la carità dei Cattolici, che
non venne mai meno in altre simili occasioni-, noti
sarà ora certamente per mancare ; il caso è troppo
(1) Il ritardo fu cagionato dagli ostacoli frapposti so-
pratutto dai vicini eretici ; ostacoli stasi finalmente su-
perati con grandi sacrifzi pecuniari, ed anche per via
legale .

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tare sia iniziata, e facciamo voto, perché al più
Visitata dal medico, questi considerata la gra-
presto sia recata a compiuta costruzione . Ma a cilità dell' inferma mal presagisce, e tutt' al più
ciò è indispensabile un generoso concorso di lar- spera, se non di guarirla radicalmente, di salvarla
gizioni, e limosine : sia pure . Noi siamo persuasi almeno dalla morte . I sintomi della malattia si
che i fedeli abitanti di questa pia città, e quelli fanno ognora più gravi, e il medico, pur nella fi-
in ispecie delle case adiacenti al Viale del Re, ri-
conoscendo essi pure l' importanza e la somma
opportunità di questo nuovo stabilimento, vorranno
corrispondere, per quanto a ciascuno lo acconsen-
tono le proprie forze, all'invito loro fatto di con-
ducia di rimetterla alla meglio, dichiara ad ogni
modo che la malattia sarà lunga, ma lunga assai .
Una sua compagna le fa dono del ritratto del
Santo Padre Pio IX . Il suo confessore le narra
di due meravigliose guarigioni avvenute per la
correre al grand' uopo, affinché quanto prima possa implorata intercessione del Santo Padre Pio IX .
aprirsi alla pubblica spirituale e temporale utilità Allora l' inferma gli chiede se può pregare il de-
l' incominciato edifizio . Egli è in tale dolce fidu- funto Pontefice perché le ottenga dal Signore la
cia, che all' opera intrapresa, a chi l'ha incomin- grazia della sua guarigione . Avuta la chiesta an-
ciata, a chi sarà per promuoverne il compimento nuenza, si colloca sul petto il ritratto di Pio IX,
noi compartiamo la nostra pastorale, paterna be- e con sensibile commozione d' affetti esclama : «Si-
nedizione .
gnore , se è bene per l' anima mia, fatemi gua-
Da Torino 13 ottobre 1870 .
rire poi meriti del Santo Padre .
Dopo breve tempo prova in sé medesima un
D'ordine ed a nome di S . E. monsig . Arcivescovo considerevole miglioramento : il suo petto non è
G . ZAPPATA Vic . G en .
più oppresso dal respiro affannoso, né più sente
quell' interno bruciore, che sì la tormentava . Prende
da ciò coraggio e si rimette a pregare con mag-
PRODIGIOSE GUARIGIONI
gior fervore e con maggior fiducia .
Nel timore di essere in preda ad una illusione
PER INTERCESSIONE DEL SANTO PADRE PIO IX .
a niuno palesa questo miglioramento di salute . Ma
Premesse le analoghe riserve, e uniformandoci
ai sapienti Decreti di Urbano VIII, diamo luogo
alle seguenti relazioni .
Sebbene la Chiesa non abbia ancora pronun-
ziata la sua grande parola, tuttavia i fedeli in pri-
vato continuano a confidare nei meriti di Pio IX,
e ad invocarne il patrocinio nelle loro tribolazioni,
ricevendone da Dio aiuto e conforto . Di tanto ci
assicurano varii nostri Cooperatori e Cooperatrici .
Nello scorso maggio un degnissimo paroco della
diocesi d' Asti, nell' inviarci una cordiale offerta
per la Chiesa di S . Giovanni, ci scriveva : « Mia
madre andava da qualche giorno perdendo le forze,
e stante la sua grave età di 84 anni io temeva
una prossima sventura . Pieno di fiducia feci, come
già altra volta, ricorso all' intercessione di Pio IX ;
ed ecco per la seconda volta la cara malata sen-
tirsi ritornare per la vita le smarrite forze, e ri-
cominciare a nutrirsi con gusto, ciò che da parecchi
giorni far più non poteva . Tanto mi credo in do-
vere di dichiarare ad onor di Dio, e a glorifica-
zione del Santo Pontefice dell' Immacolata . »
Ma, passando sotto silenzio molte altre simili di-
chiarazioni, vogliam qui riferire una prodigiosa gua-
rigione già stata pubblicata nei giornali tra cui nel
Fedele di Lucca (1) . La lettura di essa giovi ad infon-
derci vie maggior confidenza nel nostro grande Be-
nefattore Pio IX, a stimolare la nostra pietà, ad
infiammare il nostro zelo nel rendere ognor più
venerato in sulla terra l' augusto suo nome , ed
immortale la sua cara memoria .
« Carolina Orsi bolognese di anni 30 , addetta
ad un pio luogo sotto gli auspici di s . Giuseppe,
dopo un mese circa di generale malessere do-
vette porsi in letto con febbre gagliarda e tosse
ostinata .
nella notte risvegliandosi di tratto in tratto ella
sentivasi sempre più sollevata, e sempre più ripe-
teva la preghiera con crescente speranza di es-
sere esaudita . Solo avvertiva che, se nel petto B-
rasi verificato un sensibile miglioramento, non così
avveniva nel resto del corpo , ché anzi era tal-
mente estenuata di forze da non potersi più muo-
vere nel letto . E questa prostrazione giunse al
punto che sul mezzoggiorno del dì susseguente
cadde in un profondo sopore .
Interrogata del come sentivasi, rispondeva pa-
rerle di star meglio . Rimasta sola, fu presa da un
insolito ed irresistibile desiderio di alzarsi e di
sorprendere all' improvviso le sue compagne, che
stavano in altra camera dalla sua piuttosto di-
stante . Ma temendo di commettere un' imprudenza,
pensò di esperimentare un po' più le sue forze, e
si mise a recitare il Rosario .
Di mano in mano che si avvicinava alla fine
della corona, ella sentivasi aumentare le forze e
con esse la brama di alzarsi dal letto . Finito il
Rosario è come investita da una vampa ardente
nel volto, che si estende a tutto il corpo e com-
pletamente la ristora .
S' alza, e nell' atto di scendere dal letto resta
tuttora incerta e titubante . In quel punto suona
mezzogiorno ; si ferma, recita l'Angelus , e non
potendosi trattenere , balza in piedi , indossa le
vesti e rapida corre al laboratorio , ove stavano
riunite le sue compagne . Apre la porta, e con una
emozione indescrivibile entra esclamando : Pio IX,
Pio IX !
"
É più facile immaginarsi che descrivere la sor-
presa onde tutte furono colpite a quell' improv-
visa ed inaspettata apparizione : tutte le furono
attorno, e più specialmente la sorella che pian-
gendo per la consolazione le dirigeva mille do-
mande e la copriva di carezze .
(1) V . Fedele 11 Maggio 1878.
Tosto per ispontaneo e generale impulso si re-

1.7 Page 7

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carono nella cappella, e quivi recitarono l'inno bito un dovere ; cercò tutti i mezzi per adempiere
ambrosiano in rendimento di grazie all' Altissimo a tal compito . Dio benedisse e benedice a D . Bo-
per si segnalata grazia concessa all'inferma .
sco, e le sue missioni nell' Argentina ne sono te-
Nel pomeriggio del giorno stesso usci di casa stimoni . Da ogni angolo della terra, Francia, In-
colla sorella per fare una grata sorpresa alla fa- ghilterra, Spagna , dal Giappone , dalla China si
miglia e così fece nel successivo . Da quel giorno scrive a D . Bosco pregandolo di stabilire scuole,
avventurato fino al presente nessun sintomo del oratorii , asili, fare insomma quello che ha fatto
patito malore si è più manifestato, ed ora gode e fa a Torino .
eccellente salute, con meraviglia di quanti la vi-
« D . Bosco non si rifiuterebbe giammai a si belle
dero si tristamente malata, e dello stesso medico opere . Egli dopo aver fondate tante pie case di
curante, il chiarissimo sig . dottor Francesco Ta- figliazione a quella di Torino, in molte città dello
ruffi, che questa insperata guarigione più che ad Stato , non poteva a meno di porgere una mano
altro attribuiscono a grazia particolare e vera- soccorritrice a quanti si rivolgono a lui per un
mente straordinaria del misericordioso Iddio, mercè sì gran fine .
i meriti e la intercessione del suo gran Servo, l'im- « Ed egli volle avere a compagni ed aiutatori
mortale Pontefice Pio IX . »
nella bell'opera quanti hanno fede, cuore e biso-
gno d'esercitare la carità .
« Or bene, lo scopo di chi s'aggrega alla Coope-
razione Salesiana è di concorrere moralmente e
LA PRIMA CONFERENZA
materialmente ad aiutare D . Bosco nelle opere
dei Cooperatori e delle Cooperatrici Salesiane
tenutasi in Torino .
che egli sta intraprendendo .
Cooperatori e Cooperatrici ! Stringiamoci a Don
Bosco : Egli ci ha accomiatati giovedì scorso colle
Il giorno 16 dell' ora passato maggio si tenne più soavi e consolanti parole . « Se mi aiutate,
la prima conferenza dei Cooperatori e Cooperatrici » Iddio aiuterà pur voi Ricordatevi della pro-
di Torino presso il celebre santuario di Maria » messa : Animam salvasti, animam tuam prae-
Ausiliatrice . Fu veramente un dolce ed edificante » destinasti . »
spettacolo il vedere in quel giorno il ricco col
povero, l'uomo di Chiesa e quello del secolo, la
Torino, 18 maggio 1878 .
signora e la donna di casa , dietro semplice in-
CARLO CANTON,
vito di un povero Sacerdote troncare le oneste
loro ricreazioni e domestiche occupazioni , e in-
tervenire in più centinaia presso di lui per udire
la sua parola . Noi vorremmo descrivere la grata im-
GRAZIA DI MARIA AUSILIATRICE .
pressione che ci lasciò quella pia radunanza ; ma
crediamo meglio cedere il posto ad un grazioso
La morte, che è già di per se stessa così ter-
articolo, che già vide la luce nell' Apologista Cat- ribile, sembra prendere un aspetto più spaventoso
tolico, ottimo giornale di Mondovì (N . 21) .
ancora, quando penetra in una famiglia o all' im-
« Nella cappella privata del Pio Istituto del Sac . provviso, o scompagnata dal ministro di Dio .
D . Giovanni Bosco, dedicata a S . Francesco di Sales, Quindi è che una delle cose più temute dai buoni
tenevasi giovedì scorso 16 corrente mese in To- cristiani è quella appunto di passare, o veder
rino la prima conferenza dei Cooperatori Salesiani passare una cara persona da questa all' altra vita
e delle Cooperatrici .
senza i conforti religiosi .
« Dopo cantato con bella e soave armonia da al- Or bene, tra le belle grazie, che per interces-
cuni giovanetti della pia casa un mottetto in lode sione di Maria Ausiliatrice si ottengono da Dio,
del Santo, il rev . D . Bosco teneva un affettuoso questa ancor si annovera, di potersi cioè accon-
discorso agli intervenuti, e le parole da lui pro- ciare dell' anima negli estremi della vita . Ecco
nunciate colla sublime sua semplicità scesero ol- una fedele relazione fattaci in proposito da un
tremodo commoventi e persuasive nei cuori degli nostro confratello .
uditori .
Collo spegnersi del 22 marzo spegnevasi pure
« Chi sia il rev . Sac . D . Bosco, quanta riverenza in Rivara la vita della mia carissima madre, Lui-
e gratitudine egli abbia già acquistata e tuttodì gia Rocca, nata Vigo . Ella professava in vita una
acquisti presso noi Torinesi, lo sanno i lettori del- tenera divozione a Maria Ausiliatrice . Con piacere
l'Apologista ; il suo Istituto ben può chiamarsi ne ascoltava le maraviglie, ne leggeva le grazie,
un monumento della nostra città . Si chiuse la ne venerava le imagini ; anzi prima ancora che io
bella funzione col Tantum, ergo ben musicato, e
colla benedizione del SS . Sacramento .
« Ma chi sono questi Cooperatori e queste Coope-
ratrici ? Che scopo hanno?
« Lo zelante Sac . D . Bosco vide come non è solo
appartenessi alla Congregazione Salesiana, ella
recavasi ogni anno in Torino a celebrarvi nel suo
Santuario la grandiosa solennità del 24 Maggio .
Maria ricompensò in più maniere la sua devota ;
ma il favore ottenutole in morte fu veramente in-
in Italia che la società è sgraziatamente guasta signe, e pel modo con cui avvenne, fu giudicato
e corrotta , che non è solo la nostra gioventù a un miracolo .
cui si vuol tèrre ogni sentimento, ogni cognizione
Al 17 marzo mia madre soprappresa da grande
religiosa, e pensò che la sua opera riparatrice era debolezza si pose a letto . Il male parve da prin-
pur utile in altre parti del mondo ; se ne fe' su- cipio non più che una leggiera indisposizione ; ma

1.8 Page 8

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ecco al giorno 21 come all'improvviso l' inferma tusiasmo cristiano, che fa della nostra Religione
cadere in un profondo letargo, e al domani ma- la Ispiratrice e l'Operatrice delle grandi imprese .
nifestarsi i sintomi di vicina morte, senza che la Se ora si vede sorgere un tempio là, dove anni
si potesse confessare .
addietro non rampollava la terra che cardi e spine,
In così tristo frangente mio padre, vedendo or- è gloria di questo Nome . Se ben mille e mille
mai scomparsa ogni speranza negli umani rimedii, giovanetti o tolti alla via del male, o riparati per
oltremodo dolente else la cara malata non potesse tempo in asilo di sicura innocenza crescono alle
neppure parlare col ministro di Dio, ricorse con veraci speranze della Religione e della Patria, di
fiducia a Maria Aiuto dei Cristiani, e diede tosto questo Nome è la gloria . Ed è gloria di questo
ordine per un triduo, a fine di ottenere dalla Re- Nome che quella illimitata fiducia, quello zelo di
gina del Cielo che la moribonda si svegliasse da devozione che animò dapprima i fedeli, non elle
quel sonno di morte, e potesse almeno aggiustare scemare cogli anni, cogli anni anzi prenda mag-
le partite dell'anima sua, prima di presentarsi al gior vita e vigore . E il fatto elle parla .
tribunale di Dio .
Una folla immensa di popolo si stipava fin dai primi
Mirabile a dirsi ! Mentre si sta pregando ai vespri all'altar di Maria, nè già per vaghezza di no-
piedi della Vergine, ecco elle mia madre si sve- vità, ma per attestarle il divoto affetto del cuore,
glia e siede sul letto : limpida è la sua fronte, per prestarle l' omaggio dell' amore più tenero,
reno il suo sguardo, parla e ride . La famiglia, della più figliale riconoscenza, e ne facevano fede
gli amici, gli astanti sono al colmo della gioia, e e il riverente portamento e la commozione del-
dolcemente si lamentano cocollll'' inferma dello scherzo l' animo e l' espansione del cuore . Il dì appresso
loro fatto .
la folla si succedette in modo da potersi dire senza
se ne dà avviso al sig . Pievano, che tema d' esagerazione che da ben 20 mila persone
pregato ne ascolta la Confessione, la conforta e vennero a prostrarsi ai piedi di Lei . Fu poi com-
benedice . La malata pareva voler passare non movente spettacolo il vedere comitive di pellegrini
solo tranquillamente la notte, ma accennava ad Lombardi e di quel di Novara e d' altri mol-
una vera guarigione . Ma ohimè ! quale amaro di- tissimi luoghi, quali a piè, quali con più o mi-
singanno ! Era da poco partito il ministro di Dio, nor disagio portarsi a venerare in Maria il pos-
quando mia madre ricadde nel primiero letargo, sente Aiuto dei Cristiani ; e stanchi del lungo
e poco dopo spirava l' anima stia nel bacio del cammino non prender riposo che prima non si
Signore in età di anni 57 . Io non ebbi più la gettassero ai piedi della loro amorosissima Madre .
consolazione di vederla ; ma nell' amarezza del Che dire poi dell' accostarsi elle fecero ai SS .
mio dolore per tanta perdita provai tuttavia un Sacramenti questi devoti fedeli, mentre 16 Sacer-
dolce conforto all' udire il tratto di bontà usato doti erano appena sufficienti per ascoltarli in Con-
da Maria Ausiliatrice verso la cara madre mia, fessione ? Frequentatissima fu poi la Mensa Euca-
chè, quantunque donna piissima e di Chiesa, mi ristica, contandosi ben oltre a cinque mila le sante
avrebbe recato troppa pena il saperla morta senza Comunioni . Sicché in verità Maria si mostrò an-
i conforti della Religione . L' ottimo mio paroco che questa volta Ausiliatrice dei Cristiani , poi-
testimonio oculare del fatto mi disse : « Tenga chè Dio solo sa quanti furono per Lei tolti in
per certo che la grazia fatta a sua madre fu nn quest' incontro alla servitù del demonio, o con più
vero miracolo . »
tenaci vincoli di amore stretti al divino servizio .
Ne sia pertanto ringraziata Maria Santjssima, Ma non solo d'interne grazie fu larga Maria nel
la quale diede così una splendida prova elle in giorno della sua solennità ; chè vi sarebbe da far
morte non abbandona i suoi devoti, come degna- piangere di tenerezza se pur l'uno o l'altro si volesse
vasi di assicurarne Ella medesima s . Giovanni raccontare dei prodigiosi favori, onde questa cara
di Dio dicendo : Non est meum in hac hora meos amantissima Madre volle consolare chi ebbe a Lei
devotos derelinquere : non è cosa da me l'abban- con fiducia ricorso ; ma si tacciono, perch è verranno
donare i miei divoti nel punto di morte . Si può partitamente . messi in luce .
quindi nutrire ragionevolmente la più grande fi-
Che se tutto il popolo si mostrò così fervente
ducia che questa dolcissima Madre farà una simile per le glorie di Maria, non lo furono meno i mem-
grazia a tutti i Cooperatori e Cooperatrici Sale- bri di questo Istituto che la venerano singolare
siane, che in vita l'avranno onorata ed amata da Patrona . Preparatisi a questa Solennità con un
figli affettuosi e divoti .
novennio di preghiere, ed eccitatisi all' amor di
Sac . ANGELO MARIA ROCCA . Lei per le calde esortazioni del M . R . Sig . Ca-
nonico Stanislao Schiapparelli insigne oratore, ne
celebrarono con pompa i primi vespri, ed illumi-
nata con isplendidezza la maestosa cupola del
FESTA DI MARIA AUSILIATRICE
in Torino .
Tempio manifestavano all' accorso ed al lontano
popolo il loro gaudio, invitando ognuno a venerare
la celeste loro Protettrice . Dal primo albore mattu-
Come avevamo prima annunziato si celebrò in tino al pieno meriggio furono senza numero i divini
Torino con pompa la festa di Maria Ausiliatrice . Sacrifizi, ed eguagliò la comune aspettazione la gran
Questo nome, caro ad ogni cuore che non sia venuto Messa a sei parti di D . Gio . Cagliero, eseguita mae-
meno, alla fede, come eccita la più tenera confidenza, strevolmente dagli alunni dell'Oratorio . Diede poi
l'amor più soave , il giubilo più puro, così accende maggior lustro alla funzione la presenza del piis-
negli animi quel fervore di spirito, quel santo en- simo Vescovo di Novara Mons . Stanislao Eula ,

1.9 Page 9

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che vi pontificò col permesso di S . E . Rev .ma
Monsig . Lorenzo Gastaldi nostro venerato Pastore .
La funzione della sera non fu meno solenne . Gli
intieri vespri in musica , la grandiosa antifona
Sancta Maria Succure miseris scossero le fibre
di ogni cuore . Quindi il sullodato sacro Ora-
tore perorò le glorie di Maria mostrandola il
più valido sostegno della Cristianità, specialmente
del suo capo visibile il Romano Pontefice . Dava
termino alla sacra cerimonia il canto del Tantum
Ergo a tre cori, che eccitava nell'anima i più te-
neri affetti di venerazione ed amore verso Gesù
in Sacramento, il quale per mano del venerando
Prelato benediceva tutti i fedeli come in premio
del loro affetto verso l'Augusta sua Madre .
All' uscir di Chiesa ecco di nuovo accesa in
bella guisa la cupola del Tempio, che balenando
col chiaro riverbero della sua luce parea eccitasse
i riguardanti nella muta stia favella ad un
fervore più vivo, ad una devozione più tenera,
ad un amore più acceso per Maria .
Ecco, carissimi Cooperatori, come si celebrò da
noi la festa di Maria Ausiliatrice . Ma in quel giorno
solenne non ci siamo scordati dei nostri fratelli .
Prostrati al suo altare, e fatti tutti urli sol cuore
pregammo questa Madre amorosa a piovervi in
seno la dovizia di quei celesti favori, di cui Essa
è pietosa dispensatrice . Ed oh ! con qual giubilo
del nostro -cuore ! mentre sapevamo che voi u-
niti a noi in ispirito ci imploravate in ricambio
dalla possente Patrona gli stessi favori, le stesse
grazie . Non cessiamo pertanto da questa vicende-
vole fraterna carità ; preghiamoci a vicenda l'a-
more e la protezione di Maria , giacchè se non
siamo sicuri in questa vita senza la divozione di
Lei, nulla per contrario avremo a temere se con
affetto e confidenza veramente da figli ci raccoglie-
remo sotto al suo manto di Madre, e la invoche-
remo propizia Ausiliatrice in questa valle di lagrime .
LETTERE SALESIANE
I Salesiani nel Brasile
Crediamo bene di pubblicare . la seguente let-
tera, che gli ultimi nostri missionarii ci scrissero
dal Brasile durante il loro viaggio ; tanto più che
nel venturo mese di Novembre fortemente si
spera che una novella schiera di Salesiani farà
vela per andarsi ad impiantare in quelle lontane
parti .
Rio de Janeiro, 18 Dicembre 1877 .
REvErEND .mo E CAR .mo SIGNOR D . Bosco,
Siamo a Rio de Janeiro, siamo coll' Eccell .mo
e carissimo Mons . Lacerda Vescovo di questa gran
capitale dell' impero del Brasile, e ci siamo non
per visitare la città e per veder cose che non
e' interessano, ma bensì per parlare delle cose
nostre con questo Prelato eminentemente Sale-
siano, il quale nulla tanto desidera quanto il ve-
dere una nostra Casa nella vasta sua diocesi .
Noi siamo appunto qui per visitare il primo luogo,
che sarà occupato dai nostri Confratelli nel Bra-
sile .
Mons . Vescovo con felicissimo viaggio giunse
qui dall' Italia il giorno 9 del corrente mese .
Una delle sue prime cure fu di cercare un
bel posto per noi , e sulle prime era un poco
impensierito, perché non ce lo trovava adatto .
Ne aveva ben quattro in vista ; ma gli pareva
che nessuno corrispondesse ai nostri bisogni, o
per essere nel centro della città, o per non aver
aria buona, o per esser troppo ristretto . Ma ecco
elio nel momento in cui si trovava in maggiori
angustie viene il suo procuratore, che è anche
procuratore del Seminario, e gli dico : « Monsignore,
la casa di Iurnjuba, che appartiene al Seminario,
da quattro mesi sta chiusa, e nessuno si presenta
per affittarla Il Vescovo a queste parole e-
sclamò : « Benedetto sia Dio, ecco trovata la casa
poi Salesiani, almeno per cominciare : essa pare
un piccolo convento, ha cortiletto, ha giardino
abbastanza spazioso, l' aria vi è buona ; D . Bosco
non ne sarà malcontento » L'ottimo Monsignore fu
in quel giorno in feste, contento come Archimede
quando fece la sua grande scoperta .
Appena arrivati noi, ci pregò d' andarla a visi-
tare e vedere se fosse adatta, affinché potessimo
poi scrivere a Lei in proposito . Egli ci disse elio
fin da questo momento la lascia a nostra dispo-
sizione . Tutta la giornata d'oggi l' abbiamo spesa
nel visitare questa casa, e nel fare le nostre os-
servazioni all' unico scopo di darne alla S . V .
una sufficiente relazione .
Ecco adunque quanto crediamo dirle : Il porto
di Rio de Janeiro è sterminato, e la vista non
giunge a misurarlo ; gira attorno 32 leghe, ed ha
molti isolotti compresi nel suo circuito ; ha una
sola entrata elle non sarà più larga di una lega
fiancheggiata da molti forti, che danno un aspetto
terribile . A mano sinistra di chi v' entra si co-
mincia a distendere la città di Rio parte sul piano
e parte su diversi colli e monti, che presentano
una prospettiva svariata e pittoresca . A mano de-
stra sta Nitherohi, . altra città assai vasta, capi-
tale della provincia di Rio Janeiro, essendo la
città di Rio Janeiro capitale dell' impero . Passata
questa sotto-capitale, e precisamente dirimpetto a
quella parte di Rio dove sorge il colle del pa-
lazzo Vescovile, si apre come un altro porto, che
avrà un sei o sette leghe di circuito con cinque
o sei villaggi o borgate sparse qua o là . Nel
centro della rada vi è il villaggio o parochia
che si chiama Iurujuba (Giurugiuba) ; tra le cui
case una compare assai cospicua, e questa sa-
rebbe appunto la casa poi Salesiani . Siccome essa
appartiene al Seminario di S . Giuseppe, così
Monsignore dice che noi la potremmo chiamare
S . Giuseppe di Iurujuba, e poi sorridendo sog-
giunse : dessa sarà la Casa Caput et Mater Sale-
sianorum in Brasilia .
Il terreno attiguo alla casa è estesissimo, parte
nel piano e parte sul monte . Tutte le piante sono
indigene, bellissime e fruttifere, e cresciute senza

1.10 Page 10

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arte . Noi 'abbiamo camminato qualche ora e non ed esser quindi meglio che si fermi nei sobbor-
abbiano trovato i confini di quel terreno, che ven- ghi a conoscere i bisogni del paese, e prepararsi
gono segnati dalla cresta di montagne altissime, la via . Tuttavia non poté a meno di lasciarsi
o rendono il sito ameno e sano . Quello però che inte- sfuggire che i suoi desiderii non saranno appieno
ressa é l'attitudine di questo luogo per una casa soddisfatti, se non quando avrà i Salesiani nella
d'arti e mestieri, o per promuovere lo spirito di città di Rio Janeiro, e precisamente nel rione chia-
Religione in questo popolo tanto bisognoso Fan- mato Gamboa ; rione ove non v' è alcuna chiesa ,
ciulli ce ne sono, e ne abbiamo visti moltissimi ove molti sono senza battesimo e non si curano
nel percorrere questa rada ; scuole , maestri , e di riceverlo, i ragazzi e le ragazze brulicano per
sacerdoti vi mancano quasi affatto . Sarà bene per le vie senza che alcuno se ne prenda cura , e
la casa d'arti cominciare dai mestieri più neces- sono in massima parte figliuoli di poveri artigiani
sarii . La musica poi, oh dessa è indispensabile ! ed operai . Oh! che bella messe pei Salesiani !
Qui una banda musicale parla alto, tocca il cuore,
Come vede il campo è preparato, e non mancano
e trae-al bene ed alla Chiesa le stesse persone che gli operai per coltivarlo . Il Vescovo non fa
del mondo, che assai poco per verità vi usano . Ci altro che ripetere : Iddio vuol che vengano qui i
raccontava ieri sera questo venerando Prelato che Salesiani, e me ne ha dato molti segni -1° Col
un giorno gli venne a far visita il paroco di Ju- fare qui capitare quelli della prima e seconda spe-
rujuba, e gli disse : Monsignore, io non dico Messa dizione alla Repubblica Argentina - 2° Col farmi
nei giorni feriali, ed alcune volte neppure la fe- suggerire dal capo della seconda spedizione che
sta ! - Ma perché? - Perché non ho nessuno domandassi a D . Bosco dei suoi Salesiani - 3°
che l'ascolti, e neppure uno che me la serva . - Col somministrarmi i denari per pagare loro il
Ma possibile, soggiungeva egli, che non ne possiate viaggio - 4° Con farmi andar in Italia e a Torino
avere neppure con qualche regaluccio? - Neppur e all' Oratorio Salesiano, ove ho potuto ragionar
con questo, rispondeva il paroco .
a lungo con D . Bosco, e iniziare le necessarie pra-
La distanza di Jurujuba da Rio Janeiro è di
tiche - 5° , Col fare che D . Bosco mi voglia bene
circa dieci miglia ; vi s'impiega quasi un'ora coi (Vedi degnazione dell' umile Prelato) - 6° Col
battelli a vapore, i quali per diversi villaggi che farmi trovare la casa che mi pare sia adatta a loro .
attorniano l' immenso porto fanno l'ufficio, che i Ecco alcune parole delle tante che mi ha dette,
Tramwais nelle grandi città . Monsignore dice a- e che non cessa di ripetere Mons . Lacerda . Fa-
ver poi bisogno anche noi di una barchetta a ceva allegrezza il vederlo a fregarsi le mani con
quattro remi, che promette di provvederci a sue visibile consolazione, e a udirlo a ripetere : « Arti
spese . Sarà poi grazioso il vedere i Salesiani cor- e mestieri ! arti e mestieri ! due o tre sacerdoti
rere in barca, raccogliendo attorno a queste isolette per predicare, amministrare i Sacramenti , e poi
i ragazzi per condurli all'oratorio festivo . Mi pare musica, musica ! »
che questo pensiero abbia del poetico, e fin d'ora
Oggi a pranzo Monsignore ci dimandò che fe-
porto un po' d'invidia a chi sortirà questo dilet- sta facessimo secondo il nostro Calendario Tori-
tevole uffizio .
nese . Risposi : L' Aspettazione del Parto di Maria
Insieme con noi a visitare Jurujuba eravi pure SS .ma -Ebbene, soggiunse egli : «Scriva a D . Bosco
un padre Lazarista di quelli, che sono alla dire- che invece noi qui facciamo la festa dell' aspet-
zione del Seminario di Rio Janeiro . Egli è tutto tazione dei Salesiani nel Brasile ; dica che ven-
delle nostre idee, e desidera esser fatto Cooperatore gano, che vengano, che vengano presto ; e di quei
Salesiano . Ci assicura che saremo bene accolti , coraggiosi che non temono né il mare né la feb-
che vani buoni e zelanti sacerdoti della capitale
avendo udito parlare di noi già ci desiderano, e
si dispongono ad aiutarci . Era anche con noi il
procuratore di Monsignor Vescovo, Sig . Antonio
Giuseppe di Mello, che è una degnissima persona .
bre gialla . »
Ecco come stanno le cose, ottimo Padre . La S . V .
pensi, e veda se sia possibile soddisfare il pio
desiderio di questo egregio Prelato così benevolo
verso di noi .
Egli ha riferito che per adattare la casa pei Sa-
lesiani ci vorranno un mille scudi, e Monsignore
rispose che farà anche questa spesa, purché ven-
gano, e presto .
Due cose sembrava facessero un po' di ostacolo,
Noi stiamo benissimo . Domattina partiremo per
Buenos-Ayres, di dove le rescriveremo .
Ci benedica tutti, caro Padre, e mi creda sempre
Suo a .140 ed obb .m° figlio in G . C.
ed erano : 1° che ad una distanza di mezz'ora di
cammino da questa casa e borgata vi è il lazza-
SaC . GIUS . VESPIGNANI .
retto dei malati della febbre gialla . Ma i paesani
dicono che non fa alcun male né alcuna cattiva
impressione, perché non è quasi neppur visibile,
Nuova perdita di un Missionario.
e l'aria é salubre . Quello che é certo si è che la gente
di Nitherohi e della parochia di Jurujuba non
si sono mai lagnati . Del resto, si sa che i lazza-
S . Nicolas de los Arroyos, Marzo 1878 .
retti si mettono sempre nei luoghi più sani . La
2' difficoltà è che la casa non è nella capitale
Reverendissimo D . Bosco,
come Monsignore vorrebbe per la prima fonda- Siamo nel tempo, in cui maggiori sono i biso-
zione ; ma ancor Egli riflette che quest'opera in gni e più copiosa ci occorre l'opera dei confra-
venir subito nella città sarebbe troppo in pericolo, telli per aiutarci a far del bene, e io devo darle

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2.1 Page 11

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la dolorosa notizia che nuovamente si è diradata Desidera che si apra colà una casa de artes pei
di uno la fila dei nostri missionarii . Ma sia fatta fanciulli degli Indi (1) . Azul é il centro delle ville
la volontà di Dio, e benedetto sia il Santo suo ove di recente furono stabilite molte colonie di
Nome . Egli conosce i nostri bisogni e non man- stranieri . Ivi si radunano tutti i prodotti di que-
cherà di venirci altramente in aiuto .
ste colonie e vi sarebbe del lavoro immenso, per-
Il giorno 26 di Febbraio dopo una malattia di ché nessuna di quelle colonie possiede Chiesa o
venti giorni sopportata con molta pazienza e ras- Cappella . Il paese è situato in collina a poca di-
segnazione, munito di tutti i conforti di nostra stanza dalle montagne più prossime a Buenos Ay-
Santa Religione moriva in questo Collegio il no- res . Pei mezzi dice che ha già provvisto d'ac-
stro Coadiutore D . Giacomo Barberis di Cirié, cordo col Iuez de Paz, che è il rappresentante
nella fresca età di soli ventitre anni ! Fu egli as- del governo in quelle colonie . Intanto mi domandò
salito da un malore accompagnato da febbre vio- due Sacerdoti per andare a fare una missione al
lenta, che lo tormentò per molti giorni . I rimedii Carhuè insieme con Monsig . Espinosa suo segre-
e le più sollecite cure non avendo potuto vincere tario . Andranno facilmente per la via di mare
il male, il caro confratello si ridusse ben presto fino a Bahia Bianca, perché il viaggio di terra è di-
agli estremi . Debbo dire che il coraggio, la pa- sastroso . Partiranno il 30 di Aprile, vi si fermereb-
zienza che egli mostrò da sano in più circostanze, bero quindici giorni, e intanto farebbero tutte le
li conservò in mezzo ai più acerbi dolori da ma- esplorazioni . Io non poteva in nessun modo dir di no,
lato ; non gli usci mai di bocca il minimo lamento . quantunque abbiamo il precetto pasquale che ci dà un
La sua pietà fu eguale alla sua pazienza . Rice- lavoro grandissimo, avendo, come sa, tre Chiese
vette i santi Sacramenti con gioia indicibile, e nei in questa capitale le quali danno più da fare ,che le
due ultimi giorni ripeteva sempre : « Gesù e Ma- parochie : Bocca, Misericordia, e S . Carlos . Con-
ria aiutatemi, Gesù Giuseppe e Maria assistetemi sultai su ciò alcuni amici e tutti mi dicono che è
nell' ultima agonia . » Due di noi, uno sacerdote e molto bene che andiamo a far questo viaggio per
l'altro laico lo assistevamo senza interruzione, rile- esplorare il sito e fare la prima conoscenza cogli
vandoci ogni sei ore .
Indi ; tanto più che il generale Rocca , che do-
In quel giorno alle ore cinque del mattino mi mina in quelle parti come Re , ci accoglierebbe
fa chiamare perché gli recitassi le ultime pre- bene, e si potrebbe in quel mentre intavolare già
ghiere . Io era andato a letto avendolo assistito le pratiche per istabilirsi colà . Altri però vedreb-
fino ad un' ora dopo mezzanotte . Alzatomi giunsi bero più conveniente che andassimo a stabilirci al
in tempo a dargli ancor una volta l' assoluzione Carmen sul Rio Negro, e prendessimo così pos-
e leggergli il Proficiscere, e l'anima sua lasciava sesso della parochia di Patagones, che è già nella
per sempre questa terra d' esiguo per volarsene Patagonia e che l' Arcivescovo ci offre . E con-
al Cielo ! Si, Iddio benedetto gli dia il premio chiudono tutti che converrebbe prender l'una e non
meritatosi per avere coraggiosamente lasciato pa- lasciar l'altra . Il Signor Dillon Commissario d'Im-
tria, parenti ed amici, poi patimenti sofferti, pei migrazione vorrebbe spingerci a S .ta Cruz, presso
lungo e periglioso viaggio, e per le fatiche soste- lo stretto di Magellano, e dice che D . Cagliero glielo
nute, quale compagno di missione in questi lontani aveva promesso . Con tanti partiti io non saprei a
paesi .
quale meglio convenga appigliarsi .
Giacché il Signore ha creduto bene di rapirci Vedo che le cose nostre in America vanno svi-
questo pio confratello, si degni nella sua bontà luppandosi quasi precipitosamente, ma se penso al
di mandarcene altri, e ci conceda sanità e gra- personale che sarebbe necessario mi vien freddo . Qui
zia, onde possiamo far ogni di più fiorire il campo non si tratta di chiacchere : per aprir tante case
evangelico, che ci ha affidato .
ci vogliono Preti , maestri , capi d' arte , cate-
chisti, e noi non ne abbiamo neppur uno dispo-
Suo aff.mO Sac . GIUSEPPE FAGNANO . nibile . Qui sparsi nei collegi, case e parochie siam
già in sessanta e più, ma il lavoro é per più cen-
tinaia . Se pertanto Ella potesse immediatamente
Aspirazioni alla Patagonia
spedirci non meno di una cinquantina di sani, vir-
tuosi , zelanti evangelici operai , quanto bene si
e la Chiesa di S. Carlos.
potrebbe fare, quante anime guadagnare, e quanti
selvaggi si potrebbero condurre all'ovile di G . C .!
L' Arcivescovo, il Clero e popolo di qui tutti
Buenos Ayres, 4 Aprile, 1878 . ci vogliono bene . Alcuni giornali, che han provato
REVERENDISSIMO PADRE,
ad occuparsi di noi parlandone male, non trova-
rono eco in nessuna parte . La casa de Arres pei
Siamo tutti sani e salvi, e a Dio piacendo la- giovani poveri abbaglia tutti ; sembra loro un
voriamo tutti allegramente nella vigna del Signore . mistero ; non credono che possa viver molto ; s'in-
Il Delegato Apostolico Monsignor di Pietro è par- formano sempre del suo andamento, e pare che tutti
tito pei Paraguay . Prima di partire parlò a lungo
coll'Arcivescovo delle nostre faccende del Carhué,
della Patagonia ecc . Aspettiamo le decisioni . In-
tanto Mons . Arcivescovo desidera che facciamo
punto in Azul, città di molto commercio, distante
di qui dodici ore di ferrovia , vicina al Carhuè .
(1) Si chiamano Indi i discendenti degli Aborigeni, dei
primi abitatori cioè dell' America , non trasferitisi cold
da altre parti dopo la celebre scoperta . Essi invece della
Spagnuola parlano una lingua loro propria, abitano lungi
dalle città incivilite, e sono ancora selvaggi, o quasi sel-
vaggi .

2.2 Page 12

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gli occhi siano rivolti alla nostra piccola casa . Se faremo solenni le funzioni della Settimana Santa, in
vedessero quello di Torino odi Sampierdarena, nelle seguito la Chiesa sarà molto più frequentata . In que-
quali sono raccolti più di mille poveri giovani, ces- sti paesi la Settimana Santa é veramente una cosa
serebbe la loro meraviglia . I giornali della masso- osservata da tutti, e con trasporto unico . Dal Gio-
neria gridano ai loro addetti dicendo che è un'onta vedì Santo cominciano a far festa, e frequentano
per loro, che hanno tanti mezzi, il vedere alcuni in questi tre giorni quante Chiese possono . Vi
poveri Preti senza sostegni intraprendere le più inte- sono molti, mi dicono, che si danno ad intendere
ressanti opere filantropiche, ed essi starsene a ve- che l'andare alle funzioni della Settimana Santa
dere colle mani alla cintola ; quindi a qualunque sia sufficiente a soddisfare le obbligazioni di tutte
costo vogliono tentare di aprire anch' essi scuole le feste dell'anno!! Noi ergeremo un sepolcro co-
d'artigianelli gratuito poi figli del popolo .
lossale , e faremo tutte lo funzioni, come di co-
Passerò ora a darlo notizie particolareggiate di stume, con orchestra, cercando di appagare le brame
questa nostra nuova casa de Artes , attigua alla di tutti, e vedremo se da quell' epoca la nostra
Chiesa di S . Carlos in Almagro , dove finalmente Chiesa entrerà in nuova fase .
dopo tanti passi, sacrifizii o pene siamo per bontà Ancora una notizia . Monsig . Arcivescovo con-
di Dio in casa nostra . L'altro locale clic avevamo dusse seco un'Indio dal Teudil, dove fu a dare una
affittato era assolutamente troppo ristretto . Per missione ; lo consegnò a noi affinchè lo mandiamo
un mese iutiero abbiam continuato da Calle Ta- poi a D . Bosco . Noi cominciamo ad educarlo un
cuarì a trasportare i nostri arnesi in questo nuovo poco, poi al suo cenno glielo invieremo .
e salubre soggiorno . Qui pel momento siamo an- I nostri giovani sentono con somma gioia par-
cora tutti sconcertati, perché ci vuol tempo immenso lare di D . Bosco, e si dicono infelici per non po-
prima di poter mettere le cose a posto . Di più ab- terlo vedere e conoscere di persona . In noi poi la
biamo in casa oltre a trenta muratori, che lavorano brama di riabbracciare il nostro buon Padre è
con ansietà febbrile . Il fabbricato già esistente ac- tanto ardente, che non posso esprimerla . Essendo
canto alla Chiesa non essendo sufficiente, si dovette impossibile di venir costi noi tutti, la invitiamo a
innalzare un altro edifizio propriamente regolare venir Lei a farci una visita .
per Collegio . Ora si è al termine, e così abbiamo Senz'accorgermi sono andato troppo per le lun-
casa, Collegio ed anche locale per le Suore, che ghe ; perciò tronco di botto, implorando sopra di
spero V . S . manderà presto per prendersi cura noi tutti la sua santa benedizione .
delle povere fanciulle .
La situazione in cui si trova la Chiesa di S . Car-
los col nuovo Collegio non può essere nè mi-
gliore nè più amena . Il sito è un po' elevato ;
Suo aff.mo figlio in G. C.
Sec . FRANCESCO B ODRATO .
il terreno circostante è ampio e fertile, siamo vi-
cini alla campagna e alla città , isolati da altre
abitazioni : l'aria é sana , l' acqua fresca e buo-
nissima . Abbiamo una magnifica Chiesa, nuova e
Funerali a Pio IX
molto armonica, ma povera , sprovvista di arredi e febbre gialla nella repubblica dell' Uuruguay .
sacri, e di suppellettili corrispondenti alla sua gran-
dezza . Speriamo di provvederla col tempo, e le no-
stre speranze sono fondate nella grande carità
dei Cooperatori Salesiani . La prima domenica che
Villa Colon (Montevideo), 4 Aprile 1878 .
abbiamo funzionato in essa vi erano i nostri gio- Tutto il mondo restò commosso alla notizia della
vani e due donne vecchie . Nella seconda ven- morte del gran Pio IX . L'antico ed il nuovo conti-
nero dei curiosi, ma pochi . Il giorno di s . Giu- nente si consociano a rendere omaggio alla memoria
seppe abbiamo cantato Messa in musica , quella di quell'incomparabile Pontefice . Giovedì, 28 Marzo,
della santa Infanzia . I Giovani nostri, essendo quasi anche tra noi ebbero luogo nel Collegio Pio di
tutti cantori, erano sulla tribuna, il Prete all'al- Villa Colon, presso Montevideo, i solenni funerali
tare, e una decina di ragazzi e donne in tutto for- del nostro gran Protettore e titolare del Collegio
mava la gran popolazione , che assisteva alla Pio .
solennità . Ma quei pochi ragazzi e donne devono In altri luoghi si saranno fatti bon più sontuosi,
aver parlato di noi nelle loro case e nel vicinato, ma non più affettuosi . Devo tuttavia premettere
perchè alla festa successiva venne molta gente, che privatamente non si prega per Pio IX, ma si
ed il giorno dell'Annunziazione abbiam visto per prega Pio IX ; poiché tutti lo invocano come santo,
la prima volta occupata buona parte della Chiesa persuasi che la sua grand' anima sia già tra i be-
nel tempo della Messa cantata . In detto giorno ati in cielo, ad intercedere per la Chiesa e per
fummo anche occupati fra due per un paio di ore la travagliata umanità .
in confessionale . Quelli che vennero per lo più La funebre e sontuosa commemorazione comin-
erano Italiani, alcuni Spagnoli, e qualche donna ciò di buon'ora, con grande frequenza ai SS . Sa-
francese .
cramenti di molti forastieri , e circa le 7 '/ 2 vi
In casa abbiamo avuto moltissime visite, in Chiesa fu la Comunione generale dei nostri convittori, i
finora poche . Stiamo a vedere se avverrà a S. Car- quali, se quasi sempre molto divoti , stamani si
los come è succeduto alla Misericordia . Lo spe- mostrarono divotissimi . Un po' più tardi i lenti
riamo, anzi ci promettiamo anche più lavoro ben- rintocchi della campana chiamavano i fedeli a
chè ora ci disturbino poco . Tutti dicono che se raccogliersi nel tempio per la Messa solenne . Non

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è a dire come accorressero i villeggianti circon-
vicini . Bramavano tutti di onorare la memoria di
Colui, che diede tanto lustro a Villa Colon .
Dalla Direzione della ferrovia si ottenne che
un treno espresso partisse da Montevideo, e ci por-
tasse i devoti sino alla porta del Collegio, pochi
minuti prima che cominciassero le sacre funzioni .
Chi entrava nell'atrio vedeva sopra la porta lo
stemma della Chiesa, sotto il quale leggevasi la
seguente iscrizione uscita dalla ben temprata penna
del dottor Bettinetti, professore di questo Colle-
gio, il quale si fece interprete in questa occa-
sione del sentimento (lei nostri cari giovani . Di-
ceva così Pio IX Pontifici Maximo - Cuius
nomine - Hoc Ephebeum augebatur - Salesiani
Patres - Discipulique - Grati moerentes.In
mezzo della Chiesa alzavasi un gran catafalco ve-
lato di gramaglie e velluti imprestatici dalla Chiesa
Matriz di Montevideo, e circondato da una pianta
arrampicantesi e da cipressi, il che dava al tutto
un aspetto sorprendentissimo . Le sei colonne di
mezzo, vestite a lutto con galloni d'oro, parevano
sei giganti che vegliassero sul monumento del-
l'immortale Pontefice . Gli ardevano tutto intorno
gran quantità di grossi doppieri, simbolo dell'ine-
stinguibile affetto de' suoi figli . Dai fianchi del
feretro pendevano due grandi corone, e davanti fu
posto un enorme mazzo di fiori di forma ovale,
che portava scritto in bianco, su fondo violaceo,
il semplicissimo, ma espressivo motto - A Pio IX .
In assenza di monsignor Vescovo, celebrò la
santa Messa Monsignor Conde , paroco dell' A-
guada in Montevideo, uno dei personaggi più co-
spicui della Repubblica . La commozione, che già
si era di tutti impadronita all'aspetto del fune-
bre apparato, maggiore a mille doppi fu quando
incominciarono le mestissime armonie della Messa
di D . Cagliero . Non si era ommessa alcuna cura
perché i giovani la imparassero proprio bene . Il
canto del Recordare eseguito da un nostro alunno
produsse un' emozione ineffabile : in quell'alto si-
lenzio, accresciuto dall' oscurità, quella voce pene-
trava nei cuori, scuotendone le ultime fibre, e fa-
cendo uscire dal ciglio d'ognuno lagrime di
tenerezza e di dolore per l'irreparabile perdita
del grande Pontefice .
Non si volle por termine a quella mesta gior-
nata, senza che nel pomeriggio, tra la radunanza
di molti invitati, si tenesse un' accademia, nella
quale e in prosa e in verso ed in varie lingue si
leggessero molti componimenti in onore dell' in-
comparabile Pio IX .
Il Collegio va sempre aumentando , molti do-
mandano di venire fra noi, ma quanto prima non
potremo più ricevere alcuno , poiché il locale
sarà completamento pieno . L' abbondanza di ri-
chieste in questi ultimi giorni é prodotta da una
terribile calamità pubblica . Da dieci giorni si ò
sviluppata la febbre gialla in Montevideo . All' ap-
parire di questa spaventevole epidemia la gente
fu presa da un panico indescrivibile ; furono chiuse
tutte le scuole, tutti i teatri, tutti i luoghi di
convegno, e la gente si buttò con furore alla
campagna, dove la febbre non può arrivare, la-
sciando vuota la capitale . Adesso tutti vedono il
vantaggio della posizione elio occupa il nostro
Collegio immune da ogni pericolo . Finora il morbo
non ha ancor preso vasto proporzioni e si spera
che, con le precauzioni già usato o con quelle
che si prenderanno, e mediante le preghiere dei
buoni , il Signore non vorrà far pesare la sua
mano su questa Repubblica .
D . LUIGI LASAGNA
Direttore del Collegio Pio .
Una novella Tabita .
Ci scrivono intorno ad una caritatevole azione,
che a sollievo di una famiglia caduta nell' imo
della miseria vanno da qualche tempo compiendo
un Cooperatore ed una Cooperatrice Salesiana da
N . N . presso Legnago, alla quale specialmente
far si potrebbe il bel encomio di quella Tabita,
di cui ci parlano gli Atti Apostolici (cap . IX) .
Ci pare pregio dell'opera il qui riferire il fatto a
comune edificazione .
Una famiglia composta-del padre e della madre,
di quattro figliuolini , ed una figliuolina , essendo
da qualche tempo decaduta da una discreta for-
tuna, non sapeva ormai più come campare la vita .
Il padre dietro a varie raccomandazioni ottenne
bensì un impiego da L . 500 all' anno , ma che
é mai questo inter tantos? Laonde i poveri bimbi
non solo nella cruda stagione tremavano dal
freddo, perché mal coperti e cenciosi, ma soffri-
vano ogni giorno il rigore della fame . Fu allora
che una signora nostra Cooperatrice, resa consape-
vole di questa miseria, se ne mosse a compassione .
Che fa pertanto? fatti i suoi calcoli, essa vede
che può disporre ogni mese di una parte dei suoi
beni ; e quindi invece di servirsene per fini di
ambizione, di piacere, per comparse e simili, come
fanno certe signore dei giorni nostri, ella risolve
di consacrarli a sollievo dei poverelli di Cristo .
Ed ecco elio si accorda con un Sacerdote del paese,
egli pure Cooperatore Salesiano, e colloca in pen-
sione presso di lui i fratellini, affinché vi sieno
ammaestrati e custoditi nell' anima e nel corpo .
Né di ciò paga, rivolgo il suo pensiero a quelli
ancora che rimangono in casa e specialmente alla
figliuolina ; ed ogni giorno manda porzione di cibo,
non dimenticando la biancheria ed il vestito, che
provvedo pure in gran parte . Insomma la pia si-
gnora fa da molti mesi per quella famiglia ciò
appunto, che faceva la buona Tabita poi pove-
relli di loppe .
Questa carità della benefica Cooperatrice giova
non solo al corpo, ma all'anima soprattutto dei
cinque fanciullini, i quali senza questa provvidenza
sarebbero forse cresciuti ignoranti in materia di
Religione, caduti nelle mani dei tristi, e in tutti
quei vizi, a cui si abbandona la maggior parte dei
giovinetti di oggidì con evidente pericolo di per-
dersi irreparabilmente . Oli i il buon Dio moltipli-
chi questi esempi di tanto esimia carità, e ci su-
sciti in tutti i paesi Cooperatori o Cooperatrici di
tal natura !

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CENNI BIOGRAFICI
d' un Cooperatore Salesiano .
Nel giorno 27 Aprile dell'anno corrente cessava
di vivere in Torino nell'età d'anni 74 il Barone
Carlo Giacinto Bianco di Barbania, e questo tra-
passo destava tra i parenti e gli amici un una-
nime compianto .
Cortese, generoso e pio si guadagnava 1' affetto
di quanti lo . avvicinavano. Dotato di eccezionale
bontà di cuore, accompagnato da sodi principii di
Evangelica carità, non seppe mai negare un soc-
corso a chi ne lo richiedeva . Ricchi e poveri e-
rano sempre presso di lui i ben accolti, e dopo
aver largito consigli e consolazioni agli uni, con-
forti e sussidii agli altri, era pronto a ricomin-
ciare, tosto che se ne presentasse l' occasione .
Sempre affabile, non mai altiero, sapeva accop-
piare alla nobiltà dei modi la più benevola
accoglienza, e più volte richiesto di ripetuti ser-
vizii, non si mostrò mai stanco dal beneficare .
Nato in Barbania da illustre famiglia con titoli e
feudi nel Canavese, nutriva uno sviscerato affetto
pel paese che lo vide nascere .
Figlio del Barone Gasparo Lorenzo Bianco di
Barbania e della Contessa Carlotta Brucco di Sor-
devolo era stato educato nei più sodi principii di
Religione e di nobiltà, talché ogni suo atto era
improntato della più coscienziosa delicatezza, che
mai non ismentì. Cattolico esemplarissimo, si di-
mostrò mai sempre cittadino integerrimo, viva-
mente affezionato al paese ed alla Sabauda Dina-
stia .
Il Re Carlo Alberto che molti servizii aveva
ricevuto dal Cavaliere di Barbania suo zio, ap-
prezzando il ben provato attaccamento di questa
famiglia, lo chiamò a Corte, e fattolo Maggior-
domo, la ebbe caro fino agli ultimi giorni del suo
regno .
Decurione della Città di Torino, tanto in questo
Municipale Consiglio quanto alla Real Corte, ebbe
amici ed ammiratori coloro che lo conobbero .
Sposato alla nobile Damigella Delfina Alciati
fu il modello dei mariti, e nella lunga malattia ,
che travagliò la sua amata consorte, s'interdisse
ogni divertimento estraneo alla casa, per dedi-
carsi intieramente all'assistenza della cara inferma .
Rapita questa dopo lungo penare da morte im-
matura, ed Ei rimasto senza successori, si dedicò
viemaggiormente all' aiuto di quella seconda fa-
miglia, che il Signore ci lasciò nella persona dei
suoi poveri, e questo fece con tanta amorevolezza
e spontaneità, che, più ancora dei vistosi soccorsi,
erano apprezzate le affabilissime maniere, e le
cordiali parole . Non vi fu buona opera cui non
abbia aperta la borsa, non derelitto cui non ab-
bia sporta la mano, e la scala di sua casa, af-
follata ogni giorno di bisognosi che venivano per
soccorsi, pareva talvolta l' anticamera della Prov-
videnza .
Dopo questi brevi cenni, niuno farà le mera-
viglie, se l' immortale Pontefice Pio IX, fatto con-
scio di tante virtù, lo abbia fregiato del gran
Cordone dell' Ordine di S . Gregorio Magno . L'af-
fezione immensa eh' Ei già portava al Vicario di
Gesù Cristo, trovò in questo favore nuovo motivo
a più divampare, ed a cogliere ogni occasione per
dimostrarsi . Senza doppiezza come senza umani
rispetti, con nobile arditezza e col più vivo slan-
cio esprimeva questi sentimenti di amore al Rom .
Pontefice sempre quando se ne presentava il de-
stro . Se sapeva di taluno che dovesse recarsi a
Roma presso l' Augusto Capo della Chiesa, era
tutto in moto per sollecitarne una Benedizione, e
quando ne riceveva la notizia era al colmo della
sua contentezza .
Uso a dire che nei momenti di gioia ò d' uopo
farne partecipi i nostri simili, allora allargava la
mano a maggiori soccorsi ; sebbene come era pur
solito a dichiarare che nelle giornate improntate
da disgrazie era necessario impetrarne l' allonta-
namento con ripetute opere di carità, non vi fu
giorno o fortunoso, o lieto, che non 1' abbia tro-
vato disposto a lenire i dolori dei poveri di Gesù
Cristo .
Con tali principii non mai la sua mano si ri-
stette dal donare, e ben sovente distribuendo fin
l'ultimo obolo che tenesse in cassa, la nobile sua
generosità lo espose a non lievi sacrifizii , per
cui si può dire che del suo Patrimonio fece
partecipi i poveri al di là del superfluo .
Di più colle ultime sue testamentarie disposi-
zioni, riconosciuti non pochi de' suoi parenti,
volle largamente favoriti, non solo le persone che
lo servirono, ma ancora i poveri del suo caro
natio paese di Barbania, non che 1' ospedale del
Borgo di Caselle con annui vistosi assegnamenti
perpetui ; disponendo ancora che il residuo della
eredità così ripartita fosse destinata a tale per-
sona che, tutta dedicata al vantaggio dei figli del
popolo, gli presentava un' arra sicura che tale sua
volontà avrebbe avuto esecuzione in larga misura .
Questo residuo sebbene assai assottigliato dalle
precedenti largizioni sarà pur sempre monumento
solenne di tanto inesauribile carità .
Chi tributa queste linee alla cara memoria di
un amico conosciuto da più di trent'anni, può
bene assicurare, che é forse ben raro di incon-
trarsi in un modello più compiuto di Cristiano
virtuoso, di amico perfetto, di cittadino inteme-
rato e di Cattolico esemplare ; qualità queste che
ne compendiano quasi tutta la vita, mancandovi
soltanto il quadro della prima giovinezza . A questa
mancanza supplisce ben degnamente la seguente
lettera, che il padre suo gli lasciava quale ricordo
negli ultimi anni di sua vita , e che egli custodì
sempre come preziosa reliquia . Questo scritto da
noi poc' anzi trovato , che fa palesi i sentimenti
nobili e religiosi del padre , é pure il più auto-
revole elogio alla condotta del figlio , che vi si
appalesa quale oggetto delle compiacenze di tal
genitore, e giusto argomento del paterno suo vanto .
FIGLIO CARO OLTRE OGNI CREDERE,
Tu leggerai questo scritto quando non sarò più
tra voi . Oggi, giorno in cui si celebra la festa del
Glorioso Martire S . Lorenzo, é stato da me par-
ticolarmente solennizzato coll' essermi accostato
ai Santissimi Sacramenti, sperando che quel gran

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Santo , quantunque indegno io sia di portarne il
nome , vorrà assistermi nel tremendo passaggio
da questa all' Eterna Vita , per la qual cosa
tranquillamente mi preparo . Voglio però lasciarti
questo scritto con qualche ricordo che spero
non ti sarà discaro il leggere di quando in
quando . Non stabilisco nessun dovere, né le volte
che lo dovrai leggere ; ma mi faresti cosa grata di
leggerlo nel giorno di S . Lorenzo e di S . Carlo,
o nel giorno in cui mi farai celebrare il funerale .
I ricordi che ti lascio sono li seguenti
1.
Di continuare come sempre hai fatto nelle mas-
simo della nostra Santa Religione, frequentando,
come per l' addietro li frequentavi, i SS . Sacra-
menti, condotta che fu a me ed a tutti di edifi-
cazione.
cosa di allevarli nei sentimenti di Pietà Religiosa ;
che ogni tua cura tenda a formar loro un cuore
caritatevole verso i loro simili ; allevali insomma
nel Santo Timor di Dio .
Tu fosti un figlio che hai fatto in ogni tempo
le delizie de' tuoi genitori ; è giusto che que-
st' oggi, in cui spero, avrò ottenuto da Dio il
perdono de' miei trascorsi, sia dame scelto per darti,
come ti do in iscritto, sperando di potertela dare
anche in punto di morte, la mia paterna benedi-
zione, augurandoti dal Cielo ogni bene . Questi
sono i voti del tuo
Aff.rnO Padre LoRENzo BIANCO.
Li 10 Agosto 1831 .
2.
Dichiarazione .
Non inebriarti degli elogi che tu ben meriti e
che molti ti fanno sopra la tua condotta, sopra
la tua indole, e particolarmente di aver adempiuto
scrupolosamente al quarto comandamento, mentre
tutto questo non è dovuto né a te né a nessuna
podestà vivente, ma fu un puro dono di Dio,
mentre se tu non avessi avuta la sua Santa Mano
sul capo , saresti stato l'opposto di quel che fo-
sti ; con questo voglio dirti di continuare nei sen-
timenti d'umiltà, e pensa che, se Iddio ti ha data
questa particolare grazia, tu gli devi una partico-
lare riconoscenza ; guai a te, se sentimenti di
vanagloria venissero a signoreggiare nel tuo cuore .
3.
Continua ad aver particolar cura della Madre
tua ; tutti li titoli te lo impongono, la legge di
Dio, la legge di natura ed i sentimenti di par-
ticolare riconoscenza, che tu conosci e che sa-
rebbe inutile e farti torto di qui tutti ripetere .
4.
Ti raccomando i miei vecchi di casa, l'Agente
Lega il più vecchio de' miei servitori ; rammen-
tati che arrischiò la vita contro i ladri per mio
servigio . Anna Cardone deve anche essere presa
in considerazione, attesi i suoi buoni servigi pre-
stati alla Madre mia, ed a cui non ignori era si
cara . Il cuoco Pietro deve anche essere da te
distinto , non ignorando il suo attaccamento per
noi tutti e per te in particolare, e poi rammen-
tati che nel suo mestiere difficilmente lo rim-
piazzeresti . Ti raccomando per ultimo i poveri
di Caselle ed in particolare quelli di Barba-
nia, questi come più conoscenti della famiglia e
nel luogo dove riposano le ceneri dei nostri An-
tenati, e dove, lo spero, riposeranno anche le
nostre, e troveranno queste refrigerio dalle loro
preghiere .
5.
Continua a far buona compagnia alla Compa-
gna che il Dator d' ogni bene ti destinò, e se tu
avrai la sorte di aver figli, procura prima d'ogni
Le ultime testamentarie volontà del Barone Carlo
Bianco di Barbania, il quale disponendo delle suo
sostanze in favore di varie caritatevoli istituzioni,
volle che il residuo di tali larghezze andasse a
vantaggio delle opere di D . Bosco , nominandolo
erede nella sua successione, ha dato luogo alle
più esagerate dicerie . Tale residuo si fa ascendere
a cifre colossali, ed il favore di un testatore é
moltiplicato a più fatti consimili che farebbero
salire anche a milioni le largizioni piovute in
questi giorni . Mentre si sente l'incalzante obbli-
gazione di render pubblica testimonianza della no-
stra riconoscenza a chi non obbligato volle ri-
cordarsi morendo dei nostri poveri giovanetti , é
pure dover nostro di premunire coloro che s'in-
teressano per essi contro cotali esagerazioni, le quali,
magnificandone le ricchezze , gravissimo danno
arrecano ad opere che si sostengono colle carita-
tevoli elemosine dei Benefattori . Senza entrare
a discutere sull' entità dell' asse ereditario di cui
é caso , è facile addurre a prova contraria della
importanza dalle dicerie attribuita al residuo di
tale successione, la stessa generosità dell' insigne
Benefattore, che non dimentico né dei suoi pa-
renti né dei suoi famigli, volle in larga parte fa-
voriti i poveri del suo paese natio, non che quelli
de' paesi in cui trovansi i latifondi da lui posseduti .
Il residuo destinato all'erede, assai assottigliato
da tali larghezze, se é ben lungi dal corrispondere
alla importanza che gli si attribuisce, (essendo per-
sino ancora in dubbio se si possa accettare l'ere-
dità), non scema per questo l' immensa riconoscenza
che da noi si deve alla memoria del testatore .
Nel dare queste notizie , siamo in dovere di
raccomandare la cara anima alle preghiere dei
Cooperatori Salesiani, e mentre gli si tributa que-
sto pubblico omaggio di gratitudine, si compie al
dovere di smentire l' esagerazione delle citate
dicerie .. Quanto alle altre eredità dobbiamo pub-
blicamente asserire che esse non sono che imma-
ginarie e fantastiche ; intendendo di protestare contro
tali notizie tendenti soltanto a scemare il pubblico
favore alle opere di questo istituto , il quale si
sostiene per l'altrui carità .

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NECROLOGIA .
Quantunque nelle Case Salesiano si facciano spe-
ciali preghiere pei Cooperatori e Cooperatrici de-
funti, non appena ci viene dato il tristo annunzio
della loro morte, e si preghi per essi ogni mat-
tina, tuttavia vogliamo nel presente N .° pubbli-
care il nome , cognome e patria di coloro , che
vennero chiamati all' Eternità nei primi mesi del-
l' anno corrente, raccomandandone le anime alle
orazioni di tutti i confratelli e consorelle sparsi
nel mondo.
Siccome poi quasi tutte le indulgenze, che pos-
siamo acquistare lungo la settimana, sono per con-
cessione del Sommo Pontefice applicabili alle anime
del Purgatorio, così raccomandiamo che nell'acqui-
sto delle medesime si abbiano specialmente di
mira le anime di questi nostri cari .
COOPERATORI E COOPERATRICI
chiamati all'altra vita nei primi mesi del 1878 .
Agnesi Maddalena - Pontedassio .
Amus Luigi - Brescia .
Anselmi Giov . Battista - Ventimiglia .
Andreata D . Giustino Curato - Crespano .
Ascenso D . Michele Canonico - Ventimiglia .
Arnaldi Gabriella - Torino .
Acconsi D . Paolo Prev . Vi- . - Luni Sarzana .
Allara Luigi - Oddalengo Grande .
Battajni D . Carlo Canonico - Lodi .
Bianco di Barbania Barone Carlo - Torino .
Borgra Angela - Villareggia .
Berardi Cardinale Giuseppe - Roma .
Berardi D . Francesco Canonico - Colle di .Pieve .
Bertinelli D . Giuseppe - Gandone .
Bessone D . Paolino Priore - Bagnasco .
Bissacani 1) . Cesare Arciprete - Cascine .
Bongera Rosa - Torino .
Cavallino D. Carlo Parroco - Novara .
Cantone Carlo Barone - Vercelli.
Clara Cav . Cesare Proc . - Tarino .
Cotti D . Francesco Parroco - Saluzzo .
Costa D . Augusto Cappellano - Pinerolo .
Coscia D . Giovanni Cappellano - Pinerolo .
Colliex Catterina - Torino .
Cappella Eligio - Trento .
Costamagna Beatrice - Caramagna .
Della-Chiesa Rosa - Cherasco .
Dellavalle Conte Emilio - Torino .
Donzelli D . Giovanni Arciprete - Ostiglia .
Fassati Marchese Domenico - Torino .
Giriodi Conte Luigi - Torino .
Gatti D . Giuseppe Parroco - Bottanucco e Cerro .
Gallaman Gaetana - Cherasco .
Gandini Monsignore Vincenzo - Pavia .
Garibaldi Giacomo Impresario - Torino .
Grosso D . Giuseppe Parroco - Varazze.
Mongiardini D . Carlo Priore - Genova .
Marrè D . Antonio Arciprete - Bobbio .
Paielli D . Luigi Antonio Arcidiac . - Ripatranzone .
Perino D . Celestino Cappellano - Vestigne.
Rocca Luigia - Rivara .
Polla Cav . Martino - Torino .
Rainaldi D . Gius . Canonico - Saluzzo .
Remondino Francesco - Tigliole .
Rota Lucia - Lu .
Sagoldelli I) . Francesco Parroco - Clusone.
Sorasio Margherita - Caramagna.
Taricchi Domenica - Cherasco .
Tellera D . Giacomo Arciprete - Mantova .
Tento Maria - Lu .
Vittadini 1) . Felice Canonico - Milano .
Vittadini D . Egidio Canonico - Lodi .
Zancai Luigi - Brescia .
INDULGENZE SPECIALI
pei Cooperatori .
Ogni Cooperatore può acquistare indulgenza ple-
naria una volta al giorno, da applicarsi alle anime
del Purgatorio, recitando la terza parte del Rosa-
rio di Aiaria Vergine avanti al SS . Sacramento ,
e non potendo avanti al divin Sacramento , reci-
tandola innanzi al Crocifisso .
Indulgenza plenaria ogni volta che celebra la
Messa, o si accosta alla santa Comunione .
Oltre alla indulgenza della Messa o della Co-
munione, un'altra plenaria ne può guadagnare o-
gni Domenica, e nei giorni qui sotto notati, pur-
ché confessato negli otto giorni , e comunicato,
vis : ti una qualche Chiesa , pregandovi secondo
l'intenzione del Sommo Pontefice .
illese di Gite,-.,&&o .
9 . Pentecoste .
13 . Sant' Antonio da Padova .
16 . SS . Trinità .
20 . Solennità del Corpus Domini .
28 . Sacratissimo Cuore . Indulgenza plenaria per
chi confessato e comunicato si consacra al
Cuor di Gesù .
29 . San Pietro e San Paolo Apostoli .
30 . Commemorazione di s . Paolo .
Un ringraziamento .
Riceviamo ogni giorno da varie città e paesi le
più consolanti notizie intorno alla Festa celebrata
e alla Conferenza tenuta in onore di Maria Ausi-
liatrice dai nostri Cooperatori e Cooperatrici . In
molti luoghi, dove eglino si trovano in discreto
numero, vollero dare in corpo un pubblico atte-
stato della divozion loro all' Augusta Regina del
Cielo, onorandola, ed invocando sopra di tutti gli
effetti della sua materna bontà . Non potendo ri-
spondere a tutte le graziose lettere che ci per-
vengono, intendiamo con queste linee tributare ad
ognuno il più vivo ringraziamento e delle pre-
ghiere che fecero per noi , e delle limosine che
ci mandarono a sostegno delle opere del Signore .
Con permesso dell'Aut. Eccl.
FERRARI GIUSEPPE gerente respons .
Sampierdarena 1578. Tip. di San Vincenzo de' Proli .