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BIBLIOFILO CATTOLICO
o
BOLLETTINO SALESIANO MENSUALE
Ospizio di San Vincenzo in San Pier d' Arena
STORIA DEI COOPERATORI SALESIANI.
dei loro trastulli e segnavano il sito dove
potersi a piacimento divertire . Altro uffi-
Dato un cenno sullo scopo dei Cooperatori zio importante dei Cooperatori era quello
Salesiani, nasce spontaneamente il desiderio detto di collocamento. Molti ragazzi venuti
di conoscerne l'origine, il progresso e l'or- di lontano paese, si trovavano senza pane,
ganismo, siccome studieremo di fare nel pre- senza occupazione senza chi prendesse cura
sente numero .
di loro. Alcuni Cooperatori si davano pre-
Fin dal 1841 si cominciò in Torino il mura di cercare coloro che non avessero
catechismo ai giovani più poveri ed abban- lavoro, procuravano di pulirli e metterli in
donati, a quei giovanetti che si trovano da grado di presentarsi decentemente nelle offi-
un momento all'altro in procinto di essere cine, e collocarli presso a qualche onesto
condotti a popolare le prigioni (1) .
padrone . Lungo la settimana li visitavano
La messe era assai copiosa, e vie più co- e procuravano di ricondurli la Domenica
piosa diveniva a vista d'occhio . Il Sac . Bo- seguente, affinché non si perdesse in un
sco trovavasi spesso circondato da cinque giorno il frutto che erasi procacciato colle
o seicento fanciulli, sì che gli tornava im- sollecitudini di più settimane .
possibile tener in freno e provvedere ai Tra questi Cooperatori parecchi durante
bisogni di quella moltitudine . Fu allora che la invernale stagione per vie disagiatissime
molti zelanti sacerdoti e pii secolari a lui si recavano ogni sera a fare la scuola di
si associarono per coadiuvarlo nell'esercizio lettura, scrittura, canto, aritmetica ed anche
di quest'importante Ministero . Capi di essi lingua italiana . Altri poi venivano tutti i
ricordiamo con piacere e con gioia gli ze- giorni al mezzodì per istruire nel catechi-
lanti e non mai abbastanza compianti T .Giova..nCifBrselo,GDupCan Bor- smo quelli che maggiormente ne abbisogna-
vano . Fra i Signori secolari che si segnala-
sarelli . Questi furono i primi Cooperatori vano per carità e sacrifizio merita di essere
Ecclesiastici . Ma tutti legati da altre gravi menzionato un negoziante di nome Gagliardi
occupazioni, potevano solamente prestare Giuseppe . Ogni momento libero, ogni suo
aiuto in certe ore ed in certe eventualità , risparmio, tutto consacrava ai giovani del-
non regolarmente . Si ricorse allora ad alcuni l'Oratorio, che egli solea sempre chiamare col
signori nobili e borghesi, che si offersero nome di nostri figli . Sono pochi anni che nel-
di buon grado ed in numero sufficiente di l'universale rincrescimento cessava di vivere,
fare il Catechismo, scuola, assistere in tempo ma finchè sussisterà l'opera degli Oratorii
delle funzioni entro e fuori di Chiesa . Gui- si conserverà sempre grata memoria di lui,
darli nelle preghiere, nel canto, prepararli ed avrà chi innalzerà al Cielo preghiere
ai Santi Sacramenti e istruirli per ricevere speciali per l'anima sua .
degnamente la Cresima, era l'uffizio di que- Il Banchiere Campagna, il negoziante Fino
gli esemplari Cristiani .
Gioanni, il Commend . Giuseppe Cotta, il ce-
Fuori di Chiesa poi mantenevano l'ordine, lebre Conte Vittorio di Camburzano, erano
accoglievano i fanciulli quando giungevano fervorosi Cooperatori che Dio già chiamò
all'Oratorio, con amorevolezza facevano parte a godere il premio del loro zelo .
Tra i viventi nominiamo con piacere il Conte
(1) Speriamo poter dare a suo tempo un ragguaglio
sull'origine e progresso dell'Istituto detto : Oratorio di
s . Francesco di Sales : qui parliamo solamente dei Coope-
ratori Salesiani . Le radunanze dei giovani nel 1841 ave-
vano luogo nella Chiesa di S . Francesco d'Assisi in To-
rino ; nel 1814 si tenevano nei campi e prati di Valdocco .
Carlo Cays , Commendatore Giuseppe Du-
prè, Marchese Domenico Fassati, Marchese
Gioanni Scarampi, i Sigg . Conti Carlo, Eu-
genio, e Francesco fratelli De Maistre . Cav .

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Marco Gonella, Conte Francesco Viancino, cire, pulire, rappezzare ed anche provvedere
Cav . Clemente di Villannova, Conte Casi- nuovi abiti e biancheria secondo la necessità .
miro di Brozzolo, Cav . Lorenzo d'Agliano, In capo delle Cooperatrici era la Signora
Sig . Michele Scanagatti, Barone Carlo Bianco Gastaldi Margherita, sua figlia, ambedue de-
di Barbania, ed altri molti .
funte e sua nipote Lorenzina Mazzè . La mar-
Tra i sacerdoti si aggiunsero i due fra- chesa Maria Fassati, la Contessa Gabriella
telli Ignazio e Gioanni Vola, T . Rossi che Corsi . La Cont . Bosco-Riccardi con sua figlia
morì Direttore dell'Oratorio di S . Luigi, T . Giulietta ; la Contessa Casazza Riccardi ; Nobile
Avv . Destefanis, che furono già da Dio chia- Damigella Candida Bosco, la Cont . Bosco-
mati alla celeste patria . T . Roberto Mu- Cantono, la Sig . Occhiena Vincenza, la Sig .
rialdo Direttore della famiglia di S . Pietro, T . Vedova Bianco Juva, e molte altre signore e
Leonardo Murialdo Direttore del collegio molti pii Istitututi e case di educazione gareg-
degli Artigianelli .
giarono in prestar l'opera loro a sollievo dei
Fra i primi Cooperatori Ecclesiastici che poveri figli del popolo . Tutti palesavano una
Dio conserva tuttora in vita sono da annove- specie di entusiasmo nel nobile uffizio di carità
rarsi : D . Trivero Giuseppe, il Teol . Cav . Car- che era veramente vestire i nudi . I giovani
pano Giacinto, D . Chiatellino Michelangelo, beneficati poi , lieti di essere così ritornati
D . Savio Ascanio, D . Giacomelli Gioanni, T . all'onore della società, si offerivano di tutto
Prof. Chiaves, D . Bosio Antò prevosto, D . Se- buon grado a cantare, a servire nei divini
bastiano Pacchiotti, D . Musso Professore, Can . uffizi in favore dei medesimi Istituti, e in-
Musso Maestro, D . Pietro Ponti, Can . Luigi nalzavano a Dio mattina e sera la preghiera
Nasi, il Prof. Can . Marengo, Onesti Fran- della riconoscenza pei loro benefattori e per
cesco Maestro, il T . Emiliano Manacorda og- le loro benefattrici .
(Segue) .
gidì Vescovo di Fossano, il Can . Eugenio Gal-
letti ora Vescovo di Alba, ed in modo spe-
ciale l'attuale nostro Arcivescovo di Torino, in
quel tempo Can . Gastaldi . Con sollecitudine e-
BREVE BIOGRAFIA
gli veniva a predicare, confessare, fare scuola,
e fu di quelli che ha sempre chiamato gli Ora-
del Sac . Missionario
torii festivi opera provvidenziale, opera di- GIO . BATTISTA BACCINO
retta e sostenuta dal dito del Signore .
Tutti questi Cooperatori si raccoglievano nei
pel Sac. G . BARBERIS
prati di Valdocco, che erano un quartiere di
Torino in quel tempo abbandonato, ma ora
CAPO I .
tutto coperto di case . Impiegavano il tempo,
le forze e le sostanze per raccogliere gio-
vanetti pericolanti, istruirli e col mezzo della
religione ridonarli alla società quali utili ed
onesti cittadini .
Taluno qui dimanderà : Come era possi-
bile tenere la disciplina e conservare l'or-
dine in mezzo a migliaia di giovanetti di
D . Baccino prima della partenza per le Missioni.
Al 24 aprile 1843 nasceva Gio . Battista Baccino in
Giusvalla, paesello della Diocesi d'Acqui, da Giuseppe
e Margherita Scarrone entrambi pii genitori . Fatte al
paese natio le prime scuole per mancanza di mezzi
dovette intralasciare gli studii, e darsi ailavori cam-
pestri per aiutare i suoi poveri genitori . Un pensiero
però sempre dominava la sua mente ed era quello
di consacrarsi a Dio nello stato ecclesiastico ; e ve-
quella fatta ? Non è tanto difficile come pare
a prima vista . Avvi un Regolamento per
l'Oratorio festivo , in cui sono distribuiti i
vari uffizi che si riferiscono alla Chiesa
ed un giardino di amena ricreazione . Un
Direttore che diriga, gli altri che facciano
la parte loro fissata, ogni cosa procede colla
massima soddisfazione, senza mai dover ri-
correre nè a minaccia, nè a castigo di sorta .
Oltre ai Cooperatori Salesiani vi furono
anche le Cooperatrici . Tra nostri allievi ve
n'erano alcuni così pezzenti e mal messi
in arnese che niuno li voleva vicino, niun
dendosi dalla povertà chiusa la via, cotidianamente
pregava il Signore che gli desse mezzo di eseguirlo .
Dovette il povero giovane perdurare a lungo in quella
preghiera . Finalmente avendo udito che in Torino
si accettavano poveri giovani per fare i corsi clas-
sici, ne fece dimanda e fu accettato nell'Oratorio di
S . Francesco di Sales quando egli toccava il venti-
quattresimo anno di sua età .
Ci vuole una forza di volontà ben straordinaria ad
uno che sia già maturo d'età, ricominciare gli studi
e perseverare con lena in quelli . Ma Baccino non
si lasciò sgomentare e con una costanza più unica
che rara in meno di due anni compì tutti gli studi
classici, ed ai Santi del. 1869 potè con indicibile sua
consolazione vestire l'abito chericale . Oh sì! la gioia
che provò in quel giorno è indicile! Può dirsi che
padrone li accoglieva nelle proprie officine . compivasi in questo momento il desiderio più domi-
La pietà dei fedeli non viene mai pieno .
nante di tutta la sua vita, e dall' età di sette anni
nessuna cosa con maggior ardore aveva bramato e
Diverse caritatevoli Signore si diedero a cu chiesto al Signore con più calde lagrime . Egli lasciò

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scritti i pensieri di quella giornata nel modo se- gere, e quanti lo conoscevano ancora qui divisero con
guente :<ChefaròiompngrazielSo
me lo stesso dolore . Il Signore ci mandi ben presto
di tanto benefizio? Farò così : voglio che non vi ab- altri confratelli come lui, e renda specialmente così
bia un istante in mia vita che non sia consacrato coraggioso il tuo .
a Lui ; voglio che il mio cuore sia tutto, tutto suo ;
P . Amorevol .mo D . FRANCESIa .
oh potessi un po' anche avere la fortuna di consa-
crargli il mio corpo e la mia vita in testimonianza
dell'amore che gli porto ; potessi un dì morir mar-
tire per la fede in qualche remota regione tra i
selvaggi dov'io tanto bramo d' andar in missione! »
Era questo come uno sguardo profetico il quale do-
veva seguirlo nel restante di sua vita, e doveva com-
piersi ahi ! troppo presto!- se non proprio con un mar-
tirio di sangue, tuttavia con un martirio di pene e di
fatiche apostoliche .
Fattosi ascrivere alla Congregazione Salesiana co-
minciò ad aiutare a tutta possa D . Bosco affinché,
diceva, come altri aiutò me a compiere i miei studii,
così io possa aiutar altri col medesimo fine . Con
questo intendimento, ancor chierico e studiando la
Teologia, venne mandato nel collegio di Lanzo Tori-
nese, dove per tre anni attese a quel delicato inca-
rico quale maestro di corso elementare superiore .
La chiarezza d'idee e la facile comunicativa colla
quale sapeva trasfondere la scienza nei giovani, fecero
dire al Direttore di quel collegio , che in fatto di
condurre avanti bene la sua numerosa scolaresca
forse non conobbe altri più esperto ed atto del Ch .
Baccino Giovanni .
I suoi scolari ricordano tuttora con piacere le sa-
Intanto si avvicinava il giorno in cui doveva pren-
dere messa . I suoi studi teologici gli erano usciti
bene . La tenacità della memoria, la chiarezza delle
idee , la perspicacia d'ingegno e, quel che è più, la
continuata applicazione, furono coronati con i pieni
voti, e giunse il tempo in cui potè con sommo giu-
bilo offerire a Dio per la prima volta l'incruento Sa-
crifizio . E qui nuovamente più forte che mai gli si
fece sentire l'acceso desiderio di consacrare la sua
vita a Dio nelle missioni, e di fatto non era più lon-
tano il giorno in cui il Signore gli aprirebbe la via
anche a questo passo . In quell' anno appunto inco-
minciarono le trattative per una missione Salesiana
nell'America del Sud, ed egli fece tante istanze presso
il suo superiore che si credette bene il compiacerlo,
sebbene coprisse allora 1' uffizio di Direttore spiri-
tuale nel predetto collegio di Varazze, dove s'era at-
tirato tanto la stima dei superiori, quanto la bene-
volenza degli allievi .
- Si pose subito con gran lena in compagnia di
altri missionarii a studiare i costumi, le abitudini e la
lingua parlata là, dov'esso avrebbe dovuto recarsi,
ed in pochissimi mesi si trovò in grado di partire
per quelle lontane terre .
vie ammonizioni ed i ricordi morali che sapea tanto
bene intercalar alle lezioni letterarie e la premura
CAPO Il .
con cui all' approssimarsi delle solennità li invitava
ad accostarsi ai SS . Sacramenti . Finita la scuola
tutte le sere poi immancabilmente si recava in chiesa
a fare una visita al SS . Sacramento . I suoi allievi senza
essere obbligati nè invitati andavano con gioia a
fare corona al loro amato maestro . Ci gode il cuore
al poter assicurare che non solo la sua classe allora
era tenuta tra le più studiose e buone del collegio,
ma che gli scolari conservarono i frutti di questa
Partenza per le Missioni e sue prime fatiche .
Recatosi ai piè del S . Padre Pio IX a prenderne la
benedizione e la missione, accomiatossi non senza
lagrime dal vecchio padre (poichè madre non aveva
più) e dagli amati superiori . Pareva che nel sepa-
rarsi avesse un secreto presentimento che non ve-
drebbe più nessun di loro su questa terra , poichè
nella commovente funzione dell' addio ai compagni,
educazione , ed ora molti sono chierici e benissimo
incamminati per la strada del Santuario .
Dopo tre anni di permanenza nel collegio dì Lanzo
fu mandato da' suoi superiori al collegio di Varazze
presso Savona, perchè colà più comodamente potesse
che si costuma fare in chiesa nel momento della se-
parazione , egli abbracciando ciascuno e lacrimando
non seppe dir altra parola che : « a rivederci in Pa-
radiso . » Recatosi a Genova per 1' imbarco , quivi
trovò la più torte emozione, poichè se la separazione
prepararsi agli Ordini sacri . Ne' suoi più profondi da ogni altro luogo e persona è dura per chi si al-
studii sapeva tuttavia dar gran tempo alla preghiera, lontana , oh come più dura a noi riésce la separa-
ed in ricreazione attorniato dai giovani del collegio zione dall'amato D . Bosco ! Il nostro missionario si
la faceva tra loro come da amico e consigliere, da trovava forte perchè sua fortezza era in Dio, pel cui
padre .
amore aveva già più volte offerta la sua vita, tutta-
Ecco come il Direttore di quel collegio si esprime via in quell' istante non potè a meno che dare un
a suo riguardo a un suo amico che richiedea qualche forte scoppio di pianto .
notizia- K Fece quanto poteva per contentare i supe- D . Bosco temendo quelle non fossero lagrime di
riori e promuovere il bene negli alunni , sia con pentimento per allontanarsi dal padre o dalla patria
conferenze ed istruzioni sia con la scuola . Avea a lo interrogò se partisse malvolentieri : ma esso : « no,
cuore la conferenza del SS . Sacramento, che qui di- noti son lacrime di pentimento queste ; anz'io son
latò con molto frutto . Il piccolo clero per lui edifi- contento e contentissimo di partire e di fare questo
cava quanti lo vedevano per il buon contegno : e gli piccolo sacrifizio al Signore, e la assicuro che se
lasciò così soave memoria che ogni volta che dall'A- non fosse già tutta decisa la mia partenza vorrei get-
merica mi scriveva, non se ne dimenticava mai, au- tarmi ai piedi di D . Bosco, supplicandolo a lasciarmi
gurandosi presto di poter ordinare colà la medesima partire . Le mie lacrime sono semplicemente prodotte
cosa . Ciò mi scriveva tuttavia pochi giorni prima da un affetto naturale che nutro verso di Lei, e dalla
che il Signore lo riunisse a sè . Quando si parlò del- commozione che è impossibile non sentire in questo
l'America fu uno dei più caldi per il gran passag- istante nel pensare che non potrò più essere assi-
gio . Anzi diceva che sperava d'aver ad incontrar il stito da lei in punto di morte . « Maria e s . Giuseppe,
martirio , e che glie ne pareva un pronostico 1' es- gli rispose il superiore, ti assisteranno assai meglio
sere nato e battezzato in un dì consacrato ad un santo di me . »
Martire, e portare il nome di un Martire e d'un Martire Separatosi adunque con tanta rassegnazione anche
predicatore . La sua parola semplice ma espressiva da D . Bosco , davano un ultimo addio a Genova i
lasciava ammirazione in chi l'udiva, e si facea augu- Missionarii Salesiani e salpavano per le remote re-
rare una morte lontana , dopo una vita laboriosa e gioni della Repubblica Argentina il 14 Novembre
benedetta . La sua morte mi colpì e mi fece pian- 1875 .

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Arrivato dopo un prospero viaggio (1) in Buenos Ad un suo compagno poi tutto famigliarmente
Ayres il 14 dicembre, subito ebbe occasione di porsi scriveva : « Sarai già prete quando riceverai questa
a lavorare , essendovi in quella vasta capitale oltre mia ? Faccio voti perchè presto possa offerire 1' In-
a 30 mila Italiani sparsi per ogni luogo della città . cruento Sacrifizio al Santo dei Santi : Sì preparati
Essi hanno sempre sospirata una chiesa che provve- bene con una santa vita ; ché quel giorno merita tutto .
desse alle necessità delle anime loro, finché coll'Ecc .mo Ricordati che il primo dì in cui potrai tenere l'A-
Arcivescovo di quella città e sotto la presidenza del gnello Immacolato nelle tue mani non deve essere
sig . Gazzolo Console Argentino in Savona unitisi in un giorno comune ; no ; deve essere santo e santi
Commissione eressero nel bel mezzo della città una tutti quei che verran dopo . Allora prega anche per
Chiesa, la quale fu intitolata alla Madre delle Mise- me affinchè il Signore mi renda degno di essere suo
ricordie, e doveva essere officiata appositamente per fedele servo e ministro .
gli Italiani , motivo per cui venne anche chiamata « Appena arrivato qui la gente venne subito per con-
la Iglesia de los Italianos .
fessarsi . Per lo più noi dobbiamo stare in confessionale
Essendo quella affatto priva di ufficiatori, fu scelto dalle 6 del mattino ad un'ora pom . di modo, che tutte
D . Baccino a Rettore, e l'Arcivescovo gli diede tutte le mattine vi sono molte comunioni . Abbiamo biso-
le facoltà opportune . Quivi la direzione della chiesa, gno qui di personale per poter lavorare . Spero che
la predicazione, confessioni, catechismi, i,struzon
il Signore ne manderà presto, e tu sarai nel numero .»
prime comunioni a cui attendere ; battesimi e oratrimo-
nii da celebrare, sposi da istruire, scuole diurno e
serali , furono altrettante occupazioni , che caddero
CAPO III .
quasi istantaneamente sopra di lui . D . Baccino mira
la messe copiosa che se gli presenta, vede che le sue
Nuove fatiche, necessità d'altro personale .
forze sono insufficienti ; nulladimeno si avanza all'o-
pera, pronto a lavorare fino all'ultimo respiro .
Ma qui per non confondere le cose e per dirle
con tutta precisione e nella naturale loro semplicità
credo bene di lasciar parlare il nostro missionario,
estraendo dalle sue lettere quanto ci occorre pel
caso nostro .
Le cordiali accoglienze, la novità di missionari no-
velli fece si che da ogni parte si correva a loro e in
breve il lavoro si moltiplicò talmente , che fin da
questi primi giorni egli si trovò costretto a scrivere
a D . Bosco che da solo non bastava : aver bisogno di
aiuto .
Ecco come dà nuove del suo viaggio al direttore
Buenos Ayres, 27 dicembre 1815 .
del collegio di Varazze .
« Siamo arrivati al porto il 14 dicembre alle 6 del
Caro D . Bosco ,
mattino . Alle 9 ci vennero a prendere con un vapo- Gli altri miei compagni di viaggio sono partiti per
retto perché il Savoie si ancorò circa 12 miglia lon- la missione di S . Nicolas ed han lasciato qui solo
tano . Il viaggio fu felicissimo ; tutti godiamo buone me col catechista Belmonte . Fortuna che D . Cagliero
salute . Fummo accolti con carità e benevolenza . Il si ferma qui per alcuni giorni per incamminare le
dottore Ceccarelli ci venne a prendere a bordo . Più cose . Io mi trovo molto contento . Sono in mezzo a
di 200 Italiani saputo il nostro arrivo ci vennero in- gente di tutte specie, Argentini . Spagnuoli, Italiani,
contro fino al porto . Quando ci condussero all' al- Francesi, Tedeschi, ecc . però tutti ci vogliono molto
loggio e tutti in vettura , ci salutarono molte per- bene . D . Cagliero si pose a predicare fin dal primo
sone . L'Arcivescovo non potè aspettare che andas- dì del nostro arrivo e fa la novena del S . Natale .
simo da lui per salutarci, ma ci venne ad incontrare Io ho già anche predicato tre volte ; ma povero me! mi
per via, e ci fece andare all' Arcivescovado . Egli dicono padre Missionario ed io mi scorgo affatto
stesso ci volle servire di guida e ci fece visitare senza scienza e senza le virtù occorrenti . Mi aiuti
tutto . Volle che D . Cagliero e Molinari suonassero lei con pregare pel povero suo figlio, il quale non
l'organo e 1' Armonium e che vi cantassimo qual- sapendo fare per sé de~ già predicare e dirigere altri .
che lode e qualche mottetto . Si trattenne fino ad Ci mandi presto dei compagni perchè qui avvi molto
ora tarda e non voleva più che ci dipartissimo da da lavorare . Da tutte le parti corrono a noi . I Sacra-
lui . Tutti fummo alloggiati bene . I compagni con D . menti si frequentano moltissimo . Già confessiamo an-
Fagnano alla testa partono domani per S . Nicolas che in Castigliano . Preghi per me . Ossequii tutti gli
de los Arroyos . D . Cagliero , il catechista Belmonte altri superiori . »
per ora si fermano qui con me alla Chiesa di No- Poco dopo scriveva : « Il sacrificio che abbiamo fatto
stra Signora della Misericordia , al cui servizio io lasciando i parenti e la patria ci fu già dal Signore
fui destinato . Qui apriamo subito oratorio festivo e ricompensato abbondantemente con spirituali conso-
comincio un po' di scuola diurna e serale . Caro Di- lazioni . Tutti i giorni istruisco giovani per la prima
rettore , se vedesse quanta volontà vi é in questi Comunione e sono dai 15-18-20 anni, e pare si rie-
giovani di venire a scuola e di farsi nostri alunni . sca a maraviglia .
Alla sera sono attorniato da una moltitudine di gio- Se avessimo locali per tenere giovani e far loro
vani, i quali vengono ad ascoltarci : stanno li per più scuola , già 4 sarebbero con noi per studiare con
ore, e non vorrebbero mai partire per non perdere volontà di farsi preti . Due hanno 20 anni circa, gli
una parola . Tra gli altri due giovani di 20 anni, i altri meno, ma più di 14 . D . Cagliero è partito per
quali desiderano di farsi missionarii vennero da noi S . Nicolas dopo di aver colle sue infuocate prediche
in segreto, e mi dimandarono se posso istruirli nella suscitato un entusiasmo generale . Ed ecco che io
lingua latina stando tuttavia in casa loro, onde po- solo mi trovo nel ballo . Ballerò . Non mi si dà tempo
tere poi col tempo venire a dimorar con noi appena neppure a mangiare tra il catechismo che faccio
avremo posto ; e questo lo dicono entusiasmati per continuo, i confratelli della compagnia, il confessio-
farsi preti . Se qui fossimo 10 preti , avremmo tutti nale, la predicazione ; però grazie a Dio sto sempre
da lavorare ; non sono che due giorni che son qui, e bene . Amato D . Bosco, mandi presto aiuto, ché qui
già devo confessare tutta la mattina . »
vi è da fare non solo per due ma per dieci . . . . Non
posso neppure rubare un poco di tempo per iscri-
(1) Vedi Da Torino alla Repubblica Argentina del Sac . Chiala vere qualche lettera ed a lei stesso son costretto a
Cesare dove dato un cenno del cominciamento della Congr . Sa-
lesiana e degli Oratorii dl Torino si racconta il viaggio a Roma,
l'addio dei Missionarii ed il viaggio da Genova a Buenoe Ayres .
scrivere di questi piccoli e mal ordinati bigliettini .
Il lavoro è immenso, non ci resta che a perseverare .

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Ella ai piedi di Maria Ausiliatrice ci ottenga la gra- si vede l'anima del Padre amante verso del caro fi-
zia della perseveranza . »
glio lontano ; ed ecco come rispondeva il nostro con-
In questo medesimo tempo il Console Gazzolo stu- fratello tutto pieno di contentezza
pito del bene che si cominciava a fare in Buenos Ayres
non si potè trattenere, in riguardo a D . Baccino, di 1
Buenos Ayres, 3 Aprile 1876 .
scrivere a D . Bosco : « fin dai primi giorni D . Bac-
Amatissimo D . Bosco,
cino fece una pesca eccellente : il primo pesce era
di 36 libbre, voglio dire che fu un uomo il quale da ; Con quanto piacere ho letto il biglietto che si de-
36 anni non si era più confessato ; il secondo era un gni mandarmi ! Ella mi dice di avere gran cura
fac simile di questo . Ma potrei io forse dire anche della mia sanità . Grazie a Dio dalla mia partenza
solo la minima parte delle cose che opera qui que- di costì ho goduto sanità perfettissima . E la assi-
sto zelante sacerdote ? E impossibile ? Non sarebbe curo che ne avea e ne ho bisogno ; del resto come far
sufficiente una risma di carta ed un mese di tempo . con tanti lavori tra mano? Ma se presto non manda aiuto
Questa missione Dio la benedice . Ah se vedessero qui dovremo sicuramente soccombere . Se non ha un
i confratelli e gli amici d' Italia quanto bene fanno numero sufficiente di preti mandi pure anche qual-
qui i Salesiani : Oh se vedessero quanti bei trionfi, che chierico , che ci aiuti a far il catechismo ed a
piangerebbero di consolazione . »
far scuola, così quando siano preti avranno già fatto
La carità è industriosa e sebbene il nostro mis- il tirocinio e potranno subito con profitto applicarsi
sionario avesse già moltissimo da lavorare tuttavia alle cose del sacro ministero .
egli cercava ancora nuovi mezzi per accrescersi il Favorisca di mandarci anche dei libri . Se vedesse
lavoro, e sentendosi in buona sanità spendeva an- quanto frutto fanno il Giovane Provveduto e la Vita
che grande parte della notte . Egli erasi offerto a di Savio Domenico ! Se li strappano di mano e li
Dio, ed avea consacrata la vita per guadagnar anime strappano di mano a me stesso, e tutti i momenti mi
nelle missioni e trovandosi in mezzo a bisogni stra- domandano nuovi libri che trattino dello cose nostre .
ordinaria non temeva nè fatica , nè sacrifizi . Ecco Non le mando notizie di Buenos-Ayres perchè non
come al 16 marzo si esprime a questo riguardo : lo so come sia fatta . Sono divenuto un romito perfetto ;
qui mì trovo circondato da una infinità di giovani, molti non esco mai di casa se non in gran fretta per vi-
passano già i 20 anni e debbo pensare a prepararli a sitare gli infermi . - Non si scordi de'suoi figli lon-
ricever la S . Cresima e fare la prima Comunione . Co- tani, ma ci raccomandi tanto a Maria Ausiliatrice . »
storo sono in gran parte Italiani . I loro genitori ven- Dove in modo speciale apre il suo cuore, e si fa
gono dal campo lontano fin IO e più leghe per u- conoscere proprio tal quale è , fu specialmente in
dire a predicare , confessarsi , comunicarsi , ascol- alcune lettere scritte ad un suo antico amico , già
tare una messa, ed intanto lasciano i giovani per- suo maestro, con cui continuò più che con altri la
chè vengano da noi a farsi istruire . Pensi , caro corrispondenza . Ecco una letterina che gli scriveva
padre ; in 8 giorni, o poco più, devo prepararli alla in data del 18 maggio .
confessione, ammetterli alla s . Comunione e tutto!
Devo io aver coraggio a risparmiare irae stesso? Per
Mio caro D . Barberis,
costoro non posso aver ora fissa ; ma a qualunque ora « Fra tanti amici e confratelli che lasciai all'Ora-
del dì o della notte vengono io fo loro una lunga i- torio ed altrove Ella è ancor quello che più sta fitto
struzione . Siccome poi vi è tanta necessità tra gli nel mio cuore ed anche quello che più mi consola colle
stessi giovani abitanti in questa città, e d' altronde sue lettere . Quanto rallegra legger le nuove dell'Ora-
sono abbastanza buoni di venire in gran numero ad torio e dei nostri colleghi! Mi par proprio di essere
ascoltarmi, per costoro fo tutti i giorni alle 4 pom . j costi e col cuore mi unisco loro e prendo anch' io
catechismo regolare ; e noti che qui i ragazzi son parte alle sante conferenze, ai ricordi ed alle prati-
tanti quante le locuste che devastarono 1' Egitto . La che di pietà che fate voi . Ma questi son sogni ; io
dottrina dura un'ora ed 114 . Alla domenica poi, la mi trovo troppo lontano . Tuttavia , coraggio , ser-
Chiesa degli Italiani è stivata di gente . Se vedesse viamo allo stesso Dio, il quale a suo tempo ci rimu-
quanti vengono al vespro ed alla predica ! Alle tre nererà nella santa . Gerusalemme secondo la sua in-
comincia il vespro e già la chiesa è così piena da finita misericordia .
non poter più capire persona . Riempiono la chiesa, D . Cagliero mi lascia quasi continuamente solo .
il coro, il presbitero e montano sino sull'altare mag- Ora è a Montevideo e da quanto pare conchiuderà il
giore per udir la predica . Questo cominciarono a contratto di un Collegio da aprirsi colà per un altro
farlo per udir a predicare D . Cagliero e continuano a anno . Anche quando è in B . A . non si ferma mai
farlo adesso sebbene non vi sia che un povero guasta- in casa, neppure per celebrare Messa . Viene a dor-
mestiere . Noi prendiamo tutto con dire « A Domino fa- mire ; poi al mattino non lo vediamo più . Il campo
ctum est istud et est mirabile in oculis nostris : è il in cui egli lavora è immenso ; sarebbe mestieri che
Signore che fa tutte queste cose e noi stessi ne restia- ognuno di noi potesse lavorare per cento .
mo meravigliati : » ma subito dobbiamo soggiungere : Io intanto devo sforzarmi per trovare un momento
Messis multa, operarii autem pauci . » Dunque ne per mangiare . Il tempo non so come lo passi ; solo
mandi, sì D . Bosco, ne mandi e presto, perchè qui il so che mi alzo di buon mattino e alla sera vado a
bisogno è immenso . Vi son anche delle vocazioni allo dormire molto tardi , varii giorni non trovo proprio
stato ecclesiastico, se fossero coltivate ; già vani ci un istante per riflettere se sono prima o dopo pranzo,
fecero dimanda di entrare come coadiutori nella Con- se di mattina o di sera . Pure ho una sanità di ferro
gregazione e chi sa che questi non ci possano già e finora non patisco nulla . Sian rese grazie al sommo
aiutare in qualche cosa . Dopo Pasqua comincieremo Bene . Se sapesse ? Alle domeniche confesso fino ad
coll' aiuto di alcuni preti di qui a lavorare in altri un'ora pomeridiana e quindi questa buona gente fa
due angoli della città, sicchè presto presto avremo ancora la comunione . Poveretti! vengono dal campo
tre oratori festivi . Si ricordi di me nella santa Messa lontano fin 20, 30 e 60 miglia . Non andrebbero via
e mi mandi, la prego, una sua lettera, che aspetto con tampoco alla sera se prima non si accostassero ai
gran cuore . »
sacramenti . Alle tre comincia il Vespro , cui can-
Il caro D . Bosco aveva prevenuto i suoi desiderii, e tato, monto sul pulpito senza nemmeno potermi
pochi giorni dopo, D . Baccino fu consolato da una sua preparare . Quel che dica non saprei ; questo solo
lettera tutta piena di espressioni incoraggianti in cui so , che la Chiesa è piena con quanti può capire ,

1.6 Page 6

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nemmeno uno che fiati ; quei che arrivano dopo de-
vono contentarsi di starsene fuori ascoltando quanto
CAPO IV .
possono . La settimana dopo raccolgo il frutto della
predica, poichè mi assiepano talmente in confessio-
Grande stima in cui era generalmente tenuto .
nale da non poterne più uscire per molte ore . Oh ! Non erano trascorsi 8 mesi dacchè i Salesiani di-
se Lei con buona schiera d' altri non viene ad aiu- moravano in Buenos-Ayres che la bontà del Signore
tarmi , e presto , questa buona gente mi ammazza . loro aveva fatto trovare stima e rispetto d'ognuno . I
Finchè posso, vado, e poi faranno altri . Ma qui non parroci della città ed i buoni religiosi tutti ebbero
istà il tutto . La gente crede che i Salesiani siano la carità di aiutarli col consiglio e coli' opera . In
santi che passeggiano sulla terra (pure lei sa chi sono modo speciale il Vicario generale Mons . Espinosa e
io! ) Ora ascolti il bel caso : Mi accadde 1' altra l'Arcivescovo testimoniarono in mille modi il loro
notte di andare a confessare un ammalato . I medici contento e il loro buon animo inverso D . Baccino .
gli davano solo più qualche giorno di vita . Lo con- i Ecco con quali termini scrive al solito amico .
fesso e poi me ne vado lasciandogli una medaglia di Le voglio dare una buona notizia . L' altro giorno
Maria Ausiliatrice . Ritorno all' indomani per racco- Monsignor Arcivescovo mi chiamò a casa sua ; mi
mandargli 1' anima , ma oh maraviglia ! Quella per- tenne con sè più di un' ora e volle un ragguaglio
sona è salva : già è fuori di pericolo e sta seduta sul di tutto e di tutte le cose nostre in Europa . Mostra
letto . Come va? dimando : Ella ieri sera mi ha data verso di noi una speciale affezione e mi dice ch'egli
la medaglia, me l'han messa al collo e non so come ha in noi molta confidenza . Mi lìcenzib poi con se-
ho dormito, ora non ho più che debolezza, sono gua- gni così evidenti di stima e di affezione che io ne
rito . Bene, sia ringraziato Iddio e Maria Ausiliatrice . fui proprio commosso e persin maravigliato .
« Sapendosi che noi ci prestiamo volentieri per gli
Anch'io tengo qui due novizi senza contare i cin-
ammalati appena sanno di qualche amico o parente que che già si accettarono ed inviaronsì a S . Nicolas
infermo vengono a chiamarci sia egli italiano o no, per non aver qui posto . Sono assai buoni e mandano
sia di giorno o di notte . Ci accompagnano e fanno tanti saluti ai loro confratelli d'Europa . »
quanto possono affinché nessuno muoia senza sacra- L'Arcivescovo stesso in data 15 gennaio 1876 scri-
menti . Altro . Quando si esce dalla camera dell' in- vendo a D . Bosco si esprime ìn questo modo : I suoi
fermo nel cortile sonvi torme di ragazzi che ci a- figli stan facendo qui un bene molto grande alla Popola-
spettano . Hanno 10, 15 ed anche 18 anni : Domando zione italiana di questa capitale tanto numerosa e tanto
a varii, sei già promosso alla comunione ? no, mi ri- sprovvista : » Ed in data del primo luglio : « Son sem-
spondono ; non sanno tampoco chi li abbia creati . Al- pre più soddisfatto e contento de' suoi preti . Pub
lora bisogna mettersi con santa pazienza e istruirli ; dirsi che nella chiesa che officiano in questa città
ed essi anche lì nel cortile od in mezzo alla via a- è una missione giornaliera, che mai non finisce, tante
scoltano volentieri la parola di Dio . Quindi s'inginoc- sono le persone che vì concorrono e la frequenza dei
chiano tutti e chiedono la benedizione, ed i genitori sacramenti sia tra gli adulti, sia tra i fanciulli, molti
i quali escono sull' uscio di casa poi primi vanno de' quali vengono promossi alla prima comunione . »
esclamando : che buoni preti! Dio ce li conservi
Il Vicario generale poi, Monsig . Espinosa, si esprime
Le voglio ancor dir come faccia la scuola serale . in questi termini : « D . Baccino fa un bene immenso
I giovani che vi intervengono sono già tutti adulti . alla città, predica, catechizza, confessa , che è una
Ebbene dapprima insegno a fare il segno della santa maraviglia il vederlo . Mons . Arcivescovo ne è con-
croce e a recitare le orazioni . Finita poi la lezione rac- tentissimo . »
conto qualche fatterello, raccomando loro di ricordarsi La stima che l'Arcivescovo aveva per D . Baccino
che hanno un'anima da salvare, ecc . ecc . Certe volte era ben meritata . Gli altri missionarii scrivendo di
vengono le 10 di notte e non vorrebbero andar più lui non lasciano di farne le lodi . D . Cagliero è so-
via . 0 se avessimo già una casa! Quanti giovani to- lito nelle sue lettere a D . Bosco quando parla di lui
glieremmo dalla via del male! Alcune volte prima usare queste espressioni : « Fa magnificamente bene»
di andarsene uno mi dice all'orecchio : Padre, potrei « m'accudisce quella chiesa molto bene » e special-
io ancora salvare 1' anima mia! Vorrei farmi anch'io niente « la fa in tutto e per tutto da vero pastor bonus
Missionario, ma non lo dica a nessuno neh, perchè verso gli Italiani di Buenos - Ayres . » Scriveva anco-
mi scherniscono i compagni se lo sanno . » Intanto si ra : « D . Baccino nelle prediche piace moltissimo per
trattava di richiamare D . Cagliero dall' America per la sua semplicità, quantunque non manchi alle volte
andar ad inaugurare una nuova missione nell' Au- di tuonare molto forte . » Poco dopo : « la nostra chiesa
stralia, e D . Bosco ne fece una mezza parola coi in questo mese alla Domenica si riempie due volte
missionarii . Come colà si seppe fu una vera desola- al dopo pranzo ; dalle 3 alle 6 por gli Italiani, e dalle
zione . Ecco come il nostro risponde a D . Bosco . 7 alle 9 per gli Argentini . Questo era necessario e
Amatissimo Padre,
l'abbiamo stabilito, ma ci porta grande aumento di
lavoro : le assicuro che andiamo gobbi tutti e due io
Ci chiama figli , e ci tratta tanto rigorosamente? e D . Baccino, il quale però non dice mai basta . » E
Se già fossimo adulti , pazienza ! ma siamo bimbi . in data del 19 agosto 1876 « Ho trovato D . Baccino
Il Signor i suoi bimbi ( o nuovi nella religione ) li in buona salute , però molto stanco e chiama aiuto
pasce con latte e confetti ; le . prove le riserba ai aiuto dall' Italia ; e bisogna mandargliene . » Come
vecchi perché si guadagnino meriti . Non sa che si udirono a Torino i continui e pressanti reclami
noi siamo bimbi ed io il primo? Se ci toglie il sia di lui sia degli altri missionarii , e come si vide
capo ah! ! Che faremo ? Verumtamen : Non mea la vera necessità di mandarne si organizzarono le
voluntas, sed tua fiat . Non cessi, caro Padre, di pre- cose per una nuova spedizione assai più nume-
gare pel povero D . Baccino, se no si perde nel gran rosa che la prima, sia per aiutare quelli che erano
deserto del Pampas . Cerco di essere vero figlio di partiti nell' anno antecedente, sia per aprire nuove
S . Francesco di Sales e vero missionario, ma che? case e nuove missioni . Con gravi sacrifizi pecuniarii
Son sempre peggio ; non mi sono mai visto così mi- e personali nel novembre 1876 partirono altri 24 no-
serabile . Quanto è buono il Signore nel chiamarmi velli missionarii alla volta dell'America del Sud . Si
a sè ed io quanto poco corrispondo a lui! Però al- mirava specialmente di venire in aiuto a D . Bacc
l'ombra di Maria Ausiliatrice, di S . Francesco di Sa-
ino,lquaestmvepoiasfrdela-
les, coll'aiuto delle sue preghiere spero di salvarmi .» nità e s' inviò chi proprio lo potesse aiutare . Fu un

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vero giubilo pel nostro levita il vedere cotanti amici
venire in suo soccorso ; ma che ? in breve tempo ,
benedicendo il Signore le loro fatiche, tutti furono
occupati non solo , ma crebbe tanto il lavoro che
D . Baccino scriveva, « Inviandomi dei fratelli si spe-
rava forse di alleggerirmi il lavoro ! Al contrario mi
pare che sia accresciuto . Se prima essendo tre ave-
vamo lavoro per sei, adesso che siamo quattro ab-
biamo lavoro per dieci . Grazie al Signore che tanto
ci benedice . »
I nuovi fratelli arrivati in Buenos-Ayres ad aiutarlo
furono meravigliati della sua condotta . D . Bodrato
ci scrive nei seguenti termini « D . Baccino è sepolto
nei confessionali, i quali sono il suo cibo, il suo di-
vertimento, il suo sollievo , il suo centro e la sua
vita, il suo tutto .» E Scavini soggiunge « Non posso
trattenermi dal parlare di D . Baccino , in cui aiuto
fui mandato, come prefetto di sacrestia . Questi è un
vero pescatore di pesci grossi : ora ne ha una quin-
dicina che vengono tutte le sere al Rosario, per po-
tersi poi dopo intrattenere con lui . Al suo primo
comparire gli fanno toste il circolo ed egli nel mezzo
trova parole per tutti . E poi maraviglioso come sa
prendere i giovani pel proprio verso, e tirarli ai sa-
cramenti . Ora un numero stragrande e di buona vo-
lontà vengono alla domenica e l'assicuro che tengono
un contegno in chiesa, ed una divozione nell'acco-
starsi ai SS . Sacramenti, che formano l'ammirazione
di tutti . Quando esce D . Baccino di casa pare una
Babilonia , tutti i ragazzi del vicinato corrono a lui
d'attorno ; chi salta, chi corre, chi grida , chi batte
le mani . Ed egli trova una parola ed una carezza
per tutti, fossero ben cento . Tutti lo amano, i vecchi
come figlio, i giovani come padre . Bisogna vedere . . .!' »
D . Daniele poi scrive : I primi Salesiani che vennero
1' anno scorso, D . Cagliero, D . Baccino, lavorarono
moltissimo e lo conosciamo ora . La Chiesa degli Ita-
liani è molto frequentata . Ci dicono che si fanno più
comunioni adesso in un mese, che prima in cinque
anni . »
Finalmente D . Rabbagliati, ad un prete dell'Ora-
torio, il quale si mostrava un po' incredulo a quanto
si raccontava di lui scriveva (212 77) : E proprio tutto
vero ciò che si scriveva riguardo a D . Baccino ed
alla Chiesa degli Italiani : anzi la devo assicurare che
le notizie, che ricevevamo non solo non erano esage-
rate, ma erano assai inferiori al vero .
CAPO V .
Ultimi mesi di sua vita .
Così andavano le cose prosperamente con un la-
voro straordinario senza che la sanità di D . Baccino
deteriorasse per niente ; ma pare che colla gravità e
colla moltitudine del lavoro Dio lo preparasse al gran
premio che tiene in cielo riserbato ai suoi servi
fedeli dandogliene non oscuro presentimento .
Non passarono 3 mesi dalle lettere sovraccennate
che D . Baccino stesso scriveva (chi l'avrebbe dettoti)
l'ultima sua lettera a D . Bosco, la quale credo bene
riprodurre qui tutta per intero .
Buenos-Ayres, 20 Aprile 77 .
Reverendo D . Bosco,
Col postale del 20 Marzo avrà ricevuto un mio
biglietto inserito nella busta di D . Cagliero ; ora bi-
sogna che le dia le notizie più importanti che ci ri-
guardano ; anche perchè so V . S . averne molto pia-
cere . Et ante omnia , la nostra Chiesa continua ad
essere frequentatissima . Si può dire che tutti gli I-
taliani anche della campagna e distanti fin le 50
e 100 leghe si versano qui come ì fiumi si versano
nel mare . Dio ci dà grandi consolazioni . Siamo varii
a confessare tutti i giorni ed in qualunque ora della
domenica, non siamo mai meno di tre , eppure ab-
biamo da fare fino a mezzodì e per lo più ad un'
ora . E ciò che cerchiamo, che ci diano lavoro . Quando
siamo giunti, l'abbiamo detto loro ch'eravamo venuti
per lavorare e far loro del bene : ci han compreso, e
del lavoro ce ne danno . Deo gratias .
In quanto al resto tutto va bene . D . Bodrato piace
moltissimo col suo modo di predicare . Ci vuol bene
a tutti, è pieno di esperienza, e di prudenza insieme .
Amato padre , fra 15 giorni avrà con lei Mons .
Arciv ., il Dottor . Ceccarelli ed altri molti che si por-
tano a Roma per il Giubileo episcopale del Santo
Padre . Saranno una ventina, od al più venticinque .
Arriveranno a Genova sugli ultimi di maggio col La-
varello . Io dovetti andare alla riunione che convocò
a tal uopo Monsignore nella vicaria . Egli stesso mi
interpellò dicendo : Se i Salesiani non gli poteano dar
alloggio in Roma e in Genova? Desidera visitar la casa
di Torino ed altre . Io gli dissi, che si, anzi ch'era no-
stro desiderio di convitarlo . Parlò a lungo di noi ,
disse che la Congregazione Salesiana era un mira-
colo della Provvidenza , e tante cose , ecc . ecc . -.Ci
ama moltissimo . Sarebbe bene che si trovasse alcuno
allo sbarco in Genova a condurlo su apposita vet-
tura a Sampierd'Arena .
La Confraternita della Misericordia incarica lei di
rappresentarla a Roma nella faustissima occorrenza ;
ma di ciò le parlerà più a lungo D . Bodrato .
Il lavoro qui è immenso , eppercib ci mandi altri
buoni e laboriosi preti, che ci possano aiutare, per-
chè la messe è molta . Io sono molto contento di
essere venuto in America, vivo tranquillo, lavoro fa-
cendo ciò che posso, ma sono ignorante ; qui ci vor-
rebbero uomini più esperti di me .
Una sola cosa mi resta a desiderare su questa
terra, ed è che vorrei ancora una volta vedere il
mio amato padre D . Bosco . Potrò sperarlo in questo
mondo? Almeno preghi che riunitici dopo morte possa
poi stare vicino a Lei per tutta l'eternità . Mi faccia
pervenire un qualche suo biglietto di quelli proprio di
padre? . . .!
Questa sia anche di augurio nel suo onomastico se
non posso più scriverle . E sappia che quantunque
lontano non vi è alcuno che mi superi in affezione
per lei .
L' umile suo figlio Sac . BACCINO G . B .
In questo frattempo con il lavoro così accresciuto,
essendosi aperto un gran collegio a Montevideo ed
una casa di artigiani in Buenos-Ayres, per supplire a
.questi urgenti bisogni si dovettero di nuovo togliere
fratelli mandatigli in aiuto . Si fu allora che D .
Baccino per non lasciar cadere il bene già incomin-
ciato e così bene avviato sperando di giorno in giorno
nuovi aiuti moltiplicò ancora se stesso e si mise nel
lavoro, dirò così, disperatamente . Onde poter sempre
meglio attendere a tutto, troncò ogni cosa che potesse
in qualche modo essergli di sollievo e persino si
limitò a scrivere rarissime e brevi lettere a' suoi com-
pagni e superiori dell'Oratorio, tanto avea il tempo
ad usura . Una sua corrispondenza si limitava quasi
esclusivamente a queste parole : « del lavoro ce ne è
per 10 ed aumenta sempre, e qui son ridotto di nuovo
al numero singolare : io mi trovo proprio nelle pa-
stoie . Mandino qualche valente campione se no fac-
ciam nulla . » Nello stesso tempo D . Cagliero scrivea
a D . Bosco « D . Baccino lavora per 4 e riesce bene in
tutto . » Altra volta tutto ammirato scriveva : « Non si
capisce come possa fare tanto . Aiutandoci Dio tutte le
cose vanno bene, ma andiamo già gobbi tutti e due . »
La domenica 10 Giugno 1877 diresse ancora la pro-

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cessione del Corpus Domini fatta dagli Italiani . Fu giani distante circa 2 kil . Venne immediatamente e
questa l'ultima cosa d'importanza che si abbia a gli prodigò le cure possibili . Intanto giunsi io ; D .
raccostare di lui . Detta processione riesco quasi Baccino sentendosi fortemente male, volle stare da
sempre la più splendida della Città, ma richiede una solo con me per alcun tempo . Quindi gli furon ammini-
fatica grandissima per ottenere che le cose proce- strati i conforti di nostra religione come egli stesso
dano interamente bene . Ecco come ce la racconta il desiderava . Circa 10 altri vennero a prestargli i loro
chier . Rabbagliati .
servizi, ed io sapendo andar lui soggetto tutti gli anni
« Sfilava la processione dalle due pom . alle cin- a tali infiammazioni di ventre non ne feci gran caso .
que . Il concorso fu più che straordinario . Vi prende- Poco stante pareva calmarsi e riposare un mo-
vano parte due musiche : Inoltre vi era uno squa- mento . Era riposo foriero di morte, e di quattro che
drone di soldati datici dal governo i quali chiudeano i eravamo intorno al suo letto , nessuno s'accorse di
la marcia . Sul cammino si trovavano qua e là sparsi questa sua partenza pel paradiso . Egli era di grand'a-
altarini eretti per l'occasione dove fermarsi il prete nimo, ma umile , doti che lo fecero amare da tutta
a prender riposo e benedir la moltitudine che assi- Buenos-Ayres . Ne ebbimo una potente prova . Io che
steva . Presso ciascun altare vi era un piano od un conoscevo il vuoto immenso che la sua perdita la-
armonium attorno a cui si radunavano i giovani no-
stri cantori a ciò preparati ; si cantava il Tantum Ergo
in musica e quindi si continuava . La moltitudine
cresceva ad ogni istante ed al momento d'entrar in
chiesa la folla era tanto accalcata che la maggior parte
fu costretta a fermarsi sulla pubblica strada . Quando D .
Cagliero esce sul pulpito e per l'immensa folla che vi
assistea si limitò a pochi pensieri, cioè una meritata lode
alla Colonia Italiana, che dà tante prove di religione e
di' fedeltà alla Chiesa Cattolica, un'infuocata esorta-
sciava a Buenos-Ayres, la difficile posizione nostra
per non avere al momento uno con cui supplirlo ,
stetti tutto il giorno affatto ritirato in camera ; era
come fuori di me e dimenticai di mandare gli an-
nunzi di sua morte, nè pensai per la sepoltura . Tut-
tavia in breve lo seppero il vicinato, i confratelli Ita-
liani della Misericordia, ed il Clero Argentino . Alle 3
pom . la chiesa era piena zeppa : vennero i parroci cir-
costanti, il. Vicario generale dell'Arcidiocesi, Mons .
Espinosa, accompagnato da' suoi segretarii e dai cu-
zione a continuare per l'avvenire, e tanto bastò per rialì, e gran numero del Clero e degli Ordini religiosi .
perdere la voce conchiudere e discendere . Si diede la Cantarono essi stessi gli uffizii da morto, fecero la
Benedizione e così finì quest' atto di religione e di
pietà data nella città di Buenos - Ayres dai nostri
Italiani . »
CAPO VI .
Sua preziosa morte .
levata del cadavere e colle proprie mani portarono
la cassa funebre sulla carrozza mortuaria e con im-
menso concorso di popolo lo accompagnarono al
Campo Santo . Arrivati ripresero essi stessi la cassa
e processionalmente la portarono al monumento de-
stinato al Clero .
Prepariamo una trigesima solenne al primo Mis
Nella sua ultima lettera D . Baccino dimostra il\\ sionario Salesiano caduto sul campo dell' America
gran desiderio di vedere D . Bosco ancora una volta Merid . vittima del lavoro e dello zelo, che lo spronava
su questa terra . Il Signore ne' suoi imperscrutabili ad occuparsi più degli altri che di se stesso . Morì
disegni non giudicava bene di esaudirlo in questo : sulla breccia : Iddio gli donò il premio dei valorosi 1
ma speriamo che gli concederà completo il secondo Molti fatti straordinarii accompagnarono la vita e
desiderio cioé quello di poter star vicino a lui pertutta la morte di questo nostro confratello . Io mi adoprerò
la eternità . Dopo la processione del Corpus Domini non i a raccoglierli, affinché siano di comune edificazione
ebbe più a vivere che tre giorni . Il continuo lavoro pro- ed anche inspirino coraggio agli operai evangelici ,
prio senza posa, accresciuto dal numero maggiore di affinché vengano con noi a divider le fatiche e prendere
coloro che s'accostarono ai sacramenti in questi ultimi il posto di colui che lamentiamo morto in terra, ma
giorni per ragione della solennità , ed i preparativi che speriamo ci sia già protettore presso Dio in
perchè affatto bene ordinatae pomposa riuscisse questa Cielo .
L'addolorato suo figlio in G . C.
processione, tutto insieme lo prostrò di forze, e seb-
D . CAGLIERO .
bene per due giorni tenesse affatto celata la sua
stanchezza eccessiva, e continuasse a lavorare come
prima, il terzo giorno fu dal male medesimo soppraf-
fatto e soccombette . Crediamo necessario riportare
qui per intero la lettera di D . Cagliero con la quale
GRAZIA OTTENUTA
ci dava le particolarità più importanti della stia
brevissima malattia e della sua morte .
AD INTERCESSIONE DI MARIA AUSILIATRICE .
Caro D . Bosco,
La giovane sottoscritta, Giuseppina Longhi figlia
di Teresa abitante in Torino espone quanto segue :
Colla più grande amarezza del mio cuore debbo Fino all'età di 11 anni aveva sempre goduto ottima
con questa mia recare anche a Lei dolore e pianto . salute, e poté liberamente frequentare le scuole ed
Non so "e il Signore abbia voluto regalarci o casti- istruirsi nella Cristiana Religione . Compié la 2 a Ele-
garci ; il fatto stà che è caduto un campione, un prode mentare . Allora fu assalita da convulsioni cagionate
d'Israello, che vigorosamente combatteva . Cadde da da alcune minaccie e da spavento che la resero tre-
valoroso mentre instancabilmente lavorava, cadde col- mante, senza parola, incapace di maneggiare la mano
pito sulla breccia senza dimostrare debolezza alcuna . destra come colpita di paralisia . Dopo alcuni rimedi
L'amato D . Baccino ieri 13 giugno alle ore 11 an- parve che vi succedesse qualche miglioramento, ma
timeridiano usciva per visitare un ammalato . Ritornò fu cosa apparente e il male crescendo le tolse af-
alle 12 112 pom . da noi aspettato per la refezione ; fatto la loquela e il moto della mano .
ma rispose che non si sentiva bene e aver bisogno Desolati i suoi parenti ricorsero a vari medici .
di riposarsi alquanto a letto . Io, credendo che la sua medicine, ed anche a preghiere, ma senza alcun gio-
non fosse altro cheun po' di stanchezza, finito il pranzo vamento . Era già un mese che la povera fanciulla
uscii per affari d'importanza . Ma poco dopo egli fu non poteva più proferire parola, ed oltre la perdita
soprappreso da una colica così violenta , che lo i delle forze fisiche si manifestava grande turbazione
portava in delirio . Si mandò tostamente a chiamare D . delle facoltà mentali, quando la madre sua avendo
Bodrato che si trovava nella nuova casa degli arti- udito a raccontare le maraviglie che Maria SS. ope-

1.9 Page 9

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rava in favore di coloro che la invocano sotto al titolo attenzione per l'aspetto di sofferenza che traspariva
di Ajuto dei Cristiani, fece anch'essa ricorso a que- dal suo volto, e dalle sue maniere . Già era trascorsa
sto potente ajuto dei Cristiani recandosi alla Chiesa circa un'ora, quando osservai quella Signora asciu-
eretta in suo onore in Torino per ottenere la così gare con un pannolino il volto alla sua ragazza ; po-
detta benedizione di Maria Ausiliatrice .
scia, presa una subita decisione alzarsi, prenderla
Il Sacerdote ascoltò il caso doloroso dalla Madre, pel braccio ed avviarsi alla porta d'uscita . Inter-
poi animandola ad aver fede nella misericordiosis- rogata dal segretario di D . Bosco perchè già se
sima Vergine si inginocchiarono e fu invitata la ne partisse, la udii rispondere, che facendosi tardi,
fanciulla a fare il segno della santa Croce . Con ma- e temendo che sua figlia non avesse a soffrire da
raviglia di tutti poté farlo colla destra, che da oltre più lungo ritardo, doveva rinunziare alla sua visita .
un mese era attratta . Il sacerdote la invitò a non Essere oltremodo dolente di non poter essere così
solo fare il segno di croce, ma di accompagnarlo presto introdotta, tanto più che non avrebbe avuto
colle parole . La fanciulla rifece 1' augusto segno a trattenersi gran fatto, trattandosi soltanto di chie-
di nostra santa Religione e lo accompagno colle dere una benedizione per la sua ragazza, la quale
parole che chiaramente poté articolare . Ma crebbe da un mese aveva perduto affatto l'uso della parola ;
assai la maraviglia quando si pose a recitar I'Ave però il gran numero di persone che la precedevano,
Maria ed altre preghiere colla stessa speditezza e lo stato di sua figlia, impedirla di soffermarsi più
che nei tempi passati godeva . La fanciulla si mise a lungo .
a gridare : 0 mamma, la Madonna mi ha fatto gua- Tutti ci alzammo a chiedere a quella Signora più
rire . La madre commossa si mise a piangere di- precise informazioni sullo stato di sua figlia e quelli
rottamente . Erano molti che avevano osservato la che la precedevano pel dritto d' anteriorità all' u-
fanciulla nel suo deplorabile stato ; ed Ella con dienza ; le offersero il primo posto, per essere la pri-
un criterio che supera certamente quella età si ma ammessa . Nel frattempo, fu un continuo affol-
rivolse agli astanti e disse ad alta voce ; Pregate larsi intorno alla ragazza, interrogare ora lei, ora
per me e ringraziate con me la santa Vergine che la madre, insomma un interessarsi di tutti dello stato
con un atto grande della sua misericordia mi ha di quella informa, che si manifestava conforme a
fatto guarire . La commozione , le lagrime , 1' an- quanto diceva la madre, in assoluta impossibilità di
sietà si manifestavano in tutti . La grazia era com- profferire parola ; non essendo che con gesti che
piuta . Fra la comune maraviglia Madre e figliola si essa rispondeva alle varie interrogazioni che le si
partirono col cuore pieno di gioia e di gratitudine . facevano . Tutti eravamo convinti della sua disgrazia ;
Oggi 29 Maggio sei giorni dopo la grazia ottenuta
la fortunata giovanetta continua nel buon essere di
salute e dichiara ed approva tutto quello che è sopra
esposto . Il sig . Longhi Giuseppe suo padre, qui pre-
sente, informato dello stato delle varie crisi del male
ed io mi ricordo d'aver detto fra me stesso, che ve-
ramente ci voleva un miracolo per vederla guarita .
Poco disposto ad ammettere una grazia lì su due
piedi, ne commiserava lo stato, senza dar luogo a
speranza sul di lei conto ; ebbi però il pensiero di
conferma egli pure quanto é quivi esposto .
elevare la mia mente alla ss . Vergine Ausiliatrice,
Erano presenti ìl sac . Gioachino Berto, il Conte Carlo quasi a pregarla di farmi testimonio di una grazia
Cays, il Sac . Bosco, la madre della giovanetta, ed
altri molti .
Il padre asserisce che quando i suoi vicini udirono
la sua figlia a parla,e ed a movere il braccio si mi-
sero ad esclamare : E questo un miracolo della Ma-
donna . Altri andavano d:icAenqduoest'ora sarebbe
sicuramente morta senza una grazia straordinaria .
per questa ragazza ; di guisa che avverandosi tale
favore, fosse a rne quasi un segno di dover ese-
guire esattamente e con fiducia il consiglio che
m'avrebbe dato D . Bosco nell'affare per cui era ve-
nuto a consultarlo .
Dopo qualche tempo la ragazza colla madre furono
introdotte nella camera di D . Bosco . Non passarono
che 10 o 15 minuti, che apertasi la porta, ne usci-
Torino 29 Maggio 1877 .
rono la madre e la figlia accompagnate da D . Bosco .
La madre piangeva di consolazione, e la figlia, non
LONGHI GIUSEPPA .
LONGHI GIUSEPPE padre .
LONGHI TERESA madre .
appena fu in mezzo a noi disse con voce abbastanza
spiccata : « La madonna mi ha fatto la grazia » Tutti
l'udimmo e la commozione di gioja della madre, si
NB. La famiglia dimora in via Passalaqua, N . 1, Torino .
comunicò a noi tutti, che pure piangemmo, di con-
tentezza .
Nessuno aveva pensato di chiedere alla Madre
ULTERIORE DICHIARAZIONE
DELLA GRAZIA PRECEDENTE .
il suo nome, ed indirizzo ; solo si sapeva che era
di Torino . Nel mio particolare , mi trovai oltre-
modo commosso ; e mi rincresceva di non saperne
Ad onore del vero ed a gloria di Maria SS . Ausi-
liatrice io, che fui in parte testimonio di questa gua-
rigione, debbo dichiarare che ho potuto convincermi
della verità del sovra esposto .
In quanto alla parte di cui fui testimonio posso
con giuramento dichiarare quanto segue .
Preoccupato da una seria decisione che da me si
doveva prendere, mi era recato nel dì 26 Maggio
1877 all' oratorio di Valdocco in Torino per avere
una Conferenza col Sig . D . Bosco . Nella sala di a-
spetto vi erano come al solito molte persone che
stavano attendendo il loro turno per entrarne all'u-
dienza . Fra le altre vi era una signora con una ra-
gazza dai 10 ai 12 anni, (1) la quale attrasse la mia
più altro, perchè avrei desiderato di conoscere l'e-
sito finale di questo non ordinario avvenimento .
Ebbi però la consolazione di sapere, che qualche
giorno dopo quella ragazza si era recata all'Oratorio ac-
compagnata dal padre suo, per ringraziare la Madonna
della grazia ricevuta . Più ancora, un mese dappoi,
essendo ritornata colla Madre, le incontrai nella sa-
crestia, ed interrogatele entrambe, mi sono potuto
persuadere, che la guarigione si era fatta perfetta .
Così nella grazia che la SS . Vergine volle accor-
dare a quella giovane, debbo riconoscerne un'altra
per me segnalatissima, d'essere stata di un segno
di sicurezza, per seguire con fiducia il consiglio che
in quella occasione ebbi a ricevere dal Sig . D . Bosco .
(1) Seppi dappoi che quella ragazza si chiama Giuseppina
Lunghi,
Torino 2 Agosto 1877 .
Conte CARLO CAYS .

1.10 Page 10

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COLLEGI SALESIANI
ULTIMA NOSTRA PUBBLICAZIONE .
Dove si fa quanto si può per garantire agli allievi mora-
lità, scienza e sanità, a citi i nostri cooperatori possono
indirizzare quei giovanetti, che intendessero percorrere
la carriera degli studi .
Oltre I' Oratorio di S . Francesco di Sales in To-
rino, 1' ospizio di S . Vincenzo di Paoli in SAmpier-
dArenA, e I' ospizio di S . Pietro in Nizza Marittima,
vi sono i Collegi di Lanzo Torinese, di Borgo S . Mar-
tino, di VArAzze e d'Alassio .
In tutti questi collegi l'insegnamento comprende
il corso Elementare e Ginnasiale, ed è impartito da
maestri e professori patentati, e secondo i programmi
governativi . Nel Collegio di Alassio vi è pure il corso
Liceale . La pensione è la medesima in tutti . Essa
ha due gradi . Alla prima si corrispondono fr . 35
mensili, e in essa avvi pane, caffè e latte A cola-
zione ; pane e minestra A volontà, due pietanze, vino
A pranzo ; lane A merenda ; pane, minestra, vino ed
una pietanza A cena .
Alla seconda pensione si corrispondono fr . 24 men-
sili ; in essa Avvi pane A colezione ; pane, minestra,
pietanza vino A pranzo ; pane A merenda ; pane, mi-
nestra, una pietanza a cena .
Per gli Alunni delle classi liceali di Alassio la
pensione è la prima, cioè fr . 35, con l'aggiunta di
L . 60 a titolo di minervale .
Lanzo dista dodici miglia da Torino e vi si va per
ferrovia con più corse al giorno .
Borgo S . Martino, è un paesello della diocesi di
Casale da cui dista solo tre miglia, sulla linea di
Alessandria-Vercelli, con stazione A pochi passi dal
Collegio .
Varazze . diocesi di Savona, trovasi sulla linea Ge-
nova-Venti miglia, e si arriva da Genova in un' ora
e mezza di Ferrovie .
Alassio, diocesi di Albenga , trovasi sulla stessa
linea Genova-VentimigliA .
Per le persone di civile condizione v'è pure il Col-
legio di VAlsAlice in Torino distante un quarto d'ora
del ponte di Cerro . L'insegnamento abbraccia il corso
Elementare, Ginnasiale e Liceale . LA pensione è di
Lire 80 pcl corso Liceale, 60 pel Ginnasiale, 40 per
l'Elementare .
Le domande di accettazione si dirigono Ai Diret-
tori dei singoli collegi , oppure Al SAc . Giovanni
Bosco in Torino .
INDULGENZE SPECIALI
pcl mese di Settembre .
Indulgenza plenaria ogni Domenica ed ogni volta
che un cooperatore celebra la s . Messa o si accosta
Alla s . Comunione .
Settembre .
2 . Domenica XV .
7 . Patrocinio &lla B V . M .
8 . Natività di Maria V .
0 . Doni . XVI e festa del ss . nome di Maria .
16 . Dom . XVII e festa dei Dolori di Maria .
17 . Stimmate di s . Francesco d'Assisi.
18 . S . Giuseppe da Copertine .
21 . S . Matteo apostolo .
23 . Doni . XVII e s . Lino papa .
24 . B . V . M . della Mercede .
30 . Dom . XIX e s . Girolamo Dott . di s . Chiesa .
Storia antica, orientale e Greca ad uso delle
scuole e della costumata gioventù pel sAc .
teol . Giulio BArberis . Un vol . in-8° picc . di
pAg . 308 ; L . 1 75 . Legato
L . 2 50
Vivendo in tempi, ne'quAli pubblicamente si professa
di non voler dare fede se non A'fAtti, ed A questi si chiede
la soluzione di tutti i problemi, non v'è chi non veggA
l'importanza suprema dello studio della Storia . Testi-
mone de'tempi, come la disse Cicerone, essa non si vuo-
le limitare Al racconto nudo e semplice de' fatti ; mA
rendendo quasi A noi contemporanei i grandi personaggi
de'secoli, che furono, ne chiama A disamina le virtù o le
colpe, per dar loro biasimo o lode . Maestra della vita,
deve mirare Altresì a far riconoscere e venerare quella
divina Provvidenza, la cui benefica Azione si viene ma-
nifestando nello svolgersi de'fAtti e delle generazioni . . Ad
un'opera quindi immensamente utile e vantaggiosa si
Accingono que' valentuomini, i quali , consacrandosi A
studi di tal fatta, si affaticano A facilitarne il corso .
Eppure una lamentanza generale si è mossa in questi
ultimi tempi da' più intelligenti intorno a quella collu-
vie di Istituzioni, non diciamo solo di Storie, mA Ancora
di Grammatiche, Geografia, Aritmetiche e via dicendo,
che ci ha inondato . E' pare che abbia invaso quasi tutti
una febbre di mandare fuori per le stampe qualunque
siAsi scritto ; il quale in fin delle fini non si riduce che
A fare il Co,iipe , dio, di un Altro Compendio restringendo
o ripetendo quasi colle stesse parole ciò che Altri ha
detto, e forse con più ordine e con maggior chiarezza .
TAlchè se dalle Istituzioni, che corrono per le scuole,
volessimo noi argomentare lo stato delle scienze e delle
lettere, dovremmo, con sommo dolore dell'Animo nostro,
pur confessare di essere andati, più che innanzi, Addietro .
Ora tale non è l'opera del sAc . Giulio BArberis, che
qui AbbiAm tolto ad Annunziare . Egli ci p. esenta un la-
voro di storia orientale e greca che noi crediamo molto
adatto Alle nostre Scuole, perchè sa trarre dal racconto
de'fAtti Anche delle lezioni morali A vantaggio della gio-
ventù . E questo scopo raggiunge con modo chiaro e fa-
cile, senza dar mai nel triviale o nell' o .tentAto ; Anzi
serba sempre quella serieta e nobiltà, che ben si con-
vengono A sì nobile disciplina . MA ciò , he forma il pre-
gio singolare del suo libro, si è un' Abbondanza di eru-
dizione, che non troviamo (e ne Abbiam letto non pochi)
in altri lavori di simil genere . A questo vuolsi aggiungere
uno st .dio Accurato di esporre gli antichi nomi colla loro
greca etimologia, A cui fa ben tosto seguire la corrispon-
dente voce italiana per la facile intelligenza dei giovani .
Dal che possiamo di leggieri argomentare, che profondi
studi ha dovuto fare il valente scrittore su tale materia .
È diviso il libro in due parti . Nella prima si discorre
delle quattro Antiche monarchie, l'AssirA, la Babilonese,
la Meda e la Persiana ; del loro succedersi, della loro
potenza e caduta . Ed è questo periodo di una importanza
massima ; tra perchè è lungo il bacino del Tigri e quello
dell'Eufrate, dove noi vediamo la culla del genere uma-
no ; e perché nel loro seno si svolse una splendida col-
tura, che ebbe non poca parte nell'incivilimento del mondo
occidentale . Ninive e Babilonia risplendono come due fari
nell'immensa notte de'tempi d'allora .
Nella seconda parte si tratta della storia greca, par-
tita in quattro periodi . Il 1° comincia dA'primi abitatori
della Grecia, e si estende fino Alla presa di Troia, per-
correndo un circa mille Anni . Il 2° si estende dalla presa
di Troia Alle guerre contro i Persiani ; ed abbraccia un
sei secoli e mezzo . Il 30, che è il più glorioso della sto-
ria greca, giunge fin alla dominazione mAcedonicA . Il
40 finalmente, pigliando le mosso dalla dominazione mA-
cedonicA, va sino Al tempo in cui la Grecia cadde sotto
gli Artigli delle aquile romane, Addivenendo provincia
dell'impero latino .
Noi per ciò in quella che ci congratuliamo con lo sto-
rico torinese, ere diamo di rendere giustizia Al merito,
raccomandando A'Direttori delle scuole ed A tutti gli in-
segnanti nelle scuole secondarie il libro del BArberis . Nel
quale l'Autore, mentre che toglie a considerare i fatti e
gli uomini che vi presero parte, si studia pure d'ispirare
nell'Animo della gioventù studiosa Amore Alla virtù, ed
Abborrimento Al vizio, sempre funesto agli individui non
meno che Agli Stati ed Alle nazioni .
P . della Corte .

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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FASCICOLI PUBBLICATI NELLE LETTURE CATTOLICHE DI TORINO
Anno I -1553 .
1-2 . BOSCO, Il Cristiano guidato alla virtù . L . 0 40
3 . GASTALDI, Piccolo Catechismo . . . . » 0 15
4 . La buona madre di famiglia ; conversaz . morali» 0 31)
5 . L'Artigiano secondo il Vangelo .
» 0 25
6 . CESARI, La vita di Gesù Cristo compendiata » 0 25
7 . GERSENIO, Dell'Imitazione di Cristo . . » 0 60
8 . Vita di un novello apostata . . .
. » 0 15
9 . BOSCO, Luigi, o disputa tra un avvocato ecc . » 0 20
10 . - Cenni sulla vita del giovane Luigi Comollo» 0 20
11 . FILICAIA, Poesie sacre annotate . . . . » 0 25
12 . Ai contadini, regole di buona condotta . » 0 10
Anno 11-1554 .
13 . MANZONI e BORGHI, Inni sacri con note » 0 25
14 . BOSCO, Scelta di laudi sacre » 0 15
15 . PERRONE, Catechismo intorno al protestant . » 0 20
16 . BOSCO, Le sei domeniche in onore di s . Luigi» 0 10
17-18 . SCALABRINI, Le glorie del Papa . . » 0 60
19 . Del commercio delle coscienze
. . . » 0 15
20 . LEONARDO (S.), Il tesoro nascosto
. » 0 25
21 . - Proponimenti con cenni sulla sua vita . » 0 25
22 . COSTA, Riflessioni sull'Imm . Concepimento » 0 15
23. DELLA-CASA, Il Galateo e gli Uffici comuni » 0 40
24 . PERRONE, Sulla Chiesa ; Catechismo . . » 0 30
Anoo 111-1555 .
25 . BOSCO, Piccola Storia Sacra ad uso del popolo» 0 25
26 . DELLA-VALLE, Vero amico delle madri crist .» 0 60
27 . T . K. Le consolazioni del Vangelo al Cristiano» 0 15
28 . BOSCO, Conversazioni sulla Confessione . » 0 25
29 . Conversione d'una nobile signora inglese . » 0 15
30 . GASTALDI, Istruzione sul matrimonio
» 0 20
31 . Cenno intorno a Carlo Luigi Dehaller . . » 0 15
32 . BOSCO, Vita di s . Martino vescovo di Tours » 0 20
33-34-35. VASARI, Vita di Michelangelo Buon . » 0 40
36 . CIPRIANO (S.) Libro dell'Orazione Domenicale» 0 20
Anno IV-1K56 .
37 . La Domenica al popolo ; 21 edizione
. » 0 35
38 . La Bestemmia, avvertenza al popolo, 2» ediz .» 0 25
39 . BOSCO, Vita di s . Pancrazio martire
» 0 20
40 . FRASSINETTI (8ac . GIUSEPPE), Amiamo Gesù!» 0 10
41 . BOSCO, Vita di s . Paolo Apostolo
» 0 30
42 . FARRENE, Andreaovvero lafelicitànella pietà» 0 25
43 . Libro aureo ossia 1' umiltà in pratica . . » 0 10
44 . TEA, La Vergine del Carmelo
. . » 0 10
45 . ALFONSO (S.), La Messa e l'Officio ; avvertim . » 0 40
46 . Pratiche e preghiere cristiane
» 0 25
47 . BOSCO, Vita di s, Pietro principe degli Ap . » 0 30
48 . - Due conferenze sopra il purgatorio . . » 0 30
Anno V -1557 .
49 . La Pasqua cristiana
» 0 25
50 . BOSCO, Porta teco cristiano
. . » 0 20
51 . Conversione di Maria Alfonso Ratisbonne . » 0 20
52 . PARAVIA, Tre lezioni sulla Vita del Tasso » 0 25
53 . La Vergine delle campagne
. . . . » 0 30
54 . FOGLIANO, La figlia divota di Gesù Sacram .» 0 15
55 . José o il piccolo montanaro della Savoia . » 0 25
56 . La giovinetta Maria ovvero la conversione » 0 30
57-58 . VANDERUECHEN, Esposiz . della Messa » 0 50
59 . Breve esposizione delle Epistole ed Evangeli » 0 30
60 . Gli ultimi tre giorni di Carnevale consacrati» 0 25
Anno VI-1$58 .
61 . FRASSINETTI, La Missione delle fanciulle » 0 15
62 . BOSCO, Il Mese di Maggio consacrato a Maria» 0 30
63 . ALFONSO (S.), Massime eterne e Florilegio » 0 30
61 . MARC LLO (P .), Giuseppe ed Isidoro
» 0 25
65 . Pratiche divote per l'adorazione del SS . Sacr .» 0 20
t:6 . SCHMID, Antonio ossia l'Orfanello di Firenze» 0 30
67 . ARVISENET, La Guida della Gioventù . » 0 30
68 . WISEMAN, La Lainpana del Santuario . » 0 20
69 . PELLICO, Lettere scelte al fratello Luigi » 0 25
70 . VALFRE, Sacra Novena pel SS . Natale . » 0 15
71 . BOSCO, Vita del giovanetto Savio Domenico » 0 20
72 . PELL1CO, Lettere scelte al P . Feraudi » 0 25
Anno VII-1$59.
73 . La Croce accanto alla strada : racconto . L . 0 25
74 . Raccolta di fatti storici edificanti . . . » 0 15
75 . FRASSINETTI, La Rosa senza spine
» 0 20
76 .-Avviamento dei giov . nella div . a Maria SS . » 0 15
77 . Antonio e Ferdinando o il trionfo dell'innoc . » 0 25
78 . Il Mese di Giugno consacrato al sacro Cuore» 0 30
79 . VACCHETTA, Novena dello Spirito Santo » 0 15
80 . GERSEN, Della vita spirit . o il 1° lib . dell'Im . » 0 15
81 . Agostino ossia il trionfo della religione . » 0 25
82 . BOSCO, Fondamenti della Cattolica Religione» 0 10
83 . Il momento della grazia
. . » 0 20
84 . FRASSINETTI, Industrie spirituali . . . » 0 20
Anno VII&-1860.
85 . D'ESOVILLE (M.), Elisabetta o la carità » 0 25
86 . SIGOLI, Viaggio in Terra Santa . . » 0 25
87 . FOGLIANO, Il figlio divoto di G . Sacramentato» 0 15
88 . Alessio o il giovane artista .
» 0 20
89 . Della fedele osservanza dei Comandamenti » 0 20
90 . FRANCO, Alcune verità dichiarate al popolo » 0 30
91 . FRASSINETTI, Il modello della fanciulla » 0 20
92 . DA POIRINO, Il cielo aperto per la Confess . » 0 20
93 . BOCCI, Vita di s . Antonio da Padova . » 0 30
94 . FRASSINETTI, La gemma delle fanciulle » 0 15
95 . FRIEDEL (LuIGI), I figli virtuosi . . . » 0 20
96 . Raccolta di poesie in vani metri . . . » 0 35
Anno IX - 15611 .
97 . RE, La vita di s . Cipriano di Cartagine . » 0 20
98 . Cento esempi edificanti per la gioventù . » 0 40
99 . DE-SEGUR (M .), Il Papa . Questioni del giorno» 0 10
100 . Vittorina ed Eugenia ovvero la co tesia . » 0 30
101 . OLIVIERI, Astinenza dal lav . nei giorni festivi» 0 15
102 . PECORINI, Delizie scritturali e la Stella » 1 00
103 . BOSCO, Cenno biografico sul giovane Magone» 0 15
104 . DELLA CASA (Mons . Giov .), Il Galateo » 0 30
105 . FRASSINETTI, Il Paradiso in terra . . » 0 20
106 . PELLICO, Notizie intorno alla beata Panasia» 0 15
107 . HUGUET, Sette Domeniche a s . Giuseppe » 0 15
108 . DE-MAISTRE, La giovinetta Siberiana . » 0 30
Anno X - IS6x .
109 . Gli orfani Ebrei ; racconto
» 0 20
110 . L'orfano di Fènélon ossia l'educaz . religiosa» 0 30
111 . SCHMID, Teofilo ossia il giovine romito . » 0 20
112-13 . ANIVITTI, Santa Francesca Romana . » 0 60
114 . San Giuseppe sposo di Maria SS ., onorato » 0 20
115 . DA POIRINO, La podestà delle tenebre . » 0 20
116 . Le due orfanelle ossia la consolazione . » 0 20
117 . Germano l'ebanista o effetti d'un buon cons .» t 20
118 . FRANCESCO (S.), Lo svegliarino spirituale » 0 15
119-20 . GASTALDI, Compendio della Dottrina Cri .» 0 40
Anno X1-1863 .
121 . Dialoghi popolari sopra alcuni errori . . » 0 25
122 . FRASSINETTI, Catechismo dogmatico
» 0 60
123-24 . GASTALDI, Cenni sulla vita del Par . d'Ars» 0 30
125 . FRASSINETTI, Vita di s . Angela Merici » 0 20
126 . Antonio, ossia il buon padre di famiglia » 0 20
127 . HUGUET, L'esistenza reale di G . C . nel ss . S .» 0 15
128 . GUERRA, Cenni sul giovane Ezio Gherardi » 0 15
129 . FRASSINETTI, Dialoghetti sui Comandamenti» 0 15
130 . L'uomo propone e Dio dispone . . . . » 0 15
131-32 . GASTALDI, Sull'autorità del Rom . Pont .» 0 20
Il Galantuomo per il 1865
» 0 15
%nno XII-1564 .
133 . DEVIE, Luisa e Paolina ; racconto . . » 0 20
134 . BOSCO, S . Marcellino e s . Marcello . . » 0 20
135 . Episodi ameni e contemporanei
. . » 0 15
136 . Il cercatore della fortuna ; racconto . . » 0 15
137-38 . BOSCO, Il pastorello delle Alpi . . . » 0 25
139-40 . RE, La vita di s . Atanasio il Grande » 0 20
141 . Avventure dei due orfani Urbano e Paola » 0 20
142 . MULLOIS, La bestemmia e l'osteria . . » 0 10
143-44 . Manuale dei divoti di Maria santissima » 1 25

2.2 Page 12

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Anno XIII - 1s65 .
Anno XIX-1571 .
115 . BOSCO, La casa della fortuna ; dramma L . 0 20
146 . FRASSINETTI, Due gioie nascoste
. » 0 15
147-48 . GASTALDI, Memorie del teolog . Ign . Vola» 0 20
149 . BOCCALANDRO, Storia dell'Inquisizione . » 0 15
150 . BOCSO, La pace della Chiesa . . . . » 0 20
151 . GRIBAUDI, Del magnetismo animale . . » 0 25
153 . Vita della B . Margherita Maria Alacoque » 0 15
153 . Alberto e Ninna ; racconto ameno . . » 0 15
154 . DALFI, Istruzione sulla Cresima e Novena » 0 30
155-56 . BOSCO, Vita della beata Maria degli Ang . » 0 25
Anno XIV - 1566 .
157 . GASTALDI, SS . Solutore Avventore ed Ottavio» 0 20
158-59 . Vita e scritti dell'Ab . Gio . Gersen . . » 0 50
160 . FRASSINETTI, Dell'impiego del denaro . » 0 15
161 . BONAVENTURA (P .), Storie e parabole . » 0 20
162 . MARINI, Teodulo ossia il figlio di benedizione» 0 20
163 . MARCHALE ,Una parola da amico all'esercito» 0 15
134 . Carlo ossia cenni di un condannato ai lavori» 0 10
163 . METTI, Daniele e i tre suoi compagni . » 0 15
166 . Vita del beato Benedetto Giuseppe Labre » 0 20
167 . Vita di s. Bernardo da Menthon .
. » 0 `0
168 . BOSCO, Valentino o la vocazione impedita » 0 15
Animo XV-1567 .
169-170 . METASTASIO, Drammi sacri
. » 0 40
171 . - Vita di s . Giuseppe sposo di Maria SS . » 0 20
172 . - Novelle e racconti tratti da vagii autori » 0 20
173 . BOCCALANDRO, Dei benefizi arrecati dai papi» 0 15
174 . METTI, S . Pietro in Roma : Dramma . . » 0 15
175 . RUGGIERI, Dell'antico pellegrinaggio in Roma» 0 20
176-77 . Procuriamo dei preti e buoni preti . . » 0 60
178 . CHECUCCI, D . Benedetto nella rivoluz . fran .» 0 15
179 . ALFONSO (S .), Visita al ss . Sacram ed a M . » 0 25
180 . La famiglia di Simone il massaro . . . » 0 15
Il Galantuomo per il 1868
» 0 15
Anno XVI -1SGS .
181 . I papi da s . Pietro a Pio IX, fatti storici » 0 20
182 . BOSCO, Severino o avventure d'un alpigiano» 0 25
183 . BELCARI, Vita del B . Giovanni Colombini » 0 30
184 . Pensieri e detti sugli affari del giorno . » 0 15
185 . BOSCO, Meraviglie della Madre di Dio . » 0 20
186 . Vita di s . Giovanni Battista
. . » 0 20
187 . Storia di alcune celebri conversioni . . » 0 30
188 . BOCCALANDRO, Un gran tesoro
. » 0 25
189 . BONETTI, Vita del giovane Ernesto Saccardi» 0 30
190 . Novena in sollievo delle anime del purgat . » 0 10
191-92 . BOSCO, Rimembranze di una solennità » 0 20
Anno XVII -IS69 .
193 . BOCCALANDRO, Del dominio temporale » 0 20
194 . BOSCO, La Chiesa Cattolica e la sua gerarchia» 0 20
195 . Valentina ossia una degna figlia di Maria » 0 25
196 . La valle di Almeria ; racconto
» 0 15
197 . BOSCO, Associazione di Maria Ausiliatrice » 0 15
198-99 . L'entrata nel mondo o consigli ad un giov .» 0 30
200 . BOSCO, I Concili generali e la Chiesa Cattol .» 0 20
201-02 . Il mese di novembre santificato
» 0 30
203 . BOSCO, Angelina o l'orfanella degli Apennini» 0 15
204 . FRANCO, Il Giubileo pel Concilio vaticano » 0 20
Anno XVI1I - IS7O .
205 . BERNARDI, Nicolò Olivieri e il riscatto » 0 30
206 . DA POIRINO, La parola della Croce . . » 0 20
207-08 . RICHAUDEAU, Emilio Defaix artigiano » 0 A
209 . BOSCO, Nove giorni consacrati a Maria Aus .» 0 20
210 . GOBIO, Storia del culto di s . Giuseppe . » 0 20
211 . LEMOYNE, Biografia del giov . Mazzarello G .» 0 25
212-13 . PAGNONE, Virginia Anselmi . . . » 0 30
214 . Storia ed atti del Concilio ecumenico . » 0 z0
215-16 . BOSCO, Storia ecclesiastica . . . . » 0 80
II Galantuomo per il 1871
» 0 15
217 . CAVALCA, Vite di s . Paolo e di s . Antonio L . 0 40
218 . BLANDINI, Colomba e Giacomina . . . » 0 20
219 . GASTALDI, Piccolo catechismo con agg . » 0 20
220 . FRANCO, L'infallibilità pontificia ; istruzione» 0 35
221 . BOSCO, Apparizioni della Beata Vergine » 0 15
222 . PAGNONE, Livia Ortalli o l'amante del S . C .» 0 20
223 . BAZZETTI, Vita di s . Gerolamo Miani . » 0 25
224 . La corona di verginità .
. . . » 0 20
225 . S . D . N . Z ., La giovanetta cristiana . . » 0 10
226 . BERCHIALLA, Un grande amico . » 0 30
227-28 . BOSCO, Fatti ameni della vita di Pio IX» 0 70
Anno XX-1572 .
229 . MALLARINI, Soluzioni di alcune obbiezioni » 0 20
230 . Memorie storiche del p . Vittorio Frigiolini » 0 20
231 . Compendio della vita del v . G . Gioven . Ancina» 0 30
232 . DA POIRINO, Il segno della Croce ; . . » 0 30
233 . La strada ferrata ossia la figlia del cieco » 0 20
234 . FRANCO, Il mese di Giugno al S . Cuore » 0 30
235 . DE-SEGUR (Mons .), La santis . Comunione .» 0 10
236-37 . MELLA, S . Eusebio, la Chiesa dell'Italia» 0 40
238 . MARTIN, Conversione di Daniele Martin » 0 20
239-40 . MINELLA, Il generale Drouot . . . » 0 15
Anno XXI-1573 .
241 . GASTALDI, Dono del Parroco ai giovani » 0 40
242-43 . Compendio della Dottrina coll'aggiunta » 0 50
244 . Il màrtire P . E . Reynaud e G . Pinna missione 0 20
245 . BONETTI, Cenni sulla vita di s . Gregorio VII.» 0 40
246-47 . FRANCE, Serapia : episodio del Il secolo» 0 40
248 . Il cattolico nel secolo XIX ; avvertimenti » 0 20
249 . Della Natività, Gesù Cristo e la sua Chiesa » 0 25
250-51 . MARTINENGO, La gran Bestia svelata » 0 30
252 . Le maraviglie della Madonna di Lourdes » 0 20
Il Galantuomo pel 1874
» 0 15
Anno XXII -1574 .
253 . BOSCO, Massimino ossia incontro d'un giov . » 0 25
254 . FRASSINETTI, S . Giuseppe protettore . » 0 30
255 . BONETTI, Comp . della vita di s . Tommaso» 0 2.5
256 . CHIUSO, La vita di s . Ambrogio . . » 0 30
257 . Guglielmo senza cuore ossia il carcerato . » 0 25
258 . MARTINENGO, La coda della gran Bestia » 0 30
259-64 . LEMOYNE, L'Evangelista di Wittemberga» 1 25
Il Galantuomo, almanacco per 1' anno 1875 . » 0 15
Anno XXIII - 11S15-
-5 . MATTEUCCI . Goffredo, racconto morale . » 0 30
266-67 . COSTAMAGNA, La santificaz . delle feste » 0 50
268 . BOSCO, Il giubileo del 1875, istruzione . » 0 25
269 . - Maria Ausiliatrice, col racconto di grazie » 0 50
270-71 . BONETTI, Il Cuore di Gesù
. . » 0 50
272-73 . DA POIRINO, L'acqua benedetta » 0 20
274 . MANUEL, La verità della religione cristiana » 0 20
275-76 . LEMOYNE, La scoperta del Messico . » 0 50
Il Galantuomo, almanacco per l'anno 1876 . » 0 15
Anno XXIV-1576 .
277-278 . LEMOYNE, Cortez e la conquista del Mes .» 0 50
279-280 . - Fernando Cortez e la Nuova Spagna » 0 25
281 . PAGNONE, Vita di Luigia Lateau
» 0 30
282 . ALACOQUE, Massime ricavate dagli scritti » 0 15
283 . MATTEUCCI, Luisa o la buona cameriera » 0 20
284-85 . BOCCI, La Vergine Madre di Dio . . » 0 50
286-87 . CHIALA, Da Torino alla Repub . Argent . » 0 50
288 . LEMOYNE, S . Secondo d'Asti . . . . » 0 20
Il Galantuomo per l'anno 1877
» 0 15
Anno XXV-1S77 .
289 . MATTEUCCI, Un Giovanetto alla moda . » 0 30
'290 . I1 pio scolaro , o vita di Giuseppe Quaglia » 0 30
291 . BOSCO, La Nuvoletta del Carmelo . . . » 0 25
292-93 . BARBERIS, La Repubblica Argentina » 0 50
291-95 . AUBER, Adolfo e Melania ; racconto . » 0 40
296-97-98 . LEMOYNE, Il Tiberio della Svizzera » 0 50
299-300 . MARTINENGO, Il Gran Passo . . » 0 50
Il Galantuomo per l'anno 1878
» 0 15
Con permesso dell'Autorità Ecclesiastica .
Sampierdarena 1877 . Tip . di S . Vincenzo de' Paoli .