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1.1 Page 1

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SAC . PROF . D . GIUSEPPE RIBERI in Saluzzo
IL VERO CARATTERE CRISTIANO
INSEGNATO DALLA VITA E DAGLI SCRITTI
di SILVIO PELLICO
Edizione distinta in-16° di pag . 212
» Economica in-32° » 212
(E) L . 0,80
(E) » 0,40
Addì 25 giugno 1789 nasceva a Saluzzo la bell'anima di SILVIO PELLICO . La me-
moria di questo giorno, che, come quella di ogni uomo veramente illustre, non do-
vrebbe andare perduta mai, sarebbe forse passata inavvertita, se il Sac . G . Riberi
non l'avesse richiamata alla mente dei suoi con l'operetta che annunziamo . In essa
con una serie di buoni argomenti fa comparire la bella e nobile figura di SILVIO
PELLICO « degna di tanta riverenza in viso » che poco più si acquisterebbe dalle
medesime pagine di tal aureo scrittore . Ei ce lo presenta come vero esempio di forte
animo religioso in un secolo qual'è il nostro, non per nulla differente da quello in
cui visse l'illustre Silvio Pellico . A noi pare che i giovanetti ricaverebbero grande
frutto dalla lettura di quest'operetta che li richiamerebbe pure a quella delle opere
del poeta Saluzzese .
Mettiamo qui a comodo ed a saggio dei nostri lettori l'elenco delle materie che
sono svolte nell'operetta annunziata
Dedica . - Lettera a S. E . R. Il Vescovo di Saluzzo .
Parte prima . Cenno sulla vita di Silvio Pellico.
Parte seconda . Ammaestramenti secondo lo spirito e gli scritti di Silvio Pellico, per le varie
condizioni della vita . - Il dovere. - Fami Ulia . - Religione . - Il precettore . - Patria . - Amicizia .
- Carattere . - Scelta di uno stato. - Perdonare le oRese e pentimento . - Rispetto umano . - La
Chiesa .-- Amore della città natia . - Coraggio cristiano - Beneficenza . - Roma.
Parte terza . Filosofia e letteratura di Silvio Pellico . Filosofia. - Letteratura cristiana . - Let-
teratura cristiana fondata sulla filosofia . - Pace del cuore e tranquillità dell'anima . - Rispetto
al sacerdozio . - Conclusione .

1.2 Page 2

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LIBRETTI DI PREMIO LEGATI ELEGANTEMENTE CON PLACCA ORO
È usanza ormai invalsa ohe ad incoraggiamento
degli studi si diano libri di premio a que~li tra gli
alunni che maggiormente si segnalarono per ingegno
Schmid . Cento novelle
°
in-16 - (982)
.
e
racconti. Un volume
. (A) L . 1 40
e per buona condotta. Questa usanza, la quale ha
luogo per lo più in fin d'anno e con apparato este-
riore più o meno sfarzoso, non può non essere alta-
mente commendata, come quella che riesce di potente
-I due fratelli . Un vol .in-16'> (982) (A) » 1 00
- Ludovico. Un volume in-16"o (982) (A) » 1 00
Verità (La) per un giorno, Novella ; Il re
stimolo nell'educazione della gioventù . Ma nello stesso
tempo non manca di difficoltà, nè è scevra di pericoli .
Non rare volte avviene che si diano incautamente in
da qu°adri . Leggenda fiamminga. Un volume
in-32 - (978)
(C) » 0 80
mano ai giovani libri che diventano poi la prima
causa della loro rovina morale e religiosa . Quanti
Viglietti . Una Vocazione tradita . Memorie sto-
giovani di belle speranze furono rovinati da libri
riche. Un v01 . in-16° (980) . (D) » 1 80
cattivi , od anche solo non abbastanza castigati ! Vigo . Berto . Racc . Un vol . in-16° (936) (D) » 1 50
Quanti genitori piangono la rovina dei loro figli ,
derivata da quelle letture ch'essi stimavano tutt'altro
- Cristina . Racc . Un vol . in-16'(869)(D), » 2 00
che dannose !
- Marietta . Racconto . Un volume in - 16°
Ad ovviare a questo inconveniente così spesso lagri-
mato, la Libreria Salesiana presenta un bell'assorti-
(936)
.
(D) » 3 00
mento di libri di premio, li ha ornati di squisita lega- Wiseman . Fabiola o la Chiesa delle Catacombe .
tura ed or li pone in vendita ad un prezzo abbastanza
mite . Ve n'è per l'uno e per l'altro sesso, e per ogni
mere di studi tutti poi mirano di congiungere
- Ediz . in-8 ° gbr . illust. da finissime incisioni
- Ediz . legata in lusso . Ediz . 1878 (D) » 8 00
P utile al dolce . N' oi li raccomandiamo quindi volen- - » » gran lusso « 1878 (D) » 9 00
tieri a tutti, specie ai Seminari , Collegi , Educatori
e simili, sicuri di far opera buona e gradita .
- Ediz .gr . lusso,le gg .
» 1884 (D) » 10 00
- » » gran lusso » 1884 (D) » 11 00
Ameni Racconti .
- Economica in-16° , . . . (D) » 2 50
Bosco (Sac . Giovanni) Angelina o l'orfanella
degli Appennini . - Vol . in-16° p. (D) L . 1 10
Novelle e racconti tratti da varii autori ad uso
della gioventù . Un voi. in-16° (972) . (D) » 1 20
Bottaro Spada e Croce (921) . . (C) » 1 20
Cento Fiori (I) . Novella Indiana ; vol . in-32°
(982)
(C) » 0 50
Croce (La) accanto la strada . Pace . (974) (D) » 1 40
De Grandi . Geltrude o la vocazione tradita .
Un vol in-16° pive . (981) . . (A) » 0 60
Di Segur (Conte) I Ricordi d'un Militare.
Traduzione dal Francese col consenso dell'autore .
Un vol. in-160 pie . (972) . . (D) » 2 20
Faggiani . Antonio . Un vol . in-16°(975) (D) » 1 20
Franchini . Rosina la sventurata . Racc . storico-
contemporaneo . Un voi . in-8° (576) (C) » 5 00
Guerra . Don Marco . Racconto - Eleg . ed . in-16
r
Longo ni. Allegorie morali . Un vo . i n - 16~
(978) .
. (A) » 1 60
Maffei (Giuseppe) . La famiglia di Erlau. Rac-
conto ; un volume in-16 pie . (973) (D) » 2 00
Michel . Il gi,•o del mondo in 240 giorni .
Canada, Stati Uniti, Giappone, China, Indostan .
4 vol . uniti, i ;,-16° (561) . (D) » 4 20
Paolini . Vito Corinna. Racconto . Due volumi
in-16° (982)
(C) » 3 00
Pellico . Le mie prigioni . Edizione ordinaria
in-16 ° , (969)
» 1 40
Fina (968)
2 50
Prusso (Prof . Roberto) . I veri ammiicci . Rac-
conto . Ue grazioso volumetto in-16 ° piccolo
(970)
(D) » 1 20
Fernando, o il giovanetto eroe . Racconto popo-
lare . Un vol . in-16° (973) . . (D) » 1 20
Lingua e Letteratura.
Proverbi e modi proverbiali (Alfani) . Un vol .
in-16° (958)
(D) L . 2 20
L'Inferno (Alighieri), Un vol. in-32° (D) » 1 40
Il Purgatorio (Alighieri) Unvol . in-32 ° (D) » 1 40
II Paradiso (Alighieri) . Un vol . in-32° (D) » 1 40
Le bellezze dell'Orlando (Ariosto) . Un volume
in-32°
. . (D) » 1 40
Rime scelte . Berni e Guadagnoli . Un vol .
in-32° ,
(D) » 1 40
Dizionario della lingua Italiana (Cerruti) . Un
vol . in-16° (1013) . . . . (D) » 4 50
Poesie (Filicaia) . Un vol. in-32° (D) » 1 40
Poesie Liriche (Chiabrera) . - Un volume
in-32 °
(D) » 1 40
Rime e Lettere . (Gambara) . - Un volume
in-32°
(D) » 1 40
L'Eden Riacquistato (Garelli) . - Un volume
in-32°
(D) » 1 20
Letture grraaduatee pei fanciulli (Girarti)
»Un 50
Del Cattoli ismo nelle lettere (Giusiana) . Uri
vol, in-16' gr. (1075) . . . (D) » 2 00
Tragedie scelte (Granelli) . - Un volume
in-32°
(I)) » 1 4€
Poesie Liriche (Guidi) . Un vol. in-32 ° (D) » 1 4( ;
Il Messia . Poema (Klcpstok) . - Sei volum ,
in-32°
(D) » 8 0(-
Dio . Sonetti ed inni (Lemme) . - Un volume
in-32 °
(D) » 1 40
Il Malmantile (Lippi) . Un voi. in-32° (D) » 1 40
Introduzione allo studio della Poesia Italiana
(Martinengo) . Un vol . in-16'(957) (D) » 2 00

1.3 Page 3

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ANNO XIII - N . 7 .
Esce una volta al mese.
LUGLIO 188 9
BOLLETTINO SALE SIANO
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano - Via Cottolengio, N. 32, TORINO
SOMMARIO : I dolori del Sommo Pontefice in questi giorniedovr
dei Cooperatori Salesiani . - I tre monumenti innalzati a D . Bosco e
il Papa.-LaAfuesiptldrMcngoSi
una Cappella a Torino e la pietra fondamentale di un Ospizio a
Macerata. - Esercizi spirituali per le Maestre e per altre pie
Signore e Cooperatrici Salesiane. - Notizie delle nostre Case di
America (Dall'Equatore). - Bibliografia.- Elenco dei Cooperatori
defunti.
I DOLORI DEL SOMMO PONTEFICE
IN QUESTI GIORNI
e i doveri dei Cooperatori Salesiani.
Non passa giorno senza che nuove of-
fese sieno recate alla Chiesa Cattolica e
di queste ne menino trionfo i suoi ne-
mici, predicando vicina la loro definitiva
vittoria . Oh stolti ed illusi! Non si av-
vedono che essi stessi sono una conferma
della sua divinità ed indistruttibilità, per-
chè si affannano a compiere ciò che Gesù
Cristo ha predetto per conforto della
Chiesa stessa .
« Se il mondo vi odia, diceva Egli agli
Apostoli, sappiate che prima di voi ha
odiato me . Se hanno perseguitato me,
perseguiteranno anche voi . . . Vi ho detto
queste cose affinchè venuto quel tempo
vi ricordiate che io ve le ho dette . . . In
verità vi dico che piangerete e gemerete
voi : il mondo poi godrà : voi sarete in
tristezza, ma la vostra tristezza si can-
gerà in gaudio . Nel mondo sarete angu-
stiati ; ma abbiate fidanza, io ho vinto il
mondo . »
Noi siamo adunque certi della vittoria
della Chiesa ; ma ciò che deve essere ca-
gione di dolore sono i danni incalcola-
bili che da queste lotte ne vengono alle
anime ; danni a coloro, che alzando la
fronte proterva contro Dio pretendono di
muovergli guerra ; danni agli ingannati
che si lasciano travolgere dalle false mas-
sime .
Ed è per la perdita di queste povere
anime che il Sommo Pontefice alza la
sua mano di padre, e nell'allocuzione agli
Eminentissimi Cardinali, radunati in Con-
cistoro il 24 maggio, pronunciava le se-
guenti gravissime parole .
« ... Grandemente avremmo desi-
derato di parlarvi con animo più tran-
quillo e più lieto e nulla riferire in que-
sto luogo, se non ciò che tornasse grato
di udire . Ma come mai il potremmo in
sì aspra e penosa condizione? Ci stanno
d'intorno, come vedete, quelle stesse ca-
lamità e molestie che , or fanno dician-
nove ani-ti, ci provennero dalla presa di
Roma ; anzi, per la lunga durata, si fecero
più gravi ; nè appare qual limite siano

1.4 Page 4

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per avere, se riguardisi la volontà dei
nemici, dei quali troppo acerbamente spe-
rimentiamo come pel lungo successo siasi
accresciuta la baldanza. Siete infatti te-
stimoni, venerabili Fratelli, in qual guisa
procedano le cose, quanta sia l' audacia
da una parte, l' impunità dall' altra nel-
l'offendere il Pontefice . Nè è da porre in
dubbio quali propositi si maturino ; poi-
chè erompon da ogni parte e son resi
manifesti dalla molteplice testimonianza
dei fatti . Ecco che di giorno in giorno
più acri si fanno le inimicizie contro le
cristiane istituzioni, ed è vincolata ed
oppressa ognor più la libertà del Romano
Pontefice .
» Perciò vediamo incitarsi l' opinione
popolare contro la sacra potestà della
Sede Apostolica, e impunemente attiz-
zarsi, con quotidiana petulanza di pa-
role, l'odio della moltitudine. E già si è
pervenuti al punto che in questa stessa
città, quasi al cospetto Nostro, sia lecito
all'empietà sfidare con insigne non men
che perenne ingiuria la religione di Gesù
Cristo, cogli onori, dovuti alla virtù, de-
cretati non senza insolente ostentazione
ad un apostata del nome cattolico . . . »
Con queste ultime parole il Sommo
Pontefice segnala l'insulto fatto in questi
giorni alla Chiesa Cattolica coll'erezione
di una statua a Giordano Bruno . Questo
insulto infatti è così atroce, che il pen-
siero rifugge inorridito a tanta infamia,
ed il cuore dei credenti ne rimane pro-
fondamente ferito . Una statua all'uomo
ipocrita, corrottissimo e corruttore, al cri-
stiano apostata, al frate sfratato, al più
laido fra gli scrittori! Una statua in Roma,
nella capitale del Cattolicismo, in faccia
al Vaticano, una statua al maestro di
eresia e di iniquità, morto nell' impeni-
tenza e colla bestemmia sul labbro! E
questo infame monumento per soprappiù
viene inaugurato nel giorno sacrosanto
della Pentecoste, anniversario della isti-
tuzione della Chiesa cattolica, che colla
discesa dello Spirito Santo sopra gli Apo-
stoli incominciò a vivere, ad operare e
ad ammaestrare le genti ! E intorno al-
l'effigie disonesta di un uomo, che fu ed
è abbominato financo dai più illustri fra
i protestanti, fu vista radunarsi, sotto il
nero vessillo di satana, una moltitudine
plaudente con imprecazioni e bestemmie,
quasi lanciando una sfida a Dio, e cele-
brando l'apoteosi di un ribelle alla divina
legge, di uno sprezzatore di voti e giu-
ramenti ! E tale infatti fu il significato
che si volle dare a questo monumento e
a questi tripudii .
Quale trafittura al cuore ne abbia pro-
vato il Sommo Pontefice , Leone XIII ,
all'udire l'eco poco lontana delle musiche
e delle grida forsennate, che inneggia-
vano al lurido apostata, è più facile im-
maginare che dire. Egli stette quasi tutta
la mattina in orazione davanti al SS . Sa-
cramento , pregando per' i suoi traviati
figliuoli, atterrito al pensiero dei casti-
ghi da Dio minacciati a quelle infelici
nazioni, che pretendono scuotere il giogo
soave della legge di Gesù Cristo, per in-
neggiare ai suoi nemici .
In vero è ben commovente e confor-
tante la figura solitaria del Papa innanzi
al tabernacolo di Colui che disse a Pie-
tro : Tu sei Pietro e su questa pietra edi-
ficherò la mia Chiesa e le porte dell'inferno
non prevarranno contro di lei!
Sono clamorosi ma effimeri i trionfi di
satana , il quale le mille volte fu vinto
al solo ripetersi delle parole dell' Arcan-
gelo Michele : Quis ut Deus ? Chi come Dio?
Sono ornai diciannove secoli che la Chiesa
è continuamente assalita in mille guise
dai più formidabili nemici ; ma vinta non
mai . I suoi nemici passati si sono dile-
guati dinanzi a lei come nebbia al sof-
fiar del vento ; tutti scomparvero, ed essa
sta . È Gesù Cristo che le diede e le darà
vittoria . Egli è che vinse ieri, vince oggi
e vincerà domani e per tutti i secoli .
Christus heri et hodie, ipse et in saecula (1) .
Confortati noi cattolici da questa ve-
rità non smarriamoci d'animo, se ci parrà
i giorni farsi peggiori e più scura adden-
sarsi la procella, perchè non tarderà a
ricomparire il sole . La Chiesa, come dice
S . Atanasio, è l'umanità stessa di G . C .,
humanitas Eius (Christi) (2), quindi la vita
di Lei è la vita di Gesù Cristo continua-
mente riprodotta : alla glorificazione del
Tabor succede l'ignominia del Golgota,
ma essa risorge sempre dal suo sepolcro
gloriosa e trionfante .
Stringiamoci intorno al Papa fermi
nella fede e nell' affetto alla cattedra
di san Pietro, perchè chi è col Papa
è con Dio . Ascoltiamo con figliale rive-
renza gli insegnamenti del Papa, perchè
questi sono gli insegnamenti. di Dio . Non
arrossiamo di professarci cattolici, perchè
(1) HEBR . XIII.
(2) De Incarnatione, 21.

1.5 Page 5

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Gesù Cristo ha protestato che se ci ver-
gogneremo di Lui, Esso nel giorno del
grande giudizio si vergognerà di noi in-
nanzi al Padre celeste e ci griderà : Non
vi conosco! Non stiamo inerti, ma ope-
riamo il bene, mentre ne siamo in tempo .
Ciascuno con una vita veramente cri-
stiana si sforzi di sostenere tutte quelle
opere, alle quali ci invita la voce del
Santo Padre, l'educazione della gioventù,
la diffusione della buona stampa, le mis-
sioni cattoliche . Siccome poi i bisogni.
del Papa si fanno ogni giorno più gravi,
così procuriamo che quest'anno sia par-
ticolarmente contrassegnato da larghe e
generose offerte per l'obolo di s . Pietro .
Non dimentichiamolo : - Chi dà al Papa
dà a Dio e ne riceverà il centuplo anche in
questa vita .
Finalmente ci stiano a cuore la pre-
ghiera, l' assistenza alla santa Messa, la
Comunione frequente . Colla pratica di
queste opere noi contribuiremo alla vit-
toria della Chiesa, al trionfo dei Romano
Pontefice, alla salute delle anime nostre,
al ravvedimento dei fratelli traviati, e
secondo il fine della nostra pia Unione,
coopereremo a dare dei savii cittadini alla
società e dei felici abitatori al Cielo .
I TRE MONUMENTI INNALZATI DA D . BOSCO
e il Papa.
Nel mese di maggio e nel mese di giugno
occorsero tre care solennissime feste per i
Salesiani e per i loro Cooperatori : S . Gio-
vanni Evangelista , Maria Ausiliatrice ed il
Sacro Cuore di Gesù . Il discepolo prediletto
per la sua verginità, la Madre del bell'A-
more, il Dio della carità furono gli oggetti
della devozione di Don Bosco . E queste su-
blimi ispirazioni, da lui vagheggiate in tutto
il tempo della sua vita, furono l'anima delle
sue imprese, diedero forma a tutte le virtù
del suo cuore, gli prestarono le ali perchè
volasse, percorrendo quella strada che la
Divina Provvidenza aveagli indicata . Perciò
a perpetuare la memoria degli affetti che
ardevano nel suo cuore, e dei continui inse-
gnamenti che predicava ai suoi figli, innal-
zava le tre maestose chiese, due in Torino
ed una in Roma , di S . Giovanni Evange-
lista , di Maria SS . Ausiliatrice e del Sacro
Cuore .
Ma due altre idee predominavano nel co-
strurre questi monumenti . La prima, il Ro-
mano Pontefice . Il Papa, il Vicario di Gesù
Cristo, il Padre dei fedeli era tutto al cuor di
D . Bosco su questa terra ; a Lui portava una
tenerissima figliale affezione, prestava un'as-
soluta obbedienza , sicchè anche i, soli suoi
consigli erano per lui altrettanti comandi ;
ed inculcava a tutti doversi ossequio alle sue
dottrine anche quando insegna come dottore
privato . E nessuna opera egli intraprendeva
senza aver prima ottenuta l'approvazione del
Sommo Pontefice . E i tre monumenti sono
improntati del nome del Santo Padre . La
seconda idea si collegava colla prima : la
riconoscenza senza limiti verso il Dator di
ogni bene, che per mezzo di Pio IX e di
Leone XIII, avea ricolmato di tanti benefi-
zi la, sua Istituzione ; quindi il bisogno da
lui sentito di lasciar sulla terra luoghi sacri
a Dio, ove l'inno di ringraziamento fosse in
nome suo continuamente ripetuto per secoli
e secoli .
Ed ecco perché, care a noi e solenni tor-
narono le feste di S . Giovanni Evangelista, di
Maria SS . Ausiliatrice e del Sacro Cuore di
Gesù : esse richiamarono alla mente dei figli
le virtù più prediletto al padre ; l'ardente
carità, la purità, la divozione alla Vergine,
ed in pari tempo i sentimenti di lui verso
del Romano Pontefice . E come?
Quanto Don Bosco amasse la Madonna,
quanto in ogni modo ne caldeggiasse il culto
e la divozione tutto l' universo lo conosce .
Non vi fu un solo istante della sua vita nel
quale il suo cuore non battesse per Lei . Oh!
quanto rapiva, quanto invogliava i giova-
netti ad amare Maria .
In un giorno del 1848 si trovava innanzi
alla sua povera casetta di Valdocco, desti-
nata a divenire il centro di . un colossale O-
spizio . Era circondato da alcuni giovanetti,
ed egli, innalzando gli occhi negli spazi del
cielo sopra il prato, sul quale oggi s'innalza
il tempio della Madonna, all' improvviso e-
sclama : -Vedete voi lassù la statua della
Madonna circondata di lumi? - Passarono
venti anni da quel giorno, e nel 1868 quei
giovanetti divenuti uomini stavano ancora
ai suoi fianchi .
Era una splendida sera dell'ottavario della
Consecrazione del nostro tempio . Nei cortili
si ripetevano le narrazioni dello grandi me-
raviglie operate dalla Madonna in quei giorni .
Suonava la banda musicale e parea si ripe-
tesse l'eco delle trombe levitiche ne' giorni
solenni della dedicazione del tempio di Sa-
lomone . Tutte le finestre dei fabbricati erano
illuminate, e in alto sulla cupola torreggiava
la statua indorata della Madonna, avente ai
suoi piedi ed intorno alla corona centinaia
di fiammelle a gaz in globi di vario colore .
Non una parola detta da Don Bosco ai suoi
figli cadde mai in dimenticanza ; e quella
sera uno degli antichi allievi, fattosi largo
tra la folla dei giovanetti, si avvicina a lui
dicendogli : - Ecco la Madonna circondata
di lumi, come lei ci disse una volta . - Don

1.6 Page 6

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Bosco fissò allora lungamente quello spetta-
colo e rispose : - È vero ! - E quella sta-
tua in alto attraeva sempre i suoi sguardi .
Quando alle 10 o alle 11 di notte, stanco
dalle lunghe ore passate in confessionale,
saliva sui poggioli per ritirarsi in sua ca-
mera, si fermava per qualche istante, allor-
chè splendeva la luna, e volgendosi commosso
a chi lo accompagnava - La vedi? - di-
ceva sommessamente, accennando alla cupola .
E quanta tenerezza non provava il suo
cuore nel vedere i suoi giovanetti correre più
volte al giorno a' piedi della Vergine per
chiedere le grazie necessarie . E queste si ot-
tenevano . Oh! quante volte nelle strettezze
dell'Oratorio Don Bosco diceva ai suoi figli :
- Andate in chiesa, pregate Maria ; - ed
alla sera del giorno stesso la preghiera era
esaudita, e Maria era corsa in aiuto di Don
Bosco .
Ancora centinaia e centinaia di giovanetti
continuano ad affollarsi nel suo tempio, e le
grazie che si ottengono sono pur ora innu-
merevoli . La divozione di Don Bosco verso
Maria si perenna ne' suoi figli .
Ma Maria Ausiliatrice ricordava a Don
Bosco, e ricorderà mai sempre ai Salesiani e
loro Cooperatori, il Sommo Pontefice . Trat-
tandosi di dare un titolo alla nuova chiesa
che si stava costruendo , Don Bosco chiese
all'immortale Pio IX con qual nome meglio
si converrebbe onorare ivi la Madonna . E il
Papa suggerendo un titolo che omai risuo-
na per tutto l'universo glorioso e potente,
rispondeva : - La chiamerete Maria Santis-
sima Ausiliatrice . - Don Bosco di ciò oltre-
modo contento ripeteva sovente ai suoi figli
- Questo è il monumento dell'approvazione
che il Vicario di Gesù Cristo dava all'esserci
noi radunati in società per cooperare alla salute
della gioventù povera ed abbandonata . -
Sicchè il pensiero di Maria Ausiliatrice ri-
chiamava a Don Bosco l'altro della persona
del Vicario .di Gesù Cristo .
S . Giovanni Evangelista! Di questo santo
Don Bosco amava in modo specialissimo il
candore e la purezza ; e di questa virtù, men-
tre esso ne era il modello, cercava d' infon-
dere l' affetto nel cuore di tutti i suoi figli .
Allorchè egli parlava di questa virtù, che
rende gli uomini simili agli angeli, si vedeva
come trasformato, sicchè sembrava esso stesso
un angiolo . Parole, sentimenti, figure, esempi
erano di tanta bellezza, che chi lo ascoltava
ne rimaneva incantato ; e non pochi si af-
frettavano a tenerne memoria in fogli, che
noi ora possediamo . E per conservare un
tanto ornamento dell'anima egli raccoman-
dava continuamente a tutti la santa Comu-
nione e la divozione alla SS . Vergine, per
cui altamente si segnalò l'Apostolo Giovanni .
È con questo ideale che egli costruiva la
sua seconda chiesa, ma ad essa voleva unito
e per sempre il nome dell' angelico Pio IX .
Perciò vi innalzava la statua del Pontefice,
opera stupenda dello scalpello del Confalo-
nieri di Milano . Per dodici e più anni esso
dovette lottare contro le mene dei protestanti
vicini , che in ogni modo cercavano di im -
pedire l' erezione di quel sacro edifizio ; e a
chi ammirava la sua costanza nel voler con-
durre a termine quell'opera e in quel luogo,
esso rispondeva : - Questo deve essere il
monumento alla gloria di Pio IX e della
mia riconoscenza a Dio , perchè appro-
vando la Chiesa il vincolo di carità che
stringe fra di loro i miei Cooperatori, io ho
potuto rendere stabile e duratura la mia i-
stituzione, anche allorquando io più non sarò
su questa terra .
Il Sacro Cuore di Gesù ! Da questo Sacro
Cuore Don Bosco aveva cercato il modello
per formare il suo . Lo spirito continuo di
sacrifizio operativo, lo zelo della salute delle
anime, la sua divozione profonda , inaltera-
bile, soda, semplice, confidente, amabile,
senza ombra che desse ammirazione o avesse
sembianza di austerità erano il suo carattere .
Un dottissimo e santo porporato dopo aver
esaminato tutto il tenore della vita di Don
Bosco ancora vivente lo definì : - L'unione
con Dio ! - Una chiesa adunque al Sacro
Cuore non doveva essere, per conseguenza
logica, il compimento dei lavori di un uomo
che si avvicinava al termine dei suoi giorni?
E dove erigerla questa chiesa? Dal 1867 fino
al 1881 Don Bosco aveva cercato tante volte
di fondar una sua casa in Roma, ma invano .
Ed ecco sorgere l'idea di fabbricare in Roma
il tempio al Sacro Cuore di Gesù . Il sapien-
tissimo Leone XIII dà ordine a Don Bosco,
perchè sì accinga alla difficile impresa . Don
Bosco ornai è cadente : logoro dal suo lungo
pellegrinaggio, non può più presiedere per-
sonalmente alla nuova impresa che deve af-
fidare alle mani dei suoi figliuoli . E la chiesa
si innalza, e vicino ad essa s'incomincia l'O-
spizio dei giovanetti . Ma il nome del Papa
non deve andare disgiunto da questo terzo
edifizio . Il grande Pontefice Leone XIII, in
mezzo alle sue strettezze, con munificenza più
che regale concorre all' erezione della fac-
ciata, sulla quale però, come a sigillo, è po-
sto il suo stemma ; e dentro alla chiesa sorge
la statua di Pio IX .
Corre l'anno 1887, siamo al principio di
maggio e ad un tratto in Don Bosco si ma-
nifesta una brama ardentissima che la chiesa
di Roma sia consecrata . Tutti oppongono
mille difficoltà a questo disegno : - La chiesa
è tutta ingombra di ponti, i lavori non sono
finiti, gli altari mancano, sono da spendersi
ancor somme vistosissime e non si hanno .
- Ma Don Bosco è irremovibile e bisogna
ubbidire : - Si faccia anche l' impossibile,
egli aveva detto, ma la chiesa ha da es-
sere consecrata per maggio di questo anno . -
E a chi lo interrogava del perchè di quella
sua irremovibile volontà ripeteva : - È que-
sta l'ultima mia opera . La chiesa del Sacro

1.7 Page 7

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Cuore di Gesù è il monumento in ringrazia- Divina Provvidenza . E D . Bosco amava ri-
mento a Dio, che eternerà la memoria dei peterlo e non mancava in ogni occasione di
favori inestimabili che il Pontefice ci ha im- dimostrarlo che nei suoi ospizi e collegi i
partiti coronando l'opera di Pio IX .
Cooperatori sono in casa propria, e che di
E il campanile della chiesa del Sacro Cuore questi i Salesiani sono i delegati in tutte le
innalzandosi gigante sull' Esquilino , e dal- opere della pia Società ; quindi il Coopera-
l'altezza del quale si scorge la cupola di san tore che si presenta a questa festa è sempre
Pietro, sembra quasi una scolta che sta at- un amico del cuore .
tenta alla voce che parte dal Vaticano . Al Non basta : l' allegrezza più dolce del 24
suono delle campane della più grande basi- maggio è senza dubbio la dimostrazione fi-
lica del mondo cattolico risponderanno le gliale a Maria SS . Ausiliatrice dei Sacerdoti
sue, e mandando l'eco lontana alle altre case che in tanti anni vennero nell' Oratorio for-
salesiane, i figli di Don Bosco ricorderanno mati da D . Bosco e dati da lui alla Chiesa
sempre gli esempi e gli insegnamenti del d' Italia . Nel Piemonte ed in Lombardia non
Padre loro, sul dovere che li stringe di a-
mare, venerare ed obbedire il Vicario di
Gesù Cristo .
vi è diocesi nella quale un gran numero
di parrocchie non abbiano preti usciti dalle
case di D . Bosco . Ed in questa circostanza
non pochi ne vengono anche da paesi lon-
tani per ringraziare la Vergine della loro
vocazione e per rivedere i loro compagni
LA FESTA DI MARIA SS . AUSILIATRICE .
salesiani coi quali convissero per più anni .
Ora, io dico ; la gioia ingenua della fan-
Le feste della Madonna ovunque sono ce-
lebrate, o in una magnifica cattedrale o in
una povera chiesa, in un maestoso santuario
o in una cappella di campagna ha sempre
un' impronta di bellezza, gaietà, affetto con-
fidente da innamorare i cuori più freddi .
Sembra che tra i poveri figliuoli di Eva e
la più pura, la più santa, la più grande di
tutte le creature, la Regina del cielo e della
terra, la tesoriera di tutte le grazie spirituali
e temporali, la Madre di Dio non corra al-
cuna distanza . - Essa è la madre nostra e noi
siamo i suoi figli ! - Ecco il pensiero che do-
mina tutte le menti, P amore che accende
ciullezza, l' amore della famiglia, il giubilo
dei benefattori e degli amici, il vincolo che
li stringe maggiormente tra i fratelli col rin-
novare gli antichi e cari ricordi, tutti questi
affetti che hanno per fine ultimo l' amore a
Maria SS . non danno un carattere tutto spe-
ciale un incanto indescrivibile a tal fe-
sta? Ma questa non è ristretta tra un sorgere
e tramontar di sole, ma si può dire che dura
un mese intiero . Dal 23 aprile al 24 maggio
è un continuo succedersi di giorni solenni, e
specialmente le funzioni della sera nella no-
vena sono di una grande magnificenza, a
cui prende parte un bel numero di fedeli .
tutti i cuori, l' allegrezza che si riverbera su
tutti i volti . E si spera in questa buona Ma-
dre e non si resta delusi, si domanda e si
ottiene, e alle lagrime di una preghiera af-
fettuosa succede sempre il sorriso del rin-
graziamento .
Ma se belle e care sono in ogni luogo della
terra queste funzioni, quella di Maria SS . Au-
siliatrice nella chiesa di Valdocco in Torino
ha un incanto speciale che la distingue, a
nostro giudizio, da tutte le altre . E prima
causa di questo è la moltitudine dei fanciulli
che ordinati nella cantoria, schierati in veste
talare e cotta intorno all' altare, disposti nella
chiesa innanzi all'i mm agine di Maria, sem-
bra che abbiano ascoltato l' invito di Lei
Si quis est parvulus veniat ad me . (1) La gioia
che brilla nei loro occhi è resa ancor più
viva, perchè questa festa ha condotto molti
parenti a passare il giorno con loro e grandi
e piccoli sono riuniti in famiglia ai piedi della
Madre del bell' Amore .
Ma ciò non è ancor tutto . La Vergine Au-
siliatrice nella chiesa che essa stessa si è edi-
ficata vede accorrere numerosi i Cooperatori
Salesiani da Lei scelti per istrumenti delle
imprese di carità affidato a D . Bosco dalla
Alla vigilia della festa secondo la consue-
tudine degli anni scorsi verso le tre pomeri-
diane incominciò nel nostro tempio di Torino la
Conferenza ai Cooperatori Salesiani . Dopo il
canto di un mottetto e la lettura di un capitolo
della vita di S . Francesco di Sales, D . Rua
comparve in pulpito e prese a parlare . - È
la prima volta che come successore di D . Bo-
sco fa la conferenza ai Cooperatori ;. l' anno
scorso aveva ceduto a Mons . Cagliero un
ufficio così consolante . Ed ora è venuto a rac-
contare agli amici delle Opere Salesiane ciò
che la loro carità ha permesso di compiere
per la salute delle anime . - Quindi D . Rua
fece un rendiconto edificante e interessantis-
simo di tutto ciò che si era fatto dopo l'ul-
tima conferenza.
Noi qui non riporteremo il suo lungo ra-
gionamento, ma notiamo solamente il punto
che egli sviluppò con maggior compiacenza .
Dipinse come in un quadro la vita intera di
un missionario . Prima di abbandonare la pa-
tria egli impara la scienza sublime di sal-
vare le anime, si esercita nelle sante fa-
tiche dell' apostolato in quella sfera di azione
{1) Prov . IX - 4
che a lui viene assegnata dai Superiori, si

1.8 Page 8

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santifica per poter far santi coloro ai quali
sarà inviato : in una parola si prepara . Quando
rispondendo alla chiamata di Dio s' incam-
mina per le terre lontane, durante il viaggio
la Provvidenza di Dio ha di lui una cura ma-
terna, e le centinaia di emigranti sulla nave
lo intrattengono continuamente nelle pie oc-
cupazioni del ministero sacerdotale, durante
la traversata . Arrivato appena nel luogo della
sua missione corde magno et animo volenti in-
comincia la sua opera di salvezza . In que-
st' opera egli impiegherà tutti gli istanti della
sua vita, tutti gli ardori del suo zelo, tutte
le affezioni del suo cuore . Raccoglierà mi-
gliaia di nuove pecorelle nell' ovile della
chiesa milìtante per popolare un giorno gli
atrii immensurabili della Chiesa trionfante .
E di quanto diceva recava le prove . Descrisse
eziandio l' ardore col quale i popoli attendono
chi loro annunzi la parola di Dio e le feste
che fecero i selvaggi della Terra del Fuoco
quando videro ritornare fra di loro D . Fa-
gnano aspettato per molti mesi .
Profonda fu l' impressione prodotta dalle
parole di D . Rua sul numeroso e scelto udi-
torio . Mons . Basilio Leto Vescovo titolare di
Samaria dava solennemente la benedizione
col SS . Sacramento .
Alle 6 della sera incominciarono i primi
vespri della gran festa seguiti da un erudito
discorso del Teologo Ilario Vigo parroco
di santa Giulia in Torino che colla sua dotta,
popolare, interessante ed affettuosa parola
aveva istruita e commossa in ogni giorno del
mese la folla che accorreva ad udirlo .
Il giorno di Maria Ausiliatrice alle ore 2
ant. si celebrò la prima messa per il per-
sonale dell' Oratorio che in tutto il giorno
si doveva occupare in cento lavori diversi .
Quindi si spalancarono le porte del San-
tuario ai pellegrini che numerosi già aspet-
tavano sulla piazza . Chiamiamo pellegrini
questi fedeli perchè molti sono venuti da lon-
tani paesi . Il Piemonte, la Liguria, la Lom-
bardia sono largamente rappresentati . La
Francia ha ìnviato non pochi Cooperatori e
Cooperatrici . Grande è l'affluenza ai Sacra-
menti . I confessionali sono assediati fino oltre
alle 10 e mezzo . Dieci altari sono preparati
per i Sacerdoti i quali, succedendosi conti-
nuamente le messe, fanno la preparazione ed
il ringraziamento ai fianchi dell' altare stesso
non essendo cosa facile attraversare la chiesa
per la folla compatta . Nel corso del mattino
si comunica a più altari. Alla messa della
comunione generale detta da Mons . Leto,
come negli anni precedenti cinque sacerdoti
per più di un' ora distribuiscono le sacre
specie ai comunicanti .
Alle 10 e 1/2 cantava la Messa solenne
S . E . Mons . Marello Vescovo eletto d'Acqui
assistito pontificalmente dall' Eminentissimo
nostro Arcivescovo Cardinale Alimonda . Quale
spettacolo presentava in quel momento l'altar
maggiore !
Il valoroso Osservatore Cattolico di Milano
nel suo numero del 5-6 giugno così parlava
con particolare benevolenza della nostra festa :
« La solennità del 24 maggio nella Chiesa di Maria
Ausiliatrice forma ogni anno per Torino un vero av-
venimento, fecondo di sante emozioni e di preziosi
frutti di divozione ; e segna sempre un salutare risve-
glio del sentimento religioso .
Anche in quest' anno la festa riuscì solennissima .
Non è possibile assistere a questa funzione e non ri-
portarne una impressione soave e profonda . La chiesa
addobbata con ricchezza, gusto ed eleganza . La folla
di cittadini e di forestieri, di signori e di popolani,
che riempie ogni angolo, ogni vano, e s' accalca attorno
si giovani dell' Oratorio quasi ad ammirarne ed emu-
larne il raccoglimento e la pietà. I sacri Misteri ce-
lebrati con pompa, coll' intervento dell'Eminentissimo
Cardinale Alimonda e di altri Prelati . La simpatia e
la venerazione, che nel cuore dei torinesi è sempre viva
e rigogliosa, per la santa memoria di D . Bosco e per
le opere sue. Tutto questo dà alla solennità di Maria
Ausiliatrice una importanza eccezionale .
Ciò poi che forma pure attrattiva grande di questa
solennità si è la musica, sempre ottima nella scelta,
e sempre grandiosa ed imponente nella esecuzione.
Dov' è che si possa avere un insieme di elementi mu-
sicali, così buoni e così abbondanti, come si riscon-
trano nella Chiesa di Maria Ausiliatrice ?L'orati
salesiano possiede questi mezzi e sa giovarsene .
Non è esagerazione il dire, che un coro di soprani e
di contralti come quello che possiede l' Oratorio sale-
siano, composto di 200 e più giovani dell' Oratorio me-
desimo, è impossibile trovarlo altrove . L' infaticabile
Maestro Dogliani, che sotto una rara modestianascode
un merito grande, ha saputo introdurre, nella educa-
zione delle voci infantili un metodo veramente egregio .
I suoi soprani e contralti cantano con tanta maestria,
con tanta sicurezza, con una voce così dolce e soave,
che è una bellezza .
Queste voci angeliche, disposate ai cori robusti dei
tenori e dei bassi, composti in buona parte d ei migliori
artisti di canto religioso della Città, s' armonizzano
in un insieme che ti rapisce, ti solleva, e ti trasporta
in un ambiente celestiale .
La messa di Santa Cecilia del maestro Gounod, che
per la prima volta si eseguì in quest' anno, può a ra-
gione gloriarsi, per parte specialmente del cauto, d i
una esecuzione e di una interpretazione accurata ed
ottima . Quanta soavità d'armonia nel Kyrie! Quanta
dolcezza nell' introduzione del Gloria! Quel pastorale,
mormorato a voce sommessa dalle masse corali, sulle
quali si libra leggero come farfalla la voce del soprano
solo che canta : Gloria in excelsis Deo, è di un effetto
magico . Il Qui tollis è un duetto magistrale, che si tra-
sforma in un bell'unissono di soprano, tenore e basso,
e poi si chiude con un terzetto, intercalato dal coro,
che ripete con insistenza il Suscipe deprecationern no-
stram . Nel Cum Sancto Spiritu l' incalzarsi dei tenori e
dc eibas,chfungraziosct olle note ri-
tardate dei soprani e contralti, per poi riunirsi e ri-
posarsi e riposare insieme in un breve Amen, ti dà ve-
ramente l' idea del Verbo Divino, solo altissimo Si-
gnore, che insieme collo Spirito Santo si riposa nella
gloria eterna del Divin Padre .
Il Credo è di un effetto sorprendente . Il concetto è
severo e poderoso, l' accompagnamento robusto, il gran-
dioso unissono che si protrae sino all' I ncarnatus, per

1.9 Page 9

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ripigliare all' Et resurrexit e proseguire sino all' Et
expecto, ti fa pensare all' unità, alla fortezza, alla ro-
bustezza della fede cristiana, ti fa pensare, alla pro-
fessione di fede di un esercito di prodi alla vigilia
di una grande battaglia . Ma, alla severità, e direi quasi
fierezza, di quest'unissono, fa bellissimo contrasto la
calma serena dell' Incarnatus e dell' Et vitam venturi
saeculi . Questo finale del Credo, cantato a mezza voce
dalla massa corale, e accompagnato dai graziosi ricami
dell' arpa, è di una bellezza straordinaria ; ti rapisce
l' anima alle celesti sfere, e ti fa pregustare una sfu-
matura di quel gaudio infinito che inebria i Beati
nella eterna vita . Il Benedictus èu.naverispzon
L' Agnus Dei, un gioiello di bellezza e purezza singo-
lari . Insomma una Messa stupenda, un vero capolavoro,
che basterebbe anche da solo ad immortalare l'autore . »
Dopo la Messa solenne S . E . il Cardinale
Alimonda, Mons . Vescovo d' Acqui, e varii
illustri Cooperatori ecclesiastici e laici d'Ita-
lia e di Francia si degnarono assidersi alla
mensa dell' Oratorio . Sul finire Mons . Buffa
Missionario Apostolico ricordò il nome e le
opere di D . Bosco ; il conte Cesare Balbo
pregò D . Rua di accettare la presidenza ono-
raria delle Società cattoliche-operaie del Pie-
monte, l' Avv . Scala Direttore del Corriere
di Torino rispose nobilissime parole al Conte
di Villeneuve-Flayose il quale aveva parlato
così
Emineza, «
Permettete al più umile dei Cooperatori francesi di
bere alla Vostra salute e di ossequiare in Voi il Prin-
cipe della Chiesa, l'amico di D . Bosco, l'illustre pro-
tettore dei Salesiani .
Si parla molto in questi giorni di alleanze fra le
nazioni e io credo far cosa da buon politico col desi-
derare che si stringa tra i Cooperatori italiani ed i
Cooperatori francesi un'alleanza sempre più forte-per
salvare la gioventù povera ed abbandonata e per por-
tare la buona novella nelle terre lontane .
È la seconda volta che noi celebriamo la festa di
Maria SS . Ausiliatrice senza colui che ci insegnò ad
amare ed a servire questa Madre Divina. Ma io m'in-
ganno e mi correggo perchè noi abbiamo oggigiorno
due D . Bosco . Colui che è nel cielo più potente ora di
quello che fosse quando viveva in mezzo a noi ; e colui
che è la sua vivente immagine, che si trova qui con
noi .
A Sua Eminenza il Cardinale Alimonda, a Monsignor
Vescovo d'Acqui e a tutti i Cooperatori assisi a questa
tavola! »
Intanto nel cortile la musica istrumentale
eseguiva scelti pezzi. Sotto i portici e in
sale a pian terreno su lunghe tavole si ve-
devano esposte ricche collezioni di libri, di
immagini, oggetti di divozione, e di cartole-
ria, giocattoli, dolci e via discorrendo . I cor-
tili han preso l' aspetto di una fiera . In onore
di Maria Ausiliatrice i prezzi sono messi al
paro delle borse più modeste . Gli oggetti si
vendono a buon mercato . I giovani passano
da un banco all' altro e le piccole economie
sono impiegate la maggior parte in utili ac-
quisti . La loro gioia è vivissima , e così re-
stano occupate gradevolmente quelle ore che
precedono le sacre funzioni . Questa ricre-
azione fu istituita da D . Bosco e D . Rua
intende che nulla si muti delle usanze che
D . Bosco introdusse .
Nella chiesa l' immagine venerata di Maria
SS . Ausiliatrice è continuamente circondata
da una moltitudine che prega . Si recita ad
alta voce il santo Rosario intuonato succes-
sivamente da alcuni del popolo e tutti rispon-
dono . Il concorso è straordinario . Sono mi-
gliaia di persone che entrano, che escono .
Il cancello della cappella di S . Anna ove fu
esposta la statua, scompare sotto le ghirlande,
le corone, i mazzi di fiori . Molti di questi
portano commoventi iscrizioni designate cogli
stessi fiori e sono meraviglie di buon gusto .
Le sagrestie sono gremite di persone che
vengono a far relazione di grazie ricevute,
che prestano gli exvoto da appendersi al
quadro della celeste Madre, che presentano
offerte per ottenere nuovi favori e che si fanno
ascrivere tra i Cooperatori Salesiani o tra i
confratelli dell'Arciconfraternita di Maria SS .
Ausiliatrice .
Molto prima che alle 6 1/4 incominciassero
i vespri non vi ha più in chiesa un cantuc-
cio libero . Il Curato di S . Giulia colla sua
parola infuocata passò in breve rassegna le
glorie di Maria come aiuto dei Cristiani .
Mons . d'Acqui che aveva cantato pontifical-
mente il Vespro diede la benedizione col
SS . Sacramento .
Anche in queste funzioni « si poterono gu-
stare intrecciate, le sempre care armonie di
Mons . Cagliero, le soavi melodie del Capocci,
la elegante spigliatezza dell' Haydn, e i ro-
busti concetti del maestro Galli, del quale
vennero eseguite due nuove e bellissime com-
posizioni : l' Inno e il Tantum ergo . »
Finita la funzione la folla si riversa in un
cortile nel quale è permesso l'accesso e nella
piazza di Maria Ausiliatrice, ove un gran nu-
mero di persone avevano presa la benedizione,
essendo sempre stata aperta la gran porta
del Santuario . Di qui si fermano a contem-
plare l' illuminazione fantastica del viale,
della facciata interna della casa, delle fine-
stre e dei poggiuoli che rappresenta archi,
leséne , iscrizioni ; e la cupola sulla quale
come in mezzo ad un nimbo risplendente ap--
pare la statua indorata di Maria .
Intanto numerosi Cooperatori, vengono a
prender congedo da D . Rua il quale ha pas-
sato il giorno parte nel confessionale, parte
in sagrestia , facendo rivivere così perfino
nelle più piccole sue abitudini il nostro ve
nerato padre D . Bosco .
Tutto l'insieme di tale spettacolo fu una cosa
« mirabile, conchiudeva l' Osservatore Cat-
tolico . Quando si ha la fortuna di assistere
a funzioni di questa fatta, non si può a
meno che riportarne una dolce impressione
e ritornarne col cuore migliorato . »
Noi aggiungiamo che il Cielo dovette e-
ziandio gioire vedendo la Cristianità salutare

1.10 Page 10

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in questo giorno la sua Regina col titolo di
Ausiliatrice . Qual gioia pel suo servo, il no-
stro amatissimo Don Bosco nell'essere testi-
monio di queste allegrezze . E noi crediamo
che non ci sia vietato di pensare aver egli
detto a Maria SS ., additandole la famiglia
Salesiana : Subvenisti ruinae ante conspectum
Dei nostri (1) . Voi foste l'unico suo appog-
gio davanti a Dio, e voi non l' abbandone-
rete giammai, perchè questa vostra famiglia
vuole stampare il vostro nome in tutti i cuori,
presso tutte le nazioni della terra ; e il vo-
stro nome conosciuto, amato, benedetto, è la
gloria del nostro Dio : In omni gente, quae
audierit nomen tuum, magnificabitur super te
Deus Israel (2) . Amen .
LA PIETRA ANGOLARE DI UNA CAPPELLA
a Torino
E LA PIETRA FONDAMENTALE DI UN OSPIZIO
a Macerata
Il giorno 9 maggio in un cortile tra il grup-
po di basse case poste sul lato orientale della
piazza di Maria SS . Ausiliatrice in Torino si
eseguiva una bella ed importante funzione .
Essendo l' antica sala destinata a cappella
nell' edifizio abitato dalle Suore di Maria SS .
Ausiliatrice divenuta incapace a contenere
le centinaia di ragazze operaie che interven-
gono all' Oratorio festivo, D . Michele Rua
cogli altri Superiori dell' Oratorio avevano
ordinato che si desse mano alla costruzione
di una nuova cappella abbastanza spaziosa .
Le fondamenta di questa in pochi giorni usci-
rono fuori di terra . Si trattava di collocarvi
la pietra angolare . Alle 3 pomeridiane di detto
giorno ricevuto da D . Rua e salutato dal
suono della banda dell' Oratorio giungeva
Mons . Basilio Leto, Vescovo titolare di Sa-
maria . Fu una scena commovente e bellis-
sima nel suo genere . Il Vescovo in abiti Pon-
tificali, circondato da numeroso clero, colle
ginocchia piegate innanzi ad una alta e po-
vera croce, piantata fra i mucchi di mattoni
e di pietre ; il canto delle litanie dei Santi
che risuonava fra le basse mura di quelle
umili casette, le cui rare finestre erano oc-
cupate dagli abitanti, testimoni silenziosi di
quanto accadeva ; alcune nobili matrone con
piccolo numero di figlie del popolo che rispon-
devano al canto dei Sacerdoti ; i muratori che
in piedi col berretto in mano stavano pronti
per proseguire i lavori appena fosse compiuto
il sacro rito, presentavano una scena degna
di essere messa in tela da valente pennello .
(1) IUDITH. XIII, 25.
(2) Ibid . 31 .
Simile spettacolo dovevano contemplare gli
antichi cristiani quando nei periodi di pace
momentanea tra una persecuzione e l' altra,
o nei cortili più rimoti dei palazzi di qualche
patrizio in Roma, o nelle ville suburbane il
Pontefice dedicava qualche titolo al S ignore
destinato al sacro culto .
Finite le preci il Prof. D . Francesia G . B .
lesse il verbale scritto su pergamena che do-
veva essere chiuso nella pietra . In questo si
notava come la nuova cappella fosse appog-
giata al muro di casa Moretta ora abitazione
delle Suore, nella quale D . Bosco, costretto
a ritirarsi dal Rifugio, dai molini di città e
dalla Chiesa di S . Pietro in Vincoli, aveva
trovato per alcuni mesi un asilo per radunare
una parte dei giovanetti del suo Oratorio fe-
stivo, per far loro il catechismo e cantare
lodi al Signore .
Questa circostanza del luogo produsse pro-
fonda sensazione in tutta la pia radunanza .
Letta la pergamena, con alcune medaglie di
Maria Ausiliatrice, e varie monete coniate
nell'anno, Monsignore la pose dentro l'incavo
della pietra angolare, sul quale chiuso con
apposita pietra pose la prima calce . Quindi
volle esprimere alcuni pensieri per conclu-
sione della cerimonia . Disse come gli edifizi
sacri a Dio sono simbolo e centro di carità
e di unione fraterna ; mentre i monumenti
elevati dalla superbia degli uomini portano
divisione e sono ricordi dei mali che caddero
su qualche nazione . Parlò della torre di Ba-
bele e del tempio di Gerusalemme come prova
della sua asserzione . Conchiuse dimostrando
come quella cappella benchè umile sarebbe
stata come l'arca di salvezza per migliaia di
fanciulle, che quivi avrebbero udite le parole
di vita eterna, avrebbero imparato a fuggire
i lacci che il demonio tende alle loro anime ;
colla frequenza dei Sacramenti si sarebbero
fortificate nella virtù, e colla carità di Gesù
Cristo avrebbero portata la pace nelle loro
famiglie assicurando le loro sorti eterne e
quelle dei loro cari. Quindi l' avvenimento,
che erasi compiuto colla benedizione di quella
prima pietra, quasi nascosto agli occhi degli
uomini, essere dei più memorabili al cospetto
di Dio .
Alle 5 Monsignor Leto si ritirava accom-
pagnato dai Superiori dell'Oratorio, mentre
la banda musicale suonava una bella marcia .
Una consimile funzione si celebrò anche
a Macerata . Finalmente cominciarono ad aver
lor compimento i voti dei buoni Maceratesi,
i quali da molto tempo bramavano di avere
nella loro città un Ospizio per l' educazione
ed istruzione della gioventù povera ed ab-
bandonata . A tal uopo avevano più volte ri-
corso al nostro D . Bosco di cara memoria,
e dopo molta insistenza ne aveano ottenuta
formale promessa di porre in quella città una

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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casa salesiana . Ma per deficienza di mezzi
materiali, e più specialmente di personale,
si era dovuto protrarre l' effettuazione di tale
progetto ; quest' anno per altro fu forza in-
cominciare l' erezione di detta casa . D . Rua
al principio della primavera mandava colà
il nostro confratello D . Antonio Buzzetti,
perchè ne dirigesse i lavori, ed il 12 s . maggio
si pose la prima pietra fondamentale, come
riceviamo dalla seguente lettera
Macerata, 12 maggio 1889 .
REVEREND .MO D . RUA,
Oggi a mezzogiorno ha avuto luogo la so-
lenne benedizione e collocazione della prima
pietra dell' Ospizio Salesiano che sta per sor-
gere in questa città . La religiosa funzione
non poteva riuscire più solenne per l'inter-
vento di quasi tutto il degno clero della città,
di molti signori e signore, della nobiltà e
borghesia e di numerosi cittadini ; nè più
simpatica per la posizione del luogo, per l'ap-
parato e pel sereno del cielo, dopo un tem-
porale del giorno precedente che aveva fatto
temere che tutto avesse a sospendersi . Siano
grazie a Dio ed a S . Giuseppe, sotto il cui
patrocinio fu posta questa nuova Casa .
Verso le ore undici giungeva sul luogo
S . E . R . ma Monsignor Roberto Papiri, Vescovo
di Macerata e Tolentino, il quale volle ve-
nire espressamente da quest' ultima città, ove
trovavasi in visita, per compier la cerimonia
con la pompa solenne del rito pontificale . Vi
arrivavano pure il padrino e la madrina della
festa Sig . Cav . Dott . Benedetto Pianesi e
Sigla . Baronessa Teresa Narducci . Il numeroso
clero con a capo Mons . Vicario con tutti i
seminaristi facevano bella corona intorno al-
l' altare eretto sotto grazioso padiglione e sul
quale campeggiava l' effigie di S . Giuseppe .
Si dava principio alla funzione colla let-
tura dell' atto rogato dal R . Notaio Svamba,
il qual atto venne posto nel cavo della pietra
fondamentale ; aveva termine con un grazioso
e commovente discorso, tratteggiante la ca-
rità cristiana., ed in ispecie la carità verso la
gioventù povera ed abbandonata, detto dal
Rev .m° Canonico Del-Savio, Rettore del Se-
minario di questa città .
Amatissimo D . Rua, non mi sarei certa-
mente aspettato una miglior riuscita della fe-
sticciuola . La presenza di Mons . Vescovo,
che volle intervenire alla solennità con grave
suo disturbo ; la bontà dimostrata da tutto
il clero della città ed in ispecie dai Rev .mi
Canonici del Duomo, i quali cooperarono alla
riuscita non solo mandando tende per ripa-
rare dai raggi del sole, arazzi, tappeti, in-
somma tutto il necesssario, ma aiutando an-
cora di opera e di consiglio ; l' affollarsi della
popolazione, che riempiva tutto il vano de'
sotterranei ; P ordine perfetto, la riverenza
osservata da tutti indistintamente, mi ac-
certa che l' opera è gradita a Dio, e che, col-
l'intercessione di S . Giuseppe e di D . Bosco,
fra non molto si potrà condurre a termine . . . .
Sac . ANTONIO BUZZETTI .
Al fianco di questa nuova Casa sorgerà
pure una cappella e così nel solo mese di
maggio 1889 coll'aiuto dei nostri Cooperatori
ci siamo accinti all' erezione di due altari sui
quali si celebreranno i divini misteri . Ogni
altare è una diga che rattiene l' irrompere
dei flutti della giustizia divina sdegnata per .
le colpe degli uomini, è una porta aperta del
cielo per la quale scendono infinite benedi-
zioni . Quante di queste dighe e porte furono
rovesciate e chiuse dall' insania dei nemici
della verità colla chiusura di tante chiese in
questo secolo ! Si dia uno sguardo al mondo
intero e si vedrà il guasto recato dal martello
demolitore colla soppressione dei conventi .
Or bene : l'erezione di un nuovo altare è un
avvenimento di suprema importanza . È un
rimettere un nuovo argine, un aprire una
nuova porta . È la salvezza, è la felicità ma-
teriale e morale di un paese, di una città, di
una provincia . La fede e la storia ecclesia-
stica ce ne sono garanti . Rallegriamoci adun-
que nel Signore, continuiamo nelle nostre
opere da Lui benedette, non stanchiamoci
perchè è breve il tempo che ci concesse per
operare, e non tarderà a sopraggiungere il
giorno del premio eterno .
ESERCIZI SPIRITUALI PER LE MAESTRE
e per altre pie Signore e Cooperatrici Salesiane .
Nella Casa di Maria Ausiliatrice in Nizza
Monferrato avranno luogo alcuni giorni di
Esercizi spirituali per le maestre ed altre pie
Signore e Cooperatrici Salesiane, che deside-
rassero di attendere colla dovuta tranquillità
di spirito alle cose dell' anima e dell' eternità .
Un buon numero di esse vi presero parte
negli anni scorsi con viva loro soddisfazione ;
e speriamo che altrettanto sia per avvenire
nell' anno presente .
Pertanto, desideroso di fare il maggior bene
possibile alle anime, il Sig . D . Michele Rua,
successore del compianto nostro D . Bosco,
fa loro caldo invito ad intervenire numerose ; ..
e qualora non potessero recarsi quelle degli
anni passati, egli le prega ad inviarvi in loro
vece le proprie figliuole o sorelle, oppure in-
dirizzarvi altre pie donne o donzelle del
paese, conoscenti od amiche .
La pensione è fissata a lire 20 ; per le mae-
stre o per più persone della stessa famiglia
a L . 15 per testa .
Gli Esercizi cominceranno la sera del 1°
agosto e termineranno il mattino dell' 8 .

2.2 Page 12

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Essi saranno dettati da Sacerdoti Sale-
siani , coadiuvati da qualche Missionario
loro confratello, che si aspetta dall'America .
Chi intende di prendervi parte è pregata
a significarlo, non più tardi del 30 luglio,
alla Superiora delle Suore di Maria Ausilia-
tr.icenNzaMofrt
N . B. Nizza Monferrato ha stazione propria sulla
linea ferroviaria di Alessandria-Cavallermaggiore .
NOTIZ IE DELLE NOSTRE CASE D'AMERICA.
Dall'Equatore.
I . Inizii della Casa di Quito - Si aspettano mira-
bilia. - Inaugurazione dell'Oratorio festivo . - Le
sette colonne dell' edificio . - II. La musica stru-
mentale : prima marcia . - III. Svolgimento dell' O-
ratorio festivo . - Incostanza : oggi si viene, domani
non più
premio
.m-iglLiaorceo?sa-
si muta- Ecco
Augurii .
il
Padre!
-
Qual
Quito, 25 febbraio 1833 .
Ruv .sio SIG . D . RUA,
La Casa che trovammo, arrivando a Quito,
non è ancora finita : è vasta, comoda e bella, ma
non in istato da poter ricevere giovani . Man-
cano pavimenti, finestre ecc ., e bisognerà forse
ricostrurre il tetto, perchè molto danneggiato .
La spesa non sarà piccola, ma, grazie a Dio,
Monsignor nostro Arcivescovo, il Presidente
della Repubblica cogli altri del Governo sono
disposti ad aiutarci, per quanto sta da loro ;
per altro non si potrà tanto presto preparare
posto per un centinaio di giovanetti . L' Ec-
cellentissimo Presidente venne di questi gior-
ni a farci visita con alcuni ministri : abbiamo
in questa occasione determinato di aprire il
collegio pel 1° di aprile ; e perciò convien
che ci facciamo premura per preparare tutto .
Non si può immaginare, amatissimo Don
Rua, l'entusiasmo che regna in questa città
e ne' dintorni pei Salesiani ; ogni giorno
molte persone vengono a raccomandare ra-
gazzi, e se avessimo posto, potremmo già
averne accettati alcune centinaia . Certa-
mente essi da noi si aspettano grandi cose ;
anzi il Presidente in modo speciale desidera
che si mettano tutte le officine de' nostri
ospizi d'Italia . Noi per intanto cominceremo
il collegio co' laboratorii di fabbri, falegnami,
sarti e calzolai, per cui già vi è il locale coi
più necessarii strumenti . Se fosse possibile
impiantare anche una libreria , oh quanto
bene potremmo fare ! Metteremo ancora, se
sarà possibile, le scuole elementari con un
po' di ginnasio ; e dopo d' aver così prin-
cipiato affretteremo le riparazioni del resto
della casa, per poter mettere grandi labo-
ratorii ; chè già abbiamo a nostra disposizione
grandi e magnifiche macchine per segare,
piallare, incastrare, ecc ., mosse da potenti
motori idraulici . E perla provvista del legname
il Governo ci ha ceduto una montagna folta
di alti e grossi alberi, e provvista di motori
e macchine per il taglio e la preparazione
dello stesso legname .
Come vede, Rev .mo D . Rua , i mezzi per
far grandi cose non ci mancano, mancano
solamente gli operai : questi debbono venirci
da Torino, e noi li attendiamo a tenerci com-
pagnia nel far del bene a questi remoti figli
di Dio .
Noi, coll' aiuto del Signore, abbiamo ferma
fiducia di infondere nelle tenere menti e nei
giovani cuori lo spirito del Signore, e di ren-
dere i giovanetti tali ne' loro costumi, da pia-
cere a Dio ed agli uomini .
Domenica scorsa, 19 corrente, abbiamo ce-
lebrato la festa di San Francesco di Sales ,
nostro Patrono, con tutta quella grandiosità
che ci permetteva una stanza aggiustata a
Cappella . Al mattino inaugurammo l'Oratorio
festivo, primo scopo dell'opera dei Salesiani ;
si cantò Messa in musica e si fece una pre-
dica . Al dopo pranzo si cantarono i Vespri,
con altra predica, e poi si diedero alcuni giuo-
chi nel cortile, come quello dell'asino vola,
della pignatta, del tamburetto, ecc . I giovani
furono contentissimi, e per domenica prossima
speriamo d'averne tre volte tanti .
Per ora abbiamo in casa con noi sette
giovani, e li abbiamo accettati : 1° perchè
servissero d'esercizio nella lingua spagnuola
ai confratelli : 2° per poter studiare il carat-
tere, gli usi ed i costumi loro : 3° perchè aiu-
tassero i Capi-sarto e calzolaio in qualche
lavoretto ; 4° per accostumarli all'osservanza
del Regolamento, affinché servissero da mo-
dello e maestri a quelli che entreranno di
poi . Ho intenzione di provvederli di una di-
visa, per accostumarli ad andar vestiti decen-
temente e tenersi ben puliti
Ci benedica tutti e specialmente il suo
Umil .mo ed Aff.mo
D . LUIGI CALCAGNO .
27 settembre 1888.
REV .MO SIG . D . RUA,
Anche a Quito abbiamo messa la scuola
di musica strumentale . Non può certamente
stare a confronto con quella dell' Oratorio di
Torino, la quale come sento va facendo grandi
progressi ; ma considerato che siamo nei prin-
cipii della Casa, essa è già ad un buon punto .
Il primo saggio si diede in un' improvvisata
che facemmo al nostro caro Direttore giorni
sono . Aveva egli dovuto allontanarsi da Quito
per andare a Riobamba, ove era stato con

2.3 Page 13

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grandi istanze invitato da' Senatori e Depu-
tati della Repubblica, ed ove si vorrebbe pure
una Casa salesiana . Noi approfittando della
sua assenza, facemmo imparare agli allievi
della scuola una bella marcia per suonarla al
suo ritorno . Lo andammo ad incontrare a ca-
vallo Garrone ed io, ed al suo entrare in col-
legio i musici diedero fiato alle trombe, ed
eseguirono la sinfonia con molta precisione .
L' improvvisata piacque al nostro sig . Diret-
tore : fece cogli allievi e cogli insegnanti le
sue congratulazioni, e mise in tutti grande
animo . Di ciò incoraggiati speriamo di poter
anche noi presto eseguire a puntino classiche
composizioni ...
Suo Aff.mo figlio
GIUSEPPE MAFFEO
Capo sarto.
27 marzo 1889 .
REV .MO ed AMATIS .Mo D . RUA,
Fra il numero infinito di lettere e augurii
che dai due mondi riceverà V . S . R .ma nel
giorno del suo Onomastico, la prego di rice-
vere benignamente questa mia, dove sono
espresse le felicitazioni e gli augurii degli
alunni dell' Oratorio festivo della Casa di
Quito nell' Equatore .
Per la prima volta che ho la fortuna di scri-
verle a nome di questi giovanetti, mi pare
opportuno delinearle brevemente il principio
e lo svolgimento di questo nuovo Oratorio
festivo . Ebbe principio nel 19 febbraio
1888 con alcuni giovanetti semi-indiani mu-
ratori, che lavoravano nella nostra Casa . In
men di un mese il numero da 10 o 15 aumentò
fino a 90 ; ma si scorgeva grande incostanza :
ogni festa vedevansi molti nuovi ed i vecchi
sparivano . Questa incostanza nel frequentare
l'Oratorio, l'indifferentismo grande che regna
ne' lor rozzi cuori sì al bene come al male,
ed altre cause non meno potenti ci avevano
disanimati tanto, che eravamo sul punto di
chiuderlo fin da' primi mesi ; si decise tutta-
via d'aspettare ancora qualche festa .
Ben diversa era la disposizione della Prov-
videnza : Iddio voleva provare la nostra fede .
Poichè da quel tempo in poi co min ciarono ad
essere costanti nel venire all'Oratorio, e pre-
sero a frequentare i Sacramenti, sicchè adesso
nel giorno dell'esercizio di buona morte, che
facciamo regolarmente, tutti si accostano alla
Confessione e Comunione ; anzi essi stessi
aspettano con desiderio questo giorno, poichè
sanno che è un dì di allegria e di festa . Ora
io sto preparandone alcuni per la prima Co-
munione che faranno nel giorno di Pasqua .
Questi giovanetti mi si sono affezionati così
bene, che la Domenica mattina, appena mi
vedono, gridando - Ecco il Padre, ecco il
Padre - mi corrono d'attorno con tal pia-
cere, che non mi vorrebbero più lasciare ; ed
alla sera dovendoli licenziare, datami la buona
sera e allontanandosi rivolgonsi indietro e
- Fino a Domenica, Padre - gridano, e ciò
con tal espressione, che ben dimostrano quanto
desiderino di. ritornarci presto . Ed io, Rev .mo
Padre, a cui fu affidata la direzione di que-
st' Oratorio, mi valgo di questa loro affezione
per attirarli e far loro del bene . Si hanno già
parecchi giuochi per intrattenerli lungo il
giorno, nè mancano i premi e le passeggiate .
Presentemente si sta preparando una cappel-
letta per far loro il Catechismo e l' istruzione .
Quelli che frequentano costantemente l'O-
ratorio festivo, in generale ora tengono buona
condotta, ed il nostro Direttore D . Calcagno
in premio ne ha ricevuti parecchi gratuita-
mente fra gli interni, ed altri ancora pensa
di accettarne presto .
Questi buoni giovanetti , o amatissimo
D . Rua, nel giorno suo onomastico, che si
avvicina, le augurano ogni felicità : in quel
giorno tutti s'accosteranno alla S . Comu-
nione e pregheranno Gesù Sacramentato per
V . S ..R- ev
Essi chiedono la sua benedizione e desi-
derano d' avere una sua memoria . Mi bene-
dica e mi creda suo
Aff.mo figlio in G . C .
Sac . CIRIACO SANTINELLI .
BIBLIOGRAFIA .
Nel p . p . numero del Bollettino Salesiano
fu preannunziato il bello ed utile ed oppor-
tunissimo lavoro di Monsignor FREPPEL : La
Rivoluzione Francese considerata in occasione
del Centenario del 1789, tradotto in italiano
dal Prof. A . FABRE . Ora esso libro è uscito
in una edizioncina elegante ad un tempo ed
economica, ed abbiam potuto ammirare la
bontà delle cose che contiene e la squisita e
pur semplice forma con che le vestì il tra-
duttore, nostro caro amico e stimato autore
di vari libri scolastici commendevoli per pa-
recchi rispetti . Torniamo pertanto a racco-
mandare caldamente ai nostri Sigg . Coope-
ratori il magistrale lavoro di Mons . FREPPEL
il quale ebbe in Francia l'onore di 21 edizioni
in meno di 4 mesi . Siamo sicuri che il lettore
ci troverà con piacere molte osservazioni atte
a raddrizzare i torti giudizi che sul gran fatto
della francese Rivoluzione corrono per le
bocche di moltissimi, e ci vedrà in bella luce
mostrato qual sia il vero posto che a quella
compete nella storia moderna . - Esso libro
è vendibile presso le librerie salesiane al
prezzo di L . 1 60 .

2.4 Page 14

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Elenco dei Cooperatori defunti nell'Aprile e Maggio (Seguito) .
38 Maggia D. Andrea - Torino.
39 Maglio D. Giovanni Batt . Canoa. -
Masserano (Vercelli) .
40 Massolino D . Enrico Arcidiacono -
Modica (Siracusa) .
41 Menegoi Giuditta - S . Pietro Inca-
rtano (Verona) .
42 Miari D . Antonio - Reggio Emilia .
43 Obertello Giacomo - Bargone (Ge-
nova) .
44 Orengo Padre Alfonso Maria Carme-
litano scalzo - Loano (Genova) .
45 Ottoni D . Andrea Can . Rett . Semi-
nario - Albano (Roma) .
46 Panizza Teresa vedova Scaglietta -
Castellazzo Bormida (Alessandria) .
47 Parravicini-Persia March . Giuseppe
- Milano.
48 Pellegrini Livia - Forlì.
49 Piasco Michele fu Gio . Batt . della
Tagliata - Racconigi (Cuneo) .
50 Piccarozzi Maria - Forano Sabino
(Perugia) .
51 Picciali D . Gio . Batt. Prev. S . Agata
- Bergamo.
1 Adorna Giacomo - Villette (No-
vara) .
2 Aliprandi D . Angelo parroco - Gorla
Minore (Milano).
3 Allora Cav . Carlo Dottore - Ca-
stelnuovo d'Asti (Alessandria) .
4 Aste Maria - Camogli (Genova) .
5 Berta Cleofe vedova Braga - For-
naci (Brescia),
5 Binui D . Elia Canonico Decano -
Camerino (Macerata) .
7 Barelli Genoveffa - Scaria (Como) .
8 Bernabei Maria -Gamberara (Ra-
venna) .
9 Badanelli Cav. Francesco - Ar-
meno (Novara).
10 Battelli Don Angelo - Carostello
(Perugia).
11 Bandini D . Michele Curato - La-
vacchio (Massa) .
12 Barra D . Agnello - Salerno.
13 Boiardi D . Alessandro -Lugagnano
Vald'Arda (Piacenza) .
14 Bertazzoli D . Pietro Canonico -
Brescia .
15 Conca D. Battista Vie. Parroco. -
Masullas (Cagliari) .
16 Caddeo D . Antonio Parr . - Sini
(Cagliari) .
17 Campo Natale - Ragusa Inferiore
(Siracusa) .
18 Capra Giovanni - Lù Monferrato
(Alessandria) .
19 Claretto Leone - Novalesa (To-
rino) .
20 Cimossa Cav . Carlo - (Torino) .
21 Cavalli D . Giov . Arciprete . - Ca-
stello d'Argile (Bologna) .
22 Casanova D. Ant . Arcip. - Cesio
Maggiore (Belluno) .
23 Chicchero Giuseppe - Rocce (Ge-
nova) .
24 Campolmi D . Luigi Retitore - Gan-
gaiandi (Firenze) .
52 Pollini Siro - Gropello Cairoti (Pa-
via) .
53 Polo D. Leopoldo - Forni di Sotto
(Udine) .
54 Procacci D. Michele - Abeto Ce-
stello (Umbria) .
55 Quarelli Don Giovanni Batt . - Ma-
nerba (Brescia).
56 Ricci Angola - Morsasco (Alessan-
dria).
57 Roberti D. Giuseppe - Vicenza.
58 Roberti Padre Fortunato di San Fi-
lippo - Biella.
59 Rossi D. Giovanni Prevosto - Illica
(Parma) .
60 Rota Vittorio - Lu Monferrato (A-
lessandria) .
61 Sala D . Andrea già Arciprete -
Merate (Milano) .
62 Sandonà D . Giuseppe - Creola (Pa-
dova) .
63 Scarella Angelo Antonio - Piove di
Teco (Porto Maurizio) .
Maggio - Giugno.
25 Colli D . Luigi Rettore - Casta-
gnola (Massa) .
26 Circolo D . Alfonso Parroco - Ca-
sali (Salerno) .
27 Cagnani D . Paolo Parr. - Gualdo
(Forlì).
28 Cagnani Don Giuseppe Vicario -
Dovadola (Forlì) .
29 Comena D. Bartolomeo Arcip . Vie.
For. - Montebuglio (Novara) .
30 Cantoni D . Filippo Parroco - Bor
gopile (Brescia) .
31 Di Franco Emmanuele - Ragusa
Inferiore (Siracusa) .
32 Dalbon D . Pietro - Darè (Austria) .
33 Deluca D. Emidio Parroco - Ce-
stel di Sangro (Aquila) .
34 De Angelis D. Francesco - Artena
(Roma) .
35 Del Vita Don Aurelio Rettore .-
Larciano (Firenze) .
36 Franco D . Domenico - Morubio
(Verona) .
37 Guido D . Bartolomeo Vice Curato
Lagnasco (Cuneo) .
38 Garbellotto D . Antonio - Rua di
l'eletto (Udine).
39 Gilardoni D. Felice Prevosto - San
Primo (Pavia) .
40 Giammarchi D . Luigi Arciprete -
Salutare (Firenze) .
41 Gesta Tool . Giovanni Comm . Cur.
S . Francesco da Paola - Torino .
42 Innocenti D . Basilio Mana Cattedr .
- Ascoli Piceno .
43 Lasagne Comm. Luigi - Torino .
44 Magagna D . Ignazio Arciprete -
Mazzagatta (Verona) .
45 Molino D . Vittorio Canon . - Asti
(Alessandria) .
46 Merlo-Gasti Margherita - Castel.
lazzo Bormida (Alessandria) .
47 Marucchi Lorenzo - Vai della
Torre (Torino) .
64 Seggiaro Meno . Gaspare Can . Vicario
Gener . - Casale Monferrato (Ales-
sandria).
65 Selva D. Luigi - Vergosa (Como).
66 Sirello Maria - Albissola Superiore
(Savona).
67 Solinaa Nicoletta - Borutta (Ca-
gliari) .
68 Sona Margherita - Chieri (Torino) .
69 Stampa Catterina vedova Butti -
Como .
70 Tantardini Maddalena - Introbbio
(Como) .
71 Torriani D. Ferdinando Prevosto -
Stabio (Svizzera) .
72 Trevisani Domenico - S. Pietro In-
cariano (Verona) .
73 Ugnecioni-Gherardi-Baldelli Contes .
Girolama - Firenze .
74 Viale D. Sebastiano Cappellano -
Fossano (Cuneo) .
75 Vismara D . Gaetano Can . S . Gala
denzio - Novara.
48 Massa Margherita - Camo (Ales-
sandria) .
49 Matteucci D. Gaetano Parroco -
Rocca S . Casciano (Firenze) .
50 Macchini D . Giambattista Parroco
Castignano (Ascoli Piceno) .
51 Nascimbene D. Giuseppe Rettore -
Olevano (Pavia) .
52 Panizza Filippo - Taio (Austria).
53 Pellegrini D . Giuseppe - Villatalla
(Porto Maurizio) .
54 Perin D . Giovanni - Rua di Fe-
letto (Udine) .
55 Peria D . Giovanni - idem idem.
56 Primatesta D . Carlo Can. - Ome-
gna (Novara) .
57 Piazza D . Antonio Parroco - Ca-
sola (Forlì) .
58 Rimoldi Isabella maestra - Cislago
(Milano) .
59 Roccavilla Rosa - Sanfront (To-
rino) .
60 Razzoli Suor Maria Concetta - Fi-
letto (Massa).
61 Ronco Don Paolo Prevosto - Con.
scente (Albenga) .
62 Rivarolo D . Gaudenzio - Novara .
63 Saccomani sacerdote - Imare (Ge-
nova)
64 Schiava Don Giuseppe Parroco -
Domanins (Udine) .
65 Tiss Giovanni - Villalta (Udine) .
66 Turchi D . Raffaele Rettore- Monte
fiorallo (Firenze) .
67 Vassallo Contessa Angelica di Ca-
stiglione (Torino) .
68 Vanzetta Maria - Ziano (Trento)
Austria .
'69 Vago Lauretta - Saronno (Milano) .
70 Vogliolo Stefano - Asti (Alessan-
dria) .
71 Zanna Giovannina vedova Vitali-
Busto-Arsizio (Milano)

2.5 Page 15

▲back to top
Lingua e Letteratura .
Drammi Scelti (Metastasio) . Un vol . in-32° (D) L . 1 40
Il Paradiso perduto (Milton) . Tradotto dal Lapi . Due vol.
in-32
(D) » 2 80
Odissea (Omero) . tradotta di I. Pindemonte . Due volumi
-in-32° .
.
. (D) » 2 80
Illiade (Omero) . tradotta da Vincenzo Monti . Due vol .
Esempi edificanti, proposti alla Gioventù . Fiori di Lingua .
Un vol . in-16° piccolo, (973)
. (D) L . 1 80
Guerra . Cenni Storici intorno al giovane Ezio Gherardi .
Un vol . in 16° (541)
. (D) » 1 20
Lemoyne . Cristoforo Colombo . Un vola (553) (D) » 1 60
- Colombia e Perù . Un vol in 16° (543) (D) » 2 00
Lemoyne. Margherita Bosco. Un vol . (557) (D) » 1 60
Martinengo . Ginetta e Claudina . Un volume in-16° eleg .
in-32°
(D) » 2 80
ediz . illustrata (650)
. (D) » 3 25
Pellico Epistolario . Un vol . in-16° (986) (D) » 1 50 - Suor Maria Rossello Un vol . (546) . (D) » 2 40
- Lettere famigliari Francesi. Un volume in-16° Pellico . Doveri e vita. Un vol . in 16° (553) (D) » 1 20
(987)
(D) » 2 40 Riberi . Vita di S. S. Leone XIII, esposta ad esempio del
- Lettere famigliari Italiane. Un volume in-16°
vivere famigliare civile e religioso . Un volume in-16°
(98)
(D) » 1 80
(560)
(D) » 2 00
Rime (Petrarca). Un vol . in-32° . . . (D) » 1 40
Rimario della Divina Commedia. Un vol in-32° (D) » 1 40
Agiografie .
Sonetti e Canzoni ad onore di Maria SS . Un volume
in-32°
(D) » 1 20
La Gerusalemme Liberata (Tasso) . - Un volume
in-32
(D) » 2 00
La Secchia Rapita (Tassoni) . Un vol . in-32° (D) » 1 40
Temi di composizioni Italiane. Un volume in-16°
(1008)
(A) » 2 00
Poesie Liriche (Testi) . Un vol ' in-32° . (D) » 1 40
Le visioni (Varano). Un vol. in-32°
. (D) » 1 40
L' Eneida (Virgilio), tradotta dal Caro. Due volumi
in-32
(D) » 2 80
Barberis . Il Grande S. Agostino . Un volume in-16°
picc .
..
. (D) L. 1 50
Bocci . Il vero amico del popolo . Un volume in-16°
(555)
..
(D) » 1 80
Boero . Vita di S. Stanislao Kostka . Un volume
in 16°(635)
(C) » 2 50
Bonetti . S. Gregorio VII. Un vol . in 16° (556) (D) » 1 80
Bonetti . La Rosa del Carmelo, ossia S. Teresa . Un . vol .
in 16° (545)
(D) » 2 00
- S. Catterina
Imitazione della
Mattei. Un vol .
SS . Vergine . Un
in 16
vol .
(559)
(544)
(D)
(D)
»
»
1
2
40
00
Opere Poetiche
In elegante 16 ° piccolo .
Lemoyne . L'Apostolo S. Giovanni. 2 vol . (552) (D) » 5 00
Martinengo. Il Fabbro di Nazaret. Un volume in-16°
illustrato . (574)
(D) » 4 00
Angelici . Il S. Rosario esp . in versi (958) (D) » 1 40 Martinengo . Maggio in Camp. Un vol . (546) (D) » 2 00
Bertolotti . Il Salvatore. Poema . (957) . (D) » 2 00 Massini . Vita di N. S. Gesù Gristo . Un volume
Garelli . L'Eden riacquistato . Poema . (958) (D) » 1 60
in-32°
...
. . . (D) » 1 60
Manzoni . Poesie Lir . recate in versi latini . (959) (D) » 1 20 Vita del Venerabile Menocchio. Un volume in 16°
Martinengo . Storia di Tobia . Poema . - eg . Ediz .
(542)
(D) » 1 40
illustrata (54)
(D) » 2 50
Pellico . Cantiche. (962)
(D) » 2 00
- Tragedie (962) . . .
(D) » 2 00
Poggi . Visioni al monumento di Cristoforo Colombo .
(D)
Viani . OPoesie . .Un vol . in-16° (966) . . .
» 2 20
Storia .
Biamonti. La Storia Biblica . 4 volumi in-16° corredati
da finissime carte geografiche (2)
(D) » 12 a
Bosco . La Storia d'Italia . Un vol . in-16° (1206) (D) » 3 00
Storia Ecclesiastica. Un voi . in-32° . . (D) » 1 40
Letture Scientifiche e Morali .
Bagatta Clotilde . L'acqua . Conversazioni famigliari . Un
vol . in-16° (1178)
. (C) » 2 20
Storia Sacra. Un vol . in-16°, ili . (1207) (D) » 2 00
Cerruti . Storia della Pedagogia in Italia . Un volume
in-16 ° (1073)
(D) » 3 00
Cerruti . Disegno di storia della Letteratura Italiana .
Un vol . in-16° (1209) .
(D) » 1 80
Libri di Religione.
Le idee di D . Bosco , legato in tela placca oro Belasio . Le verità cattoliche . Un volume in -16°
Un vol . in 16° (1074) . .
. . (D) » 1 30
(831)
.
. (D) » 3 50
Giordano . La Gioventù e Don Bosco. Un volume Bonetti . Il Giardino degli eletti . Un volume in-16°
in 16° (1074) .
..
(D) » 1 25
(944)
(D) » 2 00
- La Carità nell'educare . Un volume in-16°
Edizione economica in-32°
. (D) » 1 00
(1075)
'D) » 1 75 Bosco . Il Cattolico nel secolo. Un volume in-16° pic .c
Helmuth . Fisica Popolare . Un vol . in-16 (1180) (C) » 3 50
(878)
(D) » 3 00
Pellico . Doveri degli uomini. Un volume in-16° - La figlia cristiana provveduta. Edizione illustrata .
(926)
(D) » 1 00
(D) » 2 20
- Doveri degli uomini e sua vita. Un volume in-16° - Il giovane Provv . Edizione illustrata (34) (D) » 2 20
(967)
. . (D) » 1 20 Diario Spirituale . Massime ed esempi di Santi . Un vol .
Doveri degli uomini. Ed. fin . un volume in-16°
in-32° (433)
(D) » 2 50
(553)
(D) » 1 60 Gerola. Il libro per tutti . 4 grossi volumi in-16°
Raccolta di letture morali . (928)
Biografie .
. . (C) » 1 40
(758)
(D) » 14 00
- Il divoto di Maria che la onora nel mese di
Maggio . Un vol. in-16° (310) .
(D) » 3 00
Bertolotti. Storia di Cristoforo Colombo . Un volume - Il vero amante del S. Cuore di Gesù. Raccolta
in W(1172)
. . (A) » 2 50
d'istruzioni e preghiere . 2 vol . in-16° (522) (D) » 6 00
Bosco . Vita di Luigi Comollo . Un vol . (D) » 1 30
- Rete diabolica ecc ., 2 vol . in-16° (866) (D) » 8 0n
- Vita del giovane Savio Domenico. Un volume Laurenti . Meraviglie del SS. Sacramento . in-32°
in 16° (554)
.
(D) » 1 30
(519)
(D) » 1 20
- Il Pastorello delle ~Alpi . Un voi . (971) (D) » 1 40 Martinengo . L'igiene dell' anima. Un volume in-16°
- Magone Michele . Un vol. in 16° (554) (D) » 1 00
(555)
(A) » 2 20
- Letture amene ed edificanti . Un vol . (547) (D) » 0 60 - Le stravaganze del secolo castigate col riso e con
Du Boys . D . Bosco e la pia Società Salesiana. Un
la ragione . Un vol . in-16° (870) . . (D) » 3 00
vol . in-16° (661)
(D) » 2 80 i Weith . Eucarestia. Un vol . in-16° grande . (D) » 5 00

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OPERETTE VARIE ESTRATTE DALLE LETTURE CATTOLICHE DI TORINO
y
Legate elegantemente coli placca oro uso premio - Formato in-32 °
Agnese la Cieca o amore verso il SS . Sacr. . (D) L. 0 80
Alessio o il giovane artista
. . . 5 0 50
Antonio e Ferdin ., ossia il trionfo dell'in . . . . » 0 50
Antonio o l'Orfanello di Firenze
» 0 50
Balines . La religione dimostrato
. » 0 50
Barberis . Vita di s . Alfonso M . de' Liguori » 1 00
Bazetti . Antonio o il buon padre di famiglia » 0 50
- L'uomo propone e Dio dispone
» 0 50
Bel asio . Dio ci liberi
n 0 50
- Non abbiamo parali
»00
Bernardi . Nicolò Olivieri
» 0 60
Del dominio temporale del Papa
. . . . » 0 60
Bocci . Vita di s. Antonio da Padova . . . . » 0 60
Bonaventura . Storia e parabole
» 0 60
Bosco . Cenni su Luigi Comollo
» 0 50
- Il cattolico nel secolo
» 1 40
- Il Pastgrello delle Al pf
. . . . » 0 50
- Il più bel fiore ossia Leone XIII
» 0 60
- La B. Vergine delle Salette
» 0 50
- La pace della Chiesa
» 0 50
- Luigi . Dramma
» 0 40
- Novelle e racconti
. » 0 50
- Pietro, ossia la forza della buona educazione . » 0 50
- Porta-teco cristiano
» 0 50
-Vita di S. Giovanni Battista
» 0 40
- - di S . Paolo Apostolo
» 0 50
- di Savio Domenico
» 0 50
Carlo. La podestà delle tenebre
» o 50
Cento esempi edificanti
» 0 60
Cercatore (Il) della f,,rtnna
. » 0 50
D'Esoville . Elisabetta o la carità del povero ricom-
pensata
» 0 40
Dialoghi popolari
» 0 50
Domenica (La) al popolo
n 0 50
Entrata (L') nel mondo
» 0 50
Episodi ameni e contemporanei
» 0 50
Famiglia (La) di Simone il massaro
. » 0 50
Farrene . Andrea, ossia la felicità nella pietà » 0 40
Frassinetti . Avviamento dei giovanetti
n 0 40
Frassinetti . Dell'impiego del danaro . . . L . 0 50
- Due gioie nascoste
» 0 40
- Il Paradiso in terra
- Industrie spirituali
» o 50
» 0 50
- La gemma delle fanciullo cristiane
» 0 50
Guerra. Cenni su Ezio Gherardi
- D . Marco, ossia perdono e convitto
» 0 50
. . » 1 25
Guglielmo senza cuore, ossia il carcerato di Poissy » 0 50
Gallo . La povertà ricca d'opere generose . . . » 0 50
Gastaldi. Cenni storici sul parroco d'Ars . . » 0 60
Tosè o il piccolo montanaro della Savoia . . . . » 0 50
Lemoyne. L'apostolo S. Giovanni
» 2 00
Manzoni . Poesie sacre
» o 50
Marcello . Giuseppe ed Isidoro
. . » 9 50
Marini. Teodulo ossia il figlio di benediz . . . » 0 50
Martinenero . Il gran passo
» 0 70
- La coda della grati bestia
» 0 60
- La gran bestia
» 0 60
- Ginetta e Claudina
n 1 50
- Il fabbro di Nazaret
- Il maggio in campagna . . . . . .
n 1 30
. n 1 30
- Madre e Matrigne
» 2 20
- Morale e Storia
- Roma . Lettere
» 2 40
. . . » 0 80
' Michel . il giro del mondo . 4 vol . uniti . . » 2 25
Metastasio . Drammi sacri
. » 0 60
momento (Il) della grazia o le ultime ore d'un conditi-
nato a morte
» u 50
Morfgera . Le ciliege . acconto
e 0 50
Pellico . La Beata Panaria. .
. a 0 50
Perrone . Catechismo sulla ,i)iesa Cattolica . » 0 60
Re . Vita di S . A`anaslo ; : - °acik
Riberi. Vita di Leone XII!
)1 0 50
. . » 0 80
Strada (La) ferr . ossia la figlia del cieco
» 0 50
Tasca . (Pio) Eberardo ossia il traviato -Rac . (D) » 0 60
Vergine (La) delle campagne
» 0 50
Yita di S . Benedetto Labre
» 0 50
- di S. Bernardo di Menthon
» 0 50
- infelice di un novello apostata
» 0 40
N . B . Non potendo questa Libreria, stante la quantità delle opere annunziate sulla presente copertina, sempre
essere provvista di tutte, i sigg . Committenti, mandando l'importo dei libri chiesti, sono pregati a voler
scegliere qualche altra opera da sostituirsi, nel caso in cui le opere chieste fossero esaurite .