188903


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1.1 Page 1

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IL FABBRO DI NAZAR ET
MODELLO DEGLI OPERAI E PATRONO DELLA CATTOLICA CHIESA
RACCONTO
del Padre FRANCESCO MARTINENGO P . d . M .
Edizione illustrata da 60 circa finissime incisioni in legno eseguite dal Prof . Salvioni
dietro i disegni dei fav . ií1asutti
Un vol . in-16° piccolo di pagine v: in-516 L . 3 (D) - Elegant . le g . in tela L . 4 (D)
Edizione economica in-32° di pagine 420 (L . C . 325) L . 0 70 (E)
- Legato in tela . . . . » 1 20 (D)
-
-
-
-
carta sagrì . » 1 00 (D)
Estratto dall'Unità Cattolica :
Un libro quant'altro mai utile, ai tempi che corrono opportuno, è il Fabbro di Nazaret uscito
dalla Libreria Salesiana di Torino, e scritto da quell'uomo così giustamente celebre per le sue ope-
rette popolari, che è il signor FRANCESCO MAWrINENGO, prete della Missione . Ora che la così detta
quistione operaia si presenta in tutta la formidabile sua importanza, e a risolverla si ammonticchiano
sistemi sopra sistemi da coloro che vorrebbero salvare la società dallo sfacelo coi scii mezzi civili,
è opera di somma . prudenza e di nobilissima carità additare quell'unica via, che a tal meta abbiamo,
quanto sicura, altrettanto facile e piana .
E il MARTINENGO lo sa fare con tal garbo, che, letto il suo aureo libro, é giuocoforza anche ai
libertini il conchiudere : - Ha ragione! - Il valoroso scrittore prese le mosse dall'impulso dato
dall'imrnortale Pio IX, allorquando con quella sapienza di opportunità, che era dote incontrastata di
quel gran Papa, proclamava S . Giuseppe patrono della Chiesa universale ; e con molta ragione pensò
che se la società tanto si allontana dal socialismo quanto si accosta alla religione, tanto pili efficace
è ora il ritorno alla religione, quanto più si fa per mezzo del santo Patrono della Chiesa, del mo-
dello vero degli operai, S . Giuseppe, sposo castissimo di Maria Vergine .

1.2 Page 2

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PUBBLICAZIONI OPPORTUNISSIME PER LA QUARESIMA
Conferenze religiose e sociali . Ricordi del quaresimale di Torino del PA-
DRE AGOSTINO DA MONTEFELTRO . Un v . in-8° di p . 320 (D) L . 4 00
Crediamo inutile fare quì gli elogi di queste Conferenze, dopo tutto quello che fu scritto e detto
dell'immortale oratore, che le recitò nelle principali città d'Italia . Neppure è il caso di confutare co-
loro che sostengono avere il popolo bisogno di prediche morali, e non discorsi apologetici ; giacchè o-
ramai tutti sanno che a' giorni che corrono, gli errori, le obbiezioni contro la Religione si sentono
pur troppo ripetere dappertutto e fin anche nei piccoli paesi di campagna .
Chi non vorrà tra i sacri oratori conoscere quelle conferenze che illuminarono tante menti, scos-
sero tanti cuori, entusiasmarono tante moltitudini? Noi le consigliamo anche alle persone laiche, che
non potendo sentire la viva voce del Ministro di Dio durante la Quaresima, non volessero tuttavia
privarsi d'un' istruzione così necessaria .
Qilarct,lmale del Sac . Ciov . Verdona . Due v . in-16° di p . 695 (E) » 4 50
Inzdice : Vol. 1 ° - Cenni biografici . 1 . Pensier della morte . 2 . Salvezza eterna . 3 . Preghiera. 4 . .
Grazia della Fede . 5 . Parola di Dio. 6 . Peccato mortale . 7 . Impurità . 8 . Fonti dell'impurità . 9 . Libri
cattivi . 10 . Santificate le feste . 11 . Non curate i derisori . 12 . Giudizio Universale . 13 . Mormorazione .
14 . Rispetto alle Chiese . 15 . Amor Cristiano . 16 . Perdonate . 17 . Pace domestica. 18 . Le tribolazioni
della Chiesa . 19 . I trapassati .
Vol 2 ° - 20 . Paradiso . 21 . Libertà dei figli di Dio . 22 . Le tribolazioni . 23 . Il soave giogo di Cri-
sto . 24 . La Chiesa. 25 . Scandalo . 26 . Educazione dei figliueli . 27 . Il Quatridano risuscitato . 28 . Il
Crocifisso . 29 . Impenitenza finale . 30 . Inferno . 31 . La Samaritana . 32 . Confessione . 33 . La Passione
di N. S . Gesù Cristo . 34 . Pasqua di Risurrezione . 35 . L'Amico fedele . 36 . Panegirico di S . Giuseppe .
37 . L'Annunziazione. 38 . L'Addolorata .
Quaresimale per le Monache, offerto ai predicatori di Monasteri, e ai
Monasteri che non hanno predicatori, dal Sac. Gaspare Olmi . 2"
ediz . riveduta. Un volume in-16° di pagine 316 . (E) » 1 50
Quaresimale del r. Paolo Segneri, con discorso, analisi e note del Prof .
Giov . Trebbi . Tre v . in-32° di p . 1352 (B . G. 178-80) (E) » 2 40
Quarti male del Padre Luigi Bourdaloue, traduzione italiana del Sac . Sera-
fino Cominetti . Sette v . in-16° picc . di p . compi . 1606 (D) » 7 50
Pieeoio Quaresimale di Massilon traduz . ital . del P Tomm . Buffa in-16°
di pagine 280 . . . . . .
(D) » 1 50
lleilliiiiseenza della Quaresimale Predicazione ; del P . BASILIO da Nei-
rene . Un vol . in-3 2° di pag . 186 .
(k) » 0 70
Serate Mora-li ossia raccontini offerti alla gioventù, pel Sac . Arciprete
(il iS . DOGUANI . (Quaresimalino peii fanciulli) in-32° di pagine 380 .
(L . c . 385-7)
(E) » 0 60

1.3 Page 3

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CATE CHE TICA
Catechismo del Beato Pietro Canisio d . C . d . G . sui Sacramenti , corredato delle testimonianze della S . Scrittura, dei
Concilii, Padri, Dottori e Scrittori della Chiesa . Versione con aggiunte e note del Sac . GIUSEPPE Menizzi Penitenziere
alla Madonna di Tirano . Due grossi volumi in 16° grande di pag . 668-547
(E) L . 6 00
Il P. Canisio venne beatificato da S . S . Pio IX ai 20 Novembre 1864 . Tra le molte e dottissime sue opere che egli scrisse, gran rino-
manza s'acquistò il Catechismo, diretto a combattere con eroico zelo il protestantesimo .
La stima elio i dotti ne hanno sempre fatta, e mollo più il frutto immenso che esso produsse, specialmente in Germania, sono titoli
valevolissirei che ne raccomandano l'uso . Ottimo pensiero pertanto fu quello del Ch . Sac . Giuseppe D9erizzi di presentarne ai parrochi
ed istitutori della nostra Italia la traduzione nel nostro idioma . Egh non ha mancato di aggiungervi di tanto in tanto qualche nota . L'e-
dizione è bella e non lascia nulla a desiderare .
Dalla Civiltà Cattolica. Quad. 921 Novembre 3-1888
BENASSI (Can. Pietro) . Dei dissenzienti dalla Chiesa Cattolica . Catechismo ad uso dei giovanetti delle scuole superiori .
- Un opuscolo in-16° piccolo di pag . 56 (749)
L . 0 25
BETTI (D . Domenico) . Istruzione religiosa, morale e popolare . Opera utile ai genitori, per educar bene e cristiana-
mente la famiglia . - Ai giovani per addivenire un tempo buoni genitori . - Ai maestri e maestre per infondere per
tempo nei fanciulli, in un coll'insegnamento delle lettere, una sana morale ed un santo timore di Dio . - Finalmente
necessaria ad ogni cristiano per impararvi a percorrere una regola fissa di vita religiosa e morale, che approdi a sa-
lute spirituale e temporale . - Dire vol . in-1O° di pag . 342-254 leg . in tela placca oro in un sol v . (747) r 5 50
BOTTARO (Prof. Luigi) . Luce e amore . Insegnamenti paterni . Un vol . in-16°, di pagine 232
„ 0 90
BOUGEANT (I' . D . C . D . G .) . Catechismo storico-dogmatico-pratico, ossia esposizione della dottrina cristiana, appog-
giata a testi della S . Scrittura e dei ss. Padri, aggiuntovi un trattato sul matrimonio ; 2° edizione - Un volume
in-16° di pag. 1012 (744)
5-
Catechismo, cioè istruzione secondo il decreto del Conciho di Trento ai Parrochi, pubblicato la prima volta per coman-
damento del Sommo Pontefice Pio V, e tradotto poi per ordine del medesimo in lingua volgare dal R . Padre Fr . Ales-
sio Figliocci ed ultimamente ristampato per ordine di N . S . Clemente .
Un vol . in-16° di pag . 620 (743) r 4 =
Catechista (II) istruito nei doveri del suo ministero ed il catechismo dei fanciulli e dei semplici . - Un volumetto in-8°
di pagine 130 (745)
0"
T
CBIAVEROTTI (Mons . Colanlbano) . Opere. Istruzioni sulla Dottrina cristiana . - Sei volumi in-16° di pagine complete
xxiv-1706 (744)
7 50
COUTURIER (D . Giovanni) . Catechismo dogmatico e morale. Prima traduzione italiana sulla 9' edizione francese per cura
dei compilatori degli annali di sacra eloquenza . - Otto volumi in-16° di pagine complessive 1989 (741) . , 10 -
DUPANLOUP (Mons . Felice) . L' Opera per eccellenza, ossia trattenimenti sul Catechismo . Versione del Prof . D . Clemente
De Angelis . - Dite vol . in-1G' picc . di pagine complessive xn-706 (746)
» 3 55
FOMAROLI (Sac . G . B .) . Raccolta delle quattro parti della Dottrina Cristiana, spiegate da autori diversi. 3' edizione .
- Un vol. in-16° di pagine 320
2-
GAUME (Abb . G .) . Catechismo di perseveranza . - Otto volumi in-16° di pagine complessive 2906 (747) . ,, 18 -
GEROLA (P . Lorenzo IL) . Il libro per tutti . Raccolta di istruzioni, esempi e meditazioni salutari per vivere cristiana-
mente ;" sesta edizione con aggiunte copiose . - Quattro vol . in-16° di pagine complete 3947
10 -
Legati in tela placca oro
14 -
GEROLA Il Sacramento della penitenza, rimedio e preservativo efficace contro il peccato . Istruzioni popolari con buona
copia di esempi analoghi . - Un vol . in-16° di pagine 615
2 00
GEROLA Una rete diabolica smagliata mediante la confutazione delle più comuni obbiezioni contro la fede e la morale
cattolica . - Due volumi in-16° piccolo di pagine 1793
6-
8111SLANDI (D . Giuseppe) . Dio, o prime nozioni religiose . Libro per le scuole dei sordo-muti nel 1° periodo d'istru-
zione, detto periodo materno, opera utilissima anche negli asili d'infanzia . - Un vol . in-S° di p . 96 (746) T 1 25
GIACOMO (P.) DALLA PIEVE . Catechismi sopra l'orazione domenicale, ossia il Paternoster esposto per via d'esempi .
- Un vol . in-16° di pag . 110 (749)
„ 0 65
GRIDEL Serate Cristiane . Spiegazione del Catechismo con paragoni ed esempi . - Quattro vol . ediz. 13' . » 16 00
GUILLOIS (li . Ambrogio) . Spiegazione dommatica, morale, liturgica e canonica del Catechismo , colle risposte alle
obbiezioni attinte dallo scienze, per oppugnare la religione. Traduzione di Mous . Baldassare Mazzoni ; 4' ediz . con nuove
correzioni . - Quattro vol . in-16° di pag. complessivo xvi-2322 (763)
r 12 -
LABO' (Angelo Parroco di Rivorgaro) . Brevi Istruzioni sulle principali Verità di Nostra Religione dedicate alla gio-
ventù ed utili a tutti, per cura del Sac . piacentino . Seconda edizione rived . ed aumentata. - Un volume in-32° di
pagine 270
„ 0 50
LONARDI (Sac . Giustino) . Compendio di cristiana e teologica dottrina, seconda edizione rived . e ricorretta daf'autore .
- un vol . in-8° di pagine 324 (762)
2 50
Ragionamenti sopra le varie parti della Dottrina Cristiana, esposta per vari esempi dal P . GIACOMO DELLA 1'isvn DI
Teco, cappuccino . Un voi in-16°
» 1 G+a

1.4 Page 4

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Istruzione religiosa e morale, proposta ai giovanetti. - Un fascicoletto in-16° piccolo di pagine 88 (748) L . 0 40
Manuale (Nuovo) cristiano, ossia breve esposizione delle principali verità della fede e giustizia cristiana colla confuta-
zione degli errori più volgari de' protestanti e dei libertini . - Un vol. in-32° di pagine 364 (749) . . r 1 50
MARTINET. La filosofia del Catechismo cattolico . Tradotta nuovamente con permissione dell'autore dal Sac . Pierfilippo
Lobetti . - Due vol . in-16° di pagine 308-324 (749)
3 50
PADOVANI (Sac. Enrico). La scuola della vera sapienza, ossia la dottrina cristiana spiegata al popolo . - Sette vo-
lumi in-16° (750)
21 -
PERRONE (P. Giovanni) . Catechismo intorno al protestantesimo ad uso del popolo . - Un volume in 16° di pagine
144 (750)
0 50
PISATI (P. Eugenio) . La religione in pratica, corso completo di istruzioni catechistiche . - Cinque volumi in-16° d
pagine compless . x-2444 (750)
20 -
PIZZARDO (Sac. Giuseppe) . Conversazioni sulla Vita Cristiana . Un autunno in campagna. Operetta popolare . - Un vo-
lume di pagine 332
2-
RICCARDI (D . Alessandro Ottaviano) . Della Compagnia della Dottrina Cristiana e dei Catechismi . Lettera pastorale se-
guita da un'appendice sugli oratorii e sulle compagnie delle Figlie di Maria. - Un vol. in-32° di pag . 56 (748) . 0 40
SCHERILLO (P . D . M .) . Istruzione cristiana cattolica . - Un volume in-16° di pagine 212 (762) . . . . „ 0 70
SCHIAVI (Prof . Lorenzo) . Corso inferiore d'istruzione religiosa, catechismo commendato da S . S . Papa Pio IX e proposto
dall'Em° Cardinale Giuseppe L . Trevisanato per uso delle scuole ginnasiali inferiori, delle reali e tecniche e di altri
istituti ecc ., 3° edizione con aggiunte . - Un vol. in-16° di pagine xn-414 (752)
3-
SICHIROLO (Prof. D . G .) . Piccolo manuale preparatorio allo studio della religione . - Un v. in-16° di p. 156 (752) , 1 -
UTTINI (Sac . C . L. M .) . Il Catechismo ordinato e disposto per uno studio regolare e compiuto della religione. -
Tre voi . in-16° di pagine complessive 1104 (753)
8-
T
ZAMBALDI (Prof . Ab . Girolamo). Scintille dei divino amore, ovvero gli elementi della dottrina cristiana e i salmi, inni
e cantici più usitati nelle sacre funzioni, tradotti in versi ad uso del popolo . --- Un vol . in-16° di pag . 100 (748) „ 0 70
Istruzioni elementari sopra i misteri della Religione specialmente per la gioventù
in preparazione della prima Comunione .
Invito al Catechismo pel Teol . Coll . Ilario Maurizio Vigo Missionario Apostolico ; Ediz . ottava . .
(E) , 0 05
Copie 100
(D) ,, 4-
Invita al Catechismo facendo cpnoscere : che cosa s'impara ; come eia necessario l'andarvici ; come si deve andare ; come si deve stare,
e cosa fare dopo. Porta per epigrafe l'invito di S . Francesco di Sales : Venite, venite alla Dottrina Cristiana ad imparare la strada
del Paradiso . È un campanellino, che fatto suonare mediante la diffusione, invita qualunque giovane che lo riceve a portarsi alla Pa-
rocchia ad apprendere il catechismo .
Piccolo Catechismo ai fanciulli per l'Arcidiocesi di Torino, approvato da S . Em . Rev.' il Cardinale Alimonda Arcivescovo
di Torino ; in-32°
(E) „ 0 05
Copie 100
coll'aggiunta del Modo di servire ed ascoltare la Santa Messa ; in-32°
(D) ,, 4 -
(E) „ 0 10
Copie 100
(D) r 8 -
Per rendere più agevole nelle chiese, nelle scuole, nelle famiglie l'insegnamento della Dottrina Cristiana ai fanciulli di poca età o di
debole intelligenza, venne approvato e pubblicato da S . E . il Cardinale Alimonda il presente piccolo Catechismo, estratto dai testi già
in uso nell'Arcidiocesi Torinese, che sono i seguenti :
Piccolo Catechismo ossia Compendio della Dottrina Cristiana ad uso dell'Arcidiocesi di Torino, coll'aggiunta delle Ora-
zioni da recitarsi il mattino e la sera, 1' istruzione sul Sacramento della Cresima ed il modo di servire la S . Messa . -
i n-32°, pag . 96
(E) . 0 15
Al cento
(D) r 12 -
Legato in mezza tela
(D)
0 25
Contiene XIV lezioni da cui il giovanetto apprende quanto deve credere, desiderare ed operare per essere buon cristiano e i mezzi
per attuare detti tre punti, i quali mezzi sono i Sacramenti .
Piccolo Catechismo illustrato, in-16° gr., di pag . 84
(E) „ 0 26
Legato in tela
(D)
1 00
È lo stesso del soprannunziato. Si differenzia solo nel formato e nell'illustrazione di 17 incisioni rappresentanti i principali misteri
della religione . È quindi assai gradito ai fanciulli .
Compendio della Dottrina Cristiana ad uso dell'Arcidiocesi di Torino, il quale contiene il Catechismo piccolo per ap-
parecchiarsi alla Prima Comunione, ed il Catechismo grande coll'aggiunta delle Orazioni da recitarsi il mattino e la
sera ed il Modo di servire la Santa Messa . Un vol . in-32°, pag . 324
Al cento
(E) n 0 40
(D) 32 -
Legato in mezza tela
(D) r 0 60
Oltre alle XIV lezioni del Piccolo Catechismo, contiene 11 lezioni sul Credo ; 5 sull'Orazione ; 8 sui Comandamenti ; 9 sui Sacramenti ;
e sopra le Vlrtù ed i Pescati e sui d,ni dello Spirito Santo ; 13 sopra le principali solennità della Chiesa ; 13 sopra le feste solenni di Maria
SS. e 5 istruzioni per l'esercizio degli Atti di Fede, Speranza, Carità e Contrizione .

1.5 Page 5

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ANNO XIII - N . 3 .
Esce una volta al mese.
MARZ O 1889
BOLLETTINO SALESIANO
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano - Via Cottolengo, N . 32, TORINO
SOMMARIO - Primo anniversario della morte di Don
Bosco - Il p atrono della stampa cattolica S . Fran-
cesco di Sales - I Salesiani in Inghilterra : Primizie
dolorose del loro apostolato - Grazie ottenute per in-
tercessione di Maria SS . Ausiliatrice - Viaggio dei
Missionarii per la Terra del Fuoco - Bibliografia
Elenco de' Cooperatori defunti nel 1888 e nel gen-
naio e febbraio 1889 .
PRIMO ANNIVERSARIO
della morte di Don Bosco .
Ciò che la Sacra Scrittura (1) ha detto
del re Giosia, che cioè la sua memoria
spandeva soavissimo e gratissimo odore
per le molte sue virtù, le quali il rende-
vano accetto a Dio ed agli uomini , ci
pare di poter ripetere di questo nostro
tenerissimo padre . Sì, il nome del vene-
rato D . Bosco è per noi caro e solenne.
Sappiamo pure di sciogliere un dovere
coi nostri Cooperatori dicendo qualche
cosa della pia funzione che si fece in
questa occasione del suo anniversario ,
31 gennaio . Molti Cooperatori e molte
Cooperatrici aiutarono l'opera nostra, per-
chè il tutto corrispondesse, in parte al-
(1) Eccles ., e . 40, v. I-
meno, al gran bisogno del nostro cuore
di pagare un piccolo tributo di filiale
amore verso Colui che in vita ci aveva
tanto amati e beneficati, e che sapendo
come sarebbe stata amara per noi la sua
dipartita, ci lasciò come sua volontà ul-
tima di non piangere alla sua morte .
Pontificò in quel giorno S . E . R .ma Mons .
Bertagna, che con gentile e delicato pen-
siero, per cui tutti glie ne siamo ricono-
scenti , volle offrirsi spontaneamente al
grato uffizio . Moltissimi altri sacerdoti e
curati della città e parroci circonvicini
facevano onorevole corona al catafalco .
Supponendo numeroso il concorso dei di-
voti, ritenemmo nelle scuole e nei la-
boratorii i nostri orfanelli. Nè ci siamo
sbagliati . Chè, malgrado la distanza dal
centro della città, malgrado la rigidezza
della stagione, tuttavia alle ore 10 la chiesa
di Maria Ausiliatrice era proprio gremita di
gente di ogni condizione ed età ; dal pa-
trizio al plebeo, dal vecchio al giovane .
Un nobile ed antico nostro benefattore,
carico ornai di acciacchi, che in tante oc-
casioni consolò D . Bosco di soccorsi e di
benevolenza, ci commosse con la sua
pietà, con la sua affezione continua che
non cede davanti a nessuna difficoltà .
Che bella figura faceva in quel dì la
chiesa di Maria Ausiliatrice ! L'arte e
l'amore avevano gareggiato in mille ma-

1.6 Page 6

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niere per ornarla in modo a lutto, che
esprimesse tutta la nostra pena e pietà .
Un magnifico catafalco, come quello dei
funerali dell'anno passato, si sollevava
tutto coperto di lumi e di gramaglia sotto
la cupola .
Cantarono i nostri giovani, ed un gior-
nale della città (1) così scriveva : « Nulla
di più caro, nulla di più religioso . Basta
dire che era la Messa del Cherubini . Per
riguardo all'esecuzione non ci pare di
dir troppo, se diciamo che fu perfetta, e
che il medesimo autore avrebbe detto
un bravo a quei buoni figli di D . Bosco,
che sembravano impressionati profonda-
mente nel cantare il riposo eterno all'a-
nima del loro padre. Noi non dimenti-
cheremo mai più l'impressione provata
nell'esordire del Dies irae, mai la terribile
agitazione del Confutatis maledictis. Al-
lora l'anima prega, piange, si agita e
dice con umiltà e speranza il V oca me
cum benedictis . »
Anche nel dopo mezzodì non manca-
rono molti di venire a pregare nella no-
stra chiesa. Ma il concorso maggiore fu
nella Valle del Salice, dove, tra i figli del
Collegio delle Missioni estere, il buon
padre dorme il sonno dei giusti . Colà
andarono pure i nostri giovani dell'Ora-
torio, e mai come in quel dì cantarono
il dolore dell'orfanello . Quel canto, quelle
meste parole, ripetute dall'eco lontana
delle colline circostanti, in quel luogo di
tanta soave malinconia, riempiva l'anima
delle più sante emozioni .
E noi, prostrati con cento e cento gio-
vanetti, ricordavamo con mesto desiderio
i bei giorni passati con un sì tenero pa-
dre, con un maestro così sapiente e vir-
tuoso, e ne ringraziavamo Dio, parendoci
di sentire più forte in noi la voglia di
ascoltare i santi pensieri di D . Bosco, e
di praticarli a gloria di Dio, alla salute
dei prossimi ed a sostegno della Chiesa .
Non possiamo tralasciare di dire un
grazie di gran cuore alle Società operaie
cattoliche che vennero col loro gonfalone
ad assistere la gran Messa di Requiem.
Ma il ringraziamento principale se l'abbia
la Società di Nizza Monferrato .
La mattina seguente, alle ore sei, collo
stesso apparato e musica, D . Michele
Rua cantava la Messa da requie, presenti
tutti quelli della casa . Funzione ancora
più commovente di quella del giorno in-
(1) Corriere Nazionale, 1° febbraio 1889 .
nanzi per l'affollarsi divoto di tutti i gio-
vani alla Comunione .
Alla domenica 3 febbraio fecero pelle-
grinaggio alla tomba gli operai cattolici
della parrocchia di S. Gioachino, di cui
D . Bosco era presidente onorario, pre-
ceduti dalla musica dell'Oratorio festivo
di S . Francesco di Sales ; ed ivi ben due-
cento si accostarono alla sacra mensa.
Ah! Don Bosco non è morto per noi!
Continua ad aiutarci con la memoria delle
sue virtù, de' suoi benefizi, ad animarci
alla pratica del bene ; e non crediamo di
sbagliare, se ripetiamo che egli prega per
noi, come si disse del profeta : È costui
che prega per il popolo !
L'affezione dei nostri Cooperatori verso la
venerata memoria di Don Bosco è veramente
superiore alla forza della morte . Egli da più
di un anno ha lasciato la terra, ma la be-
nevolenza per lui è vivissima tuttavia, e
sembra che sempre più si diffonda. Deo gra-
tias ! Sia ringraziato il Signore che vuole
così glorificare il suo servo fedele, e tempe-
rare a noi il dolore dell'a nim o . Vorremmo, .
come l'anno scorso , a proposito della sua
morte, far cenno di tutti gli splendidi fune-
rali celebrati nel suo anniversario da' no-
stri Cooperatori, ma lo spazio del nostro
Bollettino , per le troppe altre materie , non
ce lo permette . Ringraziamo perciò tutti di
questa pietà verso l'anima di Don Bosco, e
ne preghiamo da Dio una degna ricompensa .
Quindi , tacendo di tanti altri , ricordiamo
con piacere quello di Catania in Sicilia ; di
Rimini, ove ci fu quasi una festa solenne -
in onore di D . Bosco : oltre alla Messa fu-
nebre cantata, ce ne fu pure un' altra con
comunione generale, ed alla sera l' esercizio
della Via Crucis colla Benedizione del Ve-
nerabile, tutto in musica e con un concor-
so immenso di clero e di popolo ; di Gisola,
nelle valli di Lanzo, ove D . Bosco era assai
conosciuto fin dal 1850 , ed era chiamato
da quei buoni terrazzani il prete santo per
la grande carità che dimostrava verso i loro
figliuoletti ; di Chivasso, presso Torino, ove
i nostri Cooperatori, oltre a bella musica,
begli arredi, trovarono ancora modo di man-
dare una graziosa elemosina;diSancosu
quel di Casal Monferrato e di Farigliano
presso Mondovì .
E senza far menzione di tutte le nostre Case,
ove nel dì anniversario, come a Torino, si
fece solenne funerale, accenniamo solo a quei
buoni giovani del nostro Oratorio di Faenza,
i quali inviarono a Torino una stupenda co-
rona, che figurò intorno al catafalco nel fu-
nerale celebratosi in
tennero dipoi nel loro
CMoalrlieagiAousuinlaiastprliecnedi,dae
accademia commemorativa in onore di Don

1.7 Page 7

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DON BOSCO come venne esposto
nella Chiesa di S . Francesco di Sales il giorno 1° Febbraio 1888,

1.8 Page 8

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Bosco, nella quale ciascuno andava a gara
nell'esprimere i proprii sentimenti d'affetto
edivnrazosd'untaoPre,cn
bei componimenti in italiano ed in latino, in
prosa ed in poesia . Tutti quei bravi figliuoli
concorsero chi con la penna, chi col canto
echiolsunardepiùsolnquea
filiale dimostrazione . Furono in tal circo-
stanza onorati dalla presenza di varii nobili
signori ; de' quali alcuni lessero pure clas-
siche composizioni, che ci dispiace di non
poter qui riprodurre . Iddio benedica quel cari
giovani e quel benevoli signori, e D . Bosco
continui a proteggerli dal Cielo .
In quel giorno di tanta commozione per
noi, non pochi giornali e periodici portarono
articoli entusiastici ed affettuosi riguardanti
Don Bosco e l'opera da lui instituita . Noi,
sapendone grado agli autori ed agli editori,
vorremmo qui riportarli uno per uno . Ma
non essendoci permesso pel motivo soprac-
cennato, ci contentiamo di riprodurre il se-
guente, preso dalla Gazzetta di Mondovì,
N . 14, come quello che ben dà ragione del
metodo seguito da Don Bosco nell'educazione
della gioventù, tenendo la religione per uno
de' primi fattori di essa :
DON BOSCO .
Un giornale di Torino, uso sempre a ri-
dersi delle cose più sante e a parlarne alla
volterriana, da trentacinque anni a questa
parte ebbe a scrivere a più riprese
« Noi abbiamo bisogno di ben altro che di
biascicar rosarii, e cantar salmodie ; vogliamo
giovani baldi ed inspirati a sentimenti di
amor patrio, liberi dalle pastoie del gesui-
tismo : invece D . Bosco alleva di simili col-
litorti, tradendo così le speranze delle fami-
glie, del Governo e della società . Genitori, .
attenti ai vostri figli ; autorità, vigilate ;
D . Bosco è un turbolento, che mina le isti-
tuzioni e col suo papismo rovina la gio-
ventù . »
E D . Bosco ebbe terribili persecuzioni .
Non per questo ei si lasciò intimorire, che
anzi, memore del detto di Orazio : tu ne
cede malis, sed contra audentior ito, continuò
nella sua intrapresa, forte della sua inesau-
ribile carità, congiunta a fiduciosa fede in
Dio ; e nei suoi collegi, ospizi e laboratorii
alternò sempre allo studio delle scienze e
delle lettere, al lavoro manuale ed al diver-
timento lecito ed onesto , la recita del rosa-
rio, il canto dei salmi, la pratica del confes-
sionale, perchè Don Bosco voleva istruire ed
educare .
E che perciò? L'illustre protestante Gui-
zot aveva scritto : « L'istruzione è nulla
senza l'educazione, e l'educazione è nulla
senza la religione ; » e D iderot lasciava
detto che « la prima cognizione essenziale alla
gioventù ha da essere la religione, che è l'u-
nica base della morale . »
Dunque faceva male Don Bosco a istruire
i suoi numerosi allievi sui doveri verso Dio
e verso il prossimo, se Seneca medesimo
aveva sentenziato che « l'uomo dabbene non
può essere tale senza Dio? » faceva male a
insegnar loro il Catechismo se lo stesso Di-
derot « affine di bene istruire la sua dolce
figliuola, fatte le debite ricerche, non trovò
libro migliore a tal uopo che il Catechismo
della Diocesi » che egli teneva per il più
« sicuro trattato di pedagogia? »
Il giornale volterriano di Torino avrebbe
voluto che D . Bosco educasse i suoi giovani
alla religione dell'avvenire, cioè, a nessuna
religione, ma Don Bosco, come tutti i santi
educatori, così non la pensava ; era piuttosto
d'accordo con Voltaire , il quale voleva che
s'insegnasse agli uomini « essere necessario
un Dio vendicatore ai re, ai ministri, ai no-
stri procuratori ; essere necessario un inferno
all'uom di Stato, all'uomo di gabinetto, al
pubblicista, ai nostri operai non men che al
popolo » perchè gli uomini sono estrema-
mente portati a sperare ed a temere, ed una
religione, la quale non avesse nè inferno, nè
paradiso, non potrebbe piacer loro .
Se non che, ha egli davvero Don Bosco,
coi suoi numerosi istituti, modellati su questa
sacrosanta religione, portato danno alla pa-
tria, alla società? Le sétte sovversive l'han
sempre detto, e dissero menzogna .
« Miei cari giovani, ci ripeteva invece egli
sovente, dopo essere stato in giro per Torino
a cercar pane pei suoi poveri figli, miei cari
giovani, amate la religione, incominciate per
tempo a praticarla senza rispetto umano, ed
essa vi aiuterà nei vostri studi, nei vostri
lavori ; essa vi renderà morigerati, laboriosi
e formerà di voi l'onore e la consolazione
delle vostre famiglie, del vostro paese, della
patria . - Sì , giovani miei , siate religiosi e
sarete buoni cittadini . »
Aveva ragione, e centinaia di migliaia di
giovani uscirono dagli istituti di D . Bosco
e si riversarono nella società a portare il
loro contributo al benessere della patria, e
nel sacerdozio e nel foro, sulle cattedre e
nell'esercito , negli opifici e al lavoro dei
campi .
E più di 300 mila ricevono attualmente
negli Istituti Salesiani d'Europa e delle A-
meriche, in un coi principii religiosi, l'istra-
damento alle lettere ed alle scienze, all'arte
ed al vero progresso, e 35 mila ogni anno si
presentano essì pure alla società, minacciante
rovina, per dirle : Vedi, siam venuti a pre-
starti l'opera nostra ; Don Bosco ci ha man-
dati .
Ripieno di meriti e fra il mondiale rim-
pianto moriva il sant'uomo, che, sotto il ves-
sillo della cattolica religione, aveva compite
opere veramente grandi a bene della patria
e della civiltà ; e il giornale « del popolo »

1.9 Page 9

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non disse verbo, forse tripudiando in cuor
suo che l'opera colossale, iniziata dal Grande
Apostolo della gioventù, avesse con Lui a
perire . - Vano tripudio di falso patriottismo
e menzognero progresso ; piuttosto perirà il
desiderio dei peccatori .
Corre oggi il 1° anniversario della morte
di D . Bosco . Inchiniamoci riverenti davanti
alla sua tomba .
Padre ATANASIO .
Inoltre in questa medesima occasione non
pochi ebbero la pia inspirazione di venirci
in soccorso, per la memoria santa di Don
Bosco, nelle gravi spese incontrate per le no-
stre Missioni . Mentre vediamo di dover at-
tribuire questo benefizio ai buoni suggeri-
menti di Dio, ci pare di scorgere in modo
speciale l'amorosa assistenza di Don Bosco,
che di là aiuta, dirige e soccorre le institu-
zioni Salesiane, che sono pur sempre le sue .
Merita di essere ricordata tra le altre una
elemosina che ci venne da Varazze, con
queste tenere espressioni
« Una povera vedova offre per le Missioni
a Salesiane due cedole del Regno d'Italia
da lire mille, raccomandandosi alle pre-
ghiere dei figli dell'amatissimo Padre Don
Bosco di santa memoria .
» Una Cooperatrice. »
Dio benedica questa nostra buona Coope-
ratrice , benedica tutti coloro che nella loro
carità continuano a beneficare gli orfanelli
di D . Bosco, e conceda loro, come promise
nel suo santo Vangelo, ìl centuplo anche in
questa vita, con la felicità eterna .
IL PATRONO DELLA STAMPA CATTOLICA
S . Francesco di Sales .
La causa principale di tutti i mali dell'età
presente è il pervertimento d' ogni idea di
religione, d'ordine, di moralità, cagionato da
una stampa miscredente e settaria, la quale
scientemente lavora da molti lustri a cor-
rompere in tutto il mondo le masse del po-
polo, ribellandole da ogni autorità divina
ed umana . La tremenda rivoluzione francese
scoppiò soprattutto dalla perversa e diabolica
penna degli enciclopedisti, e le conseguenze
di questa perdurano micidiali, come noi
vediamo oggigiorno . Che anzi vanno facen-
dosi ognor più minacciose per l'opera conti-
nua de' giornalisti settarii, che si chiamano
da se stessi i figli dell'89 .
Qual diga, qual riparo porre a tanto imper-
versar del male? La stampa spudorata, il gior-
nalismo satanico s' affaccenda per ispargere
idee d'incredulità , d'ateismo, d'irreligione,
d'immoralità? Ebbene, sorga la buona stam-
pa, sorga il giornalismo cattolico a difendere
con energia la verità, a deprimere il vizio e
far trionfare la virtù .
Sono pervertite le idee, donde il travia-
mento del cuore, la scostumatezza, l'immo-
ralità ; le idee adunque sono anzi tutto da
correggersi . Tra le idee e le azioni corre quella
relazione, che è fra la causa e l' effetto .
Bisogna dunque far ritorno ai sani princi-
pii, bisogna ritornare pubblicamente e pri-
vatamente a Gesù Cristo, bisogna ripigliare
praticamente una via cristiana di operare,
come ci avvisa il sapiente Leone XIII nella
Enciclica del 25 dicembre ultimo scorso : Et
privatim et publice remigretur ad Jesum Chri-
stum, christianamque vivendi viam .
Il popolo brama leggere ; ebbene, ponia-
mogli sotto gli occhi buone, sane letture ;
brama leggere ogni giorno , mettiamogli tra
mano ottimi giornali . Ecco quindi la neces-
sità della buona stampa, ecco l'imperioso bi-
sogno del giornalismo cattolico . Ecco ancora
la ragione perchè il regnante Pontefice siasi
mai sempre, e specie nell'anno testè decorso,
mostrato tanto favorevole cogli scrittori della
buona causa , largheggiando con essi di
lodi, di consigli di appoggio, e cercando
in ogni modo che si moltiplicassero i diffon-
ditori della buona stampa . A questa spetta
cangiare l'aspetto al mondo, raddrizzar le
idee, persuadere la verità .
Ma in qual modo ? Fortiter et suaviter : con
fortezza e con carità si deve predicare e di-
fendere il vero ed il bene . Fermezza nel com-
battere l'errore : nulla valga a smuoverci dagli
obblighi che c'impone la religione : il vizio
superbo, l'immoralità tracotante si reprima
con energia . Ma si osservi che la battaglia no-
stra sta pur nell'inclinare le volontà al vero
bene, ed a ciò null'altro più giova che la
carità, la dolcezza . La carità è quella che
disarma l'ostinato nell'errore e lo dispone
alla verità .
A tal uopo l'immortale Pio IX, pregato a
dare un protettore al giornalismo cattolico ,
il 21 novembre 1877, stabiliva S . Francesco
di Sales a patrono ed insieme a modello in
cui debbono specchiarsi gli scrittori cattolici .
S . Francesco di Sales mentre è il flagello
dell'eresia è pur l'ideale della dolcezza ; mentre
combatte l'errore, confonde il vizio, ci salva
le persone, salva le anime, e ben più di set-
tantadue mila eretici conquista alla verità
colla sua parola e con gli scritti .
Quale e quanta fosse l'energia da lui usata
nel combattere l'errore e la dolcezza nel con-
vertire gli erranti, e quali i cómpiti e le qualità
dello scrittore cattolico, ben l'ha udito dal
Rev Canonico Cinquemani chi ebbe la buona
ventura di trovarsi la sera del 3 febbraio
nella nostra chiesa di S . Giovanni Evange-
lista in Torino . Era quella domenica desti-
nata a festeggiare il glorioso e fortissimo di-

1.10 Page 10

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fensore della fede religiosa, il Patrono del
giornalismo cattolico, S . Francesco di Sales .
« I rappresentanti, come narra l'Unità Cat-
tolica,, della stampa cattolica, primi all'e-
sempio, accorsero in buon numero alle singole
funzioni . Al mattino alla comunione generale,
distribuita da S . E . R .ma Monsignor Basilio
Leto, vescovo di Samaria, parteciparono oltre
due mila persone, le Società operaie cattoliche,
il Circolo Cattolico e le rappresentanze della
buona stampa . Celebrò pontificalmente la
Messa solenne S . E . Reverendissima Mons .
Buglione di Monale, vescovo di Saluzzo, as-
sistito dal Vescovo di Samaria . Lodatissima
fu la precisione con cui gli allievi dell'Ora-
torio Salesiano eseguirono la musica classica
d. 'accompagnamento
» Alla sera dopo i Vespri, pontificati pari-
menti dal Vescovo di Saluzzo , recitò , in
onore del Santo, uno stupendo panegirico il
sopralodato Rev .mo canonico Cinquemani .
» Per saggio riassumiamo qui alla meglio
alcune delle cose che egli disse intorno al gior-
nalismo
» Se la stampa è una specie di apostolato,
se mira a diffondere la verità , chi mai è
meglio apostolo , chi più generoso propa-
gatore di Francesco di Sales? Quando la
indifferenza dei tempi, la prepotenza dell'er-
rore, i trionfi dell'iniquità vorrebbero scon-
fortarci dal generoso apostolato della stampa,
pensiamo a Francesco , pensiamo allo Scia-
blese, ingrato teatro e pur glorioso dello
zelo apostolico di Francesco . Quando, sull'e-
sordire della sua missione un'infernale cospi-
razione aveva fatto un deserto attorno alla
cattedra del santo predicatore, e gli avea
chiuso la via dell'orecchio per giungere al
cuore dei poveri erranti, Egli pensa che re-
stagli aperta quella dell'occhio ; scrive una
dopo l'altra le sue ammirabili Controversie .
La parola della vita con questo mezzo si
slarga, si spande, trionfa, conquista . Cre-
dete voi, o signori, che la virtù di questa
santa parola sia venuta meno ai dì nostri?
Confidate come Francesco . Quando la gente
deserta le nostre chiese, cercatela cogli scritti,
nelle officine, nelle piazze, al focolare dome-
stico . La verità non teme che di una cosa ,
essere ignorata . Mostrarsi e vincere per lei
è tutt'uno .
« E finalmente il Santo della dolcezza e
della carità ben si conviene alla vostra pa-
cifica crociata contro l'errore a gloria e di-
latazione del regno della verità . Quando i
grandi principii dell'autorità sono scossi,
quando gli uomini si mostrano gelosi di una
indìpendenza trasmodante, non vi ha che la
dolcezza e la benignità che possano ridurre
i traviati fratelli . Per quanto sia grande
l'abisso dell'iniquità, per quanto mostruoso
il caos degli errori, per quanto orribile la
congiura delle tenebre, frenate gli sdegni,
armatevi di dolcezza, sentite pietà e com-
passione pei traviati, mirate a Francesco ,
nell'atto di aprir le braccia amorose al tra-
viato fratello , che tiene la mano armata
contro il suo petto . . .
» E quanto a quelli che non appartengono
alla vostra società, io non ho parole suffi-
cienti per incitarli a caldeggiarla con tutte
le forze , col fruirne i beneficii . Non so se
sia più grande la colpa o la sciagura di quei
moltissimi, che, invece cbe pella buona stampa,
hanno le lor predilezioni e i lor favori per
la stampa cattiva . Possibile che si conservi
ancora la fede del Battesimo e non s'abbia
orrore di associarsi a quella stampa, che è
una vasta e tenebrosa cospirazione contro il
nome cristiano l Come si può senza viltà e
tradimento stender la mano e pagare penne
insolenti e bestemmiatrici, comprando, a così
dire, i loro oltraggi e le loro bestemmie ? Ah
che innanzi a Dio e innanzi agli uomini più
colpevole dell'assassino che uccide il vian-
dante, è il sicario della penna che spegne la
vita dei cuori .
» Più iniquo e rapace del ladro è il roman-
ziere e il libellista, che ruba i tesori inesti-
mabili dell'innocenza e della fede ; più per-
fido del falsificatore dell'oro e dell'argento
è il falsario dei principii e delle idee ; più
devastatore dell'incendiario è il vile istiga-
tore delle turpi passioni e degli sfrenati
istinti della plebe . Uniamoci sotto il vessillo
della buona stampa : Francesco ci sorride
dall'alto e ci conforta . I suoi trionfi ci la-
sciano sperare che non è tutto perduto ; e
che Dio, che ha fatto sanabili le nazioni ,
può trarre dalla stampa , da questo largo
fonte di dissoluzione , il principio benefico
della restaurazione e della vita . »
Si facciano animo adunque gli scrittori
della vera causa ; continuino ad inspirarsi a
questi sentimenti : fermezza nel combattere
l'errore , e benignità verso dell'avversario .
Abbiano pur fiducia in Dio, che la vittoria
sarà dalla parte loro . Le preghiere innalzate
al trono dell'Altissimo in quel giorno, le quali
erano « un atto di riparazione e di protesta
contro la pubblica stampa, distruggitrice di
ogni buon costume e demolitrice d'ogni ordine
sociale », ne otterranno il trionfo .
« Quella bella festa si chiuse colla benedi-
zione del Venerabile, impartita da Mons . Bu-
glione di Monale, facendo corona intorno all'al-
tare, con ceri in mano, le rappresentanze
della buona stampa .
» La chiesa si mantenne in tutto il giorno
affollata di gente ; affollatissima, gremita e
riboccante durante il panegirico e la bene-
dizione . »
I SALESIANI IN INGHILTERRA.
Primizie dolorose del loro apostolato
DON MAC-KIERNAN .
Il giorno 30 dicembre 1888 moriva nella
piccola Casa Salesiana di Battersea a Londra

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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il sacerdote Edoardo Patrizio Mac-Kiernan .
Chiunque conobbe questo giovane prete non
potè non amarlo e grandemente, tante erano
le belle doti che in lui splendevano . Il suo
cuore franco, paziente ed affettuoso era por-
tato a far del bene a tutti e specialmente ai
giovanetti . In Italia sono migliaia coloro che
lo conobbero e che ora ne lamentano la per--
dita e ne conservano cara la memoria .
Egli era nato in Scrabby, piccolo villaggio
della contea di Cavan in Irlanda, il 1° di
novembre 1860 . Entrava nell'Oratorio di San
FrancesodiSalesnToril4giuno1876,
attiratovi dalla fama di D . Bosco , al quale
si legò con tanto affetto, che decise di farsi
Salesiano.Compiutcngradeloisu
studi, fu ordinato sacerdote il 29 marzo 1884,
e ricevette l'incarico da D . Bosco di Prefetto
generale dell'Oratorio il 13 ottobre dello
stesso anno . Da più anni aveva tenuto l'uf
ficodivce-prfeto.Eglieracpsmo,
benchè ancor così giovane, di regolare con
mano ferma e con ingegno previdente una
casdicirca10 persone.Ma,pertsin
Inghilterra la prima Casa Salesiana, il no-
stro Mac-Kiernan partiva per Londra con
alcuniconfratelinqualitàdiRetoredla
chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Battersea,
il 14 novembre 1887 . Grande fu il dolore che
provò nel distaccarsi dall'Oratorio, e special-
mene da D . Bosco, che egli amava, tanto,
e che non doveva più rivedere sulla terra .
Giunto al luogo di sua destinazione, si mo-
strò infaticabile nel lavorare per la salute
etrnadeisuoipovericompatriotiIrlandesi
cheingrandisimonumeroabitanoquei
quartiere.
Ma troppo breve doveva essere il suo apo-
stolato.Dicostuzneaidlct,egra
giàdaparechianicheacusavadeboleza
dipeto,dificoltàdidigestione,esofriva
non di rado le febbri . Tuttavìa ei sentivasi
forte e coraggioso tanto da intraprendere
quella missione . Ma essendo una volta andato
in fret a ad as istere un povero morente, ed
avendo dovuto pas are più ore in siti fred i ed
umidi, mentre era tutto sudato, fu preso da
grave raffreddore, principio di quella ma-
lattia che lentamente lo trasse alla tomba .
Le lunghe ore poi, fruttuose assai per al-
tro, che specie al sabbato sera passava al
confessionale, in una chiesa mal riparata dal-
l'umidità, dal vento e dal freddo, gli aggra-
varono talmente il male da renderlo senza
rimedio .
Nel settembre del 1888 volle ritornare a
Torino per pregare alla tomba di D.Bosc,
per presentare i suoi ossequi filiali al nuovo
Rettore D . Michele Rua, per fare i suoi
esercizi spirituali e per intrattenersi con i
suoi confratelli. Quando comparve nell'Ora-
torio tutti furono compresi di viva compas-
sione nello scorgerlo tanto abbattuto e con-
tinuamente acesodalfebre.Epurei
volle ritornare a Londra, benchè dubitasse
se le forze gli avrebbero bastato per giun-
gere al fine del suo viaggio . La sua volontà
era di una incrollabile energia . - Voglio la-
vorare fin che potrò, perchè i giorni della
mia vita sono al tramonto ! - disse più di
una volta ai suoi amici .
Giunto a Londra, benchè il male facesse
ognora desolanti progressi, si provò nondi-
meno ancora a predicare, confessare ed assi-
stere gli infermi ; ma bentosto dovette desi-
stere da questi uffizi del sacro ministero .
Continuava tuttavia a tenere lunghe corri-
spondenze coll'Oratorio . Solo negli ultimi
giorni egli si pose in letto . Don Rua aveva
incaricato Mons . Cagliero , che stava visi-
tando i prìncipali Cooperatori della Francia
e del Belgio, di recarsi dal caro infermo ; e
Monsignore arrivava a Londra il 16 novem-
bre . A D . Mac-Kiernan erano stati da pochi
giorni amministrati gli ultimi Sacramenti .
Egli ricevette con viva gioia quella visita
carissima, e ringraziò i Superiori di così de-
licata attenzione, poichè egli era intimo col
Vescovo Salesiano . Parlava a stento e arti-
colava la parola tra continui singhiozzi . Ma
la sua rassegnazione, la sua fede palesavano
in lui il figlio della forte schiatta irlandese
così fervorosamente cristiana . Monsignore
commosso si allontanava da lui per ritor-
nare in Francia il 19 novembre .
D . Mac-Kiernan visse ancora sino al fine
di dicembre, e non si può descrivere quanto
abbia sofferto . Egli era l'amico dei poveri,
che componevamo quasi esclusivamente la sua
missione, ed i poveri lo contraccambiarono
affettuosamente . Ogni giorno alcuni catto-
lici gli inviavano qualche cibo prelibato per
sollevarlo in certo modo dalle sue sofferenze .
Il giorno 30 dicembre fu l'ultimo della sua
vita . Avendo conservata piena conoscenza
fino all'estremo momento, mandò a chiamare
i suoi confratelli, e chiese loro perdono di
tutti i disturbi recati durante la sua malat-
tia . Tutti, sciogliendosi in lagrime, chiesero
pure a lui venia, se in qualche modo gli fos-
sero stati cagione di disturbo o di dispia-
ceri . Alle 2 pom . ricevette ancora una volta
il SS . Viatico e senza più muoversi, nè pro-
ferir parola, dopo un'ora esalava quietamente
l'ultimo respiro .
La salma fu esposta nella sua camera .
Tratto tratto, specialmente verso sera, veniva
visitata dalle persone della parrocchia che
amavano e veneravano quel giovane prete .
Si videro gl i uomini attempati cadere in gi-
nocchio, pregando innanzi a quella salma,
baciarla e allontanarsi singhiozzando, come
se fosse morto un loro figliuolo .
I nostri Salesiani si trovavano in serie dif-
ficoltà, perchè la chiesa e la casetta loro per
la distanza e ristrettezza non permettevano
un qualunque benchè modesto funerale . Ma
la gentilezza del Padre Connolly li levò
d'imbarazzo, assumendosi egli il grave di-
sturbo e la spesa di provvedere a tutto, in-

2.2 Page 12

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vitando con parecchi telegrammi i sacerdoti
da varie parti, e somministrando il necessario
per la chiesa e per il pranzo .
Il giorno 31 di dicembre, avuta intelligenza
con D . Macey, egli recavasi dal Vescovo ,
di Southwark, Mons . Butt, che, non potendo
per la sua malferma salute cantare la Messa,
volle nondimeno, contro l'avviso dei medici,
assistere pontificalmente, il 3 di gennaio, in
cui eransi stabiliti i funerali . Quel benevolo
Prelato v'andò con altri quattro sacerdoti,
recando seco i paramenti necessarii dei quali
la nostra chiesa era sprovvista .
Alle 10 e 1/2 antimeridiane di detto giorno
muovevasi il carro funebre dalla nostra Casa,
seguito da un bel numero di parrocchiani ,
vestiti a lutto, quanti poterono, e molti pian-
gendo, e s'avviava alla parrocchia di Mount-
Carmel, ove doveasi incominciare la Messa
alle 11 e 1/4 .
Questa fu celebrata dal Rev . P . Linnet ,
coadiutore del P. Connolly, esso pure affet-
tuoso e sincero amico nostro . Fu cantata in
canto fermo da' numerosi sacerdoti . Parec-
chie comunità religiose, quali sono i Gesuiti
i Redentoristi, i Serviti, i Passionisti, ed i
Francescani, avevano colà mandato i loro
rappresentanti . Monsignore diede l' assolu-
zione al cadavere .
Finita la funzione, il feretro fu riportato
sul carro, che si avviò al cimitero seguito
da due vetture coi confratelli ed il Padre
Linnet . Si era scelto il cimitero Mortlake,
perchè ivi hanno prescelte le loro tombe i
religiosi . Quivi giunti, il feretro fu preso
sovra le spalle e, preceduto dal piccolo clero
e dal prete con piviale, fu portato alla fossa in
fondo alla quale venne subito deposto . Recitate
le ultime preci, i confratelli per turno l'a-
spersero d'acqua benedetta, e si allontana-
rono non senza dare sfogo all'immenso cor-
doglio che provavano nel dover abbandonare
là le spoglie di colui, col quale si sentivano
uniti da tanti vincoli d'affetto e di ricono-
scenza . Dopo di loro vi arrivarono per treno
parecchie altre persone per dare un ultimo
addio a colui che tanto amavano e venera-
vano sopra la terra .
Noi traduciamo qui alcuni brani di lettera
scritta a D . Rua da un parroco di Londra,
il R . P . Galeran, il giorno stesso in cui ce-
lebraronsi i funerali per l'amato nostro Don
Mac-Kiernan
« In questo momento finiscono i funerali
di D . Mac-Kiernan . Ilcarofunebs'via
al cimitero di Mortlake .
» È là che sarà collocata la prima pietra
dei Salesiani . Infatti la salma di questo gio-
vane sacerdote è la pietra fondamentale della
vostra famiglia a Londra ... Nella chiesa
tutto è fondato sopra una pietra . Il divin
sacrifizio si offre sopra una pietra . Ed io ri-
peteva continuamente al caro defunto che la
sua missione era di essere la prima pietra
dell'Opera col suo sacrifizio . Egli accettò di
tutto cuore questa missione
» Voi avete perduto un figlio, che è an-
dato a raggiungere D . Bosco ; ma voi com-
prenderete l'effetto di questa morte, quando
vedrete la vostra Opera avanzarsi e sten-
dersi come un albero uscito dal granello di
senapa . L'umile religioso vivendo ha sofferto,
e tutti edificò colla sua pazienza e colla sua
rassegnazione : morto è un esemplare eterno
e un protettore assicurato. »
Caro amico, anima benedetta, noi ci ricor-
deremo sempre di te nelle nostre preghiere,
e tu intercedi presso Dio, acciocchè pro-
speri la Missione da te incominciata, e molti
altri figli della tua generosa nazione accrescano
le file di coloro, che, sotto il vessillo della
Gran Vergine Ausiliatrice, vanno compiendo
nelle varie parti del mondo i disegni di D .
Bosco .
GRAZIE OTTENUTE
per intercessione di Maria SS . Ausiliatrice .
Dives in omnes qui invocant eam .
Aveva ragione San Bernardo di dire, che
beati son coloro, che vivono sotto la prote-
zione d'una Madre così amorosa e così po-
tente, la quale s'è fatta ogni cosa a tutti,
ed a tutti apre il seno della sua misericor-
dia, acciocchè tutti ne ricevano, lo schiavo
il riscatto, l'infermo la salute , l'afflitto il
conforto , il peccatore il perdono, Dio la
gloria .
Come pure meritamente fu Maria chiamata
Auxilium Christianorum, perchè dispensa a
larga mano le sue misericordie ovunque
scorge le nostre necessità . E da tal officio di
pietà non cesserà mai la nostra buona Madre,
com'Ella stessa protesta : Et usque ad fu-
turum saeculum non desinam, et in habitatione
sancta coram ipso ministravi .
***
Per più d'un anno, da che Iddio mi diede
un'innocente creaturina, a cui fu imposto il
nome di Filomena, mi stava in preda al do-
lore nel mirar la povera mia bambina ognor
più divenire storpia.
La consegnai tra le mani di esperti me-
dici, la portai all'ospedale della nostra città,
ove assistono gl'infermi monache dell'arte
medica perite, e tutti mi risposero, che mia
figlia era storta del piede sinistro e zoppa
del destro, essendo questo più corto dell'al-
tro, e che alcun rimedio umano più non
v'era .
Non trovava più conforto che nel pianto ,
perchè mescolavo le lacrime mie con quelle
della vedova mia mamma e del marito ; più non
sapevo a qual partito appigliarmi, quando
un dì , essendo pervenuta alle mani di mia
madre un'imm agine di Maria SS . Ausilia-

2.3 Page 13

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Maria! A quel dolce nome il mio cuore si
sollevò e riprese coraggio, perchè di Maria
fui sempre devota . Maria è la nostra comune
Madre . È risplendente come il sole, bella
come la luna, candida come la colomba, on-
nipotente come Dio . Ma... come invocarla
senza darle un segno esterno d'amore e di
riconoscenza? Mandai al Santuario, a Lei
dedicato in Torino, una tenue somma, pro-
mettendo di mandarle in ringraziamento al-
trettanto danaro . Mi raccomandai con tutta
fede alle preci del signor D . Rua (Succes-
sore del compianto amante di Maria D . Bosco)
e dei suoi figli in Gesù Cristo, pregandolo
d'incominciar una Novena di preghiere e di
SS . Comunioni in onor di Maria SS . Ausi-
liatrice, per ottenere da Lei un conforto al
nostro dolore ; noi pure ci unimmo loro, rac-
comandandoci pure a Colui che Le fece in-
nalzare il Santuario, a Don Bosco .
E Maria, Madre nostra, speranza nostra,
amore, vita, rifugio, aiuto e consola-
zione nostra, quando men l' aspettavamo,
esaudì le nostre preghiere figliali ; già di-
speravamo di ottener la grazia , quando
Maria ci dimostrò miracolosamente la sua
potenza : guarì perfettamente l'unica mia fi-
gliuola .
Riconoscente alla Vergine SS ., che m'ha
dato prova evidentissima del suo amore e
della sua potenza, spedisco la somma pro-
messa, con desiderio che il miracolo sia in-
serito nel Bollettino Salesiano , affinchè sia
fatto palese a tutti i Cristiani figli di Maria ;
e prometto di non lasciar trascorrere giorno
senza volgere lo sguardo, ove beata siede
la nostra comune Madre, procurando di ren-
dermi degna sua figlia .
Carrà (Circondario di Mondovì), festa del SS . Ro-
sario, 7 ottobre 1888.
GAMBERA CATTERINA .
*
Capo di Ponte, dicembre 1888.
Nel gennaio p . p . mia moglie trovavasi
gravemente inferma . Desolatissimo e te-
mendo una disgrazia, mi rivolsi al SS. Cuore
di Gesù per intercessione di Maria SS . Au-
siliatrice, supplicandolo ridonasse la sanità
alla cara ammalata e promettendo di far
pubblico cenno della grazia sul Bollettino
Salesiano .
Subitamente il male andò cessando e dopo
pochi giorni mia moglie abbandonava il letto
ed era ridonata alla f am iglia ed allo sposo
perfettamente guarita .
Per questa e molte altre grazie ottenute,
ne rendo ben volontieri pubblico ringrazia-
mento a Dio ed a Maria SS . Ausiliatrice ,
nostra amorosissima Madre ed Avvocata ce-
leste .
BRISCIOLI CRISTOFORO .
Piscina (Pinerolo) - 1888.
Era già da molti mesi che sentiva dolori
ora in una gamba, ed ora in un'altra, e tal-
volta in ambedue . Questi mi erano di molto
incomodo nel camminare e fare genuflessioni ;
ed aveva timore che, crescendo il male alcun
poco, mi rendesse incapace di lavorare e di-
simpegnare i doveri del mio proprio stato .
Era nel mese di maggio consacrato a Maria
SS . , si avvicinava la festa di Maria Ausilia-
trice, festa di D . Bosco, come diciamo noi
campagnuoli . Giunto il giorno sospirato, 24
maggio di questo anno 1888, dico tra me
- Voglio andare a Torino a far un voto a Maria
SS ., perchè mi ottenga la grazia di poter
camminare . - Detto fatto : arrivai al Santua-
rio verso le 11 1/2 antimeridiane, perchè il
treno non giungeva che alle undici . La Messa
solenne era verso il fine : m'inginocchiai alla
meglio che potei . Terminata la S . Messa, re-
cito la terza parte del Rosario, con il fine di
ottenere la grazia che desiderava, e poi dico
- Maria SS . , mi sono portato qui in questa
Chiesa ai vostri piedi espressamente per fare
un voto e dimandare una grazia . Prometto,
se Voi, o Maria mia Madre, mi farete gua-
rire almeno un poco, tanto che possa adem-
piere i doveri del mio stato, di dare in vostro
onore una piccola somma . Spero , o Maria ,
che Voi mi farete questa grazia, e io farò
quanto potrò per esservi riconoscente : can-
terò le vostre lodi . - Pregai ancora un mo-
mento e quindi esco dalla chiesa, ed ecco sul
momento mi accorgo che cammino più libera-
mente ; la grazia era fatta . In pochi giorni
mi sono ristabilito ; ed ora attempato come
sono mi sento di fare un viaggio a piedi di
due e più ore . Ho adempiuto il mio voto nelle
mani del R .m° Signor D . Rua Michele, degno
Successore del compianto D . Bosco . Oh! sia
lodata Maria, ne sia grandemente ringraziata .
O voi che vi sentite degli incomodi, ricor-
rete con fede a Maria, e sarete consolati .
Auxilium Christianorum, ora pro nobis .
MARTINO D . FRANCESCO Prevosto .
VIAGGIO DEI MISSIONARII
per la terra del Fuoco .
Vivo è il desiderio che hanno manifestato
molti nostri Cooperatori e specialmente i
parenti e gli amici dei nostri Missionarii di
aver notizie del viaggio di . tante persone
loro care e di conoscere il luogo della loro
destinazione . Non potendo noi soddisfare a
tutti per lettera, ci serviamo del Bollettino
per l'adempimento di questo nostro dovere
e nello stesso tempo invitiamo i nostri let-
tori a ringraziare la Divina Provvidenza,

2.4 Page 14

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alla quale i venti e i mari obbediscono, che
si è degnata di ordinare ogni cosa in modo
da rendere felicissimi questi viaggi .
Incominciamo dal viaggio di D . Fagnano
e dei suoi quindici compagni .
Puntarenas, 11 dicembre 1888.
MOLTO REVERENDO
E CARISSIMO SIGNOR DIRETTORE,
Deo gratias, semper Deo gratias ! Final-
mente siamo arrivati al luogo di nostra de-
stinazione . Oh quanto buono fu il Signore
con noi ! Allorchè io col pensiero vado rian-
dando lo spazio percorso per trentacinque
giorni sul liquido elemento, per tanta varietà
di clima, senza incontrare pericoli, con ogni
comodità materiale e spirituale, sempre sani,
sempre allegri, accompagnati dalle preghiere
di tante migliaia di amici , avendo sempre
sott'occhio mille oggetti che ci ricordavano
la generosa carità dei nostri Cooperatori e
delle nostre Cooperatrici , io mi sento pro-
fondamente commosso e benedico Iddio e la
Vergine SS . Ausiliatrice che vollero essere
larghi verso di noi di tanti favori .
E, piena la mente di questi pensieri e il
cuore di gratitudine, prendo la penna per
iscriverle la narrazione del nostro viaggio,
sperando di far cosa gradita ai confratelli e
a' benefattori, che tanto interesse si prendono
delle cose nostre .
Da Torino alle isole Canarie .
La prima Domenica in alto mare .
Commossi per l'ultima parola che disse a
ciascuno di noi confidenzialmtcroDn
Rua,inzl'tarediMAuslatrice,
giungevamo alla stazione, dove, regalati tutti
da D . Barberis di un ritratto di D . Bosco,
salimmo ne' carrozzoni . A Modane i doga-
nieri francesi, saputo che eravamo missio-
naria, ci dispensarono dall'aprire i quaranta
bauli che avevamo con noi ; e alle 9 di sera
della vigilia di Tutti i Santi eravamo nella
nostra Casa di Marsiglia, accolti dai confra-
telli con musiche, luminarie e tripudio degli
allievi .
Il giorno seguente D . Fagnano cantò Messa
solenne nella parrocchia, di S . Giuseppe ; noi
andammo a celebrarla alla Madonna della
Guardia ; e al dopo pranzo fummo in viaggio
alla volta di Bordeaux, ove giungemmo al-
l'indomani mattina alle 7 . Celebrammo la
Messa nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù,
ed il giorno dopo, 3 di novembre, fatte le
nostre divozioni nella chiesa di S . Domenico,
salimmo sopra un piccolo battello a vapore
che, navigando sulla Gironda, ci condusse
al maestoso piroscafo inglese Iohn Elder che
ci attendeva a tre ore di distanza, e pren-
demmo il nostro posto in seconda classe .
Verso le 8 si alzarono le àncore e il va-
pore si mosse . Noi salutammo le sponde
francesi con un sentimento di affetto e di
gratitudine . In quei pochi giorni nei quali
attraversammo la Francia , ricevemmo acco-
glienze così cortesi, gentilezze così squisite
da ogni ceto di persone, signori, popolani
impiegati, locandieri, che, se fossimo stati
loro parenti ed amici, non avrebbero potuto
trattarci meglio . Eppure non ci avevano mai
visti e non sapevano chi fossimo .
Toccato il porto di Coruña, quello di Carri
e di Lisbona, il giorno 8 novembre lasciammo
la terra, e ci spingemmo in alto mare . Le
onde erano state quasi sempre in agitazione
fino dal primo momento che mettemmo piede
a bordo . Il giorno 10 l'oceano si tranquillò ,
e i sacerdoti celebrarono tutti la santa Messa
in una cabina e gli altri nostri compagni
vennero a fare la santa Comunione . Ciò si
era fatto eziandio tutte le volte che la nave
ancorava in qualche porto ; e negli altri
giorni celebrava solamente D . Fagnano ed i
preti comunicavansi pure cogli altri . In que-
sta basilica di circa due metri in lunghezza,
larghezza ed altezza ci confessavamo e ci
radunavamo a conferenza ; tre altre nostre
cabine accanto a questa formavano gli atrii
del tempio . Non si era chiesto luogo più
spazioso, perchè si temeva una ripulsa . Gli
uomini dell'equipaggio erano tutti protestanti,
di poche parole, senza complimenti, freddi
nei modi, pronti a dire un no quando si do-
mandava un favore, e non rispondevano se
non a chi parlava inglese . Forse anche poco
loro garbava vedere preti cattolici nella pro-
pria divisa sacerdotale .
Alla sera del giorno 10 passavamo vicino
alle Isole Canarie, e al chiarore della luna
con un mare placidissimo cantavamo alcune
lodi a Maria SS . Tutti gli impiegati del va-
pore, capitano, ufficiali, marinai, prestavano
attenzione al nostro canto, e parecchi pas-
seggieri di prima classe chiamarono di ve-
nire con noi a godere della nostra acca-
demia .
Fu allora che alcuni buoni signori ci do-
mandarono di potere all'indomani , che era
domenica, ascoltare la santa Messa . Noi de-
sideravamo contentare questi e soddisfare
eziandio alla divozione di tanti altri viag-
giatori, che non osavano fare quella do-
manda . Ma dove trovare un luogo adattato?
Si affacciava subito alla mente l'idea di cele-
brare sopra coperta ; ma ci sembrava difficile
ottenerne il permesso dal capitano . Si presenta-
rono però quelle pie persone al capitano, il
quale di buon grado concedette subito la de-
siderata licenza, fissando l'ora della Messa
dalle 9 alle 10 e nello scompartimento dei
viaggiatori di prima classe . Contenti di aver
ottenuto questo favore, si convenne che
questa Messa sarebbe stata celebrata da Don
Fagnano e gli altri preti l'avrebbero detta
nella solita cabina . Ma al mattino verso le 8
vennero pure alcuni viaggiatori di seconda
classe ed alcuni di terza a chiedere una

2.5 Page 15

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Messa anche per loro . -Per contentarli tutti
bisognava adunque celebrarne tre . Ma il
solo D . Fagnano era ancor digiuno : a quel-
l'ora tutti gli altri avevano già celebrato .
D . Fagnano allora per appagare il desiderio
di tutti , avendo la facoltà , decise di cele-
brare due Messe, la prima in terza classe a
prora e la seconda in prima a poppa .
In un momento si improvvisò un altare,
se non ricco, per altro molto decente . Sopra
di esso fu collocato un magnifico reliquiario,
fatto a guisa di tempietto, il quale aprendosi
in due porticine, lasciava vedere trecento ses-
santasei reliquie, tante quanti sono i giorni
dell'anno .
Questo spettacolo fece una grata impres-
sione sopra l'animo di tutti i passeggieri,
anche i più indifferenti, sicchè tutti lo con-
templavano con molto rispetto . Durante le
due Messe si cantarono le Litanie, il Ma--
gnificat, l'Ave M aris Stella e il Laudate Do-
minum omnes gentes a pieno coro da tutti i
passeggieri . La celebrazione della Messa ed
il canto delle laudi sacre sovra di una nave,
dalla quale non si scorge che cielo ed acqua,
dove l'uomo non dista che pochi palmi da
abissi senza fondo, è qualche cosa di sublime
e di commovente : in quell'isolamento da tutto
il mondo, si sente più vivo il bisogno di u-
nirsi a Dio . Ed in tutti i passeggieri nel
tempo dei sacri riti regnava una grande divo
zione e raccoglimento .
Finite le due Messe, il capitano passò a
rassegna l'equipaggio, e quindi celebrò il
servizio divino protestante, colla lettura della
Bibbia, stando i marinai in ginocchio, a capo
scoperto e col libro in mano .
D . Fagnano avrebbe voluto tenere cate-
chismo per i ragazzi e per le ragazze , ma
non potè ottenere questa licenza dal capi-
tano . Il regolamento non permetteva ai pas-
seggieri di una classe frammischiarsi con
quelli di un'altra . Alle sole Suore si diede
facoltà di andare a passeggiare in prima
classe .
Le isole del Capo Verde - Pernambuco
Bahìa - Funerale a bordo .
Sul meriggio del giorno 13 rasentammo le
isole del Capo Verde ; ed il 16 alle 8 di sera
passavamo la linea equatoriale rallegrati da
un fresco venticello . A mezzogiorno del 17
costeggiavamo l'isola Fernando da Noronka,
lunga 13 chilometri, molto arida e sassosa,
nella quale il Governo del Brasile manda i
delinquenti a scontare la loro pena .
Il 18 e ra la seconda domenica che face-
vamo in alto mare . Si dovevano celebrare
due o tre Messe per i passeggieri ; ma a ca-
gione di un vento molto forte si celebrarono
in cabina, fuorchè quella di D . Fagnano che
la disse, verso le 9, in terza classe, sia per-
chè quello era il luogo più riparato, sia per-
chè ivi fosse il maggior numero de' passeg-
gieri, come anche perchè s'era accorto che la
maggior parte dei signori che stavano nelle
prime classi erano anglicani .
Furono però invitati anche i cattolici di
quelle classi, i quali intervennero numerosi .
Dopo la Messa, D . Fagnano predicò, e fu
ascoltato con religiosa attenzione .
La maggior parte dei passeggieri erano
molto contenti di viaggiare con un sì bel
numero di missionarii, perchè potevano ascol-
tare la Messa alla domenica, ed anche per-
chè sapevano che ogni giorno si celebrava
in bastimento, ancorchè essi non potessero
intervenirvi .
Un signore belga, buon cristiano, che viag-
giava alla volta del Chilì colla sua famiglia,
mi diceva
- Siamo proprio fortunati di fare un viag-
gio così lungo in compagnia di tanti buoni
sacerdoti, che ogni giorno dicono la Messa,
perchè a chi sta col Signore ogni cosa va bene .
Ilnostro dispiacere più grande nell'abbando-
nare la patria era il timore di mancare della
comodità per compiere i nostri doveri di cri-
stiano . Invece il Signore ci volle fare questo
bel dono di avere i Salesiani per compagni
di viaggio, come Tobia ebbe per guida alla
sua destinazione l'Angelo di Dio . Noi siamo
ancora grandemente consolati nell'udire come
nel Chilì vi siano molti sacerdoti e religiosi
che hanno cura del popolo . -
E così dicendo quel buon padre piangeva
di consolazione e con lui piangeva la sua
famiglia .
E questo è il motivo per cui tutti ci ri-
spettarono e ci dimostrarono grande benevo-
lenza durante il nostro viaggio .
Ad un'ora pomeridiana il nostro bastimento
giungeva al sospirato porto di Pernambuco ..
Tutti abbiamo detto un Deo gratias di cuore .
Benchè non eravamo per anco a mezzo cam-
mino, tuttavia fu una vera consolazione per
tutti veder terraferma e costeggiarla pe r molti
giorni . Sia pur bello il mare, ma un metro
quadrato di suolo sotto i piedi è sempre più
sicuro . A Pernambuco alcuni passeggieri sbar-
carono ed altri ascesero . Vi fu gara tra i
viaggiatori nel disputarsi le melarancie ed
i frutti di palme che alcune barchette ci
avevano recate . I fumatori si appigliarono
al tabacco . Noi preferimmo alcune arancie
che trovammo dolcissime . Il caldo fu ecces-
sivo in tutto il tempo che ci fermammo in
quel porto ; il sole era cocente, l'aria calma,
soffocante ; ma, rimessici in cammino, alle
6 di sera, tosto incominciò a spirare un ven-
ticello freschissimo . Noi tutti godevamo per-
fetta sanità, fuorchè D . Fagnano che pativa
di reuma ad un braccio ed un forte dolore
ad un dito della mano sinistra, conseguenze
delle fatiche e degli strapazzi sostenuti nelle
sue missioni della Terra del Fuoco .
Al mattino del . 20 , alle ore 6, già entra-
vamo nel bellissimo golfo di Bahia, antica
capitale del Brasile .
Questa città, offre dal porto un aspetto

2.6 Page 16

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veramente pittoresco . Siede sovra una lunga adorno di ghirlande di mortella intrecciata
collina, con vetta egualmente distesa , non a fiori, ed ove nel dì della festa si canta
troppo alta, le cui falde sono bagnate dal Messa solenne con sermone latino intra mis-
mare . Si vedono molti bei palazzi e belle sam, per ricordare i primitivi tempi della
chiese, ciascuna con due campanili ; ve n'ha Chiesa . Quanti pensieri, quante riflessioni
poi una più grande che domina tutta la mi si presentavano ! Sono passati secoli e
città, sopra la quale s'ergono tre alte torri, secoli, ma il nome degli amici di Gesù Cristo
una di fronte e due ai lati .
vive immortale su questa terra . E i loro
Le piantagioni di canne da zucchero , di persecutori dove sono essi? Furono dispersi
palme e di altri alberi colle foglie sempre come polvere spinta dal vento sulla faccia
verdeggianti la rendono più che amena . Il della terra . Tutti sono periti e periranno i
porto è grandissimo ed una catena di col- nemici di Cristo e della sua Chiesa, perchè
line lo difende tutto all'intorno dall'impeto Dio regna nei secoli eterni .
de' venti .
Noi, tramontato il sole, cantammo sacre
Quivi D . Fagnano discese a terra per fare canzoni in italiano, in francese, in ispagnuolo
provvista di ostie e di candele . Non crede- a modo di accademia, quasi ripetendo la
vamo di dover adoperare tutte quelle pro-
curateci in Europa, ed invece non ce ne ri-
manevano più abbastanza per il restante
viaggio . Eccettuati i primi tre giorni , tutti
i sacerdoti avevano potuto celebrare quoti-
dianamente .
Qui si aggiunsero a noi alcuni pochi viag-
preghiera di santa Cecilia : Fiat cor meum,
Domine, immaculatum, ut non confundar .
Il 23, alle ore 8 del mattino, la nave an-
corò nell'incantevole porto di Rio Janeiro .
A mezzogiorno venne a bordo il carissimo
nostro confratello D . Pietro Rota , direttore
dell'Ospizio Salesiano di S . Rosa a Nicthe-
giatori, fra i quali un sacerdote lazzarista roy, e ci invitò a discendere . E poichè il
francese , direttore del Seminario di Bahia , bastimento stava ancorato fino al mezzogiorno
che s'avviava alla volta di Rio Janeiro.Il
seguente, noi accettammo con molto piacere
nostro vapore, fatta provvista di acqua dolce, ad l'invito, e fummo condotti a Nictheroy, amena
un'ora pomeridiana alzava l'ancora e partiva . cittadina posta parte sopra una piccola col-
Alla sera verso le otto assistemmo ad una
scena molto commovente . In terza classe era
morto un bambino di due anni . Il piccolo
cadavere fu involto in bianchi panni, disteso
lina ed in mezzo a giardini deliziosi ed a
boschetti di mille piante peregrine . Fummo
ricevuti con grande dimostrazione di tenero
affetto e benevolenza da tutti i nostri con-
sopra una tavola e legato a questa . Fu por- fratelli e dagli alunni che vennero ad in-
tato sul ponte, ed essendo figlio di prote- contrarci sulla strada . I musici , al nostro
stanti , il capitano della nave facendo fun- comparire, diedero fiato alle loro trombe e
zione di ministro, circondato dagli uffiziali e
ci precedettero al Collegio, ove fummo su-
da molti marinai, tutti a capo scoperto, lesse bito condotti a mensa .
alcune preghiere . Ciò fatto, due uomini, alla Alla sera, verso le 8, giungeva inaspettato
presenza di tutti i passeggieri che assiste- Mores . Lacerda, Vescovo di Rio Janeiro . Era
vano alla funebre scena, sollevarono la ta- stato avvisato del nostro arrivo e che sa-
vola sulla quale stava il morticino e la get- remmo andati a fargli visita la mattina se-
tarono in mare . La povera madre era incon- guente ; ma egli non aveva voluto attendere
solabile !
per avere il piacere di intrattenersi più a
La festa di S. Cecilia - Rio Janeiro, Montevideo
e i due collegi Salesiani .
lungo con noi, e, malgrado l'ora avanzata,
si portò al Collegio distante un'ora dalla
città . Si trattenne a discorrere con noi fino
Il 22, fest a di santa Cecilia, io mi ralle- alle 11, con quella benevolenza e confidenza
grava ricordando le belle feste colle quali che usa un padre verso i suoi carissimi figli .
a Roma si onora questa Santa, feste delle Quanto grande è la sua bontà ! Quanto
quali per due anni fui testimonio . Ricordava egli ci ama ! Al mattino seguente, celebrata
quella chiesa , dove ora riposano le ossa di la santa Messa, stette sempre con noi, e con
questa vergine, trasformata in un piccolo noi si assise al pranzo anticipato . Alle 10
paradiso dalle monache che l'hanno in cu- antimeridiane partimmo alla volta del nostro
stodia . Ricordava quella cripta circondata bastimento, congedandoci con pena da quel
da 940 corpi di martiri, e il bagno e la pie- venerando Prelato, il quale si fermò ancora
tra ove fu martirizzata la santa, conservati coi nostri confratelli di Santa Rosa . Egli
religiosamente sino ai tempi nostri . Ricor- desidera che molte altre Case Salesiane siano
dava le catacombe di S . Callisto , dove la impiantate nella sua diocesi e in tutto il
vergine Cecilia fu sepolta dopo il suo mar- Brasile . Alle 10 e 3/4 noi eravamo a bordo,
tirio, in quel giorno illuminate ed abbellite ma non si partì che alle 5 di sera .
di corone di mirto e di rose . Col pensiero io Il 25, domenica, essendo il mare un po'
mi portava là in quelle cripte, ove in tal agitato, D . Fagnano solo celebrò pe' passeg-
giorno si erigono altari e le Messe sono ce- gieri, sul ponte dalla parte di quei di terza
lebrate fino al mezzogiorno ; ed in quella classe . Alla sera ci fu vento e pioggia .
più vasta, ove sta il sepolcro di lei, tutto
Al mattino del 28 , svegliandoci , ci tro-

2.7 Page 17

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vammo fermi nel porto di Montevideo . Alle
9 scendemmo a terra ; ed ecco sulla spiaggia
venirci incontro D . Lasagna, direttore della
Casa di Villa Colon . Chi in tramvia, chi in
vettura, dopo un'ora di strada, giungemmo
al Collegio Pio, dove l'aria imbalsamata pei
molti viali di altissimi eucaliptus confortò
mirabilmente i nostri polmoni, omai stanchi
di respirare aria marina . Graziosissima fu
l'accoglienza avuta da quei nostri amati con-
fratelli . Pranzammo con loro, poi visitammo
il Collegio e la bellissima casa delle Figlie
di Maria Ausiliatrice coi rispettivi giardini
coltivati a vigneti, a boschetti di alberi frut-
tiferi e ad erbaggi ; e alle 4 pom . rientra-
vamo nel nostro bastimento , che , carico di
buoi, capretti e montoni per il vitto durante
il viaggio, alle 5 e 1/2 levava le ancore .
Burrasca - Lo stretto di Magellano
Puntarenas .
Noi intanto andavamo incontro ad un cielo
fosco fosco , che facevasi sempre più nero ;
frequenti lampi abbagliavano la vista, ed il
vento violentissimo sbatteva le corde e fa-
ceva fischiare con orribile fracasso i trom-
boni che davano aria all'interno della nave .
Pioveva dirottamente ed i passeggieri erano
obbligati a ritirarsi sotto coperta .
Il giorno dopo, 29, cessò di piovere, ma
faceva un freddo sì intenso che tutti i pas-
seggieri dovettero rivestirsi degli abiti d'in-
verno . Qual mutamento di temperatura ! So-
lamente ieri eravamo in piena estate ! Il mare
poi era agitatissimo . Cavalloni d'acqua a
guisa di montagne innalzavansi gli uni sovra
gli altri, sì che pareva volessero affondarci .
La nave fortemente altalenava da poppa a
prora ; e benchè grossissima (era lunga 118
metri , larga 15 e pescava 7 metri nelle
acque), veniva tuttavia innalzata a grande
altezza e poi lasciata cadere negli immensi
profondi spazi che si aprivano tra un'onda
e l'altra . Tratto tratto queste precipitando
da prora formavano un torrente che spazzava
la tolda, coprendola in modo che sulla nave
stessa si sarebbe potuto vogar colla barca .
Noi contemplavamo tutto questo sconvolgi-
mento della natura con orrore sì, ma insieme
con allegria . Si rideva e si scherzava conti-
nuamente . Non ci fu un solo istante di ma-
linconia . Avessimo anche dovuto fare un
bagno freddo, non ci saremmo sgomentati,
sapendo di fare la volontà di Dio . Ho saputo
che anche le Suore facevano altrettanto .
Il nostro buon coadiutore Bergese escla-
mava in una specie di lirico entusiasmo
- Mi avevano detto che il mare è come un'e-
stesa pianura ! Ma chi sostiene una simile pro-
posizione bisognerebbe che venisse a vedere
qui! Che cosa sono tutti questi promontorii?
Non vi sembra di vedere le colline del nostro
Monferrato? Ecco là Crea, Moncalvo, Tonco
colle loro valli nel mezzo!
- Una cosa però vi manca per rendere
perfetta la somiglianza, glisogiunebt
uno : i vigneti di quei ridenti paesi !
Anche una delle Figlie di Maria Ausilia-
trice di umore molto allegro narrava alle
consorelle le impressioni che aveva provate :
- Stamane, nel tempo della preghiera, mi
sentii sollevare in aria, sicchè mi mancava
quasi il respiro, e dissi al Signore : Basta!
basta : non più in su ! Basta così ; e a un
tratto finiva l'estasi ; perchè abbassandosi
rapidamente la poppa, se non mi teneva .
ferma, correva pericolo di baciare il pavi-
mento . - E le altre ridevano .
Col 30 novembre il mare cominciò ad ab-
bonacciarsi, ed il 1° dicembre insieme colla
tranquillità del mare ci portò il bel tempo.
Nei due giorni precedenti si percorsero solo
420 miglia, mentre prima se ne percorrevano
315 ogni ventiquattr'ore . Colla nuova bo-
naccia però la nave filava colla primiera
velocità .
Il 2 dicembre era l'ultima domenica che
passavamo in mare . Ci alzammo alle 4 per
rallegrarci della vista del sole, tanto matti-
niero in questi paesi . Ohi quanto contento
provavamo in vederlo dopo tanti giorni che
era stato nascosto a noi!
Alle 9 1/2 io celebrava la Messa pe' pas-
seggieri di seconda classe, che si raccolsero
tutti intorno al nostro altarino e vi assistet-
tero con molta pietà e devozione .
Alle 8 di sera vedemmo terra a grande
lontananza ; alle 9 entravamo nello stretto
di Magellano . Il bastimento si inoltrava con
grande precauzione, per non urtare in qual-
che banco di sabbia o in qualche scoglio ;
andava con tanta lentezza che pareva fosse
fermo ; percorreva solo due miglia all'ora .
Il giorno 3 dicembre vedevamo terra a
destra e a sinistra a poca distanza, ma de-
serta, arida, senza alberi, senza erbe . Un
forte vento di tramontana ci faceva tremare
dal freddo . Le onde nuovamente si accaval-
lavano le une sulle altre . Tutto ci infondeva
mestizia ; ma questa cessò alle 11 antimeri-
diane, quando scorgemmo in lontananza monti
verdeggianti, dietro ai quali sorgevano altre
vette più alte coperte di neve . Erano i monti
di Puntarenas, a' quali ci avvicinammo verso
le 12 .
Cominciavamo a vedere qua e là tra folti
boschetti casupole costrutte con paglia . In-
fine ecco Puntarenas . Giace questa cittadina.
a' piedi di una incolta collina ed in riva al
mare . La circonda a pochi chilometri di di-
stanza una catena di alti monti coperta da
foltissime foreste vergini . Le case sono parte
bianche , parte dipinte a varii colori e di-
sposte in ordine su ampie vie diritte . Benchè
avesse un aspetto poco incantevole, la salu-
tammo tuttavia con vivo entusiasmo , come
meta e termine della nostra lunga peregri-
nazione .

2.8 Page 18

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Sbarco - La Colonia di Puntarenas - Acco-
glienze fatte ai Missionari alla casa della
Missione - Un incendio .
Ad un'ora pom . il piroscafo si fermava
nel porto . Ma quale porto? ! È una semplice
rada. Non vi erano che due scialuppe, una
barca, quattro navi, due delle quali, rotte
dalle burrasche, non servono che per depo-
sito di carbone, e le altre due pel trasporto
del carbone stesso e delle mercanzie .
Ad un'ora e mezzo giungeva la Commis-
sione sanitaria e con essa il caro confratello
D . Ferrero, già qui stanziato . Essendo la
barca che v'era nel porto capace di solo otto
persone, ci volle molto tempo per condurre
alla spiaggia i viaggiatori . Una lancia ve-
niva caricata dei bagagli. Il piroscafo John
Elder sembrava impaziente di partire : fi-
schiava, sbuffava, muggiva, finchè noi era-
vamo a bordo . Alle 4, ringraziato il capi-
tano, gli uffiziali e salutati i compagni di
viaggio che proseguivano fino al Chili, di-
scendemmo, e 10 minuti dopo ponevamo i
piedi a terra . Un Deo gratias proprio di
cuore uscì dalle labbra di noi tutti, e lo ri-
petemmo più volte . Ci avviammo verso la
nostra casa . Le vie ampie e diritte, invece
di essere selciate con pietre, sono coperte di
un tappeto di erba fitta e poco alta . Ve-
demmo una bella piazza quadrata e verdeg-
giante come un prato, in cui pascolavano
gli animali. Le case sono tutte di legno, di
un piano solo, ben pulite, colorate al di fuori
e tappezzate di dentro con bellissima carta .
Al primo aspetto si direbbe che il paese sia
un accampamento di soldati ; pare che queste
abitazioni siano erette provvisoriamente da
persone che qui si trovano di passaggio, e
che presto debbano abbandonarle . Come ci
si presentava spontanea alla mente quella
sentenza di sant'Agostino : Non habemus hic
manentem civitatem, sed futuram inquirimus .
Sì ! la nostra patria non è quaggiù ! La no-
stra patria è il cielo .
Giunti alla nostra casetta, entrammo su-
bito nella piccola chiesa, che è assai bella e
divota, con tre statuine sull'altare : il Sacro
Cuore, la Beata Vergine del Carmine e San
Giuseppe . Prostratici innanzi al SS . Sacra-
mento, lo ringraziammo di averci concesso
un viaggio così straordinariamente felice .
Tutte le Indie che D . Fagnano aveva con-
dotte dalla Terra del Fuoco erano venute a
salutare i missionarii e a far mille feste alle
suore, colle quali avranno comune l'abitazione .
Alle 7 e mezzo di sera, dopo la recita del
S . Rosario, cantammo un solenne Te Deum .
La chiesa si era riempita di gente venuta
per la funzione del Mese di Maria, che qui
si termina colla festa dell'Immacolata, e per
vederci e congratularsi specialmente per l'ar-
rivo delle Suore . La funzione terminò alle 9,
alla qual ora era appena tramontato il sole,
tanto sono lunghi qua i giorni . Noi abbiamo
sfuggito l'inverno d'Europa per venire a
goderci l'estate d'America, che comincerà ai
21 del corrente dicembre . Presentemente si
hanno 14 gradi di calore, piove molto e sof-
fiano spesso i venti . Però il 3 dicembre fu
una giornata delle più belle : cielo limpidis-
simo e senza venti . Pareva che anche il
tempo volesse festeggiare il nostro arrivo .
Al mattino del 4 dicembre, verso le 3 e 1/2,
ci svegliò la campana della nostra chiesina
coi suoi accelerati rintocchi. Io credeva fosse
il segno dell'Ave Maria ; ma poco dopo si
ode gridare : - Il fuoco ! il fuoco ! - E tosto
da tutte parti colpi di fucile e un gridare
confuso . Temetti per un momento che si fosse
appiccato il fuoco alla nostra casa . Balzai
dal letto, mi affacciai alla finestra e vidi
alla distanza di circa trecento metri una
fiamma altissima . Era una capanna ove dor-
miva un buon servo e nella quale stava un
deposito di legname . In un momento tutto
andò in cenere . Se ci fosse stato vento, e le
case più vicine, e l'intero paese sarebbe stato
distrutto . Quel buon servo, appena aveva .
visto il fuoco, essendo impotente a spegnerlo,
era corso a suonare la nostra campana . Aveva
dovuto abbandonare in quella capanna un
vecchio istrumento, che egli ostinavasi a
chiamare harmonium, benchè non suonasse
che poche note scordate ed a stento . Nulla
sapeva di musica ; ma tuttavia vi aveva
tanto attaccato il cuore, che, mentre tirava,
disperatamente la corda della campana, an-
dava ripetendo mestamente : - Addio
addio, mio harmonium ... addio, o mio caro,
addio ! - E grosse lagrime gli scorrevano-
per le guancie.
Alle 12 D . Fagnano con tre nostri sacer-
doti andò a far visita al Governatore, il
quale non era in casa . Ma della stessa sera
egli colla sua signora venne a complimen-
tarci , dicendoci che tutto il paese era con-
tento della nostra venuta e specialmente delle
Suore, e che egli avrebbe prestato alle mis-
sioni tutto quell'aiuto che poteva . Una delle
figlie di questo signore viene nella chiesa
ad accompagnare sull'harmonium, che suonaa
assai bene, le lodi sacre che si cantano tutte
le sere in ispagnuolo ed in italiano in que-
sto Mese di Maria .
La festa dell'Immacolata - Usanze delle donne
nel recarsi in Chiesa.
L'8 dicembre abbiam pur noi celebrata,
con solennità la festa dell'Immacolata Con-
cezione, di cui avevamo cominciato la novena,
in mare. Al mattino si cantò la Messa della
S . Infanzia di Mons . Cagliero . Non vi fu
molta gente, perchè pioveva dirottamente .
Alla sera però la chiesa era zeppa . D . Fa-
gnano fece il sermone ; si cantarono laudi,
sacre , con analoghe preghiere si fece la,
chiusura del Mese di Maria, e si impartì la
benedizione col SS . Sacramento .

2.9 Page 19

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È singolare il vestito delle donne in questi
paesi quando vengono alla chiesa . Tutte in-
distintamente , ricche e povere, usano un
grande velo con un manto nero che avvolge
tutta la persona, non lasciando vedere che
un po' la faccia, e scende sino a' piedi . Por-
tano poi tutte con sè un piccolo tappeto di
un metro quadrato, alcune di pelle di gua-
naco, ma la maggior parte di lana, ben ri-
camato e piegato in forma di triangolo, e ne
sostengono un canto con una mano, lasciando
pendere innanzi gli altri due . Giunte in
chiesa, non usandosi qui i banchi, lo disten-
dono per terra e vi si inginocchiano sopra .
Appena sia ordinata la nostra casa e quella
delle Suore, incominceremo la vita di lavoro,
per cui siamo venuti . Presto apriremo le
scuole, ed incominceremo la nostra missione .
Ecco la relazione del nostro viaggio
Gradisca i miei rispetti ; saluti da parte
nostra tutti i Superiori e specialmente Don
Rua, ringraziandolo del favore che ci fece
col concederci di venire nelle missioni . Rin-
grazii pure tutti i nostri amatissimi confra-
telli e Cooperatori delle preghiere che hanno
fatto e fanno per noi ; e dica a quei di Val-
salice che continuino a ricordarsi di noi al-
lora che pregano sopra la tomba di D . Bosco,
acciocchè il Signore si degni di benedire le
nostre povere fatiche a sua maggior gloria .
Suo aff.mo in G . C.
Sac . MAGGIORINO BORGATELLO .
BIBLIOGRAFIA .
È uscito coi tipi della Tipografia Sale-
siana di Torino, via Cottolengo, N° 32, un'o-
pera filosofica « L'ideologia umana studiata
sull'antropologia » del Sac . Dott . Zorzoli E-
manuele, prof. di filosofia nel seminario di
Vigevano . - È un elegante volume, di for-
mato grande, di 550 pagine incirca .
Come appare dal titolo dell'opera, il chia-
rissimo autore, ad investigare l'origine della
conoscenza intellettuale, parte dal principio
che l'ideologia umana si fonda sull'antropo-
logia . Così infatti dà principio alla sua pre-
fazione .
« Ebbi sempre fitto nella mente che per
ben determinare l'origine della conoscenza
dell'intelletto umano , bisogna innanzi tutto
ben afferrare quale sia l'indole sua essenziale,
fondandomi sul principio che l'operazione se-
gue l'essere ed il modo di operare segue il
modo di essere . Siccome poi l'anima intel-
lettiva è per intrinseca esigenza forma so-
stanziale del corpo umano, ne conseguita
che il suo modo d'intendere deve essere cor-
rispondente ad un siffatto modo di essere ;
vuol dire che l'antropologia deve aversi qual
fondamento dell'ideologia, questa dobbiamo
misurare da quella . »
Non nega il chiarissimo autore esservi al-
tri punti dottrinali alla cui stregua possa de-
terminarsi l'origine della conoscenza umana .
Cita ad esempio il Rosmini, il quale dà prin-
cipio al Nuovo Saggio sull'origine delle idee,
ponendo come fondamento delle sue investi-
gazioni ideologiche questo principio : « nella
spiegazione dei fatti dello spirito umano si
deve assumere quanto è necessario a render
ragione dei fatti, non più, non meno . » Nè
dissimile è il criterio da cuì è guidato il Pa-
dre Liberatore nel suo trattato sulla cono-
scenza intellettuale .
Questi per altro sono argomenti , direi,
estrinseci all'ideologia umana ; afferma quindi
il chiarissimo autore che le verità antropo-
logiche sono fuor di dubbio la maggior luce
oggettiva atta a rischiarare le questioni di .
ideologia .
L'illustre scrittore include la sua tratta-
zione nel seguente sillogismo : « l'anima ra-
gionevole è forma sostanziale, et quidem per
intrinseca esigenza, del corpo umano . Ma
con tal modo di essere ben si conviene il
sistema psicologico-razionale, secondo il quale
la conoscenza intellettiva incomincia dal
senso e si perfeziona nell'intelletto, e mal si
combina qualunque altro sistema . Dunque
il sistema psicologico-razionale e non altro
dovrà ammettersi . » Divide quindi l' opera
in tre parti . Nella prima parte stabilisce le
verità d'antropologia, su cui ergesi l'ideolo-
gia umana : è questa la maggiore del sillo-
gismo . Nella seconda dimostra che dalle ve-
rità antropologiche, poste nella maggiore,
deriva, come ruscello da limpida fonte, la
verità del sistema psicologico-razionale sul-
l'origine dell'idee : e questa è la prima parte
della minore del sillogismo . Nella terza parte
si riduce ad esame l'altra metà della minore,
dimostrando come qualunque altro sistema,
che non è lo scolastico , faccia a pugni coi
veri fondamentali d' antropologia e li di-
strugga . I sistemi che prende ad esame sono
tutti quelli che sorsero dopo Cartesio, il gran
rivoluzionario nel campo filosofico, cioè l'in-
natismo, il sensismo, il razionalismo , l' on-
tologismo ed il rosminianismo . Quest'ultimo
sistema è svolto in modo chiaro e profondo,
e ti dà il chiarissimo autore in circa 100 pa-
gine quanto riguarda l' ideologia e l'ontolo-
gia rosminiana .
Con siffatto modo di trattare l' ideologia
umana, il lettore con un sol colpo d'occhio
possiede tanto che basti per pronunciarsi sui
varii sistemi di questa pur sempre scabro-
sissima questione sull'origine dell'idee ; giac-
chè ti si propone un ragionamento unico,
serrato , non mai interrotto, che non indie-
treggia per difficoltà di sorta .
Porta poi in ultimo quest'opera una lusin-
ghiera lettera di approvazione di Mons . De
Gaudenzi vescovo di Vigevano, a cui l'opera
è pure dedicata ; e questo deve servire a
maggiormente raccomandarla al pubblico
colto .
Prof . MAROJ GIUSEPPE .

2.10 Page 20

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Elenco dei Cooperatori defunti nel 1888 e nel Gennaio e febbraio 1889
Mettiamo qui la lista dei Cooperatori defunti nel 1888 e nel gennaio e febbraio testa decorsi .
1 Adobati D. Antonio (alla Ca Bianca)
- Bergamo .
2 Anfosso Maria (Gliarene) - Cuneo.
3 Arnaudi Tool . D. Luigi (Cavour)
- Torino.
4 Ascensi D . Leonardo (Corvaro) -
Aquila.
5 Bacealini Marina (Monticelli) -
Pavia .
8 Barbato D. Angelo (Veternigo) -
Treviso .
7 Baudino Domenico (Val Pesio) -
Cuneo.
8 Baudino Domenica (Argentiera) -
Torino .
9 Benacchio D. Nazario (S. Nazario)- Vicenza.
10 Belloni Achille, maestro - Rovigo .
11 Balbiano Francesca nata Porporati
(Volvera) - Torino .
12 Bazzini D . Francesco, can. onorario
Cattedrale - Pavia .
13 Bolzanl. D . Domenico Bellagio (San
Giovanni) - Como.
14 Beni D . Pietro, can . prev. Catt. -
Pa via.
15 Bianchi Natale - Rimini .
16 Bazzani Beniamino (Bagolino) -
Brescia .
17 Bertetto Gio . (Sangano) - Torino.
18 Bussandri Teresa (Salsomaggiore)
Parma .
19 Boschetti 11 . Antonio (Mela) - Udine.
20 Bonicelli D . Diego (Monzone) -
Reggio-Erni'ia.
21 Bo'lini D . Giuseppe (Morano) -
Modena .
22 Burotti di Scagnello cav . Carlo (Che
raseo) - Cuneo .
23 Berardi Catterina (Soperga) - To
rino .
24 Benetti Antonio (Solbiate Olona) -
Milano .
25 Bregonte Fortunato (Borgone) -
Genova.
26 Berolatti D . Gio. Antonio (Crotte)
- Torino .
27 Biglieri Giacomo (Vigevano) -
Pavia .
28 Bermani Carlo, chierico (Scaldasole)-
Pavia .
29 Berardi can. Edoardo (Aosta) -
Torino .
80 Brutti D . Domenico (Isola della
Scala) - Verona .
31 Bianchi Francesco (Este) -Padova .
32 Bettini Agostino (S . Stofano di Co
inelio) - Belluno .
33 Benetti mons. Giuseppe-- Bologna .
34 Brancoli nob. Teresa - Lucca.
35 Bollono D . Achille, arcipr . (Codogno)
- Milano .
36 Bruzzi D . Tommaso (Ciano d'Enza
- Reggio-Emilia.
87 Candiani Elisabetta (Arona) - No
vara.
88 Castagna Giuseppe (Caravaggio) -
Bergamo .
89 Calcagno D . Michele (Giavene) -
Torino .
40 Cavallini Gio . - Pavia .
41 Cure Andrea (Bagolino) - Brescia.
42 Colnzzi D . Luigi (Camerino) - Ma
cerata. .
43 Coppola D . Feliciano (Campo Man
folio - Salerno.
44 Cappeechi P . E . (Vivaio) - Firenze .
45 Chiappore D . Antonio (Multedo) -
Genova .
46 Canale Antonio (Spezia) - Genova.
47 Chivarello Maria vedova Sardi -
Torino .
48 Camozzi Elisabetta (Malamocco) -
Venezia .
49 Casassa D . Angelo - Torino .
50 Carpano Giuseppe Bernardino -
Torino .
51 Carera D . Giuseppe (Sacconago) -
Milano.
52 Carli D . Adriano (Firenzuola) -
Firenze .
53 Cauda D . Giovanni, priore (Montà)
- Cuneo .
54 Chiarotti D . Angolo, canon. prev .
(Redti) - Modena .
55 Colombo D . Carlo (Capriano) - Mi
lano .
56 Camera D. Angelo (Trezzo sull'Ad
da) - Milano .
57 Caponi D . Nazareno, arcipr . (Pani
cale) - Perugia .
58 Delpodio chierico Serafino - Torino.
59 Del Vino Isalino (Empoli) - Fi
renze.
60 Della Valle D. Vincenzo (Calesse)
- Alessandria.
81 Dell'Uomo D . Carlo, parr . (Bruz
zano) - Milano .
62 Ercole Giovanni (Piepasso) - Ales
sandria .
63 Ernesto dott. Angelico (Rovereto)
- Austria .
64 Ferrario Catterina (Caravaggio) -
Torino .
65 Fruttero D . Giuseppe (Savigliano)
- Cuneo .
66 Faia Felice - Torino .
67 Fassini Mosca - Torino.
68 Ferrari D . Giuseppe - Novara .
69 Fraccari D . Mariano .- Verona.
70 Franchino Maria (Rubiana) - To
rino .
71 Feliziani D . Cherubino (Sarnano) -
Macerata.
72 Farina D . Paolo (Lomello) - Pavia .
73 Franchi D . Terenziano , curato -
Reggio-Emilia.
74 Guidi marchese Raffaele (S
- Ascoli-.BendtolTr)Piceno .
75 Guerrini D . Gerolamo (Monachino)
- Pistoia.
76 Guerrini . D. Pietro (Berlingo) -
Brescia.
77 Grassi M . Luigia, sup. Istit . Figlie
della Carità - Pavia.
78 Giovanuini Giustina (Casabianca) -
Torino .
79 Garrione Grato (Casabianca) - To
rino .
80 Garrione Clara (Casabianca) - To
rino .
81 Gino Catterina (Sangano) - Torino .
82 Garlando Maria (Lu) - Alessandria .
83 Gutterberg contessa Loredana nata M-V.oernszia
84 Giardetti D . Luigi (Potenza-Pìcenao
- Macerata .
851Giacomelli D . Angelo, parr . (Saliz
zolo) - Verona.
86 Giovannini Giustina - Torino .
87 Locci cav. Francesco, ispett. tecn .
(Serranti) - Cagliari .
88 Lossa D. Vincenzo (Moncalieri) -
Torino.
89 Mauro Anna (Valpesio) - Cuneo .
90 Martinolo cav. Enrico - Torino .
91 Merletto D. Vincenzo - Catania . -
92 Mariani D. Lorenzo (Lusignanoo -
Arezzo .
93 Martini D . Valentino (Conegliano)
- Treviso .
94 Mauzoli Maria - Pavia .
95 Mariani M . M . Serafina (Sesto Ca
lende) - Milano .
95 Musatti Maria - Bergamo.
97 Mandrile Giulietta (Volverao -To
rino.
98 Muriena Teresa (Garzigliana) -
Torino .
99 Marchetti D . Leonardo (Castions)
- Udine.
100 Marcueci D . Ferdinando - Lucca)
101 Maretti D . Vincenzo (Camporo
tondo) - Macerata.
102 Martini D. Ademello (Barberino Vald'Es)-Firenz.
103 Mina Luigi - Torino.
104 Nistri Massimo (Prato) - Firenze.
105 Nardinocchi D . Francesco - Ascoli
Piceno .
106 Nasi D. Carlo Filippo, teol
- Torino .
.(Germano)
107 Ottini Carlo (Valperga) - Torino.
108 Orlandi D . Giovanni (Savizzo) -
Vicenza .
109 Obevtiger D . Michele (Rovereto) -
Austria.
110 Paglieri Canavese Maria (S . Vit
toria d'Alba) - Cuneo .
111 Pistamiglio Giuseppe - Torino.
112 Prudente D . Gaetano - Salerno.
113 Pressanda Litigi (Guarene) - Cuneo.
114 Prosdocimi D . Luigi (Castelfranco)
Treviso .
115 Piccini D . Angelo, parr. (Pooenia)
Udine .
116 Porretti mons . Gius . arcid . metrop
- Ravenna .
117 Paris Catterina (Bagolino) - Bre
scia .
118 Piovera Secondo, chierico (Villa Ri
scossi) - Pavia .
119 Pisoni Maddalena (Torpiana) - Ge
nova.
120 Perando D . Deogratias, rett . (Stella)
- Genova .
121 Roberto D . Lorenzo (Bergeggi) -
Genova.
122 Rodda Giovanni - Torino .
123 Ronzato D . Angelo (San Pietro VI
minarlo) - Padova.
124 Roscelli D . Giuseppe (Borgone)
Genova .
125 Ruvioli Teodoro - Genova .
126 Roncati can . cav. Pietro -A lessan. dria
127 Rubini D . Raffaele (Zecca) - Mo
dena.
128 Scalero Vincenzo (Chieri) - Torino.
129 Suor Sup. M. Pacifica (Miasino) -
Novara .
130 Salvadori D . Martino (Calcinato) -
Brescia .
131 Scaravilli D. Ignazio (Cesarò) -
Messina .
132 Scarpa D . Francesco, arcipr . (San
eivran) - Treviso .
133 Stefani Catterina (Asiago) - Vi
cenza.
134 Sartori Amadea (Castelletto) -
.
Verona
135 Schioppo conte Luigi - Verona.
136 Savoldelli D . Angelo, parr . (Amore)
- Bergamo .
137 Serrarcangeli mons . Vincenzo, v.a
scovo (Foligno) - Perugia.
138 Tagliafico D . Michele (Bistagno) -
Alessandria .
139 Testa D . Dionisio, Mens . - Ascol.i
Piceno .
140 Tapocchi D . Giovanni, parr. (Can
deglia) - Firenze .
141 Tiberti Andrea (Saviare) - Brescia.
142 Torsani D . Giovanni (Albareto) -
Forlì.
143 Toffola D . Pietro (Fontfredda) -
Udine .
144 Traversini D . Giuseppe (Postua) -
Novara .
145 Ubicini Maria - Pavia .
146 Vitali. D . Giovanni (Capitolare) -
Vigevano .
147 Zanna Giovanni (Saluggia) -
vara .
148
Castaldi Comm. Andrea ProL -
Torino.

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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Certificato di Intervento all'Istruzione religiosa dei giovani . Un opuscolo in-32'
Al cento
(E) L . 0 05
(D)
4 00
Consta di 18 pagine stampate in modo che i Catechisti possano notarci sopra l'intervento del giovane catechizzato, ed in questo modo
promuoverne la frequenza . Contiene Inoltre una poesia da cantarsi, ove ai possa, prima e dopo il Catechismo ; il Vespro della Madonna.
ed alcune lodi Sacre .
Dono dei Parroco ai giovani parrocchiani ossia il Piccolo Catechismo coll'aggiunta de' Pensieri e Aneddoti del Parroco
d'Ars, raccolti e tradotti da Mons . Lorenzo Gastaldi, e di altre pratiche ed orazioni . Un vol . in-32°, p . 224 , 0 30
Legato in mezza pelle
0 60
- in tela, impressione a oro
1-
I pensieri del Curato d'Ars sulla Fede, Speranza, Carità ; sullo Spirito Santo, sull'anima in grazia di Dio, sulla preghiera, santifica-
zione delle feste, pazienza cristiana, sul peccato e sull'inferno, sulla superbia, sul peccato d'impurità, sui divertimenti, sulla mortifica-
zione, sul Sacerdozio, sulla Presenza reale di Gesù in Sacramento, Messa, Comunione e su altri argomenti ; l'aggiunta di una scelta di pra-
tiche divote e laudi sacre rendono questo libretto un gradito dono ai giovani, un eccitamento alla frequenza del Catechismo ed un mezzo
di catechizzare la famiglia del giovane a cui venne donato .
PER PREMI, ECCITAMENTO E RICORDI
Biblioteca Eucaristica in-64°
1 . BONAVENTURA (Dott . S .). La SS . Comunione . Meditazioni, di pag. 256
(E) L. 0 25
Legato in tela o mezza pelle
- in pelle taglio dorato e busta
2 . FRANCESCO (S.) . Guida alla Confessione e Comunione ; di pag. 292
(D) , 0 40
(D) , 1 20
(E) , 0 30
Legato in tela o mezza pelle
- in pelle taglio dorato e basta
(D) , 0 40
(D) , 1 20
3 . BOSCO . Chiave del Paradiso in mano al Cattolico ecc . di pagine 208
Legato in tela o mezza pelle
in pelle
(E) , 0 20
(D) , 0 30
(D) , 0 60
fogli dorati e busta
4. STORACE (Sac. Filippo) . Piccolo Presente ai divoti della S. Messa, di pag . 232
(D) , 1 20
(E) , 0 25
Legato in tela o mezza pelle
(D) , 0 40
- in carta lucida e custodia
- in pelle, fogli dorati e custodia
(D) , 0 40
(D) , 1 20
5. CARLO da Poirino (P) . Il cielo aperto mediante la comunione, di pag . 304
Legato in tela e mezza pelle
(E) , 0 30
(D) , 0 40
- in pelle, fogli dorati e busta
(D) , 1 20
6. FRASSINETTI (Sac . Gins .) La Monaca in casa ; di pag. 224
Legato i n tela
in pelle, fogli dorati e busta
7 . Uffizio della Beata Vergine e dei morti, di pag . 415
(E) ,
(D) ,
(D) ,
(E) ,
0 25
0 40
1 20
0 40
Legato in tela o mezza pelle
(D) , 0 60
- in pelle, fogli dorati e busta
8 . Uffizio della Settimana Santa ; di pag. 388
(D) , 1 40
(E) , 0 40
Legato in tela o mezza pelle ,
- in pelle, fogli dorati e busta
9 . Imitatione (De) Christi . GERSEN (V . Giov .) ; di pag. 374
(D) „ 0 60
(D) , 1 40
(E) , 0 60
Legato in tela
10. lanua Coeli ossia la porta del cielo aperta ai fedeli Cristiani ; di pag. 192
(D) , 0 80
(E) , 0 20
Legato in tela o mezza pelle
(D) , 0 30
- in carta gelatina
11 . Massime eterne con orazioni indulgenziate
12 . II Divoto di S. Giuseppe . Raccolta di preghiere ed opere di pietà ; di pag . .160
Legato in tela o mezza pelle
(D) , 0 50
(in corso di stampa,
(E) , 0 20
(D) , 0 30
13 . II Divoto della Madonna della Salette con la S . Messa ecc. ; di pag. 355
Legato in tela o mezza pelle
- in pelle, fogli dorati e custodia
(E) , 0 40
(D) , 0 60
(D) , 1 60
14 . FORNACA (P . Lorenzo) . Il Compagno Fedele, manuale di preghiera ecc. ; di pag . 148 . . . . (E)
Legato in carta
(D)
, 0 15
, 0 30

3.2 Page 22

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15 . Triplice serto di preghiere ed opere buone ; di pag . 192
(E) L . 0 15
Legato in tela
(D) „ o 30
16 . LANZA . Dono ai fanciulli della prima Comunione ; di pag . 120
(E) „ 0 20
Legato in tela, placca oro
(D) „ 0 46
in carta -
(D) „ 0 40
in tela fina, placca oro
(D) „ 0 60
17 . LANZA . Dono alle fanciulle della prima Comunione ; di pag, 120
(L) „ 0 20
Legato in tela o carta con placca oro
-
- fina con placca oro
(D) „ 0 40
(D) „ 0 60
18 . Anima (L') amante di Maria Consolatrice ; di pag. 96
(E) „ 0 15
Legato in tela
(D) „ 0 30
19. BELASIO (Mons . A .) . Il Vespro delle Domeniche e della Madonna spiegato, di pag . 352 . . . (E) „ 0 30
Legato in tela o mezza pelle
(D) „ 0 40
in pelle
(D) „ 0 70
- fogli dorati e busta
(D) „ 1 20
19 . BELASIO (Mons. A .) . Il Tesoro della S . Messa e il Vespro spiegato ; di pag . 368
Legato in tela o mezza pelle
(E)
0 40
(D) „ 0 60
- in pelle
(D) „ 0 80
fogli dorati e busta
20 . Dono ai fanciulli ; in-64° picc. di pag. 144, legato in tela nera
- in tela colore placca oro
(D) „ 1 40
(D) „ 0 20
(D) „ 0 25
21 . ALFONSO (S .) . Massimo Eterne colle preghiere del mattino e sera ; legato in carta
22 . Preghiere e Pratiche divote aggiuntovi i Vespri ; legato in carta
23 . CARLO (Da Poirino P .) . II Cielo aperto mediante la frequente Comunione ; leg . ia carta . .
(D)
(D)
. (D)
„ 0 25
„ 0 20
„ 0 20
-
Legato in tela
24. Adoratore (L') del Sacro Cuore di Gesù ; leg . in carta
25 . Vera (La) Divozione al Sacro Cuore di Gesù ; legato in carta
BOSCO (Sac . Ciov .) . II Giovane Provveduto per la pratica dei suoi doveri
Legato in tela o mezza pelle
- in pelle
con bordino
( ;)) „ 0 25
(i)) „ 0 20
(D) „ 0 20
(E) „ 0 60
(D) „ 0 80
(0) „ 1 20
(D) „ 1 30
-
- in carta lucida
in tela colore placca oro
(D) „ 0 70
(D) „ 1 20
placca oro fogli dorati e busta
(D) „ 1 80
-- in pelle, placca oro fogli dorati e busta
in carta gelatina, fogli dorati e busta
(D)
2-
(D) „ 1 60
Edizione illustrata legato in tela placca oro
La Figlia Cristiana Provveduta per la pratica dei suoi doveri
(D) „ 2 40
(E) „ 0 60
-
-
-
-
-
legato in tela o mezza pelle
-
-
placca oro
(D) „ 0 80
(D) „ 1 20
in carta lucida e busta
(D) „ 0 80
gelatina fogli dorati e busta
(D)
1 60
in pelle
(D) „ 1 20
- con bordino
(D) „ 1 30
- placca oro fogli dorati e busta . . . . (D)
2-
Edizione illustrata, legato in tela placca oro
(D) , 2 40
Parrocchiano (II) Romano contenente le principali pratiche del Cristiano ; di pag . 543
Legato in tela o mezza pelle
(E) „ 0 60
(D) „ 0 80
-
- in pelle
- fogli dorati e busta
AVVISO
(D) T 1 20
(D) , 2 -
Acquistando per l'importo di Lire Dieci in libri retro annunziati, spediremo a scelta e per distribuire al
Catechismo 100 opuscoli dei seguenti, Mentitori antichi e Mentitori Moderni . Gesù Cristo Nostro Dio e nostro Re.
Viva Leone XIII . Monografia del Cardinal Alimonda Arciv . di Torino . Ad ogni aumento di dieci lire aggiunge-
remo il dono di 100 opuscoli quante volte quest'aumento si ripete. Troviamo poi cosa più che utile il racco-
mandare nuovamente la nostra Biblioteca Circolante, annunziata sul Bollettino Salesiano di Gennaio u . S.
Specialmente raccomandiamo ai MM. RR . Sig . Parroci la Serie 1 a per cui con la non importante somma di
Lire Cinquanta ricevono Cinquecento e più fase . tutti utilissimi da dare in premio ai più studiosi del Catechismo .

3.3 Page 23

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ULTIME NOVITA E PUBBLICAZIONI
Ideologia (L') Umana studiata sull'Antropologia dal Sac . Prof. Emmanuele Zorzoli Dott . in Teologia
e Filosofia . - Un voi . in-8° di pag . 536
(D) L . 6 -
Ottavari e Novene a Maria SS . pel Sac . Giov . Verdona ; - Un v. in-16° gr . di p . 404 (E) » 2 25
Opere del P. Atanasio Canata delle Scuole Pie, precedute da un cenno della sua vita . - Volume 1°,
Tragedie ; in 16° grande di pag. avI-408
(D) » 2 50
Vol. 2 ° Il giovanetto Cristiano rinnovato alla vita del cuore ; di pag . 380 (D) » 2 50
In corso di stampa il terzo e quarto volume .
Saggio di Filosofia italiana o tomista, ad uso dei Licei ; operetta di D . Pietro Beccaria Cooperatore
Salesiano ; - Un vol . in-16° di pagine 424
(E) » 2 50
Storia della Filosofia, per Carlo Fedele Savio . - La Filosofia occidentale prima dell'Era cristiana.
Un vol . in-16 ° di pagine vin-280
(B) » 4 -
Storia Antica dell'Oriente, ad uso delle scuole e della costumata gioventù pel T . Giulio Barberis ; -
Un vol . in-16° di pag . 312
(E) » 1 -
Vita di S . Francesco di Sales . Dottore di S . Chiesa e protettore della stampa cattolica, proposta a
modello dello studente Cattolico ; dal Sac . Giulio Barberis . - Un v . in-32 ° di p . xvi-240 (E) » 0 50
Il Cuore di Gesù al Cuore del Sacerdote, ossìa brevi riflessi sui principali doveri Sacerdotali, del
Sac . L . Vaccarono . - Un vol . in-32 ° di pag . 180
(D) » 0 50
11 Celeste Secreto cioè la limosina cagione d'ogni bene . - 4 ediz . in-32 ° di p . 1f,6 (E) » 0 40
II Santissimo Nome di Gesù . Dialoghetti famigliari, pel Dott. Ercole Bertone, C wnonico della Catte-
drale di Palermo . Un vol. in-32° di pag . 224
(E) » 0 40
L'Amico degli Ammalati . Letture, esempi e preghiere ricavate da varii autori e specialmente dagli
scritti del P . Perreyre . Un vol . in-32° di pag . 184
(E) » 0 40
Bricciole di Pane . Opusc . 1° Il Giusto vive di Fede ; in-32° di p . 128
(E)
2 ° Gli apostoli di Satana e l'arca di Salvamento, di p . 112 (E)
- - 3 ° Chi spera in Dio non resta confuso, di pag . 128 . (E)
» 0 30
» 0 20
» 0 25
Opuscoli estratti dal Libro per tutti del P . Lorenzo M . Gerola, Missionario Apostolico
Conversazioni Eucaristiche . 2' edizione in-32°, di pag . 190
(E)
0 60
Una buona lezione . Commedia in due parti. II fotografo in imbarazzo e il male di milza, Scherzi
comici, di Giuseppe Cantagalli . - In-32 ° di pag . 76
(E) » 0 40
S . Saturnino . Tragedia in cinque atti . In-32 ° di pag . 60
(E) » 0 40
Il Gran segreto per rendere virtuosa e felice la società, cioè la buona educazione della prole, pel
Can. C . Pelletta di Cortanzone . - Un vol. in-32° di pag . 116
(E) » 0 25
Lo scrittore del succennato libretto pressochè ottuagenario ha passato la vita sempre occupato della gioventù ; il suo
libretto è fondato sulle massime di G . C. e contiene verità pratiche acquistate coll'esperienza . Ha il pregio di poter es-
sere inteso e gustato dal ceto più umile . Si raccomanda caldamente ai Signori Parroci e Proprietarii per la più ampia
diffusione . Essi ne vedranno il frutto ; i Parroci si vedranno coadiuvati nell'educare buoni cristiani, e i Proprietari ve-
dranno crescere una generazione che somministrerà loro dei servitori, dei contadini e degli operai fedeli, laboriosi, ed
in ogni maniera virtuosi. Onde facilitarne sempre più lo smercio, acquistandone dodici copie, si lascieranno a sole L. 2,50 .
NOVITÀ MUSICALI.
Tantum-Ergo per soprano solo e coro, del Sac . Dottor Carlo M . Baratta (11 . 335) (E) L . 1 50
Adesto Fidelis mottetto pastorale pel SS . Natale per soprano e coro, del Sac . Dottor Carlo M . Ba-
ratta (b1. 336)
(E) » 1

3.4 Page 24

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IMPORTANTI PUBBLICAZIONI .
Vita di N. S . Gesù Cristo, estratto da' Santi Vangeli, colle Osservazioni mo-
rali ossia Meditazioni sopra la Passione ed altre aggiunte, del P .
CARLO MASSINI ; in-32° di pagine 680
(E) L . 1 00
Legato in tela
(D) » 1 40
In questi giorni in cuì tutti i giornali cattolici parlano e avvertono i buoni cristianì d'aste-
nersi dalla lettura della Vita di N . S . Gesù Cristo scritta da Ruggero Bonghi, di cui già in-
comincìarono ad uscire alcune dispense, per non essere essa conforme alle verità dei Santi
Vangeli, crediamo assai opportuno il raccomandare a sua vece quella scritta dal P . Carlo Mas-
sini ; e per vieppiù maggiormente far conoscere qual utilità e balsamo soave può recare la sua
lettura, rìportiamo l'approvazione fatta da Sua Ecc . Rev . Mons . Lorenzo Gastaldi, di cara me-
moria, allorquando stavamo per apprendere la ristampa della medesima .
Siccome è della massima importanza ai nostri giorni il far conoscere la Zita di N. S.
Gesù Cristo, per accrescerne l'amore in mezzo ai cristiani, approviamo di buon grado che
si faccia una ristampa della presente opera del P . Carlo 11lassini, e saranno beneme-
riti della nostra Santa Sede quelli che si adopreranno alla diffusione della medesima .
Torino, 2 maggio 1878 .
ij~ LORENZO ARCIVESCOVO .
Panegirici e Discorsi del -Can . Giovanni Cinquemani, Prof. di Teol . e Diret-
tore Spirituale del Semin . di Caltanisetta ; un vol . in-8° (C) L. 2 00
Agli elogi che han fatto di questo libro i migliori periodici d'Italia aggiungiamo solo che
quel suo stile largo, elevato e poetico lo rende attissimo ad accendere l'estro oratorio, ed a
levare quell'aridità di mente e di cuore che forma talvolta il tormento di chi si mette a com-
porre prediche .