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ANNO XI - N .2
Esce una volta al mese .
FEBBRAIO 1887
BOLLETTINO SALESIANO
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano . - Via Cottolengo, N . 32, TODINO
SOMMARIO - ARrivo dei Missionarii a Montevideo. -
La diffusione dei buoni libri . - Le nostre Missioni : I°
La Terra del
Sayuhueque e
Fuoco ; II° Abboccamento tra un
Monsignor Cagliero ; III°
figlio di
Partenza
di
Mis-
sionarii per le Cordigliere e per la Terra del Fuoco ;
IV° Battesimi di Indii ; V° La benedizione del Santo Pa-
dre ; VI° Corrispondenza del Brasile ; VII° Incoraggia-
menti di un illustre e antico Missionario. - Grazia di
Maria Ausiliatrice . -I° Centenario di S. Alfonso M. de'
Liguori . - Varietà - Bibliografia .
ARRIVO DEI MISSIONARII SALESIANI
A MONTEVIDEO .
Un dispaccio di D. Lasagna capo dei
trenta missionarii Salesiani che partirono
da Marsiglia il 14 del passato dicembre,
annunzia al veneratissimo loro Superiore
D.Boschetuignsrofelcmta
Montevideo sabbato 8 gennaio. Siam lieti
di poter dare questa notizia che certo tor-
nerà gradita ai parenti ed agli amici dei
missionarii e delle Suore di Maria Ausilia-
trice che facevano parte della spedizione .
LA DIFFUSIONE DEI BUONI LIBRI .
Fu detto dallo Spirito Santo che chi trova
un amico trova un tesoro, e amico e tesoro
è sempre un buon libro . Se la parola del-
l'uomo giunge al cuore per le vie dell' o-
recchio, la parola del libro vi giunge per
la via degli occhi . Se il libro da un lato non
ha quella forza intrinseca della quale è for-
nita la parola viva, da altro lato presenta
vantaggi in certe circostanze anche mag-
giori . Il buon libro entra persino nelle case
ove non può entrare il sacerdote, è tollerato
eziandio dai cattivi come memoria o come
regalo . Presentandosi non arrossisce, tra-
scurato non s'inquieta, letto insegna verità
con calma, disprezzato non si lagna e lascia
il rimorso che talora accende il desiderio
di conoscere la verità ; mentre esso è sempre
pronto ad insegnarla . Talora rimane pol-
veroso sovra un tavolino o in una biblioteca .
Nessuno pensa a lui . Ma viene l'ora della
solitudine, o della mestizia, o del dolore, o
della noia, o della necessità di svago, o
dell'ansia dell'avvenire, e questo amico fe-
del ponelasupolver,apreisuo

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fogli e si rinnovano le mirabili conversioni
di S . Agostino, del beato Colombino e di
S . Ignazio . Cortese coi paurosi pel rispetto
umano, si intrattiene con essi senza dare
sospetto a veruno ; famigliare coi buoni è
sempre pronto a tenere ragionamento ; va
con essi in ogni istante, in ogni luogo .
Quante anime furono salvate dai libri buoni,
quante preservate dall'errore, quante inco-
raggiate nel bene. Chi dona un libro buono,
non avesse altro merito che destare un
pensiero di Dio, ha già acquistato un me-
rito incomparabile presso Dio . Eppure quanto
meglio si ottiene . Un libro in una famiglia,
se non è letto da colui a cui è destinato o
donato, è letto dal figlio o dalla figlia, dal-
l'amico o dal vicino .
Un libro in un paese talora passa nelle
mani di 100 persone . Iddio solo conosce il
bene che produce un libro in una città, in
una biblioteca circolante, in una società
d'operai, in un ospedale, donato come pegno
d'amicizia .
Per questi motivi raccomandiamo cal-
damente ai nostri lettori e cooperatori la
diffusione dei buoni libri , in quella mag-
gior scala che potranno . Si rende tanto più
necessaria quest'opera di carità in quanto
che l' empietà e l'immoralità oggi giorno
si attiene a quest' arma formidabile della
stampa, per fare strage nell'Ovile di Gesù
Cristo, per condurre e trascinare in per-
dizione gli incauti e i disubbedienti . Oppo-
niamo dunque arma ad arma, libri a libri .
É questa una delle precipue imprese dalla
Divina Provvidenza affidata eziandio alla
pia Società dei Cooperatori Salesiani, e vi
preghiamo caldamente a non trascurarla .
Continuatela col vostro buon esempio tra
le famiglie dei vostri amici e conoscenti,
facendo anche di loro altrettanti apostoli di
questa diffusione . Le nostre librerie vi fa-
ranno tutte quelle facilitazioni che saranno
possibili, perchè da parte nostra vogliamo
concorrere con tutte le forze e con ogni
sacrifizio in quel cammino, che omai bat-
tiamo da quarant'anni . Il Signore coronerà
il nostro zelo e la nostra carità, e con un
po' di solerzia troveremo centuplicati i no-
stri meriti per la vita eterna.
LE NOSTRE MISSIONI .
I.
La Terra del Fuoco .
Dall'egregiogUCnaiotràlceL'
ricaviamo la seguente lettera per le preziose no-
tizie che dà sulla Terra del Fuoco.
« Buenos-Aires, 10 Ottobre 1886 .
» Signor Direttore dell' Unità Cattolica,
» Non dispiacerà ai vostri lettori qualche notizia
su terre quasi sconosciute al mondo civile, sulle
quali però si fissava di preferenza in questi ul-
timi tempi lo sguardo paterno del Gran Padre
della Cristianità, Leone XIII . Accenno alla Terra
del Fuoco, ultimo paese del continente americano,
eretto che è poco dalla Santa Sede in Vice-pre-
fettura apostolica, affidandola ad un benemerito
ed attivissimo sacerdote della Congregazione Sale-
siana, la quale da parecchi anni sta evangelizzando
con gran frutto la Pampa Argentina e la Pata-
gonia .
» Trovasi la Terra del Fuoco fra il grado 52,41
e il 55,11 di latitudine australe, e forma un vero
laberinto di canali, stretti, seni, baie, golfi, isole
e penisole . La coprono alte e nevose montagne,
verdi e folti boschi finora inesplorati; ma il suo
aspetto varia secondo le diverse parti . Le coste
dell'ovest e del sud sono aride e tristi ; più fa-
vorite dalla natura quelle del nord e dell'est . Il
clima è generalmente freddo, nebbioso e tempe-
stoso . Il piemontese Giacomo Bove, che per in-
carico del Governo Argentino ne esplorò una pic-
cola parte delle coste e qualche isola nel 1882,
assicura che, nei giorni più caldi d'estate, il ter-
mometro non passa mai i 12° centigradi. L'in-
verno però non vi è così rigoroso, come si crede
comunemente, perchè a ugual latitudine l'emisfero
australe è sempre meno freddo del boreale ; ma
si può dire che è un inverno continuo, special-
mente pei violentissimi venti polari, che quasi con-
tinuamente vi soffiano .
» La Terra del Fuoco fu così chiamata da Ma-
gellano, per i molti fuochi che vide accesi in essa
da' suoi selvaggi abitanti. Più tardi si credette
fosse chiamata così per i suoi numerosi vulcani,
ma pare che questi non siano molti, perchè si
conobbe che il pennacchio di fumo, che pareva
sorgesse da quasi tutti i suoi monti, non era altro
che nebbia, la quale, ritirandosi colà quasi im-
provvisamente all'apparir del sole sulle cime più
alte, prende quella forma .
» La Terra del Fuoco è quasi tutta posseduta
dal Chilì, e solamento una parte all'est appartiene
alla Repubblica Argentina, la quale possiede anche
nel punto più meridionale di quell'immenso arci-
pelago l'isola degli Stati, lunga 67 chilometri e
larga 15 con bella vegetazione, boschi e colline
alte dai 500 agli 800 metri sul livello del mare .
Di quest'isola il Governo Argentino ha fatto di
recente un luogo di deportazione; vi stabilì perciò

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un governatore e vi eresse un faro . Eccettuando
questo punto, la spaggia di Hopparo all' est, dove
gli Inglesi formarono un piccolo stabilimento per
le loro navi, che si dedicano alla pesca delle ba-
lene, e la così detta missione protestante di U-
sciumaia, tutta la Terra del Fuoco è abitata da
selvaggi . D'Orbigny li calcola in quattromila, ma
il loro numero sfugge ad ogni controllo, perché,
eccettuando poca estensione di coste , questo in-
tricatissimo arcipelago è del tutto inesplorato .
Questi selvaggi provengono dalle Ande occiden-
tali e dalla Patagonia, e sono divisi in tribù . Le
principali sono quelle degli Acaluffi, che vivono
sparsi dal Capo Pilar all'isola Stewart, e quelle
degli Oua e Iagan, i quali abitano le isole al sud
del Canale di Beagle . Secondo le più recenti re-
lazioni, gli Acaluffi sarebbero in numero di tre-
mila, gli Oua duemila, i Iagan circa tremila . Ab-
brutiti dal vizio precoce e dalla poligamia , sono
laidi a vedersi, tanto più che anch'essi si dipin-
gono il viso a varii colori . Faccia piatta, fronte
bassa, zigomi salienti, occhi a mandorla come i
Chinesi, testa grossa, gran ventraia, corpo e gambe
magrissimi, piccoli e brutti, ecco il loro tipo fisico .
» Chi scrive li ha veduti. Vivono miseramente
e unicamente di pesca, corrono di continuo il
mare nelle loro leggiere piroghe, dormono in mal
costruite capanne di rami intrecciati, e tengono
quasi continuamente grandi fuochi accesi per ar-
rostire il pesce e riscaldar le membra intirizzite
e mal coperte da mantelli di pelle di foca o di
guanaco , che ottengono in cambio dai loro fra-
telli Tehuelches della Patagonia . Sono buoni cac-
ciatori, ed armati di freccie dalla punta di osso
o di selce e della fionda, dan la caccia ai moltis-
simi e svariatissimi uccelli che svolazzano nelle
loro foreste . Son così destri nel maneggio della
fionda, che a trenta metri colpiscono con essa il
più piccolo uccellino ; e colla freccia dalle spiaggie
od anche dalle loro canoe feriscono la foca in
mare . La loro indole non è feroce, e il loro ca-
rattere è suscettibile d' incivilimento . Quanto a
religione, pare che adorino due Spiriti, l'uno buo-
no, l'altro cattivo, e che per amicarseli rendano
ad ambedue il medesimo culto : al buono perché
continui a beneficarli provvedendoli di copioso
cibo ; al cattivo perché non li molesti e non li
danneggi nelle loro persone e nelle loro famiglie .
Credono, come i Patagoni, che le malattie siano
prodotte dal cattivo spirito che entra nel corpo
umano, ed hanno i loro stregoni che lo scongiu-
rano . Non sembrano però molto tenaci delle loro
superstizioni, e c'é da sperare che non sarà dif-
ficile guadagnarli a Gesù Cristo, Santo Nome che
certamente non dev'essere nuovo fra loro, perché
nel 1846 avvenne caso, che ben si può chiamare
provvidenziale, e come il presagio di tempi mi-
gliori .
» Spinta dai venti, passava quell'anno per quei
mari deserti L'Arca dell'Alleanza, nave fran-
cese comandata dal capitano Marceau, ottimo e
fervoroso cattolico, il quale gettò l'àncora nella
baia di Port-Galant , aspettando il vento favore-
vole per continuare il viaggio . Ben presto si av-
vide che selvaggi numerosi accorrevano dall'in-
terno delle terre ad ammirare il suo bastimento ;
ed avendoli egli con segni cortesi invitati ad en-
trarvi, ben presto gettatisi sulle loro piroghe
furono a bordo, dove furono regalati di abiti ed
alimenti. Il buon comandante aveva seco il suo
cappellano, il quale, cogliendo l'occasione, mostrò
a quei poveri selvaggi il Crocifisso e fece loro
intendere che questo era il Salvatore del mondo,
morto per tutti gli uomini della terra, e si chia-
mava Gesù . Poi, fatti radunare i marinai, fece
loro cantare a più riprese i santi nomi di Gesù
e di Maria , e li fece imparare a cantare dagli
stessi selvaggi. Ornò poi una loro piroga di una
croce e vi fece incidere gli stessi augusti nomi
a prora, chiamandola così la piroga Gesù-Maria .
Allora al buon capitano Marceau venne un nuovo
pensiero . Fece costrurre dai suoi uomini una gran
croce alta trenta piedi, vi appese molte medaglie,
e poi egli, il cappellano ed i marinai sbarcarono
a terra, e in divota processione, a capo scoperto
e cantando le divine lodi, la piantarono alla pre-
senza dei selvaggi in luogo eminente, dove il cap-
pellano la benedisse, facendo intendere agli in-
digeni che si inginocchiassero e cantassero Gesù
Maria, il che fecero subito con vero piacere . Ma
L'arca dell'Alleanza, e con essa il suo cappel-
lano, dovettero ben presto partirsi da quei lidi
abbandonando a se stessi i naturali, che li salu-
tarono cantando Gesù e Maria .
» Ecco in qual maniera il Salvatore del mondo
e la sua Madre Santissima presero già, quaranta
anni sono, possesso di quelle terre, nelle quali
nessun altro sacerdote cattolico non è più entrato,
che si sappia .
» Il Governo Argentino comincia ora a pensare
a quelle sue lontanissime possessioni, e pare che
dovrebbe darsi tutta la sollecitudine per impian-
tarvi presto una Missione cattolica ed aiutare con
tutte le sue forze il nuovo prefetto apostolico, al
quale il Santo Padre, nel suo gran cuore che ab--
braccia il mondo intero, ha affidato quelle terre
inospitali. La Missione cattolica in poco tempo
formerebbe di quei selvaggi abbrutiti, utili sud-
diti della Repubblica, e riducendoli a vita fissa,
insegnando loro colla vera religione l'agricoltura
ed i mestieri della vita civile, in pochi anni cam-
bierebbe quei deserti in giardini . Ma disgrazia-
tamente non è così.
Nello stabilimento inglese
della Terra del Fuoco, al quale si è già accen
nato, vive comodamente da 25 anni colla sua
mogliera, ben pagati e provveduti dal governo
Britannico un tal Bridges, inglese, protestante e
missionario, non di Gesù Cristo, ma della regina
Vittoria . Pare che in venticinque anni, e cogli
abbondanti aiuti del suo Governo, avrebbe dovuto
convertire alla lettura della Bibbia almeno la
metà degli isolani della Terra del Fuoco . Ebbene,
mirabile potenza del proselitismo protestante, in
venticinque anni, con migliaia di sterline che ri-
ceve di stipendio ogni anno, con abbondantissime
derrate che gli somministrano i bastimenti inglesi,
il missionario protestante, la sua missionaria ed i
loro missionariotti non riuscirono che ad aggrup-
pare intorno a sè quaranta selvaggi, lasciandoli

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per giunta quasi nudi come li trovarono, e fa-
cendosi da loro servire come da' facchini e bi-
folchi ! E queste notizie si hanno da varii capitani
ed altre persone degne di fede, delle quali, al bi-
sogno, si potrebbero citare i nomi e le qualità .
» Or bene, questo Bridges, appena sentì parlare
della creazione di una prefettura apostolica nel
territorio da lui sfruttato, volò a Buenos-Aires,
e quivi aiutato dai suoi correligionari e dalla
Massoneria, presentò una petizione al Congresso
Argentino, domandando niente meno che otto
leghe quadrate di terra in proprietà nella sua
Missione, come ricompensa dei servigi da lui
resi alla civiltà (sic!) ed alla Repubblica (sic
sic!) in quelle remote regioni !
» Nessuna persona di buon senso avrebbe pen-
sato che sarebbe favorevolmente accolta una si-
mile petizione, per varie ottime ragioni . Dapprima,
perché la Costituzione Argentina prescrive che
gli Indii, gli indigeni, i selvaggi siano inciviliti,
procurando la loro conversione al Cattolicismo
e non al protestantesimo . Secondariamente, perché
il sedicente missionario protestante è semplice-
mente uno speculatore, che arricchisce se stesso
e la propria famiglia. Ma vi è una terza ragione,
che avrebbe dovuto pesar molto nelle bilancie
della politica argentina . Questo Bridges è niente
altroc,heunagtdlGovernigs
per non parere, innalzava sulla sua residenza la
bandiera argentina. quando passavano di là ba-
stimenti argentini ; innalzava bandiera chiliana
quando passavano di là bastimenti del Chilì ; ma
quando non passavano nè gli uni nè gli altri,
manteneva semplicemente inalberata la bandiera
inglese ! Tanto è vero, che quando il nuovo Go-
vernatore argentino dalla Terra del Fuoco prese
possesso del suo territorio, facendo a bella posta
una piccola sorpresa al furbo Missionario della
regina Vittoria, lo colse col vessillo issato della
Gran Brettagna, che gli intimò immediatamente
di ammainare . Chi ha memoria ricorderà il ten-
tativo fatto, or son pochi anni, di innalzare ban-
diera inglese al Ciubut nella Patagonia ; e poi
non sono lì le isole Malvine, che nel 1833, per
un colpo di mano dell'astuta Albione, dalla sera
alla mattina di argentine diventarono britanniche ?
» Queste ed altre ragioni furono messe in chia-
rissima luce nel Parlamento Argentino, colla so-
lita eloquenza infervorata dai due grandi affetti
di religione e di patria, dai deputati cattolici
Estrada e Goyena, quande in questi ultimi giorni
vi si tolse ad esame la subdola petizione . Ma,
senza far caso a ragioni politiche e religiose, ad
amor di patria, allo stesso proprio interesse, se-
guendo solamente le ispirazioni della stampa li-
berale, che si era affrettata a crear l' opinione
in favore del ministro anglicano, e i mandati im-
perativi della setta anticristiana, il Parlamento
Argentino concedeva le otto leghe di terreno
all'agente della regina Vittoria .
» E tanto più mostruosa appare questa conces-
sione, quando si consideri che le Missioni cattoli-
che della Patagonia, in soli sei anni hanno costrutto
due belle chiese, aperto quattro Collegi, uno dei
quali d'arti e mestieri, con gravi sacrifizi di per-
sonale e di denaro, fondato varie pie Associa-
zioni, percorso più volte in cerca degli Indii in-
fedeli i deserti patagonici da un lato fino oltre al
Rio Colorado, dall'altro fino al misterioso lago Na-
huel-Huapi ed alla cima delle Ande a 300 leghe
circa da Càrmen de Patagones (la lega argentina
vale cinque. chilometri .e 154 metri).
I poveri figli di D . Bosco, ai quali. sono in-
teramente ed unicamente affidate queste Missioni,
indebitati fino agli occhi, stremati di fatica, vi-
vono nella penuria, pur continuando a spargere
generosamente i loro apostolici sudori ; ed il mis-
sionario protestante, ben pagato dal suo Governo
e rifornito d'ogni ben di Dio, godendosi le delizie
della famiglia, arricchendosi ogni dì più col la-
voro de' suoi poveri convertiti, o, per meglio
dire, pervertiti, riceve in premio delle sue niente
nobili speculazioni, otto leghe quadrate di terreno
argentino, che coperte di armenti gli frutteranno
milioni . Pastore di pecore e vacche e non di a-
nime, come lo chiamò un deputato!
II.
Abboccamento tra un figlio di Sayuhueque e
Monsignor Cagliero .
Il 9 di luglio del 1886 entrava nel parlatorio
della nostra casa di Patagones un figlio del Ca-
cico Sayuhueque accompagnato da suo cognato e
dall' interprete sig . Giovanni Salvo, e chiese di
parlare con Sua Ecc. Ill.MCoaengsltir
si cercava di Monsignore, un salesiano condusse
i forestieri a visitare la nuova chiesa, che si sta
bellamente dipingendo e il nostro collegio . Ritor-
nati al parlatorio, dove già trovavasi Monsignore,
il figlio del Cacico, servendosi dell'interprete gli
parlò così
- Signore, anzi tutto le presento gli ossequii
cordiali di mio padre e di tutta la nostra gente,
che ora trovasi in riposo e buona salute . Noi co-
nosciamo alquanto la religione dei cristiani e sap-
piamo apprezzare i Ministri di Dio e special-
mente il signor Vescovo . Per questo siam venuti
a visitarlo e salutarlo . - Quindi trasse di tasca
un biglietto di visita del comandante Vincenzo
Saciar, nel quale raccomandava a Monsignore un
suo protetto, figlio di Sayuhueque, acciò lo rice-
vesse nel nostro collegio in qualità di esterno,
perchè lo si educasse .
Monsignore, con quell' affetto e amorevolezza
che sono i suoi distintivi, gradì la visita, e letto
il contenuto del biglietto, dissegli che il collegio
restava aperto pel suo fratellino, e che lo inviasse
quando desiderava, e aggiunse : - Quando Ella
ritorni, presntilemiefelictazioniasuopadre
e al sig. Comandante , e dica loro che siam qui
per servirli, sia mandando qualche sacerdote per-
ché insegni ai fanciulli le cose di Dio , sia per
aiutarli in tuttochè possiamo .
- Lo so, rispose il figlio di Sayuhueque,
essi fanno molto in favore della gente nostra .
Perciò noi molto ci siam rallegrati nel . vedere
come i sacerdoti abbiano battezzato i nostri fi-
gliuoli e bambini della tribù .

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- Bene, bene, disse Monsìgnore . E a quanto
ammonta la loro popolazione?
- Siamo millesettecento tra grandi e piccoli .
- Bagattella ! Essi sono molti numerosi .
- E vero, signore .
- E vi ha con voi altre tribù più numerose ?
- Sì, signore : quella di Yancuche che conta
quasi ottocento uomini .
- Son molti fra di voi i già cristiani?
- Si, signore ; i maggiori di età non lo sono
ancora, ma i bambini già son cristiani, giacché
furono battezzati recentemente quest'anno da due
giovani missionarii. Fra i maggiori fu fatto cri-
stiano in Buenos Aires mio padre, essendo an-
cor giovane , e gli posero il nome di Valentino
Alsina .
- Benissimo , dica a suo padre che bisogna
che andiamo, il padre Domenico ed io, a passare
qualche tempo colà, e che può darsi pure che gli
invii due suore per insegnare alle fanciulle . Al-
lora prepareremo a ricevere il battesimo tutti
coloro che vorranno ; purché essi ci tengano ap-
parecchiato qualche stanza ove riunire la gente,
affine di poterla istruire .
Detto ciò , Monsignore gli porse la mano per
congedarsi, ma quegli prese un contegno come
di chi ha tuttavia altro a dire : - Se mi per-
mette, signore, dosidero dirle una parola ancora .
- Perchè no? Ella è padrone, parli pure li-
beramente .
- Signore, vengo a farle una proposta da
parte di mio padre, il quale le fa sapere che de-
sidera ch'ella gli invii un sacerdote che si sta-
bilisca colà e insegni ai fanciulli .
Monsignore che non si aspettava da quell'uomo
una domanda di tal genere, restò sorpreso e com-
mosso dol suo buon cuore, e gli rispose
- Benissimo, molto mi piace questo desiderio
di istruirsi ed educarsi ; bisogna che facciam tutto .
Le mandoremo un sacerdote, il quale, benché per
adesso non possa fermarsi definitivamente, verrà
soventissimo a visitarvi .
- Le son molto riconoscente , signore , dìsse
il figlio di Sayuhueque ; questo ci è necessario
perché già viviamo fra cristiani e perciò dob-
biamo educarci.
Monsignore ripetendogli gli augurii e incari-
candolo nuovamente dei saluti a suo padre e al
comandante sig . Vincenzo Saciar, si congedò da
lui, ordinando ad un salesiano che vedesse se ab-
bisognavano di qualche cosa . Passarono quindi al
refettorio, ove fu loro servita una modosta refe-
zione . Si partirono molto riconoscenti, e promi-
sero che ritornerebbero altra volta a visitare
Monsignore ed a conferire con lui .
D . PICCONO.
III .
Partenza di Missionarii per le Cordigliere e per
la Terra del Fuoco .
MIO CARO DIRETTORE,
Mi licenzio da te, o carissimo, per alcuni mesi,
ma non per anni . Dopodomani parto per la Mis-
sione delle Cordigliere e del Chilì . Il comandante
dolla squadra del Rio Negro sig. Rivadaura mi
esibì il passaggio gratis sul vapore Limay per
il cammino di 100 leghe, cioè sino a Baca, dove
già si trovano Don Milanesio e D . Panaro con
trenta cavalli e dove ci aspetta il Cacico Sayu-
hueque per istruire e battezzare la sua nume-
rosa tribù .
Viene Zanchetta per domestico e due peones
per i cavalli . D . Daniele e D . Pestarino verranno
dopo di noi a stabilirsi tra questi Indii neofiti
per istruirli e farli buoni cristiani .
Don Fagnano è qui giunto da Buenos Aires
col vapore Villarino e partirà colla squadra di
esplorazione e 25 soldati, per la Terra del Fuoco.
Abbiamo inaugurata la partenza con un pranzo
al quale fui invitato dal suo comandante Spoor,
sotto il bel padiglione di quattro grosse noci, la
cui ombra qui per nulla è nociva e col zeffiro
placido della nostra primavera
Nel solo mese di ottobre fui consolato con circa
mille comunioni, fatte nelle due sponde del Rio
Negro dai ragazzi, dalle ragazze e dalle signore
addette all'apostolato del Sacro Cuore . La semente
germoglia
Saluta D . Bosco, tutti gli amici e specialmente
il signor Can . Molinari, il Capitolo e tutti gli abi-
tanti del caro Oratorio . Prega pel tuo aff.mo
Patagones, 12 novembre 1886 .
.
IV.
Battesimi di Indii .
Patagones, 19 novembre 1886.
REV. E CARISS . sIG. D . Bosco,
Monsignore è partito la mattina del venerdì
12 novembre alle ore 7 sul vaporino Limay
della piccola Scuadrilla del Rio Negro, dopo a-
verci benedetti tutti dalla nave . Il tempo era bel-
lissimo e, miracolo , non spirava il solito vento .
Monsignore sarà nel Chilì , Deo adiuvante, in
febbraio o marzo . Starà fuori 5 o 6 mesi .
Due ore dopo sul Villarino partiva pure Don
Fagnano, che, come le scrissi già, fa parte della
Commissione esploratrice delle Terre del Fuoco
ed isole adiacenti.
Sbarcherà nel golfo S . Sebastiano al nord-est
dell' isola principale, ed ha speranza di correrla
tutta in quattro mesi . Mentre riconoscerà il punto
più favorevole per stabilire la sua Missione, farà
di tutto per la conversione di quei poveri sel-
vaggi . Ha fatto un altro debito di lire cinquemila
per recar seco una quantità di vestiti da rega-
lare, per attrarre con questo mezzo i selvaggi o
almeno entrare in relazione con loro . La tribù
degli Oua, in mezzo ai quali ei va, è ostile ai
cristiani, avendo già messo ostacolo allo sbarco
deisoldaticmbenoarchi,fe
fionde , e forse si opporrà alla Missione . Spera
egli però di essere ben ricevuto per le pre-
ghiere che si sono fatte al fine di ottenere da
Dio la loro conversione, e perché dice di sentirsi

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spinto da una forza superiore ad intraprendere
questa missione . É persuaso essere questa la vo-
lontà del Signore . Il suo progetto è di piantar
la tenda in mezzo agli Oua che vivono nel cen-
tro dell'isola e sul versante orientale di una ca-
tena di monti cho deve dividerla in due parti .
I nostri Missionarii pertanto sono in pieno mo-
vimento !
Rimangono qui in Patagones D . Piccono per
la cura della parrocchia e la direzione del col-
legio e, per un mese, D . Daniele, cui si prepara
un Rancho in Chinchinal con gli Indii di Sayu-
hueque, od in Roca o Malbarco, come lo troverà
meglio l'amatissimo Monsignore .
In Viedma sono attualmente D . Fazio e Don
Pestarino per la parrocchia e le scuole . Al ri-
torno di D . Remotti, che sta dando una missione
in varii punti del Rio Negro, partiranno D . Da-
niele e D . Pestarino per raggiungere Monsignore,
D . Milanesio, D . Panaro ed i tre catechisti, ed
aiutarli nell'istruire e battezzare i 1500 Indii del
nominato Sayuhueque .
Il povero scrivente rimane al timone della barca,
sostituto del gran Capitano . Monsignore mi no-
minò coram populo : Gobernador de las Misio-
nes del Vicariado durante su ausencia con todas
las facultades y privilegios que él tiene comu-
nicables de Roma . Piaccia a Dio non devii dal
cammino tracciatomi e rimanga fedele alla con-
segna ricevuta . Bisogna che mi metta davvero a
lavorare con zelo, per mantenere acceso quel poco
d'amor di Dio che Monsignore seppe destare in
molti cuori, affinchè ritornando abbia da noi con-
solazioni e non disgusti . Eppoi un po' di gusto
ce l'ho anch'io nel potere amministrare oltre agli
altri sacramenti quello eziandio della Cresima,
facoltà che egli ha comunicabile e che mi delega
insieme con tutto il resto . Non tutti possono dire
io ho cresimato senza essere Vescovo ! Non è
vero ? E se, come spero, alcuno cresimato da me
andrà in cielo cinto di nuova aureola di gloria,
quanto non pregherà per me lassù . Intanto ho
disposto che fino al ritorno di Monsignore si ag-
giunga nella Messa la colletta pro fidei propa-
gaeuPGptnlior , Asv
motivo nelle orazioni comuni .
Ciò posto, desidererà V . S . carissima, alcune
notizie intorno agli Indii battezzati in Bahia
Blanc,quiedinVedma,icuhofatoceno
in una mia anteriore : le darò pertanto una breve
relazione di tutte e tre queste funzioni .
Il 27 di agosto passato , ricevuta dall' amatis-
simo Monsignore la benedizione, partiva il nostro
D . Milanesio con due catechisti per una Missione
nella zona del Rio Colorado e lungo le sue rive .
Durante il non breve tragitto di 250 leghe per quel
deserto, ebbe a soffrire la sete, non trovandosi
altra acqua che salmastra e nauseante, quale non
bevono gli stessi cavalli . Da Patagones a Colo-
rado è inutile cercare un sol pozzo d'acqua dolce .
Andò in giro di stazione in stazione e quasi di
Rancho in Rancho , adattandosi necessariamente
alle signoresche esigenze di quella povera gente,
e facendosi tutto a tutti pur di tirar qualche a-
nima a Dio .
Al solito celebrò la s . Messa in capanne e rare
volte in camerette decenti . Colla costanza e colla
pazienza riuscì a radunare una piccola clientela
di ragazzi Indii e di alcuni adulti , per istruirli
nella religione e disporli ai SS . Sacramenti .
Se in questa Missione al Colorado non raccolse
gli abbondanti frutti che desiderava, ciò nondi-
meno seminò assai, e la parola di Dio non cade
mai invano . A suo tempo frutterà, ed altri, come
Ella ci disse, verrà a mietere dopo di noi .
Già terminata l'opera sua colà, preparavasi al
ritorno, quando giungevano telegrammi a Mon-
signore, in cui vivissimamente pregavalo il signor
D . Francisco Oreira, parroco di Bahia Blanca ed
amico nostro e zelante Cooperatore salesiano, a
voler mandargli qualche missionario in aiuto per
la solenne festa della Madonna della Mercede ,
Patrona di quella città nascente .
D . Milanesio era a mezzo cammino ; a lui per-
tanto comunicossi l'ordine di trasferirsi colà . Egli
approfittando della Corriera postale che passava
per quel punto, lasciati i cavalli in custodia a' due
catechisti, giungeva in Bahia la sera del 23 set-
tembre , vigilia della solennità . I due catechisti
sono due giovani che egli trasse dal Chilì l'anno
scorso e lo servono ammirabilmente .
Confessò quella sera stessa e la mattina sus-
seguente buon numero di fedeli , tra cui molti
connazionali nostri, cui distribuì la s . Comunione .
Disse alla sera il panegirico della Mercede con
universale soddisfazione, ed il sig . D . Francisco
volle cedere pure a lui l'onore della preminenza
nella processione .
L'indomanì portaronsi ad una Estancia alquanto
fuori dell'abitato, ove attendevano il missionario
una cinquantina di Indii della tribù di Ancalao .
La padrona, donna Merced Ancalao, india già
cristiana, li ricevette cortesemente ed affrettossi
di far avvisare tutta la sua gente, per presen-
tarla, e stabilire l'ordine dell'istruzione, che Don
Milanesio si proponeva dar loro per alquanti
giorni .
Per comodità di quei selvaggi che sospiravano
il giorno di poter ricevere il santo Battesimo, si
aggiustò in due luoghi distinti una cameretta
decente ove radunarli .
Nulla le dirò qui, carissimo sig . Don Bosco,
della buona volontà, attenzione ed infantile doci-
lità di quella povera gente : in ciò danno dei
punti a tanti nati ed educati , come suol dirsi,
nel mondo civile .
D . Milanesio fu coadiuvato dal signor parroco
e dal suo vicario, i quali, mentre egli catechiz-
zava, andavano a raccogliere qualche riottoso e
negligente e glielo conducevano .
Mancami eziandio il tempo per narrarle dei
lepidi episodii accaduti e di non pochi motti ar-
guti, atti a dimostrare la naturale intelligenza e
svegliatezza di spirito dell'indio patagone .
Passati così otto giorni in istruirli intorno alle
verità di nostra s . Religione , credette D . Mila-
nesio potersi ornai ammetterli al s . Battesimo, e
fissò quindi il luogo e l'ora della funzione . La
Estancia di Donna Merced e di buon mattino .
Donna Merced terrebbe al s . Fonte le donne,

1.7 Page 7

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quale madrina; ed il sig. parroco sarebbe padrino
di quelli fra gli uomini che altro non n'avessero .
Divisi quindi, come prescrive il Rituale, in due
gruppi, nella capanna stessa della padrona ri-
dotta a cappella, diedesi principio all'atto solenne .
E prima di versar loro sul capo l' acqua santa
della rigenerazione, domandavasi a ciascuno nel
loro idioma : Cupa cùchaloncogeymu ? « Vuoi
essere cristiano ? » Ed essi rispondere con aria
contenta e sorridente : Mai, Padre ; Si, Padre .
Esortolli tutti a pentirsi delle loro colpe ed a
promettere di voler per lo innanzi vivere da
buoni cristiani, per meritarsi di star dopo morte
sempre con Dio, al che rispondevano commossi
Mai, Padre, cùpamun ; « Si, lo vogliamo, » e
li battezzò tutti in numero di 48 . Tra questi e-
ranvi tre donne della complessiva età di più che
due secoli e mezzo. Due di 80 anni ed una, per
nome Francisca Raninqueo, di soli 110 anni .
Nella successiva settimana occupossi in prepa-
rarli alla prima Comunione, la quale fecero con
somma divozione, divisi eziandio in due gruppi .
Celebrossi la santa Messa prima nel Rancho
di donna Merced, dal sig . Parroco per gli uni ;
e poi in quello di D . Bernardo Mordaglia, ita-
liano, negoziante in quei luoghi, dal vice-parroco
per gli altri, trovandosi D . Milanesio occupato
nel far loro ripetere alcune preghiere e giacula-
torie in indio, prima e dopo la s . Comunione .
Essendo qui costume radicato di tomar mate
appena aperti gli occhi, ci volle tutta la buona
volontà ed autorità della señora Merced e di Don
Bernardo per tener digiuni quei neofiti fin dopo
la Messa . Quella proibì di accendere il fuoco,
questi tenne chiuso il negozio .
Terminata la sacra funzione e distribuite al-
cune medaglie ed immagini ai 65 Indii, tra ma-
schi e femmine, che avevano preso parte ad essa
e comunicato, tornaronsene i tre ministri di Dio
contenti e soddisfatti alla parrocchia , laudantes
et benedicentes Deum, e quando posero piede in
essa, trovaronvi donna Merced con altri de' neo-
fiti, che prevenutili, vollero offerir loro alcune
uova, in segno di riconoscenza, e pregavanli a
visitarli qualche volta ancora .
Questa Missione di un mese diede per risul-
tato N . 54 battesimi di Indii adulti e 8 di bam-
bini ; 6 matrimoni e 160 comunioni .
Per la parte spettante a Bahia Bianca , dob-
biamo una parola di affettuosa riconoscenza al
zelantissimo sig . D . Francisco Oreira ed al va-
lente suo coadiutore D . José Arrosa per l' aiuto
grande prestato, le attenzioni avute e la cordia-
lità veramente fraterna con cui sempre accoglie
i Missionarii Salesiani al loro passaggio per colà .
Merita un posto speciale co' Benefattori nostri ,
nel cuore di V . S . e di tutti i Salesiani .
Onorevole menzione si merita eziandio donna
Merced al cospetto di Dio e della Chiesa.Così
scriveva di lei D . Milanesio : « Questa donna in-
digena appartenente alla famiglia del Cacico An-
calao, godendo grande autorità presso i suoi com-
paesani, ci giovò molto . C'imprestò la casa per
le sacre funzioni, gettando tutte le sue masserizie
nel cortile, ci radunava la gente e l'incoraggiava
a farsi cristiana . Come gli Indii nella loro favella
danno del tu a tutti, così ella nella sua sempli-
cità dava del tu a me ed agli altri sacerdoti . Un
giorno mentre invitava il parroco a scendere
dalla carrozza e ad entrare in sua casa gli di-
ceva : - Quanto tu sei buono per essere venuto
a visitarmi .
- Sì, siamo venuti per vedere il modo di bat-
tezzare i suoi paesani che sono infedeli.
- Sta bene ; e me li battezzi gratis ?
- Si, gratuitamente, perchè il missionario non
esige paga nessuna per questo .
- Molto bene ; dimani all'ora che m'indiche-
rai io radunerò qui tutti coloro che non sono bat-
tezzati .
Nell'atto di battezzare, quando mancava il pa-
drino di uno o di più, quella buona indiana di-
ceva al parroco o al viceparroco che assistevano:
- Questo e quello non hanno il padrino ; tu
farai il piacere di far loro da padrino ; è vero ?
E quelli a contentarla, e donna Merced a guar-
dare con aria di compiacenza i suoi paesani e a
sorridere . Volendo essa corrispondere al beneficio
che quella povera gente riceveva, non avendo
altro , ci portava di tempo in tempo una mezza
dozzina di uova . Che il Signore benedica la sem-
plicità ed il buon cuore di questa donna e le
renda il centuplo dì ciò che ha fatto per la mis-
sione . »
Mentre D . Milanesio dava la missione agli Indii
di Bahia, in Viedma e qui ci occupavamo attiva-
mente all'istruzione di altri Indii, della tribù di
Sayuhueque . Sono le braccia atte al lavoro, che
il Governo impiega, parte nel fare strade ed altre
opere nella capitale, così detta, del territorio del
Rio Negro, e parte nel costruire un Dique ed
in riparar le avarie dei vaporini della Scua-
drilla nazionale .
Una cinquantina di giovanotti e d' uomini nel
fior dell' età e delle forze e che dall' apparenza
darebbero non poco fastidio alle armi argentine,
se fossero tuttavia liberi e padroni di sè sul loro
cavallo .
Meritano lode le autorità mìlitari di Viedma
che permisero al missionario di avvicinare ed i-
struire pazientemente queste povere creature nei
proprii toldos per alquante domeniche , unico
giorno di riposo ; ma un encomio specialissimo
meritano sopratutto le autorità della Scuadrilla
Nazionale di Patagones pel modo gentilissimo e
cavalleresco con cui risposero all'invito di Mon-
signore .
Rivestirono appositamente i loro 23 soggetti
con uniforme nuovo, ed ordinati e puliti da pa-
rer più che Indii , altrettanti marinai europei,
ogni giorno all'ora convenuta, mandavanceli ac-
compagnati nella chiesa parrocchiale, lasciandoli-
a nostra disposizione tutto il tempo desiderato .
Giunto Don Milanesio, prese sopra di sè que-
st'opera, per esser necessario fare in indio la
istruzione , e tanta fu la buona volontà, atten-
zione e docilità di que'carigovnt,cheir
giorni furono
sufficientemente preparati pel santo
Battesimo, non solo, ma e per la Confermazione
e per la prima Comunione .

1.8 Page 8

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Fissato il 24 di ottobre, giorno di domenica
per la funzione, poco dopo l'Ave Maria, giunsero
in parrocchia i battezzandi ed i padrini loro, il
signor Comandante in secondo della Scuadrilla,
con un ufficiale di ordinanza, il quale li assistette
poi quale padrino della Confermazione insieme
con l'antico amico nostro sig . Marcellino Crespo,
uno dei primi abitatori di queste terre .
Ordinaronsi in semicerchio , notaronsi i nomi
cui volevansi imporre, e poscia, assistito da altro
sacerdote e da un acolito , D . Milanesio stesso
compì il sacro rito .
La Chiesa intanto andava affollandosi di fedeli,
e terminato il battesimo , già Monsignore stava
aspetndol'are,ivstopnfcalmet,pr
amministrar loro il sacramento della Cresima .
Quindi, deposto il piviale e rivestita la pianeta,
diè principio alla s . Messa, durante la quale era
commovente l'udire le voci di que' neofiti, ripe-
tere nel loro idioma le preghiere che D . Mila-
nesio andava suggerendo in preparazione alla
s. Comunione .
Imponente e tenera sì da strappare le lagrime
a chi non è senza cuore fu il momento della Co-
munione . I 23 fortunati neofiti, con aria grave,
occhi modesti e portamento devoto, avvicinaronsi
alla balaustrata , e prostrati innanzi al SS . Sa-
cramento , ripeterono tre volte il Domine, non
sum dignus, suggerito loro in indio . Bisognava
trovarsi lì a presenziare l'atto col qualo un Dio
fatto uomo e ridotto per amore alle umilissime
sembianze di pane, si univa con quelle anime da
soli pochi momenti lavate nelle acque salutari
delBatesimoefrticateol'Unzioesacrdel
s. Crisma ! Certe commozioni si sentono, ma non
si possono descrivere .
Diretti sempre da D . Milanesio , fecero devo-
tamente il ringraziamento a voce alta, e termi-
nato il s . Sacrifizio della Messa, Monsignore ri-
volse loro alcune brevi ed infocate parole per
animarli a continuare nell'innocenza della vita e
nei buoni propositi fatti . Queste esortazioni ven-
nero subito dopo riprodotte in indio dallo stesso
D . Milanesio .
Finiva per tal modo la funzione in Chiesa . Al-
l'uscire giubilanti tra gli evviva dei nostri gio-
vanetti, furono accompagnati in una salotta o re-
fettorio, ove insieme coi loro padrini e con Mon-
signore passarono una mezz'orotta allegramente,
prendendo un buon cioccolatto loro offerto per
sdigiunarsi.
In questo frattempo Monsignore distribuì a
ciascuno dei presenti la medaglia di Maria San-
tissima Ausiliatrice, che tutti ricevettero con ri-
conoscenza dalle sue mani, non escluso lo stesso
padrino, il comandante sig . Oliva Ippolito, il quale
con essa tra le mani volle rimanere nella foto-
grafia di questo bel gruppo ; eziandio nel conge-
darsi la mostrava a tutti con vera soddisfazione
quale preziosa memoria di un così solenne e
bel giorno .
Ai neofiti fu poi concessa una assai più lauta
ed abbondante razione, e tutto il giorno di libertà,
che essi usarono passando il Rio negro e por-
tandosi ai toldos de' loro compagni, per esortarli
ad accorrere volenterosi l'indomani alla chiesa, a
partecipare di quel santo giubilo da loro provato .
L' indomani infatti ci portammo di buon mat-
tino in Viedma per il battesimo degli altri 24
Indii della stessa tribù di Sayuhueque .
Era padrino il Comandante della guarnigione
del Rio Negro e madrina la sua signora .
Trovammo che già eransi disposti in due file
lungo la nave della chiesa e stava D . Milanesio
notando i nomi da imporsi a ciascuno .
Quale strettezza ci diede al cuore il veder tanta
miseria !
Uomini dai 30 ai 50 anni, con molti segni di
patimenti e non senza alcune ferite, ricevute forse
pochi anni or sono quando liberi di sè formavano
il terrore di queste terre, miseramente ravvolti
in poveri stracci, sudici, mal calzati, e taluni ap-
pena con soli calzoni e camicia !
Non potè contenersi a quel miserando spetta-
colo l' animo ardente di Monsignore, e sul mo-
mento, mandò a comprare una dozzina di pon-
chos, che egli stesso colle sue mani adattò poscia,
mentre si proseguivano le cerimonie del batte-
simo , sulla persona de' più miserabili.
La funzione fu in tutto simile alla già sopra
descritta ; e dopo la Messa, essi pure si raccol-
sero in una saletta, ove con Monsignore, il Co-
mandante e la sua signora furono serviti di cioc-
colatto e regalati con la medaglia .
Impressionato profondamente da questo spet-
tacolo, il Comandante , che è uomo posato e di
studii, esclamò : Qui si rivela la divinità del cri-
stianesimo ! Qui si apprende l'utilità della catto-
lica Religione, che avvicina e concilia, senza di-
struggerle nè sminuirle, le diverse condizioni della
società, nobilitandole .
Presasi in seguito la fotografia di questo se-
condo gruppo, Monsignore congedò i suoi cari
neofiti invitandoli a gridare con lui : - Viva
Leone XIII ; viva il Padrino ; viva la Madrina ;
cui spontaneamente essi aggiunsero : - Viva Mon-
signore !
Il Comandante commosso diede ordine che si
raddoppiasse quel dì la razione e fossero lasciati
in riposo .
Simili funzioni vorremmo poterle ripetere fre-
quentemente, carissimo sig . D . Bosco, e sarebbe
questo l'unico mezzo di prosperare della vera pro-
sperità queste povere terre .
Avrei voluto in questa mia spedirle alcune fo-
tografie rappresentanti i gruppi di Indii stati bat-
tezzati, ma colla Regina Margherita giunse pure
a Buenos Aires un brutto forestiero , il coléra,
e sembra che abbia trovato alla Boca e in altri
siti ove posarsi . Temendo perciò che la mia let-
tera le giunga tagliuzzata e bucherata ritengo le
fotografie per tempi migliori . Il lavoro che ab-
biamo è una cuccagna pel paradiso , solo inter-
rotta dallo visite frequenti dei creditori e dagli
avvisi delle scadenze delle cambiali.
Mentre scrivo penso che il tempo magnifico
col quale partì Monsignore sia stato mandato dal
Signore appositamente per lui, giacché dopo quel
giorno il cielo si rannuvolò e incominciò a ba-
gnare per bene la povera Carmen de Patagones .

1.9 Page 9

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Quasi quasi siamo diventati animali acquatici . Ci
piove in casa da tutte parti . Acqua nel dormi-
torio, acqua nelle scuole , acqua nel refettorio,
acqua di sopra ed acqua di sotto . E bisognerà
pure in qualche modo riparare i guasti di questi
sformati temporali, se non vogliamo restar sotto
le rovine di queste misere catapecchie ! Quindi
spese e sempre spese Ma non importa ! Il de-
monio non l'ha da aver vinta per quattro o cin-
que migliaia di scudi, dico io
Intanto ci raccomandiamo tutti di cuore perché
ci aiuti col potente soccorso delle sue orazioni,
e ci raccomandi eziandio ai nostri ottimi e cari-
tatevoli Cooperatori Salesiani ; mentre a V . S .
ed a tutti imploriamo dal buon Gesù e da Maria
Santissima Ausiliatrice le più elette benedìzioni
per le feste natalizie ed il buon fine e capo d'anno .
Suo aff .mo in G . e M.
Sac . ANTONIO RICCARDI .
V.
La benedizione del Santo Padre .
Prima di partire per la Missione delle Cordi-
gliere e del Chilì Mons . Cagliero Giovanni rice-
veva dal Cardinal Vicario la seguente lettera,
che lo riempiva di consolazione e lo eccitava ad
affrettarsi nella sua escursione apostolica .
ILL .MO E REV .MO MONSIGNORE,
Aderendo alle brame di V . S . Rev.ma compiei
sollecitamente il gradito incarico di riferire al
S . Padre i felici progressi di codeste Missioni
de' buoni Salesiani . Il cuore del sommo Gerarca
ne fu visibilmente commosso e consolato ed ebbe
parole d'encomio per la S . V . Rev .ma e per tutti
quelli che con zelo veramente apostolico la coa-
diuvano nel propagare il regno di Gesù Cristo ;
mentre loro impartiva l'implorata benedizione .
Io poi nel parteciparle i sentimenti sovrani ,
con Lei precipuamente mi congratulo dell'operato,
e disposto a quanto si può attendere dal mio uf-
ficio di Protettore, auguro a codeste Missioni sem-
pre maggiore incremento , in quella che a Lei,
Monsignore , con profonda ed affettuosa stima
bacio riverente le mani .
Di V. S . Rev .ma
Roma, 23 agosto 1886.
Dev .mo in G. C.
L . M . CARD . VICaRIO
Prot . dei Sal.
VI.
Corrispondenza del Brasile .
AMAT. E VENERAT . PADRE,
Sono felice di poterle offerire due presenti, che
spero saranno ben graditi al suo cuore paterno .
Il primo consiste in otto fotografie della città
di.SPaolesuntri,vedualcogi,
del Liceu de Artes e Offcdieiols,Santur
S . Cuore, di un gruppo dei nostri giovanetti e
infine de' sei salesiani che stanno formando una
bella corona al loro D . Bosco . Da queste fotografie
Ella potrà aver un'idea del bel campo che la Prov-
videnza ci diede a lavorare e del poco personale
per l'impresa .
Il santuario del S . Cuore col liceo sulle sponde
del rio Tieté, lungo il quale vivono orde di sel-
vaggi. . . in una provincia dove a migliaia si con-
tano gli schiavi. . . in una città dove abbondano i
ragazzi abbandonati . . . è certo l'opera della Prov-
videnza . . . Spero che il Rev . Sig. Ispettore Don
Lasagna avrà eloquentemente patrocinato la santa
causa e ritornerà provvisto di mezzi e personale .
Fin d'ora invio a Lei, amatissimo Padre, i miei
più vivi ringraziamenti per la parte che mi tocca
e che, spero, sarà quella di Beniamino .
Ora qual sarà il secondo presente? E un'ot-
tima notizia a darle .
Il 15 del p . p . novembre, avemmo l'alto onore
di ricevere una visita delle loro Maestà l'Impera-
tore e l'Imperatrice del Brasile, accompagnate dal
Ministro di agricoltura, dal Presidente della Pro-
vincia e altri personaggi . Sua Maestà D . Pedro II,
malgrado la sua età avanzata, volle tutto visitare ;
la chiesa, le quattro officine, le scuole, i dormi-
torii, la fabbrica, il cortile col terreno annesso ,
chiamandomi minute informazioni dei giovani e del
metodo d' insegnamento . Rimasi commosso alla
bontà del suo tratto, tanto più quando mi disse
ben due volte che « amava molto la nostra o-
pera » che « conosceva D . Bosco e la sua Con-
gregazione » .
Uno dei nostri orfanelli recitò con molto gusto un
piccolo complimento, presentando alle loro Maestà
il lìbro dello osservazioni metereologiche di Colon,
preparato all'uopo col ritratto dei giovani del li-
ceo, e si cantò un inno semplice ma di aggrade-
vole effetto, al dire di altri, perchè nemo est iu-
dex in propria causa . Io poi offrii alle loro Maestà
il diploma di Cooperatori Salesiani, che ricevet-
tero con molta bontà, e così si partirono lascian-
doci non dubbie prove di simpatia per la nostra
opera.Il15dinovembrl186figueràa
giorni faustissimi pel nostro liceo .
Questi erano i due regali da presentar a Lei,
amatissimo Padre, come strenne del s . Natale
de' suoi figli di S . Paolo . Voglio , per altro ag-
giungere qui altre buone notizie .
Il 28 di ottobre fu pure giorno bellissimo per
noi . Essendo venuto a passarlo con noi il nostro ve-
nerato Vescovo diocesano , ebbe luogo il primo
certamen-letterario-musicale dei nostri alunni,
dopo il quale Monsignore ci diresse parole di in-
coraggiamento .
Il buon principio e i progressi del liceo del
S . Cuore di S . Paolo hanno fatto venire l'acquo-
lina in bocca ad altri signori delle due città di
Tanbaté e Campinas, i quali vorrebbero vedere
un fac simile colà e quindi vorrebbero una pro-
messa di personale . . .
Avant'ieri (30 nov .) cominciammo la novena
dell' Immacolata con istruzione e benedizione la
sera e catechismo, per preparare una trentina di
ragazzi alla prima Comunione e preparare interni
ed esterni per l'indulgenza del giubileo.

1.10 Page 10

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L'assicuro che io sono edificato del fervore di
molti giovanetti e di molte persone che accor-
rono al nostro santuario .
Veneratissimo Padre, vorrei poterle mandare
ogni giorno regali e buone notizie che potessero
pagarle in parte i sacrifizi che continuamente fa
per noi .
In mancanza di altre notizie avrei sempre quella
che già tante volte Le ho dato e che Ella tanto
si compiace di sentirsi ripetero . . . che cioè, i suoi
figli in questi lontani paesi sempre pensano a Lei,
pregano per Lei. . . : in mancanza di altri regali
sempre ho quelli, che Ella più di ogni altro de-
sidera, di nuovi cuori di figli che entrano nella
già così grande famiglia dei Salesiani, o degli
alunni, o dei Cooperatori .. . che sono suoi .
Tutti ci inginocchiamo a' suoi piedi per augu-
rarle le buone feste del Natale, per prometterle
prcghiere e comunioni particolari nelle prossime
solennità e ricevere la sua paterna benedizione .
Sempre sempre in Gesù e Maria tutto suo
S . Paolo, 2 dicembre 1886 .
D . L . Giov. GIORDANO .
VII.
Incoraggiamenti di un illustre e antico Missio-
nario .
M . REv . Sig. COL.MO,
Assai di buon grado accetto e pienamente ade-
risco alla proposta che V . R . volle fare di me a
Cooperatore Salesiano, per l'opera santa o vera-
mente umanitaria delle Missioni americane.
I bisogni d'ogni fatta, quaeque ipse miserrima
vidi, tra' quali versano tanti nostri infelici fra-
telli inconsapevoli all'intutto di Dio e di anima,
di colpe e di meriti, di Redenzione e d'avvenire,
e di quelle prosperità che uomo attinge da una
vita intelligentemente laboriosa e onesta ; il fiore
della mia salute , il meglio delle mie forze con-
serrato nei 19 anni trascorsi quale missionario
Commissario Generale e Prefetto apostolico nel-
l'Impero del Brasile, nella Repubblica del Para-
guay e in Africa ad evangelizzare quei popoli
selvaggi , e migliorare ad ogni costo di quelle
tribù erranti le condizioni di vita ; mi dànno il
dritto di supporre, che pochi al par di me, po-
chissimi, meglio sappiano debitamente valutare
l'opera eroica da cotesta Pia Casa Salesiana ge-
nerosamente intrapresa, e dallo zelo e solerzia di
V . R . provvidamente sostenuta .
L'appello alla carità dei Cooperatori m'intenerì,
mi commosse leggendolo : tutto un cumulo di me-
morie mi piombò sull'anima ; e ripensai quei ta-
pini digiuni dello spirito non men che del corpo,
e lo spettacolo di quelle campagne squallide per
manco di coltura, e la pericolosa nudità, e la stra-
ziante ignoranza! Mi sembrò sentire il rantoloso
lamentare del morente ; le querele del più debole
oppresso dal più forte, e la voce trepida della
madre affamata, che chiede soccorso pe' figli affa-
mati ! . . . Oh ! benedetto Gesù Cristo , che ci ha
dato modo di poter correre al soccorso della u-
manità languente ; benedetta quella mano che
versa un obolo per un tanto scopo ; e benedetta
l'opera Vostra, o incomparabile apostolo della ca-
rità, che colla parola , collo scritto , e più, colle
opere vi studiate - in tempi di freddo egeismo
e di sordido interesse personale - la santa fa-
villa della carità ridestare negli animi de' cri-
stiani .
Povero di professione, perché figliuolo, sebbene
indegno, del Poverello di Assisi, io non mi sono
lasciato prendere mai alla tentazione di voler
possedere ricchezze ; e se taluna fiata mi sono
fatto lecito di vagheggiarne lo specioso pensiere,
era il pio desiderio di erogarle tutte pel bene
delle Missioni che me lo legittimava e faceva ve-
dere santo. Questo dico per addimostrarvi il gra-
dimento della nomina, in virtù di cui godo ve-
dermi segnato all'albo de' benefattori de' lontani
fratelli, e la grande estimazione in che ho l'o-
pera, che V. R. con tanto impegno caldeggia . E
a testimone dell' uno e dell'altra ecco il mio te-
nuissimo obolo : è l'obolo della vedova, o del po-
vero cap.mofigl puccino, .eric il qualAfmo e, tra le strettezze in cui
versa, se è dolente di cosa, la è quella di non
avere le forze pari al cuore e alla volontà di
giovare comechessia altrui .
Coi sensi della più alta stima mi onoro rive-
rirvi, raccomandandomi alle vostre orazioni .
Sono di V . R .
Bovino, dal Palazzo Episcopale, li 9 dicembre 1886 .
Obbl.mo dev.mo in G. C.
+ F . SaLVATORE BRESSI dei MM . Capp .
Vescovo di Bovino .
GRAZIA DI MARIA AUSILIATRICE,
Carissimo D . Bosco,
Mi scrive da Rimini una pia madre di famiglia,
Cooperatrice Salesiana, pregandomi di fare iscri-
vere nel suo Bollettino una grazia segnalata, ot-
tenuta per l'intercessione di Maria SS . Ausilia-
trice. Fu colpito dal terribile morbo del colera,
che in Rimini infieriva nello scorso mese, un suo
figliuolo ; e questi, ridottosi a casa sparuto e mezzo
morto, la madre non conobbe altro rimedio, che
ricorrere subito a Maria Ausiliatrice, con promessa
che se avesse ottenuta la grazia, l' avrebbe su-
bito resa pubblica nel Bollettino Salesiano .
E prima di porre a letto il figlio, con pietosa
industria, senza nulla dire, pose sotto il guanciale
una medaglia da Lei benedetta, ed ecco, che ap-
pena posò quegli il capo sul guanciale, esclamò
tutto allegro : « Oh come sto bene! Non ho più
nulla, questo è un prodigio, mi sento rinascere
da morte a vita ! » e balzò tosto dal letto e si
mise franco a camminare .
Lieta la madre di adempire la promessa fatta,
anche più lieta e riconoscente, confida di qui a
non molto di poter fare iscrivere sul Bolettino me-
desimo la grazia di una buona confessione fatta

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da persona che le sta moltissimo a cuore mercè
l'intercessione della buona Madre Ausiliatrice, alla
quale tanto confidentemente si raccomanda, ed alle
speciali preghiere di Lei, dilettissimo Padre D .
Bosco .
Sacerdote
23 Ottobre 1886.
SISTO CANDIOTTI .
I° CENTENARIO DI S . ALFONSO M . DE' LIGUORI .
Siccome in ogni tempo ebbe la Chiesa a combat-
tere dure battaglie contra ogni sorta di nemici,
che a volta a volta cercavano di distruggerla, così
in ogni tempo la mano di Dio Onnipotente scelse
e formò Apostoli, maestri del popolo cristiano, i
quali con l'esempio e la dottrina fossero alla Chiesa
angeli di conforto, e sostegno contro i suoi più
terribili avversari.
il secolo xviii, ebbro di errori e di colpe, volle
con empia voce intonare il canto di agonia e di
morte alla Cattolica Chiesa, ma Dio non mancò
di suscitare spiriti eccelsi per far morire la sa-
crilega canzone sul labbro del bestemmiatore . Tra
questi spiriti eccelsi ., tra questi gloriosi atleti
che sopra gli altri capirono la condizione dei loro
tempi, e si fecero eroi per sostenerli contro l'a-
bisso, cui andavano incontro, fu S . Alfonso Maria
de' Liguori .
Nell'agosto del prossimo anno 1887 si cele-
brerà il primo centenario della morte di questo
illustre Dottore . Volendo anche noi concorrere in
qualche modo a far conoscere questo gran Santo
e a far ricavar frutto dalle sue dottrine, ci venne
il pensiero di far pubblicare nella collana delle
Letture Ascetiche le Opere Spirituali di S . Al-
fonso M . de' Liguori : mentre a meglio eseguire
siffatto assunto le Letture Ascetiche, che si pub-
blicavano ogni due mesi, usciranno ogni mese a
cominciare dal Gennaio 1887 .
Raccomandiamo ai nostri cooperatori questa
Collana di Letture Ascetiche .
PROGRAMMA
1° La Biblioteca di Letture Ascetiche darà in luce nel
1887 in uno stesso formato tascabile, le Opere Ascetiche
che vennero scritte dal sommo maestro di scienza cristiana
S . Alfonso Maria de' Liguori .
2° ogni mese pubblicherà un volume di circa 300 pagine
in 32°, il quale verrà rilegato in tela, e così spedito ai pro-
prii associati .
3° il prezzo annuo d'associazione è di L . 12 , e dovrà
essere spedito alla Libreria Salesiana di S . Benigno Cana-
vese, dalla quale tutti gli associati riceveranno in dono col-
l'ultimo fascicolo la vita del Santo, appositamente scritta per
l'occasione, e finamente rilegata .
4° A coloro che mossi da carità cristiana vorranno farsi
centro di dieci associazioni, verrà spedita ogni volta una
copia gratis in più .
5° Anche quelli che non potendo raccogliere dieci associa-
zioni, raggiungessero almeno il numero di 5, riceveranno
un dono e per segno di ringraziamento una copia elegan-
temente rilegata della Vita di S. Agostino, altro gran
maestro della scienza e della vita cristiana, di cui pure corse
quest'anno il centenario .
VARIETÀ .
Un amico fedele .
Durante l'ultima rivoluzione che fu per sob-
bissare Parigi , accadde che un buon prete fu
chiamato per confessare un infermo . Due uomini
mascherati lo fecero entrare in una carrozza, e
bendatigli gli occhi, lo condussero in un dei più
remoti quartieri della città : poi introdottolo nella
camera del morente , lo lasciarono solo con lui .
Finita la confessione, i due mascherati afferrano
il prete, lo menano nel fondo d'un sotterraneo e
puntandogli una pistola nel petto , gli intimano
di rivelare i segreti che il moribondo gli avea
conferiti. Il prete ricusa , solo domanda cinque
minuti per raccomandare la sua anima a Dio .
A questa risposta i due sconosciuti intascano
l' arma, fanno risalire il prete in vettura, e ri-
conducendolo a casa sua gli dicono ch' essi con
quella prova avean voluto soltanto assicurarsi se
egli avrebbe custodito il segreto, risoluti di fred-
darlo solo che avesse un po' tentennato . - Si
vede , rispose il prete, che loro signori non co-
noscono la virtù dei sacramenti, nè quel che sia
Sacerdote Cattolico (Dal Corriere delle Alpi) .
BIBLIOGRAFIA .
PROF, LUIGI BOTTARO
FEDE E POESIA
Parte 1a e 2a Dio Creatore Dio Redentore C. 60
Parte 3' Dio Santificatore . . . . » 60
Sampierdarena , Tipografia e Libreria S . Vincenzo
Torino, libreria Salesiana
e presso i principali librai
Questi due volumetti, benchè vendibili sepa-
ratamente, non formano che un'opera sola, divisa
in tre parti. Nella prima le opere di Dio Crea-
tore , nella seconda i misteri altissimi d' un Dio
Redentore, nella terza i mirabili mezzi, coi quali
Iddio santificatore ha rigenerato la terra, danno
occasione all' illustre autore di elevati pensieri,
di nobili entusiasmi, che spesso si traducono in
ardenti e affettuose preghiere . Ogni articolo prende
occasione da nn testo per lo più dei salmi o dei
cantici e contribuiscono ad abbellirlo le più alte
ispirazioni dei nostri grandi poeti. Son libri che
levano l' anima in alto , cioè a Dio e le fanno
pregustare gaudii che non sono di questa terra .
Essi raggiungono mirabilmente l'intento che l'Au-

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tore si è proposto, e ch'egli esprime con queste
belle parole : « far sì che l' anima nelle creato
cose trovi naturalmente Iddio e occasione di be-
nedirlo e lodarlo ... e dalle cristiane credenze
colga facilmente la poesia, l'affetto, i santi entu-
siasmi che siano aiuto alle opere amorose e sante » .
Raccomandiamo dunque con tutto ardore questi
due volumetti, che possono operare i più grandi
e salutari effetti nell'anima dei cristiani lettori .
MARGHERITA BOSCO
É questo il titolo di un prezioso racconto (1)
di 185 pagine, pubblicato a cura de' figli dell'O-
ratorio di San Francesco di Sales in Torino, e
scritto con tanta soavità di intreccio, con tanta
STAMPA RACCOMANDATA .
Avendo più volte raccomandato in queste pagine gli
scritti dell'Egregio Prof. Luigi Bottaro, siamo lieti di
annunziare che i nostri elogi hanno avuta la più auto-
revole conferma possibile, nel gradimento manifestato
per essi dal S . Padre Leone XIII. e dall' affettuosa
benedizione ch' Egli impartiva all'Autore . Noi ne pren-
diamo occasione per raccomandare altresì vivamente
i due Periodici dallo stesso autore fondati e diretti,
dei quali pure abbiamo tenuta parola altra volta, unendo
la nostra voce a quella dei più autorevoli giornali
cattolici .
semplicità di immagini e con un crescendo d'in-
teresse meraviglioso, che non appena ne hai co-
minciato la lettura, sentirai vivissimo stimolo di
finirla tutta in una volta .
La pubblicazione di questo racconto deesi ad
un tributo di riconoscenza de' figli Salesiani di
Torino a quella piissima donna , che il celebre
apostolo vivente della Chiesa cattolica in Italia,
D . Giovanni Bosco, loro amantissimo ed amatis-
simo Superiore, ebbe per madre .
Dalle pagine auree di questo racconto si rileva
la cooperazione che Margherita Bosco prestò al
caritatevole suo figliuolo nella fondazione del fa-
LA DONNA E LA FAMIGLIA .
moso Oratorio torinese, la vita semplice e casa-
linga ch'ella trasse, sempre costante nella pratica
Questo periodico destinato, come lo dice il titolo,
alle famiglie e sopratutto alle madri, congiunge mi-
rabilmente l'utile al dolce, alternando articoli di edu-
cazione e di istruzione co' più dilettevoli racconti, dia-
loghi, commediole per famiglia ; annunzia e procura
i migliori libri che escono in Italia o all'Estero .
del bene, sempre vigilante nell'educazione dei fi-
gli, sempre rassegnata e previdente nelle angu-
stie della vita , sempre risoluta in tutto ciò che
il dovere lo imponeva . Margherita non fu ricca,
ma ebbe un cuore di regina, non fu istrutta in
E redatto in somma talmente da escludere i giornali
cattivi o pericolosi che s'introducono nelle case sotto
pretesto di soddisfare a questo o a quel bisogno delle
famiglie.
Allo stesso intento offre pure a chi li vuole disegni
scienze profane, ma ebbe un'educazione perfetta
nel santo timor di Dio . E dicesi bene nella pre-
fazione al detto racconto : « Il corso dei giorni
di Margherita fu come quello di un limpido ru-
di ricami ed ogni altro lavoro femminile, modelli per j scello che senza fragore scendendo dal colle na-
abiti e acconcie spiegazioni per eseguire con tutta fa- tivo, va vivificando colle sue onde le erbette e i
cilità ed economia non disgiunta dal buon gusto e
dalla modesta eleganza .
I prezzi sono modicissimi L . 8 all'anno pel giornale
fiori de' suoi margini, terminando col perdersi si-
lenzioso fra le acque del fiume » . Margherita in-
solo, L . 12 per chi vuole i detti annessi di mode e fatti, mentre finiva in seno a Dio la sua tarda
lavori, L . 13 per avere anche l' elegante Strenna che età, lasciava dopo di sé fiori olezzanti di virtù e
si pubblica ogni anno .
germi di fiori . Fortunati que' figli che ebbero da
Dio la gloria di possedere tali madri !
Se i lettori vorranno procurarsi la fortuna di
IL CONSIGLIERE DELLE FAMIGLIE . leggere tale racconto, dove i xxxix capi in cui
È come un'appendice del precedente e tratta di una si divide , son tante perle, e l'ultimo specialmente
maniera più pratica e immediata d'economia dome- che tratta della morte di Margherita riesce a pie-
stica, d'igiene, di buon governo e tenuta della casa,
di quanto insomma concerne il benessere morale e
materiale delle famiglie .
Esce due volte al mese al prezzo di L . 4 annue ;
ma si può associare per una sola volta al mese ; al
prezzo di L . 2 .
Tutti coloro a cui spediamo questo Bollettino pos-
sono associarvisi, pagando una sola lira per averlo
tutto l'anno due volte al mese, inviando alla Direzione
del Consigliere delle famiglie a Genova una lira (anche
in francobolli) o aggiungendovi la fascia colla quale
ricevono il Bollettino Salesiano . Allo stesso indirizzo
si può ricorrere pel giornale la Donna e la famiglia .
Programmi gratis a chi ne desidera.
gare i cuori più duri alla virtù, ce ne sapranno
grado .
(Dalle Letture Domenicali di Palermo).
(1) MARGHERITA Bosco . - Racconto edificante ed
ameno pel sac . G . B . Lemoyne . - Torino, Tip . e Li-
breria Salesiana. - Prezzo cent. 80.