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-3 Direzione nell'Oratorio Salesiano . - Via Cottolengo, N . 32, TORINO
SOMMARIO . - Primo giubileo della definizione dogma-
tica di Maria Immacolata - Graziosa beneficenza del
Santo Padre - Risultato di esami - L'Em!° 0 Cardi-
nale Bilio a D . Bosco - I lavori della Chiesa di S . Gio-
vanni - Avviso pei nuovi Cooperatori- Ancora della
Lotteria - Storia dell'Oratorio di S . Francesco di Sa-
les - Indulgenze speciali pei Cooperatori Salesiani -
Felicitazioni .
PRIMO GIUBILEO
Della definizione dogmatica di Maria Immacolata .
Era il mattino dell' otto Dicembre 1851,
e nel vastissimo Tempio del Vaticano gre-
mito di popolo stava su maestoso trono
l'Angelico Pio di sempre gloriosa memoria,
circondato da splendida corona di 56 Car-
dinali, e di 140 tra Patriarchi, Primati, Ar-
civescovi e Vescovi di ogni rito, paese e
lingua, accorsi nell' Alma Città ad onore
dell' Augusta Madre di Dio .
Incominciata la Messa solenne, e cantato
il Vangelo in latina e greca favella, s'into-
nava il Veni Creator . Una moltitudine im-
mensa, rappresentante la famiglia Cattolica
sparsa su tutta la faccia dell'Orbe, invocava
da Dio lume al supremo Gerarca, che a
gloria di Colei, che tutte le genti chiamano
Beata, stava per pronunziare una sentenza,
a cui avrebbe applaudito il Cielo e la Terra .
Erano scoccate le ore undici, quando l'im-
mortal Pontefice colla sua voce tonante ed
armoniosa incominciava la lettura della Bolla
Dogmatica Ineffabilis Deus . Pio IX aveva
terminato di leggere i preamboli di quel
documento d'insigne sapienza, ed era giunto
alla parola : Declaramus . A quel punto la
sua voce si abbassa, si sospende, s' inter-
rompe . . . . Lagrime più che di gioia, più che
di esultanza e di venerazione, la-rime a cui
niuna lingua saprebbe dare un nome, spun-
tano sugli occhi del Papa, e cadono con
virtù indicibile sul cuor degli astanti . Piange
commosso il venerando Consesso che lo cir-
conda ; piange intenerito il popolo accorso .
Fu quello un momento solenne .
Dopo un istante il Santo Padre, frenando
la sua commozione, e ripigliando la sua
voce, pronunziava la formola della sospirata
definizione con queste parole : « Dichiariamo,
pronunziamo, definiamo essere dottrina ri-
velata da Dio, che la Beatissima Vergine
Maria sin dal primo istante della sua Con-
cezione, per singolare privilegio e grazia
di Dio Onnipotente, in virtù dei meriti di
Gesù Cristo, Salvatore dell'uman genere, fu
preservata immune da ogni macchia di colpa
originale ; epperciò doversi fermamente e
costantemente credere da tutti i fedeli . »
Compiuto l' incruento Sacrifizio, un Te
Deum solenne, cantato con affetto indescri-
vibile da più migliaia di lingue, faceva risuo-
nare le maestose volte del più gran Tempio
del mondo . Intanto il cannone del forte San-
t'Angelo annunziava a tutta la città la pro-

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mulgazione dell' infallibile Decreto, e coi
II. Ognuno intervenga a tutte le religiose
suoi ripetuti colpi pareva che volesse far funzioni, che avranno luogo in quella festa,
giungere ai luoghi più lontani la novella e colla più grande effusione del cuore racco-
del lieto avvenimento .
mandi a Maria la Chiesa Cattolica, ed il Suc-
Con quell' atto memorando il grande cessore di Colui, che la proclamò IMMACOLATA .
Pio IX arricchiva e adornava di nuova, pre-
III . Nel medesimo giorno si compiono e-
ziosa, brillantissima gemma il regal dia- ziandio 35 anni, dacchè ebbe incomincia-
dema di Maria ; la segnalava al mondo mento il nostro Oratorio di S . Francesco
ognor più degna di ammirazione e di a- di Sales, che fin d'allora fit posto sotto la
more ; accendeva in tutti i cuori una più viva protezione della Vergine senza macchia .
e tenera divozione verso di Lei ; rapiva i Perciò raccomandiamoglielo caldamente in-
fedeli ad onorarla, a celebrarla con solen- sieme con le cento case, che ormai da esso
nissime feste da un capo all'altro dell'Orbe . dipendono . Oggi più che in ogni altro tempo
Di queste, Roma e l'Italia diedero in allora noi sentiamo il bisogno che Maria ci pro-
a tutte le nazioni luminosissimo esempio . tegga e ci difenda, e col suo piede imma-
Or di cotale dogmatica definizione, per cui colato prema e schiacci la testa all'infernal
fu sommo gaudio in Cielo e soavissima e- serpente, che in modo orrendo contro noi
sultanza in Terra, l'otto del mese corrente, si dimena, e rabbiosamente ci assale . Noi
giorno sacro a Maria Immacolata, si com- confidiamo in Lei e nelle vostre preghiere .
pie il Ventesimo quinto Anniversario, ossia
IV . In data del 40 Settembre il Santo
il primo Giubileo . L'amore e la divozione Padre Leone XIII concede 300 giorni d'in-
verso Maria inspirò il lodevole pensiero di dulgenza per ogni volta che con animo con-
non lasciarlo trascorrere come un anno co- trito si recita la seguente giaculatoria : Sia
mune, ma di festeggiarlo con pompa spe- benedetta la Santa, Immacolata e Puris-
ciale . Il degno Successore di quel Grande, sima Concezione della Beata Vergine Maria,
a cui Dio riservò la sorte di appagare i Madre di Dio . É la stessa giaculatoria già
voti di tanti secoli, e il glorioso vanto di divulgatissima tra i Cristiani ; ma coll'ag-
essere appellato il Pontefice dell'Immaco- g iunta delle parole Purissima e Madre di
lata, approvò il pio divisamento, e con appo- Dio in risarcimento delle orrende bestem-
sito Decreto in data del 20 passato Settembre mie, che oggidì bocche d'inferno vanno vo-
concedette la plenaria Indulgenza a tutti co- mitando contro la Purezza Verginale, e la
loro, che in quel giorno, o in uno dell' ottava Divina Maternità della celeste Regina . Noi
consecutiva, confessati e comunicati visite- ne raccomandiamo vivamente la recita ed il
ranno una Chiesa o pubblico Oratorio, pre- canto . L'aria, con cui si canta comunemente
gandovi secondo l'intenzione di Sua Santità . la prima, si può applicare di leggieri alla
Da qualche tempo i Vescovi con apposite seconda, con una semplice inflessione di
lettere vanno eccitando e preparando il voce sulla parola Maria, e col portare la
clero ed il popolo a questa straordinaria cadenza finale sulle parole : Madre di Dio .
solennità . Alla nostra volta vorremmo pos- Cooperatori e Cooperatrici, nel 1904 si
sedere l'intelligenza degli Angeli, e l'amore celebrerà il cinquantesimo anniversario di
dei Serafini per saper infiammare efficace- quel faustissimo evento, che in questi giorni
niente tutti i nostri Cooperatori e Coopera- mette in moto il cattolico mondo ; ma allora
trici a mostrarsi in questa occasione figli noi non vi saremo più tutti . Or bene, la-
affettuosissimi di Maria Immacolata ; ma ci sciamo oggi uno splendido esempio da imi-
consola il riflesso che la tenera divozion tare ; facciamo sì, che i nostri posteri, figli
loro verso di Colei, che in sè racchiude e nipoti, volendosi inspirare in quei dì ad
quanto di buono, di bello, di amabile si un fervido slancio di fede e di amore verso
trova in tutti gli Angeli, in tutti i Santi in- Maria Immacolata, abbiano solo da volgere
siem raccolti, li renderà docili alle esorta- uno sguardo a 25 anni addietro , e pren-
zioni dei primi Pastori della Chiesa, e pronti dere a modello la nostra condotta . In questi
a praticare quanto fu dai medesimi ordi- giorni intanto cogli accenti più amorosi di-
nato . Il clle facendosi basterà per tutto . ciamo a Maria insieme colla Chiesa : Tota
Nondimeno reputiam ben fatto di racco- pulchra es, et macula originalis non est in
mandare le cose seguenti
te . Tu gloria Jerusalem, tu laetitia Israel,
I. Niuno tralasci di accostarsi ai Sacra- tu honorifientia populi nostri . Viva Maria
menti della Confessione e della Comunione, IMMACOLATA e Chi la creò .
e di compiere le altre opere prescritte per
l'acquisto della plenaria Indulgenza .

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GRAZIOSA BENEFICENZA
del Santo Padre .
La Santa Romana Sede , Maestra di tutte le
Chiese, si mostrò sempre ad un tempo somma
Benefattrice e Madre pietosa . Per mezzo dei Sommi
Pontefici Essa non solo corre in aiuto dei fedeli
cogli infallibili suoi insegnamenti, ma colle opere
di esimia carità . Lasciando a parte i tempi pas-
sati, il mondo ne ha oggidì quotidiani esempi . I
Cattolici di ogni paese, il ricco ed il povero, in
segno di venerazione e di amore come fiumi e
ruscelli fanno scorrere nelle mani del Santo Pa-
dre limosine ed offerte, ed Egli siccome il mare
le converte ben tosto in benefica pioggia , e le
diffonde sulla terra a fecondare le opere più belle .
Parecchie volte provammo noi pure gli effetti sa-
lutari di questa pioggia fecondatrice . Eccone tra
le altre una prova recente .
REVERENDO SIGNORE,
Non ho mancato di riferire al Santo Pa-
dre quanto la S . V . si compiaceva di espormi
nella pregiata sua del 10 dello scorso mese,
e nella successiva del 27, relativamente ai
suoi Missionari di Buenos Ayres, nonché a
quelli che dovranno quanto, prima muovere
dall'Europa alla volta del Paraguay . Sua
Santità giustamente apprezzando i non pic-
coli vantaggi che vengono arrecati dai Mis-
sionari del suo benemerito Istituto, special-
mente in quelle lontane regioni cotanto
bisognose di spirituali soccorsi, ne è rimasta
vivamente soddisfatta, ed accogliendo favo-
revolmente la dimanda di qualche soccorso
materiale, per procedere alle prime spese
necessarie alla prossima spedizione, si è de-
gnata di elargire a tal uopo la somma di
lire mille .
Nel portare a notizia di V . S . questo tratto
della sovrana beneficenza, La interesso vi-
vamente a sollecitare per quanto è possibile
la desiderata partenza, e con sensi di distinta
stima torno a confermarmi
Della S . V . Rev .mo
Roma, 21 Ottobre 1879 .
se fossi assolutamente costretto di scegliere, per
un fanciullo, tra il saper pregare e il saper leg-
gere, direi : Sappia pregare, perché pregate é leg-
gere nel più bello di tutti i libri, nella fronte di
Colui, d'onde deriva ogni luce, ogni giustizia, ogni
bene, ogni bontà . » Confessione bellissima , e
tanto più preziosa in quanto che uscì dalla bocca
di un uomo di mondo, inconsato ben sovente dai
nemici della Chiesa Cattolica .
Della stessa verità sono pienamente convinti i
buoni Istitutori . Per il che essi non solo istrui-
scono i giovanetti nella scienza, che ricercano da
loro, ma li educano, vale a dire si adoperano a
farli virtuosi e civili con quel mezzo efficace, con
cui i Profeti , gli Apostoli , la Sposa di Cristo
educarono i popoli . I buoni Istitutori mostrano a
leggere e a pregare ad un tempo . Ciò essi pra-
ticano sia perché dovranno rispondere a Dio del
loro operato, sia perché vi sono tenuti per dovere
di giustizia verso i parenti, che loro affidano i pro-
prii figliuoli allo scopo di riceverli un giorno non
solamente istruiti, ma saggiamente educati e for-
mati a virtù . Le famiglie istesse , che poco si
piccano di religione, sanno che se la scienza é buona,
la virtù è migliore, e questa preferiscono a quella .
Or virtù vera, virtù soda non si dà senza istru-
zioni, senza pratiche religiose .
Vano è poi il timore che spendendo gli allievi
qualche ora del dì nell'imparare la scienza divina,
ne abbiano a soffrire detrimento nell'acquisto della
scienza profana . La parola di Dio, le sentenze dei
filosofi , il parere dei maestri proclamano alta-
mente l' opposto . A tutto questo si aggiunge l'e-
sperienza, che da tanti anni facciamo noi medesimi
nei nostri Collegi . Essa ci é prova incontrastabile
che l'istruzione religiosa convenientemente impar-
tita, e le opere di pietà debitamente praticate,
lungi dal far cadere ed opprimere gli studii, ne
sono in quella vece una leva potente .
A conferma di questo asserto noi potremmo qui
riferire l'esito delle prove mensili, semestrali ed
annuali sovente sostenute dagli alunni dei nostri
Collegi ; ma ci limitiamo al risultato degli esami
di liconza ginnasiale e liceale subiti dai medesimi,
non nei nostri, ma nei Regi Instituti, sulla fine
dell'or decorso anno scolastico . Parlino le cifre ;
rispondano i fatti .
R . GINNASIO MONVISO IN TORINO .
Sessioni di luglio e di ottobre .
A ffez .' ° per servirla
L . CARD . NINA .
Dall'Oratorio di S . Francesco di Sales
presentati 31 - promossi
. . 28
Dal Collegio di Lanzo presentati 7 -
promossi
7
Dal Coll . Valsalice pres . 7 - prom . . 6
RISULTATO DI ESAMI .
Un illustre letterato, il signor Legouvé, in un
discorso pronunziato nella distribuzione dei pre-
mi agli alunni di una scuola in Francia, uscì
in queste parole : « Non vi é educazione possibile
senza idee religiose . Per me, non dubito affermarlo,
REGIO GINNASIO IN ALBENGA .
Dal Collegio di Varazze presentati 6 -
promossi
6
Dal Collegio di Alassio presentati 12 -
promossi
11

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REGIO LICEO IN GENOVA .
Dal Collegio di Alassio presentati 14 -
promossi
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Fu adunque un solo rimosso ; ma essendo man-
cato in una sola materia accessoria, ha nondimeno
il diritto di essere inscritto come studente all' U-
niversità ; e quindi non si può dire propriamente
rimandato .
Ancora un'osservazione . Il numero dei giovani
candidati, che provenienti da varie parti si presen-
tarono a subire gli esami nel R . Collegio Monviso
in Torino, era di 82. Orbene, i giovani dell'Oratorio
ottennero i migliori voti ; anzi uno di essi riuscì
il primo degli 82 con dieci punti di superiorità
su tutti gli altri (1) . E questo esito favorevole si ot-
tenne nonostante i disturbi che si ebbero quest'anno
le scuole dell'Oratorio per motivi, di cui il Bol-
lettino parlerà a suo tempo .
L' EM .MO CARDINALE BILIO
A D_ BOSCO
REV ." SIGNORE,
É pressoché un mese che io mi trovo in
Magliano, e in tutto questo tempo ho potuto
conoscere più da vicino l' andamento e il
progresso del Seminario e Convitto sì nella
pietà che negli studi .
Io ne sono veramente contento, e ringra-
zio V . S . Rev.ma che ha procurato cotanto
bene a questa mia diocesi in tempi sì dif-
ficili e calamitosi . I maestri tanto Sacerdoti
che Chierici da Lei mandati sono zelanti
ed esemplari, e sotto la loro disciplina spero
nel Signore che i giovani riusciranno ad-
dottrinati e dabbene . Intanto la buona fama
si è diffusa nei paesi d'intorno e nella stessa
Roma, tanto che il numero degli alunni è
salito già sino a sessanta circa, ed è per
crescere ancora . Ciò si deve al buon concetto
che si ha del Rev .mo D . Bosco e dei suoi
Salesiani . Ne sia gloria a Dio . Da mia parte
non mancherò in contraccambio di giovare
dove posso al suo Istituto, e lodarmene allo
stesso S . Padre .
Accolga questo attestato di mia sincera
gratitudine, e mi creda sempre con perfetta
stima
Di V . S . Rev .'na
Magliano Sabino 14 Ottobre 1879 .
Deve"° e a,/:""° servitore
LuiGi Card . BlLIo Vesc . di Sabina .
(1) Vedi il Baretti, anno XI, n . 33 e 34 del 14 Ago-
sto 1879 .
I LAVORI
della Chiesa di S . Giovanni .
Nel chiudere l'anno corrente ci crediamo in
dovere di dare ai Cooperatori qualche notizia
della Chiesa di S . Giovanni Evangelista, che me-
diante la loro carità stiamo innalzando in Torino
in Memoria dell'immortale Pio IX, che ne fu
in vita zelante promotore .
Le opere esteriori sono quasi ultimate . Termi-
nati i muri tutti perimetrali della Chiesa, della
navata centrale e delle laterali ; collocati a sito
i mattoni, sagomati i marmi e le pietre ; ese-
guito il coperto e tutte le opere accessorie . Il
prospetto verso il Corso, la parte più difficile
dell'opera, è finita ; non manca che la stella do-
rata, che ne sormonterà la freccia terminale . I
marmi dell'ingresso, delle finestre e delle gallerie
sono già da tempo in opera, come pure le deco-
razioni in terra e il marmo delle diverse cornici .
La freccia, o copertina piramidale del campanile,
si dovette interrompere a circa un metro dal
vertice, per lasciare campo al collocamento della
stella non ancora eseguita . Questo per l'esterno .
Nell'interno poi, oltre ai muri che sono appieno
eseguitì, furono costrutti tutti gli archi e le volte
dei sotterranei, e tutti gli archi trasversali e le
volte delle navate laterali della Chiesa .
Se la rigida stagione lo permetterà, potranno
tosto incominciarsi le volte della nave centrale,
non prima però che siasi veduto l'esito di alcune
esperienze, che si stanno eseguendo sui materiali
ad impiegarsi .
Sono preparate le diverse finestre in ferro delle
navate, e si sta studiando per le opere interne
di finimento, come pavimenti, balaustrate, altari
ecc ., per talune delle quali furono già compilati
i disegni e combinati i contratti . Nel venturo
anno la Chiesa potrà senza difficoltà venire ter-
minata in ogni sua parte .
Ecco, o buoni Cooperatori e Cooperatrici, l'o-
pera della vostra carità . A gloria di Dio e ad
onore del grande Pio IX, continuateci il vostro
appoggio, e noi tra non molto avremo il bene
d'invitarvi per la solenne consacrazione del ma-
gnifico tempio .
AVVISO PEI NUOVI COOPERATORI .
Taluni dei nuovi Cooperatori, vedendo giungere
ogni mese . il Bollettino Salesiano, hanno creduto
che questo sia una pubblicazione periodica , che
loro punto non appartenesse ; quindi non intendendo
di associarvisi lo rimandano indietro .
Avvertiamo pertanto che il Bollettino si manda
ai Cooperatori e Cooperatrici per ottemperare a
quanto è prescritto al N . 7 del capo V del Re-
golamento ove si legge : Ogni tre mesi ed anche
più sovente con un Bollettino o foglietto a stampa

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si darà ai Soci un ragguaglio delle cose pro-
poste e fatte, o che si propongono a fare . La-
onde resta inteso che questa non é un'associazione
estranea alla Pia Unione, e a cui si debba cor-
rispondere con una tangente obbligatoria .
Tuttavia chi amasse dal canto suo soddisfare
alle spese di stampa e di posta, noi crediamo che
sia sufficiente la somma di lire 3 all' anno .
Nel prossimo mese di gennaio daremo l'elenco
dei Confratelli e Consorelle chiamati all'Eternità
nell'anno spirante . I Cooperatori loro parenti, op-
pure i Decurioni sono pregati a mandarci il nome e
cognome dei cari defunti, qualora non l'avessero
ancor fatto .
ANCORA DELLA LOTTERIA .
Siamo venuti a sapere poc'anzi, che varie per-
sone, le quali ebbero dei biglietti della Lotteria
dai Decurioni o dai semplici Cooperatori e Coo-
peratrici, ignorano tuttora, che già se ne fece
l'estrazione sin dal passato Agosto .
Quantunque siano già trascorsi i due mesi fissati
quale tempo utile per ritirare i premii guada-
gnati, tuttavia avvertiamo che questi saranno an-
cora consegnati a chi presenterà biglietti vinci-
tori nel corso di questo mese .
Pertanto i Cooperatori e Cooperatrici, che dis-
tribuirono biglietti a conoscenti ed amici , sono
pregati a darne loro notizia, comunicando eziandio
l'elenco dei numeri vincitori, che andava unito al
Bollettino di Settembre .
STORIA DELL'ORATORIO DI S. FRANCESCO DI SALES
CAPO XII .
D . Bosco a Sassi - Gli allievi delle Scuole Cri-
stiane - Slancio giovanile - Doppio imba-
razzo - La carità supplisce al miracolo -
Malattia mortale - Amore e pietà dei giovani
per D . Bosco - La guarigione - Cordialissima
festa - Visite ai Becchi .
In tutti i tempi e luoghi la gioventù mostrò
di avere un bel cuore per chi l'ama sinceramente,
e ne cerca il vero bene . Turbe di fanciulli e di
giovanetti si accalcavano presso la persona del
divin Salvatore, perchè Egli li amava meglio, che
un tenero padre i figli suoi . Un s . Filippo Neri
veniva per ogni dove attorniato da giovani, che
quell' Apostolo di Roma trattava con una bontà
inarrivabile . E ai tempi nostri, quanto D . Bosco
sia stato amato da' suoi giovanetti, ne sono una
prova incontrastabile i fatti, che siamo per narrare .
Oltre al lavoro dell'Oratorio e delle scuole Don
Bosco attendeva eziandio al sacro Ministero nelle
carceri, nell'Ospizio del Cottolengo e al Rifugio ;
era quindi ben poco il tempo che libero gli ri-
maneva . Or questa incessante occupazione del giorno
faceva sì, che egli per compilare i libri, che gli
erano necessarii , e dei quali abbiamo di sopra
parlato, dovesse studiare e lavorare di notte ; cosa
che gli tornò fatale . In capo ad alcune settimane
la sua sanità, già per se stessa cagionevole, de-
teriorò siffattamente, che i medici lo consigliarono
a desistere da ogni fatica , se non voleva andare
incontro ad una irreparabile sciagura in sul fiore
dell'età sua . Il teologo Borelli , che lo amava e
gli faceva più che da fratello, vistolo in quel pe-
ricolo lo mandò a passare alcun tempo in casa
dell'ottimo teologo Abbondioli, curato di Sassi, ai
piedi della collina di Soperga . Egli fermavasi colà
i giorni feriali, e al Sabato sera ritornava in città
per passare la Domenica all'Oratorio con noi .
Malgrado la caritatevole attenzione del buon cu-
rato, e la salubrità dell'aria, quel soggiorno non
apportava a D . Bosco il giovamento che gli era
necessario . Una delle cause si era che, per la sua
vicinanza a Torino, i giovani dell' Oratorio vi si
recavano ben sovente a visitarlo, che uniti con
quei del paese finivano per dargli non poco da
fare . E non solamente quei dell'Oratorio correvano
di quando in quando a Sassi ; ma vi si portavano
eziandio gli allievi dei Fratelli delle Scuole Cri-
stiane, i quali una volta tra le altre lo posero in
un doppio imbarazzo . Ecco in quale occasione e
in che modo .
Tra le scuole saggiamente dirette dai suddetti
religiosi erano le municipali di Torino, chiamate
di Santa Barbara, frequentate da parecchie centi-
naia di giovanetti . D . Bosco vi andava ogni set-
timana a confessare nella Cappella annessa ; al-
cuni venivano da lui all'Oratorio ; quasi tutti e-
rano suoi penitenti . Or sulla fine della primavera
di quell'anno si diedero loro gli Esercizi spiri-
tuali . Durante il sacro ritiro essi aspettavano Don
Bosco, e nella speranza che vi si recasse secondo
il solito, quasi niuno aveva pensato di confessarsi
da altri . Intanto venne il mattino della chiusura,
e quei buoni ragazzi di mano in mano che dalle
loro case entravano in Collegio, non vedendo Don
Bosco, colla licenza dei proprii maestri, andavano
a cercarlo in Valdocco . Non trovatolo, e udito che
egli era a Sassi, a schiere a schiere partirono
per quella volta, credendo alcuni che Sassi fosse
una casa di tal nome, ed altri un luogo da Torino
non molto distante . Poverini ! Essi ignoravano
che avevano da fare tra andata e ritorno parecchi
chilometri di cammino . Quando si avvidero che
toccava loro di uscire dalla città e passare il Po,
avrebbero dovuto desistere dal loro divisamento e
tornare in Collegio ; ma la considerazione non fu
mai la virtù della età giovanile ., e quei ragazzi
ascoltando solo la voce del cuore, e i secondi se-
guendo l'esempio dei primi, tirarono innanzi in-
trepidamente .
Il tempo era piovoso, ed eglino arrivati ad un
certo punto, mal pratici del luogo, perdettero la
strada, e andavano in cerca di D . Bosco pei prati,
poi campi e per le vigne . Le persone che li in-

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contravano domandavano loro : - Dove andate? loro fame, resasi come canina per la fatica del
Chi cercate ? - Andiamo a Sassi ; cerchiamo Don viaggio fatto a denti asciutti . Non potendosi ope-
Bosco : dov' é Sassi ? dov' è D . Bosco ? - Sba- rare il prodigio della moltiplicazione dei pani, il
gliate la via, rispondevano i contadini : bisogna buon curato non lasciò in pena D . Bosco : egli
tornare indietro, voltare, ascendere : e poi chi sia supplì al miracolo colla sua carità . Pertanto mise
e dove sia D . Bosco nol sappiamo . Il parroco di fuori pane, polenta, fagiuoli, riso, patate, frutta,
Sassi non si chiama Bosco ; anzi nel paese non cacio ; quanto insomma egli possedeva di comme-
vi è alcun sacerdote che porti tal nome . - Ep- stibile tutto pose innanzi agli ospiti affamati ;
pure, rispondevano i giovani erranti, ci hanno anzi non bastando quello che aveva in casa, ri-
detto che D . Bosco è a Sassi, e ad ogni modo ci corse ancora all'imprestito dai vicini . Per questa
deve essere . - Altri, che venivano dietro all'in- guisa tutto quel giovanile esercito ebbe il neces-
saputa dei primi, prendendo un qui pro quo do- sario ristoro, e nel suo ritorno in città niuno
mandavano : - Dov' é Sassari ? - La gente ri- venne meno per istrada .
spondeva ridendo : « Sassari è in Sardegna, e vi
Ma se in quel mattino furono negli imbrogli
si va in barca ; » e i poverini restavano mortifi- D . Bosco e il generoso suo ospite, un grave dis-
cati . Finalmente messi sulla buona via quali da gusto ed una grande mortificazione subirono i
una parte e quali dall'altra giunsero in più fiate maestri delle Scuole Cristiane, i predicatori degli
alla parrocchia da oltre a trecento giovanetti, molli Esercizi ed altre persone invitate ; imperocchè
di sudore, coperti di zacchere e di fango, e per all'ora stabilita per la Messa e per la Comunione
la stanchezza e per la fame così sfiniti da fare generale, sopra circa 400 allievi, non se ne tro-
compassione .
varono presenti che poche decine : tutti gli altri
Chiamato si presentò D . Bosco, che al vedere od erano a Sassi, o per quella volta smarriti .
quella turba di suoi piccoli amici fu oltremodo
Da questo fatto ognuno può di leggieri com-
intenerito . - Che volete, miei cari figliuoli, do- prendere quanto il nostro D . Bosco fosse amato
mandò loro? Avete la licenza dei vostri maestri dai giovanetti che lo conoscevano ; e come Sassi
per venir qui ? - Uno rispose per tutti : « In que- poco si adattasse al suo riposo e al miglioramento
sti giorni abbiamo fatto gli Esercizi spirituali ; della sua mal ferma salute .
questa mattina si chiudono, e noi vogliamo con- quel giorno fu pel cuore di D . Bosco assai con-
fessarci da lei . Ieri sera l'aspettammo indarno a solante, ma per la sua vita altamente disastroso .
Santa Barbara ; e neppure questa mattina avendola Difatto ritornato al Sabato in Torino egli venne
veduta, col permesso dei nostri maestri siamo sorpreso da svenimento, e gli fu giuocoforza met-
andati di buon'ora a cercarla in Valdocco, e di là tersi a letto . La malattia si spiegò ben tosto in
all'insaputa di una schiera dell'altra siamo venuti una bronchite, con tosse violenta e seria infiam-
qui . Non abbiamo detto nulla ai Superiori, per- mazione . Basti il dire che in otto giorni il po-
ché credevamo di poter ritornare in Collegio per vero D . Bosco fu ridotto agli estremi di vita .
la Messa e per la Comunione . Molti di noi ab- Egli si confessò, ricevette il SS . Viatico e l'Olio
biamo da fare la confessione generale ; moltissimi Santo, e rassegnato e calmo non aspettava più al-
la confessione annuale . »
tro, se non che scoccasse la sua ultima ora . Il
Ognuno può immaginare lo stupore di D . Bo- teologo Borelli , che gli prestava un' assistenza
sco, e dei buoni suoi ospiti . Essi non poterono così assidua ed amorosa, che una madre non a-
non ammirare quello slancio giovanile ; ma intanto vrebbe fatto di meglio, già lo reputava come per-
si trovarono in un grande imbarazzo . Come sbri- duto, e ne piangeva dirottamente .
gare una sì grande moltitudine di giovani , che
Fin dal principio della settimana, sparsasi la
volevano di soprappiù fare la confessione generale funesta notizia di questa malattia, successe in noi
od annuale? Come ritornarli in Collegio per la tutti un dolore , un' ambascia indescrivibile . Ad
Comunione e togliere di pena i loro maestri? E ogni ora schiere di ragazzi erano all' uscio della
poi anche solo per confessarli non avrebbe bastato camera dell'infermo per averne ragguagli . Non
una dozzina di sacerdoti, ed eglino volevano con- soddisfatti delle parole, chi voleva vederlo, chi
fessarsi tutti da uno ! Fu agevole cosa il per- parlargli , chi servirlo ed assisterlo . Il medico
suaderli che questo non era possibile, e che do- aveva proibito l'accesso di persone estranee, e per-
vevano tramandare la Comunione al domani . Ciò
fatto, D . Bosco, quantunque quasi esausto di forze,
si pose in confessionale . Vi entrarono eziandio il
ciò il domestico negava l'entrata anche a noi . Al-
lora succedevano scene tenerissime . - Me lo la-
sci solo vedere, domandava uno ; - non lo farò
parroco, il vice curato e il maestro comunale , e parlare, assicurava un secondo ; - io ho a dir-
tutti vi rimasero sino ad un'ora dopo mezzogiorno, gli una sola parola, soggiungeva un terzo, e non
senza poter tuttavia soddisfare intieramente alla
pietà di quei giovani .
Né l'imbarazzo fu tutto qui . Quei buoni ragazzi
posso reggere al pensiero che egli muoia senza
che gliela dica . - Se D . Bosco sapesse che io
sono qui, mi farebbe entrare , diceva un altro e
nell'uscir di Torino avevano fatto come le turbe poi un altro ancora : faccia la carità , o mi lasci
che seguivano Gesù nel deserto : preoccupati so- entrare, o mi annunzi . - Ma il servo ci era ine-
lamente del cercar D . Bosco e confessarsi da lui, sorabile . - La vostra presenza, rispondeva egli,
erano partiti sprovveduti di pane , tanto più che lo commoverebbe di troppo, e voi gli tronchere-
credevano di trovarsi a casa pel tempo della co- ste quel leggier filo , che ancor lo tiene in vita .
lezione . Per la qual cosa, oltre al soddisfare alla E poi, se lascio entrare uno , bisogna che lasci
loro pietà, era pur d'uopo calmare i latrati della entrare altri e poi altri, e non si finirebbe più .

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- A queste parole quegli amorosi giovanetti si
abbandonavano ai singhiozzi, e facevano piangere
tutti gli astanti . - Poveri fanciulli ! esclamava
la gente : vedi come gli vogliono bene
Non solo colle lagrime mostravano i giovanetti
l'affezione loro a D . Bosco, ma colle opere soprat-
tutto . Vedendo che i rimedii umani non lasciavano
omai più speranza alcuna, essi ricorsero a quelli
del Cielo con un fervore ammirabile . Dìvisi in
altrettante compagnie si alternavano dal mattino
sino alla più tarda sera nel santuario della Con-
solata, pregando Maria che conservasse in vita il
loro amico e padre amatissimo . Per questo fine
accendevano lumi innanzi alla miracolosa Imma-
gine, ascoltavano Messe, facevano Comunioni . Alla
sera non si ponevano in letto senza fare una spe-
ciale preghiera pel povero D . Bosco, invitando
quei della famiglia ad unirsi con essi : taluni ve-
gliavano in orazione tutta la notte . Alcuni anda-
rono tant'oltre, che fecero voto di recitare il Ro-
sario intiero per un mese, altri per un anno, non
pochi per tutta la vita . Parecchi digiunarono in
quei giorni a pane ed acqua, e promisero di di-
giunare per mesi ed anni, se Maria restituiva in
salute il loro caro D . Bosco . Sappiamo difatti che va-
rii garzoni muratori, in forza dei loro voti, digiu-
narono rigorosamente parecchi giorni, senza punto
rallentare i loro pesanti lavori . Or che sarà di
tante orazioni e di tante opere buone?
Era un Sabato del mese di luglio, giorno sacro
all'Augusta Madre di Dio . Preghiere, Comunioni,
mortificazioni eransi fatte moltissime ; ma ciò non
ostante, venuta la sera, niun raggio di speranza
ci risplendeva, che il Cielo ci volesse ascoltare .
Il caro infermo era così aggravato, che gli assi-
stenti ritenevano che sarebbe morto in quella notte .
Di questo parere erano i medicì ancora, venuti a
consulta . D . Bosco dal canto suo sentendosi af-
fatto privo di forze, e con perdita continua di san-
gue, già aveva fatto a Dio il sacrifizio di stia vita,
e ad altro più non pensava che a rendere l'anima
nelle mani del suo divino Autore . In quei supremi
momenti mentre gli altri piangevano, egli con aria
tranquilla e serena faceva loro coraggio ; talora
usciva in sante lepidezze, che finivano per conso-
lare ognuno, e far desiderare di essere al suo posto .
Ma sarà dunque vero che la falce della morte
abbia a troncare una vita a noi si cara , e a la-
sciare nei nostri cuori una piaga crudele ? - No ;
la pietosa Vergine non desolerà tanti poveri gio-
vanetti, che hanno riposta in Lei tutta la loro fi-
ducia . Ella si lasciò intenerire dalle nostre la-
grime, raccolse le nostre preghiere, i nostri voti,
li presentò al trono di Dio, ci ottenne la grazia
sospirata ; ci si mostrò insomma Madre vera-
mente amorosa e consolatrice . Per la sua materna
bontà e per la misericordia di Dio quella notte,
che secondo gli umani calcoli doveva segnare il
termine della vita del nostro Direttore e Padre,
segnò invece la fine del nostro dolore . Verso la
mezzanotte il teologo Borelli, che lo assisteva per
raccomandargli l' anima ed accoglierne l' ultimo
respiro, si sentì inspirato di suggerirgli che an-
cor egli facesse una preghiera per la sua guari-
gione . D . Bosco rispose : - Lasciamo che Dio
faccia la sua santa volontà . - Dica almeno : Si
gnore, se così vi piace, fatemi guarire ; ma ei
non voleva . - Mi faccia il piacere, mio caro Don
Bosco, soggiunse il tenero amico, ripeta solo que-
ste parole, e le ripeta di cuore . - Allora il ma-
lato per consolarlo, disse con voce debole e fioca
Si, Signore , se vi piace , fatemi guarire . -
Ciò udito il buon teologo si asciugò le lagrime,
rasserenò la fronte, ed esclamò : Basta così , or
son sicuro . Pareva che egli sapesse mancare alle
altrui preghiere solo quella di D . Bosco, perché
fossero appieno esaudite ; né si sbagliò. Poco dopo
il malato prese sonno, da cui svegliossi fuori di
pericolo, e come rinato a vita novella . La discre-
zione ci vieta per ora di qui svelare il segreto
di una cosifatta guarigione . Al mattino i due dot-
tori Botta e Cafasso venuti a fargli visita col ti-
more di trovarlo morto, tastato il polso, gli dis-
sero : « Caro D . Bosco, vada pure a ringraziare
la Madonna della Consolata, ché ne ha ben donde . »
La nostra penna non vale a descrivere la con-
solazione , che innondò il cuore di tutti, quando
si venne a sapere che D . Bosco stava meglio .
L'allegrezza fu tanta, che non potendola espri-
mere colla bocca e colle parole , noi la manife-
stavamo cogli occhi e colle lagrime . Qual muta-
mento di scena ! Il giorno prima il nostro era un
pianto di dolore ; il giorno dopo, un pianto della
più pura gioia . Oh ! viva Dio ! viva Maria, gri-
dammo in allora ; viva Dio ! viva Maria, ripe-
tiamo ancora oggidì con migliaia di altri com-
pagni .
Questo gaudio e questi evviva si rinnovarono
più solennemente , quando D . Bosco col suo ba-
stoncino in mano vennc all'Oratorio . Era una Do-
menica dopo mezzodì . Saputo del suo divisamento
di farci una visita, noi siamo andati a prenderlo
al Rifugio . Alcuni dei più forti lo portarono so-
pra un seggiolone ; gli altri quali indietro, quali
in avanti, e quali accanto gli facevano corteggio .
Ci ricorda che i giovani temevano tanto di recargli
male, che quasi non osavano farglisi da presso .
La commozione era sì grande, che da tutte parti
si piangeva, e Don Bosco piangeva con noi . Fu
uno spettacolo, una festa così cordiale, che si può
immaginare, ma descrivere non già . Il teologo
Borelli fece la predica, nella quale parlando della
grazia fattaci da Dio per intercessione di Maria,
ci stimolò a mettere sempre la nostra confidenza
in Lei, e a mostrarcene riconoscenti colla perse-
veranza nel bene, e colla frequenza all' Oratorio .
Don Bosco ci volse eziandio poche parole . Tra
le altre cose ci disse : « Io vi ringrazio delle
prove di amore che mi avete date durante la ma-
lattia ; vi ringrazio delle preghiere fatte per la
mia guarigione . Io sono persuaso che Dio conce-
dette la mia vita alle vostre preghiere ; e perciò
la gratitudine vuole che io la spenda tutta a vo-
stro vantaggio spirituale e temporale . Così pro-
metto di fare finché il Signore mi lascerà su que-
sta terra, e voi dal canto vostro aiutatemi . » Egli
finì con questo ricordo : « Miei cari figliuoli, que-
sta volta il buon Dio mi allontanò la morte mosso
dalle vostre lagrime . Ringraziamolo di cuore, ma
ricordiamoci che da volere o non volere verrà

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tempo, in cui e io e voi dovremo pur tutti mo-
rire . Deh!viamordbuniCsta,fn-
ché possiamo un bel giorno trovarci tutti raccolti
in Cielo, dove più non si muore, e donde sarà
per sempre sbandito il dolore ed il pianto . « E-
sposto poscia il SS . Sacramentò si cantò il Te
Deum in ringraziamento con una effusione ine-
sprimibile .
Venuto poscia in cognizione dei voti assai gravi,
che alcuni di noi senza la dovuta riflessione ave-
vano fatti, D . Bosco da saggio Direttore di spirito
si diede tosto premura di commutarli in cose pos-
sibili, e di maggior utilità spirituale . Quindi can-
giò i digiuni in semplici mortificazioni ; i Ro-
sarii intieri nella terza parte o in altre divote
pratiche ; i voti perpetui in temporanei e via di-
cendo .
Questa malattia, che portò D . Bosco sino alle
porte dell'eternità, e fu causa a noi tutti di così
gravi angustie, avveniva sul principio di luglio
del 1846, quando appunto egli doveva lasciare il
Rifugio, e trasferire il suo domicilio nell'Orato-
rio in Valdocco . Non essendo ancor preparato il
posto, e per altra parte avendo esso bisogno
di fare una buona convalescenza, recossi a Mu-
rialdo di Castelnuovo sua patria, per passare al-
cun tempo in seno alla famiglia .
Ma di D . Bosco e dei suoi giovanetti non si
avverò mai il proverbio che dice : Lontano dall'oc-
chio, lontano dal cuore . Noi eravamo sempre l'og-
getto dei suoi pensieri e desiderii, ed egli dei
nostri . Sebbene il teologo Borelli coadiuvato da
D . Pacchiotti, dal teologo Vola, dal teologo Car-
pano e da varii altri Sacerdoti, facesse cammi-
nare assai bene l' Oratorio, tuttavia mancandovi
D . Bosco a noi pareva che ne mancasse l'anima
ed il cuore . Quindi un continuo parlare di lui ;
quindi un domandarsi gli uni agli altri quando
vi farebbe ritorno ; quindi un desiderio vivissimo
di riaverlo tra noi . Dopo qualche settimana di
sua assenza da Torino noi cominciammo ad im-
portunarlo con lettere ; poi dataci la parola e di-
visi in piccole squadre prendemmo a visitarlo,
facendo nell'andare e venire non meno di 20 mi-
glia . Generalmente partivamo al mattino e ritor-
navamo alla sera . Oltre il desiderio di rivederlo
e intrattenerci con esso, un altro movente avevano
ancora le nostre visite , ed era il sapere che i
giovanetti di quelle parti già cominciavano a far-
glisi attorno, e a dare luogo ad un piccolo Oratorio
in casa sua . Confessiamo ingenuamente che noi
ne provavamo un po' di gelosia , e un non lieve
timore che ce lo rapissero . Un giorno uno di noi
sorridendo gli disse : « 0 Lei viene a Torino, o
noi trasporteremo l' Oratorio ai Becchi (1) . »
Ed egli ci consolò dicendo : « Continuate, miei
cari, a star buoni e a pregare, e io vi prometto
che ritornerò tra voi prima che cadano le fo-
glie di autunno . »
Vedremo nel primo numero del prossimo anno
come egli ci abbia mantenuta la parola .
AD ALTRO MESE .
Il desiderio di fare avere il Bollettino nelle
mani dei Cooperatori prima della festa di Maria
Immacolata, ci fa rimandare ad altro mese le let-
tere Americane giunteci in ritardo .
INDULGENZE SPECIALI
poi Cooperatori Salesiani .
Ogni Cooperatore può acquistare Indulgenza ple-
naria una volta al giorno, da applicarsi alle anime
del Purgatorio, recitando la terza parte del Ro-
sario di Maria Vergine avanti al SS . Sacramento,
e non potendo avanti al divin Sacramento, reci-
tandola innanzi al Crocefisso .
Indulgenza plenaria ogni volta che si accosta
alla santa Comunione .
Può altresì lucrare moltissime indulgenze ple-
narie nel corso del giorno mediante la recita di
sei Pater, Ave e Gloria, secondo la mente del
Sommo Pontefice . E queste indulgenze applicabili
alle anime purganti, le può acquistare toties quo-
ties, ossia tutte le volte che recita i suddetti
Pater, Ave e Gloria in qualunque luogo senza
bisogno di Confessione e Comunione, purché sia
in grazia di Dio .
Oltre a queste un'altra plenaria ne può gua-
dagnare ogni domenica, e nei giorni qui sotto
notati, purché confessato negli otto giorni, e co-
municato visiti una qualche chiesa, pregandovi
secondo l'intenzione del Sommo Pontefice .
Mese di Dicembre.
3 . San Francesco Zaverio apostolo delle Indie .
8 . Immacolata Concezione di Maria Vergine .
16 . Primo giorno della Novena del SS . Natale .
21 . San Tommaso Apostolo .
24 . Ultimo giorno della Novena e vigilia di Na-
tale .
25 . Natività di N . S . G . C .
27 . S . Giovanni Apostolo ed Evangelista .
FELICITAZIONI .
Auguriamo ai Cari Cooperatori e
Cooperatrici gioconde le feste Natali-
zie, un buon fine e capo d'anno, colle
più elette benedizioni del Cielo .
(1) Becchi è il nome che porta un gruppo di cascine
presso la casa di D . Bosco, appartenenti alla borgata di
Murialdo, frazione del comune di Castelnuovo d'Asti .
Con permesso dell'Aut. Eccl . - FERRARI GIUSEPPE gerente respons .
Tip. di San Vincenzo de' Paoli. Sampierdarena 1979.