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ANNO XVIII N . 3 .
- Esce una volta al mese
-
MARZO 1894
Il
BOLETIN
SALESIANO
SOMMARIO .
CHIUSURA DEL GIUBILEO EPISCOPALE DI
LEONE XIII ED I SALESIANI . . . . 45
PRESENTAZIONE DEL NUOVO MESSALE AL
S . PADRE .
ANNIVERSARIO
DELLA
MORTE
DI
D . Bosco
46
49
SVIZZERA : - Le due Case Salesiane del
Canton Ticino
éví
INGHILTERRA : -La solennità di San Fran-
cesco di Sales ; un piccolo questuante . 51
NOTIZIE DEI MISSIONARI DI DON Bosco :
- Gli Italiani emigrati nel Brasile . . 52
UN BREVE DEL S . PADRE LEONE XIII a
favore dell'Associazione dei Divoti di
Maria Ausiliatrice, e Norme per erigerla
nelle varie Chiese Salesiane . .
. 54
GRAZIE DI MARIA AUSILIATRICE
58
AZIONE SALESIANA : (Conferenze - Comi-
tati di Reggio-Emilia e di Milano) . . 60
A PROPOSITO
LIANA DEL
DELLA PUBBLICAZIONE ITA-
MANUALE BIBLICO (Due pre-
ziosi documenti)
65
VARIETÀ .
Cooperatori defunti
67

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CHIUSURA
DEL GIUBILEO EPISCOPALE DI LEONE XIII
IL 18 Febbraio ultimo scorso ebbero
termine le feste del Giubileo Episco-
pale del Papa . Questo fausto avvenimento
aveva eccitato in tutti i cuori tale un
entusiasmo, che un anno intiero non fu
bastante ai fedeli per esprimere al comun
Padre le loro congratulazioni . Ogni giorno
s'intuonava in tutte le lingue un nuovo
inno di gioia e di ringraziamento alla
Provvidenza per aver dato alla Chiesa
un tanto Pontefice . Per un anno intiero
si vide una non interrotta serie di feste
celebrate col massimo splendore di solen-
nità e con ineffabile divozione . Migliaia
e migliaia di cattolici da ogni angolo della
terra trassero a Roma per prostrarsi ai
piedi di Leone XIII ed attestargli il loro
figliale affetto e la loro umile sommissione .
Dimenticate le lotte politiche e sociali
onde sono agitati, principi e popoli par-
vero accordarsi nell' unico pensiero di
rendere onore al Capo della Chiesa Cat-
tolica. Quelli stessi, che non sono con noi
uniti dai vincoli della fede, vollero far
arrivare all'Augusto Vegliardo del Vati-
cano le loro felicitazioni ed associarsi alla
gioia che gli arrecava il cinquantesimo
anniversario della sua consacrazione epi-
scopale . Tutti, perfino i nemici del Pa-
pato, riconobbero in Lui una mente così
vasta, da veder d'un sol colpo d'occhio i
bisogni della Chiesa non solamente, ma
dell'intera società, un cuore così grande
da tutti abbracciar i suoi figli e volerli
salvare, un' autorità così forte da non aver
bisogno di ricchezze o di eserciti su cui
appoggiarsi. Quando mai si è meglio av-
verato ciò che asserisce S . Francesco di
Sales, che ogni fronte deve incurvarsi di-
nanzi a questa grandezza, la più alta che
incontri il pensiero umano discendendo da
quella di Dio? Quando mai si vide trionfo
sìolenprugato?
In sì fausta ricorrenza, in mezzo a tanta
gioia delle moltitudini, fra l' universale
e legittimo entusiasmo di tutti i fedeli,
che facemmo noi figli di D . Bosco? Noi,

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a cui il dolcissimo Fondatore e Padre ha bilare, il nostro venerato Superiore invia
tanto inculcato di tenerci strettamente vagli questo telegramma
uniti alla Cattedra di Pietro, come cele-
brammo il Giubileo Episcopale di Leone
XIII? Noi che imparammo ad aver ognor
rivolto lo sguardo al Sommo Pontefice,
come ad un faro luminoso che guida i
nostri passi, che ricevemmo sì numerose
e segnalate prove del suo paterno affetto,
come gli manifestammo il nostro giubilo,
il nostro amore, la nostra riconoscenza?
Non è a dire con qual gioia i Salesiani
SANTO PADRE LEONE XIII.
TUTTI I SALESIANI PLAUDENTI FELICE
TERMINE VOSTRO GIUBILEO EPISCOPALE
FANNO CALDI VOTI AL SIGNORE PERCHÈ
ACCORDI GIUBILEO PAPALE A GLORIA E
TRIONFO DELLA CHIESA .
RUA .
Avemmo la consolazione di ricevere la
risposta seguente
d'ogni paese d'Europa, dell'Asia, dell'A-
frica e delle più remote contrade d'Ame-
rica salutarono l'apparire di quest'anno
giubilare . In ogni Istituto, in ogni Mis-
sione si festeggiò il felice avvenimento
e più solennemente che si potesse . I no-
stri giovanetti offrirono le loro Comunioni
pel Santo Padre, tutte le chiese e cappelle
risuonarono delle sue lodi e di inni di
ringraziamento .
Nè di ciò ci tenemmo pienamente sod-
disfatti. Per rendere duratura la memoria
di queste feste, coll'aiuto de' Cooperatori
noi fondammo varie opere permanenti enu-
merate dal nostro venerato Superiore nel
Bollettino di Gennaio e fra esse primeggia
l'Ospizio del Sacro Cuore di Gesù in Roma .
Inoltre i nostri giovanetti misero mano a
stampare un Messale, con caratteri espres-
samente fusi nella nostra fonderia, in cui
gli intelligenti riconobbero qualche merito
artistico ; e questo lavoro dirà ai posteri il
giubilo della famiglia Salesiana per la
longevità che piace a Dio d'accordare al
Suo Vicario in terra .
Il Procuratore Generale della nostra
Pia Società aveva il 2 Febbraio l' alto
onore di umiliare ai piedi di S . S. questo
REVERENDISSIMO RUA
SUPERIORE SALESIANI TORINO .
IL SANTO PADRE GRATO MANIFESTA-
ZIONE FIGLIALE VOTI BENEMERITA CON-
GREGAZIONE CON TUTTO IL CUORE LA
BENEDICE .
M . CARD . RAMPOLLA .
Augusto Pontefice, noi Vi ringraziamo
di tanta degnazione, di tanta bontà . Noi
siamo di ieri ed a Voi ne andiam debi-
tori, se potemmo fare qualche bene : Voi
ci sorreggeste, Voi ci guidaste . Se nella
nostra malagevole e spinosa missione fra
la gioventù non venne meno il nostro
coraggio, si fu perchè le Vostre parole
c'infusero novello coraggio e novella virtù.
Ognor più viva sarà la nostra ricono-
scenza, più intenso il nostro amore, più
umile la nostra ubbidienza. Ai nostri gio-
vani alunni racconteremo i prodigi del
Vostro Pontificato ed a Voi li renderemo
sempre più affezionati . Ai nostri neofiti
i Missionari Salesiani insegneranno a pro-
nunziare con affetto figliale il venerato
Vostro nome ; dappertutto e in ogni tempo
noi pregheremo per la Vostra conserva-
zione e pel Vostro trionfo .
tenue pegno del nostro figliale affetto, e
Leone XIII non solo degnavasi gradirlo,
ma lasciò fondata speranza di servirsene
LA PRESENTAZIONE DEL NUOVO MESSALE
nella chiusura delle feste. Com'è dolce
AL S . PADRE
il pensare che nel celebrare la Santa Messa
in S. Pietro il 18 Febbraio il Santo Pa-
dre aveva sott'occhio questo Messale che
gli richiamava alla memoria i figli di D .
REV .mo SIG . D . RUA,
Roma, 4 Febbraio 1894.
Bosco!
CoME è noto alla S . V . Rev.ma, ai 2 feb-
Dolente di non potersi unire a quell'im-
mensa folla che nella Basilica Vaticana
braio, festa della Purificazione di Maria
SS., vi è la presentazione dei ceri benedetti
al Santo Padre per parte dei rappresentanti
insieme con Leone XIII rendeva grazie o Procuratori dei Capitoli di Roma, delle
a Dio pel felicemente compiuto anno giu- Collegiate, degli Ordini ed Istituti religiosi,

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dei Seminari e Collegi ecclesiastici, ecc . ecc .
Il Santo Padre riceve nella sala del trono
circondato dalla sua nobile Anticamera e
dalla Corte ecclesiastica e civile ; e tutti, man
mano che si prostrano al bacio del S . Piede,
conforta con qualche dolce e benevola parola
e colla apostolica benedizione .
Io ho pensato che questa poteva essere
una buona occasione per offrire al Santo Pa-
dre, secondo l'incarico avuto dalla S . V .,
oltre il cero , anche il Messale che la Tipo-
grafia Salesiana di Torino ha stampato in
occasione del Giubileo Episcopale di S . S .,
dedicato alla stessa Santità Sua, e con ele-
ganza ed arte rilegato dai giovanetti di co-
testo Oratorio . Per la bontà di Mons . Mae-
stro di Camera, da cui ottenni il permesso,
potei effettuare il mio disegno . Desiderando
essere più libero, lasciai che tutti passassero
avanti, ed ultimo con D . Bielli e D . Finco
ebbi l'onore circa alle ore 13 di inginoc-
chiarmi ai piedi di Leone XIII . Annunziati
dal Cerimoniere pontificio come Salesiani di
D. Bosco, il Santo Padre ripetè con molto
affetto : di D . Bosco! Io cominciai : - Padre
Santo, il nostro Superiore Generale umilia
ai Piedi di Vostra Santità
- D. Rua nevvero? interruppe il Papa .
- Sì, Santo Padre, D . Rua umilia ai Vo-
stri Piedi questo Messale stampato pel fausto
Vostro Giubileo Episcopale .
- E dove fu stampato? domandò Egli .
- A Torino, dalla nostra Tipografia .
Ed in così dire, presentandogli il bel la-
voro, Lo pregai di esaminare le due fac-
ciate del frontispizio con la dedica a Lui
fatta . Il Santo Padre, reggendo da sè il Mes-
sale, si degnò di leggere la dedica con viva
soddisfazione che trasparivagli dal volto, e
fermossi ad osservare la Cena del Gau-
denzio Ferrari così maestrevolmente ripor-
tata e i ricchi fregi dell' una e dell' altra
facciata . Dopo avergli fatto notare le illu-
strazioni delle solennità maggiori e minori,
le iniziali grandi e piccole, le forme elzevi-
riane dei caratteri, ecc., presentai alla consi-
derazione del S . Padre, come specialità del-
l'arte della stampa, la Crocefissione preposta
al Canone, tolta dal fac-simile della minia-
tura che adorna lo storico Messale del Card .
Della Rovere . Avendogli fatto osservare
che era un lavoro a sedici colori eseguito
con mezzi puramente tipografici, vi fissò so-
pra gli occhi mostrandone gran meraviglia,
e, quasi ad assicurarsi, vi fe' scorrere sopra
più volte la sua mano, e con vivacità disse :
- È dunque questo Messale un lavoro di
pregio?
- Padre Santo, risposi, abbiamo posto
ogni cura, perchè riuscisse meno indegno
della Vostra Augusta Persona .
Ed Egli continuò : - Fu proprio stampato
di recente ?
- Sì, proprio per solennizzare il Giubileo
Episcopale di Vostra Santità .
- Vi sono dunque i Santi nuovi?
- Sì, Padre Santo, anche i recentissimi .
- Bene, bene .
Vedendo che era ora di ricordarmi dei
tanti che hanno lavorato per questo Messale,
domandai una speciale benedizione per tutti
quelli che direttamente o indirettamente
hanno cooperato a questo lavoro, ed il Santo
Padre si degnò di accordarla dicendo : --
Sì, sì, benedico di cuore tutti quelli che di-
rettamente o indirettamente hanno cooperato
a questo bel lavoro . - Facendomi poi co-
raggio continuai : - Padre Santo, il signor
D . Rua desidererebbe un'altra grazia .
- E quale?
- Che la S . V . si degni di usare questo
Messale nel giorno 18 febbraio, in cui V . S .
celebrerà la Messa in S . Pietro per chiusura
dell'anno giubilare. - E il Santo Padre vol-
gendosi ai Prelati e Signori presenti, disse
sorridendo con allusione al Capitolo Vaticano:
- Ma S. Pietro non si offenderà? Ad ogni
caso, soggiunse verso noi con grande bontà,
domanderemo i debiti permessi . - Io ringra-
ziai come meglio mi fu possibile, dicendo che
la notizia di tal favore avrebbe procurato im-
menso giubilo a tutti i Salesiani ed ai loro
giovanetti . Il Santo Padre conchiuse allora :
- Questo Messale mi è caro e intendo te-
nerlo proprio per me .
Prima di alzarci pregai il S . Padre che
volesse pure dare uno sguardo alla legatura,
facendogli osservare che era lavoro dei gio-
vanetti legatori di cotesto Oratorio, ed Egli
esaminandola disse : - È bel lavoro in stile .
In questo consegnò il Messale a Mons .
Maestro di Camera , il quale ebbe agio di
osservarlo e farlo osservare ai Prelati ed ai
Signori che facevano nobil corona al Papa .
Tutti ammirarono ed encomiarono, oltre le
illustrazioni ed i fregi, la chiarezza del testo,
l'eguaglianza dello stile e la squisitezza del
lavoro ; anzi uno di essi, lo Scalco segreto
di S . S . Comm . Giulio Sterbini, intelligen-
tissimo d'arte, raggiuntici mentre noi, dopo
aver baciato l'anello che il S . Padre ci aveva
pórto, ci ritiravamo, mi strinse fortemente la
mano dicendo : - È veramente uno splendido
lavoro ; faccio le più vive congratulazioni .
- E mentre sto scrivendo mi viene signi-
ficato da un distinto Prelato del Vaticano
che il Santo Padre tiene nella sua stanza
privata il detto Messale e che, avendolo con
più comodità di nuovo esaminato, si degnò
confermare ed accrescere gli elogi fatti .
Ecco, R .m° signor D . Rua, come ho di-
simpegnato l' incarico che Ella volle affi-
darmi . Abbia la bontà di far conoscere
questa relazione a tutti quelli che hanno
cooperato, i quali certo saranno impazienti di
sapere quale accoglienza il S . Padre ha
fatto al Messale che loro è costato tante
fatiche . Dev' essere per tutti una grande
consolazione il sentire che il S . Padre non
solo gradì il dono della nostra Pia Società,

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ma mostrò di pregiare e lodò grandemente
il lavoro. La buona accoglienza poi della
domanda fattagli di usare detto Messale nella
Messa in S . Pietro ai 18 corrente è tal se-
gno di paterna bontà e benevolenza, da au-
mentare ancora in tutti i Salesiani, se fosse
possibile, quel grande affetto ed attaccamento
che abbiamo pel Santo Padre Leone XIII,
che Dio conservi ad plurimos annos .
Con sentimenti di profonda venerazione
mi creda
Della S . V . Rev .ma
Dev .mo ed Aff.mo in G . C .
D . CESARE CAGLIERO
Procuratore Generale .
l'affetto dei figli, e la prece, che da tutta
l'anima ci erompeva fervente, era solenne
promessa di ossequenti discepoli, cui è vanto
perenne seguire gl'illustri insegnamenti di
un tanto maestro .
La gloria dei giusti sia a te, o caro Don
Bosco ; la corona dei celesti ti cinga fulgente
la fronte e siati concesso d'intercedere pei figli
che cotanto ti amano . - Requiem aeternam
dona ei, Domine . O Grande Iddio, donate
voi la requie e la gloria al nostro amico,
maestro, fondatore e padre .
N.ICelBnad,isgovtrpdo,aesntlS
è quello che forma la prima pagina del nostro Messale .
Fu da noi descritto nel B ollettino di Settembre 1893 .
SVIZZERA
DAL CANTON TICINO .
ANNIVERSARIO DI d. BOSCO
nel tempio di María Ausiliatrice .
NELLA Chiesa di Maria Ausiliatrice in To-
rino, sontuoso monumento della pietà di
D. Bosco verso la Gran Madre di Dio, celebra-
vamo il 31 dello scorso gennaio un solenne
funerale in suffragio del compianto nostro
fondatore e padre .
Il tempio era con larga copia di addobbi
artistìcamente parato a lutto per cura di uno
dei nostri sacerdoti che suol dirigere tali
lavori con molto gusto ed effetto . I Coope-
ratori e le Cooperatrici Salesiane della città
e dintorni erano accorsi in gran folla .
Tenne pontificale il Rev .mo Mons . dei
Conti di Sanfermo, direttore diocesano dei
nostri Cooperatori di Venezia, assistito pon-
tificalmente da S . E . Rev .ma Mons . Basilio
Leto, Titolare di Samaria. Il clero era nume-
rosissimo . La mesta funzione riuscì oltremodo
solenne ed imponente . Il canto fu stretta-
mente liturgico, essendosi eseguita la Messa
da Requiem in canto Gregoriano con l'inter-
pretazione secondo la scuola del Don Pothier .
E ciò si fece in omaggio alla devozione che D .
Bosco mostrò sempre verso il canto della
Chiesa e per ottemperare alle raccomandazioni
fatte in apposita circolare a tutte le Case
Salesiane sullo studio del Canto Gregoriano
dal nostro Rettor Maggiore D . Michele Rua.
L'effetto ne fu sorprendente . Agli intelligenti
tale esecuzione piacque più che ogni musica
ed al popolo tornò quale una vera rivela-
zione. I duecento e più cantori erano accom-
pagnati con molta espressione dalle maestose
note dell'organo .
Il nostro pensiero frattanto volò come
sempre affettuoso a D . Bosco . La sua dolce
memoria ci fe' ringiovanire lo spirito, le forze,
il cuore . La lacrima, che versammo al mesto
suono delle funeree note, diceva al padre
Visita di S . E . R.ma Mons . Vescovo al Collegio
di Balerna. - Simpatia incontrata nel Can-
tone . - Ringraziamenti .
REv .m° SiG . D . RUA,
Balerna, 26 Gennaio 1894 .
DA ormai quattro mesi abbiamo avviato
questo Collegio, e mi par giusto darne
breve notizia alla S . V . Rev .ma, che tanto
interesse prende delle cose dei suoi figli e
tanto gode di, sentire come Iddio li bene-
dice anche nella Svizzera . I gravi ostacoli
che abbiamo incontrati l' anno scorso e che
ora sono quasi del tutto superati, vieppiù
ci persuadono che la nostra presenza in
questo luogo devesi unicamente alla Divina
Provvidenza, sempre buona verso di coloro
che in Lei si affidano .
Pochi giorni dopo aver ricevuto il con-
senso della S . V ., si conchiuse il contratto
per Balerna . Non si ebbe riguardo a gravi
difficoltà insorte , specialmente pecuniarie
coll'aiuto di Dio e degli uomini di buona
volontà speriamo di superarle . Per detto
contratto S . E. R .ma Mons . Vincenzo Molo,
Vescovo ed Amministratore Apostolico dei
Canton Ticino , col consenso della S . Sede,
concedeva ad uso collegio il palazzo di vil-
leggiatura vescovìle, con alcune adiacenze,
in Balerna ; inoltre si impegnava di immo-
bilizzare, contro modico fitto, la somma di
franchi quindicimila pei necessarii adatta-
menti . Tale somma, sebbene grave pel capo
di una piccola diocesi e nuova, fu ben poca
cosa per un palazzo di gran mole, avviato
due secoli fa e rimasto incompleto . E Sua
Eccellenza, dimostrando in noi vera fiducia,
ci lasciò piena libertà di direzione, ammini-
strazione, disciplina ed insegnamento .
I lavori si cominciarono alla metà di agosto,
sotto la guida e la responsabilità del signor
architetto Isidoro Spinelli ; il quale vista la
scarsità dei mezzi, ebbe di mira in ogni la-

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voro la massima economia . All'aprirsi del-
l' anno scolastico erano pronte le scuole, la
cucina e i dormitorii . Al momento in cui
scrivo siamo appena riparati dal freddo : ma
nel complesso delle cose necessarie alla vita
è ancora più ciò che manca di quello che
abbiamo . La pietà, l' allegria, lo studio e
l' amore al lavoro fanno dimenticare molti
bisogni, ai quali si va tuttavia provvedendo
man mano che viene la possibilità .
Il giorno 14 del mese passato abbiamo
avuta la fortuna di ricevere tra noi S . E .
Rev.ma Mons . Vescovo, che si trattenne tutta
la giornata . Diceva di restituirci la visita ;
perchè due settimane prima , andando tutti
insieme a vedere la Casa di Gravesano, era-
vamo passati ad ossequiarlo : allora si era
congratulato pel buon numero degli alunni ;
in Balerna si consolò per la loro pietà, e
pel buon contegno osservato . S . Eccellenza
celebrò in Collegio la S . Messa ; alla Comu-
nione rivolse breve fervorino ai giovani che
si erano preparati a ricevere Gesù per la
prima volta ; vide con piacere che anche i
loro compagni si accostarono tutti alla S .
Mensa. - Terminato il ringraziamento, volle
esaminare minutamente la sala ridotta a cap-
pella, semplice ancora e disadorna, ma divota .
Poi si degnò visitar tutto il Collegio, passando
da un locale all'altro con manifesti segni di
compiacenza . Si è raggiunto lo scopo da lui
inteso, di rendere cioè il locale utile per
collegio civile, ed allegro per villeggiatura
autunnale agli alunni del Ven . Seminario,
i quali in questo luogo, lontani dalle distra-
zioni del mondo , avranno il necessario sol-
lievo . - Alle 11 vi fu la funzione della
Cresima ad alcuni convittori . Per l'occasione
di ossequiar S . E . e dar segni di benevolenza
a noi, tutto il Venerando Capitolo della in-
signe Collegiata di Balerna salì nella cap-
pella del collegio . - Appresso si discese nella
sala che ci serve di ricreazione, dove sedet-
tero a modesta mensa S . E . Mons . Vescovo,
il Segretario Prof. D . Giuseppe Antognini,
i Rev .mi Canonici, i padrini e parenti de'
giovani cresimati, varii membri del Lod . Mu-
nicipio, i Salesiani, alcuni altri benefattori
che furono tanto gentili d'onorarci di loro pre-
senza, e tutti gli alunni interni ed esterni .
L' on . Sig . Avv . Primavesi disse belle pa-
role d'occasione . Era presente anche il Dot-
tore Casella, quegli che ebbe tanta parte nel-
l' avviare e condurre a termine le pratiche
per l'introduzione dei Salesiani nel Canton
Ticino : quegli che per tutto il quadriennio che
passammo fra mille contrasti a Mendrisio ci
ha guidati quasi per mano, e nell'avvicen-
darsi degli ultimi avvenimenti ci ha soste-
nuti moralmente perchè non avessimo a ca-
dere, ed affinchè, non giudicando opportuno
fermarci a Mendrisio, potessimo avere altrove
una casa conveniente : e pel suo adoperarsi
una ne avemmo qui a Balerna, ed un'altra
a Gravesano .
Mi pare qui il luogo di dire come il po-
polo Ticinese stimi l'opera nostra . Fin dal
primo anno si ebbero a Mendrisio quaranta
convittori ,eincrasterni,ma
un fabbricato poco adatto ; al quarto anno
in locali ampliati e decenti venivano istruiti
ed educati una settantina di convittori e più
di cento esterni . Si era avviato pure l'Ora-
torio festivo che era una benedizione per
tutti i giovani di quel borgo . Ora a Balerna
abbiamo quasi settanta convittori, e quin-
dici semi-convittori : se però il fabbricato
fosse più ampio, ne avremmo oltre ad un
centinaio, tante furono le domande di accet-
tazione .
Alla Scuola maggiore di Gravesano, quan-
tunque sia stata avviata tardi, vanno oltre
a quaranta giovanetti . Debbo dire che l'o-
pera ivi è sostenuta dall'on . Sig . Cons. Avv .
Domenico Tognetti, il quale dice di compiere
i desiderii del valente artista Matteo Rusca
di Arosio, espressigli lungo tempo prima,
che morendo gli lasciasse parte della sua
sostanza . Il sullodato Sig . Avvocato è lieto
della simpatia incontrata dai Salesiani nella
persona del Direttore, il caro Don Pietro Chia-
veri, ed è persuaso che non avrebbe trovato
un modo più acconcio di provvedere ai bi-
sogni dei suoi convalligiani e all' adempi-
mento della volontà del pio testatore . Anche
il Parroco del sito, M . R . Sig . D . Gaspare
Grassi, invitato ad un discorso di circostanza
quando nella cappelletta si pose l' altare,
espresse la sua soddisfazione per il buon nu-
mero di giovani che là accorrono ad istruirsi .
E tornando a noi di Balerna, appena fummo
qui giunti avemmo ancora da Mendrisio belle
dimostrazioni di affetto . Il M. Rev . Signor
D . Angelo Manghera si adoperò a fornir la
nuova cappella di paramenti ; il degnissimo
Prevosto Don Gaetano Pollini ci mandò la
pietra sacra e il tabernacolo dell' antico al-
tare di famiglia . Mi è stato vietato di far
il nome d'altre persone, che ci vogliono e ci
fanno tuttora molto del bene ; ma non voglio
tacere dell'egregio Sig . Cesare Croci, il quale
a molte attenzioni di affettuosa stima, ag-
giunse, or son pochi giorni, il regalo di
una grossa campana, proprio quale era ri-
chiesta dalla massiccia costruzione di questo
edifizio.Debopurdamieloa
buona stampa, la quale e prima e dopo l'a-
pertura del Collegio magnificò l' opera di
Mons . Vescovo e le povere nostre fatiche .
Rendo quindi, anche a nome dei colleghi
Salesiani , pubbliche grazie a tutti coloro
che in qualunque modo si adoperarono al
felice esito dell' impresa nostra nel Canton
Ticino .
Termino questi cenni coi sentimenti espressi
da Mons . Vescovo, nel discorso di commiato
che rivolse alla comunità prima di dare la
benedizione col SS . Sacramento : « L'aper-
tura del Collegio D . Bosco in Balerna, disse
S. E ., fu una ispirazione di Dio . » Ognuno

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dei presenti fece sue le parole del Pastor
della Diocesi ; e noi ce le sentimmo ripetere
più e più volte . Il demonio ora non mancherà
di sollevarci contro aspra guerra, ma noi
speriamo nell' aiuto di Colui che fu ispira-
tore di sì bell'opera .
Ogni volta che le scrivo, Rev .m° Padre,
sono incaricato di porgerle rispettosissimi
complimenti da parte di S . E . Mons . Vescovo,
dell'on . signore Dottor Casella, del Rev .mo
signor Prevosto di Mendrisio, del signor
Avv . Tognetti, e di tutti i Cooperatori Sa-
lesiani : questo io faccio col più vivo piacere,
e me ne tengo onorato . Prego voglia pure
gradire gli affettuosi ossequii dei Superiori
di questo collegio e di tutti gli alunni .
Sono di V . S . R .meav-
Devotissimo figlio in G . C.
Sac. COSTANTINO CARLINI
Direttore .
INGHILTERRA
LA SOLENNITÀ DI S . FRANCESCO DI SALES .
Quest' anno i nostri confratelli di Londra , a-
vendo a loro disposizione la nuova chiesa del S .
Cuore di Gesù, poterono celebrare con insolita
pompa la festa di S . Francesco di Sales . Ci è dop-
piamente caro darne un cenno , giacchè trattasi
della festa del glorioso nostro Patrono e poi per-
chè le solennità della Missione Salesiana di Bat-
tersea ora pare esercitino come una specie di apo-
stolato appresso dei protestanti che assiduamente
e con piacere frequentano le sacre funzioni che si
celebrano nella bella chiesa del S . Cuore .
Detta solennità fu preceduta da una novena,
che incominciò il venerdì 26 gennaio, consistente
nella recita del S . Rosario seguito dalla Benedi-
zione del SS . Sacramento. La domenica fra la no-
vena, 28 Gennaio, il Rev . Teol . Whereat, Parroco
della vicina Missione di Nostra Signora del Car-
mine, tenne alla Messa solenne il discorso annuale
in favore delle scuole della Parrocchia Salesiana .
Come dappertutto, in Inghilterra la questione del-
l'insegnamento ha un interesse capitale ; il gran
numero delle scuole governative protestanti , la
comodità dei locali e la moltiplicità dei mezzi di
cui dispongono queste scuole formano la continua
preoccupazione dei Sacerdoti, che vedono troppo
spesso genitori cattolici poco istruiti mandare colà
i loro figli, dove imparano di tutto, fuorchè la
propria religione . Per tener fronte a queste scuole
fa d'uopo sottostare a spese enormi . E però l'elo-
quente oratore colla sua parola chiara, facile ed
elegante, fe' toccare con mano la necessità di fon-
dare e sostenere scuole cattoliche ; e le sue parole
non furono senza alcun frutto .
Nel mattino della festa, 4 febbraio, consolante
fu lo spettacolo di quei fedeli nell'accostarsi ai SS .
Sacramenti. Alle 11 arrivava alla chiesa del S . Cuore
S . E . R .ma Mons . Butt, Ordinario di Southwark,
il quale si degnava d'assistere pontificalmente alla
Messa solenne di S . Francesco di Sales e fermarsi
poscia per amministrare nel pomeriggio il Sacra-
mento della Cresima ad un centinaio circa di ra-
gazzi e ad un bel numero di adulti . La cantoria
eseguì una Messa del M . Murphy, e per la prima
volta con accompagnamento d'orchestra . La vasta
chiesa era gremita di popolo, fra cui notavansi
molti protestanti attirati dallo splendore e dalla
maestà del culto cattolico .
Monsignor Butt, sempre buono verso i figli di
D . Bosco, che vide da umili principii progredire
fino ad aver una vasta e bella Chiesa così ben
uffiziata e tanto frequentata, volle manifestare la
grande soddisfazione che provava il suo cuore
« Si vede, andava dicendo a quei nostri confra-
telli, si vede che il buon Dio è con voi ; ringrazia-
molo di tutto cuore .
Alle 3 1/2 del pomeriggio, ebbe luogo la fun-
zione della Cresima, alla presenza d'una moltitu-
dine devota, dove i protestanti erano pur nume-
rosi . Sua Eccellenza diresse ai confirmandi un bel
fervorino sulla grandezza ed efficacia del Sacra-
mento che stava per amministrare . La sua parola
piena d' unzione apostolica discese in quei cuori
raggianti di gioia e li commosse fino alle lagrime .
Commovente riuscì pure l'intiera cerimonia .
Alle 7 della sera la chiesa del S . Cuore di nuovo
si riempiva di fedeli per assistere ai Vespri, che
si cantarono in musica . Uno dei nostri confratelli,
D . Bonavia, disse le lodi del nostro santo Patrono,
il dolce Vescovo di Ginevra . L'illuminazione elet-
trica della chiesa e quella artistica dell' altare
davano un aspetto più solenne alla processione che
seguì ai Vespri . Una sessantina di figlie bianco-
vestite, portanti lo stendardo del S . Cuore e spar-
genti fiori sul passaggio di Gesù Sacramentato,
vagii fanciulli formanti il piccolo clero, i sacri mi-
nistri attornianti il Divin Redentore portato sotto
il baldacchino, i cantici e le armonie dell'harmo-
niuni, qual festa per i nostri fratelli separati, abi-
tuati alle fredde cerimonie del lor culto senz'a-
nima!
All'indomani, la festa di S . Francesco fu chiusa
coi suffragi prescritti per i nostri Benefattori de-
funti .
Possa il S . Cuore di Gesù fare della Missione
Salesiana di Londra un focolare di luce, di buona
volontà ed infine di vita cattolica per le anime
bisognose del quartiere di Battersea .
UN PICCOLO QUESTUANTE .
È questi un vispo ragazzetto cattolico in sugli
otto anni, il quale sentendo che si doveva edifi-
care una vasta chiesa nel suo borgo di Battersea
e che a tal uopo si richiedevano grandi somme,
venne nel generoso pensiero di voler concorrere
anch' egli alla gran fabbrica in modo rilevante .

1.9 Page 9

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Ma come ciò sarà possibile al piccolo uomo? An-
zitutto metterà in serbo la monetina che papà e
mamma gli regaleranno pei dolci, e così moltipli-
cata tante volte la porterà al Parroco della Mis-
sione . E poi . . . poi andrà patrocinandone la causa
appresso tutte le famiglie del quartiere ed anche
fuori, si farà zelante collettore di somme, che con
gioia riporrà nel tesoro della edificazione del tempio
cattolico . Caro bambino ! Eccolo all'opera. Nei
tempi liberi dalla scuola e dalle domestiche occu-
pazioni, con licen-
za dei genitori egli
gira di porta in
porta, passa di bot-
tega in bottega, di
bazar in bazar, e
nel suo infantile
linguaggio espone
il progetto della
erigenda chiesa,
ne mostra la ne-
cessità e la gioia
che provano i cat-
tolici di Battersea
e da tutti impetra
l'obolo della coo-
perazione . L'inge-
nuità, la franchez-
za e la magnani-
mità di questo fan-
ciullo commuovo-
no i cuori : non
v'è cattolico che
gli neghi una pic-
cola moneta . S'im-
batte pure in chi
gli dice : - Ma ,
bambino mio , ti
sei sbagliato ; io
non sono romano . . .
- Non importa,
egli soggiunge, si
tratta di innalzare
una bella chiesa
nel nostro borgo,
nella nostra città .
- Ne alzeremo
una anche noi e
molto bella .
- Va tutto bene ; ma ora incominciate ad aiu-
tare ad erigere questa che è già intrapresa . - E
tanto continua a dire e con sì bel garbo, che anche
i fratelli dissidenti debbono cedere e accontentarlo .
Per tal modo il piccolo questuante potè concor-
rere molto, come si prometteva, all'erezione della
chiesa del S . Cuore di Gesù in Battersea . Nelle
feste della consacrazione, da noi descritte nel di-
cembre scorso, si tenne assai onorato di poter fare
da candatario a S . E . R .ma Mons . Cagliero e di
ricevere una lode da Don Rua che ravvisò in lui
un vero ometto . Ora è un assiduo chierichetto di
quella chiesa .
Un altro fatterello varrà a farci viemeglio cono-
scere le belle doti di cuore di questo vispo fan-
ciullo . Un giorno si presenta al Parroco della Mis-
sione e vuol far celebrare un dato numero di
Messe da requiem .
- Per chi vuoi tu farle celebrare? gli domanda
il Parroco che già lo conosceva personalmente .
- Per l'anima del sig . Dottor N . . . testè morto .
- Ma che relazione hai tu col sig . Dottor N . . .
e dove hai presi questi denari?
Mi scusi, giacchè vuole, le conterò tutto . Il
sig . Dottor N . . . era un bravo uomo cattolico e
mio amico. Egli
faceva tanto del
bene a tutti noi
di Battersea, e mi
dava ogni mese un
schilling per la no-
stra chiesa . Ora,
come lei sa, il Si-
gnore ce l'ha ra-
pito ; egli è morto
e non ha più nè
parenti, nè amici .
Temendo che nes-
suno pensasse a
suffragare l'anima
sua e così avesse
forse a star molto
tempo in Purga-
torio, ho pensato
che toccava a me
di suffragare l'a-
nima sua. Mi sono
quindi deciso di
andare di porta in
porta ed ho po
tuto raggranellare
questa piccola
somma ; favorirà
quindi celebrare
tante Messe per lui.
- O caro bam-
bino , bravo ! e--
sclamò allora il
Parroco ; che il
Signore ti bene-
dica e ti conservi
sempre in cuore
sì generosi senti-
menti .
Questi sono gli angioletti della Terra dei Santi!
NOTIZIE DEI MISSIONARI DI D, BOSCO
BRASILE
I nostri poveri Italiani emigrati .
Togliamo dall'Eco d'Italia la seguente
lettera che Mons . Lasagna dal Brasile
inviava all'egregio Prof. Luigi Olivi, do-
cente all'Università di Modena :

1.10 Page 10

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CHIARISSIMO PROFESSORE ED AMICO,
Guaratinguetà, 23 Novembre 1893 .
Ho finito le mie escursioni nel Brasile e
fra poco ritornerò a Montevideo . Ho
visitato varie Colonie Italiane dello Stato di
S . Paolo e mi spinsi sino a Botucatù, dove ap-
punto trovai più di ottomila trevigiani, che
si conservano ancora assai buoni , e colla
loro laboriosità ed onestà sanno farsi ben
volere e mettere in serbo qualche risparmio .
Trovai molti del Mantovano ad Araras e
moltissimi lombardi e veneti a Campinas .
In questa città si svolge ogni anno, in forma
epidemica, la febbre gialla, che miete molte
vittime specialmente fra i nostri connazionali .
Questi sono più di ventimila e la maggior
parte impiegati nelle fattorie (fazendas) di
caffè. La loro condizione economica è piut-
tosto prospera, ma si risentono troppo del-
l' abbandono morale, in cui si trovano . Di
più vi sono sempre i mestatori, quelli che
vogliono farla da capi-popolo e ne svegliano
gl'istinti meno nobili . Cosicchè questi poveri
popolani vengono già iniziati ad idee socia-
listiche, perniciose .
Per assistere i nostri cari emigrati in que-
sti punti importanti, ho trattato per la fonda-
zione di Case Salesiane, e la posso assicu-
rare che le basi sono già gittate, e fra poco
spero che il Sig . D . Rua mi permetterà di
mandare dei Sacerdoti in mezzo a quei
cari nostri compatrioti abbandonati ed insi-
diati .
Quest' anno ho pur voluto visitare le co-
lonie dello Stato di Minas Geraes e mi recai
prima a Saenz de Fora, poscia a Barbacena .
Quivi sono coloni veneti della provincia di
Udine . Stanno bene assai e sono stimatis-
simi . Lo Stato di Minas Geraes è uno dei
più popolati e dei più religiosi del Brasile .
Ivi i nostri connazionali trovano maggior
facilità di avvicinarsi a qualche buon Sa-
cerdote e sebbene la fertilità del suolo non
sia così favolosa come quella di certe parti
dello Stato di S . Paolo, pure i nostri italiani
trovano modo di passarsela bene .
Sono stato pure ad Ouro-Preto, che ne è
la capitale, e di là montato sui muli mi ar-
rampicai su quelle giogaie, viaggiando gior-
nate intere fra dirupi, per giungere a visi-
tare le celebri miniere d'oro e di diamanti .
Anche colà vi trovai i nostri poveri emigrati,
generalmente tirolesi e napolitani . Poverini
m' hanno accolto collo sparo di fucili e di
mortaretti : e non poteva più staccarmeli
d'attorno . In ogni parte ho avuto accoglienze
tenerissime, ma colà mi commossero assai
più . Quella gente vive quasi sempre riposta
nelle viscere della terra, fra le esalazioni dei
gas, nell'umidità, anzi nell'acqua . Escono da
quelle gallerie divenuti gialli e quasi asfis-
siati. Le donne ed i bambini prestano ser-
vizio attorno alle pietre scavate, alle mac-
chine stritolatrici di sassi, ai lavamenti delle
arene, ecc . ecc . Povera gente ; guadagna un
buon soldo, ma a che costo! ! La Compagnia
inglese però vi mantiene un medico, un ospe-
dale ed un cappellano per la domenica .
Ascolti ora un fatto doloroso . Due mesi fa
un italiano, appena giunto alla miniera, volle
subito mettersi al lavoro ed entrò nelle gal-
lerie ; ma dopo due ore fu estratto cadavere
deforme, poiche un grosso masso ruinato lo
aveva schiacciato . Non vi fu verso di saperne
i connotati . Io ho cercato , ho interrogato
tutti, ma non fu possibile sapere nulla a
tale riguardo . Ho visto là appeso un sacco
con pochi cenci che gli appartenevano, ma
non contenevano nè carte, nè documenti, da
cui si potesse sapere di che paese fosse . Po-
verino ! Chissà che non abbia una madre,
una sposa, de' figli che l'aspettano con an-
sietà ; e lui è morto e nessuno può avvisarne
la famiglia!
Il Presidente di quello Stato è uomo di
gran cuore e d'ottimi sentimenti . Mi ha col-
mato di onori e di gentilezze, ed io ho pro-
messo di far pratiche presso i Superiori onde
fondare una Colonia agricola per fanciulli
poveri e derelitti nelle vicinanze di Ouro--
Preto, in un luogo chiamato Cachoeira do
Campo . Il clima è affatto mite e temperato .
Mi pareva di essere in Liguria, poichè colà
si è a mille trecento metri sul livello del
mare . Quel Presidente ha messo a nostra
disposizione mille ettari di terra fertile assai,
e m'ha promesso di destinarne quanta vo-
lessi pei nostri emigrati italiani, perchè la
si divida in lotti e la si distribuisca . Vedrò
col tempo quello che si potrà fare .
Come vede, carissimo Professore, cerco di
guadagnare tempo ; viaggio, corro continua-
mente per portare conforti ed aiuti ai nostri
cari Italiani, e per l'anno venturo spero di
estendere ancora più le mie visite, senza ri-
nunziare di penetrare in mezzo ai selvaggi,
dove mi recherò in maggio .
Gradisca i più sentiti auguri per le feste
natalizie e mi raccomandi alle preghiere degli
amici e cooperatori salesiani, mentre mi pro-
fesso
Suo aff. amico
+ LUIGI LASAGNA, Vescovo (1).
(1) Il giornale genovese illustrato, da cui abbiam
tolto questa corrispondenza, fu varie volte lodato dal
S . Padre per la rettitudine de' suoi principii e per il
valore col quale difende la causa della vera libertà
Si pubblica in Genova, via Goito, al modico prezzo di
L . 16 all'anno e L . 8,50 al Semestre . Per ogni riguardo
si merita l'appoggio di tutti i Cattolici .

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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UN BREVE DEL SANTO PADRE LEONE XIII
A FAVORE DELL'ASSOCIAZIONE DEI DIVOTI DI MARIA SS . AUSILIATRICE
LA SANTITÀ di Nostro Signore Leone Papa XIII, nell'intento di vie maggior-
mente promovere e diffondere a vantaggio spirituale dei fedeli la divozione
alla Beatissima Vergine Maria invocata sotto al glorioso titolo di Aiuto dei Cristiani,
con tratto di speciale benevolenza degnossi concedere al Rettor Maggiore della Pia
Società Salesiana la facoltà di erigere in tutte le nostre Chiese e pubblici Ora-
torii, ovunque esistano, l'Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice e di aggre-
garla all'Arciconfraternita dello stesso nome e scopo canonicamente eretta in To-
rino nel Santuario a Lei dedicato .
Noi pertanto profondamente grati al Sommo Gerarca della Chiesa per quest'in-
signe favore, riportiamo qui il testo originale colla rispettiva traduzione del prezioso
documento, in attesa di poter eziandio in un tempo non lontano appagare le
molte richieste che ci pervengono e dall'Italia e dall'estero, specialmente da varii
nostri zelanti Cooperatori, d'erigere cioè nei loro paesi, anche fuori delle nostre
Chiese e pubbliche Cappelle, detta Associazione .
LEO PP . XIII
LEONE PAPA XIII
Ad perpetuam rei memoriam .
A perpetua ricordanza della cosa .
Cum multa ac varia pietatis, caritatis et IL Sacerdote Giovanni Bosco, di felice me-
studiorum instituta ad curandam pro-
moria , dopo aver fondato in più luoghi
ximorum salutem Joannes Bosco Sacerdos molti e varii Istituti di pietà, di carità e di
felicis , recordationis in pluribus locis fun- studii per procurare la salvezza dei popoli,
daverit, tum etiam ad pia Sodalitia animum rivolse pur l'animo a pie Associazioni, e gran-
convertit, eaque ut exorirentur, ac tam So- demente s'adoperò perchè sorgessero e fio-
ciorum numero, quam virtute fiorerent, valde rissero tanto pel numero de' Soci, quanto per
fuit auctor . Probe noverat pientissimus vir, virtù . Quell'uomo religiosissimo, e zelantissimo
et animarum salutis studiosissimus, plerosque della salute delle anime, conosceva benissimo
homines, qui se in religiosae vitae discipli- che la maggior parte degli uomini, i quali
n am tradere sunt alieni, facile posse piarum non si sentono di abbracciare la disciplina della
Sodalitatem legibus ottemperare, et sic in vita religiosa, possono facilmente osservare io
virtute permanere . Quos vero ipse e vivis regole di pie Associazioni e così perseverare
demigrans alumnos disciplinae suae, quasi nella virtù . I figli poi della sua istituzione, che
renascentem propaginem in vinca Domini egli alla sua morte lasciava quasi rinascente
reliquit, ii vestigia pone sequuti Praeceptoris propagane nella vigna del Signore, seguendo
sui, et pias Sodalitates fovent, et eas pro- fedelmente gli esempi del loro Padre, queste
pagandas diligenter curant .
pie Associazioni promuovono e con diligenza si
Etenim dilectus Filius Sacerdos Michael studiano di propagarle .
Rua, Moderator Summus Salesianorum, uni- Difatti il diletto nostro Figlio Sacerdote
versae christianae reipublicae benevertere Michele Rua, Rettor Maggiore dei Salesiani,
opinatus est Piam Sodalitatem Mariae Opi- giudicò che tornerebbe a bene della religione
ferae, in Ecclesia eiusdem tituli Augustae se si potesse estendere la Pia Associazione
Taurinorum ad Archiconfraternitatis gradum di Maria Ausiliatrice, già da molti anni
jam plures annos ante evectam, ad omnes elevata all'onore d'Arciconfraternita nel San-
Ecclesias Congregationis Salesianae posse tuario del medesimo titolo in Torino, a tutte
proferri, seu alias Confraternitates in Ee- le Chiese della Congregazione Salesiana , ossia
clesiis Congregationis supradictae erigi posse, erigere altre Confraternite nelle Chiese della
et ad memoratam Archiconfraternitatem ag- sopradetta Congregazione ed aggregarle alla me-
gregari . Nos qui nihil optare magis, acque morata Arciconfraternita . Noi che niente di
in oculis habere solemus, quam animarum meglio desideriamo ed abbiamo di mira, che
salutain aeternam, ad hanc opinionem facile l'eterna salute delle anime, volentieri assecon-
accedimus, quia salutiferam proximis iudi- diamo questo desiderio, perchè lo giudichiamo

2.2 Page 12

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camus . Quapropter moti precibus a supra-
dicto Rettore Maximo ad Nos admotis, et
omnes et singulos, quibus Nostrae hae Lit-
terae favent, ab quibusvis excommunicationis
et interdirti, aliisque ecclesiasticis censuris,
sententiis et poenis, quovis modo, vel quavis
de causa latis, si quas forte incurrerint, hujus
tantum rei gratia absolveutes, et absolutos
foro censentes, Apostolica Auctoritate Nostra,
tenore praesentium , Sacerdoti dilecto Filio
Michaeli Rua,hodierno Congregationis Sa-
lesianae Rectori Maximo, suisque in boe ho-
noris atque auctoritatis gradu Successoribus,
ut ipsi alias Sodalitates ejusdem nominis
atque instituti ubique locorum domus et Ec-
clesiae Congregationis existant, erigere, ser-
vatis tamen forma Constitutionis Clementis
PP. VIII Decessoris Nostri et Apostolicis
ordinationibus desuper editis, erectasque ad
Archiconfraternitatem supradìctam aggre-
gare, et Sodalibus, dummodo per se vel per
procuratorem suum aggregazioni praesentes
sint, omnes et singulas Indulgentias, pecca-
torum remissiones et poenitentiarum rela-
xationes, eidem Archiconfraternitati a Sede
Apostolica concessas, et aliis communicabiles
impartire, et communicare licito possint, et
valeant, perpetuum in modum concedimus
et largimur . Pari autem Auctoritate Nostra
Ecclesias singulas dictae Congregationis Apo-
stolico privilegio decorare volentes, ut quan-
documque Sacerdos aliquis cujusvis Ordinis,
Congregationis et Instituti vel saecularis
vel regularis, Missam ad altare ubi eretta
est Confraternitas pro anima cujuscumque
e Sodalibus Christifidelis, quae, Deo in cha-
ritate coniuncta , ab hac luce migraverit,
celebrabit, ut anima ipsa de thesauro Ec-
clesiae Indulgentiam consequatur, ita ut
ejusdem Domini Nostri Jesu Christi et Bea-
tissimae Virginis Mariae Immaculatae San-
ctorumque omnium meritis sibi suffraganti-
bus, a Purgatorii poenis, si ita Deo pla-
cuerit, liberetur, perpetuo concedimus, et in-
dulgemus . - Decernentes praesentes Litteras
firmas, validas et efficaces, semper existere,
et foro, suosque plenarios et integros effectus
sortiri et obtinere, ac illis, ad quos spectat
et pro tempore quomodolibet spectabit, in
omnibus et per omnia plenissime suffragari,
et irritum esse et inane, si secus super his
a quoquam, quavis auctoritate, scienter vel
ignoranter contigerit attentari . Non obstan-
tibus Constitutionibus et ordinationibus A-
postolicis, et, quatenus opus sit, praedictae
Archiconfraternitatis etiam juramento, con-
firmatione Apostolica, vel quavis firmitate
alia roboratis statutis, consuetudinibus, ce-
terisque contrariis quibuscumque .
Datum Romae apud Sanctum Petrum sub Annulo
Piscatoris die xix Januarii mdcccxciv, Pontificatus
Nostri Anno Decimosexto .
(Loco sigilli .)
ALOYSIUS Card . SERAFINI
vantaggioso ai prossimi . Per la qual cosa mossi
dalle preghiere a Noi presentate dal sopradetto
Rettor Maggiore, assolvendo e considerando come
assolti tutti e singoli coloro, in favore de quali
son concesse queste Nostre Lettere, per rispetto
unicamente a questo, da qualunque scomunica od
interdetto, e da altre ecclesiastiche censure e
pene, in qualsivoglia maniera e per qualsiasi
causa inflitte, se mai in qualcuna d'esse fos-
sero incorsi, di Nostra Apostolica Autorità, a
tenore delle presenti, concediamo ed elargiamo
in modo perpetuo al diletto Figlio Sacerdote
Michele Rita , attuale Rettor Maggiore della
Congregazione Salesiana, ed a' suoi Successori
in quest'onore ed autorità, che essi possano
validamente e lecitamente erigere altre Asso-
ciazioni del medesimo nome ed istituto in ogni
luogo ove esistano Case e Chiese della Congre-
gazione, osservando però la forma della Co-
stituzione di Clemente Papa VIII Nostro Pre-
decessore e le Apostoliche ordinazioni a
questo proposito già pubblicate, e le erette
Associazioni aggregare alla sopradetta Arci-
confraternita, ed impartire e comunicare agli
Associati, purchè per sè o per proprio procu-
ratore siano presenti alt' aggregazione, tutte e
singole le Indulgenze, remissioni di peccati e
condonazioni di penitenze concesse alla mede-
sima Arciconfraternita dall'Apostolica Sede, e
che siano ad altri comunicabili . Polendo poi
di pari Nostra Autorità onorare del privilegio
Apostolico le singole Chiese della detta Con-
gregazione, concediamo ed accondiscendiamo in
perpetuo, che in qualunque tempo un Sacerdote
di qualsivoglia Ordine, Congregazione ed Istituto
sia secolare sia regolare, celebrerà la Messa
all'Altare, dove è eretta la Confraternita, per
l'anima di qualunque Fedele Associato, la quale
sia passata di questa vita in grazia di Dio,
quell' anima istessa acquisti del tesoro della
Chiesa tale Indulgenza, che, aiutata dai me-
riti del medesimo Nostro Signor Gesù Cristo e
della Beatissima Vergine Maria Immacolata e
di tutti i Santi, se così piacerà a Dio, venga
liberata dalle pene del Purgatorio .
Decretiamo che le presenti Lettere conservino
ora e sempre la loro forza, validità ed efficacia,
che abbiano ed ottengano i loro pieni ed interi
effetti, e tornino in tutto e per tutto a pienis-
simo vantaggio di coloro, che esse riguardano
e riguarderanno per tutto il tempo avvenire, e
che sia irrito e senza valore ogni attentato in
pregiudizio della presente Concessione, se mai
avvenisse scientemente o per ignoranza, per
opera di chiunque in qualsiasi autorità costi-
tuito, non ostante le Costituzioni e le ordina-
zioni Apostoliche, e, in quanto fosse necessario,
gli statuti, le consuetudini della predetta Arci-
confraternita, e tutte le altre cose in contrario,
anche da giuramento, da conferma apostolica,
o da qualsiasi altro titolo corroborate .
Dato a Roma presso S. Pietro sotto l'Anello del Pesca-
tore nel giorno 19 Gennaio 1894, del Nostro Pontificato
anno Decimosesto .
(Luogo del Sigillo .). LuIGI Card . SERAFINI .

2.3 Page 13

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NORME
2 . Nei luoghi in cui, per deficienza di Chiese
od Oratorii pubblici salesiani, non si potesse eri-
gere canonicamente detta Associazione , i Diret-
per erigere ed aggregare la Pia Associazione dei Divoti tori delle nostre Case od altri Sacerdoti delegati
di Maria SS . Ausiliatrice all' Arciconfraternita del
dal Rettor Maggiore hanno la facoltà d'ascrivervi
tutti quel pii fedeli che ne fanno richiesta, purchè
medesimo titolo e scopo canonicamente eretta nel mandino a registrare i cognomi, nomi e luogo di
Santuario a Lei dedicato in Torino .
dimora degli Ascritti all' Associazione più vicina
canonicamente eretta, o nel libro generale dell'Ar-
I Direttori delle Case o Chiese Salesiane
che desiderassero di far erigere ed aggre-
gare canonicamente l'Associazione dei Di-
ciconfraternita in Torino . Questa condizione è in-
dispensabile per essere a parte dei favori spiri-
tuali concessi agli Associati .
3 . Parimenti nei siti ove non esiste alcuna
voti di Maria SS . Ausiliatrice all'Arcicon- Casa salesiana, i Fedeli che desiderassero parte-
fraternita omonima, secondo la Costituzione cipare dei favori spirituali concessi agli Associati,
di Clemente PP . VIII e le altre Apostoli-
che ordinazioni accennate nel suddetto Breve
debbono osservare le seguenti norme
come consta dal suesposto Breve, possono aggre-
garsi all'Associazione eziandio per mezzo di per-
sona a ciò incaricata. Raccomandiamo pertanto
ai nostri benemeriti Cooperatori di voler colla
1 . Che la rispettiva Chiesa od Oratorio, loro mediazione far inscrivere i nomi, cognomi
dove intendono erigere ed aggregare l'As- e luogo di dimora dei postulanti nella Confra-
sociazione, siano pubblici . I Direttori dei
nostri Collegi ed Ospizi che non hanno
Chiesa pubblica, possono stabilire nell'interno
delle loro Case la pia Associazione per tutti
i loro dipendenti, e comunicare agli stessi i
favori della medesima, purchè ne mandino a
registrare i nomi alla Confraternita più vi-
cina canonicamente eretta , oppure al San-
ternita più vicina, oppure nell' Arciconfraternita
di Torino.
4 . In quanto alla presenza degli ascrivendi giova
notare che essa non richiedesi sia personale, ma
è sufficiente la loro presenza morale, essendochè
l'Arciconfraternita di Maria Ausiliatrice non ha
alcuna formola speciale, per cui ricerchisi la pre-
senza fisica. Ciò non ostante la S . Congregazione
delle Indulgenze ad evitare ogni inconveniente ed
tuario di Maria Ausiliatrice in Torino . ( V .
Libretto dell'Associazione dei Divoti di Maria
Ausil ; pag 46 - 47, ovvero Cenni sulla pia
Associazione ecc . pag . 16 - 17) .
2 . Che non si possono erigere ed ag-
gregare nel medesimo luogo più Confra-
abuso raccomanda caldamente che le accettazioni,
per quanto é possibile, si facciano tra i perso-
nalmente presenti .
5 . Ricordiamo di passaggio che i Parroci ed
ogni altro che abbia cura di anime, i Direttori
di Collegi o delle Case di educazione o di Isti-
tuti di beneficenza, a tenore del Regolamento
ternite od Associazioni dello stesso nome dell'Associazione qui sotto esposto, possono ezian-
e scopo « eiusdem nominis et instituti, » se
non si trovano l'una dall'altra alla distanza
almeno di tre miglia italiani, equivalenti
a quattro chilometri e mezzo, ossia ad una
buona lega . (S . Congr . delle Indulgenze 22
agosto 1842) .
3 . Che presentino formale domanda al-
l'Ordinario Diocesano , in cui designino la
dio aggregare qualunque loro dipendente, purchè
mandino i nomi degli Aggregati al Rettore del
Santuario di Maria SS . Ausiliatrice, che è pure
il Direttore della pia Arcíconfraternita .
6 . In fine per avere libretti d'ascrizione alla
Compagnia, Registri, immagini, quadri, statue,
oleografie, medaglie e abitini di Maria Ausilia-
trice ad uso dei Confratelli, o della pia Associa-
zione, ciascuno può rivolgersi alla Libreria Sale--
Chiesa e l'Altare dove si vuole erigere l'As- siana o alla Direzione del Magazzino sommini
sociazione, con una copia del Regolamento stranze salesiane in Torino .
della medesima , onde ottenerne l' approva-
zione, il consenso in iscritto e la commen-
datizia per l'erezione ed aggregazione .
4 . Ciò fatto, spediranno l' ottenuto con-
REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE
senso e commendatizia del Vescovo al Ret- dei Divoti di Maria SS . Ausiliatrice (*)
tor Maggiore della Pia Società Salesiana,
il quale si farà premura di far loro perve- I
.
nire il relativo diploma d'erezione e d'aggre-
gazione in un coll'elenco dei privilegi e delle
indulgenze concesse all' Arciconfraternita .
Il quale elenco però prima di essere pub-
blicato dovrà farsi vedere all' Ordinario
del luogo, in cui è stabilita l'Associazione .
Doveri degli Associati .
1 . Nel Santuario dedicato in Torino a Maria
Ausiliatrice, con autorizzazione di S . E . Rev.ma
l'Arcivescovo di Torino, è canonicamente insti-
tuita una pia Associazione de' suoi Divoti, che si
propongono di promuovere le glorie della divina
Madre del Salvatore, per meritarsi la protezione
Avvertenze .
di Lei in vita e particolarmente in punto di
morte .
1 . Si raccomanda vivamente ai Direttori delle
singole Associazioni canonicamente erette di far
pervenire ogni anno all'Arciconfraternita di To-
rino una nota completa dei loro novelli Aggre-
(*) Quest' Associazione con Breve del 5 aprile
1870 venne eretta da S. S. Pio IX in Arciconfra-
ternita con tutti e singoli gli onori, preminenze,
gati, a fine di poter meglio constatare lo sviluppo prerogative, diritti e privilegi soliti e consueti,
ed i progressi della medesima .
nel Santuario dello stesso titolo in Torino .

2.4 Page 14

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2 . Due mezzi speciali si propongono : Dilatare
la divozione alla Beata Vergine e la venerazione
a Gesù Sacramentato .
3 . A tale uopo si adopereranno colle parole, col
consiglio, colle opere e coll' autorità di promuo-
vere il decoro e la divozione nelle Novene, Feste
e Solennità che nel corso dell' anno si compiono
ad onore della B . V . Maria e del SS . Sacra-
mento .
4 . La diffusione di buoni libri, immagini, me-
daglie, pagelle, intervenire e raccomandare l' in-
tervento alle processioni in onore di Maria SS . e
del SS . Sacramento, la frequente Comunione, l'as-
sistenza alla santa Messa, l'accompagnamento del
SS . V iatico agli infermi, sono le cose che gli Ag-
gregati si propongono di promuovere con tutti i
mezzi compatibili al loro stato .
5 . Gli Associati si daranno massima cura per
sé e presso alle persone da loro dipendenti d'im-
pedire la bestemmia e qualunque discorso con-
trario alla religione od ai buoni costumi, e per
quanto sta in loro di togliere qualunque ostacolo
che possa impedire la santificazione dei giorni
festivi .
6 . Ogni Associato secondo i consigli dei Cate-
chismi e dei Maestri di spirito è caldamente esor-
tato di accostarsi alla santa Confessione e Comu-
nione ogni quindici giorni od una volta al mese,
e di ascoltare ogni giorno la santa Messa, purchè
le obbligazioni del proprio stato glielo permet-
tano .
7 . In onore di Gesù Sacramentato gli Associati
ogni giorno, dopo le ordinarie preghiere del mat-
tino e della sera, reciteranno le giaculatorie : Sia
lodato e ringraziato ogni momento il SS . e Divinis-
simo Sacramento ; ed in onore della B . V . : Ma-
ria, Auxilium Christianorum , ora pro nobis . Poi
Sacerdoti basta che nella S . Messa mettano l'in-
tenzione di pregare per tutti gli Aggregati a que-
sta pia Associazione . Queste preghiere serviranno
come di vincolo ad unire tutti gli Associati in
un cuor solo ed in un'anima sola per rendere il
dovuto onore a Gesù nascosto nella Santa Euca-
ristia ed all'augusta sua Genitrice, ed a parteci-
pare di tutte le opere di pietà che si compieranno
da ogni Associato .
II.
Vantaggi spirituali degli Associati .
1 . Tutti gli Aggregati per darsi vicendevole
aiuto a camminare per la strada della salvezza
intendono di fare comunione di tutte le opere
buone che fa ciascuno in privato od in pubblico,
nella chiesa di Maria Ausiliatrice, oppure altrove .
2. Parteciperanno eziandio delle pratiche di
pietà che si compiono all'Altar Maggiore di que-
sta Chiesa : Altare privilegiato perpetuo secondo
il Breve di S . S . Pio IX in data 26 Febbraio 1875 .
(In questo Breve è concesso un Altare privilegiato
in ciascuna Chiesa della Società Salesiana, per tutti
i Sacerdoti secolari o regolari ivi celebranti pei De-
funti . Ultimamente poi S . S . Leone PP . XIII col
Breve sopra riportato arricchì eziandio del privilegio
quotidiano perpetuo l' Altare in cui verrà canoni-
camente eretta quest'Associazione, per tutti i Sa-
cerdoti siano secolari, siano regolari ivi celebranti
a pro di qualsivoglia defunto Associato) .
A questo Altare nella Chiesa di M . A . fra le altre
cose ogni mattino circa le ore sei nei giorni feriali,
e circa alle sette nei dì festivi si celebrerà una Mes-
sa, colla recita della terza parte del SS . Rosario, con
particolari preghiere e colla Comunione di tutti
quelli che vi possono intervenire . Il glorioso Pon-
tefice Pio IX con breve 16 Marzo 1869 benignamente
concesse 100 giorni d'Indulgenza a tutti e per
ogni volta che si prende parte a questo Esercizio
di pietà .
(Quest'indulgenza con Breve del medesimo Pon-
tefice in data 26 Febbraio 1875 venne concessa di tre
anni ed estesa a tutti i Fedeli Cristiani ed a tutte
le Chiese Salesiane, coll'aggiunta dell'Indulgenza di
300 giorni ogni volta che vi si ascolta divotamente
la Predica od il Catechismo, esposto da qualche
Sacerdote Salesiano, purchè prima e dopo fatto
il segno della S . Croce, si reciti con cuore almeno
contrito un'Ave Maria) .
Ogni sera avrà luogo canto di laudi sacre, let-
tura spirituale, preghiere, benedizione col SS . Sa-
cramento, cui terrà dietro la recita del S . Ro-
sario come al mattino .
3 . Ogni Aggregato può lucrare l'Indulgenza ple-
naria dai primi Vespri al tramontar del sole nelle
Solennità del SS . Natale, - della Circoncisione,
- dell'Epifania - e dell'Ascensione di N . S . G . C . ;
nella Domenica di Pentecoste - e nel giorno del
Corpus _Domini . - Nelle feste dell'Immacolata
Concezione della B . V ., 8 dicembre, - della sua
Natività, 8 settembre, - Presentazione al Tempio,
21 novembre, - Annunciazione, 25 marzo, - Vi-
sitazione , 2 luglio, - Purificazione, 2 febbraio, -
della sua Assunzione al Cielo, 15 agosto ; - nella
Solennità di Maria SS . Ausiliatrice, Titolare del
Santuario, 24 maggio, - e una volta all'anno in un
giorno a propria scelta, purchè nei detti giorni visiti
la Chiesa o l'Oratorio o l'Altare dell'Associazione,
pregandovi perla concordia fra i Principi Cristiani,
per l' estirpazione delle eresie e per l'esaltazione
di Santa Madre Chiesa . (Pio IX, coll' accennato
Breve 16 Marzo 1869, e col Breve del 29 Gennaio
1875) .
(Tale Indulgenza Plenaria si può eziandio gua-
dagnare da tutti i Fedeli Cristiani nelle Feste Tito-
lari di ciascuna Chiesa della Società Salesiana, vi-
sitandone la rispettiva Chiesa o pubblico Oratorio,
e nella Festa di s . Francesco di Sales, 29 gennaio,
visitando qualunque Chiesa appartenente alla me-
desima, se veramente pentiti, confessati e comuni-
cati ivi pregheranno come sopra . (Pio IX, con
Breve del 9 Maggio 1876) . Inoltre la suddetta
Indulgenza plenaria concessa agli Aggregati nelle
sette Feste principali della B . V, Maria, cioè della
sua Immacolata Concezione, - Natività, - Pre-
sentazione, - Annunciazione, - Visitazione, -
Purificazione, - ed Assunzione al Cielo, si può
anche lucrare da tutti i Fedeli Cristiani, purchè
confessati e comunicati visitino nei detti giorni qual-
che Chiesa della Società Salesiana, ed ivi preghino
come sopra . (Leone XIII, con Decreto del 28 Giu-
gno 1884) .
4 . La stessa Indulgenza Plenaria nel giorno che
si farà ascrivere nell'Associazione . (Pio IX con
Breve 11 Marzo 1870) .
5 . Così pure Indulgenza Plenaria in Articolo di
Morte, se, confessato e comunicato, potendo, in-
vocherà divotamente il SS . Nome di Gesù colla
bocca od almeno col cuore contrito . (Leone XIII,
con Rescritto del 15 Settembre 1888) .
6 . Ogni Aggregato intervenendo alle pratiche
di pietà che in questo Santuario compionsi nel
corso dell'anno in occasione di Tridui o Novene
solenni in onore di Maria, può una volta al giorno
lucrare l'Indulgenza di sette anni e di altrettante
quarantene. (Pio IX, col detto Breve 16 Marzo 1869) .
- È bene qui di notare che per l'acquisto dello

2.5 Page 15

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suddette Indulgenze Plenarie è sempre prescritta Visa suprascripta Statuta seu Capitula a Nobis
la Sacramentale Confessione e Comunione, a meno firmata tamquam praedictae piae Societati ac Fi-
che l'Aggregato non abbia la lodevole pratica di delium pietati consona approbamus, reservata Nobis
accostarsi ogni settimana alla Confessione . In F acultate eadem variandi, iuxta rerum ac temporum
questo caso si ricerca soltanto lo stato di grazia circumstantias .
e la Comunione . (S. Congregazione delle Indul- Datum Taurini die 18 Aprilis 1869 .
genze, con Decreto 9 Dicembre 1763) . Per le par-
ziali basta fare le opere e preghiere ingiunte con
Firmatus + Alexander Archiepisc.
cuore almeno contrito e divotamente .
7 . Tutte le sopradette Indulgenze Plenarie e
Parziali colla seguente di 300 giorni si possono
eziandio applicare per modo di suffragio ai Fedeli
defunti, eccetto quella concessa in articolo di
morte . (Pio IX, cogli accennati Brevi) .
8 . Inoltre ogni Associato recitando con cuore
contrito e divotamente la giaculatoria, « Maria,
Auxilium Christianorum, ora pro nobis, » acquista
300 giorni d'Indulgenza ogni volta . Ma per lu-
crare quest' Indulgenza fa duopo che si frequen-
tino eziandio le Case, Chiese od Oratorii festivi
della Società Salesiana . (Leone XIII, con Breve
del 22 Aprile 1879) .
9 . Indulgenza di cento giorni una volta al
giorno, dicendo la sola invocazione : Auxilium
DICHIARAZIONE
Sebbene si raccomandi vivamente l'osservanza del
suddetto Regolamento pei molti vantaggi spirituali
che ogni Associato può procacciarsi, e specialmente
per l' acquisto delle sante Indulgenze , tuttavia, a
fine di togliere ogni ansietà di coscienza, si di-
chiara che l'osservanza del medesimo non obbliga
sotto pena di colpa nè mortale, nè veniale, se non
in quelle cose che fossero già in questo senso co-
mandate o proibite dai precetti di Dio o della Santa
Chiesa.
Visto nulla osta alla stampa .
Torino, 27 Febbraio 1891 .
MICHELE LOTTERI Prov . Gen. .
Christianorum, ora pro nobis . (Leone XIII, col
Rescritto del 15 settembre 1888) .
10 . Ogni anno nel primo giorno non impedito
dopo la Festa di Maria Ausiliatrice si canta una
Messa da Requiem con altri particolari suffragi
per le Anime dei Confratelli defunti in generale
e particolarmente per coloro che fossero stati da
Dio chiamati alla vita eterna nel corso di quel-
GRAZIE DI MARIA AUSILIATRICE
Maria Ausiliatrice consolazione
l'anno .
degli afflitti . - Nel mese di luglio scorso
11 . Qualora un Contratello od una Consorella
cadessero ammalati, oppure a Dio piacesse di chia-
marli a miglior vita, saranno in modo speciale
raccomandati alle preghiere che ogni giorno si
fanno all'Altare di Maria Ausiliatrice, purchè se
ne dia avviso al Direttore della Chiesa .
una terribile polmonite secca , complicata
con lesione alla pleura, minacciava di morte
il mio suocero Antonio Deni, abitante in
Militello . Il miglior medico di quel paese
ne avea dichiarata impossibile la guarigione .
Mio marito, preso da sollecitudine per l'af-
III .
fetto paterno, mandò ancora per un medico
Professore alla nostra Università, il quale
Accettazione .
1 . Chiunque desidera far parte di questa pia
Associazione farà scrivere il suo nome, cognome
e luogo di dimora sopra apposito Registro, che si
conserva nella sagrestia del Santuario di Maria
Ausiliatrice . In quella occasione, se lo desidera,
gli sarà data un' immagine, od un abitino, op-
pure una medaglia di Maria Ausiliatrice bene-
confermò lo stato serio dell'ammalato e la
difficoltà di poterlo guarire . Allora io con
fede mi rivolsi alla Madre Ausiliatrice de'
Cristiani, e La pregai di tutto cuore a voler
ottenere la guarigione a mio suocero, e
così risparmiare un dolore che poteva es-
sere fatale pel mio marito . Da quel giorno
si vide incominciare il miracolo della Ma-
deta(*)collibretodel'Asociazione .
2 . I Parroci ed ogni altro sacerdote che abbia
cura d'anime, i Direttori di Collegi, o delle Case
di educazione, o di Istituti di beneficenza possono
aggregare qualunque loro dipendente : purchè man-
dino i nomi , cognomi e luogo di dimora degli
Aggregati al Rettore della Chiesa, che è pure
il Direttore della pia Associazione .
donna Santissima Ausiliatrice ; la malattia
fece una crisi e l'ammalato incominciò a mi-
gliorare sempre, sicchè presentemente sta
benissimo ed in piena salute . - In attestato
di mia riconoscenza desidero sia pubblicata
la presente relazione, ed offro a Maria San-
tissima Ausiliatrice i miei orecchini .
3 . Non vi è alcuna annualità pecuniaria : cia-
scuno, se vuole, può fare ogni anno qualche o-
blazione per sostenere le spese che occorrono nella
Catania, 10 Dicembre 1893.
CONCETTINA LA CIURA-DENI .
Novena e Festa di Maria Ausiliatrice e per tutte
le altre sacre funzioni che si compiono nelle va- Una novena a Maria Ausiliatrice .
rie occorrenze dell'anno nella Chiesa dell'Associa- - Nella trascorsa estate venni affetto da
zione .
forte neurastenia, ossia debolezza ed esauri-
mento nervoso, che mi aveva ridotto a mal
(1) Si raccomanda a tutti di portare divotamente al collo questa
medaglia in ossequio alla Madonna, ed anche per lucrare le molte
Indulgenze che vi sono annesse . Le quali Indulgenze trovansi enu-
merate nell'Elenco, detto delle Indulgenze Apostoliche o Papali, ap-
provato dalla S . Congregazione delle Indulgenze il 7 aprile 1891, e si
può avere dalla Libreria Salesiana di Torino .
partito ; ero sempre barcollante, avevo difficili
i movimenti, penoso il camminare, ed erami
impossibile dire la S . Messa in pubblico ,
senza sentirmi venir meno per palpitazione

2.6 Page 16

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di cuore e tremore nella persona . Feci privata-
mente una novena a Maria SS . Ausiliatrice per
implorare, sua mere, da Dio la guarigione,
con promessa di un'offerta a cotesto celebrato
Santuario . A contare dall'autunno sono pro-
gressivamente migliorato, grazie alla celeste
Benefattrice de'Cristiani, dalle cui mani ho
viva fede di ottenere una ben completa guari-
gione, se così piace al suo Divin Figliuolo .
Mi do premura perciò di spedire questa mia
povera offerta di lire cento, secondo il voto
da me fatto, e raccomando i miei bisogni alle
preghiere dei cari giovanetti dell' Oratorio .
Cosenza, 11 Gennaio 1894.
Sac . RAFFAELLO CARDAMONE .
Bontà di Maria! Dagli ultimi scorsi
Marzo e Ottobre una mia parrocchiana erasi
caldamente raccomandata a Maria SS . Au-
siliatrice con viva fiducia di essere dalla
medesima liberata da un malessere, che tanto
la travagliava . Non è a dire che in tutti gli
scorsi otto mesi , cioè da Marzo a Ottobre,
aveva sperimentato di niun effetto ogni sus-
sidio dell'arte medica! ... Maria SS . Ausilia-
trice però vegliava, quale tenera madre, alla
cura e consolazione della sua divota, la quale
di presente, sciolta da ogni suo malore, in
segno di gratitudine alla sua celeste divina
Benefattrice, gli scorsi giorni, in persona,
faceva un' umile offerta a cotesto celebre
Santuario .
Robella di Trino, 22 Gennaio 1894 .
D . RossINo G . BATTA, Rettore .
Auxilium Christianorum, ora pro
nobis! - Da tre mesi ero tormentato da
un forte dolore interno, che mi ridusse nel-
l' impossibilità di poter studiare . Senonchè,
avendo letto le molte grazie che la Madonna
di Don Bosco concede a chi con fede in si-
mili frangenti L' invoca, spesso ricorreva a
Lei colla breve giaculatoria : Maria, Auxilium
Christianorum, ora pro nobis . E la grazia non
si fe' aspettare; chè il male ben presto com-
parve all' esterno, sicchè conosciuto si potè
curare, ed io in breve esperimentai un rapido
miglioramento . Riconoscentissimo mando una
tenue offerta, desiderando pure che la grazia
ottenuta si pubblichi nel Bollettino Salesiano .
Capodistria, 22 Gennaio 1894 .
Ch . GIUSEPPE KRAINZ.
Benedetta l'Ausiliatrice dei Cri-
stiani! - Il 1° dicembre dell' ora scorso
anno, avendo in passate disgrazie conosciuta
la bontà e la potenza di Maria Ausiliatrice,
pregai questa Madre Divina a coprire del
celeste suo manto tutta la mia famiglia . Alle
dodici di tal giorno mio fratello, percorrendo
in vettura l'Adige, impauritosi improvvisa-
mente il cavallo e tolta la mano ai due in-
servienti che l'accompagnavano, fu ribattuto
otto metri d' altezza giù dall' argine, e per
miracolo non fu travolto dalle onde, ma fer-
mato a due passi dall'acqua . - Se non piango
morto mio fratello, lo devo a Maria Ausilia-
trice, che come sempre esaudì le mie pre-
ghiere. Benedetta sia questa Vergine Imma-
colata !
Rovigo, 22 Gennaio 1894 .
Avv . FRANCESCO GIOLO .
Confidenza in Maria . - Col finire
dello scorso Dicembre un bambino di mesi
diciasette incirca colpito da grave polmonite
versava in grande pericolo della vita . Espe-
rimentati tutti i rimedii che l'arte possa ri-
trovare in consimili malattie, tutti ritornarono
vani ed inutili . Oltremodo afflitti i genitori,
ma ripieni di confidenza in Maria Ausilia-
trice, fecero voto di una novena di preghiere
a di Lei onore . Oh bontà della Vergine SS. .!
Al primo giorno della novena il bambinello
cominciò a provare alcun sensibile miglio-
ramento, ed in pochi giorni si sentì perfet-
tamente guarito . Riconoscenti i genitori di
una grazia così segnalata, spediscono una te-
nue, ma sincera e divota offerta .
Lucedio, 29 Gennaio 1894 .
D . FERRARIS Prevosto .
Maria mi ha guarita la sorella
- Pieno il cuore della più viva gratitudine
verso Maria Aiuto dei Cristiani, La ringrazio
pubblicamente d' aver esaudita la mia pre-
ghiera. L'aveva supplicata per la guarigione
d'una mia sorella, madre di numerosa fa-
miglia, e questa dolce Signora mi volle con-
solare . Dopo otto giorni di timori e di an-
goscia per la grave sventura che minacciava
colpirci, la Vergine Ausiliatrice dei Cristiani,
piegando il Suo sguardo pietoso verso di noi,
ci ridonò, col miglioramento dell'inferma, la
gioia e la pace . Ora l'inferma è perfettamente
guarita e ringrazia con me la Madre Celeste .
Voglia Essa gradire questo povero tributo
di amore e riconoscenza e continuare ad es-
sere il mio rifugio, la mia avvocata, la mia
speranza .
Guarene, 8 Febbraio 1894 .
AGNESE BARBERO .
Grazie a Maria! - Il M . R . Sacerdote
D . Simone Grandis, travagliato da dolorosa
e lunga malattia, con fede ricorse a Maria
Ausiliatrice per implorarne la guarigione .
A tal fine raccomandossi pure più volto alle
preghiere dei figli di Don Bosco . Ed ora è
felice di poter pubblicamente attestare la sua
più sentita gratitudine alla Gran Madre di
Dio , da cui riconosce la sua completa gua-
rigione, giudicata prodigiosa dagli stessi ce-

2.7 Page 17

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ebri professori-medici che con amore lo
curarono . Egli umilia pure un'offerta ai figli
di Don Bosco in ringraziamento delle pre-
ghiere per lui fatte .
Torino, 2 Febbraio 1894 .
Riconoscenti a Maria Ausiliatrice per se-
gnalati favori ottenuti dalla potente sua in-
tercessione mandano pure offerta al di Lei
Santuario in Torino i seguenti :
Pellegrino Zannoni, Reggio Emilia . - D . Alessandro
Degiorgi, Alessandria. - Battista Selva, Introbio . -
C . F e D . C ., Torino . - B . Antonio Baratta, Ucréa . -
Teresa Stoppani, Tirano . -Don Vincenzo Mitri, Arci.pre-
te Parroco, Corbara d'Orvieto . -Una Cooperatrice Sale-
siana di Pinerolo . - I Coniugi Antonio Valenti . e
Maria Zaine, Por petto (Udine) . - Ch. Giovanni Roccia,
Torino . - Rosa Parravicini-Mangili e figlie, Calolzio.
- Don Lodovico Baldi, Asti . - I Coniugi N . ed F .
Toffano, Pavia. - Angiola Rimoldi-Giovanelli, Cis-
lago . - M . R ., Roma . - Giuseppina Piroja-Croce, To-
rino . - P . M ., Morbegno . - Pedro Muriel, Mexico (A-
merica) . - Bettino Bregoli di Giovanni, Pezzaze
(Brescia) . Artemisia Buzzi-Reschini, Viggite . - Cle-
mentino Clementi, Montebauno . - Antonio Merlo, Fo-
glizzo . - Emma Pistono, Pbglizzo . - Carlo Dante,
Carmagnola . - Sorelle Ferrero, Serralunga d'Alba . -
Giuseppina Delfi-Serra, Sanico . - La famiglia Sgras-
sino, Vinovo . - Luigia Chiesa v . Torre, Torino . - I
Salesiani di Quito (America) per la guarigione d'un
loro caro confratello . - Il ch . Belisario Anicheni,
Foglizzo . - Un Coadiutore Salesiano dell'Oratorio di
Torino, magnificando la potenza della medaglia di
Maria Ausiliatrice . - Rigoli D . Stefano, Curato, Ca-
stello Valt. (Como) . - Un Parroco della Diocesi di
Vercelli . - Nazaro Nodiroli, Milano . - I Coniugi Luigi
ed AnnettaComazzi, Torino.-Suor Francesca Giobbia,
Rivarolo Canavese . - Maddalena De Lorenzo, S. Pietro
nel Cadore (Udine) . - Annetta Fiandino, Noasca . -
Marietta Ferraris, Capraino . - Teresa Rognoni e Pietro
Invernizzi, Pavia . - Rosa Cominetti, Poirino . - Rosa
Garetto, Ariascoli d'Asti . -Rosalia Pronotto, Airasca.
- Margherita Grandi . - Anna Filippa, Lingotto . -
Maria Meotto, Rivoli . - Genoveffa Oliani, Torino . -
Marco Roggia, Badia Pinerolo . - Catterina Gallea
Manassero, Macello. - Giovanna Actis, Caluso . -
Giaciuta Gasca, Bricherasio . - Sebastiano Boccassino,
Valfenera . - Una parrocchiana di Roccagnate (Como) .
- Francesco Amedei . - Filomena Bovero, Torino . -
Maria Covo, Torino . - Don Leopoldo Merlino . -
Luigia Falcheris, Torino. - Giovanni Gublena, To-
rino . - Silvestro Piuletti - Maria Martel, Torino . -
Contessa Olivero di Roccabigliero, Cuneo . - Domenica
Viariggi, Castiglione Torinese . - Luigi Tarco, Castel-
nuovo . - Angela Vola, Torino . - Antonio Cisani,
Terno d'Isola (Bergamo) . - Bartolomeo Gaia, Pezza
d'Alba . - Paola Oddone, S . Gili . - Ballarlo Coniugi,
Isola Bella . -Luigia Marchisio,T.-C orin lara Chiat-
tono . - Giuseppina Dellavalle, Torino . - Anna Trione,
Courgnè . - Ludovica Genta, Bra . - Virginia Lysabel .
- Antonio Barello, Chiusa S. Michele .
i soci si va facendo per consolarcene insieme,
e il male che irrompe per impedirlo più ef-
ficacemente ; giovano a vincere il rispetto
umano e ad infonderci maggior coraggio,
vedendo che a fare il bene non siamo soli ;
giovano infine ad unirci coi vincoli ognor
più forti di una ben intesa fratellanza ed a
farci gustare davvero quello che dice lo Spi-
rito Santo per bocca del real Profeta, quanto
buona e dolce cosa ella è che i fratelli sieno
insieme uniti (1) . » Queste sono le ragioni
per cui noi, giunti sotto le feste di S . Fran-
cesco di Sales o di Maria Ausiliatrice, pre-
ghiamo i Direttori ed i Decurioni dei nostri
Cooperatori a voler radunare a Conferenza
i soci da loro dipendenti ; queste son pure
le ragioni che ci muovono a dar qualche
resoconto di alcune delle varie Conferenze
qua e là tenutesi con felice successo .
IN LIGURIA.
Diremo anzitutto come gli ultimi scorsi mesi
il nostro Don Stefano Trione fa a tenere
Conferenze Salesiane a Genova, Savona, Al-
benga, Oneglia, Porto Maurizio, S . Remo,
Bordighera e Ventimiglia . Ebbe ovunque
cordialissime accoglienze dalle Autorità Ec-
clesiastiche, dai nostri Cooperatori e molti
altri benefattori ed amici . Noi ne li ringra-
ziamo tutti con la più sentita riconoscenza
e facciamo voti che Iddio ne li ricompensi
copiosamente quanto lo desidera il nostro
cuore .
Si poterono pertanto, a norma del Manuale
Teorico-pratico dell'Associazione dei Coope-
ratori Salesiani, nominare per
SAVONA : Direttore Diocesano dei nostri Coo-
peratori di quella città e diocesi il Rev .mo
MONS . PONZONE CAN . LEOPOLDO - Vice-
Direttore il Molto Rev . D . ANDREA MAR-
TINENGO .
ALBENGA : Direttore diocesano il Rev .mo CA-
NONICO ISOLA D . CARLO FERDINANDO .
ONEGLIA : Condirettore il Rev . mo CANONICO
DOMINICI ISIDORO
PORTO MAURIZIO : Condirettore il Rev. mo
CANONICO RAMBALDI D . IGNAZIO .
VENTIMIGLIA : Direttore il Rev . mo MONS . LA-
GoRIo DON FILIPPO - Vice-Direttore il
Rev . mo MARZOCCO DON ANTONIO CANO-
NICO TEOLOGO .
AZIONE SA LE SIANA
Perchè le Conferenze?
« Le Conferenze Salesiane servono per fare
ognor meglio conoscere lo scopo della Pia
Società Salesiana, che ogni Cooperatore e
Cooperatrice deve pur tener d'occhio per ben
cooperare con essa ; giovano a far conoscere
i mezzi più adattati a tale cooperazione ;
giovano a far conoscere il bene che da tutti
Ad ALASSIO la Conferenza fu tenuta dal
nostro Sacerdote Dott . Don Alessandro Luc-
chelli . Ecco come ce ne scrive quel Direttore
D. Luigi Rocca : « Al Mercoledì 31 Gennaio
si è celebrato con pompa il funerale anni-
versario per D . Bosco e pei Cooperatori Sa-
lesiani defunti . I nostri Cooperatori onorarono
di loro presenza la divota funzione ; e nel
pomeriggio accorsero pur numerosi alla Con-
(1) Manuale teorico pratico dei Direttori e Decurioni
dei Cooperatori Salesiani .

2.8 Page 18

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ferenza che si tenne nella nostra chiesa
alle 15 1/2.mPoresivdta,lR
dopo poche parole di saluto da me indirizzate
ai convenuti, parlò a lungo il nostro D . Luc-
chelli sui bisogni attuali della nostra Pia
Società e dell'aiuto che possono prestare i
Cooperatori ; parlò in modo speciale del no-
stro Oratorio festivo che può ora dirsi fiorente .
La questua fruttò la somma di lire ottanta-
due, che col preavviso ai Cooperatori si de-
volsero al detto Oratorio festivo, pel quale
si sono già fatte non poche spese per adat-
tare il locale e costrurre una tettoia . Tutto
finì a comune soddisfazione e ne sia lode a
Dio » .
TORINO .
A tenere la Conferenza Salesiana in To-
rino questa volta abbiamo avuto la fortuna
di avere il missionario veneziano Mons . dei
Conti Sanfermo, Abate dell'Ordine militare
Maltese e Direttore Diocesano dei Coopera-
tori Salesiani di Venezia, il quale trovavisi
in Torino per una sacra missione, di cui di-
remo più avanti .
La Chiesa di S . Giovanni Evangelista sul
Corso Vittorio Emanuele verso le ore 15 del
1° febbraio era gremita di gente accorsa per
udire la calda e vivace parola del missio-
n.. arBiosctleprdiD Vi as-
sitevanoS.MmoERnBesavilLt
ed il Rev .mo Sig . D . Rua .
- La Chiesa di Dio ebbe in ogni tempo
da lottare contro al nemico dell'uman genere ;
ma Iddio, che ha promesso che le porte del-
l'ìnferno non prevarranno mai contro di essa,
in ogni secolo suscitò forti campioni, i quali
e colla loro energia e colla loro virtù e colle
loro inspirate istituzioni furono per la tra-
vagliata Sposa di Cristo conforto, sostegno
e difesa . Nel secolo decimonono la lotta con-
tro la Chiesa non fu meno accanita che negli
altri secoli ; e Iddio per la grande benevo-
lenza che porta al suo popolo diletto fe'
sorgere Don Bosco, gloria torinese, colla
grande e benefica Opera Salesiana in favore
della gioventù . Che quest'Opera sia di Dio
e non dell' uomo lo dicono l' approvazione,
le benedizioni ed i favori grandissimi che si
ebbe dal Sommo Pontefice Pio IX di santa
memoria ; lo provano i tratti di speciale be-
nevolenza che in ogni circostanza le prodiga
il sapientissimo regnante Pontefice Leone
XIII, del quale è segno del più tenero e
paterno affetto la stupenda Lettera diretta
al Sac . Michele Rua nel settembre scorso ;
lo attestano le battaglie che dapprincipio
ebbe a superare, e le simpatie acquistatesi
in pochi anni da varii Governi d'Europa e
d'America, che vanno a gara nel chiedere
un tralcio di quest'opera rigeneratrice : lo
comprovano quei genitori, che pur essendo
da noi alieni in fatto di religione, affidano
ai Salesiani i loro figli da educare, perche
anch' essi riconoscono la saviezza del loro
metodo d'educazione ; e infine quel prodigioso
e continuo dilatarsi di quest' opera è una
prova palpante ch'essa non è opera d'uomo,
bensì di Dio . D . Bosco fu da Dio suscitato
a porre un argine al dilagare dei mali che
affliggono l'età presente . -
Questa è in breve la sostanza dell'accalo-
rato discorso di Mons . Sanfermo, il quale ne
trasse la conseguenza che ai buoni tutti tocca
sostenere l'Opera Salesiana, come quella che
sì efficacemente provvede al bene universale
della Chiesa di Dio, ed in modo speciale ai
Torinesi spetta aiutare a viemaggiormente
diffondere nel mondo quest'Opera, che seco
porta celebrato il nome di Torino in ogni
angolo della terra . Disse dei grandi vantaggi
che possono godere coloro che colle loro ele-
mosine cooperano all'Opera Salesiana, ed in-
vitò tutti i suoi uditori a volerne profittare
mostrandosi veramente generosi, come sem-
pre furono i Torinesi verso l'Opera di Don
Bosco .
Ed a proposito di elemosina Mons . San-
fermo si fece la seguente obbiezione : -
Come? ella viene a raccomandarci tanto la
elemosina, a dirci di essere generosi in questi
tempi di grande, di estrema miseria? Le sfug-
gono forse le cattive annate che corrono per
le campagne, i fallimenti per ì capitali, le
infermità per le persone? Com' è ancor pos-
sibile mostrarsi generosi, mentre si cammina
sui trampoli e con tanto pericolo di cadere?
E rispondeva : - Sì , v' è miseria, miei si-
gnori, ma sapete per chi? Non già per il
mondo, chè io non veggo altro secolo vestire
più elegantemente del nostro ; non altra epoca
gremire sì fittamente gli spettacoli ed i teatri
come la presente ; non altri tempi più amanti
di spassi e di costosi divertimenti come questi .
V' è miseria, ma solamente per Iddio e per
le opere sue . - Conchiudeva quindi racco-
mandando a tutti di voler impiegare le proprie
sostanze nella giusta causa del bene mentre
si è in vita, per isfuggire al supremo Giu-
dizio la taccia di gretti e di avari da Gesù
Cristo, che fu con noi sì liberale, da darci
se stesso e tutto il suo preziosissimo Sangue .
Questa Conferenza ascoltata con religiosa
attenzione, eccitò un santo entusiasmo per
continuare a sostenere l'Opera Salesiana ed
un vivo desiderio di udìre altre volte la dolce
ed infuocata parola di questo zelante Mis-
sionario .
MODENA
La Conferenza in onore di S . Francesco
di Sales, annunziata nel nostro numero di
sabato, così il Diritto Cattolico del 1° Feb-
braio, ha avuto Domenica, 28 gennaio, un
risultato veramente consolante .
Dopo la lettura di una parte della lettera
di D . Rua ai Cooperatori, stampata nel Bol-
lettino Salesiano di gennaio, saliva il pergamo
il zelante Sac . Prof. Sante Ferrari, Economo

2.9 Page 19

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di S . Vincenzo e degnissimo Vice-Direttore
dei Cooperatori Salesiani, per parlare del
Cooperatore Salesiano e dire quel che il me-
desimo è chiamato a fare in questi tempi pro-
cellosi . Esordiva egli ricordando i giorni 12 e
13 settembre del decorso anno, quando inter-
venne al 1° Congresso dei Cooperatori Sale-
siani tenuto in Torino - Valsalice . - Disse
come ivi ebbe campo di studiare l'opera emi-
nentemente cattolica e sociale promossa da
D . Bosco . Saluta i giovani Polacchi in gran
numero educati dai Salesiani che diverranno
Apostoli di religione e di civiltà ; saluta To-
rino fortunata per accoglier in seno tale
opera, e conclude che ivi intese che voglia
dire Cooperatore Salesiano .
Dopo aver accennato alla irreligione che
tutta minaccia innondare la terra, evoca la
memoria del Profeta Zaccaria e afferma che
gli Angeli , che sulle ali loro percorrono la
faccia della terra, non trovan luogo ove alla
fede non muovasi guerra . Accrescesi tale
condizione dal diminuito numero dei Sacer-
doti e dalla indifferenza dei Cattolici . Ora
il Cooperatore Salesiano deve anzi tutto in
se stesso esprimere colla sua condotta irre-
prensibile la propria Religione, essere in una
parola perfetto Cattolico . Ma questo non
basta : egli deve operare, deve essere come
gli Ebrei tornati con Zorobabele dalla catti-
vità Babilonica, che con una mano lavora-
vano e coll'altra teneano la spada .
Parla poi dell'Istruzione dei fanciulli nel
Catechismo, delle vocazioni ecclesiastiche,
dei poveri orfani, delle Missioni, tutte O-
pere Salesiane . Ma nulla potrassi fare senza
lo spirito di sacrifizio, ed il Conferenziere si
dilunga a mostrarne la necessità e l'impor-
tanza . Dopo accennati i vantaggi dell'ele-
mosina ed il precetto di farla, conchiude
dicendo che nei cieli si troveranno i figli di
D . Bosco, i Cooperatori loro, i salvati orfani,
i convertiti pagani a sciogliere il canto di
eterno Osanna a Gesù, sostegno degli orfani,
rifugio dei rejetti, Padre d'infinita miseri-
cordia .
L'importante discorso, ascoltato con mani-
festo interessamento dagli intervenuti, la-
sciava in tutti gradita impressione ; ond'è a
sperare che la parola viva ed infiammata
del Conferenziere , caduta in buon terreno,
sarà per apportare quei frutti migliori di zelo
e di operosità, di cui oggidì evvi tanto bi-
sogno . La bella funzione aveva termine col
canto dell'Inno e colla benedizione colla Re-
liquia del Santo Dottore .
PAVIA .
È veramente edificante l'esempio che ogni
anno danno i Cooperatori e le Cooperatrici
di Pavia nell'occasione della festa di S . Fran-
cesco di Sales . Per onorare questo nostro
glorioso Patrono meglio che per loro si possa,
vi si preparano con un solenne triduo di Be-
nedizioni nella Chiesa prepositurale di detto
Santo, sede della Pia Associazione, si radu-
nano a Conferenza e nel giorno della festa
con edificante contegno si accostano ai SS .
Sacramenti ed a tutte le solenni funzioni che
si celebrano in quella chiesa .
La Conferenza fu tenuta il 27 gennaio dal
zelante Direttore Diocesano Canonico Don
Francesco Mariani , Prevosto di S . M . del
Carmine, il quale si fe' premura di trasmet-
terci la bella somma raccolta a benefizio delle
Opere Salesiane .
Nel giorno del Santo poi, alle 71/2,celbrò
la Messa della Comunione generale Sua Ec-
cellenza Rev .ma Mons . Magani, Vescovo di
Parma, il quale dall' altare recitò un dotto
ed affettuoso discorso di circostanza , pieno
di amore e di zelo per le Opere nostre . Alle
11 celebrò la Messa solenne, cantata in mu-
sica, il Rev.mo Canonico Mariani, coll' assi-
stenza del gentilissimo prefato Vescovo di
Parma ; ed alle 17 si cantarono i Vespri so-
lenni, seguiti dalla benedizione dell' Augu-
stissimo Divin Sacramento .
Chi ci scrive ci assicura che splendida è
la pietà che dimostrano in queste circostanze
quei nostri Cooperatori e Cooperatrici, sem-
pre i primi ove trattisi della gloria di Dio
e della santa causa del bene, e che il loro
esempio è di stimolo e di edificazione agli
altri fedeli, i quali pure accorrono in gran
numero a tutte queste sacre funzioni .
Un plauso adunque a quei buoni Coope-
ratori ed un grazie di cuore per l'affetto che,
portano alle Opere di D . Bosco.
GORIZIA .
Con piacere apprendiamo dalla relazione
che ci inviò quel Direttore Diocesano Mons .
Alpi, come bene interpretano il Regolamento
i Cooperatori e le Cooperatrici Salesiane del
Littorale Austriaco . Lo scopo di quest'As-
sociazione si è anzitutto di fare del bene a
se stessi mediante un tenore di vita vera-
mente cristiana, e poi giovare agli altri in
molte maniere, soccorrendo specialmente la
crescente gioventù, nelle cui mani stanno i
destini della civile società . E quei ferventi
Cooperatori e Cooperatrici nelle loro radu-
nanze si animano a vicenda allo spirito di
vita cristiana, di preghiera e di carità, in-
spirandosi ai sublimi esempi dell'Apostolo
del Chiablese ; ed anche quest'anno vennero
a pratiche risoluzioni, ridondanti sempre in
vantaggio del povero popolo e specialmente
della pericolante gioventù . Essi si ricorda-
rono pure degli orfanelli di Don Bosco, ai
quali fecero pervenire il loro obolo . Si ab-
biano i nostri più sentiti ringraziamenti .
LORETO APRUTINO .
Anche in questa cittadina della Provincia
di Teramo va prendendo incremento la Pia
Associazione dei Cooperatori e delle Coope-

2.10 Page 20

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ratrici Salesiane . Lo si deve in gran parte
allo zelo del Rev .mo Abate e Vicario Foraneo
D . Luigi di Vestea, di recente eletto Decu-
rione dei nostri Cooperatori . Egli già inco-
minciò a tenere la Conferenza prescritta dal
Regolamento e potè parlare delle Opere Sa-
lesiane ad un discreto numero di Coopera-
tori . Voglia Iddio benedire questi buoni prin-
cipii e rimunerare quei Cooperatori e Coo-
peratrici dell'offerta inviataci .
CATANIA .
Della Conferenza tenuta la domenica 23
gennaio ai Cooperatori e Cooperatrici di
Catania togliamo i seguenti brani dall'egregia
Campana di quella città
« Sua Em .za Rev .ma il Cardinale Dusmet,
nostro amatissimo Pastore, con S . E . Rev .ma
Mores . Giovanni Guttadauro Reggio di Re-
burdone, Vescovo di Caltanisetta, aderendo
con squisita bontà all' invito avuto , vol-
lero presiedere colla loro presenza alla pia
riunione . Verso le 10 e 112 giungevano al-
l'Istituto Salesiano, accolti festosamente col
suono della banda musicale composta dei
giovanetti artigiani colà raccolti .
» Recatisi in cappella ove doveva aver
luogo la Conferenza, si celebrò la S . Messa,
finita la quale il Direttore dell' Istituto ,
Sac . G . Chiesa, volgeva la parola ai conve-
nuti . Breve e famigliare fu il suo dire, ma
franco ed animato dal più caldo zelo .
» Dopo di aver tratteggiato così come un
quadro le condizioni tristi, che affliggono la
presente società, specie la patria nostra, in-
dagò quali ne fossero le cause, e fece vedere
come queste si trovano nella corruzione dei
principii, corruzione prodotta dall'ignoranza
nelle cose di religione, in cui vien lasciata
la povera gioventù operaia . A sovvenire a
tanto male, ecco la mano provvidenziale di
Don Bosco e de' figli suoi, i quali ovunque
possono aprono Oratorii festivi, Scuole, Col-
legi, Istituti di beneficenza, ove si raccoglie
principalmente la gioventù povera ed ab-
bandonata , la quale mentre si educa allo
studio e al lavoro, viene pure con fermi prin-
cipii istruita nelle cose di nostra santa Re-
ligione . Quanti giovanetti trovano in questa
l'àncora della loro salute! Quanti ne godono
ogni giorno i benefizi! Ma a tale impresa
non bastano le fatiche, i sacrifizi a cui si
assoggettano i Salesiani ; occorrono altresì
mezzi materiali, mezzi che la carità dei buoni
Cooperatori e delle benemerite Cooperatrici
viene somministrando . Fece quindi appello
alla loro carità ed al loro zelo , sopratutto
a pro del novello Istituto di questa città,
che nei suoi principii più d' ogni altro ha
bisogno di sussidii .
» Generose furono le offerte . Molte persone
anzi, che a causa del tempo poco favorevole
non poterono recarsi alla Conferenza, si fe-
cero rappresentare da altri e mandarono pure
l'obolo della loro carità . Pose termine alla
funzione la solenne benedizione impartita col
SS . Sacramento . »
FUORI D. 'ITALIA
Non la finiremmo così presto, se volessimo
dar anche solo un cenno complessivo di tutte
le altre Conferenze Salesiane tenutesi in Italia
e specialmente fuori d'Italia . Lasciamo ai
Bollettini Francese, Spagnuolo ed Inglese il com-
pito di parlare delle tante tenutesi nelle re-
gioni di loro lingua . Noi diremo solamente
che ci piacque assai la varietà degli argo-
menti trattati in relazione colla Pia Società
Salesiana e coi suoi Cooperatori e Coopera-
trici . I Direttori ed i Decurioni hanno mo-
strato davvero molta perizia e grande zelo .
Ne sia lode a Dio datore d' ogni bene
grazie ai nostri Benefattori .
IL COMITATO SALESIANO
di Reggio Emilia .
Questo benemerito Comitato diresse per la
festa di S . Francesco di Sales una stupenda
lettera circolare, tutta spirante carità e zelo,
ai Cooperatori Salesiani di quella illustre
città e diocesi . Dopo aver parlato con grande
affetto ed entusiasmo di D . Bosco e dell'O-
pera sua, e dell' impianto in quella diocesi
del Comitato Salesiano e di diversi Decu-
rioni, la detta circolare così continua :
« È questa la prima volta che il Comitato Sa-
lesiano si presenta ai Cooperatori della Diocesi
di Reggio, ed egli osa sperare che non sia per
mancargli l'appoggio dei buoni Cooperatori, per
dare nuova vita alla Pia Società. S'accenda dun-
que, o Signori, il vostro zelo, non vi incresca di
adoprarvi strenuamente a fare nuovi Cooperatori .
Con quanta facilità vi si può riescire, e quanto
bene si può fare ! Si studino specialmente co-
loro che si vorranno dare all'opera santissima di
trovare nuovi Cooperatori, di togliere il pregiu-
dizio che l'essere cooperatori richieda offrire
spesso danaro per le opere di D . Bosco . Su que
sto punto anzi non v'è alcun obbligo speciale :
ciascuno farà ciò che la sua generosità e sopra
tutto le sue forze permetteranno . Si studino di
inculcare l'idea che l'Associazione dei Coopera
tori Salesiani è destinata ad unire con vincoli
sempre più stretti i fedeli ai loro parroci e per que-
sti ai loro Vescovi e al Romano Pontefice . Coraggio,
benemeriti Cooperatori! animiamoci di zelo, fac-
ciano pel bene almeno quanto i nemici fanno
pel male . E se qualche volta saremo chiamati a
sostenere con un tenue obolo le opere di D . Bosco,
ricordiamoci che noi cooperiamo alla più santa delle
cause, la cristiana educazione della gioventù e la
propagazione della fede. : ricordiamoci che le pre-
ghiere di migliaia di cuori innocenti salgono ogni
giorno al trono di Dio, invocando le più elette
benedizioni sui buoni Cooperatori . Chi scrive
queste parole potè vedere quelle centinaia di
giovanetti raccolti sotto le auguste volte di Maria
Ausiliatrice in Torino, udì da quelle centinaia
di vergini petti innalzarsi al cielo i cantici della

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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fede, la prece della riconoscenza, nè potè frenare
le lagrime di una inesprimibile consolazione . »
Seguono la circolare i nomi dei rispetta-
bili Membri del sullodato Comitato, quindi
l'approvazione e la benedizione di S . E . Rev .
Mons . Vescovo e Principe di Reggio, ed al-
cune parole di ringraziamento e di plauso
del Rev .mo Sig . D . Rua .
Iddio benedica e ricompensi tanto zelo .
APPELLO
ai Cooperatori Salesiani ed ai Milanesi per
l'impianto d'un Istituto Salesiano in Milano .
Questo appello è mosso dallo zelante Co-
mitato Salesiano e dal benemerito Sotto-Co-
mitato di Dame Cooperatrici della illustre
città e diocesi di Milano . Con parola ani-
mata dalla più viva carità vi sono svolti i
quattro punti seguenti : L'Opera Salesiana
nel mondo e specie in Italia - L' Opera Sa-
lesiana richiesta in Milano - Vantaggio pei
Benefattori dell'Istituto erigendo - Mezzi pra-
tici . Vi seguono le seguenti parole di appro-
vazione e di raccomandazione del Rev .mo
D . Michele Rua e dell'Ill .mo e Rev .mo Vi-
cario Capitolare di Milano, ora Eccellentis-
simo Vescovo Ausiliare Mons . Angelo Maria
Mantegazza
Il sottoscritto è vivamente grato per la stima e
fiducia che l'Onor .mo Comitato e Sotto-Comitato
Salesiano Milanese professano verso la Pia Società
di S. Francesco di Sales e ne rende cordiali rin-
graziamenti . Erede dei sentimenti di affetto e rico-
noscenza, che l'amatissimo suo Antecessore D . Gio-
VANNI Bosco nutriva verso la città di Milano, fin
d'ora aderisce al pressante invito e si dispone a
mandarvi Salesiani ad occuparsi colla miglior vo-
lontà a benefizio della gioventù appena sia prepa-
rato un locale adatto a qualche istituto od opera
in di lei favore . Intanto insieme co' suoi confratelli
porge fervide preci al Signore, affinchè voglia bene-
dire lo zelo del Comitato e Sotto-Comitato e rendere
fecondo di abbondanti frutti il loro caldo appello .
Torino, 2 Febbraio 1894.
Sac . MICHELE RUA .
Memore dell'affetto e della stima che il compianto
nostro Arcivescovo, Mons . NAZARI DI CALABIANA
sempre manifestò verso l' illustre D . Bosco e tutte
le sue opere, e del voto espresso dal medesimo Pre-
lato di veder stabilite anche nella Diocesi di Milano
alcune di sì benefiche istituzioni, il sottoscritto ben
volentieri appoggia il Comitato presieduto dal M.
R . D . PASQUALE MORGANTi e lo raccomanda cal-
damente al M. R . Clero ed a tutti i fedeli .
Dalla Curia Capitolare Arcivescovile, 3 Febbraio 1894 .
Can . ANGELO MARIA MANTEGAZZA
Vic . Gen. Cap.
Mentre applaudiamo all'attività dei bene-
meriti Comitato e Sotto-Comitato Salesiano
di Milano, crediamo bene a comune eccita-
mento ed edificazione di riportare qualche
parola almeno del sullodato loro appello .
Vantaggi pei Benefattori dell'Istituto erigendo .
Il nostro appello è diretto a persone cristiane :
quindi prima di accennare i mezzi pratici ed ef-
ficaci per la santa impresa, crediamo bene ricordar
loro quanto in proposito ingiunge a tutti i fedeli
GESU' CRISTO, il grande amico della gioventù .
Ecco alcune delle sue stringenti raccomandazioni :
Lasciate che i piccoli vengano a me, e non impe-
ditelo ad alcuno . Non disprezzatene neppur uno di
questi piccoli, perchè di loro è il Regno de' Cieli,
ed hanno ai fianchi un Angelo, che sempre vede la
faccia del Padre mio . Guai a chi me ne scando-
lezza uno! lo sciagurato merita esser precipitato
ed affogato nel profondo del mare . Invece vi pro-
testo che quanto farete per uno di questi piccoli, lo
riterrò come fatto a me stesso .» Onde anche il no-
stro gran Padre, S . Ambrogio, ci sollecita alla
nobilissima impresa dicendo : « Accogliendo con
carità il fanciullo, imagine di Cristo, voi accogliete
Gesù medesimo!» Quanta non sarà quindi la sod-
disfazione anche in vita di chi potrà dire : Col
mio obolo, con qualche risparmio, col sacrificio
di un divertimento, d'un maggior lusso, colle mie
influenze e raccomandazioni, colle mie industrie
e preghiere ho raccolto dei poveri fanciulli peri-
colanti e ne ho fatto ottimi cristiani e cittadini!
Ed ancor più in morte quanta consolazione re-
cherà al cuore il pensiero d'aver in vita salvato
tante anime ! Con quanta fiducia ci presenteremo
al terribile rendiconto, se in espiazione delle no-
stre miserie avremo almeno nelle ultime nostre
disposizioni contribuito ad aprire, oppure ad al-
largare un pio ricovero, dove fors'anche per dei
secoli si seguiterà a salvar anime per opera no-
stra! Ecco il primo e più grande vantaggio del-
l'opera caritatevole, a cui qui si muove invito .
Ma non possiamo tacerne un altro ragguardevo-
lissimo, le preghiere cioè, che pei loro benefat-
tori eleveranno perennemente al cielo tanti dere-
litti soccorsi e riabilitati, e non solo nella nostra
Milano, ma in tutti gli angoli del mondo, ove
siano giunti i Salesiani, i quali, ammaestrati da
D . BOSCO, ammettono alla partecipazione quo-
tidiana di tutte le loro opere meritorie quanti
vengono in loro aiuto . Oh che davvero è assicu-
rato e da Dio e dagli uomini il centuplo di ciò
che faremo pei poveri figli del nostro popolo! . . . .
Milanesi! Non permettiamo che si ripeta della
nostra città quello che lamentavasi nella povera
Gerusalemme al tempo della schiavitù : « I fan-
ciulli domandavano pane e nessuno v'era che loro
lo spezzasse! » Non mostriamoci degeneri dai nostri
Padri cotanto solleciti per l'addietro e generosi
nel provvedere ai bisogni della povera gioventù .
Non mostriamoci meno preoccupati dei bisogni
morali e religiosi dei nostri figli che delle imprese
artistiche o industriali, per cui è tanto sensibile
ed ardita Milano . Qui dove l'orfanello, il sordo-
muto, il cieco, il rachitico, il discolo hanno un
apposito ricovero aperto dalla sagace carità citta-
dina, non manchi omai un Istituto, ove guaren-
tire in mezzo a tanta corruzione l'innocenza dei
poveri figli del nostro popolo ! Ci sproni anche
l'esempio degli eroici figli di D . BOSCO, pronti
ad ogni sacrificio pei figli dei Milanesi .
Pel Comitato e Sotto-Comitato Salesiano
SaC . PASQUALE MORGANTI Dirett.

3.2 Page 22

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A PROPOSITO DELLA PUBBLICAZIONE ITALIANA
DEL
MANUALE IBLIC
O
DEL VIGOUROUX E BACUEZ .
Dopo l'annunzio che abbiam fatto nel Di-
cembre scorso di questa pubblicazione intra-
presa dalla Tipografia Salesiana di Sampier-
darena, fu un continuo chiederne l'Associa-
zione per parte di ragguardevoli ecclesiastici
e di interi Seminari, tanto che gli Abbonati
in men di due mesi superano il migliaio .
È questa una prova dell' entusiasmo susci-
tato dal sapientissimo Leone XIII colla sua
Enciclica sugli studi biblici e del pregio sin-
golare indiscutibile di questo Manuale . Giun-
sero pure al Rev.monstrSupeiDonRa
varie lettere di encomio e di congratulazione
per l' ideata pubblicazione da parecchi emi-
nentissimi Prelati di S . Chiesa, delle quali
farem posto a due in questo numero . Intanto
annunziamo agli Associati che la Libreria
di Sampierdarena fa conto di far loro per-
venire il primo volume nel prossimo mese
di Aprile (1) . Chi volesse ancora associarsi,
si affretti a mandare la propria adesione a
quella Libreria . L'Opera è in 4 volumi in-16°
gr . di circa 800 pag . ciascuno con 280 tavole
illustrative . Prezzo d'associazione : L . 12-(C) ;
più tardi sarà di L . 14 - (E) .
Due preziosi Documenti .
I.
P. GENERALE REv .mo
In ogni tempo sarebbe tornata lodevole la
versione italiana del Manuale Biblico del Vi-
gouroux e del Bacuez, con unanime plauso
dei dotti giunto all' ottava edizione . Per
quanto risplendano d'insigni meriti nella
nostra penisola molti fra' cultori degli studi
biblici , non vi è, malgrado i loro egregi
sforzi, generalmente diffusa, con l'amore della
tradizione, la sana critica imposta da' sin-
ceri progressi dell'età nostra .
E di questa alleanza gli autori del Ma-
nuale Biblico son così periti e sicuri maestri,
da potersi propagarne in esempio il libro
anche alle scuole italiane .
Però dopo l'Enciclica - Providentissimus
Deus - l'opportunità di cotale versione si
rende vieppiù manifesta . Corrispondere agli
inviti dell'Augusto Pontefice, infaticabile ze-
latore de' buoni studi, è dovere di tutti i
cattolici, massime degli Ecclesiastici . - La
Congregazione governata dalla P . V . non
(1) Mentre va in macchina questo Bollettino rice-
viamo la trista novella che un incendio ha molto dan-
neggiato la nostra Tipografia di Sampierdarena . Forse
questo disastro, le cui conseguenze sono assai gravi,
sarà la cagione di ritardo nella spedizione del 1°Vo-
lume del Vigouroux . Gli Abbonati ci vogliano scusare.
ha tardato all'appello, donando in veste ita-
liana il Manuale Biblico, a mite prezzo, tanto
da non ispaurire le stremate fortune de'
nostri giorni .
Non saprei dunque meglio ricambiarle i
voti di felicità, ch'Ella m'ha favorito, P . Ge-
nerale Stimatissimo, nella ricorrenza del Na-
tale e del Capo d'anno, che raccomandando
a tutti i sacerdoti e chierici specialmente
l'associazione ad un'opera sì vantaggiosa .
Della S . V . Rev .ma
Roma, 8 Gennaio 1894 .
Dev .mo a mo in G .C .
L . M. CARD . VIC . PAROCCHI
Protettore de' Salesiani .
II .
PADRE REVERENDISSIMO,
Mantova, li 22 Gennaio 1894 .
Non si può applaudire abbastanza al pen-
siero, ch'Ella ebbe di far presentare in que-
sto momento dal suo ven .do Istituto nella
nostra lingua il Manuale Biblico, o Corso di
S . Scrittura del Vigouroux e del Bacuez . A
parte infatti l'atto di riverente ossequio, che
il suo Istituto presta con quest'opera all'Au-
gusto Pontefice, che colla recente Enciclica
Providentissimus Deus eccita a questi studii
e ne prescrive minutamente le norme, Ella
dà anche il mezzo di compiere i voleri del
Santo Padre offerendo un'opera a tali studii
opportunissima e direi quasi necessaria .
Se purtroppo com'ebbe a dire il S . Pon-
tefice, dolendum . . . multos esse qui antiquitatis
m onumenta, gentium mores et instituta, simi-
liumque rerum testimonia magnis ii quidem
laboribus perscrutentur et proferant, sed eo
saepius consilio, ut erroris labes in sacris Libris
deprehendant ; ex quo i llorum auctoritas usque-
quaque infirmetur et nutet - se è desiderio
ardente del Santo Padre che a questi studi
conspirent et connitantur illi etiam ex catho-
licis viris, qui ab externis doctrinis aliquam
sint nominis auctoritatem adepti, è dovere
però specialmente del Clero di confutare gli
errori e dimostrare , nihil ex rerum natura,
nihil ex historiae monumentis colligi posse, quod
eum Scripturis revera pugnet .
Ora siccome è impossibile che il Clero,
specialmente nelle campagne, possa avere
quella copia di libri, che gli sarebbe neces-
saria per tali confutazioni, e se pure li avesse,
gli mancherebbe il tempo a lunghe e pa-
zienti ricerche, la P . V . Rev .ma ha provve-
duto mirabilmente a questo bisogno prestando
un aiuto, che non potrebbe essere migliore .
Mentre pertanto Le presento le mie più
vive congratulazioni faccio voti, perchè tutti
i Sacerdoti d'Italia si associno all'opera, che
per soprappiù è offerta per un prezzo così
mite da renderne possibile a chiunque l'ac-
quisto .

3.3 Page 23

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Intanto la prego di far notare il mio nome
per dice copie e raccomandandomi alle sue
ed alle orazioni di tutta la Ven .da Congre-
gazione con vera stima mi confermo
Di Lei
Obb .mo Af.mo in G . C .
+ GIUSEPPE Card . SARTO .
UNA MISSIONE DI MONS . SANFERMO A TORINO
Dalla Domenica di Settuagesima a quella di
Quinquagesima testè decorse l'esimio oratore
Mons . dei Conti di Sanfermo, Direttore Diocesano
dei nostri Cooperatori di Venezia, predicava una
solenne Missione nella nostra vasta Chiesa di San
Giovanni Evangelista in Torino, coadiuvato da
due predicatori Salesiani .
I frutti che se ne ottennero furono , grazie a
Dio, consolantissimi e vorremmo dire prodigiosi .
Si ebbe gran frequenza non solo di buoni fedeli,
ma eziandio di molti profani ad udire le prediche
e ad accostarsi ai SS . Sacramenti . Vi si poterono
calcolare circa quindicimila Comunioni . - Venne
celebrato con gran pompa un funerale in suffragio
delle anime del Purgatorio, affine d' interessarle
a pro della Missione . Fu dedicato un giorno in-
tero ad onore della Vergine Santissima Addolo-
rata, ed un altro giorno si fece per più ore ado-
razione solenne avanti al SS . Sacramento per la
conversione dei peccatori . - Commovente oltre-
modo riuscì la benedizione dei bambini . Oh!
quanti vi furono portati dai loro genitori! Il tempio
non era più capace di contenere tanta folla di
popolo accorsovi . Mons. di Sanfermo pronunziò un
tenerissimo discorso, dopo il quale intonò le preci
di rito . Allorchè giunse alle parole della benedi-
zione, centinaia di bambini erano sollevati in alto
con entusiasmo di fede, e tra le preghiere e le
hagrime dei genitori era implorata su quelle inno-
conti creature la benedizione del Creatore . - In-
dovinatissime pure riuscirono le conferenze che
Mons . di Sanfermo teneva ogni sera ad un'affollata
udienza di soli ;uomini . Ecco come ne parla la
benemerita Italia Reale del 30-31 gennaio
**
« Giovedì a sera fummo alla Conferenza ai soli
uomini di Mons . Sanfermo . Parlava della be-
stemmia . L' udienza era affollatissima ed oltre-
modo imponente . L'esordio è un quadro bellissimo
del creato, in cui ogni ordine di creature dà lode
a Dio . Ma vi ha una nota stonante . Donde mai?
È una parola, un insulto, è l'uomo che bestemmia .
Tale esordio interessa tutta l'udienza . - L'oratore
espone quindi la dottrina dei Santi Padri sulla
bestemmia . La bestemmia non solo offende la
legge di Dio, ma Iddio stesso direttamente . Pec-
cato gravissimo, meno spiegabile nell'uomo che
nei demonii . Il demonio bestemmia immerso nei
castighi dell'ira di Dio, l'uomo bestemmia in nn
mare di benefizi, di cui il Creatore lo circonda .
Stoltezza del bestemmiatore! Quale soddisfazione
ricava questi dalla bestemmia? - L'oratore svolge
e concatena i suoi argomenti con tanta chiarezza
e spirito, che lo si udirebbe per ore intere . A
quando a quando la sua parola si fa severa, la voce
vibra potente, incute impressioni profonde e tutta
fa comprendere la gravezza del peccato orribile
che è bestemmiare il Sommo Iddio . Nel terminare
racconta di un vetturale bestemmiatore, che per
amore di alcune monete d'oro si astiene dalla be-
stemmia per un lungo cammino . - Chi è il tuo
Dio? gli domanda il missionario . - È N . Signor
Gesù Cristo . - Menzogna! gli soggiunge il Sacer-
dote . Chi è il tuo Dio? - Io sono cristiano, ri-
sponde il vetturale, il mio Dio voi lo conoscete .
- Infame bestemmiatore, ecco il tuo Dio, egli è
quest'oro . Per amor di Dio, della sposa, dei figli
non lasciasti mai la bestemmia ; ci voleva questo
oro per obbligarti a tanto . . .! - L'impressione
nell' udienza è grande . L' oratore profondamente
commosso chiama l' attenzione di tutti a pensar
bene all' oggetto della bestemmia . - Chi è quel
Dio che viene bestemmiato? - La risposta è data
con fede ed unzione da apostolo . Infine l'oratore
invita l'udienza a prostrarsi in atto di adorazione .
- Chi è quel Cristo che bestemmiate? Eccovelo,
o signori, in quell' altare . - In questo mentre si
apre il tabernacolo, e viene estratto da un sacer-
dote circondato da numeroso clero il SS . Sacra-
mento e presentato al popolo . È impossibile de-
scrivere l'impressione che produco tale comparsa .
L'oratore volge a Gesù in Sacramento una inspi-
rata preghiera, ed invoca sugli astanti una bene-
dizione che valga a confermarli nel santo propo-
sito di non bestemmiare mai più . Impartita così
la benedizione col SS . Sacramento , l' oratore fa
recitare il Miserere, e poi esorta gli uditori alle
confessioni . - Uno spettacolo di fede più vivo e
profondamente sentito non lo vedemmo mai . Ci
vuole il cuore e la parola di un apostolo per ot-
tenere frutti cotanto salutari. »
Il giorno di chiusa poi riuscì un vero trionfo .
La Messa della Comunione generale venne cele-
brata da S . E . Rev .` Monsignor nostro Arcive-
scovo . Alla Messa solenne assistè pontificalmente
S . E . Mons . Bertagna, Titolare di Cafarnao . A
tutte le sacre funzioni assistettero le rappresen-
tanze delle Associazioni Cattoliche della città con
bandiere e stendardi . La musica fu eseguita dai
cantori del nostro Oratorio . - L' ultimo discorso
di Mons . Sanfermo fu di ricordi e di addio . Ma
chi potrebbe dire la foga, la forza con cui parlò
e la commozione e l' entusiamo che suscitò nei
cuori di tutti ? È un dono tutto suo, sorprendente,
che nessuno può spiegare . Egli trasfonde se stesso,
la stia fede, il suo amore nei suoi uditori . Le ul-
time sue parole sono un applauso, un ossequente
e devoto saluto al Santo Padre, vero amico del
popolo, lustro e decoro della Chiesa e della patria
nostra . Le maestose ed artistiche volto del ricco
tempio echeggiano d'un imponente, fervidissimo
evviva al Papa, mentre gli applausi erompono dal
cuore di tutti per il facondo e tanto convincente
oratore . - Monsignore di Sanfermo quindi indos-
sate le vesti pontificali, imparte solennemente la
benedizione col SS . Sacramento, dopo aver l'affol-
lato uditorio cantato a coro un solenne Te Deum
di ringraziamento.
Noi ringraziamo di gran cuore questo nostro
grande amico e benefattore . e gli auguriamo dal
Cielo le più desiderate grazie, onde possa racco-
gliere sempre più copiosi manipoli nell'ardua sua

3.4 Page 24

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vita apostolica . La nostra riconoscenza verso di
lui sarà imperitura ; e nella Chiesa di S . Giovanni
Evangelista il prezioso ricordo comperato da Mons .
Sanfermo con l' obolo da lui stesso raccolto tra
i fedeli sarà perenne monumento di una Missione
che arrecò tanto bene alle anime e tanta gloria
a Dio.
BUONA STAMPA .
La Nigrizia è un periodico bimensile, che esce in
fascicoli di 32 pag . in-8 ° con illustrazioni e carte .
Conta ora dodici anni di esistenza . Edito per cura
dei Missionari d'Africa di Verona, oltre le notizie dello
Missioni dell' Africa Centrale, che si rendono sempre
più interessanti per gli Italiani, contiene anche ar-
ticoli sull'Africa di genere geografico, scientifico e
morale . Dà anche relazioni dettagliate sui più impor-
tanti avvenimenti religiosi che si svolgono in Africa
edha una cronaca antischiavista . L'abbonamento an-
nuo è di L. 3,50 ; i numeri arretrati L . 0,40, varie
copie delle annate arretrate L . 4, legate in mezza
tela L . 10 di tre in tre annate. Rivolgersi al M. P .
P . Procuratore delle Missioni d'Africa, Vicolo Fontana
del Ferro N. 6, Verona .
Cooperatori defunti nel Gennaio e Febbraio 1894 .
1 . Acquadro Don Pietro Prevosto -
Moltacciata (Novara) .
2 . Alberti Francesco - Dico di Mez-
zodico (Svizzera) .
3 . Asinari Margherita - Torino.
4 . Badellino Vicino Margherita
S. Vittoria d'Alba (Cuneo) .
5 . Bader Clotilde - Gorizia (Austria) .
6 . Barbaro Ferrari Contessa Alessan-
drina - S . Pietro Incartano (Ve-
rona) .
7 . Barbiè D . Felice Canonico - Car-
magnola (Torino) .
8 . Becchis Rosa-Branclizzo (Torino) .
9. Bellingeri Eugenia nata Binelli -
Torino .
10 . Bertola Petronilla nata Cravero -
Torino .
11. Bevilacqua Don Adriano Canonico
Vitorbo (Roma) .
12 . Bissono Sac . - Dorznno (Novara) .
13 . Bosso Carolina - San Bassano (Cre-
14 mona) .
. Bosso Don Onorato - Collobiano
(Novara) .
15 . Boux Benedetto - Caluso (Torino).
16 . Rozzo Cav . Andrea - Camogli (Ge-
nova) .
17 . Briani Maria - Rovigo .
18 . Calderoni Domenico - Russi (Ra-
venna) .
19 . Calisti Don Vincenzo - Battona
(Perugia) .
20 . Calvi Parisetti - Parma.
21 . Camisassa Giacomo - Caramagna
(Cuneo) .
22 . Camuto Giuseppe - Bronte (Ca-
tania) .
23 . Canovari Dott . Filippo - Genova .
24. Carpano Cav . Giacinto Tool. Can .
Torino .
25 . Carria Giovanni - Oristano (Ca-
gliari) .
26. Cena Teresa - Caluso (Torino) .
27 . Chianca Giuseppina - Dolceacqua
(Porto Maurizio) .
28. Collina Giuseppe - Garzigliana
(Torino) .
29 . Conti D. Pietro Parroco - Grossa
(Arezzo) .
30. Corazza Canonico Pietro - Montone
(Austria) .
31. Conio Teresa ved. Fassio - Chi-
vasso (Torino) .
32. Corsini Maria - Nocetto (Parma) .
33. Cova Morando Angola - S . Boni-
facio (Verona) .
34. Crema voci . Francesca - Cavaller-
maggiore (Cuneo).
35 . Cucchetti Giuseppe - Venezia .
36 . Cuzzetti Luigia - Brano (Brescia) .
37 . D'Ambrosio l) . Angelo, cappellano
- Gorgo (Udine)
38 . Dadone Don Andrea - Mondovì
(Cuneo) .
39 . Della Chiesa di Cervignasco Cont.
Giuseppina - Torino.
40 . De-Falco D . Domenico, parroco -
Ortona (Chieti).
41 . Do-Paoli Carlotta - Caldare (Gir-
genti) .
42 . Durio Angiola - Novara.
43 . Fedorici Marchesa Adele nata So-
breri - S . Remo (P . Maurizio) .
44. Fortis-Bedono Giuseppina - Mia-
sino (Novara).
45 . Frauch Maria - Cloz (Tirolo).
46 . Frutar D . Francesco Augusto -
Villeneuvo (Torino),
47 . Gallaman Coriolano - Cherasco
(Cuneo) .
48 . Gambera Don Faustino - Rocca-
franca (Brescia) .
49 . Garbasso Carlo Giuseppe Notaio
Castellamonte (Torino) .
50 . Ghiglieri D . Giuseppe Teol . Cav.
- Staffarda (Cuneo) .
51 . Giannatasio Domenico - Barile
(Potenza) .
52 . Giovannini Teresa - Verolengo
(Torino) .
53 . Gregari Veronica nata Bussolino
- Bra (Cuneo)
54 . Grosoli Cav. Dottor Giuseppe -
Ferrara .
55 . Grusovin Mon. Giuseppe - Gorizia
(Austria) .
56 . Gualchi Giuditta - Pavia .
57 . Guardone D . Pietro - Giustinice
S. Lorenzo (Genova) .
58 . Guidetti D . Giovanni - Vercelli
(Novara) .
59 . Jocovitta Mistretta Donna Calogero
- Mussomeli (Caltanisetta) .
60. Imberti Delfina - Caluso (Torino) .
61 . Lenotti Luigia -Primolo(Sondrio) .
62 . Loggoro Annetta - Torino .
63 . Macchi D . Pietro parroco - Cam-
pione d'Intelo (Como) .
64 . Maggini Maria - Maggia (Como) .
65 . Maggini Sabina - Maggia (Como) .
66 . Marelli Catterina - Moncalieri
(Torino) .
67 .Margherita D . Gio . Battista - Spi-
limbergo (Udine) .
68 . Marocco Olimpia - Alba (Cuneo) .
69 . Masi D . Gio. Pacifico - Appiguano
(Macerata) .
70 . Melfanti Luigi - Scanvicino (Sviz-
zera) .
71. Menegatti Domenico Rettore -
Marega (Verona).
72 . Merliui-Gaude Giuseppina - Vol-
piano (Torino) .
73 . Merlo D . Michele, prevosto - Bri-
gherasio (t'orino) .
74. Moncacci Cav . Raffaele - S . Se-
verino (Macerata) .
75. Dorando Luigia - Castiglion Ti-
nella (Cuneo) .
76 . Dorando Teresa - Castiglion Ti-
nella (Cuneo) .
77 . Napione Margherita - S . Gillio
(Torino) .
78, Negro Don Giuseppe - Roatto
(Brescia) .
79. Nobili-Moglia Giovannina - Breno
(Brescia) .
80. Ogheri Don Domenico - Valeggio
( Verona) .
81. Odeppo Eugenia ved. Fiandesio -
Noasca (Torino) .
82. Osella D . Angelo Canonico - Car-
magnola (Torino) .
83 . Osella Don Domenico - Casale
(A lessandria) .
84 . Palleggi D. Francesco - Marciano
(Arezzo) .
85. PetichIng. Dott. Andrea -Torino .
86. Piaceri Don Aurelio Canonico -
Bettona (Peropia) .
87. Piotromarchi Mens . Domenico, Ve-
scovo - Anagni (Roma) .
88 . Pomes D . Anacleto - Caravigno
(Lecce) .
89 . Prigione P. Gerolamo religioso
Sesto Calando (Milano) .
90. Prospero D . Francesco, parroco -
Codroino (Udine) .
91 . Ragazzi Teresa - Orsara Bormida
(Alessandria) .
92 . Ramelli Massimino - Airolo (Sviz-
zera) .
93 . RebaudengoEmilia -Benevagionna
CCuneo) .
94 . Riva D . Mattia Arciprete - Istrana
(Treviso) .
95 . Ronco Giuseppina - Torino .
96 . Ropolo D . Giuseppe - Torino .
97 . Rota D . Pietro, parroco - Ambi-
vano (Bergamo).
98 . Salvatore P . religioso -Acquaviva
Piceno (Ascoli Piceno) .
99 . Sardi Mons . Giovanni, Vescovo -
Pinerolo (Torino) .
100 . Sartori Giuseppina - Nograr (Ve-
rona) .
101 . Scansani D . Sisinio - Castelfondo
(Austria) .
102 . Siniscalchi Nicola - Salerno .
103 . Solgia Maria Giuseppa - Alghero
(Sassari) .
104 . Sottaglia Damigella Lucia - '.ro-
rino .
105 . Tesio Margherita - Carmaguola
(Torino) .
106 . Tricorni Cav. Antonio - Trino (Vo-
vara) .
107 . Triglia D . Michele professore -
Reggio Emilia.
108 . Trombetta Don Gerolamo parroco
- Como
109. Ulivi D . Aurelio rettore - Corolla
(Firenze) .
110 Vanielli D . Giuseppe - Chioggia
(Firenze) .
111 . Zamparo D . Alessandro - Fiumi-
collo (Austria) .
112 . Zappia D . Gioachino priore - Ba-
siliana (Catania) .
113 . Zonta Giuseppe - Verona .
114. Zuverter Mons. Gralle Principe
Vescovo - Gratz (Austria) .