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ANNO XV - N. 3 .
Esce una volta al mese .
MARZO 1891.
BOLLETTINO SALESIANO
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano -Via Cottolengo, N . 32, TORINO
Sommario .
L'Addio dei Missionarii Salesiani .
In occasione della festa di S . Francesco di Sales .
Il terzo anniversario della morte di D . Bosco .
Notizie dei nostri Missionarii . - Alcuni episodii del-
l'ultima missione di D . Milanesio . - A Punta-
renas .
Conferenze Salesiane .
Grazie di Maria Ausiliatrice .
Notizie varie .
Cecilia Bussi.
Calendario sinottico gregoriano .
Bibliografia .
Cooperatori defunti.
L' ADDIO MISSIONARI SALESIANI
e le grandezze dell'apostolato cattolico.
Alla festa di S . Francesco di Sales e
alla commemorazione funebre di D . Bosco,
celebrate l'una e l'altra con l'usata splen-
dida pompa da' figli dell'immortal Fonda-
tore de' Salesiani, teneva dietro, ultima,
una di quelle funzioni, che, pur ripetute
le molte volte ,fanosemprulc
dell'uomo la più potente e soave impres-
sione. Parliamo della funzione per la
nuova partenza de' Missionari Salesiani,
che ebbe luogo mercoledì 4 febbraio nella
chiesa di Maria Ausiliatrice .
Cantati i Vespri , saliva il pulpito
D. Rabagliati Evasio, direttore della Casa
di Bogotà, capitale della Colombia, e capo
della schiera diretta a quella Repubblica .
Con parola facile e affettuosa, vibrata
senza durezza, eloquente senza affetta-
zione, parlò anzitutto del Missionario cat-
tolico in genere, passando quindi a trat-
tare del Missionario Salesiano in ispecie .
Come ci si presentava grande, come san-
tamente bella la figura di quest' inviato
di Dio, cui non muove orgoglio di con-
quista, non avidità di traffici, non bra-
mosia di novità, non sedicente scientifico
tentativo d'impugnar l'unità della specie
umana ; di lui che varca l' Oceano, sale
le disastrose alture di Quito e di Bogotà,
scende fra le tribù della Patagonia, per-
corre le Pampas, penetra le Isole del
Fuoco colla sola santa ambizione di di-
latar il regno di Gesù Cristo, e guada-
gnar anime alla fede e alla civiltà.
Terminato il discorso, accolto con reli-
gioso entusiasmo dalla numerosa folla di
uditori, i giovani cantori dell' Oratorio
fecero sentire le loro sempre carissime

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voci col mottetto : Veni, dulcis Iesu, di tinua il filosofo torinese, è la chiesa cat
mons . Cagliero, e col Tantum Ergo del tolica . Essa contiene il palladio della civiltà
Falconara nella Benedizione col Santis- moderna, il sacro ,fuoco, i pegni della salute
simo Sacramento, impartita da S . E . MON- e della protezione celeste, come il Campidoglio
SIGNOR MANACORDA . Il pio e dotto Ve- di Roma preso da' Galli . Roma attuale (Roma
scovo di Fossano rivolse pur egli alcune papale) è il Campidoglio del mondo (1).
parole, colle quali, tratteggiato bellamente Figlio di questa Chiesa, D . Bosco stende
il contrasto de' due amori, terreno l' uno, anch'egli le braccia nella vastità del suo
spirituale l'altro nella lotta del momento, cuore sino al di là dell' Oceano e tra i
pose in vaga mostra la potenza e l'ama- più infelici abitatori della terra . Il Papa
bilità della carìtà cristiana, che muove glie ne dà la missione, ed egli con la
al sacrifizio per Dio e pel pros imo.Ma
benedizione del Vicario di Gesù Cristo
il punto più commovente, diremo anche dà principio nel 1875 a quell'impresa che
il più sublime, fu l' addio e l' abbraccio nel giro di pochi anni va abbracciando
de' giovani Mìssionari , preceduto dalle tutta quanta l'America del Sud . Egli ri-
divine parole della Chiesa sui pellegri- corda la biblica parola che a Cristo son
nanti e seguito dall' entusìasmo di una date dal Padre le genti in eredità ; ri-
onda di popolo che si accalcava a con- corda la parola del Vangelo che la Chiesa
templare, a baciare per l' ultima volta i deve dilatar le pacifiche sue conquiste
generosi banditori della fede di G . C . L così da formar un solo ovile ed un sol
questo un tale spettacolo che ha del so- pastore . Fi at, fiat,esclama egli nell'entu-
vrumano e del divino .
siasmo della fede più viva, nella vampa
E sovrumana e divina è di fatto la d'una carità la più ardente . Vengano i
missione dell'Apostolato cattolico, a cui si selvaggi, si convertano i barbari . II tem-
informa, si anima la vita del Missionario. pio mondiale al S . Cuore di Gesù, ch'egli
Il secolo XIX, che volge al tramonto, lo innalza suì ruderi pagani di Castro Pre-
si direbbe divorato dalla febbre coloniale . torio, dovrà un giorno nella sublimità dei
Non vi ha omai nazione incivilita di Eu- suoi concetti accogliere senza distinzione
ropa che non agogni a fondar colonie alcuna l' inno della riconoscenza e del
nelle più lontane regioni ; la colonia è ringraziamento di tutto quanto il genere
divenuta una necessità, un bisogno pre- umano .
potente della società moderna . Ma anche E l' opera continua, e la benedizione
ora, come in passato, i nuovi fondatori del Vicario di Gesù Cristo scende anche
han bisogno di chi li preceda ; la civiltà questa volta a confortare, ad avvalorare
materiale non si fa strada se non fra i la novella numerosa schiera di Missionari
sudori. e il sangue degli eroi del Cristia- Salesiani . Seguite animosi e fidenti la
nesimo, sudori e sangue troppo spesso vostra via, o eroi di Cristo ; la voce del
soffocati dalla brutalità delle conquiste o Palpi, l'assistenza dal cielo del compianto
dall' ingordigia di un traffico intonano . vostro fondatore e padre vi saranno con-
Ebbene, questi precursori, questi eroi sono forto ne' dolori, sicurezza nei pericoli . Noi
i Missionari ; fioriera dell'incivilimento, che vi terrem dietro coll'affetto, va i ccompa-
arriva tra i selvaggi, è la Croce . La Chiesa
di G. C . par che non senta le amarezze,
gneremo amici e fratelli colla preghiera,
fin chè l'alloro dell' eternità coroni le vo-
le minaccie, le persecuzioni onde è ogni stre fronti. (Dall' Unità Cattolica) .
dì oppressa fra noi da figli snaturati ;
nell'immensità del suo cuor di madre non
vede che figli da salvare, e questi figli
Il S . Padre e i Missionarii Salesiani .
infelici li va a cercare anche tra le più
remote e inospitali contrade .
Gioberti, pur ne' momenti del suo mag-
gior traviamento, vedeva nel mondo at-
tuale come un vasto regno disertato dai
barbari e s'inchinava riverente ad una
Ai 2 febbraio il nostro Procuratore ge-
nerale a Roma, D . Cesare Cagliero, por-
tava al S . Padre il cero di uso ed aveva
un'accoglienza veramente benevola .
Baciato il piede e la mano di S.. ,SD Ca-
cittadella che si erge sola e maestosa fra gliero gli disse :-Padre Santo, il mio Su-
tanti orrori, serbando intatti tutti i germi periore supplica la Santità Vostra di una
della civiltà ed accogliendo in sè tutti speciale benedizione per un buon numero
quelli che vogliono campare da quel fu-
rore . Questa cittadella inespugnabile, con--
(1) Della Riforma Cattolica, § LIv.

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di Missionarii Salesiani che partiranno a
giorni...
- E per dove? domandò vivamente S . S.
- Parte per la Colombia, parte pel Chili
e parte per la Terra del Fuoco .
- Oh! per la Colombia! riprese il Papa .
E come vanno le vostre cose nella Co-
lombia ?
- La Casa di Bogotà, oggetto di tanta
benevolenza per parte della S . V ., pro-
spera assai e speranza di abbondanti
frutti per l'avvenire .
- Oh ! vedete! esclamò allora il S . Pa-
dre ; prima facevate tante difficoltà ad an-
darvi, ed ora ne siete contenti! Per spin-
gervi abbiano dovuto mettere in mezzo
la Nostra Autorità . - Intanto sorrideva
con amorevolezza ; e poi rivoltosi alla sua
nobile Corte : - Il Governo Colombiano,
disse, ha dato ai buoni Salesiani una bella
Casa, e li ha accolti come gente mandata
da Dio . - Quindi volgendo di nuovo la
parola al nostro Procuratore . - Il Pre-
sidente della Repubblica è contento di
voi ; Mons . Arcivescovo di Bogotà pure
e la popolazione contentissima, perchè
fate dei bene, . Oh! dunque bisogna che
facciate un'altra spedizione per la Colom-
bia in egual numero che la prima volta .
Benedisse i Missionari e tutti con effu-
sione di cuore . Vi erano presenti le loro
EE. M. ons Ruffo Scilla, Cassella, Della
Volpe, Pifferi, Mazzolini ed altri Prelati
e gentiluomini di Corte, e varii Procu-
ratori e Superiori di Ordini Religiosi .
I Missionarii Salesiani dal Cardinale Alimonda .
Le squadre di Missionari Salesiani che hanno
lasciato l' altro mese la nostra città, prima
di partire ebbero la consolazione di essere ri-
cevute in udienza dal nostro Cardinale Ar-
civescovo .
Giunti all'Arcivescovado (ed eran le 4 e 1/4
p. m.), sentirono con piacere che l'E .mo era
uscito a fare una scarrozzata . Con piacere di-
ciamo, dacchè era la prima uscita che Egli
faceva dopo quattro mesi di malattia - Il se-
gretario accolse gentilmente i Missionarii pro-
mettendo che Sua Eminenza sarebbe presto
di ritorno . Tornò infatti alle 4 e mezzo e parve
a tutti in buona via di guarigione . Don Rua
e Don Barberis, dopo aver ossequiato il Car-
dinale, lo pregarono a benedire la giovine
schiera composta di 45 fra Sacerdoti, laici e
Suore di Maria Ausiliatrice . Il ricevimento
ebbe luogo nella vasta sala vicina allo studio
dell' Arcivescovo . Sua Eminenza parve si elet-
trizzasse alla presenza di quei valorosi Mis-
sionarii, volle sedessero, e con amorevolezza
di Padre si piacque rivolgere ad essi alquante
parole .
Mostrò come dovessero benedire Iddio per
la grazia singolarissima della vocazione, e come
sia sublime l'apostolato in mezzo a' selvaggi
che vivono nelle ombre della morte spirituale .
Non temessero i pericoli, giacchè l'aiuto di
Dio non poteva ad essi mancare mai . « Io mi
esalto al contatto di questi egregi giovani »
soggiunse : « invidio l'ardore delle loro anime,
piene d'amor cristiano e di moral sacrifizio ;
vorrei poterli imitare . » Ed aggiunse cosa che
rallegrò tutti
« Stamane, sì proprio stamane ebbi gra-
ziosa lettera di Monsignor Cagliero . Mi scrive
in data 6 Gennaio da Patagones e si unisce
ai Torinesi rallegrandosi della mia ricuperata
salute . Mi giunge dunque il suo caro foglio
mentre io sto per benedire a quei fratelli e
figliuoli, ch'egli ansiosamente aspetta là nelle
foreste di Patagonia . Qual circostanza singo-
lare e bella ! E qual caparra di lieto avvenire!
« - Partiranno tutti assieme i missionarii?»
chiese l'E .mo Principe al Rev .do Don Rua.
« - Eminenza , no . La squadra destinata
all'Isola Dawson ed al Chili salperà dal porto
di Bordeaux , e la squadra diretta alla Co-
lombia salperà da Marsiglia .
« -E andranno presto?
« - Prestissimo . Posdomani avremo la
Conferenza dei Cooperatori a Valdocco . La
presiederà Monsignor Vescovo di Fossano .
E là, sotto al manto della nostra cara Ma-
donna Ausiliatrice pregheremo insieme e con
più espansione ; ci saluteremo ancora una
volta ; così il distacco, addolcito dai conforti
religiosi, sarà meno amaro : quella sera stessa
i Missionarii prenderanno la via di Francia,
e addio . N oi li accompagneremo coi nostri
voti . »
Il Cardinale era visibilmente commosso .
Strinse la mano ai sacerdoti ed ai laici, rac-
comandandosi alle preghiere loro . Poi rivolse
conforti ed esortazioni allo stuolo delle Suore
di Maria Ausiliatrice che gli vennero pre-
sentate dalla Superiora generale .
Infine benedisse a tutti.
Conferenza di Don Evasio Rabagliati .
Daremo qui il sunto della Conferenza
che D . Evasio Rabagliati teneva prima
della partenza, nel santuario di Maria
Ausiliatrice . Nelle parole che riportiamo,
non v'ha che una pallida idea di quanto
disse il facondo nostro Missionario, che
tenne rapito in attenzione vivissima tutto
l'uditorio per un'ora ed un quarto .
La penna non potè seguire la velocità
della lingua, perciò ci limitiamo ai se-
guenti brani

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- Siamo in tempi di conquiste . Ne ha la
scienza, ne ha il commercio ; vanta le sue
conquiste l'industria, ne vantano le arti e
le lettere, l'economia e la politica . Una febbre
di conquista invade gl'ìndividui ed i popoli ;
gli antichi confini paiono ristretti, fa d'uopo
estenderli .
La religione non disapprova siffatte con-
quiste, anzi le benedice ed aiuta, sempre che
non ne vada lesa la giustizia .
Ma le più belle son sempre le conquiste
della fede .
Enumeratele se potete . Dacchè Gesù Cristo
disse agli Apostoli : Euntes, docete omnes
gentes, la fede incominciò l'opera delle sue
conquiste e quest'opera ferve oggi di feconda
operosità, come nei primi giorni della predi-
cazione evangelica . Tutti i secoli ebbero i
banditori della fede e ne avranno i secoli
futuri . Prima che ai lontani popoli giungano
i missionari della scienza, corrono i Missio-
nari della Croce . Quanto vedete voi nella
nostra partenza non è che la continuazione
delle missioni cattoliche, le cui conquiste glo-
riose cerchiamo anche noi di estendere e
moltiplicare,
Ascoltatemi, o benemeriti Cooperatori e
benemerite Cooperatricì, e vi dirò che sia il
Missionario cattolico e che facciano i Mis-
sionari Salesiani .
Cristo, ma nobilissima è quella del Missio-
nario cattolico, perchè duce della cristiana
milizia, perchè la sua missione è di impian-
tare il regno di Cristo .
Qui l'oratore descrive al vivo la lotta del
Missionario contro il demonio che domina i
popoli e le terre, ove non giunse ancora il
regno della fede e mostra che il Missionario è
un soldato della fede .
Quanto costano i primi sudori in quell'ar-
ringo ! Il Missionario è un glorioso soldato,
ei, se occorre, muore ai piedi della croce . Non
ci sconforta la morte dei prodi capitani del
nostro esercito ; perchè è sempre vero che il
sangue dei martiri è semenza di Cristiani .
Il nostro sacrificio apporta sconfitta al de-
monio, e salvezza alle anime .
Ci duole non poter qui riprodurre lo stu-
pendo svolgimento, che l'oratore fece di questi
ultimi pensieri, ed il tratto bellissimo che quindi
recitava, in cui dimostrò come la missione del
missionario cattolico sia identica alla missione
stessa di Cristo .
Vos Dii estis, disse Gesù Cristo ai Missio-
narii . Contemplatelo quell'uomo, vi pare come
gli altri, ma ha qualche cosa più dell'uomo .
Ciò che Gesù Cristo aveva per natura, egli
lo ha per grazia . Così Iddio amò il mondo
da dare moltiplicato in tutte le contrade, per
tutti i popoli, il suo Unigenito Figlio .
- Il Missionario è il messo di Dio . È Iddio
che lo manda a disseminare pel mondo la
parola evangelica e ad estendere i confini
del suo regno sulla terra . Possono essi con
verità dire : Dei adiutores sumus . Siamo coo-
peratori di Dio nella nobilissima impresa
della salvazione delle anime . Contemplato a
questa luce il Missionario è via, verità e vita
per l'individuo, la famiglia, la società . Via,
perchè dischiude alle anime il cammino della
virtù, il cammino del Cielo ; verità, perchè
apre nuovi orizzonti all'intelletto umano e
gli fa conoscere Dio e gli eterni veri ; vita,
perchè coi Sacramenti rigenera le anime e
le unisce guai tralci novelli alla vite vera,
a Gesù Cristo . La prima lezione, la più gran
lezione, che rigenerò il mondo è quella che
il Missionario cattolico dà al selvaggio : Gesù
Crocifisso .
Molta scienza vanta il secolo, ma intanto
non basta la sua luce per dar pace ai po-
poli, per rasserenare la fronte ai re . Scienza,
che bene spesso muove atroce guerra alla
fede ed alla virtù , scienza , che , invece di
preparare l'uomo al pallio della vera gran-
dezza, lo trascina all'odio a Dio, alla ribel-
lione contro le autorità, al vestibolo dell'in-
forno .
Venga il Missionario cattolico e con lui
verranno pace e nobili aspirazioni, verità e
virtù, religione e civiltà, vera grandezza ed
avviamento alla gloria del Cielo . Nobile è
la missione del Cristiano, perchè soldato di
-Ma voi v'aspettate qualche altra parola
ancora da me .
Sì, vi parlerò in particolare dei Missionari
Salesiani .
Ne sia lodato e ringraziato il Cielo ; le no-
stre Missioni furono benedette in modo par-
ticolarissimo . Io ebbi la fortuna di visitare
in persona, mesi sono, le Case Salesiane del-
l'Argentina, dell'Uruguay, del Chili e della
Colombia ; ebbi relazione epistolare dalle
Case del Brasile, dalla Patagonia e dalla
TeradlFuoc,psaiurvche
si operarono e si operano prodigi ben degni
di essere spettacolo al mondo, agli angeli ed
agli uomini . Non è orgoglio il dir ciò, perchè
nel Vangelo sta scritto : ut videant opera ve-
stra bona et glorificent Patrem vestrum qui in
coelis est . Osan dir tanto i nemici nostri e
taceremo noi ? Quanta gioventù, quante a-
nime va salvando la Società Salesiana in
quei paesi! Tutti vogliono i Salesiani . Au-
torità ecclesiastiche e governative, perso-
naggi pubblici e privati . Ogni anno ne par-
tono di qua in buon numero e non bastano
mai . Nel solo anno 1889 sbarcarono nell'Ar-
gentina ben 108 tra Salesiani e Suore di
Maria Ausiliatrice, e non erano peranco dis-
seminati nelle diverse Missioni e collegi, che
già se ne chiedevan altri . Più ne giungono
in quel vastissimo campo e più se ne sente
il bisogno, poichè la semenza gettata dai
Missionarii nasce e cresce tosto a dismi-
sura . Campo vasto presentano gli stranieri

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elle vanno a cercar fortuna . Lungi dalla
Chiesa e dal Sacerdote le centinaia di chi-
lometri, li raggiunge il Missionario Salesiano
e li richiama a Dio . Campo vasto è la gio-
ventù dei grandi centri popolosi ; sarebbero
figli allevati per la galera e per l'inferno,
ed invece cogli Oratorii festivi, colle scuole
diurne e serali, con gli Ospizi . . . si trasfor-
mano in giovani crìstiani, sostegno della so-
cietà e vanto della religione . Vasto campo
è la Patagonia . Che erano 15 anni fa quelle
terre? Voi lo sapete, perchè più volte ne
vedeste il ritratto nel Bollettino Salesiano .
Che sono oggi? La Patagonia non era cono-
sciuta, che come immensa e sconfinata provin-
cia selvaggia ; ma non è lontano il giorno in cui
si potrà chiamare, a trionfo della fede, pro-
vincia cristiana . Che diremo poi della Terra
del Fuoco e dell'Isola Dawson? Colà i Sale-
siani sparsero sangue ed uno già per la fede
morì ; questo è l'argomento di consolanti spe-
ranze . Anzi, solo ieri giungevano lettere da
quei lontani lidi, e ci annunziavano nuovi
battesimi di Indii adulti e lo più liete no-
tizie del progresso di quelle Missioni .
Fatta cristiana la Terra del Fuoco, non vi
saranno più Indii a convertire? Ne conta
un numero grande l'Araucania, ne conta
500,000 la Colombia, 200,000 l'Equatore, mi-
gliaia di migliaia altri Stati, e milioni ne
conta il solo Brasile . Tutta Europa si com-
mosse poco fa all'appello per gli schiavi
Africani, e fece bene ; ma e per quegli schiavi
di Satana non dovrà venire il giorno della
liberazione? Dio lo vuole ; andiamo avanti
animosi e la grande missione si compirà .
Di tutto il bene che ho ricordato e di tutto
quello che avrei ancora a ricordare come
frutto delle Missioni Salesiane in primo luogo
sia lode e si rendano infinite grazie al Su-
premo Dator d'ogni bene .
Dopo Dio noi dobbiamo ringraziar voi, o
signori Cooperatori e pie Cooperatrici ; dopo
Dio siete voi che ci aiutate a sostenere le
grandi imprese, a cui abbiam consacrato la
vita ; siete voi che fate prosperare le nostre
Missioni colla preghiera e colla elemosina ;
senza di questa cooperazione che potremmo
far noi? Che valgo io senza la vostra ca-
rità, che valgono i miei fratelli ? Siate rin-
graziati adunque e mille volte benedetti, o
cari Benefattori . I vostri nomi saranno scritta
dall'Angelo del Signore nel libro della vita .
Anzi quando compariranno stampati tra i
defunti nel Bollettino Salesiano, saranno presi
dai Missionari e dati in eredità ai nuovi bat-
tezzati, ai quali oltre al nome di Battesimo
saranno
miglia,
eanvcihvreandnaoticoisìvoaspterripectougonoemipardlianftae-
monumento della vostra carità . Gli Angeli
Custodi di quelle contrade non vi dimenti-
cheranno più mai, perchè siete voi che colla
vostra carità venite in. loro aiuto per salvar
quelle anime, che formano l'oggetto delle pe-
renni loro cure . Vi ringrazii e vi benedica il
Signore, o cari nostri Collaboratori, e vi
renda il centuplo in questa vita e l'eterno
premio nell'altra pei bene che fate alle no-
stre Missioni.
- Ora siamo all'ultima parola, siamo all'ad-
dio . Spiritus promptus est, caro autem infirma .
Lo spirito è pronto, ma il cuore soffre nell'al-
lontanarci dall'Italia, dalla patria, da questo
sacro tempio . Il cuore soffre nel dar l'addio
ai cari Superiori per forse non rivederli mai
più su questa terra . Sì, costa tanto a questo
cuore il dare l'addio ai parenti, agli amici e
conoscenti, che ci circondano con tanto af-
fetto . Eppure partiamo volentieri . L'obbe-
dienza non è violenza per noi, anzi non è
altro che corona e suggello alla nostra vo-
lontà. Quell'euntes dettoci dai Superiori è
un regalo che sospirammo noi con tutta li-
bertà, eppure il cuore ora si commuove nel
dirvi addio .
Ma la benedizione del Cielo ci accompa-
gni colà ove ci attende la nostra missione .
Amati Superiori, Benemeriti Cooperatori e
Pie Cooperatrici, unitevi tutti a noi per im-
plorare questa divina benedizione .
O Gesù, siamo pronti alla partenza e rin-
noviamo qui la nostra promessa di abban-
donar tutto per seguire voi e lavorare con
indefessa costanza, perchè si estenda il vo-
stro regno . Dimostrateci che siete con noi
col difenderci dai pericoli e . benedire le no-
stre fatiche . Mane nobiscum, Domine . Deh !
siate sempre con noi, o Gesù . O Santo Spi-
rito, discendete sopra di noi coi vostri doni,
come un dì sugli Apostoli, e fate che, usciti
noi da questo nuovo cenacolo, possiamo ope-
rar bene immenso a pro delle anime .
O Maria Ausiliatrice, il Missionario Sale-
siano parte in nome vostro . Deh ! Madre
dolcissima, accoglieteci nel vostro cuore, nel
quale noi vogliam vivere e morire . O Rifugio
degli sconsolati, sorridete a noi ed ai cari
nostri ; Aiuto dei cristiani, stendete il vostro
scettro sopra le opere nostro ; Stella del
mare, guidateci incolumi al porto della mis-
sione . Andate, ci diceva D . Bosco, oh quante
anime vi prepara la Madonna! Da mihi ani-
mas, caetera tolle . Dateci delle anime, o Ma-
ria, dateci delle anime .
S . Francesco di Sales, nostro soavissimo
Patrono , riempite i nostri cuori di quello
zelo che ardeva in voi così portentoso a con-
forto dei giusti, a salute dei peccatori, a di-
fesa della verità ed alla estirpazione del-
l'errore .
Angeli Custodi siate i nostri custodi e di-
fensori tra i pericoli che ci attendono . An-
geli benedetti, che vegliate sui campi ai quali
moviamo il passo, sollecitate il nostro viaggio
ed implorateci da Dio quella santità e forza
richieste, perchè possiam consolarvi con uber-
tosi frutti.
E tu, o D . Bosco, il cui spirito aleggia

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benefico sopra di noi, o Padre carissimo, be-
nedici i tuoi figli ed Europei ed Americani,
benedici le Missioni ed i Missionari .
E tu, o Pastore della Chiesa Fossanese, o
venerando amico di Don Bosco e dei figli
suoi, nostro illustre Benefattore, accedi al-
l'altare e solleva colle tue sacre mani sopra
di noi il Sacramentato Gesù, per implorare
sopra di noi quella benedizione che è il so-
spiro dei nostri cuori prima della partenza .
Il saluto del Missionario è pur diretto a te, o
illustre Presule, o voi, o Superiori e Confra-
telli amatissimi, a voi, o signori Cooperatori
e Signore Cooperatrici, ed infine a voì, o gio-
vani, che in sì gran numero siete raccolti
nel Santuario di Maria, future speranze delle
Missioni, della Chiesa .
Noi partiamo ; addio . A rivederci un giorno
nella patria beata in seno a Dio, sotto il
manto di Maria, nel consorzio degli Angeli
e dei Santi .
L'immenso campo de' Missionarii Salesiani .
« Il campo d'azione nel quale sudano i Sa-
lesiani (così il Corriere Nazionale) è di un'am-
piezza portentosa... Essi lavorano da inde-
fessi apostoli nella Colombia, nell' Equatore,
nel Chilì, nel Brasile, nell' Uruguay . Nella
immensa Patagonia innalzarono già le loro
tende nei punti più importanti : Patagones,
Viedma, Chosmalal, Pringles, Roca, Bahia
Blanca ec .;eprsolaTdeFuoc,prs
lo Stretto di Magellano l' intrepido Prefetto
Apostolico D . Giuseppe Fagnano, con un di-
screto numero di altri Salesiani, attende alle
missioni di Puntarenas, S . Croce e Gallegos,
S . Raffaele ecc.nochèalmisned
Falkland nelle Isole Malvine . »
sentiamo costretti ad esclamare : Ecco quanto
ha fatto un prete, un povero figlio del popolo,
in cui avvampò la carità di Gesù Cristo .
Come nelle più grandi solennità vi fu an-
che in questa molta affluenza di fedeli e
specialmente ai SS . S. acrameL nti a comu-
nione generale che si dovette amministrare
da tre Sacerdoti contemporaneamente fu nu-
merosissima .
Alla Messa cantata ed alle sacre funzioni
del pomeriggio vi fu Pontificale di S . E . Mon-
signor di Fossano .
La musica scelta diede grandioso effetto,
e l' esecuzione ci convinse ognor più della
paziente severità e perfezione, colla quale ven-
gono educate quelle voci giovanili e quelle
poderose masse coralì . Sedeva all' organo il
Cav . Remondi da Brescia, che seppe trarre
dal grandioso istrumento, opera del Lingiardi
e del Bernasconi, mirabili effetti .
Diceva il panegirico il facondo oratore Mon-
signor Omodei Zorini, lustro del pulpito ita-
liano . La sua parola dotta, vibrata, ed ele-
gante, uscì quale un fiume di peregrine bel-
lezze, e maestrevolmente rapì l'affollatissimo
uditorio alla contemplazione ed alla devozione
del santo Patrono di cui cantava le lodi . (Dal
Corriere Nazionale .)
A Roma pure, nella Chiesa del S . Cuore al
Castro Pretorio, solennnissima riuscì la festa del
nostro patrono, S . Francesco di Sales . Nume-
roso il concorso dei fedeli alle sacre funzioni e
alla Mensa Eucaristica . MO NS . SATOLLI, Ar-
civescovo di Lepanto, celebrò la Messa della
Comunione generale, e MONs . CAP ORALI, Ar-
civescovo di Otranto, pontificò alla Messa so-
lenne . La sera il Teologo Carlo Lombardi
tenne un forbito discorso sulla vita , virtù
ed opere del Santo , e MONS . Grossi, Ve-
scovo di Tripoli, impartì la Benedizione col
SS . Sacramento . Anche quei nostri giova-
netti eseguirono scelta musica,
IN OCCASIONE
DELLA FESTA DI S . FRANCESCO DI SALES
I figli di D . Bosco al loro Glorioso Patrono .
Oltremodo devota e solenne riusciva, gio-
vedì 29 Gennaio, la festa che i figli di D . Bosco
celebrarono in onore del loro glorioso Patrono
S . Francesco di Sales, nel Santuario di Maria
Ausiliatrice in Valdocco . Ogni volta che as-
sistiamo a siffatte grandiose solennità in quel
sacro tempio, l'animo nostro vola ad anni non
molto lontani , ai giorni primi dell' opera di
D . Bosco, e con un facile raffronto tra il nulla
da cui incominciò a quanto vediamo oggi, ci
Un corrispondente dell' Unione di Bologna
scrive in data 3 febbraio
« È sempre per me cosa commovente l'as-
sistere a qualche festa ove l' animo possa
nella sua completa libertà godere, capire
quanto internamente si manifesta nel proprio
cuore .
» Ieri appunto mi fu dato colla massima
soddisfazione di prendere parte alla festività
di S . Francesco di Sales nell'Istituto dei
Salesiani in Faenza, protratta per conve-
nienza . Quella bella chiesa era completa-
mente piena di giovani convittori e di esterni
che contavano circa il numero di 500 . Tutti
col massimo raccoglimento assistevano al
santo Sacrifizio della Messa della Comunità

1.7 Page 7

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celebrata dal M . R . D . Vincenzo Baccarini, Nella Messa solenne pontificava MONSIGNOR
degno Parroco di S . Agostino.
MANACORDA, e la musica venne eseguita con
» Non posso descrivere il commovente ef-
fetto che produsse al momento della Santa
Comunione, quando all'addobbo della Chiesa,
al tocco dell'organo, ai dolci e soavi mot-
tetti cantati da voci angeliche, l'animo tutto
perfezione sotto la direzione dell' ottimo D .
Ottonello . Accompagnava benissimo il canto
il Maestro dell' Oratorio, sig . Dogliani, ed il
Prof . Cav . Remondi improvvisò una marcia
bellissima, mostrando quanta franchezza pos-
non poteva contenersi in sè a sì sublimi e
santi misteri .
» Splendida la musica della Messa delle
ore 10 cantata dal Reverendissimo sig . Ca-
nonico Filippo Lanzoni .
» La frugale agape che il Direttore offriva
a diversi invitati, fu veramente un regalo ;
furono quelli momenti di vera fraternità e
della più santa concordia . Graziosi e molto
spiritosi i brindisi fatti dal Rev . Can . Lan-
zoni . Il Prefetto dell'Istituto fece leggere ìn
onore di S . Francesco di Sales un'Ode pro-
prio bellina che piacque a tutti . Il sig . pro-
fessore Giuseppe Mazzoni indirizzò al Diret-
tore dell'Istituto versi di così alti concetti e
di tanta eleganza di stile , che strapparono
applausi prolungatissimi a tutti .
» Una bella lode va diretta all' Ill .m° Sa-
cerdote Sig. prof. Gio. Batt . Rinaldi, Diret-
tore dell'Istituto, che seppe col suo ingegno
e colla sua fervida carità rendere questo
Istituto un modello di casa di educazione che
forma un vero decoro per la città di Faenza .»
siede nel maneggio dell'organo .
La sera ai vespri facevano buon effetto î
salmi in canto fermo armonizzati . Dopo di
cui salì in pulpito il Canonico Cinquemani e
pronunziò un eloquente discorso del quale
diamo il seguente sunto .
L'oratore prese a testo del suo discorso le
parole del Salmista : Labor est ante me, donec
intrem in Sanctuarium.Esordìclmagnifre
il dono della fede . Quando la fede è in pe-
ricolo, il difenderla e risuscitarla è il còmpito
dei forti e dei generosi . Uno fra essi fu san
Francesco di Sales, il quale la risuscitò nel
Chiablese . Ora, che è in pericolo in Italia,
tocca a noi difenderla . I suoi esempi sieno
modello della nostra operosità . E qui il Cin-
quemani dimostrò come il Vescovo di Gine-
vra santamente desse opere a formarsi all'a-
postolato, a compierlo, a diffonderlo e per-
petuarlo .
Sin da giovanetto il Santo infatti attese alla
propria santificazione . Le scienze umane gli
servono di preparazione per farne un valente
cultore delle scienze sacre e un apostolo del
Signore . Il campo in cui operare gli è indi-
cato, ed egli vi si slancia con sacrifizio, in-
Così fu in tutte le altre Case ed Oratorii
Salesiani . Dove non si è potuto celebrare
detta festa nel giorno in cui cadeva, come
prescrive il nostro Regolamento, si è diffe-
rita alle domeniche seguenti, ma dappertutto
si è dimostrato molt'impegno, molta divo-
zione verso il nostro S . Patrono . Parecchi
stancabile nel promuovere in ogni modo la
gloria del Signore e il bene delle anime . L'a-
postolato di S . Francesco fu splendidamente
descritto dall' oratore, il quale parlò quindi
del dovere che incombe a noi ora di difendere
la fede e ristaurarla nella terra sacra d'Italia .
Dalla vetta del Vaticano il primo Pastore d'I-
talia segnalava testè i pericoli della fede . Primo
de' Cooperatori poterono essi pure parteci- uffizio dell'operosità dei cristiani sia incorag-
pare a queste care feste del santo Vescovo giare, difendere, sostenere la buona stampa ;
di Ginevra e ne furono contenti .
anzichè organo di corruzione, di menzogna,
dobbiamo costituirla mezzo di perfezionamento
sociale e di verità ; di organo dell'incredulità
e della bestemmia attingiamo da essa il bal-
S. Francesco di Sales e la buona stampa . ,
samo delle ferite e l'antidoto della morte .
Pur troppo i cattolici non hanno aperto ab-
Il 1° Febbraio scorso nella chiesa di S .
Giovanni Evangelista in Torino festeggiavano
il loro Patrono gli scrittori Cattolici della
Città .
bastanza gli occhi per convincersi del gran
danno che il nemico loro arreca introducendo
in mezzo ad essi la cattiva stampa e gli altri
mezzi di perdizione di cui dispone . È tempo
di rinsavire e non farsi complice di tutte le
Al mattino alle 8 ebbe luogo una Comu-
nione generale numerosissima, alla quale par-
teciparono anche le rappresentanze di varie
Società cattoliche, e si notavano specialmente
rovìne morali, religiose e sociali, che lamenta
in Italia il Vicario di G . C . e che senza dif-
ficoltà riconoscono coloro stessi, che le cumu-
larono . Cooperiamo alla buona stampa, che è
il Presidente regionale dell' Opera dei Con-
gressi e Comitati cattolici, Conte di Viancino,
il Marchese Garassini, Presidente del Circolo
della Gioventù Cattolica, ed il notajo Borelli,
il primo movente di ogni impresa, il cemento
di ogni associazione, il teatro della lotta, il
mezzo del trionfo . Solo a tal patto salveremo
la patria e saremo accolti nel gaudio del Si-
Presidente delle Società cattoliche operaie di gnore .
Torino . Durante la Messa si cantarono vari
mottetti di eccellente effetto .

1.8 Page 8

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Alla Messa solenne da Requiem cantata lo
stesso giorno in suffragio dell'anima di Don
Bosco nella Chiesa del S . Cuore a Roma,
IL TERZO ANNIVERSARIO
MONS . SYLVA, Vescovo eletto di Goias nel
Brasile e nostro grande amico, volle darci
un attestato della sua benevolenza col pon-
DELLA MORTE DI DON BOSCO . tificare e fare le Assoluzioni al tumulo . Si
eseguì dai giovani dell'Ospizio la grandiosa
Grandioso, al solito, ed imponente era l'a-
spetto che presentava sabbato, 31 gennaio,
Messa funebre a quattro voci del Maestro
Pietro Terziani .
il vasto tempio di Maria Ausiliatrice in Val-
docco, dove i degni figli di Don Bosco coi
loro alunni commemoravano il terzo anni-
versario della dipartita da questa terra del-
l'Apostolo della carità nel nostro secolo .
Quantunque le riparazioni e gli abbellimenti
che si stanno facendo al Santuario non per-
mettessero sfoggio di arte nella decorazione
del medesimo, tuttavia abbiamo osservato
con interesse la non ordinaria abilità, con
cui l'amore di figli al Padre seppe comporre
attorno e sopra il grandioso catafalco l'ad-
dobbo funebre con maestria e buon gusto .
Pontificò S . E . Mons . EMILIANO MANA-
COVRDA, escovo di Fossano, e venne ese-
La mattina del 3 febbraio, per cura del
zelante clero di Este, in quel Duomo cele-
bravasi una Messa solenne da Requiem, in
suffragio dell'anima del nostro venerato fon-
datore e dei Cooperatori defunti . Gli alunni
del Collegio Manfredini, sotto la direzione
dei Salesiani, eseguivano lodevolmente la
Messa in mi bemolle a quattro voci del
Cherubini . Il concorso premuroso e zelante
dei benemeriti Cooperatori e di numerosi di-
voti, mentre : accresceva solennità alla fun-
zione, era pur opera di squisita carità verso
le anime di quei poveri defunti .
guita per la prima volta colla solita abilità
e precisione che distingue i cantori di Don Simili suffragi per D . Bosco e per i Coo-
Bosco, la seconda Messa funebre di Monsi- peratori defunti si celebrarono, con grande
gnor Cagliero, che egli con pensiero deli- intervento di popolo, in tutte le altre Case
cato e pio scrisse dedicando alla memoria Salesiane, ed in molti paesi e città, per ope-
della madre, che più che ottuagenaria mo- ra di Cooperatori e Cooperatrici Salesiane .
riva in Torino, dopo aver assistito alla sua Noi non possiamo che professare la nostra
consacrazione episcopale, ed ora veniva ese- gratitudine verso di queste pie persone, che
guita per Colui che gli fu in tutta la sua con piacere si ricordano e pregano per il
vita più che padre .
nostro buon Padre e per coloro che tanto
Assistevano oltre gli allievi dell'Oratorio aiutarono le Opere Salesiane . Iddio saprà
ed i Superiori della Pia Società Salesiana trovar per loro la meritata ricompensa .
in appositi banchi, le Suore di Maria Ausi-
liatrice, rappresentanze di vari Collegi Sa-
lesiani e di Associazioni varie e buon nu-
mero di Signori e Signore della primaria no-
Don Bosco e la Questione Operaia.
biltà torinese, venuti a rendere questo tri-
buto di amore e riconoscenza a chi seppe Ad onor del nostro amato Padre vogliamo
insegnare al nobile e ricco il vero e cristiano c onsacrare ancora alcune colonne, riprodu-
uso della nobiltà e ricchezza, nel venire in cendo un bell'articolo dell' Unità Cattolica che
soccorso del povero e dell'orfanello .
verrà letto, speriamo , con piacere , dagli
Spiccavano fra le altro attorno al cata- amici ed ammiratori di Don Bosco
falco 3 grandiose corone di finissimo lavoro, D . Bosco h a ben meritato della patria, la quale
in una delle quali leggevasi : A su Padre non potrà certamente disconoscere l'opera alta-
los Salesianos y los Cooperadores de Bogotà mente educativa di quest'umile ed amoroso in-
Colombia ; nella seconda : A D . Bosco gli telletto, di questo santo e forte volere (1) . Que-
alunni del Collegio Manfredini di Este . La ste parole, che leggemmo poco fa in una
terza era dono dell'Educatorio femminile che recentissima opera dell'illustre Alfani, ci tor-
le Figlie di Maria Ausiliatrice dirigono in nano alla mente oggi sopratutto che ricorre
Nizza Monferrato .
il terzo anniversario della morte dell'umile
Abbiamo insomma potuto confermarci una prete di Valdocco . Benedetto Don Bosco,
volta di più nel pensìero che l'affetto e la che parla anche morto, come se morto non
venerazione del mondo intiero a Colui che fosse, e parla con quello spirito di conti-
iTd,almreLsognchò
nuità e di efficacia che Dio impresse alle
Vincenzo de' Paolì dell'età nostra, non sarà opere sue . Sarebbe cosa troppo lunga rian-
mai per venir meno, essendo profondamente dare, anche per sommi capi, la vita del San
radicato ne' cuori di quanti sono giusti ed
oe.CNnsat(rziDl)
(1) Battaglie e vittorie, Firenze, 1890.

1.9 Page 9

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Vincenzo de' Paoli del secolo XIX, come il
Times chiamò Don Bosco . Mentre i suoi figli,
discepoli ed ammiratori, sparsi nei due mondi,
rinnovano sulla sua tomba l'annuo tributo
delle loro lacrime e delle loro preghiere, noi
ci restringeremo ad un lato solo della sua
operosissima vita, a quello cioè la cui solu
zione tiene a' giorni nostri in tremenda ap--
prensione quanti hanno a cuore gl'interessi
dell'umanità e della patria, e che, come di-
cesi ora con frase forestiera, palpita di at-
tualità . Parliamo della questione operaia .
Che questa questione si presenti sotto un
aspetto ogni dì più pauroso, è cosa notis-
si.matu Basta, a convincersene, rìflet-
tere allo sgomento portato dalle delìbera-
ziondelrctCongscialtod
Capolago e alle grandi precauzioni che van
pigliando fin d'ora i Governi, in quella pure
che fingono di non preoccuparsene . Tant'è
è una questione che s'impone in tutta la sua
formidabile potenza . Questo rombo cupo,
come di vicino terremoto, va facendosi ogni
dì più intenso e spaventoso, e minaccia da
un momento all'altro di scoppiare e scagliare
in rottami non una città, una provincia, un
regno, o repubblica che vogliate dire , ma
tutto quanto l'edificio sociale.
Or che fa Don Bosco di fronte a questo
vicino uragano? Il nostro secolo grida : la-
voro, lavoro ! ecco le ali, con cui vola e pre-
tende di signoreggiare dalla terra al cielo .
E lavoro , risponde Don Bosco ; sicuro, bi-
sogna guadagnarsi il pane col sudore della
fronte, insegna a' suoi fanciulli . L'Eden fu
pur bella e santa cosa, ma esso non è più ;
in causa del peccato l'uomo ne fu cacciato
per andar ad abitare la terra, vita di tri-
boli e di spine . E i fanciulli, mossi da que-
sto parlare, si danno volenterosi al lavoro,
e il lavoro diventa la bandiera dell'Oratorio
di D . Bosco . E ne escono i sarti , calzolai ,
falegnami, fabbri, litografi, tipografi, fondi-
tori di caratteri, scultori, disegnatori, lega-
tori di libri ed altrettali . Perfin la stampa
escuartdipocarte,mnla
tipografia di Don Bosco conseguisce le più
splendide onorificenze alle Esposizioni Va-
ticana di Roma, Internazionale di Bruxelles,
Universale di Barcellona, Italiana di Londra
e Internazionale di Colonia .
L'Esposizione Nazionale di Torino del 1884
vide una nuova grandiosa macchina per la
fabbricazione della carta : era la macchina
Escher-Wyss di Don Bosco, mandata poi
alla Cartiera Salesiana di Mathi, e colà stesso
ancora ampliata e perfezionata . Ed era bello,
osserva qui un recente scrittore, era conso-
lante nella sua splendida realtà vedere accanto
alle memorie sulle antiche carte fabbrianesi del
canonico, ora Vescovo , Zonghi , la macchina
perfezionata del nostro Bon Bosco ; i primi
albori cartacei del teologo e canonista fabbria-
nese e l'elevatezza artistica presentata dall'u-
mile prete di Valdocco ; l'alfa e l'omega, per
così esprimermi, dell'industria cartaria (1) .
Ma il lavoro , separato dalla fede , asser-
visce, disonora, imbestia ; l'operaio, che più
non guarda al cielo , nè più ha in faccia il
sorriso confortatore dell'eternità, cade stanco,
ìnfrunito, schiavo della materia, delirante
nella voluttà del giuoco, del vino, della sen-
sualità , vittima quindi anima e corpo del
demagogo e del socialista, che lo sfrutta pe'
suoi luridi ideali .
Non così l'operaio di Don Bosco, il quale,
avendo imparato che sei giorni impiegò Dio
alla creazione del mondo e nel settimo si ri-
posò, riposa anch'egli in questo giorno, san-
tifica la festa , alza gli occhi al cielo , fre-
quenta i Sacramenti, ritempra la sua di-
gnità personale nella preghiera . E la pre-
ghiera si assorella al lavoro, e l'una e l'altro
completano indissolubilmente uniti la ban-
diera dell'Oratorio di Don Bosco .
Che dipendenza, che gerarchia, grida al-
l'operaio il secolo socialista ; siam tutti u-
guali, liberissimi, indipendenti . E l'operaio,
tradito alla voce del serpente, s'inalbera
contro il padrone , fa lo sciopero, insanisce
alle declamazioni de' tribuni, spreca quel
poco, che con tanti stenti ha sparagnato,
nel sensualismo il più ributtante, piantando
moglie e figli nella desolazione e nella mi-
seria . Non così fa Don Bosco ; egli predica
ad un tempo a' suoi operai l'uguaglianza
innanzi a Dio e il dovere della sottomis-
sione alle potestà della terra ; in questo mondo
ci ha ricchi e poveri, padroni e servi ; gli
uni e gli altri hanno la loro parte di doveri
e diritti ; guai al padrone inumano, guai al-
l'operaio superbo . Ed i giovanetti del Prete
di Valdocco si fan docili, modesti, ubbidienti
al padrone nell'officina, che alla sua volta
è tratto come irresistibilmente ad amarli , a
stimarli questi cari operai .
Nè queste le son parole soltanto . Guar-
dato lo sviluppo immenso che in pochi anni
ha pigliato l'opera di Don Bosco e continua
tuttora dopo la sua morte . La si direbbe cosa
favolosa, eppure è vera, verissima nella sua
irrepugnabile realtà . Ma essa trae tutta la
sua forza, la sua perpetuità da' divini prin-
cipii del Cristianesimo, a quel modo che dal-
l'unione con Dio trasse D . Bosco quell'a-
nimo costantemente quieto e incrollabile, che
fu la ragione e la sorgente di quel prodi-
gioso èmpito, impresso alle sue varie Asso-
ciazioni . Qui sta per Don Bosco il Primo
Immobile di Aristotile che genera il movi-
mento .
Noi perciò, mentre rinnoviamo le manife-
stazioni del nostro affetto e della nostra
stima sulla tomba di chi fu così grande agli
occhi di Dio e degli uomini, perchè amò
molto, invitiamo quanti sono filantropi e pen-
(1) CERRUTI. La StOrì a della Carta . Tipografia Salesiana .
Torino, 1890.

1.10 Page 10

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satori di buona volontà a risolvere la que-
stione operaia alla scuola di Don Bosco .
Colà nell'Oratorio Salesiano fra quelle mura,
dove vive tuttora calda e perenne la me-
moria e l'affetto del soavissimo do-
minatore di-tanti cuori, impareranno
come i diritti del padrone si conci-
liino coi doveri dell' operaio , come
l'agiatezza del ricco si accordi coi
disagi del povero, come il superiore
armonizzi coll'inferiore ; come infine
la lotta tra il capitale e il lavoro
abbia la sua sola e vera soluzione
nelle massime del Vangelo di Gesù
Cristo .
del canto gregoriano, sperimentai una viva
sensazione, e trasportato da entusiasmo univa
la mia alla lor voce, e mentre si cantavano
le lodi di Dio, era tale la gioia degli ascol-
NOTIZIE DEI NOSTRI MISSIONARII,
Alcuni episodi dell'ultima missione
di Don Milanesio
Alla colonia Tornquinst .-Una Messa
cantata .-La Sierra Ventana .-_Una
scena inaspettata . - Una notte al
sicuro.
Circa l' ultima missione di Don
Milanesio ricaviamo ancora i seguen-
ti brani da alcune sue lettere
« In Tornquinst mi alloggiai in
casa del signor amministratore della
Colonia, D . Rodolfo Funke, di na-
zione alemanno , il quale , sebbene
protestante, mi usò ogni sorta di
cortesia durante i dieci giorni di
mia permanenza in quel sito . Di più
dispose del più bel salone del suo
appartamento, perchè vi celebrassi
la Messa ed amministrassi i SS . Sa-
cramenti .Quelaconifrmu
nucleo di circa mille anime di nazio-
ne differenti . Vi sono Russi, italiani,
Spagnuoli e Svizzeri . In quanto a
religione, tolti i Russi, che hanno
una fede a tutta prova ed alcune
famiglie d'Italiani e Spagnuoli, gli
altri o sono indifferenti o protestanti .
« Per due domeniche consecutive
il salone si riempì di gente, ed i
Russi, ferventi cattolici, invidiavano
la sorte degli Italiani, che con divoto
contegno s'accostavano ai SS . Sacra-
menti . Imperocchè ne erano privi per
non intendere io la loro lingua, nè
sapendo essi parlare altro idioma .
Ciò non di meno vollero dare prova della
loro cattolicità con un divoto contegno e col
cantar la Messa in canto gregoriano . Io, che
da dieci anni non aveva più udito le melodie
tanti, che alcuni ne piangevano dì consola-
zione . Era per tutti causa di edificazione
vedere il buon esempio, che davano quei bravi
campagnuoli che venivano da più leghe, con-

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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ducendo le loro famiglie sopra carri, in una
stagione tanto fredda, essendo nel . rigor del
verno . Oh santa Fede! come sei feconda di
buone lezioni, per chi ti ha per compagnia!!
-
« Nei giorni vacanti fra la settimana an-
dava ricorrendo a cavallo la campagna, vi-
sitando le varie famiglie, che vivono nel seno
e al piede di una catena di collìne, che
prende il nome di Sierra Ventana (finestra),
così detta a causa di un grosso buco che
porta nella sua più alta cima colla figura dì
una finestra . Anche là vi è gente di varie
nazioni e di religioni differenti, ad-
detta all' agricoltura . Alcune fami-
glie cattoliche accorsero con gioia
ed approfittarono di questa bella oc-
casione per fare la loro confessione .
Era questa la prima volta che quelle
terre venivano visitate da un sa
cerdote cattolico, sebbene più volte
dal ministro protestante .
« Le case costrutte sul fianco della
collina sono di pietra e quelle più
discoste di mattoni, oppure di legno .
Io alloggiava in casa di un proprie-
tario svizzero educato nel protestan-
tesimo, che più tardi abiurò a quella
setta indotto più per motivi di gua-
dagno che non di religione . Voleva
egli unirsi in matrimonio con una
vedova cattolica, virtuosa e bene-
stante ; ma siccome ella non vi ac-
consentiva se non a condiziona che
si facesse cattolico, abiurò perciò l'e-
resia . Orbene con siffatta conversione
non è a stupire che vivesse tuttora
con pregiudizi contro la Chiesa cat-
tolica, del che è una chiara prova
il fatto seguente .
« Un giorno celebrata la S . Messa,
secondo il costume, volsi la parola
a' miei uditori parlando loro del dis-
pregio dei beni temporali, animandoli
ad amare Dio e praticare la vìrtù, e
con ciò assicurarsi la vita eterna . A
dimostrare la vanìtà delle cose di
questo mondo, addussi per esempio
l'imperator Guglielmo di Allema
gna, il quale, benchè padrone d'un
vasto impero colla morte allora fre-
sca dovette abbandonare tutto . Non
l'avessi mai detto! terminata la pre-
dica, quell' uomo, che durante il
Santo Sacrifizio avevasi bevuto una
buona bottiglia di vino, ritirando la
cortina, che lo separava dal nucleo
dei divoti cristiani, si avanzò verso
me con un aspetto minaccioso ed
infuriato, dicendo che con quell'e-
sempio aveva fatto un insulto alla
corona di Alemagna ed al protestan-
tesimo . Gli astanti impallidirono e
temevano che dopo sì strani pre-
ludii succedesse alcun sinistro av-
venimento . Ma la pia sua consorte,
appena se ne accorse, si alzò, lo trat-
tenne e lo ridusse al sìlenzio . Dopo
alcun tempo passatogli alquanto il
bollor del vino, conobbe la sua colpa e mi
dimandò perdóno, protestando non pertanto,
essere stato ferito dalla mia predica e so-
pratutto dall' esempio addotto . Che follia!

2.2 Page 12

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Il grande imperatore andando all'altro mondo conto nessuno . Oh che bella moralità!?
haforseptcnèqualheprtd
ciò in quanto alla loro dottrina . Che diremo
suo impero?
poi della loro scienza medica ? Si può dare
« Dopo un fatto cotanto singolare ed cosa più ridicola ? Credere che tre sorsi di
inaspettato, avrei voluto andarmene sul mo- acqua fredda (e non calda) presi in nome di
mento, se non che le istanze della buona Dio, possano dare la guarigione a un in-
donna e di altri ferventi cristiani mi trat- fermo, qualunque sia la sua infermità? Io
tennero un giorno di più per celebrarvi altra nonlasciai di confutare uno a uno i loro
Messa l'indomani, e dare comodità a coloro errori, tanto nelle prediche com nelle con-
che non si erano ancora confessati, di com- versazioni famigliari, e spero che la semenza
piere il precetto pasquale . Ma per distrarci, della parola di Dio darà più tardi il suo
io ed il mio giovane catechista, fatti insel- frutto completo , mentre al presente ha già
lare i cavalli, andammo in giro a visitare al- fatto ravvedere alcuni incauti .
cune famiglie di quei dintorni. Tornati sul
far della notte a quella casa benedetta, la
mogliedqufrnticoevnsgi
Indii del Chili. - Il Fortin Merced. - Il gauchos
del Colorado .
di benevolenza e ci invitò a cenare . Ma due
buoni cattolici, uno svizzero e l'altro italiano « Finita la Missione nel Sauce grande e
del Tirolo , mi consigliarono a non passare Sauce piccolo , fiumicelli nei dintorni di
la notte colà, per varie cagioni, offrendomi Bahia Bianca, ne intrapresi un'altra verso
per alloggio la loro casa . Così feci, sebbene il Sud nel distretto Villarino e Rio Colo-
con gravissimo disgusto di quella padrona, rado . In mezzo a quel vasto deserto ho fatto
alla quale, poverina, rincresceva molto che una sola fermata in casa dell'Alcalde, signor
noi ci allontanassimo per suo marito .
Angel Bufil, il quale ci trattò per otto giorni
« L'indomani mattina vi ritornai e trovai con molta cortesia . Egli da buon cattolico,
quel signore abbastanza mortificato. Avendo mandò avviso agli abitanti di sua giurisdi-
in seguito uditi in confessione alcuni peni- zione, e ne vennero un buon numero, chi
tenti, vi celebrai la S . Messa, distribuendo, per far battezzare i loro bambini, dei quali
come il giorno prima , la S . Comunione alcuni contavano da otto a dieci anni, e
ad un piccolo gruppo di buoni cristiani . chi per ricevere la benedizione coniugale .
Nella predica mi guardai bene dal citare Quivi battezzai pure due piccoli gruppi
alcun esempio di protestanti, per non ferire la d'indigeni provenienti dal Chili . Costoro
suscettibilità di quell'uomo, contentandomi percorrono 200 e più leghe a cavallo, re-
di addurne altri di persone cattoliche . Pel cando sulla schiena dei loro giumenti tes-
che quel tale si diede per soddisfatto e volle suti di lana di svariatissima forma ; sbri-
mostrarsi generoso col farci mettere nella gatisi del loro negozio , sogliono dimorarvi
valigia quattro bottiglie con alcuni salcic- alcuni mesi e talvolta anche anni interi a
cioni, che durante il viaggio ci fecero ot- lavorare per guadagnare alcuni quattrini, e
timo servizio . Di più diede ordine di attac- quindi ritornarsene alla loro patria con un
care i cavalli al suo breck,e ci fece con- buon branco di cavalli e vacche . Da quanto
durre da un suo dipendente fino a Tornquinst pare nel Chilì sono tuttora numerosi gl'in-
luogo di residenza di quella Missione . Meno fedeli nelle provincie del sud, poichè dall'e-
male che seppe riparare il fatto con la ge- sperienza di più anni ho potuto assicurarmi
nerosità !.
che ogni gruppo di 10 a 15 individui , ap-
pena due o tre hanno già ricevuto il batte-
medici dl acqua fredda.
simo . Ma quelli che si recano da queste
parti sono generalmente i più selvaggi e
« Tanto nel paese, come in campagna, ho tro- più lontani dai centri civilizzati, epperciò
vato-praticata una novella superstizione, pro- più ritrosi a riceverne la istruzione cri-
pagata, come dicono , dagli spiritisti . Essi stiana, affidata ai zelantissimi PP . Fran-
spacciano, quale rimedio infallibile ad ognì
sorta d'infermità, tre sorsi di acqua fredda,
cescani, che attendono alle Missioni di colà .
« Terminata la Missione in Villarino e li-
presi l'un dopo l'altro in nome della SS . Tri- cenziati dal nostro buon ospite, in mancanza
nità, con la recita di qualche Padre nostro detto di cavalli, prendemmo la diligenza e ci tra-
con alcuna modificazione . Costoro, a voler dar sferimmo sulle rive del Rio Colorado . Quivi
fede a ciò che si dice, negano, se non tutti, la ci fermammo alcuni giorni al Fortin Merced,
maggior parte dei Sacramenti ; vogliono abo- dove battezzai alcuni bambini e distribuii
lito il culto dei Santi e rigettano gli ultimi
articoli del Credo , cominciando da quelle
parole : Credo la Santa Chiesa e quanto se-
la Comunione a una decina di persone .
Questo Fortin, che suona fortezza, è situato
sulla riva sinistra del Rio Colorado, a circa
gue sino al fine . Alcune donne di mala vita, 13 leghe dalla sua foce . Esso non è altro
per tranquillizzare la loro coscienza, si con- che un aggregato di quattro case, costrutte
sigliarono con questi maestri dell'errore, e di fango o mattoni crudi e mezz' in ruina ,
ne ebbero in risposta che potevano stare e che danno ricetto attualmente a quattro
tranquille, che Dio non gliene dimanderebbe , fmcaigolèe,qud'albergto,d
a

2.3 Page 13

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commissario di polizia con alcuni soldati, fieno, grano, meliga, patate, zucche, meloni
dell'impiegato del Telegrafo e ad una fami- ed altre varie classi di verdura . L'amena ed
gl.iaSoprtucneol
accanto le macerie dell'antica fortezza, sor-
estesa pianura sul fianco di un braccio del
fiume Colorado , il buon clima , il bel porto
se la cappelletta, di cui ebbi occasione di naturale, a due leghe di distaza sull'Atlan-
parlar altre volte, dedicata alla Vergine della tico, detto il chara (branco di struzzi) sono
Mercede , capace di una mezza dozzina di
persone . In questo punto, per mancanza di
circostanze che fanno presagire che Las Is-
letas saranno più tardi un paese e forse una
altra casa più adatta, mi alloggiai nell'al- gran città.
bergo, dove fui, come altre volte, trattato col « In questo punto, come altrove , mi oc-
rispetto dovuto al grado sacerdotale dal si- cupai dei bianchi e degli Indi . Ma con quelle
gnor Giovanni Lacoste e dalla sua consorte .
« Non passava giorno senza che venissero
i devoti del dio Bacco . Giungevano da
varie parti del campo , ed io approfittando
dell'occasione diceva loro qualche buona pa-
rola . Eccettuata una sola famiglia che man-
cava mai alla santa Messa ed al Rosario,
mandando pure i figli alla dottrina, gli altri
se ne stavano indifferenti continuando tal-
volta i loro giuochi durante le sacre funzioni .
Saranno costoro selvaggi od infedeli? Oh
premesse che ho fatto nel punto precedente
riguardo ai gauchos, è facile intendete il poco
e nessun frutto che si può ricavare da loro .
Ogni sera nell' occasione della recita del
santo Rosario, ne radunava un buon numero,
di modo chè la cameretta ne era zeppa . Dopo
il Rosario faceva loro un po' d'istruzione ; e
siccome alcuni de' miei uditori erano Indi,
altri gauchos, altri spagnuoli ed altri italiani,
certe verità più difficili doveva dirle nei tre
distinti idiomi, cioè in indio, spagnuolo ed
volesse Iddio che lo fossero ! In questo caso italiano . Ciò era per tutti causa di eccitamen-
ci darebbero meno lavoro per convertirli . to ed onesta diversione , per cui alcuni più
Es,adieconzphefamigl
svogliati ed indifferenti, mossi più dalla cu-
religos,unazdigetbaz,m
riosità che dal desìderio di far del bene all'a-
ignorante, ambulante e girovaga, grosso- nima propria, se ne venivano ed udivano
lana e corrotta, conosciuta col nome di gau queste terribili verità, che forse più tardi
ch os (mandriani), gente senza cuore e senza faranno buon frutto nel loro indurito cuore .
aspirazioni, nemica del matrimonio religioso « Per allora corrisposero soltanto alcuni
padri di molti figli, pigri e dati all'ub- italiani ed una decina d'indigeni, tuttora in-
briachezza .
fedeli, i quali meritarono di essere rigenerati
alla grazia col santo Battesimo ed ammessi
Missione alle Isletas .
Istruzione in tre lingue.
alla sacra mensa . In quanto ai gauchos ed
altri stranieri, sebbene convenissero con me
in fatto di dottrina, niuno si animò a far la
« Il giorno 13 di settembre u . s ., fatto fa- sua confessione e convertirsi a Dio . Oh
gotto, in carrozza ci traslocammo alle Isletas .
quanto sono degni di essere compatiti questi
Daunptol'rnesdovich30
poveri disgraziati ! ! »
miglia, vi giungemmo verso sera, non senza
una buona dose di scuotimento, che ci aiutò a
malc'rhesvidgo t,re
un.bovechirldepcamino
Risveglio di fede e di devozione verso Maria SS.
GiuntaloSbimentdLasIl,fumo
ricevuti dal maggiordomo , il quale ci as-
a Puntarenas .
segnò una modesta cameretta, che per otto
giorni ci servì di cappella e di alloggio . In
REV .mo SIG . D . RUA,
quanto al mangiare andavamo al refettorio In questo momento mi trovo padrone della
comune col detto maggiordomo e coi prin- Casa Salesiana di Puntarenas . Sono solo so-
cipali impiegati della Casa . Las Isletas si
letto, tutti i cari confratelli se ne partirono
trovano all'imboccatura del Rio Colorado e oggi per diverse missioni .
comprende un gruppo di casupole di fango Il nostro signor Prefetto D . Fagnano, con
edimbanct,oduegranimzper
D . Pistone ed un Chierico, stamane partì sul
deposito dei frutti del campo e della lana . Pilcomayo alla volta dell'isola Dawson, con
Sono proprietà di una ricca famiglia, il cui disegno di benedire la nuova cappella colà e-
capo fu Pietro Luro, che venuto povero da retta in onore di S . Raffaele e battezzare gli
Europa, fece una fortuna così grande, da Indii che saran disposti . - D . Beauvoir, sulla
essere uno dei più ricchi di questa repub- goletta Iulieta, partì per Puntacarra a dettar
blica . Fra le altre grandi, possessioni sue si una missione colà, e nel ritorno toccherà e-
annovera quella delle Isletas, in cui sono oc- gli pure una punta dell'Isola Dawson, dove
cupati più di 200 individui , i quali hanno abbiamo una Casa succursale con uomini che
sotto la loro custodia la bagattella di 120 mila custodiscono gli animali, e a loro pure darà
pecore e 60 mìla vacche . Oltre agli animali una missione di otto o dieci giorni, di modo
vi si coltivano le vigne, dando un felice esito che possiam contare di non averlo più fra
l'agricoltura . Vi si raccoglie in abbondanza noi per almeno un mese .

2.4 Page 14

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Ieri trovandoci in Casa quattro Sacerdoti
col nostro Rev .mo D . Fagnano ed un Chie-
rico, abbiamo celebrato con pompa straordi-
naria la festa della Purissima, come qui
chiamano Maria Immacolata, e la chiusura
del Mese Mariano che da noi suolsi fare a
quest'epoca .
La chiesa era bellamente addobbata con
un arco trionfale all' ingresso .Lavigl,
giorno di Domenica, si confessarono i fanciulli
e le ragazze, ed il giorno della festa gli adulti .
La Comunione generale fu una cosa conso-
lantissima . Alle dieci si cantò Messa solenne
con accompagnamento d'harmonium e con nu-
meroso clero .
D . Fagnano aveva avvisato, che, se il tempo
l'avesse permesso, alle 2 1/2 pom . si sarebbe
fatta la processione colla statua di Maria
Santissima, ed aveva anzi fatto invito al-
l'Ecc .mo Governatore interino, sig . Edoardo
Moreno, col suo seguito ed il Corpo dei pom-
pieri . L'Eccellentissimo non solo accettò l'in-
vito, ma diede ancora ordine al Capitano che
ei pure intervenisse col corpo militare e con
tre batterie di cannoni di campagna e relativo
servizìo .
All'ora indicata cominciò a sfilare la pro-
cessione . Precedeva la croce astile cogli ac-
coliti, quindi i ragazzi del Collegio Salesiano,
le ragazze delle Suore di Maria Ausìliatrice,
le Confraternite delle Figlie di Mania e del
Cuore di Gesù e numerosissimo clero con
quattro Sacerdoti . Due ragazzetti bianco-ve-
stiti spargevano di fiori il suolo per cui ve-
niva maestosamente portata dalle Figlie di
Maria la bella statua della Madonna ; la se-
guiva l'Ecc . Governatore accompagnato dal
suo Segretario, dall'Ingegnere della Gover-
nazione, dal Maestro di scuola, dal Medico
del territorio , dal Capitano e dal Tenente
della Guardia nazionale, tutti in grande te-
nuta, e da immenso popolo . Serrava le file
la marcia militare ed il pìcchetto dei canno-
nieri, trascinando tre nuovi luccicanti cannoni,
i quali facevano la lor prima comparsa in
questa solennità di Maria, che a buon diritto
è la patrona dell'esercito chileno .
Quale spettacolo presentava la Via Magalla-
nes con tanto corteggio e tutti a capo scoperto !
Si recitava il S . Rosario e ad ogni decina
s'intonava una lode ad onore di Maria e tutta
la popolazione in corpo rispondeva con vero
entusiasmo . Era quello un risveglio di fede, una
espansione della, devozione alla Madonna in
un paese di molti protestanti . Ne sia rin-
graziato Iddio che così premia i sacrifizi dei
Missionari !
Al ritorno della processione, vedendo che
tutta quella moltitudine non avrebbe potuto
entrare in Chiesa, D . Fagnano fece sostare
alla porta, donde diresse alcune infuocate
parole d'occasione animando tutti ad amare
sì buona Mamma qual' è Maria, alla quale
dobbiamo la nostra rigenerazione ed a cui
l'esercito chileno deve la vittoria ottenuta
nell'ultima guerra, e ringraziando infine le
Autorità e la popolazione di essere concorse
a rendere più splendido questo trionfo della
Madonna. .
Il tempo, molto incostante in questi paesi,
che aveva piovuto tutta la notte precedente
ed il mattino stesso, dalle 2 alle 4 pom . si
mantenne sì bello, con un sole risplenden-
tissimo, da far meravigliare tutti e dire - È
Dio che vuol si onori la Madre sua.-Termi-
nata la funzione, s'oscurò nuovamente il cielo
e cadde tale un acquazzone, che pareva l'in-
ferno si volesse vendicare del bene fattosi .
La Compagnia delle Figlie di Maria si era
inaugurata in questa fausta circostanza,
benedicendo prima della processione le loro
medaglie e facendone la solenne consacrazione
alla presenza di tutto il popolo . Si desiderava
d'inaugurare pur quella di S . Luigi per i
ragazzi , ma non si potè effettuare ; spe-
riamo di non ritardar molto a stabilirla per
poter più facilmente fare un po' di bene . -
L'AsociazonedlS .CuorediGsù,ìbne
organizzata da un anno, produce già abbon-
danti frutti fra le donne, le quali vengono
regolarmente il primo venerdì d'ogni mese ad
accostarsi ai SS . Sacramenti .
Preghi, o Sig- D . Rua, e faccia pregare per
noi, che possiamo con queste ed altre Asso-
ciazioni rendere buona tutta la popolazione
cattolica di questi paesi, e convertire al cat-
tolicismo anche quei protestanti che qui fra-
mezzo vi sono .
Mi creda con tutto il rispetto
Suo Ubb . Aff. figlio in G . C.
SAc . BORGATELLO MAGGIORINO
Puntarenas, 9 Dicembre 1890 .
CONFERENZE SALESIANE .
Illustri personaggi presiedono alle Conferenze Salesiane.
A Roma l'annuale Conferenza Salesiana
si tenne il 27 p . p . gennaio nella Chiesa del
Sacro Cuore di Gesù . La cerimonia riuscì
« pietosa, edificante, consolantissima » come
scrive un corrispondente dell'Osservatore Cat-
tolico di Milano .
« Vi assisteva l' esimio porporato Em .mo
Cardinale Apolloni (continua lo stesso corri-
spondente) e vari altri prelati . Faceano nobile
corona a costoro un'eletta schiera di Coope-
ratori e di Cooperatrici , ed un numero ben
grande dei giovinetti che trovano nei Sale-
siani gli angeli tutelari della sventura , la
fiaccola che illumina l'intelletto ed il bal-
samo che medica le ferite del cuore anche
le più cangrenose, porgendo anche un pre-
servativo salutare per tutta la vita e che sarà
di tanto facile applicazione, che basterà ri-
cordarlo perchè si applichi da sè e se ne

2.5 Page 15

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senta l'efficacia . Il M . R . D . Francesco Ca-
gnoli, curato di quella Chiesa, avea intanto
salito il pergamo, e dopo aver annunziato
che non a lui aspettava la parola, ma ad un
esimio porporato che non potè tenerla a ca-
gione di malattia, si diè a far l'apologia di
quella sì pia e sì santa istituzione .
» La sua voce argentina, chiara, insinuante,
spoglia di ornamenti profani, ma cosparsa
di una soavissima unzione celeste scendeva
nei cuori degli uditori a guisa di rugiada al
cespite di un fiore che s'era ìnaridito ai co-
centi raggi del sollione . Una franchezza apo-
stolica, mista ad una sconfinata speranza in
quel Dio che nutre i passerì che non semi-
nano e che veste ì gigli che non filano, ecco,
ecco l'argomento ed insieme le doti del di-
scorso ; e premio ed effetto fu una vera com-
mozione, un entusiasmo sentito che traspa-
riva anche dal volto degli uditori , che at-
tenti e compunti, prendevamo parte alle gioie
ed ai dolori che andava accennando . E sì,
dolori e gioie ; gioie e dolori ; è la sintesi di
tutte le cose umane, ed anche quest'istituto
è sottoposto ad una legge così inesorabile .
» E certo, era una commozione a sentire le
strettezze in cui spesso versa l'Istituto in
questi tempi, che a muovere i cuori intor-
piditi, atrofizzati, ci vogliono gole che tril-
lino e stinchi che si agitino . Ed è commo-
vente l'aneddoto che mi raccontava al ri-
torno il marchese Patrizi, tanto benemerito
di quell'istituto e di altri, ed uno di quelli
in cui nel suo più bello splendore brilla
quella nobiltà romana ; modello di abnega-
zione quando si tratta di opere che riescono
a maggior gloria di Dio e della sua sposa
divina la Chiesa .
» Mentre dunque il pio Don Bosco una volta
era perquisito dai questurini, per non sa-
prei quali motivi, si notò che mentre non
fece nessun ostacolo ad una operazione così
odiosa, pure cercava di sottrarre alle loro
ricerche una piccola cassetta . Parve a co-
stme ord,iavetol l'abbran-
carono con gioia . Il pio sacerdote rosso in
viso disse che gli risparmiassero una morti-
ficazione grande coll'aprirla . Ciò fece che si
aprisse con più fretta . Gli avidi sguardi si
trovarono su carte che segnavano i debiti
contratti da Don Bosco e che ancora i suoi
miracoli di carità non erano riusciti a saldare
ed eran molti . Perchè cercare di nascondere
queste carte? dissero delusi, scornati e me-
ravigliati insieme i perquisitori : ed egli franco
e schietto : Perchè non volea che si sapesse
ce!hnoilabmquestid
« Qui l'oratore fece palese che più d'una
volta furono alle prese colla necessità e colla
miseria, ma la munifica Provvidenza non
mancò mai di trarli da tale stato in ma
niere sempre nuove e sempre meravigliose,
miracolose .
« Alcuni aneddoti di giovani trovati da lui
a Roma e che ignoravano completamente che
ci fosse Dio e catechismo , esposti senza o--
stentazione e con semplicità, non poteano
certo che commuovere , e questi aneddoti
furon vari . Ma fu anche consolante il sa-
pere come in sì breve tempo i Cooperatori
e le Cooperatrici Salesiane abbiano salvati
tanti e tanti bambini all'ignoranza, alla mi-
seria, all'empietà . Sono già trecentomila i
giovani che vengono educati dai figli di Don
Bosco nelle diverse parti del mondo, e fra
costoro vi sono trecento sacerdoti che vanno
sempre pescando anime a Cristo ed aumen-
tando l'olio mistico in quelle fiaccole che mi-
nacciano di spegnersi e che ai dì nostri sono
tante ! Sono Case, sono chiese che sorgono
in Italia., in Francia, in tutt'Europa, ed in
America
« E qui l'oratore accennò alle Opere sorte
nel 1890 ed a quelle proposte pel 1891, e sic-
come son cose che non si fanno da sè, così
che ha cuore in petto e può, soccorra, aiuti
opera sì santa, e come diceva l'esimio ora-
tore, ne avrà non un interesse dubbio ed in-
certo di 5 fino a 10 per cento, ma il cento
par uno anche in questa vita, insieme colla
soddisfazione, il piacere, e la felicità, che non
si paga, , e che si sente al cuore, e quella
corona immarcescibile che chiuderà il varco
ad ogni brama, ad ogni desiderio e per
sempre . Lavori ognuno come può e il Si-
gnore gliene renda il merito dovuto . Dante
parlando dei miracoli disse :
Se il mondo si converse al Cristianesmo,
Dissi io, senza miracoli, quest'uno
È tal, che gli altri non sono un centesmo;
ed io dico ch e, se i milioni spesi da D . Bosco
a profitto di tanti poverelli, non sono effetti
di un miracolo, io non saprei più dove tro-
varne . E chi non crede venga solo a vedere
la Chiesa qui a Roma e neghi se può : è un
miracolo vivo e parlante e per molti riguardi .
D opo il discorso l'Em.mo porporato impartì
la Benedizione del SS . Sacramento . Possa
tale Benedizione convertirsi in rugiada ce-
leste che continui a schiudere altri fiori de-
gni del Paradiso !
G . SENES . »
Una schiera di esemplari Cooperatrici .
A Caravaggio, mediante lo zelo inde-
fesso del Decurione s.ig D. Massimiliano
Gandini, anche quest'anno un'eletta schiera
di giovani Cooperatrici celebrarono una mo-
desta festicciuola ad onore di S . Francesco
di Sales . Fu preceduta da otto giorni di santi
spirituali esercizii, dettati dall'esimio Sacer-
dote D . Giovanni Elena, nostro amico, che
venne più volte a predicarci il Mese Mariano
nel tempio di Maria Ausiliatrice . Il dì della
festa il sullodato D . Gandini Arciprete tenne
la prescritta conferenza parlando del com-
pianto nostro padre D . Bosco e delle opere

2.6 Page 16

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salesiane, specie delle Missioni d' America,
facendo cenno della funzione che in Torino
si faceva per la partenza di nuovi Missionari
e di Suore di M . A . per la Colombia, pel
Chili e per la Terra del Fuoco .
Ogni famiglia un Cooperatore .
A Sanico (Alfiano), piccolo paesello del
Monferrato, ove ogni festa recasi un Sacerdote
Salesiano dei Collegi vicini per aiutare quel
Queste notizie, a confessione dello stesso buon Parroco, i Cooperatori Salesiani, già nu-
Arciprete, giovano assai a spronare quelle
giovani nell' adoprarsi a vantaggio di tanti.
miserabili che oggidì si perdono anche nei
nostri paesi cattolici . Difatti quella schiera
di giovani Cooperatrici formano come il brac-
ciodestrqulbonDecrilfade
bene alle anime alla sua cura affidate, sì col
loro buon esempio, come anche coll'istruzione
religiosa dei fanciulli .
merosi anche quest'anno desideravano avere
una Conferenza così detta Salesiana . Si tenne
questa il 2 Febbraio scorso .
L'ottimo conferenziere parlò dell'origine,
dello scopo, dei mezzi e dei vantaggi di que-
sta Cooperazione : fece intendere che chiunque
abbia
mennttee
a cuore il bene
della gioventù,
delle anime e
può prendervi
sppaercitael,-
senza grave sacrifizio .
Si abbiano i nostri encomii ed i nostri Il suo dire semplice e chiaro lasciò in tutti
tpaicùi .sentiti ringraziamenti per l'offerta invia-
i presenti soavi impressioni. Ridestò la buona
volontà di far del bene in quelli che già e-
rano Cooperatori, e vivo desiderio negli altri
Alla parrocchia di Pugliano (Nassa) .
Il giorno 29 febbraio scorso i Cooperatori
e le Cooperatrici di Antognano e dintorni
di appartenere a quest' Associazione, sicchè
può dirsi che ogni famiglia di quel paesello
conta un Cooperatore Salesiano .
radunavansi col popolo di Pugliano (Massa)
nella Chiesa Parrocchiale di quest' ultimo
In occasione di Quarant'Ore.
per celebrare una
Francesco di Sales
festicciuola ad
. Celebrata con
onor
pompa
di S .
spe-
Mentre il delirio carnovalesco ammorbava
le città ed intorbidava il sereno de' cieli, la
ciale la
Cecconi ,
Messa solenne, il M .
fratello del Parroco
R . D . Giovanni
locale, tenne
fede e la pietà affollava il popolo di Corio
nel Canavese intorno a Gesù in Sacramento
un breve ma eloquente discorso intorno alla
nostra Pia Sòcietà . La funzione terminò colla
per la solenne adorazione delle Quarant'Ore .
Furono come tre giorni di esercizii spirituali
benedizione del Santissimo .
per quella, popolazione . Il predicatore l'ultimo
giorno tenne pure una Conferenza Salesiana
La Missíone di D . Bosco nel secolo XIX.
parlando delle opere nostre e specialmente
delle nostre Missioni . I bei fatti che inter-
Da Cuorgnè nel Canavese scrivono al Corriere Na- calava al suo dire lasciarono in tutti salutari
zionale di Torino
impressioni .
« Domenica 1 febbraio abbiamo avuto in Cuor-
gnè una solenne Conferenza Salesiana . Con-
venivano nella chiesa parrocchiale non solo i
Gli Oratori della quaresima e le Conferenze Salesiane
Cooperatori Salesiani del luogo, ma anche Anche in quest'anno, come per lo pas-
quelli di altri borghi e villaggi del Canavese sato, i Decurioni Salesiani, i Cooperatori
ed un popolo affollatissimo . Alle ore 3 1/2 pom.
dopo il canto dei vespri, saliva in pul-
pito un sacerdote salesiano, il quale con
parola spontanea, chiara e vibrata, intratte-
neva l'immenso uditorio per oltre un'ora ed
un quarto sovra l'interessante argomento
La missione di D . Bosco e dei suoi figli nel
secolo XIX . Intrecciò il suo dire con ameni
e le Cooperatrici, in molte città e paesi,
potrebbero invitare alcuno degli Oratori
della quaresima a fare un sermone di ca-
rità o conferenza a vantaggio delle opere
nostre e specialmente delle nostre
sioni estere .
Mis-
Qualora questi Benemeriti Oratori bra-
ed ammirabili racconti, ed ebbe tratti com-
moventissimi . L'uditorio non poteva manife-
stare più viva ed universale attenzione .
« Sappiamo che l'elemosina che l'oratore
raccomandò per i Missionari Salesiani rag-
giunse una somma rilevante .
« È consolantissimo il vedere come questa
prima conferenza sia riuscita così imponente
e solenne ed abbia incontrato tanto favore e
plauso nel nostro paese .
massero libri che potessero loro giovare
in proposito, come per esempio : -Cenni
sulla Pia
D . Bosco
Società Salesiana - La vita di
ecc . - non hanno che da farne do-
manda alla Direzione del Bollettino Sa-
lesiano , e saranno loro spediti pronta-
mente e gratuitamente .
Ove non si potesse tenere apposita Con-
ferenza Salesiana secondo il regolamento
« Don Bosco ed i suoi figli non saran più dei Cooperatori Salesiani, la intelligente
dimenticati in questo borgo e qualunque volta carità dei detti Oratori saprà tuttavia tro-
vi si tenga Conferenza Salesiana sarà sem- var modo per far conoscere le opere Sa-
pre unanime e cordiale l'interesse che vi pren-
derà il popolo di Cuorgnè . »
lesiane e raccomandarle alla carità dei fe-
deli .

2.7 Page 17

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GRAZIE DI MARIA AUSILIATRICE
La Vergine Ausiliatrice non cessa di
far risplendere la sua potenza in favore
di chi non dimentica nè i fanciulli, nè i
Missionari di Don Bosco . Ma chi non
fosse mosso a soccorrer l'Opera Sale-
siana da sentimenti di fede e di carità,
direi quasi che si dovrebbe muovere
per utilità personale, tanto è infallibile
la ricompensa. Centies tantum, nunc in tem-
pore hoc ... et in saeculo futuro vitam ae-
ternam. Il centuplo ora, nel tempo pre-
sente, e nel futuro la vita eterna (MARC .
x, 30) . Questi ottengono favori materiali,
quelli grazie di ordine più elevato : gua-
rigioni e conversioni ; ora una cara esi-
stenza scampa da morte, ora un infermo
ricupera la sanità, un'anima turbata la
pace ... (V . pag . 102 della Vita di Don Bosco
del Dott . DESPINEY, reperibile presso le
Librerie Salesiane) .
Una grazia di Maria in Punta-
renas. - Nei mesi di settembre e ottobre
serpeggiava in questi paesi una grave pe-
stilenza fra i bambini . La morte faceva ogni
giorno molte vittime . Una povera donna del
campo avendo l'unico suo figliuoletto di due
anni già prossimo a morte, fece lungo viaggio
per farlo benedire, confidando solo in Dio ed
in Maria SS .
Dopo di averlo io stesso benedetto, esor-
tai la madre a far alcune preghiere per
tre giorni a Maria Ausiliatrice . La donna
recitò con fede le orazioni indette e pro-
mise alla Vergine di dar al suo Santuario
in Puntarenas una limosina di 5 pesi o pia-
stre se fosse guarito . Passati i tre giorni, il
bambino già era fuori di ogni pericolo, ed
essa venne subito a compiere la sua pro-
messa (condusse seco il bambino che io stesso
potei vedere in florida salute) , fuori di sè
dall'allegria-e benedicendo Maria, saluto degli
infermi ed aiuto dei cristiani . Quanto è buona
la nostra Madre Maria !
Sac . MAGGIORINO BORGATELLO .
Puntarenas, 15 dicembre 1890 .
« Profer lumen caecis . » - Maria
Santissima Ausiliatrice è sempre nostra buo-
nissima Mamma, e mi gode l'animo di poter
attestare questa sua bontà rendendo di pub-
blica ragione un fatto del tutto inesplicabile
per chi volesse in quello negare una grazia
speciale della Vergine SS . Ausiliatrice . Quat-
tordici anni or sono, afflitto da mal d'occhi,
mi sottoposi ad una cura medica, ma disgra-
ziatamente il risultato fu la completa per-
dita dell'occhio destro . Passarono 12 anni
in questo frattempo più volte replicai i ten-
tativi, sottoponendomi alla cura di celebri
medici oftalmici, ma dopo aver subito varie
operazioni, dovetti in fine persuadermi che
l'occhio era irremissibilmente perduto . L'anno
1889 volgea al suo termine, quando ad in-
tercessione di Maria SS . il Signore mi fe'
sentire le sua voce che mi chiamava tra i
Salesiani . Maria SS . qui non cessò la pro-
tezione sua . Fatta con particolar fervore una
novena ed invocata con fede la buona Madre
celeste, il mio occhio destro miracolosamente
si riaprì . Oh Maria, accorrano a te quanti
sono infermi, che tu, qual Madre pietosa,
tutti li consolerai . Maria Auxilium Christia-
norum, ora pro nobis .
Torino, 13 gennaio 1891.
Ch . PEANO BARTOLOMEO .
Un allievo di Don Bosco . - Mando
la tenue offerta di lire trenta in ringrazia-
mento a Maria Ausiliatrice per una grazia
ricevuta., e lire settanta come offerte di pa-
recchi Cooperatori e Cooperatrici di questa
parrocchia .
Orsara Bormida, 19 gennaio 1891 .
D . ANGELO CASSINI, Prev,
Allievo Salesiano .
Ringraziano pure Maria Ausil . i seguenti :
Sac . Branghini Pietro, Piacenza d'Adige (Pa-
dova) - Luigia Maumont, Arnières - Anna Maria
Wezyk, Mroezen R . B . Posen - Berto Rosa, To-
rino - Sac . Caretta Stefano - Losanna Teresa,
Pinerolo - Marengo Bartolomeo, S . Vittore (Fos-
sano) -- Biglino Serafina, Alba - Cantamessa
Luigia, Alba - Siliano Margherita, Cuneo -
Merlo aria, - Cuneo - Gherra Giuseppe, Torino
- Sac . Ant. profess . De Angelo, direttore della
Difesa -- Perra D . Francesco Segui, Carloforte
- Panero Francesco, M assaro al Baligio (Fos-
sano) - Adela Piera Marata, Sarricii - Raffaele
Mclloni, S . Pietro in Casale - Caribone Francesco,
Bra - Laureti Luigi, Acquasparta - Crosta Va-
lentina, Rosasco - L . Bilbille, Angers (Maine et
Loire) - Vandoni Pietro, Torino - Can . Giuseppe
Pons, Pinerolo - G . Batt. Pompanin, Cortina
d'A?nperso (Austria) - Aimo Sac . Bartolomeo,
Nucetto-Villa - Rapetti Sebastiano, Orsara Bor-
mida - Adele Dazzoni Brentini, F aido (Svizzera)
- Giov . Canonico Stella, Venezia - Mongini Teol .
E ., Cavagliano Novarese - Piano Luigi, Costigliole
d'Asti- Rio Gio . Batt ., Cavour - Gospari Fede-
rico, Corderigo Veronese - Frattini Francesca,
Bellinzano Y,varese - Porcellana Rosa, Asti -
Vallarino Bartolomeo, Arenzano -- Ghibaudi An-
drea, Chieri - Pilati Teodolinda, Bologna - Her-
mans F . M ., Curé, Wamont (Landen Belgique) -
Fochesato D . Giovanni, Verona - Bollario Maria,
Savigliano - Briscioli Cristoforo, Capo di Ponte

2.8 Page 18

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- D . Carlo Valle, Mornese - Bonzano Clementina,
S. Salvatore (Alessandria) - Sac . Gio . Batt . Riz-
zolo, Cagliari - Germano Dott. Apollonio, Pica
- Omodei Secondo, Cascina Cavalli (Vigevano) .
il cattivo tempo che vi seguì, come non potè
al mattino trattenere dalla Comunione ge-
nerale alcuna delle figliuole anche lontane
dall'Oratorio, così non mancò alcuna per
udire, nel pomeriggio, l'ultima volta la voce
dell'inviato dal Signore, e ricevere dalla sua
bocca quei ricordi, che sotto gli auspizii di
NOTIZIE VARIE
Maria Ausiliatrice lasciò pur stampati, onde
conservare il frutto degli esercizii , e conti-
nuare ad essere quelle vere spose di Gesù
La casa di Santa Rosa in Moncrivello . Cristo, che coll'obbedienza e purezza di vita
Il Signore benedice in modo evidente la
Casa delle Suore di Don Bosco aperta in
Moncrivello, per la generosità di una pia
Cooperatrice , e sostenuta dalla carità cri-
stiana .
Non ostante la crisi bancaria degli anni
scorsi, per cui alcuni ricchi benefattori do-
vettero , a malincuore, sospendere o dimi-
nuire il loro generoso concorso per l'Asilo
infàntile privato, esso ricoverò tuttavia in
quest'anno quasi egual numero di bambini
che negli anni passati, contenti i parenti di
sobbarcarsi tutta intiera la retta mensile, pur.'
di vedere i loro fanciulli sotto la direzione
delle Suore di Maria Ausiliatrice, già da
parecchi anni conosciute ed ammirate per
intelligenza ed affetto nell'istruzione ed edu-
cazione della tenera gioventù .
Ma una benedizione speciale aveva pur
anche riservata il Signore alle figlie adulte
dell'Oratorio festivo ; poichè ottenuto dalla
Direttrice della Casa, Suor Eulalia Bosco,
l'altare portatile sul quale celebrava la santa
M essa il venerato suo zio Don Bosco e, col-
locatolo, quale sua cara memoria nell'aula
dell'lstitutocheservealeadunanzedele
figlie di Maria, si fece di questa una cap-
pella . Qui si diede poscia un corso di brevi
abbiano un dì a cantar in Cielo l'inno che
ai soli vergini è riservato, oppure divenire
per le famiglie quegli angeli di virtù e di
concordia che troppo rari si riscontrano fra
le madri educate alle massime del mondo e
senza Dio .
Felici quei paesi, che possono godere dì
sì utili istituzioni, e più felice ancora la no-
stra egregia signora Persico, che seppe ren-
dersi, colla sua generosa carità, eternamente
benemerita dei Moncrivellesi, ed assicurarsi
una ricompensa che gli uomini non ponno
dare, e molti, purtroppo, non sanno neppur
apprezzare .
Chi scrive, spinto dal vero amor patrio,
e convinto dalla fatta esperienza, più che
mai moltiplica i suoi voti, perchè e la te-
nera gioventù nell'Asilo e nelle scuole, e le
figlie dell'Oratorio abbiano a sentire sempre
crescente la benefica influenza del pio isti-
tuto e delle ottime Suore di Don Bosco, le
quali con tanta saviezza e pari sacrifizio lo
dirigono, e trovino sempre generosi benefat-
tori che le aiutino nella santa impresa di
quella educazione tanto necessaria alla cre-
scente generazione, e tanto sospirata da tutti
i ben pensanti di questa popolazione .
UN COOPERATORE SALESIANO .
Spirituali Esercizi alle figlie del paese, onde
avviarle meglio alla pratica di quelle virtù, Alle Scuole del S . Cuore - Battersea - Londra .
che le rendono, a suo tempo, la benedizione Un bel Venerdì di Gennaio scorso radu-
delle famiglie e del paese, essendo la virtù navansi nelle nuove Scuole del S . Cuore a
sola che può far compiere con esito felice la Battersea, in Londra, bellamente ornate,
grave ed importante missione della madre quattrocento e nove ragazzetti, per una fe-
cristiana .
Essi infatti ebbero luogo nel gennaio u . s .
per cura del M . R . Don Dalmazzo Fran-
cesco, Salesiano e Rettore della chiesa di
sticciuola natalizia in onore delle Sigg . H .
e N . Whiting, insigni benefattrici di quella
nostra Missione .
Il trattenimento musico-letterario dato dai
San Giovanni Evangelista in Torino . La sua vispi ragazzetti, sì per la precisione delle can-
parola facile e piana, unita ad una non co- tate, come per la franchezza e disinvoltura
mune erudizione, per ben tre volte ogni nelle declamazioni riuscì con meraviglia e
giorno si ascoltava da oltre a duecento (200) piena soddisfazione delle due buone Signore,
zitelle col massimo diletto e religioso ardore . le quali fecero apprestare a quella moltitu-
Fu grande la religiosa commozione, quando dine di giovanetti una tazza di eccellente thè
nel giorno di chiusa tutto il piccolo drap- e gran copia di c. onfetti La gioia che bril-
pello delle figliuole, simili alle Vergini pru- lava su que' giovani volti, l'allegria univer-
denti del Vangelo, sedettero, radianti di pu- sale consolava vieppiù le pie Signore, che
rezza e santo amore, al convito del Celeste s'affaccendavano nel servire a tavola quei
Sposo , convito reso ancor più soave per le pargoletti .
armonie dei sacri cantici , che il maestro Terminò la festa col teatrino che trasse le
organista locarle seppe insegnare ed accompa- risa da tutti per più di un'ora . Fu una lieta
gnare sull'harm onium .
serata che non sarà sì presto dimenticata dai
La neve caduta nella notte precedente, ed giovanetti di Battersea .

2.9 Page 19

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CECILIA BUSSI .
Verso la fine dello scorso anno si spegneva
in Genova una cara e preziosa esistenza, vol
dire la pia signora Cecilia Bussi . Ella, ad
imitazione di S . Catterina da Genova, per
circa 40 anni fu perseverante nel visitare ed
assistere con altre piissime danne i poveri ma-
lati dei vari . ospedali di quella città . Non
v'era orfanello, vedova o povera madre di
famiglia, che, ricorrendo a lei, non ricevesse
quei soccorsi che era in potere di dare . An-
che i nostri poveri giovanetti dell'Ospizio di
S . Vincenzo de'Paoli in S . Pier d'Arena eb-
bero a provare gli amorevoli tratti di sua squi-
sita carità, e piansero in lei una madre . una
benefattrice . Essi con animo riconoscente su-
bito dopo la sua morte fecero speciali pre-
ghiere e continueranno a pregare per l'anima
sua, la quale speriamo sia già giunta a go-
dere la pace e il sempiterno gaudio del suo
Signore, il quale premia come fatta a sè la
carità usata verso i poverelli .
parecchi secoli, e possa così servire al ca-
lendarista, al liturgico non meno che al cri-
minalista, allo storico, al . letterato ed al po-
polo stesso, che quasi per istinto ama tanto
di almanaccare , crediamo sia reclamato da
un vero bisogno al quale fino ad ora non si
è per arco provveduto .
Ciò è quanto ci ha deliberati di pubblicare
questo Calendario studiosamente combinato
e prodotto in forma sinottica assai chiara ed
estetica dal Rev . Sac. Stefano Giacomelli da
Brescia . Oltre al merito della popolarità e
chiarezza per le dimostrazioni inserite nello
stesso quadro, ci hanno anche più persuasi
della sua peregrina bontà gli encomii rice-
vuti alla pubblica Mostra Vaticana . Noi
quindi ci teniamo certi dì aver contribuito
per tal lavoro alla gloria della Religione e
al vantaggio d'ogni classe di persone, po-
tendo tal Calendario stare appeso merita-
mente come quadro decorativo da sala o
come quadro murale d'ufficio per chiesa, per
scuola, pel foro o per privata abitazione ,
tanto insomma per uso sacro quanto per uso
civile e privato .
Si vende presso le Librerie Salesiane in un
sol foglio del formato di m. 0,90 per in . 0,60 con
bel fregio contornante, al prezzo di L . 1,80
CALENDARIO SINOTTICO GREGORIANO .
Fra i tanti . argomenti, che provano essere
sempre stata la Chiesa cattolica suprema
maestra della vera scienza e fautrice del ve-
race progresso, uno per certo validissimo è
la riforma del calendario, ordinata da Papa
Gregorio XIII nell'anno 1582, e detto perciò
da lui Gregorìano .
È questo un ingegnosissimo modo che la
Chiesa ci ha somministrato a misurare i
tempi e calcolare le età, in sostituzione a
quello di Giulio Cesare già riconosciuto im-
perfetto ed erroneo . Compievasi, or fanno
otto anni, il terzo centenario dalla sua pro-
mulgazione, e rimane tuttodì costante e per-
fetto : oggetto della più alta ammirazione
fra i dotti. Spettava alla rivoluzione fran-
cese, sul finire dello scorso secolo, la sosti-
tuzione del calendario così detto Repubbli-
cano, il quale dopo soli tredici anni veniva
abolito da Napoleone I come inservibile per
insufficienza ed inesattezza .
Ma se il Calendario Gregoriano è vera-
mente così perfetto e si mostra a noi così
ammirabile negli ingegnosi trovati de' suoi
Numeri d'oro, delle Epatte, Lettere Dome-
nicali, Indizione Romana e Tabelle Pasquali,
non è men vero che essi, questi trovati, rie-
sconigtaml,qusitreangmi
o veri nodi gordiani.
Il trovare dunque modo di render pratico
l'uso di tal Calendario, l'averlo tale che si
presenti tutto a colpo d'occhio col giro di
BIBLIOGRAFIA .
Storia di un Operaio . Racconto contemporaneo,
pel sacerdote CARLO M . VIGLIETTI . Tipo-
grafia e Libreria Salesiana . Prezzo, lire 1 .00 .
Un buon giovinetto, rimasto orfano di padre in se-
gnito ad un'orribile catastrofe ferroviaria,viene ac-
colto per le pietose cure del suo Parroco, nell'Oratorio
di Don Bosco, che lo ama da padre e n'è da lui ria-
mato con affetto di figlio e con quell'intensità che solo
può appieno comprendere chi ha conosciuto il buon
Servo di Dio .
Ma lo vacanze, i compagni, i cattivi consigli sviano
il povero Gino (chè tale è il nome del giovinetto) di
un così promettente avvenire e lo trabalzano di abissi
in abisso fino a rendersi strumento omicida sotto il
giogo della Massoneria . Ma qui appunto lo salva mi-
racolosamente Maria Ausiliatrice e la memoria di D .
Bosco .
Tale, in poche parole, è l'orditura del nuovo rac-
conto che presenta il sac . Viglietti, già rinomato per
altre lodate pubblicazioni (1), racconto che splende per
bontà di lingua, disinvoltura e grazia di modi, viva-
cità di stile, e, quei che è più, per isquisita delica-
tezza morale e sanità di massimo religiose . Noi lo rac-
comandiamo caldamente ; vorremmo anzi che penetrasse
in tutte le famiglie e in tutti gli Istituti d'educazione
sicuri che sarà letto con cara avidità e farà molto del
bene, soprattutto alla gioventù .
(Dell' Unità Cattolica .)
(1) La Vocazione tradita -Studenti di liceo-Avventure di una
spedizione alla Colombia .

2.10 Page 20

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Elenco dei Cooperatori defunti nei mesi di Dicembre, Gennaio e Febbraio
1 . Agnoletti D . Pietro parroco - Pon-
zano (Treviso) .
2 . Aicardi Agostino chierico-Piove
di Teco (Porto Maurizio).
3 . Alleano D . Pasquale - Salerno .
4. Allemagna contessa Chiara Bassi
- Milano .
5. Amarotto D . Carlo prevosto - Cor-
niolo (Casale) .
6. ArnaldiconteFrancesco-Vicenza.
7 . Arreghini D . Giov . Batt . - Coa-
maggiore (Venezia) .
8. Baccis ved . Teresa - Val di Nie-
vole (Lucca).
9 . Baccini D . Alessandro - Galliera
(Padova).
10 . Barani D . Angelo rettore - Vi-
vente (Pavia) .
11. Barbieri D . Giuseppe priore - Mon-
tefostino (Modena).
12. Barberis Pietro ufficiale R . Poste
- Torino .
13. Barberis Carolina - Torino .
14. Basati Teresa - Mezzana-Bigli (Pa-
via) .
15. Battaglino Antonio - Castagnito
d'Alba.
16 . Battisti Giuseppe - Gubbio (Pe-
rugia) .
17 . Razzi D . Gaetano segretario vesco-
vile - Cremona .
18 . Bellingeri dottor Colso - Torino.
19, Benincà Giacomo - Valmarena (Ve-
rona) .
20. Ressa Anna - Chivasso (Torinoo .
21 . Berti D . Tobia-RavennaiFaenza).
22. Biondi D . Michele canonico Catte-
drale - Lodi (Milano) .
23. Bonaccino canonico I) . Buggero -
Barletta (Bari) .
24. Bottami barone Michele - Aquila
(Abbruz'ol .
25. Botti Teresa - Torino .
56. Bonivento 1) . Luigi (-an . Cattedrale
- Chioggia (Venezia).
27 . Bonizzardi Pietro - Goglione So-
pra (Brescia) .
28. Boghean D . Felice canonico - A-
dria (Rovigo).
29. Bognetti D . Giovanni parroco - Mi-
lane .
30 . Borgatello Teresa-Recingo (Ales-
sandria).
31 . Bottanolli Maria ved . Zintilini -
Pescarzo di Cemmo (Brescia) .
82. Borgomaneri D . Giuseppe parroco
- Canzo (Como) .
33. BorroniCattorina-LottinoVeneto,
34. Borserini D . Amos professore -
Orvieto (Perugia) .
85. Morsi suor Maria Luigia - Parma.
36 . Bosisio Rita di Montevecchio -
Milano.
37. Brogante D . Antonio cappellano -
Genova.
38 . Gretti Pietro Vittorio - Caluso
(Torino) .
39 . BuccelliD .Odoardo conte-Romea .
40 . Buffa D . Alessandro - Sezzò .
41 . Canuedda D . Giuseppe parroco -
Setza (Cagliari,. .
42 . Campi Valdomiro conte - Modena.
43 . Campioli Eusebio chierico - Mo-
dena.
44 Cane D . Angelo professore - Mon-
crivello (Novara).
45 . Candiani Teresa fu Luigi - Mez-
zana-Bigli (Pavia).
46 . Capelli Luigia - Cremona .
47 . Capurro D . Giovanni canonico -
Vigne (Genova) .
48 . Caprotti D . Giovanni direttore Sp .
Seminario - Monza (Milano) .
49 . Cara De-Canonico Giuseppina -
Carignano (Torino) .
50 . Carena Adelaide nata Capella -
Torino
51 . Carobolante Giuseppe - S . Maria
di l'eletto (Treviso) .
52 . Carolella D . Pietro benof. metrop .
- Palermo .
53 . Catterini D . Giacomo arciprete -
Carbonera (Trevisoo .
54. Cavalcanti D . Ferdinando benef.
metrop . - Palermo .
55 . Cavedoni Luigia - Modena .
56. Cei Seralina- Mezzana-Gigli (Pa-
via) .
57 . Coi Margherita - Mezzana-Bigli
(Pavia) .
58 . Cena Teresa - Chivasso (Torino) .
59 . Cominotti D . Osvaldo parroco -
Fagnana (Udine).
60 . Cocito D . Gian Giacomo prevosto
vie . for . - Baldichieri (Alessan-
dria) .
61 . Coccodrilli D . Giuseppe parroco -
Petazzano (Perugia).
62 . Coda D . Pietro canonico - Benna
(Novara) .
63 . Cossanna D . Pietro canonico -
Nessi (Roma) .
64 . Cugia nobil donna Maria Rita ved .
Pilo-Manca - Alghero (Sassari) .
65 . Cuzzi D . Carlo canonico parroco -
Intra (Novara) .
66 . Creazzo Chiara - Lonigo Veneto
(Vicenzao .
67 . Cremaro Giuseppe - Cologna Ve-
neta (Treviso) .
68 . Da Col Carolina maestra - Venaz
(Bellunoo .
69 . D'Ambrosio Leonardo - Castions
di Strada (Udine) .
70 . Dallera Rosa - Mezzana-Biglia
(Pavia) .
71 . Dalpiaz Sisimio-Cloz (Tirolo Au-
striao .
72 . Dalmazzo Clara-Riva (Pinerolo).
73 . De-Ben-ci D . Rocco - Guardalfiera
(Campobasso) .
74 . Dogano D . Giuseppe - Povoletto
e Salt . (Udine) .
75 . Degauis D . Giovanni - Villacae-
eia (Udine) .
76 . Dolvecchio D . Giuseppe canonica
- Barletta )Bari) .
77. Do-Simone mens . Giuseppe cano-
nico - Barletta (Bari) .
78. De-Singlan Isabella nata Valdrè -
Roma .
79 . Dorissa D . Luigi cappellano -Fie-
lis (Udine) .
80. Doro 1) . Paolo teol . rett. di S . M .
della piove -Savigliano (Cuneo) .
81 . Dufuis AAicela -'rovino .
82 . Llia Piacenza - Torino.
83 . Fabiaui Catterina fu Giov . -Dio-
rico (Udine) .
84 . Fantoni Candido conte - Viglieno
(Novarao .
85 . Ferrari D . Giovanni - Firenze .
86 . Fervere Giuseppe - Torino .
87 . Fiore D . Matteo teol. amo.- Ca-
vallermaggiore (Cuneo) .
88 . Foglio Annuuziata-Bagolino (Bre-
scia) .
89 . Forcellini-Sartori Giovanna-Que-
ro (Belluno) .
90 . Frà Bernardo da Cagliari laico . eap-
puccino - Cagliari.
91 . Galbiati D . Giuseppe duet. canos .
- Traglato (Como) .
92 . Galcasso Lui gi-Orbassano(Torinoo .
93 . Gamera Zaira ved . Lari - Livorno .
94 . Gariglio Vincenzo-Moncalieri (To-
rino) .
95 . Gaspari D . Francesco rettore -
Cologna Veneta (Vicenza}.
96 . Germani D. Francesco prov . vie.
for . - Guastalla (Reggio Emilia) .
97 . Gerenzani Marietta - Scaldassole
(Pavia) .
98 . Gervasi Alberto - Casola (Massa
Carrara) .
99, Gigliucci conte Gaetano - Ferino .
100 . Giuliani Maria - Mezzana-Gigli
(Pavia) .
101 . Giuntini D . Costantino rettore -
Vado (Firenze) .
102 . Gorisio Giuseppina nobile Oliverio
- Salò (Brescia) .
103. Ghignone Agnese - Iaolabella (To-
rinoo .
.104. Icardi Giuseppe - Cassinelle (A-
lessandria) .
105. Lambruschi D . Modesto- Monse-
lice (Padova) .
106 . Lace Del-Pozzo comm . Eugenio me-
dico - Torino .
107 . Lagorio Maddalena - Genova .
108. Lebboroni P . Venanzio parroco -
Sarnano (Macerata) .
109 . Listani D . Giuseppe arcipr. vic.
for. -Sant'Angelo in Arnola (Pe-
saro Urbinoo .
110 . Locci cav . Francesco - Serranti
(Cagliari) .
111 . Lo-Re D . Paolo buf. metrop. -
Palermo .
112. Losa D . Giacomo parroco - Lis-
sago (Como) .
113 . Lo-Verro Giuseppe canon . metrop .
- Palermo .
114 . Lucciardi D . Giovanni arciprete -
Scogna (Genova e Sarzana) .
115 . MagnarOsvaldo-Picono(Potenza) .
116 . Malpaga Enrico - Strigno (Au-
stria) .
117 . Mar,arita mons . Luigi vescovo di
Orio (Lecce) .
118 . Mancini Jiarianna - Torino .
119 . Mari can . Pietro can . dell'Emin.mo
Cardinal. Vicario - Roma .
120. Marchetti Catterina-Rudiano(Bre-
scia) .
121. Marchetti avv . Giovanni - Torino .
122 . Massera Vittoria - Chivasso (To-
rino) .
123 . Masserano Rosina - Biella (No-
vara) .
124. Masino di Valperga contessa Sofia
nata Brichanteau - Torino .'
125. Marzoeea D . Ruggero canonico -
B :u'lettn ( .Sari) .
126. Meneghetti mons . Francesco- Pro
poste (Padova) .
127. Mitighi Giovanni fu Pietro -Mez-
zana-Bigli (Padova) .
128. Menghi Teresa - Mezzana-Bigli
(Padova) .
129. Miliani coram . Giuseppo-I"abriano
(Ancona) .
130. Michieli Maria superiora del Col-
legio-convitto Zanotti - Treviso .
131. Minetti - Rossiglione Ligure (Ge-
nova) .
132. Mucchi- 7avarnelli Vittoria - Ot-
tabiano (Pavia) .
133 . Montanaro Antonietta - S . Fran-
cesco d'Albaro (Genova) .
134. Moragliano Luigia-Voghera (Pa-
viao .
135. Morassutti Pietro fu Antonio -
S . Vito al Tagliamento .
136. Moriondo Carlo- Canale (Cuneo) .
13.7 Motta Ambrogio di G . B . - Sil-
vano d'Orba (Torino) .
138 . Nato D . Stefano arciprete - Ca-
nicossa (Mantova) .
139 . Firmi Luigi - S . Severino Marche
(Macerata) .
140 . Feltro cav . Zaverio notaio - Savi-
gliano (Cuneo)
141 . Notte Rosa-Marostica (Vicenza) .
142 . Olgiati damigella Melania (dei conti)
- Vercelli (Novara) .
143 . Oggero D . Giuseppe prevosto-Cer-
tosa Rivarolo (Genova) .
144 . Pagliaroli Carlotta nata Giannini
Genzano (Roana) .
145 . Panebianco 1), Ilariano-Acireale
(Catania) .
146 . Pauizza-Juama Giovanna - Taio
(Austria) .
147 . Passero mors . . Tommaso vescovo
- Troia (Foggia) .
148 . Pastinè D. Cristoforo curato-Bo-
n assola (Genova).
149. Pasqualetti Carolina - Sarnano
(Macerata) .
150 . P . Larroca generale dei Domeni-
cani - Roma.