188812


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1.1 Page 1

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I~IBRBRIA SAI iESIAN A - TORINO
FIGLIALI
S . Pier d'Arena - lia S . Martino, 19 .
Boma - lia Porta S . Lorenzo, 4 .2 .
S . Benigno fanavese - presso l'Oratorio Salesiano .
Spezia - Ospizio S . Paolo, Corso Garibaldi, 8 .
Torino -Ospizio S . Gio . I vang ., lia Hadama Cristina, 1 . Lucca - Piazza S. Pietro Somaldi .
Bordighera (Torrione) Istituto di Maria Ausiliatrice .
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dono va unito l'istruzione e il diletto .
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grotta di Betlennne
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I sentante la grotta di Betlemme
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Si spedisce gratis dietro richiesta il nostro catalogo di libri ad uso premii, contenente l'e-
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lento di un ricco assortimento di libri, in varie legature e preZZo

1.2 Page 2

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TORINO - Tipografia e Libreria Salesiana - TORINO
PUBBLICAZIONI PERIODICHE ED OPERE IN CORSO D'ASSOCIAZIONE NELL'ANNO 1889
Non istiamo a perderci in elogi circa alle associazioni sottoesposte ; già ben sanno i nostri lettori, che sia nella scelta
della materia come nell'abbondanza di essa facciamo il possibile per soddisfare ai loro desideri, avendone avuto prova in
passato . Piuttosto ci raccomandiamo a tutti, particolarmente ai MM . RR . signori Sacerdoti, specie Parroci, onde siano a noi
d'aiuto col diffondere quanto più loro sarà possibile l'annunzio di tali associazioni, meglio ancora se avessero la bontà di farsi
essi stessi centro e promotori col raccogliere gli abbonamenti . Certo il Signore non lascierà senza ricompensa tal atto di carità .
1' Letture Cattoliche di Torino . - Un volumetto in-32' di circa 108 pag. ogni mese, franco . L. 2 25
Per l 'estero, unione postale
„3-
Per copie 10
22 50
nette 50 --
50
90 -
Volumi arretrati disponibili 432
60 -
Dono ad ogni associato Tl Galantuomo, almanacco . Ai promotori di 10 associazioni, pagando l'importo in L. 22,50 avranno in pi ìi
una copia : DUBOIS : Don Bosco .
2' Biblioteehina dell' Operaio . - Un vol, in-32° da 150 a 200 pag . ogni tre mesi, franco
Per 1' estero, unione postale . . .
.
1 50
Dono : Almanacco . Ai promotori di 10 associazioni si darà in più una copia : CAPELLO, Vita di S. Gaetano Tiene del costo di L. 2 .
A quelli di 25 : CAPELLO, Paca di S. Gaetano, e ALIMONDA, Don Giovanni Bosco e il suo secolo . A quelli da 50 : DUBOIS, D. BOSCO,
MICHEL, Il Giro del AIOndO, 4 voi. ediz. fini : ALIMONDA, Don Giovanni Bosco . A quelli di 100 : BIAMONTI, Storia Biblica, 4 VOI . C
DUBOIS, DOn BOSCO .
3° Letture Ascetiche . - Un vol . in-32 ° legato in tela, ogni mese, franco
Per l'estero, unione postale
Dono : Almanacco, e GIORDANI : La Gioventù e Don Bosco.
12 -
15 -
4' Letture Drammatiche . - Un vol. in-32° ogni mese, franco
Per -l'estero, unione postale
Dono : Almanacco, e DOGLIANI : Serate Aforali, ece . .
4-
5-
5' Letture Amene . - Un vol . in-16° ogni due mesi, franco
Per l'estero, unione postale
3-
4-
Dono : Almanacco, e Bosco : Biografie Salesiane e Letture Amene edificanti . Ai promotori di lo associazioni, l'elegante volume
in-* illustrato, del \\4ISEMAN : Fabiola.
6° Opuscoli Ascetici e morali del P. Loronzo M. GEROLA, estratti dal Libro per tutti . - Un vol . in-32°
ogni mese, franco
-
Per l'estero, unione postale
„4-
Dono : Almanacco, e una copia : MANNING, La Confessione, ecc. e VIGo : Il vero e. lisir,
7' Opere predicatili del VERDONA . - Volumi in-16' grande
Per l'estero, unione postale . . . . .
30 -
35 -
Doso : Almanacco, e VENTURA : Bellezze della Fede, 3 vol . Delle suddette opere si sono di già pubblicati : Panegirici, 5 vol . L . te, e
L . 2,25 cadun volume separato : Quaresimale, 2 vol . L. 4,50 : Prediche per l'Avvento, 1 vol. L . 2,25 : Prediche varie, 1 vol. L . 2,25 :
Disccrsi pei illese di Alaggio, i vol . 1.. 2,25 : Ottavarii, Novene e Tridui, 1 vol . L . 2,25 .
Y ' Opere edite ed inedite del Padre ATANASIO CANATA delle Scuole Pie . - Quattro volumi in-16' grande .
Importo anticipato dei quattro volumi
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1 detti quattro volumi clic spediremo di mano in mano che vedranno la luce comprendono : La vita di Angelo Bal - 1 tre libri
delle vergini - L'esempio e la Scuola di S . Caterina da Siena - il Giovanetto cristiano, rinnovato alla vita del Cuore -
Della dignità dell'uomo, pensieri - Elementi di morale per uso delle case di educazione - Scelte narrazioni tolte dalle Storie
Italiane - Storia leileraria degli ultimi due secoli - Storia della discesa dei barbari in Italia - Pensieri Cristiani- Ora-
zioni funebri - Orazioni catechistiche sopra i 10 Comandamenti - Prose varie - Le tre Centurie, Babilonia, Passeggi, Maria
- Raccolta di poesie, pensieri ed affetti - Gherardo e Rosilde, poemetto in quattro canti - La tomba del Missionario, poemetto
lirico - Poesie Berniesche.
BIBLIOTECA DEL SACERDOTE E DEL SEMINARISTA
ÙCCASIONE ECCEZIONALE PER L'ACQUISTO DI LIBRI A BUON PREZZO E A CONDIZIONI FAVOREVOLISSIME
1' Opere varie del Padre LORENZO MARIA GEROLA. Tredici grossi volumi in-16'
Dono a chi manderà anticipatamente L . 30, una copia : ALASIA, Il Verbo Eterno, 2 grossi volumi in-la' grande .
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2' La Storia Biblica del BIAMONTI . Quattro grossi volumi in-16', legati elegantemente
Edizione in brossura
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, 16 -
12 -
Dietro il pagamento anticipato riceveranno pure in dono una copia : GIORDANI, Carità nell'educare e Cento Opuscoli Cattolici sulla
Storia Sacra, da diffondersi tra il popolo .

1.3 Page 3

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ANNO XII - N. 12 .
Esce una volta al mese .
DICEMBRE 1888
BOLLETTINO SALESIANO
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano - Via Cottolengo, N . 32, TORINO
Sommario -- Auguri di felicità - Partenza dei Missionari per
la Terra del Fuoco - Gli Operai Cattolici della Sezione Gran
Madre di Dio in Torino e l' Unione del Coraggio Cattolico alla
tomba di D . Bosco - Lettera dal Chili - Grazie ottenute per
intercessione di Maria Ausiliatrice -La Tipografia Salesiana alle
Esposizioni di Roma, Bruxelles, Londra e Barcellona - Abbona-
tevi alle Letture Cattoliche - Funerali per la morte di D. Bosco .
Tutte le Comunioni e le preghiere che si
faranno nella mezzanotte del Santo Natale
dai Salesiani e dai loro alunni saranno
indirizzate a Dio, perchè si degni con-
cedere ai loro Benefattori ed alle loro Be-
nefattrici un nuovo e felicissimo anno
coll'abbondanza delle sue grazie .
AUGURII DI FELICITÀ .
Il Sacerdote D . Michele Rua successore
di D. Giovanni Bosco, coi suoi numerosi
giovanetti, profondamente commosso e ri-
conoscente per le condoglianze e dimo-
strazioni di simpatia e carità che conti-
nuarono a prestargli i Signori Cooperatori
e le Signore Cooperatrici in questo anno
così luttuoso per la morte dell'indimenti-
cabile fondatore della Pia Società Sale-
siana, coglie la propizia occasione delle
prossime Feste Natalizie e della fine del-
l'anno per augurar loro dal Cielo le più
elette benedizioni ed ogni prosperità.
PARTENZA DEI MISSIONARI
per la Terra del Fuoco .
Per quanto ripetuto più volte all'anno
nella Chiesa di Maria Ausiliatrice il su-
blime spettacolo della partenza dei Missio-
narii, pure trae sempre a contemplarlo
una gran folla di popolo commosso, che si
compiace nel vedere i figli di Don Bosco
perpetuare quell'opera da lui con tanto
zelo incominciata .
Il giorno 30 ottobre, alle 3 pomeridiane,
radunavansi ai piedi dell'altare di Maria
dieci Missionarii, parte preti, chierici e se-
colari e cinque monache di Maria Ausilia-
trice, destinati a seguire D . Giuseppe Fa-
gnano nelle Missioni dello stretto di Ma-

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gellano . Era come l' avanguardia che
precede Mons . Cagliero, il quale da qui
ad un mese la seguirà per la Patagonia
con un'altra schiera molto più numerosa
di Missionarii . Non si tratta di fondare
nuove stazioni , ma di fornire il personale
a quelle già esistenti, se si vuole assi-
curare il frutto delle fatiche di tanti anni .
Incominciò la cara funzione col canto
corale del Vespro, essendo presente Mon-
signor Basilio Leto, Vescovo titolare di
Samaria, che presiedeva la Conferenza . La
chiesa era zeppa di Cooperatori e Coope-
ratrici salesiane .
Finito il canto, D. Fagnano sali in pul-
pito, e partendo dal gran principio che
Dio, Padre di tutti gli uomini, li vuole
salvi tutti : che Gesù Cristo discese dal
cielo , patì e morì per la nostra salute ,
nessuno escluso : e che Mandavit illis
unicuique de proximo suo : e comandò a
ciascuno di noi di aver pensiero del pros-
simo nostro, donde l'obbligo che abbiamo
tutti di cooperare, secondo le proprie forze,
il proprio stato, la propria vocazione, a
dilatare il regno di Dio sulla terra ; venne
a parlare del fine delle Missioni Salesiane,
delle fatiche del Missionario e come la ca-
rità corporale sia il mezzo più potente per
attrarre i cuori alla conoscenza della verità .
Noi qui non possiamo riportare intiero
il suo discorso, ma soltanto ritrarremo al-
cuni quadri derivati dalle sue stesse pa-
role che facevano piangere, descrivendo le
miserie corporali e spirituali di quelle
genti, fra le quali aveva già faticato per
tredici anni .
**
Quei popoli selvaggi altra felicità non ponno
avere su questa terra, che quella che loro porge
la religione . Una forza di circostanze irresisti-
bile spinge contro di loro le moltitudini, che,
emigrando dall'Europa, si estendono nelle regioni
americane . I loro territorii, senza che pur essi
lo sognino, sono dichiarati proprietà di un go-
verno del quale non conoscono l'esistenza ; le
loro famiglie sono proclamate suddite di nazioni,
delle quali ignorano persino il nome . Sono ob-
bligati a leggi che loro non furono mai bandite,
e secondo queste leggi saranno giudicati . Ed
ecco che i primi coloni varcano il fiume di con-
fine, piantano le loro case, comprano e ven-
dono terreni fondati sopra un diritto che i sel-
vaggi non riconoscono, perché quelle terre finora
hanno creduto che loro appartenessero .
Allora comincia qualche estancia ad illuminar
la notte col funesto chiarore degli incendii ; di
qui le rappresaglie . Sangue chiama sangue . Guai
dalle tribù inferocite ! I governi muovono allora
gli squadroni della loro cavalleria . Sono a mi-
gliaia i guerrieri armati di tutto punto colle
armi da fuoco di ultima invenzione ; ed i sel-
vaggi, pur essi a cavallo, maneggiando la sola
lancia ed il laccio . Sfuggono questi ultimi la
battaglia in campo aperto, perchè si sentono in-
feriori di forze, ma cercano di sorprendere i ne-
mici, e talvolta fan loro passare notti angosciose,
stringendoli colle loro masse o sterminando qual-
che distaccamento isolato . Gli uni combattono
per la propria indipendenza, gli altri per difen-
dersi . Le tribù sono raggiunte, sconfitte, inse-
guite, disperse , e i superstiti , divisi qua e là,
prestano l'opera del servo al vincitore . Da quale
parte sta il diritto?
Il Missionario si presentava ad un capo-tribù,
prima che terminasse l'atroce guerra, a pregarlo
che deponesse le armi : - Siete voi, oppure siam
noi, gli si risponde, che abbiamo visto per la
prima volta nascendo la luce del sole che illu-
mina queste regioni? Sono i vostri padri, op-
pure sono i nostri che correvano alla caccia in
questi deserti nei secoli passati ? A voi , oppure
a noi fu trasmessa l'eredità di queste terre ? Voi
abitavate lontani lontani, noi non vi conoscevamo
ancora, quando qui noi eravamo padroni! - E
queste lamentazioni furono riportate al generale,
il quale esclamò pensoso : - Hanno ragione
ma bisogna andare avanti . . . così esige la salute
delle nostre colonie, così gli ordini che abbiamo
ricevuto ! -
Ah! noi diciamo : chi può piegare a sensi
miti, chi indurre a rassegnazione un popolo per
salvarne gli avanzi, essendo impossibile la lotta,
se non il Missionario, che stringe col suggello
di Gesù Cristo in vincolo di fratellanza il vinci-
tore ed il vinto e ne forma un sol popolo? Chi
confortare gli ultimi istanti di una nazione che
muore , se non il Missionario, che porta inalbe-
rata l'immagine di Gesù crocifisso che tanto ha
patito per gli uomini?
Signori ! A chi perde la patria terrena apriamo
le porte della patria celeste . Per lui non vi può
essere altra scelta che la disperazione o la reli-
gione .
**
D . Fagnano era in sul congedarsi da una tribù
della Terra del Fuoco, della quale erasi guada-
gnato l'amicizia, e mentre stava per salire a ca-
vallo, ecco presentarglisi una donna con un
bambino in braccio di pochi mesi e due altri
che potevano avere otto o dieci anni . Con cenni
e col linguaggio nativo, intercalandovi qualche
parola spagnuola , faceva intendere che aveva
qualche cosa da dire al Missionario
- Che cosa vuoi? le chiede D . Fagnano ?
- Venire con te .
- E perchè tu vuoi venire con me?
- Perché i bianchi sono molto, molto cattivi ;
hpaosola,nprovedmicangre,nvneorofamtatroitboo.uHmo
boum ed hanno
pianto tanto!
ucciso il mio
Io ora sono

1.5 Page 5

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e tu che sei il capitano buono darai cibo a me
ed ai miei figli .
- Sta tranquilla, risponde il Missionario, non
dubitare ; io presto ritornerò fra di voi e porterò
da mangiare a te e ai tuoi bambini .
- No, no ; io voglio venire .
- Ma io debbo andare molto lontano, prose-
guiva il Missionario, non posso condurti con me ;
non reggeresti alla lunghezza ed alla fatica del
viaggio .
- Non voglio rimanere qui, esclamava la po-
veretta col terrore scolpito sul volto : i bianchi
fanno boum boom e uccidono gli uomini e le donne .
Don Fagnano vedendo che non era possibile
di persuaderla a rimanere, saltò a cavallo e diede
di sprone ; ma la povera donna, indovinando il
suo pensiero, si attaccò alla coda dell'animale e
lo seguiva col bambino che si era messo sopra
le spalle, secondo l'usanza di quei luoghi, mentre
gli altri due fanciulli, attaccatisi ai lembi della
sua pelle di guanaco, correvano ai suoi fianchi .
Il buon Missionario, impacciato per quell'ostina-
zione, spinse il cavallo prima al piccolo trotto e
poi al galoppo, sperando di vincere quella donna
e di farla desistere dal suo disegno . Ma quella,
tenendo sempre stretta la coda del cavallo , an-
sante, coi figliuoletti quasi appesi alla sua per-
sona, correva, correva . . . Quei selvaggi sono va-
lenti corridori .
Percorsi a questo modo circa otto chilometri,
D . Fagnano si fermò e le disse
- Ma perchè vuoi tu seguirmi a tutti i costi?
Non è conveniente che tu venga con me, ritorna
alla tua tribù . Io manderò carne e vestiti a te
e ai tuoi .
- Non ritorno più indietro .
- Ostinata ! Ma dunque come fare ? Ascolta !
Vedi quella lunga valle che si stende fra quelle
alte montagne? Al di là vi è il mare e in una
baia vedrai ancorata una nave che mi aspetta .
Va, aspettami su quella spiaggia ed io da qui
ad otto giorni ti raggiungerò e ti darò tutto
quello che hai di bisogno .
La donna riflettè alquanto e poi soggiunse
- Ma verrai davvero?
- Non mi hai chiamato il capitano buono?
Dunque verrò .
Essa, contenta, si mise subito in cammino coi
suoi fanciulli verso il luogo indicato e ben presto
fu nascosta dagli alberi della foresta . Il Missio-
nario, dopo otto giorni, comparve sulla costa
della baia, ed i marinai della nave, che stavano
in ansietà per la prolungata sua assenza, appena
lo videro, calarono subito in mare una scialuppa
e gli mossero incontro . Ed ecco venir fuori la
donna coi suoi figli di mezzo a due collinette e
correre a lui, dando segni di viva allegrezza . La
seguivano sei altri selvaggi . Il Missìonario li
accolse tutti amorevolmente e disse loro
- Farò portare dalle navi biscotto e carne e
ve ne darò una buona provvista .
- No ; vogliamo andare con te là, là in
fondo ; diceva la donna, additando nell'estremo
orizzonte le ultime terre della Patagonia .
- E costoro chi sono? le dimandò D. Fa-
gnano , indicando gli altri selvaggi . Perchè li
hai qui condotti?
- Io non li ho condotti, ma loro narrai che
il capitano buono mi avrebbe condotto con sè ,
ed anch'essi vollero venire .
Intanto la scialuppa era giunta a poca distanza
da terra . Le acque per lo spazio di circa un
mezzo miglio non erano più alte di un metro .
Tutti quei selvaggi entrarono senz'altro in mare
e circondarono la scialuppa, sulla quale era salito
il Missionario, sostenendosi colle mani alle sponde
di essa .
D . Fagnano era imbrogliato . Per liberarsi da
quella gente, si sarebbe dovuto staccarla dalla
barca e respingerla coi remi ; ma il cuore
del Missionario non reggeva a quella violenza .
Bisognava anche far presto, perchè lo stretto di
Magellano una e due volte al giorno è sconvolto
da spaventose burrasche .
I marinai guardavano il Missionario , aspet-
tando un comando : i selvaggi , cogli occhi fissi
in lui, aspettavano una parola desiderata ; e Don
Fagnano si risolse e disse loro : - Salite! - I
marinai afferrarono i ragazzetti e li tirarono su
ed i selvaggi si arrampicarono e furono dentro .
Dopo pochi istanti erano tutti a bordo della nave,
e, alzate le àncore, furono spiegate le vele . E
qui accadde un fatto nei quale non si può a
meno che riconoscere l'aiuto della divina Prov-
videnza . Un vento si levò in poppa alla nave
così propizio , che questa scivolava rapidissima
sulle onde, cosicche percorse in quattro ore uno
spazio che di solito non si può attraversare in
meno di otto ore .
I coloni di Puntàrenas , vista la nave che si
avvicinava, corsero alla spiaggia per dare il ben-
venuto al Missionario e per sapere novelle della
sua spedizione . La scialuppa venne a terra coi
selvaggi e con D . Fagnano, il quale, dopo i com-
plimenti e una stretta di mano a tutti i coloni ,
si avviò alla sua casetta di legno . Ma quella
povera selvaggia, col bambino sulle spalle, lo
seguì subito, afferrandogli un lembo del mantello ;
il fanciullo più grandicello si attaccò alla pelle
di guanaco della madre ; della sua rozza veste
strinse l'orlo il suo fratellino, e così fecero tutti
gli altri selvaggi , formando catena un dopo
l'altro . Camminavano vergognosi, coprendosi il
volto con una mano, poichè i coloni ridevano sa-
poritamente di un simile mai più visto spettacolo .
Il Missionario, giunto a casa, fece subito pre-
parare un pranzo ai suoi ospiti, distribuì loro le
vesti, loro insegnò a lavarsi e quindi li alloggiò
in varie abitazioni . Ma essi preferirono dormire
nei cortili all'aria aperta ;temvanochit
cadessero sui loro capi . Presto si incomincia-
rono i catechismi . I due figli più grandicelli della
selvaggia, d'indole buona e d'ingegno svegliato ,
non tardarono ad imparare le preghiere ed il ca-
techismo . Non così la madre , la quale difficil-
mente intendeva ed imparava .
Con quei selvaggi accaddero varie scene ora
commoventi, ora ridicole che qui non è il caso
di esporre ; ma non possiamo tralasciare la nar-
razione del battesimo amministrato al più pic-

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colo dei figli della selvaggia, che aveva solo otto
mesi. Fu la primizia offerta a Dio di quella spe-
dizione . La madre aveva data licenza , e fu un
giorno di festa nella colonia . La piccola cappella
di legno era addobbata come meglio si potè , e
accolse gli ufficiali del Governo chileno colle
loro signore . Era piena e zeppa di persone . Am-
ministrato il Sacramento, le signore si strappa-
vano l'una l'altra il nuovo piccolo cristiano per
accarezzarlo e baciarlo .
La madre intanto aveva tardato a venire alla
cappella, e giunse quando in questa non vi era
più posto . Coloro che stavano accalcati alla porta
le fecero segno che non era possibile entrare .
Essa intese che non la lasciassero avanzare, non
essendo degna di stare in quel luogo, e si cre-
dette respinta . Si ritirò quindi colla testa bassa
e aspettò che il Missionario uscisse di chiesa .
Presentatasi a lui nella sua stanza : - Voglio,
gli disse, essere ancor io degna di stare dove è
mio figlio , voglio farmi cristiana ; versa anche
a me l'acqua sul capo, che io pure sia figlia di
Dio e possa essere felice per sempre .
Anch'essa fu fatta cristiana, come già lo erano i
suoi figliuoli . Povera madre ! Vera immagine
delle antiche nazioni dell'America . Si afferra al
Missionario, perchè da lui solo presentisce potergli
venire la salute temporale ed eterna . Si leggano
le storie : dal golfo di Hudson all'estrema Pata-
gov.aginia il Missionario fu sempre il padre dei sel-
E non solo i selvaggi hanno estremo bisogno
IMl issionario, ma eziandio i nostri poveri con-
naziold'Itsparimgleacnti
d.imglaneuohiplsendrti
Qeu sti meschini, lontani da ogni istruzione e soc-
croselig,prdonmlagrievo
fe.dL'inrzapelcostrnhevuq
rge na, il vizio che trionfa, la smania di arric-
cihrenogmd,ilnavertopsne
cheliamnodrevac,ipolquai
vnaoictrelunghivacelsufano
acontemplrchiofednrtela
mrote,ilpasnediszaverun
sca erdote, il giuoco, il mal costume, l'odio, gua-
sntoacìprfdmentilorcue,hfa
sa.pventorci Di qui il bisogno che i Mis-
sniaorpecd,omagnistblcano
in mezzo all' emigrazione Italiana . Dànno incal-
colabile si fu che i poveri Italiani rimasero ab-
bandonati, non intendendo che la voce di chi
parlava una lingua diversa dalla loro, nè avendo
un padre che loro rammentasse gli avvisi uditi
nella parrocchia del villaggio nativo .
D . Fagnano, nei primi anni della sua missione,
giunto in un paese dell'Argentina, gli vien detto
come nell'ospedale si trovi gravemente ammalato
un Italiano, che fa spavento a tutti per le furie alle
quali si abbandona. Tosto il Missionario vi ac-
corre, sspieraavnvziacichnea qauleglleittaoccdenitiqutealntdeisvgorltaeziuadtiot,i esuglllie
volge un' interrogazione nella lingua patria. colla
labbra della madre lo abbiano a calmare. Ma
colui guarda bieco il prete, gli getta in faccia
un insulto atroce, e gli volge le spalle. Il Sacer-
dote allora chiede a coloro che lo assistono
quale cibo gusti di più l'infelice, e gli è risposto :
- Caffè e zucchero! - Esce tosto, ne fa compera
e lo presenta all'infermo, il quale strappandoglielo
di mano, neppure lo ringrazia di quella cortesia .
Il Missionario cerca ancora di indirizzargli qualche
parola di vita eterna, ma per evitare scene troppo
disgustose è costretto a ritirarsene .
Dopo aver errato qua e là per varii mesi e-
vangelizzando i selvaggi, ritorna in quel luogo
e il commissario del Governo si fa ad avver-
tirlo come un suo connazionale stia chiuso nell'o-
spedale militare e da due giorni non prenda cibo
A quell' annunzio il zelante Missionario corre,
l'ospedale non è altro che un vasto camerone, la
porta è chiusa a chiave . Si ode risuonare di
dentro un gemito prolungato . Manda a cercare
il guardiano, ma non venendo, egli con due
colpi delle robuste spalle sfonda l'entrata . A
quel rumore l'infermo balza dal suo giaciglio, si
slancia alla finestra, si aggrappa sospeso all'in-
ferriata e grida : - Non mi uccidete, non mi uc-
cidete !
Il Missionario entrando è quasi per morire dal
fetore che ammorba l'aria, e avvicinandosi a quel
forsennato, lo riconosce per colui che gli aveva
fatta così villana accoglienza alcuni mesi prima .
Cerca di calmarlo, lo fa discendere dalla finestra
e lo conduce ove è il suo giaciglio . Mio Dio !
E qualche cosa di peggio, non dirò di un leta-
maio, ma di una tomba scop* erta . Lo fa sedere,
gli porge un cordiale, e deliberato di portarselo
nella propria abitazione, fa atto di uscire per
chiamar gente che lo aiutino a trasportarlo : -
Non mi abbandoni! non mi abbandoni! grida an-
gosciosamente l'infermo . Stia qua! Essi vengono
e mi uccidono !
- Vado e torno subito, gli dice D . Fagnano .
No, non ti abbandono, ti condurrò in casa mia,
ti curerò, ti starò sempre al fianco - E sì dicendo,
esce fuori . Siccome piove dirottamente, va da un
negoziante e gli chiede alcuni metri di tela in-
cerata : - Per quella bestia ? Piuttosto le regalo
una rivoltella per toglierlo dal mondo!
- Non è questa la risposta che mi aspettava :
quanto costa quella tela? - E pagatala e pre-
sala, ritorna all'ospedale, mentre, incontrati due
giovanotti, li prega ad aiutarlo per trasportare
quel povero infermo : - Quel demonio? Mai!
gli rispondono .
- Ma è una carità quella che vi domando .
- Nessuna carità con quell'uomo .
- Orsù : qui vi sono due lire e mezzo a testa
andiamo ! -
Si guardano in viso e lo seguono . L'infermo,
messo su di una barella, e coperto colla tela in-
cerata, è trasportato alla casa del Missionario, ove
trova una stanza ed un buon letto e tutti i cibi
e le medicine e le cure che richiede il suo stato .
seLrea lsoueassciasrtonnio ele lSeuorseu,ee vliasncoetrtee isntoineora rvoesgleiada
due o tre malattie le più schifose . Da mane a

1.7 Page 7

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al suo fianco il Missionario che due volte al
giorno deve lavarlo da capo a piedi . Per un mese
intero è assistito con sì amorevole sacrifizio . Si
spera che tanta carità abbia a spetrare quel cuore
ulcerato da segreti che nessun mortale può ancor
penetrare. Più volte il Missionario tenta di par-
largli di religione, di Sacramenti, di Gesù e di
Maria ; ma le sue parole son sempre ributtate
con sarcasmi . - Di' almeno qualche volta : Gesù
mio, misericordia! - Ma l'infelice si chiude in
un ostinato silenzio . E lungo il giorno, quando il
Missionario si allontana per gli obblighi del suo
sacro ministero, son motti sprezzanti che gli e-
scono di bocca contro il suo benefattore .
Sino alla fine egli è ostinato . Entra in agonia :
le Suore pregano ai piedi del suo letto, il Mis-
sionario rompendo in lagrime, lo esorta per l'ul-
tima volta a dire : - Gesù mio, misericordia ! -
Ma nulla ! spira impenitente .
Così conchiudeva D . Fagnano il suo lungo di-
scorso :
« Ed ecco quale è l' impresa del Missionario
Salesiano : Consolare, soccorrere, mettere sulla
via del cielo non solo i selvaggi che non l'hanno
mai conosciuta , ma i nostri compatrioti che
l'hanno smarrita ; nello stesso tempo tenere strette
al seno della Chiesa tante anime care che, spinte
dalla necessità, vengono in America a cercarsi
una nuova patria . Ma per compiere questa im-
presa ci vorrebbero le ricchezze di un Re . I
lunghi viaggi, l'edificar chiese, l'aprir scuole, il
mantenere gratuitamente giovani negli ospizii, il
soccorrere ai bisogni anche materiali di molti in-
felici costano somme enormi . Per istruire i sel-
vaggi, bisogna fermarli per qualche tempo almeno
in stabile dimora e bisogna provvedere di vitto
le intere tribù, che di natura nomade dovrebbero
disperdersi per procurarsi il necessario sosten-
tamento colla caccia e colla pesca . Pensate voi
quali ingenti somme siano necessarie! Ed è per
questo che stasera io vi parlo, raccomandandomi
alla carità della vostra elemosina . Ma io non
dubito della vostra carità : ne ho troppe prove .
Si, debbo dirlo : nulla ci è mai mancato, e mille
volte al giorno abbiamo benedetto i nostri Coo-
peratori, pregando il Signore a voler rendere
loro centuplicato anche su questa terra il bene
che hanno fatto a noi ed alle nostre Missioni .
Io adunque parto felice di avervi potuto rin-
graziare e salutare per l'ultima volta . E sapete
voi dove vado? In un golfo della Terra del Fuoco
m'attende una tribù . Si era radunata nell' atto
che io mi allontanava per venire in Europa . Io
feci loro capire che sarei ritornato e che mi a-
spettassero in quel luogo, poichè avrei recato
con me cibo e vestito per tutti e loro avrei in-
segnato ad amare Iddio e guadagnarsi il Paradiso .
- Ma quando ritornerai? mi domandarono . -
Era cosa difficile precisar l' epoca del mio ri-
torno e farla loro capire ; poichè dovete sapere
che quei selvaggi non hanno avuto ancora bisogno
di aritmetica, tanto sono poveri, vivendo di giorno
in giorno . Essi contano uno e due : fin qui ar-
riva la lor numerazione, e per un numero supe-
riore aggiungono molto, molto. Quindi per farmi
lor capire, additai la luna, accennando colla mano
al suo giro e facendo segno col dito enumerava
dicendo loro : - Uno, due, uno, due, fino a sette .
Ma vedendo che rimanevano come istupiditi,
chiesi se m'avessero inteso, e mi fecero cenno
di no . Allora, tagliato un fuscello di legno, con
quello acuto feci successivamente due tagli nella
corteccia di un albero e rinnovando il gesto verso
la luna ed il suo giro due - volte, dissi loro
- Uno e due .
- Va bene ; risposero .
Feci due altri tagli ripetendo il gesto : - Uno
e dite! Intendete?
- Intendiamo .
Ne feci ancora due e dissi : - Uno e due!
- Benissimo ; replicarono .
Allora ne feci ancor uno col medesimo segno,
esclamando : - E uno! Quando saranno passate
tante lune che sommino a uno e due, a uno e
due, a uno e due, e uno, io sarò di ritorno in
mezzo di voi .
- Perfettamente ! Abbiamo inteso! esclamarono
tutti ad una voce, e noi saremo qui ad aspettarti .
E questo il motivo per il quale colla mia par-
tenza precedo Mons . Cagliero . Col mese venturo
spirano i sette mesi del nostro appuntamento, e
se ritardo, essi si sbanderanno e l'inverno so-
pravveniente mi impedirà di andare in traccia di
essi . Oh! mi pare di vederli sulla riva del mare
o su qualche collina che corona il golfo, volgere
lo sguardo ansioso verso quella parte, donde
sanno che devono comparire le vele della mia
nave.
Quando io scenderò in mezzo a loro, quando
ricomincierò la mia evangelizzazione e loro par-
lerò di voi, o miei cari Cooperatori e Coopera-
trici, voi non avrete solamente la riconoscenza e
le preghiere di quelli che per mezzo vostro avrò
salvati, ma avrete il plauso, l' amore, la prote-
zione dei loro angioli custodi, che si faranno i
vostri intercessori presso il trono della miseri-
cordia di Dio, avrete assicurato il validissimo pa-
trocinio di Maria SS ., avrete nel tempo e nella
eternità la benedizione del Signore . »
Come D . Fagnano ebbe finito di parlare, Mon-
signor Leto impartì la benedizione col SS . Sacra-
mento, e dopo che fu cantato l'itinerario dei chie-
rici, volle anch'esso rivolgere alcune parole piene
di fuoco ai Missionarii
« Interpretando il desiderio de' Superiori, io, oh
cari, vengo a darvi l'ultimo addio colla benedizione
di partenza . Andate, diceva Gesù a'suoi Apostoli
quando era su questa terra, andate ad evange-
lizzare i popoli. Questo pure io dico a voi : Si,
andate, o Missionarii, a portare la luce del Van-
gelo, andate ad illuminare le genti, andate a sal-
vare quei popoli che ancora errano nelle tenebre
della morte... Ut vos eatis, et fructum affe-
ratis et fructus vester maneat . Sì, andate a portar
frutti di celesti benedizioni in quelle lontane re-

1.8 Page 8

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gioni . Fatevi coraggio ! Vi sarà forse alcuno tra
voi che dica : Io non sono buono a nulla, io...
- Taci, io dico a costui : che temi? Anche gli A-
postoli, che eran buoni a fare ? Ma il Signore
disse loro : Ecce ego vobiscum sum . Ed al Pro-
feta Geremìa che si lamentava di non sapere
neppure parlare, disse : Io sono che ti mando, ed
io sarò teco : io ti porrò sulle labbra le mie pa-
role ; non temere e va . Ecce ego vobiscum sum :
il Signore, o Missionari, è con voi ; Egli vi darà
la sapienza, egli la favella, egli l'aiuto necessario .
Sì, Missionarii, andate tranquilli, chè il Signore
che vi ha dato la santa e generosa ispirazione,
Egli è con voi, Egli vi darà il suo aiuto .
Andate tranquilli, chè, fortunati avete un buon
Capo : avete cori voi il Rev .mo D . Fagnano il
quale, colla sua scienza e colla sua grande pru-
denza, vi saprà fare da vera e fedele guida .
Andate tranquilli, chè voi siete sotto la protezione
di vostri compagni che già hanno la palma delle
loro fatiche . Sì, una Suora, che io stesso conobbi
personalmente, ed un Salesiano, sono morti in
quelle terre da veri martiri, e dal cielo essi vi
sorridono, e vi assistono . Avete poi la protezione
del Veneratissimo nostro Padre, del caro Don Gio-
vanni Bosco, che dal cielo vi benedice . Andate
tranquilli, e non temete .
Se non che ben so che voi tutti siete gene-
rosi, e tra voi vi è uno che non nomino, il quale,
fatta la domanda e avuta l'ubbidienza d'improv-
viso, senza poter andare a rivedere il paese na-
t.Birvao,!fsczdituoesnpart
io dico a costui, e Bravi! dico a voi tutti . Voi
lasciate la patria e i parenti, ma un gran premio
vi è preparato, premio che noi non possiamo im-
maginare . Vos qui reliquistis omnia et secuti
estis me, centuplum accipietis et vitam aeternam
possidebitis . Voi avrete il centuplo in questo
mondo e il Paradiso nella vita futura .
L' Em . mo Cardinale Alimonda, nostro Arcive-
scovo, dal quale mi trovai or sono pochi istanti,
sapendo che io veniva qua da voi, mi disse che
prende viva parte a questa spedizione ed a nome
suo e d'un altro Vescovo che là pur si trovava,
vi manda la benedizione .
Noi tutti poi qui radunati vi promettiamo di
pregare pel vostro felice viaggio .
Ed ora io, poveretto, vi benedico a nome di
Gesù Cristo, di Maria SS ., del Papa, dell'Angelo
di questa diocesi, a nome del veneratissimo nostro
padre D . Bosco, che dal cielo ci guarda, e del
carissimo superiore sig. Don Rua, che Dio ci con-
servi per molti anni . »
4
Ciò detto ed impartita la benedizione coll'acqua
lustrale, scese dall'altare tenendo le braccia aperte .
Fu una scena imponentissima . Il Presbitero era
assiepato da chierici e da preti in cotta . I Mis-
sionarii stavano ritti innanzi ad una panca co-
perta di tappeto in faccia all'altare . D . Fagnano
mosse incontro al Vescovo e si abbracciarono e
baciarono piangendo . Tutti i Missionarii si pre-
sentarono a Monsignore e quindi a ricevere l'ab-
braccio paterno da D . Rua ed a salutare ad uno
per uno tutti i confratelli . Intanto le voci armo-
niose dei giovanetti cantavano il Laudate Do-
minum omnes gentes.
I Missionarii si avviarono quindi alla porta
maggiore per uscire . Fu allora una pia gara nel
popolo di baciare una volta la mano ai Sacerdoti .
Partirono la sera stessa per Modane, Marsiglia
e Bordeaux, dove un vapore della Transatlantica,
nello spazio di 35 giorni, li trasporterà a Punta-
renas nella Terra del Fuoco .
Sia felice il vostro vìaggio, o cari fratelli, sia
ricca la messe che andate a raccogliere nel campo
evangelico . Voi prima di partire andaste ad in-
ginocchiarvi innanzi alla tomba di Don Bosco
per dire una preghiera in suo suffragio, per racco-
mandarvi a lui . Rallegratevi . Le sue ossa esul-
tarono nel vedere che voi continuate a compiere
quei disegni di salute, che egli stesso aveva trac-
ciato, e dei quali tante volte parlava con voi
col'entusiamodelsuocreinamortdiDo .
GLI OPERAI CATTOLICI
della Sezione Gran Madre di Dio in Torino
e l'Unione del Coraggio Cattolico
alla tomba di D . Bosco .
Nel numero 19, 1888, della Voce dell'Operaio,
Bollettino delle Associazioni cattoliche operaie
italiane, leggiamo il seguente bellissimo articolo :
« Avvi nel corso della vita dei momenti in cui
l'animo nostro è rapito da una commozione unita
ad una gioia interna, che non si . può spiegare a
parole, ma bisogna esperimentarla . Ed uno di
questi momenti l'avemmo Domenica, 23 settem-
bre u . s ., a piè dell'urna che racchiude le mor-
tali spoglie del vero amico dell'operaio quale si
fu il nostro compianto D . Giov . Bosco .
» Alle 7 e 1/4 si partiva dall'Oratorio di San
Gaetano in circa 80 persone tra gli operai della
Sezione Gran Madre di Dio, classe Aspiranti, ed
una numerosa rappresentanza dell'Unione del
Coraggio Cattolico . Arrivati al Collegio Valsa-
lice, celebrò il S . Sacrifizio e distribuì il pane
dei forti il M . R . Teologo Piano, Curato della
Gran Madre di Dio e zelante Assist . Eccl . della
stessa Sezione . Quindi il pres ., sig. Brunatto ,
recitò preci in suffragio dell'anima del compianto
benefattore . L'arte musicale vi concorse a render
più grandiosa e commovente questa cara funzione
col canto di sacri mottetti , che dimenticar ci
fecero d'esser ancor sulla terra .
» Terminata la funzione, si discese alla tomba
dell'augusto sacerdote onde deporre una magni-
fica croce in metallo quale pegno di stima e
venerazione della intiera Sezione della Gran
Madre di Dio . Il M . R . Teol . Piano, con quella
verace parola che è propria del ministro di Dio,
cominciò a trattare con sentite parole la diffe-

1.9 Page 9

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renza che esiste fra la Religione cattolica e quella
degli atei riguardo ai nostri cari trapassati . Indi
spiegò con succose parole come D . Bosco sia
stato uno fra i pochi che veramente compresero
e seppero sciogliere l'arduo quesito della que-
stione sociale, come Egli sia sempre stato il vero
amico, il vero benefattore dell'Operaio ; ed all'U-
nione del Coraggio Cattolico, che sì numerosa
era accorsa, raccomandò di seguire e tenere
sempre alta la bandiera; come salda la tenne sempre
il D . Bosco, che a buon diritto deve chiamarsi
il fondatore del Cattolico Coraggio . Alla classe
Aspiranti con affettuose parole raccomando di
avere sempre presente il detto del vero padre della
gioventù che : Un sincero cattolico non può a
meno d'essere un onesto operaio, un leale citta-
dino , un invidiabile padre di famiglia . Poscia
colle lagrime agli occhi, da vero figlio di Don
Bosco, lo pregò a voler proteggerci ed a tenerci
sempre uniti nel dimostrarci veri cattolici, corag-
giosi difensori della Chiesa e del suo Vicario ed
a sprezzare ogni umano rispetto . E inutile il
dire che al termine di questo discorso la com-
mozione era scolpita sul volto d'ognuno . Lesse
inoltre il sig . Gastini una commovente orazione,
manifestando a tutti i sentimenti di gratitudine
ch'esso nutriva verso il suo grande benefattore
D . Bosco, encomiandone i suoi alti pregi e le
sue virtù, e terminò invitando il Rev . Teol . Piano
a benedire tutti.
» Per ultimo parlò il Direttore del Collegio
Valsalice, ringraziando tutti con gentilissime pa-
role, anche da parte de' suoi confratelli, e invitò
tutti ali astanti a una refezione .
» Ed ora un bravo di cuore alla Sezione Gran
Madre di Dio, allo zelante Assistente ed all'infa-
ticabile suo Presidente, che, seguendo gl'impulsi
dei loro cuori, promossero questa bella dimo-
strazione di riverenza, affetto e venerazione verso
il comun nostro benefattore . Li protegga D . Bosco
lassù dal Cielo, aumenti sempre il numero dei
loro soci e sia sempre salda e duratura l'unione
fraterna che fra loro li lega . Grazie inoltre ai
Superiori del Collegio Valsalice che cortesemente
accorsero a . render più cara e più commovente
questa dimostrazione di affetto e di stima verso
il loro padre e benefattore D . Bosco .
» G . V ., del Coraggio Cattolico . »
DAL CHILÌ.
Tra le altre lettere che ricevemmo dall'Ame-
rica, ci giunse pur questa dal nostro Collegio
di Talca :
Talca, 14 Luglio 1888 .
AMATIS .MO E REV. PADRE,
Come le fu già annunziato, il 28 d'Aprile si
fece un solennissimo funerale in suffragio dell'a-
nm.,iaeBldosctrPadeD
Chiesa Matriz di Santiago . In questa Cattedrale
non si celebrano mai funerali gratuitamente, se
non che per quelli che la officiano, e pei primarii
personaggi della Repubblica . Ma i Chileni, che
per D . Bosco nutrono grande stima e venerazione,
considerandolo come uno dei primi educatori del
secolo nostro ed uno dei principali lor benefat-
tori, vollero rendergli questo onore . L'Arcive-
scovo stesso, Mons . Casanova , diede ordine che
si celebrassero con tutta solennità . Egli volle
pontificare, coadiuvato da tutti i Chierici e Sa-
cerdoti del gran Seminario . Assistevano alla
funzione tutte le associazioni della città coi loro
stendardi , e immenso popolo ivi accorso . Rap-
presentavano i Salesiani il nostro Direttore D .
Tomatis e D . Rabagliati, Direttore della Casa di
Concezione . Ne disse l'elogio il celebre Oratore
che lei conosce , il Sac . D . Ramón Angel Jara,
che venne a predicare nella nostra Chiesa del
Sacro Cuore in Roma in occasione della consa-
crazione . Il valente oratore ben dimostrò qual
venerazione egli nutra per D . Bosco, cui ebbe
la fortuna, come egli s'esprime, di conoscerlo e
di parlargli : « Oh! quanto è dolce cosa l'aver
conosciuto questo venerabile Sacerdote » .
Il suo dire era concitato e pieno di calorose
espressioni : - « Ah! D . Bosco, Don Bosco! ve-
nerato Padre e santo amico ! Perché mi tradiste
a Torino e a Roma? Perché fuoco eravate nelle
parole , raggi di luce negli occhi, e calore nelle
mani , quando la vostra vita stava per ispegnersi?
Perchè mi lusingavate col dirmi che saremo
sempre amici, se in segreto stavate già scrivendo
la vostra dipartita dalla terra? Perchè mi rac-
comandaste che, al mio ritorno in patria, aiutassi
i vostri figli e parlassi delle vostre opere, se
sapevate già che la mia prima parola doveva
essere per parlar bensì delle vostre opere, ma
irrigando di lagrime il vostro sepolcro? Perché
non mi diceste che il vostro abbraccio di com-
miato era per la eternità , e la vostra benedizione
l'ultima in questo mondo? . . .»
L'oratore prendendo ad esordire con quel testo
dell'Evangelista : Sinite parvulos venire ad me
( S . MARC. CAP . X . V . 14) : Lasciate che i fan-
ciulli vengano a me, mostra come i più illustri
uomini della Chiesa, cominciando da Cristo a
tutti i suoi seguaci insino a' giorni nostri, furono
eroi di carità, alla testa dei quali nel secol nostro
sta D . Giovanni Bosco, che, infiammato d'amore
pei giovanetti orfani ed abbandonati, loro apre
le braccia e grida ei pure : Sinite parvulos ve-
nire ad me: Lasciate che i fanciulli vengano a
me . Per i fanciulli egli sacrifica la sua vita e gli ul-
timi giorni di sua madre : fidente in Dio ed in Maria
supera ogni difficoltà ed è liberato da ogni pe-
ricolo . Pei giovanetti apre Oratorii festivi, mette
scuole , innalza ingenti edifizi , edifica sontuosi
templi, e per essere aiutato nell'opera dell'educa-
zione della gioventù e per continuarla nel mondo
dopo di lui, fonda la Congregazione dei Salesiani,
quella delle Figlie di Maria Ausiliatrice e dei
Cooperatori e Cooperatrici Salesiane .
Ma tutto questo perché? Perchè D . Bosco ama
Dio coll'amore de' Santi, e però ama i giovani, og-
getto delle divine compiacenze .
« Don Bosco, proseguiva l'oratore dopo aver

1.10 Page 10

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scorsa la vita del caro defunto, aveva appreso
da S . Paolo l'eccellenza della carità e le doti
della reina delle virtù ; e questa carità l'aveva
egli attinta dalla fonte inesauribile che è Dio . . .
» Don Bosco amava Dio in questa maniera
(dei Santi), e per questo nell'anima d'ogni gio-
vane ravvisava una copia del Creatore, e vo-
leva non solo che i giovanetti si salvassero ,
ma che nessun si perdesse . E però, eccolo a
moltiplicare a centinaia i suoi asili, collegi e
piccoli seminari in Italia, Francia, Spagna, In-
ghilterra ed Austria .
» Don Bosco amava i suoi giovanetti, quindi
voleva non solo sottrarli dalla miseria, ma
procurar loro il benessere possibile . E però,
eccolo a percorrere le città dell'Europa, men-
dicando per le vie e nelle chiese, e raccogliere
somme favolose per distribuirle tosto alle mi-
gliaia de' suoi figli .
» Don Bosco amava i suoi giovanetti, quindi
voleva non solo salvarli, ma santificarli tutti .
E però, eccolo farsi Direttore e Padre spiri-
tuale di quanti stanno a suoi fianchi .
» Don Bosco amava i suoi giovanetti ; quindi
non voleva che lo lor anime si macchiassero
col peccato . E però, eccolo a perseguire i pec-
catori con tratti di carità che ricordano quelli
dell'Evangelista S . Giovanni . - Il danaro o la
vita - gli gridò una notte un assassino che
lo sorprese mentre attraversava una collina .
- Ti darò volentieri la vita, gli rispose la
vittima, se tu mi dài la tua anima per salvarla .
- L'assassino rischiarò colla sua lanterna il
volto del viandante, e si ritrasse spaventato,
dando un forte grido : - Don Bosco! - Volea
fuggire il disgraziato, ma D . Bosco lo prese
in fretta per la mano, se lo strinse al seno e
lo pregò con lagrime che spezzasse una volta
per sempre la catena de' suoi vizi . - Lo farò
domattina, Padre mio, disse l'infelice singhioz-
zando : - No, adesso, adesso stesso, gli replicò
D . Bosco . - E sedutosi questi sovra di un
tronco in quella selva e gettandoglisi a' piedi
quel povero peccatore, gli purificò la coscienza,
e gli aprì le porte del Cielo ...
» Don Bosco amava i giovanetti ; quindi pa-
revagli ristretta l'Europa pel suo zelo . Fece che
i suoi figli traversassero i mari e venissero
in cerca di orfanelli da salvare nella Repub-
blica Argentina e nel Brasile, all'Equatore e al
Paraguay . Seppe che le vaste regioni della
Patagonia e della Terra del Fuoco non erano
per anco esplorate dalla Fede, ed ei manda
legioni di Sacerdoti suoi figli in cerca di sel-
vaggi da incivilire e guidare al Paradiso .
» Tu pure, o Chilì, patria fortunata, tu pure
fosti l'oggetto de' suoi ultimi progetti . A te
pensava senza egual amore quell' Apostolo del
Signore : parlava di te come se già vedesse
sparse pe' tuoi campi e città, popolate di gio-
vanetti, le case de' suoi figli ; sospirava per
seminare di Apostoli e di officine le vergini
selve dell'Araucania, e il suo cuore rallegra-
vasi al saper che era credente il tuo popolo
e abbondante la tua messe .
» Sì, Signori ; Don Bosco amava il Chilì . L'en-
tusiastica accoglienza che Santiago e Valpa-
raiso, Talca e Concezion fecero a Monsignor
Cagliero, il Vescovo Salesiano, lo commossero
profondamente . - È necessario, mi diceva
nell'ultima sua lettera, che i miei poveri figli
suppliscano con gli sforzi loro alla scarsezza
del numero per pagare in parte la gratitudine
che dobbiamo al Chilì . -
» Non è un anno, che mi consegnava per il
nostro Rev .mo Arcivescovo una supplica scritta
con la tremola sua mano, in cui lo pregava a
proteggere l'opera dei Salesiani nel Chili . E
il giorno prima che si ponesse nel letto di
morte, scrisse un saluto, forse le ultime parole
che vergò la sua penna, per l'Ill.mo Vescovo
di Martyrópolis . Saluto d'amore che attraverso
le distanze mandava il primo educatore di
questo secolo ad un altro Apostolo della cri-
stiana educazione . »
Infiammato l' oratore volea quindi venire a
parlare del sovrannaturale in D . Bosco, da cui
visibilmente mostrasi Dio e Maria essere guida
al sant'uomo . Ma temendo di porsi troppo presto
innanzi al giudizio della Chiesa e pure volendo
dirne qualche cosa, prorompe in queste infuocate
espressioni :
Ma che importa? Signori, io vi dirò con un
illustre Vescovo di Spa gna : - Il gran miracolo
di D . Bosco è l'aver realizzato la sua opera .
- Sì, gran miracolo è che un povero Sacer-
dote, senz'alcuna influenza e senza danari, abbia
lasciato al mondo circa duemila Sacerdoti, for-
mati di sua mano; trecentomila giovanetti
educati nelle sue scuole; centinaia di edifizi tra
Chiese, Collegi, laboratorii e asili ; legioni di
operai che guadagnansi il vitto col lavoro ;
un'eletta schiera d'uomini cresciuti sotto di lui
ed eminenti nella storia , nella teologia , nel
diritto, nella filosofia, nelle industrie e nelle
arti, e che abbia lasciato, qual gemma risplen-
dente, uno de' suoi primi giovanetti Vescovo per
la pienezza del Sacerdozio, e Principe degnissimo
della Chiesa .
Gran miracolo è veder D . Bosco, umile figlio
del popolo, divenire consigliere de' Prelati più
cospicui dell'Europa, che vanno a chiedergli
la benedizione pel loro gregge .
Gran miracolo è veder D . Bosco giungere
a Parigi e commuovere quella moderna Babi-
lonia, che solo ha tempo per i materiali inte-
ressi e pei godimenti, fino ad essere strette
le vie per dove ei passa, e insufficienti le
Chiese, dove presentasi a chieder limosina pei
suoi poverelli .
» Gran miracolo è vedere in questi tempi il
Conte di Chambord, che, moribondo in Austria .
chiama D . Bosco al suo capezzale, come avea
già fatto Luigi XI con San Francesco di Paola .
» Gran miracolo infine è, o Signori, che que-
sto secolo XIX, che disprezza il soprannatu-
rale, e che si burla della Fede, abbia scosso
il peso della materia che lo opprime, e, rìsor-
gendo dal fango del sensualismo in che giace,
come il cieco del Vangelo, sia andato incontro

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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a D . Bosco, nella persona de' suoi figli, dicendo :
- Credo, Domine, fac ut videam ; Signore
io credo... fate che possa vedere .
Oh! Santa Casa di Torino, ancor parmi di
star mirando i tuoi superbi edifizi, le tue vaste
sale, i tuoi magnifici laboratorii, in cui fischia
il vapore, tremolano i pavimenti, fiammeg-
giano le fucine, cigolano le macchine ed escono
da' torchi, quali colombe messaggiere, perio-
dici, riviste e libri per tutto il mondo .
« Bella Chiesa di Maria Ausiliatrice , ancor
parmi di sentire dal tuo altare quelle preci
di novecento giovanetti, che qual mormorio
misto a gemito, come vento in alto mare, sa-
livano alla tua cupola e di qui volavan fino
al cielo .
Veneranda cella di D . Bosco, parmi ancor
di sentir quella soave impressione, quando
vidi che, nelle tue povere e nudi pareti non
vi era altro ornamento che il ricordo di due
amori : il magnifico ritratto di sua madre , e
questa sublime inscrizione, che è l'impresa
data da D . Bosco allo stemma de' suoi figli
- Da mihi animas, caetera tolle ; Dammi
anime, e prenditi tutto il resto .
Divota cappelletta, benedetta dalla presenza
di cinque Cardinali ; nido recondito in cui Don
Bosco privatamente celebrava la S . Messa ;
ancor parmi toccare quel sacro altare, donde
scorrevan le lagrime e rischiaravasi il volto di
quel che ricordava S . Alfonso de' Liguori ,
S . Filippo Neri, e Lorenzo da Brindisi .
» O sera avventurosa del 3 Marzo 1887 , in
cui per la prima volta giunsi ai piedi di quel-
l'uomo straordinario; tu non ti scorderai giam-
mai della mia memoria . Parmi di vederlo ...
Seduto sovra la sua seggiola, sotto il peso di
gravissimi acciacchi, le mani incrocicchiate al
petto, dolcissimo lo sguardo, ineffabile il sor-
riso del suo labbro, e il suo accento . . . ah ! il
suo accento. . . . non so che avesse ; solo so che
gli uomini non parlano mai in tal modo . Parlava
adagio e molto piano, le sue parole erano pioggia
che rinfresca e fuoco che infiamma . Le sue
mani a stento s'alzavano per benedire, perché
affrante dal porgere limosina al poverello e
a dal rasciugare il pianto all'infelice . »
Toccati quindi con voce fioca ad uno ad uno gli
u ltimi istanti del morente nostro Padre ed il
trionfo che Dio gli ha renduto nella sepoltura,
apostrofò a' suoi figli, ai cari Salesiani e specie
a noi d'America, animandoci a seguitar corag-
g iosi l'opera di D . Bosco, e terminava il suo
l ungo discorso con queste parole : « - Salviamo
fanciulli, salviamo la gioventù : Talium enim
e st regnum coelorum : perché di loro è il regno
d e' Cieli . »
Questo magnifico discorso accrebbe la venera-
zione che già si aveva per D . Bosco, e raddoppiò
l'entusiasmo che vi era pei Salesiani, cui vorreb-
bero presto vedere per tutto il Chili e specialmente
nella Capitale . Faccia Iddio che si possa accondi-
scendere a questi pii desiderii, e che noi pos-
siamo meglio corrispondere all'aspettazione loro .
Le aggiungiamo qui, o amatissimo Padre, al-
cune poche notizie della nostra Casa di Talca.
Grazie a Dio, questa va progredendo, benché
adagino . In tre mesi si è ormai riformata intie-
ramente ed è ridotta a vero Collegio . Abbiamo
una scuola diurna e serale per i ragazzi esterni
che di giorno sommano a 35 e di sera a 25 .
Sono già in attività i laboratorii dei falegnami
con una sezione speciale per mobili ed un altra
di inverniciatori, quelli dei calzolai e dei sarti :
il numero degli artigiani è 32 . Gli alunni vanno
aumentando a misura che si prepara la Casa .
Già si è stabilita la Compagnia di S . Luigi ,
tanto raccomandata dal compianto nostro Don
Bosco, con venti giovani : questi sono in generale
buoni e docili . Anche il lavoro del sacro mini-
stero è immenso .
In questa città siamo molto stimati e ben vo-
luti . Ciò senza dubbio in grazia della venerazione
che nutrono per D. Bosco, cui qui chiamano San
Bosco, ed alla cui intercessione si raccomandano
per ottener grazie .
Amatissimo Padre, quando possa, ci mandi
due righe e la sua benedizione, che ci paghi il
sacrificio di essere tanto lontani da Torino, e
noi l'avremo per un gran regalo .
Riveriamo con gran rispetto ed amore tutti i
nostri cari Superiori, e specialmente la S . V .
Rev.ma ; nostro veneratissimo Superiore .
GRAZIE OTTENUTE
per intercessione di Maria Ausiliatrice .
MOLTO REV .DO SIGNORE,
Per soddisfare alla promessa fatta di far pub-
blicare la grazia, qualora ottenessimo la guari-
gione mio fratello ed io, le invio la presente .
Nello scorso inverno ammalammo entrambi di
forte bronchite , di modo che si manifestarono
sintomi non dubbi di etisia ; anzi mio fratello già
aveva tocchi i polmoni. Ci aggravammo tanto
sino a temere che più non avremmo lasciato il
letto e anzi che saremmo andati presto al sepolcro .
In tanta sciagura fummo raccomandati e ci rac-
comandammo noi pure alla nostra cara Madre
Maria . Ed oh! bontà di quel cuore Materno . Io
mi rimisi presto in salute, e mio fratello va
sempre migliorando, e già può attendere al suo
ufficio , dichiarando il medico di non trovargli
alcun male ai polmoni. Ne sia pertanto ringra-
ziata da tutti e in eterno Maria SS . Ausiliatrice
ed il suo casto sposo S . Giuseppe, al quale pure
ci siamo raccomandati .
Favorisca V . S . pubblicar questa grazia al più
presto possibile ; ed abbiasi coi ringraziamenti i
miei ossequiosi rispetti, e mi creda
Della S . V . M . Rev .da
Liguria 23/8 1888.
Umil .ma Serva
U . F . S. C.

2.2 Page 12

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Per adempiere ad una solenne promessa fatta
aMriAusltceprdovicnseza,
rendo di pubblica ragione un fatto che farà ri-
splendriuovalceptnzilmad
Maria, e servirà di forte stimolo a chiunque si
torvineladszo,ircefdntali
Le.ivaldoptrcni
Ecco il fatto : Fui preso da tale una indispo-
zione,chsmprendo,avmirsqu
ianbleodmpnteiùmporantufiz
d.;elErmaiotnspeioat
ricosatumezichvnrosugeit,
ma:inutle restavami solo quello di abban-
do.naDruel'cimsp!gnov'era
vi.aQdunme'zcoblòament
ilpensrodvlgemiaMrAusltice
mi recai a Torino nel di Lei Santuario di Val-
doc,Lasupliconareghipovasì,
ma,piendfuca,Mribengalsudì
e.mSinrtadòqcuols'ntei
saporecltdavirùelspanzdi
se;gumitoacrhenoauils
persuaichonfduiarceMmai
no. saràdLeibnoat Difatti da quell'i-
stanefuimrovtaingrdopte
dismpegnarcotuiglfzdemio
mi.nOshteprozacinrvbled
Mari,quntosegrad!Cmseiolctan
c:onslareifgtuo!Sailnmebdto
AngeliSatudelPraisocgetl
linguecatlinguamfràecol
v:-Voistar,ecmpreMai
Ausilatrce!
S. V.
15 - 6 - 88 .
LA TIPOGRAFIA SALESIANA
ALLE
ESPOSIZIONI DI ROMA, BRUXELLES, LONDRA E BARCELLONA .
I giornali d' Italia riportarono in questi giorni
le splendide distinzioni di cui la Tipografia Sa-
lesiana fu onorata alle Esposizioni di ROMA,
BRUXELLES, LONDRA e BARCELLONA . Noi manife-
stiamo loro anzi tutto la nostra più sentita gra-
titudine per la benevolenza di cui ci furono cor-
tesi, e che infonde in noi maggiori e più particolari
doveri . Non potendo di tutti, riproduciamo, a co-
noscenza dei nostri benemeriti Cooperatori e
delle nostre benemerite Cooperatrici, l' articolo
della valorosa Unità Cattolica, N.° 268 .
« Nel corso della splendidissima Esposizione Va-
ticana, con cui l'intero universo intese di cele-
brare il Giubileo sacerdotale del grande Pontefice
Leone XIII, ci siamo parecchie volte intrattenuti
della parte che ebbe l'Italia al fausto avvenimento,
palesandosi regina su tutte le nazioni per la spon-
taneità dell'affetto e per la quantità e ricchezza
di doni offerti in omaggio al supremo Gerarca
della Chiesa cattolica, di fede e di amore al Vi-
cario di Gesù Cristo .
» Ora ci torna sommamente gradito di segnalare
che la nostra Torino non è stata seconda a ve-
runa città italiana nel concorrere a quella Mostra
dell'affetto e dell'arte. Del che fanno prova le varie
e segnalate ricompense ottenute dai nostri con-
cittadini, delle quali già facemmo menzione .
» Fra coloro che ebbero elevate distinzioni al-
l'Esposizione Vaticana, vi ha LA TIPOGRAFIA SA-
LESIANA DI TORINO , a cui die' sì vigorosa vita
quell'uomo straordinario per la pietà e per lo spi-
rito sublime di carità che fu D . BOSCO, del quale,
piangiamo da pochi mesi la morte .
» Diffatti la SALESIANA espose in quella Mostra
significantissimi doni, fra cui vuol essere con nota
speciale additato lo splendido volume in-4° grande
intitolato:LA FILOSOFIA, LA STORIA E LE LET-
TERE NEL CONCETTO DI LEONE XIII .
» A quest'Opera tipografica , così mirabile non
meno per l'alta sua eccellenza intrinseca che pel
valore artistico , e tanto più commendevole por
avervi lavorato attorno i giovanetti dell'Oratorio
Salesiano, che nella tipografia annessa vengono
con caritatevole sollecitudine ammaestrati da scelti
artisti preposti loro a maestri, fu assegnato il Di-
ploma della medaglia d'oro . Ove per poco si
ponga mente alla quantità ed al valore delle pro-
duzioni tipografiche, inviate dalle più industri na-
zioni a quella Mostra, di leggieri si arguirà quanto
sia il pregio artistico del lavoro in discorso .
» Non è quindi a meravigliare se il verdetto
della Commissione giudicatrice dell' Esposizione
Vaticana trovò ben tosto la sua conferma al
Concorso internazionale d'arti e industrie d i
Bruxelles ed all'Esposizione universale di Barcel-
lona, ciascuna delle quali fregiarono la TIPOGRAFIA
SALESIANA della gran medaglia d'oro, qualificando
l'Opera suddetta per magnifico lavoro tipografico.
» L'Esposizione italiana di Londra poi asse-
gnava a questo medesimo lavoro la più alta ri-
compensa, vale a dire il 1 ° Diploma d'onore, di-
chiarando che « la sezione TIPOGRAFI vi è bene
rappresentata . Anche in confronto ai migliori mo-
delli inglesi, i saggi esposti mostrano lavoro pre-
ciso ed elegante . »
» Dopo sì chiaro verdetto di quella Giuria, non
è più il caso di aggiunger parola in merito al
pregio di quest'Opera, quello bastando siccome
manifesta dimostrazione dei progressi fatti dalla
Salesiana di Torino, che può ormai gareggiare
coll'Inghilterra, comunemente chiamata la più in-
dustre delle nazioni .
» Questi splendidi giudizi delle surriferite Espo-
sizioni di ROMa, BRUXELLES, LONDRA e BARCEL-
LONA non abbisognano di commenti ; parlano elo-
quentemente da se stessi.

2.3 Page 13

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» Onore dunque alla TIPOGRAFIA SALESIANA per
le quattro alte distinzioni che ebbe in quest'anno,
prova non dubbia dell'eccellente ammaestramento
che nell'arte della stampa italiana ricevono i gio-
vinetti di D . BOSCO di fronte alle più industri
nazioni . Onore al Clero italiano, che a' sarcasmi
ed alle calunnie settarie risponde così nobilmente,
alla fede accoppiando l'arte, alla pietà il lavoro,
e l'ingegno facendo servire alla glorificazione del
Papato e alle grandezze dell'Italia cattolica . »
ABBONATEVI ALLE LETTURE CATTOLICHE,
Tutti vedono e sentono quali tristi effetti pro-
ducano nella società i libri cattivi . E una vera
colluvie che innonda da ogni parte e penetra in
ogni luogo . Di qui ha origine la corruzione de'
costumi e la perdita della fede . La smania poi
di leggere non può essere maggiore specialmente
nella gioventù .Perciòcerchiamodioporeun
argine al male opponendo libri buoni ai libri cat-
tivi . Togliamo di mano al popolo, per quanto è
possibile, un pane avvelenato, e diamogli un cibo
salutare .
A questo fine ci rivolgiamo ai nostri benevoli
Cooperatori, che ci aiutino a propagare la buona
stampa e specialmente le associazioni alle Letture
Cattoliche . Noi siamo disposti ad aiutare tutti
ed in modo particolare i signori Parroci in
quest'opera di tanta importanza, non solo agevo-
lando loro l'associazione alle Letture , ma pre-
standoci volentieri a favorirli nella spedizione dei
fascicoli anche degli anni passati . (Vedi il pro-
gramma nella copertina del presente numero .)
I FUNERALI
per la morte di D . BOSCO.
(Continuazione)
Ventimiglia : per cura del R .mo Capitolo ebbe
luogo nella cattedrale una solenne messa di
requiem . Mons . Vescovo assisteva e ne fece
splendido elogio . Vi accorsero molti preti ed
assai Cooperatori e Cooperatrici salesiani .
Vigevano : Nella nuova cappella monumentale di
quel venerando seminario, con l'assistenza dal
trono di S . Ecc . Rev .ma Mons . Vescovo, con
l'intervento di quasi tutti i membri del Capi-
tolo, dei Parroci, del Clero della città e di tutti
gli alunni del seminario , si celebrò un solen-
nissimo funerale . Dopo l' uffizio e messa can-
tata, Sua Ecc . vestito pontificalmente fece l'as-
soluzione al tumulo . Ma non volle chiudere la
mesta funzione senza chiamare alla considera-
zione del suo seminario, del suo clero, la ve-
neranda immagine di D . Bosco, con cui aveva
avute personali ed intime relazionl (1) . Lo mo-
strò come modello di esattezza nell'adempimento
dei doveri sacerdotali, di umiltà e di zelo apo-
stolico per la salvezza delle anime .
« Da mihi animas caetera tolle, ecco la
tessera per conoscere D . Bosco : il motto che
lo animò nelle sue sante imprese, che lo spinse
a gloria immortale . Da mihi animas et cae-
tera tolle ; ecco, mi diceva il sant' uomo un
giorno in cui avendolo meco a Vercelli, ci co-
municavamo i nostri rispettivi dispiaceri . Ecco,
Arciprete, ciò che dobbiamo dire al buon Dio
noi sacerdoti . Fate vostra, dilettissimi, questa
grande sentenza, ricevetela quale un retaggio
di Don Bosco, come Egli la ricevette dal Ve-
scovo di Ginevra , ed il Vescovo di Ginevra
dal grande s . Giovanni Grisostomo ; e conti-
nuerete in voi stessi la serie gloriosa di quei
sacerdoti santi , che sanno far amare la virtù
e far rispettare il carattere sacerdotale perfin
dai nemici del nome cristiano . »
Vigonovo (Udine) : Quel Rev .do Parroco invitò
per l'ufficiatura e la messa da requiem la sua
popolazione, che corrispose empiendo la chiesa
come nelle feste . Si dissero alcune parole, si
lesse la relazione, spedita ai Cooperatori e molti
piansero, ripetendo d'aver perduto un amoro-
sissimo ed affettuosissimo padre nella persona
di D . Bosco .
Villa di Villa (Belluno) : Anche in questa se-
gregata parrocchia delle Alpi Retiche si fece
conoscere lo spirito ed il cuore di Don Bosco,
come ce ne scrisse di là il zelante cooperatore
salesiano e parroco D . Antonio Zaros, e si volle
cantare una messa da requiem ìn suffragio del-
l'anima sua benedetta . La chiesa fu letteral-
mente gremita di popolo, e mentre si pregava
l'eterna pace al defunto si pensò di concorrere
ad asciugare una lagrima anche agli orfanelli
salesiani . All' offertorio della messa , i giova-
netti e giovanette delle scuole elementari che
occupavano il posto d' onore nella chiesa du-
rante la funzione , offersero di loro propria
mano Lire 18,00 . Questi cari fanciulli, che sono
la speranza della Chiesa e delle loro famiglie
siano qui ringraziati , e l'anima di Don Bosco
che già speriamo sia accolta in seno a Dio nel
cielo, ottenga sopra di loro le più elette bene-
dizioni .
Villa Tulla : Diverse persone coll'economo spir.
D . Megnini Giuseppe fecero cantare una messa
in suffragio della bellissima anima di D . Bosco .
(1) Noi ricordiamo ancora quando il prelodato Monsignore,
mentre attendeva alle Conferenze morali del pio sacerdote
D . Cafasso , veniva alla domenica a fare il catechismo ai
piccoli biricchini di Don Bosco . Ricordiamo di più come
questi ci parlava del futuro Vescovo di Vigevano con rico-
noscenza ed ammirazione .

2.4 Page 14

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Indice dell'Annata 1888 .
Gennaio.
Lettera di D. Bosco ai Cooperatori ed alle Coopera-
trici
. Pag. 1
Partenza dei Missionari Salesiani per l'Equatore e l'ar-
rivo in Torino di Monsignor Cagliero . . . . » 7
Il Candidato alla presidenza dell'Equatore
.»9
Una solenne vestizione clericale nella chiesa di Maria
Santissima Ausiliatrice
» ivi
Conferenza Salesiana in val Vigerro
» 10
Grazia di Maria SS. Ausiliatrice
. » ivi
Ricordo del Giubileo Sacerdotale di Leone XIII » I1
Febbraio .
Perchè si festeggiò il Papa?
» 13
Notizie di D . Bosco
» 14
Esplorazione della Terra del Fuoco
» 15
Stretto di Magellano
» 17
Lettera da S . Paolo nel Brasile
» 19
Lettera Argentina
» ivi
Grazia di Maria Ausiliatrice
» 20
Bibliografia
.
. » 21
Ricordo del Giubileo Sacerdotale di Leone XI . » 22
Leo Taxil o una gran bastonata alla sétte
. » ivi
Elenco dei Cooperatori e delle Ccoperatrici chiamati
all'eternità nell'anno 1887
» 23
Marzo .
D . Bosco!!
Ultimi momenti di D . Bosco
...
La salma di D . Bosco esposta nella sua stanza
Annunzi della morte di D . Bosco
orli antichi allievi
La Cappella ardente. I giovani alunni
Il popolo
L'addio ai figli
...
Lettera dell'Em .mo Cardinale Alimonda . . .
» 25
. » 26
. » 27
» ivi
» 28
» 29
» 30
. » 31
. » ivi
La Messa solenne di suffragio . . » 32
Pergamena collocata nella cassa mortuaria di D . Gio-
vanni Bosco
» ivi
Il trasporto funebre » 33
Le esequie
» 35
Leone XIII e D . Bosco
» ivi
L'Arcivescovo di Vercelli e Don Bosco . . . . » 36
La partenza dei Missionari
» ivi
Aprile.
Nuova partenza dei nostri Missionari ed il Mese di
Maria Ausiliatrice
» 37
Diario della malattia di D. Bosco
» 38
La tumulazione
» 49
Avviso ai signori Cooperatori
» 51
Dallo stretto di Magellano
» ivi
Maggio.
La festa di Maria SS . Ausiliatrice
» 53
Novena di Maria Ausiliatrice
» 54
Grazia ottenuta per l'intercessione di Maria SS . Au-
siliatrice
» ivi
D . Michele Rua
» 55
Commemorazioni funebri di D . Bosco
» ivi
Monsignor Giovanni Cagliero in Vaticano . . » 60
La Filosofia. La Storia e le Lettere nel concetto di
Leone XIII
I sentimenti di D . Bosco intorno al Papa
» 61
» 62
Don Bosco ed il Cardinale Massaia
» ivi
Don Bosco ed il P . Denza
» 63
Don Bosco e Cesare Cantù
» ivi
I funerali
» ivi
Grazia ottenuta per invocazione di Don Bosco . . » 64
Dalla Patagonia .
. . . » 65
Conferenza ai Cooperatori Salesiani in Genova . » 68
Giugno .
I Missionari alla morte di Don Bosco
. » 69
Lettere di condoglianza dei Vescovi americani : Lettera
di Mons . Maria de Lacerda, vescovo di Rio Janeiro » 70
Lettera del Vescovo di Montevideo
. . . . » ivi
Lettere di condoglianza dei Missionarii . . . . » 71
Grazia di Maria Ausiliatrice
» 73
Lettere della Patagonia
» ivi
I funerali
La Conferenza ai Cooperatori in occasione della festa
di Maria Ausiliatrice
. Pag. 80
Libretto di premio ad uso delle scuole e delle famiglie » ivi
Luglio.
La festa di Maria SS . Ausiliatrice
» 81
Grazie di Maria SS . Ausiliatrice .
. . » 83
Dimostrazione del 1887 e dichiarazione del Comitato
degli Antichi Allievi
. . » 85
Guarigione ottenuta ad intercessione di D . Bosco . » 86
Gara catechistica tenutasi nell'Oratorio Festivo di San
Francesco di Sales in Torino
. . » ivi
Le Suore di Maria Ausiliatrice in Moncrivello . . » 8î
Esercizi Spirituali per le maestre ee[ altre pie signore
e Cooperatrici Salesiane
. . . . » 89
Viaggio dei Missionari Salesiani a Quito . . . . » ivi
Il Papa e le Figlie di Maria
» 853
I funerali per la morte di D . Bosco
» 90
Le Tipografie Salesiane
» 91
Ritratto di Doli Bosco
» 92
Agosto .
Onomastico di S . Santità e del Cardinale Alimonda » 93
Alla cara memoria di D. Bosco
» 94
Un Prefetto Apostolico Salesiano .
. . . » 95
Conferenza dei Cooperatori Salesiani a Faenza . » ivi
Grazia di Maria Ausiliatrice
» 96
Pellegrinaggio del Clero italiano a Roma . . . » 97
Viaggio dei Missionari Salesiani a Quito . . . . » 98
I funerali per la morte di Don Bosco
» 103
Settembre .
Il Santo Padre e il Pellegrinaggio del Clero italiano
al SS . Cuore di Gesù in Roma
. . » 105
Le anime purganti e il Giubileo del S . Padre . . » 106
Gli ultimi giorni dell'anno scolastico nell'Oratorio di
S . Francesco di Sales in Torino .
. . . » 107
Ove trovare un vero ritratto di D . Bosco?
. » 108
Solenne distribuzione dei premii nell'Oratorio di San
Francesco di Sales
» 109
Grazia di Maria Ausiliatrice . . .
. » 110
Solenne benedizione delle campane e prima festa di
Maria Ausiliatrice a Vallecrosia (Bordighera).»iv
Conferenza tenuta in Chieri da D . Fagnano .
Festa del SS. Cuore a Battersea (Ovest-Londra) .
Il Collegio Salesiano di Buenos Aires
Collegi Salesiani
..
» 112
» ivi
» ivi
» 113
Spedizione dei Missionari Salesiani a Quito (seguito) » 114
Funerali per D. Bosco
» 116
Ottobre .
Prossima spedizione di Missionari Salesiani per la Pa-
tagonia e Terra del Fuoco
» 117
Il Rosario e Leone XIII
» 118
Grazia di Maria SS. Ausiliatrice
. » 119
Viaggio dei Missionari Salesiani a Quito (seguito) » ivi
Lettere
» 123
Funerali per la morte di D. Bosco
» 127
Novembre.
I Missionari
. » 129
Il Pellegrinaggio del Clero italiano a Roma e la Messa
pei defunti celebrata dal Santo Padre Leone XIII
nella Basilica di S . Pietro
. » 131
Festa di S . Luigi nell'Oratorio di S. Croce a Lucca » 137
Grazie ottenute per intercessione di Maria Ausiliatrice » ivi
Gli Operai cattolici di S . Gioachino a D. Bosco . » 139
Letture Cattoliche
» ivi
I funerali per la morte di D . Bosco
» 139
Dicembre .
Augurii di felicità
.
. . . » 141
Partenza dei Missionari per la Terra del Fuoco . » ivi
Gli Operai cattolici della Sezione Gran Madre di Dio
in Torino e l'Unione del Coraggio Cattolico alla
tomba di D . Bosco
» 146
Dal Chilì
..
. » 147
Grazie ottenute per intercessione di Maria Ausiliatrice » 149
La Tipografia Salesiana alle Esposizioni di Roma,
Bruxelles, Londra e Barcellona
» 150
Abbonatevi alle Letture Cattoliche
» 151

2.5 Page 15

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3° Biblioteca di Maria SS . Ausiliatrice . - 24 volumi elegantemente in 32° legati . . L . 40 -
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vol ., in 32° i quali si possono acquistare a collezione completa, ad annate e ad opere staccate .
Prezzo della collezione completa di N. 204 volumi
- per ogni annata di 12 volumi
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r 6-
Ohi acquisterà la collezione completa, pagando anticipate L . 100, riceverà in dono una copia : DIAMOTI, Storia Biblica, 4 vol . e
una copia . Annali di S. Pietro, 2 grossi volumi in-8'
È, a giudizio di Pietro Fanfani, una collezione dei migliori classici nostri, condotta con ogni diligenza con note di parecchi Valentuomini .
Non si può avere a più buon prezzo una Biblioteca di tal genere, e raramente si veggono i classici pubblicati con tanta diligenza e perizia .
COLLANA D1 LETTURE DRAMMATICH E PER IS TITUTI DI EDUCAZIONE E FAMIGLIE
PUBBLICAZIONE PERIODICO-MENSILE
Prezzo annuo L . 4 ; per l'estero L . 5 . - Cent . 40 ciascun volumetto . - Prezzo dei 42 volumetti L 14,00
Avvicinandosi le lunghe sere d'inverno, nonché il Carnovale, e nel desiderio di dare alla gioventú in modo
particolare, un mezzo di passare il tempo con utilità e onesta allegria, crediamo l'or cosa grata ai nostri Lettori
in ispecie i Direttori e Direttrici d'Istituti, presentando loro l'elenco dei fascicoli finora pubblicati nelle nostre
Letture Drammatiche, assicurandoli che in esse troveranno quella riservatezza, tanto neccessaria, onde non offen-
dere menomamente il pudore, cosa che pur troppo non si trova in tante altre che si van pubblicando al giorno
d'oggi . Indichiamo pure per qual de' due sessi è destinato ciascun dramma, segnando con lettera M quelli per
soli uomini e colla lettera F quelli per sole donne ; troveranno altresì notato il numero dei personaggi più rag-
guardevoli che compongono il dramma, ammettendo quelli che solo devono servire per semplice comparsa o che poco
o nulla hanno a fare nel medesimo .
1 . LEMOYNE . Le Pistrine e l'ultima ora del pa- 1-,-`
ganesimo in Roma. Dramma in 5 atti . . . Di 10
2 . LEMOYNE . David unto Re . Dramma in 5 atti . bI 14
3 . LEMOYNE . Una speranza, ossia il passato e l'av-
venire della Patagonia . Dramma in 5 atti .
M7
4 . BACCI . I Capuani. Dramma in 5 atti . .
M9
5 . Santa Dorotea . Dramma in 3 atti . .
.F7
6 . Antonio ossia una lezione di morale . Commedia
in 3 atti
. . . M9
- Lo spazzacamino . Commedia in 3 atti .
M 11
7 . ALLEGRO S . Eustachio ovvero la Famiglia dei
Martiri . Tragedia . . . .
. .M8
8. DI PIETRO . Idomeneo. Tragedia in 5 atti . M 6
9. DI PIETRO . Lo zio burlato ma divenuto fe-
lice . Commedia in due atti
111 15
10 . LEMOYNE . Il quadro della Madonna . Comme-
dia i n 3 atti
F8
11 . LEMOYNE . Seiano . Dramma in 5 atti . . . bI 9
12 . GUERRA . S . Venanzio . Dramma in 3 atti . . M 9
13 . WISEMAN . La perla nascosta . Dramma in due
atti .
..
. Al 12
14 . FRANCESIA . De Sancto Aurelio Augustino actio
Drammatica. (in latino e italiano ) . M 6
15 . ISOLA . Ubaldo Stendardo. Dramma in 5 atti . M 11
16 . CATTANEO . Gli orrori del Talbe e le vie del
Signore . Dramma in 5 atti
. M 15
17 . PIOTON. Domenico e la conversione del discolo .
Dramma in 3 atti
M 11
18 . LEMOYNE . Chi fa bene, ben trova . Commedia
in 3 atti
19. UGHETTO . S. Francesco d'Assisi . Azione dram-
matica in 3 atti .
.
. M 11
20 . Sull'urna della madre . Dramma in 3 atti . M 7
- I novantanove scudi . Farsa in 1 atto . . . 11 4
21 . GUERRA . Il Trionfo della Vocazione . Dramma
storico in 3 atti . . .
.M8
- CATTANEO . Lo spauracchio della Poana. Farsa
in nn atto .
.
. .M6
22 . CATTANEO . Elemosina e gratitudine . Dramma
in 5 atti
11 10
- Un ripiego . Scherzo comico .
. 1I 1
23 . CANATA Un ritorno in collegio . Commedia in
6 atti
1133
24 . LEMOYNE . Colpa e perdono . Dramma in 4 atti - -"
con prologo .
.
. M 14
25 . Santa Germana Cousin . Dramma in 3 atti . . F 8
- La disgrazia di Tonino ossia i cattivi Compa-
gni . Farsa in 1 atto
.
.M9
26 . Una lezione ai padri di Famiglia . Dramma sto-
rico in 5 atti .
M 10
27 . I tre martiri di Cesarea. Dramma storico in
4 atti
. M 11
28 . CATTANEO . Il Villan che s'inurba. Farsa in 2
atti
M6
- Le paure ridicole . Farsa in un atto .
. 11 4
29 . CANATA . S . Cirillo M . Tragedia in 5 atti . MI 11
30 . LEMOYNE . L'onomastico della Madre . Comine-
dia in 3 atti
.
.M7
31 . I Cattivi compagni . Scene popolari in 3 atti . M 8
- I tre fanatici e un sol paio di Calzoni . Scherzo
comico per collegi
.
.M6
32. FRANCESIA . Leo 1 P. M . Actio Drammatica (in
latino e italiano )
101 12
33. PAGLIA . Il finto ladro ossia il figlio generoso . 101 18
34 . CANATA . Giaccardo Missionario e martire in
Cocincina . Dramma in 5 atti
. . . IVI 7
35 . C \\TTANEO . La Fantesca modello . Farsa . . F 8
36 . CANATA . Il poverello d'Assisi . Dramma in sei
atti
IVI 46
37 . CATTANEO . La Famiglia sventurata e conso-
lata . Dramma in 5 atti
11 15
38 . CANATA . Nicanore . Tragedia
.
. IVI 21
39 . CAT'I'ANEO. Il figlio generoso . Dramma in 3
atti
M 15
40. DA SPARONE . Un'ipocrita di nuovo conio . 11 6
- RUSSO . I vantaggi dei Seminarii chiusi, super-
stizioni e giudizii . Dialoghi
M4
41 . DOSSO . La vanerella e la romantica ovvero
la leggitrice di romanzi . Commedie .
.F8
- CHIAROMONTE. Il poeta e la sua fortuna . Farsa
in 1 atto .
.
.
.M2
42 . BOSCO . La casa della fortuna . Rappresentazione
drammatica in due atti .
..
.M7
- LEMOYNE . Officina, amore e riconoscenza . Due
cantate di un atto caduna, scritte in occasione
dell'onomastico di D . Giovanni Bosco . . . _ t11 4

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IN CORSO D'ASSOCIAZIONE PER L'ANNO 1889
OPERE DI SILVIO PELLICO
Le opere di questo grande filosofo, poeta e scrittore, vennero già edite da noi a più riprese, ed in
parecchie edizioni. . Volendo nell'occasione del 1° Centenario della sua nascita, (che appunto caci- nel
venturo anno) agevolare l'acquisto delle sue opere, sicchà riescano un gradevole ricordo dell'avveni-
mento, abbiamo deliberato di metterle in corso d'associazione .
Condizioni d'associazione
1° Lo opere di Silvio Pellico, consteranno di 6 voltimi di circa 2400 pagine .
2° Ogni due mesi verrà spedito un volume agli associati .
3° 11 prezzo d'associazione è di Lire cinque anticipate .
4° Gli . associati riceveranno in dono un Almanacco, più una copia Pellico, Beata Panasia, edizione ..oa, e Pel-
lico e Baretti, Morale e Letteratura .
5° Chi desiderasse ricevere i 6 volumi'in una sola spedizione pagando Lire cinque non ha più diritto ai doni
promessi .
Tali opere si vendono pure separatamente ai sotto segnati prezzi.
1° Cantiche e Poesie un volume in 16°
L . 1 00
2° Tragedie
-- -
1 00
3° Lettere famigliari - - -
1 00
4° Le mt- or,e oni edizione fina -
5° Eplstolarte Italiano - -
„ 1 50
0 75
6° Doveri degli uomini, preceduti dalla vita dell'autore scritta dal Visconte di Melun edizione fina un volume
16°
AVVERTENZE
1
2
.
.
Onde godere di tutte le agevolezze proposte
CLoiiubrre<r"ieago.SdoanloveigsinaiaqunCaalocthetsocolnetonognoon,
pnae3glal"nao,plr'e'ismeFpnotorertocioapnenrtotiic.niapastio
prega rivolgere le
non hanno diritto
dimande
ai doni
esclusivamente alla
promessi, ma al colo
Aln ni eo
3 . Ai prezzi segnati è intese il porto a nostro carico, eccetto che per l'estero, per cui occorre aggiungere le spese postali in più
.